Kenya - ArchideaProgetti
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KENYA Informazioni Generali Il Kenya è uno Stato dell'Africa Orientale, confinante a nord con Etiopia e Sudan, a sud con la Tanzania, a ovest con l'Uganda, A nord-est con la Somalia e ad est con l'Oceano Indiano. Superficie 569.259 Km2 Capitale Nairobi (1.346.000 abitanti). Altre città principali Mombasa (465.000 Ab.), Kisumu (185.000 Ab.), Nakuru (163.000 Ab.) Popolazione 36,6 milioni di abitanti (stime FMI 2006) Lingua La lingua ufficiale è l’Inglese, mentre lo Swahili è molto diffuso; Moneta L’unità monetaria del Kenia è lo Scellino keniota (KES), suddiviso in 100 centesimi: 20 KES=1 sterlina Keniota (Kenia Pound-KP). Tasso medio di cambio 2007: 92,1606 KES:1€; 67,3057 KES:1US$. Tasso di cambio ad Ottobre 2008: 101,973 KES:1€; 76,6338 KES:1US$. Principali indicatori economici 2007a 2008b 2009c 2010c PIL PIL nominale in (milioni di US$) PIL nominale (miliardi di KES) Crescita reale del PIL (%) Spesa sul PIL (% reale) Consumi privati Consumi pubblici Investimenti lordi fissi Export di beni e servizi Import di beni e servizi Origine del PIL (% reale) Agricoltura Industria Servizi 27.584 34.635 34.335 36.859 1.856,92.384,52.626,62.930,3 7,0 3,2 2,5 5,5 7,3 4,0 3,3 5,5 7,2 13,3 6,0 12,7 7,0 6,5 4,0 10,0 8,0 6,0 3,3 8,5 8,5 7,6 6,0 9,2 2,3 6,8 9,0 2,8 3,0 3,4 3,5 2,0 2,2 4,5 5,2 6,0 37,5 1.573 38,6 1.638 39,6 1.665 40,6 1.732 22,8 26,3 -3,5 49,0 21,3 26,2 -4,9 53,7 21,7 26,8 -5,1 52,4 22,6 27,8 -5,2 47,7 62,68 91,52 9,6 63,00 80,64 22,5 13,3 14,0 13,6 13,0 -4.258 4.123 -8.381 1.240 -192 2.108 -1.102 -4.752 4.732 -9.485 1.054 -246 2.035 -1.910 -4.707 5.177 -9.884 989 -249 1.900 -2.067 -4.804 5.673 -10477 1.159 -268 2.200 -1.712 3.355 3.116 2.901 3.101 Demografia e reddito Popolazione (mln) PIL pro-capite (US$ a PPA) Tasso di disoccupazione (media %) Indicatori fiscali (% del PIL) Entrate del settore statale Spese del settore statale Saldo del bilancio statale Debito pubblico Prezzi e indicatori finanziari Tasso di cambio KES -US$ (fine periodo) Tasso di cambio KES -€ (fine periodo) Prezzi al consumo (fine periodo; %) Prezzi alla produzione (fine periodo; %) Tasso di interesse sui prestiti (media; %) Partite correnti (US$ mln) Bilancia commerciale Merci: export fob Merci: import fob Bilancia dei servizi Bilancia dei redditi Saldo del conto dei trasferimenti Saldo delle partite correnti 75,00 77,00 97,50 100,49 6,8 6,2 Riserve internazionali (US$ mln) Totale delle Riserve internazionali a Attuale. b Stime Economist Intelligence Unit. Intelligence Unit . Fonte: IMF, International Financial Statistics. c Previsioni Economist Rischio paese SACE colloca il Kenia nella Categoria Consensus n.2, Categoria OCSE n.6 (in una scala da 0 a 7, dove 0 rappresenta minimo rischio e 7 quello massimo) e CLASSE Sace lettera “B”. Condizioni di assicurabilità: - Plafond Programma Africa di € 10 mln, solo per rischi privati di controparti meritevoli di credito con durata massima di 5 anni (salvo deroghe). - Rischio sovrano: sospensiva - Rischio privato: esame caso per caso Accordi con le IFI: - Accordo FMI (20.11.06)divieto BT e MLT - Accordo Club di Parigi Prospettive future La crescita del PIL alla fine del 2008 si è ridotta al 3,2%, in base all’andamento della prima metà dell’anno ed ai dati provvisori del terzo trimestre, a causa sia del rallentamento dovuto al caos politico-sociale post-elettorale che alle turbolenze economiche internazionali. Il principale raccolto alimentare del 2008 risulta modesto, nonostante le precipitazioni siano state adeguate, a causa dei disordini nella stagione della semina, mentre la produzione di the resta inferiore ai livelli abituali per colpa della siccità sopraggiunta. Comunque, il rallentamento nel comparto turistico avrà conseguenze negative anche in altri settori. L’andamento migliore, nel 2008, si è avuto nell’edilizia, nelle telecomunicazioni, nella vendita al dettaglio e nei servizi finanziari. Il calo della crescita dovrebbe continuare anche nel 2009, attestandosi al 2,5%, dovuto soprattutto alla recessione nei mercati dei Paesi più industrializzati. Quest’ultima farà ritardare la ripresa nel turismo, frenerà la domanda per le esportazioni, ridurrà le rimesse di denaro (in quanto i lavoratori keniani all’estero dovranno affrontare problemi economici) e gli afflussi di investimenti esteri. Al tempo stesso, però, la domanda interna sarà favorita dai minori costi del petrolio, dal calo dell’inflazione e da selezionati investimenti, sia pubblici che privati. Il PIL è previsto riprendere una decisa crescita, al 5,5%, nel 2010, grazie ad un miglioramento complessivo dell’economia internazionale. Questo spingerà il turismo e favorirà il governo keniano nella raccolta di fondi (attraverso la prevista emissione di un bond) per gli investimenti capitali. Inoltre, la deregolamentazione ed altre riforme dell’ambiente commerciale stimoleranno le attività, sebbene le limitazioni infrastrutturali, le carenze di capacità e la corruzione tenderanno a persistere. Le condizioni meteorologiche, da cui dipendono poi la produzione agricola e quella idroelettrica, rimarranno un fattore importante, ma altamente variabile nel 2009/10. I prezzi al consumo sono aumentati del 28,4% su base annua ad Ottobre 2008, sospinti dai maggiori costi dei beni alimentari (che incidono per circa la metà sull’indice dei prezzi al consumo) e dell’elettricità. Il previsto modesto raccolto assieme ai maggiori costi energetici ed al deprezzamento dello Scellino keniano favoriranno delle pressioni inflazionistiche, benché le minori tariffe petrolifere potranno lievemente compensare tale situazione, cosicché si prevede un’inflazione in leggero rallentamento per l’ultimo trimestre dell’anno. Di conseguenza, il tasso del 2008 a circa il 25,5% dovrebbe calare vistosamente al 7,6% nel 2009 ed al 6,5% nel 2010 (sempre supponendo l’assenza di shock esterni), favorito dalla prevista introduzione, a Settembre 2009, di un nuovo, riformulato indice dei prezzi al consumo, che assegnerà una minore quota ai prezzi dei beni alimentari. Lo Scellino keniano ha registrato un netto deprezzamento ad Ottobre 2008, superando la soglia di 80 KES:1US$ per la prima volta in quattro anni ed attestandosi, in quel mese, a 76,7 KES:1US$, con una perdita attorno al 15% su base annua (addirittura attorno al 24% rispetto al massimo raggiunto a Maggio a 61,9 KES:1US$). Tale svalutazione della moneta africana dipende da diversi fattori: la considerevole inflazione interna, la netta diminuzione dei profitti derivanti dal turismo e la crescente avversione verso i mercati emergenti a causa del rallentamento economico internazionale. Comunque, l’intervento della Banca Centrale keniana (CBK) ha soltanto frenato, ma non fermato il calo monetario. Le riserve valutarie estere si sono ridotte a 3,1 Mld $ a fine Settembre 2008, dai 3,5 Mld $ di inizio anno, tuttavia restano ad un livello rassicurante. Gli analisti internazionali stimano che lo Scellino keniano si attesti a 68,9 KES:1US$ nel 2008 e mantenga una tendenza di graduale deprezzamento nel periodo considerato, raggiungendo i 76,5 KES:1US$ nel 2009 ed i 79,5 KES:1US$ nel 2010. Nonostante i disordini politico-sociali ed il rallentamento della crescita economica, sia le esportazioni che le importazioni sono aumentate nel 2008. Le prime sono state favorite dai maggiori prezzi dei beni derivanti dai raccolti (che compenseranno comunque la minore produzione di the), mentre le seconde sono state sospinte dai più alti prezzi petroliferi, malgrado il lieve calo degli ultimi mesi. Tale andamento porterà ad un ampliamento del deficit commerciale, mentre il surplus invisibile non commerciale con ogni probabilità tenderà a diminuire a causa delle difficoltà del settore turistico. Di conseguenza, si attesta un deficit delle partite correnti in aumento al 5,5% del PIL nel 2008. La crescita dell’export si attende in rallentamento nel 2009, a causa del calo dei prezzi di diversi beni e delle difficoltà economiche dei mercati dei maggiori Paesi, malgrado la svalutazione dello Scellino favorirà la competitività delle merci keniane. Anche l’import registrerà una crescita rallentata, dovuta alla diminuzione dei prezzi internazionali del greggio, portando, di conseguenza, ad un miglioramento del deficit commerciale. Il surplus invisibile si ridurrà anch’esso, in quanto il settore turistico e le entrate derivanti dalle rimesse di denaro subiranno una contrazione dovuta al rallentamento economico globale. Perciò, si prospetta un deficit delle partite correnti in aumento al 6% nel 2009. Per il 2010, le previsioni sono migliori. Le esportazioni saranno favorite da una certa ripresa economica a livello internazionale e da uno Scellino keniano più debole, mentre le importazioni cresceranno in concomitanza con un maggiore incremento del PIL. Una netta ripresa nel comparto turistico è poi prevista, dando un certo slancio agli afflussi dei servizi. Il deficit delle partite correnti dovrebbe registrare un calo al 4,6% del PIL. Settori produttivi L'economia keniota si basa principalmente sull'agricoltura, che rappresenta il 24% del PIL. La produzione agricola risponde sia ai bisogni alimentari interni sia alla domanda estera. La struttura economica presenta forti differenze tra le regioni: quelle orientali e nord orientali sono aride o semi-aride e scarsamente popolate, a differenza delle regioni centrali ed occidentali che sono più fertili e nelle quali si concentra la produzione agricola La produzione industriale, invece, è concentrata nei grandi centri urbani di Nairobi, Mombasa e Kisumu. Il settore manifatturiero è dominato dal processo di lavorazione degli alimenti, come la macina del grano, la produzione della birra, la lavorazione del latte e dello zucchero. I servizi sono invece dominati dal commercio, dalle comunicazioni e dal tursimo (in espansione negli ultimi anni grazie alla sempre crescente attrazione verso le coste del Paese). Interscambio I rapporti commerciali tra Italia e Kenia si caratterizzano per un saldo della bilancia commerciale positivo a favore dell’Italia. Nel triennio 200507, si è comunque registrato una certa variabilità dell’andamento degli scambi. Infatti, le esportazioni italiane, dopo una iniziale stabilità nei primi due anni, hanno evidenziato in seguito un considerevole calo, mentre le importazioni invece hanno mostrato inizialmente un vistoso calo, a cui dopo, però, è subentrato una leggerissima ripresa. In particolare, tra il 2006 ed il 2007, l’export italiano ha registrato una diminuzione del 38,33%, mentre l’import ha segnato un incremento dell’1,71%, con un saldo finale negativo per il 62,15%. Nell’ultimo anno considerato, le esportazioni verso il Paese africano hanno raggiunto i 90,28 Mln €, le importazioni i 55,54 Mln €, con saldo susseguente positivo di 34,74 Mln €, sia pur in nettissimo calo rispetto al 2006. Tra i principali prodotti importati dall’Italia, nel 2007, in crescita risultano i prodotti a base di pesce, crostacei e molluschi (a circa 33,42 Mln €), cuoi, pelli e scamosciati (a 13,20 Mln €), e baritina, fluorite e altri minerali per le industrie chimiche (a 4,01 Mln €). Un calo si è registrato, invece, per preparati e conserve di ortaggi (a 2,19 Mln € ), pesci, crostacei e molluschi (a circa 2,78 Mln €) e altra frutta e piante per la preparazione di bevande e spezie (a 1,56 Mln € ). Tra i principali prodotti esportati dall’Italia verso il Paese africano, risultano in crescita macchine da miniera e cava (a 7,40 Mln €), gli autoveicoli (a 6,41 Mln €) e macchine per lavorazione di materie plastiche e gomma (a circa 5,23 Mln €). In diminuzione risultano apparecchi elettrici ed elettronici per telecomunicazioni (a 33,88 Mln €), carburanti per motori e combustibili (a 15,08 Mln €) e macchine per dosatura, confezione e imballaggio (a circa 2,35 Mln €). Interscambio commerciale Interscambio Italia - Kenia Trend 2006-2007-2008 Esportazioni Importazioni Saldo 2006 valore in € 146.407.573 54.603.737 91.803.836 2007 valore in € 146.096.307 65.212.979 80.883.328 Fonte dati Istat Gen-Dic 2008 (agg. giugno 2008) Principali trattati Accordo bilaterale per la promozione e protezione degli investimenti, firmato tra Italia e Kenia il 16 dicembre 1996, in vigore dal 4 agosto 1999 (L. 478 del 15.12.98, GU n. 9 del 13.1.99) 2008 valore in € 204.011.564 51.699.673 152.311.891 Informazioni di viaggio Prefissi internazionali 00 254 prefisso per il paese; 2 Nairobi Fuso orario 3 ore avanti rispetto all’orario del Meridiano di Greenwich; 2 ore avanti rispetto all’Italia (1 ora avanti con l’orario legale) Visto Non è richiesto il visto, ma è sufficiente il passaporto valido almeno 6 mesi dal momento della partenza. Settimana lavorativa BANCHE: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00 ATTIVITÀ COMMERCIALI: dal Lunedì al Sabato dalle ore 9.00 alle ore 18.00 POSTE: da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00. Carte di Credito I migliori alberghi, ristoranti e negozi accettano le carte di credito più diffuse (Visa, MasterCard, American Express, Citibank, Diners` Club) e i Traveller`s Chèque. Principali festività 1° gennaio, Capodanno; 1° maggio, Festa del lavoro; 1° giugno, Festa dell`Autogoverno; 10 ottobre, Festa del Nyayo; 20 ottobre, Festa della Liberazione Kenyatta; 12 dicembre, Festa dell`Indipendenza; 25 dicembre, Natale. Venerdì e Lunedì Santo; Fine del Ramadan; Pellegrinaggio islamico. CLAUSOLA DI ESCLUSIONE DI RESPONSABILITÀ LE INFORMAZIONI CONTENUTE IN QUESTO SITO SONO SOGGETTE AD UNA CLAUSOLA DI ESCLUSIONE DELLA RESPONSABILITÀ DI BANCA DATI SERVIZI. 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