«Il cuNeo gotico»

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«Il cuNeo gotico»
LE «REGINE NEOGOTICHE» DI TITTI GARELLI
MONDOVÌ
CHIESA DI SANTO STEFANO
12 APRILE – 11 MAGGIO 2014
Il progetto culturale triennale «Il cuNeo gotico», voluto dalla Fondazione CRC di Cuneo e a cura di
Enzo Biffi Gentili, riprende nel 2014 con la mostra dedicata a Titti Garelli e alle sue “Regine
Neogotiche” in programma alla Chiesa di Santo Stefano di Mondovì dal 12 aprile all'11 maggio
Il progetto culturale Il cuNeo gotico, lanciato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo per il
triennio 2014-2016 a cura di Enzo Biffi Gentili, e pubblicamente presentato in varie manifestazioni a
Cuneo e a Torino tra il 31 ottobre e il 16 novembre 2013, viene sviluppato nel 2014 a partire da un
primo evento espositivo e didattico organizzato a Mondovì: Le regine neogotiche, una mostra
personale, formativa, di Titti Garelli, allestita da sabato 12 aprile a domenica 11 maggio 2014 a
Mondovì nella Chiesa di Santo Stefano.
Titti Garelli, che ha insegnato illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Cuneo, in occasione
dell’esposizione di Mondovì proporrà tra le sue Regine neogotiche, oltre a quelle che rinviano a una
iconografia medievale e rinascimentale, inglese e italiana (ma anche africana e tropicale), pure una
assolutamente inedita Monregaleisa e un’Albeisa. Un doveroso omaggio al territorio cuneese e un
altro utile invito a rielaborare il patrimonio pittorico gotico, in senso proprio, locale, dagli eccezionali
affreschi del Castello della Manta nel Saluzzese a quelli meno conosciuti, ma altrettanto notevoli, del
Monregalese.
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L'ISPIRAZIONE DELLA REGINA “MONREGALEISA”
La regina Monregaleisa si ispira sia al patrimonio iconografico locale - nello specifico gli affreschi
gotici in San Fiorenzo di Bastia Mondovì - sia alla storia e al significato del Carnevale. Il modello è la
figura della Lussuria con la mitria - il Carnevale è da sempre la celebrazione transitoria di un
sovvertimento sociale - adornata da un gioiello in forma di Moro, riferimento diretto e
inequivocabile al Carlevè di mondovì, cui si accompagna un collare-catena, che dal canto suo allude
al "neogotico" attuale.
L'ISPIRAZIONE DELLA REGINA “ALBEISA”
Nella regina Albeisa sono evidenti i richiami alla cultura materiale del vino, tradizione e vanto del
territorio cuneese.
Per ribadire ulteriormente questo legame, la fanciulla ostende un'inconfondibile bottiglia, l'Albeisa
appunto. Questa particolare bottiglia risale agli inizi del Settecento, quando fu scelta dai produttori
dell’Albese per contraddistinguere la propria produzione dalle altre. Dopo un lungo abbandono,
iniziato nel periodo napoleonico e dovuto a molteplici ragioni, nel 1973 sedici produttori di vino
decisero di riutilizzare l’antica bottiglia, riadattandola alle esigenze moderne e scrivendo in rilievo il
nome: oggi oltre duecento produttori, che imbottigliano circa dodici milioni di bottiglie l’anno,
utilizzano l’Albeisa.
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Titti Garelli da anni lavora principalmente sul tema della rappresentazione della figura femminile,
sovente adolescenziale o infantile, sempre inquieta o perturbante: come le sue Bambine cattive
esposte sino a ieri con successo in molte gallerie d’Italia, Europa e Stati Uniti, o come queste sue
Regine neogotiche, esibite in anteprima assoluta a Mondovì. Ma Garelli è anche una famosa
illustratrice che ha collaborato con grandi agenzie di pubblicità e con prestigiosi editori.
La decisione di aprire la stagione espositiva 2014 del progetto Il cuNeo gotico con Titti Garelli è quindi
fondata su due ragioni. La prima: nel neogotico - letterario, cinematografico, artistico che sia - la
figura femminile è centrale. Si tratti di fanciulla perseguitata o di belle dame sans merci o di dark lady,
è un vero e proprio “fantasma” per i cultori del genere. La seconda: pur espressivamente autonome,
autoprodotte, senza committenza, queste regine riferiscono di un’estrema perizia tecnica e
comunicativa, di una eccezionale esperienza di “arte come mestiere”, come diceva Bruno Munari.
Il progetto Il cuNeo gotico è ampiamente fondato sulle arti applicate: lo testimonia il suo curatore,
Enzo Biffi Gentili, direttore del Seminario Superiore di Arti Applicate di Torino. Si è quindi deciso di
iniziare con una mostra che fosse anche occasione dell’organizzazione di un laboratorio, che
riguarderà sia prove di rappresentazione di una imagerie femminile non convenzionale; sia la sua
traduzione in diverse modalità tecniche, dal fumetto al manga ad appunto l’illustrazione ma sino a
forme moderne di stesura di fondi d’oro. Inoltre il laboratorio sarà anche occasione di intelligenza e
scioglimento della complessità di riferimenti e rimandi culturali di queste opere “regali”, dense di
calchi e citazioni provenienti da modelli alti, da Leonardo ad Holbein, e “bassi”, dal goth all’horror ai
bordi del kitsch. Infine, occorre ricordare, Titti Garelli ha referenze eccellenti per questa impresa,
come già titolare del corso di illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Cuneo.
Con questa mostra-laboratorio, in conclusione, negli intenti del direttore artistico del progetto Il
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cuNeo gotico Enzo Biffi Gentili, si vuole radicalmente contestare ogni vecchia, ma resistente,
gerarchia tra arti “maggiori” e “minori” (quella per cui un genio storico dell’illustrazione e delle arti
tout court, Brad Holland, ha dichiarato che “gli unici rimasti in America a non essere artisti sembra
siano gli illustratori…”) e dimostrare, a partire dalle smaglianti e conturbanti reginette di Titti Garelli,
che aveva - e ha ancora, soprattutto in tempi di crisi - ragione il vecchio segretario della Biennale di
Venezia Antonio Fradeletto quando scriveva ne L’arte nella vita (Laterza, Bari 1929): “bisogna,
insomma, diminuire, diminuire di molto il numero eccessivo degli artisti presuntuosi e impotenti per
aumentare quello dei buoni artefici e dei buoni artieri”.
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INFO MOSTRA
Titolo: Titti Garelli. Le regine neogotiche
Sede: Chiesa di Santo Stefano, Mondovì
Date e orari di apertura: 12 aprile – 11 maggio 2014; ven. ore 15.30-19; sab./dom. Ore 10-12.30 /
15.30-19. Inaugurazione sabato 12 aprile ore 11.
Ingresso: libero
Ufficio stampa progetto “Il cuNeo gotico”
locale: Bbox +eventi t. 0171 696240 | [email protected]
nazionale: P&G Relazioni Pubbliche t. 02 29000444 | [email protected]
“IL CUNEO GOTICO” – PROSSIMI APPUNTAMENTI
Le regine neogotiche è il primo appuntamento di un progetto di innovazione – “Il CuNeo gotico” basato sulla tradizione, e sulle interferenze tra culture “alte” e “sottoculture”, che avrà il momento
centrale con la grande esposizione dedicata alla fotografia “neogotica” contemporanea dal titolo Le
camere oscure. Fotografie figure ambienti dell’immaginario neogotico, allestita nell’evocativo
scenario del Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo dal 13 giugno al 14 settembre
2014, e accompagnata da installazioni scenografiche nella sezione, ispirata alle camere ardenti
religiose, Le cappelle ardenti.
Legate all’esposizione saranno possibili esperienze di accessibilità e fruizione destinate ai disabili
visivi, nonché un fitto calendario di appuntamenti dedicati, in un approccio più soft e fantasy, e al
sostegno di giovani artieri locali.
La programmazione 2014 de “Il cuNeo gotico” terminerà in autunno ad Alba (luogo e date da
definirsi) con l’esposizione Fashion Witch, che presenterà gli esiti di un concorso per la realizzazione
di una “capsule collection” di abiti e accessori neogotici… con defilé.
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“IL CUNEO GOTICO” – IL PROGETTO
Il cuNeo gotico è il nome del nuovo progetto culturale ed espositivo triennale dedicato al tema del
neogotico nelle arti, voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo con la curatela di Enzo Biffi
Gentili. Un tema radicato nel patrimonio locale: basti pensare alle architetture ottocentesche – le
maggiori in Italia – progettate da Pelagio Palagi e Giovanni Battista Schellino a Racconigi, Pollenzo e
Dogliani, e a committenze illustri come quelle di re Carlo Alberto e della famiglia d’Azeglio. Assolute
eccellenze storiche, un vero “primato del cuneese”. Oppure ancora si ricordi la persistenza delle
masche e degli “eretici” catari nel folklore e nelle leggende delle Langhe e delle valli alpine.
Sarebbe però un errore considerare il neogotico solo come un fenomeno datato, o peggio solo come
uno stile storico tra gli altri. Il neogotico rappresenta da più di due secoli, e in tutto il mondo, un
vero e proprio "genere artistico e culturale permanente” prediletto da molte generazioni, sino alle
giovani e giovanissime. Basti pensare alla letteratura, dal Frankenstein di Mary Shelley all’Harry
Potter di J.K. Rowling, tanto per tracciare una linea di sviluppo che potrebbe avere illustri paralleli
anche in altre discipline quali il cinema, la musica, l'illustrazione e le arti grafiche in genere.
"La Fondazione ha scelto di investire su un progetto triennale con l’obiettivo di valorizzare un
importante giacimento artistico del nostro territorio, promuovendone il collegamento con la
dimensione nazionale ed europea” – precisa il presidente Ezio Falco in una visione strategica di lungo
periodo volta a rinnovare anche sul piano culturale il patto con il territorio – “Il CuNeo gotico è
un’operazione culturale che prevede mostre, concerti, visite guidate, convegni e conferenze, e
intende generare importanti flussi turistici sul territorio provinciale"
Curatore scientifico del progetto “Il cuNeo gotico” Enzo Biffi Gentili, direttore del MIAAO - Museo
Internazionale di Arti Applicate Oggi di Torino, che sottolinea: “Secondo l’artista Wim Delvoye, che
non è certo un passatista, ‘il gotico è arte eterna’. Un’affermazione estrema, ma di certo il neogotico
da più di due secoli è un ‘genere permanente’ nella letteratura, nelle arti, nella musica e nella
moda… Affascina diverse generazioni, anche le giovanissime, attraverso varie reincarnazioni e
denominazioni. È necessario quindi dedicare, finalmente, a questo fenomeno un progetto triennale,
interdisciplinare, internazionale, a partire da uno dei luoghi, il cuneese, di sua maggiore storica
fioritura, nel folklore e nell’architettura.”
L’obiettivo del progetto è dunque quello di stimolare una riflessione sull’eredità e sull’attualità del
neogotico a livello internazionale. Un’operazione culturale che si svilupperà nel triennio 2014-2016
con mostre, concerti, visite guidate, convegni e conferenze sul territorio cuneese, con evidenti
benefici per il turismo in provincia.
“IL CUNEO GOTICO” – APPUNTAMENTI PASSATI
Venerdì 15 novembre 2013, Cuneo
Attualità del neogotico.
Moderatore Enzo Biffi Gentili
Un colloquio pubblico in cui sono intervenuti noti studiosi ed esperti italiani, occitani e catalani, tra i
quali per l’architettura Albert Plà i Gisbert e Lorenzo Mamino; per la fotografia Daniele Regis e Alain
Etchepare; per le arti applicate, il design e la moda Joan Abelló Juanpere, Cristina Morozzi e i giovani
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progettisti della “neogotica” Bottega Reale al Castello di Racconigi, Studio Kha e Undesign.
Mon Âme Sorcière. Ataraxia e Lilium Lyra in concerto.
Fondato nel 1985 a Modena, Ataraxia è un gruppo composto da Francesca Nicoli, Vittorio Vandelli,
Giovanni Pagliari, Riccardo Spaggiari e Livio Bedeschi. Lilium Lyra, nato nel 2007 nel cuneese, è un
ensemble composto da Simone Bruno, Mario Cottura e Davide Di Giannantonio.
Sabato 16 novembre 2013, Cuneo
Il gotico rurale.
Lo scrittore Eraldo Baldini ha presentato il suo ultimo libro Nevicava sangue (Einaudi Stile libero Big,
Torino 2013) in dialogo con Giorgio Barberi Squarotti, Enzo Biffi Gentili e Sergio Pent. Per la
narrativa di Baldini è stato coniato il termine di “gotico rurale”.
Dal 31 ottobre 2013 al 6 gennaio 2014, Torino
Mostra “Il cuNeo gotico”
MIAAO Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi, Galleria Sottana
Giovedì 31 ottobre, Halloween, è stato inaugurato a Torino il primo, significativo evento che ha fatto
da promozione all’intero progetto. Si tratta della mostra Il cuNeo gotico, allestita nella Galleria
Sottana del MIAAO Museo Internazionale di Arti Applicate Oggi, e divisa in due sezioni fotografiche:
Le pietre dei Catari, dedicata ad architetture e rovine nel Sud della Francia che rammentano la
Crociata indetta nel XIII secolo contro quegli “eretici”, allora presenti anche nel cuneese; e Masche e
Masconi, incentrata su figure stregonesche tipiche della tradizione piemontese e sui loro siti.
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