31 agosto 2016
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ANICA 31 agosto 2016 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE ANICA CITAZIONI 30/08/2016 Primaonline.it 10:18 Stamattina il ministro Franceschini presenta una nuova iniziativa per promuovere il cinema 6 30/08/2016 www.cinematografo.it 16:32 Venezia 73, Franceschini al Lido 7 30/08/2016 www.liberoquotidiano.it 15:00 Venezia Cinema: Franceschini presenta iniziativa su presenze sale 8 30/08/2016 it.blastingnews.com 20:01 Il Ministro Dario Franceschini al Festival di Venezia per sostenere il cinema italiano 9 30/08/2016 Primaonline.it 00:22 'Io faccio film' è la campagna a sostegno del cinema promossa dalle Associazioni dell'industria audiovisiva 10 30/08/2016 giornaledellospettacolo.it 11:07 Venezia73, "Io faccio film": l'iniziativa a tutela del patrimonio creativo italiano 11 30/08/2016 www.e-duesse.it 14:46 La campagna "Io faccio film" al Festival di Venezia 12 30/08/2016 www.key4biz.it 09:15 A Venezia 2016 il lancio della campagna 'Io faccio film' 13 31/08/2016 movietele.it 00:08 Venezia 73: ospiti appuntamenti, presentazioni e incontri 14 30/08/2016 www.cinemaitaliano.info 18:37 GIORNATE DEGLI AUTORI 13 - A Venezia il China Film Forum 17 30/08/2016 domanipress.it 16:11 Alla mostra del cinema di Venezia ritorna il il Convegno di Studi Cinematografici di Microcinema 18 ANICA SCENARIO 31/08/2016 Corriere della Sera - Nazionale Passioni melò a Venezia 20 31/08/2016 Corriere della Sera - Nazionale Se la Mostra di Barbera batte Toronto 22 31/08/2016 Corriere della Sera - Nazionale «Noi, generazione anni 90 in corsa per l'Italia al Lido» 23 31/08/2016 Il Sole 24 Ore A Venezia tra stelle, autori e polemiche 25 31/08/2016 Il Sole 24 Ore Un cubo rosso per il grande pubblico 26 31/08/2016 Il Sole 24 Ore La Venezia di Olmi, intima provinciale e commovente 27 31/08/2016 La Repubblica - Nazionale Il festival scopre la gioventù senza rabbia 28 31/08/2016 La Repubblica - Nazionale "Aspetto di tornare in carcere non lascerò mai il mio Iran" 29 31/08/2016 La Repubblica - Nazionale Nella Sala Web di "Repubblica" 18 film dal Lido 31 31/08/2016 La Stampa - Nazionale Parte Venezia la Mostra dei paradossi 32 31/08/2016 La Stampa - Nazionale "Sarò una madrina semplice Il discorso l'ho scritto da sola" 33 31/08/2016 La Stampa - Nazionale Debuttano al festival le barriere anti-terrorismo 34 31/08/2016 Il Messaggero - Nazionale Dalla Cina 600 milioni per opere europee 35 31/08/2016 Il Messaggero - Nazionale Sogno e realtà i due sguardi di Venezia 36 31/08/2016 Il Messaggero - Nazionale «Io, felice di fare la madrina nell'anno della mia svolta pop» 37 31/08/2016 Il Messaggero - Nazionale Gli italiani, la carica delle idee 39 31/08/2016 Il Fatto Quotidiano La linea sottile che unisce Venezia a Hollywood 41 31/08/2016 Il Tempo - Nazionale Le stelle di Hollywood sbarcano al Lido 43 31/08/2016 Corriere della Sera - Nazionale I cento anni di Kirk Douglas: sogno come Don Chisciotte 45 31/08/2016 La Repubblica - Nazionale Guerra e Pace Il capolavoro di Tolstoj è una serie tv ma sembra un dipinto d'epoca 47 30/08/2016 www.key4biz.it 11:48 Sky scommette sul cinema: nuova società per sfidare Mediaset e Warner 49 ANICA CITAZIONI 11 articoli 30/08/2016 10:18 Sito Web Primaonline.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Prima Pagina » Stamattina il ministro Franceschini presenta una nuova iniziativa per promuovere il cinema Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, giovedì a Venezia, alle ore 11 al [...] Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, giovedì a Venezia, alle ore 11 al Palazzo Casinò, parteciperà alla presentazione di una nuova iniziativa per promuovere le presenze nelle sale cinematografiche italiane, insieme al presidente della Fondazione della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, ed ai presidenti della sezione Anica produttori, Francesca Cima, della sezione Anica distribuzione, Andrea Occhipinti, dell'Associazione Nazionale Esercenti Cinema-ANEC, Luigi Cuciniello, dell' Associazione Nazionale Esercenti Multiplex, Carlo Bernaschi, ed all'amministratore delegato di Anica Servizi, Nicola Maccanico.Dario Franceschini, ministro dei beni culturali (foto Olycom) ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 6 30/08/2016 16:32 Sito Web www.cinematografo.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Venezia 73, Franceschini al Lido pagerank: 6 Il ministro insieme a produttori distributori e esercenti italiani presenterà l'1 settembre la nuova campagna per il cinema Venezia 73, Franceschini al Lido Il ministro Dario Franceschini Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini; il Presidente della Fondazione della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, il Presidente sezione Anica produttori, Francesca Cima; il Presidente della sezione Anica distribuzione, Andrea Occhipinti; il Presidente Associazione Nazionale Esercenti Cinema-ANEC, Luigi Cuciniello; il Presidente Associazione Nazionale Esercenti Multiplex, Carlo Bernaschi e l'amministratore delegato di Anica Servizi, Nicola Maccanico interverranno, giovedì 1 settembre (ore 11.00, sala Casinò - Palazzo Casinò) alla conferenza stampa di presentazione di una nuova iniziativa per promuovere le presenze nelle sale cinematografiche italiane. ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 7 30/08/2016 15:00 Sito Web www.liberoquotidiano.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Venezia Cinema: Franceschini presenta iniziativa su presenze sale pagerank: 6 (AGI) - Venezia, 30 ago. - Il ministro dei Beni e delle attivita' culturali e del turismo, Dario Franceschini , assieme al presidente della Fondazione della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, presentera' in conferenza stampa giovedi' una nuova iniziativa per promuovere le presenze nelle sale cinematografiche italiane. L'incontro si terra' durante la 73esima edizione della Mostra Internazionale d'arte Cinematografica di Venezia e parteciperanno anche il presidente sezione Anica produttori, Francesca Cima, il presidente della sezione Anica distribuzione, Andrea Occhipinti, il presidente Associazione Nazionale Esercenti CinemaANEC, Luigi Cuciniello, il presidente Associazione Nazionale Esercenti Multiplex, Carlo Bernaschi e l'amministratore delegato di Anica Servizi, Nicola Maccanico. (AGI) Ve1/Rap ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 8 30/08/2016 20:01 Sito Web it.blastingnews.com La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il Ministro Dario Franceschini al Festival di Venezia per sostenere il cinema italiano Il Ministro è il promotore del disegno di legge sul cinema, prossimo all'approvazione parlamentareCondividi questa news e guadagna. Diventa un Social Blaster! Mostra del Cinema di Venezia, per sostenere il cinema italiano arriva anche il Ministro Franceschini Mostra del Cinema di Venezia, per sostenere il cinema italiano arriva anche il Ministro Franceschini PUBBLICITÀ Il Ministro e le iniziative a favore del cinema italiano Il Ministro dei beni e delle attività culturali #dario franceschini sarà nei prossimi giorni a Venezia per presentare una nuova campagna a sostegno del cinema. Giovedì 1 settembre terrà un incontro alle ore 11, alla Sala Casinò (Palazzo Casinò), assieme, tra gli altri, a Paolo Baratta, Presidente della sezione Anica produttori, Francesco Cima, Presidente della sezione Anica distribuzione, Andrea Occhipinti, Presidente dell'Associazione Nazionale Esercenti Cinema, per una serie di iniziative in materia. Il disegno di legge sul cinema Il Ministro Franceschini è peraltro il promotore del disegno di legge n. 2287: "Disciplina del cinema, dell'audiovisivo e dello spettacolo e deleghe al Governo per la riforma normativa in materia di attività culturali", di cui è relatrice la senatrice Di Giorgi. Presentato il 16 marzo 2016, il ddl indica al suo interno i principi cui dovrebbe ispirarsi l'intervento pubblico a sostegno del cinema e dell'audiovisivo, favorendo peraltro il consolidarsi dell'industria nazionale nei suoi diversi settori anche tramite strumenti di sostegno finanziari. In particolare, agli artt. 21 e 22 si parla dei sistemi di contributi automatici e all'art. 24 di contributi selettivi. Il ddl è stato di recente licenziato dalla Commissione Cultura del Senato e verrà discusso prossimamente in Aula, probabilmente già nella seconda metà del prossimo mese. In relazione al disegno di legge il 5 settembre, mentre sarà in corso il Festival del cinema, si terrà un convegno dal titolo "Il cinema indipendente e d'autore: ruolo e prospettive", organizzato da alcune associazioni del mondo del cinema come Anac, Fice, ecc. e da "Le Giornate degli Autori", su posizioni alquanto critiche verso alcuni aspetti del ddl, ritenendolo, almeno nella versione attuale, poco sensibile nei confronti della necessaria promozione del cinema indipendente. Non mi permetto di entrare nel vivo della questione, certo è che da molto tempo il Ministro Franceschini si è mosso con grande impegno a favore del cinema italiano, in modo a dir poco encomiabile, e sarà indubbiamente pronto a ascoltare anche le voci non del tutto in sintonia con il disegno di legge in questione da lui promosso. #festival del cinema di venezia #disegno di legge cinema ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 9 30/08/2016 00:22 Sito Web Primaonline.it 'Io faccio film' è la campagna a sostegno del cinema promossa dalle Associazioni dell'industria audiovisiva Sarà presentata in anteprima nell'ambito della 73° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia la campagna 'Io faccio film', un'iniziativa unica [...] Sarà presentata in anteprima nell'ambito della 73° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia la campagna 'Io faccio film', un'iniziativa unica nel panorama italiano promossa dalle Associazioni dell'industria audiovisiva a tutela del patrimonio creativo italiano.L'appuntamento è per martedì 6 settembre alle ore 14 presso l'Italian Pavilion (Hotel Excelsior, Sala Tropicana - Lido di Venezia). Per la prima volta in Italia ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali), FAPAV (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali), MPA (Motion Picture Association EMEA) e UNIVIDEO (Editoria Audiovisiva Media Digitali e Online) danno vita al progetto IO FACCIO FILM, una straordinaria campagna nata per sostenere e valorizzare le professionalità del cinema italiano e gli appassionati della settima arte. Con oltre 170.000 professionisti impiegati, infatti, l'industria audiovisiva italiana ha un valore di circa 14 miliardi di euro e costituisce un'importante risorsa culturale, economica e occupazionale per il nostro Paese.La campagna IO FACCIO FILM si propone di chiamare in campo non solo l'industria cinematografica, le istituzioni e gli addetti ai lavori ma anche il grande pubblico, perché chi ama il cinema e lo guarda in modo legale "fa" film, proteggendo e rendendo possibile la loro esistenza e soprattutto contribuendo alla realizzazione di nuove opere.Un importante progetto nato con l'obiettivo di tutelare con amore e orgoglio quel sogno che si si costruisce dietro la macchina da presa e rendere consapevoli e partecipi del lavoro di squadra quotidiano necessario alla realizzazione di un contenuto audiovisivo. ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PrimaOnLine » 30/08/2016 11:07 Sito Web giornaledellospettacolo.it pagerank: 5 L'appuntamento è per martedì 6 settembre alle ore 14.00 presso l'Italian Pavilion Redazione1 martedì 30 agosto 2016 11:07 Commenta Sarà presentata in anteprima assoluta nell'ambito della 73° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia la campagna Io faccio film, un'iniziativa unica nel panorama italiano promossa dalle Associazioni dell'industria audiovisiva a tutela del patrimonio creativo italiano. L'appuntamento è per martedì 6 settembre alle ore 14.00 presso l'Italian Pavilion (Hotel Excelsior, Sala Tropicana - Lido di Venezia). Per la prima volta in Italia ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali), FAPAV (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali), MPA (Motion Picture Association EMEA) e UNIVIDEO (Editoria Audiovisiva Media Digitali e Online) danno vita al progetto IO FACCIO FILM, una straordinaria campagna nata per sostenere e valorizzare le professionalità del cinema italiano e gli appassionati della settima arte. Con oltre 170.000 professionisti impiegati, infatti, l'industria audiovisiva italiana ha un valore di circa 14 miliardi di euro e costituisce un'importante risorsa culturale, economica e occupazionale per il nostro Paese. La campagna IO FACCIO FILM si propone di chiamare in campo non solo l'industria cinematografica, le istituzioni e gli addetti ai lavori ma anche il grande pubblico, perché chi ama il cinema e lo guarda in modo legale "fa" film, proteggendo e rendendo possibile la loro esistenza e soprattutto contribuendo alla realizzazione di nuove opere. Un importante progetto nato con l'obiettivo di tutelare con amore e orgoglio quel sogno che si si costruisce dietro la macchina da presa e rendere consapevoli e partecipi del lavoro di squadra quotidiano necessario alla realizzazione di un contenuto audiovisivo. ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 11 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Venezia73, "Io faccio film": l'iniziativa a tutela del patrimonio creativo italiano 30/08/2016 14:46 Sito Web www.e-duesse.it pagerank: 5 30/08/2016 14:46 La campagna "Io faccio film" al Festival di Venezia L'iniziativa è sostenuta Anica, Fapav, Mpa e Univideo Sarà presentata in anteprima nell'ambito della 73° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia la campagna "Io faccio film", promossa da Anica, Fapav, Mpa e Univideo. L'appuntamento per la presentazione è per il 6 settembre, alle 14, presso l'Italian Pavilion (Hotel Excelsior, Sala Tropicana - Lido di Venezia). La campagna nasce per sostenere e valorizzare le professionalità del cinema italiano e gli appassionati della settima arte; con oltre 170.000 professionisti impiegati, infatti, l'industria audiovisiva italiana ha un valore di circa 14 miliardi di euro e costituisce una risorsa culturale, economica e occupazionale importante per il nostro Paese. ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La campagna "Io faccio film" al Festival di Venezia 30/08/2016 09:15 Sito Web www.key4biz.it pagerank: 5 Sarà presentata in anteprima assoluta alla 73° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia la campagna "io faccio film", un'iniziativa unica nel panorama italiano promossa dalle Associazioni dell'industria audiovisiva a tutela del patrimonio creativo italiano di Flavio Fabbri | @FabbriFlav2 | 30 agosto 2016, ore 09:15 Venezia 2016 Per la prima volta in Italia ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali), FAPAV (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali), MPA (Motion Picture Association EMEA) e UNIVIDEO (Editoria Audiovisiva Media Digitali e Online) danno vita al progetto "IO FACCIO FILM", una straordinaria campagna nata per sostenere e valorizzare le professionalità del cinema italiano e gli appassionati della settima arte. Con oltre 170.000 professionisti impiegati, infatti, l'industria audiovisiva italiana ha un valore di circa 14 miliardi di euro e costituisce un'importante risorsa culturale, economica e occupazionale per il nostro Paese. La campagna IO FACCIO FILM si propone di chiamare in campo non solo l'industria cinematografica, le istituzioni e gli addetti ai lavori ma anche il grande pubblico, perché chi ama il cinema e lo guarda in modo legale "fa" film, proteggendo e rendendo possibile la loro esistenza e soprattutto contribuendo alla realizzazione di nuove opere. Un importante progetto nato con l'obiettivo di tutelare con amore e orgoglio quel sogno che si si costruisce dietro la macchina da presa e rendere consapevoli e partecipi del lavoro di squadra quotidiano necessario alla realizzazione di un contenuto audiovisivo. © 2002-2016 Key4biz ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato A Venezia 2016 il lancio della campagna 'Io faccio film' 31/08/2016 00:08 Sito Web movietele.it pagerank: 3 Home News Eventi Venezia 73: ospiti appuntamenti, presentazioni e incontri Al via la 73a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica organizzata dalla Biennale di Venezia, in programma al Lido di Venezia dal 31 agosto al 10 settembre 2016, diretta da Alberto Barbera. La Mostra vuole favorire la conoscenza e la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, di spettacolo e di industria, in uno spirito di libertà e di dialogo. La Mostra organizza retrospettive e omaggi a personalità di rilievo, come contributo a una migliore conoscenza della storia del cinema. A seguire tutti gli appuntamenti, presentazioni e incontri in programma oltre agli ospiti attesi giorno per giorno. MERCOLEDÌ 31 AGOSTO CERIMONIA DI APERTURA (Sala Grande, ore 19:00), proiezione su invito del film d'apertura La La Land di Damien Chazelle. Sono stati annullati la cena di gala e il ricevimento sulla spiaggia che tradizionalmente tengono seguito alla cerimonia di apertura come segno di cordoglio per le vittime, nonché viva solidarietà e vicinanza alle comunità duramente colpite dal sisma. Ospiti: La sera del 31 agosto per la presentazione del film La La Land di Damien Chazelle, che apre ufficialmente il Festival del Cinema, ma non ci sarà il protagonista Ryan Gosling, al fianco di Emma Stone, perchè impegnato nelle riprese di Blade Runner 2. Emma Stone invece ci sarà. GIOVEDÌ 1 SETTEMBRE Ospiti: Michael Fassbender e Alicia Vikander attesi a Venezia per presentare La Luce Sugli Oceani di Derek Cianfrance. Attesi anche Amy Adams e Jeremy Renner per presentare l'attesissimo thriller Arrival di Denis Villenuve. NEW YORK FILM ACADEMY: PRESENTAZIONE CORTOMETRAGGI (Hotel Excelsior, Spazio Incontri, ore 11:00), in occasione del Venice Production Bridge la presenta cortometraggi realizzati dai suoi studenti. La selezione include fiction, documentari e progetti d'animazione. L'attore italiano ed ex alunno della NYFA Giorgio Pasotti introduce le proiezioni e discute la sua carriera dopo gli studi presso l'Academy. L'UMBRIA ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA (Hotel Excelsior/Spazio Incontri ore 15:00), l'Umbria come set cinematografico: luoghi del cinema e scenari d'amore; con la partecipazione del regista Giovanni Fumo (Good News in concorso nella sezione Orizzonti, Venezia 73). PRESENTAZIONE DELLA SEZIONE MIGRARTI (Hotel Excelsior, Spazio Luce Cinecittà, ore 16:00), interamente dedicata ai cortometraggi e ai documentari che vedono il coinvolgimento diretto dei nuovi italiani, alla presenza del Ministro Franceschini, del Presidente Baratta, del Direttore Barbera e del Presidente della relativa giuria Ferzan Özpetek. ANICA INCONTRA ... FOCUS CINA (Hotel Excelsior, 1-2 settembre), al via il primo appuntamento del ciclo di convegni che prevede due giornate di incontri, dibattiti e riflessioni sullo stato dei rapporti tra Italia e Cina e sulle prospettive di collaborazione delle industrie dell'audiovisivo. L'incontro è organizzato dalla Direzione Generale Cinema - MiBACT e ANICA in collaborazione con la Biennale di Venezia. I LOVE GAI - CONCORSO PER GIOVANI AUTORI ITALIANI (Palazzo del Cinema/Hotel Excelsior, 1-2 settembre), prima edizione del concorso promosso da SIAE, organizzato e curato da Lightbox. Saranno presentati 19 registi italiani under 40 con 17 cortometraggi. VENERDÌ 2 SETTEMBRE Ospiti: Amy Adams in una 'doppietta veneziana' si fermerà anche il 2 settembre per presentare, al fianco di Jake Gyllenhal e Aaron Taylor-Johnson, Animali notturni (Nocturnal Animals) di Tom Ford. Lo stesso giorno attesi anche Naomi Watts e Liev Schreiber per presentare The Bleeder di Philippe Falardeau. ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Venezia 73: ospiti appuntamenti, presentazioni e incontri 31/08/2016 00:08 Sito Web movietele.it ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato VENICE PRODUCTION BRIDGE. Gap-Financing Market (Hotel Excelsior, 2-4 settembre), il progetto offrirà ai 40 progetti europei ed internazionali selezionati l'opportunità di chiudere il loro finanziamento a livello internazionale. VENICE PRODUCTION BRIDGE. Book Adaptation Rights Market (Hotel Excelsior, 2-3 settembre), un nuovo appuntamento di due giorni che consente a rinomati editori internazionali di proporre i diritti di adattamento cinematografico delle loro opere. 15 sono gli editori invitati. OPEN 19. INTERNATIONAL EXHIBITION OF SCULPTURES AND INSTALLATIONS (Hilton Molino Stucky, Venezia, 2 settembre - 2 ottobre) SABATO 3 SETTEMBRE Ospiti: attesi i protagonisti tra cui Jude Law, Silvio Orlando, Cecile De France e Ludivine Sagnier di The Young Pope, serie di Paolo Sorrentino di cui saranno presentati i primi due episodi in anteprima mondiale. A Venezia attesi anche Dakota Fanning e Guy Pearce protagonisti di Brimstone di Michael Koolhoven, oltre a James Franco per il suo film In Dubious Battle accompagnato da Ashley Greene. A presentare Frantz di Francois Ozon in arrivo il giovane attore francese Pierre Niney. IL CINEMA MIGRANTE IN ITALIA (Hotel Excelsior, Spazio Incontri, ore 11:30), premiazione del film vincitore dell'ottava edizione del Premio Mutti-Amm. CICAE/UNIC Conference (Hotel Excelsior / Spazio Incontri, ore 10:00), Big screen or mobile phone? The future of European film. VIRTUAL REALITY: ON THE WAY TO THE MARKET (Hotel Excelsior, Spazio Incontri, ore 14:00) EUROPEAN FILM FORUM EVENTS (Hotel Excelsior, 3-4 settembre), nella cornice dell'European Film Forum, la Commissione Europea organizza due workshop sull'accesso ai finanziamenti (3 settembre, Sala Stucchi, ore 15:00-17:15) e sul futuro delle sale cinematografiche (4 settembre, Spazio Incontri, ore 10:0013:00). VENICE PRODUCTION BRIDGE. Final Cut in Venice (Palazzo del Cinema-Sala Pasinetti, 3-5 settembre), il workshop intende dare un aiuto concreto al completamento dei film provenienti dai paesi africani e dalla Giordania, dall'Iraq, dal Libano, dalla Palestina e dalla Siria. DOMENICA 4 SETTEMBRE Ospiti: Mel Gibson atteso per presentare Hacksaw Ridge con Andrew Garfield, oltre a Shin Kubota, lo scienziato cantante giapponese tra i protagonisti di Spira Mirabilis di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti. 14° PREMIO KINÈO (Hotel Excelsior), ore 12:00, Spazio Cinecittà Luce, conferenza stampa; ore 20:00, cerimonia di premiazione e cena di gala su invito. I premi sono decretati dal grande pubblico chiamato a raccolta con un'iniziativa realizzata con ANEC, in collaborazione con Best Movie. INCONTRO per il FILM PIUMA (campo sportivo della ASD Basket Lido, Riva di Corinto/Via Failer Vitale, ore 15:00), incontro con i ragazzi di Braccialetti Rossi 3 insieme al cast di Piuma. LUNEDÌ 5 SETTEMBRE Ospiti: Suki Waterhouse e Ana Lily Amirpour per The Bad Batch, film con protagonisti anche Jim Carrey e Keanu Reeves che pero' non saranno ospiti. In questo giorno viene presentato anche One More Time with Feeling di Andre Dominik ma da chi sarà presentato non si sa ancora. LEZIONE DI "GREEN CINEMA" (Hotel Excelsior, Spazio Incontri - Venice Production Bridge, ore 10:00 13:00), seminario di Cinema verde sulle tecnologie e i materiali verdi per il cinema e sui temi della sostenibilità nella cinematografia italiana e straniera, riservato ai giornalisti e agli esperti del settore, organizzato nell'ambito del premio collaterale Green Drop Award. N.B. Per iscriversi al seminario e ottenere i crediti formativi i giornalisti dovranno registrarsi sulla piattaforma Sigef. ANICA INCONTRA ... FOCUS BALCANI (Hotel Excelsior, Sala Tropicana Conferenze, ore 11.00), ANICA presenta il secondo appuntamento dal titolo "Italia e Paesi Balcanici", da un lato all'altro dell'Adriatico" dove entrambi i paesi presenteranno i rispettivi fondi di sostegno pubblico al settore cinematografico. L'incontro è 31/08/2016 00:08 Sito Web movietele.it ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato organizzato dalla Direzione Generale Cinema - MiBACT e ANICA in collaborazione con la Biennale di Venezia. BIENNALE COLLEGE CINEMA: THE LESSONS LEARNED AS VENICE PRODUCTION BRIDGE TAKES SHAPE (Sala Conferenza Stampa, Palazzo del Casinò, ore 15:00), una tavola rotonda, presieduta da Peter Cowie; il soggetto sarà la realizzazione di quattro nuovi film attraverso il programma di Biennale College Cinema , e che avranno la loro prima mondiale alla Mostra. MARTEDÌ 6 SETTEMBRE I CENTO BOTTI. UN COCKTAIL DI VINO (Hotel Excelsior, ore 19:00), un cocktail ad inviti in onore del film the Duel of Wine. Sommelier di fama internazionale, chef stellati. Accolti dal palato sopraffino dell'attoresommelier Charlie Arturaola, uno dei "nasi" più sensibili dell'enologia mondiale. MERCOLEDI' 7 SETTEMBRE Ospiti: Al Lido arriva Natalie Portman, "Jackie" Kennedy nel film-ritratto diretto da Pablo Larrain della First Lady elegante e profondo, descritto attraverso i gesti contenuti e fini, la voce sussurrante e leggera. GIOVEDÌ 8 SETTEMBRE In concorso è il giorno di Planetarium di Rebecca Zlotowski, fuori concorso in proiezione speciale. Ospite atteso anche Timothy Spall per The Journey di Nick Hamm, mentre in forse la presenza di Cate Blanchett per Voyage of time di Terrence Malick. 21° FORUM FEDIC - FEDERAZIONE ITALIANA DEI CINECLUB - IL FUTURO DEL CORTO D'AUTORE PRODURRE IL CORTOMETRAGGIO (Hotel Excelsior / Spazio Incontri, ore 15:00 - 17:00), a cura di Paolo Micalizzi - Fedic Cinema. CERIMONIA DI PREMIAZIONE NUOVOIMAIE (Hotel Excelsior, Sala Conferenze Tropicana, ore 12:00), Premio collaterale al miglior attore italiano alla migliore attrice italiana esordienti, interpreti di film che abbiano preso parte alla Mostra. GREEN DROP AWARD (TIM Future Centre, ore 19:30, San Marco, 4826 - Campo San Salvador), cena di gala e presentazione della quinta edizione del premio collaterale alla Mostra del Cinema di Venezia assegnato da Green Cross Italia. Alla serata parteciperanno i membri della giuria del premio e personalità del mondo del cinema che hanno a cuore l'ambiente. VENERDÌ 9 SETTEMBRE Ospiti: Monica Bellucci protagonista di Sulla via lattea di Emir Kusturica, oltre che di Mathieu Amalric nel cast di A Jamais di Benoit Jacquot. CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEL GREEN DROP AWARD (Hotel Excelsior, Sala Fondazione dello Spettacolo, ore 11:00), i giurati assegneranno la "goccia d'acqua" soffiata dai maestri vetrai di Murano con all'interno la terra di un simbolico luogo del Pianeta. SABATO 10 SETTEMBRE Ospiti: Per la chiusura saranno ospiti Denzel Washington e Chris Pratt, due dei Magnifici Sette di Antoine Fuqua. PREMIO SORRISO DIVERSO (Hotel Excelsior, Sala Taverna , ore 11:00), assegnato da Simona Izzo e Ricky Tognazzi al film di maggior significato sociale. Il premio è organizzato dall'Associazione L'università cerca lavoro e Tulipani di seta nera. CERIMONIA DI PREMIAZIONE (Sala Grande, ore 19:00) a seguire Hotel Excelsior, evento su invito organizzato dalla Biennale. 30/08/2016 18:37 Sito Web www.cinemaitaliano.info pagerank: 2 Quest'anno il dialogo tra l'Italia e la Cina è indubbiamente uno dei temi di spicco alla Mostra di Venezia. L'attività internazionale delle Giornate degli Autori conferma così, per il terzo anno consecutivo, il CHINA FILM FORUM che si terrà alla Villa degli Autori il 2 settembre dopo il cocktail inaugurale di matchmaking in programma la sera del 1 settembre. Promosso dalle Giornate degli Autori insieme al network sino-europeo Bridging the Dragon e all'associazione italiana degli autori di documentario Doc/it, il China Film Forum 2016 si concentra sugli autori e sulle storie, sui modi della scrittura tra le due culture cinematografiche (nella sessione plenaria) e sulle "buone pratiche" per coprodurre tra Europa e Cina nel workshop organizzato da Bridging the Dragon e Doc/it (sessione pomeridiana). L'incontro del mattino verrà aperto dal saluto dei presidenti delle due associazioni italiane degli autori (Francesco Bruni per 100autori e Francesco Martinotti per Anac) e sarà moderato dal regista Maurizio Sciarra. Interverranno due degli sceneggiatori cinesi di maggiore successo come Shu Huan (creatore del fenomeno "Lost in Thailand") e Yuan Yuan (autrice del candidato all'Oscar "Go Away Mr. Tumor") e Paolo Genovese il cui "Perfetti sconosciuti" ha catturato l'attenzione e il consenso internazionale sulla scia del successo nelle sale italiane. A seguire, verranno presentati tre casi fortunati di collaborazione artistica tra Italia e Cina come il documentario di Sergio Basso "La lunga marcia" realizzato grazie alla Beijng Tv Station, "Caffè" di Cristiano Bortone (prima coproduzione ufficiale tra i due paesi a uscire in sala in Italia e in Cina), "He Hui: The Soprano of the Silk Road" (coprodotto da Agnese Fontana e Duan Peng). Il workshop pomeridiano verterà invece sui vari aspetti della possibile collaborazione con il sistema cinematografico e audiovisivo in Cina: tendenze e prospettive del mercato (con Ben Ji, AD della società di produzione e marketing Reach Glory); il "chi è chi" della Cina (con Wu Sisi, Head of production della società di produzione e investimenti Jetavana); le regole della censura e delle tematiche (con Charles Lei di Thunder Media); il panorama del documentario (con Ning Yuqi di GZDoc, Yu Zhou vicedirettore del SinoItalian campus dell'università di Tonji, relatori europei e cinesi). Al termine dei lavori alcuni dei partecipanti per Bridging the Dragon saranno ospiti del Focus sulla Cina organizzato da Anica per MiBACT a sintetizzare i temi del workshop. In occasione del China Film Forum 2016 (organizzato dalle Giornate degli Autori insieme a Dream Circle e In Thinker Studio, supporting partners Beijng Tv Studio e Hua Huang) verranno dati alcuni importanti annunci di collaborazione: il progetto delle Giornate con la Shanghai Film Art Academy per un'attività di promozione dei giovani talenti in occasione delle Mostra di Venezia; la costituzione di un fondo di investimento cinese a favore del cinema italiano ed europeo in rapporto con la Cina; l'avvio del dialogo artistico tra le Giornate degli Autori e il Festival della Via della Seta. ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato GIORNATE DEGLI AUTORI 13 - A Venezia il China Film Forum 30/08/2016 16:11 Sito Web domanipress.it In occasione della 73. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, domenica 4 settembre 2016, alle ore 10.00, presso la Sala Tropicana 1 - Fondazione Ente dello Spettacolo, Hotel Excelsior - Lido di Venezia, si terrà il X Convegno di Studi Cinematografici "IL FUTURO DEL CINEMA NON È NEL PASSATO", organizzato da Microcinema, con il patrocinio del MiBACT - Direzione Generale per il Cinema, della MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA la Biennale di Venezia 2016 VENICE PRODUCTION BRIDGE INDUSTRY OFFICE e ANICA, e con il supporto della Fondazione Ente dello Spettacolo. Il Convegno, che quest'anno raggiunge la sua X edizione, sarà introdotto dai saluti di Roberto Bassano (Amministratore Delegato Microcinema) e di Luigi Cuciniello (Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, Presidente ANEC); l'incontro prevede la presentazione del nono volume della collana I Quaderni di Microcinema, dal titolo I migliori anni. "Al Convegno di Studi Cinematografici Microcinema, giunto alla sua X edizione, - dichiara Roberto Bassano - abbiamo invitato a partecipare relatori altamente qualificati per affrontare, in linea con gli incontri degli scorsi anni, un tema che rappresenta il cuore del nostro progetto di approfondimento culturale e di ricerca. Il Futuro del Cinema non è nel Passato, diviene un argomento ancor più rilevante e necessario oggi, alla luce del momento storico attraversato dal cinema italiano e internazionale, con l'auspicio che il dibattito, vivace come ogni anno, possa promuovere e alimentare riflessioni importanti per un rinnovato slancio verso nuove opportunità di crescita ed evoluzione del settore, nazionale e non solo." Curato da Cesare Fragnelli (Direttore della Distribuzione Microcinema) e moderato da Silvana Molino (Direttore Generale Microcinema), il Convegno prevede la partecipazione dei seguenti relatori: Nicola Borrelli (MiBACT - Direzione Generale per il Cinema), Carlo Degli Esposti (Palomar), Maria Francesca Lossa (Infinity), Luigi Lonigro (01 Distribution/Rai Cinema, Vice Presidente dei Distributori Cinematografici Italiani), Gabriele Mainetti (regista), Andrea Occhipinti (Lucky Red, Presidente Coordinatore dei Distributori Cinematografici Italiani, AD Circuito Cinema). ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Alla mostra del cinema di Venezia ritorna il il Convegno di Studi Cinematografici di Microcinema ANICA SCENARIO 21 articoli 31/08/2016 Pag. 46 diffusione:266814 tiratura:354388 Passioni melò a Venezia Fassbender, Kusturica, Bellucci: storie d'amore tormentate in tempi di guerra e apocalissi Valerio Cappelli DA UNO DEI NOSTRI INVIATI VENEZIA Prima di essere risucchiati nel vortice di amore e guerra, con diverse spruzzate apocalittiche, temi che sembrano dominare la Mostra, stasera si comincia spensierati col musical La La Land . Spensierati fino a un certo punto: vista la tragedia del terremoto, il Festival ha opportunamente rinunciato alla cena di gala e inoltre ha aperto una raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite dal sisma. Come a Cannes, poi, misure di sicurezza più serrate. In sala il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini spiegherà come incoraggiare l'aumento degli spettatori nelle sale. Ballando sotto le stelle, al Lido le danze si aprono con l'appena 31 enne regista americano Damien Chazelle ( Whiplash , tre Oscar) e, appunto, il suo La La Land . Ci sarà lui al fianco della sua primattrice Emma Stone, orfana del partner Ryan Gosling divenuto un'icona in virtù del broncio offerto in storie dark e ora impegnato sul set di Blade Runner 2 . Non c'è, ma fa sapere: «Mi ha affascinato questo film nello stile di Fred Astaire e Gene Kelly» in cui lei serve cappuccini al bar, lui si arrangia nei pianobar: sarà amore. Ma presto sugli schermi del Lido (ai quali si aggiunge il cubo rosso passione da 440 posti che ha ricoperto il buco dell'amianto) si virerà verso cuori maledetti e contrastati, meglio se in epoche belliche. Tra i venti in gara sfileranno Kusturica che, al tempo del conflitto nei Balcani, prima si fa monaco e poi seduce Monica Bellucci in versione agente segreto ( On The Milky Road ). Il vulcanico regista ha detto che «per andarle incontro mi sono tolto venti chili di troppo, aggiustato barba e capelli»; François Ozon per una storia d'amore un passo oltre la prima guerra mondiale ( Frantz ). E sempre in quegli anni, ma laggiù in Australia, circondati dal nulla se non dal mare, Michael Fassbender e Alicia Vikander si innamorano, così come è capitato loro per davvero, durante le riprese di La luce sugli oceani . Dice lei: «Ci siamo incontrati sulla pista da ballo del Festival di Toronto, ma lì non successe nulla». Aggiunge lui: «Ci siamo rivisti su questo set e...». Nel film fanno di tutto per avere un figlio, ma senza successo; quando il destino fa sbarcare sulla riva una neonata abbandonata il sogno sembra realizzato, fino a quando... Insomma a Venezia è l'anno della passione melò , condita da guerre ormai remote. D'altra parte il direttore Barbera l'aveva detto: meno attualità (anche se trovi documentari ovunque) più film da piéce e letteratura. Come Maupassant, che ha dato linfa a Une vie del francese Stéphane Brizé, il quale ha però edulcorato la penna dello scrittore, sforbiciando la prima notte di nozze resa sulla pagina come uno stupro. E gli italiani? I tre in gara, classificati come outsider, sono il poetico e visionario documentario Spira Mirabilis di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti, Piuma di Roan Johnson e Questi giorni di Giuseppe Piccioni. Gli ultimi due rappresentano il mondo con gli occhi di adolescenti o poco più. Come anche Gabriele Muccino che in L'estate addosso si deve accomodare fuori gara, nel cubo della sezione Cinema nel giardino, accanto a una variegata compagnia, James Franco, Kim Ki-duk e l'esordiente documentarista Michele Santoro sui baby-boss della camorra. Paolo Sorrentino presenta le prime due puntate della serie Sky «The Young Pope», e il suo papa «off» Jude Law, con la sigaretta tra le dita, cannibalizzerà ogni sguardo. Cannibali: ci sono anche loro, e amano persino, in The Bad Batch di Ana Lily Amirpour. Siamo già nell'apocalisse annunciata: gli alieni ( Arrival di Denis Villeneuve col duo Adams-Renner); il metafisico ( La region salvaje del messicano Amat Escalante); la sopravvissuta all'inferno terrestre (Dakota Fanning in Brimstone di Martin Koolhoven). Vecchi e nuovi maestri: Andrei Konchalovsky (amore e guerra anche per lui), Wim Wenders, Tom Ford e Terrence Malick che da ormai tre film si chiede chi siamo e da dove veniamo. Infine Jackie di Pablo Larrain, e il coraggio di ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il Festival del cinema Oggi l'inaugurazione con Emma Stone e Gosling nel musical romantico «La La Land» 31/08/2016 Pag. 46 diffusione:266814 tiratura:354388 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Natalie Portman che interpreta l'ex First Lady nei giorni seguenti all'assassinio del marito e presidente John F. Kennedy. © RIPRODUZIONE RISERVATA In gara La La Land di Chazelle; The Bad Batch di Amirpour; Une vie di Brizé; La luce sugli oceani di Cianfrance; The Woman Who Left di Diaz; El ciudadano ilustre di Cohn e Duprat; La región salvaje di Escalante; Nocturnal Animals di Ford; Spira mirabilis di D'Anolfi e Parenti; El Cristo ciego di Murray; Les beaux jours d'Aranjuez di Wenders; Voyage of Time di Malick; Frantz di Ozon; Questi giorni di Piccioni; Arrival di Villeneuve; Brimstone di Koolhoven; Paradise di Konchalovsky; Piuma di Johnson; On the Milky Road di Kusturica; Jackie di Larraín Foto: La La Land Il musical che stasera apre il Festival è la storia d'amore tra il pianista jazz Ryan Gosling e l'aspirante attrice Emma Stone Foto: Frantz Il film di Ozon è ambientato in una cittadina tedesca dopo la Grande Guerra: Paula Beer e Pierre Niney si conoscono sulla tomba dell'ex fidanzato di Paula Foto: On the Milky Road L'amore ai tempi della guerra dei Balcani tra Emir Kusturica (anche regista) e Monica Bellucci, una donna pronta a tutto pur di salvargli la vita Foto: Madrina Il tradizionale bagno della madrina: Sonia Bergamasco (50 anni) ieri in abito Armani al Lido 31/08/2016 Pag. 47 diffusione:266814 tiratura:354388 Se la Mostra di Barbera batte Toronto Paolo Mereghetti Sarà l'anno del sorpasso? Rispetto a Toronto intendo, il festival hollywoodian-canadese che per anni ha rappresentato la vera spina nel fianco della Mostra. Maghi di autoflagellazione, abbiamo accettato che produttori e distributori ripetessero l'immancabile mantra sulle debolezze del festival lagunare e sulla potenza di fuoco della manifestazione d'oltreoceano. Salvo poi scoprire che, un paio di giorni fa, il giornale dell'industria del cinema «Hollywood Reporter» (che non può certo essere accusato di partigianeria filoitaliana) titolava «Sorry, Toronto» e proseguiva con tutte le ragioni per cui Venezia è l'evento da non perdere quest'anno. Perché i film americani che contano vengono presentati qui per primi; ma soprattutto perché Toronto rischia di soffocare sotto il suo gigantismo: troppi film senza nessun tipo di orientamento, troppi incontri senza gerarchia e, da non sottovalutare, «troppo cara» anche rispetto ai prezzi non proprio popolari del Lido. Certo, i festival si giudicano alla fine, dopo aver visto i film, ma un'atmosfera meno ostile aiuta. Bisogna dire che Venezia e il suo direttore Barbera questa «atmosfera» se la sono guadagnata negli anni, soprattutto selezionando titoli che poi venivano incoronati con l'Oscar (è successo nelle ultime tre edizioni con Gravity , Birdman e Il caso Spotlight : qualcosa di più di una coincidenza), dimostrando che il riconoscimento «d'arte cinematografica» della Mostra può aiutare anche nelle gare di Hollywood. E poi, scegliendo di non inseguire Cannes o Berlino nel loro gigantismo ma adattandosi meglio ai mutamenti dell'industria del cinema: meno maestri consacrati e più scommesse. Quest'anno sono quelle fatte sui film di Tom Ford, Derek Cianfrance, Denis Villeneuve, Pablo Larrain, François Ozon, Damien Chazelle, Massimo D'Anolfi e Martina Parenti, Ana Lily Amirpour. Senza dimenticare alcuni «vecchi» capaci di riservare molte sorprese come Emir Kusturica e Andrej Konchalovskij. In concorso ci sono anche altri nomi: di qualcuno confesso di non sapere niente, come gli argentini Mariano Cohn e Gastón Duprat, da qualcun altro mi auguro sorprese (come sarà il documentario di Terrence Malick? E l'incontro tra Wim Wenders e Peter Hanke? Cosa mi dirà Lav Diaz in «sole» tre ore e mezza, lui che a Berlino aveva presentato un film di nove ore?) ma è il bello di un festival stupire. E quest'anno Venezia potrebbe proprio farlo. © RIPRODUZIONE RISERVATA ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Le scelte 31/08/2016 Pag. 47 diffusione:266814 tiratura:354388 «Noi, generazione anni 90 in corsa per l'Italia al Lido» I giovani attori di Piccioni e Muccino: vogliamo far capire chi siamo Stefania Ulivi DA UNO DEI NOSTRI INVIATI Venezia «I film generazionali rilanciano stereotipi superficiali: o siamo apatici, o ignoranti, drogati e ribelli. In pochi hanno voglia di andare in profondità. Tocca a noi far capire chi siamo». Benvenuti a Venezia 73, dove, nelle parole di Laura Adriani - 22 anni, protagonista con Maria Roveran, Marta Gastini e Caterina Le Caselle di Questi giorni , uno dei film italiani in gara - si riflette una delle scommesse più visibili di questa edizione. Mai come quest'anno tanti volti giovanissimi tra gli attori dei film presenti al Lido. «La crisi? Ci siamo cresciuti in mezzo, è stata una specie di allenamento. Se tutti ti dicono che non hai futuro, tanto vale mettere tutte le tue forze in quella che è la tua passione vera, se hai la fortuna di averne una» rilancia Blu Yoshimi, protagonista con Luigi Fedeli di Piuma di Roan Johnson, altro nostro autore in concorso. Il cinema salvato dai ragazzini? Si vedrà. Intanto prepariamoci all'invasione sul grande schermo dei volti della generazione anni '90. Le quattro amiche on the road di Piccioni hanno in media 25 anni. Diciannove i neogenitori di Piuma , dove recita anche Brando Pacitto, ventenne, fresco di maturità come Matilda Lutz (che di anni ne ha 24) per L'estate addosso di Gabriele Muccino che domani inaugura la sezione Cinema in giardino. E, poi, curiosando tra le sezioni, le diciottenni gemelle cantanti Angela e Marianna Fontana di Indivisibili di Edoardo De Angelis, e Sara Serraiocco, testimone di Geova ne La ragazza del mondo di Marco Danieli (entrambi nelle Giornate degli Autori). Ha 26 anni, la stessa età di Camilla Diana che in Tommaso (fuori concorso) manda in confusione Kim Rossi Stuart; appena 21 ne ha Ginevra De Carolis che si vedrà nel film di Michele Vannucci, Il più grande sogno , sezione Orizzonti. Una presenza massiccia che balza all'occhio, ancor più significativa in un paese dove si tende a essere considerati giovani fino alle soglie dei 50. Alcuni di loro hanno iniziato da bambini, come Pacitto (grazie alla serie TV «Braccialetti rossi») e Blu Yoshimi (figlia d'arte). La maggior parte ha studiato o sta studiando recitazione. C'è chi, come Marta Gastini è più conosciuta all'estero che da noi (era Giulia Farnese nella serie internazionale «I Borgia»). O, come Maria Roveran si è laureata in fisica prima di capire che il cinema sarebbe stato la sua strada. Tutti sembrano fare sul serio. E non si riconoscono nelle rappresentazioni che cinema e tv rimandano di loro. Piuttosto guardano oltre i confini nazionali. «Buona parte del film di Piccioni l'abbiamo girata a Belgrado: è stato istruttivo» racconta Maria Roverna. «I nostri coetanei sono persone ancora ferite dalla guerra eppure non c'è traccia di vittimismo. C'è una vitalità, una voglia di fare senza chiedere il permesso che è contagiosa». La voglia di crederci: se c'è un dato un comune sembra questo. «Quella che molti considerano passività» si infervora Blu, «è invece disillusione. Ma può diventare una forza. Se gli altri non ci credono devi farlo tu. Crederci, rilanciare, prenderci i nostri spazi. Nel cinema c'è un ricambio generazionale, è un'onda che speriamo si ingrossi». Sono qui per restare, assicurano. «Vengo da una famiglia di medici, li ho convinti a farmi fare teatro a 6, 7 anni» racconta Luigi Fedeli, neodiplomato che punta all'Accademia di Arte drammatica. «Lo sappiamo che non è facile ma appena si apre una porta devi essere pronto a buttarti, a far sentire la tua voce». Caterina Le Caselle, praticamente debuttante, concorda: «Non voglio neanche pensare che possa finire». © RIPRODUZIONE RISERVATA Volti Luigi ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il fenomeno 31/08/2016 Pag. 47 diffusione:266814 tiratura:354388 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Fedele Con Blu Yoshimi (entrambi 19 anni) forma la coppia di neogenitori in «Piuma» di Roan Johnson Brando Pacitto Nato a Roma, ha 20 anni. È nel cast di «Piuma» ed è protagonista di «L'estate addosso» di Muccino Foto: Coppia Alicia Vikander, 27 anni, con Michael Fassbender (39) in una scena di «La luce sugli oceani» di Derek Cianfrance. I due si sono conosciuti e fidanzati sul set del film nell'autunno del 2014 Foto: In viaggio Da sinistra, Marta Gastini, 26 anni, Caterina Le Caselle (24), Maria Roveran (27) e Laura Adriani (22): sono 4 amiche in viaggio in «Questi giorni» di Piccioni 31/08/2016 Pag. 1 diffusione:149769 tiratura:200828 A Venezia tra stelle, autori e polemiche Cristina Battocletti Ginger Rogers rimane senza Fred Astaire. Prima defezione sul tappeto rosso e a Venezia già si mormora che il festival più vecchio d'Europa (forse) non sia più in grado di garantire i lustrini e la consueta parata di star. Continua u pagina 20 Continua da pagina 1 Ryan Gosling, protagonista assieme a Emma Stone del musical "La la land" di Damien Chazelle, film di apertura della 73esima edizione della Mostra del cinema di Venezia, rimarrà sul set di "Blade Runner 2", lasciando Stone "single" questa sera sul red carpet. In realtà in buona compagnia, assieme al giovane regista statunitense, classe 1985, che aveva già firmato "Whiplash"e gli attori J.K. Simmonse Finn Wittrock. La polemica non è che un soffio leggero.È vero che al Lido non metteranno piede Nick Cave, cui è dedicato "One More Time with Feeling" di Andre Dominik, e Cate Blanchett, protagonista di "Voyage of time" di Terrence Malick. Ma chi viene alla Mostra per un autografo hollywoodiano ha di che cibarsi e in quantità. Sono in arrivo Michael Fassbender e Alicia Vikander per la "La luce sugli oceani" di Derek Cianfrance. Aaron TaylorJohnson, supereroe di Godzilla, Captain America, Avengers per "Nocturnal Animals" di Tom Ford. James Franco che presenta il suo nuovo film "In Dubious Battle". Amy Adams e Jeremy Renner per "Arrival" di Denis Villeneuve. Naomi Watts, Dakota Fanning e Jude Law. Quest'ultimo è protagonista di "The Young Pope" di Paolo Sorrentino, che almeno per questa serie televisiva attesissima, annoveriamo tra gli "americani". Si smonta quindi la polemica secondo cui le star a stelle e strisce non si scomoderebbero per non affrontare la sfacchinata oltreoceanica, visto che subito dopo inizia il festival di Toronto (l'8 settembre), dove i film hanno un mercato sicuro, oltre all'onore della stampa. In più, Venezia sta rinforzando anche i muscoli proprio sul piano del mercato: accanto a "Biennale College" si aggiunge il ponte di "Venice Production Bridge" per la ricerca di finanziatori italiani e internazionali, interessati a progetti di pellicole pronte, selezionate dalla Biennale. Ce n'è anche per i cinefili, grazie ad autori veneratissimi in concorso co- me Emir Kusturica, François Ozon, Pablo Larraín e Andrei Konchalovsky, Amat Escalante. Quanto ai "nostri", in gara ci sono "Spira mirabilis" di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti, riflessione sull'immortalità partendo dalle curiose ricerche di uno scienziato giapponese su una medusa e Giuseppe Piccioni con una storia tutta al femminile dal titolo "Questi giorni". Insieme a loro sfileranno Margherita Buy, Jasmine Trinca, Cristiana Capotondi, Kim Rossi Stuart, fuori concorso con il suo "Tommaso". La bellezza del Leone, almeno sulla carta, è intatta. Anche se oggi l'apertura, sotto il segno della madrina Sonia Bergamasco, sarà più in sordina. Una sobrietà che si deve alle vittime delle zone colpite dal terremoto, perché il cinema non è solo sogno e la grande macchina della Biennale ha annullato la cena di gala, come è proprio di una nazione che porta il lutto. Tra le istituzioni, per ora, l'unica presenza garantita è quella del ministro della Cultura Dario Franceschini, che inaugurerà la rassegna assieme al presidente della Fondazione della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, e al direttore del festival, Alberto Barbera. Il film di Chazelle questa sera porterà un po' di vapore leggero con l'omaggio alla stagione d'oro dei musical americani, con un'eco nostalgica che è propria degli ultimi film di Woody Allen. Stone veste i panni di Mia, aspirante attrice, cameriera delle star del cinema, che tra un provinoe l'altro scivola tra le braccia di Gosling, jazzista spiantato che si piega alla logica del mercato cantando ai pianobar. Di solito il film di apertura difficilmente aspira a un premio. Vince una specie di baratto: si prende tutta la luce dei riflettori dell'incipit e viene dimenticato lungo il corso della rassegna, che quest'anno si chiuderà il 10 settembre. Peccato, perché a volte le opere che inaugurano la Mostra sono davvero da Leone, come Birdman di Alejandro González Iñárritu, che si è preso il premio Oscar nel 2014, ma al Lido è rimasto a mani vuote. Foto: REUTERS Ultimi preparativi. S'inaugura oggi la 73esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato MOSTRA DEL CINEMA 31/08/2016 Pag. 20 diffusione:149769 tiratura:200828 Un cubo rosso per il grande pubblico Gerardo Pelosi Meno forma ma più sostanza. Sobrietà obbligatoria per il terremoto di Amatrice sul red carpet e negli smoking (che stasera non indosseranno neppure i padroni di casa Baratta e Barbera) ma più attenzione alla rassegna, ai nuovi autori, all'incontro tra produttori e giovani registie una "macchina" organizzativa che, da quest'anno, potrà contare su oltre 5.800 posti a sedere (contro i 4.600 di Berlino e Cannes). L'edizione 73 della Mostra del Cinema che si inaugura stasera al Lido di Venezia con la proiezione del musical americano "La la Land" di Damien Chazelle si segnala, oltre che per le inedite misure di sicurezza suggerite dal recente attentato di Nizza, per la chiusura di quel grande "buco" della vergognaa fianco del Palazzo del Casinò, per anni vera spina nel fianco della rassegna. Al suo posto ora un grande cubo rosso ("rosso Biennale 3020", per la precisione) che racchiude una sala all'avanguardia capace di ospitare 446 spettatori per la nuova rassegna "cinema in giardino" con film per un pubblico più ampio. L'offerta di posti salirà quindi a 5.832 consentendo al presidente della Biennale, Paolo Barattae al direttore della Mostra, Alberto Barbera di completare quel progetto iniziato sei anni fa con la riqualificazione della Sala grande e poi della sala Darsena. «Un bel giorno sospirato da tempo» osserva Baratta insieme al sindaco, Luigi Brugnaro. A coronare il nuovo restyling della Mostra era prevista la presenza stasera del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ha cancellato il viaggio a Venezia in segno di lutto per il terremoto di Amatrice. Ci sarà invece il ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini che domani presenterà una nuova iniziativa per promuovere le presenze nelle sale cinematografiche italiane. Si parlerà forse anche della nuova legge sul cinema, quella che dovrebbe assegnare al Fus cinema 450 milioni anche se l'iter del provvedimento procede tra molti ostacoli. Ad aprire domani la programmazione della nuova sala del " Cinema in Giardino" ci sarà il film di Gabriele Muccino "Baciami ancora". Un titolo che dovrebbe attrarre anche i non addetti ai lavori. «Siamo un grande festival - spiega Baratta - ed è importante dialogare con il pubblico, offrendo vari generi e incontri con i registi e attori». Al Lido siè intanto vicini al tutto esaurito. Vittorio Bonacini, presidente dell'Associazione veneziana albergatori riconosce che la Mostra «ha portato in salvo una stagione ad alto rischio; le strutture al Lido vanno verso il tutto esaurito ma la differenza alla fine la faranno le prenotazioni last minute». Molto è merito del decisionismo di Brugnaro, ma anche della collaborazione tra Biennale e amministrazione comunale che sta producendo risultati concreti. Dopo la chiusura del "buco" (doveva ospitare il nuovo palazzo del cinema ma si rivelò una discarica di amianto) il lavoro congiunto proseguirà con la riqualificazione del piazzale antistante l'ex Casinò da utilizzare per la Mostra, ma anche per convegnie congressi. Trai lavori previsti anche la "promenade" che va dall'Hotel Des Bains all'Excelsior,e il rilancio dell'aeroporto "Nicelli" lungo un asse che guarda agli scali di Asiagoe Cortina.I due alberghi storici del Lido torneranno (non prima di due anni) hotel di lusso con un restyling da 120 milioni di euro secondo il piano approvato due mesi fa dal Fondo Lido di Venezia (che ha sostituito East capital) gestito da Coima Sgr che prevede l'ingresso del nuovo investitore London & Regional Properties Group, società inglese specializzata negli investimenti alberghieri con portafoglio di9 miliardi di sterline e 6mila camere in gestione. ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La novità. Al posto del vecchio «buco» urbanistico vicino al casinò, oggi c'è una sala all'avanguardia dedicata ai non addetti ai lavori 31/08/2016 Pag. 20 diffusione:149769 tiratura:200828 La Venezia di Olmi, intima provinciale e commovente C.B. L'ultimo Leone, quello d'oro alla carriera del 2008, non ha potuto ritirarlo di persona. «Ero in carrozzina per una malattia autoimmune - la sindrome di Guillain-Barré n.d.r. - ma da casa aspettavo le reazioni con grande curiosità». Ermanno Olmi risponde da Asiago, rifugio per riflettere e per curare la salute, che è stata malferma in questi ultimi anni, ma che va curando. Da anni il regista bergamasco ha casa sull'altipiano veneto, dove ha girato molte scene di trincea per l'ultima pellicola, "Torneranno i prati" (2014), il corpo a corpo di un soldato con la Prima guerra mondiale. Al Lido nel 2011 era approdato "Il villaggio di cartone", che tra le quinte di una chiesa raccontava la precarietà della vita degli immigrati. Una sceneggiatura che aveva scritto in collaborazione con Claudio Magris e Gianfranco Ravasi. In questi giorni Olmi è impegnato al montaggio di un lavoro sul cardinale Carlo Maria Martini. «Un personaggio che ha influenzato la nostra vita su molti aspetti, dal terrorismo all'eutanasia. Sarei voluto venire a Venezia per salutare il mio grande amico Terrence Malick - in concorso con con "Voyage of Time" n.d.r.. Mi farò mandare uno di questi straordinari apparati moderni grazie a cui si possono vedere i film a casa -ironizza. - Mi piacerebbe anche rivedere la signora Natalie Portman, attrice bella, intelligente, armoniosa che suscita sentimenti non ancora esplorati nei suoi ammiratori. Vorrei salutare anche tutti quegli amici con cui sapevamo esultare per le felicità vere, per la voglia di cambiare il mondo, che ora è asservito a questo umiliante scopo che alla fine è il denaro. Io appartengo a quella generazione in cui abbiamo creduto nei sentimenti, i più semplici, i più necessari. Ora è tutto allo sbando e si commettono errori anche gravi. A questo punto può accadere qualsiasi cosa, mentre le vere civiltà sono in grado di governare il tempo». La prima volta che andò a Venezia Olmi aveva 22 anni ed era un semplice spettatore. «Quando sono arrivato al Lido mi sono commosso, ho provato un tipo di emozione che uno non pensa di avere nelle corde dell'anima, una specie di sogno reale. Come quando si è innamorati e si perde il controllo della razionalità. Il vantaggio di questa perdita sta nel fatto che uno avverte sensazioni che non aveva mai provato prima». La prima volta da "professionista" alla Mostra, invece, fu con "Un certo giorno" (1969), che hanno poi riproiettato dopo la consegna del Leone d'oro alla carriera: «Quando mi hanno raccontato le reazioni del pubblico, ho rivissuto l'innocenza dei miei 28 anni, quando la vita ha molti scopi e l'avvenire è aperto. È stato un successo straordinario, un film riuscitissimo perché amavo il cinema ed ero sfrenato. Non mi preoccupavo del rischio del fallimento, perché non avevo niente da perdere». Il Leone d'oro è arrivato nell'89 per "La leggenda del santo bevitore". «Non me lo aspettavo proprio. È stato una vera sorpresa. Due anni prima avevo vinto l'argento per la miglior regia con "Lunga vita alla signora!" e il mio amico e critico Tullio Kezich sosteneva che non avevo l'oro solo perché ero a Parigi per le riprese del film successivo. A me non importava, ero felice, perché un premio è sempre il riconoscimento di quanto impegno metti nelle cose che fai». Molto prima, nel 1978, il maestro aveva ricevuto la Palma d'oro al festival di Cannes per "L'albero degli zoccoli". «Sulla Croisette mi ha dato grandi soddisfazioni. In quell'occasione ho conosciuto il regista americano Alan Pakula - che lo stesso anno firmò "Tutti gli uomini del presidente", vincitore di quattro premi Oscar n.d.r. che poi è morto in un incidente d'auto. Io non parlavo una parola di inglese e lui era nelle stesse condizioni con l'italiano. Avevamo però una grande intesa, comunicavamo come fanno i bambini, quando la parola si percepisce attraverso il suono. Mi disse che dopo aver visto "L'albero degli zoccoli" la sua vita era cambiata». E Venezia? «Venezia ha quello che appare come un limite o un difetto, credo e invece si rivela come una virtù. La ricordo con quel tanto di provincialismo che, se dosato, è bello, è come fare un picnic in dieci». ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 27 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL COLLOQUIO 31/08/2016 Pag. 38 diffusione:226066 tiratura:334292 Il festival scopre la gioventù senza rabbia Da Piccioni a Muccino, gli autori al Lido raccontano ventenni in fuga con le normali difficoltà dell'età EMILIANO MORREALE VENEZIA ALLA MOSTRA del cinema, tra i titoli italiani, si affacciano vari film che raccontano giovani poco prima o poco dopo la maggiore età. Nel nuovo film di Gabriele Muccino, L'estate addosso (nella sezione Cinema nel giardino) un giovane (Brando Pacitto) parte per San Francisco subito dopo la maturità e si ritrova insieme a una compagna di classe, entrambi ospiti di una coppia gay, con i conflitti e gli affetti del caso. In Piuma di Roan Johnson (in concorso) due liceali e le loro famiglie si trovano ad affrontare una gravidanza imprevista. Indivisibili di Edoardo De Angelis (Giornate degli autori) ha al centro due gemelle siamesi alle soglie dei diciott'anni che vengono portate in giro dal padre, a cantare in feste e processioni a Castelvolturno. In Questi giorni di Giuseppe Piccioni (Concorso) si racconta l'amicizia tra quattro ragazze poco più che ventenni in una città di provincia. A novembre, aggiungiamo, è in uscita Non è un paese per giovani di Giovanni Veronesi, che parte da una trasmissione di Radio2 in cui il regista dialogava con un giovane che aveva deciso di lasciare l'Italia. È singolare e apprezzabile che registi anche non giovanissimi si interessino ai ventenni, anziché concentrarsi sui quarantenni-cinquantenni in crisi. Ma davvero raccontare i giovani senza lasciarsi abitare dai propri fantasmi e pregiudizi è difficilissimo: chi li conosce? Chi riesce a capirli? Curioso che questi film siano ospitati al festival, due anche in concorso, perché il cinema d'autore e da festival di solito è attratto dai giovani soprattutto come spia per raccontare disagio, emarginazione, insomma come portatori di uno sguardo sulle contraddizioni della società (un notevole esempio recente era Fiore di Claudio Giovannesi). Ma più in generale, nella tradizione del cinema italiano i vent'anni non sono un'età molto amata. All'epoca del neorealismo sono stati importanti i bambini, simbolo della ricostruzione del paese. In anni più recenti, gli adolescenti, visti come propaggine dell'infanzia più che come ingresso, magari conflittuale, nell'età adulta. Da un lato si sono avuti personaggi di adolescenti poveri o marginali, come si diceva, con risultati anche notevolissimi: di recente, ad esempio, L'intervallo di Di Costanzo o Corpo celeste di Rohrwacher. Dall'altro, adolescenti che sono lo specchio dei registi, in una variante light del paternalismo che potremmo chiamare "fratellonismo". Ne erano esempi, alcuni film precedenti proprio di Muccino e di Veronesi: Come te nessuno mai e Che ne sarà di noi, ma anche un successo di pubblico come Notte prima degli esami. Metafora di questo stato d'animo è spesso l'estate, la sua sospensione, con il tempo delle stagioni che si sovrappone a quello della Storia. Questi film, peraltro, appaiono spesso rivolti più al pubblico dei padri che a quello dei figli, e raramente funzionano su un pubblico di under 20. Uno dei rari casi è stato qualche anno fa Scialla! di Francesco Bruni, mentre un film pensato anche per un pubblico di liceali come Un bacio di Ivan Cotroneo non ha avuto risposta da quel pubblico. Quella che è quasi sempre mancata, nei ritratti di gioventù del cinema italiano, è la rabbia. Il classico "avevo vent'anni e non permetterò a nessuno di dire che è l'età più bella" di Paul Nizan, il "famiglie! Vi odio!" di Gide e il senso di rivolta verso la società. I personaggi oggi sembrano posseduti soprattutto dal demone della fuga. I giovani di Veronesi lasciano l'Italia per Cuba, quelli di Muccino vanno verso gli Usa, quelle di Piccioni a Belgrado per un'offerta di lavoro, e perfino quelle di Indivisibili sognano la California di Janis Joplin. Chi conosce i ventenni d'oggi sa che non è affatto una fantasia di registi e sceneggiatori. SULLO SCHERMO L'ESTATE ADDOSSO Nel film di Muccino un giovane va in California dopo la maturità QUESTI GIORNI L'amicizia di quattro ragazze in provincia nel film di Piccioni PIUMA Johnson racconta due liceali alle prese con una gravidanza inattesa ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato R2 SPETTACOLI & TV 31/08/2016 Pag. 39 diffusione:226066 tiratura:334292 "Aspetto di tornare in carcere non lascerò mai il mio Iran" ARIANNA FINOS NEL 2013 il regista iraniano Keywan Karimi ha scontato quindici giorni d'isolamento in carcere per propaganda contro il regime e "offese al sacro" perché aveva girato il documentario sui graffiti a Teheran, Writing on the city, mostrando anche scritte di protesta. Nell'ottobre del 2015 è stato condannato a sei anni di prigione e 223 frustate. Nel febbraio dell'anno scorso il giudice d'appello ha ridotto gli anni (a uno) ma non le frustate. Il cineasta, oggi trentenne, vive in un'eterna attesa. «Non so cosa mi succederà domani, non posso fare progetti», racconta Karimi dalla sua casa a Teheran, «aspetto che il giudice mi chiami per andare in prigione. Realizzare il mio nuovo film sotto una tale pressione è stato arduo». Lavorare lo ha aiutato a non andare in pezzi, il sostegno ricevuto dai cineasti di tutto il mondo ha interrotto la sua solitudine e lo ha commosso: non si ritiene un attivista politico, ma un artista. Drum sarà presentato alla Settimana della Critica a Venezia. «Accompagnare il film al festival sarebbe stato un segnale importante. Non so cosa quali reazioni ci saranno nel mio paese, ma voglio essere ottimista: non ho mai fatto nulla d'illegale, anche se in molti pensano che abbia commesso un crimine facendo il mio mestiere». Il film racconta di un avvocato che vive e lavora in una Teheran senza tempo. In un giorno di pioggia un uomo gli consegna un pacco, che si rivela importante per uomini potenti e misteriosi. La sua abitazione viene perquisita, l'uomo minacciato e con lui la fidanzata e il suo miglior amico. Colpito negli affetti più cari, l'avvocato metterà in atto una crudele vendetta. «I miei personaggi reagiscono alle ingiustizie. Per certi aspetti la morte degli uomini di potere rappresenta la vendetta di una classe sociale schiacciata dalle condizioni in cui è costretta a vivere». La storia, il cui spunto nasce dalla cronaca, è liberamente ispirata al romanzo omonimo di Alimorad Fadaienia: «Lo scrisse oltre 40 anni fa, ma oggi è più attuale che mai. Gli anni Sessanta sono stati un periodo strano per l'Iran: i profitti del petrolio sono aumentati, lo sviluppo economico è stato funzionale ai sogni dello Scià e della sua classe dirigente. Sogni di una vita migliore, accompagnati però da un crescente senso di superiorità: ci sono stati intellettuali e artisti pagati dal governo per fare propaganda, altri che si sono schierati contro, a volte imprigionati e torturati. E poi terza categoria di autori, le cui opere oggi vengono riscoperte, e che parlano di una realtà più amara». La Teheran che Karimi inquadra in bianco e nero è senza tempo, svuotata, distrutta. Scarni i dialoghi, molti i rumori della metropoli, le voci in lontananza. «Teheran è diventata capitale nel 1600, due secoli dopo la modernizzazione ha distrutto i vecchi edifici e l'avidità ha creato una città brutta e deforme: Drum è una metafora della distruzione di Teheran. L'avidità ha abbattuto edifici, valori, ambiente. Una città di bugie e trappole, dall'architettura casuale, sotterranea». Karimi ha progettato il film per due anni, subito dopo il carcere. «Pensavo ossessivamente alla storia, avevo fissato nella mente ogni dettaglio della sceneggiatura». Ha girato in primavera, quando la città (17 milioni di abitanti), è deserta. «In genere i registi iraniani girano nelle zone ricche, io ho scelto quelle povere: da Bazar a Shahre Rey». Keywan Karimi non ha pensato mai di abbandonare il suo paese: «Amo l'Iran, se quelli come me se ne vanno, chi resterà a ricostruirlo? Credo di dover rimanere nella mia terra malgrado i suoi problemi, e lavorare per migliorare le condizioni di tutti». A proposito delle sue origini, il regista racconta: «Quando nasci curdo in Medio Oriente, sai che devi essere forte. La parola curdo nei media ha un significato politico, per me è un'esperienza che porto nei film che faccio. I miei personaggi possono non parlare curdo o vivere in terre curde, ma lo sono nel profondo delle loro vite. Essere curdo è un modo di vivere, niente di più. Una sorta di resistenza...». Prima di diventare un cineasta Karimi ha studiato sociologia e filosofia: «A 15 anni ho cominciato a pubblicare racconti. Poi sono andato all'università e ho iniziato a girare. Sono un ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato R2 SPETTACOLI & TV / Il regista Keywan Karimi, condannato alla galera e a 223 frustate presenterà alla "Settimana della critica" il suo nuovo "Drum" 31/08/2016 Pag. 39 diffusione:226066 tiratura:334292 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato autodidatta, ho imparato e corretto gli errori film dopo film». Definisce Asghar Farhadi - oggi il regista più premiato del Paese (Oscar per Una separazione) - «il risultato del liberalismo e dell'ascesa della borghesia in Iran», mentre lo scomparso Kiarostami «ha avuto grande influenza sui nostri registi, restituendo un'atmosfera esotica e speciale del nostro paese». Quando gli si chiede se è in contatto con il collega Jafar Panahi, anch'egli condannato dal regime, Karimi risponde: «In nessun modo, non ho contatti con nessuno del cinema iraniano. Sono solo». PROGETTI Non so cosa succederà domani Aspetto che il giudice mi chiami LA MOSTRA Sarebbe stato un bel segnale per tutti poter seguire il film in Italia www.labiennale.org/it/cinema/73-mostra/ PER SAPERNE DI PIÙ Foto: IL REGISTA Keywan Karimi Alla Settimana della critica "Drum" (sopra) del regista iraniano Foto: SUL SITO In diretta dal Lido di Venezia lo speciale con interviste, video, foto, Facebook Live e altre curiosità sulla 73ª Mostra del cinema 31/08/2016 Pag. 40 diffusione:226066 tiratura:334292 Nella Sala Web di "Repubblica" 18 film dal Lido ALESSANDRA VITALI A CASA come al Lido, diciotto film da vedere in contemporanea con il passaggio ufficiale alla Mostra. È la Sala Web di Venezia 73, quella in cui Nuovo Cinema Repubblica, l'iniziativa di Repubblica.it e MYmovies.it dedicata al cinema d'autore, presenta una selezione dai titoli in cartellone. Scelti da quattro sezioni, saranno disponibili ogni sera in anteprima streaming mondiale e poi on demand per cinque giorni. Il cinema non si ferma nelle sale del Lido, d'altronde da tempo non è più fermo al grande schermo. È la nuova modalità di fruizione, «un fatto impossibile solo pochi anni fa - osserva il direttore della Mostra, Alberto Barbera - e la Sala Web è un esempio importante che permette ai registi di trovare un pubblico al di là di tutte le frontiere. E il nostro, che è il più antico festival nella storia del cinema, deve far parte del racconto di questa nuova storia». Il programma è ricco. Undici lungometraggi della sezione Orizzonti, quattro di Biennale College-Cinema, uno di Cinema nel giardino e due della sezione Fuori Concorso. Fra i titoli disponibili online, anche cinque italiani: Il più grande sogno di Michele Vannucci (Orizzonti), Liberami di Federica Di Giacomo (Orizzonti), Franca: chaos and creation di Francesco Carrozzini (Cinema nel Giardino), Orecchie di Alessandro Aronadio (Biennale College - Cinema), Our war di Bruno Chiaravalloti, Claudio Jampaglia, Benedetta Argentieri (Fuori Concorso). Per accedere alla Sala Web, è sufficiente attivare un abbonamento Unlimited (17,90 euro) alla piattaforma streaming di Mymovieslive, che permette da subito l'accesso illimitato a un catalogo di oltre 500 film. Si comincia domani alle 21 con la commedia Orecchie di Alessandro Aronadio mentre venerdì sono in programma tre film: il tedesco Die einsiedler di Ronny Trocker (alle 17), Hotel Salvation dell'indiano Shubhashish Bhutiani (18.30), e Franca: chaos and creation, ritratto della celebre caporedattrice di Vogue Italia, Franca Sozzani. Registi apprezzati come il cinese Wang Bing o l'iraniano Parviz Shahbazi arricchiscono una programmazione che comprende anche le ultime opere di Tim Sutton, Gastòn Solnicki, Peter Brosens e Jessica Woodworth. I film GIOVEDÌ 1 Orecchie di Alessandro Aronadio ORE 21 VENERDÌ 2 Die Einsielder di Ronny Trocker ORE 17 Hotel Salvation di Shubhashish Bhutiani ORE 18.30 Franca: Chaos and Creation di Francesco Carrozzini ORE 21 SABATO 3 Home di Fien Troch ORE 17 King of the Belgians di Peter Brosens, Jessica Woodwor th ORE 18.30 La Soledad di Jorge Thielen-Armand ORE 21 DOMENICA 4 Una Hermana di Sofia Brokenshire, Verena Kuri ORE 18.30 Il più grande sogno di Michele Vannucci ORE 21 LUNEDÌ 5 Maudite Poutine di Karl Lemieux ORE 21 MARTEDÌ 6 Dark Night di Tim Sutton ORE 21 ORE 19 Malaria MERCOLEDÌ 7 Kékszakállú di Gastón Solnicki ORE 18.30 Liberami di Federica Di Giacomo ORE 21 GIOVEDÌ 8 El vendedor de orquídeas di Lorenzo Vigas ORE 18.30 Koca Dünya di Reha Erdem ORE 21 VENERDÌ 9 Ku Qian di Wang Bing di Par viz Shahbazi ORE 21 Our War di Bruno Chiaravalloti, Claudio Jampaglia, Benedetta Argentieri ORE 22.30 www.mymovies.it/live/nuovocinemarepubblica/venezia73/ PER SAPERNE DI PIÙ Foto: "Orecchie" di Alessandro Aronadio ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 31 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato R2 SPETTACOLI & TV L'iniziativa Cartellone. Ogni sera in anteprima streaming mondiale e poi on demand per cinque giorni 31/08/2016 Pag. 1 diffusione:159940 tiratura:227480 Parte Venezia la Mostra dei paradossi ALBERTO MATTIOLI INVIATO A VENEZIA Il film più atteso non è un film. Imperversano i documentari, di tutti i generi e in tutte le sezioni. I mattoni ci sono, però il concorso inizia clamorosamente con un musical. In concorso mancano sia il consueto romeno sia l'abituale coreano, ma c'è Margherita Buy. PAGINA Sbarca mezza Hollywood, però si vedrà anche un film su Rocco Siffredi, mostro in Mostra, e uno restaurato di Veit Harlan, il regista più amato da Goebbels, quello di «Süss l'ebreo». C'è lo stilista che fa il regista e lo stilista che fa la festa per il documentario (un altro!) che il figlio fotografo dedica a maman, famosa giornalista. A proposito di festeggiare: si fa ma non si dice, perché non si può certo restare insensibili al grido di dolore che arriva da Amatrice. Di tutto, di più, a questa Mostra di Venezia, edizione numero 73. Fino al 10 e ai Leoni, è un continuo paradosso. Si inizia stasera con un'apertura in tono minore causa terremoto (niente smoking e niente festona sulla spiaggia dell'Excelsior), ma alla mesta cerimonia officiata da Sonia Bergamasco segue «La La Land» del genietto Damien Chazelle, musical pare brillantissimo con Emma Stone e Ryan Gosling che ballano. Tutti aspettano con ansia spasmodica «The young Pope» di Sorrentino con Jude Law che fa Pio XIII, che però non è un film, è una serie tivù. I documentari, si diceva, sono onnipresenti. I venerati maestri parlano moltissimo di spiritualità, Terrence Malick addirittura della nascita del mondo, però torna alla grande il western. Per la gioia dei fotografi e di tutti noi sbarca una carrettata di divi hollywoodiani come a Venezia non si vedeva da tempo, a cominciare dalla coppia più glamour, Michael Fassbender e Alicia Vickander, insieme nella vita e nel romanticissimo «The Light Between Oceans». Il livello generale, giurano i cinéphiles più avveduti o forse solo più ottimisti, è discreto tendente al buono. Dopo il terremoto, le feste non si possono chiamare così, meglio ribattezzarle serate o eventi, ma insomma ci sono, anche clamorose come quella di Valentino per Franca Sozzani o il party per pochissimi bellissimi elegantissimi per festeggiare Tom Ford, stilista-regista ormai forse più regista-stilista. Però si moltiplicano le iniziative di solidarietà pro-terremotati. Gli italiani? I più famosi non sono in concorso. I beninformati dicono che per quelli in gara non sia una grande annata. Tutti i giornalisti sono cinici e quelli di cinema sono i più cinici dei giornalisti, ma già si scommette su chi dei colleghi cadrà prima in catalessi a «Spira Mirabilis», due ore di documentario (ancora!) sull'universo spiegato partendo dalle meduse oppure sulle meduse partendo dall'universo. E tuttavia l'impressione è che quest'anno il direttore, Alberto Barbera, abbia messo in cartellone anche dei film «normali», quelli che vanno a vedere gli spettatori veri. Del resto, ricorda l'« Hollywood Reporter», negli ultimi anni Venezia ha presentato dei film che poi sono andati benissimo agli Oscar. Si è perfino coperto l'infame «buco» accanto al Casinò con una nuova sala provvisoria, un cubo rosso che spicca e spacca in un Lido che è sempre quello dai tempi del De Gasperi I (frequentatori compresi), con alberghi catacombali, serate catatoniche, ristoranti che chiudono alle dieci, buonanotte. E buona Mostra. ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 32 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CINEMA 31/08/2016 Pag. 31 diffusione:159940 tiratura:227480 "Sarò una madrina semplice Il discorso l'ho scritto da sola" Stasera l' attrice Sonia Bergamasco inaugura la Mostra del cinema "Con gioia, emozione e senso di responsabilità per chi sta soffrendo" FULVIA CAPRARA VENEZIA Il mare, il sole a picco, la folla di telecamere e microfoni, i rumori di sega e di martello che accompagnano gli ultimi preparativi per l'inaugurazione. Un'altra avrebbe preteso ombra, silenzio, aria condizionata. Non lei, Sonia Bergamasco, milanese, diplomata in pianoforte al Conservatorio Giuseppe Verdi prima di spiccare il volo che l'ha portata in palcoscenico, dal debutto con Giorgio Strehler nell' Arlecchino servitore di due padroni fino alle ultime prove da regista, passando per la tv dei grandi numeri, da La meglio gioventù al Commissario Montalbano. E naturalmente per il cinema, dove ha eso rdito nel 2001 nell' Amore probabilmente di Giuseppe Bertolucci. Diva mai, attrice sempre, Be rgamas co si sottopone quieta ai doveri di madrina della Mostra, scosta i rami di una pianta invadente, mormora, con un sorriso, che stasera indosserà un abito Armani, e parla del suo anno straordinario, aperto al fianco del fenomeno Zalone e in attesa di esser chiuso con un'altra regia teatrale, del testo, tratto da Balzac, di Stefano Massini, con Isabella Ragonese e Federica Fracassi protagoniste. Quella di stasera, segnata dal lutto e dal dolore per i danni del terremoto, non sarà un'inaugurazione facile. Come affronterà la prova? «Con emozione, gioia, senso di responsabilità. Ma anche con parole semplici e personali, senza agg rava re gli spettatori che sono qui per vedere cinema, ma che come tutti noi hanno vissuto le tragedie questi giorni. Ho scritto io stessa il testo di stasera, ripensando a quello che è successo e sperando di trovare i termini adeguati per rivolgere un pensiero a chi soffre. Nella linea della Biennale che, a parole importanti, ha fatto seguire gesti concreti di solidarietà». Che ricordi ha della Mostra di Venezia? «Uno soprattutto, quando vidi alle 8,30 di mattina, seduta in prima fila in Sala Grande, Natural Born Killers ... Indimenticabile. Ho preso parte a tante edizioni, mi ha sempre colpito il pubblico, che è molto vivo, estremamente appassionato, e anche partigiano». Questo è stato il suo anno speciale. Come l'ha vissuto? «Arriva un'età in cui le cose si godono serenamente. Ho sempre amato questo lavoro, ancor prima di iniziare a farlo sul serio, sapendo già che avrebbe comportato difficoltà, pensieri, pause, frustrazioni. Non ho mai avuto l'assillo del successo, anche se, certo, tutti vogliamo essere amati. Questo è un mestiere che dà tanta energia e sono molto grata a quelli che vedono passi avanti nel mio percorso personale». In «Quo vado?» è stata un'insopportabile dottoressa Sironi. «Ho difeso il personaggio con le unghie e con i denti, ho visto la Sironi come una che ha sofferto le pene dell'inferno, e sono stata dalla sua parte». Come si fronteggia il tornado Zalone? «La comicità è un'arte sottile, non ci sono regole, ho capito che era necessario entrare nei ritmi e nei tempi del protagonista. È stato bello, ma non facile». Ripeterebbe l'esperienza? «Sì, se la storia avesse i dati per funzionare, lo rifarei. Leggendo la sceneggiatura di Quo vado? avevo subito immaginato che la coppia comica era azzeccata». Cinema e teatro. Preferenze, differenze? «Lavorando nell'uno e nell'altro ambiente, continuo a interrogarmi. Da una parte il teatro, con i suoi tempi lunghi e con il pubblico che respira con te. Dall'altra il cinema, che vive sempre nel presente, cogliendo gli attimi. Per quanto mi riguarda, alla fine non voglio scegliere, e neppure fare mai l'uno senza l'altro. Sono ambedue luoghi dalle grandi possibilità espressive, però il teatro è la mia casa». Tutto è pronto Sopra, l'attrice di cinema, teatro e ultimamente anche regista Sonia Bergamasco al suo arrivo al Lido di Venezia; a destra, il Palazzo del Cinema addobbato di rosso per il Festival Di tante edizioni viste mi ha sempre colpito il pubblico: appassionato vivo e pure partigiano Sonia Bergamasco Attrice, ultimo film «Quo vado?» con Zalone Foto: REUTERS ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 33 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Anteprima Venezia 31/08/2016 Pag. 31 diffusione:159940 tiratura:227480 [F.C.] VENEZIA La responsabilità di un sorriso, di un pensiero leggero, di un attimo di allegria è tutta riposta stasera in La La Land di Damien Chazelle, il film che apre la Mostra numero 73, tra ritmi, gorgheggi e volteggi, in omaggio alla dorata stagione del musical americano. Per il resto, sul tappeto rosso dove con la protagonista del film Emma Stone sfilerà la giuria molto glamour del concorso, guidata dal regista Sam Mendes, ci sarà poco da ridere. Il Lido, che stasera insieme a Jerzy Skolimowski e Jeremy Irons accoglie anche il Ministro Franceschini (che domani lancerà una campagna per promuovere il cinema in sala), il direttore di Cannes Thierry Fremaux e quello della Festa di Roma Antonio Monda, lo stato maggiore di Mediaset e della Rai, con Antonio Campo Dall'Orto in testa, è trasformato in una fortezza supersorvegliata. A ogni angolo dei viali alberati posti di blocco, varchi con barriere jersey antisfondamento (Nizza, tristemente, insegna) e intorno al Palazzo del cinema e alla nuova struttura a forma di cubo rosso -fuoco dove si svolgeranno le proiezioni del Cinema in giardino, controlli infittiti, metal detector, forze dell'ordine che fermano addetti ai lavori chiedendo dove siano diretti. In più, aleggia il dolore per le vittime del terremoto e con esso la voglia di non fare nulla che possa stridere con l'atmosfera generale del Paese. Il party che tradizionalmente apre il girotondo festivaliero è annullato e per il cast del film inaugurale è stata organizzata solo un cena privata. Dal fine settimana, però, le luci si riaccendono, soprattutto a Venezia, nei palazzi nobiliari affacciati in Laguna. La bellezza è la cura migliore contro le ferite del mondo. Foto: ANSA Foto: La nuova sala al Lido ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 34 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Debuttano al festival le barriere anti-terrorismo 31/08/2016 Pag. 24 diffusione:112565 tiratura:151086 Dalla Cina 600 milioni per opere europee Venerdì alla Villa degli Autori il presidente della Shanghai Film Art Academy, Jiang Bo e Ai Yu, general manager del China Everbright Limited (un fondo di investimento leader indiscusso in questo specifico settore di attività) firmano la costituzione del Sino-Italian Film Culture Development Fund. Autorizzato dal governo cinese per le attività dei prossimi cinque anni e dotato di una capacità da 200 milioni di dollari fino a 600 milioni di dollari in tre tranche progressive, il Fondo è costituito per sostenere la realizzazione di film italiani e cinesi, per promuovere giovani talenti e per contribuire alla crescita dell'industria cinematografica sino-italiana e sino-europea a partire dalle giovani generazioni di autori. L'accordo si colloca nel quadro delle attività del China Film Forum promosso dalle Giornate degli Autori per il terzo anno consecutivo e della vivace attività di scambio tra l'Italia e la Cina sostenuta dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, che quest'anno ha voluto a Venezia per il Focus sulla Cina promosso dal MiBACT un ampio confronto tra le due cinematografie. La delegazione cinese guidata dal Presidente della Shanghai Film Art Academy, Jiang Bo, ricevuta sul tappeto rosso della Mostra nella serata inaugurale, sarà inoltre impegnata nella creazione, in accordo con le Giornate degli Autori, dell'Asian Pacific Art Film Festival, piattaforma di scambio culturale tra Europa e Cina che per i prossimi cinque anni realizzerà con le Giornate e nel quadro della Mostra del Cinema iniziative di promozione e formazione intese a favorire e promuovere i giovani talenti delle due cinematografie. Nella serata di gala di domani alla Villa degli Autori saranno premiati con uno speciale riconoscimento alla carriera Jiang Bo, il produttore Yu Kang Chun (che diverrà il general manager dell'Asian Pacific Art Film Festival) e tre promesse del cinema cinese. Foto: Una scena di "Always Shine" Foto: L'ACCORDO PROMOSSO DALLE GIORNATE DEGLI AUTORI PREVEDE LA PROMOZIONE DEI GIOVANI TALENTI DELLE DUE CINEMATOGRAFIE ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 35 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'INTESA 31/08/2016 Pag. 24 diffusione:112565 tiratura:151086 Sogno e realtà i due sguardi di Venezia Lo scintillante musical "La La Land", omaggio alla Hollywood dei tempi d'oro, inaugura oggi un festival che non dimentica sisma e conflitti Gloria Satta Sarà lo scintillante musical "La La Land", una grande storia d'amore ambientata nella Hollywood dei tempi d'oro, diretta dal 31enne Damien Chazelle e interpretata dalle star Ryan Gosling e Emma Stone, ad aprire stasera la 73ma Mostra di Venezia, la prima del rinnovato mandato di Alberto Barbera. E sarà, com'è stato ampiamente annunciato, un'inaugurazione all'insegna della sobrietà, in segno di rispetto per le vittime del terremoto. Gli onori di casa spetteranno alla madrina Sonia Bergamasco, reduce dai trionfi al botteghino di "Quo vado?". Jeremy Irons consegnerà il Leone d'oro alla carriera a Jerzy Skolimowski (il primo di questa edizione: il secondo andrà a Jean-Paul Belmondo) e tesserà il pubblico elogio del regista. Ad accompagnare "La La Land" è venuta solo Emma Stone, Gosling è assente giustificato trattenuto su un altro set. CELEBRITÀ E anche se non ci sarà la cena ufficiale della Biennale, le celebrità in sala non mancheranno, a cominciare dai giurati guidati dal regista inglese Sam Mendes: Laurie Anderson, Gemma Arterton, Giancarlo De Cataldo, Nina Hoss, Chiara Mastroianni, Joshua Oppenheimer, Lorenzo Vigas (Leone d'oro 2015), Zhao Wei. In platea siederanno anche i giurati delle sezioni Orizzonti (presidente è il regista francese Robert Guédiguian) e dell'Opera prima, guidata da Kim Rossi Stuart, che presenterà fuori concorso il suo nuovo film "Tommaso". La presenza istituzionale sarà affidata al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, al Governatore del Veneto Luca Zaia. E al ministro Dario Franceschini che, al Lido, domani annuncerà insieme con i produttori e i distributori l'avvio di una nuova campagna finalizzata a incrementare le presenze nei cinema. Ma prima Franceschini s'incontrerà con la ministra della Cultura francese Audrey Azoulay che, al Lido, dopo l'inaugurazione visiterà accompagnata dal presidente della Biennala Paolo Baratta il padiglione francese della Biennale Architettura. Attesi il dg Rai Antonio Campo all'Orto e il gotha del cinema: Paolo Del Broccco di RaiCinema, Giampaolo Letta e Carlo Rossella (Medusa), Roberto Cicutto di Cinecittà Luce, Thierry Fremaux (direttore Festival di Cannes), Piera Detassis e Antonio Monda, rispettivamente presidente e direttore della Festa di Roma che si aprirà un mese dopo la chiusura della Mostra. A Venezia c'è stato un altro ministro, ma in forma privata: Antonio Calenda, titolare dello Sviluppo Economico. Ieri sera, alla preinaugurazione della Mostra, ha assistito alla proiezione della copia restaurata del film Tutti a casa, diretto da suo nonno Luigi Comencini. Stasera si aprono anche le Giornate degli Autori , la sezione parallela e indipendente guidata da Giorgio Gosetti. SIRIA E si apre nel segno della realtà: la Siria è infatti protagonista di "The War Show" di Andreas Dalsgaard e Obaidah Zytoon. E' un film nato sui cellulari e documenta l'inferno in cui il Paese mediorientale è piombato a causa della guerra che in cinque anni ha fatto 400mila morti e prodotto sei milioni di profughi. La Siria sarà anche protagonista del film di chiusura, il 10 settembre: "Ombre dal fondo" di Paola Piacenza che ha riportato il giornalista di "La Stampa" Domenico Quirico sui luoghi in cui, nel 2013, venne tenuto prigioniero per 152 giorni dai ribelli jihadisti. Un ritorno all'inferno, denso di emozioni e ricco di spunti di riflessione sul giornalismo, la guerra, le tragedie dei nostri anni. Foto: IL FILM DI APERTURA Ryan Gosling e Emma Stone in "La La Land" di Damien Chazelle Foto: AD ACCOMPAGNARE IL FILM DI DAMIEN CHAZELLE SOLO EMMA STONE GOSLING TRATTENUTO SU UN ALTRO SET Foto: IL FILM DI CHIUSURA Denzel Washington in "I magnifici sette" con Vincent D'Onofrio, Martin Sensmeier, Manuel Garcia-Rulfo, Ethan Hawke, Chris Pratt e Byung-hun Lee Foto: "La La Land" una grande storia d'amore diretta dal 31enne Chazelle ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 36 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato APERTURA 31/08/2016 Pag. 25 diffusione:112565 tiratura:151086 «Io, felice di fare la madrina nell'anno della mia svolta pop» Gl. S. Sottile, elegante, sofisticata, pelle di madreperla e grande ironia, stasera Sonia Bergamasco presenterà, vestita Armani, la cerimonia d'inaugurazione della 73ma Mostra e il 10 settembre tornerà sul palco per la premiazione. «Avevo scritto un discorso sul cinema, ma la tragedia del terremoto mi ha spinto a rimetterci le mani», racconta. E' una madrina speciale, l'attrice, e porta in dote una carriera prestigiosa iniziata in teatro con giganti come Strehler, Ronconi, Bene e proseguita nel cinema con Soldini, Bertolucci, Cavani, Giordana. Milanese, 50 anni, musicista e poetessa, due figlie preadolescenti, con il marito Fabrizio Gifuni forma una delle coppie più ammirate dello spettacolo italiano. Proprio quest'anno la raffinata carriera di Sonia ha avuto una virata nazional-popolare: l'attrice ha avuto un grande successo nei panni della sadica capufficio di Checco Zalone nel blockbuster Quo vado? e, in tv, nella parte di Livia, l'eterna fidanzata di Montalbano. A Venezia, sorridentissima, comincia a prendere gusto ai rituali del festival mentre i capelli biondissimi brillano al sole. Si aspettava di fare gli onori di casa alla Mostra? «No, ed è stata una bella sorpresa: non mi avrei mai pensato che chiamassero un'attrice come me. Ho accettato senza pensarci due volte». Che tipo di madrina intende essere? «Barbera e Baratta mi hanno lasciato carta bianca. Spero di vedere più film che posso e incontrare tante persone». Cosa la lega a Venezia? «Un bel po' di ricordi. Venni per la prima volta vent'anni fa con il corto di Silvio Soldini D'estate, il mio esordio cinematografico. Poi sono tornata con i film di Giuseppe Bertolucci, ma negli anni ho vissuto la Mostra soprattutto come spettatrice». E' contenta della svolta pop che ha preso la sua carriera? «A dire la verità, la svolta pop è iniziata quando ho interpretato "Tutti pazzi per amore" e la serie "Una grande famiglia"». Perché ha accettato di interpretare Quo vado? «Amo essere sorpresa e quando Luca Medici (il vero nome di Zalone, ndr) mi ha chiesto di fare la cattiva, l'ho trovato molto divertente. Mi sono sentita inclusa in un gioco più aperto nel quale ho portato le mie peculiarità di attrice». Che effetto le ha fatto essere accostata alla comicità intelligente di Franca Valeri? «Il paragone mi ha onorata. Da attrice, e da donna lombarda, ho sempre considerato Franca un punto di riferimento. Incarna una femminilità in cui mi ritrovo». E cosa l'attirava nell'idea di interpretare Livia? «La possibilità di dare più spessore al personaggio con il pieno accordo di Camilleri, Zingaretti, Sironi, gli sceneggiatori. Non vedo l'ora che vadano in onda le nuove puntate che ho girato». Si ritrova nella battaglia per la parità di genere che coinvolge le protagoniste del cinema? «Totalmente. E' fondata e doverosa. In America, dove il cinema è positivamente sindacalizzato, gli attori lottano insieme. In Italia servirebbe un'aggregazione più forte». E' vero che il cinema non sa o non vuole raccontare le donne over 40? «Verissimo, per questo le donne dovrebbero prendere in mano la situazione, scrivendo ruoli e soggetti. Io ci sto pensando...E dire che le brave registe non mancano: ammiro Valeria Golino, Alice Rohrwacher, Valeria Bruni Tedeschi per la sua libertà espressiva e travolgente. Mi piacerebbe lavorare con lei». Cosa farà? «Tornerò al teatro: a novembre riporto in scena come regista e protagonista "Il trentesimo anno" un racconto di scena liberamente tratto dal Trentesimo anno di Ingeborg Bachmann e a marzo curerò la regia di "Luisa e Renée"». Se le sue figlie Valeria e Maria volessero fare le attrici come reagirebbe? «Per il momento solo Maria ha manifestato, in modo giocoso, questo desiderio. Comunque spiego sempre alle ragazze che questo mestiere è meraviglioso e complicato. Si può fare solo se porta tanta gioia. E se si è forti». Foto: QUI HO TANTI RICORDI VENNI CON SOLDINI PER LA PRIMA VOLTA AL MIO ESORDIO CINEMATOGRAFICO CON "D'ESTATE" Foto: A NOVEMBRE SARÒ A TEATRO COME PROTAGONISTA E REGISTA DELLO SPETTACOLO "IL TRENTESIMO ANNO" ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 37 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'intervista Sonia Bergamasco 31/08/2016 Pag. 25 diffusione:112565 tiratura:151086 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: Sonia Bergamasco al suo arrivo al Lido di Venezia ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 38 31/08/2016 Pag. 25 diffusione:112565 tiratura:151086 Gli italiani, la carica delle idee Fabio Ferzetti Registi che tornano dall'America, come il Gabriele Muccino di L'estate addosso , e altri che vanno a girare in Cina, come Cristiano Bortone con Caffè . Esordienti che cercano verità universali in un fazzoletto di strade della propria città (Irene Dionisio, Le ultime cose ). E documentaristi che invece attraversano mezzo mondo per comporre sinfonie visive di inusitata ambizione (Massimo D'Anolfi e Martina Parenti, Spira mirabilis ). Premi Oscar che girano la loro prima serie tv - The Young Pope di Paolo Sorrentino naturalmente - e nuovi talenti che invece coniugano il registro fantastico con quello iperrealistico. Un po' come il Mainetti di Lo chiamavano Jeeg Robot , che con Indivisibili del napoletano Edoardo De Angelis, uno degli eventi annunciati di questa Venezia, ha infatti in comune lo sceneggiatore Nicola Guaglianone, anche se poi De Angelis segue una strada tutta sua. Mentre altri lavorano su microcosmi ancora mai visti su uno schermo (i Testimoni di Geova de La ragazza del mondo , di Marco Danieli). Oppure siedono pazientemente in moviola e manipolando vecchie e apparentemente logore immagini di repertorio riescono a estrarne significati spesso sorprendenti, come fanno ognuno a suo modo Enrico Caria con gli anni del fascismo ( L'uomo che non cambiò la storia ) e Francesco Munzi con Assalto al cielo , che invece rielabora il decennio delle rivolte, dal 1968 al 1977. Se qualcuno ancora non crede che il cinema italiano stia attraversando un momento speciale, venga a farsi un giro a Venezia e poi ne riparliamo. E diciamo "speciale", non trionfalmente (retoricamente) magico, perché i risultati sono ancora tutti da verificare. Ma la grande varietà di modelli, linguaggi, formule produttive, ambizioni espressive, contaminazioni narrative all'opera nei film presenti quest'anno alla Mostra, davvero in tutte le sezioni, non lascia dubbi. Mai visto infatti tanti autori buttarsi in direzioni così diverse tutti insieme, perfino in senso geografico. VECCHI Come se tutti i vecchi schemi con cui fino a ieri prendevano forma quelle scommesse che chiamiamo film, di colpo non bastassero più e il cinema italiano sentisse un bisogno di cambiare pelle che si esprime in opere spesso ibride, azzardate, eccessive, comunque generose. Nessuno, tanto per fare un esempio, obbligava Kim Rossi Stuart a tornare alla regia dieci anni dopo Anche libero va bene con un film bislacco, impudico e sicuramente personalissimo come il suo Tommaso , anche se il regista-attore mette le mani avanti («l'autobiografismo è solo un'illusione ottica», ha detto), trattandosi degli accidentati rapporti con le donne di un attore-regista che gli somiglia parecchio. Eppure lo ha fatto, mettendosi in gioco con un gusto del rischio e una mancanza di calcolo che sono - comunque verrà giudicato il film - all'opposto della prudenza dominante in buona parte del nostro cinema. Come se solo così, dondolandosi nel vuoto finalmente senza rete, si potesse ritrovare il gusto e il senso di quello che resta uno dei mestieri più belli del mondo, ma solo se qualcuno dall'altra parte sta a guardare ciò che fai. E dunque, a proposito di rischio, ecco un altro esordiente, Michele Vannucci, costruire tutto il suo primo film ( Il più grande sogno ) sulla presenza fisica e l'insolito percorso esistenziale di un delinquente che uscito di galera si vede eleggere presidente del comitato di quartiere e in un paradossale percorso di redenzione tenta di sistemare la sua disastrata periferia, in un gioco tra realtà e finzione che è un'altra delle tendenze importanti nel cinema italiano di questi anni. Chissà, magari pecchiamo di ottimismo, magari alla fine ancora una volta non cambia niente (anche se un primo segno di cambiamento, bello vistoso, c'è già ed è la magnifica sala rosso fiammante allestita finalmente nei giardini sopra il famigerato "buco"). E poi, sarà solo un caso ma in due film italiani sui tre del concorso - Piuma di Roan Johnson e Questi giorni di Giuseppe Piccioni - ci sono ragazze giovanissime alle prese con gravidanze inattese ma forse benefiche. Parafrasando uno dei più bei titoli dell'adorato Monicelli, speriamo che sia cinema. ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 39 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il nostro cinema , mai come in questa edizione, mostra una grande varietà di modelli, stili, formule produttive e contaminazioni narrative. Ci sono debuttanti, documentaristi e premi Oscar come Sorrentino all'esordio nel serial LE NOVITÀ 31/08/2016 Pag. 25 diffusione:112565 tiratura:151086 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 40 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: "Indivisibili'', di De Angelis, in concorso alle Giornate degli Autori Foto: TRA I TANTI NOMI QUELLI DI BORTONE, DE ANGELIS, CARIA PICCIONI E ROSSI STUART CHE TORNA ALLA REGIA Foto: "Tommaso" di Kim Rossi Stuart fuori concorso. A sinistra "Piuma" di Roan Johnson 31/08/2016 Pag. 20 diffusione:35068 tiratura:81573 La linea sottile che unisce Venezia a Hollywood SACRO E PROFANO I film italiani sui Testimoni di Geova e sul Vangelo dei migranti. Chissà se Dio è anche nei blocchi di cemento anti-terroristi » ANNA MARIA PASETTI E FEDERICO PONTIGGIA emento mori o Chi vuol esser, lieto sia: di doman non v ' è certezza ? In un tempo di tragedie umane, la voce lieve e mondana di Lorenzo il Magnifico sembra la migliore a farci respirare, e a condurci, nella fiera delle vanità della 73esima Mostra Internazionale d ' A rte Cinematografica in apertura stasera. Dai toni necessariamente dimessi - annullato il party inaugurale per rispetto delle vittime del terremoto - mai come quest ' anno il festival gode di una dicotomia fra sacro e profano di casuale (o profetica?) intuizione. DAL PROGRAMMA realizzato dal direttore Alberto Barbera sorgono non pochi elementi tematici che vibrano di sacralità diversamente declinata. Qualcosa che riecheggia in talune opere italiane, orientate nell ' originalità della ricerca del trascendente, anche nella sua rappresentazione più bizzarra. Sarà un caso che coesistano al Lido film sui testimoni di Geova ( La ragazza del mondo del debuttante Marco Danieli - Venice Days), sul vangelo " raccontato " dai migranti ( Vangelo di Pippo Delbono , evento speciale ai Venice Days) e sul fiorire delle pratiche contemporanee di esorcismo ( Liberami di Fede rica Di Giacomo , a Orizzonti)? E ancora sull ' immortalità della " spirale meravigliosa " ( Spira Mirabilis di Martina Parenti & Massimo D ' Anol fi , nel concorso ufficiale) nonché sulla presunta " santità " di due gemelle siamesi ( Indivisi bili di Edoardo De Angelis , in concorso ai Venice Days)? Se da Israele è l ' ortodossa Ra ma Burshtein a " passare attraverso i muri " (titolo del suo film a Orizzonti è Through the Wall ) della fede per cui una futura sposa mollata quasi s u l l ' altare è certa di trovare marito in un mese " perché Dio è buono e mi ascolta " , è ancora dal Belpaese a levarsi la voce solida e straordinaria di un poeta del cinema come l ' aspi rante cristiano Ermanno Olmi nel doc E venne l ' uomo - Un dialogo con Ermanno Olmi in cartellone a Venezia Classici. Ma è la follia dell ' i ndag ine nelle profondità dell ' i nc o nscio a sondare i chiaroscuri delle grandi questioni esistenziali: in quale proporziosì, vedremo se timido o stentoreo: sul famigerato, e vergognoso, Buco è sorto un Cubo rosso shocking, che contiene una sala da 450 posti destinato al " cinema per tutti " , il Cinema nel Giardino, a ingresso libero e gratuito (proiezione serale e replica mattutina). Domani lo inaugurerà G abriele Muccino con L ' estate addosso : riuscirà la Mostra a fare di questo titolo stato d ' animo, e stato dell ' arte? Se ne la ricerca del sacro si mescola (da sempre) alle umane fragilità e, ancor più, al crescente disturbo psicologico del l ' uomo qualunque? Preti come psichiatri, guru come governanti politici, celebrazioni religiose come formule magiche condite di antiche superstizioni. E il cinema, questo dispositivo miracoloso, si prepara in questa " vene zi an a " ad aprire suggestioni più che a dare risposte. MA NON DI SOLO sacro vive l ' uomo, figuriamoci un festival. L ' edizione che apre oggi con il musical La La Land di Damien Chazelle - al Lido c ' è Emma Stone, assente il co-protagonista Ryan Gosling - ha a che fare con problemi ben più prosaici e immediati: la sicurezza, innanzitutto. La Mostra si svolge in una cittadella, se non fortificata, comunque delimitata da varchi d ' accesso presidiati, con blocchi di cemento opportunamente occultati: la memoria non può non correre all ' atten tato di Nizza, spauracchio da scongiurare già visivamente. Controlli dei badge degli accreditati al festival minuziosi, zaini interdetti in sala e presenza massiccia delle forze dell ' ordine, comprese unità cinofile: la convivenza forzata con la minaccia terroristica. E mentre il New York Times si interroga, a firma di Salvatore Settis, se sia possibile salvare Venezia prima che sia troppo tardi, il Lido risponde con un Hollywood Reporter , peraltro in buona compagnia, sottolinea il superamento ai danni di Toronto compiuto dal festival veneziano in chiave Oscar, di cui è oggi l ' anticamera preminente a livello globale, meno incoraggiante è il polso del cinema italiano: che deve fare una Mostra d ' Arte, limitarsi a certificare, mettendo in cartellone, l ' esistente o suggerire e sostenere - si veda l ' ardito Leone d ' Oro 2013 a Sacro GRA - linee evolutive, tendenze autoriali o indirizzi ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 41 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Al via oggi la 73ª edizione del Festival DAL LIDO 31/08/2016 Pag. 20 diffusione:35068 tiratura:81573 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 42 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato di genere? CHE COSA DIRÀ, e predirà, del nostro cinema Venezia 73? E, problema connesso in termini di cultura cinematografica nazionale, riuscirà ad attrarre il grande pubblico? Se la sfida americana pare già vinta sulla carta, quella italiana è tutta da giocare. Pardon , Mostrare. P illola "IL MIO DIARIO" Sui banchi di scuola con Vis e Musa, i due supereroi - assistiti dal topo investigatore Geronimo Stilton - protagonisti del diario della Polizia. Tra le pagine si affrontano tematiche delicate come l'uso sicuro del web, l'educazione alla circolazione stradale, il razzismo e la tutela dell'infanzia. Si ritrovano poi i principi fondamentali della Costituzione Foto: Venice days Sopra, " La ragazza del m o n do " di Marco Danieli. A sinistra, una scena di " Va nge lo " , di Pippo Delbono. Il Festival si apre con " La la land " 31/08/2016 Pag. 19 diffusione:16726 tiratura:31832 Le stelle di Hollywood sbarcano al Lido Ci saranno anche Denzel Washington, James Franco e Amy Adams, una delle attrici americane più pagate La nuova coppia Fassbender e Vikander partner sul set e nella vita Giulia Bianconi Si accendono i riflettori al Lido dove stasera prenderà ufficialmente il via la 73esima Mostra del Cinema di Venezia, dopo la pre-aperturadiiericonilfilmrestaurato «Tutti a casa» di LuigiComencini. Anche quest'anno non saranno solo i film ad attrarre migliaia di personeinLaguna.Sonoattesetantissime star di Hollywood, pronte a sfilaresulredcarpetdelPalazzodelCinema:dallacoppiaFassbender-Vikander a Denzel Washington, Mel Gibson,NataliePortman,JamesFranco e Amy Adams. La prima stella del cinema americano che approderà a Venezia sarà Emma Stone per «La La Land», film d'apertura in concorso. Tutte le fan che avevano sperato di vedere oggi Ryan Gosling, l'altro protagonista della commedia musicale diretta da Damien Chazelle (lo stesso di «Whiplash»),rimarrannodeluse.L'attore è, infatti, rimasto bloccato sul set del sequel di «Blade Runner». Le giovani potranno rifarsi gli occhi domani con Michael Fassbender che arriverà in coppia con il premio Oscar Alicia Vikander. I due sono partner nel film «La luce sugli oceani» e, dal 2014, anche nella vita. Galeotto fu proprioilsetdellapellicoladrammatica diretta da Derek Cianfrance, adattamento cinematografico del romanzo di M. L. Stedman. Sempre domani sfileranno al Lido anche Jeremy Renner e Amy Adams - secondounaclassificastilatadallarivista statunitense Forbes è una delle attrici di Hollywood più pagate: oltre 13 milioni di dollari - che vedremononsoloper ilfilmdifantascienza «Arrival». La Adams sarà protagonista anche del secondo lungometraggio di Tom Ford "Animali notturni" al fianco di Jake Gyllenhaal che passerà in concorso venerdì prossimo. Sempre il 2 settembrespazioperun'altracoppiadiHollywood:LievSchreibereNaomiWatts. Da oltre dieci anni insieme e con due figli, la coppia presenterà «The Bleeder» con l'attore nei panni del pugile Chuck Wepner (colui che ha ispirato la creazione del personaggio di Rocky Balboa), al Lido anche per ricevere il Premio Persol. Nella stessagiornata ci sarannoGuy Pearce, Dakota Fanning e Kit Harington (il Jon Snow de «Il trono di spade») per il thriller western «Brimstone», mentretra gliospiti della sezioneCinema nel Giardino saranno p r e s e n t i i l b e l J a m e s F r a n c o ( n e l d o p p i o ruolodiattoreeregista)eAshleyGreene(laAliceCullendellasaga«Twilight») con «In Dubious Battle». Domenica 4 arriverà anche Mel Gibson, probabilmente accompagnato dalla sua compagna Rosalind, più giovane di 35 anni, per il film fuori concorso da lui diretto «Hacksaw Ridge». Oltre alla Adams, anche a Natalie Portman toccherà unadoppiapasserella:laprimamercoledì 7 per il film «Jackie», nel quale interpretalamogliedell'expresidente degli Stati Uniti John F. Kennedy, e il giorno dopo insieme a Lily Rose Melody Depp (figlia di Johnny e Vanessa Paradis) per «Planetarium». Tra i grandi assenti di quest'anno ci sarà, invece, Cate Blanchett, voce narrante del documentario di TerrenceMalick«Voyage ofTime:Life's Journey». Nella serata conclusiva del festivaldirettamente daToronto arriveranno,infine,DenzelWashington e Chris Pratt per il remake del western«Imagnifici7»direttodaAntoine Fuqua. Al Lido non mancheranno naturalmente le stelle del nostro cinema, apartire dalla madrina Sonia Bergamasco. Ma la più attesa è Monica Bellucci, tra i protagonisti del film di Emir Kusturica «On the Milky Road«. Ci saranno inoltreMargherita Buy, Jasmine Trinca, il premio Oscar Paolo Sorrentino che oltre a presentareleprimeduepuntatedella serie tv «The Young Pope» riceveràilPremioSiaeall'InnovazioneCreativa, Gabriele Muccino e il suo «L'estate addosso», Paolo Genovese che reduce dal successo di «Perfetti sconosciuti» sarà a Venezia con il corto «Per sempre» e Kim Rossi Stuart in veste sia di presidente di giuriadelPremioVeneziaOperaPrima che regista e protagonista del filmfuoriconcorso«Tommaso».Nonostante il clima sia di festa al Lido, l'organizzazione non ha potuto dimenticarele popolazioni colpite dal sisma del centro Italia decidendo di annullare il ricevimento e la cena ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 43 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Venezia Parte oggi la 73esima Mostra del Cinema . Attesi Emma Stone e Natalie Portman 31/08/2016 Pag. 19 diffusione:16726 tiratura:31832 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 44 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato di gala di stasera e dare il via a una serie di raccolte fondi. Foto: Ospiti Attesi Michael Fassbender e Alicia Vikander protagonisti de «La luce sugli oceani». Sotto da sinistra, Natalie Portman che sfilerà sul red carpet per «Jackie» e «Planetarium» e Amy Adams protagonista sia del fim di fantascienza «Arrival» che di «Animali notturni» con Jake Gyllenhaal 31/08/2016 Pag. 49 diffusione:266814 tiratura:354388 I cento anni di Kirk Douglas: sogno come Don Chisciotte «Ero nemico dei maccartisti, oggi lotto contro ogni razzismo» Giovanna Grassi los angeles «Spartacus» ha quasi cent'anni, li compirà il 9 dicembre e oggi è fiero soprattutto dei libri che scrive. Nulla ha sconfitto Kirk Douglas, l'interprete maschile premiato dall'Oscar (alla carriera, 1996) più anziano e ancora vivente e che la Ucla (l'Università di Los Angeles) celebra con la retrospettiva Kirk: A Centennial Celebration all'Hammer Museum's Billy Wilder Theater. Kirk non si arrende, con la moglie Anne Buydens, sposata nel 1954, è attivissimo in campo filantropico, va a Downtown portando da mangiare a chi ne ha bisogno ed è felice se qualcuno gli dice di aver letto i suoi romanzi, le sue memorie, le sue confessioni in My Strock of Luck in cui, con note di umorismo, racconta i malanni che ha subito e, da ultimo, un piccolo libro che gli è particolarmente caro. Che cosa scrive in «Life Could Be Verse» ? «Narro l'amore che ho ricevuto e che ho dato. Gli attori sono come bambini, rifiutano di crescere, giocano a fare i soldati, i cowboy, i navigatori. Possono diventare ricchi, conquistare la fama, ma nulla li rende felici sino a che, davvero, non arrivano a conoscere chi sono nella loro più autentica essenza». I giovani affollano la sala dove si proiettano film memorabili da «Il grande campione» (1949) a «Chimere» del 1950 interpretati prima della sua dura presa di posizione contro la caccia ai comunisti negli anni del maccartismo... «In tutti quei momenti cupi io ho puntato un pollice verso contro ogni ingiustizia, discriminazione, emarginazione. Oggi lotto sempre contro la parola razzismo. Sono subito andato a vedere L'ultima parola La vera storia di Dalton Trumbo, con Brian Cranston e gli ho detto che ero dispiaciuto di una cosa sola. Non essere stato chiamato a interpretare me stesso in una sequenza». Che cosa l'ha sempre aiutata nei momenti difficili? «Nella mia lunga vita non ho perso l'umorismo. Quando la salute mi ha reso difficile il parlare... (cosa può fare un attore quando gli viene tolta la voce?) ho proposto a tutti i miei amici produttori un ritorno al cinema muto». Lei è molto legato a suo figlio Michael... «Il mio libro ultimo di poesie e racconti è dedicato anche ai nipoti che mi ha dato. L'ho perdonato con una risata quando mi disse che ero troppo vecchio per il film che stava producendo, Qualcuno volò sul nido del cuculo , e diede la parte al bravissimo Jack Nicholson». Lei ama ancora andare al cinema. Che cosa vuole dire ai giovani? «A quelli che mi vengono a trovare per qualche tesi su Hollywood dico di non pensare mai al box office e ricordo loro che i film definiti non commerciali dai mogul del mio tempo, sono entrati nella storia del cinema ». Ha nostalgia dei tempi d'oro di Hollywood? «Nostalgia è una parola che rifuggo. Mi mancano tanti colleghi, se ne sono andati tutti, da ultima la mia amica Nancy Reagan. Penso a Burt Lancaster e a Tony Curtis in I vichinghi . Certo, i western mi stimolavano ma sono legato, in fondo, a tutti i miei film e mi sono sempre piaciute le commedie musicali». Ha sempre amato la musica? «Sì e i grandi direttori d'orchestra e musicisti sono le persone che, a volte, ho invidiato perché entravano nel mistero della musica. È stato un onore conoscere Zubin Mehta, cito un solo nome, potrei dirne tanti altri. Altro che il palcoscenico, i grandi musicisti e direttori d'orchestra hanno un podio ». Forse, tra i suoi film, ce n'è uno speciale? ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 45 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'intervista 31/08/2016 Pag. 49 diffusione:266814 tiratura:354388 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 46 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Penso a Il compromesso di Elia Kazan, grandissimo regista alla pari di Stanley Kubrick e Vincent Minnelli. C'erano Faye Dunaway, che a Los Angeles spesso ancora sento, e Deborah Kerr. Elia aveva tratto il film dal suo romanzo The Arrangement . C'era un uomo in quel romanzo, io cercai di riportarlo in tutta la sua complessità, nei suoi sogni ed errori, nel suo percorso sentimentale e intellettuale. C'era l'America intorno a lui, a noi, con i suoi sogni e i suoi incubi. Io credo a un'America democratica, forte, coraggiosa». Ha scritto in passato una lettera aperta agli uomini che aspirano a diventare presidenti degli Stati Uniti.Vuole riassumere il concetto più importante? «Ho ricordato i tempi del Ku Klux Khan, il fatto che il nostro presidente Obama, eletto due volte abita in una casa che era stata costruita dagli schiavi. Non possiamo cancellare errori gravissimi, ma dobbiamo per gli Usa e per il mondo sempre bandire ogni forma di discriminazione. Papa Francesco, ad esempio, lo dico da ebreo che lo ammira, è una grande persona valida per tutte le religioni» . Lei è una leggenda, ma ama dialogare con tutti sui social media... «No, non mi sento mai una leggenda e continuo a guardare avanti, non indietro. I social media sono utili. Per comunicare cose di cui siamo orgogliosi, per ridere dei falsi necrologi che ci danno per morti prima che il nostro tempo sia finito. O per pubblicare anche belle notizie in tempi in cui tutti privilegiano quelle più cupe... Resto un sognatore, un po' come Don Chisciotte». © RIPRODUZIONE RISERVATA Non rinuncio all'ironia Chiedo agli amici produttori un ritorno al cinema muto: vorrei recitare anche se faccio fatica a parlare Non ho nostalgie ma mi mancano i colleghi, se ne sono andati tutti: da ultima la mia amica Nancy Reagan ma anche Burt Lancaster Ruoli Foto: Spartacus Douglas nei panni dello schiavo Spartacus nel film di Kubrick Foto: Seduttore Con Rosanna Schiaffino, nel 1962, in una scena di «Due settimane in un'altra città» Foto: Nuovo libro Kirk Douglas compirà 100 anni il 9 dicembre. Ha appena pubblicato un nuovo libro e Hollywood lo festeggia 31/08/2016 Pag. 37 diffusione:226066 tiratura:334292 Guerra e Pace Il capolavoro di Tolstoj è una serie tv ma sembra un dipinto d'epoca NATALIA ASPESI COME in un dipinto d'epoca Napoleone a cavallo e con in testa la sua speciale feluca, visto di schiena, guarda l'immensa valle ai suoi piedi, circondata da montagne nebbiose: sta per invadere l'Austria ed è il 1805. Intanto a San Pietroburgo, nel palazzo di Anna Pavlovna, amica dell'imperatrice, c'è un ricevimento come tanti tra l'aristocrazia russa: champagne e chiacchiere, belle dame ingioiellate con gli abiti leggeri a vita alta, giovani ufficiali con le uniformi di gala e ricoperti di medaglie, madri che cercano di combinare matrimoni di denaro per i figli, nobili che discutono del grande generale russo Kutuzov e dell'amato, da loro, imperatore Alessandro I. Non si era mai vista una versione così sontuosa di Guerra e Pace, da alcuni telecritici valutata come la miglior fiction degli ultimi anni con battaglie particolarmente sanguinose a Austerlitz vinta dai francesi nel 1805, e anche a Borodino nel 1812, con l'occupazione di Mosca e dopo un mese l'inizio della ritirata, epicamente raccontata nella miniserie. E poi ricchezze e mondanità, costumi e palazzi con scene di assoluto splendore girate in Lettonia e Lituania. Oltre ovviamente a tutte le vicende umane: amore, tradimento, amicizia, morte, coraggio, intrighi, tragedie, incendi, fughe, vendette, perdono, ricchezza, miseria, famiglia, avarizia e sperpero. In otto puntate, dal 16 settembre su laEffe per i classici in tv, promossa in collaborazione con la collana Universale Feltrinelli: produzione angloamericana per la Bbc, diretta da Tom Harper con l'adattamento dal romanzo di Leon Tolstoj dello specialista Andrew Davis, che ha già scritto tra l'altro il film Ragione e sentimento da Jane Austin, ambientato nella stessa epoca. Certo gli studiosi del grande scrittore russo scuoteranno la testa, come hanno fatto altri ad ogni cineversione del romanzo: come è possibile ridurre un capolavoro assoluto di 1817 pagine, di cui 126 di riflessioni politiche, filosofiche e morali (edizione italiana del 1974, Garzanti) in una miniserie di otto puntate di un'ora, quando, per leggere anche avidamente il romanzo che ha i dialoghi tra nobili in francese come nel testo originale, ci vogliono mesi? Ma infatti anche chi ricorda di avere in casa il libro, se va a cercarlo lo troverà impolverato, come tutti i capolavori del passato che hanno arricchito la giovinezza di chi oggi è vecchio. Però il libro è ancora in vendita in varie edizioni, anche ebook, e può darsi che dopo la fiction ci sarà chi affronterà coraggiosamente la lettura, del resto entusiasmante, di quest'opera pubblicata a puntate dal 1865 sul Messaggero russo e poi in 6 volumi, ultimo nel 1869: per seguire ancora il desiderio d'amore della contessa Natasha, che passa dall'adolescenza alla giovinezza, gli ideali del goffo conte Pierre, l'eroismo del principe Andrej, il possibile incesto tra la principessa Hélène e il fratello principe Hippolite: Tolstoj accenna alla loro immoralità, Harper mostra giochi su un letto tra i due bellissimi giovani. Il kolossal televisivo ha ben 45 personaggi, interpretati da attori noti (Stephen Rea, Gillian Anderson, Jim Boadbent, Greta Scacchi), concentrando però la storia su 3 protagonisti: Natasha, amata e ferita da diversi uomini (Lily James), Andrej, che preferisce la guerra alla famiglia (James Norton), e Pierre, che ha le stesse idee umanitarie di Tolstoj (Paul Dano, l'unico attore americano), più il francese Mathieu Kassovitz che è Napoleone. Le miniserie televisive soprattutto di lingua inglese, stanno raggiungendo una perfezione, un impegno, una ricchezza d'immagini, un'intelligenza e enormi finanziamenti, che talvolta mettono in ombra i film: e per esempio questa Guerra e Pace è molto più interessante e forse più vicina al romanzo (certo irraggiungibile nella sua completezza e umanità) del film di massimo successo internazionale prodotto dagli italiani nel 1956, regia di King Vidor, con Audry Hepburn e Vittorio Gassman, ma anche della versione russa diretta da Bondarchuk nel 1967, e certo di una miniserie italiana della Rai del 2007. ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 47 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato R2 SPETTACOLI / Ricchezze, costumi e palazzi, scene di assoluto splendore: arriva su laEffe dal 16 settembre quella che in molti giudicano la miglior fiction degli ultimi anni / VISTI DA NATALIA 31/08/2016 Pag. 37 diffusione:226066 tiratura:334292 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 48 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Prokofiev ne ha tratto un'opera lirica, Disney un fumetto. Però gli italiani al "costume drama", a meno che non sia spagnolo, non si sono ancora abituati. Se non i colpevoli scherniti in quanto "radical chic", spiritosaggine che sembrava estinta dagli anni 70. Non è certo necessario aver letto - si faceva quando non c'era altro divertimento che leggere, e magari nel tempo dimenticato - il capolavoro di Tolstoj, per gettarsi su questa miniserie (su Sky 139): il solo problema è ricordarsi di tutti i personaggi e non confonderli. E non basta aggrapparsi all'abbigliamento. Foto: IL REGISTA Foto: Tom Harper, 36 anni, londinese, ha diretto episodi della serie tv Misfits e This is England '86, nominato ai Bafta a 26 anni per il cortometraggio Cubs Guerra e Pace andrà in onda in otto episodi su laEffe dal 16 settembre alle ore 21.10 30/08/2016 11:48 Sito Web www.key4biz.it pagerank: 5 Obiettivo: sostenere e stimolare il cinema italiano, attraverso un modello innovativo, aperto e partecipativo. di Raffaella Natale | @RaffaNatale | 30 agosto 2016, ore 11:45 SKY633-2 Il cinema italiano si prepara a una grande svolta. L'operazione annunciata da Sky Italia porterà nuovi e grossi cambiamenti che daranno un nuovo equilibrio al mercato. Il gruppo che fa capo a Rupert Murdoch, guidato in Italia da Andrea Zappia, operativo nella pay tv ma anche in quella free-to-air, ha fatto sapere d'aver raggiunto un accordo con Cattleya, Indiana, Italian International Film, Palomar, Wildside per la realizzazione di una nuova società di distribuzione cinematografica che sarà costituita nelle prossime settimane. Cattleya, che ha prodotto diversi film e serie di successo negli ultimi anni, come Romanzo Criminale o Gomorra, era corteggiata anche da Vivendi. I 6 gruppi daranno vita a quello che potrebbe essere definito il terzo polo che concorrerà con Rai Cinema e Medusa ma che soprattutto punta a costruire un rapporto di "sistema" con il cinema italiano. Un rapporto che vada oltre la semplice concorrenza alla Rai, con la quale invece Sky sta trattando, ma che superi l'attuale situazione della distribuzione italiana dove troviamo Warner in posizione di forza con legami molto stretti con Mediaset. Warner Italia distribuisce molti titoli italiani, cedendone i diritti tv al Biscione, con il quale c'è un accordo pluriennale sino al 2020 per trasmettere in esclusiva i film e le serie della major hollywoodiane. Sky controllerà il 60% della nuova società, i produttori avranno il restante 40%. Società che insieme producono circa il 40% degli incassi di film italiani. A fine settembre sarà reso noto il nome della nuova compagnia, il suo management e la composizione del Cda. La società, aperta alla partecipazione di altri produttori, entrerà sul mercato nel 2017. Sky sarebbe disposta anche a ridurre, in questo caso, la propria quota. Nel mirino, per ora, non c'è la gestione di sale cinematografiche, ma in futuro chissà. Modello aperto e partecipativo "Questa nuova realtà - si legge nella nota - nasce per sostenere e stimolare il cinema italiano, attraverso un modello innovativo, aperto e partecipativo. Per la prima volta una media company che opera nel settore pay e free e alcuni importanti produttori indipendenti italiani uniscono le loro forze per offrire al mercato nuove opportunità, con la possibilità di tentare strade diverse sia sul piano dei modelli distributivi, che su quello dei contenuti e del linguaggio, arricchendo l'offerta cinematografica a tutto vantaggio degli amanti del cinema, del pubblico e più in generale dei consumatori". L'impegno nel cinema Sky ha sempre avuto un ruolo molto centrale nel mercato cinematografico italiano. Non a caso dagli ultimi dati Mibact-Anica emerge che anche per lo scorso anno il gruppo si è confermato l'unico interlocutore, tra gli editori monitorati da Auditel, per il cinema nell'universo dei canali distribuiti su piattaforma satellitare con oltre 2.000 titoli unici trasmessi e quasi 50.000 passaggi. La novità L'elemento fortemente innovativo di questa nuova società sta nel modello: i produttori, a differenza di quanto avvenuto finora, potranno accedere da subito agli incassi, con possibile vantaggio anche per gli artisti a cui per contratto spetta una percentuale su quanto realizzato dal film. ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 49 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sky scommette sul cinema : nuova società per sfidare Mediaset e Warner 30/08/2016 11:48 Sito Web www.key4biz.it ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 31/08/2016 - 31/08/2016 50 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sky avrà i diritti televisivi dei film della nuova società per tutte le piattaforme. Il gruppo cerca così di colmare il gap, visto che gli mancano i diritti Warner e Universal, in mano a Mediaset . Un lavoro che va avanti da tempo Sky lavora da tempo al suo rafforzamento nel cinema. Lo scorso aprile ha annunciato il primo grande accordo internazionale, quello con Sony Pictures Television, per i contenuti cinematografici. Dopo quello con HBO e CBS per le serie televisive, Sky ha stretto una partnership d'eccezione con Sony sui film. L'intesa riguarda i servizi Sky in abbonamento e in pay-per-view di cinema del Regno Unito, Irlanda, Germania, Austria e Italia. Sky lo ha definito un "accordo storico" che comprende tutte le nuove e future produzioni di Sony, fra cui, per la prima volta, tutte quelle in Ultra Alta Definizione. La notizia dell'ultimo accordo con i produttori era già stata anticipata dal Sole24Ore e ripresa da Key4biz lo scorso marzo. Il produttore televisivo Carlo Macchitella ci aveva dedicato anche una puntata della propria rubrica Schermo &Schermo nella quale scriveva che "le alleanze durano lo spazio di un mattino se questi produttori non si uniscono con un progetto editoriale chiaro, capace di rispondere effettivamente alle differenziate esigenze del pubblico con prodotti diversi e diversamente targettizzati. Se invece l'unione fra questi produttori e Sky deve portare semplicemente a farsi che invece di 01 sia Sky Cinema a distribuire le stesse tipologie di commedia, i soliti film dei soliti autori con gli stessi attori che interpretano sempre le stesse parti, allora avremo assistito al solito gioco dei quattro cantoni senza che però niente sia effettivamente cambiato". CinemaSky © 2002-2016 Key4biz