Partnership con il settore privato e Responsabilità Sociale d`Impresa

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Partnership con il settore privato e Responsabilità Sociale d`Impresa
Partnership con il settore privato e Responsabilità Sociale d’Impresa: l’esperienza di AVSI (*)
1.La sfida della cooperazione tra diversi attori 2. Esperienze
di partnership tra AVSI e alcune imprese 2.1 Community
Development e studi di impatto socio-economico 2.2
Formazione professionale e inserimento nel mondo del
lavoro 2.3 Ambiente e Energia 2.4 Rafforzamento delle
catene produttive e delle imprese locali 2.5 Altre modalità di
cooperazione con le imprese 3. Business e Diritti Umani 4.
Lezioni apprese e raccomandazioni.
Sintesi
La complessità delle sfide dello sviluppo sostenibile e degli aiuti umanitari nel mondo chiede maggiore
coinvolgimento e accordi tra tutti gli attori interessati da tali processi. In questo paper, AVSI, attraverso una
breve descrizione delle attività che svolge con le imprese, intende illustrare come queste partnership siano una
reale possibilità di sviluppo della società e un miglioramento delle performance delle imprese in un ottica di
responsabilità sociale d’impresa come definita dalla Commissione Europea: "responsabilità delle imprese per il
loro impatto sulla società".
1.
La sfida della cooperazione tra diversi stakeholders
Coinvolgimento con le Imprese, Responsabilità Sociale e sostenibilità
La definizione più diffusa di sostenibilità è quella fornita nel 1987 dalla Commissione Mondiale Indipendente
per l’Ambiente e lo Sviluppo1 secondo la quale: “L’umanità ha la possibilità di rendere sostenibile lo sviluppo,
cioè di far sì che esso soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità delle
(*) ONLUS – ONG idonea DM n. 1988/128/4 195/3 del 14 settembre 1988 Fondazione con responsabilità giuridica n. 176
del regsitro della Prefettura di Forlì Cesena – C. F. 81017180407 – Sede Legale: Cesena – sede Amministrativa: Milano
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Rapporto Brundtland, 1987 World Commission for Environment and Development
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Partnership con il settore privato e Responsabilità Sociale d’Impresa: l’esperienza di AVSI (*)
generazioni future di rispondere ai loro”. Questa idea di sostenibilità è finalizzata alla promozione di una
crescita socio economica e culturale in cui il settore privato si coinvolge nei paesi emergenti costituendo nuove
imprese, nuove organizzazioni di business etc. per generare mercati competitivi ed inclusivi. Testimone della
validità di questa nuova prospettiva è ad esempio il crescente impegno di tutti gli aderenti a UN Global
Compact (8000 organizzazioni ad oggi) impegnati a far si che imprese e organizzazioni in tutto il mondo
adottino pratiche di business rispettose di valori fondamentali accettati internazionalmente riguardo a diritti
umani, occupazione, ambiente e lotta alla corruzione. Tra gli aderenti a UN Global Compact 25 organizzazioni
sono ugandesi, 17 keniote, 1 in Mozambico, 61 in Ecuador, a dimostrare che ormai sui 204 paesi del mondo in
145 ci sono imprese e organizzazioni realmente impegnante nella sostenibilità. Tra le business organizzazioni
globali, cioè che operano in tutto il mondo ce ne sono 200 aderenti a UN Global Compact.
Risulta da una ricerca di Accenture e Global Compact tra 766 top manager, che il 93% di essi identifica la
sostenibilità come un fattore critico per il successo del proprio business (per il 72% essa è legata all´immagine e
alla reputazione, e per il 45% ha impatto nella crescita economica dell’azienda e nella riduzione dei costi).
Inoltre, il 96% ritiene che le tematiche legate alla sostenibilità dovrebbero essere completamente integrate
nella strategia aziendale, tendenza sempre più rilevante confermata da iniziative come The International
Integrated Reporting Council (IIRC, www.theiirc.org ).
La Comunicazione della Commissione Europea dell’ Ottobre 2011 definisce la RSI (Responsabilità Sociale d’
Impresa) come la “Responsabilità delle Imprese per l´impatto sulla società”, é quindi chiaro che il rispetto della
normativa é condizione necessaria, ma che per soddisfare pienamente le sue responsabilità le imprese devono
dotarsi di un processo che integri le istanze sociali, ambientali, etiche, dei diritti umani e delle richieste dei
consumatori nelle proprie strategie e operazioni aziendali in stretta collaborazione con tutte le parti interessate
(Stakeholder Engagement). Quindi le partnership con il settore privato hanno l’obiettivo di massimizzare la
collaborazione con la creazione di un valore condiviso che attraverso lo sviluppo di prodotti\servizi risponda
alle necessità sociali e concorra al processo di sviluppo locale 2. Dati che suggeriscono che la via migliore è
quella della partnership del privato con tutti gli stakeholder coinvolti si trovano anche nel Global Corporate
Sustainability Report 20133 dove si evidenzia che 1,194 imprese impegnate nella sostenibilità sono in
partnership al 77% con ONGs, 55% con i governi, 40% con il mondo accademico, e infine con le organizzazioni
delle Nazioni Unite. Il privato profit ha risorse e competenze che possono supportare il know-how delle ONG
attive sul territorio. Queste ultime contribuiscono con un’ampia e profonda conoscenza dei contesti e delle
comunità locali che permette di ideare e implementare gli interventi secondo un approccio olistico. Il settore
pubblico ha esperienza e autorità necessarie per creare politiche pubbliche adeguate a rispondere alle
necessità della popolazione.
La persona al centro
L’ impegno per creare valore aggregato condiviso tra impresa e società deve comunque essere della persona
che, coinvolta direttamente nelle iniziative di sviluppo socio economico diventa protagonista e può garantire la
sostenibilità.
Nei contesti emergenti o in via di sviluppo il coinvolgimento della “base della piramide”, ossia della
popolazione povera e vulnerabile, è un elemento cruciale in quanto parte sempre più rilevante nella società. Le
partnership con il settore privato devono promuovere lo sforzo congiunto di tutti gli attori che operano nel
tessuto sociale. L’elemento educativo deve però essere centrale in queste iniziative: persone raggiunte da una
proposta educativa e formativa saranno, infatti, autonome e capaci di implicarsi nei processi di sviluppo,
diventeranno consumatori e lavoratori competenti portando così beneficio a tutta la comunità e alle imprese
che operano sul territorio. Le ONG, in quanto Organizzazioni della Società Civile, sono il ponte di
collegamento ideale tra comunità, imprese e autorità pubbliche; sono l’ultimo miglio per raggiungere,
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Teoria dello Shared Value Porter e Kramer 2006
http://www.unglobalcompact.org/AboutTheGC/global_corporate_sustainability_report.html retrieved on 07/24
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attraverso l’azione e lo sforzo comune, la singola persona. Nell’esperienza di AVSI, la capacità o possibilità di
costruire o essere questo ultimo miglio deriva non solo dalla presenza sul territorio e dalla conoscenza delle
persone e dei loro bisogni, ma da ciò che Benedetto XVI descrive come origine di qualsiasi azione “caritativa”:
“Lo spettacolo dell'uomo sofferente tocca il nostro cuore. Ma l'impegno caritativo ha un senso che va ben oltre
la semplice filantropia. È Dio stesso che ci spinge nel nostro intimo ad alleviare la miseria. Così, in definitiva, è
lui stesso che noi portiamo nel mondo sofferente ”4
Infine anche donazioni e volontariato d’impresa sono esempi di integrazione dell’attività di business con
aspetti sociali e segno di una cultura aziendale centrata sulla responsabilità sociale internamente ed
esternamente.
Esperienze di partnership tra AVSI e alcune imprese
1.1
Community development e studi di impatto socio-economico-ambientali
Partnership con Eni. AVSI ha sviluppo un esperienza significativa nei paesi africani dove Eni ha attività
estrattive (Congo, Mozambico, Ghana, Uganda e Angola) e ha un accordo con Eni, nato nel 2003, per
permettere all’impresa di realizzare il suo business, e contemporaneamente alle comunità locali di trarre
vantaggio per uno sviluppo sostenibile. AVSI si fa da tramite per Eni con la realtà locale così Eni può instaurare
un legame con il territorio, e le sue azioni di business divenire anche strumento di miglioramento della qualità
della vita e dell’ambiente. Nel 2009 Fondazione AVSI ed Eni hanno firmato un contratto per la realizzazione di
studi di impatto socio-economico-ambientale per l´elaborazione di piani di sviluppo integrati e sostenibili
riassunti in tre fasi distinte:
I Conoscenza approfondita del contesto di riferimento in collaborazione con gli stakeholders locali (OSC,
autorità e comunità locali, etc.).
II Analisi di fattibilità in stretta collaborazione con gli esperti Eni ed elaborazione di proposte di progetto per il
miglioramento delle condizioni di vita della popolazione locale (esempio C.I. Community Investment Plans).
III Eventuale implementazione del progetto attraverso la partecipazione a bandi specifici
Dagli studi e dalle analisi è stato elaborato un Piano di Sviluppo Integrato con attività e progetti finalizzati al
miglioramento della performance di Eni e delle condizioni di vita locali. Ad esempio le C.I. sostengono
l’accesso alla scuola primaria e secondaria dei bambini che potrebbero, una volta terminati gli studi, essere
inseriti nella forza lavoro locale di Eni. In sintesi sviluppando il contesto sociale si dà un supporto indiretto ai
processi produttivi/operativi dell´impresa stessa.
FIAT ha una forte presenza nello Stato del Pernambuco, in Brasile, e con AVSI ha condotto uno studio di
fattibilità in Goiana e altre 16 municipalità della zona, per identificare i fattori di sviluppo sostenibile nello
specifico settore automobilistico. E’ stato concepito un nuovo tipo di stabilimento, o meglio una “Fabbrica
verde” che vuole diventare il centro dinamico del polo automobilistico del Pernambuco, con un parco fornitori,
un centro di formazione di manodopera, un centro di sviluppo tecnologico e un pista di prova. Si tratta di uno
stabilimento sostenibile, a basso impatto ambientale, che riproduce le migliori pratiche nel sistema di gestione
ambientale di Fiat (esempio le strade interne pavimentate con asfalto prodotto da pneumatici riciclati, l’acqua
utilizzata nel processo industriale trattata e riutilizzata, etc.). Il progetto ha un notevole impatto
sull’occupazione locale creando circa 4.500 posti di lavoro diretti e 12.000 indiretti.
Nel 2012 AVSI ha iniziato una collaborazione in Perù con la società mineraria MILPO che nella zona rurale di
Chavin, della regione di Ica (circa 700 km a sud di Lima) ha un’attività di estrazione del piombo. Su richiesta
della comunità dei contadini di Chavin fatta a MILPO tramite AVSI, è stata ottenuta una percentuale dell’ utile
di MILPO per verificare possibilità di sviluppo agricolo della zona. Tra queste è stata identificata la possibilità
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“Perché ho scelto l’amore come tema della mia enciclica”. Benedetto XVI, Roma, 25 gennaio 2006
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di avviare coltivazioni di avocado di cui vi è grande richiesta sul mercato internazionale. Grazie a questa
verifica si è inoltre instaurato un rapporto di fiducia tra MILPO e la comunità rurale.
EDEGEL (gruppo Enel) sta costruendo una centrale idroelettrica nella zona Chimay in Perù, e tramite AVSI è
riuscita a mitigare le reazioni negative della comunità locale legate alla costruzione della centrale (espropri,
indennizzo etc.) con iniziative di formazione ai produttori di caffè di quella zona sui temi di produttività,
commercializzazione e organizzazione. La conoscenza di AVSI del territorio ha permesso di individuare le
potenzialità e necessità della comunità per far crescere la competitività delle imprese familiari favorendo un
aumento del livello di reddito dei produttori di caffè nella zona Chimay.
Case New Holland, azienda di macchinari agricoli brasiliana del Gruppo FIAT con la quale AVSI collabora dal
2008, ha commissionato nel 2010 uno studio socio-economico sugli abitanti dell’area vicina agli stabilimenti
nello Stato del Minas Gerais. AVSI ha sviluppato una proposta di un progetto biennale con l’obiettivo di ridurre
la violenza e aumentare la qualità della vita dei giovani residenti in quell’area.
1.2
Formazione professionale e inserimento nel mondo del lavoro
Árvore da Vida, o Albero della Vita, è un progetto lanciato in partnership da AVSI e FIAT Brasile nell’area
dell’impianto produttivo FIAT di Betim, cominciato nel 2004 e tutt’ora in corso. La zona di intervento, Jardim
Terezepolis, riguarda 33.000 persone che vivono in condizioni di estrema vulnerabilità. Árvore da Vida si è
sviluppato a partire dall’interesse di FIAT Brasile ad investire nell’educazione della popolazione locale nella
speranza di contribuire alla riduzione della violenza e migliorare la formazione professionale dei giovani. Si
offre un percorso socio-educativo durante il periodo scolastico e successivamente un accompagnamento
nell’inserimento nel mondo del lavoro. Ad oggi sono stati formati circa 2.200 giovani il cui beneficio ha
raggiunto circa 20.000 persone. Le risorse della comunità, così come il capitale umano locale, sono divenute il
fattore chiave del processo di sviluppo sostenibile in atto. Sono state create opportunità di crescita economica
e il reddito medio familiare è cresciuto esponenzialmente dal 2004 al 2011: la media di crescita di questo dato
in Brasile è stata pari al 65.5%, mentre tra le famiglie di Jardim Terezopolis raggiunte dal progetto ha raggiunto
il 130% 5. Gli studi, fatti nel 2004 e ripetuti nel 2008 e nel 2011, rappresentano un importante strumento per
monitorare l’impatto delle attività così come di valutazione delle performance. FIAT, consapevole che per
portare efficacemente avanti un progetto di così ampie dimensioni è necessaria una forte correlazione tra
attori attivi in ambito sociale all’interno della comunità, incoraggia lo sviluppo di progetti trasversali,
accogliendo positivamente la partecipazione di partners come fornitori di servizi, università e autorità
pubbliche. Terezopolis Citizenship Network (Rede de Cidadania Terezopolis), è stato creato proprio con lo
scopo di unire questi diversi attori e ora conta 57 membri.
Formazione professionale e avvio al lavoro di Giovani in Brasile. AVSI con l´obiettivo di promuovere
l´inclusione sociale di giovani e adulti in partnership con il settore privato realizza attività formative e di avvio al
mercato del lavoro generando lavoro e reddito per centinaia di persone ogni anno. Come entità formatrice
riconosciuta dal Ministero del Lavoro e Occupazione, AVSI svolge azioni di formazione tecnica e umana (Life
Skills) in accordo con la Legge di Apprendistato brasiliana. In questo contesto sono state attivate partnership
con oltre 70 imprese nei settori edile, automobilistico, marketing, comunicazione, risorse umane e tecnologia.
Inserimento nel mondo del lavoro formale dei giovani del Cono Est di Lima, Perù per la riduzione della
povertà urbana. All’interno del progetto MAE\AVSI (Intervento integrato di riduzione della povertà urbana nel
Cono Est di Lima) AVSI ha attuato l’ Oficina Laboral (Ufficio del Lavoro) per il collocamento e
accompagnamento dei giovani nel mondo del lavoro formale. In questa zona di Lima l’80% dei giovani non ha
studi superiori e buna parte non ha nemmeno completato la scuola secondaria, il tasso di disoccupazione è più
alto di quello medio metropolitano e fra gli occupati, le tipologie di lavoro sono a basso contenuto di abilità,
con conseguenti basse retribuzioni. Molti lavorano più di 60 ore settimanali. I dati sono relativi al rapporto di
valutazione del progetto MAE\AVSI. L’ Oficina Laboral, grazie agli accordi con un centinaio di imprese locali ha
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I risultati riportati emergono dall’attività di monitoraggio e valutazione del progetto.
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dato una stabilità lavorativa a 300 giovani. Questa iniziativa inizialmente finanziata da fondi pubblici ora si sta
avviando alla sostenibilità grazie ad accordi con alcune imprese che usufruiscono del servizio di selezione e
reclutamento pagando una quota per ogni nuovo assunto proveniente da Oficina Laboral.
AVSI ha collaborato nel corso nel 2010 con Pepsi Giordania, all’interno di un progetto volto all’inserimento
lavorativo di persone diversamente abili all’interno dell’azienda. AVSI è stata coinvolta nella valutazione di tale
processo di inserimento.
St. Kizito Vocational School in Kenya è un Istituto di Formazione Professionale nato da AVSI, in partnership con
IDF (Italiano Design Furniture), impresa di arredamenti di lusso a Nairobi. Gli studenti che terminano il corso in
falegnameria procedono per l'apprendistato in IDF con buone probabilità di essere poi assunti. Dall'inizio
della scuola nel 1993 IDF ha assunto la maggior parte del personale (38 in totale) provenienti da St. Kizito.
Analoga ma più recente è la partnership con Pirelli, Toyota e General Motors Kenya branches per la formazione
e relativo apprendistato di meccanici.
AVSI ha un accordo con ST Foundation per la fornitura e installazione di aule informatiche per la formazione
tecnologica di giovani in 7 scuole di cui 5 in Sud Sudan, 1 in Brasile, e 1 in Myanmar.
Grazie al finanziamento di Stambic Bank in Uganda sull’alfabetizzazione finanziaria si stanno formando diverse
centinaia di persone, a gruppi di 30, e in particolare le più svantaggiate, in modo che diventino consapevoli del
valore del risparmio. Primo dato stupefacente è che i primi gruppi formati, per un totale di 986 persone sono
riuscite in un anno a risparmiare 1,000,000 USD. Stambic Bank offre a queste persone agevolazioni per
l’apertura di un conto corrente.
2.3 Ambiente e Energia
AVSI, collabora con Treedom srl (http://www.treedom.net) dal 2012 in Haiti per la riforestazione attraverso i
fondi ricavati dalla commercializzazione dei VERs (Voluntary Emission Reductions). L’acquisto dei VERs avviene
tramite un’innovativa piattaforma web che consente, tramite un sistema online, anche agli acquirenti di
monitorare le attività del progetto di riforestazione, implementato da organizzazioni locali, in tempo reale.
L’ impatto economico e sociale positivo su queste 20 organizzazioni locali, ha raggiunto 3.600 persone che ora
dispongono di una attività retribuita e hanno abbandonato il taglio illegale degli alberi loro precedente fonte
di reddito. Lo scopo principale del progetto riguarda la limitazione dell’erosione del suolo grazie alle nuove
piante e la promozione della produzione agricola nell’area periferica di Macaya Park, nel sud del paese.
Elettrificazione e miglioramento dell’efficienza energetica in aree urbane povere del Brasile. Da circa dieci
anni AVSI svolge servizi specializzati per le concessionarie di distribuzione di energia elettrica COELBA, CELPE e
AMPLA. AVSI realizza nuovi allacciamenti e sensibilizza la popolazione sull’efficienza energetica offrendo
riduzioni per allacciamenti legali con tariffe sociali, provvede la distribuzione gratuita di elettrodomestici per
ridurre la riluttanza della popolazione alla regolarizzazione, e organizza programmi di sensibilizzazione per
l’ottimizzazione del consumo di energia.
AVSI in Mozambico ha siglato a dicembre 2013, un accordo con Cloros, nell’ambito del progetto “Improved
Cooking Stoves”, per la distribuzione e certificazione di sistemi ad alta efficienza energetica per la cottura di
alimenti. 15.000 sistemi di cottura aiuteranno 7.500 famiglie in un quartiere di Maputo a ridurre del 50% il
consumo di carbone con un risparmio valutato mediamente a 15 USD al mese per famiglia. Le Improved
Cooking Stoves oltre a dimezzare il tempo per cucinare permettono una riduzione fino all’ 80% delle emissioni
di CO2 (eliminando l’immissione in atmosfera di circa 3 tonnellate di anidride carbonica all’anno per ogni
famiglia). Questo significa anche una drastica riduzione degli effetti nocivi delle inalazioni dei fumi derivanti
dalla combustione del carbone e una diminuzione dei processi di deforestazione e di degradamento forestale
grazie al minor bisogno di legna per la produzione di carbone. Le famiglie contribuiranno con una piccola
somma alla costituzione di un fondo comunitario da utilizzare per attività sociali e/o per promuovere il nuovo
sistema di cottura e favorirne l’acquisto fuori dal quartiere. L’obiettivo finale è quello di passare dalla
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distribuzione del nuovo sistema di cottura alla vendita per promuovere un mercato sostenibile. Il progetto,
sviluppato in sinergia con il team di Carbon Sink, permette la generazione di crediti di carbonio certificati,
spendibili sul mercato regolato e su quello volontario.
Il Programma Basico Ambientale Indigeno (PBAI) é realizzato da AVSI in partnership con la Interligação
Eletrica Garanhuns S.A. con l´obiettivo di realizzare azioni socio ambientali che appoggino lo sviluppo della
popolazione indigena presente nei territori dello Stato di Pernambuco in Brasile dove l´impresa sta costruendo
una linea di trasmissione elettrica di circa 900 km. Il programma, che prevede attività di conservazione di flora
e fauna, e la creazione di un fondo rotativo per il finanziamento di progetti socio ambientali, ha come obiettivo
quello di contribuire al miglioramento del dialogo tra impresa e comunità.
2.4. Rafforzamento delle catene produttive e delle imprese locali
Dopo la crisi del 2008, in Perù, AVSI ha cominciato a sostenere 200 piccole e medie imprese locali del settore
tessile, nell’area di Lima al fine di renderle competitive e migliorare il loro posizionamento sul mercato. Oltre
alla possibilità di entrare nella catena tessile; 20 nuove imprese hanno ottenuto finanziamenti del governo
peruviano ad hanno esteso il loro mercato all’estero, 10 di queste si sono specializzate nella moda infantile
commercializzando anche con Panama. Queste iniziative favoriscono un modo di agire socialmente
responsabile, in particolare nel rispetto della gestione delle risorse umane.
CEPROA, è una cooperativa peruviana sostenuta da AVSI insieme al Fondo Italo Peruviano e formata da 350
piccoli produttori di caffè e cacao. Per produttore si intende una famiglia mediamente di 6 persone che coltiva
da 1 a 3 ettari di terra per famiglia. AVSI li accompagna in una formazione continua per la coltivazione, e
conservazione della diversità del patrimonio botanico amazzonico, e quindi la valorizzazione anche sul mercato
del cacao criollo. La cooperativa degli agricoltori ha ottenuto la certificazione equo solidale del prodotto (Fair
Trade) e partecipa a fiere nazionali e internazionali come ad esempio al salone del cacao di Parigi nel 2012 e
nel 2013 alleandosi con EUROCHOCOLATE. All’interno della cooperativa CEPROA è nata una cassa di risparmio
comunitaria per le necessità delle famiglie rurali.
Sempre in Perù, nella provincia di Satipo, AVSI promuove con finanziamenti di Edgel (Gruppo Enel) un
programma di Sviluppo Alternativo per promuovere la coltivazione di cacao criollo in alternativa alla
produzione illegale di coca. Nella zona interessata Edgel sta costruendo una centrale idroelettrica. I produttori
coinvolti nell’iniziativa sono una centinaio e vengono supportati da AVSI per promuove la competitività delle
organizzazioni produttive e commerciali. Altre 300 famiglie sono sostenute da un progetto EU (DAS, Desarrollo
Alternativo en Satipo) in una partnership pubblico-privato sempre per proporre la coltivazione del cacao in
alternativa alla coca.
AVSI, insieme con il suo partner argentino ACDI, ha implementato un progetto per supportare piccoli e medi
allevatori di bestiame per creare una catena produttiva efficiente con un alto livello di cooperazione con
organizzazioni internazionali, università e fondazioni. E’ stata creata un’Associazione di imprenditori e
allevatori grazie anche ad un contributo finanziario da parte della Banca Interamericana di Sviluppo. Questa
collaborazione e l’introduzione di strumenti ICT, hanno permesso agli allevatori di migliorare la qualità dei loro
prodotti, l’efficienza del processo produttivo, la tracciabilità delle carni, e quindi espandere la loro presenza sul
mercato.
In Myanmar AVSI supporta la creazione di una cooperativa formata da piccoli agricoltori per migliorare
produzione e commercializzazione del riso. Il rapporto tra imprese e cooperative è un elemento centrale: da
un lato le imprese incentivano la produzione di riso attraverso la fornitura di macchinari e attrezzature
moderne per accrescere il livello qualitativo della produzione, dall’altro i contadini hanno la possibilità di
vendere il riso a prezzi calmierati. Inoltre l’ unione delle varie cooperative ha incrementato la capacità di
negoziazione del prezzo a beneficio dei brokers e dei produttori.
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In Uganda 500 gruppi di agricoltori vengono formati (in totale 16,000 persone) per migliorare la gestione di
attività agricole che si inseriscano nella filiera agricola sia a valle che a monte per stipulare partnership con i
fornitori di attrezzature, concimi, sementi, etc. e accordi per il posizionamento sul mercato dei prodotti
coltivati. Queste attività sono inserite nel progetto SCORE finanziato da USAID e nel progetto AS4Y
(AGRICULTURE SKILLS 4 YOU) finanziato da ICCO (Cooperazione Olandese)
Sempre in Uganda nel settore agricolo stanno nascendo piccole social venture grazie a crediti di aiuto erogati
da MAE. Un esempio in questo ambito è relativo ala filiera del mango per la produzione e commercializzazione
della polpa.
2.5. Altre modalità di cooperazione con le imprese
Donazioni
Panino Giusto, sostiene AVSI dal 2007, con particolare attenzione al lavoro in campo nutrizionale che la
Fondazione svolge in Sud America. Con il progetto “Pancia piena cuor contento” ha sostenuto a San Paolo in
Brasile il CREN (Centro di Recupero ed Educazione Nutrizionale), a Oaxaca in Messico, il Centro Nutrizionale
Maria de Guadalupe, e in Ecuador a Quito nei quartieri disagiati sostiene iniziative per il miglioramento delle
abitudini nutrizionali dei bambini. Panino Giusto ospita una mostra permanente su questo progetto presso
l’Accademia del Panino Giusto.
Dal 2003 ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio SpA) ha sostenuto una scuola primaria in
Sierra Leone, un progetto di educazione ed alfabetizzazione in Sud Sudan, il sostegno ai giovani vulnerabili con
il progetto “Una scuola per la vita: al Permanent Centre of Education di Kampala” in Uganda. Nel 2010 ha
donato fondi per il progetto: “Crescere insieme, nutrirsi bene. Una partnership con le fondazioni di origine
bancaria per la lotta alla malnutrizione ad Haiti” per la costruzione di centri nutrizionali e sanitari a Port-auPrince.
Fondazione 4 Africa si avvale della collaborazione di AVSI per la parte educativa del progetto “F4A: percorsi di
sviluppo in Africa”. In particolare ha affidato ad AVSI la programmazione, gestione ed erogazione di
programmi formativi oltre al rifacimento di strutture scolastiche nel Nord Uganda. Inoltre ha sponsorizzato
parte dei programmi di formazione in agricoltura Farmer Field Schools.
Sempre in Uganda ad AVSI sono affidati i programmi formativi nel settore nutrizionale per gli ospedali St.
Joseph, a Kitgum, e Lacor a Gulu.
Il progetto “Nutrire il pianeta. Energia per la vita. Expo 2015 in viaggio tra Italia, Senegal e Uganda”
Eathink2015 – Fondazioni4Africa, sostenuto dalla Fondazione De Agostini e implementato da alcune ONG tra
cui AVSI, è finalizzato a consolidare il programma “Junior Farmer Field & Life Skills iniziato nel 2012 da
Fondazione 4 Africa nel contesto della sicurezza e dell’educazione alimentare in Uganda, Senegal e Italia. In
Nord Uganda ha il duplice obiettivo di migliorare lo stato della sicurezza alimentare dei bambini vulnerabili e
delle loro famiglie.
Enel Cuore Onlus, la fondazione di ENEL, ha sostenuto il centro educativo di Oxaca in Messico, e la
ristrutturazione di un centro di formazione professionale destinato all’inserimento lavorativo a Bucarest, in
Romania.
Petrobras, azienda energetica brasiliana, ha finanziato tra il 2006 e il 2008 un programma di riduzione della
malnutrizione nella favela brasiliana di Novos Alagados a Salvador de Bahia rivolta a 1.250 bambini
riducendo del 70% i casi di malnutrizione. Inoltre, il programma “Energia Jovem” a Betim nello stato di Minas
Gerais, realizzato da AVSI insieme al partner locale CDM ha migliorato la qualità della vita di giovani e famiglie
nelle comunità povere intorno allo stabilimento di Petrobras “Gabriel Passos”.
Il progetto “AQUAPLUS. Acqua, energia per la vita”, si propone di migliorare le condizioni di vita dei 10,000
abitanti di Torbeck, nella zona sud di Haiti. Il progetto voluto da“Acqua Energia per la Vita” istituito da Expo
2015 S.p.A. e da Rotary International – Distretto 2040, prevede diversi interventi sulla rete idrica, dal captaggio
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alla distribuzione, tra cui la costruzione di 2 cisterne di accumulo (totale 100m3); riparazione di 10 km
dell’acquedotto e prolungamento di 1,8 km; analisi delle acque e opere di ingegneria agraria. La Facoltà di
Agraria di Haiti in collaborazione con l’Università di Milano beneficerà del progetto grazie all’ equipaggiamento
di un laboratorio di informatica e di chimica e a corsi di studio di 3 mesi per scambio studenti Haiti-Italia, al fine
di aumentare la capacità di produzione e di diffusione delle competenze agro zootecniche sul territorio.
Volontariato d’impresa
Subsea7, società nigeriana per compagnie di servizi, supporta la scuola St. John School a Lagos, Nigeria, con
donazioni, sostegno a distanza locale e volontariato d’impresa.
Standard Chartered Bank, istituto bancario internazionale, oltre a fare donazioni per le attività di AVSI in
Nigeria, ha scelto la clinica St. Kizito nella metropoli nigeriana di Lagos, per svolgere attività di volontariato
d’impresa all’interno della sua politica di RSI.
GE Energy, sostiene il Centro Educativo Cantinho a Rio de Janeiro in Brasile e oltre a destinare un contributo
finanziario, ha svolto attività di volontariato d’impresa coinvolgendo il proprio staff nei corsi di formazione per
ragazzi.
AVSI nel 2013 ha collaborato con KPMG ed altre grandi aziende, tra cui ABB, Italtel e Telecom Italia per una
giornata di volontariato d’impresa in azienda, definita “make a difference day”. I dipendenti delle aziende che
hanno aderito hanno allestito e partecipato ad iniziative di raccolta fondi nella giornata mondiale dell’infanzia
(20 novembre).
CartaSì fornisce servizi di monetica,(2 miliardi di transazioni complessivamente gestite, 13 milioni di carte di
credito in circolazione e 29 milioni di funzioni di debito). Dal 2013 sostiene progetti AVSI attraverso il
programma fedeltà (Club Iosì) che nel 2013, ha sostenuto la scuola Luigi Giussani di Kampala. Dal 2014, il club
Iosi sostiene i profughi siriani accolti da AVSI in Libano.
La Fondazione Air Liquide - leader mondiale dei gas per l’industria presente in oltre 75 Paesi - sostiene
progetti in diversi settori. Nel settore educazione attraverso AVSI finanzia la ristrutturazione della scuola St.
John alla periferia di Lagos, e le attività extracurriculari e sportive, il doposcuola, nonché la sensibilizzazione
delle famiglie e dei bambini su igiene e sanità.
Tra le più importanti realtà del brokeraggio assicurativo in Italia, dal 2013 grazie al sconvolgimento dei
dipendenti ASSITECA supporta due scuole e un centro di formazione a Torit in Sud Sudan favorendo
l’istruzione a 3.400 bambini e la formazione di insegnanti e operatori sociali.
Gifts matching e sostegni a distanza
Nell´ambito del sostegno a distanza alcune imprese, direttamente o attraverso il coinvolgimento dei propri
dipendenti, attraverso AVSI sostengono bambini in situazione di disagio sociale. Unicoop Tirreno tramite
l’iniziativa “Cuore di Coop” sostiene centinaia di bambini; Nordiconad ne sostiene 230; Multicash SpA, System
House, Ingeteam, Edif in occasione del Natale hanno scelto di convertire i tradizionali regali natalizi in sostegni
a distanza; circa 100 dipendenti di Ferrovie Nord dal 2003 attraverso una libera raccolta fondi sostengono 24
bambini; la Fondazione Collodi dal 2013 attiva un sostegno a distanza ogni 15.000 visitatori al Parco di
Pinocchio.
Altre imprese coinvolgono i dipendenti con diverse iniziative, ad esempio Unicredit Foundation, dal 2008,
raddoppia ogni donazione dei lavoratori; anche SAS institute italia dal 2010 appoggia l´emergenza Haiti
raddoppiando il contributo dei dipendenti; 36 dipendenti di ISE srl accettano la trattenuta in busta paga per il
sostegno a distanza di alcuni bambini.
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Partnership con il settore privato e Responsabilità Sociale d’Impresa: l’esperienza di AVSI (*)
3. Business e Diritti Umani
Dal 2009 un Gruppo di ricercatori ed esperti dell’Università di Roma ‘Tor Vergata’ ha condotto insieme ad AVSI
uno studio sul tema ‘Business e Diritti Umani’con lo scopo di contribuire all’attuale dibattito sul tema e in
particolare rivolgendosi alle imprese italiane per sensibilizzarle ed aiutarle in questo processo di compliance ai
diritti umani. E’ sempre più urgente e necessario informare grandi e piccole imprese sul contenuto della loro
responsabilità e sui rischi crescenti ed insidiosi che derivano dalle violazioni dei diritti umani, come il verificarsi
di gravi danni economici e reputazionali. I risultati della ricerca da poco conclusa sono raccolti in una
pubblicazione di AVSI dal titolo Business e Diritti Umani: una sfida per le Imprese?.
Il lavoro di ricerca, basato sull’identificazione e l’analisi di più di 300 casi riguardanti violazioni di diritti umani
compiute da imprese ed istituzioni finanziarie a livello globale ha evidenziato che il problema fondamentale è
quello di identificare preventivamente e gestire il rischio di violazione dei diritti umani attraverso il noto
processo di due diligence, accuratamente applicato a questo nuovo tipo di rischi. La due diligence dovrebbe
comunque condurre all’individuazione di tutte quelle misure concrete che non solo mirano ad evitare il
verificarsi degli abusi, ma in modo più olistico e proattivo possano instaurare con le comunità umane coinvolte
un clima di solidarietà e cooperazione.
4. Lezioni apprese e raccomandazioni
A partire dall´analisi dell’ esperienze di AVSI appena descritto risulta chiaro che il settore privato sta sempre più
emergendo come un attore protagonista nella promozione del processo di crescita economica sostenibile e
inclusiva. A seguire saranno descritti alcuni dei punti emersi a partire dalla sistematizzazione delle esperienze
realizzate applicabili in maniera trasversale.
1.
Centralità dell’ educazione e del lavoro. Il lavoro rappresenta la sintesi naturale dei rapporti tra
impresa e società; è attraverso questo che si crea un rapporto di interdipendenza costruttiva e di fiducia tra i
due soggetti coinvolti. Tuttavia é necessario non limitarsi a generare opportunità di impiego, ma anche
coinvolgersi nel processo di formazione delle fasce più vulnerabili della popolazione (giovani e donne),
implementando un percorso educativo e di formazione umana che oltre alle competenze tecniche impartisca
una maggiore consapevolezza della dignità umana e del lavoro. Questo porta a ricadute positive in termini di
integrazione socio-economica, con un impatto positivo anche per l´azienda incrementando la produttività,
riducendo i costi, oltre alla generazione di conoscenza tacita e cultura del lavoro etc.
2.
Enfasi su Piccole Medie Imprese. Le PMI giocano un ruolo fondamentale nella creazione di posti di
lavoro, nell´aumento della produttività e nel miglioramento delle condizioni di lavoro nell´economia informale.
Per questa ragione AVSI valorizza i piccoli imprenditori attraverso azioni di capacity building e technical
assistance indirizzate all´aumento della competitività intervenendo sui fattori di produttività (capitale e lavoro),
organizzativo/associativo (promuovendo la creazione di reti produttive locali di cooperazione) e commerciale.
Su quest´ultimo aspetto é importante evidenziare il grande potenziale rappresentato dalla possibilità di inserire
tali realtà nelle catene produttive delle grandi imprese e nei canali commerciali internazionali, specialmente
nell´ambito dell´agribusiness sostenibile.
3.
Approccio multi-Stakholder. É necessario creare piattaforme di dialogo multilaterali e strutturate
coinvolgendo differenti tipologie di stakeholder per favorire l´instaurazione di un rapporto di fiducia,
trasparenza e collaborazione reciproca per rispondere con maggiore efficacia alle problematiche legate alla
riduzione della povertà e ai processi di sviluppo sostenibile. La definizione di chiari obiettivi condivisi tra
settore privato e società civile rappresenta il primo passo per lo sviluppo di una partnership di successo, così
come é fondamentale l´identificazione di indicatori che meglio rispondano alle esigenze dei diversi soggetti
coinvolti avendo il coraggio di lavorare per risultati e ripensarsi continuamente.
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Partnership con il settore privato e Responsabilità Sociale d’Impresa: l’esperienza di AVSI (*)
4.
Sensibilizzazione, coinvolgimento delle grandi imprese e creazione di valore condiviso. Il rapporto col
territorio dove un´impresa opera può rappresentare un importante fattore di competitività in termini di
immagine e reputazione, sicurezza ed efficienza dei processi produttivi. L´approccio proposto da AVSI si basa
sulla consapevolezza che la promozione della dignità umana e il valore del “fare impresa” possano
rappresentare il motore dello sviluppo socio-economico locale creando valore condiviso per impresa e società.
La nostra esperienza mostra che le imprese non hanno conoscenza della totalità dei principi e degli strumenti a
disposizione nell´ambito della RSI, e pertanto é importante promuovere azioni di sensibilizzazione e
coinvolgimento del settore privato su tematiche legate al rispetto dei diritti umani, lavoro, protezione
ambientale, mitigazione degli effetti avversi attraverso la promozione del dialogo con governi, comunità locali,
parti sociali e ONG.
5.
Reputazione dell’impresa. Gli investimenti in RSI contribuiscono a generare benefici diversi per
l´impresa a seconda dell’interlocutore: 1) con i governi locali favorisce l´instaurarsi di relazioni e collaborazioni
costruttive, producendo ricadute positive sulla possibilità di consolidare e ampliare le proprie relazioni con il
territorio; 2) con il consumatore apporta un valore aggiunto al prodotto/servizio; 3) con la comunità crea canali
di comunicazione qualificati che favoriscono la buona convivenza e le conferiscono una sorta di “licenza sociale
ad operare” oltre alla riduzione dei rischi.
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