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MARZO - APRILE 2015
MENSILE DI ANNUNCI ECONOMICI
VIA MAZZINI 7
LA
B AZ Z A
Gazzetta
la
PORRETTA TERME
COMPRA VENDITA
AFFITTANZE
dell’Appennino
SI VOTA PER LA FUSIONE “A GRANAGLIONE FORSE SI', FORSE NO”
EDITORIALE
TERME DI PORRETTA, L'ULTIMA OCCASIONE
Intervista a Marta Evangelisti vicesindaco di Granaglione: “Importante una corretta informazione”
Tra pochi giorni la Società che gestisce le Terme di Porretta
chiuderà i battenti, licenziando tutto il personale, nell'attesa
che un nuovo gestore si prenda cura, speriamo nel modo più
positivo, e finalmente avvii quel processo di risanamento e di
sviluppo atteso da troppo tempo. Questa scelta dolorosa è
stata determinata dal curatore fallimentare che, sembra, avere
trovato una soluzione finanziaria ed economica. Che cosa è
accaduto veramente ? La Banca di Bologna, la più esposta
economicamente, si parla di 15 milioni di euro, si è
riappropriata della Società ( in qualche modo ne era già la
proprietaria ) ed si è impegnata a trovare un “ acquirente “; si
parla con insistenza , dell'ingresso della Coop Adriatica, una
potenza economica e finanziaria. Ma non esiste nulla di
ufficiale. Troppi forse, si dice, si parla…. Chiacchiere come
accade da troppo tempo, mentre i fatti sono sempre più
Granaglione
disastrosi. Chiudere le Terme proprio adesso in un periodo che
avrebbe dovuto invece aprire una nuova stagione di cure e di 1) Vorremmo capire quali sono chiaramente le condizioni per
presenze è una scelta disastrosa, non ne conosco le ragioni, ma avviare il progetto di fusione con Porretta?
rimane una scelta folle. Si dice che ci fossero 200
Quelle esplicitate ai cittadini di Granaglione nel programma
prenotazioni per il Castanea che sono ovviamente
elettorale di due anni fa: mantenimento delle gestione del
saltate. In ogni modo siamo costretti a metterci alla
servizio idrico, migliori servizi, riduzione della fiscalità,
finestra, come tante altre volte, ed aspettare….
I
investimenti.
C
N
Credo che sia venuto il tempo di avviare una GLI ANNU
2) E' proprio convinta che i cittadini di Granaglione
A
IN
analisi coraggiosa e senza ipocrisie sulle ragioni
G
voteranno nel referendum a favore della fusione?
A
P
A
D
che hanno portato a questo disastro che possono
Francamente non lo so. Sono persone che come me
9
essere equamente divise tra gli, amministratori che
amano tanto il proprio territorio. A me preme, comunque,
si sono susseguiti alla guida del paese, della
che ricevano in via preventiva una informazione corretta:
Provincia e della Regione ( sempre di sinistra ) e le
che sappiano come funzionerà e come sarà organizzato il
forze economiche locali, i nostri industriali ed operatori
nuovo comune, come saranno gestite le risorse e i servizi e come
commerciali per intenderci. Risparmio da queste gravissime verranno impiegati, almeno in linea di massima, i finanziamenti
responsabilità, l'attuale governo porrettano che, nonostante i erogati. Vorrei che fosse spiegato loro il progetto di legge e la
suoi gravissimi limiti, non ha colpe, ha trovato il disastro e relazione accompagnatoria, così come approvati la scorsa
non poteva proprio farci nulla, nonostante che anche lui abbia, settimana. In questo percorso informativo farò la mia parte,
come tutti, ricominciato a parlare del futuro delle Terme, non spiegando il mio punto di vista, sulla base di dati che sto
poteva onestamente fare diversamente. Dopo gli errori dei
governi, Mauriti-Picchioni, chi ha dato il colpo di grazia è raccogliendo e raffronti con situazioni di Comuni vicini che già
stata la giunta Sabattini che sembrava quella con maggiore sono stati oggetto di fusione. Poi i Cittadini si faranno una propria
forza politica soprattutto nei rapporti con il potere regionale. opinione, come è giusto che sia.
Niente di tutto questo e così la situazione è precipitata senza 3) Quali sono realmente i fatti che vi separano
possibili soluzioni. Per quanto riguarda i nostri industriali, dall'amministrazione comunale di Porretta?
quelli più forti, solo chiacchiere, qualche offerta nella Per quanto mi riguarda la distanza è rispetto l'Amministrazione
consapevolezza che non se ne sarebbe fatto nulla. Sarebbe Regionale e si traduce nella preoccupazione che le richieste scritte
stato sufficiente che avessero costituito un Consorzio di e ribadite non vengano in realtà recepite e tradotte in atti e fatti,
Imprese per rilevare l'azienda ed avviare un progetto di rimandando a poi, con le modalità di sempre. Abbiamo chiesto il
sviluppo. Magari in collaborazione con gli altri operatori mantenimento del servizio idrico e la sostituzione della relazione
commerciali: albergatori, esercenti, ristoratori……… Per allegata al progetto di legge. Quest'ultima infatti, non offre
questo sarebbe stato necessario un potere politico che li nessuna informazione utile ai cittadini, al fine di farli addivenire
avesse chiamati a questa responsabilità, ma no accadde. Ci ad una scelta consapevole. È per questo che come
provò l'assessore regionale Duccio Campagnoli, ma fallì Amministrazione ci siamo rifiutati di approvarla. Non reputo
perché non trovò risposte adeguate a cominciare dal gestore di sufficiente che gli Amministratori sostengano la bontà della scelta
allora, il Cav. Sabattini. A questo potrei aggiungere i gravi "fusione", senza che vi sia uno studio approfondito che dimostri i
errori commessi dai manager che si sono succeduti e reali benefici. Mi pare riduttiva la considerazione relativa ai soli
presentati come “ salvatori “….. un altro disastro. Oggi non ci finanziamenti, perché abbiamo esempi di territori vicini che in
resta che aspettare e sperare in un miracolo.
realtà hanno beneficiato parzialmente ed in ritardo di quelli loro
promessi, ove l'imposizione fiscale è aumentata e i disservizi
Giacomo Martini
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pure; oppure promuovere la fusione solo perché "grande è bello"
come disse qualcuno che rivestiva un ruolo istituzionale in
materia di riordino.
4) È una questione politica o di gestione del governo locale?
Per mio conto una questione di governo, quindi di progetto e di
metodo. La questione politica la lascio a chi tali ambizioni ha e di
politica vive.
5) A mio parere Nanni ha sparigliato le carte perché non si fida del
PD e tu ti fidi ?
il Sindaco avrà modo di spiegare le proprie scelte. Io non debbo
fidarmi del PD, ma solamente constatare o meno, a mio parere, la
bontà e convenienza per il mio Comune, di quel progetto. Posso
dire di non essere stata considerata un interlocutore del PD, in
quanto agli ultimi incontri deputati a decidere circa relazione ed
emendamenti, non sono stata invitata, seppure sieda nei banchi
della maggioranza, in consiglio comunale, con i rappresentanti
locali di quel partito. Fino a quel momento avevo chiesto di non
rinviare ed eludere i problemi posti ma di risolverli. Forse per
quello! Allora mi dico, se la Fusione, così come da loro oggi
voluta è un'occasione così preziosa per i cittadini, perché non
essere più trasparenti?
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MARZO - APRILE 2015
NOTIZIE
3
Editrice
LA
B AZ Z A
COSEA AMBIENTE PROMUOVE IL DISTRETTO AGROENERGETICO MADONNA DEL PONTE PATRONA DEL BASKET
Si è tenuto a Porretta Terme, presso la Sala Convegni
dell'Hotel Helvetia Thermal SPA, il convegno conclusivo di
presentazione del Distretto Agroenergetico dell'Appennino
Bolognese.
Tale progetto nasce dall'esigenza di costituire un Centro di
competenze tecniche, scientifiche, programmatiche e
giuridiche in grado di fornire una gamma di servizi di supporto
ed assistenza tecnica ai Comuni facenti parte dell'Appennino
Bolognese nelle materie energetiche, nel campo edilizio ed
urbanistico (edifici pubblici, edilizia privata, infrastrutture,
pianificazione urbanistica, certificazione energetica ecc...) in
quanto tali Enti, normalmente, non hanno le condizione
tecniche e finanziarie per gestire azioni o interventi in questo
ambito.
Il Centro di Competenza deve pertanto essere inteso non come
nuova struttura, bensì come un raggruppamento di
competenze e conoscenze volto a integrare e rafforzare le
esperienze in atto sul territorio.
La gestione del presente progetto da parte di Cosea Ambiente
S.p.A. permette di attivare iniziative di sensibilizzazione e di
assistenza tecnica a favore degli Enti pubblici e ad operatori
economici privati di tutto il territorio per migliorare il grado di
conoscenza e favorire l'adozione di metodi, tecniche e
tecnologie rispettose dell'ambiente, nonché sistemi di
contabilità ambientale.
Un progetto, dunque, che mette in primo piano il ruolo della
Green Economy con l'obiettivo di costituire un nuovo modello
socio-politico ed economico per uno sviluppo sostenibile
dell'area.
Il convegno presieduto da Daniele Pulcini, docente
dell'Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, ha visto
l'intervento di diversi esperti del settore, ma anche studiosi ed
autorità locali.
Tra i temi trattati, Massimo Bastiani - Architetto e
coordinatore dei contratti nazionali di fiume, ha messo in
evidenza l'importanza del ruolo dei contratti di fiume nella
Governance di un territorio, come strumento per la gestione e
riqualificazione dei paesaggi fluviali e delle aree a rischio
idrogeologico.
Successivamente è stata presentata la nuova programmazione
Leader dal Presidente GAL Appennino Bolognese Vladimiro
Ferri, il quale ha prospettato le varie opportunità economiche
provenienti dal fondo europeo in relazione alle energie
rinnovabili, al risparmio energetico e ad uno sviluppo
sostenibile del territorio. Il professore Renzo Zagnoni storico, insegnante e Presidente del Gruppo di Studi Alta Valle
del Reno, ha poi fatto una panoramica sulle fonti di energia
della montagna dall'età antica ai giorni nostri.
La parola è poi passata al Presidente di Cosea Ambiente S.p.A.
Cesare Calisti, che ha illustrato il ruolo delle Società
Partecipate nella gestione dei servizi pubblici e nella cura e
manutenzione del territorio.
Il convegno è stato intramezzato dallo spettacolo teatrale
messo in scena da Luca Mazzamauro che ha interpretato
“Lettera a mio figlio sul mondo che gli lascio in dono” di
Maurizio Garuti con la regia di Francesca Calderara.
A seguire si sono succeduti gli interventi di Paolo Bernardi,
Dirigente Scolastico dell'Istituto Fantini di Vergato; Luigi
Castagna, Presidente Confservizi Emilia-Romagna; Roberto
Leonardi, Segretario Generale Fondazione Fits; Marco
Morganti, Amministratore Delegato Banca Prossima; Attilio
Raimondi, Servizio Energia ed Economia Verde Regione
Emilia-Romagna; Carlo Maria Medaglia, Segreteria Tecnica
Ministero dell'Ambiente e si è concluso con l'intervento del
Professor Giovanni Pieretti - Direttore Dipartimento di
Sociologia Ambientale dell'Università degli Studi di Bologna,
sulla cultura dell'essenzialità e lo sviluppo sostenibile.
S.A.
Santuario della Madonna del Ponte
Lettera aperta al sindaco Nanni
PAGHEREMO I DEBITI DI PORRETTA?
In ogni democrazia che si rispetti la guida di un paese deve essere
portata avanti da una maggioranza che governa e da una
minoranza che controlla e fa opposizione. Ciò per garantire la
trasparenza, l'alternanza e dare la possibilità ai cittadini che non si
sentono cautelati o che pensano di avere subito dei torti di
rivolgersi allo schieramento opposto per avere giustizia. Tutto
questo dovrebbe avvenire in un governo normale, in un consiglio
regionale normale, in un comune normale. Agli abitanti di
Granaglione questa “normalità” è negata, poiché l'opposizione
non esiste. Alle ultime elezioni comunali infatti ai votanti è stata
presentata una lista unica, cioè una “grande ammucchiata”
composta da maggioranza e minoranza. Cerchiamo di capirci, ciò
non è illegale, la legge lo permette e le elezioni, alle quali il
sottoscritto non ha votato, sono valide avendo la lista unica
superato largamente il 50% dei consensi. Cercherò di chiarire la
mia contrarietà a questo modo di governare un comune. La ghiotta
occasione mi si è presentata immediatamente, a pochi mesi dalla
elezione del nuovo Sindaco, il quale su “il Resto del Carlino” del
19/03/'14 testualmente dichiarava a proposito della fusione col
Comune di Porretta Terme quanto segue: “La fusione porterà
grandi benefici alla cittadinanza che potrà godere di servizi
migliori e di una spesa minore anche considerando i notevoli
finanziamenti che ci verranno dalla Regione”. Forse Nanni pensa
che i Granaglionesi siano degli sprovveduti. Mi sono voluto
ulteriormente documentare su come stanno veramente le cose,
anche alla luce delle recenti dichiarazioni sull'argomento apparse
sull'ultima Bazza di Gennaio e Febbraio 2015, da parte del
Consigliere Regionale Igor Taruffi, da poco tempo eletto nella
lista di S.E.L.
Queste le sue testuali parole: “Il progetto di fusione garantirebbe
finanziamenti pari a 3 milioni 450 mila euro in 15 anni e
l'esenzione del patto di stabilità per i primi 3 anni, risorse che
potrebbero essere messe a disposizione della spesa corrente e per
investimenti. Di questi tempi una vera e propria manna dal cielo”.
Tutte belle parole da politicante , ma che si scontrano con la cruda
realtà. Tralascio il discorso su Porretta: ci penseranno i suoi
abitanti ad approfondirlo. Affronto nuovamente quello che
riguarderà il Comune di Granaglione. Una volta avvenuta per
referendum la fusione, questa sarà a tutti gli effetti definitiva, non
si potrà per nessuna ragione tornare indietro. La Regione
concederà in 15 anni 3 milioni e 450 mila euro ai 2 Comuni uniti e
l'esenzione del patto di stabilità per i primi 3 anni. Siccome però i
debiti accertati del Comune di Porretta attualmente ammontano a
11 milioni di euro (non 3 come detto precedentemente), questa
cifra dovrà essere caricata anche sugli abitanti di Granaglione.
L'esenzione del patto di stabilità servirà a poco o niente dovendo
estinguere questo enorme fardello che ci porteremo dietro per
decine di anni. L'acqua, forse come contentino ce la lasceranno,
ma per quanti anni ancora? Verrà messa una data, nero su bianco,
oppure si sa come vanno a finire queste cose: “passata la festa,
gabbato lu santu!”.
Sia di monito per tutti la fine ingloriosa fatta dall'esito del
referendum sull'acqua svoltosi in passato a Porretta e
ricordiamoci che l'Hera è in agguato dietro l'angolo.
Lo studio di fattibilità elaborato dal Comune di Porretta che
definiva l'aumento della pressione fiscale a fusione avvenuta per
Granaglione pari ad euro 261,00 annui pro-capite è sempre
valido o sono avvenute modificazioni?
Ritengo che di tasse, in particolare sulla casa, ne paghiamo già
abbastanza. Infatti dal Comune di Granaglione l'aliquota sulla
prima casa è stata fissata al 3 per mille, superiore a quella di
Milano che è del 2,5. Per i due appartamenti del sottoscritto in
Molino del Pallone fra Tasi, Imu e Tari sono stati richiesti e versati
più di 1.500,00 euro nell'anno 2014, senza alcuna esenzione di
sorta. Vogliamo in futuro aggiungervi anche una pesante quota
di debiti contratti in passato dal Comune di Porretta? Io ho
sempre ritenuto indispensabile una fusione, ma allargata ai 5
Comuni dell'AltoReno non solo fra Porretta e Granaglione. Le
fusioni si fanno per risparmiare e diminuire le tasse non per
maggiorarle e accumulare debiti! Ora comincio a capire le
perplessità dei Sindaci viciniori reticenti! Ritengo di conoscere
anche i reconditi motivi di così urgente interessamento per questa
mini-fusione, non li esprimo perché non vorrei che si pensasse
che ho dei risentimenti ingiustificati verso qualcuno.
Insisto nel chiedere a Nanni una risposta in merito, anche se fino
ad oggi ha fatto: “Orecchi da mercante”. Sicuramente avrà i suoi
buoni motivi per mantenere questo inusitato silenzio, ma prima o
poi i Granaglionesi sapranno come realmente stanno le cose.
Ricordiamoci sempre che i Sindaci passano come pure gli
Assessori ed i Consiglieri, ma i debiti rimangono e vanno pagati,
maggiorati dagli interessi. Giunti a questo punto non mi rimane
che chiedere chiarimenti su queste mie argomentazioni ai
Consiglieri Regionali recentemente eletti Bignami Galeazzo e
Taruffi Igor, pubblicamente dalle pagine di questo mensile.
Sono stato scortese, di parte oppure pretendo troppo? Il giudizio
ai lettori e votanti dei nostri due Comuni.
Grazie per l'attenzione.
Ballerini Riccardo
Porretta Terme: Capitale del basket grazie alla Madonna del
Ponte. Domenica 19 aprile si terrà la manifestazione pubblica
per sostenere la richiesta formulata dalla Diocesi di Bologna
per il riconoscimento, in sede canonica, della Madonna del
Ponte di Porretta Terme come Patrona del basket nazionale.
La giorata inizierà dal mattino, alle 10.30, con la Santa Messa
presso la Chiesa Parrochiale Santa Maria Maddalena
presieduta da Don Massimo Vachetti. A seguire, alle 11.30,
incontro all'Hotel Helvetia Thermal SPA presieduto dal
Sindaco Gherardo Nesti e dal Parroco Don Lino Civerra,
durante il quale interverranno a sostegno dell'iniziativa
Giovanni Petrucci - Presidente della Federazione Italiana
Basket, Gianluca Galletti - Ministro dell'Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare, Stefano Bonaccini Presidente della Regione Emilia-Romagna, ed Alessandro
Albicini - promotore del comitato Pro Patrona del Basket. Il
Santuario della Madonna del Ponte dal 1956 ospita al suo
interno il Sacrario del cestista, simboleggiato da una
rappresentazione scultorea di un giocatore di pallacanestro su
cui domina un pallone a spicchi, mentre a latere campeggiano
gli stemmi delle province emiliano-romagnole a
testimonianza della dedizione religiosa delle squadre di
pallacanestro della nostra Regione. Il Sacrario, voluto da
Achille Baratti - Presidente della Federazione basket
dell'Emilia-Romagna, fu inaugurato il 29 Luglio 1956 alla
presenza delle massime autorità religiose, istituzionali e
sportive, tra le quali Decio Scuri - Presidente della
Federazione Italiana Pallacanestro.
A livello sportivo esiste un unico precedente: la Madonna del
Ghisallo proclamata Patrona del ciclismo nel 1949 in forza di
un "breve pontificio" di Pio XII. Il Sacrario del cestista oltre a
vedere accresciuta la sua primaria funzione religiosa come
luogo di venerazione,potrà innanzitutto contribuire alla
promozione educativa delle giovani generazioni dedite alla
pratica sportiva.
Hanno inoltre annunciato la presenza all'evento Roberto
Maltinti - Presidente dell'Associazione Pistoia Basket 2000,
Massimo Achini - Presidente Nazionale CSI, Stefano
Tedeschi - Presidente Comitato Emilia-Romagna
Federazione Pallacanestro, Daniele Fornaciari - Consigliere
di Amministrazione Virtus Pallacanestro Bologna, Massimo
Mota - Presidente Fortitudo Bologna, Maurizio Bezzecchi Responsabile Comunicazione Lega Basket, Giorgio Dainese Governatore Panathlon Emilia-Romagna.
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NOTIZIE
MARZO - APRILE 2015
PORRETTA CINEMA OMAGGIA FRANCESCAARCHIBUGI
La regista incontrerà il pubblico domenica 26
Il grande cocomero 1993
Dal 21 al 26 aprile si svolgerà a Porretta Terme la 13°
edizione di Porretta Cinema che presenterà il cinema di
Francesca Archibugi. regista.
L'Archibugi frequenta il Centro Sperimentale di
Cinematografia e tra il 1980 e il 1983 realizza alcuni
cortometraggi e il documentario commissionato dal Comune
di Roma "La piccola avventura", sui bambini handicappati.
Inizia la sua carriera cinematografica come sceneggiatrice e
nel 1987 esordisce dietro la macchina da presa con "Mignon
è partita", con cui vince cinque David di Donatello (miglior
regista esordiente, miglior sceneggiatura, miglior attrice
protagonista, miglior attore non protagonista e miglior
suono), due nastri d'argento (miglior regista emergente e
miglior attrice protagonista) e il premio per la miglior opera
prima al Festival di San Sebastian. Seguono "Verso sera"
(1990, David di Donatello per miglior film e miglior attrice
non protagonista e Nastro d'argento per miglior attore
protagonista e miglior attrice non protagonista), "Il grande
cocomero" (1992, David di Donatello per miglior film,
miglior sceneggiatura e miglior attore protagonista e Nastro
d'argento per miglior film, miglior sceneggiatura e miglior
produzione), "Con gli occhi chiusi" (1994, Nastro d'argento
per miglior attore non protagonista) e "L'albero delle pere"
(1998, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di
Venezia, Osella D'oro e Grolla D'oro per miglior film). E'
sposata con il musicista jazz Battista Lena, ha due figli e ne
aspetta un terzo.
Saranno proposti sei suoi film ed un documentario;
Mignon è partita 1988
Verso sera 1990
Questioni di cuore 2008
L'albero delle pere 1998
Il nome del figlio 2015
e il documentario " Parole
Povere ", 2013.
La regista incontrerà il pubblico domenica 26 al Teatro
Testoni.
Per la rassegna " Fuori dal Giro " saranno presentati quattro
film:
Last Summer di Leonardo Guerra Seragnoli
N-Capace di Eleonora Danco
Senza nessuna pietà di Michele Alhaique
Fino qui tutto bene di Roan Johnson
Tra queste pellicole il pubblico sceglierà la migliore.
Come è tradizione sarà proposto un catalogo con saggi e
foto del cinema di Francesco Archibugi.
Giacomo Martini
Bonaccini e Venturi ci rispondano!
MA QUALE RIORGANIZZAZIONE OSPEDALIERA?
QUI SI PROSPETTANO VERI E PROPRI TAGLI.
L'ultima manifestazione davanti ai palazzi della Regione (
indetta dai Comuni dell'Unione), ha portato a mio avviso un
valore aggiunto alle battaglie che quotidianamente ci troviamo
a dover combattere.
Non conta arrivati a questo punto essere in 1000 cittadini a
manifestare contro la chiusura degli uffici postali piuttosto che
alla chiusura di reparti ospedalieri, ma quel che conta è la
presenza politica!!!!
Se i politici eletti dai cittadini ci rappresentassero più spesso
nelle sedi istituzionali tutto forse andrebbe per il meglio.
La montagna sempre più si vede privare di servizi essenziali e
le persone che vi abitano si sentono sempre più abbandonate.
Per quanto concerne la Sanità, nonostante le rassicurazioni del
neo assessore alla sanità Sergio Venturi, fatte a fronte di
un'interrogazione presentata dal consigliere di Sel Igor Taruffi,
sulla ormai ventilata notizia di depotenziare i reparti di
pediatria e di ginecologia, io mi sento di rispondere così: tra i
punti salienti del suo primo mandato da assessore regionale c'è
la riorganizzazione della rete ospedaliera; questo termine ormai
usato da tempo non significa altro che, laddove non ci sono i
numeri o le figure professionali per potere portare avanti un
certo tipo di servizio, ecco che l'azienda ausl e la Regione
decidono di andare a tagliare.
Infatti è arrivata la conferma poco attesa che per tutto il mese di
aprile le attività chirurgiche di ginecologia a Porretta verranno
sospese, non si tratta di un pesce d'aprile bensì di una
comunicazione aziendale;
Questa chiusura se pur temporanea ( a quanto afferma
l'azienda) rallenterà tutte quelle attività ginecologiche che
venivano effettuate settimanalmente nel nosocomio porrettano.
Che non ci vengano a parlare di riassetto organizzativo
ospedaliero, perché sappiamo che a seguito del
pensionamento di uno stimato ginecologo, e il successivo
pensionamento di un'altra stimata ginecologa, la volontà
aziendale è quella di non andare a sostituire quelle figure.
Se si pensa che i tre professionisti rimasti dovranno gestire gli
ambulatori, il consultorio, le reperibilità notturne e le "trasferte
in città", come si può pensare che tutto questo possa essere
portato avanti con due figure professionali in meno?
Noi non possiamo accettare ulteriori tagli e chiediamo come
COMITATO IN DIFESA DELL'OSPEDALE COSTA , di
essere ricevuti dal Presidente Stefano Bonaccini e
dall'Assessore Sergio Venturi; la nostra richiesta, indirizzata a
entrambi e datata 12 febbraio, ad oggi non ha avuto ancora
risposta.
Crediamo infatti che il dialogo sia lo strumento migliore per
capire cosa ci aspetta riguardo ai tagli dei servizi in montagna
della nostra Regione e quindi il futuro del nostro territorio.
Il Presidente del Comitato
Emanuela Cioni
Francesca Archibugi
GRANAGLIONE CONTINUERÀ PER LEGGE ALLA SCOPERTA DELL'ACQUEDOTTO ROMANO, L'UNICO ANCORA IN FUNZIONE DOPO 2000 ANNI
Alla scoperta delle bellezze nascoste
invasioni dei barbari portarono alla
LA GESTIONE DIRETTA DELL'ACQUA
dell'Appennino. A Sasso Marconi,
Il Comune di
G r a n a g l i o n e
continuerà la gestione
in economia dei servizi
idrici, 25 marzo 2015,
giornata storica:
approvata la legge di
fusione dei Comuni di
Granaglione e Porretta
Terme che al suo
interno, in un articolo
specifico (art 7 comma
7), contiene il
mantenimento della
gestione diretta
dell'acqua da parte del
C o m u n e
d i
Granaglione.
Questo articolo di
Legge che salva la
gestione diretta del
nostro Comune è il risultato di una estenuante trattativa
condotta con caparbietà, determinazione e grande competenza
amministrativa e giuridica dal nostro Sindaco Nanni, che ha
potuto raggiungere questo risultato perché gode dell'appoggio
della stragrande maggioranza dei suoi cittadini.
Il Presidente del Comitato SalvaAcqua
Paolo Brunetti
nell'Oasi Naturale di San Gherardo, passa
un acquedotto romano con un primato
rispetto agli altri: dopo oltre 2000 anni è
forse l'unico ancora perfettamente in
funzione e continua a portare l'acqua del
fiume Setta alle case dei bolognesi per
circa un quinto del loro fabbisogno.
Giudicate infatti insufficienti le acque
dell'Aposa e troppo calcaree quelle del
Reno, gli ingegneri idraulici romani
decisero che il torrente Setta, con acque
pulite, dolci e chiare, facesse al caso loro.
Progettarono così, circa intorno al 15 a.C.,
un tunnel interamente scavato nelle
colline di roccia di arenaria e argilla, il cui
imbocco si trova lungo la riva destra del
Setta, poco prima della confluenza col
Reno. Lungo quasi 19 km, la sua
realizzazione occupò 20 squadre,
ciascuna con decine di uomini che
lavoravano a turni, probabilmente per una
durata di 12 anni. L'acquedotto venne
costruito per tronchi. Ogni tratto veniva scavato da due
squadre che entravano dallo stesso pozzo e, dandosi le spalle,
avanzavano in direzione opposta sino all'incontro con una
squadra entrata più a monte o più a valle, circa a distanza di 80
m. Rimase in funzione fino al IV secolo d.C., quando le
caduta dell'impero Romano in
Occidente. Inattivo per quindici secoli,
venne poi ripristinato nel 1883.
Domenica 12 aprile ha preso il via un
primo calendario di visite guidate
speleo-archeologiche che porteranno i
visitatori nei cunicoli dell'Acquedotto.
La visita comincia con una breve
passeggiata verso l'accesso presso Rio
Conco, percorrendo il cunicolo sotto la
cascata ed esplorando quindi un breve
tratto dell'acquedotto sotterraneo, con
ritorno nell'Oasi sotto il Balzo del Rossi
e, da qui, alla Casa della Natura. Ogni
visita dura 80-90 minuti, compresi gli
spostamenti da e per il parcheggio della
Casa della Natura. Le visite svolte in
concomitanza con le escursioni
naturalistiche all'Oasi prevedono anche
la parte iniziale di queste ultime e quindi
Acquedotto romano durano circa due ore. Le visite sono di
bassa difficoltà, ma non adatte a bambini
sotto il metro di statura o a persone molto
corpulente, non in grado di superare il diaframma di accesso.
Le prossime visite in programma si terranno il 2 giugno, il 19
luglio, l' 8 ed il 22 novembre. Maggiori informazioni online su
www.viviappenninobolognese.it
MARZO - APRILE 2015
NOTIZIE
5
Editrice
LA
B AZ Z A
PORRETTANA: 148 GRADI VISUALI DAL CASTELLO DI SAMBUCA
Per un momento accantono la considerazione che
Sambuca, giacchè passava da Pian del Cerro,
il Castello della Sambuca sia stato costruito quale
Moscacchia, Poggio di Badi, Taviano. Come nelle
fortificazione appenninica militare medioevale in
situazioni di ogni altro castello italiano ed europeo,
funzione antibolognese ovvero un riparo vitale
soprattutto di quota, quasi mai i viaggiatori
dei Pavanesi, dei Tavianesi ed ovviamente dei
passavano all'interno di tali fortilizi presidiati,
Sambucani, in tempo di guerra. È necessario
anche per ragioni cautelative. La via principale
infatti porre in evidenza un'altra finalità basilare
quasi sempre passava ai loro piedi o nelle vicinanze.
della sua costruzione, ignorata o non scritta
Quei viaggiatori o quei mercanti, che avevano
persino negli antichi registri o libri delle
necessità di compiere una sosta, anche per riposare
Riformagioni e delle Provvigioni come negli
o rifocillarsi, o di trafficare con le loro mercanzie, o
Statuti sia di Bologna che di Pistoia, forse non
per qualsiasi altra loro incombenza, sempre sotto il
perché il fatto poteva non essere un segreto, ma Il fantastico punto visuale viario dal Castello della Sambuca col M. Vigese e M. Ovolo sullo sfondo (1934). controllo di fanti e cavalieri castellani e
per la ragione che esso era risaputo o noto,
borghigiani, interrompevano il loro viaggio ed
soprattutto alle autorità politiche, episcopali e
imboccavano sentieri locali, che accedevano al
entrambi indicanti il p(r)ostòmide o ferro o morso o freno,
militari, in particolare da quando questa zona restò preda posto nella bocca o nelle narici del cavallo, per guidarlo borgo castellano più vicino od allo stesso castello di
definitiva di Pistoia. Ciò che le “carte non dicono”, lo “cantano nell'andatura. Ciò darebbe l'indicazione della eventuale riferimento. Altrettanto accadde sia per Pavana che per il
le pietre”: ossia il Castello pavanese della Sambuca era stato presenza di una sede o mascalcìa od officina o bottega per Castello della Sambuca, che peraltro era la fondamentale
costruito in quel sito in quota, ma non verso la vetta o su di essa fabbro ferraio e maniscalco lungo la via bolognese e pistoiese. roccaforte di Pavana stessa. Naturalmente la nascita del borgo
troppo distante ed erta da raggiungere da Pavana (ca. 1 ora a Da La Pròstuma o dai Poggi citati fino a Taviano ed alla sua dei Bagni della Porretta e soprattutto la sua trasformazione in
piedi o 2,4 km di distanza), anche quale roccaforte-vedetta o fine, cioè al cosiddetto “Ponte nuovo” (ma non recente) Contea favorirono una rete di altri itinerari verso Pavana e La
punto visuale di controllo e d'allarme per un lungo tratto della stradale o al costone, precipitante nella Limentra, da dove Sambuca e verso la “Porrettana” orientale di quota passante da
principale o diretta via di comunicazione tra Bologna e Pistoia sgorga la “sorgente del Catinino”, la lunghezza del tratto viario Pian del Cerro e da Taviano. Per il momento restiamo sul tratto
e viceversa, pari a strabilianti 148 gradi visuali viarii. Infatti, è di 6,5 km ca.: 5,8 da La Pròstuma al Ponte a Taviano, altri 0.7 viario, visibile dal Castello della Sambuca: “La Pròstuma”,
dopo un tratto di ca. 5,9 km della “via bolognese, pistoiese” da km da qui al cosiddetto “Ponte nuovo” o alla fine di Taviano “Poggio alla Guardia”, “Poggetto della Voltata”, “Monte
Marzolara o da Malpasso a La Pròstuma, coperta agli occhi nella zona della citata sorgente. Ci sono da aggiungere due Agutello”, “rio delle Spiaggerelle”, “Fonte di Pacciano”,
castellani dal Poggio alla Guardia e dal Poggetto della Voltata, fatti, cioè che parti del tratto viario, abbassandosi, dall'odierno “Poggetto di Pacciano”, “La Scardazza”, “Pian del Cerro”,
posti nei pressi a ca. 200 m di distanza, qui comunque crocevia di Ca' del Cucco a La Moscacchia ed al Poggio di ecc. Quando raccontammo l'assalto nel 1643 delle truppe
iniziavano ed iniziano i 148 gradi visuali viarii, scrutando Badi, restano nascosti al Castello da questo Poggio come da pontificie a Pistoia, le quali passarono dalla Contea dei Bagni
l'orizzonte dalla piccola zona “prativa”, antistante gli odierni alcuni costoni, scendenti nella ripa limentrese di destra ed della Porretta e dall'Isola di Camporeno o Camporeno (Ponte
ruderi del fatiscente Castello della Sambuca e dalle mura inoltre che tale antico itinerario durante lo scorso secolo fu della Venturina), il loro comandante, card. in pectore e gen.
limitrofe. Prima, però, facciamo una sosta riflessiva sul rifatto da Taviano in su ed asfaltato, onde agevolare il percorso Achille d'Éstampes de Valençay, che pose anche il campo a
grecismo o toponimo “La Pròstuma”. Toponimi greci o verso Badi, Treppio, Fossato od altrove. Usando una parabola Pavana, avuto sentore che il passo della Collina era presidiato,
bizantini furono acquisiti nel Medioevo, sia nelle pianure riguardo al disvelamento del segreto visuale del Castello della passò proprio da queste parti, per dirigersi, attraverso Fossato,
dell'Emilia Romagna e della Toscana come nell'Appennino, Sambuca, si può dire che, considerando Sambuca e Pavana Treppio e Valdibure, all'assalto da qui contro le mura e le porte
ove sussistono ancora alcuni agiònimi greci o bizantini dati ad insieme come un unico “corpo umano”, la seconda, essendo di Pistoia. Nella foto, risalente al 1934, si notano: in primo
esempio a chiese o ad oratori. C'è innanzitutto da evidenziare il più bassa di quota (arti inferiori), poteva essere allertata e piano la Sambuca ed il suo Castello; in secondo piano, in
significato verbale di “προ�σταμαι” od anche “προ�στημι”, messa in moto, in caso di pericolo, dalla prima, che, essendo basso a destra una piccola parte del costone scendente su
cioè “stare” od “essere in vista”, “essere prominente”, “essere più in quota (testa), poteva scrutare coi suoi “occhi” un Taviano; in terzo piano il citato sottocrinale viario della
a capo”, “stare davanti”, “essere esposto” ed anche “stare vastissimo orizzonte viario, precluso a Pavana. Occorre “Porrettana” medioevale nella zona di Pian del Cerro, del
all'inizio”; ad esso si aggancia il verbo latino “prō-stāre” togliersi dalla testa il fantasioso pregiudizio che crocevia di Ca' del Cucco e del successivo itinerario,
(“ante”, “palam”, “pro” “stare”). In secondo luogo in tale nell'Altomedioevo, per viaggiare da Bologna a Pistoia, era scendente verso il Poggio di Badi; in quarto piano il crinale
significato verbale nuota la modalità fraseologica “πρóς obbligatorio passare da Pavana e dallo stesso Castello della camugnanese; in quinto piano le inconfondibili sagome di M.
στóμα” (davanti alla bocca), donde il termine “προστομ�ς, Sambuca. La via diretta “Bologna, Pistoia” nell'Altomedioevo Vigese e di M. Ovolo insieme (1934).
ĭδος” ed “�πιστομ�ς” in greco, in latino “p(r)ostŏmis ĭdis”, passava soprattutto a latere sia di Pavana e soprattutto della
PierAngelo Ciucci
LA PRO LOCO FESTEGGIA UN ANNO IN REGIONE C'E' DI CHE PROTESTARE!
“E' una questione di volontà, altruismo e amore”
Porretta Terme. Aprile 2014: nei locali degli
anziani, presso l'ex cinema Lux, nasceva la
pro loco di Porretta Terme. “Non eravamo che
un manipolo di volontari, con una scommessa
in tasca rivela il presidente Franco Caporali
di far rifiorire Porretta, divenuti in breve 230
soci e devo dire che qualcosa di buono lo
abbiamo pur fatto. La gente ci ha dato fiducia,
tale che in questo 2015 contiamo di arrivare a
quattrocento iscritti”. E' una questione di
impegno, altruismo e buona volontà; e di
amore per il nostro territorio. Un sodalizio, la
nostra pro loco, del quale fanno parte molti
marocchini”.
“Memorabile prosegue il presidente la
sfilata Porretta in passerella lo scorso agosto,
dedicata alle acque - a quelle termali prime tra
tutte - che hanno reso famosa Porretta. La
rifaremo, in aggiunta ad altre manifestazioni
che dovranno essere di qualità e di vasto
richiamo, eventi che diano emozioni, di
respiro regionale se non nazionale. Dedicata
agli amici dell'uomo, ci sarà una mostra
canina, mentre in omaggio alle eccellenze
culinarie, abbiamo in mente esposizioni e
presentazioni lungo tutto il corso dell'anno.
Chi viene da Bologna o da Pistoia, troverà
raccolti (non in vendita) in un'unica sede, non
solo i noti tortini e zuccherini, ma anche il
parmigiano reggiano fatto a Gaggio Montano,
la salamella di pecora, la marmellata di
primule e violette e la polenta e birra di
castagne. Con una guida esperta di ogni
prodotto”.
“Cibo e non solo assicura Caporali - : la
cultura sarà nostra compagna di viaggio. In
questo senso, un evento vero e proprio, sarà
una mostra di Salvatore Magazzini, reduce dai
successi all'Art forum gallery di New York, al
Salon Violet di Parigi, all'Ambasciata del
Marocco a Roma, a Palazzo Medici di Firenze,
al Palazzo del Senato di Milano. Daremo
anche il nostro contributo ad altre
manifestazioni utili al rifiorire della nostra
cittadina quale la Notte rosa in programma alle
Terme (verso le Terme il massimo sforzo!) e ci
arricceremo le maniche per ripulire i fiumi,
perché il Reno ed il Rio Maggiore possano
rispecchiare più limpidamente le nostre case e
palazzi”.
“Insomma conclude Caporali siamo i nuovi
benedettini tipo ora et labora. Per tutto questo
ci possiamo vantare che nessuno possa dire
male di noi, ma sentiamo comunque di doverci
conquistare ulteriore fiducia.
D'altronde, siamo associati
all'Unpli che raccoglie tutte le
pro loco dell'Emilia
Romagna, il che significa, per
chi acquisti la nostra tessera,
sconti, risparmi e convezioni
con una infinità di aziende,
strutture, assicurazioni e
negozi di vario tipo”, Un
racconto d'amore e passione,
quello di Caporali. Con
immancabile appello: Chi
vuol bene a Porretta, si
iscriva!”
Paolo Gestri
La montagna bolognese va in Regione
Emilia-Romagna, in viale Aldo Moro a
Bologna. Lo fa per protestare sulla poco
soddisfacente situazione di alcuni servizi
fondamentali. Martedì 24 marzo i quattro
sindaci dell'Unione dell'Alto Reno (vedere
foto 1, la prima cittadina di Lizzano in
Belvedere Elena Torri ha raggiunto la grande
città con mezzi propri): Gherardo Nesti
( P o r r e t t a Te r m e ) , G i u s e p p e N a n n i
(Granaglione) e Alfredo Del Moro
(Camugnano) assieme a diversi concittadini
e ad alcune associazioni (vedere foto 2), sono
saliti sul treno in partenza da Porretta alle ore
12,22 per recarsi in città e partecipare ad un
presidio davanti alla sede
istituzionale della Regione, e ad
un successivo incontro con due
assessori regionali, Emma Petitti
(Bilancio) e Paola Gazzolo
(Ambiente e Protezione Civile).
Entrambi i colloqui sono poi stati
definiti dalle parti “positivi”.
Poste Italiane ha sospeso la
propria riorganizzazione in vista
di una futura concertazione tra le
parti interessate. Presto si
organizzerà anche la conferenza
della montagna, per
l'individuazione degli interventi
ritenuti prioritari per la
promozione e lo sviluppo
dell'Appennino Bolognese.
Sanità e trasporti sono i problemi
più importanti da risolvere.
“Siamo convinti dice Emanuela
Cioni, presidente del Comitato
Permanente per la salvaguardia
dell'Ospedale e per la tutela del
diritto alla salute dell'Appennino
Tosco-Emiliano che la maggior
parte dei cittadini ancora non si
renda conto di ciò che sta
succedendo. Le donne dell'Alto Reno e i loro
nascituri corrono rischi pesantissimi da
quando è stato soppresso il 'punto nascita' a
Porretta. Il depotenziamento progressivo dei
reparti dell'Ospedale mette a rischio la
sicurezza di chi ne avrà bisogno. A questa
politica di tagli continui dei servizi sanitari si
accompagna quella dei tagli di uffici postali,
treni ed altri importanti servizi pubblici. In
nome di un 'risparmio economico' si
abbassano i salari, si allunga il tempo per la
pensione, si distruggono i diritti dei più
deboli”.
Paolo Natalini
Foto 1
Foto 2
6
MARZO - APRILE 2015
DAGLI STATI UNITI ALL'APPENNINO: SEI WEEKEND
DEDICATI ALLA DISCIPLINA DELLO WALKING
S p o r t ,
gastronomia e
benessere con la
campionessa
mondiale master
di marcia
Milena Megli.
Da sabato 25
aprile prenderà
il via la prima
Milena Megli e d i z i o n e d i
Wa l k i n g c o n
Milena, sei weekend per valorizzare il comprensorio
dell'Appennino bolognese durante i quali la disciplina dello
walking sarà abbinata al relax termale e alla tipica gastronomia
locale. E' questo il segreto dell'iniziativa per la prima volta
messa in campo da Confcommercio, Vivi Appennino e la
campionessa mondiale master di marcia, Milena Megli, che
per l'occasione guiderà i partecipanti lungo i percorsi
dell'Appennino. Il primo weekend in programma è fissato per
il 25/26 aprile e a seguire 30/31 maggio, 27/28 giugno,
24/25/26 luglio, 29/30 agosto e 26/27 settembre. Durante
questi appuntamenti i partecipanti oltre a scoprire le bellezze
del territorio e a rilassarsi potranno apprendere la disciplina
dello walking, praticabile da chiunque e decisamente salutare.
Una pratica sportiva riscoperta di recente negli Stati Uniti che
sta alla base di tutto il fitness, contro lo stress e volta al
perfezionamento naturale della camminata. Durante questi
weekend rigeneranti i partecipanti saranno guidati alla
scoperta di luoghi ricchi di storia e bellezze paesaggistiche.
Tra i posti più significativi che saranno visitati le Sorgenti
Sotterranee delle Terme di Porretta, il Parco dei Laghi di
Suviana e Brasimone, il Parco del Corno alle Scale, la Via degli
Dei, l'Alta Via dei Parchi, le Grotte di Labante, il Castello
Manservisi ed i percorsi della memoria lungo la Linea Gotica
fino a Monte Sole.
Durante il weekend del 24/25/26 luglio, nei giorni del Porretta
Soul Festival, sarà inoltre organizzato a Porretta Terme un
raduno estivo di corsa e cammino la partecipazione di uno
speciale campione olimpico che affiancherà Milena Megli.
Per avere maggiori informazioni o per prenotare è possibile
contattare Vivi Appennino Bolognese al numero 0534 24183
oppure online su www.viviappenninobolognese.it
IL CALCIO NEL DNA
DELLA FAMIGLIA BISOLI
Pierpaolo Bisòli, campione porrettano di calcio ed ora
allenatore nelle massime serie calcistiche, ha passato il
testimone ai suoi due figli, Dimitri e Davide. I due giovani classe 1994 e 1996 rispettivamente - eredi dell'indubbio
talento calcistico paterno, giocano al pallone molto bene.
Dimitri gioca nel ruolo di difensore. Tesserato per due
stagioni al Cagliari (settore giovanile, 2010-11 e 2011-12),
poi al Prato (2012-13), ora, per il secondo anno, veste la
maglia gialloblu (numero 5) del Santarcangelo Calcio 1926,
storico club romagnolo militante in Lega Pro (girone “B”).
Nella squadra allenata da Cuttone, il professionista Dimitri ha
mostrato di possedere anche il “fiuto del goal”, siglando una
rete fondamentale all'Ancona. Il risultato finale (1 a 0), fa
capire la sua importanza, avendo fatto guadagnare alla
squadra 3 punti “pesanti” in classifica. Dimitri lo avevamo
visto giocare alcuni anni fa con la Primavera del Bologna in
ritiro, al “Cesare Sabattini” di Porretta Terme. Sicura
promessa, si diceva allora. Mantenuta. Il fratello Davide è
invece centrocampista, gioca nel Forlì - sempre in Romagna
in prima squadra. Dopo la partita vista a Gubbio anche lui fa
ben sperare.
Paolo Natalini
Dimitri
Davide
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B AZ Z A
IN MARCIA PER L'INTERAZIONE SOCIALE
Porretta Terme: “Più cultura, meno paura”. Questo il motto
adottato dagli organizzatori della Marcia per l'interazione
sociale (tra le varie culture, per una conoscenza reciproca) che
si è svolta nella mattinata di domenica 8 marzo a Porretta
Terme: una camminata da piazza della Libertà a Piazza
Smeraldi e ritorno al Centro civico “Giampaolo Lorenzini” per
uno scambio di opinioni tra le persone interessate
all'argomento (giornalisti, rappresentanti istituzionali e privati
cittadini).
Alle ore 10 il via all'iniziativa, col saluto del parroco Don Lino
Civerra, che ha letto “quale buon auspicio” le recenti parole di
Papa Francesco in Turchia: “Le buone relazioni ed il dialogo
tra i leader religiosi rivestono una grande importanza perchè
rappresentano un chiaro messaggio indirizzato alle rispettive
comunità per esprimere che il mutuo rispetto e l'amicizia sono
possibili, nonostante le differenze. Tale amicizia, oltre ad
essere un valore in sé, acquista speciale significato e maggior
importanza in tempo di crisi, com'è quello in cui viviamo. In
alcune aree del mondo la crisi genera veri drammi per intere
popolazioni”. In rappresentanza della scuola c'era la
professoressa Raffaella Zuccari mentre il mondo del lavoro
era personificato dalla signora Mirella, impiegata della Saeco.
Si è quindi formato un corteo che, attraversando in silenzio via
Mazzini, si è trasferito nella “nuova
piazza”. Qui gli interventi dei diversi
oratori. Per prima cosa la lettura - da parte di
giovanissimi studenti
di alcuni
fondamentali articoli della Costituzione
Italiana. Hanno poi parlato l'imam della
moschea di Porretta, che ha interpretato il
versetto coranico (sura) dedicato a Maria,
seguito dal vicepresidente
dell'Associazione Islamica di Porretta
Terme Mohamed Abdalla (lavoratore della
Metalcastello di Castel di Casio e punto di
riferimento nel Medio-Alto Reno): “Siamo
per l'Islam moderato ha detto Abdalla
siamo pertanto per il dialogo e la
conoscenza reciproca continua. Siamo
anche attivi sul campo sociale, aiutando
molte famiglie purtroppo colpite dalla
crisi”. Infine Khaline Bouchaib (lavoratore
della Demm). “Siamo contro ogni forma di terrorismo” afferma l'ex presidente dell'AIAB e siamo qui presenti per
dimostrare la nostra integrazione e la convivenza civile nel
tessuto sociale del territorio. Anche perché, per convivere,
bisogna innanzitutto conoscersi”.
La manifestazione molto ordinata e pacifica - era patrocinata
dai Comuni di Porretta Terme, Gaggio Montano, Lizzano in
Belvedere, Castel di Casio e dall'Unione dei Comuni
dell'Appennino Bolognese, dall'Associazione Culturale
Islamica di Porretta Terme e dalla Comunità Musulmana
dell'Alto e Medio Reno ed ha visto la collaborazione di varie
associazioni (Associazione Immigrati Appennino Bolognese,
Associazione Culturale Islamica di Vergato, Associazione
Culturale Islamica di Marzabotto, Gruppo di Studi Alta Valle
del Reno, Gente di Gaggio, Porretta Cinema). Priva di cartelli,
striscioni e immagini offensive delle altrui sensibilità, senza
bandiere di partiti politici e sindacati, come suggerito dagli
organizzatori.
Quali le sue motivazioni? “Dopo i tragici eventi di Parigi
dicono gli attori dell'iniziativa e le informazioni relative alle
stragi che quotidianamente sgomentano, sentiamo il bisogno
di guardarci negli occhi per superare le diffidenze ed iniziare
un percorso che ci porti ad una vera conoscenza tra noi”.
Paolo Natalini
Corteo
LA POESIA DI CHIAPPELLI
NON C'E' PACE
Ave Maria nel mondo non c'è pace
meraviglioso è il sole
o Luce di grazia
ma i vostri lumi puri
specchiano stragi orrende
immagini d'Iddio colpite a morte
attimi evaporanti il sacro sangue
sole divina Maria è duro è duro
da sopportare la pelle s'accappona
l'amore in sé si torce e chiede aiuto
ma chi l'ode? chi l'ode,
-Da “Soavissima pietas” Genesi Editrice, Torino
Walter Chiappelli
COME SI COLLABORA
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Coordinatore: Salvatore Augelli
Paolo Gestri
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NOTIZIE 7
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dell’Appennino
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DUE LEGGENDE DELLO SPORT A SASSO MARCONI CALCIO, DUE PROMOZIONI ANTICIPATE
Nino Benvenuti
La Città di Sasso Marconi ha ospitato nel
mese di marzo al teatro Comunale in date
successive
due icone dello sport: Sara
Simeoni (sabato 14 alle ore 15,30) e Nino
Benvenuti (sabato 28 alle ore 15). Ricordiamo
per i giovanissimi che Sara Simeoni, nata a
Rivoli Veronese nel 1953, é la più grande atleta
italiana di tutti i tempi: dal 1978 al 1982
primatista mondiale di salto in alto (con 2,01
metri) e Oro olimpico nel 1980 (1,97 metri).
Nino Benvenuti, nato a Isola d'Istria (Trieste)
nel 1938, è stato campione olimpico dei welter
(nel 1960), mondiale dei medi junior (nel '6566) e dei pesi medi ('67-70). Nel 1968 è
risultato vincitore del prestigioso premio
Fighter of the year mentre il primo dei tre
incontri con Emile Griffith (tenutosi nel 1967)
fu nominato Fight of the year, proprio come
avvenne tre anni dopo col match (perso) con
l'argentino Carlos Monzòn. Uno dei nostri
pugili migliori. Sicuramente il più popolare,
attore e uomo politico, ora commentatore
sportivo.
“Per me essere qui oggi è come aver vinto una
medaglia”, ha esordito la Simeoni - oggi
insegnante di Scienze Motorie a Chieti e
presidente di una piccola società d'atletica
leggera - prima di raccontare aneddoti e
curiosità della sua straordinaria carriera alle
numerose persone presenti in platea. La
diciannovesima Mostra Filatelica promossa
da Aicam (associazione italiana collezionisti
affrancature meccaniche), allestita a Sasso
Marconi in collaborazione con il locale
Circolo Filatelico, è stata quest'anno dedicata
alla filatelia sportiva e la grande atleta azzurra
ne è stata la madrina d'eccezione. Si è voluto
così ricordare il 35° anniversario della
medaglia d'oro conquistata dall'atleta
veronese alle Olimpiadi di Mosca. Il sindaco
Stefano Mazzetti le ha consegnato il Premio
“Città di Sasso Marconi-2015” per la
comunicazione sportiva. A lei, “campionessa
di sport, lealtà e semplicità”.
Nino Benvenuti ha presentato a Sasso
Marconi il libro “L'isola che non c'é. Il mio
esodo dall'Istria.” scritto assieme a Mauro
Grimaldi nel quale il campione di boxe
racconta i difficili anni della giovinezza
trascorsa in Istria - terra sconvolta dalla furia
della guerra e parla degli inizi della sua
straordinaria avventura sportiva. La
presentazione dell'opera è stata fatta in
occasione dello spettacolo musicale
“Hurricane” dedicato all'americano Carter,
campione di boxe tra il 1961 e il 1966, che
divenne famoso per essere stato accusato (nel
1966 a Paterson-New Jersey) di triplice
omicidio e condannato, ingiustamente, a tre
ergastoli. La vicenda, umana e giudiziaria,
durò sino al 1985, con un imprevedibile finale.
Per sensibilizzare l'opinione pubblica sul
caso, Bob Dylan gli dedicò la famosa canzone
“Hurricane”.
Paolo Natalini
Sara Simeoni
I numerosi tifosi di calcio di Sasso Marconi e
Gaggio Montano festeggiano la promozione
anticipata della squadra del cuore: dalla
Promozione all'Eccellenza il Sasso Marconi e dalla
Prima Categoria alla Promozione il Faro Gaggio.
Un veloce salto di categoria (dopo 2 e 1 anno
rispettivamente) con pronto ritorno alla categoria
superiore delle due squadre, magistralmente
allenate da mister di qualità quali Roberto
Moscariello e Cristian Cati. Il Sasso Marconi è ora
in vetta alla classifica del girone C della
Promozione con 72 punti (il Casalecchio è sesto con
43 p. mentre il Porretta è ottavo con 39 p.) e pertanto
irraggiungibile nelle poche rimanenti partite. Su 30
partite giocate, 22 il Sasso le ha vinte, 2 le ha perse e
6 pareggiate. Sono 47 le reti sinora fatte e solo 9
quelle subite. Domenica i gialloblu del presidente
Alessandro Pozzi hanno pareggiato in casa, col
Medicina Fossatone (1-1) con gol del “gioiellino”
locale Davide Arbizzani (1993). Questi gli undici
che erano in campo: Millemaggi, Sanso, Zecchini,
Cervellin, Longhi, Brancaccio, Noselli, Bregant
(33' st Rossi), Melotti (1' st Arbizzani), Luppi,
Gargano (33' st Melu). Un team ben amalgamato,
nel quale l'inserimento di calciatori di categoria
superiore, come Alessandro Noselli (1980), si è
fatto particolarmente sentire.
Onori anche al Faro Gaggio, che Domenica ha
stravinto (4-0) col San Benedetto grazie ad una
doppietta di Montagno (al 25'pt e 10'st), ed alle reti
di Mattia Lenzi (al 32'pt) (vedere foto) - che diventa
capocannoniere con 24 reti complessive (tra coppa
e campionato) e Corvino (al 43'st). Questa la
formazione scesa in campo al “Vito Romagnoli” di
Gaggio: Aluisi (29'st Fabbri), Daniele Lenzi, Nardi,
Biffoni, Corvino, Bertusi, Mattia Lenzi, Gaggioli
(27'st Cavallina), Costantini, Montagno (16'st
Zahir), Lucchi. Il Faro Gaggio adesso guida la
classifica del girone E di Prima Categoria, con 73
punti su 28 partite disputate (ne ha vinte 23, perse 1
e pareggiate 4). Sono 79 le reti siglate (più di tutte le
altre squadre) e 14 quelle subite (meno di tutte le
altre): miglior attacco quindi ma anche miglior
difesa del girone. “Naturalmente sono contento
dice il presidente Giuseppe Pucci nel dopopartita
per la vittoria piena sul San Benedetto ma
soprattutto per la vittoria del campionato in corso
con alcune settimane di anticipo. La delusione per
la retrocessione dello scorso anno è stata grande
ma in questa stagione essa è diventata continuo
stimolo per un impegno grintoso e totale dei
ragazzi”. Molti sportivi dell'Alto Reno pregustano
di poter rivedere (forse) il classico derby della
montagna bolognese: Faro Gaggio-Porretta. Un
evento sempre intrigante/stimolante “all'ombra del
campanile”. Il Faro ha infatti l'intenzione di
chiedere alla Federazione il suo inserimento nel
“girone delle bolognesi” frequentato quest'anno dal
Porretta.. La riconferma di Cristian Cati alla guida
tecnica della prima squadra del Faro Gaggio pare
assodata.
Periodo purtroppo deludente - quello appena
trascorso - per il Porretta Calcio. Gli arancioblu agli
ordini di mister Betti domenica scorsa al “Cesare
Sabattini” hanno perso, seppur di stretta misura (12), col Granamica (seconda in classifica). Gli
undici porrettani hanno pressato (lo score dei calci
d'angolo alla fine è risultato di 6 a 2 in loro favore)
ma, alquanto imprecisi nelle conclusioni, hanno
realizzato solo un gol (poco dopo l'inizio del
secondo tempo) con il solito (molto concludente)
Orsini. Un target differente pertanto s'impone: dal
sogno iniziale di un'eventuale partecipazione ai
playoff, all'attuale obiettivo concreto di salvezza,
magari anticipata.
Infine il Venturina Calcio (Terza Categoria):
avendo perso (fuori casa) col Castiglione (gol beffa
di Aimola al 30' del secondo tempo) staziona ora al
sesto posto in classifica (con 27 punti). Il passaggio
alla Seconda Categoria purtroppo è rinviato al
prossimo anno.
Paolo Natalini
Mattia Lenzi
NOTIZIE 8
Gazzetta
la
MARZO - APRILE 2015
dell’Appennino
Editrice
LA
B AZ Z A
ILTRIFOGLIO, PIANTASACRADELL'EQUINOZIO DI PRIMAVERA
È divenuta pianta simbolo dell'Irlanda dopo
l'arrivo di San Patrizio. La festa del Santo si
celebra nel giorno presunto della sua morte: il
17 marzo, in prossimità dell'Equinozio di
Primavera, in una sorta di continuità tra la
figura del Santo e le antiche tradizioni dei
Druidi. Si dice che San Patrizio abbia
utilizzato il trifoglio per spiegare agli Irlandesi
il mistero cristiano della Trinità: 3 entità
distinte, come le foglioline del trifoglio,
riunite in un'unica pianta. Già Plinio il Vecchio
afferma, nei suoi scritti, che il trifoglio è pianta
sacra e magica perché nessun serpente la
tocca. Greci e Romani assegnavano alla pianta
del trifoglio il potere di guarire le ferite
provocate dai morsi dei serpenti velenosi e
degli scorpioni, considerati da sempre
rappresentazioni del Demonio. In Europa è
segno di fortuna e prosperità. Il Trifoglio dei
prati o Trifoglio rosso, Trifolium pratense,
coltivato da secoli come erba da foraggio, è
pianta erbacea appartenente alla famiglia
botanica delle Leguminosae. È alta fino a 50
cm, ha stelo peloso ed eretto, su cui si
inseriscono le foglie, fiori raccolti in
infiorescenze a capolino color rosso porpora,
frutto (legume) di forma ovale. Il nome deriva
dal latino “tri”, tre, e “folium”, foglia, riferito
al numero di foglie della pianta. “Pratense” è
riferito all'habitat naturale
di crescita. Alla pianta di
trifoglio vengono
attribuite proprietà
rinfrescanti, espettoranti,
diuretiche. La medicina
popolare utilizzava un
infuso di capolini essiccati
contro le affezioni
dell'apparato respiratorio,
per contrastare la
ritenzione idrica e, per uso
Trifoglio
esterno, nel trattamento
delle affezioni della pelle.
Il trifoglio è ricco di antiossidanti e
fitoestrogeni, fra cui importanti sono gli
isoflavoni, sostanze contenute nelle sommità
fiorite, utili nell'alleviare i disturbi associati
alla menopausa, in particolare i sintomi
vasomotori. Negli uomini può aiutare a ridurre
l'attività dell'enzima 5-alfa-riduttasi,
responsabile dell'ipertrofia prostatica
benigna. L'assunzione di trifoglio può aiutare
ad abbassare i livelli del colesterolo cosiddetto
“cattivo” (LDL) e aumentare i livelli di quello
“buono” (HDL). Contiene inoltre piccole
quantità di cumarina sostanza utile nel
mantenere la fluidità del sangue. Può essere
associato a Luppolo, Salvia, Biancospino,
Equiseto , Calendula , nei disturbi della
menopausa; a Ippocastano e Ortica nei
disturbi prostatici. Gli studi scientifici
indicano il trifoglio come una pianta sicura,
senza effetti collaterali o fenomeni di tossicità.
Il suo utilizzo risulta controindicato in
concomitanza di terapie anticoagulanti o
durante l'assunzione di contraccettivi. Da non
usare in gravidanza e allattamento. Per
informazioni e consulenze personalizzate:
[email protected]; tel. 338- 3039745.
Massimo Bernardini
naturopata, studioso
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