Esporta l`inventario
Transcript
Esporta l`inventario
Parrocchia di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton. Inventario dell'archivio storico (1391; 1616 - 2009) a cura di Cooperativa Koinè Provincia autonoma di Trento. Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati effettuati per incarico e con la direzione della Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell'Archivio Diocesano Tridentino; la redazione dell'inventario è stata curata da Elena Bertagnolli, Cinzia Groff, Ornella Bolognese e Francesca Tecilla socie della cooperativa Koinè e ultimata nell'aprile 2011. L'intervento è stato realizzato utilizzando il Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Le schede sono state compilate secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006. Relativamente alla descrizione delle singole unità archivistiche sono stati usati i seguenti criteri: - il titolo originale del documento è riportato tra virgolette; - nella trascrizione dei titoli si sono ricondotti all'uso moderno i segni d'interpunzione, i segni diacritici, le lettere maiuscole e minuscole e si sono sciolte le abbreviature; - le ricostruzioni di titoli, di date ed eventuali altre integrazioni sono state indicate tra parentesi quadre; - di ogni unità archivistica si sono indicati gli estremi cronologici, la definizione archivistica e il numero delle carte. In particolare per i registri: - in presenza di più titoli originali, si è scelto quello più significativo, specificandone la posizione solo se esso non appare all'esterno; - si è riportata, ove presente, la numerazione originaria per carte o per pagine; se assente si è dato il computo delle carte scritte, facendo seguire al numero l'espressione "non numerate" (n.n.); - la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte viene espressa mediante la locuzione "carte sinistra - destra" (cc. sd); - in presenza di una numerazione non omogenea si è indicato il computo totale delle carte scritte, specificando di seguito, tra parentesi tonde, il tipo di numerazione presente (parziale, varia, imprecisa); - si è indicata tra parentesi la presenza di carte bianche, tranne quelle esistenti in fine registro. Nelle citazioni, l'unità archivistica è individuata dal nome del fondo, dal nome della serie e dal numero che indica la posizione dell'unità all'interno della serie. Ad ogni unità archivistica è inoltre associata una segnatura, scritta nel margine sinistro in alto e applicata sul pezzo, che indica la collocazione fisica del pezzo all'interno della serie. Questa è costituita da una lettera alfabetica maiuscola diversa per ogni fondo, dal numero corrispondente alla serie, dal numero del pezzo in inventario e, eventualmente, dal numero della busta-contenitore. Nella descrizione delle unità archivistiche si è fatto ricorso alle seguenti abbreviazioni e sigle: c., cc. carta, carte recto - verso cc. sd carte sinistra - destra, cioè con la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte n., nn. numero, numeri n.n. non numerato/e num. orig. numerazione originale p., pp. pagina, pagine tit. dorso titolo dorso tit. int. titolo interno ADT Archivio Diocesano Tridentino Alla fine dell'inventario si trovano indici relativi a: persone, toponimi, istituzioni e cose notevoli. Ad ogni lemma dell'indice sono associati i numeri che indicano la posizione del lemma stesso nell'inventario; tali numeri sono collocati tra parentesi tonde, accanto alle introduzioni e alle unità archivistiche, in alto a destra. Le voci dell'indice si riferiscono esclusivamente a quanto riportato nel presente inventario, senza ulteriori ricerche e approfondimenti critici. 2 Sommario Parrocchia di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 1391; 1616 - 2009 ....................................................................... 6 Parrocchia di Santa Maria Assunta ................................................................................................................................ 9 Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 1391; 1616 - 2009 ...................................................... 15 Registri dei nati e battezzati, 1617 - 1980..................................................................................................................... 16 Registri dei matrimoni, 1616 - 1989 ............................................................................................................................. 19 Registri dei morti, 1665 - 1989..................................................................................................................................... 21 Registri dei cresimati, 1825 - 2009 ............................................................................................................................... 23 Stati delle anime, [1889] - [1940] ................................................................................................................................. 24 Registri dei consensi paterni, 1822 - 1929.................................................................................................................... 26 Registri delle promesse di matrimonio, 1847 - 1856 .................................................................................................... 27 Registri degli sponsali, 1908 - 1941 ............................................................................................................................. 28 Registri delle pubblicazioni matrimoniali, 1893 - 1938................................................................................................ 29 Atti matrimoniali, 1819 - 1960 ..................................................................................................................................... 30 Carteggio e atti attinenti all'anagrafe, 1788 - 1969 ....................................................................................................... 32 Diari delle messe avventizie e legatarie, 1766 - 1856................................................................................................... 34 Diari delle messe avventizie, 1907 - 1952 .................................................................................................................... 36 Diari personali delle messe, 1820 - 1876...................................................................................................................... 37 Registri delle soddisfazioni degli oneri missari, 1951 - 1989 ....................................................................................... 39 Registri delle pubblicazioni degli avvisi, 1914 - 1944.................................................................................................. 40 Registri delle elemosine e delle offerte, 1938 - 1990.................................................................................................... 41 Urbari generali, 1938 - 1961......................................................................................................................................... 42 Registri degli iscritti ad associazioni e opere pie, 1834 - 1937..................................................................................... 43 Protocolli degli esibiti, 1886 - 1961.............................................................................................................................. 45 Carteggio e atti, 1391 - 1975 ........................................................................................................................................ 46 Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta ........................................................................................................... 51 Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 1829 - 1982 ............................................................ 54 Urbari, 1849.................................................................................................................................................................. 55 Partitari, 1939 - 1982 .................................................................................................................................................... 56 Carteggio e atti, 1829 - 1966 ........................................................................................................................................ 57 Chiesa di Santa Maria Assunta .................................................................................................................................... 58 Chiesa di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 1655 - 1985....................................................................................... 62 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1655 - 1865 .................................................................................................... 63 Urbari, 1830 - 1846....................................................................................................................................................... 65 Registri di amministrazione, 1906 - 1938..................................................................................................................... 66 Partitari, 1907 - 1975 .................................................................................................................................................... 67 Registri di cassa, 1914 - 1952....................................................................................................................................... 68 Registri dei verbali delle riunioni della fabbriceria, 1914 - 1929 ................................................................................. 69 Resoconti, 1866 - 1985 ................................................................................................................................................. 70 Carteggio e atti, 1779 - 1968 ........................................................................................................................................ 72 Cappella della Madonna delle Grazie .......................................................................................................................... 74 Cappella della Madonna delle Grazie in Vigo di Ton, 1909 - 1988 ............................................................................ 75 Registri di amministrazione, 1939 - 1988..................................................................................................................... 76 Resoconti, 1937 - 1967 ................................................................................................................................................. 77 Carteggio e atti, 1909 - 1966 ........................................................................................................................................ 78 Beneficio primissariale don Romedio Marcolla........................................................................................................... 79 Beneficio primissariale don Romedio Marcolla in Vigo di Ton, 1738 - 1976............................................................. 81 Partitari, 1906 - 1971 .................................................................................................................................................... 82 Registri di cassa, 1939 - 1976....................................................................................................................................... 83 Resoconti, 1904 - 1972 ................................................................................................................................................. 84 Carteggio e atti, 1738 - 1966 ......................................................................................................................................... 85 Beneficio Endrizzi ....................................................................................................................................................... 86 Beneficio Endrizzi in Vigo di Ton, 1774 - 1973 ............................................................................................................ 87 Partitari, 1914 - 1973 .................................................................................................................................................... 88 Registri di cassa, 1939 - 1973....................................................................................................................................... 89 Resoconti, 1904 - 1967 ................................................................................................................................................. 90 Carteggio e atti, 1774 - 1937 ........................................................................................................................................ 91 Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio ............................................................................................................. 92 3 Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio in Vigo di Ton, 1766 - 1956............................................................... 94 Registri di amministrazione, 1766 - 1935..................................................................................................................... 95 Resoconti, 1863 - 1956 ................................................................................................................................................. 96 Carteggio e atti, 1832 - 1936 ........................................................................................................................................ 97 Confraternita del Santissimo Sacramento .................................................................................................................... 98 Confraternita del Santissimo Sacramento in Vigo di Ton, 1758 - 1989 ................................................................... 100 Registri degli iscritti, 1801 - 1971 .............................................................................................................................. 101 Registri di cassa, 1946 - 1989..................................................................................................................................... 102 Registri delle cariche, 1948 - 1975 ............................................................................................................................. 103 Carteggio e atti, 1758 - 1946 ...................................................................................................................................... 104 Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton.............................................................................................................. 105 Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton, 1939 - 1965......................................................................................... 106 Registri di cassa, 1955 - 1956..................................................................................................................................... 107 Carteggio e atti, 1939 - 1965 ...................................................................................................................................... 108 Congregazione di carità di Vigo di Ton..................................................................................................................... 109 Documentazione dell'archivio della Congregazione di Carità di Vigo di Ton, 1833 - 1881 ................................... 111 Resoconti, 1833 - 1881 ............................................................................................................................................... 112 Consiglio scolastico locale di Vigo di Ton ................................................................................................................ 113 Documentazione dell'archivio del Consiglio scolastico locale di Vigo di Ton, 1894 - 1901 .................................... 115 Carteggio e atti, 1894 - 1901 ...................................................................................................................................... 116 Società agricola operaia cattolica............................................................................................................................... 117 Documentazione dell'archivio della Società agricola operaia cattolica di Vigo di Ton, 1904 - 1914 ..................... 118 Registri dei verbali delle riunioni, 1904 - 1914 .......................................................................................................... 119 Primissaria curata dei Santi Fabiano e Sebastiano ..................................................................................................... 120 Ufficio curaziale dei Santi Fabiano e Sebastiano in Masi di Vigo, 1764 - 1990 ....................................................... 123 Registri dei nati e battezzati, 1900 - 1990................................................................................................................... 124 Registri dei matrimoni, 1900 - 1989 ........................................................................................................................... 125 Registri dei morti, 1900 - 1989................................................................................................................................... 126 Registri dei cresimati, 1911 - 1989 ............................................................................................................................. 127 Stati delle anime, 1894 - sec. XX ............................................................................................................................... 128 Registri degli sponsali e dei consensi paterni, 1913 - 1948 ........................................................................................ 129 Atti matrimoniali, 1913 - 1950 ................................................................................................................................... 130 Registri dei legati missari, 1913 - 1928 ...................................................................................................................... 131 Registri delle soddisfazioni degli oneri missari, 1915 - 1987 ..................................................................................... 132 Registri delle elemosine e delle offerte, 1913 - 1961.................................................................................................. 133 Protocolli degli esibiti, 1885 - 1943............................................................................................................................ 134 Carteggio e atti, 1764 - 1953 ...................................................................................................................................... 135 Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano....................................................................................................................... 137 Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano in Masi di Vigo, 1820 - 1989........................................................................ 140 Registri di amministrazione, 1820 - 1961................................................................................................................... 141 Urbari, 1913 - 1957..................................................................................................................................................... 142 Partitari, 1913 - 1932 .................................................................................................................................................. 143 Registri di cassa, 1917 - 1989..................................................................................................................................... 144 Registri dei verbali delle riunioni della fabbriceria, 1913 - 1942 ............................................................................... 145 Resoconti, 1894 - 1985 ............................................................................................................................................... 146 Carteggio e atti, 1875 - 1963 ...................................................................................................................................... 147 Confraternita del Santissimo Sacramento .................................................................................................................. 148 Confraternita del Santissimo Sacramento in Masi di Vigo, 1923 - 1953.................................................................. 150 Registri di cassa, 1923 - 1953..................................................................................................................................... 151 Indici……………………………………………………………………………… ………………………………….152 4 Albero dei soggetti produttori Parrocchia di Santa Maria Assunta, Vigo di Ton (Ton), [1288] Assorbe : Chiesa di Santa Maria Assunta, Vigo di Ton (Ton), [1242] - 1987 gennaio 24 E' matrice di : Primissaria curata di San Nicolò, Toss (Ton), [1660 marzo 14] - 1962 agosto 15 E' matrice di : Primissaria curata dei Santi Fabiano e Sebastiano, Masi di Vigo (Ton), 1734 ottobre 3 - 1987 gennaio 24 Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton (Ton), [1288] - 1987 gennaio 24 Chiesa di Santa Maria Assunta, Vigo di Ton (Ton), [1242] - 1987 gennaio 24 Gestisce : Beneficio Endrizzi, Vigo di Ton (Ton), 1721 novembre 2 - ante 1987 Gestisce : Cappella della Madonna delle Grazie, Vigo di Ton (Ton), 1791 - 1987 gennaio 24 Gestisce : Beneficio primissariale don Romedio Marcolla, Vigo di Ton (Ton), 1739 settembre 18 - 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di Santa Maria Assunta, Vigo di Ton (Ton), [1288] Cappella della Madonna delle Grazie, Vigo di Ton (Ton), 1791 - 1987 gennaio 24 E' gestito da : Chiesa di Santa Maria Assunta, Vigo di Ton (Ton), [1242] - 1987 gennaio 24 Beneficio primissariale don Romedio Marcolla, Vigo di Ton (Ton), 1739 settembre 18 - 1987 gennaio 24 E' gestito da : Chiesa di Santa Maria Assunta, Vigo di Ton (Ton), [1242] - 1987 gennaio 24 Beneficio Endrizzi, Vigo di Ton (Ton), 1721 novembre 2 - ante 1987 E' gestito da : Chiesa di Santa Maria Assunta, Vigo di Ton (Ton), [1242] - 1987 gennaio 24 Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio, Vigo di Ton (Ton), 1538 - 1987 gennaio 24 Confraternita del Santissimo Sacramento, Vigo di Ton (Ton), 1687 maggio 20 - ante 2004 Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton, Vigo di Ton (Ton), 1939 Congregazione di Carità di Vigo di Ton, Vigo di Ton (Ton), [1811] - [1937] Consiglio scolastico locale di Vigo di Ton, Vigo di Ton (Ton), 1894 - [1923] Società agricola operaia cattolica di Vigo di Ton, Vigo di Ton (Ton), 1902 - [1914] Primissaria curata dei Santi Fabiano e Sebastiano, Masi di Vigo (Ton), 1734 ottobre 3 - 1987 gennaio 24 E' filiale di : Parrocchia di Santa Maria Assunta, Vigo di Ton (Ton), [1288] Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano, Masi di Vigo (Ton), [1579] Confraternita del Santissimo Sacramento, Masi di Vigo (Ton), [1923] - ante 2004 5 superfondo Parrocchia di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 1391; 1616 - 2009 {1} registri 100, quaderni 10, volumi 1, buste 11, fascicoli 62 (pergamene 1); metri lineari 7.5 Storia archivistica L'archivio storico della parrocchia di Santa Maria Assunta di Vigo di Ton si trovava conservato, al momento del presente riordino, nella canonica del paese. Molti registri in gran parte di anagrafe, tra i quali si trovavano anche quelli della ex curazia di Masi di Vigo e della parrocchia di Toss, erano nell'ufficio del parroco; i registri rimanenti e la documentazione cartacea, quest'ultima conservata in faldoni di color blu, erano depositati in un armadio di legno situato in un locale della suddetta canonica. Si suppone che l'organizzazione del carteggio sia stata impostata da don Francesco Arnoldo, parroco di Vigo dal 1938 al 1968. Nei primi anni della sua cura d'anime vennero acquistate delle "teche per archivio", come dimostrato da due quietanze conservate nei resoconti (1). In seguito, nel questionario per la visita pastorale del 1943, il parroco dichiarava che "gli atti sono ordinati" (2). In quell'occasione il sacerdote sottolineava come la documentazione dell'archivio fosse carente e lacunosa, infatti aggiungeva nel questionario: "i documenti più vecchi risalgono al 1720 circa. Si ha motivo di ritenere che i più siano andati smarriti" (3). L'intervento di inventariazione conferma questa affermazione: la documentazione dell'archivio non risulta molto ricca o antica: si segnala un unico documento antico, ovvero una concessione di indulgenza in pergamena redatta nel 1391 (4). Per quanto riguarda i registri, quelli di anagrafe iniziano con quello dei matrimoni nel 1616, seguono i nati nel 1617 mentre le registrazioni dei morti si hanno a partire dal 1665. Si trova un registro delle rese di conto dei sindaci della chiesa che risale al 1655; gli altri registri dell'archivio partono dalla prima metà dell'Ottocento. Come accennato prima, l'archivio storico della parrocchia di Vigo conserva anche l'archivio dell'ex curazia di Masi di Vigo, soppressa nel 1987. La sua documentazione si trova descritta quindi nel presente inventario. Lingua Italiano; latino; tedesco Caratteristiche materiali Si segnala la cattiva conservazione di molti registri: essi presentano infatti danni alle legature, fragilità di supporto e, in molti casi, macchie di umidità. Criteri di ordinamento e inventariazione Come riferimento metodologico generale per l'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio storico della parrocchia di Vigo di Ton ci si è attenuti a quanto indicato nelle "Direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento e inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi" approvate dalla Giunta provinciale di Trento con deliberazione 29 marzo 1993, n. 3692, parte prima, punto 3, che fa riferimento alla C.M. del Ministero dell'interno n. 39/1966, Direzione generale degli Archivi di Stato, "Norme per la pubblicazione degli inventari". Il presente lavoro ha comportato tre momenti principali: la schedatura, l'ordinamento e l'elaborazione finale. In fase iniziale sono stati schedati tutti i pezzi rinvenuti nell'archivio parrocchiale rispettando le unità preesistenti. Per quanto riguarda l'ordinamento poiché non è stato possibile ricostruirne uno preesistente, si sono individuate le varie attività 6 svolte dal parroco e le amministrazioni che nella parrocchia operano sotto la sua diretta o indiretta responsabilità. Le valutazioni, le scelte e le operazioni occorse nel presente lavoro di riordino sono state comunque concertate con il direttore dell'Archivio Diocesano Tridentino e con il referente della Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento. Condizioni di accesso In base alle "Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana" la consultazione dei documenti riguarda esclusivamente la documentazione dichiarata di interesse storico. La consultazione di documenti di carattere riservato, relativi a situazioni puramente private di persone, è regolata in termini di legge statale (D. L. 30/6/03 n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali") richiamata dal "Testo unico provinciale dei Beni Culturali" (L. P. n. 1/2003). Ai titolari degli archivi viene riservato il giudizio sulla consultabilità dei documenti che possono ledere il riserbo dovuto alle persone e comunque solo ad essi, o ad operatori autorizzati, è concessa la facoltà di accedere alla parte relativa all'anagrafe. Inoltre, in base alle suddette "Intese", la consultazione da parte degli studiosi deve comunque avvenire mediante motivata richiesta da inoltrarsi al titolare dell'archivio tramite l'Archivio diocesano, il quale dovrà inviare al servizio provinciale competente l'elenco delle autorizzazioni rilasciate. Condizioni di riproduzione La riproduzione (fotoriproduzione, microfilmatura, ecc.) dei documenti conservati nell'archivio parrocchiale è consentita previa autorizzazione da parte del titolare dell'archivio stesso, sentito il parere e avuto il consenso dell'incaricato diocesano per gli archivi parrocchiali. L'Ordinariato consente alla Provincia la microfilmatura dei documenti al fine di costituire copie di sicurezza che saranno conservate presso l'Archivio provinciale. Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, pp. 1004-1005 Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888 COPPOLA G., GRANDI C. (a cura di), La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze, Bologna, 1989 SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989 Fonti normative Circolare del Ministero dell'Interno 25 giugno 1966, n. 39, Norme per la pubblicazione degli inventari Codice di diritto canonico (1983) Decreto arcivescovile 10 febbraio 1993, istituzione dell'Archivio Diocesano Tridentino Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 29 marzo 1993 n. 3692, Approvazione delle direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento ed inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi (art. 28, comma 2 L.P. 14 febbraio 1992, n. 11) 7 Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 27 agosto 1993, n. 11704, Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana. Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, Nuove disposizioni in materia di beni culturali. Codice in materia di protezione dei dati personali, D. L. 30 giugno 2003, n. 196 Norme o convenzioni La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006. Note (1) Cfr. Chiesa di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Resoconti, b. 3, resoconto 1938/1939. (2) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 7. (3) Ibidem. (4) Ibidem, fasc. 1. 8 Ente {2} Parrocchia di Santa Maria Assunta [1288] - Luoghi Vigo di Ton (Ton, TN) Altre Forme autorizzate del nome Pieve di Santa Maria Assunta Pieve di Vigo d'Anaunia Archivi prodotti Fondo Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 01/01/1391 - 31/12/2009 Storia Non si hanno notizie certe e documentate sull'origine della parrocchia di Santa Maria Assunta di Vigo di Ton; poiché essa risulta molto antica si dice, per tradizione, eretta "ab immemorabili". Il primo curatore d'anime di cui si ha notizia è un certo Guglielmo, pievano dal 1288 al 1296 (1). I confini della pieve furono descritti nella relazione inviata dal parroco di Vigo al vescovo in preparazione alla visita pastorale del 1766: "La pieve di Vigo a mattina confina colli monti di Mezzo Tedesco e di Favogna; a mezzodì col torrente detto Nos, estendendosi sino a mettà delli Ponti, uno della Rocchetta, l'altro detto il ponte di San Cristoforo sotto la Rocchetta; verso sera parimente confina col detto torrente Nos; verso settentrione confina colla pieve di Torra, dividendosi ambe le pievi dall'acqua detta il Rinasseg" (2). Non si può parlare di Vigo di Ton senza nominare la famiglia Thun che dal medioevo esercitò un'autorità indiscussa nel territorio sia per l'amministrazione della giustizia nelle cause di primo grado, sia in rappresentanza del vescovo esercitando le funzioni di vicari o capitani (3); senza contare che alcuni membri della famiglia divennero vescovi o arcivescovi, quattro nella diocesi di Trento. La famiglia era molto presente anche nella vita spirituale del paese: fondò alcuni benefici e dei legati missari, inoltre si occupava della manutenzione della cappella di San Giorgio costruita nel castello. Il parroco di Vigo aveva giurisdizione ecclesiastica sulla popolazione dei villaggi di Vigo, Masi e Toss: amministrava i sacramenti, aveva diritto di cura d'anime, possedeva il fonte battesimale, aveva la custodia dell'eucarestia e del cimitero. Anticamente la sua dotazione era garantita dalla comunità: il parroco aveva a disposizione dei fondi, alcune entrate da fondazioni, godeva delle decime sul territorio parrocchiale e infine poteva alloggiare nella canonica di proprietà del Comune di cui godeva l'usufrutto. Con il passare del tempo si aggiunsero altri sacerdoti nel territorio parrocchiale che coadiuvavano il parroco negli uffici sacri o erano investiti di benefici fondati dalla comunità, dalla famiglia Thun o da benefattori locali. Nel 1710 il parroco Leonardo Panizza illustrò la situazione della sua cura d'anime annotando la presenza di altri sei sacerdoti "tutti religiosi di buon esempio e che applicano sufficientemente non solo allo studio ma altresì alla pietà" (4). Essi erano don Nicolò fu Antonio Pedron, beneficiato di San Vigilio che soggiornava a Toss, don Pietro Federici, beneficiato di San Giorgio a Castel Thun anche lui abitante a Toss, don Nicolò fu Francesco Pedron primissario di Toss e don Tommaso Giuliani 9 che si recava ai Masi per celebrare la messa festiva. Presso il castello inoltre alloggiavano don Marco Zadra, istruttore dei figli dei conti Thun, e don Romedio Marcolla, economo del castello. Il parroco era soddisfatto dei suoi parrocchiani che mostravano "non poco spirituale fervore" concretizzato anche nella partecipazione alla vita delle tre confraternite erette nella chiesa: quella del Santissimo Rosario, quella del Santissimo Sacramento e quella della Dottrina Cristiana (5). Interrogato sui suoi redditi don Panizza dichiarò che le sue entrate dipendevano dalla quarta di vino e grano ed erano legate alle condizioni del raccolto, inoltre godeva degli affitti di alcuni appezzamenti di terreno; per contro doveva versare 70 fiorini come pensione all'arciprete di Malé Stefano Aliprandini, suo predecessore, pagare diverse messe legatarie e dispensare una carità di pane e di "minestra cotta" (6). Nel corso del Settecento vennero fondati a Vigo i benefici Marcolla ed Endrizzi che permisero la presenza, per un certo tempo, di altri sacerdoti in parrocchia. Nel 1766 infatti oltre al parroco, c'erano i primissari di Vigo, Masi, Toss, i beneficiati di Castel Thun, Marcolla ed Endrizzi e, a Toss, il beneficiato Pedron (7). Con la secolarizzazione del principato vescovile di Trento, all'inizio dell'Ottocento, la parrocchia divenne di patronato cesareo: il governo presentava il sacerdote all'Ordinariato di Trento che lo investiva della parrocchia e del beneficio parrocchiale. Caratteristica comune dei parroci destinati a Vigo, dall'Ottocento in poi, fu quella della lunga permanenza in parrocchia: quasi tutti rimasero curatori d'anime per circa trent'anni. Dall'Ottocento inoltre il beneficio Marcolla, amministrato dal Comune, venne utilizzato per il mantenimento del cappellano; il parroco aveva anche a disposizione un cooperatore che stipendiava egli stesso con il contributo di 220 fiorini comunali. Lo stesso Comune interveniva nella formazione della congrua del parroco. Per quanto riguarda le curazie sottoposte a Vigo, cioè Toss e Masi, ancora nel 1870 non avevano alcuna autonomia; dipendevano in tutto e per tutto dalla matrice "non avevano nessun diritto, solo la delega per battezzare" (8). A poco a poco queste ultime cercarono di ottenere alcune concessioni, ma solo nel 1962 Toss divenne completamente autonoma con l'elevazione a parrocchia, mentre Masi non ottenne mai tale traguardo rimamendo semplice curazia. Nel 1963, in occasione del festeggiamento del 25.mo anno di presenza nella parrocchia di don Francesco Arnoldo, la popolazione di Vigo fece richiesta alla Curia di Trento di elevare la chiesa ad arcipretura affinché il suo parroco potesse fregiarsi del titolo di arciprete. La richiesta fu accolta. Con D.M. del 30 dicembre 1986, pubblicato sulla Gazzetta Ufficale del 24 gennaio 1987, la parrocchia di Santa Maria Assunta con sede a Vigo di Ton è stata dichiarata persona giuridica privata (Tribunale di Trento, Registro Persone Giuridiche n. 617). ELENCO PARROCI DI VIGO DI TON 1288-1296 Guglielmo 1316-1336 Andrea 1382 Antonio 1383 Giovanni da Milano 1404 Antonio da Taio 1455 Guntero, cappellano della cattedrale 1466 Nicolò Boemo, cappellano della cattedrale 1473 Lodovico, vicario 1480 Osvaldo Pecher da Fels, diocesi di Bressanone 1485 Mattia Prew de Ror diocesi di Augusta 10 1486 Paolo Corradi da Borgo Valsugana 1489 Leonardo Vandoi 1489 Giovanni de Hausen della diocesi di Bressanone 1492-1497 Guglielmo Marcolla, vicepievano 1497 Marco da Cles 1537 Giovanni de Tisi 1540 Simone de Tono 1556-1564 Giovanni Giacomo Moggio 1564-1575 Francesco Moggio da Cles 1575-1615 Giovanni Battista Zini da Cavareno 1615-1616 Giorgio de Endrici da Rallo 1616-1644 Giovanni Battista Tisi da Giustino 1644-1659 Giorgio de Endrici da Rallo 1659-1694 Bartolomeo Campi 1694-1703 Stefano Aliprandini da Livo 1703-1712 Leonardo Panizza 1712-1754 Pietro Antonio Guardi da Almazzago 1755-1792 Cristoforo Cristani da Rallo 1792-1805 Leopoldo Mattia Eller da Tres 1805-1808 Urbano Eller, vicario parrocchiale 1808-1818 Giovanni Chilovi 1819-1822 Giovanni Giuliani 1822-1825 Giovanni Battista Tolameotti, vicario parrocchiale 1825-1829 Giuseppe Torresani 1829-1855 Domenico Gosetti da Bolentina 1858-1886 Antonio Zadra da Taio 1886-1899 Francesco Ferrari da Mezzolombardo 1899-1914 Giacinto Vedovelli 1914-1915 Domenico Stoffella [1915-1916 Armenio Lochner, vicario parrocchiale 1916-1918 Celestino Brigà, vicario parrocchiale 1918-1919] Vanzetta, vicario parrocchiale 1919-1938 Domenico Stoffella 1938-1968 Francesco Arnoldo 1968-1989 Enrico Callovini (anche a Masi di Vigo) 1989- Giovanni Calovi (dal 1993 anche amministratore parrocchiale di Toss) Condizione giuridica Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto 11 Funzioni, occupazioni e attività Le chiese esistenti sul territorio con origini più antiche vengono denominate pievi ("pluif" in celtico, "plou" in bretone, "plêf" in ladino-friulano, "plaif" in engadinese, "ploâh" in ladino della Val di Non). L'origine del termine, lungi dall'essere stato studiato nella sua complessità, è però molto difficile da definire. L'esigenza di garantire al popolo cristiano e in special modo a coloro che vivevano lontano dalle sedi vescovili quell'insieme di servizi sacramentali e pastorali che va sotto il termine generico di "cura d'anime" rese presto necessario l'invio di ecclesiastici nella campagne per annunciare il Vangelo anche lontano dalle mura cittadine (9). In Occidente ciò accadde a partire dalla seconda metà del IV secolo. Buona parte della storiografia chiama "pievi" i centri di cura d'anime sorti nel territorio extraurbano fin dal IV-V secolo ma è solo a partire dall'VIII secolo che il termine "plebs" cominciò a significare non solo la comunità cristiana ma anche il territorio in cui tale comunità risiedeva e l'edificio sacro al quale essa faceva riferimento. A una stabile suddivisione territoriale delle diocesi in circoscrizioni minori si giunse con la legislazione carolingia all'inizio del IX secolo. Questa estese anche all'Italia centro-settentrionale le norme che rendevano obbligatorio il pagamento della decima e precisò che gli introiti provenienti da tale pagamento dovevano essere destinati solo alle chiese battesimali. "Nacque in questo modo il "sistema" pievano, nel quale la realtà vivente (l'insieme del clero e del "popolo di Dio"), la realtà di pietra (il complesso degli edifici) e la realtà giurisdizionale (l'ambito territoriale di esercizio della giurisdizione spirituale, dal quale l'ente otteneva anche il suo sostentamento) assumevano significativamente lo stesso nome: plebs, pieve" (10). Da questo momento si viene a creare una completa ripartizione del territorio diocesano in distretti ecclesiastici minori, che riproducevano strutture civili preesistenti o rispettavano determinati confini naturali. In seguito i mutamenti demografici spinsero alla formazione di nuove pievi, ma il "sistema pievano" non fu per questo scardinato mantenendosi stabile fino alla fine del XIII secolo. Non è possibile attestare, dall'esame dei documenti pervenuti, se nel territorio trentino prima del 1000 il termine pieve fosse utilizzato nell'accezione sopra descritta (cioè indicante la triplice realtà istituzionale, edilizia e territoriale), per questo è necessario rivolgersi a fonti del XII secolo. Se ci si limita a prendere in considerazione le 68 circoscrizioni pievane della diocesi di Trento esistenti alla fine del XIII secolo si scopre che ben 33 di esse sono attestate prima del 1200 e altre 25 compaiono nella prima metà del XIII secolo (11). Il termine "parrocchia" (12) deriva dal greco e indica, dal punto di vista etimologico, una qualsiasi circoscrizione territoriale. Nei primi secoli della cristianità fino al basso medioevo il termine venne adottato per indicare le ripartizioni dei territori diocesani in circoscrizioni minori, fenomeno nato in conseguenza del moltiplicarsi nelle diocesi di nuove chiese sotto la spinta delle crescenti esigenze dei fedeli. La consacrazione definitiva del "sistema parrocchiale" si ebbe con il Concilio di Trento che, sulla base della precedente normativa pontificia e conciliare, dettò una nuova e completa disciplina della struttura della Chiesa. I legislatori del Concilio prescrissero che, per la più efficace tutela della cura delle anime affidate ai vescovi, il "populus fidelium" si dovesse distinguere in parrocchie proprie con confini determinati e che a ciascuna di esse venisse assegnato un sacerdote che vi risiedesse, soltanto dal quale i fedeli potevano ricevere i Sacramenti (Sess. XXIV, cap. 13). Si ordinò così che venissero erette parrocchie in tutti i luoghi in cui esse non esistevano e si stabilirono delle norme per assicurare ai parroci un reddito minimo. Il parroco si impegnava a risiedere nel luogo assegnatogli, ad approfondire la conoscenza della comunità dei fedeli attraverso la compilazione e l'accurata custodia dei libri parrocchiali e a partecipare alle adunanze vicariali. I principi enunciati dal Concilio di Trento e successivamente ribaditi nella normativa pontificia sono stati accolti e sintetizzati nel testo del Codice di diritto canonico del 1917. Il can. 216 §1 dispone che il territorio di ogni diocesi debba essere diviso in "distinctas partes territoriales", a ciascuna delle quali "sua peculiaris ecclesia cum populo determinato est assignanda suusque peculiaris 12 rector, tamquam proprius eiusdem pastor, est praeficiendus pro necessaria animarum cura". L'istituzione parrocchiale dunque risulta costituita, oltre che dall'elemento territoriale, da altri tre elementi: un determinato "popolo", una peculiare "chiesa" e un "pastor". Il Codice di diritto canonico del 1983 ha riconosciuto la personalità giuridica della parrocchia espressamente concepita come "Communitas Christifidelium" (CIC 1983, can. 515 §3). Tale riforma è stata recepita sia nell'accordo tra Stato e Chiesa (legge 121/1985) sia nelle disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici (legge 222/1985); le diocesi e le parrocchie acquistano la personalità giuridica civile dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell'interno che conferisce loro la qualifica di "ente ecclesiastico civilmente riconosciuto". Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Mezzolombardo Fonti normative Codice di diritto canonico (1983) Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti visitali ADT, Parrocchie e curazie Bibliografia AMBROSI F., Commentari della storia trentina, Trento, 1985 BENVENUTI S. (a cura di), Storia del Trentino: personaggi della storia trentina, vol. IV, Trento, Panorama, 1998 BERTOLOTTI G., Il parroco italiano ne' suoi rapporti con le leggi dello stato, Roma, 1910 BONELLI B., Monumenta ecclesiae tridentinae, Trento, 1765 COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986 CURZEL E., Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura d'anime dalle origini al XIII secolo (studio introduttivo e schede), Bologna, 1999 Fonti per la storia del principato e della chiesa tridentina: atti del convegno Trento 16-17 maggio 1991, Trento, 1995 GOBBI D., Vigo, Masi, Toss ai piedi di Castel Thun, Comune di Ton, 1998 KÖGL J., La sovranità dei vescovi di Trento e Bressanone, Trento, 1964 LUTTEROTTI A., Il Trentino: il nuovo volto di un'antica terra d'incontro, Bolzano, 1997 13 TOVAZZI G., Parochiale tridentinum, ed. a cura di Remo Stenico, Trento, Biblioteca PP. Francescani, 1970 WEBER S., Le chiese della val di Non nella storia e nell'arte, vol. III I decanati di Taio, Denno e Mezzolombardo, La Grafica anastatica, 1992 Note (1) Cfr. CURZEL E., Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura d'anime dalle origine al XIII secolo (studio introduttivo e schede), Bologna 1999, p. 197. (2) Cfr. ADT, Atti visitali, n. 65, c. 271. (3) Cfr. GOBBI D., Vigo, Masi, Toss ai piedi di castel Thun, Comune di Ton, 1998. (4) Cfr. ADT, Atti visitali, n. 33, c. 368. (5) Ibidem, c. 368. (6) Ibidem, c. 351. (7) Ibidem, n. 65, c. 264 e segg. (8) Ibidem, n. 93, c. 422 e segg. (9) Cfr. CURZEL E., Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura d'anime dalle origine al XIII secolo (studio introduttivo e schede), Bologna 1999, p.5 e segg. Si rimanda alla ricca bibliografia contenuta nel volume. (10) Ibidem p. 7. (11) Ibidem, p. 29 e tabelle riprodotte. (12) Le presenti notizie informative sono da ritenersi generali e non esaustive. Per un approfondimento e una bibliografia articolata si rimanda alla voce corrispondente dell'Enciclopedia del diritto, Giuffré, Varese, 1958-1995. 14 fondo A Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 1391; 1616 - {3} 2009 registri 53, quaderni 4, volumi 1, buste 8, fascicoli 26 (pergamene 1) Soggetti produttori Parrocchia di Santa Maria Assunta, [1288] - Modalità di acquisizione e versamento Il fondo è sempre stato di proprietà dell'ente; in base alla Commissione Beni Culturali del 2 maggio 1994 è stato dichiarato di interesse storico. Contenuto La documentazione conservata nel fondo è quella tipica presente in tutte le parrocchie, composta prevalentemente dai registri anagrafici e dai relativi atti, da registri di amministrazione, da carteggio e atti vari. Lingua Italiano; latino; tedesco Incrementi previsti Si prevede il continuo accrescimento della documentazione in quanto l'ente parrocchia è ancora attivo. Esistenza e localizzazione delle copie Presso l'Archivio diocesano si trovano microfilmati tutti i registri anagrafici (nati e battezzati, matrimoni, morti) dal Concilio di Trento fino alla fine del 1923, data oltre la quale tali registrazioni e certificazioni diventano di competenza comunale. 15 serie A 1 Registri dei nati e battezzati, 1617 - 1980 {4} registri 8 Contenuto I registri dei battesimi insieme a quelli dei matrimoni furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91-97 del "Rituale Romanum" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei battezzati vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili e anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione in modo da "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni. La serie è formata da otto registri che registrano i nati e battezzati della parrocchia di Vigo a partire dal 1617. I primi tre registri sono stati rilegati, probabilmente nell'Ottocento. Essi sono redatti in lingua latina e in forma discorsiva, con registrazione delle date di nascita e di battesimo, dei nomi del battezzato, dei suoi genitori, del ministro celebrante e dei padrini. Dal 1783 in poi si trova, a margine della registrazione, l'annotazione della provenienza del battezzato (Toss, Vigo, Masi o frazioni). Gli altri registri sono strutturati a tabella prestampata nella quale sono registrati, secondo le disposizioni governative, le generalità del battezzato, "il tempo della nascita" (anno, mese, giorno e ora), il luogo di nascita, il giorno del battesimo, i nomi dei genitori, del ministro battezzante e dei padrini, e la condizione sociale di questi ultimi. Alcuni registri riportano inoltre il nome della levatrice (mammana) che ha assistito al parto. Per quanto riguarda la rilevazione degli estremi cronologici si specifica che viene sempre segnalata come prima data quella riferita alla nascita e come ultima quella riferita al battesimo. 16 {5} A 1.1 "I. Battezzati 7 maggio 1616 dal 17 novembre 1622 al 30 luglio 1694" 1617 maggio 7 - 1694 luglio 30 (con annotazione di battesimo del 12 dicembre 1616) Altre denominazioni: "MDCXVII. Libro delli batezati della pieve di Vigo Val de Non cominciato il giorno di Santo Andrea 30 novembre 1617. Libro delli matrimoni quali si ritrovano nel mezo di questo scriti, cominciando l'anno 1617. Giovanni Battista Thisio di Giustino di Rendena pievano di Vigo Val de Non" (1) (tit. int.) A p. 2: memoria delle consacrazioni della chiesa della pieve di Vigo, sec. XVII; memoria di un voto della popolazione, 1695 maggio 7; a p. 3: memoria dell'installazione di un nuovo altare nella chiesa di Vigo, 1618 luglio 28. Italiano, latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 262 Note (1) Probabilmente in seguito alla rilegatura ottocentesca la parte riguardante i matrimoni è stata staccata e unita al primo registro dei matrimoni: cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Registri dei matrimoni, reg. 1. {6} A 1.2 "II. Battezzati dal 4 settembre 1694 al 17 gennaio 1756" 1694 settembre 4 - 1756 gennaio 17 Altre denominazioni: "Liber baptizatorum ex Parochia Vigi coemptus tempore quo ego Stephanus Aliprandini de Livo Philosophiae magister nec non Sacrae Theologiae per quinque annos auditor eiusdemque laureatus et missus sum in possessione supra recensitae parochiae Vigi quod fuit die 4.ta iulii 1694" (tit. int.) A p. 260: annotazioni relative al numero degli abitanti della pieve, [1723]-1802. Latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 260 {7} A 1.3 "III. Battezzati dai 2 gennaio 1755 ai 3 marzo 1805" 1755 gennaio 2 (1) - 1805 marzo 3 Altre denominazioni: "Liber baptizatorum huius Ecclesiae parochialis et plebis Vici inceptus à die 5 ianuarii 1755 qua die quinta eiusdem ego Christophorus Cristani de Rallo plebis Tassuli ibidemque cappellanus in possessionem missus fui huius beneficium parochialis B.V. Mariae in Coelum Assumptae ..." (tit. int.) All'inizio, dopo il titolo interno: annotazione del parroco Leopoldo Eller in merito al suo ingresso a Vigo, 1792 dicembre 6; nota del numero di abitanti della pieve, 1802; a p. 30: concessione vescovile all'erezione del fonte battesimale nella chiesa di San Nicolò di Toss, 1765 febbraio 26 (copia); a p. 195: annotazione relativa alla morte di parroco Leopoldo Eller, 1805 marzo 18; all'interno del piatto posteriore: nota relativa a don Giovanni Battista Marcolla, fondatore del legato missario a Vigo, sec. XX. Latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 196, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Note (1) I nati dal 2 gennaio 1755 al 17 gennaio 1756 si trovano registrati anche sul registro precedente. 17 {8} A 1.4 "IV. Battezzati dall'anno 1805 dei 24 marzo al 27 dicembre 1829" 1805 marzo 24 - 1829 dicembre 29 Altre denominazioni: "Questo libro fu principato ad 24 marzo 1805 sotto il regime di don Urbano Eller di Tres vicario parrocchiale il quale successe in questo posto dopo la morte del signor don Leopoldo Eller di Tres zio paterno del medesimo vicario il quale morì ad 18 marzo l'anno 1805 e vi stette vicario 3 anni e mesi 3 ..." (tit. int.) All'inizio, dopo il titolo interno: nota del parroco Giovanni Chilovi relativa alla cattiva tenuta del registro da parte del vicario parrocchiale, sec. XIX. Italiano, latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 21, pp. 22-80, cc. sd 81-156, con indice alfabetico a rubrica all'inizo e alla fine n.n. {9} A 1.5 "Libro V. Registro de' nati e battezzati della parrocchia di Vigo principiato li 20 agosto 1829 ai 17 dicembre 1881" 1829 agosto 20 (1) - 1881 dicembre 17 All'inizio, sulla carta di guardia: annotazione relativa al numero degli abitanti della parrocchia, 1836 aprile 10; elenco dei figli del conte Matteo Thun, sec. XIX (con annotazioni fino al 1908). Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 226, con indice alfabetico alla fine n.n. Note (1) I nati dal 20 agosto 1829 al 29 dicembre 1829 sono registrati anche sul registro precedente. {10} A 1.6 "Libro dei nati 1882-1910" (tit. dorso) 1882 gennaio 7 - 1910 marzo 7 Alla fine, prima dell'indice: notizie relative al paese di Vigo, ai lavori effettuati nella chiesa parrocchiale e alle donazioni ricevute, 1899 settembre 12-1908 settembre. Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. sd 189, con indice alfabetico a rubrica allegato alla fine n.n. Segnature precedenti: Vol. VI {11} A 1.7 "Tomo VII dei registri nati e battezzati nella parrocchia di Vigo d'Anaunia dai 15 marzo 1910 al 1940 inclusive" 1910 marzo 10 - 1941 gennaio 3 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 137, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. {12} A 1.8 "Libro VIII dei nati e battezzati in Vigo d'Anaunia dal 1941-1980" 1941 febbraio 15 - 1980 novembre 9 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. sd 100, con indice alfabetico a rubrica sciolto 18 serie A 2 {13} Registri dei matrimoni, 1616 - 1989 registri 4 Contenuto I registri dei matrimoni, insieme a quelli dei battesimi, furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91- 97 del "Rituale Romanum" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; i libri dei matrimoni infatti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con la legge imperiale del 20 aprile 1815 ed il decreto del 21 agosto 1815 della Commissione aulica centrale d'organizzazione veniva restituito ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni. Se durante la dominazione austriaca il matrimonio celebrato in chiesa aveva validità civile e al parroco veniva richiesta un'attenzione particolare nella produzione degli atti necessari per la celebrazione e la registrazione del sacramento (Cfr. Codice civile austriaco, § 80), negli anni tra l'annessione al Regno d'Italia e il Concordato del 1929 stipulato tra la Santa Sede e l'autorità politica, i riti civile e religioso venivano celebrati separatamente. Con la legge n. 847 del 27 maggio 1929 lo Stato italiano riconobbe la validità civile del matrimonio celebrato secondo le norme di diritto canonico ed il curatore d'anime è tenuto alla notificazione dell'avvenuta celebrazione al Comune, per la sua trascrizione nei registri anagrafici. La serie è formata da quattro registri che riportano le registrazioni dei matrimoni celebrati nella parrocchia di Vigo a partire dal 1616. Il primo registro è stato rilegato, probabilmente nell'Ottocento, unendo due registri di diverso formato. Esso è scritto in forma discorsiva in lingua latina e italiana. Riporta la data del matrimonio, i nomi degli sposi, dei testimoni, del ministro celebrante e l'indicazione della chiesa dove è avvenuta la celebrazione. Gli altri registri sono strutturati a tabella prestampata e riportano, secondo le disposizioni governative, la data del matrimonio, le generalità degli sposi, del ministro celebrante, dei testimoni e la condizione sociale di questi ultimi. L'ultimo registro è compilato secondo le norme concordatarie. 19 {14} A 2.1 "Libro I. Matrimoni dai 21 novembre 1616 ai 18 marzo 1805" 1616 novembre 27 - 1805 febbraio 25 Altre denominazioni: "Libro de matrimonii cellebrati da me Giovanni Battista Thisio pievano cominziato l'anno 1616" (tit. int.) A p. 163: annotazione relativa alla morte del parroco Leopoldo Eller, 1805 marzo 18; a p. 164: annotazione, tratta dai registri dei morti di Mastellina, della morte del parroco Pietro Antonio Guardi, 1760 novembre 23 (copia). Italiano, latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 164 formato dalla rilegatura di due registri di diverso formato {15} A 2.2 "Libro II. Matrimoni dai 27 aprile 1805 ai 30 aprile 1867" 1805 aprile 27 - 1867 aprile 30 All'inizio, dopo il titolo: nota relativa al cattivo operato del vicario parrocchiale, sec. XIX; formulari per gli sponsali e le pubblicazioni matrimoniali, sec. XIX. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 5, pp. 6-31, cc. sd 32-158, con indice alfabetico a rubrica all'inizio e alla fine n.n. {16} A 2.3 "Libro III. Registro dei matrimoni della parrocchia di Vigo dall'anno 1867.24.7" 1867 luglio 24 - 1938 maggio 14 A c. 55: nota relativa alla celebrazione dei matrimoni nella curazia di Toss, 1889 dicembre 31 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 180, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n. {17} A 2.4 "Matrimoni. Vigo Anaunia 1938-1989" 1938 ottobre 29 - 1989 settembre 24 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pella, pp. 255, con indice alfabetico alla fine n.n. 20 serie A 3 {18} Registri dei morti, 1665 - 1989 registri 5 Contenuto I registri dei morti vennero introdotti insieme ai registri dei cresimati e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum" di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilivano anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). Tale normativa trovò applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei morti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile, che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni. La serie è formata da cinque registri che riportano le registrazioni dei morti della parrocchia di Vigo a partire dal 1665. I primi due registi sono stati rilegati, probabilmente nell'Ottocento. Il primo presenta una lacuna di registrazioni dalla fine del 1678 al maggio 1694. Esso è scritto in forma discorsiva in latino e riporta l'indicazione del nome del defunto, la sua età, se ha ricevuto i Sacramenti e il luogo di sepoltura. Gli altri registri sono redatti su tabella prestampata e riportano, secondo le disposizioni governative, anche la causa della morte. {19} A 3.1 "Libro I. Morti dai 18 giugno 1665 ai 18 marzo 1805" 1665 giugno 18 - 1678 ottobre 11; 1694 giugno 9 - 1805 marzo 9 Altre denominazioni: "Liber defunctorum plebis Vigii anno 1665" (tit. int.) "Tomo I° in quanto all'esistenza di registri di morti di questa parrocchia di Vigo, ma certo ve ne furono anteriori od almeno si seppellivano senza registrarli" (tit. int.) A p. 72: nota relativa alla fondazione della primissaria di don Romedio Marcolla, sec. XVIII; alla fine: appunti relativi a massime sulla "buona morte" di don Pietro Antonio Guardi, 1712 maggio 20; all'interno del piatto posteriore: annotazioni relative alla morte di don Romedio Marcolla e don Baldassare Endrizzi fondatori delle primissarie di Vigo, sec. XVIII. Latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 174 21 {20} A 3.2 "Morti libro II. dai 18 marzo 1805 ai 8 settembre 1856" 1805 marzo 18 - 1856 settembre 8 Altre denominazioni: "Questo libro fu principiato ai 18 marzo 1805 colla morte del reverendissino signor arciprete don Leopoldo Eller arciprete meritatissimo di Vigo oriundo di Tres, al quale successe nel vicariatto il suo nipote don Urbano Eller pure di Tres, nei quali due sacerdoti s'estinse la famiglia Eller e vi stette vicario anni 3 e mesi 3 ..." (tit. int.) A p. 58: ricordo della morte del vescovo Emanuele Maria Thun, 1818 ottobre 4; a p. 192: memoria dell'epidemia di colera, 1855; alla fine, incollata: autorizzazione vescovile alla benedizione del cimitero, 1812 giugno 3 (con annotazioni fino all'8 dicembre 1814). Italiano, latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 204, con indice alfabetico a rubrica all'inizio e alla fine n.n. {21} A 3.3 "Libro III. Registro dei morti incominciato nel 1856 dai 16 gennaio ai 22 ottobre 1904. Parrocchia di Vigo d'Anaunia" 1856 gennaio 16 (1) - 1904 ottobre 21 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 189, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Note (1) Le registrazioni dei morti dal 16 gennaio all'8 settembre 1856 si trovano anche sul registro precedente. {22} A 3.4 "Tomo IV. Registro dei morti incominciato ai 22 ottobre 1904 fino ai 1941. Parrocchia di Vigo d'Anaunia" 1904 ottobre 22 - 1941 dicembre 15 All'interno del piatto anteriore: elenco dei caduti di Vigo durante la prima guerra mondiale, [1921]; sulla carta di guardia: annotazioni metereologiche relative all'inverno 1910, [1910]. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 217, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. {23} A 3.5 "Volume V. Registro dei morti in Vigo d'Anaunia 1942-1989" 1942 febbraio 16 - 1989 dicembre 20 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 165, con indice alfabetico a rubrica allegato alla fine n.n. 22 serie A 4 {24} Registri dei cresimati, 1825 - 2009 registri 2 Contenuto I registri dei cresimati vennero introdotti insieme ai registri dei morti e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum" di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilirono anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). In realtà nella diocesi di Trento i registri dei cresimati furono compilati con sistematicità solo a partire dal secolo XIX. {25} A 4.1 "Liber Confirmatorum 1825 Tolameotti" 1825 settembre 10 - 1911 aprile 25 Altre denominazioni: "Libro de' cresimati provveduto dal sottoscritto per ordine di Sua Altezza illustrissima e reverendissima Francesco Saverio vescovo e principe con venerata pastorale scritta dei 17 giugno 1825. Giambattista Tolameotti vicario parrocchiale" (tit. int.) Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 62 n.n. Segnature precedenti: I° {26} A 4.2 "II.us liber confirmatorum 1912 parroco Giacinto Vedovelli" 1913 maggio 25 - 2009 aprile 26 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 46, pp. 47-71, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: II 23 serie A 5 {27} Stati delle anime, [1889] - [1940] registri 2 Contenuto Il "Liber Status animarum" (o Anagrafe) era un registro che permetteva al parroco di conoscere in modo esatto la composizione, la situazione anagrafica e l'impartizione dei Sacramenti delle famiglie sottoposte alla sua cura al fine di facilitare il suo compito di sacerdote e di ufficiale di stato civile. La compilazione degli stati delle anime venne raccomandata, insieme a quella dei registri dei cresimati e dei morti, dal "Rituale Romano" di Paolo V nel 1614. Successivamente diversi concilii e sinodi ordinarono che durante la Quaresima di ogni anno questi libri venissero aggiornati. Queste disposizioni non furono applicate diligentemente nelle parrocchie della diocesi di Trento: prima del XIX secolo infatti si sono conservati pochi registri di questo tipo nonostante le frequenti sollecitazioni provenienti anche dalle autorità civili. Molti sono i vescovi tridentini che, negli atti delle visite pastorali, richiamano l'attenzione su questa lacuna; ma fu il vescovo Celestino Endrici che in occasione della sua prima visita pastorale nella diocesi stilò un formulario in cui si richiedeva, tra l'altro, e per la prima volta in forma esplicita, di segnalare la presenza in parrocchia degli "Status animarum" o "Anagraphes". Nel 1917 il Codice di diritto canonico li rese obbligatori, lasciando alle disposizioni dei vari Ordinari il compito di introdurli e di stilare anche nuovi e più semplici metodi di compilazione. Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, p. 52 Codice di diritto canonico, Roma, 1984, can. 440 Foglio diocesano per la parte italiana dell'arcidiocesi di Trento, VII (1905), p. 239 SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989, pp. 277-319 {28} A 5.1 "Anagrafe della parrocchia" [1889] (con annotazioni fino al 25 agosto 1944) Altre denominazioni: "La presente anagrafe fu compita nell'anno 1889; si osserva che le famiglie formate di poi in causa di matrimoni o divisioni furono colocate in fine all'alfabeto" (tit. int.) Italiano Registro; carta, legatura in [mezza tela], pp. 162, con indice alfabetico alla fine n.n. sfascicolato 24 {29} A 5.2 "Liber de Statu Animarum ad norm. can. 470 C.J.C. Anno 1940" [1940] (con annotazioni fino al 6 maggio 1988) Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 392, con indice alfabetico a rubrica allegato alla fine n.n. 25 serie A 6 Registri dei consensi paterni, 1822 - 1929 {30} registri 4 Contenuto La serie è composta da quattro registri sui quali sono riportate le verbalizzazioni redatte davanti al parroco e a due testimoni dei consensi paterni al matrimonio dei figli ancora minorenni (cioè che non avevano compiuto il 24° anno d'età). Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 168-169 {31} A 6.1 "1822. Protocollo dove [sono] registrati i consensi de' genitori pel matrimonio dei loro figli minorenni fatto nel principio del mio ingresso qual provvisore in questa vacante parrocchia di Vigo. Tolameotti" 1822 novembre 27 - 1837 agosto 3 Italiano, tedesco Registro; carta, senza coperta, cc. 42, pp. 43-127 {32} A 6.2 "Libro II dei consensi paterni incominciato coll'anno 1838" 1838 febbraio 1 - 1856 febbraio 1 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 40 n.n. {33} A 6.3 "Consensi paterni dell'anno 1856 e seguenti fino ai 25 aprile 1885" 1856 aprile 1 - 1885 aprile 25 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 24 n.n. {34} A 6.4 "Libro dei consensi paterni 1886" 1886 maggio 16 - 1929 gennaio 4 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 20 n.n. 26 serie A 7 Registri delle promesse di matrimonio, 1847 - 1856 {35} quaderni 2 Contenuto La serie è composta da due quaderni che riportano le verbalizzazioni delle promesse di matrimonio contratte davanti al parroco. {36} A 7.1 "Libro degli sponsali principiato coll'anno 1847" 1847 gennaio 8 - 1856 marzo 18 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 23 n.n. {37} A 7.2 "Libro de sponsali l'anno 1856" 1856 marzo 18 - 1856 aprile 26 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. 27 serie A 8 {38} Registri degli sponsali, 1908 - 1941 registri 2 Contenuto Papa Pio X nel decreto "Ne temere" stabilì che dal giorno di Pasqua del 1908 la promessa di matrimonio per essere valida dovesse essere fatta per iscritto, alla presenza del parroco oppure di due testimoni e firmata dai due fidanzati. Tutto questo allo scopo di impedire problemi o controversie che potevano nascere in seguito ad accordi segreti e di evitare litigi o inimicizie tra persone e famiglie. Il decreto era anche in sintonia con il Codice civile austriaco che stabiliva inoltre che la promessa di matrimonio non imponeva alcun obbligo legale né a contrarre il matrimonio né a versare quanto era stato pattuito, nel caso uno dei due fidanzati mancasse alla promessa. Bibliografia Foglio diocesano per la parte italiana dell'arcidiocesi di Trento, n. III (1908) {39} A 8.1 "Registro sponsali della parrocchia di Vigo d'Anaunia dal 14 aprile 1908 al 29 dicembre 1926" 1908 aprile 14 - 1926 dicembre 29 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 151, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. {40} A 8.2 "Sponsali" 1927 febbraio 11 - 1941 maggio 3 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 86 28 serie A 9 Registri delle pubblicazioni matrimoniali, 1893 - 1938 {41} registri 2 Contenuto La serie si compone di due registri sui quali sono annotate, per essere successivamente comunicate ai fedeli durante la celebrazione della messa, le date delle tre pubblicazioni necessarie alla celebrazione dei matrimoni stabilite dal Concilio di Trento (Sess. 24) e dal Codice di diritto civile austriaco (§ 71) che recitava "la denuncia deve farsi in tre giorni di domenica o di festa, all'adunanza ordinaria nella chiesa parrocchiale del distretto e se gli sposi abitano in diversi distretti nella chiesa parrocchiale del distretto di ciascun di essi". {42} A 9.1 "Libro di pubblicazioni di matrimoni dal 28 marzo 1893 al 15 maggio 1909" 1893 marzo 28 - 1909 maggio 23 Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. 92 n.n. (numerazione originale parziale) {43} A 9.2 "Pubblicazioni di sponsali" 1909 luglio 3 - 1938 [maggio] 8 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 68 n.n. 29 serie A 10 {44} Atti matrimoniali, 1819 - 1960 buste 8 Contenuto La documentazione è composta dall'insieme delle pratiche relative ai singoli matrimoni celebrati nella parrocchia. Gli atti, prodotti dagli enti ecclesiastici o civili e dai futuri sposi, variano per genere e quantità a seconda delle epoche e dei governi. Si possono trovare, per esempio, certificati di battesimo e di cresima, esami di religione, attestati di avvenute pubblicazioni, dispense vescovili da impedimenti, permessi politici e militari, consensi paterni. Il permesso politico, introdotto nel Tirolo con il decreto della Cancelleria aulica del 12 maggio 1820, veniva rilasciato dal Comune e doveva dimostrare che lo sposo fosse in grado di mantenere una famiglia mediante l'esercizio di un'attività o fosse garantito da una paga giornaliera. Ai parroci era vietato benedire i matrimoni di coloro che non lo avessero presentato. In seguito alla legge n. 847 del 27 maggio 1929, la documentazione di ogni matrimonio viene raccolta nel bifoglio "Esame dei contraenti", consistente nelle domande da farsi agli sposi secondo il can. 1020 del Codice di diritto canonico, e comprende anche la notificazione al comune dell'avvenuta celebrazione da parte del parroco con la relativa attestazione della sua registrazione nei registri anagrafici comunali. Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 174-175 {45} A 10.1 b. 1 Atti matrimoniali 1819 - 1838 Mancano gli anni 1827, 1830-1831. Italiano Busta; carta, cc. 313 n.n. {46} A 10.2 b. 2 Atti matrimoniali 1839 - 1853 Italiano Busta; carta, cc. 361 n.n. {47} A 10.3 b. 3 Atti matrimoniali 1854 - 1869 Italiano Busta; carta, cc. 421 n.n. 30 {48} A 10.4 b. 4 Atti matrimoniali 1870 - 1886 Italiano Busta; carta, cc. 382 n.n. {49} A 10.5 b. 5 Atti matrimoniali 1887 - 1910 Italiano Busta; carta, cc. 652 n.n. {50} A 10.6 b. 6 Atti matrimoniali 1911 - 1940 Italiano Busta; carta, cc. 706 n.n. {51} A 10.7 b. 7 Atti matrimoniali 1941 - 1950 Italiano Busta; carta, cc. 711 n.n. {52} A 10.8 b. 8 Atti matrimoniali 1951 - 1960 Italiano Busta; carta, cc. 721 n.n. 31 serie A 11 Carteggio e atti attinenti all'anagrafe, 1788 - 1969 {53} fascicoli 7 Contenuto La serie è composta da sette fascicoli originali che raccolgono la documentazione di carattere anagrafico prodotta o ricevuta dal parroco. {54} A 11.1 b. 1 "Consensi, permessi, dispense matrimoniali" 1788 - 1921 Promesse di matrimonio, sponsali, carteggio matrimoniale, consensi, dispense matrimoniali, carteggio relativo ad una causa di divorzio, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 63 {55} A 11.2 b. 1 "Partecipazione nati, matrimoni, morti fuori parrocchia" 1858 - 1969 Partecipazioni di nati (1856; 1875-1968), matrimoni (1861; 1887-1969), di morti (1900-1964) e di cresime (1940; 1961) avvenute fuori parrocchia. Italiano, latino, francese, spagnolo Fascicolo; carta, cc. 469 {56} A 11.3 b. 2 "Legittimazioni" 1902 - 1927 Italiano Fascicolo; carta, cc. 15 {57} A 11.4 b. 2 "Certificati di ispezione cadaverica" 1913 - 1924 Italiano Fascicolo; carta, cc. 90 n.n. 32 {58} A 11.5 b. 2 "Morti in guerra" 1915 - 1919 Attestati di morte di soldati. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 26 {59} A 11.6 b. 2 "Permessi seppellimento" 1924 - 1968 Italiano Fascicolo; carta, cc. 443 n.n. {60} A 11.7 b. 2 "Abiura e battesimo di *** coniugata ***" 1924 - 1926 Italiano Fascicolo; carta, cc. 8 33 serie A 12 Diari delle messe avventizie e legatarie, 1766 - 1856 {61} registri 4 Contenuto L'autorità ecclesiastica centrale predispose l'uso di tre diari per la registrazione delle messe: il diario per le messe legatarie, quello per le messe avventizie e il diario personale del sacerdote e ne stilò le norme per la loro compilazione. I diari delle messe avventizie, con quelli delle messe legatarie, dovevano essere custoditi in sacrestia, come stabilito da una comunicazione ai decani del 14 agosto 1804 redatta dal vicario generale del vescovo di Trento Simone Albano Zambaiti che riprendeva quanto enunciato nell'enciclica 'Quamvis iterato' del 4 gennaio 1774. Tali disposizioni vennero confermate dal vescovo Francesco Saverio Luschin nel 1825 (Costituzioni diocesane, 1 marzo 1825). Nei diari delle messe avventizie dovevano essere annotati il numero progressivo delle messe celebrate, la data della celebrazione, l'intenzione e il nome del ministro celebrante. Nei diari delle messe legatarie dovevano essere annotati la data del ricevimento della disposizione testamentaria, il numero progressivo delle messe celebrate, il committente, lo stipendio, l'intenzione, il giorno fissato per la celebrazione e la soddisfazione. La serie si compone di quattro registri sui quali i sacerdoti di Vigo di Ton hanno registrato le celebrazioni sia delle messe avventizie che di quelle legatarie. Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 382-386 {62} A 12.1 "Hic diarius est cuius Urbani Eller vicarius parrochialis et ab ipso Eller delatus fuit in Ecclesiae seu in Sacelum Sanctae Mariae Vici anno 1808 mense iannuaris sed mementote non esse de Ecclesia parrochiali sed mei Eller" (tit. int.) 1766 giugno 1 - 1808 dicembre 31 - Diario delle messe avventizie, 1766 giugno 1-1808 dicembre 31; - diario delle messe legatarie, 1777 febbraio 12-1808 dicembre 31. Latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 89 n.n. {63} A 12.2 "Libro delle messe legatarie, benefiziali, offizi e messe private che vengono celebrate in questa chiesa parrocchiale di Vigo. 1809" 1809 gennaio 1 - 1830 aprile 26 pp. 1-145, 245-257, 323-326: diario delle messe legatarie temporali e perpetue, 1809 gennaio 1-1826; pp. 150-243, 259-315: diario delle messe avventizie, 1817 febbraio 21-1830 aprile 26. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, con traccia di appigli, pp. 326 (bianche molte pp.) 34 {64} A 12.3 Diario delle messe legatarie e avventizie 1829 agosto 9 - 1844 agosto 29 pp. 3-305, 345-349, 354-364: diario delle messe avventizie, 1829 agosto 9-1842 dicembre 31; pp. 306-344, 351-353, 365-440: diario delle messe legatarie, 1829 agosto 15-1844 agosto 29. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 443, con indice delle messe legatarie allle pp. 442-443 {65} A 12.4 Diario delle messe legatarie e avventizie 1843 gennaio 1 - 1856 settembre 14 pp. 1-70: diario delle messe legatarie, 1843 gennaio 10-1856 maggio 28; pp. 71-237: diario delle messe avventizie, 1843 gennaio 1-1856 settembre 14. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 237 (bianche alcune pp.), con indice delle messe legatarie all'inizio n.n. 35 serie A 13 Diari delle messe avventizie, 1907 - 1952 {66} registri 2 Contenuto L'autorità ecclesiastica centrale predispose l'uso di tre diari per la registrazione delle messe: il diario per le messe legatarie, quello per le messe avventizie e il diario personale del sacerdote e ne stilò le norme per la loro compilazione. I diari delle messe avventizie, con quelli delle messe legatarie, dovevano essere custoditi in sacrestia, come stabilito da una comunicazione ai decani del 14 agosto 1804 redatta dal vicario generale del vescovo di Trento Simone Albano Zambaiti che riprendeva quanto enunciato nell'enciclica 'Quamvis iterato' del 4 gennaio 1774. Tali disposizioni vennero confermate dal vescovo Francesco Saverio Luschin nel 1825 (Costituzioni diocesane, 1 marzo 1825). Nei diari delle messe avventizie dovevano essere annotati il numero progressivo delle messe celebrate, la data della celebrazione, l'intenzione e il nome del ministro celebrante. La serie è formata da due registri. Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 382-386 {67} A 13.1 "Diarium missarum" 1907 settembre 1 - 1919 marzo 11 Latino Registro; carta, legatura in tela, cc. 120 n.n. {68} A 13.2 "Diarium missarum" 1938 gennaio 1 - 1952 dicembre 31 Latino Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 100 n.n. 36 serie A 14 {69} Diari personali delle messe, 1820 - 1876 registri 3 Contenuto L'autorità ecclesiastica centrale predispose l'uso di tre diari per la registrazione delle messe: il diario per le messe legatarie, quello per le messe avventizie e il diario personale del sacerdote e ne stilò le norme per la loro compilazione. Mentre i primi due diari dovevano essere conservati in sacrestia, il diario personale doveva essere custodito da ogni sacerdote il quale vi annotava tutte le messe che doveva celebrare e quelle celebrate. Tali disposizioni vennero confermate nel 1825 dal decreto diocesano del vescovo di Trento Francesco Saverio Luschin (Costituzioni diocesane del 1 marzo 1825). In seguito altre circolari aggiornarono le disposizioni del decreto e stabilirono che ogni sacerdote dovesse porre al principio del suo diario una dichiarazione firmata con la quale si obbligava a celebrare le messe di cui si fosse preso carico e ad affidare ai suoi eredi, in caso di morte, la soddisfazione delle rimanenti. Fu anche espressamente ordinato che i diari privati dovessero, alla fine di ogni anno, essere riveduti e firmati dal rispettivo parroco per poterne far fede. La serie si compone di tre diari personali delle messe appartenuti rispettivamente a don Giovanni Battista Andreotti da Bolentina (1797-1846), a don Antonio Pezzi da Dercolo (1822-1876) e a don Antonio Battan da Vigo di Ton (18041864) che in tempi diversi sono stati investiti dei benefici Endrizzi e Marcolla di Vigo di Ton. Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 382-386 {70} A 14.1 "Diarium missarum ad usum presbiteri Ioannis Baptistae Andreotti 1820" 1820 luglio 9 - 1846 luglio 17 Latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 95 n.n. {71} A 14.2 "Diarium missarum ad usum presbyteri Antonii Pezzi 1843-1876" 1843 aprile 16 - 1876 febbraio 25 Latino Registro; carta, legatura in carta, cc. 131 n.n. 37 {72} A 14.3 "Diarium missarum presbiteris Antonii Battan" (1) 1845 gennaio 1 - 1862 dicembre 31 (2) Latino Registro; carta, legatura in carta, cc. 83 n.n. Note (1) Il titolo si trova sul piatto posteriore. (2) Le registrazioni dal 14 maggio 1860 al 31 dicembre 1862 sono all'inizio del registro. 38 serie A 15 Registri delle soddisfazioni degli oneri missari, 1951 - 1989 {73} registri 1 Contenuto La serie è formata da un registro sul quale sono annotati gli adempimenti degli oneri missari (dei legati perpetui e temporanei). {74} A 15.1 "Registro messe legatarie. Adempimento oneri" 1951 luglio 5 - 1989 maggio 7 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 80 (bianche alcune pp.), con indice a p. 1 39 serie A 16 Registri delle pubblicazioni degli avvisi, 1914 - 1944 {75} registri 3 Contenuto La serie è composta da tre registri sui quali venivano annotati gli avvisi da leggersi ai fedeli a conclusione delle principali celebrazioni liturgiche; essi riguardavano l'orario e la scadenza delle funzioni settimanali, lo smarrimento di oggetti rinvenuti e portati in chiesa, l'orario delle confessioni, le attività di preparazione alle feste religiose e altre comunicazioni. {76} A 16.1 "Pubblicazioni" 1914 luglio 12 - 1916 [novembre 25] Italiano Registro; carta, legatura in pelle, cc. 44 n.n. {77} A 16.2 "Quaderno Vigo d'Anaunia pubblicazioni messe e uffici settimanali" 1938 maggio 22 - 1941 dicembre 14 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 96 n.n. {78} A 16.3 Registro delle pubblicazioni degli avvisi 1941 dicembre 21 - 1944 agosto 27 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 72 n.n. 40 serie A 17 Registri delle elemosine e delle offerte, 1938 - 1990 {79} registri 2, quaderni 2 Contenuto La serie è formata da due registri e due quaderni sui quali sono state annotate offerte ed elemosine a favore di opere diocesane, poveri e devozioni varie. {80} A 17.1 "Pane S. Antonio" 1938 luglio 7 - 1954 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 27 n.n. {81} A 17.2 "Opere missionarie. Opera San Vigilio" 1938 settembre 25 - 1969 ottobre 28 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 40 {82} A 17.3 "Elemosine e messe Anime" 1938 gennaio 1 - 1968 gennaio 10 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 25 {83} A 17.4 "Collette imperate" 1939 marzo 19 - 1990 gennaio 13 Italiano Quaderno; carta, legatura in mezza tela, cc. 19 n.n. 41 serie A 18 {84} Urbari generali, 1938 - 1961 registri 2 Contenuto Per la corretta e vigile amministrazione dei beni degli enti ecclesiastici e per dimostrare la regolarità della gestione del patrimonio, si faceva uso di un particolare tipo di registro chiamato "inventarium" o "urbarium". In esso si registravano i fondi, gli stabili e i capitali di proprietà di un ente, la loro estensione, la rendita annuale, il nome dei locatari, le scadenze dei pagamenti degli interessi, la durata delle locazioni, le ipoteche, le garanzie ed eventuali altre annotazioni. La serie è composta da due registri che riportano la descrizione dei beni degli enti ecclesiastici presenti nella parrocchia di Vigo e sui quali il parroco esercitava controllo. {85} A 18.1 "1. Fondo missioni 2. Statua S. Anna 3. Immagine dell'Assunta 4. Chiesa di San Vigilio 5. Messa perpetua 6. Cappella del S. Cuore" 1938 giugno 2 - 1961 ottobre 20 (con annotazione del 1964) - Urbario, 1938 dicembre 31-1952 dicembre 31; - registro di cassa, 1938 giugno 2-1961 ottobre 20 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 20 n.n., con indice all'inizio n.n. {86} A 18.2 "Inventario del patrimonio benefici e chiese. Assunto alla fine dell'anno 1938" 1940 (con annotazioni fino al 1987) Urbario dei beni immobili, dei capitali, dei depositi, dei diritti reali con annotazione degli oneri del beneficio parrocchiale, della chiesa parrocchiale, dei benefici Marcolla e Endrizzi, della chiesa di San Vigilio, della cappella della Madonna delle Grazie, dell'altare di Sant'Antonio, del fondo missioni, della Statua di Sant'Anna, dell'Immagine dell'Assunta e della "Messa perpetua". Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, con appigli, cc. 112 (bianche alcune cc.), con indice delle amministrazioni all'inizio n.n. 42 serie A 19 Registri degli iscritti ad associazioni e opere pie, 1834 - 1937 {87} registri 4 Contenuto La serie si compone di un registro degli iscritti alla 'Congregazione di Santa Dorotea' e alla 'Società dell'adorazione perpetua' e di tre registri degli iscritti al 'Terz'Ordine' di Vigo di Ton. Della prima associazione non ci sono notizie, se non quelle indicate sul registro che collocano la sua istituzione a Preghena nel 1834. Lo scopo della 'Società dell'adorazione perpetua' era l'adorazione eucaristica cioé la formulazione di una preghiera durante la quale veniva esposta l'Eucaristia. Ancora oggi, nelle chiese dove l'esposizione dell'Eucaristia è costante, si parla di "adorazione perpetua". La Congregazione del Terz'Ordine venne eretta canonicamente a Vigo nel 1913. Come per tutte le simili congregazioni, per essere ammessi servivano la fede cattolica, almeno 14 anni d'età, l'assenza di voti pubblici. I Terziari godevano dei privilegi concessi al relativo Ordine, come le indulgenze, le assoluzioni e le benedizioni papali, i privilegi per la messa e il divino ufficio ecc. Il Terz'Odine dipendeva dal vescovo per l'erezione dei sodalizi, per la nomina o revoca del direttore o cappellano, per il controllo annuale dell'amministrazione e la raccolta delle elemosine e per la visita canonica (1). Note (1) Cfr. Enciclopedia Cattolica, Città del Vaticano, 1954, vol. XI, sub voce "Terz'Ordine". {88} A 19.1 "Congregazioni perpetua adorazione Sacra Famiglia, Santa Dorotea dal 1818 al 1886. Vigo" [1834] - 1840; 1895 gennaio 20 - 1898 - Registro degli iscritti alla "Società dell'Adorazione perpetua", 1895 gennaio 20-1898; - registro delle iscritte alla "Congregazione di Santa Dorotea" (1), [1834]-1840 (con annotazione del 30 novembre 1886). All'inizio: annotazione relativa al ritrovemento del registro in canonica, 1886 novembre 29. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 9 n.n. Note (1) Si dice "stabilita in Preghena li 13 maggio 1834 dall'egregio missionario Conte Luca Passi di Bergamo". Segue nota del parroco Francesco Ferrari del 1886: "Questa congregazione cessò di esistere non si sa quando". {89} A 19.2 Registro degli iscritti 1913 dicembre 7 - 1920 aprile 29 Registro degli iscritti al Terz'Ordine di San Francesco. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 13 n.n. 43 {90} A 19.3 "Congregazione del III Ordine maschile di Vigo d'Anaunia" 1920 aprile 29 - 1934 febbraio 11 All'inizio: verbale di elezione delle cariche dell'associazione, 1920 aprile 29. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 11 n.n. {91} A 19.4 "Matricola dei Terziari e Terziarie di Vigo d'Anaunia" [1921 agosto 24] - 1937 dicembre 8 Registro degli iscritti e delle iscritte. Italiano Registro a rubrica; carta, legatura in carta, cc. 38 n.n. 44 serie A 20 {92} Protocolli degli esibiti, 1886 - 1961 registri 3 Contenuto I protocolli degli esibiti sono registri sui quali devono essere annotati, secondo una numerazione progressiva, gli atti e la corrispondenza in arrivo e in partenza di un'amministrazione con l'indicazione della data e del contenuto. Ai parroci venne raccomandata la compilazione di tali registri per una corretta gestione del loro ufficio sia dall'autorità politica, sia da quella ecclesiastica. Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 120-121 {93} A 20.1 "Protocollo degli esibiti Vigo. Dai 26 novembre 1886 ai 31 dicembre 1894" 1886 novembre 26 - 1894 dicembre 31 All'inizio, sulla carta di guardia: nota del parroco Francesco Ferrari "Prima d'ora non ci fu libro di protocollo fuorché una raccolta interrotta di pezzi prima dell'anno 1856", 1886 novembre 26 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 114 Segnature precedenti: Libro I° {94} A 20.2 "Protocollo degli esibiti dal I. gennaio 1895 ai 4 aprile 1908" 1895 gennaio 3 - 1908 aprile 4 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 258 (salto di numerazione delle pp. 180-189) {95} A 20.3 "Protocollo esibiti Parrocchia di Vigo Anaunia dall'11 aprile 1908 ai 1961" 1908 aprile 11 - 1961 settembre 23 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 185 n.n. (numerazione originale incompleta) 45 serie A 21 {96} Carteggio e atti, 1391 - 1975 volumi 1, fascicoli 19 (pergamene 1) Contenuto La serie è formata da 19 fascicoli originali e un volume. Quest'ultimo raccoglie documenti relativi a diversi legati o benefici fondati nella parrocchia e rappresenta una fonte interessante per la storia della vita ecclesiastica del territorio. Purtroppo presenta una lacuna di alcune carte, danno che presentava già nell'Ottocento quando venne dato in consegna a don Domenico Gosetti nel 1849: "Il parroco di Vigo ha ricevuto in consegna l'antico e lacero urbario e lo conobbe esser mancante in carte dal principio ed alla fine" (1). Nella serie si segnala la pergamena del 1391, che rappresenta il pezzo più antico dell'archivio: si tratta di un concessione di indulgenza per la chiesa di San Vigilio di Vigo (2). Note (1) Cfr. Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Urbari, reg. 1. (2) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 1. {97} A 21.1 b. 1 "Chiesa di San Vigilio e cappellania di San Giorgio in Castel Thun" 1391; sec. XVI; 1839 - 1907 - Carteggio e atti relativi alla chiesa di San Vigilio: concessione di indulgenza (1391); relazione sullo stato della chiesa (sec. XVI); documentazione relativa al restauro, cessione della chiesa al Comune da parte della famiglia Thun (1853), ecc. (1839-1888); - carteggio e atti relativi alla cappellania di San Giorgio nella cappella di Castel Thun e alla cappellania di San Vigilio (1): fassioni e inventario, nomina dell'amministratore, atto di consegna, resoconti, ecc. (1889-1907). Italiano, latino Fascicolo; carta e pergamena, cc. 55 Note (1) I benefici furono fondati dalla famiglia Thun. Il primo prevedeva la celebrazione di tre messe settimanali nella cappella del castello; il secondo era formato dall'unione di diversi legati e aveva l'obbligo della celebrazione di sei messe all'anno nella chiesa di San Vigilio, la domenica e nelle feste nella cappella del castello e altre messe di fondazione. {98} Pergamena 1 Concessione d'indulgenza 1391 luglio 10, Trento Gregorio, vescovo suffraganeo di Giorgio [Lichtenstein] vescovo di Trento, concede 40 giorni di indulgenza ai fedeli che visiteranno la cappella di San Vigilio di Vigo in Val di Non in determinati giorni del calendario ecclesiastico. Originale, documento di cancelleria vescovile, latino Documento singolo, pergamena, mm 440 x 290, con plica inferiore di mm 65, sul verso nota di contenuto, Sigillo Impresso Perduto macchiata 46 {99} A 21.2 b. 1 "Urbario parrocchiale" (tit. dorso) 1664 settembre 4 (copia) - 1852 febbraio 9 (con annotazione del 1904) Raccolta di documenti in originale e copia relativi ai legati fondati a Vigo, Toss, Masi, fassione della pieve, del beneficio parrocchiale con inventario dei beni, circolari sui diritti di decima, documenti dell'altare di Sant'Antonio, dei benefici Marcolla e Endrizzi, testamenti, risposte al questionario per la visita pastorale del 1825 con carteggio relativo e decreti, ecc. Sul piatto interno anteriore: nota di don Giacinto Vedovelli relativa allo stato del volume, 1900 ottobre 20. Italiano Volume; carta, legatura in mezza pelle, cc. 313 (1), con indice alfabetico a rubrica alle cc. 291-311 Note (1) Il volume, mancando di alcune carte, presenta la seguente numerazione: cc. 19-23, 44-89, 133-138, 162-197, 204-230, 233-313. {100} A 21.3 b. 1 "Curazia Masi di Vigo" 1698 - 1776; 1893 - 1902 Supplica dei vicini dei Masi al fine di ottenere un sacerdote per la Dottrina cristiana (1698-1700), memoria di un legato fondato presso la chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano (post 1776); carteggio e atti del parroco di Vigo durante la vacanza della curazia, atti di consegna (1899, 1902), nomine di curati. Italiano Fascicolo; carta, cc. 60 {101} A 21.4 b. 1 "Autentica Reliquie" 1708 - 1911 Autentiche di reliquie, elenco delle reliquie regalate dai conti Thun (1911). Italiano, latino Fascicolo; carta, cc. 24 {102} A 21.5 b. 2 "Messe legatarie e obblighi di fondazione" 1723 - 1937; 1950 - 1969 (con documento del 1570 in copia) Testamenti con disposizioni legatarie (1723-1786); elenco delle messe legatarie (1809, 1825), carteggio relativo alla celebrazione, prospetti, obblighi di fondazione della chiesa e del beneficio parrocchiale, carteggio con il Comune per il pagamento del predicatore quaresimalista, documenti di fondazione di legati, fondazione della processione di maggio (1917), ecc.; comunicazioni vescovili relative alla riduzione di oneri missari (1950-1969). Contiene: appello contro la sentenza pronunciata dal regolano maggiore di Ton nella causa tra le ville di Vigo, Toss, Masi e Castelletto contro la villa di Dardine relativa al pagamento della quota per l'illuminazione della chiesa parrocchiale di Vigo di Ton (1570 copia). Italiano Fascicolo; carta, cc. 191 47 {103} A 21.6 b. 2 "Chiesa e curazia di Toss" 1816 - 1962 Capitoli per il primissario curato di Toss, inventario di beni (1825), carteggio spedito al parroco di Vigo in merito alla curazia, elenco delle offerte per l'acquisto degli apparati sacri per la statua dell'Immacolata (1866), atti di consegna, nomine di curati, approvazione dei nuovi capitoli per Toss e Masi (1911), atto di elevazione a parrocchia di Toss (1962 copia), ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 88 {104} A 21.7 b. 2 "Atti visita pastorale" 1830 - 1955 Decreti visitali per il 1838, 1870, 1884, questionari, carteggio e decreti per le visite del 1911, del 1943, del 1953 e relazione della visita decanale del 1955. Contiene: promemoria delle visite pastorali del vescovo Alessandro Maria Gottardi (1968-1980). Italiano Fascicolo; carta, cc. 66 {105} A 21.8 b. 2 "Legati missari privati" 1834 - 1944 Comunicazioni dal Giudizio distrettuale di Mezzolombardo, dalla Pretura di Mezzolombardo, da studi notarili di legati missari temporanei disposti con testamento e carteggio relativo. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 135 {106} A 21.9 b. 3 "Affari privati e di terzi" 1839 - 1955 Testamenti, carteggio anagrafico, carteggio con il parroco relativo a ricerche araldiche, richiesta di iscrizione al Seminario, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 82 {107} A 21.10 b. 3 "Beneficio Pedron" (1) 1843 - 1919; 1941 Carteggio e atti relativi al beneficio Pedron di Toss: nomine di beneficiati, oneri, elenco di beni, resoconti, ecc. spediti al parroco di Vigo (1843-1904, 1941) e allo stipendio/dote Pedron: estratti conto, richieste di assegnazione, conferimenti, avvisi di concorso, ecc. (1849-1919). Italiano Fascicolo; carta, cc. 136 Note 48 (1) Il beneficio venne fondato l'8 giugno 1724 dai fratelli don Nicolò e Antonio Pedron presso la chiesa di San Nicolò di Toss a favore di un sacerdote che celebrasse quattro messe in settimana. Il diritto di presentazione spettava al più anziano della famiglia Pedron e, nel caso di estinzione, al parroco di Vigo di Ton e al beneficiato di San Vigilio di Castel Thun. Il 20 giugno 1728 i fondatori istituirono anche uno "stipendio" a favore di uno studente della famiglia Pedron che avesse voluto intraprendere gli studi ginnasiali e filosofici. In mancanza di studenti idonei, le rendite si utilizzavano per la dote a giovani nubende di discendenza Pedron. Lo stipendio ottenne l'approvazione del Giudizio distrettuale di Mezzolombardo il 18 ottobre 1849. {108} A 21.11 b. 3 "Sante Missioni al popolo" 1846 - 1879; 1916 Facoltà concesse dall'Ordinariato durante gli esercizi spirituali, codicillo di Anna Tommazzolli di Cles che dispone una quota per la tenuta delle Sante Missioni (esercizi spirituali) a Vigo, documento di fondazione, carteggio relativo (1875-1879); rinuncia delle eredi e comunicazione vescovile (1916). Italiano Fascicolo; carta, cc. 17 {109} A 21.12 b. 3 "Corrispondenza colle autorità ecclesiastiche" 1854 - 1968 (con documento del 1732) Corrispondenza con l'Ordinariato e con il decano di Mezzolombardo relativa ad affari parrocchiali. Contiene: autorizzazione del Generale degli Ordini predicatori di trasferire il Santissimo Rosario dall'altare maggiore ad un altro altare, 1732. Italiano Fascicolo; carta, cc. 205 {110} A 21.13 b. 4 "Cooperatore" 1900 - 1938 Carteggio e atti relativi al mantenimento del cooperatore, decreti di nomina. Italiano Fascicolo; carta, cc. 28 {111} A 21.14 b. 4 "Corrispondenza autorità civili" 1912 - 1975 Corrispondenza con la Prefettura, con diversi Comuni, con Consolati e Sovrintendenze relativa ad affari anagrafici, allestimenti di mostre, circolari ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 92 {112} A 21.15 b. 4 "Atti di consegna degli Enti ecclesiastici" 1914 - 1937 Atti di consegna degli enti ecclesiastici di Vigo (1914, 1916, 1918, 1919, 1937). 49 Italiano Fascicolo; carta, cc. 28 {113} A 21.16 b. 4 "Impianto libro fondiario" 1916 Atti preparatori, appunti per l'insinuazione al libro fondiario dei beni di proprietà della chiesa parrocchiale, dei benefici parrocchiale, Endrizzi, Marcolla, altare di Sant'Antonio, confraternita del Santissimo Sacramento. Italiano Fascicolo; carta, cc. 50 {114} A 21.17 b. 4 "Insegnamento religioso nelle scuole" 1924 - 1944 Circolari, programmi d'insegnamento, tabelle per i compensi, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 78 {115} A 21.18 b. 4 "Missioni - Opera di San Vigilio" 1939 - 1943 Elenco dei componenti della Commissione missionaria e delle "zelatrici" dell'Opera di San Vigilio, relazione ed elenco abbonati alla "Crociata Missionaria". Italiano Fascicolo; carta, cc. 15 {116} A 21.19 b. 4 "Avvisi processioni (alla R. Questura)" 1940 - 1944 Italiano Fascicolo; carta, cc. 20 {117} A 21.20 b. 4 Cinema parrocchiale 1953 - 1957 Planimetria delle scuole elementari di Vigo con individuazione del locale per le proiezioni, carteggio con ditte produttrici di proiettori, richieste di permessi per l'apertura, quietanze, circolari del Segretariato diocesano del cinema di Trento, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 59 50 Ente Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta {118} [1288] - 1987 gennaio 24 Luoghi Vigo di Ton (Ton, TN) Archivi prodotti Fondo Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 01/01/1829 - 31/12/1982 Storia L'origine del beneficio parrocchiale di Vigo di Ton non è documentata; poiché si tratta di una fondazione molto antica, la prima notizia di un "pievano" di Vigo risale infatti al 1288 (1), è detta per tradizione eretta "ab immemorabili". Anticamente la dotazione era garantita dalla comunità: il parroco aveva a disposizione dei fondi, alcune entrate da fondazioni, godeva delle decime sul territorio parrocchiale e poteva alloggiare nella canonica di proprietà del Comune di cui godeva l'usufrutto. Con la secolarizzazione del principato vescovile di Trento, all'inizio dell'Ottocento, il beneficio divenne di patronato cesareo: il governo presentava il sacerdote all'Ordinariato di Trento che lo investiva della parrocchia e del beneficio. Nella consegna al nuovo parroco don Domenico Gosetti del 1829 era evidenziata la cattiva conservazione dell'urbario che avrebbe dovuto attestare i beni del beneficio, ritrovato "antico e lacero", "mancante in carte dal principio alla fine, in modo che da quel urbario non si poteva conoscere tutti i beni ed aggravi di questo beneficio parocchiale" (2). Si procedette così alla stesura di un nuovo registro per determinare i beni e gli obblighi del parroco di Vigo. Vennero descritte le decime, i fondi, i livelli e i capitali di proprietà del beneficio e le altre entrate dovute per i diritti di ufficio parrocchiale (diritto di stola, pubblicazione di matrimoni ecc.). Il parroco aveva l'obbligo di residenza in paese per essere reperibile in ogni eventualità. Risiedeva nella canonica, consegnata a don Gosetti in cattive condizioni (durante la sua permanenza a Vigo la fece restaurare a sue spese e con il contributo dei comuni di Vigo, Masi e Toss). Il parroco doveva celebrare le messe legatarie, le messe a carico della chiesa parrocchiale, delle filiali di Toss e Masi, dei comuni di Toss e Vigo, del Santissimo Sacramento, della famiglia Thun e di alcuni privati. Doveva inoltre, per antica consuetudine, offrire in determinate occasioni il pranzo ai curati e ai sacerdoti, al sacrestano, all'organista e ai cantori; nell'ultimo giorno di carnevale il parroco doveva dare una "regalia" di vino, pane e formaggio ad alcuni abitanti di Vigo che possedevano beni decimali nel comune di Toss (3). Nella seconda metà dell'Ottocento i diritti di decima vennero aboliti e le antiche prestazioni trasformate in pagamenti in denaro. Un prospetto del patrimonio del beneficio redatto nel 1866 attesta che esso, oltre alla canonica e all'orto attiguo, usufruiva allora dell'entrata di 21 fondi e "presso il fondo di esonero del suolo, capitale al 58% come da obbligazione 1° agosto 1858" (4). L'entrata totale ammontava a 367,87 fiorini. Le spese sostenute consistevano nel pagamento delle imposte, del salario al sacrestano, di dodici pranzi ai sacerdoti e uno ai cantori, delle messe legatarie, nell'acquisto del vino per le messe, degli oli santi e dei biglietti pasquali, in spese di cancelleria e di manutenzione del tetto della canonica, per un totale di 155,43 fiorini. Il cooperatore veniva stipendiato dal Comune utilizzando le rendite dei benefici Endrizzi e Marcolla di cui era amministratore. 51 Con il passare del tempo la dotazione venne ridotta tanto che il governo intervenne nella formazione della congrua versando un assegno di mantenimento. L'inventario del beneficio redatto nel 1929, in seguito al Concordato, elenca 24 fondi facenti parte della dotazione oltre alle rendite dovute da interessi sui capitali, da cui si evince che le uscite in quel periodo superavano le entrate (5). Nel 1944 venne presentata all'Ordinariato una relazione circa le messe legatarie spettanti al beneficio: "1. 12 messe basse per il fu parroco di Vigo Giovanni Battista Thisio (1616-1643) sono fondate sopra la chiusura attigua alla canonica; 2. 7 messe basse per la contessa Brigida Thun fondata sul prato detto "alla Pozza" (c.c. Toss); 3. il parroco deve celebrare tante messe annue quante ne importa l'annuo affitto del prato "a la Doi" per il conte Filippo Thun detratte le imposte, l'aggravio di dover affittare o riscuoter l'annuo affitto. Il conte Filippo ha lasciato ragnesi 200 e con questi fu comperato il detto fondo; 4. nell'anno 1550 Vigilio barone de Thuno fece un legato perpetuo di 15 messe, una il secondo sabato di Quaresima per modo di anniversario e altre 14 basse. Come dote ha lasciato annue 20 orne di graspato da riscuotersi dalla decima di Bozzana e Bordiana pieve di Livo. Il parroco ha percepito tale entrata fino all'anno 1789. Il tal anno i decimani si rifiutarono di corrispondere per intero e fu allora che il parroco di Vigo Cristani passò ad una transazione con conte Sigismondo Thun di Caldes. Tale transazione però non fu approvata dall'Ordinariato come afferma il parroco don Chilovi. Nel 1830 il conte Alessandro Thun di Caldes voleva riesumare contro il parroco Gosetti tale transazione chiamata dal detto parroco "vantata ma non mai veduta". Attualmente di questo legato non resta che il ricordo negli urbari e vecchie tabelle delle messe legatarie" (6). Nel corso degli anni gli oneri missari vennero ridotti e sanati. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton ha perso la personalità giuridica civile. Funzioni, occupazioni e attività Una precisa definizione dei benefici, e tra questi del beneficio parrocchiale, come enti giuridici si ha solo con il Codice di diritto canonico del 1917. Il can. 1409, infatti, lo definisce come "un ente giuridico costituito o eretto in perpetuo dall'autorità ecclesiastica, composto di un ufficio sacro e del diritto di percepire i redditi della dote, spettanti all'ufficio". Il beneficio era dunque costituito da due elementi: uno definito "spirituale", cioé l'ufficio sacro, e l'altro "materiale", la dote annessa. L'origine dei benefici si deve ricercare nelle prime fasi della cristianizzazione quando il vescovo distribuiva le offerte dei fedeli al clero, ai poveri e alle chiese. I sacerdoti rurali godevano, a loro volta, dell'usufrutto dei diritti feudali o prestazioni reali. Soltanto verso l'XI secolo i benefici divennero perpetui. La dote del beneficio poteva essere costituita da beni mobili o immobili, come campi, vigneti, boschi, pascoli, case e in seguito titoli del debito pubblico o titoli di stato; da prestazioni certe e obbligatorie da parte di famiglie o persone morali, come le decime, assegni dal Comune; da offerte sicure dei fedeli spettanti al beneficiato come le tasse o quotazioni liberamente assunte; dai diritti di stola, nei limiti delle tasse diocesane o della legittima consuetudine. Il beneficio parrocchiale aveva annessa la cura d'anime era perciò un beneficio curato: in analogia con gli uffici ecclesiastici anche i benefici potevano distinguersi in riservati e di libera collazione, elettivi e di giuspatronato. L'erezione era l'atto legittimo con cui la competente autorità ecclesiastica costituiva il beneficio. La fondazione consisteva invece nella costituzione della dote beneficiaria. Il beneficio non si poteva erigere se non aveva una dote stabile e conveniente, con redditi perpetui. Una forma particolare di conferimento del beneficio era quella preceduta dalla presentazione del candidato da parte di un patrono (comunità, padronato, famiglia, clero regolare, re, governo). Nel Trentino, in seguito alla secolarizzazione del principato vescovile, tutti i benefici esistenti nel territorio e non soggetti già a un patronato privato, divennero di 52 patronato cesareo. Solo con il Concordato del 1929 (art. 25) lo stato italiano rinunciò alla prerogativa sovrana del regio patronato sui benefici maggiori e minori, che gradualmente decaddero. Con la nomina e il conferimento del beneficio e con la regolare consegna dei beni componenti la dote, il parroco otteneva la legittima rappresentanza per l'esercizio del suo diritto di usufrutto delle temporalità del beneficio. In quanto rappresentante dell'ente egli aveva inoltre l'obbligo di difendere e assicurare l'integrità del patrimonio e di amministrarlo sotto la sorveglianza dei vescovi, dei patroni e dello stato. Nel corso dei secoli le rendite di alcuni benefici parrocchiali vennero a poco a poco assottigliandosi fino a non essere sufficienti al mantenimento del beneficiato. I governi dovettero perciò provvedere stabilendo congrue e supplementi di congrue a carico dei Comuni o di altri enti. L'istituto del beneficio ecclesiastico fino al Concilio Vaticano II ha costituito il principale strumento tecnico per procurare il sostentamento del clero; il Concilio pervenne alla decisione che esso doveva "essere abbandonato, o almeno riformato a fondo" ("Presbyterorum Ordinis", decreto 7 dicembre 1965 § 20). Così il Codice di diritto canonico del 1983 ha prefigurato (CIC 1983, can. 1272 § 2) la costituzione dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero e ha chiamato la Conferenza episcopale alla graduale devoluzione di redditi e per quanto possibile della dote stessa beneficiale all'istituto. Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Mezzolombardo Fonti normative Codice di diritto canonico (1983) Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti visitali ADT, Parrocchie e curazie Note (1) Cfr. CURZEL E., Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura d'anime dalle origine al XIII secolo (studio introduttivo e schede), Bologna 1999, p. 197. (2) Cfr. Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Urbari, reg. 1. (3) Ibidem. (4) Ibidem, Carteggio e atti, fasc. 1. (5) Ibidem. (6) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 'Vigo di Ton'. 53 fondo B Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 1829 1982 registri 2, fascicoli 2 Soggetti produttori Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta, [1288] - 1987 gennaio 24 Lingua Italiano 54 {119} serie B 1 {120} Urbari, 1849 registri 1 Contenuto Per la corretta e vigile amministrazione dei beni degli enti ecclesiastici e per dimostrare la regolarità della gestione del patrimonio, si faceva uso di un particolare tipo di registro chiamato "inventarium" o "urbarium". In esso si registravano i fondi, gli stabili e i capitali di proprietà di un ente, la loro estensione, la rendita annuale, il nome dei locatari, le scadenze dei pagamenti degli interessi, la durata delle locazioni, le ipoteche, le garanzie ed eventuali altre annotazioni. {121} B 1.1 "Urbario della canonica parrocchiale di Vigo nella Val di Annone" (tit. int.) 1849 agosto 13 (con integrazioni fino al 1877) Altre denominazioni: "Diritti e doveri del parroco e curati. Usi e costumi locali" (tit. contemporaneo) "1826. Liber missarum legatum et beneficialium" (tit. cassato) Urbario dei beni (decime, livelli, fondi, capitali), degli oneri (messe legatarie, pranzi, tasse ecc.) del beneficio parrocchiale con copia dell'atto di consegna e di installazione del parroco don Domenico Gosetti. A p. 218: nota della presa di possesso di don Giacinto Vedovelli, 1899 maggio 7; alle pp. 218-219: memoria delle celebrazioni a Castel Thun, 1917 febbraio 1. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 219 55 serie B 2 {122} Partitari, 1939 - 1982 registri 1 Contenuto Il partitario, o libro maestro, è un registro suddiviso in tante partite distinte quante sono le persone con le quali subentra un rapporto di interesse. Una parte delle registrazioni è relativa alla descrizione del credito e un'altra alla registrazione degli acconti e/o saldi a mano a mano che avvengono i versamenti da parte del debitore. {123} B 2.1 "Partitario beneficio parrocchiale" 1939 gennaio 1 - 1982 luglio 20 Partitario dei beni immobili e dei capitali. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 110 (bianche molte pp.), con indice all'inizio n.n. 56 serie B 3 {124} Carteggio e atti, 1829 - 1966 fascicoli 2 Contenuto La serie si compone di due fascicoli originali. {125} B 3.1 b. 1 "Beneficio parrocchiale" 1829 - 1966 (con allegati dal 1787) Atti di consegna della sostanza del beneficio (1829, 1886, 1899), documentazione relativa alle decime, inventari (1866, 1929), insinuazioni ipotecarie, fogli di possesso fondiario, conto intercalare (1914/1915), carteggio e atti relativi ai diritti su una fontanella d'acqua potabile, rettifica di vecchi mutui, quietanze di don Domenico Stoffella e del beneficio, stato patrimoniale (1932), carteggio e atti relativi all'incasso di un capitale, all'esproprio di un terreno, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 272 {126} B 3.2 b. 1 "Fassioni" 1843 - 1939 Documentazione relativa alla presentazione delle fassioni per le imposte sui possedimenti del beneficio parrocchiale, alle richieste di supplementi di congrua per il parroco, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 243 57 Ente {127} Chiesa di Santa Maria Assunta [1242] - 1987 gennaio 24 Luoghi Vigo di Ton (Ton, TN) Archivi prodotti Fondo Chiesa di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 01/01/1655 - 31/12/1985 Storia La chiesa di Vigo di Ton è intitolata a Santa Maria Assunta. Viene nominata in un documento del 1242, ma sicuramente è di origini più antiche (1). Appartiene al decanato di Mezzolombardo e aveva come filiali le chiese di Toss e Masi. Venne ristrutturata nella prima metà del Trecento e alla fine del Quattrocento. Questi ultimi lavori resero necessaria una nuova consacrazione dell'edificio che fu fatta dal vescovo suffraganeo di Trento Francesco Della Chiesa il primo agosto 1500. Altri lavori importanti vennero eseguiti nel Cinquecento: essi non erano ancora finiti durante la visita pastorale del 1537, tanto che i visitatori dovettero officiare nella chiesa di San Vigilio, infatti essendo la parrocchiale "de novo fabricata et nondum finita, non potuerunt fieri ufficium in ea" (2). Il 20 novembre 1558 venne consacrata, assieme ai tre altari, dal vescovo suffraganeo Mariano Mano. Nel 1719 fu ulteriormente ingrandita, sotto la direzione dell'architetto Bernardo Tacchi di Como che sopraelevò il campanile. Venne nuovamente consacrata il 7 settembre 1742. Nel 1963, in occasione del festeggiamento del 25.mo anno di presenza nella parrocchia di don Francesco Arnoldo, la popolazione di Vigo fece richiesta alla Curia di Trento affinché la chiesa venisse elevata ad arcipretura. Tra le motivazioni portate a favore c'era il fatto che fosse "1. una fra le più antiche parrocchie dell'arcidiocesi, ab immemorabili. Nell'anno 1242 il parroco è chiamato 'plebanus de Thunno' più tardi 'plebanus de Thono', nel 1400 memoratur Vigum plebis Thoni e Vigum Thoni. 2. E' chiesa madre della curazia di Masi di Vigo e anche di quella, recentemente fatta parrocchia, di Toss. Fino al 1929 era di patronato cesareo; 3. la quasi totalità delle più vetuste parrocchie della arcidiocesi son già state insignite di questo titolo; 4. come risulta dai registri parrocchiali, il parroco don Gosetti si firmava fino al 1836 arciprete; 5. questa parrocchia fu la culla della nobile famiglia dei conti Thun che ha dato alla chiesa ben 12 tra vescovi e arcivescovi, dei quali quattro della diocesi di Trento: Sigismondo 1621-1677, Domenico Antonio 1686-1758, Pietro Vigilio 1724-1800 e Emanuele Maria 1763-1818" (3). La richiesta venne accordata e la chiesa assunse il titolo di arcipretura. Anticamente esisteva uno stretto legame tra la chiesa e la comunità: erano infatti gli uomini di Vigo, assieme a quelli delle frazioni, che si impegnavano per la manutenzione esterna e per quella degli arredi sacri. In seguito a una convenzione del 1764 infatti, le comunità di Vigo, Masi e Toss concorrevano alle spese per le riparazioni della chiesa, del campanile, della canonica e del cimitero di Vigo. Il legame tra la comunità e la chiesa si esplicava anche nell'amministrazione dei suoi beni: essa era infatti affidata a dei sindaci eletti dalla comunità e presentati al sacerdote. I sindaci presentavano le rese di conto del loro operato annuale, per riceverne l'approvazione, al parroco e ai rappresentante della comunità. 58 Un inventario dei beni della chiesa, steso nel 1836 su richiesta del Giudizio distrettuale di Mezzolombardo, attesta che le sue entrate derivavano dagli interessi su 54 capitali investiti presso privati, da livelli in natura e in denaro, dall'affitto di 15 fondi. L'inventario elenca inoltre i sacri arredi e i paramenti di proprietà della chiesa (4). Per quanto riguarda le uscite, esse erano dovute per la distribuzione del legato di carità del pane nel terzo giorno delle Rogazioni, per il pagamento dei salari (ai sacerdoti assistenti alle processioni, al sacrestano, al sindaco per le rese di conto, all'organista, all'ispettore scolastico e al primissario), inoltre per la celebrazione delle messe legatarie. Agli inizi del Novecento la sostanza della chiesa consisteva in 16 fondi, in documenti di credito presso istituti pubblici e presso privati e libretti di risparmio (5). Nel 1904 le amministrazioni dei benefici Marcolla e Endrizzi passarono alla fabbriceria della chiesa dopo la rinuncia del Comune che gestiva il primo per obbligo di fondazione e il secondo dal 1824 in seguito alla morte dell'ultimo discendente della famiglia Endrizzi (6). Col passare del tempo e in seguito alle disposizioni dei diversi governi, il ruolo degli amministratori laici venne ridimensionato fino a che il curatore d'anime si assunse in toto la responsabilità dell'amministrazione della chiesa in seguito al Concordato del 1929. In una relazione del 1951 inviata all'Ordinariato il parroco chiese la riduzione degli oneri missari, in quel periodo ammontanti a 39 messe annuali. L'onere derivava da "legati ammessi e fusi con la dotazione della chiesa, in beni stabili per un terzo delle messe e in piccoli capitali di valuta austriaca per gli altri due terzi. Per le perdite subite, per la svalutazione del denaro, per l'aumento della tassa manuale ecc. l'adempimento dell'onere integrale riesce un peso eccessivo per la chiesa e quindi invoca la sanatoria e una larga riduzione. Il periodo 1946-1949 la chiesa ebbe l'entrata di 108.178 lire di cui 51.864 sono rendite patrimoniali, e l'uscita di 107.441". La riduzione fu concessa e le messe ridotto a 8 messe annue. La chiesa parrocchiale amministrava anche la chiesa di San Vigilio, situata vicino alla canonica. Una tradizione locale la vorrebbe fondata da san Vigilio all'epoca dell'evangelizzazione della Val di Non, ma non vi è documento che possa provare tale ipotesi. Si trova nominata in atti notarili del 1382 (7); nel 1391 ottenne una concessione d'indulgenza (8). Nel 1440 i signori di castel Thun vi avevano fondato un legato di due messe settimanali. Nel corso del tempo l'edificio si deteriorò progressivamente ma né i conti Thun né gli abitanti di Vigo vollero impegnarsi per il suo restauro. Nella visita del 1580 venne trovata in stato di abbandono, con il tetto fradicio e cadente, priva di ogni suppellettile (9). Anche le visite successive deplorarono il suo stato, finché nel 1766 si suggerì di abbatterla, ma l'ordine non fu eseguito. Nel 1853 i conti Thun cedettero tutti i diritti che potevano avere sulla chiesetta a favore del comune di Vigo che si assunse l'onere della manutenzione e del restauro. Nel 1900 venne restaurata per merito del parroco Giacinto Vedovelli e di alcuni benefattori. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton con le annesse chiese filiali di San Vigilio e della Madonna delle Grazie è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia di Santa Maria Assunta con sede in Vigo di Ton. Funzioni, occupazioni e attività Il curatore d'anime era il legittimo amministratore della sostanza della chiesa curata, come anche delle chiese annesse e di tutte le fondazioni istituite a favore delle stesse. Il patrimonio della chiesa era costituito dagli apparati, dagli utensili, dagli arredi sacri di cui essa è provvista per il culto divino, dagli altri beni mobili di sua proprietà, come pure dai 59 fabbricati, fondi, capitali, introiti, diritti ad essa appartenenti, i cui proventi sono destinati a sopperire ai bisogni del culto divino e al mantenimento in buono stato dei fabbricati. Il parroco svolgeva la sua attività di responsabile amministrativo affiancato dai fabbricieri (detti anche sindaci o massari), quali rappresentanti della comunità. L'istituzione e l'azione dei fabbricieri vennero disciplinate da un decreto napoleonico del 26 maggio 1807: venivano nominati per decreto ministeriale o prefettizio, erano generalmente tre per ciascuna chiesa e duravano in carica cinque anni. Nella diocesi di Trento venne emanata nel 1865 una normativa relativa all'amministrazione delle chiese che disciplinava, tra l'altro, anche il rapporto del curatore d'anime coi fabbricieri. Il primo era considerato l'organo ecclesiastico dell'amministrazione e a lui competeva la principale direzione; i fabbricieri gli erano affiancati "tanto allo scopo di prestargli assistenza, quanto nella loro qualità di rappresentanti della comunità ecclesiastica (...). Tanto il curator d'anime che i fabbricieri devono sempre aver cognizione di quanto concerne l'amministrazione". I fabbricieri venivano di regola proposti al curatore d'anime; il loro ufficio durava due anni, salvo la possibilità di essere riconfermati. Dal 1874 (Legge 7 maggio 1874, Boll. Leggi dell'Impero n. 50) spettava al decano il diritto di nominare i fabbricieri proposti dalla comunità. Le fabbricerie erano perciò organi amministrativi dipendenti dall'autorità ecclesiastica, ai quali era demandata l'amministrazione dei beni temporali di una chiesa, con esclusione di qualsiasi ingerenza nelle questioni di culto. Anche il Codice di diritto canonico del 1917 (cann. 1183-1184) contemplava espressamente la fabbriceria, escludendola però da molte ingerenze (elemosine di messe, ordine della chiesa e del cimitero, disposizione e custodia dei libri parrocchiali, ecc.). Lo stesso Codice conferiva alla chiesa personalità giuridica, con il diritto di acquistare, ritenere, amministrare liberamente ed indipendentemente da ogni potere civile beni temporali per il conseguimento dei propri fini (can. 1495). Dove mancava la fabbriceria, l'amministratore unico era il rettore della chiesa, sotto l'esclusivo controllo dell'Ordinario. Il parroco o rettore della chiesa, che faceva sempre parte di diritto della fabbriceria, per la natura stessa dell'ente ne era il presidente. Il Concordato del 1929 e il regio decreto del 26 settembre 1935 ridimensionarono ulteriormente la rilevanza delle fabbricerie. L'ente chiesa parrocchiale è stato soppresso in seguito all'applicazione degli adempimenti in materia di revisione concordataria seguiti alla legge 20 maggio 1985 n. 222, e all'entrata in vigore del relativo regolamento di esecuzione (decreto 13 febbraio 1987, n.33), in particolare in seguito all'approvazione dei decreti con i quali è stata stabilita la sede e la denominazione dei nuovi enti parrocchia. Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Mezzolombardo Fonti normative Norme per l'amministrazione del patrimonio delle chiese e dei benefici nonché delle fondazioni ecclesiastiche nella diocesi di Trento, 1865 Codice di diritto canonico (1983) Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della 60 sopraddetta diocesi di Trento Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti visitali ADT, Parrocchie e curazie ADT, Libro B Bibliografia GOBBI D., Vigo, Masi, Toss ai piedi di Castel Thun, Comune di Ton, 1998 WEBER S., Le chiese della val di Non nella storia e nell'arte, vol. III I decanati di Taio, Denno e Mezzolombardo, La Grafica anastatica, 1992 Note (1) Cfr. WEBER S., Le chiese della Val di Non nella storia e nell'arte. Volume III (decanati di Taio, Denno e Mezzolombardo), Mori, 1992 (ristampa anastatica), p. 193. (2) Cfr. ADT, Atti Visitali, n. 1. (3) Ibidem, Parrocchie e curazie, 'Vigo di Ton'. (4) Cfr. Chiesa di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 2. (5) Ibidem. (6) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Carteggio e atti, vol. 2. (7) Cfr. WEBER S., op. cit., p. 198. (8) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 1. (9) Cfr. ADT, Atti Visitali, n. 3 61 fondo C Chiesa di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 1655 - 1985 registri 12, buste 3, fascicoli 8 Soggetti produttori Chiesa di Santa Maria Assunta, [1242] - 1987 gennaio 24 Lingua Italiano 62 {128} serie C 1 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1655 - 1865 {129} registri 3 Contenuto La serie è formata da tre registri sui quali i sindaci della chiesa di Vigo di Ton, eletti dalla comunità, annotavano le entrate e le uscite relative al patrimonio della chiesa e le rese di conto annuali il cui saldo veniva presentato e sottoscritto dal parroco alla presenza dei vicini. Dal 1866 le rese di conto venivano presentate su appositi formulari all'Ordinariato vescovile di Trento (1). Vedi anche: Fondo Documentazione dell'archivio della Congregazione di Carità di Vigo di Ton. registrazioni di cassa per il periodo 1854-1882, reg. 3 Note (1) Cfr. Chiesa di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Resoconti. {130} C 1.1 "Libro della chiesa parrocchiale di Vigo di conti" (tit. int.) 1655 settembre 21 - 1810 settembre 9 Registro delle rese di conto dei sindaci con approvazione del rendiconto annuale. All'inizio, dopo il titolo interno: annotazioni relative al pagamento degli Oli santi, 1704-1831; alla lettera [A] dell'indice: capitoli per il sacrestano, 1626 settembre 27 (copia); nomina del sacrestano , 1771 novembre 10; alla lettera B dell'indice: nota delle spese sostenute da ogni sacerdote di Vigo per la costruzione del sepolcro nella cappella del Santissimo Rosario nella parrocchiale, 1758; elenco degli oggetti sacri donati alla chiesa, 1758-1770. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 175, con indice alfabetico a rubrica parziale all'inizio n.n. {131} C 1.2 "1801. Libro delle locazioni della venerabile chiesa parrocchiale di Vigo fatto l'anno 1801 e del inventario e locazione delli [...] della chiesa [...] de' conti della venerabile chiesa parrocchiale con sua entrata e sua uscita" 1807 - 1851 dicembre 31 Registro delle rese di conto dei sindaci. All'inizio: registro delle locazioni dei fondi della chiesa, 1801 agosto 23-1813 luglio 11; alla fine: elenco dei capitali della chiesa, sec.XIX; nota delle marche da bollo da pagarsi a seconda del tipo di documenti da presentare, sec. XIX. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 179 n.n. (numerazione originale incompleta) 63 {132} C 1.3 "Conti chiesa dal 1851 al 1864" (tit. dorso) 1851 - 1865 Registro delle rese di conto dei sindaci. Alla fine: entrate e uscite della Congregazione di Carità di Vigo, 1854-1882. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 31 n.n. (numerazione originale incompleta) 64 serie C 2 {133} Urbari, 1830 - 1846 registri 1 Contenuto Per la corretta e vigile amministrazione dei beni della chiesa e per dimostrare la regolarità della gestione del patrimonio, si faceva uso di un particolare tipo di registro chiamato "inventarium" o "urbarium". In esso si registravano i fondi, gli stabili e i capitali di proprietà di un ente, la loro estensione, la rendita annuale, il nome dei locatari, le scadenze dei pagamenti degli interessi, la durata delle locazioni, le ipoteche, le garanzie ed eventuali altre annotazioni. Vedi anche: Fondo Beneficio Endrizzi in Vigo di Ton. Fondo Confraternita del Santissimo Sacramento in Vigo di Ton. {134} C 2.1 "Inventario ossia Urbario della chiesa parrocchiale di Vigo d'Anaunia e memorie di chiesa, altari etc. ed elenco dei portanti le statue dell'Assunta ed Addolorata, e memoria del fercolo e Via Crucis" 1830 settembre 16 - 1846 marzo 25 pp. 4-141, 286-316: urbario degli arredi sacri, dei beni stabili, dei capitali, dei livelli in natura e denaro e degli oneri della chiesa parrocchiale, 1830 settembre 16, 1836 giugno 2, 1846 marzo 25; pp. 175-207: urbario dei beni stabili e dei capitali del beneficio Endrizzi, 1839 agosto 29; pp. 209-215: urbario dei capitali della confraternita del Santissimo Sacramento, [1846] (con annotazioni del 1849). A p. 43: rapporto sullo stato dell'organo, 1841 settembre 22; a p. 144: notizia sull'aumento del salario all'organista, 1842 aprile 15; alle pp. 145-146: contratto di compravendita dei mortaretti, 1842 febbraio 20; alle pp. 221-233: elenco degli offerenti per l'acquisto del fercolo per la Madonna delle Grazie, 1855 maggio 27-agosto 16 (con annotazioni fino al 1895); alle pp. 234-238: elenco dei portatori dell'immagine della Madonna Assunta e Addolorata durante le processioni, 1887-1914; a p. 240: memorie di benedizioni di statue e croci, 1888-1901; alle pp. 281-282: transazione per il pagamento di un debito alla chiesa, 1846 aprile 18; alle pp. 321-322 e alla fine, dopo l'indice: formulari per compravendite, per costituzioni di debito, per testamenti e per cancellazioni di ipoteca, s.d. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 322 (bianche alcune pp.), con indice alfabetico a rubrica dei debitori alla fine n.n. 65 serie C 3 Registri di amministrazione, 1906 - 1938 {135} registri 2 Contenuto La serie è composta da due registri che riportano annotazioni relative all'amministrazione dei beni della chiesa e dei benefici Marcolla e Endrizzi che, dal 1904, vennero amministrati dalla fabbriceria di Vigo. Vedi anche: Fondo Beneficio primissariale don Romedio Marcolla in Vigo di Ton. {136} C 3.1 "Beneficio Endrici e Chiesa. Giornale cassa" 1906 gennaio 16 - 1937 marzo 16 cc. 1-16: partitario dei capitali e degli affitti della chiesa parrocchiale, 1906 gennaio 16-1914 giugno 17; cc. 32-47: registro delle riscossioni degli interessi sui capitali e degli affitti della chiesa parrocchiale e dei benefici Endrizzi e Marcolla, 1915 ottobre 3-1922 ottobre 19; cc. 48-50: rese di conto della chiesa e dei benefici presentate dal cassiere Remigio Frasnelli al parroco per gli anni 1922-1936, 1923 febbraio 8-1937 marzo 16. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 50 (bianche le cc. 17-31) {137} C 3.2 "Affittanze 1929-1938. Beneficio Endrici pagina 1; Beneficio Marcolla pagina 14; Chiesa parrocchiale pagina 34" 1930 giugno 29 - 1938 marzo 6 Registro delle riscossioni degli affitti e degli interessi sui capitali. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 58, con indice all'interno del piatto anteriore 66 serie C 4 {138} Partitari, 1907 - 1975 registri 3 Contenuto Il partitario, o libro maestro, è un registro suddiviso in tante partite distinte quante sono le persone con le quali subentra un rapporto di interesse. Una parte delle registrazioni è relativa alla descrizione del credito e un'altra alla registrazione degli acconti e/o saldi a mano a mano che avvengono i versamenti da parte del debitore. {139} C 4.1 "Chiesa" 1907 luglio 7 - 1913 dicembre 19 Partitario dei beni immobili. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 8 n.n. {140} C 4.2 "Partitario della chiesa parrocchiale" 1914 giugno 30 - 1938 dicembre 31 pp. 1-42, 102-138: partitario dei capitali e dei beni immobili, [1914]-1938 luglio 24; pp. 60-101, 139-171: registro di cassa della chiesa, 1914 giugno 30-1938 dicembre 31. Alla fine, sulla carta di guardia: promemoria relativo alle offerte di olio, candele, vino e particole durante il primo anno di guerra, 1916 dicembre. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 171 (bianche le pp. 43-59), con indice dei debitori all'inizio incollato sulla carta di guardia {141} C 4.3 "Partitario chiesa parrocchiale" 1939 gennaio 1 - 1975 gennaio 19 Partitario dei beni immobili e dei capitali. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 103 (bianche molte pp.), con indice all'inizio n.n. 67 serie C 5 {142} Registri di cassa, 1914 - 1952 registri 2 Contenuto La serie è composta da due registri. Il primo raccoglie le registrazioni di cassa dell'amministrazione della chiesa, dei benefici Marcolla e Endrizzi, che dal 1904 venivano gestiti dalla fabbriceria, e dell'Altare di Sant'Antonio. Il secondo registro invece si riferisce all'amministrazione del fondo per il restauro della chiesa parrocchiale. Vedi anche: Serie Registri di cassa. Serie Registri di cassa. {143} C 5.1 "Giornale-cassa della chiesa e benefici" 1914 giugno 30 - 1938 maggio 1 Altre denominazioni: "Giornale-cassa della 1. Chiesa parrocchiale 2. Altare di Sant'Antonio 3. Beneficio Marcolla 4. Beneficio Endrizzi" (tit. int.) Registro di cassa. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 97 (bianche alcune pp.) manca piatto posteriore {144} C 5.2 "Amministrazione separata pro restauro chiesa parrocchiale" 1945 dicembre 16 - 1952 luglio 23 Registro di cassa. Alla fine: elenco dettagliato di alcune spese, s.d. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 15 n.n. 68 serie C 6 Registri dei verbali delle riunioni della fabbriceria, 1914 - 1929 {145} registri 1 Contenuto La serie è composta da un registro sul quale si trovano i verbali delle riunioni della fabbriceria della chiesa di Santa Maria Assunta di Vigo di Ton che si riuniva in canonica. La fabbriceria era composta da due fabbriceri, la cui nomina veniva convalidata dal decano di Mezzolombardo, e dal parroco. Lo scopo era di coadiuvare il sacerdote nell'amministraizone della chiesa e degli enti ecclesiastici. {146} C 6.1 "Protocollo della fabbriceria" 1914 luglio 9 - 1929 febbraio 14 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 16 n.n. 69 serie C 7 {147} Resoconti, 1866 - 1985 buste 3 Contenuto Con il decreto governativo del 3 agosto 1803 il Ministero per il culto del Regno d'Italia stabiliva delle regole per una migliore amministrazione economica dei beni in possesso degli istituti religiosi. Tutti gli "stabilimenti di religione e di beneficenza pubblica" erano tenuti a presentare annualmente alle municipalità il bilancio della loro attività, entro i tre mesi dell'anno successivo. In base alla circolare del governo del Tirolo e Vorarlberg del 13 ottobre 1821, ogni anno i sindaci della chiesa, nominati dal capo-comune e confermati dal pastore delle anime e dal giudice distrettuale, dovevano rendere conto dell'amministrazione del patrimonio della chiesa mediante un resoconto. Sei settimane dopo il termine dell'anno militare, che cominciava il primo novembre e terminava il 31 ottobre, il sindaco della chiesa servendosi di appositi formulari doveva rendere i conti dell'amministrazione della chiesa, alla presenza del giudice, del pastore locale e di una deputazione comunale. Il conto formalmente rivisto e approvato doveva essere custodito nella cassa della chiesa o in un apposito armadio; in questa occasione era cura del pastore locale delle anime compilare un estratto di tale conto e trasmetterlo per conoscenza all'Ordinariato. Rimase sempre comunque al vescovo l'ispezione del patrimonio delle chiese della sua diocesi. La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del 1855 spettava quindi agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose. {148} C 7.1 b. 1 Resoconti 1866 - 1919 Nn. 1-45 Resoconti e parziale documentazione di corredo. Italiano Busta; carta, cc. 657 n.n. {149} C 7.2 b. 2 Resoconti 1920 - 1937 Nn. 46-51 Resoconti e documentazione di corredo. 70 Italiano Busta; carta, cc. 801 n.n. {150} C 7.3 b. 3 Resoconti 1938 - 1985 Nn. 52-64 Resoconti e parziale documentazione di corredo. Italiano Busta; carta, cc. 805 n.n. 71 serie C 8 {151} Carteggio e atti, 1779 - 1968 fascicoli 8 Contenuto La serie è formata da otto fascicoli originali che conservano la documentazione relativa all'amministrazione della chiesa e degli enti sottoposti al suo controllo e alla gestione dei suoi arredi e paramenti sacri. Vedi anche: Fondo Beneficio primissariale don Romedio Marcolla in Vigo di Ton. documentazione per il periodo 1869-1904, fasc. 7 Fondo Beneficio Endrizzi in Vigo di Ton. documentazione relativa all'amministrazione per il periodo 1869-1904, fasc. 7 {152} C 8.1 b. 1 "Chiesa parrocchiale. Ipoteche" 1779 - 1921; 1959 (con allegati dal 1739) Documenti di mutuo a favore della chiesa parrocchiale e carteggio relativo, insinuazioni; cancellazione del diritto di pegno per avvenuta prescrizione (1959). Italiano Fascicolo; carta, cc. 297 {153} C 8.2 b. 1 Inventari 1836 - 1929 Inventari degli arredi e dei beni della chiesa parrocchiale (1836, 1865, 1889, 1895, 1914, 1919, 1927, 1929), prospetto statistico della chiesa e dei benefici (1911). Italiano Fascicolo; carta, cc. 64 {154} C 8.3 b. 1 "Chiesa parrocchiale. Fabbrica" 1836 - 1953 Preventivo per il restauro del tetto (1836, 1844), carteggio e atti relativi al restauro della cappella delle Grazie (1841-1843), preventivi per le cornici della Via Crucis (1855), carteggio relativo alla concorrenza per il pagamento delle spese per il restauro della chiesa e del cimitero (1894-1905), al restauro della pala e dei quadri di Francesco Guardi (1921-1927), alle vetrate, preventivi per il baldacchino, acquisto di pianete e di statuette, quietanze lavori, carteggio con il pittore Luigi Battisti di Trento per la tinteggiatura, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 196 72 {155} C 8.4 b. 2 "Contratti di affittanza benefici e chiesa parrocchiale" 1840 - 1942 Contratti d'affitto, capitolati d'asta, stime di fondi della chiesa parrocchiale (1840-1942), del beneficio parrocchiale (1840-1938) e dei benefici Endrizzi e Marcolla (1911-1932), certificazione di disdetta dell'affitto dei fondi (1942). Italiano Fascicolo; carta, cc. 230 {156} C 8.5 b. 2 "Affari chiesa parrocchiale" 1850 - 1968 Elenco delle rendite dei beni immobili (1850), compravendite, fogli di possesso fondiario, fassioni per la commisurazione delle imposte, nomina del fabbriciere, repertorio degli atti soggetti a imposta, autorizzazione al diritto di passo, contributo comunale all'installazione della luce elettrica in chiesa, denunce dei redditi, permute, cessioni, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 153 {157} C 8.6 b. 2 "Coro. Sacristano" 1855 - 1952 Carteggio e atti relativi al sacrestano: contratti, concorrenza al pagamento del salario, nomine, autorizzazione a toccare gli arredi sacri, ecc. (1855-1952) e al coro parrocchiale: statuti, regolamento, protocolli delle riunioni, ecc. (1896-1948). Italiano Fascicolo; carta, cc. 105 {158} C 8.7 b. 2 "Benefici Marcolla, Endrizzi" 1869 - 1904 Comunicazione vescovile relativa all'amministrazione dei benefici (1869), elenco del patrimonio dei benefici (1882), carteggio del Comune in quanto amministratore provvisorio, atti d'asta per l'affitto dei fondi, resa di conto per gli anni 1883-1891 e 1892-1902, fogli di possesso fondiario, atto di consegna alla fabbriceria dei beni dei due benefici. Italiano Fascicolo; carta, cc. 89 {159} C 8.8 b. 2 "Campane" 1917 - 1943 Quietanza di ritiro delle campane (1917), circolari dell'Opera di soccorso per le chiese rovinate dalla guerra, contratto per l'acquisto di nuove campane e carteggio relativo, benedizione delle campane, censimento, ecc. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 75 73 Ente {160} Cappella della Madonna delle Grazie 1791 - 1987 gennaio 24 Luoghi Vigo di Ton (Ton, TN) Archivi prodotti Fondo Cappella della Madonna delle Grazie in Vigo di Ton, 01/01/1909 - 31/12/1988 Storia La Cappella della Madonna delle Grazie fu edificata nel 1791; venne restaurata nel 1900. Nel 1914 Gregorio Marcolla, morto a Buenos Aires, donò alla cappella un campo, situato a lato della stessa, con l'onere della celebrazione annua, il 12 marzo, di una messa nella parrocchiale di Vigo. Il benefattore dispose inoltre che ciò che rimaneva delle rendite venisse speso per l'acquisto di arredi sacri e per il mantenimento della cappella. Nella consegna del 1914, si trova un elenco degli oggetti: "un simulacro della B.V. delle Grazie, un armadio, una veste di riserva oltre quella che ha indosso di valore eccezionale custodita in canonica di Vigo Anaunia, un crocifisso, una tovaglia, due candellieri d'ottone, una lampada, un inginocchiatoio e molti ex voto chiusi in un armadio" (1). L'amministrazione della cappella era a carico della chiesa parrocchiale. Nel 1937 l'Ordinariato concesse l'autorizzazione a devolvere le elemosine raccolte in cappella metà per le spese di manutenzione della stessa e per la celebrazione della messa legataria, l'altra metà per contributi alla chiesa parrocchiale (2). Nel secondo dopoguerra, le entrate della cappella consistevano nell'affitto del fondo, nella vendita della frutta prodotta, in azioni, in capitali; le uscite erano impiegate per la celebrazione della messa legataria, per il pagamento delle imposte, per spese di manutenzione e di amministrazione, per il sacrestano e per l'assegno devoluto alla chiesa parrocchiale (3). In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton con le annesse chiese filiali di San Vigilio e della Madonna delle Grazie è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia di Santa Maria Assunta con sede in Vigo di Ton. Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Mezzolombardo Note (1) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 'Vigo di Ton'. (2) Cfr. Cappella della Madonna delle Grazie in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 1. (3) Ibidem, Resoconti, fasc. 1. 74 fondo D Cappella della Madonna delle Grazie in Vigo di Ton, 1909 - 1988 registri 1, fascicoli 2 Soggetti produttori Cappella della Madonna delle Grazie, 1791 - 1987 gennaio 24 Lingua Italiano; tedesco 75 {161} serie D 1 Registri di amministrazione, 1939 - 1988 {162} registri 1 {163} D 1.1 "Cappella Madonna delle Grazie. Partitario e giornale" 1939 gennaio 1 - 1988 agosto 24 pp. 3-17: partitario dei beni immobili e dei capitali, 1939-1967 dicembre 31; pp. 21-55: registro di cassa, 1939 gennaio 1-1988 agosto 24. All'inizio: breve storia della cappella, 1939-[1956]. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 55 (bianche alcune pp.), con indice a p. 1 76 serie D 2 {164} Resoconti, 1937 - 1967 fascicoli 1 Contenuto La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del 1855 spettava agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose. {165} D 2.1 b. 1 Resoconti 1937 - 1967 Nn. 1-10 Alcune quietanze per gli anni 1925-1936. Italiano Fascicolo; carta, cc. 119 n.n. 77 serie D 3 {166} Carteggio e atti, 1909 - 1966 fascicoli 1 {167} D 3.1 b. 1 "Cappella Madonna delle Grazie. Sacro Cuore" 1909 - 1937; 1964 - 1966 - "Cappella della Madonna delle Grazie": bozzetti acquarellati, donazione di Antonia Bettin di un campo (1914), fassione, autorizzazione vescovile all'utilizzo delle elemosine raccolte nella cappella per il pagamento delle spese di manutenzione (1937); espropriazione del terreno della cappella per la costruzione di una strada (1966), 1909-1937; 1966; - "Cappella S. Cuore": resoconto dei lavori, fondazione missaria, ricevuta relativa al pagamento dell'indennizzo in seguito all'abbattimento della cappella per la costruzione di una strada, 1914-1931; 1964. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 20 78 Ente Beneficio primissariale don Romedio Marcolla {168} 1739 settembre 18 - 1987 gennaio 24 Luoghi Vigo di Ton (Ton, TN) Archivi prodotti Fondo Beneficio primissariale don Romedio Marcolla in Vigo di Ton, 01/01/1738 - 31/12/1976 Storia Il beneficio venne fondato da don Romedio Marcolla il 18 settembre 1739 con l'obbligo della celebrazione di due messe settimanali (1). Altri oneri del beneficiato erano celebrare giornalmente la prima messa e dare assistenza al parroco nel culto e nella cura d'anime. Il patrimonio del beneficio all'atto della fondazione consisteva in due case e sette stabili; patrono e amministratore del beneficio era il comune di Vigo. Nel 1817 il patrimonio era ridotto a una casa e cinque stabili, cosicché nel 1826 per comprovata diminuzione della rendita, l'Ordinariato ridusse le messe beneficiali a tre ogni due settimane. Le rendite vennero utilizzate per la formazione della congrua del cooperatore di Vigo al quale si aggiunsero, nel 1841, anche quelle del beneficio Endrizzi eretto nella chiesa di Vigo. L'amministrazione venne gestita dal Comune fino al 1904, anno in cui venne ceduta alla fabbriceria della chiesa parrocchiale. A quella data il patrimonio consisteva in capitali, una casa e 7 fondi. Dal 1923 il parroco usufruì delle rendite del beneficio Marcolla, una volta soddisfatti gli oneri missari. La casa beneficiale venne adibita a sede dell'asilo infantile dal 1939. In una relazione del 1950 si legge che il beneficio "attualmente possiede una casa in Vigo (adibita a sede di associazioni, asilo parrocchiale, biblioteca parrocchiale), terreni e capitali" (2). In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Beneficio primissariale Marcolla don Romedio con sede in Vigo di Ton ha perso la personalità giuridica civile. Contesto generale Diocesi di Trento Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Parrocchie e curazie 79 Note (1) Cfr. Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Urbari, reg. 1. Don Romedio nacque il 25 agosto 1670, fu primissario di Vigo per 30 anni dove morì il 17 marzo 1740. (2) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 'Vigo di Ton'. 80 fondo E Beneficio primissariale don Romedio Marcolla in Vigo di Ton, 1738 1976 registri 4, fascicoli 2 Soggetti produttori Beneficio primissariale don Romedio Marcolla, 1739 settembre 18 - 1987 gennaio 24 Lingua Italiano Vedi anche: Serie Carteggio e atti. Documentazione per il periodo 1869-1904, fasc. 7 Serie Registri di amministrazione. 81 {169} serie E 1 {170} Partitari, 1906 - 1971 registri 3 Contenuto Il partitario, o libro maestro, è un registro suddiviso in tante partite distinte quante sono le persone con le quali subentra un rapporto di interesse. Una parte delle registrazioni è relativa alla descrizione del credito e un'altra alla registrazione degli acconti e/o saldi a mano a mano che avvengono i versamenti da parte del debitore. Vedi anche: Serie Registri di cassa. Registrazioni di cassa per il periodo 1914-1938, reg. 2 Fondo Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio in Vigo di Ton. Partitario e registrazioni di cassa per il periodo 1914-1924, reg. 2 {171} E 1.1 "Beneficio Marcolla" 1906 novembre 11 - 1913 novembre 6 Partitario dei capitali e dei beni immobili. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 13 {172} E 1.2 "Partitario beneficio Marcolla e Altare Sant'Antonio" 1914 - 1938 dicembre 31 pp. 2-28: partitario dei capitali e dei beni immobili del beneficio Marcolla, 1914-1938 febbraio 16; pp. 36-51: registro di cassa del beneficio Marcolla, 1914 luglio 1-1938 dicembre 31; cc. 1-5: partitario dei capitali e dei beni immobili dell'altare di Sant'Antonio, 1914-1919 gennaio 16; cc. 8-14: registro di cassa dell'altare di Sant'Antonio, 1914 maggio 16-1924 dicembre 1. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 51, cc. 14, con indice dei capitali e degli affitti all'inizio n.n. {173} E 1.3 "Partitario Beneficio Marcolla" 1939 gennaio 1 - 1971 marzo 5 Partitario dei beni immobili e dei capitali. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 83 (bianche molte pp.), con indice all'inizio n.n. 82 serie E 2 {174} Registri di cassa, 1939 - 1976 registri 1 Vedi anche: Serie Registri di cassa. Serie Partitari. Registrazioni di cassa per il periodo 1914-1938, reg. 2 {175} E 2.1 "Giornale di cassa. Beneficio Marcolla" 1939 gennaio 1 - 1976 settembre 21 (con annotazione del 1983) Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 47 83 serie E 3 {176} Resoconti, 1904 - 1972 fascicoli 1 Contenuto La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del 1855 spettava agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose. {177} E 3.1 b. 1 Resoconti 1904 - 1972 Nn. 1-20 Resoconti e documentazione di corredo Italiano Fascicolo; carta, cc. 475 n.n. 84 serie E 4 {178} Carteggio e atti, 1738 - 1966 fascicoli 1 {179} E 4.1 b. 1 "Beneficio Marcolla" 1738; 1904 - 1966 (con allegati dal 1823) Atto di donazione della casa primissariale (1738); estinzione di un capitale, richieste di condoni per l'affitto di campi, estratti di vecchi aggravi (1921 con allegati dal 1823), assicurazione contro gli incendi, stima degli stabili, inventario, denunce dei redditi, cancellazione di un diritto di pegno, pagamento delle indennità di esproprio di fondi, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 50 85 Ente {180} Beneficio Endrizzi 1721 novembre 2 - ante 1987 Luoghi Vigo di Ton (Ton, TN) Archivi prodotti Fondo Beneficio Endrizzi in Vigo di Ton, 01/01/1774 - 31/12/1973 Storia Il beneficio venne fondato da don Baldassare Endrizzi, beneficiato in Castel Thun, il 2 novembre 1721 con l'obbligo della celebrazione di tre messe settimanali "a comodità del popolo" (1). Il beneficiato, inoltre, doveva celebrare la prima messa domenicale. Il fondatore aveva anche disposto di far distribuire, il 6 gennaio, una carità di sale a ogni famiglia di Vigo e di pagare il parroco per la messa da celebrare quel giorno. L'amministrazione della fondazione nel 1841, con la morte dell'ultimo erede Endrizzi, passò in via provvisoria al Comune per ordine del Giudizio distrettuale di Mezzolombardo con l'incarico di far celebrare le messe beneficiali e di integrare il patrimonio della fondazione (2). Nel 1904 la fabbriceria della chiesa venne investita della gestione del beneficio, assieme a quella del beneficio Marcolla. Il patrimonio a quella data consisteva in sei appezzamenti di terreno. Nel 1929, oltre ai terreni, il beneficio possedeva dei capitali presso enti pubblici e presso privati. Le sue uscite erano per la celebrazione delle messe legatarie, per il pagamento delle imposte, del legato di carità e delle spese di amministrazione. La documentazione relativa al beneficio presente in archivio arriva fino al 1973; non si conosce il destino del beneficio, esso comunque non risulta tra gli enti soppressi nel 1987. Contesto generale Diocesi di Trento Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Parrocchie e curazie ADT, Libro B Note (1) Cfr. Benefico parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Urbari, reg. 1. Don Endrizzi nacque il 20 ottobre 1657 a Vigo di Ton morì il 26 febbraio 1723 a Trento, dove fu sepolto nella chiesa di Santa Maria Maggiore. (2) Cfr. Beneficio Endrizzi in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 1. 86 fondo F Beneficio Endrizzi in Vigo di Ton, 1774 - 1973 registri 3, fascicoli 2 Soggetti produttori Beneficio Endrizzi, 1721 novembre 2 - ante 1987 Lingua Italiano Vedi anche: Serie Urbari. Serie Carteggio e atti. Documentazione relativa all'amministrazione per il periodo 1869-1904, fasc. 7 87 {181} serie F 1 {182} Partitari, 1914 - 1973 registri 2 Contenuto Il partitario, o libro maestro, è un registro suddiviso in tante partite distinte quante sono le persone con le quali subentra un rapporto di interesse. Una parte delle registrazioni è relativa alla descrizione del credito e un'altra alla registrazione degli acconti e/o saldi a mano a mano che avvengono i versamenti da parte del debitore. Vedi anche: Serie Registri di cassa. {183} F 1.1 "Partitario Beneficio Endrizzi. Beneficio Marcolla alla fine (1)" 1914 maggio 16 - 1938 dicembre 31 cc. 2-21: partitario dei beni immobili e dei capitali del beneficio Endrizzi, 1914-1938 febbraio 13; cc. 33-57: registro di cassa del beneficio Endrizzi, 1914 maggio 16-1938 dicembre 31. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 57 (bianche le cc. 22-32), con indice dei capitali e degli affitti all'inizio n.n. Note (1) "Beneficio Marcolla alla fine", cassato. {184} F 1.2 "Partitario Beneficio Endrizzi" 1939 gennaio 1 - 1973 febbraio 7 Partitario dei beni immobili e dei capitali. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 91 (bianche molte pp.), con indice all'inizio n.n. 88 serie F 2 {185} Registri di cassa, 1939 - 1973 registri 1 Vedi anche: Serie Registri di cassa. Serie Partitari. {186} F 2.1 "Giornale di cassa. Beneficio Endrizzi" 1939 gennaio 1 - 1973 agosto 8 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 35 89 serie F 3 {187} Resoconti, 1904 - 1967 fascicoli 1 Contenuto La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del 1855 spettava agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose. {188} F 3.1 b. 1 Resoconti 1904 - 1967 Nn. 1-19 Resoconti e documentazione di corredo. Italiano Fascicolo; carta, cc. 398 n.n. 90 serie F 4 {189} Carteggio e atti, 1774 - 1937 fascicoli 1 {190} F 4.1 b. 1 "Beneficio Endrizzi" 1774; 1840 - 1841; 1904 - 1937 Documento di credito (1774); elenco dei capitali (1840), comunicazione del Giudizio distrettuale di Mezzolombardo relativa all'amministrazione del beneficio (1841); consegna dei beni alla fabbriceria per la nuova amministrazione (1904), insinuazioni ipotecarie, estratti dei "vecchi aggravi" (1921 con allegati dal 1850), fassioni, stima dei fondi, inventario, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 58 91 Ente Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio {191} 1538 - 1987 gennaio 24 Luoghi Vigo di Ton (Ton, TN) Archivi prodotti Fondo Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio in Vigo di Ton, 01/01/1766 - 31/12/1956 Storia Nel 1538 la famiglia Marcolla di Vigo, che nel 1491 aveva ottenuto il privilegio di nobiltà rurale, fece erigere nella parrocchiale di Vigo un altare dedicato a Sant'Antonio "fatto di legno e dorato" (1) con l'obbligo per i discendenti del suo mantenimento. Il 20 novembre del 1588 l'altare venne consacrato assieme alla chiesa di Vigo e ad altri due altari. I vari rami della famiglia Marcolla amministravano l'altare a turni biennali, indipendentemente dalla fabbriceria della chiesa o dal parroco: dovevano provvedere all'affitto di un prato in località "della Pietra", raccogliere in chiesa l'elemosina il 17 gennaio, giorno in cui si festeggiava Sant'Antonio abate, e i bozzoli offerti. Per contro dovevano occuparsi della manutenzione dell'altare, dell'acquisto della cera e dell'olio e del pagamento delle spese necessarie per la festa (al parroco, al sacrestano, ai chierichetti e ai cantori). Da un antico inventario del Settecento consta che l'altare aveva in dotazione sette tovaglie di lino bianche e turchine, due cuscini, due candelieri di ottone con lo stemma di famiglia, quattro palme di "piuma rossa e gialla", quattro vasi di legno dorato, due statue di angeli che fungevano da candelieri, tre reliquie, una cassetta di legno, sei "tavolette" (2). Nel corso del tempo vennero donati altri arredi da benefattori della famiglia. A metà del Settecento il pittore Francesco Guardi, su commissione della famiglia, dipinse la pala con la Madonna e i santi Antonio abate, Carlo Borromeo e Rocco, che ancora si può ammirare. Il patrimonio fu rilevato giudizialmente nel 1832 e consisteva in mobili, stabili e capitali. Da allora e fino al 1848 i resoconti dell'amministrazione vennero presentati al Giudizio distrettuale; poi vi è una lacuna fino al 1863 quando l'amministrazione venne affidata a Baldassarre Marcolla; il 9 gennaio di quell'anno venne inoltre stipulata una convenzione tra il parroco Antonio Zadra e i rappresentanti delle famiglie Marcolla con la quale si stabilì il diritto di avere a turno in esclusiva l'affitto del prato della fondazione. Nel 1887 il parroco impose la resa di conto per gli anni 1863-1887, che venne presentata all'Ordinariato. Nella lettera di evasione la Curia osservò di non aver mai avuto notizia della fondazione e ne riconobbe i seguenti obblighi: "1. mantenere l'altare di S. Antonio in parrocchia in stato decoroso e fornito di tutti gli addobbi ed utensili necessari; 2. mantenere sullo stesso lo stemma di nobiltà delle famiglie Marcolla; 3. mantenere la finestra a parte sinistra dell'altare; 4. far celebrare in perpetuo all'altare una messa in canto nel giorno di S. Antonio; 5. di provvedere l'altare di tutto il necessario non solo per la messa di fondazione ma anche per tutte le messe che verranno celebrate" (3). L'inventario del 1895 attesta la dotazione di due capitali, due prati e dei seguenti arredi: alcune tovaglie di lino e canapa, due cuscini di seta "molto logori", sei candelieri di rame e ottone, vasi e tavolette di rame, una croce argentata, un crocefisso di legno, una reliquia e un reliquiario, due calici d'argento e rame, una lampada, un vaso per l'olio (4). All'inizio del Novecento le entrate dell'altare erano costituite da interessi su capitali investiti presso privati e presso enti pubblici, dall'affitto di un fondo, dalle elemosine e dalle gallette offerte; le uscite erano impiegate per il pagamento delle 92 messe officiate dal parroco, delle tasse, del salario al sacrestano, per l'acquisto di olio e di cera, e per le riparazioni necessarie all'altare (5). Nel 1936 l'amministrazione della fondazione, fino a quel momento gestita dalla famiglia Marcolla, passò al parroco di Vigo. Nel 1966 il parroco scrisse all'Ordinariato per avere l'affrancazione dell'onere missario del 17 gennaio, poiché esso era fondato "su un fondo che per metà fu sepolto sotto uno strato di sassi e ghiaia di spessore di parecchi metri scaricati durante la costruzione della strada provinciale. L'altra parte restò isolata perché da una parte è franata la vecchia strada dall'altra fu asportato il ponte sul Rinascico. La ditta pagò un indennizzo di 20.000 lire" (6). La Curia non autorizzò l'affrancazione ma consigliava di aspettare fino al 1968 quando sarebbe scaduta la concessione di celebrare le messe 'ad ratam redditus' ottenuta nel 1963. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio con sede in Vigo di Ton ha perso la personalità giuridica civile. Contesto generale Diocesi di Trento Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Libro B ADT, Parrocchie e curazie Note (1) Cfr. Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio in Vigo di Ton, Registri di amministrazione, reg. 1. (2) Ibidem. (3) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 'Vigo di Ton'. (4) Cfr. Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 1. (5) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 'Vigo di Ton'. (6) Ibidem. 93 fondo G Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio in Vigo di Ton, 1766 - 1956 registri 2, quaderni 1, fascicoli 2 Soggetti produttori Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio, 1538 - 1987 gennaio 24 Lingua Italiano Vedi anche: Serie Partitari. Partitario e registrazioni di cassa per il periodo 1914-1924, reg. 2 94 {192} serie G 1 Registri di amministrazione, 1766 - 1935 {193} registri 2, quaderni 1 {194} G 1.1 "1766. Libro del venerabile altare di Sant'Antonio abate eretto dalla nobile rurale fammiglia Marcola di Vigo" (tit. int.) 1766 - 1934 cc. 1-4v: inventario degli arredi dell'altare con breve storia della famiglia Marcolla, 1766-1798; cc. 5, 18-73, 75, 77: rese di conto degli amministratori per gli anni 1765/1766-1845/1846 e 1863-1922, 1767 febbraio 15-1848 marzo 12, 1863 gennaio 9-1922; cc. 8-17: registro delle riscossioni dei debiti, 1766 agosto 31-1815 aprile 3; cc. 73v-74, 76: registrazione delle famiglie Marcolla che a rotazione biennale hanno goduto dei frutti dei prato in località "alla Pietra", 1901-1934; c. 156 e 160: elenco dei capitali e delle entrate di Sant'Antonio, [1760]. Alle cc. 152-155: privilegio vescovile che concede alla famiglia Marcolla la nobiltà rurale, 1491 (copia); notizia dell'indulgenza per Sant'Antonio, 1768; alle cc. 157-171: notizie sulla famiglia Marcolla, annotazioni relative alla buona educazione dei figli, elenco delle famiglie, regolamento dell'amministrazione dell'altare, elenco dei sacerdoti Marcolla, [1766]; sulla lettera B dell'indice: inventario dell'altare, 1926 dicembre 30 (copia); sulla lettera T dell'indice: annotazione relativa alla consegna della pala dell'altare all'Ufficio delle Belle Arti di Trento per il restauro, 1923 febbraio 22. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, con traccia di lacci in pelle, cc. 171 (bianche le cc. 78-151), con indice alfabetico a rubrica degli argomenti all'inizio n.n. {195} G 1.2 "Libro della pia fondazione dell'altare di Sant'Antonio ereta nella chiesa parrocchiale di Vigo" 1849 febbraio 22 - 1853 gennaio 28 (con annotazione del 30 gennaio 1856) Registro delle rese di conto dell'amministratore della fondazione per gli anni 1847/1849-1851/1852. All'inizio: protocollo della situazione amministrativa della fondazione, 1848 marzo 13; alla fine: elenco dei beni stabili della chiesa parrocchiale, sec. XIX. Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 11 n.n. {196} G 1.3 "Amministrazione Altare Sant'Antonio di Vigo Anaunia delle famiglie N.R. Marcolla" 1922 giugno 25 - 1935 gennaio 17 pp. 2-3, 14-27, 58-60: registro di cassa, 1922 giugno 25-1935 gennaio 17; pp. 4-7: protocolli delle riunioni dei capifamiglia Marcolla, 1922 agosto 20-1923 agosto 15; pp. 81-83: protocollo della corrispondenza, 1922 luglio 21-1923 febbraio 22. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 83 (bianche molte pp.), con indice a p. 1 95 serie G 2 {197} Resoconti, 1863 - 1956 fascicoli 1 Contenuto La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del 1855 spettava agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose. {198} G 2.1 b. 1 Resoconti 1863 - 1956 Nn. 1-27 Resoconti e parziale documentazione di corredo. Dal 1923 al 1956 solo quietanze. Italiano Fascicolo; carta, cc. 161 n.n. 96 serie G 3 {199} Carteggio e atti, 1832 - 1936 fascicoli 1 {200} G 3.1 b. 1 "Altare Sant'Antonio" 1832 - 1936 Inventario dei beni e degli arredi (1832), obblighi di fondazione, nomine degli amministratori, resa di conto per gli anni 1863/1887, inventari (1889, 1895), fassioni, elenco delle famiglie Marcolla, carteggio relativo al passaggio dell'amministrazione alle famiglie Marcolla, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 81 97 Ente Confraternita del Santissimo Sacramento {201} 1687 maggio 20 - ante 2004 Luoghi Vigo di Ton (Ton, TN) Archivi prodotti Fondo Confraternita del Santissimo Sacramento in Vigo di Ton, 01/01/1758 - 31/12/1989 Storia La confraternita venne eretta a Vigo da Leonardo Zendroni, vicario generale del vescovo di Trento, il 20 maggio 1687. La confraternita aveva a disposizione l'altare maggiore della chiesa parrocchiale; l'attività degli iscritti era quella di "comparire insieme in certi determinati giorni nella stessa chiesa parrocchiale di Vigo, far orazione, assistere agli uffici, ed esercitare con tutto l'ardore possibile altre opere di pietà e di carità ed avere una cura speciale perché venga accresciuto nella stessa chiesa il culto divino" (1). Nello stesso atto vennero anche approvati i capitoli che regolavano la vita del sodalizio. Potevano iscriversi sia maschi che femmine "di buon nome" versando una quota annuale. Gli iscritti dovevano procurarsi una cappa rossa da indossare nei funerali dei confratelli e nella processione della terza domenica del mese; dovevano inoltre confessarsi in determinati giorni del calendario ecclesiastico. Le cariche previste per il "buon governo" della confraternita erano: un ministro con due assistenti, uno dei quali cassiere responsabile delle chiavi della cassa e incaricato di ricevere le elemosine e le entrate; a queste tre cariche spettava eleggere altri sei uomini denominati "consultori", un infermiere con il compito di visitare i confratelli infermi, due mazzieri che "debbano registrare la processione col far andare gli confratelli e consorelle a pari a pari modestamente e con divozione". Era inoltre previsto un sacrestano che si prendesse cura dell'altare nei giorni a disposizione della compagnia, preparandolo e dotandolo delle candele. Ogni anno venivano presentate le rese di conto dell'amministrazione in occasione delle quali erano rinnovate le carice societarie. La documentazione della confraternita prodotta nel Settecento è scarsa: si ritrovano solo alcune costituzioni di censi (2); l'attività sembra ripresa all'inizio dell'Ottocento con la regolare registrazione degli iscritti. Nel 1946 venne approvato un nuovo statuto e un nuovo regolamento interno. Questo documento decreta il ruolo fondamentale del parroco: egli, in qualità di rappresentante dell'autorità diocesana, era il direttore della confraternita, ne vigilava e promuoveva l'andamento, disponeva feste e funzioni, guidava il Consiglio nell'ammissione di nuovi membri e nell'espulsione degli immeritevoli, convocava le assemblee, teneva le conferenze, firmava le deliberazioni del Consiglio e i mandati emessi dal cassiere. Nel 1951 si richiese alla Sacra Congregazione del Concilio la sanatoria e l'affrancazione degli oneri missari: la confraternita infatti aveva l'onere di 26 messe legatarie annuali ma "i capitali sui quali erano fondate a seguito e a causa degli avvenimenti che portarono a successivi deprezzamenti della moneta, andarono polverizzati" (3). La Congregazione autorizzò la sanatoria. L'attività della confraternita è testimoniata in archivio fino al 1989. 98 Non si conosce quando la confraternita abbia cessato di esistere; nel 2004 un decreto vescovile soppresse tutte le confraterite ancora attive nella diocesi: fra queste non rientrava però la confraternita del Santissimo Sacramento di Vigo di Ton, che dunque doveva essere già estinta. Funzioni, occupazioni e attività Le confraternite sono pie congregazioni di persone laiche associate per attendere ad esercizi di culto e anche di beneficenza. Esse possono essere canonicamente erette dalla competente autorità ecclesiastica, oppure mancare di tale approvazione e in questo caso sono enti di natura laicale. Norme generali circa l'erezione delle confraternite, da osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse, furono stabilite da papa Clemente VIII (Bolla "Quaecumque a Sede Apostolica" del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il curatore d'anime ricoprì presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era chiamato a garantirne il retto funzionamento. Un interesse particolare dell'autorità ecclesiastica era dedicato all'amministrazione dei redditi dei vari sodalizi. Ad essa provvedeva un massaro, che ogni anno doveva rendere conto del suo operato. Per le associazioni trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti. Durante il periodo napoleonico le confraternite religiose furono soppresse, ad eccezione di quelle del Santissimo Sacramento, seguendo provvedimenti analoghi a quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese durante la loro dominazione nel Trentino. Infatti il decreto del 25 aprile 1810 art. I stabiliva: "Sono proibite in tutto il Regno le confraternite, le congregazioni, le compagnie ed in genere tutte le società religiose laicali eccettuate le confraternite sotto la denominazione del Santissimo, delle quali potrà esistere una sola presso ciascuna parrocchia sotto la direzione e dipendenza dell'Ordinariato e del parroco rispettivo per l'esercizio delle sacre funzioni" e l'art. IV prevedeva che i beni e le rendite delle confraternite del Santissimo fossero amministrati dai fabbriceri delle chiese parrocchiali e sussidiarie. Contesto generale Diocesi di Trento Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti Visitali ADT, Atti civili ADT, Libro B ADT, Parrocchie e curazie Note (1) Cfr. Confraternita del Santissimo Sacramento in Vigo di Ton, Registri degli iscritti, reg. 1. (2) Cfr. Ibidem, Carteggio e atti, fasc. 1. (3) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 'Vigo di Ton'. 99 fondo H Confraternita del Santissimo Sacramento in Vigo di Ton, 1758 - 1989 {202} registri 4, fascicoli 1 Soggetti produttori Confraternita del Santissimo Sacramento, 1687 maggio 20 - ante 2004 Lingua Italiano Vedi anche: Serie Urbari. Fondo Confraternita del SS. Sacramento in Vigo di Ton. in BCT, Ordini e congregazioni religiose, confraternite, corporazioni di arti e mestieri, Documenti e atti vari 100 serie H 1 {203} Registri degli iscritti, 1801 - 1971 registri 2 {204} H 1.1 "Fondazione e bolla della confraternita del Santissimo Sacramento li 20 maggio 1687 e elenco e conti della stessa fino al 1907 e nota dei confratelli e consorelle" 1801 marzo 14 (1) - 1904 marzo 8 pp. 1-107: registro degli iscritti di Vigo, 1801 marzo 14-1904 marzo 8; pp. 1-53: registro degli iscritti di Toss, 1817 giugno 16-1903; pp. 1-43: registro degli iscritti di Masi, 1831 gennaio 26-1903 marzo 15. All'inizio, incollato: avviso del cancelliere della confraternita relativo all'abito dei confratelli e delle consorelle, 1855 aprile 1; all'inizio: documento di erezione della confraternita e capitoli approvati, 1687 maggio 20 (copia); permesso vescovile all'aumento della tassa d'iscrizione per il pagamento delle messe, 1838 marzo 6 (copia); decisione del Consiglio della confraternita in merito alla presentazione dei conti, 1875 luglio 18 (copia). Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 107, 53, 43 Note (1) L'estremo cronologico si riferisce al momento d'ingresso nella confraternita. {205} H 1.2 "Confraternita Santissimo Sacramento" 1904 luglio 2 - 1971 gennaio 24 Registro degli iscritti di Vigo, Masi e Toss. Alle pp. 1-3: decreto di erezione della confraternita e capitoli approvati, 1687 maggio 20 (copia); a p. 4: permesso vescovile all'aumento delle tasse d'iscrizione per il pagamento delle messe, 1838 marzo 6 (copia); a p. 5: decisione del Consiglio della confraternita in merito alla presentazione dei conti, 1875 luglio 18 (copia); a p. 6: annotazione del cancelliere relativa alla compilazione del registro, 1904 luglio 14; verbale di una riunione, 1913 febbraio 9; a p. 7: verbale di una riunione, 1960 febbraio 13. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 203 (bianche molte pp.) 101 serie H 2 {206} Registri di cassa, 1946 - 1989 registri 1 {207} H 2.1 "Libro cassa della confraternita del Santissimo di Vigo d'Anaunia" (tit. int.) 1946 gennaio 8 - 1989 marzo 12 Registro cassa con rendiconti annuali. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 30 n.n. 102 serie H 3 {208} Registri delle cariche, 1948 - 1975 registri 1 {209} H 3.1 "Funzionari che intrano in carica nell'anno ***" 1948 - 1975 Registro delle cariche della confraternita. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 33 n.n. 103 serie H 4 {210} Carteggio e atti, 1758 - 1946 fascicoli 1 {211} H 4.1 b. 1 "Confraternita del Santissimo. Terz'Ordine" 1758 - 1922; 1946 Carteggio e atti relativi alla confraternita del Santissimo Sacramento di Vigo: costituzione di censi, verbali delle riunioni, elenco dei confratelli, rese di conto, elenco dei documenti di debito, fassione, statuto. Contiene: locazione della confraternita del Santissimo Rosario (1796); erezione canonica del Terz'Ordine e autorizzazione all'iscrizione (1913, 1942). Italiano Fascicolo; carta, cc. 73 104 Ente Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton {212} 1939 - Luoghi Vigo di Ton (Ton, TN) Altre Forme autorizzate del nome Asilo di Vigo di Ton Archivi prodotti Fondo Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton, 01/01/1939 - 31/12/1965 Storia Nel 1939, su iniziativa del parroco don Francesco Arnoldo e della maestra in pensione Eminia Rossi, venne aperto a Vigo un asilo infantile. Il 15 aprile venne convocata un'assemblea pubblica nella quale si illustrò il progetto che venne accolto all'unanimità. Il 17 maggio 1939 il Provveditorato agli studi di Trento autorizzò l'apertura della scuola materna. L'atto costitutivo della Scuola materna parrocchiale venne steso il 5 giugno; l'istituzione aveva lo scopo di assistere i bambini di ambo i sessi dai tre ai sei anni e di "coadiuvare i genitori nell'educazione intellettuale e fisica e nell'assistenza morale conforme alle esigenze della pedagogia cristiana" (1). La scuola era situata in un edificio messo a disposizione dal beneficio primissariale mentre l'arredamento era di proprietà della chiesa parrocchiale; la sua gestione economica e finanziaria era distinta da quelle degli enti ecclesiastici. Si sosteneva tramite le quote mensili versate dai genitori, le rendite di legati destinati a suo favore, contributi, sussidi e offerte spontanee. Nel questionario redatto in occasione della visita pastorale del 1953 si legge: "Vi è l'asilo per bambini. E' parrocchiale e dipende direttamente dal parroco il quale deve pensare per il funzionamento e buon andamento" (2). La scuola materna di Vigo di Ton fa parte attualmente della Federazione provinciale delle Scuole materne. Note (1) Cfr. Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 1. (2) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 7. 105 fondo I Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton, 1939 - 1965 registri 1, fascicoli 1 Soggetti produttori Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton, 1939 - Lingua Italiano 106 {213} serie I 1 {214} Registri di cassa, 1955 - 1956 registri 1 {215} I 1.1. "Registro cassa" 1955 ottobre 1 - 1956 settembre 9 Altre denominazioni: "Anno 1955. Nuova gestione" (tit. int.) Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 7 107 serie I 2 {216} Carteggio e atti, 1939 - 1965 fascicoli 1 {217} I 2.1 b. 1 "Asilo" 1939 - 1965 Carteggio e atti ricevuti dal parroco di Vigo in qualità di presidente dell'asilo: atto di costituzione, circolari, assegnazione di sussidi, nomina di maestre, elenco dei soci, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 414 108 Ente {218} Congregazione di carità di Vigo di Ton [1811] - [1937] Luoghi Vigo di Ton (Ton, TN) Archivi prodotti Fondo Documentazione dell'archivio della Congregazione di Carità di Vigo di Ton, 01/01/1833 - 31/12/1881 Storia Non si hanno notizie sulla fondazione della Congregazione di Carità di Vigo di Ton, dalla documentazione presente in archivio si deduce che il parroco di Vigo di Ton ne era l'amministratore per il periodo 1828-1831: a lui infatti venivano presentate le rese di conto. In seguito l'amministrazione passò alla gestione di un laico, sempre sotto il controllo del curatore d'anime. La Pretura di Mezzolombardo era l'ufficio gerarchicamente competente. La Congregazione aveva un patrimonio costituito da capitali, da diritti di decima presso la canonica parrocchiale (diritti aboliti nella seconda metà dell'Ottocento) e da contributi dei Comuni. Con le entrate si pagavano le messe legatarie e si sovvenzionavano i poveri dei comuni di Vigo e dei Masi. La documentazione presente in archivio si ferma al 1881. Funzioni, occupazioni e attività La Congregazione di carità (1) era un'istituzione pubblica di beneficenza istituita in Trentino in base al decreto vicereale del 15 febbraio 1811, n. 49, che all'art. 2 stabiliva: "in ogni comune del Dipartimento dell'Alto Adige e dei Cantoni di Tobiano e Primiero tutti gli spedali, orfanotrofi, luoghi pii, lasciti e fondi di pubblica beneficenza (...) avranno una sola e medesima amministrazione che prenderà il titolo di Congregazione di carità". Essa ebbe quale compito fondamentale l'assistenza e la beneficenza a persone in particolari difficoltà economiche (poveri, anziani, inabili al lavoro, fanciulli esposti, donne partorienti) o fisico-psichiche (malati e mentecatti) che da essa ricevevano sussidi in modo diretto generi di prima necessità - o, molto spesso, attraverso l'assistenza e le cure prestate in apposite istituzioni di cui la Congregazione curava l'amministrazione patrimoniale. Le entrate della Congregazione provenivano da lasciti, donazioni, legati pii. L'art. 10 del suddetto decreto vicereale ordinava che ogni Congregazione dovesse essere divisa in tre sezioni - denominate "degli ospedali", "degli ospizi" e "delle limosine" - ognuna incaricata dell'esecuzione dell'amministrazione affidatale, di cui avrebbe reso conto alla Congregazione. Per quanto riguarda l'organico della Congregazione durante l'amministrazione italica, il decreto vicereale stabiliva che essa fosse composta da "probi e distinti cittadini del comune, scelti fra i proprietari, commercianti e gli uomini di legge più distinti". Il numero dei membri era compreso tra i quattro e i sei ed essi venivano nominati dal podestà o dal sindaco. Nel capoluogo di Dipartimento la Congregazione era presieduta dal prefetto, nei capoluoghi dei distretti dal viceprefetto e in tutti gli altri Comuni dal podestà o dal sindaco; in tutti i Comuni inoltre erano ugualmente membri di diritto il podestà o il sindaco, oppure un parroco del luogo. Le Congregazioni dipendevano dal Ministro dell'Interno del Regno d'Italia che vigilava tramite il consigliere di stato (artt. 1, 5, 6 del decreto vicereale) e intrattenevano con i comuni rapporti assai stretti. Con l'annessione del Trentino all'Austria venne sostanzialmente confermata la normativa vigente in materia di assistenza e 109 beneficenza pubblica e l'unica legge che nomina la Congregazione di carità fu l'editto del commissario in capo del Tirolo del 1° marzo 1814 (artt. 118-125), che confermò le Congregazioni di carità nei luoghi dove esistevano e dispose la loro istituzione nei Comuni che avessero dei propri istituti di beneficenza con una rendita lorda di almeno 500 fiorini. Durante la seconda dominazione austriaca le Congregazioni di carità continuarono la loro attività gestite da un apposito comitato. Le direttive date dalle autorità austriache prevedevano sostanzialmente che la rappresentanza della Congregazione fosse composta da un preside (o presidente) che doveva essere possibilmente il curatore d'anime locale, da due consiglieri e da un cassiere. Anche se non eletti come membri con voto attivo nelle deliberazioni, il curatore d'anime e il capocomune locali dovevano comunque far parte dell'organo direttivo della Congregazione. La nomina del preside, dei consiglieri e del cassiere spettava alla rappresentanza comunale con l'approvazione dell'autorità superiore (I.R. Pretura o I.R. Giudizio distrettuale). I rappresentanti della Congregazione si dovevano occupare della conservazione del patrimonio e decidere in merito all'elargizione dei sussidi; le deliberazioni dovevano sempre essere redatte su apposito protocollo. I compiti specifici del cassiere erano quelli di tenere un giornale di tutti i pagamenti effettuati e un registro della contabilità riportante i capitali investiti e i nomi dei debitori con gli interessi a loro dovuti e le somme mano a mano versate. Egli doveva inoltre, sulla base dei mandati rilasciati dal preside, pagare puntualmente le sovvenzioni ai poveri secondo l'importo stabilito. Era incaricato di presentare ogni anno al preside la resa di conto (corredata dalle relative pezze d'appoggio) affinché la esaminasse con i consiglieri e la passasse poi per la liquidazione alla rappresentanza comunale. Tale resa di conto veniva infine passata all'autorità superiore per la definitiva revisione ed approvazione. A partire dalla metà del secolo XIX i rapporti con i Comuni si intensificarono: alcune leggi stabilirono infatti che, non bastando i mezzi forniti dalle società di beneficenza e dagli istituti esistenti, la rappresentanza comunale avrebbe dovuto sopperire all'importo occorrente per le sovvenzioni ai poveri con i fondi della cassa comunale. Le Congregazioni di carità vennero soppresse in seguito all'entrata in vigore della legge del 3 giugno 1937, n. 847, che istituiva in ogni comune del Regno gli Enti comunali di assistenza (E.C.A.). Note (1) Le seguenti note sono tratte dalla scheda-soggetto redatta nel 2000 da Corrado Sala per il Servizio beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, alla quale si rimanda per un approfondimento e per la bibliografia. 110 fondo J Documentazione dell'archivio della Congregazione di Carità di Vigo di Ton, 1833 - 1881 fascicoli 1 Soggetti produttori Congregazione di carità di Vigo di Ton, [1811] - [1937] Lingua Italiano Vedi anche: Serie Registri delle rese di conto dei sindaci. Registrazioni di cassa per il periodo 1854-1882, reg. 3 111 {219} serie J 1 {220} Resoconti, 1833 - 1881 fascicoli 1 Contenuto La serie si compone di un fascicolo che raccoglie i resoconti presentati al parroco in qualità di amministratore della Congregazione (anni 1828-1831) e in seguito agli amministratori eletti per essere vidimati dalla Pretura di Mezzolombardo. {221} J 1.1 b. 1 "Vecchi conti del 1849 etc. della Congregazione di carità e del fondo poveri ambedue di questa parrocchia. I detti enti son ora estinti" 1833 - 1881 Rese di conto per gli anni 1828/1829-1830/1831, 1844/1845-1881. Per gli anni 1828/1829-1830/1831 solo lettera di evasione al conto, per gli anni 1868-1876 solo quietanze. Italiano Fascicolo; carta, cc. 334 112 Ente Consiglio scolastico locale di Vigo di Ton {222} 1894 - [1923] Luoghi Vigo di Ton (Ton, TN) Archivi prodotti Fondo Documentazione dell'archivio del Consiglio scolastico locale di Vigo di Ton, 01/01/1894 - 31/12/1901 Storia Il Consiglio scolastico locale di Vigo venne costituito nel 1894; era composto dai rappresentanti del comune di Vigo e da quelli del comune di Masi, dal parroco, dal capocomune di Vigo, dal sorvegliante locale scelto fra le persone del paese sede di scuola e nominato dal Consiglio scolastico provinciale di Trento. Il parroco ricopriva la carica di presidente. Il Consiglio scolastico locale provvedeva alla nomina dei maestri, alla presentazione del preventivo per il fabbisogno scolastico, alla visita e alla sorveglianza delle scuole. Nel 1895 il parroco presentò le sue dimissioni dall'incarico di presidente per subentrati problemi di salute. Il Consiglio scolastico locale di Vigo venne probabilmente soppresso nel 1923 in seguito all'applicazione della Riforma Gentile. Funzioni, occupazioni e attività Il Consiglio scolastico locale (1), nominato in ogni comunità scolastica in ottemperanza della legge del 30 aprile 1892 n. 7, aveva funzioni di sorveglianza sulle scuole popolari pubbliche e sugli asili infantili, sui corsi speciali di insegnamento collegati alle scuole popolari pubbliche e, infine, sui corsi di perfezionamento per ragazze del circondario scolastico. Prima di questa legge era in vigore il "Regolamento politico per le scuole elementari" pubblicato l'11 agosto 1805: la scuola aveva carattere conservativo-religioso-morale-politico; era affidata alla chiesa la sorveglianza scolastica, l'approvazione dei programmi e dei libri di testo, la proposta dei maestri definitivi e la nomina degli assistenti e dei supplenti; spettavano ai Comuni le spese per gli edifici e gli stipendi dei maestri. In seguito la legge del 25 maggio 1868, n. 48, recante le disposizioni di massima sui rapporti della scuola con la chiesa, demandava la suprema direzione e sorveglianza su tutto ciò che riguardava l'istruzione e l'educazione al Ministero dell'istruzione, al Consiglio scolastico provinciale, al Consiglio scolastico distrettuale e al Consiglio scolastico locale. Il Consiglio scolastico locale era composto dai rappresentanti della chiesa cattolica, della scuola, dei comuni formanti la comunità scolastica, dal sorvegliante della scuola locale e dal patrono della scuola, se c'era. Il curatore d'anime del territorio cui apparteneva la scuola rappresentava gli interessi religiosi della scolaresca e aveva diritto di voto; al suo posto poteva essere nominato dall'autorità ecclesiastica superiore un sacerdote. Tale istituzione venne soppressa con la riforma Gentile del 1923 e tutte le mansioni affidatele dalla legge del 1892 furono assegnate ad altri organi (patronati, sindaci, direttori didattici, ispettori). 113 Note (1) Le seguenti note sono tratte dalla scheda-soggetto redatta nel 1999 da Anna Guastalla per il Servizio beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, alla quale si rimanda per un approfondimento e per la bibliografia. 114 fondo K Documentazione dell'archivio del Consiglio scolastico locale di Vigo di Ton, 1894 - 1901 fascicoli 1 Soggetti produttori Consiglio scolastico locale di Vigo di Ton, 1894 - [1923] Lingua Italiano 115 {223} serie K 1 {224} Carteggio e atti, 1894 - 1901 fascicoli 1 {225} K 1.1 b. 1 "Consiglio scolastico locale" 1894 - 1901 Corrispondenza, circolari, preventivi per il fabbisogno delle scuole. Italiano Fascicolo; carta, cc. 249 116 Ente {226} Società agricola operaia cattolica 1902 - [1914] Archivi prodotti Fondo Documentazione dell'archivio della Società agricola operaia cattolica di Vigo di Ton, 01/01/1904 - 31/12/1914 Storia Nel questionario preparato in occasione della visita pastorale del 1911, il parroco di Vigo scrive: "Esiste la Società operaia cattolica dal 1902 e non fa alcun danno" (1). La Società quindi venne fondata in seguito alle disposizioni del I Congresso Cattolico Trentino, tenutosi in quell'anno, in cui si era sottolineata l'esigenza di diffondere e rafforzare le Società agricole operaie cattoliche. Non si hanno ulteriori notizie del sodalizio di Vigo, dall'unico registro presente in archivio si può dedurre che ad essa erano iscritti una novantina di soci, aveva una direzione composta da un presidente, dall'assistente ecclesiastico e da quattro soci che si riuniva periodicamente; un altro organo era l'assemblea generale durante la quale venivano eletti anche i revisori dei conti e il cassiere. Nel 1907 la Società vantava il diritto a tempo indeterminato di usufruire di un locale del Comune, questa sala quale luogo di ritrovo, era aperta tutte le sere. La Società possedeva alcuni mobili, alcuni giochi da tavolo, un crocifisso, un libretto bancario e alcuni libri. Le tasse d'iscrizione erano mensili. Il lunedì e il giovedì sera si teneva un'ora di lezione sul diritto civile "spiegando le cose principali più comuni e pratiche" (2). L'ultima riunione documentata è del 1914, probabilmente gli eventi bellici hanno fatto cessare l'attività del sodalizio. Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 7. (2) Cfr. Società agricola operaia cattolica di Vigo di Ton, Registri dei verbali delle riunioni, reg. 1. 117 fondo L Documentazione dell'archivio della Società agricola operaia cattolica di Vigo di Ton, 1904 - 1914 registri 1 Soggetti produttori Società agricola operaia cattolica, 1902 - [1914] Lingua Italiano 118 {227} serie L 1 Registri dei verbali delle riunioni, 1904 - 1914 {228} registri 1 {229} L 1.1 "Società agricola operaia cattolica. Protocollo e conti" 1904 maggio 12 - 1914 febbraio 10 Registro dei verbali delle riunioni con alcune rese di conto. Capovolgendo il registro: elenco dei porta-bandiera, 1906, 1908. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 33 119 Ente Primissaria curata dei Santi Fabiano e Sebastiano {230} 1734 ottobre 3 - 1987 gennaio 24 Luoghi Masi di Vigo (Ton, TN) Altre Forme autorizzate del nome Curazia dei Masi di Vigo Archivi prodotti Fondo Ufficio curaziale dei Santi Fabiano e Sebastiano in Masi di Vigo, 01/01/1764 - 31/12/1990 Storia Masi di Vigo è il primo paese che si incontra sulla sinistra del fiume Noce, entrando nella valle di Non dal passo della Rocchetta. Ecclesiasticamente gli abitanti di Masi dipendevano dal parroco di Vigo di Ton, alla cui chiesa si recavano per assistere alle funzioni e per ricevere i sacramenti. Il 3 ottobre 1734 venne eretta, a favore degli abitanti del paese, una primissaria, cioè un beneficio che permetteva di mantenere un sacerdote per la celebrazione della messa mattutina, detta 'prima messa'. Il sacerdote veniva eletto dalla comunità con il consenso e approvazione del parroco di Vigo; aveva l'obbligo di visitare gli infermi, di recarsi in parrocchia nelle feste principali per assistere alle funzioni e di tenere, nelle feste e nelle domeniche, la Dottrina Cristiana per i fanciulli e per gli adulti. Nel 1812, in una relazione, si annotava che nella chiesa non si conservava né il Santissimo Sacramento né il battistero, inoltre non si celebravano le funzioni della Settimana Santa né si distribuiva la comunione pasquale (1). Nel 1836 i vicini, congregati in pubblica riunione, stabilirono l'integrazione della congrua per il primissario, portandola a 200 fiorini, in seguito alla rinuncia del sacerdote, che non trovava sufficiente la dotazione. Il 20 aprile 1839 il Capitanato del circolo di Trento approvò la richiesta di erigere il battistero nella chiesa dei Masi, alla condizione che il Comune si assumesse le spese dell'erezione e della provvista degli oli santi senza intaccare il patrimonio della chiesa (2). In seguito a questa concessione vennero stesi dei capitoli per il sacerdote che regolavano le sue funzioni: "1. il primissario è tenuto ad intervenire e assistere il Sabato Santo alla benedizione del fonte nella chiesa parrocchiale e prenderà l'acqua in quell'occasione e gli oli santi; 2. deve pagare al parroco di Vigo annualmente un fiorino a titolo di sua dipendenza; 3. entro 24 ore dal battesimo dovrà spedire al parroco le indicazioni del battezzato affinché il parroco possa inscriverlo nei registri battesimali della parrocchia; 4. può tenere un registro battesimale ma non può a nessun titolo rilasciare certificati". Il sacerdote aveva inoltre a disposizione la canonica con l'orto, di proprietà del Comune che forniva anche la legna necessaria per l'inverno. I capitoli stesi nel 1897 non concedevano altre libertà al sacerdote. Egli infatti doveva celebrare la messa tutti i giorni, la domenica mattina spiegare il Vangelo e dopo pranzo la Dottrina Cristiana a fanciulli e adulti, insegnare il catechismo nella scuola, assistere i malati, amministrare loro i sacramenti e ascoltare le confessioni. Inoltre i diritti sulla 120 celebrazione dei matrimoni, sulle sepolture (stola bianca e nera), gli offici per i defunti erano a disposizione del parroco al quale doveva anche spedire, dopo ogni battesimo, la nota contenente tutte le indicazioni del battezzato. Finalmente, nel 1911, il curato chiede ed ottiene l'autorizzazione a tenere ufficialmente le matricole e con questa acquisisce un po' più di indipendenza nei confronti del parroco. Nei capitoli del 1911 infatti si legge: "il primissario curato dei Masi di Vigo terrà in rappresentanza del parroco, o quale incaricato, i registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti e potrà anche nella predetta sua qualità rilasciare attestati apponendo però sempre alla sua firma sia nei registri che negli attestati la dizione 'Delegato parrocchiale' (...) Le pubblicazioni matrimoniali di sposi appartenenti all'espositura si faranno tanto nella chiesa dei Masi di Vigo che nella parrocchiale. Onde però non aggravare con ciò di doppia tassa i contraenti sarà da dividersi la tassa d'uso in due eguali parti (...) Con delegazione del parroco benedirà pure i matrimoni dei suoi curaziani (...) Riguardo al diritto di stola, avrà la sepoltura dei bambini ed anche degli adulti, quando però non venga invitato più di un sacerdote, nel qual caso si dovrà invitare il parroco ed intervenendo egli in persona avrà lui il diritto di stola" (3). Nel 1927 la popolazione dei Masi tenta di ottenere il riconoscimento a parrocchia, senza alcun successo. In quell'anno, su impulso e opera del curato Fortunato Salvaterra e di un comitato locale, si costituisce il pio legato Rauti, dal nome del fondo acquistato allo scopo di aumentare le entrate del curatore d'anime locale. Il 22 gennaio 1961 il capo frazione e i capifamiglia di Masi rinunciarono al diritto di patronato lasciando mano libera all'Ordinariato di Trento di provvedere alla nomina di un assistente spirituale. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Curazia di Masi di Vigo ha perso la personalità giuridica civile. ELENCO PRIMISSARI CURATI DI MASI DI VIGO 1742-1750 Guglielmo Canestrini da Cloz 1751-1766 Romedio Concini da Sanzeno 1766-1797 Carlo Fedrizzi 1797-1825 Gaspare Poda 1825-1834 Matteo Sembianti 1836-1839 Carlo Quaresima, provvisore vacante dal 1839 1842-1864 Antonio Battan da Vigo 1864-1876 Antonio Pezzi da Dercolo 1876-1877 Giuseppe Pausini, provvisore 1879-1891 Leopoldo Grandi 1891-1892 Pietro Mina 1899-1902 Giuseppe Cristofoletti 1902-1911 Norberto Reich da Spormaggiore 1913-1928 Fortunato Salvaterra da Romallo 1928-1932 Raffaele Guarnieri 1933 Norberto Sardagna, vicario curato 1934-1962 Angelo Del Convito 1962-1965 Fidenzio Luchi, anche parroco di Toss 121 1965 Flavio Maurina 1968-1989 Enrico Callovini, anche parroco di Vigo Funzioni, occupazioni e attività Con il termine "curazia" si vuole indicare un luogo o un territorio determinato, con chiesa propria, situata all'interno dei confini della parrocchia, sottratta parzialmente alla giurisdizione del parroco e affidata a un curato. La curazia poteva essere, in relazione alla parrocchia d'origine, completamente o parzialmente dipendente, o indipendente a seconda delle concessioni ottenute a mano a mano dall'autorità ecclesiastica e civile. Nei territori soggetti alla giurisdizione austriaca venivano riconosciute come indipendenti quelle sole stazioni di cura d'anime delle quali si poteva comprovare l'erezione a cura indipendente con il beneplacito dello Stato. I sacerdoti che ambivano all'assegnazione del beneficio curaziale dovevano sostenere gli esami di concorso indetti dall'Ordinariato. Il curato era tenuto a celebrare la messa "pro populo" ed era autorizzato a tenere, senza delegazione parrocchiale, i registri di battesimo, matrimonio e morte. Nel Tirolo tuttavia si ebbero curazie erette anche senza la presenza di tutti gli elementi descritti sopra. Tra le due guerre mondiali la maggior parte delle curazie presenti sul territorio tridentino ottennero l'elevazione a parrocchia e il sistema curaziale fu abolito completamente in seguito al Concordato del 1984. Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Mezzolombardo Parrocchia di Vigo di Ton Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti Visitali ADT, Parrocchie e curazie Note (1) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 'Masi di Vigo'. (2) Ibidem. (3) Ibidem. 122 fondo M Ufficio curaziale dei Santi Fabiano e Sebastiano in Masi di Vigo, 1764 - {231} 1990 registri 9, quaderni 3, fascicoli 10 Soggetti produttori Primissaria curata dei Santi Fabiano e Sebastiano, 1734 ottobre 3 - 1987 gennaio 24 Storia archivistica La documentazione del fondo si trovava depositata presso la canonica di Vigo di Ton. In un atto di consegna degli enti ecclesiastici di Masi di Vigo del 1902 si segnalava che alcuni documenti "sono custoditi nella cassetta a chiave una che serve di archivio posta nella sagrestia della chiesa di Masi coll'osservazione che detta cassa è insufficiente per archivio per tenere in regola carte e libri stretti di canonica. Fu fatta promessa dal capo comune di fare un armadio" (1). La promessa venne mantenuta, visto che nel 1912 si riconsegnava "un armadio di piceo colorato ad uso archivio la cui proprietà spetta alla chiesa; quattro teche una pei documenti, l'altra per le fassioni fogli di possesso e affittanze, una terza per memorie relative alla chiesa e la quarta contenente la benedizione della Via Crucis, autentiche di reliquie, consegne e atto visitale" (2). Contenuto La documentazione conservata nel fondo è quella tipica presente in tutte le cure d'anime, composta prevalentemente dai registri anagrafici e dai relativi atti, da registri di amministrazione, da carteggio e atti vari. Lingua Italiano Incrementi previsti Non si prevede alcun accrescimento della documentazione in quanto l'ente curazia è stato soppresso. Note (1) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 'Masi di Vigo'. (2) Ibidem. 123 serie M 1 Registri dei nati e battezzati, 1900 - 1990 {232} registri 1 Contenuto La serie si compone di un registro sul quale sono annotati i battezzati nella chiesa curaziale di Masi di Vigo a partire dal 1900. Prima di questa data i battezzati di Masi si trovano registrati sui registri della parrocchia di Vigo di Ton. Il registro è strutturato a tabella e riporta i dati richiesti dalle disposizioni governative: la data e l'ora di nascita, il giorno del battesimo, le generalità del nato, dei genitori, dei testimoni e del ministro battezzante che poteva essere il parroco di Vigo o il curato provvisto di delega. {233} M 1.1 "Libro dei nati e battezzati nella curazia dei Masi di Vigo dal 1900 al 1990" 1900 febbraio 9 - 1990 febbraio 11 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 84, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. 124 serie M 2 {234} Registri dei matrimoni, 1900 - 1989 registri 1 Contenuto La serie si compone di un registro sul quale sono annotati i matrimoni celebrati nella curazia di Masi di Vigo a partire dal 1900. Prima di questa data i matrimoni erano registrati sui registri della parrocchia di Vigo di Ton. Il registro è strutturato a tabella e riporta i dati richiesti dalle disposizioni governative: la data della celebrazione, il nome degli sposi, dei testimoni e del ministro celebrante che poteva essere il parroco o il curato con delega. {235} M 2.1 "Libro dei matrimoni nella curazia dei Masi di Vigo dal 1 gennaio 1900" 1900 aprile 28 - 1989 agosto 5 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 44, pp. 45-112, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. 125 serie M 3 {236} Registri dei morti, 1900 - 1989 registri 1 Contenuto La serie si compone di un registro sul quale sono annotati i morti della curazia di Masi di Vigo a partire dal 1900 e seppelliti in paese. Prima di questa data i morti di Masi sono registrati sui registri della parrocchia di Vigo di Ton. Il registro è strutturato a tabella e riporta la data e l'ora del decesso, il nome del defunto, la sua religione, la causa della morte e l'autorizzazione del medico attestante la morte. {237} M 3.1 "Libro dei [mo]rti nella curazia dei Masi di Vigo dal 1 gennaio 1900" 1900 agosto 24 - 1989 maggio 20 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 78, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. 126 serie M 4 {238} Registri dei cresimati, 1911 - 1989 registri 1 {239} M 4.1 "Registro dei cresimati della curazia dei Masi di Vigo" 1911 aprile 24 - 1989 giugno 6 Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. sd 17 127 serie M 5 {240} Stati delle anime, 1894 - sec. XX registri 3 {241} M 5.1 "Anagrafe dei Masi di Vigo assunta ai 24 ottobre 1894" 1894 ottobre 24 (con annotazioni fino all'8 ottobre 1986) Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 81, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. {242} M 5.2 "Anagrafe dei Masi di Vigo" sec. XIX seconda metà (con annotazioni fino al 31 marzo 1986) Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 146 (bianche alcune pp.), con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. {243} M 5.3 "Famiglie di Masi. Matricola curaziale" sec. XX prima metà (con annotazioni fino al 21 ottobre 1961) Italiano Registro; carta, legatura in tela, pp. 60, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. 128 serie M 6 Registri degli sponsali e dei consensi paterni, 1913 - 1948 {244} registri 1 {245} M 6.1 "Libro degli sponsali e consensi paterni" 1913 settembre 14 - 1948 marzo 14 Registro degli sponsali e dei consensi paterni al matrimonio di figli minorenni. Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. 29 n.n. 129 serie M 7 {246} Atti matrimoniali, 1913 - 1950 fascicoli 1 {247} M 7.1 b. 1 Atti matrimoniali 1913 - 1950 Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 393 n.n. 130 serie M 8 {248} Registri dei legati missari, 1913 - 1928 quaderni 1 {249} M 8.1 "1913. Registro dei legati" 1913 - 1928 Registro dei legati missari perpetui. Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. 131 serie M 9 Registri delle soddisfazioni degli oneri missari, 1915 - 1987 {250} quaderni 1 {251} M 9.1 "Libro dei legati missari temporanei. 1913 dal 1932 in poi. Masi di Vigo" 1915 febbraio 27 - 1987 maggio 7 Registro delle soddisfazioni degli oneri missari temporali, 1915 febbraio 27-1946 dicembre 16; registro delle spedizioni in Curia delle elemosine delle messe legatarie, 1945 gennaio 7-1987 maggio 7. Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 5 n.n. 132 serie M 10 Registri delle elemosine e delle offerte, 1913 - 1961 {252} quaderni 1 Contenuto La serie si compone di un quaderno sul quale si trovano le elemosine e offerte raccolte a favore di opere o associazioni nazionali e diocesane. {253} M 10.1 "Registro delle collette 1913-1949. Dispense matrimoniali" 1913 - 1961 novembre 26 Registro delle elemosine e delle offerte. A p. 11: registro dei pagamenti all'Ordinariato per le dispense matrimoniali, 1928 luglio 17-1957 giugno 3. Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, pp. 21 133 serie M 12 {254} Protocolli degli esibiti, 1885 - 1943 registri 1 {255} M 11.1 "Protocollo esibiti Masi di Vigo" 1885 aprile 20 - 1943 giugno 15 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 87 n.n. 134 serie M 12 {256} Carteggio e atti, 1764 - 1953 fascicoli 9 Contenuto La serie è composta da nove fascicoli originali. {257} M 12.1 b. 1 "Autenzie (sic) delle S.S. Reliquie. Chiesa Masi di Vigo" 1764 - 1928 Autentiche delle reliquie. Italiano, latino Fascicolo; carta, cc. 9 {258} M 12.2 b. 1 "Documento di fondazione della curazia e divisione del Comune. Foglio di possesso chiesa" 1764 (copia) - 1916 Accordo tra i vicini di Vigo, Masi e Toss in merito alla divisione di pascoli e gaggi e alla determinazione di confini (1764 copia del 1927); determinazione della congrua comunale al curato (1836); foglio di possesso fondiario della chiesa (1909); atto di donazione di un campo alla chiesa (1916). Italiano Fascicolo; carta, cc. 15 {259} M 12.3 b. 1 "Capitolate del curato del 1918, del 1924, del 1928 etc. e visita canonica" 1839 - 1928; 1953 Autorizzazione vescovile all'erezione del battistero (1839), decreto di concessione della custodia del Santissimo Sacramento (1864), protocolli delle riunioni comunali per l'assegnazione del salario al curato (1912, 1918, 1924, 1928), autorizzazione alla tenuta delle matricole; decreto visitale del 1953. Italiano Fascicolo; carta, cc. 15 {260} M 12.4 b. 1 "Fassioni. Atti di consegna" 1866 - 1932 Prospetti del patrimonio del beneficio primissariale e delle pie fondazioni (1866, 1929, 1932), atti di consegna (1891-1928), fassioni del curato (1900-1925). Italiano Fascicolo; carta, cc. 82 135 {261} M 12.5 b. 1 "Culto. Chiesa di Masi" 1900 - 1932 Corrispondenza con le autorità ecclesiastiche in relazione a celebrazioni, binazioni, processioni, erezione della Via Crucis, richiesta di dispense, benedizione di campane, quietanze di pagamento di messe, deleghe per la celebrazione di matrimoni, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 50 {262} M 12.6 b. 1 "Decreti civili" 1906 - 1926 Avvisi, circolari, comunicazioni provenienti dal Capitanato distrettuale di Mezzolombardo, dal Giudizio distrettuale di Mezzolombardo, dalla Prefettura e da altre autorità civili. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 211 {263} M 12.7 b. 1 "Miscellanea" 1911 - 1940 Elenco dei portatori della statua della Madonna in processione negli anni 1902-1911, circolari e corrispondenza varie con il curato, memoria della costituzione della Unione per la famiglia (1916), richiesta per l'orario del suono delle campane, lettera alla popolazione dei Masi del tenente dei Bersaglieri, costituzione della Società dei padri di famiglia e del Circolo giovanile, orario delle funzioni nella chiesa (1924), ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 38 {264} M 12.8 b. 1 "Fondazioni 1913-1927" 1913 - 1925 Documentazione e carteggio relativo a fondazioni missarie, alle Missioni, a legati testamentari. Italiano Fascicolo; carta, cc. 26 {265} M 12.9 b. 1 "Registro matricole. Notificazioni nati-matrimoni. Masi di Vigo" 1913 - 1948 Comunicazioni di promesse di matrimonio, certificati di nati, matrimoni e morti avvenute fuori curazia, richieste di certificati, carteggio relativo a matrimoni, ecc. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 41 136 Ente {266} Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano [1579] - Luoghi Masi di Vigo (Ton, TN) Archivi prodotti Fondo Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano in Masi di Vigo, 01/01/1820 - 31/12/1989 Storia La chiesa di Masi di Vigo è intitolata ai Santi Fabiano e Sebastiano; di essa si fa menzione negli atti visitali del 1579 (1). In quel tempo aveva un unico altare consacrato e possedeva un calice con coppa d'argento, due ampolline di terracotta, un messale vecchio, due candelieri di ferro e una campanella. Nel 1655 i visitatori diedero il permesso d'ingrandirla "ad longitudinem fornicis ante ingressum" e di costruire il campanile. Nel 1742 la chiesa è detta "noviter aedificata" (2). Il 20 aprile 1839 il Capitanato del circolo di Trento approvò la richiesta di erigere il battistero nella chiesa dei Masi, alla condizione che il Comune si assumesse le spese dell'erezione e della provvista degli oli santi senza intaccare il patrimonio della chiesa (3). Il primissario Antonio Battan, morto nel 1864, lasciò una somma di denaro allo scopo di costituire un fondo per l'illuminazione della chiesa; lo stesso anno, su richiesta dei curaziani, l'Ordinariato concesse la facoltà di conservare il Santissimo Sacramento nella chiesa di Masi a patto che il capitale lasciato da Antonio Battan e le altre offerte di privati donate allo scopo venissero investiti. La chiesa viene così descritta da Simone Weber: "sorge isolata nella parte più elevata dell'abitato, volta ad oriente e benché sia una costruzione di necessità, senza pretese d'arte, pure appoggiata quasi con grazia allo sfondo cupo del monte, attrae lo sguardo del passeggero e l'occhio vi si riposa con compiacimento. Il campaniletto che l'affianca, con certa aria di protezione, porta due campane fuse nel 1923" (4). La chiesa veniva amministrata da sindaci che presentavano le rese di conto al parroco di Vigo e al capocomune. Nella resa di conto della chiesa stesa nel 1894 si legge che essa aveva come introiti interessi su capitali, affitti di fondi e le elemosine. Le uscite consistevano in pagamenti (al sacrestano, al sindaco), per imposte e per il mantenimento dell'edificio (5). La chiesa amministrava inoltre il legato detto delle "Sante Missioni" e il "Pio legato Rauti", istituito nel 1927 su impulso del curato Fortunato Salvaterra e di un comitato locale. Il legato prende il nome dal fondo acquistato allo scopo di aumentare le entrate del curatore d'anime; il terreno era di proprietà della chiesa. Il 14 luglio 1988, il ministro dell'Interno attesta che l'ente Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano con sede in Masi di Vigo è da ritenersi dotato di personalità giuridica civile ed è da considerarsi un Ente autonomo (6). Condizione giuridica ente autonomo 137 Funzioni, occupazioni e attività Il curatore d'anime era il legittimo amministratore della sostanza della chiesa curata, come anche delle chiese annesse e di tutte le fondazioni istituite a favore delle stesse. Il patrimonio della chiesa era costituito dagli apparati, dagli utensili, dagli arredi sacri di cui essa è provvista per il culto divino, dagli altri beni mobili di sua proprietà, come pure dai fabbricati, fondi, capitali, introiti, diritti ad essa appartenenti, i cui proventi sono destinati a sopperire ai bisogni del culto divino e al mantenimento in buono stato dei fabbricati. Il parroco svolgeva la sua attività di responsabile amministrativo affiancato dai fabbricieri (detti anche sindaci o massari), quali rappresentanti della comunità. L'istituzione e l'azione dei fabbricieri vennero disciplinate da un decreto napoleonico del 26 maggio 1807: venivano nominati per decreto ministeriale o prefettizio, erano generalmente tre per ciascuna chiesa e duravano in carica cinque anni. Nella diocesi di Trento venne emanata nel 1865 una normativa relativa all'amministrazione delle chiese che disciplinava, tra l'altro, anche il rapporto del curatore d'anime coi fabbricieri. Il primo era considerato l'organo ecclesiastico dell'amministrazione e a lui competeva la principale direzione; i fabbricieri gli erano affiancati "tanto allo scopo di prestargli assistenza, quanto nella loro qualità di rappresentanti della comunità ecclesiastica (...). Tanto il curator d'anime che i fabbricieri devono sempre aver cognizione di quanto concerne l'amministrazione". I fabbricieri venivano di regola proposti al curatore d'anime; il loro ufficio durava due anni, salvo la possibilità di essere riconfermati. Dal 1874 (Legge 7 maggio 1874, Boll. Leggi dell'Impero n. 50) spettava al decano il diritto di nominare i fabbricieri proposti dalla comunità. Le fabbricerie erano perciò organi amministrativi dipendenti dall'autorità ecclesiastica, ai quali era demandata l'amministrazione dei beni temporali di una chiesa, con esclusione di qualsiasi ingerenza nelle questioni di culto. Anche il Codice di diritto canonico del 1917 (cann. 1183-1184) contemplava espressamente la fabbriceria, escludendola però da molte ingerenze (elemosine di messe, ordine della chiesa e del cimitero, disposizione e custodia dei libri parrocchiali, ecc.). Lo stesso Codice conferiva alla chiesa personalità giuridica, con il diritto di acquistare, ritenere, amministrare liberamente ed indipendentemente da ogni potere civile beni temporali per il conseguimento dei propri fini (can. 1495). Dove mancava la fabbriceria, l'amministratore unico era il rettore della chiesa, sotto l'esclusivo controllo dell'Ordinario. Il parroco o rettore della chiesa, che faceva sempre parte di diritto della fabbriceria, per la natura stessa dell'ente ne era il presidente. Il Concordato del 1929 e il regio decreto del 26 settembre 1935 ridimensionarono ulteriormente la rilevanza delle fabbricerie. L'ente chiesa parrocchiale è stato soppresso in seguito all'applicazione degli adempimenti in materia di revisione concordataria seguiti alla legge 20 maggio 1985 n. 222, e all'entrata in vigore del relativo regolamento di esecuzione (decreto 13 febbraio 1987, n.33), in particolare in seguito all'approvazione dei decreti con i quali è stata stabilita la sede e la denominazione dei nuovi enti parrocchia. Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Mezzolombardo Parrocchia di Vigo di Ton Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti Visitali ADT, Parrocchie e curazie ADT, Libro B 138 Note (1) Cfr. ADT, Atti Visitali, n. 3, c. 396. (2) Ibidem, n. 43, c. 239. (3) Ibidem, Parrocchie e curazie, 'Masi di Vigo'. (4) Cfr. WEBER S., Le chiese della Val di Non nella storia e nell'arte. Vol. III i decanati di Taio, Denno e Mezzolombardo, Mori, 1992 (ristampa anastatica), p. 203. (5) Cfr. Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano in Masi di Vigo, Resoconti, fasc. 1. (6) Ibidem, Registri di cassa, reg. 4. 139 fondo N Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano in Masi di Vigo, 1820 - 1989 registri 7, quaderni 2, fascicoli 4 Soggetti produttori Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano, [1579] - Lingua Italiano 140 {267} serie N 1 Registri di amministrazione, 1820 - 1961 {268} registri 2 Contenuto La serie si compone di due registri di amministrazione dei beni della chiesa filiale. Una parte di essi raccoglie le rese di conto che i fabbricieri della chiesa presentavano in presenza del parroco di Vigo e del capocomune. {269} N 1.1 "Libro dell'amministrazione delle rendite della venerabile chiesa figliale dei Masi" 1820 gennaio 12 - 1851 [dicembre 31] Registro delle rese di conto dei sindaci della chiesa per gli anni 1818-1851. Alla fine delle uscite per l'anno 1849: prospetti delle locazioni dei fondi della chiesa, 1821 febbraio 17. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 91 n.n. {270} N 1.2 "Chiesa Masi di Vigo li 7 genaio 1883" 1855 gennaio 10 - 1961 dicembre 23 (con annotazioni fino all'8 febbraio 1963) - Registro delle riscossioni degli affitti e degli interessi sui capitali, 1878 novembre 14-1917 gennaio 24; - registro di cassa, 1919-1961 dicembre 23 (con annotazioni fino all'8 febbraio 1963); - registro delle riscossioni degli affitti, 1934-1943; capovolgendo il registro: - registro delle rese di conto per gli anni 1853-1865, 1855 gennaio 10-1866 marzo 10. All'interno del piatto anteriore, all'inizio e alla fine delle rese di conto e sul piatto posteriore: annotazioni di entrate e uscite, 1878 novembre 28-1886 febbraio 5. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 100 n.n. 141 serie N 2 {271} Urbari, 1913 - 1957 registri 1 Contenuto Per la corretta e vigile amministrazione dei beni della chiesa e per dimostrare la regolarità della gestione del patrimonio, si faceva uso di un particolare tipo di registro chiamato "inventarium" o "urbarium". In esso si registravano i fondi, gli stabili e i capitali di proprietà di un ente, la loro estensione, la rendita annuale, il nome dei locatari, le scadenze dei pagamenti degli interessi, la durata delle locazioni, le ipoteche, le garanzie ed eventuali altre annotazioni. {272} N 2.1 "Urbario dei capitali e stabili della chiesa e del legato dei Masi di Vigo" [1913] - 1957 cc. sd 1-21: urbario dei beni stabili e dei capitali della chiesa, [1913]-1957. A c. sd 22: registro delle riscossioni degli affitti del fondo Rauti per il curato, 1942-1957; a c. sd 50: elenco della sostanza del beneficio curaziale, 1925-1928; a c. sd 70: urbario della sostanza del legato "Sante Missioni", 1917 maggio 27-1926. Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. sd 70 (bianche molte cc. sd) 142 serie N 3 {273} Partitari, 1913 - 1932 registri 1 Contenuto Il partitario, o libro maestro, è un registro suddiviso in tante partite distinte quante sono le persone con le quali subentra un rapporto di interesse. Una parte delle registrazioni è relativa alla descrizione del credito e un'altra alla registrazione degli acconti e/o saldi a mano a mano che avvengono i versamenti da parte del debitore. {274} N 3.1 "1913. Partite dei capitali della chiesa di Masi di Vigo" 1913 - 1932 dicembre 14 Partitario dei capitali. Italiano Registro; carta, legatura in carta, pp. 20 143 serie N 4 {275} Registri di cassa, 1917 - 1989 registri 2, quaderni 2 Contenuto La serie si compone di due registri e due quaderni che riportano le registrazioni di cassa dell'amministrazione della chiesa e delle fondazioni da essa amministrate: le Sante Missioni che per fondazione erano legate alla chiesa e la gestione del fondo Rauti, acquistato per aumentare le entrate del curato ma amministrato dalla fabbriceria della chiesa. Altre registrazioni di cassa della chiesa per il periodo 1919-1961 si trovano in Chiesa dei Santi Fabiano e Sabastiano in Masi di Vigo, Registri di amministrazione, reg. 2. {276} N 4.1 "1917. Registro S.S. Missioni" 1917 - 1932 gennaio 1 Registro di cassa. All'inizio: breve storia della fondazione ed elenco dei capitali, 1917-1927. Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 3 n.n. {277} N 4.2 "1925. Fondo Rauti della curazia di Masi di Vigo" 1925 gennaio 1 - 1964 febbraio 5 Registro di cassa. All'inizio: cronaca dell'acquisto del fondo, 1925. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 21 n.n. {278} N 4.3 "Chiesa curaziale di Masi di Vigo. Che vorrebbe essere libro cassa entrata-uscita" 1927 - 1944 aprile 4 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 14 n.n. {279} N 4.4 "Masi di Vigo. Libro cassa 1) Fondo Rauti 2) Chiesa SS. Fabiano e Sebastiano" 1962 agosto 14 - 1989 ottobre 24 - Registro di cassa del fondo Rauti per il curato, 1964 dicembre 31-1969 ottobre 27; - registro di cassa della chiesa, 1962 agosto 14-1989 ottobre 24. All'inizio: annotazione relativa alla trasformazione della chiesa in ente ecclesiastico autonomo, 1987. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 27 n.n. 144 serie N 5 Registri dei verbali delle riunioni della fabbriceria, 1913 - 1942 {280} registri 1 Contenuto La serie è composta da un registro che riporta i verbali delle riunioni della fabbriceria della chiesa dei Masi di Vigo; essa era composta dal curato e da due fabbricieri che lo coadiuvavano nella gestione amministrativa della chiesa. {281} N 5.1 "Libro di sessioni della fabbriceria" 1913 marzo 19 - 1942 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 61 n.n. 145 serie N 6 {282} Resoconti, 1894 - 1985 fascicolo 1 Contenuto La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del 1855 spettava agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose. {283} N 6.1 b. 1 Resoconti 1894; 1931 - 1985 Nn. 1-18 Manca il resoconto per l'anno 1959. Italiano Fascicolo; carta, cc. 141 n.n. 146 serie N 7 {284} Carteggio e atti, 1875 - 1963 fascicoli 3 {285} N 7.1 b. 1 Carteggio e atti 1875 - 1948 (con allegati dal 1864) Carteggio e atti relativi all'amministrazione dei beni della chiesa: mutui, decreto di nomina del fabbriciere, diffide di pagamento, inventari (1895, 1910, 1929), atto di consegna al nuovo sacrestano, prestiti di guerra, fassioni (1900-1922), capitolati d'asta per l'affitto dei fondi (1902-1930), repertorio degli atti ricevuti (1923-1933), ecc. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 204 {286} N 7.2 b. 1 Arredi sacri e lavori 1896 - 1930 Documentazione relativa alla realizzazione di un altare, al restauro della sacrestia e della chiesa, all'ampliamento del cimitero, quietanze, preventivi, acquisto statue, ecc. Contiene 3 disegni. Italiano Fascicolo; carta, cc. 52 {287} N 7.3 b. 1 Fondo Rauti 1924 - 1943; 1963 Documentazione relativa alla formazione di un legato per l'aumento della congrua al curato amministrato dalla fabbriceria della chiesa: donazione, inventario, resoconto; atti di locazione (1963). Italiano Fascicolo; carta, cc. 50 147 Ente Confraternita del Santissimo Sacramento {288} [1923] - ante 2004 Luoghi Masi di Vigo (Ton, TN) Archivi prodotti Fondo Confraternita del Santissimo Sacramento in Masi di Vigo, 01/01/1923 - 31/12/1953 Storia Non si sono potute reperire notizie certe sulla data di erezione della confraternita del Santissimo Sacramento a Masi di Vigo. Anticamente i confratelli della frazione erano iscritti alla confraternita della parrocchia di Vigo di Ton (1). L'unico registro presente in archivio parte dal 1923, in esso è annotata l'iscrizione di 30 "soci" (2). Le entrate erano costituite dalle tasse d'iscrizione e le uscite dal pagamento delle messe in suffragio dei confratelli defunti e delle messe di fondazione. Nel 2004 un decreto vescovile soppresse tutte le confraterite ancora attive nella diocesi: fra queste non rientrava però la confraternita del Santissimo Sacramento di Masi, che dunque doveva essere già estinta. Funzioni, occupazioni e attività Le confraternite sono pie congregazioni di persone laiche associate per attendere ad esercizi di culto e anche di beneficenza. Esse possono essere canonicamente erette dalla competente autorità ecclesiastica, oppure mancare di tale approvazione e in questo caso sono enti di natura laicale. Norme generali circa l'erezione delle confraternite, da osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse, furono stabilite da papa Clemente VIII (Bolla "Quaecumque a Sede Apostolica" del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il curatore d'anime ricoprì presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era chiamato a garantirne il retto funzionamento. Un interesse particolare dell'autorità ecclesiastica era dedicato all'amministrazione dei redditi dei vari sodalizi. Ad essa provvedeva un massaro, che ogni anno doveva rendere conto del suo operato. Per le associazioni trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti. Durante il periodo napoleonico le confraternite religiose furono soppresse, ad eccezione di quelle del Santissimo Sacramento, seguendo provvedimenti analoghi a quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese durante la loro dominazione nel Trentino. Infatti il decreto del 25 aprile 1810 art. I stabiliva: "Sono proibite in tutto il Regno le confraternite, le congregazioni, le compagnie ed in genere tutte le società religiose laicali eccettuate le confraternite sotto la denominazione del Santissimo, delle quali potrà esistere una sola presso ciascuna parrocchia sotto la direzione e dipendenza dell'Ordinariato e del parroco rispettivo per l'esercizio delle sacre funzioni" e l'art. IV prevedeva che i beni e le rendite delle confraternite del Santissimo fossero amministrati dai fabbriceri delle chiese parrocchiali e sussidiarie. 148 Contesto generale Diocesi di Trento Note (1) Cfr. Confraternita del Santissimo Sacramento in Vigo di Ton, Registri degli iscritti. (2) Cfr. Confraternita del Santissimo Sacramento in Masi di Vigo, Registri di cassa, reg. 1. 149 fondo O Confraternita del Santissimo Sacramento in Masi di Vigo, 1923 - 1953 registri 1 Soggetti produttori Confraternita del Santissimo Sacramento, [1923] - ante 2004 Lingua Italiano 150 {289} serie O 1 {290} Registri di cassa, 1923 - 1953 registri 1 {291} O 1.1 "Confraternita del St. Sacramento. Vedi decreto di erezione che così definisce" 1923 - 1953 dicembre 8 Registro di cassa. Alla fine: registro delle iscritte al "Santo abitino della beata Vergine del Carmelo", 1937 luglio 16-1941 luglio 16. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 13 n.n. 151 INDICE ANALITICO DELLE COSE NOTEVOLI Altari 5, 109, 191, 201, 286 Archivio storico della parrocchia di Vigo di Ton 1 Arredi sacri 103, 130, 134 Battistero 230, 259, 266 Benedizioni 134, 159, 261 Caduti in guerra 22 Campane 159, 261, 263, 266 Campanile 127, 266 Canonica di Masi di Vigo 230 Canonica di Vigo di Ton 1, 2, 118, 127, 160, 231 Cappella del Sacro Cuore di Vigo di Ton 85, 167 Cappella del Santissimo Rosario nella chiesa parrocchiale di Vigo di Ton 130 Cimitero 2, 20, 127, 154, 286 Cinema parrocchiale di Vigo di Ton 117 Colera 20 Concessione d'indulgenza 127 Congresso cattolico trentino 226 Consacrazioni 5, 127 Consacrazioni di chiesa e di altare 191 Coro parrocchiale di Vigo di Ton 157 Cronache e memorie 5, 10, 194 Fonte battesimale 2, 7 Immagine dell'Assunta di Vigo di Ton 86 Indulgenze 96, 97 Inventari 86, 99, 103, 118, 125, 127, 134, 153, 160, 179, 191, 194, 200, 285 Lavori chiesa 10 Organo 134 152 Processioni 102, 116, 134, 261, 263 Reliquie 101, 191, 257 Restauri 97, 142, 144, 154, 286 Sacrestano 118, 127, 130, 157, 160, 191, 285 Sacrestia 286 Santo abitino della beata Vergine del Carmelo di Masi di Vigo 291 Statua della Madonna Assunta di Vigo di Ton 134 Statua della Madonna delle Grazie di Vigo di Ton 134 Statua dell'Addolorata di Vigo di Ton 134 Statua di Sant'Anna di Vigo di Ton 86 Statue 85, 103, 286 Via Crucis 134, 154, 231, 261 Visite pastorali 2, 99, 104, 127, 226, 259 153 INDICE ANALITICO DELLE ISTITUZIONI Altare di Sant'Antonio di Vigo di Ton Vedi Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio di Vigo di Ton Archivio Diocesano Tridentino di Trento 1, 3 Archivio provinciale di Trento 1 Asilo parrocchiale di Vigo di Ton Vedi Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton Beneficio curaziale di San Nicolò di Toss 103 Beneficio Endrizzi di Vigo di Ton 2, 69, 86, 99, 113, 118, 127, 134, 135, 136, 137, 142, 155, 158, 168, 180, 181, 183, 184, 186, 190 Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio di Vigo di Ton 86, 99, 113, 142, 172, 191, 192, 194, 195, 196, 200 Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta di Vigo di Ton 86, 99, 102, 113, 118, 119, 121, 123, 125, 126, 155 Beneficio Pedron di Toss 2, 107 Beneficio primissariale di Masi di Vigo 260, 272 Beneficio primissariale Marcolla don Romedio di Vigo di Ton 2, 19, 69, 86, 99, 113, 118, 127, 135, 136, 137, 142, 155, 158, 168, 169, 171, 172, 173, 175, 179, 180, 183, 212 Bersaglieri 263 Cancelleria aulica di Vienna 44 Cantone di Primiero 218 Cantone di Tobiano 218 Capitanato circolare di Trento 230, 266 Capitanato distrettuale di Mezzolombardo 262 Cappella della Madonna delle Grazie di Vigo di Ton 86, 154, 160, 161, 163, 167 Cappella di San Giorgio nel castello Thun di Ton 2, 97 Cappellania di San Giorgio di Vigo di Ton 97 Cappellania di San Vigilio nel castel Thun di Ton 97, 107 Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano di Masi di Vigo 100, 118, 127, 230, 231, 232, 257, 258, 261, 266, 267, 269, 270, 272, 274, 275, 278, 279, 285 Chiesa di San Nicolò di Toss 7, 103, 107, 118, 127 154 Chiesa di San Pietro di Vigo di Ton 97 Chiesa di San Vigilio di Vigo di Ton 85, 86, 96, 97, 98, 127 Chiesa di Santa Maria Assunta di Vigo di Ton 5, 62, 63, 86, 102, 113, 127, 128, 129, 130, 131, 132, 134, 135, 136, 137, 139, 140, 141, 142, 152, 153, 154, 155, 156, 160, 168, 191, 201, 230 Circolo giovanile di Masi di Vigo 263 Commissione aulica centrale d'organizzazione, Vienna 4, 13, 18 Commissione missionaria di Vigo di Ton 115 Comune di Masi di Vigo 118, 218, 222, 230, 266 Comune di Toss 118 Comune di Vigo di Ton 2, 118, 127, 168, 180, 218, 222, 226 Confraternita del Santissimo Rosario di Vigo di Ton 2, 211 Confraternita del Santissimo Sacramento di Masi di Vigo 288, 289, 291 Confraternita del Santissimo Sacramento di Vigo di Ton 2, 113, 118, 134, 201, 202, 204, 205, 207, 211, 288 Confraternita della Dottrina cristiana di Vigo di Ton 2 Congregazione di carità di Vigo di Ton 132, 218, 219, 220, 221 Congregazione di Santa Dorotea di Vigo di Ton 87, 88 Consiglio scolastico locale di Vigo di Ton 222, 223, 225 Consiglio scolastico provinciale di Trento 222 Curazia di Masi di Vigo 1, 2, 100, 233, 234, 235, 236, 237, 239 Curazia di San Nicolò di Toss 2, 16 Curia arcivescovile di Trento 2, 127, 191, 251 Decanato di Mezzolombardo 109, 127 Diocesi di Trento 2, 4, 13, 18, 24, 27, 127, 266 Dipartimento dell'Alto Adige 218 Fabbriceria della chiesa curata di Masi di Vigo 275, 280, 281, 287 Fabbriceria della chiesa parrocchiale di Vigo di Ton 135, 142, 145, 146, 158, 168, 180, 190, 191 Federazione provinciale delle scuole materne di Trento 212 Fondo Missioni di Vigo di Ton 85, 86, 108, 115 Fondo poveri di Vigo di Ton 221 Giudizio distrettuale di Mezzolombardo 105, 107, 127, 180, 190, 191, 262 155 Giunta provinciale di Trento 1 Governo per il Tirolo e Vorarlberg 147 Legato Sante Missioni di Masi di Vigo 266, 272, 275, 276 Ministero dell'Interno del Regno d'Italia 218 Ministero dell'Interno, Direzione generale degli archivi di Stato 1 Opera di San Vigilio 81, 115 Opera di soccorso per le chiese rovinate dalla guerra, Venezia 159 Ordinariato vescovile di Trento 1, 2, 108, 109, 118, 129, 160, 168, 191, 230, 253 Ordine dei frati Predicatori 109 Pane di Sant'Antonio di Vigo di Ton 80 Parrocchia di San Nicolò di Toss 1, 2, 103 Parrocchia di Santa Maria Assunta di Vigo di Ton 1, 2, 4, 9, 11, 16, 21, 31, 39, 84, 95, 127, 230, 232, 234, 236 Pieve di Livo 118 Pieve di Santa Maria Assunta di Vigo di Ton 7 Pieve di Torra 2 Pio legato Rauti di Masi di Vigo 230, 266, 272, 275, 277, 279, 287 Prefettura di Trento 111, 262 Pretura di Mezzolombardo 105, 218, 220 Primissaria curata dei Santi Fabiano e Sabastiano di Masi di Vigo 230 Principato vescovile di Trento 2, 118 Provveditorato agli studi di Trento 212 Regno d'Italia 13 Regno d'Italia, Ministero per il culto 147 Sacra Congregazione del Concilio di Roma 201 Scuola elementare di Vigo di Ton 117 Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton 168, 212, 213, 217 Segretariato diocesano del cinema di Trento 117 Società agricola operaia cattolica di Vigo di Ton 226, 227, 229 156 Società dei padri di famiglia di Masi di Vigo 263 Società dell'Adorazione perpetua di Vigo di Ton 87, 88 Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento 1 Stipendio Pedron di Toss 107 Terz'Ordine di San Francesco di Vigo di Ton 87, 89, 90, 91, 211 Ufficio amministrativo diocesano di Trento 147, 164, 176, 187, 197, 282 Ufficio Belle Arti di Trento 194 Unione per la famiglia di Masi di Vigo 263 Vicinia di Masi di Vigo 258 Vicinia di Toss 258 Vicinia di Vigo di Ton 258 157 INDICE ANALITICO DEI NOMI DI PERSONA Aliprandini Stefano, parroco di Vigo di Ton poi arciprete di Malé 2 Andreotti Giovanni Battista da Bolentina, beneficiato a Vigo di Ton 69, 70 Arnoldo Francesco, parroco di Vigo di Ton 1, 2, 127, 212 Battan Antonio da Vigo di Ton, beneficiato a Vigo di Ton 69, 72 Battan Antonio, primissario curato di Masi di Vigo 230, 266 Battisti Luigi di Trento, pittore 154 Bettin Antonia, benefattrice della cappella della Madonna delle Grazie di Vigo di Ton 167 Boemo Nicolò, cappellano della cattedrale e parroco di Vigo di Ton 2 Brigà Celestino, vicario parrocchiale di Vigo di Ton 2 Callovini Enrico, parroco di Vigo di Ton e reggente di Masi di Vigo 2, 230 Calovi Giovanni, parroco di Vigo di Ton 2 Campi Bartolomeo, parroco di Vigo di Ton 2 Canestrini Guglielmo da Cloz, primissario curato di Masi di Vigo 230 Chilovi Giovanni, parroco di Vigo di Ton 2, 8, 118 Clemente VIII, papa 201, 288 Concini Romedio da Sanzeno, primissario curato di Masi di Vigo 230 Corradi Paolo da Borgo Valsugana, parroco di Vigo di Ton 2 Cristani Cristoforo da Rallo, parroco di Vigo di Ton 2, 118 Cristofoletti Giuseppe, primissario curato di Masi di Vigo 230 de Hausen Giovanni (diocesi di Bressanone), parroco di Vigo di Ton 2 de Tono Simone, parroco di Vigo di Ton 2 Della Chiesa Francesco, vescovo suffraganeo di Trento 127 Eller Leopoldo Maria da Tres, parroco di Vigo di Ton 2, 7, 14 Eller Urbano da Tres, vicario parrocchiale di Vigo di Ton 2, 62 Endrici Celestino, vescovo di Trento 27 158 Endrici (de) Giorgio da Rallo, parroco di Vigo di Ton 2 Endrizzi Baldassarre, fondatore del beneficio Endrizzi di Vigo di Ton 19, 180 Endrizzi, famiglia 127 Federici Pietro, beneficiato di San Giorgio a Castel Thun 2 Fedrizzi Carlo, primissario curato di Masi di Vigo 230 Ferrari Francesco da Mezzolombardo, parroco di Vigo di Ton 2, 88, 93 Frasnelli Remigio, cassiere della chiesa parrocchiale di Vigo di Ton 136 Giuliani Giovanni, parroco di Vigo di Ton 2 Giuliani Tommaso, sacerdote 2 Giuseppe II d'Asburgo, imperatore 201, 288 Gosetti Domenico da Bolentina, parroco di Vigo di Ton 2, 96, 118, 121, 127 Gottardi Alessandro Maria, vescovo di Trento 104 Grandi Leopoldo, primissario curato di Masi di Vigo 230 Gregorio, vescovo suffraganeo di Giorgio Lichtenstein vescovo di Trento 98 Guardi Francesco, pittore 154, 191 Guardi Pietro Antonio da Amazzago, parroco di Vigo di Ton 2, 14, 19 Guglielmo, pievano di Vigo di Ton 2 Guntero, cappellano della cattedrale e parroco di Vigo di Ton 2 Lochner Armenio, vicario parrocchiale di Vigo di Ton 2 Luschin Francesco Saverio, vescovo di Trento 61, 66, 69 Mano Mariano, vescovo suffraganeo di Trento 127 Marco da Cles, parroco di Vigo di Ton 2 Marcolla Baldassare, amministratore dell'Altare di Sant'Antonio di Vigo di Ton 191 Marcolla, famiglia di Vigo di Ton 191, 194, 196, 200 Marcolla Giovanni Battista, fondatore di un legato missario a Vigo 7 Marcolla Gregorio, benefattore della cappella della Madonna delle Grazie di Vigo di Ton 160 159 Marcolla Guglielmo, vicepievano di Vigo di Ton 2 Marcolla Romedio, fondatore del beneficio primissariale di Vigo di Ton 19, 168 Marcolla Romedio, sacerdote economo della famiglia Thun 2 Mina Pietro, primissario curato di Masi di Vigo 230 Moggio Francesco da Cles, parroco di Vigo di Ton 2 Moggio Giovanni Giacomo, parroco di Vigo di Ton 2 Panizza Leonardo, parroco di Vigo di Ton 2 Paolo V, papa 4, 13, 18, 24, 27 Passi Luca da Bergamo, missionario 88 Pausini Giuseppe, provvisore di Masi di Vigo 230 Pecher Osvaldo da Fels (diocesi di Bressanone), parroco di Vigo di Ton 2 Pedron Antonio fu Francesco, fondatore del beneficio Pedron di Toss 107 Pedron, famiglia di Toss 107 Pedron Nicolò, curato di Toss 2 Pedron Nicolò fu Antonio, beneficiato di San Vigilio a Vigo di Ton 2 Pedron Nicolò fu Francesco, fondatore del beneficio Pedron di Toss 107 Pezzi Antonio da Dercolo, beneficiato a Vigo di Ton 69, 71, 230 Pio X, papa 38 Poda Gaspare, primissario curato di Masi di Vigo 230 Prew Mattia de Ror (diocesi di Augusta), parroco di Vigo di Ton 2 Quaresima Carlo, provvisore di Masi di Vigo 230 Reich Norberto da Spormaggiore, primissario curato di Masi di Vigo 230 Rossi Erminia, maestra e fondatrice della scuola materna di Vigo di Ton 212 Salvaterra Fortunato da Romallo, primissario curato di Masi di Vigo 230, 266 Sembianti Matteo, primissario curato di Masi di Vigo 230 Stoffella Domenico, parroco di Vigo di Ton 2, 125 160 Tacchi Bernardo di Como, architetto 127 Thun Alessandro di Castel Caldes 118 Thun Brigida, contessa 118 Thun, conti di Vigo di Ton 2, 97, 101, 118, 127 Thun Domenico Antonio, vescovo di Trento 127 Thun Emanuele Maria, vescovo di Trento 20, 127 Thun Filippo, conte 118 Thun Matteo, conte 9 Thun Pietro Vigilio, vescovo di Trento 127 Thun Sigismondo Alfonso, vescovo di Trento 127 Thun Sigismondo di Castel Caldes 118 Thun Vigilio 118 Tisi Giovanni Battista da Giustino, parroco di Vigo di Ton 2, 118 Tolameotti Giovanni Battista, vicario parrocchiale di Vigo di Ton 2, 25, 31 Tommazzolli Anna da Cles, benefattrice di Vigo di Ton 108 Torresani Giuseppe, parroco di Vigo di Ton 2 Vandoi Leonardo, parroco di Vigo di Ton 2 Vedovelli Giacinto, parroco di Vigo di Ton 2, 26, 99, 121, 127 Vigilio, santo, vescovo di Trento 127 Weber Simone 266 Zadra Antonio da Taio, parroco di Vigo di Ton 2, 191 Zadra Marco, sacerdote istruttore della famiglia Thun 2 Zambaiti Simone Albano, vicario generale del vescovo di Trento 61, 66 Zendroni Leonardo, vicario generale del vescovo di Trento 201 Zini Giovanni Battista da Cavareno, parroco di Vigo di Ton 2 161 INDICE ANALITICO DEI TOPONOMI Austria 218 Bordiana 118 Bozzana 118 Buenos Aires (Argentina) 160 Castel Thun (Ton) 121, 127 Castelletto, frazione di Ton 102 Dardine, frazione di Taio 102 Doi (a la), località di Vigo di Ton 118 Favogna 2 Masi di Vigo, frazione di Ton 2, 4, 99, 100, 102, 103, 127, 204, 205, 230, 241, 255, 263 Mastellina 14 Mezzolombardo 2 Noce, fiume 2, 230 Pietra (alla, della), località di Vigo di Ton 191, 194 Ponte della Rocchetta 2 Ponte San Cristoforo sotto la Rocchetta 2 Pozza (alla), località di Toss 118 Preghena 87, 88 Rauti, località di Masi di Vigo 266 Rinascico, torrente 2, 191 Rocchetta, passo 230 Tirolo 44 Toss, frazione di Ton 2, 4, 99, 102, 103, 127, 204, 205 Trentino 118, 201, 218, 288 Valle di Non 2, 127, 230 Vigo d'Anaunia Vedi Vigo di Ton, frazione di Ton Vigo di Ton, frazione di Ton 2, 4, 10, 17, 23, 61, 93, 99, 102, 107, 118, 127, 204, 205 162 163