Esporta l`inventario

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Esporta l`inventario
Parrocchia di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton. Inventario
dell'archivio storico (1391; 1616 - 2009)
a cura di
Cooperativa Koinè
Provincia autonoma di Trento. Soprintendenza per i beni librari archivistici e
archeologici
Premessa
L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati effettuati per incarico e con la direzione della Soprintendenza
per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell'Archivio
Diocesano Tridentino; la redazione dell'inventario è stata curata da Elena Bertagnolli, Cinzia Groff, Ornella Bolognese
e Francesca Tecilla socie della cooperativa Koinè e ultimata nell'aprile 2011.
L'intervento è stato realizzato utilizzando il Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Le schede sono state
compilate secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento
dei dati", Trento, 2006.
Relativamente alla descrizione delle singole unità archivistiche sono stati usati i seguenti criteri:
- il titolo originale del documento è riportato tra virgolette;
- nella trascrizione dei titoli si sono ricondotti all'uso moderno i segni d'interpunzione, i segni diacritici, le lettere
maiuscole e minuscole e si sono sciolte le abbreviature;
- le ricostruzioni di titoli, di date ed eventuali altre integrazioni sono state indicate tra parentesi quadre;
- di ogni unità archivistica si sono indicati gli estremi cronologici, la definizione archivistica e il numero delle carte.
In particolare per i registri:
- in presenza di più titoli originali, si è scelto quello più significativo, specificandone la posizione solo se esso non
appare all'esterno;
- si è riportata, ove presente, la numerazione originaria per carte o per pagine; se assente si è dato il computo delle carte
scritte, facendo seguire al numero l'espressione "non numerate" (n.n.);
- la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte viene espressa mediante la
locuzione "carte sinistra - destra" (cc. sd);
- in presenza di una numerazione non omogenea si è indicato il computo totale delle carte scritte, specificando di
seguito, tra parentesi tonde, il tipo di numerazione presente (parziale, varia, imprecisa);
- si è indicata tra parentesi la presenza di carte bianche, tranne quelle esistenti in fine registro.
Nelle citazioni, l'unità archivistica è individuata dal nome del fondo, dal nome della serie e dal numero che indica la
posizione dell'unità all'interno della serie. Ad ogni unità archivistica è inoltre associata una segnatura, scritta nel
margine sinistro in alto e applicata sul pezzo, che indica la collocazione fisica del pezzo all'interno della serie. Questa è
costituita da una lettera alfabetica maiuscola diversa per ogni fondo, dal numero corrispondente alla serie, dal numero
del pezzo in inventario e, eventualmente, dal numero della busta-contenitore.
Nella descrizione delle unità archivistiche si è fatto ricorso alle seguenti abbreviazioni e sigle:
c., cc.
carta, carte recto - verso
cc. sd
carte sinistra - destra, cioè con la numerazione originaria riferita allo
specchio formato da due facciate contrapposte
n., nn.
numero, numeri
n.n.
non numerato/e
num. orig. numerazione originale
p., pp.
pagina, pagine
tit. dorso
titolo dorso
tit. int.
titolo interno
ADT
Archivio Diocesano Tridentino
Alla fine dell'inventario si trovano indici relativi a: persone, toponimi, istituzioni e cose notevoli. Ad ogni lemma
dell'indice sono associati i numeri che indicano la posizione del lemma stesso nell'inventario; tali numeri sono collocati
tra parentesi tonde, accanto alle introduzioni e alle unità archivistiche, in alto a destra.
Le voci dell'indice si riferiscono esclusivamente a quanto riportato nel presente inventario, senza ulteriori ricerche e
approfondimenti critici.
2
Sommario
Parrocchia di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 1391; 1616 - 2009 ....................................................................... 6
Parrocchia di Santa Maria Assunta ................................................................................................................................ 9
Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 1391; 1616 - 2009 ...................................................... 15
Registri dei nati e battezzati, 1617 - 1980..................................................................................................................... 16
Registri dei matrimoni, 1616 - 1989 ............................................................................................................................. 19
Registri dei morti, 1665 - 1989..................................................................................................................................... 21
Registri dei cresimati, 1825 - 2009 ............................................................................................................................... 23
Stati delle anime, [1889] - [1940] ................................................................................................................................. 24
Registri dei consensi paterni, 1822 - 1929.................................................................................................................... 26
Registri delle promesse di matrimonio, 1847 - 1856 .................................................................................................... 27
Registri degli sponsali, 1908 - 1941 ............................................................................................................................. 28
Registri delle pubblicazioni matrimoniali, 1893 - 1938................................................................................................ 29
Atti matrimoniali, 1819 - 1960 ..................................................................................................................................... 30
Carteggio e atti attinenti all'anagrafe, 1788 - 1969 ....................................................................................................... 32
Diari delle messe avventizie e legatarie, 1766 - 1856................................................................................................... 34
Diari delle messe avventizie, 1907 - 1952 .................................................................................................................... 36
Diari personali delle messe, 1820 - 1876...................................................................................................................... 37
Registri delle soddisfazioni degli oneri missari, 1951 - 1989 ....................................................................................... 39
Registri delle pubblicazioni degli avvisi, 1914 - 1944.................................................................................................. 40
Registri delle elemosine e delle offerte, 1938 - 1990.................................................................................................... 41
Urbari generali, 1938 - 1961......................................................................................................................................... 42
Registri degli iscritti ad associazioni e opere pie, 1834 - 1937..................................................................................... 43
Protocolli degli esibiti, 1886 - 1961.............................................................................................................................. 45
Carteggio e atti, 1391 - 1975 ........................................................................................................................................ 46
Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta ........................................................................................................... 51
Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 1829 - 1982 ............................................................ 54
Urbari, 1849.................................................................................................................................................................. 55
Partitari, 1939 - 1982 .................................................................................................................................................... 56
Carteggio e atti, 1829 - 1966 ........................................................................................................................................ 57
Chiesa di Santa Maria Assunta .................................................................................................................................... 58
Chiesa di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 1655 - 1985....................................................................................... 62
Registri delle rese di conto dei sindaci, 1655 - 1865 .................................................................................................... 63
Urbari, 1830 - 1846....................................................................................................................................................... 65
Registri di amministrazione, 1906 - 1938..................................................................................................................... 66
Partitari, 1907 - 1975 .................................................................................................................................................... 67
Registri di cassa, 1914 - 1952....................................................................................................................................... 68
Registri dei verbali delle riunioni della fabbriceria, 1914 - 1929 ................................................................................. 69
Resoconti, 1866 - 1985 ................................................................................................................................................. 70
Carteggio e atti, 1779 - 1968 ........................................................................................................................................ 72
Cappella della Madonna delle Grazie .......................................................................................................................... 74
Cappella della Madonna delle Grazie in Vigo di Ton, 1909 - 1988 ............................................................................ 75
Registri di amministrazione, 1939 - 1988..................................................................................................................... 76
Resoconti, 1937 - 1967 ................................................................................................................................................. 77
Carteggio e atti, 1909 - 1966 ........................................................................................................................................ 78
Beneficio primissariale don Romedio Marcolla........................................................................................................... 79
Beneficio primissariale don Romedio Marcolla in Vigo di Ton, 1738 - 1976............................................................. 81
Partitari, 1906 - 1971 .................................................................................................................................................... 82
Registri di cassa, 1939 - 1976....................................................................................................................................... 83
Resoconti, 1904 - 1972 ................................................................................................................................................. 84
Carteggio e atti, 1738 - 1966 ......................................................................................................................................... 85
Beneficio Endrizzi ....................................................................................................................................................... 86
Beneficio Endrizzi in Vigo di Ton, 1774 - 1973 ............................................................................................................ 87
Partitari, 1914 - 1973 .................................................................................................................................................... 88
Registri di cassa, 1939 - 1973....................................................................................................................................... 89
Resoconti, 1904 - 1967 ................................................................................................................................................. 90
Carteggio e atti, 1774 - 1937 ........................................................................................................................................ 91
Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio ............................................................................................................. 92
3
Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio in Vigo di Ton, 1766 - 1956............................................................... 94
Registri di amministrazione, 1766 - 1935..................................................................................................................... 95
Resoconti, 1863 - 1956 ................................................................................................................................................. 96
Carteggio e atti, 1832 - 1936 ........................................................................................................................................ 97
Confraternita del Santissimo Sacramento .................................................................................................................... 98
Confraternita del Santissimo Sacramento in Vigo di Ton, 1758 - 1989 ................................................................... 100
Registri degli iscritti, 1801 - 1971 .............................................................................................................................. 101
Registri di cassa, 1946 - 1989..................................................................................................................................... 102
Registri delle cariche, 1948 - 1975 ............................................................................................................................. 103
Carteggio e atti, 1758 - 1946 ...................................................................................................................................... 104
Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton.............................................................................................................. 105
Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton, 1939 - 1965......................................................................................... 106
Registri di cassa, 1955 - 1956..................................................................................................................................... 107
Carteggio e atti, 1939 - 1965 ...................................................................................................................................... 108
Congregazione di carità di Vigo di Ton..................................................................................................................... 109
Documentazione dell'archivio della Congregazione di Carità di Vigo di Ton, 1833 - 1881 ................................... 111
Resoconti, 1833 - 1881 ............................................................................................................................................... 112
Consiglio scolastico locale di Vigo di Ton ................................................................................................................ 113
Documentazione dell'archivio del Consiglio scolastico locale di Vigo di Ton, 1894 - 1901 .................................... 115
Carteggio e atti, 1894 - 1901 ...................................................................................................................................... 116
Società agricola operaia cattolica............................................................................................................................... 117
Documentazione dell'archivio della Società agricola operaia cattolica di Vigo di Ton, 1904 - 1914 ..................... 118
Registri dei verbali delle riunioni, 1904 - 1914 .......................................................................................................... 119
Primissaria curata dei Santi Fabiano e Sebastiano ..................................................................................................... 120
Ufficio curaziale dei Santi Fabiano e Sebastiano in Masi di Vigo, 1764 - 1990 ....................................................... 123
Registri dei nati e battezzati, 1900 - 1990................................................................................................................... 124
Registri dei matrimoni, 1900 - 1989 ........................................................................................................................... 125
Registri dei morti, 1900 - 1989................................................................................................................................... 126
Registri dei cresimati, 1911 - 1989 ............................................................................................................................. 127
Stati delle anime, 1894 - sec. XX ............................................................................................................................... 128
Registri degli sponsali e dei consensi paterni, 1913 - 1948 ........................................................................................ 129
Atti matrimoniali, 1913 - 1950 ................................................................................................................................... 130
Registri dei legati missari, 1913 - 1928 ...................................................................................................................... 131
Registri delle soddisfazioni degli oneri missari, 1915 - 1987 ..................................................................................... 132
Registri delle elemosine e delle offerte, 1913 - 1961.................................................................................................. 133
Protocolli degli esibiti, 1885 - 1943............................................................................................................................ 134
Carteggio e atti, 1764 - 1953 ...................................................................................................................................... 135
Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano....................................................................................................................... 137
Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano in Masi di Vigo, 1820 - 1989........................................................................ 140
Registri di amministrazione, 1820 - 1961................................................................................................................... 141
Urbari, 1913 - 1957..................................................................................................................................................... 142
Partitari, 1913 - 1932 .................................................................................................................................................. 143
Registri di cassa, 1917 - 1989..................................................................................................................................... 144
Registri dei verbali delle riunioni della fabbriceria, 1913 - 1942 ............................................................................... 145
Resoconti, 1894 - 1985 ............................................................................................................................................... 146
Carteggio e atti, 1875 - 1963 ...................................................................................................................................... 147
Confraternita del Santissimo Sacramento .................................................................................................................. 148
Confraternita del Santissimo Sacramento in Masi di Vigo, 1923 - 1953.................................................................. 150
Registri di cassa, 1923 - 1953..................................................................................................................................... 151
Indici……………………………………………………………………………… ………………………………….152
4
Albero dei soggetti produttori
Parrocchia di Santa Maria Assunta, Vigo di Ton (Ton), [1288] Assorbe : Chiesa di Santa Maria Assunta, Vigo di Ton (Ton), [1242] - 1987 gennaio 24
E' matrice di : Primissaria curata di San Nicolò, Toss (Ton), [1660 marzo 14] - 1962 agosto 15
E' matrice di : Primissaria curata dei Santi Fabiano e Sebastiano, Masi di Vigo (Ton), 1734 ottobre 3 - 1987
gennaio 24
Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton (Ton), [1288] - 1987 gennaio 24
Chiesa di Santa Maria Assunta, Vigo di Ton (Ton), [1242] - 1987 gennaio 24
Gestisce : Beneficio Endrizzi, Vigo di Ton (Ton), 1721 novembre 2 - ante 1987
Gestisce : Cappella della Madonna delle Grazie, Vigo di Ton (Ton), 1791 - 1987 gennaio 24
Gestisce : Beneficio primissariale don Romedio Marcolla, Vigo di Ton (Ton), 1739 settembre 18 - 1987
gennaio 24
E' assorbito da : Parrocchia di Santa Maria Assunta, Vigo di Ton (Ton), [1288] Cappella della Madonna delle Grazie, Vigo di Ton (Ton), 1791 - 1987 gennaio 24
E' gestito da : Chiesa di Santa Maria Assunta, Vigo di Ton (Ton), [1242] - 1987 gennaio 24
Beneficio primissariale don Romedio Marcolla, Vigo di Ton (Ton), 1739 settembre 18 - 1987 gennaio 24
E' gestito da : Chiesa di Santa Maria Assunta, Vigo di Ton (Ton), [1242] - 1987 gennaio 24
Beneficio Endrizzi, Vigo di Ton (Ton), 1721 novembre 2 - ante 1987
E' gestito da : Chiesa di Santa Maria Assunta, Vigo di Ton (Ton), [1242] - 1987 gennaio 24
Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio, Vigo di Ton (Ton), 1538 - 1987 gennaio 24
Confraternita del Santissimo Sacramento, Vigo di Ton (Ton), 1687 maggio 20 - ante 2004
Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton, Vigo di Ton (Ton), 1939 Congregazione di Carità di Vigo di Ton, Vigo di Ton (Ton), [1811] - [1937]
Consiglio scolastico locale di Vigo di Ton, Vigo di Ton (Ton), 1894 - [1923]
Società agricola operaia cattolica di Vigo di Ton, Vigo di Ton (Ton), 1902 - [1914]
Primissaria curata dei Santi Fabiano e Sebastiano, Masi di Vigo (Ton), 1734 ottobre 3 - 1987 gennaio 24
E' filiale di : Parrocchia di Santa Maria Assunta, Vigo di Ton (Ton), [1288] Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano, Masi di Vigo (Ton), [1579] Confraternita del Santissimo Sacramento, Masi di Vigo (Ton), [1923] - ante 2004
5
superfondo
Parrocchia di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 1391; 1616 - 2009
{1}
registri 100, quaderni 10, volumi 1, buste 11, fascicoli 62 (pergamene 1); metri lineari 7.5
Storia archivistica
L'archivio storico della parrocchia di Santa Maria Assunta di Vigo di Ton si trovava conservato, al momento del
presente riordino, nella canonica del paese. Molti registri in gran parte di anagrafe, tra i quali si trovavano anche quelli
della ex curazia di Masi di Vigo e della parrocchia di Toss, erano nell'ufficio del parroco; i registri rimanenti e la
documentazione cartacea, quest'ultima conservata in faldoni di color blu, erano depositati in un armadio di legno situato
in un locale della suddetta canonica. Si suppone che l'organizzazione del carteggio sia stata impostata da don Francesco
Arnoldo, parroco di Vigo dal 1938 al 1968. Nei primi anni della sua cura d'anime vennero acquistate delle "teche per
archivio", come dimostrato da due quietanze conservate nei resoconti (1). In seguito, nel questionario per la visita
pastorale del 1943, il parroco dichiarava che "gli atti sono ordinati" (2). In quell'occasione il sacerdote sottolineava
come la documentazione dell'archivio fosse carente e lacunosa, infatti aggiungeva nel questionario: "i documenti più
vecchi risalgono al 1720 circa. Si ha motivo di ritenere che i più siano andati smarriti" (3). L'intervento di
inventariazione conferma questa affermazione: la documentazione dell'archivio non risulta molto ricca o antica: si
segnala un unico documento antico, ovvero una concessione di indulgenza in pergamena redatta nel 1391 (4).
Per quanto riguarda i registri, quelli di anagrafe iniziano con quello dei matrimoni nel 1616, seguono i nati nel 1617
mentre le registrazioni dei morti si hanno a partire dal 1665. Si trova un registro delle rese di conto dei sindaci della
chiesa che risale al 1655; gli altri registri dell'archivio partono dalla prima metà dell'Ottocento.
Come accennato prima, l'archivio storico della parrocchia di Vigo conserva anche l'archivio dell'ex curazia di Masi di
Vigo, soppressa nel 1987. La sua documentazione si trova descritta quindi nel presente inventario.
Lingua
Italiano; latino; tedesco
Caratteristiche materiali
Si segnala la cattiva conservazione di molti registri: essi presentano infatti danni alle legature, fragilità di supporto e, in
molti casi, macchie di umidità.
Criteri di ordinamento e inventariazione
Come riferimento metodologico generale per l'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio storico della parrocchia di
Vigo di Ton ci si è attenuti a quanto indicato nelle "Direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento
e inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi" approvate dalla Giunta provinciale di Trento con
deliberazione 29 marzo 1993, n. 3692, parte prima, punto 3, che fa riferimento alla C.M. del Ministero dell'interno n.
39/1966, Direzione generale degli Archivi di Stato, "Norme per la pubblicazione degli inventari".
Il presente lavoro ha comportato tre momenti principali: la schedatura, l'ordinamento e l'elaborazione finale. In fase
iniziale sono stati schedati tutti i pezzi rinvenuti nell'archivio parrocchiale rispettando le unità preesistenti. Per quanto
riguarda l'ordinamento poiché non è stato possibile ricostruirne uno preesistente, si sono individuate le varie attività
6
svolte dal parroco e le amministrazioni che nella parrocchia operano sotto la sua diretta o indiretta responsabilità. Le
valutazioni, le scelte e le operazioni occorse nel presente lavoro di riordino sono state comunque concertate con il
direttore dell'Archivio Diocesano Tridentino e con il referente della Soprintendenza per i beni librari archivistici e
archeologici della Provincia autonoma di Trento.
Condizioni di accesso
In base alle "Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti
ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana" la consultazione dei documenti riguarda esclusivamente la
documentazione dichiarata di interesse storico. La consultazione di documenti di carattere riservato, relativi a situazioni
puramente private di persone, è regolata in termini di legge statale (D. L. 30/6/03 n. 196 "Codice in materia di
protezione dei dati personali") richiamata dal "Testo unico provinciale dei Beni Culturali" (L. P. n. 1/2003). Ai titolari
degli archivi viene riservato il giudizio sulla consultabilità dei documenti che possono ledere il riserbo dovuto alle
persone e comunque solo ad essi, o ad operatori autorizzati, è concessa la facoltà di accedere alla parte relativa
all'anagrafe. Inoltre, in base alle suddette "Intese", la consultazione da parte degli studiosi deve comunque avvenire
mediante motivata richiesta da inoltrarsi al titolare dell'archivio tramite l'Archivio diocesano, il quale dovrà inviare al
servizio provinciale competente l'elenco delle autorizzazioni rilasciate.
Condizioni di riproduzione
La riproduzione (fotoriproduzione, microfilmatura, ecc.) dei documenti conservati nell'archivio parrocchiale è
consentita previa autorizzazione da parte del titolare dell'archivio stesso, sentito il parere e avuto il consenso
dell'incaricato diocesano per gli archivi parrocchiali.
L'Ordinariato consente alla Provincia la microfilmatura dei documenti al fine di costituire copie di sicurezza che
saranno conservate presso l'Archivio provinciale.
Bibliografia
CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, pp. 1004-1005
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888
COPPOLA G., GRANDI C. (a cura di), La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni
di metodo ed esperienze, Bologna, 1989
SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri
parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989
Fonti normative
Circolare del Ministero dell'Interno 25 giugno 1966, n. 39, Norme per la pubblicazione degli inventari
Codice di diritto canonico (1983)
Decreto arcivescovile 10 febbraio 1993, istituzione dell'Archivio Diocesano Tridentino
Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 29 marzo 1993 n. 3692, Approvazione delle direttive circa
i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento ed inventariazione, nonché di organizzazione degli
archivi (art. 28, comma 2 L.P. 14 febbraio 1992, n. 11)
7
Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 27 agosto 1993, n. 11704, Intese fra la Giunta provinciale
di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità
diocesana.
Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, Nuove disposizioni in materia di beni culturali.
Codice in materia di protezione dei dati personali, D. L. 30 giugno 2003, n. 196
Norme o convenzioni
La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino.
Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.
Note
(1) Cfr. Chiesa di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Resoconti, b. 3, resoconto 1938/1939.
(2) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 7.
(3) Ibidem.
(4) Ibidem, fasc. 1.
8
Ente
{2}
Parrocchia di Santa Maria Assunta
[1288] -
Luoghi
Vigo di Ton (Ton, TN)
Altre Forme autorizzate del nome
Pieve di Santa Maria Assunta
Pieve di Vigo d'Anaunia
Archivi prodotti
Fondo Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 01/01/1391 - 31/12/2009
Storia
Non si hanno notizie certe e documentate sull'origine della parrocchia di Santa Maria Assunta di Vigo di Ton; poiché
essa risulta molto antica si dice, per tradizione, eretta "ab immemorabili". Il primo curatore d'anime di cui si ha notizia è
un certo Guglielmo, pievano dal 1288 al 1296 (1). I confini della pieve furono descritti nella relazione inviata dal
parroco di Vigo al vescovo in preparazione alla visita pastorale del 1766: "La pieve di Vigo a mattina confina colli
monti di Mezzo Tedesco e di Favogna; a mezzodì col torrente detto Nos, estendendosi sino a mettà delli Ponti, uno
della Rocchetta, l'altro detto il ponte di San Cristoforo sotto la Rocchetta; verso sera parimente confina col detto
torrente Nos; verso settentrione confina colla pieve di Torra, dividendosi ambe le pievi dall'acqua detta il Rinasseg" (2).
Non si può parlare di Vigo di Ton senza nominare la famiglia Thun che dal medioevo esercitò un'autorità indiscussa nel
territorio sia per l'amministrazione della giustizia nelle cause di primo grado, sia in rappresentanza del vescovo
esercitando le funzioni di vicari o capitani (3); senza contare che alcuni membri della famiglia divennero vescovi o
arcivescovi, quattro nella diocesi di Trento. La famiglia era molto presente anche nella vita spirituale del paese: fondò
alcuni benefici e dei legati missari, inoltre si occupava della manutenzione della cappella di San Giorgio costruita nel
castello.
Il parroco di Vigo aveva giurisdizione ecclesiastica sulla popolazione dei villaggi di Vigo, Masi e Toss: amministrava i
sacramenti, aveva diritto di cura d'anime, possedeva il fonte battesimale, aveva la custodia dell'eucarestia e del cimitero.
Anticamente la sua dotazione era garantita dalla comunità: il parroco aveva a disposizione dei fondi, alcune entrate da
fondazioni, godeva delle decime sul territorio parrocchiale e infine poteva alloggiare nella canonica di proprietà del
Comune di cui godeva l'usufrutto.
Con il passare del tempo si aggiunsero altri sacerdoti nel territorio parrocchiale che coadiuvavano il parroco negli uffici
sacri o erano investiti di benefici fondati dalla comunità, dalla famiglia Thun o da benefattori locali. Nel 1710 il parroco
Leonardo Panizza illustrò la situazione della sua cura d'anime annotando la presenza di altri sei sacerdoti "tutti religiosi
di buon esempio e che applicano sufficientemente non solo allo studio ma altresì alla pietà" (4). Essi erano don Nicolò
fu Antonio Pedron, beneficiato di San Vigilio che soggiornava a Toss, don Pietro Federici, beneficiato di San Giorgio a
Castel Thun anche lui abitante a Toss, don Nicolò fu Francesco Pedron primissario di Toss e don Tommaso Giuliani
9
che si recava ai Masi per celebrare la messa festiva. Presso il castello inoltre alloggiavano don Marco Zadra, istruttore
dei figli dei conti Thun, e don Romedio Marcolla, economo del castello.
Il parroco era soddisfatto dei suoi parrocchiani che mostravano "non poco spirituale fervore" concretizzato anche nella
partecipazione alla vita delle tre confraternite erette nella chiesa: quella del Santissimo Rosario, quella del Santissimo
Sacramento e quella della Dottrina Cristiana (5). Interrogato sui suoi redditi don Panizza dichiarò che le sue entrate
dipendevano dalla quarta di vino e grano ed erano legate alle condizioni del raccolto, inoltre godeva degli affitti di
alcuni appezzamenti di terreno; per contro doveva versare 70 fiorini come pensione all'arciprete di Malé Stefano
Aliprandini, suo predecessore, pagare diverse messe legatarie e dispensare una carità di pane e di "minestra cotta" (6).
Nel corso del Settecento vennero fondati a Vigo i benefici Marcolla ed Endrizzi che permisero la presenza, per un certo
tempo, di altri sacerdoti in parrocchia. Nel 1766 infatti oltre al parroco, c'erano i primissari di Vigo, Masi, Toss, i
beneficiati di Castel Thun, Marcolla ed Endrizzi e, a Toss, il beneficiato Pedron (7).
Con la secolarizzazione del principato vescovile di Trento, all'inizio dell'Ottocento, la parrocchia divenne di patronato
cesareo: il governo presentava il sacerdote all'Ordinariato di Trento che lo investiva della parrocchia e del beneficio
parrocchiale.
Caratteristica comune dei parroci destinati a Vigo, dall'Ottocento in poi, fu quella della lunga permanenza in parrocchia:
quasi tutti rimasero curatori d'anime per circa trent'anni. Dall'Ottocento inoltre il beneficio Marcolla, amministrato dal
Comune, venne utilizzato per il mantenimento del cappellano; il parroco aveva anche a disposizione un cooperatore che
stipendiava egli stesso con il contributo di 220 fiorini comunali. Lo stesso Comune interveniva nella formazione della
congrua del parroco. Per quanto riguarda le curazie sottoposte a Vigo, cioè Toss e Masi, ancora nel 1870 non avevano
alcuna autonomia; dipendevano in tutto e per tutto dalla matrice "non avevano nessun diritto, solo la delega per
battezzare" (8).
A poco a poco queste ultime cercarono di ottenere alcune concessioni, ma solo nel 1962 Toss divenne completamente
autonoma con l'elevazione a parrocchia, mentre Masi non ottenne mai tale traguardo rimamendo semplice curazia.
Nel 1963, in occasione del festeggiamento del 25.mo anno di presenza nella parrocchia di don Francesco Arnoldo, la
popolazione di Vigo fece richiesta alla Curia di Trento di elevare la chiesa ad arcipretura affinché il suo parroco potesse
fregiarsi del titolo di arciprete. La richiesta fu accolta.
Con D.M. del 30 dicembre 1986, pubblicato sulla Gazzetta Ufficale del 24 gennaio 1987, la parrocchia di Santa Maria
Assunta con sede a Vigo di Ton è stata dichiarata persona giuridica privata (Tribunale di Trento, Registro Persone
Giuridiche n. 617).
ELENCO PARROCI DI VIGO DI TON
1288-1296
Guglielmo
1316-1336
Andrea
1382
Antonio
1383
Giovanni da Milano
1404
Antonio da Taio
1455
Guntero, cappellano della cattedrale
1466
Nicolò Boemo, cappellano della cattedrale
1473
Lodovico, vicario
1480
Osvaldo Pecher da Fels, diocesi di Bressanone
1485
Mattia Prew de Ror diocesi di Augusta
10
1486
Paolo Corradi da Borgo Valsugana
1489
Leonardo Vandoi
1489
Giovanni de Hausen della diocesi di Bressanone
1492-1497
Guglielmo Marcolla, vicepievano
1497
Marco da Cles
1537
Giovanni de Tisi
1540
Simone de Tono
1556-1564
Giovanni Giacomo Moggio
1564-1575
Francesco Moggio da Cles
1575-1615
Giovanni Battista Zini da Cavareno
1615-1616
Giorgio de Endrici da Rallo
1616-1644
Giovanni Battista Tisi da Giustino
1644-1659
Giorgio de Endrici da Rallo
1659-1694
Bartolomeo Campi
1694-1703
Stefano Aliprandini da Livo
1703-1712
Leonardo Panizza
1712-1754
Pietro Antonio Guardi da Almazzago
1755-1792
Cristoforo Cristani da Rallo
1792-1805
Leopoldo Mattia Eller da Tres
1805-1808
Urbano Eller, vicario parrocchiale
1808-1818
Giovanni Chilovi
1819-1822
Giovanni Giuliani
1822-1825
Giovanni Battista Tolameotti, vicario parrocchiale
1825-1829
Giuseppe Torresani
1829-1855
Domenico Gosetti da Bolentina
1858-1886
Antonio Zadra da Taio
1886-1899
Francesco Ferrari da Mezzolombardo
1899-1914
Giacinto Vedovelli
1914-1915
Domenico Stoffella
[1915-1916
Armenio Lochner, vicario parrocchiale
1916-1918
Celestino Brigà, vicario parrocchiale
1918-1919]
Vanzetta, vicario parrocchiale
1919-1938
Domenico Stoffella
1938-1968
Francesco Arnoldo
1968-1989
Enrico Callovini (anche a Masi di Vigo)
1989-
Giovanni Calovi (dal 1993 anche amministratore parrocchiale di Toss)
Condizione giuridica
Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto
11
Funzioni, occupazioni e attività
Le chiese esistenti sul territorio con origini più antiche vengono denominate pievi ("pluif" in celtico, "plou" in bretone,
"plêf" in ladino-friulano, "plaif" in engadinese, "ploâh" in ladino della Val di Non). L'origine del termine, lungi
dall'essere stato studiato nella sua complessità, è però molto difficile da definire. L'esigenza di garantire al popolo
cristiano e in special modo a coloro che vivevano lontano dalle sedi vescovili quell'insieme di servizi sacramentali e
pastorali che va sotto il termine generico di "cura d'anime" rese presto necessario l'invio di ecclesiastici nella campagne
per annunciare il Vangelo anche lontano dalle mura cittadine (9). In Occidente ciò accadde a partire dalla seconda metà
del IV secolo. Buona parte della storiografia chiama "pievi" i centri di cura d'anime sorti nel territorio extraurbano fin
dal IV-V secolo ma è solo a partire dall'VIII secolo che il termine "plebs" cominciò a significare non solo la comunità
cristiana ma anche il territorio in cui tale comunità risiedeva e l'edificio sacro al quale essa faceva riferimento. A una
stabile suddivisione territoriale delle diocesi in circoscrizioni minori si giunse con la legislazione carolingia all'inizio
del IX secolo. Questa estese anche all'Italia centro-settentrionale le norme che rendevano obbligatorio il pagamento
della decima e precisò che gli introiti provenienti da tale pagamento dovevano essere destinati solo alle chiese
battesimali. "Nacque in questo modo il "sistema" pievano, nel quale la realtà vivente (l'insieme del clero e del "popolo
di Dio"), la realtà di pietra (il complesso degli edifici) e la realtà giurisdizionale (l'ambito territoriale di esercizio della
giurisdizione spirituale, dal quale l'ente otteneva anche il suo sostentamento) assumevano significativamente lo stesso
nome: plebs, pieve" (10). Da questo momento si viene a creare una completa ripartizione del territorio diocesano in
distretti ecclesiastici minori, che riproducevano strutture civili preesistenti o rispettavano determinati confini naturali. In
seguito i mutamenti demografici spinsero alla formazione di nuove pievi, ma il "sistema pievano" non fu per questo
scardinato mantenendosi stabile fino alla fine del XIII secolo. Non è possibile attestare, dall'esame dei documenti
pervenuti, se nel territorio trentino prima del 1000 il termine pieve fosse utilizzato nell'accezione sopra descritta (cioè
indicante la triplice realtà istituzionale, edilizia e territoriale), per questo è necessario rivolgersi a fonti del XII secolo.
Se ci si limita a prendere in considerazione le 68 circoscrizioni pievane della diocesi di Trento esistenti alla fine del XIII
secolo si scopre che ben 33 di esse sono attestate prima del 1200 e altre 25 compaiono nella prima metà del XIII secolo
(11).
Il termine "parrocchia" (12) deriva dal greco e indica, dal punto di vista etimologico, una qualsiasi circoscrizione
territoriale. Nei primi secoli della cristianità fino al basso medioevo il termine venne adottato per indicare le ripartizioni
dei territori diocesani in circoscrizioni minori, fenomeno nato in conseguenza del moltiplicarsi nelle diocesi di nuove
chiese sotto la spinta delle crescenti esigenze dei fedeli. La consacrazione definitiva del "sistema parrocchiale" si ebbe
con il Concilio di Trento che, sulla base della precedente normativa pontificia e conciliare, dettò una nuova e completa
disciplina della struttura della Chiesa. I legislatori del Concilio prescrissero che, per la più efficace tutela della cura
delle anime affidate ai vescovi, il "populus fidelium" si dovesse distinguere in parrocchie proprie con confini
determinati e che a ciascuna di esse venisse assegnato un sacerdote che vi risiedesse, soltanto dal quale i fedeli potevano
ricevere i Sacramenti (Sess. XXIV, cap. 13). Si ordinò così che venissero erette parrocchie in tutti i luoghi in cui esse
non esistevano e si stabilirono delle norme per assicurare ai parroci un reddito minimo. Il parroco si impegnava a
risiedere nel luogo assegnatogli, ad approfondire la conoscenza della comunità dei fedeli attraverso la compilazione e
l'accurata custodia dei libri parrocchiali e a partecipare alle adunanze vicariali. I principi enunciati dal Concilio di
Trento e successivamente ribaditi nella normativa pontificia sono stati accolti e sintetizzati nel testo del Codice di diritto
canonico del 1917. Il can. 216 §1 dispone che il territorio di ogni diocesi debba essere diviso in "distinctas partes
territoriales", a ciascuna delle quali "sua peculiaris ecclesia cum populo determinato est assignanda suusque peculiaris
12
rector, tamquam proprius eiusdem pastor, est praeficiendus pro necessaria animarum cura". L'istituzione parrocchiale
dunque risulta costituita, oltre che dall'elemento territoriale, da altri tre elementi: un determinato "popolo", una
peculiare "chiesa" e un "pastor". Il Codice di diritto canonico del 1983 ha riconosciuto la personalità giuridica della
parrocchia espressamente concepita come "Communitas Christifidelium" (CIC 1983, can. 515 §3). Tale riforma è stata
recepita sia nell'accordo tra Stato e Chiesa (legge 121/1985) sia nelle disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici (legge
222/1985); le diocesi e le parrocchie acquistano la personalità giuridica civile dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale del decreto del Ministero dell'interno che conferisce loro la qualifica di "ente ecclesiastico civilmente
riconosciuto".
Contesto generale
Diocesi di Trento
Decanato di Mezzolombardo
Fonti normative
Codice di diritto canonico (1983)
Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero
cattolico in servizio nelle diocesi"
Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente
riconosciuto
all'Istituto
per
il
sostentamento
del
clero
nella
diocesi
di
Trento
ed
alle
quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile
da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della
sopraddetta diocesi di Trento
Fonti archivistiche e bibliografia
Fonti d’archivio
ADT, Atti visitali
ADT, Parrocchie e curazie
Bibliografia
AMBROSI F., Commentari della storia trentina, Trento, 1985
BENVENUTI S. (a cura di), Storia del Trentino: personaggi della storia trentina, vol. IV, Trento, Panorama,
1998
BERTOLOTTI G., Il parroco italiano ne' suoi rapporti con le leggi dello stato, Roma, 1910
BONELLI B., Monumenta ecclesiae tridentinae, Trento, 1765
COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986
CURZEL E., Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura
d'anime dalle origini al XIII secolo (studio introduttivo e schede), Bologna, 1999
Fonti per la storia del principato e della chiesa tridentina: atti del convegno Trento 16-17 maggio 1991,
Trento, 1995
GOBBI D., Vigo, Masi, Toss ai piedi di Castel Thun, Comune di Ton, 1998
KÖGL J., La sovranità dei vescovi di Trento e Bressanone, Trento, 1964
LUTTEROTTI A., Il Trentino: il nuovo volto di un'antica terra d'incontro, Bolzano, 1997
13
TOVAZZI G., Parochiale tridentinum, ed. a cura di Remo Stenico, Trento, Biblioteca PP. Francescani, 1970
WEBER S., Le chiese della val di Non nella storia e nell'arte, vol. III I decanati di Taio, Denno e
Mezzolombardo, La Grafica anastatica, 1992
Note
(1) Cfr. CURZEL E., Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura d'anime
dalle origine al XIII secolo (studio introduttivo e schede), Bologna 1999, p. 197.
(2) Cfr. ADT, Atti visitali, n. 65, c. 271.
(3) Cfr. GOBBI D., Vigo, Masi, Toss ai piedi di castel Thun, Comune di Ton, 1998.
(4) Cfr. ADT, Atti visitali, n. 33, c. 368.
(5) Ibidem, c. 368.
(6) Ibidem, c. 351.
(7) Ibidem, n. 65, c. 264 e segg.
(8) Ibidem, n. 93, c. 422 e segg.
(9) Cfr. CURZEL E., Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura d'anime
dalle origine al XIII secolo (studio introduttivo e schede), Bologna 1999, p.5 e segg. Si rimanda alla ricca bibliografia
contenuta nel volume.
(10) Ibidem p. 7.
(11) Ibidem, p. 29 e tabelle riprodotte.
(12) Le presenti notizie informative sono da ritenersi generali e non esaustive. Per un approfondimento e una
bibliografia articolata si rimanda alla voce corrispondente dell'Enciclopedia del diritto, Giuffré, Varese, 1958-1995.
14
fondo A
Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 1391; 1616 -
{3}
2009
registri 53, quaderni 4, volumi 1, buste 8, fascicoli 26 (pergamene 1)
Soggetti produttori
Parrocchia di Santa Maria Assunta, [1288] -
Modalità di acquisizione e versamento
Il fondo è sempre stato di proprietà dell'ente; in base alla Commissione Beni Culturali del 2 maggio 1994 è stato
dichiarato di interesse storico.
Contenuto
La documentazione conservata nel fondo è quella tipica presente in tutte le parrocchie, composta prevalentemente dai
registri anagrafici e dai relativi atti, da registri di amministrazione, da carteggio e atti vari.
Lingua
Italiano; latino; tedesco
Incrementi previsti
Si prevede il continuo accrescimento della documentazione in quanto l'ente parrocchia è ancora attivo.
Esistenza e localizzazione delle copie
Presso l'Archivio diocesano si trovano microfilmati tutti i registri anagrafici (nati e battezzati, matrimoni, morti) dal
Concilio di Trento fino alla fine del 1923, data oltre la quale tali registrazioni e certificazioni diventano di competenza
comunale.
15
serie A 1
Registri dei nati e battezzati, 1617 - 1980
{4}
registri 8
Contenuto
I registri dei battesimi insieme a quelli dei matrimoni furono introdotti nel diritto canonico dal
"Decretum de
Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91-97 del "Rituale Romanum"
emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative
trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei battezzati
vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili e
anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781
che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784
vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione in modo da "impiegare ogni cura
ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo
stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della
legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato
civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai
meno) con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime
il compito di ufficiali di stato civile che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile
italiano presso i Comuni.
La serie è formata da otto registri che registrano i nati e battezzati della parrocchia di Vigo a partire dal 1617. I primi tre
registri sono stati rilegati, probabilmente nell'Ottocento. Essi sono redatti in lingua latina e in forma discorsiva, con
registrazione delle date di nascita e di battesimo, dei nomi del battezzato, dei suoi genitori, del ministro celebrante e dei
padrini. Dal 1783 in poi si trova, a margine della registrazione, l'annotazione della provenienza del battezzato (Toss,
Vigo, Masi o frazioni).
Gli altri registri sono strutturati a tabella prestampata nella quale sono registrati, secondo le disposizioni governative, le
generalità del battezzato, "il tempo della nascita" (anno, mese, giorno e ora), il luogo di nascita, il giorno del battesimo,
i nomi dei genitori, del ministro battezzante e dei padrini, e la condizione sociale di questi ultimi. Alcuni registri
riportano inoltre il nome della levatrice (mammana) che ha assistito al parto. Per quanto riguarda la rilevazione degli
estremi cronologici si specifica che viene sempre segnalata come prima data quella riferita alla nascita e come ultima
quella riferita al battesimo.
16
{5}
A 1.1
"I. Battezzati 7 maggio 1616 dal 17 novembre 1622 al 30 luglio 1694"
1617 maggio 7 - 1694 luglio 30 (con annotazione di battesimo del 12 dicembre 1616)
Altre denominazioni: "MDCXVII. Libro delli batezati della pieve di Vigo Val de Non cominciato il giorno di Santo
Andrea 30 novembre 1617. Libro delli matrimoni quali si ritrovano nel mezo di questo scriti, cominciando l'anno 1617.
Giovanni Battista Thisio di Giustino di Rendena pievano di Vigo Val de Non" (1) (tit. int.)
A p. 2: memoria delle consacrazioni della chiesa della pieve di Vigo, sec. XVII; memoria di un voto della popolazione, 1695 maggio
7;
a p. 3: memoria dell'installazione di un nuovo altare nella chiesa di Vigo, 1618 luglio 28.
Italiano, latino
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 262
Note
(1) Probabilmente in seguito alla rilegatura ottocentesca la parte riguardante i matrimoni è stata staccata e unita al primo registro dei
matrimoni: cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Registri dei matrimoni, reg. 1.
{6}
A 1.2
"II. Battezzati dal 4 settembre 1694 al 17 gennaio 1756"
1694 settembre 4 - 1756 gennaio 17
Altre denominazioni: "Liber baptizatorum ex Parochia Vigi coemptus tempore quo ego Stephanus Aliprandini de Livo
Philosophiae magister nec non Sacrae Theologiae per quinque annos auditor eiusdemque laureatus et missus sum in
possessione supra recensitae parochiae Vigi quod fuit die 4.ta iulii 1694" (tit. int.)
A p. 260: annotazioni relative al numero degli abitanti della pieve, [1723]-1802.
Latino
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 260
{7}
A 1.3
"III. Battezzati dai 2 gennaio 1755 ai 3 marzo 1805"
1755 gennaio 2 (1) - 1805 marzo 3
Altre denominazioni: "Liber baptizatorum huius Ecclesiae parochialis et plebis Vici inceptus à die 5 ianuarii 1755 qua
die quinta eiusdem ego Christophorus Cristani de Rallo plebis Tassuli ibidemque cappellanus in possessionem missus
fui huius beneficium parochialis B.V. Mariae in Coelum Assumptae ..." (tit. int.)
All'inizio, dopo il titolo interno: annotazione del parroco Leopoldo Eller in merito al suo ingresso a Vigo, 1792 dicembre 6; nota del
numero di abitanti della pieve, 1802;
a p. 30: concessione vescovile all'erezione del fonte battesimale nella chiesa di San Nicolò di Toss, 1765 febbraio 26 (copia);
a p. 195: annotazione relativa alla morte di parroco Leopoldo Eller, 1805 marzo 18;
all'interno del piatto posteriore: nota relativa a don Giovanni Battista Marcolla, fondatore del legato missario a Vigo, sec. XX.
Latino
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 196, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.
Note
(1) I nati dal 2 gennaio 1755 al 17 gennaio 1756 si trovano registrati anche sul registro precedente.
17
{8}
A 1.4
"IV. Battezzati dall'anno 1805 dei 24 marzo al 27 dicembre 1829"
1805 marzo 24 - 1829 dicembre 29
Altre denominazioni: "Questo libro fu principato ad 24 marzo 1805 sotto il regime di don Urbano Eller di Tres vicario
parrocchiale il quale successe in questo posto dopo la morte del signor don Leopoldo Eller di Tres zio paterno del
medesimo vicario il quale morì ad 18 marzo l'anno 1805 e vi stette vicario 3 anni e mesi 3 ..." (tit. int.)
All'inizio, dopo il titolo interno: nota del parroco Giovanni Chilovi relativa alla cattiva tenuta del registro da parte del vicario
parrocchiale, sec. XIX.
Italiano, latino
Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 21, pp. 22-80, cc. sd 81-156, con indice alfabetico a rubrica all'inizo e alla fine n.n.
{9}
A 1.5
"Libro V. Registro de' nati e battezzati della parrocchia di Vigo principiato li 20 agosto 1829 ai 17 dicembre 1881"
1829 agosto 20 (1) - 1881 dicembre 17
All'inizio, sulla carta di guardia: annotazione relativa al numero degli abitanti della parrocchia, 1836 aprile 10; elenco dei figli del
conte Matteo Thun, sec. XIX (con annotazioni fino al 1908).
Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 226, con indice alfabetico alla fine n.n.
Note
(1) I nati dal 20 agosto 1829 al 29 dicembre 1829 sono registrati anche sul registro precedente.
{10}
A 1.6
"Libro dei nati 1882-1910" (tit. dorso)
1882 gennaio 7 - 1910 marzo 7
Alla fine, prima dell'indice: notizie relative al paese di Vigo, ai lavori effettuati nella chiesa parrocchiale e alle donazioni ricevute,
1899 settembre 12-1908 settembre.
Italiano
Registro; carta, legatura in tela, cc. sd 189, con indice alfabetico a rubrica allegato alla fine n.n.
Segnature precedenti: Vol. VI
{11}
A 1.7
"Tomo VII dei registri nati e battezzati nella parrocchia di Vigo d'Anaunia dai 15 marzo 1910 al 1940 inclusive"
1910 marzo 10 - 1941 gennaio 3
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 137, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.
{12}
A 1.8
"Libro VIII dei nati e battezzati in Vigo d'Anaunia dal 1941-1980"
1941 febbraio 15 - 1980 novembre 9
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. sd 100, con indice alfabetico a rubrica sciolto
18
serie A 2
{13}
Registri dei matrimoni, 1616 - 1989
registri 4
Contenuto
I registri dei matrimoni, insieme a quelli dei battesimi, furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de
Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91- 97 del "Rituale Romanum"
emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative
trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; i libri dei matrimoni infatti
vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed
anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781
che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784
vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni
cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale
lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della
legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato
civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai
meno) con la legge imperiale del 20 aprile 1815 ed il decreto del 21 agosto 1815 della Commissione aulica centrale
d'organizzazione veniva restituito ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile che essi mantennero fino al
primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni. Se durante la dominazione austriaca
il matrimonio celebrato in chiesa aveva validità civile e al parroco veniva richiesta un'attenzione particolare nella
produzione degli atti necessari per la celebrazione e la registrazione del sacramento (Cfr. Codice civile austriaco, § 80),
negli anni tra l'annessione al Regno d'Italia e il Concordato del 1929 stipulato tra la Santa Sede e l'autorità politica, i riti
civile e religioso venivano celebrati separatamente. Con la legge n. 847 del 27 maggio 1929 lo Stato italiano riconobbe
la validità civile del matrimonio celebrato secondo le norme di diritto canonico ed il curatore d'anime è tenuto alla
notificazione dell'avvenuta celebrazione al Comune, per la sua trascrizione nei registri anagrafici.
La serie è formata da quattro registri che riportano le registrazioni dei matrimoni celebrati nella parrocchia di Vigo a
partire dal 1616. Il primo registro è stato rilegato, probabilmente nell'Ottocento, unendo due registri di diverso formato.
Esso è scritto in forma discorsiva in lingua latina e italiana. Riporta la data del matrimonio, i nomi degli sposi, dei
testimoni, del ministro celebrante e l'indicazione della chiesa dove è avvenuta la celebrazione.
Gli altri registri sono strutturati a tabella prestampata e riportano, secondo le disposizioni governative, la data del
matrimonio, le generalità degli sposi, del ministro celebrante, dei testimoni e la condizione sociale di questi ultimi.
L'ultimo registro è compilato secondo le norme concordatarie.
19
{14}
A 2.1
"Libro I. Matrimoni dai 21 novembre 1616 ai 18 marzo 1805"
1616 novembre 27 - 1805 febbraio 25
Altre denominazioni: "Libro de matrimonii cellebrati da me Giovanni Battista Thisio pievano cominziato l'anno 1616"
(tit. int.)
A p. 163: annotazione relativa alla morte del parroco Leopoldo Eller, 1805 marzo 18;
a p. 164: annotazione, tratta dai registri dei morti di Mastellina, della morte del parroco Pietro Antonio Guardi, 1760 novembre 23
(copia).
Italiano, latino
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 164
formato dalla rilegatura di due registri di diverso formato
{15}
A 2.2
"Libro II. Matrimoni dai 27 aprile 1805 ai 30 aprile 1867"
1805 aprile 27 - 1867 aprile 30
All'inizio, dopo il titolo: nota relativa al cattivo operato del vicario parrocchiale, sec. XIX; formulari per gli sponsali e le
pubblicazioni matrimoniali, sec. XIX.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 5, pp. 6-31, cc. sd 32-158, con indice alfabetico a rubrica all'inizio e alla fine n.n.
{16}
A 2.3
"Libro III. Registro dei matrimoni della parrocchia di Vigo dall'anno 1867.24.7"
1867 luglio 24 - 1938 maggio 14
A c. 55: nota relativa alla celebrazione dei matrimoni nella curazia di Toss, 1889 dicembre 31
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 180, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.
{17}
A 2.4
"Matrimoni. Vigo Anaunia 1938-1989"
1938 ottobre 29 - 1989 settembre 24
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pella, pp. 255, con indice alfabetico alla fine n.n.
20
serie A 3
{18}
Registri dei morti, 1665 - 1989
registri 5
Contenuto
I registri dei morti vennero introdotti insieme ai registri dei cresimati e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum"
di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilivano anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. §
Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). Tale normativa trovò applicazione nelle
parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei morti vennero compilati costantemente
fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica
austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti
pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e
espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché
per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso
occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve
parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai
Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con il decreto del 21
agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di
stato civile, che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i
Comuni.
La serie è formata da cinque registri che riportano le registrazioni dei morti della parrocchia di Vigo a partire dal 1665. I
primi due registi sono stati rilegati, probabilmente nell'Ottocento. Il primo presenta una lacuna di registrazioni dalla fine
del 1678 al maggio 1694. Esso è scritto in forma discorsiva in latino e riporta l'indicazione del nome del defunto, la sua
età, se ha ricevuto i Sacramenti e il luogo di sepoltura.
Gli altri registri sono redatti su tabella prestampata e riportano, secondo le disposizioni governative, anche la causa della
morte.
{19}
A 3.1
"Libro I. Morti dai 18 giugno 1665 ai 18 marzo 1805"
1665 giugno 18 - 1678 ottobre 11; 1694 giugno 9 - 1805 marzo 9
Altre denominazioni: "Liber defunctorum plebis Vigii anno 1665" (tit. int.)
"Tomo I° in quanto all'esistenza di registri di morti di questa parrocchia di Vigo, ma certo ve ne furono anteriori od
almeno si seppellivano senza registrarli" (tit. int.)
A p. 72: nota relativa alla fondazione della primissaria di don Romedio Marcolla, sec. XVIII;
alla fine: appunti relativi a massime sulla "buona morte" di don Pietro Antonio Guardi, 1712 maggio 20;
all'interno del piatto posteriore: annotazioni relative alla morte di don Romedio Marcolla e don Baldassare Endrizzi fondatori delle
primissarie di Vigo, sec. XVIII.
Latino
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 174
21
{20}
A 3.2
"Morti libro II. dai 18 marzo 1805 ai 8 settembre 1856"
1805 marzo 18 - 1856 settembre 8
Altre denominazioni: "Questo libro fu principiato ai 18 marzo 1805 colla morte del reverendissino signor arciprete don
Leopoldo Eller arciprete meritatissimo di Vigo oriundo di Tres, al quale successe nel vicariatto il suo nipote don Urbano
Eller pure di Tres, nei quali due sacerdoti s'estinse la famiglia Eller e vi stette vicario anni 3 e mesi 3 ..." (tit. int.)
A p. 58: ricordo della morte del vescovo Emanuele Maria Thun, 1818 ottobre 4;
a p. 192: memoria dell'epidemia di colera, 1855;
alla fine, incollata: autorizzazione vescovile alla benedizione del cimitero, 1812 giugno 3 (con annotazioni fino all'8 dicembre 1814).
Italiano, latino
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 204, con indice alfabetico a rubrica all'inizio e alla fine n.n.
{21}
A 3.3
"Libro III. Registro dei morti incominciato nel 1856 dai 16 gennaio ai 22 ottobre 1904. Parrocchia di Vigo d'Anaunia"
1856 gennaio 16 (1) - 1904 ottobre 21
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 189, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.
Note
(1) Le registrazioni dei morti dal 16 gennaio all'8 settembre 1856 si trovano anche sul registro precedente.
{22}
A 3.4
"Tomo IV. Registro dei morti incominciato ai 22 ottobre 1904 fino ai 1941. Parrocchia di Vigo d'Anaunia"
1904 ottobre 22 - 1941 dicembre 15
All'interno del piatto anteriore: elenco dei caduti di Vigo durante la prima guerra mondiale, [1921];
sulla carta di guardia: annotazioni metereologiche relative all'inverno 1910, [1910].
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 217, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.
{23}
A 3.5
"Volume V. Registro dei morti in Vigo d'Anaunia 1942-1989"
1942 febbraio 16 - 1989 dicembre 20
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 165, con indice alfabetico a rubrica allegato alla fine n.n.
22
serie A 4
{24}
Registri dei cresimati, 1825 - 2009
registri 2
Contenuto
I registri dei cresimati vennero introdotti insieme ai registri dei morti e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum"
di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilirono anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. §
Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). In realtà nella diocesi di Trento i registri dei
cresimati furono compilati con sistematicità solo a partire dal secolo XIX.
{25}
A 4.1
"Liber Confirmatorum 1825 Tolameotti"
1825 settembre 10 - 1911 aprile 25
Altre denominazioni: "Libro de' cresimati provveduto dal sottoscritto per ordine di Sua Altezza illustrissima e
reverendissima Francesco Saverio vescovo e principe con venerata pastorale scritta dei 17 giugno 1825. Giambattista
Tolameotti vicario parrocchiale" (tit. int.)
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 62 n.n.
Segnature precedenti: I°
{26}
A 4.2
"II.us liber confirmatorum 1912 parroco Giacinto Vedovelli"
1913 maggio 25 - 2009 aprile 26
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 46, pp. 47-71, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.
Segnature precedenti: II
23
serie A 5
{27}
Stati delle anime, [1889] - [1940]
registri 2
Contenuto
Il "Liber Status animarum" (o Anagrafe) era un registro che permetteva al parroco di conoscere in modo esatto la
composizione, la situazione anagrafica e l'impartizione dei Sacramenti delle famiglie sottoposte alla sua cura al fine di
facilitare il suo compito di sacerdote e di ufficiale di stato civile. La compilazione degli stati delle anime venne
raccomandata, insieme a quella dei registri dei cresimati e dei morti, dal "Rituale Romano" di Paolo V nel 1614.
Successivamente diversi concilii e sinodi ordinarono che durante la Quaresima di ogni anno questi libri venissero
aggiornati. Queste disposizioni non furono applicate diligentemente nelle parrocchie della diocesi di Trento: prima del
XIX secolo infatti si sono conservati pochi registri di questo tipo nonostante le frequenti sollecitazioni provenienti
anche dalle autorità civili. Molti sono i vescovi tridentini che, negli atti delle visite pastorali, richiamano l'attenzione su
questa lacuna; ma fu il vescovo Celestino Endrici che in occasione della sua prima visita pastorale nella diocesi stilò un
formulario in cui si richiedeva, tra l'altro, e per la prima volta in forma esplicita, di segnalare la presenza in parrocchia
degli "Status animarum" o "Anagraphes". Nel 1917 il Codice di diritto canonico li rese obbligatori, lasciando alle
disposizioni dei vari Ordinari il compito di introdurli e di stilare anche nuovi e più semplici metodi di compilazione.
Bibliografia
BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, p. 52
Codice di diritto canonico, Roma, 1984, can. 440
Foglio diocesano per la parte italiana dell'arcidiocesi di Trento, VII (1905), p. 239
SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri
parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989, pp.
277-319
{28}
A 5.1
"Anagrafe della parrocchia"
[1889] (con annotazioni fino al 25 agosto 1944)
Altre denominazioni: "La presente anagrafe fu compita nell'anno 1889; si osserva che le famiglie formate di poi in
causa di matrimoni o divisioni furono colocate in fine all'alfabeto" (tit. int.)
Italiano
Registro; carta, legatura in [mezza tela], pp. 162, con indice alfabetico alla fine n.n.
sfascicolato
24
{29}
A 5.2
"Liber de Statu Animarum ad norm. can. 470 C.J.C. Anno 1940"
[1940] (con annotazioni fino al 6 maggio 1988)
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 392, con indice alfabetico a rubrica allegato alla fine n.n.
25
serie A 6
Registri dei consensi paterni, 1822 - 1929
{30}
registri 4
Contenuto
La serie è composta da quattro registri sui quali sono riportate le verbalizzazioni redatte davanti al parroco e a due
testimoni dei consensi paterni al matrimonio dei figli ancora minorenni (cioè che non avevano compiuto il 24° anno
d'età).
Bibliografia
BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 168-169
{31}
A 6.1
"1822. Protocollo dove [sono] registrati i consensi de' genitori pel matrimonio dei loro figli minorenni fatto nel
principio del mio ingresso qual provvisore in questa vacante parrocchia di Vigo. Tolameotti"
1822 novembre 27 - 1837 agosto 3
Italiano, tedesco
Registro; carta, senza coperta, cc. 42, pp. 43-127
{32}
A 6.2
"Libro II dei consensi paterni incominciato coll'anno 1838"
1838 febbraio 1 - 1856 febbraio 1
Italiano
Registro; carta, legatura in carta, cc. 40 n.n.
{33}
A 6.3
"Consensi paterni dell'anno 1856 e seguenti fino ai 25 aprile 1885"
1856 aprile 1 - 1885 aprile 25
Italiano
Registro; carta, legatura in carta, cc. 24 n.n.
{34}
A 6.4
"Libro dei consensi paterni 1886"
1886 maggio 16 - 1929 gennaio 4
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 20 n.n.
26
serie A 7
Registri delle promesse di matrimonio, 1847 - 1856
{35}
quaderni 2
Contenuto
La serie è composta da due quaderni che riportano le verbalizzazioni delle promesse di matrimonio contratte davanti al
parroco.
{36}
A 7.1
"Libro degli sponsali principiato coll'anno 1847"
1847 gennaio 8 - 1856 marzo 18
Italiano
Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 23 n.n.
{37}
A 7.2
"Libro de sponsali l'anno 1856"
1856 marzo 18 - 1856 aprile 26
Italiano
Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
27
serie A 8
{38}
Registri degli sponsali, 1908 - 1941
registri 2
Contenuto
Papa Pio X nel decreto "Ne temere" stabilì che dal giorno di Pasqua del 1908 la promessa di matrimonio per essere
valida dovesse essere fatta per iscritto, alla presenza del parroco oppure di due testimoni e firmata dai due fidanzati.
Tutto questo allo scopo di impedire problemi o controversie che potevano nascere in seguito ad accordi segreti e di
evitare litigi o inimicizie tra persone e famiglie. Il decreto era anche in sintonia con il Codice civile austriaco che
stabiliva inoltre che la promessa di matrimonio non imponeva alcun obbligo legale né a contrarre il matrimonio né a
versare quanto era stato pattuito, nel caso uno dei due fidanzati mancasse alla promessa.
Bibliografia
Foglio diocesano per la parte italiana dell'arcidiocesi di Trento, n. III (1908)
{39}
A 8.1
"Registro sponsali della parrocchia di Vigo d'Anaunia dal 14 aprile 1908 al 29 dicembre 1926"
1908 aprile 14 - 1926 dicembre 29
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 151, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.
{40}
A 8.2
"Sponsali"
1927 febbraio 11 - 1941 maggio 3
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 86
28
serie A 9
Registri delle pubblicazioni matrimoniali, 1893 - 1938
{41}
registri 2
Contenuto
La serie si compone di due registri sui quali sono annotate, per essere successivamente comunicate ai fedeli durante la
celebrazione della messa, le date delle tre pubblicazioni necessarie alla celebrazione dei matrimoni stabilite dal Concilio
di Trento (Sess. 24) e dal Codice di diritto civile austriaco (§ 71) che recitava "la denuncia deve farsi in tre giorni di
domenica o di festa, all'adunanza ordinaria nella chiesa parrocchiale del distretto e se gli sposi abitano in diversi distretti
nella chiesa parrocchiale del distretto di ciascun di essi".
{42}
A 9.1
"Libro di pubblicazioni di matrimoni dal 28 marzo 1893 al 15 maggio 1909"
1893 marzo 28 - 1909 maggio 23
Italiano
Registro; carta, legatura in tela, cc. 92 n.n. (numerazione originale parziale)
{43}
A 9.2
"Pubblicazioni di sponsali"
1909 luglio 3 - 1938 [maggio] 8
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 68 n.n.
29
serie A 10
{44}
Atti matrimoniali, 1819 - 1960
buste 8
Contenuto
La documentazione è composta dall'insieme delle pratiche relative ai singoli matrimoni celebrati nella parrocchia. Gli
atti, prodotti dagli enti ecclesiastici o civili e dai futuri sposi, variano per genere e quantità a seconda delle epoche e dei
governi. Si possono trovare, per esempio, certificati di battesimo e di cresima, esami di religione, attestati di avvenute
pubblicazioni, dispense vescovili da impedimenti, permessi politici e militari, consensi paterni. Il permesso politico,
introdotto nel Tirolo con il decreto della Cancelleria aulica del 12 maggio 1820, veniva rilasciato dal Comune e doveva
dimostrare che lo sposo fosse in grado di mantenere una famiglia mediante l'esercizio di un'attività o fosse garantito da
una paga giornaliera. Ai parroci era vietato benedire i matrimoni di coloro che non lo avessero presentato. In seguito
alla legge n. 847 del 27 maggio 1929, la documentazione di ogni matrimonio viene raccolta nel bifoglio "Esame dei
contraenti", consistente nelle domande da farsi agli sposi secondo il can. 1020 del Codice di diritto canonico, e
comprende anche la notificazione al comune dell'avvenuta celebrazione da parte del parroco con la relativa attestazione
della sua registrazione nei registri anagrafici comunali.
Bibliografia
BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 174-175
{45}
A 10.1 b. 1
Atti matrimoniali
1819 - 1838
Mancano gli anni 1827, 1830-1831.
Italiano
Busta; carta, cc. 313 n.n.
{46}
A 10.2 b. 2
Atti matrimoniali
1839 - 1853
Italiano
Busta; carta, cc. 361 n.n.
{47}
A 10.3 b. 3
Atti matrimoniali
1854 - 1869
Italiano
Busta; carta, cc. 421 n.n.
30
{48}
A 10.4 b. 4
Atti matrimoniali
1870 - 1886
Italiano
Busta; carta, cc. 382 n.n.
{49}
A 10.5 b. 5
Atti matrimoniali
1887 - 1910
Italiano
Busta; carta, cc. 652 n.n.
{50}
A 10.6 b. 6
Atti matrimoniali
1911 - 1940
Italiano
Busta; carta, cc. 706 n.n.
{51}
A 10.7 b. 7
Atti matrimoniali
1941 - 1950
Italiano
Busta; carta, cc. 711 n.n.
{52}
A 10.8 b. 8
Atti matrimoniali
1951 - 1960
Italiano
Busta; carta, cc. 721 n.n.
31
serie A 11
Carteggio e atti attinenti all'anagrafe, 1788 - 1969
{53}
fascicoli 7
Contenuto
La serie è composta da sette fascicoli originali che raccolgono la documentazione di carattere anagrafico prodotta o
ricevuta dal parroco.
{54}
A 11.1 b. 1
"Consensi, permessi, dispense matrimoniali"
1788 - 1921
Promesse di matrimonio, sponsali, carteggio matrimoniale, consensi, dispense matrimoniali, carteggio relativo ad una causa di
divorzio, ecc.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 63
{55}
A 11.2 b. 1
"Partecipazione nati, matrimoni, morti fuori parrocchia"
1858 - 1969
Partecipazioni di nati (1856; 1875-1968), matrimoni (1861; 1887-1969), di morti (1900-1964) e di cresime (1940; 1961) avvenute
fuori parrocchia.
Italiano, latino, francese, spagnolo
Fascicolo; carta, cc. 469
{56}
A 11.3 b. 2
"Legittimazioni"
1902 - 1927
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 15
{57}
A 11.4 b. 2
"Certificati di ispezione cadaverica"
1913 - 1924
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 90 n.n.
32
{58}
A 11.5 b. 2
"Morti in guerra"
1915 - 1919
Attestati di morte di soldati.
Italiano, tedesco
Fascicolo; carta, cc. 26
{59}
A 11.6 b. 2
"Permessi seppellimento"
1924 - 1968
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 443 n.n.
{60}
A 11.7 b. 2
"Abiura e battesimo di *** coniugata ***"
1924 - 1926
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 8
33
serie A 12
Diari delle messe avventizie e legatarie, 1766 - 1856
{61}
registri 4
Contenuto
L'autorità ecclesiastica centrale predispose l'uso di tre diari per la registrazione delle messe: il diario per le messe
legatarie, quello per le messe avventizie e il diario personale del sacerdote e ne stilò le norme per la loro compilazione. I
diari delle messe avventizie, con quelli delle messe legatarie, dovevano essere custoditi in sacrestia, come stabilito da
una comunicazione ai decani del 14 agosto 1804 redatta dal vicario generale del vescovo di Trento Simone Albano
Zambaiti che riprendeva quanto enunciato nell'enciclica 'Quamvis iterato' del 4 gennaio 1774. Tali disposizioni vennero
confermate dal vescovo Francesco Saverio Luschin nel 1825 (Costituzioni diocesane, 1 marzo 1825). Nei diari delle
messe avventizie dovevano essere annotati il numero progressivo delle messe celebrate, la data della celebrazione,
l'intenzione e il nome del ministro celebrante.
Nei diari delle messe legatarie dovevano essere annotati la data del ricevimento della disposizione testamentaria, il
numero progressivo delle messe celebrate, il committente, lo stipendio, l'intenzione, il giorno fissato per la celebrazione
e la soddisfazione.
La serie si compone di quattro registri sui quali i sacerdoti di Vigo di Ton hanno registrato le celebrazioni sia delle
messe avventizie che di quelle legatarie.
Bibliografia
BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 382-386
{62}
A 12.1
"Hic diarius est cuius Urbani Eller vicarius parrochialis et ab ipso Eller delatus fuit in Ecclesiae seu in Sacelum Sanctae
Mariae Vici anno 1808 mense iannuaris sed mementote non esse de Ecclesia parrochiali sed mei Eller" (tit. int.)
1766 giugno 1 - 1808 dicembre 31
- Diario delle messe avventizie, 1766 giugno 1-1808 dicembre 31;
- diario delle messe legatarie, 1777 febbraio 12-1808 dicembre 31.
Latino
Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 89 n.n.
{63}
A 12.2
"Libro delle messe legatarie, benefiziali, offizi e messe private che vengono celebrate in questa chiesa parrocchiale di
Vigo. 1809"
1809 gennaio 1 - 1830 aprile 26
pp. 1-145, 245-257, 323-326: diario delle messe legatarie temporali e perpetue, 1809 gennaio 1-1826;
pp. 150-243, 259-315: diario delle messe avventizie, 1817 febbraio 21-1830 aprile 26.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, con traccia di appigli, pp. 326 (bianche molte pp.)
34
{64}
A 12.3
Diario delle messe legatarie e avventizie
1829 agosto 9 - 1844 agosto 29
pp. 3-305, 345-349, 354-364: diario delle messe avventizie, 1829 agosto 9-1842 dicembre 31;
pp. 306-344, 351-353, 365-440: diario delle messe legatarie, 1829 agosto 15-1844 agosto 29.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 443, con indice delle messe legatarie allle pp. 442-443
{65}
A 12.4
Diario delle messe legatarie e avventizie
1843 gennaio 1 - 1856 settembre 14
pp. 1-70: diario delle messe legatarie, 1843 gennaio 10-1856 maggio 28;
pp. 71-237: diario delle messe avventizie, 1843 gennaio 1-1856 settembre 14.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 237 (bianche alcune pp.), con indice delle messe legatarie all'inizio n.n.
35
serie A 13
Diari delle messe avventizie, 1907 - 1952
{66}
registri 2
Contenuto
L'autorità ecclesiastica centrale predispose l'uso di tre diari per la registrazione delle messe: il diario per le messe
legatarie, quello per le messe avventizie e il diario personale del sacerdote e ne stilò le norme per la loro compilazione. I
diari delle messe avventizie, con quelli delle messe legatarie, dovevano essere custoditi in sacrestia, come stabilito da
una comunicazione ai decani del 14 agosto 1804 redatta dal vicario generale del vescovo di Trento Simone Albano
Zambaiti che riprendeva quanto enunciato nell'enciclica 'Quamvis iterato' del 4 gennaio 1774. Tali disposizioni vennero
confermate dal vescovo Francesco Saverio Luschin nel 1825 (Costituzioni diocesane, 1 marzo 1825). Nei diari delle
messe avventizie dovevano essere annotati il numero progressivo delle messe celebrate, la data della celebrazione,
l'intenzione e il nome del ministro celebrante.
La serie è formata da due registri.
Bibliografia
BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 382-386
{67}
A 13.1
"Diarium missarum"
1907 settembre 1 - 1919 marzo 11
Latino
Registro; carta, legatura in tela, cc. 120 n.n.
{68}
A 13.2
"Diarium missarum"
1938 gennaio 1 - 1952 dicembre 31
Latino
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 100 n.n.
36
serie A 14
{69}
Diari personali delle messe, 1820 - 1876
registri 3
Contenuto
L'autorità ecclesiastica centrale predispose l'uso di tre diari per la registrazione delle messe: il diario per le messe
legatarie, quello per le messe avventizie e il diario personale del sacerdote e ne stilò le norme per la loro compilazione.
Mentre i primi due diari dovevano essere conservati in sacrestia, il diario personale doveva essere custodito da ogni
sacerdote il quale vi annotava tutte le messe che doveva celebrare e quelle celebrate. Tali disposizioni vennero
confermate nel 1825 dal decreto diocesano del vescovo di Trento Francesco Saverio Luschin (Costituzioni diocesane
del 1 marzo 1825). In seguito altre circolari aggiornarono le disposizioni del decreto e stabilirono che ogni sacerdote
dovesse porre al principio del suo diario una dichiarazione firmata con la quale si obbligava a celebrare le messe di cui
si fosse preso carico e ad affidare ai suoi eredi, in caso di morte, la soddisfazione delle rimanenti. Fu anche
espressamente ordinato che i diari privati dovessero, alla fine di ogni anno, essere riveduti e firmati dal rispettivo
parroco per poterne far fede.
La serie si compone di tre diari personali delle messe appartenuti rispettivamente a don Giovanni Battista Andreotti da
Bolentina (1797-1846), a don Antonio Pezzi da Dercolo (1822-1876) e a don Antonio Battan da Vigo di Ton (18041864) che in tempi diversi sono stati investiti dei benefici Endrizzi e Marcolla di Vigo di Ton.
Bibliografia
BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 382-386
{70}
A 14.1
"Diarium missarum ad usum presbiteri Ioannis Baptistae Andreotti 1820"
1820 luglio 9 - 1846 luglio 17
Latino
Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 95 n.n.
{71}
A 14.2
"Diarium missarum ad usum presbyteri Antonii Pezzi 1843-1876"
1843 aprile 16 - 1876 febbraio 25
Latino
Registro; carta, legatura in carta, cc. 131 n.n.
37
{72}
A 14.3
"Diarium missarum presbiteris Antonii Battan" (1)
1845 gennaio 1 - 1862 dicembre 31 (2)
Latino
Registro; carta, legatura in carta, cc. 83 n.n.
Note
(1) Il titolo si trova sul piatto posteriore.
(2) Le registrazioni dal 14 maggio 1860 al 31 dicembre 1862 sono all'inizio del registro.
38
serie A 15
Registri delle soddisfazioni degli oneri missari, 1951 - 1989
{73}
registri 1
Contenuto
La serie è formata da un registro sul quale sono annotati gli adempimenti degli oneri missari (dei legati perpetui e
temporanei).
{74}
A 15.1
"Registro messe legatarie. Adempimento oneri"
1951 luglio 5 - 1989 maggio 7
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 80 (bianche alcune pp.), con indice a p. 1
39
serie A 16
Registri delle pubblicazioni degli avvisi, 1914 - 1944
{75}
registri 3
Contenuto
La serie è composta da tre registri sui quali venivano annotati gli avvisi da leggersi ai fedeli a conclusione delle
principali celebrazioni liturgiche; essi riguardavano l'orario e la scadenza delle funzioni settimanali, lo smarrimento di
oggetti rinvenuti e portati in chiesa, l'orario delle confessioni, le attività di preparazione alle feste religiose e altre
comunicazioni.
{76}
A 16.1
"Pubblicazioni"
1914 luglio 12 - 1916 [novembre 25]
Italiano
Registro; carta, legatura in pelle, cc. 44 n.n.
{77}
A 16.2
"Quaderno Vigo d'Anaunia pubblicazioni messe e uffici settimanali"
1938 maggio 22 - 1941 dicembre 14
Italiano
Registro; carta, legatura in carta, cc. 96 n.n.
{78}
A 16.3
Registro delle pubblicazioni degli avvisi
1941 dicembre 21 - 1944 agosto 27
Italiano
Registro; carta, legatura in carta, cc. 72 n.n.
40
serie A 17
Registri delle elemosine e delle offerte, 1938 - 1990
{79}
registri 2, quaderni 2
Contenuto
La serie è formata da due registri e due quaderni sui quali sono state annotate offerte ed elemosine a favore di opere
diocesane, poveri e devozioni varie.
{80}
A 17.1
"Pane S. Antonio"
1938 luglio 7 - 1954
Italiano
Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 27 n.n.
{81}
A 17.2
"Opere missionarie. Opera San Vigilio"
1938 settembre 25 - 1969 ottobre 28
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 40
{82}
A 17.3
"Elemosine e messe Anime"
1938 gennaio 1 - 1968 gennaio 10
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 25
{83}
A 17.4
"Collette imperate"
1939 marzo 19 - 1990 gennaio 13
Italiano
Quaderno; carta, legatura in mezza tela, cc. 19 n.n.
41
serie A 18
{84}
Urbari generali, 1938 - 1961
registri 2
Contenuto
Per la corretta e vigile amministrazione dei beni degli enti ecclesiastici e per dimostrare la regolarità della gestione del
patrimonio, si faceva uso di un particolare tipo di registro chiamato "inventarium" o "urbarium". In esso si registravano
i fondi, gli stabili e i capitali di proprietà di un ente, la loro estensione, la rendita annuale, il nome dei locatari, le
scadenze dei pagamenti degli interessi, la durata delle locazioni, le ipoteche, le garanzie ed eventuali altre annotazioni.
La serie è composta da due registri che riportano la descrizione dei beni degli enti ecclesiastici presenti nella parrocchia
di Vigo e sui quali il parroco esercitava controllo.
{85}
A 18.1
"1. Fondo missioni 2. Statua S. Anna 3. Immagine dell'Assunta 4. Chiesa di San Vigilio 5. Messa perpetua 6. Cappella
del S. Cuore"
1938 giugno 2 - 1961 ottobre 20 (con annotazione del 1964)
- Urbario, 1938 dicembre 31-1952 dicembre 31;
- registro di cassa, 1938 giugno 2-1961 ottobre 20
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 20 n.n., con indice all'inizio n.n.
{86}
A 18.2
"Inventario del patrimonio benefici e chiese. Assunto alla fine dell'anno 1938"
1940 (con annotazioni fino al 1987)
Urbario dei beni immobili, dei capitali, dei depositi, dei diritti reali con annotazione degli oneri del beneficio parrocchiale, della
chiesa parrocchiale, dei benefici Marcolla e Endrizzi, della chiesa di San Vigilio, della cappella della Madonna delle Grazie,
dell'altare di Sant'Antonio, del fondo missioni, della Statua di Sant'Anna, dell'Immagine dell'Assunta e della "Messa perpetua".
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, con appigli, cc. 112 (bianche alcune cc.), con indice delle amministrazioni all'inizio n.n.
42
serie A 19
Registri degli iscritti ad associazioni e opere pie, 1834 - 1937
{87}
registri 4
Contenuto
La serie si compone di un registro degli iscritti alla 'Congregazione di Santa Dorotea' e alla 'Società dell'adorazione
perpetua' e di tre registri degli iscritti al 'Terz'Ordine' di Vigo di Ton.
Della prima associazione non ci sono notizie, se non quelle indicate sul registro che collocano la sua istituzione a
Preghena nel 1834.
Lo scopo della 'Società dell'adorazione perpetua' era l'adorazione eucaristica cioé la formulazione di una preghiera
durante la quale veniva esposta l'Eucaristia. Ancora oggi, nelle chiese dove l'esposizione dell'Eucaristia è costante, si
parla di "adorazione perpetua".
La Congregazione del Terz'Ordine venne eretta canonicamente a Vigo nel 1913. Come per tutte le simili congregazioni,
per essere ammessi servivano la fede cattolica, almeno 14 anni d'età, l'assenza di voti pubblici. I Terziari godevano dei
privilegi concessi al relativo Ordine, come le indulgenze, le assoluzioni e le benedizioni papali, i privilegi per la messa e
il divino ufficio ecc. Il Terz'Odine dipendeva dal vescovo per l'erezione dei sodalizi, per la nomina o revoca del
direttore o cappellano, per il controllo annuale dell'amministrazione e la raccolta delle elemosine e per la visita canonica
(1).
Note
(1) Cfr. Enciclopedia Cattolica, Città del Vaticano, 1954, vol. XI, sub voce "Terz'Ordine".
{88}
A 19.1
"Congregazioni perpetua adorazione Sacra Famiglia, Santa Dorotea dal 1818 al 1886. Vigo"
[1834] - 1840; 1895 gennaio 20 - 1898
- Registro degli iscritti alla "Società dell'Adorazione perpetua", 1895 gennaio 20-1898;
- registro delle iscritte alla "Congregazione di Santa Dorotea" (1), [1834]-1840 (con annotazione del 30 novembre 1886).
All'inizio: annotazione relativa al ritrovemento del registro in canonica, 1886 novembre 29.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 9 n.n.
Note
(1) Si dice "stabilita in Preghena li 13 maggio 1834 dall'egregio missionario Conte Luca Passi di Bergamo". Segue nota del parroco
Francesco Ferrari del 1886: "Questa congregazione cessò di esistere non si sa quando".
{89}
A 19.2
Registro degli iscritti
1913 dicembre 7 - 1920 aprile 29
Registro degli iscritti al Terz'Ordine di San Francesco.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 13 n.n.
43
{90}
A 19.3
"Congregazione del III Ordine maschile di Vigo d'Anaunia"
1920 aprile 29 - 1934 febbraio 11
All'inizio: verbale di elezione delle cariche dell'associazione, 1920 aprile 29.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 11 n.n.
{91}
A 19.4
"Matricola dei Terziari e Terziarie di Vigo d'Anaunia"
[1921 agosto 24] - 1937 dicembre 8
Registro degli iscritti e delle iscritte.
Italiano
Registro a rubrica; carta, legatura in carta, cc. 38 n.n.
44
serie A 20
{92}
Protocolli degli esibiti, 1886 - 1961
registri 3
Contenuto
I protocolli degli esibiti sono registri sui quali devono essere annotati, secondo una numerazione progressiva, gli atti e la
corrispondenza in arrivo e in partenza di un'amministrazione con l'indicazione della data e del contenuto. Ai parroci
venne raccomandata la compilazione di tali registri per una corretta gestione del loro ufficio sia dall'autorità politica, sia
da quella ecclesiastica.
Bibliografia
BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 120-121
{93}
A 20.1
"Protocollo degli esibiti Vigo. Dai 26 novembre 1886 ai 31 dicembre 1894"
1886 novembre 26 - 1894 dicembre 31
All'inizio, sulla carta di guardia: nota del parroco Francesco Ferrari "Prima d'ora non ci fu libro di protocollo fuorché una raccolta
interrotta di pezzi prima dell'anno 1856", 1886 novembre 26
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 114
Segnature precedenti: Libro I°
{94}
A 20.2
"Protocollo degli esibiti dal I. gennaio 1895 ai 4 aprile 1908"
1895 gennaio 3 - 1908 aprile 4
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 258 (salto di numerazione delle pp. 180-189)
{95}
A 20.3
"Protocollo esibiti Parrocchia di Vigo Anaunia dall'11 aprile 1908 ai 1961"
1908 aprile 11 - 1961 settembre 23
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 185 n.n. (numerazione originale incompleta)
45
serie A 21
{96}
Carteggio e atti, 1391 - 1975
volumi 1, fascicoli 19 (pergamene 1)
Contenuto
La serie è formata da 19 fascicoli originali e un volume. Quest'ultimo raccoglie documenti relativi a diversi legati o
benefici fondati nella parrocchia e rappresenta una fonte interessante per la storia della vita ecclesiastica del territorio.
Purtroppo presenta una lacuna di alcune carte, danno che presentava già nell'Ottocento quando venne dato in consegna a
don Domenico Gosetti nel 1849: "Il parroco di Vigo ha ricevuto in consegna l'antico e lacero urbario e lo conobbe esser
mancante in carte dal principio ed alla fine" (1).
Nella serie si segnala la pergamena del 1391, che rappresenta il pezzo più antico dell'archivio: si tratta di un
concessione di indulgenza per la chiesa di San Vigilio di Vigo (2).
Note
(1) Cfr. Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Urbari, reg. 1.
(2) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 1.
{97}
A 21.1 b. 1
"Chiesa di San Vigilio e cappellania di San Giorgio in Castel Thun"
1391; sec. XVI; 1839 - 1907
- Carteggio e atti relativi alla chiesa di San Vigilio: concessione di indulgenza (1391); relazione sullo stato della chiesa (sec. XVI);
documentazione relativa al restauro, cessione della chiesa al Comune da parte della famiglia Thun (1853), ecc. (1839-1888);
- carteggio e atti relativi alla cappellania di San Giorgio nella cappella di Castel Thun e alla cappellania di San Vigilio (1): fassioni e
inventario, nomina dell'amministratore, atto di consegna, resoconti, ecc. (1889-1907).
Italiano, latino
Fascicolo; carta e pergamena, cc. 55
Note
(1) I benefici furono fondati dalla famiglia Thun. Il primo prevedeva la celebrazione di tre messe settimanali nella cappella del
castello; il secondo era formato dall'unione di diversi legati e aveva l'obbligo della celebrazione di sei messe all'anno nella chiesa di
San Vigilio, la domenica e nelle feste nella cappella del castello e altre messe di fondazione.
{98}
Pergamena 1
Concessione d'indulgenza
1391 luglio 10, Trento
Gregorio, vescovo suffraganeo di Giorgio [Lichtenstein] vescovo di Trento, concede 40 giorni di indulgenza ai fedeli che
visiteranno la cappella di San Vigilio di Vigo in Val di Non in determinati giorni del calendario ecclesiastico.
Originale, documento di cancelleria vescovile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 440 x 290, con plica inferiore di mm 65, sul verso nota di contenuto, Sigillo Impresso
Perduto
macchiata
46
{99}
A 21.2 b. 1
"Urbario parrocchiale" (tit. dorso)
1664 settembre 4 (copia) - 1852 febbraio 9 (con annotazione del 1904)
Raccolta di documenti in originale e copia relativi ai legati fondati a Vigo, Toss, Masi, fassione della pieve, del beneficio
parrocchiale con inventario dei beni, circolari sui diritti di decima, documenti dell'altare di Sant'Antonio, dei benefici Marcolla e
Endrizzi, testamenti, risposte al questionario per la visita pastorale del 1825 con carteggio relativo e decreti, ecc.
Sul piatto interno anteriore: nota di don Giacinto Vedovelli relativa allo stato del volume, 1900 ottobre 20.
Italiano
Volume; carta, legatura in mezza pelle, cc. 313 (1), con indice alfabetico a rubrica alle cc. 291-311
Note
(1) Il volume, mancando di alcune carte, presenta la seguente numerazione: cc. 19-23, 44-89, 133-138, 162-197, 204-230, 233-313.
{100}
A 21.3 b. 1
"Curazia Masi di Vigo"
1698 - 1776; 1893 - 1902
Supplica dei vicini dei Masi al fine di ottenere un sacerdote per la Dottrina cristiana (1698-1700), memoria di un legato fondato
presso la chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano (post 1776); carteggio e atti del parroco di Vigo durante la vacanza della curazia, atti
di consegna (1899, 1902), nomine di curati.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 60
{101}
A 21.4 b. 1
"Autentica Reliquie"
1708 - 1911
Autentiche di reliquie, elenco delle reliquie regalate dai conti Thun (1911).
Italiano, latino
Fascicolo; carta, cc. 24
{102}
A 21.5 b. 2
"Messe legatarie e obblighi di fondazione"
1723 - 1937; 1950 - 1969 (con documento del 1570 in copia)
Testamenti con disposizioni legatarie (1723-1786); elenco delle messe legatarie (1809, 1825), carteggio relativo alla celebrazione,
prospetti, obblighi di fondazione della chiesa e del beneficio parrocchiale, carteggio con il Comune per il pagamento del predicatore
quaresimalista, documenti di fondazione di legati, fondazione della processione di maggio (1917), ecc.; comunicazioni vescovili
relative alla riduzione di oneri missari (1950-1969).
Contiene: appello contro la sentenza pronunciata dal regolano maggiore di Ton nella causa tra le ville di Vigo, Toss, Masi e
Castelletto contro la villa di Dardine relativa al pagamento della quota per l'illuminazione della chiesa parrocchiale di Vigo di Ton
(1570 copia).
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 191
47
{103}
A 21.6 b. 2
"Chiesa e curazia di Toss"
1816 - 1962
Capitoli per il primissario curato di Toss, inventario di beni (1825), carteggio spedito al parroco di Vigo in merito alla curazia, elenco
delle offerte per l'acquisto degli apparati sacri per la statua dell'Immacolata (1866), atti di consegna, nomine di curati, approvazione
dei nuovi capitoli per Toss e Masi (1911), atto di elevazione a parrocchia di Toss (1962 copia), ecc.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 88
{104}
A 21.7 b. 2
"Atti visita pastorale"
1830 - 1955
Decreti visitali per il 1838, 1870, 1884, questionari, carteggio e decreti per le visite del 1911, del 1943, del 1953 e relazione della
visita decanale del 1955.
Contiene: promemoria delle visite pastorali del vescovo Alessandro Maria Gottardi (1968-1980).
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 66
{105}
A 21.8 b. 2
"Legati missari privati"
1834 - 1944
Comunicazioni dal Giudizio distrettuale di Mezzolombardo, dalla Pretura di Mezzolombardo, da studi notarili di legati missari
temporanei disposti con testamento e carteggio relativo.
Italiano, tedesco
Fascicolo; carta, cc. 135
{106}
A 21.9 b. 3
"Affari privati e di terzi"
1839 - 1955
Testamenti, carteggio anagrafico, carteggio con il parroco relativo a ricerche araldiche, richiesta di iscrizione al Seminario, ecc.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 82
{107}
A 21.10 b. 3
"Beneficio Pedron" (1)
1843 - 1919; 1941
Carteggio e atti relativi al beneficio Pedron di Toss: nomine di beneficiati, oneri, elenco di beni, resoconti, ecc. spediti al parroco di
Vigo (1843-1904, 1941) e allo stipendio/dote Pedron: estratti conto, richieste di assegnazione, conferimenti, avvisi di concorso, ecc.
(1849-1919).
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 136
Note
48
(1) Il beneficio venne fondato l'8 giugno 1724 dai fratelli don Nicolò e Antonio Pedron presso la chiesa di San Nicolò di Toss a
favore di un sacerdote che celebrasse quattro messe in settimana. Il diritto di presentazione spettava al più anziano della famiglia
Pedron e, nel caso di estinzione, al parroco di Vigo di Ton e al beneficiato di San Vigilio di Castel Thun.
Il 20 giugno 1728 i fondatori istituirono anche uno "stipendio" a favore di uno studente della famiglia Pedron che avesse voluto
intraprendere gli studi ginnasiali e filosofici. In mancanza di studenti idonei, le rendite si utilizzavano per la dote a giovani nubende
di discendenza Pedron. Lo stipendio ottenne l'approvazione del Giudizio distrettuale di Mezzolombardo il 18 ottobre 1849.
{108}
A 21.11 b. 3
"Sante Missioni al popolo"
1846 - 1879; 1916
Facoltà concesse dall'Ordinariato durante gli esercizi spirituali, codicillo di Anna Tommazzolli di Cles che dispone una quota per la
tenuta delle Sante Missioni (esercizi spirituali) a Vigo, documento di fondazione, carteggio relativo (1875-1879); rinuncia delle eredi
e comunicazione vescovile (1916).
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 17
{109}
A 21.12 b. 3
"Corrispondenza colle autorità ecclesiastiche"
1854 - 1968 (con documento del 1732)
Corrispondenza con l'Ordinariato e con il decano di Mezzolombardo relativa ad affari parrocchiali.
Contiene: autorizzazione del Generale degli Ordini predicatori di trasferire il Santissimo Rosario dall'altare maggiore ad un altro
altare, 1732.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 205
{110}
A 21.13 b. 4
"Cooperatore"
1900 - 1938
Carteggio e atti relativi al mantenimento del cooperatore, decreti di nomina.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 28
{111}
A 21.14 b. 4
"Corrispondenza autorità civili"
1912 - 1975
Corrispondenza con la Prefettura, con diversi Comuni, con Consolati e Sovrintendenze relativa ad affari anagrafici, allestimenti di
mostre, circolari ecc.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 92
{112}
A 21.15 b. 4
"Atti di consegna degli Enti ecclesiastici"
1914 - 1937
Atti di consegna degli enti ecclesiastici di Vigo (1914, 1916, 1918, 1919, 1937).
49
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 28
{113}
A 21.16 b. 4
"Impianto libro fondiario"
1916
Atti preparatori, appunti per l'insinuazione al libro fondiario dei beni di proprietà della chiesa parrocchiale, dei benefici parrocchiale,
Endrizzi, Marcolla, altare di Sant'Antonio, confraternita del Santissimo Sacramento.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 50
{114}
A 21.17 b. 4
"Insegnamento religioso nelle scuole"
1924 - 1944
Circolari, programmi d'insegnamento, tabelle per i compensi, ecc.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 78
{115}
A 21.18 b. 4
"Missioni - Opera di San Vigilio"
1939 - 1943
Elenco dei componenti della Commissione missionaria e delle "zelatrici" dell'Opera di San Vigilio, relazione ed elenco abbonati alla
"Crociata Missionaria".
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 15
{116}
A 21.19 b. 4
"Avvisi processioni (alla R. Questura)"
1940 - 1944
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 20
{117}
A 21.20 b. 4
Cinema parrocchiale
1953 - 1957
Planimetria delle scuole elementari di Vigo con individuazione del locale per le proiezioni, carteggio con ditte produttrici di
proiettori, richieste di permessi per l'apertura, quietanze, circolari del Segretariato diocesano del cinema di Trento, ecc.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 59
50
Ente
Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta
{118}
[1288] - 1987 gennaio 24
Luoghi
Vigo di Ton (Ton, TN)
Archivi prodotti
Fondo Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 01/01/1829 - 31/12/1982
Storia
L'origine del beneficio parrocchiale di Vigo di Ton non è documentata; poiché si tratta di una fondazione molto antica,
la prima notizia di un "pievano" di Vigo risale infatti al 1288 (1), è detta per tradizione eretta "ab immemorabili".
Anticamente la dotazione era garantita dalla comunità: il parroco aveva a disposizione dei fondi, alcune entrate da
fondazioni, godeva delle decime sul territorio parrocchiale e poteva alloggiare nella canonica di proprietà del Comune
di cui godeva l'usufrutto.
Con la secolarizzazione del principato vescovile di Trento, all'inizio dell'Ottocento, il beneficio divenne di patronato
cesareo: il governo presentava il sacerdote all'Ordinariato di Trento che lo investiva della parrocchia e del beneficio.
Nella consegna al nuovo parroco don Domenico Gosetti del 1829 era evidenziata la cattiva conservazione dell'urbario
che avrebbe dovuto attestare i beni del beneficio, ritrovato "antico e lacero", "mancante in carte dal principio alla fine,
in modo che da quel urbario non si poteva conoscere tutti i beni ed aggravi di questo beneficio parocchiale" (2). Si
procedette così alla stesura di un nuovo registro per determinare i beni e gli obblighi del parroco di Vigo. Vennero
descritte le decime, i fondi, i livelli e i capitali di proprietà del beneficio e le altre entrate dovute per i diritti di ufficio
parrocchiale (diritto di stola, pubblicazione di matrimoni ecc.). Il parroco aveva l'obbligo di residenza in paese per
essere reperibile in ogni eventualità. Risiedeva nella canonica, consegnata a don Gosetti in cattive condizioni (durante la
sua permanenza a Vigo la fece restaurare a sue spese e con il contributo dei comuni di Vigo, Masi e Toss). Il parroco
doveva celebrare le messe legatarie, le messe a carico della chiesa parrocchiale, delle filiali di Toss e Masi, dei comuni
di Toss e Vigo, del Santissimo Sacramento, della famiglia Thun e di alcuni privati. Doveva inoltre, per antica
consuetudine, offrire in determinate occasioni il pranzo ai curati e ai sacerdoti, al sacrestano, all'organista e ai cantori;
nell'ultimo giorno di carnevale il parroco doveva dare una "regalia" di vino, pane e formaggio ad alcuni abitanti di Vigo
che possedevano beni decimali nel comune di Toss (3).
Nella seconda metà dell'Ottocento i diritti di decima vennero aboliti e le antiche prestazioni trasformate in pagamenti in
denaro. Un prospetto del patrimonio del beneficio redatto nel 1866 attesta che esso, oltre alla canonica e all'orto attiguo,
usufruiva allora dell'entrata di 21 fondi e "presso il fondo di esonero del suolo, capitale al 58% come da obbligazione 1°
agosto 1858" (4). L'entrata totale ammontava a 367,87 fiorini. Le spese sostenute consistevano nel pagamento delle
imposte, del salario al sacrestano, di dodici pranzi ai sacerdoti e uno ai cantori, delle messe legatarie, nell'acquisto del
vino per le messe, degli oli santi e dei biglietti pasquali, in spese di cancelleria e di manutenzione del tetto della
canonica, per un totale di 155,43 fiorini. Il cooperatore veniva stipendiato dal Comune utilizzando le rendite dei
benefici Endrizzi e Marcolla di cui era amministratore.
51
Con il passare del tempo la dotazione venne ridotta tanto che il governo intervenne nella formazione della congrua
versando un assegno di mantenimento.
L'inventario del beneficio redatto nel 1929, in seguito al Concordato, elenca 24 fondi facenti parte della dotazione oltre
alle rendite dovute da interessi sui capitali, da cui si evince che le uscite in quel periodo superavano le entrate (5).
Nel 1944 venne presentata all'Ordinariato una relazione circa le messe legatarie spettanti al beneficio: "1. 12 messe
basse per il fu parroco di Vigo Giovanni Battista Thisio (1616-1643) sono fondate sopra la chiusura attigua alla
canonica; 2. 7 messe basse per la contessa Brigida Thun fondata sul prato detto "alla Pozza" (c.c. Toss); 3. il parroco
deve celebrare tante messe annue quante ne importa l'annuo affitto del prato "a la Doi" per il conte Filippo Thun detratte
le imposte, l'aggravio di dover affittare o riscuoter l'annuo affitto. Il conte Filippo ha lasciato ragnesi 200 e con questi fu
comperato il detto fondo; 4. nell'anno 1550 Vigilio barone de Thuno fece un legato perpetuo di 15 messe, una il
secondo sabato di Quaresima per modo di anniversario e altre 14 basse. Come dote ha lasciato annue 20 orne di
graspato da riscuotersi dalla decima di Bozzana e Bordiana pieve di Livo. Il parroco ha percepito tale entrata fino
all'anno 1789. Il tal anno i decimani si rifiutarono di corrispondere per intero e fu allora che il parroco di Vigo Cristani
passò ad una transazione con conte Sigismondo Thun di Caldes. Tale transazione però non fu approvata dall'Ordinariato
come afferma il parroco don Chilovi. Nel 1830 il conte Alessandro Thun di Caldes voleva riesumare contro il parroco
Gosetti tale transazione chiamata dal detto parroco "vantata ma non mai veduta". Attualmente di questo legato non resta
che il ricordo negli urbari e vecchie tabelle delle messe legatarie" (6). Nel corso degli anni gli oneri missari vennero
ridotti e sanati.
In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986
(pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Beneficio parrocchiale di
Santa Maria Assunta in Vigo di Ton ha perso la personalità giuridica civile.
Funzioni, occupazioni e attività
Una precisa definizione dei benefici, e tra questi del beneficio parrocchiale, come enti giuridici si ha solo con il Codice
di diritto canonico del 1917. Il can. 1409, infatti, lo definisce come "un ente giuridico costituito o eretto in perpetuo
dall'autorità ecclesiastica, composto di un ufficio sacro e del diritto di percepire i redditi della dote, spettanti all'ufficio".
Il beneficio era dunque costituito da due elementi: uno definito "spirituale", cioé l'ufficio sacro, e l'altro "materiale", la
dote annessa. L'origine dei benefici si deve ricercare nelle prime fasi della cristianizzazione quando il vescovo
distribuiva le offerte dei fedeli al clero, ai poveri e alle chiese. I sacerdoti rurali godevano, a loro volta, dell'usufrutto dei
diritti feudali o prestazioni reali. Soltanto verso l'XI secolo i benefici divennero perpetui. La dote del beneficio poteva
essere costituita da beni mobili o immobili, come campi, vigneti, boschi, pascoli, case e in seguito titoli del debito
pubblico o titoli di stato; da prestazioni certe e obbligatorie da parte di famiglie o persone morali, come le decime,
assegni dal Comune; da offerte sicure dei fedeli spettanti al beneficiato come le tasse o quotazioni liberamente assunte;
dai diritti di stola, nei limiti delle tasse diocesane o della legittima consuetudine. Il beneficio parrocchiale aveva annessa
la cura d'anime era perciò un beneficio curato: in analogia con gli uffici ecclesiastici anche i benefici potevano
distinguersi in riservati e di libera collazione, elettivi e di giuspatronato. L'erezione era l'atto legittimo con cui la
competente autorità ecclesiastica costituiva il beneficio. La fondazione consisteva invece nella costituzione della dote
beneficiaria. Il beneficio non si poteva erigere se non aveva una dote stabile e conveniente, con redditi perpetui. Una
forma particolare di conferimento del beneficio era quella preceduta dalla presentazione del candidato da parte di un
patrono (comunità, padronato, famiglia, clero regolare, re, governo). Nel Trentino, in seguito alla secolarizzazione del
principato vescovile, tutti i benefici esistenti nel territorio e non soggetti già a un patronato privato, divennero di
52
patronato cesareo. Solo con il Concordato del 1929 (art. 25) lo stato italiano rinunciò alla prerogativa sovrana del regio
patronato sui benefici maggiori e minori, che gradualmente decaddero. Con la nomina e il conferimento del beneficio e
con la regolare consegna dei beni componenti la dote, il parroco otteneva la legittima rappresentanza per l'esercizio del
suo diritto di usufrutto delle temporalità del beneficio. In quanto rappresentante dell'ente egli aveva inoltre l'obbligo di
difendere e assicurare l'integrità del patrimonio e di amministrarlo sotto la sorveglianza dei vescovi, dei patroni e dello
stato. Nel corso dei secoli le rendite di alcuni benefici parrocchiali vennero a poco a poco assottigliandosi fino a non
essere sufficienti al mantenimento del beneficiato. I governi dovettero perciò provvedere stabilendo congrue e
supplementi di congrue a carico dei Comuni o di altri enti. L'istituto del beneficio ecclesiastico fino al Concilio
Vaticano II ha costituito il principale strumento tecnico per procurare il sostentamento del clero; il Concilio pervenne
alla decisione che esso doveva "essere abbandonato, o almeno riformato a fondo" ("Presbyterorum Ordinis", decreto 7
dicembre 1965 § 20). Così il Codice di diritto canonico del 1983 ha prefigurato (CIC 1983, can. 1272 § 2) la
costituzione dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero e ha chiamato la Conferenza episcopale alla graduale
devoluzione di redditi e per quanto possibile della dote stessa beneficiale all'istituto.
Contesto generale
Diocesi di Trento
Decanato di Mezzolombardo
Fonti normative
Codice di diritto canonico (1983)
Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero
cattolico in servizio nelle diocesi"
Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente
riconosciuto
all'Istituto
per
il
sostentamento
del
clero
nella
diocesi
di
Trento
ed
alle
quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile
da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della
sopraddetta diocesi di Trento
Fonti archivistiche e bibliografia
Fonti d’archivio
ADT, Atti visitali
ADT, Parrocchie e curazie
Note
(1) Cfr. CURZEL E., Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura d'anime
dalle origine al XIII secolo (studio introduttivo e schede), Bologna 1999, p. 197.
(2) Cfr. Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Urbari, reg. 1.
(3) Ibidem.
(4) Ibidem, Carteggio e atti, fasc. 1.
(5) Ibidem.
(6) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 'Vigo di Ton'.
53
fondo B
Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 1829 1982
registri 2, fascicoli 2
Soggetti produttori
Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta, [1288] - 1987 gennaio 24
Lingua
Italiano
54
{119}
serie B 1
{120}
Urbari, 1849
registri 1
Contenuto
Per la corretta e vigile amministrazione dei beni degli enti ecclesiastici e per dimostrare la regolarità della gestione del
patrimonio, si faceva uso di un particolare tipo di registro chiamato "inventarium" o "urbarium". In esso si registravano
i fondi, gli stabili e i capitali di proprietà di un ente, la loro estensione, la rendita annuale, il nome dei locatari, le
scadenze dei pagamenti degli interessi, la durata delle locazioni, le ipoteche, le garanzie ed eventuali altre annotazioni.
{121}
B 1.1
"Urbario della canonica parrocchiale di Vigo nella Val di Annone" (tit. int.)
1849 agosto 13 (con integrazioni fino al 1877)
Altre denominazioni: "Diritti e doveri del parroco e curati. Usi e costumi locali" (tit. contemporaneo)
"1826. Liber missarum legatum et beneficialium" (tit. cassato)
Urbario dei beni (decime, livelli, fondi, capitali), degli oneri (messe legatarie, pranzi, tasse ecc.) del beneficio parrocchiale con copia
dell'atto di consegna e di installazione del parroco don Domenico Gosetti.
A p. 218: nota della presa di possesso di don Giacinto Vedovelli, 1899 maggio 7;
alle pp. 218-219: memoria delle celebrazioni a Castel Thun, 1917 febbraio 1.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 219
55
serie B 2
{122}
Partitari, 1939 - 1982
registri 1
Contenuto
Il partitario, o libro maestro, è un registro suddiviso in tante partite distinte quante sono le persone con le quali subentra
un rapporto di interesse. Una parte delle registrazioni è relativa alla descrizione del credito e un'altra alla registrazione
degli acconti e/o saldi a mano a mano che avvengono i versamenti da parte del debitore.
{123}
B 2.1
"Partitario beneficio parrocchiale"
1939 gennaio 1 - 1982 luglio 20
Partitario dei beni immobili e dei capitali.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 110 (bianche molte pp.), con indice all'inizio n.n.
56
serie B 3
{124}
Carteggio e atti, 1829 - 1966
fascicoli 2
Contenuto
La serie si compone di due fascicoli originali.
{125}
B 3.1 b. 1
"Beneficio parrocchiale"
1829 - 1966 (con allegati dal 1787)
Atti di consegna della sostanza del beneficio (1829, 1886, 1899), documentazione relativa alle decime, inventari (1866, 1929),
insinuazioni ipotecarie, fogli di possesso fondiario, conto intercalare (1914/1915), carteggio e atti relativi ai diritti su una fontanella
d'acqua potabile, rettifica di vecchi mutui, quietanze di don Domenico Stoffella e del beneficio, stato patrimoniale (1932), carteggio e
atti relativi all'incasso di un capitale, all'esproprio di un terreno, ecc.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 272
{126}
B 3.2 b. 1
"Fassioni"
1843 - 1939
Documentazione relativa alla presentazione delle fassioni per le imposte sui possedimenti del beneficio parrocchiale, alle richieste di
supplementi di congrua per il parroco, ecc.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 243
57
Ente
{127}
Chiesa di Santa Maria Assunta
[1242] - 1987 gennaio 24
Luoghi
Vigo di Ton (Ton, TN)
Archivi prodotti
Fondo Chiesa di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 01/01/1655 - 31/12/1985
Storia
La chiesa di Vigo di Ton è intitolata a Santa Maria Assunta. Viene nominata in un documento del 1242, ma sicuramente
è di origini più antiche (1). Appartiene al decanato di Mezzolombardo e aveva come filiali le chiese di Toss e Masi.
Venne ristrutturata nella prima metà del Trecento e alla fine del Quattrocento. Questi ultimi lavori resero necessaria una
nuova consacrazione dell'edificio che fu fatta dal vescovo suffraganeo di Trento Francesco Della Chiesa il primo agosto
1500. Altri lavori importanti vennero eseguiti nel Cinquecento: essi non erano ancora finiti durante la visita pastorale
del 1537, tanto che i visitatori dovettero officiare nella chiesa di San Vigilio, infatti essendo la parrocchiale "de novo
fabricata et nondum finita, non potuerunt fieri ufficium in ea" (2). Il 20 novembre 1558 venne consacrata, assieme ai tre
altari, dal vescovo suffraganeo Mariano Mano.
Nel 1719 fu ulteriormente ingrandita, sotto la direzione dell'architetto Bernardo Tacchi di Como che sopraelevò il
campanile. Venne nuovamente consacrata il 7 settembre 1742.
Nel 1963, in occasione del festeggiamento del 25.mo anno di presenza nella parrocchia di don Francesco Arnoldo, la
popolazione di Vigo fece richiesta alla Curia di Trento affinché la chiesa venisse elevata ad arcipretura. Tra le
motivazioni portate a favore c'era il fatto che fosse "1. una fra le più antiche parrocchie dell'arcidiocesi, ab
immemorabili. Nell'anno 1242 il parroco è chiamato 'plebanus de Thunno' più tardi 'plebanus de Thono', nel 1400
memoratur Vigum plebis Thoni e Vigum Thoni. 2. E' chiesa madre della curazia di Masi di Vigo e anche di quella,
recentemente fatta parrocchia, di Toss. Fino al 1929 era di patronato cesareo; 3. la quasi totalità delle più vetuste
parrocchie della arcidiocesi son già state insignite di questo titolo; 4. come risulta dai registri parrocchiali, il parroco
don Gosetti si firmava fino al 1836 arciprete; 5. questa parrocchia fu la culla della nobile famiglia dei conti Thun che ha
dato alla chiesa ben 12 tra vescovi e arcivescovi, dei quali quattro della diocesi di Trento: Sigismondo 1621-1677,
Domenico Antonio 1686-1758, Pietro Vigilio 1724-1800 e Emanuele Maria 1763-1818" (3). La richiesta venne
accordata e la chiesa assunse il titolo di arcipretura.
Anticamente esisteva uno stretto legame tra la chiesa e la comunità: erano infatti gli uomini di Vigo, assieme a quelli
delle frazioni, che si impegnavano per la manutenzione esterna e per quella degli arredi sacri. In seguito a una
convenzione del 1764 infatti, le comunità di Vigo, Masi e Toss concorrevano alle spese per le riparazioni della chiesa,
del campanile, della canonica e del cimitero di Vigo.
Il legame tra la comunità e la chiesa si esplicava anche nell'amministrazione dei suoi beni: essa era infatti affidata a dei
sindaci eletti dalla comunità e presentati al sacerdote. I sindaci presentavano le rese di conto del loro operato annuale,
per riceverne l'approvazione, al parroco e ai rappresentante della comunità.
58
Un inventario dei beni della chiesa, steso nel 1836 su richiesta del Giudizio distrettuale di Mezzolombardo, attesta che
le sue entrate derivavano dagli interessi su 54 capitali investiti presso privati, da livelli in natura e in denaro, dall'affitto
di 15 fondi. L'inventario elenca inoltre i sacri arredi e i paramenti di proprietà della chiesa (4). Per quanto riguarda le
uscite, esse erano dovute per la distribuzione del legato di carità del pane nel terzo giorno delle Rogazioni, per il
pagamento dei salari (ai sacerdoti assistenti alle processioni, al sacrestano, al sindaco per le rese di conto, all'organista,
all'ispettore scolastico e al primissario), inoltre per la celebrazione delle messe legatarie.
Agli inizi del Novecento la sostanza della chiesa consisteva in 16 fondi, in documenti di credito presso istituti pubblici e
presso privati e libretti di risparmio (5).
Nel 1904 le amministrazioni dei benefici Marcolla e Endrizzi passarono alla fabbriceria della chiesa dopo la rinuncia
del Comune che gestiva il primo per obbligo di fondazione e il secondo dal 1824 in seguito alla morte dell'ultimo
discendente della famiglia Endrizzi (6).
Col passare del tempo e in seguito alle disposizioni dei diversi governi, il ruolo degli amministratori laici venne
ridimensionato fino a che il curatore d'anime si assunse in toto la responsabilità dell'amministrazione della chiesa in
seguito al Concordato del 1929.
In una relazione del 1951 inviata all'Ordinariato il parroco chiese la riduzione degli oneri missari, in quel periodo
ammontanti a 39 messe annuali. L'onere derivava da "legati ammessi e fusi con la dotazione della chiesa, in beni stabili
per un terzo delle messe e in piccoli capitali di valuta austriaca per gli altri due terzi. Per le perdite subite, per la
svalutazione del denaro, per l'aumento della tassa manuale ecc. l'adempimento dell'onere integrale riesce un peso
eccessivo per la chiesa e quindi invoca la sanatoria e una larga riduzione. Il periodo 1946-1949 la chiesa ebbe l'entrata
di 108.178 lire di cui 51.864 sono rendite patrimoniali, e l'uscita di 107.441". La riduzione fu concessa e le messe
ridotto a 8 messe annue.
La chiesa parrocchiale amministrava anche la chiesa di San Vigilio, situata vicino alla canonica. Una tradizione locale
la vorrebbe fondata da san Vigilio all'epoca dell'evangelizzazione della Val di Non, ma non vi è documento che possa
provare tale ipotesi. Si trova nominata in atti notarili del 1382 (7); nel 1391 ottenne una concessione d'indulgenza (8).
Nel 1440 i signori di castel Thun vi avevano fondato un legato di due messe settimanali. Nel corso del tempo l'edificio
si deteriorò progressivamente ma né i conti Thun né gli abitanti di Vigo vollero impegnarsi per il suo restauro. Nella
visita del 1580 venne trovata in stato di abbandono, con il tetto fradicio e cadente, priva di ogni suppellettile (9). Anche
le visite successive deplorarono il suo stato, finché nel 1766 si suggerì di abbatterla, ma l'ordine non fu eseguito. Nel
1853 i conti Thun cedettero tutti i diritti che potevano avere sulla chiesetta a favore del comune di Vigo che si assunse
l'onere della manutenzione e del restauro. Nel 1900 venne restaurata per merito del parroco Giacinto Vedovelli e di
alcuni benefattori.
In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986
(pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa di Santa
Maria Assunta in Vigo di Ton con le annesse chiese filiali di San Vigilio e della Madonna delle Grazie è stato soppresso
e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati
all'ente Parrocchia di Santa Maria Assunta con sede in Vigo di Ton.
Funzioni, occupazioni e attività
Il curatore d'anime era il legittimo amministratore della sostanza della chiesa curata, come anche delle chiese annesse e
di tutte le fondazioni istituite a favore delle stesse. Il patrimonio della chiesa era costituito dagli apparati, dagli utensili,
dagli arredi sacri di cui essa è provvista per il culto divino, dagli altri beni mobili di sua proprietà, come pure dai
59
fabbricati, fondi, capitali, introiti, diritti ad essa appartenenti, i cui proventi sono destinati a sopperire ai bisogni del
culto divino e al mantenimento in buono stato dei fabbricati. Il parroco svolgeva la sua attività di responsabile
amministrativo affiancato dai fabbricieri (detti anche sindaci o massari), quali rappresentanti della comunità.
L'istituzione e l'azione dei fabbricieri vennero disciplinate da un decreto napoleonico del 26 maggio 1807: venivano
nominati per decreto ministeriale o prefettizio, erano generalmente tre per ciascuna chiesa e duravano in carica cinque
anni. Nella diocesi di Trento venne emanata nel 1865 una normativa relativa all'amministrazione delle chiese che
disciplinava, tra l'altro, anche il rapporto del curatore d'anime coi fabbricieri. Il primo era considerato l'organo
ecclesiastico dell'amministrazione e a lui competeva la principale direzione; i fabbricieri gli erano affiancati "tanto allo
scopo di prestargli assistenza, quanto nella loro qualità di rappresentanti della comunità ecclesiastica (...). Tanto il
curator d'anime che i fabbricieri devono sempre aver cognizione di quanto concerne l'amministrazione". I fabbricieri
venivano di regola proposti al curatore d'anime; il loro ufficio durava due anni, salvo la possibilità di essere
riconfermati. Dal 1874 (Legge 7 maggio 1874, Boll. Leggi dell'Impero n. 50) spettava al decano il diritto di nominare i
fabbricieri proposti dalla comunità. Le fabbricerie erano perciò organi amministrativi dipendenti dall'autorità
ecclesiastica, ai quali era demandata l'amministrazione dei beni temporali di una chiesa, con esclusione di qualsiasi
ingerenza nelle questioni di culto. Anche il Codice di diritto canonico del 1917 (cann. 1183-1184) contemplava
espressamente la fabbriceria, escludendola però da molte ingerenze (elemosine di messe, ordine della chiesa e del
cimitero, disposizione e custodia dei libri parrocchiali, ecc.). Lo stesso Codice conferiva alla chiesa personalità
giuridica, con il diritto di acquistare, ritenere, amministrare liberamente ed indipendentemente da ogni potere civile beni
temporali per il conseguimento dei propri fini (can. 1495). Dove mancava la fabbriceria, l'amministratore unico era il
rettore della chiesa, sotto l'esclusivo controllo dell'Ordinario. Il parroco o rettore della chiesa, che faceva sempre parte
di diritto della fabbriceria, per la natura stessa dell'ente ne era il presidente. Il Concordato del 1929 e il regio decreto del
26 settembre 1935 ridimensionarono ulteriormente la rilevanza delle fabbricerie. L'ente chiesa parrocchiale è stato
soppresso in seguito all'applicazione degli adempimenti in materia di revisione concordataria seguiti alla legge 20
maggio 1985 n. 222, e all'entrata in vigore del relativo regolamento di esecuzione (decreto 13 febbraio 1987, n.33), in
particolare in seguito all'approvazione dei decreti con i quali è stata stabilita la sede e la denominazione dei nuovi enti
parrocchia.
Contesto generale
Diocesi di Trento
Decanato di Mezzolombardo
Fonti normative
Norme per l'amministrazione del patrimonio delle chiese e dei benefici nonché delle fondazioni
ecclesiastiche nella diocesi di Trento, 1865
Codice di diritto canonico (1983)
Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero
cattolico in servizio nelle diocesi"
Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente
riconosciuto
all'Istituto
per
il
sostentamento
del
clero
nella
diocesi
di
Trento
ed
alle
quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile
da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della
60
sopraddetta diocesi di Trento
Fonti archivistiche e bibliografia
Fonti d’archivio
ADT, Atti visitali
ADT, Parrocchie e curazie
ADT, Libro B
Bibliografia
GOBBI D., Vigo, Masi, Toss ai piedi di Castel Thun, Comune di Ton, 1998
WEBER S., Le chiese della val di Non nella storia e nell'arte, vol. III I decanati di Taio, Denno e
Mezzolombardo, La Grafica anastatica, 1992
Note
(1) Cfr. WEBER S., Le chiese della Val di Non nella storia e nell'arte. Volume III (decanati di Taio, Denno e
Mezzolombardo), Mori, 1992 (ristampa anastatica), p. 193.
(2) Cfr. ADT, Atti Visitali, n. 1.
(3) Ibidem, Parrocchie e curazie, 'Vigo di Ton'.
(4) Cfr. Chiesa di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 2.
(5) Ibidem.
(6) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Carteggio e atti, vol. 2.
(7) Cfr. WEBER S., op. cit., p. 198.
(8) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 1.
(9) Cfr. ADT, Atti Visitali, n. 3
61
fondo C
Chiesa di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, 1655 - 1985
registri 12, buste 3, fascicoli 8
Soggetti produttori
Chiesa di Santa Maria Assunta, [1242] - 1987 gennaio 24
Lingua
Italiano
62
{128}
serie C 1
Registri delle rese di conto dei sindaci, 1655 - 1865
{129}
registri 3
Contenuto
La serie è formata da tre registri sui quali i sindaci della chiesa di Vigo di Ton, eletti dalla comunità, annotavano le
entrate e le uscite relative al patrimonio della chiesa e le rese di conto annuali il cui saldo veniva presentato e
sottoscritto dal parroco alla presenza dei vicini. Dal 1866 le rese di conto venivano presentate su appositi formulari
all'Ordinariato vescovile di Trento (1).
Vedi anche:
Fondo Documentazione dell'archivio della Congregazione di Carità di Vigo di Ton. registrazioni di cassa per il periodo
1854-1882, reg. 3
Note
(1) Cfr. Chiesa di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Resoconti.
{130}
C 1.1
"Libro della chiesa parrocchiale di Vigo di conti" (tit. int.)
1655 settembre 21 - 1810 settembre 9
Registro delle rese di conto dei sindaci con approvazione del rendiconto annuale.
All'inizio, dopo il titolo interno: annotazioni relative al pagamento degli Oli santi, 1704-1831;
alla lettera [A] dell'indice: capitoli per il sacrestano, 1626 settembre 27 (copia); nomina del sacrestano , 1771 novembre 10;
alla lettera B dell'indice: nota delle spese sostenute da ogni sacerdote di Vigo per la costruzione del sepolcro nella cappella del
Santissimo Rosario nella parrocchiale, 1758; elenco degli oggetti sacri donati alla chiesa, 1758-1770.
Italiano
Registro; carta, legatura in carta, cc. 175, con indice alfabetico a rubrica parziale all'inizio n.n.
{131}
C 1.2
"1801. Libro delle locazioni della venerabile chiesa parrocchiale di Vigo fatto l'anno 1801 e del inventario e locazione
delli [...] della chiesa [...] de' conti della venerabile chiesa parrocchiale con sua entrata e sua uscita"
1807 - 1851 dicembre 31
Registro delle rese di conto dei sindaci.
All'inizio: registro delle locazioni dei fondi della chiesa, 1801 agosto 23-1813 luglio 11;
alla fine: elenco dei capitali della chiesa, sec.XIX; nota delle marche da bollo da pagarsi a seconda del tipo di documenti da
presentare, sec. XIX.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 179 n.n. (numerazione originale incompleta)
63
{132}
C 1.3
"Conti chiesa dal 1851 al 1864" (tit. dorso)
1851 - 1865
Registro delle rese di conto dei sindaci.
Alla fine: entrate e uscite della Congregazione di Carità di Vigo, 1854-1882.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 31 n.n. (numerazione originale incompleta)
64
serie C 2
{133}
Urbari, 1830 - 1846
registri 1
Contenuto
Per la corretta e vigile amministrazione dei beni della chiesa e per dimostrare la regolarità della gestione del patrimonio,
si faceva uso di un particolare tipo di registro chiamato "inventarium" o "urbarium". In esso si registravano i fondi, gli
stabili e i capitali di proprietà di un ente, la loro estensione, la rendita annuale, il nome dei locatari, le scadenze dei
pagamenti degli interessi, la durata delle locazioni, le ipoteche, le garanzie ed eventuali altre annotazioni.
Vedi anche:
Fondo Beneficio Endrizzi in Vigo di Ton.
Fondo Confraternita del Santissimo Sacramento in Vigo di Ton.
{134}
C 2.1
"Inventario ossia Urbario della chiesa parrocchiale di Vigo d'Anaunia e memorie di chiesa, altari etc. ed elenco dei
portanti le statue dell'Assunta ed Addolorata, e memoria del fercolo e Via Crucis"
1830 settembre 16 - 1846 marzo 25
pp. 4-141, 286-316: urbario degli arredi sacri, dei beni stabili, dei capitali, dei livelli in natura e denaro e degli oneri della chiesa
parrocchiale, 1830 settembre 16, 1836 giugno 2, 1846 marzo 25;
pp. 175-207: urbario dei beni stabili e dei capitali del beneficio Endrizzi, 1839 agosto 29;
pp. 209-215: urbario dei capitali della confraternita del Santissimo Sacramento, [1846] (con annotazioni del 1849).
A p. 43: rapporto sullo stato dell'organo, 1841 settembre 22;
a p. 144: notizia sull'aumento del salario all'organista, 1842 aprile 15;
alle pp. 145-146: contratto di compravendita dei mortaretti, 1842 febbraio 20;
alle pp. 221-233: elenco degli offerenti per l'acquisto del fercolo per la Madonna delle Grazie, 1855 maggio 27-agosto 16 (con
annotazioni fino al 1895);
alle pp. 234-238: elenco dei portatori dell'immagine della Madonna Assunta e Addolorata durante le processioni, 1887-1914;
a p. 240: memorie di benedizioni di statue e croci, 1888-1901;
alle pp. 281-282: transazione per il pagamento di un debito alla chiesa, 1846 aprile 18;
alle pp. 321-322 e alla fine, dopo l'indice: formulari per compravendite, per costituzioni di debito, per testamenti e per cancellazioni
di ipoteca, s.d.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 322 (bianche alcune pp.), con indice alfabetico a rubrica dei debitori alla fine n.n.
65
serie C 3
Registri di amministrazione, 1906 - 1938
{135}
registri 2
Contenuto
La serie è composta da due registri che riportano annotazioni relative all'amministrazione dei beni della chiesa e dei
benefici Marcolla e Endrizzi che, dal 1904, vennero amministrati dalla fabbriceria di Vigo.
Vedi anche:
Fondo Beneficio primissariale don Romedio Marcolla in Vigo di Ton.
{136}
C 3.1
"Beneficio Endrici e Chiesa. Giornale cassa"
1906 gennaio 16 - 1937 marzo 16
cc. 1-16: partitario dei capitali e degli affitti della chiesa parrocchiale, 1906 gennaio 16-1914 giugno 17;
cc. 32-47: registro delle riscossioni degli interessi sui capitali e degli affitti della chiesa parrocchiale e dei benefici Endrizzi e
Marcolla, 1915 ottobre 3-1922 ottobre 19;
cc. 48-50: rese di conto della chiesa e dei benefici presentate dal cassiere Remigio Frasnelli al parroco per gli anni 1922-1936, 1923
febbraio 8-1937 marzo 16.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 50 (bianche le cc. 17-31)
{137}
C 3.2
"Affittanze 1929-1938. Beneficio Endrici pagina 1; Beneficio Marcolla pagina 14; Chiesa parrocchiale pagina 34"
1930 giugno 29 - 1938 marzo 6
Registro delle riscossioni degli affitti e degli interessi sui capitali.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 58, con indice all'interno del piatto anteriore
66
serie C 4
{138}
Partitari, 1907 - 1975
registri 3
Contenuto
Il partitario, o libro maestro, è un registro suddiviso in tante partite distinte quante sono le persone con le quali subentra
un rapporto di interesse. Una parte delle registrazioni è relativa alla descrizione del credito e un'altra alla registrazione
degli acconti e/o saldi a mano a mano che avvengono i versamenti da parte del debitore.
{139}
C 4.1
"Chiesa"
1907 luglio 7 - 1913 dicembre 19
Partitario dei beni immobili.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 8 n.n.
{140}
C 4.2
"Partitario della chiesa parrocchiale"
1914 giugno 30 - 1938 dicembre 31
pp. 1-42, 102-138: partitario dei capitali e dei beni immobili, [1914]-1938 luglio 24;
pp. 60-101, 139-171: registro di cassa della chiesa, 1914 giugno 30-1938 dicembre 31.
Alla fine, sulla carta di guardia: promemoria relativo alle offerte di olio, candele, vino e particole durante il primo anno di guerra,
1916 dicembre.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 171 (bianche le pp. 43-59), con indice dei debitori all'inizio incollato sulla carta di
guardia
{141}
C 4.3
"Partitario chiesa parrocchiale"
1939 gennaio 1 - 1975 gennaio 19
Partitario dei beni immobili e dei capitali.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 103 (bianche molte pp.), con indice all'inizio n.n.
67
serie C 5
{142}
Registri di cassa, 1914 - 1952
registri 2
Contenuto
La serie è composta da due registri. Il primo raccoglie le registrazioni di cassa dell'amministrazione della chiesa, dei
benefici Marcolla e Endrizzi, che dal 1904 venivano gestiti dalla fabbriceria, e dell'Altare di Sant'Antonio. Il secondo
registro invece si riferisce all'amministrazione del fondo per il restauro della chiesa parrocchiale.
Vedi anche:
Serie Registri di cassa.
Serie Registri di cassa.
{143}
C 5.1
"Giornale-cassa della chiesa e benefici"
1914 giugno 30 - 1938 maggio 1
Altre denominazioni: "Giornale-cassa della 1. Chiesa parrocchiale 2. Altare di Sant'Antonio 3. Beneficio Marcolla 4.
Beneficio Endrizzi" (tit. int.)
Registro di cassa.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 97 (bianche alcune pp.)
manca piatto posteriore
{144}
C 5.2
"Amministrazione separata pro restauro chiesa parrocchiale"
1945 dicembre 16 - 1952 luglio 23
Registro di cassa.
Alla fine: elenco dettagliato di alcune spese, s.d.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 15 n.n.
68
serie C 6
Registri dei verbali delle riunioni della fabbriceria, 1914 - 1929
{145}
registri 1
Contenuto
La serie è composta da un registro sul quale si trovano i verbali delle riunioni della fabbriceria della chiesa di Santa
Maria Assunta di Vigo di Ton che si riuniva in canonica. La fabbriceria era composta da due fabbriceri, la cui nomina
veniva convalidata dal decano di Mezzolombardo, e dal parroco. Lo scopo era di coadiuvare il sacerdote
nell'amministraizone della chiesa e degli enti ecclesiastici.
{146}
C 6.1
"Protocollo della fabbriceria"
1914 luglio 9 - 1929 febbraio 14
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 16 n.n.
69
serie C 7
{147}
Resoconti, 1866 - 1985
buste 3
Contenuto
Con il decreto governativo del 3 agosto 1803 il Ministero per il culto del Regno d'Italia stabiliva delle regole per una
migliore amministrazione economica dei beni in possesso degli istituti religiosi. Tutti gli "stabilimenti di religione e di
beneficenza pubblica" erano tenuti a presentare annualmente alle municipalità il bilancio della loro attività, entro i tre
mesi dell'anno successivo. In base alla circolare del governo del Tirolo e Vorarlberg del 13 ottobre 1821, ogni anno i
sindaci della chiesa, nominati dal capo-comune e confermati dal pastore delle anime e dal giudice distrettuale, dovevano
rendere conto dell'amministrazione del patrimonio della chiesa mediante un resoconto. Sei settimane dopo il termine
dell'anno militare, che cominciava il primo novembre e terminava il 31 ottobre, il sindaco della chiesa servendosi di
appositi formulari doveva rendere i conti dell'amministrazione della chiesa, alla presenza del giudice, del pastore locale
e di una deputazione comunale. Il conto formalmente rivisto e approvato doveva essere custodito nella cassa della
chiesa o in un apposito armadio; in questa occasione era cura del pastore locale delle anime compilare un estratto di tale
conto e trasmetterlo per conoscenza all'Ordinariato. Rimase sempre comunque al vescovo l'ispezione del patrimonio
delle chiese della sua diocesi. La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra
stato austriaco e chiesa del 1855 spettava quindi agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo,
all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le
"Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866
regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli
amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere
inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato
doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale.
Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose.
{148}
C 7.1 b. 1
Resoconti
1866 - 1919
Nn. 1-45
Resoconti e parziale documentazione di corredo.
Italiano
Busta; carta, cc. 657 n.n.
{149}
C 7.2 b. 2
Resoconti
1920 - 1937
Nn. 46-51
Resoconti e documentazione di corredo.
70
Italiano
Busta; carta, cc. 801 n.n.
{150}
C 7.3 b. 3
Resoconti
1938 - 1985
Nn. 52-64
Resoconti e parziale documentazione di corredo.
Italiano
Busta; carta, cc. 805 n.n.
71
serie C 8
{151}
Carteggio e atti, 1779 - 1968
fascicoli 8
Contenuto
La serie è formata da otto fascicoli originali che conservano la documentazione relativa all'amministrazione della chiesa
e degli enti sottoposti al suo controllo e alla gestione dei suoi arredi e paramenti sacri.
Vedi anche:
Fondo Beneficio primissariale don Romedio Marcolla in Vigo di Ton. documentazione per il periodo 1869-1904, fasc. 7
Fondo Beneficio Endrizzi in Vigo di Ton. documentazione relativa all'amministrazione per il periodo 1869-1904, fasc.
7
{152}
C 8.1 b. 1
"Chiesa parrocchiale. Ipoteche"
1779 - 1921; 1959 (con allegati dal 1739)
Documenti di mutuo a favore della chiesa parrocchiale e carteggio relativo, insinuazioni; cancellazione del diritto di pegno per
avvenuta prescrizione (1959).
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 297
{153}
C 8.2 b. 1
Inventari
1836 - 1929
Inventari degli arredi e dei beni della chiesa parrocchiale (1836, 1865, 1889, 1895, 1914, 1919, 1927, 1929), prospetto statistico della
chiesa e dei benefici (1911).
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 64
{154}
C 8.3 b. 1
"Chiesa parrocchiale. Fabbrica"
1836 - 1953
Preventivo per il restauro del tetto (1836, 1844), carteggio e atti relativi al restauro della cappella delle Grazie (1841-1843),
preventivi per le cornici della Via Crucis (1855), carteggio relativo alla concorrenza per il pagamento delle spese per il restauro della
chiesa e del cimitero (1894-1905), al restauro della pala e dei quadri di Francesco Guardi (1921-1927), alle vetrate, preventivi per il
baldacchino, acquisto di pianete e di statuette, quietanze lavori, carteggio con il pittore Luigi Battisti di Trento per la tinteggiatura,
ecc.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 196
72
{155}
C 8.4 b. 2
"Contratti di affittanza benefici e chiesa parrocchiale"
1840 - 1942
Contratti d'affitto, capitolati d'asta, stime di fondi della chiesa parrocchiale (1840-1942), del beneficio parrocchiale (1840-1938) e dei
benefici Endrizzi e Marcolla (1911-1932), certificazione di disdetta dell'affitto dei fondi (1942).
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 230
{156}
C 8.5 b. 2
"Affari chiesa parrocchiale"
1850 - 1968
Elenco delle rendite dei beni immobili (1850), compravendite, fogli di possesso fondiario, fassioni per la commisurazione delle
imposte, nomina del fabbriciere, repertorio degli atti soggetti a imposta, autorizzazione al diritto di passo, contributo comunale
all'installazione della luce elettrica in chiesa, denunce dei redditi, permute, cessioni, ecc.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 153
{157}
C 8.6 b. 2
"Coro. Sacristano"
1855 - 1952
Carteggio e atti relativi al sacrestano: contratti, concorrenza al pagamento del salario, nomine, autorizzazione a toccare gli arredi
sacri, ecc. (1855-1952) e al coro parrocchiale: statuti, regolamento, protocolli delle riunioni, ecc. (1896-1948).
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 105
{158}
C 8.7 b. 2
"Benefici Marcolla, Endrizzi"
1869 - 1904
Comunicazione vescovile relativa all'amministrazione dei benefici (1869), elenco del patrimonio dei benefici (1882), carteggio del
Comune in quanto amministratore provvisorio, atti d'asta per l'affitto dei fondi, resa di conto per gli anni 1883-1891 e 1892-1902,
fogli di possesso fondiario, atto di consegna alla fabbriceria dei beni dei due benefici.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 89
{159}
C 8.8 b. 2
"Campane"
1917 - 1943
Quietanza di ritiro delle campane (1917), circolari dell'Opera di soccorso per le chiese rovinate dalla guerra, contratto per l'acquisto
di nuove campane e carteggio relativo, benedizione delle campane, censimento, ecc.
Italiano, tedesco
Fascicolo; carta, cc. 75
73
Ente
{160}
Cappella della Madonna delle Grazie
1791 - 1987 gennaio 24
Luoghi
Vigo di Ton (Ton, TN)
Archivi prodotti
Fondo Cappella della Madonna delle Grazie in Vigo di Ton, 01/01/1909 - 31/12/1988
Storia
La Cappella della Madonna delle Grazie fu edificata nel 1791; venne restaurata nel 1900. Nel 1914 Gregorio Marcolla,
morto a Buenos Aires, donò alla cappella un campo, situato a lato della stessa, con l'onere della celebrazione annua, il
12 marzo, di una messa nella parrocchiale di Vigo. Il benefattore dispose inoltre che ciò che rimaneva delle rendite
venisse speso per l'acquisto di arredi sacri e per il mantenimento della cappella.
Nella consegna del 1914, si trova un elenco degli oggetti: "un simulacro della B.V. delle Grazie, un armadio, una veste
di riserva oltre quella che ha indosso di valore eccezionale custodita in canonica di Vigo Anaunia, un crocifisso, una
tovaglia, due candellieri d'ottone, una lampada, un inginocchiatoio e molti ex voto chiusi in un armadio" (1).
L'amministrazione della cappella era a carico della chiesa parrocchiale.
Nel 1937 l'Ordinariato concesse l'autorizzazione a devolvere le elemosine raccolte in cappella metà per le spese di
manutenzione della stessa e per la celebrazione della messa legataria, l'altra metà per contributi alla chiesa parrocchiale
(2).
Nel secondo dopoguerra, le entrate della cappella consistevano nell'affitto del fondo, nella vendita della frutta prodotta,
in azioni, in capitali; le uscite erano impiegate per la celebrazione della messa legataria, per il pagamento delle imposte,
per spese di manutenzione e di amministrazione, per il sacrestano e per l'assegno devoluto alla chiesa parrocchiale (3).
In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986
(pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa di Santa
Maria Assunta in Vigo di Ton con le annesse chiese filiali di San Vigilio e della Madonna delle Grazie è stato soppresso
e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati
all'ente Parrocchia di Santa Maria Assunta con sede in Vigo di Ton.
Contesto generale
Diocesi di Trento
Decanato di Mezzolombardo
Note
(1) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 'Vigo di Ton'.
(2) Cfr. Cappella della Madonna delle Grazie in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 1.
(3) Ibidem, Resoconti, fasc. 1.
74
fondo D
Cappella della Madonna delle Grazie in Vigo di Ton, 1909 - 1988
registri 1, fascicoli 2
Soggetti produttori
Cappella della Madonna delle Grazie, 1791 - 1987 gennaio 24
Lingua
Italiano; tedesco
75
{161}
serie D 1
Registri di amministrazione, 1939 - 1988
{162}
registri 1
{163}
D 1.1
"Cappella Madonna delle Grazie. Partitario e giornale"
1939 gennaio 1 - 1988 agosto 24
pp. 3-17: partitario dei beni immobili e dei capitali, 1939-1967 dicembre 31;
pp. 21-55: registro di cassa, 1939 gennaio 1-1988 agosto 24.
All'inizio: breve storia della cappella, 1939-[1956].
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 55 (bianche alcune pp.), con indice a p. 1
76
serie D 2
{164}
Resoconti, 1937 - 1967
fascicoli 1
Contenuto
La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del
1855 spettava agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento
nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica"
pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro,
la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i
resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa
documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al
curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non
apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose.
{165}
D 2.1 b. 1
Resoconti
1937 - 1967
Nn. 1-10
Alcune quietanze per gli anni 1925-1936.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 119 n.n.
77
serie D 3
{166}
Carteggio e atti, 1909 - 1966
fascicoli 1
{167}
D 3.1 b. 1
"Cappella Madonna delle Grazie. Sacro Cuore"
1909 - 1937; 1964 - 1966
- "Cappella della Madonna delle Grazie": bozzetti acquarellati, donazione di Antonia Bettin di un campo (1914), fassione,
autorizzazione vescovile all'utilizzo delle elemosine raccolte nella cappella per il pagamento delle spese di manutenzione (1937);
espropriazione del terreno della cappella per la costruzione di una strada (1966), 1909-1937; 1966;
- "Cappella S. Cuore": resoconto dei lavori, fondazione missaria, ricevuta relativa al pagamento dell'indennizzo in seguito
all'abbattimento della cappella per la costruzione di una strada, 1914-1931; 1964.
Italiano, tedesco
Fascicolo; carta, cc. 20
78
Ente
Beneficio primissariale don Romedio Marcolla
{168}
1739 settembre 18 - 1987 gennaio 24
Luoghi
Vigo di Ton (Ton, TN)
Archivi prodotti
Fondo Beneficio primissariale don Romedio Marcolla in Vigo di Ton, 01/01/1738 - 31/12/1976
Storia
Il beneficio venne fondato da don Romedio Marcolla il 18 settembre 1739 con l'obbligo della celebrazione di due messe
settimanali (1). Altri oneri del beneficiato erano celebrare giornalmente la prima messa e dare assistenza al parroco nel
culto e nella cura d'anime.
Il patrimonio del beneficio all'atto della fondazione consisteva in due case e sette stabili; patrono e amministratore del
beneficio era il comune di Vigo.
Nel 1817 il patrimonio era ridotto a una casa e cinque stabili, cosicché nel 1826 per comprovata diminuzione della
rendita, l'Ordinariato ridusse le messe beneficiali a tre ogni due settimane.
Le rendite vennero utilizzate per la formazione della congrua del cooperatore di Vigo al quale si aggiunsero, nel 1841,
anche quelle del beneficio Endrizzi eretto nella chiesa di Vigo.
L'amministrazione venne gestita dal Comune fino al 1904, anno in cui venne ceduta alla fabbriceria della chiesa
parrocchiale. A quella data il patrimonio consisteva in capitali, una casa e 7 fondi.
Dal 1923 il parroco usufruì delle rendite del beneficio Marcolla, una volta soddisfatti gli oneri missari. La casa
beneficiale venne adibita a sede dell'asilo infantile dal 1939. In una relazione del 1950 si legge che il beneficio
"attualmente possiede una casa in Vigo (adibita a sede di associazioni, asilo parrocchiale, biblioteca parrocchiale),
terreni e capitali" (2).
In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986
(pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Beneficio primissariale
Marcolla don Romedio con sede in Vigo di Ton ha perso la personalità giuridica civile.
Contesto generale
Diocesi di Trento
Fonti archivistiche e bibliografia
Fonti d’archivio
ADT, Parrocchie e curazie
79
Note
(1) Cfr. Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Urbari, reg. 1. Don Romedio nacque il 25 agosto
1670, fu primissario di Vigo per 30 anni dove morì il 17 marzo 1740.
(2) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 'Vigo di Ton'.
80
fondo E
Beneficio primissariale don Romedio Marcolla in Vigo di Ton, 1738 1976
registri 4, fascicoli 2
Soggetti produttori
Beneficio primissariale don Romedio Marcolla, 1739 settembre 18 - 1987 gennaio 24
Lingua
Italiano
Vedi anche:
Serie Carteggio e atti. Documentazione per il periodo 1869-1904, fasc. 7
Serie Registri di amministrazione.
81
{169}
serie E 1
{170}
Partitari, 1906 - 1971
registri 3
Contenuto
Il partitario, o libro maestro, è un registro suddiviso in tante partite distinte quante sono le persone con le quali subentra
un rapporto di interesse. Una parte delle registrazioni è relativa alla descrizione del credito e un'altra alla registrazione
degli acconti e/o saldi a mano a mano che avvengono i versamenti da parte del debitore.
Vedi anche:
Serie Registri di cassa. Registrazioni di cassa per il periodo 1914-1938, reg. 2
Fondo Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio in Vigo di Ton. Partitario e registrazioni di cassa per il periodo
1914-1924, reg. 2
{171}
E 1.1
"Beneficio Marcolla"
1906 novembre 11 - 1913 novembre 6
Partitario dei capitali e dei beni immobili.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 13
{172}
E 1.2
"Partitario beneficio Marcolla e Altare Sant'Antonio"
1914 - 1938 dicembre 31
pp. 2-28: partitario dei capitali e dei beni immobili del beneficio Marcolla, 1914-1938 febbraio 16;
pp. 36-51: registro di cassa del beneficio Marcolla, 1914 luglio 1-1938 dicembre 31;
cc. 1-5: partitario dei capitali e dei beni immobili dell'altare di Sant'Antonio, 1914-1919 gennaio 16;
cc. 8-14: registro di cassa dell'altare di Sant'Antonio, 1914 maggio 16-1924 dicembre 1.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 51, cc. 14, con indice dei capitali e degli affitti all'inizio n.n.
{173}
E 1.3
"Partitario Beneficio Marcolla"
1939 gennaio 1 - 1971 marzo 5
Partitario dei beni immobili e dei capitali.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 83 (bianche molte pp.), con indice all'inizio n.n.
82
serie E 2
{174}
Registri di cassa, 1939 - 1976
registri 1
Vedi anche:
Serie Registri di cassa.
Serie Partitari. Registrazioni di cassa per il periodo 1914-1938, reg. 2
{175}
E 2.1
"Giornale di cassa. Beneficio Marcolla"
1939 gennaio 1 - 1976 settembre 21 (con annotazione del 1983)
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 47
83
serie E 3
{176}
Resoconti, 1904 - 1972
fascicoli 1
Contenuto
La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del
1855 spettava agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento
nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica"
pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro,
la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i
resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa
documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al
curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non
apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose.
{177}
E 3.1 b. 1
Resoconti
1904 - 1972
Nn. 1-20
Resoconti e documentazione di corredo
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 475 n.n.
84
serie E 4
{178}
Carteggio e atti, 1738 - 1966
fascicoli 1
{179}
E 4.1 b. 1
"Beneficio Marcolla"
1738; 1904 - 1966 (con allegati dal 1823)
Atto di donazione della casa primissariale (1738); estinzione di un capitale, richieste di condoni per l'affitto di campi, estratti di
vecchi aggravi (1921 con allegati dal 1823), assicurazione contro gli incendi, stima degli stabili, inventario, denunce dei redditi,
cancellazione di un diritto di pegno, pagamento delle indennità di esproprio di fondi, ecc.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 50
85
Ente
{180}
Beneficio Endrizzi
1721 novembre 2 - ante 1987
Luoghi
Vigo di Ton (Ton, TN)
Archivi prodotti
Fondo Beneficio Endrizzi in Vigo di Ton, 01/01/1774 - 31/12/1973
Storia
Il beneficio venne fondato da don Baldassare Endrizzi, beneficiato in Castel Thun, il 2 novembre 1721 con l'obbligo
della celebrazione di tre messe settimanali "a comodità del popolo" (1). Il beneficiato, inoltre, doveva celebrare la prima
messa domenicale. Il fondatore aveva anche disposto di far distribuire, il 6 gennaio, una carità di sale a ogni famiglia di
Vigo e di pagare il parroco per la messa da celebrare quel giorno. L'amministrazione della fondazione nel 1841, con la
morte dell'ultimo erede Endrizzi, passò in via provvisoria al Comune per ordine del Giudizio distrettuale di
Mezzolombardo con l'incarico di far celebrare le messe beneficiali e di integrare il patrimonio della fondazione (2).
Nel 1904 la fabbriceria della chiesa venne investita della gestione del beneficio, assieme a quella del beneficio
Marcolla. Il patrimonio a quella data consisteva in sei appezzamenti di terreno.
Nel 1929, oltre ai terreni, il beneficio possedeva dei capitali presso enti pubblici e presso privati. Le sue uscite erano per
la celebrazione delle messe legatarie, per il pagamento delle imposte, del legato di carità e delle spese di
amministrazione.
La documentazione relativa al beneficio presente in archivio arriva fino al 1973; non si conosce il destino del beneficio,
esso comunque non risulta tra gli enti soppressi nel 1987.
Contesto generale
Diocesi di Trento
Fonti archivistiche e bibliografia
Fonti d’archivio
ADT, Parrocchie e curazie
ADT, Libro B
Note
(1) Cfr. Benefico parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Urbari, reg. 1. Don Endrizzi nacque il 20 ottobre
1657 a Vigo di Ton morì il 26 febbraio 1723 a Trento, dove fu sepolto nella chiesa di Santa Maria Maggiore.
(2) Cfr. Beneficio Endrizzi in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 1.
86
fondo F
Beneficio Endrizzi in Vigo di Ton, 1774 - 1973
registri 3, fascicoli 2
Soggetti produttori
Beneficio Endrizzi, 1721 novembre 2 - ante 1987
Lingua
Italiano
Vedi anche:
Serie Urbari.
Serie Carteggio e atti. Documentazione relativa all'amministrazione per il periodo 1869-1904, fasc. 7
87
{181}
serie F 1
{182}
Partitari, 1914 - 1973
registri 2
Contenuto
Il partitario, o libro maestro, è un registro suddiviso in tante partite distinte quante sono le persone con le quali subentra
un rapporto di interesse. Una parte delle registrazioni è relativa alla descrizione del credito e un'altra alla registrazione
degli acconti e/o saldi a mano a mano che avvengono i versamenti da parte del debitore.
Vedi anche:
Serie Registri di cassa.
{183}
F 1.1
"Partitario Beneficio Endrizzi. Beneficio Marcolla alla fine (1)"
1914 maggio 16 - 1938 dicembre 31
cc. 2-21: partitario dei beni immobili e dei capitali del beneficio Endrizzi, 1914-1938 febbraio 13;
cc. 33-57: registro di cassa del beneficio Endrizzi, 1914 maggio 16-1938 dicembre 31.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 57 (bianche le cc. 22-32), con indice dei capitali e degli affitti all'inizio n.n.
Note
(1) "Beneficio Marcolla alla fine", cassato.
{184}
F 1.2
"Partitario Beneficio Endrizzi"
1939 gennaio 1 - 1973 febbraio 7
Partitario dei beni immobili e dei capitali.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 91 (bianche molte pp.), con indice all'inizio n.n.
88
serie F 2
{185}
Registri di cassa, 1939 - 1973
registri 1
Vedi anche:
Serie Registri di cassa.
Serie Partitari.
{186}
F 2.1
"Giornale di cassa. Beneficio Endrizzi"
1939 gennaio 1 - 1973 agosto 8
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 35
89
serie F 3
{187}
Resoconti, 1904 - 1967
fascicoli 1
Contenuto
La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del
1855 spettava agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento
nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica"
pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro,
la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i
resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa
documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al
curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non
apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose.
{188}
F 3.1 b. 1
Resoconti
1904 - 1967
Nn. 1-19
Resoconti e documentazione di corredo.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 398 n.n.
90
serie F 4
{189}
Carteggio e atti, 1774 - 1937
fascicoli 1
{190}
F 4.1 b. 1
"Beneficio Endrizzi"
1774; 1840 - 1841; 1904 - 1937
Documento di credito (1774); elenco dei capitali (1840), comunicazione del Giudizio distrettuale di Mezzolombardo relativa
all'amministrazione del beneficio (1841); consegna dei beni alla fabbriceria per la nuova amministrazione (1904), insinuazioni
ipotecarie, estratti dei "vecchi aggravi" (1921 con allegati dal 1850), fassioni, stima dei fondi, inventario, ecc.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 58
91
Ente
Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio
{191}
1538 - 1987 gennaio 24
Luoghi
Vigo di Ton (Ton, TN)
Archivi prodotti
Fondo Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio in Vigo di Ton, 01/01/1766 - 31/12/1956
Storia
Nel 1538 la famiglia Marcolla di Vigo, che nel 1491 aveva ottenuto il privilegio di nobiltà rurale, fece erigere nella
parrocchiale di Vigo un altare dedicato a Sant'Antonio "fatto di legno e dorato" (1) con l'obbligo per i discendenti del
suo mantenimento. Il 20 novembre del 1588 l'altare venne consacrato assieme alla chiesa di Vigo e ad altri due altari.
I vari rami della famiglia Marcolla amministravano l'altare a turni biennali, indipendentemente dalla fabbriceria della
chiesa o dal parroco: dovevano provvedere all'affitto di un prato in località "della Pietra", raccogliere in chiesa
l'elemosina il 17 gennaio, giorno in cui si festeggiava Sant'Antonio abate, e i bozzoli offerti. Per contro dovevano
occuparsi della manutenzione dell'altare, dell'acquisto della cera e dell'olio e del pagamento delle spese necessarie per la
festa (al parroco, al sacrestano, ai chierichetti e ai cantori). Da un antico inventario del Settecento consta che l'altare
aveva in dotazione sette tovaglie di lino bianche e turchine, due cuscini, due candelieri di ottone con lo stemma di
famiglia, quattro palme di "piuma rossa e gialla", quattro vasi di legno dorato, due statue di angeli che fungevano da
candelieri, tre reliquie, una cassetta di legno, sei "tavolette" (2). Nel corso del tempo vennero donati altri arredi da
benefattori della famiglia. A metà del Settecento il pittore Francesco Guardi, su commissione della famiglia, dipinse la
pala con la Madonna e i santi Antonio abate, Carlo Borromeo e Rocco, che ancora si può ammirare.
Il patrimonio fu rilevato giudizialmente nel 1832 e consisteva in mobili, stabili e capitali. Da allora e fino al 1848 i
resoconti dell'amministrazione vennero presentati al Giudizio distrettuale; poi vi è una lacuna fino al 1863 quando
l'amministrazione venne affidata a Baldassarre Marcolla; il 9 gennaio di quell'anno venne inoltre stipulata una
convenzione tra il parroco Antonio Zadra e i rappresentanti delle famiglie Marcolla con la quale si stabilì il diritto di
avere a turno in esclusiva l'affitto del prato della fondazione.
Nel 1887 il parroco impose la resa di conto per gli anni 1863-1887, che venne presentata all'Ordinariato. Nella lettera di
evasione la Curia osservò di non aver mai avuto notizia della fondazione e ne riconobbe i seguenti obblighi: "1.
mantenere l'altare di S. Antonio in parrocchia in stato decoroso e fornito di tutti gli addobbi ed utensili necessari; 2.
mantenere sullo stesso lo stemma di nobiltà delle famiglie Marcolla; 3. mantenere la finestra a parte sinistra dell'altare;
4. far celebrare in perpetuo all'altare una messa in canto nel giorno di S. Antonio; 5. di provvedere l'altare di tutto il
necessario non solo per la messa di fondazione ma anche per tutte le messe che verranno celebrate" (3).
L'inventario del 1895 attesta la dotazione di due capitali, due prati e dei seguenti arredi: alcune tovaglie di lino e canapa,
due cuscini di seta "molto logori", sei candelieri di rame e ottone, vasi e tavolette di rame, una croce argentata, un
crocefisso di legno, una reliquia e un reliquiario, due calici d'argento e rame, una lampada, un vaso per l'olio (4).
All'inizio del Novecento le entrate dell'altare erano costituite da interessi su capitali investiti presso privati e presso enti
pubblici, dall'affitto di un fondo, dalle elemosine e dalle gallette offerte; le uscite erano impiegate per il pagamento delle
92
messe officiate dal parroco, delle tasse, del salario al sacrestano, per l'acquisto di olio e di cera, e per le riparazioni
necessarie all'altare (5).
Nel 1936 l'amministrazione della fondazione, fino a quel momento gestita dalla famiglia Marcolla, passò al parroco di
Vigo.
Nel 1966 il parroco scrisse all'Ordinariato per avere l'affrancazione dell'onere missario del 17 gennaio, poiché esso era
fondato "su un fondo che per metà fu sepolto sotto uno strato di sassi e ghiaia di spessore di parecchi metri scaricati
durante la costruzione della strada provinciale. L'altra parte restò isolata perché da una parte è franata la vecchia strada
dall'altra fu asportato il ponte sul Rinascico. La ditta pagò un indennizzo di 20.000 lire" (6). La Curia non autorizzò
l'affrancazione ma consigliava di aspettare fino al 1968 quando sarebbe scaduta la concessione di celebrare le messe 'ad
ratam redditus' ottenuta nel 1963.
In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986
(pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Beneficio Marcolla all'Altare
di Sant'Antonio con sede in Vigo di Ton ha perso la personalità giuridica civile.
Contesto generale
Diocesi di Trento
Fonti archivistiche e bibliografia
Fonti d’archivio
ADT, Libro B
ADT, Parrocchie e curazie
Note
(1) Cfr. Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio in Vigo di Ton, Registri di amministrazione, reg. 1.
(2) Ibidem.
(3) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 'Vigo di Ton'.
(4) Cfr. Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 1.
(5) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 'Vigo di Ton'.
(6) Ibidem.
93
fondo G
Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio in Vigo di Ton, 1766 - 1956
registri 2, quaderni 1, fascicoli 2
Soggetti produttori
Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio, 1538 - 1987 gennaio 24
Lingua
Italiano
Vedi anche:
Serie Partitari. Partitario e registrazioni di cassa per il periodo 1914-1924, reg. 2
94
{192}
serie G 1
Registri di amministrazione, 1766 - 1935
{193}
registri 2, quaderni 1
{194}
G 1.1
"1766. Libro del venerabile altare di Sant'Antonio abate eretto dalla nobile rurale fammiglia Marcola di Vigo" (tit. int.)
1766 - 1934
cc. 1-4v: inventario degli arredi dell'altare con breve storia della famiglia Marcolla, 1766-1798;
cc. 5, 18-73, 75, 77: rese di conto degli amministratori per gli anni 1765/1766-1845/1846 e 1863-1922, 1767 febbraio 15-1848 marzo
12, 1863 gennaio 9-1922;
cc. 8-17: registro delle riscossioni dei debiti, 1766 agosto 31-1815 aprile 3;
cc. 73v-74, 76: registrazione delle famiglie Marcolla che a rotazione biennale hanno goduto dei frutti dei prato in località "alla
Pietra", 1901-1934;
c. 156 e 160: elenco dei capitali e delle entrate di Sant'Antonio, [1760].
Alle cc. 152-155: privilegio vescovile che concede alla famiglia Marcolla la nobiltà rurale, 1491 (copia); notizia dell'indulgenza per
Sant'Antonio, 1768;
alle cc. 157-171: notizie sulla famiglia Marcolla, annotazioni relative alla buona educazione dei figli, elenco delle famiglie,
regolamento dell'amministrazione dell'altare, elenco dei sacerdoti Marcolla, [1766];
sulla lettera B dell'indice: inventario dell'altare, 1926 dicembre 30 (copia);
sulla lettera T dell'indice: annotazione relativa alla consegna della pala dell'altare all'Ufficio delle Belle Arti di Trento per il restauro,
1923 febbraio 22.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, con traccia di lacci in pelle, cc. 171 (bianche le cc. 78-151), con indice alfabetico a rubrica
degli argomenti all'inizio n.n.
{195}
G 1.2
"Libro della pia fondazione dell'altare di Sant'Antonio ereta nella chiesa parrocchiale di Vigo"
1849 febbraio 22 - 1853 gennaio 28 (con annotazione del 30 gennaio 1856)
Registro delle rese di conto dell'amministratore della fondazione per gli anni 1847/1849-1851/1852.
All'inizio: protocollo della situazione amministrativa della fondazione, 1848 marzo 13;
alla fine: elenco dei beni stabili della chiesa parrocchiale, sec. XIX.
Italiano
Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 11 n.n.
{196}
G 1.3
"Amministrazione Altare Sant'Antonio di Vigo Anaunia delle famiglie N.R. Marcolla"
1922 giugno 25 - 1935 gennaio 17
pp. 2-3, 14-27, 58-60: registro di cassa, 1922 giugno 25-1935 gennaio 17;
pp. 4-7: protocolli delle riunioni dei capifamiglia Marcolla, 1922 agosto 20-1923 agosto 15;
pp. 81-83: protocollo della corrispondenza, 1922 luglio 21-1923 febbraio 22.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 83 (bianche molte pp.), con indice a p. 1
95
serie G 2
{197}
Resoconti, 1863 - 1956
fascicoli 1
Contenuto
La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del
1855 spettava agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento
nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica"
pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro,
la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i
resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa
documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al
curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non
apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose.
{198}
G 2.1 b. 1
Resoconti
1863 - 1956
Nn. 1-27
Resoconti e parziale documentazione di corredo.
Dal 1923 al 1956 solo quietanze.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 161 n.n.
96
serie G 3
{199}
Carteggio e atti, 1832 - 1936
fascicoli 1
{200}
G 3.1 b. 1
"Altare Sant'Antonio"
1832 - 1936
Inventario dei beni e degli arredi (1832), obblighi di fondazione, nomine degli amministratori, resa di conto per gli anni 1863/1887,
inventari (1889, 1895), fassioni, elenco delle famiglie Marcolla, carteggio relativo al passaggio dell'amministrazione alle famiglie
Marcolla, ecc.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 81
97
Ente
Confraternita del Santissimo Sacramento
{201}
1687 maggio 20 - ante 2004
Luoghi
Vigo di Ton (Ton, TN)
Archivi prodotti
Fondo Confraternita del Santissimo Sacramento in Vigo di Ton, 01/01/1758 - 31/12/1989
Storia
La confraternita venne eretta a Vigo da Leonardo Zendroni, vicario generale del vescovo di Trento, il 20 maggio 1687.
La confraternita aveva a disposizione l'altare maggiore della chiesa parrocchiale; l'attività degli iscritti era quella di
"comparire insieme in certi determinati giorni nella stessa chiesa parrocchiale di Vigo, far orazione, assistere agli uffici,
ed esercitare con tutto l'ardore possibile altre opere di pietà e di carità ed avere una cura speciale perché venga
accresciuto nella stessa chiesa il culto divino" (1). Nello stesso atto vennero anche approvati i capitoli che regolavano la
vita del sodalizio. Potevano iscriversi sia maschi che femmine "di buon nome" versando una quota annuale. Gli iscritti
dovevano procurarsi una cappa rossa da indossare nei funerali dei confratelli e nella processione della terza domenica
del mese; dovevano inoltre confessarsi in determinati giorni del calendario ecclesiastico. Le cariche previste per il
"buon governo" della confraternita erano: un ministro con due assistenti, uno dei quali cassiere responsabile delle chiavi
della cassa e incaricato di ricevere le elemosine e le entrate; a queste tre cariche spettava eleggere altri sei uomini
denominati "consultori", un infermiere con il compito di visitare i confratelli infermi, due mazzieri che "debbano
registrare la processione col far andare gli confratelli e consorelle a pari a pari modestamente e con divozione". Era
inoltre previsto un sacrestano che si prendesse cura dell'altare nei giorni a disposizione della compagnia, preparandolo e
dotandolo delle candele.
Ogni anno venivano presentate le rese di conto dell'amministrazione in occasione delle quali erano rinnovate le carice
societarie.
La documentazione della confraternita prodotta nel Settecento è scarsa: si ritrovano solo alcune costituzioni di censi (2);
l'attività sembra ripresa all'inizio dell'Ottocento con la regolare registrazione degli iscritti.
Nel 1946 venne approvato un nuovo statuto e un nuovo regolamento interno. Questo documento decreta il ruolo
fondamentale del parroco: egli, in qualità di rappresentante dell'autorità diocesana, era il direttore della confraternita, ne
vigilava e promuoveva l'andamento, disponeva feste e funzioni, guidava il Consiglio nell'ammissione di nuovi membri e
nell'espulsione degli immeritevoli, convocava le assemblee, teneva le conferenze, firmava le deliberazioni del Consiglio
e i mandati emessi dal cassiere.
Nel 1951 si richiese alla Sacra Congregazione del Concilio la sanatoria e l'affrancazione degli oneri missari: la
confraternita infatti aveva l'onere di 26 messe legatarie annuali ma "i capitali sui quali erano fondate a seguito e a causa
degli avvenimenti che portarono a successivi deprezzamenti della moneta, andarono polverizzati" (3). La
Congregazione autorizzò la sanatoria.
L'attività della confraternita è testimoniata in archivio fino al 1989.
98
Non si conosce quando la confraternita abbia cessato di esistere; nel 2004 un decreto vescovile soppresse tutte le
confraterite ancora attive nella diocesi: fra queste non rientrava però la confraternita del Santissimo Sacramento di Vigo
di Ton, che dunque doveva essere già estinta.
Funzioni, occupazioni e attività
Le confraternite sono pie congregazioni di persone laiche associate per attendere ad esercizi di culto e anche di
beneficenza. Esse possono essere canonicamente erette dalla competente autorità ecclesiastica, oppure mancare di tale
approvazione e in questo caso sono enti di natura laicale. Norme generali circa l'erezione delle confraternite, da
osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse, furono stabilite da papa Clemente VIII (Bolla "Quaecumque a Sede
Apostolica" del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse
un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il
curatore d'anime ricoprì presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era
chiamato a garantirne il retto funzionamento. Un interesse particolare dell'autorità ecclesiastica era dedicato
all'amministrazione dei redditi dei vari sodalizi. Ad essa provvedeva un massaro, che ogni anno doveva rendere conto
del suo operato. Per le associazioni trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di
messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti. Durante il periodo napoleonico le confraternite
religiose furono soppresse, ad eccezione di quelle del Santissimo Sacramento, seguendo provvedimenti analoghi a
quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese durante la loro dominazione nel Trentino. Infatti il decreto del 25
aprile 1810 art. I stabiliva: "Sono proibite in tutto il Regno le confraternite, le congregazioni, le compagnie ed in genere
tutte le società religiose laicali eccettuate le confraternite sotto la denominazione del Santissimo, delle quali potrà
esistere una sola presso ciascuna parrocchia sotto la direzione e dipendenza dell'Ordinariato e del parroco rispettivo per
l'esercizio delle sacre funzioni" e l'art. IV prevedeva che i beni e le rendite delle confraternite del Santissimo fossero
amministrati dai fabbriceri delle chiese parrocchiali e sussidiarie.
Contesto generale
Diocesi di Trento
Fonti archivistiche e bibliografia
Fonti d’archivio
ADT, Atti Visitali
ADT, Atti civili
ADT, Libro B
ADT, Parrocchie e curazie
Note
(1) Cfr. Confraternita del Santissimo Sacramento in Vigo di Ton, Registri degli iscritti, reg. 1.
(2) Cfr. Ibidem, Carteggio e atti, fasc. 1.
(3) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 'Vigo di Ton'.
99
fondo H
Confraternita del Santissimo Sacramento in Vigo di Ton, 1758 - 1989
{202}
registri 4, fascicoli 1
Soggetti produttori
Confraternita del Santissimo Sacramento, 1687 maggio 20 - ante 2004
Lingua
Italiano
Vedi anche:
Serie Urbari.
Fondo Confraternita del SS. Sacramento in Vigo di Ton. in BCT, Ordini e congregazioni religiose, confraternite,
corporazioni di arti e mestieri, Documenti e atti vari
100
serie H 1
{203}
Registri degli iscritti, 1801 - 1971
registri 2
{204}
H 1.1
"Fondazione e bolla della confraternita del Santissimo Sacramento li 20 maggio 1687 e elenco e conti della stessa fino
al 1907 e nota dei confratelli e consorelle"
1801 marzo 14 (1) - 1904 marzo 8
pp. 1-107: registro degli iscritti di Vigo, 1801 marzo 14-1904 marzo 8;
pp. 1-53: registro degli iscritti di Toss, 1817 giugno 16-1903;
pp. 1-43: registro degli iscritti di Masi, 1831 gennaio 26-1903 marzo 15.
All'inizio, incollato: avviso del cancelliere della confraternita relativo all'abito dei confratelli e delle consorelle, 1855 aprile 1;
all'inizio: documento di erezione della confraternita e capitoli approvati, 1687 maggio 20 (copia); permesso vescovile all'aumento
della tassa d'iscrizione per il pagamento delle messe, 1838 marzo 6 (copia); decisione del Consiglio della confraternita in merito alla
presentazione dei conti, 1875 luglio 18 (copia).
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 107, 53, 43
Note
(1) L'estremo cronologico si riferisce al momento d'ingresso nella confraternita.
{205}
H 1.2
"Confraternita Santissimo Sacramento"
1904 luglio 2 - 1971 gennaio 24
Registro degli iscritti di Vigo, Masi e Toss.
Alle pp. 1-3: decreto di erezione della confraternita e capitoli approvati, 1687 maggio 20 (copia);
a p. 4: permesso vescovile all'aumento delle tasse d'iscrizione per il pagamento delle messe, 1838 marzo 6 (copia);
a p. 5: decisione del Consiglio della confraternita in merito alla presentazione dei conti, 1875 luglio 18 (copia);
a p. 6: annotazione del cancelliere relativa alla compilazione del registro, 1904 luglio 14; verbale di una riunione, 1913 febbraio 9;
a p. 7: verbale di una riunione, 1960 febbraio 13.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 203 (bianche molte pp.)
101
serie H 2
{206}
Registri di cassa, 1946 - 1989
registri 1
{207}
H 2.1
"Libro cassa della confraternita del Santissimo di Vigo d'Anaunia" (tit. int.)
1946 gennaio 8 - 1989 marzo 12
Registro cassa con rendiconti annuali.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 30 n.n.
102
serie H 3
{208}
Registri delle cariche, 1948 - 1975
registri 1
{209}
H 3.1
"Funzionari che intrano in carica nell'anno ***"
1948 - 1975
Registro delle cariche della confraternita.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 33 n.n.
103
serie H 4
{210}
Carteggio e atti, 1758 - 1946
fascicoli 1
{211}
H 4.1 b. 1
"Confraternita del Santissimo. Terz'Ordine"
1758 - 1922; 1946
Carteggio e atti relativi alla confraternita del Santissimo Sacramento di Vigo: costituzione di censi, verbali delle riunioni, elenco dei
confratelli, rese di conto, elenco dei documenti di debito, fassione, statuto.
Contiene: locazione della confraternita del Santissimo Rosario (1796); erezione canonica del Terz'Ordine e autorizzazione
all'iscrizione (1913, 1942).
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 73
104
Ente
Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton
{212}
1939 -
Luoghi
Vigo di Ton (Ton, TN)
Altre Forme autorizzate del nome
Asilo di Vigo di Ton
Archivi prodotti
Fondo Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton, 01/01/1939 - 31/12/1965
Storia
Nel 1939, su iniziativa del parroco don Francesco Arnoldo e della maestra in pensione Eminia Rossi, venne aperto a
Vigo un asilo infantile. Il 15 aprile venne convocata un'assemblea pubblica nella quale si illustrò il progetto che venne
accolto all'unanimità. Il 17 maggio 1939 il Provveditorato agli studi di Trento autorizzò l'apertura della scuola materna.
L'atto costitutivo della Scuola materna parrocchiale venne steso il 5 giugno; l'istituzione aveva lo scopo di assistere i
bambini di ambo i sessi dai tre ai sei anni e di "coadiuvare i genitori nell'educazione intellettuale e fisica e
nell'assistenza morale conforme alle esigenze della pedagogia cristiana" (1). La scuola era situata in un edificio messo a
disposizione dal beneficio primissariale mentre l'arredamento era di proprietà della chiesa parrocchiale; la sua gestione
economica e finanziaria era distinta da quelle degli enti ecclesiastici. Si sosteneva tramite le quote mensili versate dai
genitori, le rendite di legati destinati a suo favore, contributi, sussidi e offerte spontanee.
Nel questionario redatto in occasione della visita pastorale del 1953 si legge: "Vi è l'asilo per bambini. E' parrocchiale e
dipende direttamente dal parroco il quale deve pensare per il funzionamento e buon andamento" (2).
La scuola materna di Vigo di Ton fa parte attualmente della Federazione provinciale delle Scuole materne.
Note
(1) Cfr. Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 1.
(2) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 7.
105
fondo I
Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton, 1939 - 1965
registri 1, fascicoli 1
Soggetti produttori
Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton, 1939 -
Lingua
Italiano
106
{213}
serie I 1
{214}
Registri di cassa, 1955 - 1956
registri 1
{215}
I 1.1.
"Registro cassa"
1955 ottobre 1 - 1956 settembre 9
Altre denominazioni: "Anno 1955. Nuova gestione" (tit. int.)
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 7
107
serie I 2
{216}
Carteggio e atti, 1939 - 1965
fascicoli 1
{217}
I 2.1 b. 1
"Asilo"
1939 - 1965
Carteggio e atti ricevuti dal parroco di Vigo in qualità di presidente dell'asilo: atto di costituzione, circolari, assegnazione di sussidi,
nomina di maestre, elenco dei soci, ecc.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 414
108
Ente
{218}
Congregazione di carità di Vigo di Ton
[1811] - [1937]
Luoghi
Vigo di Ton (Ton, TN)
Archivi prodotti
Fondo Documentazione dell'archivio della Congregazione di Carità di Vigo di Ton, 01/01/1833 - 31/12/1881
Storia
Non si hanno notizie sulla fondazione della Congregazione di Carità di Vigo di Ton, dalla documentazione presente in
archivio si deduce che il parroco di Vigo di Ton ne era l'amministratore per il periodo 1828-1831: a lui infatti venivano
presentate le rese di conto. In seguito l'amministrazione passò alla gestione di un laico, sempre sotto il controllo del
curatore d'anime. La Pretura di Mezzolombardo era l'ufficio gerarchicamente competente.
La Congregazione aveva un patrimonio costituito da capitali, da diritti di decima presso la canonica parrocchiale (diritti
aboliti nella seconda metà dell'Ottocento) e da contributi dei Comuni. Con le entrate si pagavano le messe legatarie e si
sovvenzionavano i poveri dei comuni di Vigo e dei Masi.
La documentazione presente in archivio si ferma al 1881.
Funzioni, occupazioni e attività
La Congregazione di carità (1) era un'istituzione pubblica di beneficenza istituita in Trentino in base al decreto vicereale
del 15 febbraio 1811, n. 49, che all'art. 2 stabiliva: "in ogni comune del Dipartimento dell'Alto Adige e dei Cantoni di
Tobiano e Primiero tutti gli spedali, orfanotrofi, luoghi pii, lasciti e fondi di pubblica beneficenza (...) avranno una sola
e medesima amministrazione che prenderà il titolo di Congregazione di carità". Essa ebbe quale compito fondamentale
l'assistenza e la beneficenza a persone in particolari difficoltà economiche (poveri, anziani, inabili al lavoro, fanciulli
esposti, donne partorienti) o fisico-psichiche (malati e mentecatti) che da essa ricevevano sussidi in modo diretto generi di prima necessità - o, molto spesso, attraverso l'assistenza e le cure prestate in apposite istituzioni di cui la
Congregazione curava l'amministrazione patrimoniale. Le entrate della Congregazione provenivano da lasciti,
donazioni, legati pii. L'art. 10 del suddetto decreto vicereale ordinava che ogni Congregazione dovesse essere divisa in
tre sezioni - denominate "degli ospedali", "degli ospizi" e "delle limosine" - ognuna incaricata dell'esecuzione
dell'amministrazione affidatale, di cui avrebbe reso conto alla Congregazione. Per quanto riguarda l'organico della
Congregazione durante l'amministrazione italica, il decreto vicereale stabiliva che essa fosse composta da "probi e
distinti cittadini del comune, scelti fra i proprietari, commercianti e gli uomini di legge più distinti". Il numero dei
membri era compreso tra i quattro e i sei ed essi venivano nominati dal podestà o dal sindaco. Nel capoluogo di
Dipartimento la Congregazione era presieduta dal prefetto, nei capoluoghi dei distretti dal viceprefetto e in tutti gli altri
Comuni dal podestà o dal sindaco; in tutti i Comuni inoltre erano ugualmente membri di diritto il podestà o il sindaco,
oppure un parroco del luogo. Le Congregazioni dipendevano dal Ministro dell'Interno del Regno d'Italia che vigilava
tramite il consigliere di stato (artt. 1, 5, 6 del decreto vicereale) e intrattenevano con i comuni rapporti assai stretti. Con
l'annessione del Trentino all'Austria venne sostanzialmente confermata la normativa vigente in materia di assistenza e
109
beneficenza pubblica e l'unica legge che nomina la Congregazione di carità fu l'editto del commissario in capo del
Tirolo del 1° marzo 1814 (artt. 118-125), che confermò le Congregazioni di carità nei luoghi dove esistevano e dispose
la loro istituzione nei Comuni che avessero dei propri istituti di beneficenza con una rendita lorda di almeno 500 fiorini.
Durante la seconda dominazione austriaca le Congregazioni di carità continuarono la loro attività gestite da un apposito
comitato. Le direttive date dalle autorità austriache prevedevano sostanzialmente che la rappresentanza della
Congregazione fosse composta da un preside (o presidente) che doveva essere possibilmente il curatore d'anime locale,
da due consiglieri e da un cassiere. Anche se non eletti come membri con voto attivo nelle deliberazioni, il curatore
d'anime e il capocomune locali dovevano comunque far parte dell'organo direttivo della Congregazione. La nomina del
preside, dei consiglieri e del cassiere spettava alla rappresentanza comunale con l'approvazione dell'autorità superiore
(I.R. Pretura o I.R. Giudizio distrettuale). I rappresentanti della Congregazione si dovevano occupare della
conservazione del patrimonio e decidere in merito all'elargizione dei sussidi; le deliberazioni dovevano sempre essere
redatte su apposito protocollo. I compiti specifici del cassiere erano quelli di tenere un giornale di tutti i pagamenti
effettuati e un registro della contabilità riportante i capitali investiti e i nomi dei debitori con gli interessi a loro dovuti e
le somme mano a mano versate. Egli doveva inoltre, sulla base dei mandati rilasciati dal preside, pagare puntualmente
le sovvenzioni ai poveri secondo l'importo stabilito. Era incaricato di presentare ogni anno al preside la resa di conto
(corredata dalle relative pezze d'appoggio) affinché la esaminasse con i consiglieri e la passasse poi per la liquidazione
alla rappresentanza comunale. Tale resa di conto veniva infine passata all'autorità superiore per la definitiva revisione
ed approvazione. A partire dalla metà del secolo XIX i rapporti con i Comuni si intensificarono: alcune leggi stabilirono
infatti che, non bastando i mezzi forniti dalle società di beneficenza e dagli istituti esistenti, la rappresentanza comunale
avrebbe dovuto sopperire all'importo occorrente per le sovvenzioni ai poveri con i fondi della cassa comunale. Le
Congregazioni di carità vennero soppresse in seguito all'entrata in vigore della legge del 3 giugno 1937, n. 847, che
istituiva in ogni comune del Regno gli Enti comunali di assistenza (E.C.A.).
Note
(1) Le seguenti note sono tratte dalla scheda-soggetto redatta nel 2000 da Corrado Sala per il Servizio beni librari e
archivistici della Provincia autonoma di Trento, alla quale si rimanda per un approfondimento e per la bibliografia.
110
fondo J
Documentazione dell'archivio della Congregazione di Carità di Vigo di
Ton, 1833 - 1881
fascicoli 1
Soggetti produttori
Congregazione di carità di Vigo di Ton, [1811] - [1937]
Lingua
Italiano
Vedi anche:
Serie Registri delle rese di conto dei sindaci. Registrazioni di cassa per il periodo 1854-1882, reg. 3
111
{219}
serie J 1
{220}
Resoconti, 1833 - 1881
fascicoli 1
Contenuto
La serie si compone di un fascicolo che raccoglie i resoconti presentati al parroco in qualità di amministratore della
Congregazione (anni 1828-1831) e in seguito agli amministratori eletti per essere vidimati dalla Pretura di
Mezzolombardo.
{221}
J 1.1 b. 1
"Vecchi conti del 1849 etc. della Congregazione di carità e del fondo poveri ambedue di questa parrocchia. I detti enti
son ora estinti"
1833 - 1881
Rese di conto per gli anni 1828/1829-1830/1831, 1844/1845-1881.
Per gli anni 1828/1829-1830/1831 solo lettera di evasione al conto, per gli anni 1868-1876 solo quietanze.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 334
112
Ente
Consiglio scolastico locale di Vigo di Ton
{222}
1894 - [1923]
Luoghi
Vigo di Ton (Ton, TN)
Archivi prodotti
Fondo Documentazione dell'archivio del Consiglio scolastico locale di Vigo di Ton, 01/01/1894 - 31/12/1901
Storia
Il Consiglio scolastico locale di Vigo venne costituito nel 1894; era composto dai rappresentanti del comune di Vigo e
da quelli del comune di Masi, dal parroco, dal capocomune di Vigo, dal sorvegliante locale scelto fra le persone del
paese sede di scuola e nominato dal Consiglio scolastico provinciale di Trento. Il parroco ricopriva la carica di
presidente. Il Consiglio scolastico locale provvedeva alla nomina dei maestri, alla presentazione del preventivo per il
fabbisogno scolastico, alla visita e alla sorveglianza delle scuole. Nel 1895 il parroco presentò le sue dimissioni
dall'incarico di presidente per subentrati problemi di salute.
Il Consiglio scolastico locale di Vigo venne probabilmente soppresso nel 1923 in seguito all'applicazione della Riforma
Gentile.
Funzioni, occupazioni e attività
Il Consiglio scolastico locale (1), nominato in ogni comunità scolastica in ottemperanza della legge del 30 aprile 1892
n. 7, aveva funzioni di sorveglianza sulle scuole popolari pubbliche e sugli asili infantili, sui corsi speciali di
insegnamento collegati alle scuole popolari pubbliche e, infine, sui corsi di perfezionamento per ragazze del circondario
scolastico. Prima di questa legge era in vigore il "Regolamento politico per le scuole elementari" pubblicato l'11 agosto
1805: la scuola aveva carattere conservativo-religioso-morale-politico; era affidata alla chiesa la sorveglianza scolastica,
l'approvazione dei programmi e dei libri di testo, la proposta dei maestri definitivi e la nomina degli assistenti e dei
supplenti; spettavano ai Comuni le spese per gli edifici e gli stipendi dei maestri. In seguito la legge del 25 maggio
1868, n. 48, recante le disposizioni di massima sui rapporti della scuola con la chiesa, demandava la suprema direzione
e sorveglianza su tutto ciò che riguardava l'istruzione e l'educazione al Ministero dell'istruzione, al Consiglio scolastico
provinciale, al Consiglio scolastico distrettuale e al Consiglio scolastico locale. Il Consiglio scolastico locale era
composto dai rappresentanti della chiesa cattolica, della scuola, dei comuni formanti la comunità scolastica, dal
sorvegliante della scuola locale e dal patrono della scuola, se c'era. Il curatore d'anime del territorio cui apparteneva la
scuola rappresentava gli interessi religiosi della scolaresca e aveva diritto di voto; al suo posto poteva essere nominato
dall'autorità ecclesiastica superiore un sacerdote. Tale istituzione venne soppressa con la riforma Gentile del 1923 e
tutte le mansioni affidatele dalla legge del 1892 furono assegnate ad altri organi (patronati, sindaci, direttori didattici,
ispettori).
113
Note
(1) Le seguenti note sono tratte dalla scheda-soggetto redatta nel 1999 da Anna Guastalla per il Servizio beni librari e
archivistici della Provincia autonoma di Trento, alla quale si rimanda per un approfondimento e per la bibliografia.
114
fondo K
Documentazione dell'archivio del Consiglio scolastico locale di Vigo di
Ton, 1894 - 1901
fascicoli 1
Soggetti produttori
Consiglio scolastico locale di Vigo di Ton, 1894 - [1923]
Lingua
Italiano
115
{223}
serie K 1
{224}
Carteggio e atti, 1894 - 1901
fascicoli 1
{225}
K 1.1 b. 1
"Consiglio scolastico locale"
1894 - 1901
Corrispondenza, circolari, preventivi per il fabbisogno delle scuole.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 249
116
Ente
{226}
Società agricola operaia cattolica
1902 - [1914]
Archivi prodotti
Fondo Documentazione dell'archivio della Società agricola operaia cattolica di Vigo di Ton, 01/01/1904 - 31/12/1914
Storia
Nel questionario preparato in occasione della visita pastorale del 1911, il parroco di Vigo scrive: "Esiste la Società
operaia cattolica dal 1902 e non fa alcun danno" (1). La Società quindi venne fondata in seguito alle disposizioni del I
Congresso Cattolico Trentino, tenutosi in quell'anno, in cui si era sottolineata l'esigenza di diffondere e rafforzare le
Società agricole operaie cattoliche.
Non si hanno ulteriori notizie del sodalizio di Vigo, dall'unico registro presente in archivio si può dedurre che ad essa
erano iscritti una novantina di soci, aveva una direzione composta da un presidente, dall'assistente ecclesiastico e da
quattro soci che si riuniva periodicamente; un altro organo era l'assemblea generale durante la quale venivano eletti
anche i revisori dei conti e il cassiere. Nel 1907 la Società vantava il diritto a tempo indeterminato di usufruire di un
locale del Comune, questa sala quale luogo di ritrovo, era aperta tutte le sere. La Società possedeva alcuni mobili, alcuni
giochi da tavolo, un crocifisso, un libretto bancario e alcuni libri. Le tasse d'iscrizione erano mensili.
Il lunedì e il giovedì sera si teneva un'ora di lezione sul diritto civile "spiegando le cose principali più comuni e
pratiche" (2).
L'ultima riunione documentata è del 1914, probabilmente gli eventi bellici hanno fatto cessare l'attività del sodalizio.
Note
(1) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Vigo di Ton, Carteggio e atti, fasc. 7.
(2) Cfr. Società agricola operaia cattolica di Vigo di Ton, Registri dei verbali delle riunioni, reg. 1.
117
fondo L
Documentazione dell'archivio della Società agricola operaia cattolica di
Vigo di Ton, 1904 - 1914
registri 1
Soggetti produttori
Società agricola operaia cattolica, 1902 - [1914]
Lingua
Italiano
118
{227}
serie L 1
Registri dei verbali delle riunioni, 1904 - 1914
{228}
registri 1
{229}
L 1.1
"Società agricola operaia cattolica. Protocollo e conti"
1904 maggio 12 - 1914 febbraio 10
Registro dei verbali delle riunioni con alcune rese di conto.
Capovolgendo il registro:
elenco dei porta-bandiera, 1906, 1908.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 33
119
Ente
Primissaria curata dei Santi Fabiano e Sebastiano
{230}
1734 ottobre 3 - 1987 gennaio 24
Luoghi
Masi di Vigo (Ton, TN)
Altre Forme autorizzate del nome
Curazia dei Masi di Vigo
Archivi prodotti
Fondo Ufficio curaziale dei Santi Fabiano e Sebastiano in Masi di Vigo, 01/01/1764 - 31/12/1990
Storia
Masi di Vigo è il primo paese che si incontra sulla sinistra del fiume Noce, entrando nella valle di Non dal passo della
Rocchetta. Ecclesiasticamente gli abitanti di Masi dipendevano dal parroco di Vigo di Ton, alla cui chiesa si recavano
per assistere alle funzioni e per ricevere i sacramenti. Il 3 ottobre 1734 venne eretta, a favore degli abitanti del paese,
una primissaria, cioè un beneficio che permetteva di mantenere un sacerdote per la celebrazione della messa mattutina,
detta 'prima messa'. Il sacerdote veniva eletto dalla comunità con il consenso e approvazione del parroco di Vigo; aveva
l'obbligo di visitare gli infermi, di recarsi in parrocchia nelle feste principali per assistere alle funzioni e di tenere, nelle
feste e nelle domeniche, la Dottrina Cristiana per i fanciulli e per gli adulti. Nel 1812, in una relazione, si annotava che
nella chiesa non si conservava né il Santissimo Sacramento né il battistero, inoltre non si celebravano le funzioni della
Settimana Santa né si distribuiva la comunione pasquale (1).
Nel 1836 i vicini, congregati in pubblica riunione, stabilirono l'integrazione della congrua per il primissario, portandola
a 200 fiorini, in seguito alla rinuncia del sacerdote, che non trovava sufficiente la dotazione.
Il 20 aprile 1839 il Capitanato del circolo di Trento approvò la richiesta di erigere il battistero nella chiesa dei Masi, alla
condizione che il Comune si assumesse le spese dell'erezione e della provvista degli oli santi senza intaccare il
patrimonio della chiesa (2).
In seguito a questa concessione vennero stesi dei capitoli per il sacerdote che regolavano le sue funzioni: "1. il
primissario è tenuto ad intervenire e assistere il Sabato Santo alla benedizione del fonte nella chiesa parrocchiale e
prenderà l'acqua in quell'occasione e gli oli santi; 2. deve pagare al parroco di Vigo annualmente un fiorino a titolo di
sua dipendenza; 3. entro 24 ore dal battesimo dovrà spedire al parroco le indicazioni del battezzato affinché il parroco
possa inscriverlo nei registri battesimali della parrocchia; 4. può tenere un registro battesimale ma non può a nessun
titolo rilasciare certificati".
Il sacerdote aveva inoltre a disposizione la canonica con l'orto, di proprietà del Comune che forniva anche la legna
necessaria per l'inverno.
I capitoli stesi nel 1897 non concedevano altre libertà al sacerdote. Egli infatti doveva celebrare la messa tutti i giorni, la
domenica mattina spiegare il Vangelo e dopo pranzo la Dottrina Cristiana a fanciulli e adulti, insegnare il catechismo
nella scuola, assistere i malati, amministrare loro i sacramenti e ascoltare le confessioni. Inoltre i diritti sulla
120
celebrazione dei matrimoni, sulle sepolture (stola bianca e nera), gli offici per i defunti erano a disposizione del parroco
al quale doveva anche spedire, dopo ogni battesimo, la nota contenente tutte le indicazioni del battezzato.
Finalmente, nel 1911, il curato chiede ed ottiene l'autorizzazione a tenere ufficialmente le matricole e con questa
acquisisce un po' più di indipendenza nei confronti del parroco. Nei capitoli del 1911 infatti si legge: "il primissario
curato dei Masi di Vigo terrà in rappresentanza del parroco, o quale incaricato, i registri dei nati e battezzati, dei
matrimoni e dei morti e potrà anche nella predetta sua qualità rilasciare attestati apponendo però sempre alla sua firma
sia nei registri che negli attestati la dizione 'Delegato parrocchiale' (...) Le pubblicazioni matrimoniali di sposi
appartenenti all'espositura si faranno tanto nella chiesa dei Masi di Vigo che nella parrocchiale. Onde però non
aggravare con ciò di doppia tassa i contraenti sarà da dividersi la tassa d'uso in due eguali parti (...) Con delegazione del
parroco benedirà pure i matrimoni dei suoi curaziani (...) Riguardo al diritto di stola, avrà la sepoltura dei bambini ed
anche degli adulti, quando però non venga invitato più di un sacerdote, nel qual caso si dovrà invitare il parroco ed
intervenendo egli in persona avrà lui il diritto di stola" (3).
Nel 1927 la popolazione dei Masi tenta di ottenere il riconoscimento a parrocchia, senza alcun successo. In quell'anno,
su impulso e opera del curato Fortunato Salvaterra e di un comitato locale, si costituisce il pio legato Rauti, dal nome
del fondo acquistato allo scopo di aumentare le entrate del curatore d'anime locale.
Il 22 gennaio 1961 il capo frazione e i capifamiglia di Masi rinunciarono al diritto di patronato lasciando mano libera
all'Ordinariato di Trento di provvedere alla nomina di un assistente spirituale.
In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986
(pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Curazia di Masi di Vigo ha
perso la personalità giuridica civile.
ELENCO PRIMISSARI CURATI DI MASI DI VIGO
1742-1750
Guglielmo Canestrini da Cloz
1751-1766
Romedio Concini da Sanzeno
1766-1797
Carlo Fedrizzi
1797-1825
Gaspare Poda
1825-1834
Matteo Sembianti
1836-1839
Carlo Quaresima, provvisore
vacante dal 1839
1842-1864
Antonio Battan da Vigo
1864-1876
Antonio Pezzi da Dercolo
1876-1877
Giuseppe Pausini, provvisore
1879-1891
Leopoldo Grandi
1891-1892
Pietro Mina
1899-1902
Giuseppe Cristofoletti
1902-1911
Norberto Reich da Spormaggiore
1913-1928
Fortunato Salvaterra da Romallo
1928-1932
Raffaele Guarnieri
1933
Norberto Sardagna, vicario curato
1934-1962
Angelo Del Convito
1962-1965
Fidenzio Luchi, anche parroco di Toss
121
1965
Flavio Maurina
1968-1989
Enrico Callovini, anche parroco di Vigo
Funzioni, occupazioni e attività
Con il termine "curazia" si vuole indicare un luogo o un territorio determinato, con chiesa propria, situata all'interno dei
confini della parrocchia, sottratta parzialmente alla giurisdizione del parroco e affidata a un curato. La curazia poteva
essere, in relazione alla parrocchia d'origine, completamente o parzialmente dipendente, o indipendente a seconda delle
concessioni ottenute a mano a mano dall'autorità ecclesiastica e civile. Nei territori soggetti alla giurisdizione austriaca
venivano riconosciute come indipendenti quelle sole stazioni di cura d'anime delle quali si poteva comprovare l'erezione
a cura indipendente con il beneplacito dello Stato. I sacerdoti che ambivano all'assegnazione del beneficio curaziale
dovevano sostenere gli esami di concorso indetti dall'Ordinariato. Il curato era tenuto a celebrare la messa "pro populo"
ed era autorizzato a tenere, senza delegazione parrocchiale, i registri di battesimo, matrimonio e morte. Nel Tirolo
tuttavia si ebbero curazie erette anche senza la presenza di tutti gli elementi descritti sopra. Tra le due guerre mondiali la
maggior parte delle curazie presenti sul territorio tridentino ottennero l'elevazione a parrocchia e il sistema curaziale fu
abolito completamente in seguito al Concordato del 1984.
Contesto generale
Diocesi di Trento
Decanato di Mezzolombardo
Parrocchia di Vigo di Ton
Fonti archivistiche e bibliografia
Fonti d’archivio
ADT, Atti Visitali
ADT, Parrocchie e curazie
Note
(1) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 'Masi di Vigo'.
(2) Ibidem.
(3) Ibidem.
122
fondo M
Ufficio curaziale dei Santi Fabiano e Sebastiano in Masi di Vigo, 1764 -
{231}
1990
registri 9, quaderni 3, fascicoli 10
Soggetti produttori
Primissaria curata dei Santi Fabiano e Sebastiano, 1734 ottobre 3 - 1987 gennaio 24
Storia archivistica
La documentazione del fondo si trovava depositata presso la canonica di Vigo di Ton.
In un atto di consegna degli enti ecclesiastici di Masi di Vigo del 1902 si segnalava che alcuni documenti "sono
custoditi nella cassetta a chiave una che serve di archivio posta nella sagrestia della chiesa di Masi coll'osservazione che
detta cassa è insufficiente per archivio per tenere in regola carte e libri stretti di canonica. Fu fatta promessa dal capo
comune di fare un armadio" (1). La promessa venne mantenuta, visto che nel 1912 si riconsegnava "un armadio di piceo
colorato ad uso archivio la cui proprietà spetta alla chiesa; quattro teche una pei documenti, l'altra per le fassioni fogli di
possesso e affittanze, una terza per memorie relative alla chiesa e la quarta contenente la benedizione della Via Crucis,
autentiche di reliquie, consegne e atto visitale" (2).
Contenuto
La documentazione conservata nel fondo è quella tipica presente in tutte le cure d'anime, composta prevalentemente dai
registri anagrafici e dai relativi atti, da registri di amministrazione, da carteggio e atti vari.
Lingua
Italiano
Incrementi previsti
Non si prevede alcun accrescimento della documentazione in quanto l'ente curazia è stato soppresso.
Note
(1) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 'Masi di Vigo'.
(2) Ibidem.
123
serie M 1
Registri dei nati e battezzati, 1900 - 1990
{232}
registri 1
Contenuto
La serie si compone di un registro sul quale sono annotati i battezzati nella chiesa curaziale di Masi di Vigo a partire dal
1900. Prima di questa data i battezzati di Masi si trovano registrati sui registri della parrocchia di Vigo di Ton. Il
registro è strutturato a tabella e riporta i dati richiesti dalle disposizioni governative: la data e l'ora di nascita, il giorno
del battesimo, le generalità del nato, dei genitori, dei testimoni e del ministro battezzante che poteva essere il parroco di
Vigo o il curato provvisto di delega.
{233}
M 1.1
"Libro dei nati e battezzati nella curazia dei Masi di Vigo dal 1900 al 1990"
1900 febbraio 9 - 1990 febbraio 11
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 84, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.
124
serie M 2
{234}
Registri dei matrimoni, 1900 - 1989
registri 1
Contenuto
La serie si compone di un registro sul quale sono annotati i matrimoni celebrati nella curazia di Masi di Vigo a partire
dal 1900. Prima di questa data i matrimoni erano registrati sui registri della parrocchia di Vigo di Ton. Il registro è
strutturato a tabella e riporta i dati richiesti dalle disposizioni governative: la data della celebrazione, il nome degli
sposi, dei testimoni e del ministro celebrante che poteva essere il parroco o il curato con delega.
{235}
M 2.1
"Libro dei matrimoni nella curazia dei Masi di Vigo dal 1 gennaio 1900"
1900 aprile 28 - 1989 agosto 5
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 44, pp. 45-112, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.
125
serie M 3
{236}
Registri dei morti, 1900 - 1989
registri 1
Contenuto
La serie si compone di un registro sul quale sono annotati i morti della curazia di Masi di Vigo a partire dal 1900 e
seppelliti in paese. Prima di questa data i morti di Masi sono registrati sui registri della parrocchia di Vigo di Ton. Il
registro è strutturato a tabella e riporta la data e l'ora del decesso, il nome del defunto, la sua religione, la causa della
morte e l'autorizzazione del medico attestante la morte.
{237}
M 3.1
"Libro dei [mo]rti nella curazia dei Masi di Vigo dal 1 gennaio 1900"
1900 agosto 24 - 1989 maggio 20
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 78, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.
126
serie M 4
{238}
Registri dei cresimati, 1911 - 1989
registri 1
{239}
M 4.1
"Registro dei cresimati della curazia dei Masi di Vigo"
1911 aprile 24 - 1989 giugno 6
Italiano
Registro; carta, legatura in tela, cc. sd 17
127
serie M 5
{240}
Stati delle anime, 1894 - sec. XX
registri 3
{241}
M 5.1
"Anagrafe dei Masi di Vigo assunta ai 24 ottobre 1894"
1894 ottobre 24 (con annotazioni fino all'8 ottobre 1986)
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 81, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.
{242}
M 5.2
"Anagrafe dei Masi di Vigo"
sec. XIX seconda metà (con annotazioni fino al 31 marzo 1986)
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 146 (bianche alcune pp.), con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.
{243}
M 5.3
"Famiglie di Masi. Matricola curaziale"
sec. XX prima metà (con annotazioni fino al 21 ottobre 1961)
Italiano
Registro; carta, legatura in tela, pp. 60, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.
128
serie M 6
Registri degli sponsali e dei consensi paterni, 1913 - 1948
{244}
registri 1
{245}
M 6.1
"Libro degli sponsali e consensi paterni"
1913 settembre 14 - 1948 marzo 14
Registro degli sponsali e dei consensi paterni al matrimonio di figli minorenni.
Italiano
Registro; carta, legatura in tela, cc. 29 n.n.
129
serie M 7
{246}
Atti matrimoniali, 1913 - 1950
fascicoli 1
{247}
M 7.1 b. 1
Atti matrimoniali
1913 - 1950
Italiano, tedesco
Fascicolo; carta, cc. 393 n.n.
130
serie M 8
{248}
Registri dei legati missari, 1913 - 1928
quaderni 1
{249}
M 8.1
"1913. Registro dei legati"
1913 - 1928
Registro dei legati missari perpetui.
Italiano
Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 4 n.n.
131
serie M 9
Registri delle soddisfazioni degli oneri missari, 1915 - 1987
{250}
quaderni 1
{251}
M 9.1
"Libro dei legati missari temporanei. 1913 dal 1932 in poi. Masi di Vigo"
1915 febbraio 27 - 1987 maggio 7
Registro delle soddisfazioni degli oneri missari temporali, 1915 febbraio 27-1946 dicembre 16;
registro delle spedizioni in Curia delle elemosine delle messe legatarie, 1945 gennaio 7-1987 maggio 7.
Italiano
Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 5 n.n.
132
serie M 10
Registri delle elemosine e delle offerte, 1913 - 1961
{252}
quaderni 1
Contenuto
La serie si compone di un quaderno sul quale si trovano le elemosine e offerte raccolte a favore di opere o associazioni
nazionali e diocesane.
{253}
M 10.1
"Registro delle collette 1913-1949. Dispense matrimoniali"
1913 - 1961 novembre 26
Registro delle elemosine e delle offerte.
A p. 11: registro dei pagamenti all'Ordinariato per le dispense matrimoniali, 1928 luglio 17-1957 giugno 3.
Italiano
Quaderno; carta, legatura in carta, pp. 21
133
serie M 12
{254}
Protocolli degli esibiti, 1885 - 1943
registri 1
{255}
M 11.1
"Protocollo esibiti Masi di Vigo"
1885 aprile 20 - 1943 giugno 15
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 87 n.n.
134
serie M 12
{256}
Carteggio e atti, 1764 - 1953
fascicoli 9
Contenuto
La serie è composta da nove fascicoli originali.
{257}
M 12.1 b. 1
"Autenzie (sic) delle S.S. Reliquie. Chiesa Masi di Vigo"
1764 - 1928
Autentiche delle reliquie.
Italiano, latino
Fascicolo; carta, cc. 9
{258}
M 12.2 b. 1
"Documento di fondazione della curazia e divisione del Comune. Foglio di possesso chiesa"
1764 (copia) - 1916
Accordo tra i vicini di Vigo, Masi e Toss in merito alla divisione di pascoli e gaggi e alla determinazione di confini (1764 copia del
1927); determinazione della congrua comunale al curato (1836); foglio di possesso fondiario della chiesa (1909); atto di donazione di
un campo alla chiesa (1916).
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 15
{259}
M 12.3 b. 1
"Capitolate del curato del 1918, del 1924, del 1928 etc. e visita canonica"
1839 - 1928; 1953
Autorizzazione vescovile all'erezione del battistero (1839), decreto di concessione della custodia del Santissimo Sacramento (1864),
protocolli delle riunioni comunali per l'assegnazione del salario al curato (1912, 1918, 1924, 1928), autorizzazione alla tenuta delle
matricole; decreto visitale del 1953.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 15
{260}
M 12.4 b. 1
"Fassioni. Atti di consegna"
1866 - 1932
Prospetti del patrimonio del beneficio primissariale e delle pie fondazioni (1866, 1929, 1932), atti di consegna (1891-1928), fassioni
del curato (1900-1925).
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 82
135
{261}
M 12.5 b. 1
"Culto. Chiesa di Masi"
1900 - 1932
Corrispondenza con le autorità ecclesiastiche in relazione a celebrazioni, binazioni, processioni, erezione della Via Crucis, richiesta
di dispense, benedizione di campane, quietanze di pagamento di messe, deleghe per la celebrazione di matrimoni, ecc.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 50
{262}
M 12.6 b. 1
"Decreti civili"
1906 - 1926
Avvisi, circolari, comunicazioni provenienti dal Capitanato distrettuale di Mezzolombardo, dal Giudizio distrettuale di
Mezzolombardo, dalla Prefettura e da altre autorità civili.
Italiano, tedesco
Fascicolo; carta, cc. 211
{263}
M 12.7 b. 1
"Miscellanea"
1911 - 1940
Elenco dei portatori della statua della Madonna in processione negli anni 1902-1911, circolari e corrispondenza varie con il curato,
memoria della costituzione della Unione per la famiglia (1916), richiesta per l'orario del suono delle campane, lettera alla
popolazione dei Masi del tenente dei Bersaglieri, costituzione della Società dei padri di famiglia e del Circolo giovanile, orario delle
funzioni nella chiesa (1924), ecc.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 38
{264}
M 12.8 b. 1
"Fondazioni 1913-1927"
1913 - 1925
Documentazione e carteggio relativo a fondazioni missarie, alle Missioni, a legati testamentari.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 26
{265}
M 12.9 b. 1
"Registro matricole. Notificazioni nati-matrimoni. Masi di Vigo"
1913 - 1948
Comunicazioni di promesse di matrimonio, certificati di nati, matrimoni e morti avvenute fuori curazia, richieste di certificati,
carteggio relativo a matrimoni, ecc.
Italiano, tedesco
Fascicolo; carta, cc. 41
136
Ente
{266}
Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano
[1579] -
Luoghi
Masi di Vigo (Ton, TN)
Archivi prodotti
Fondo Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano in Masi di Vigo, 01/01/1820 - 31/12/1989
Storia
La chiesa di Masi di Vigo è intitolata ai Santi Fabiano e Sebastiano; di essa si fa menzione negli atti visitali del 1579
(1). In quel tempo aveva un unico altare consacrato e possedeva un calice con coppa d'argento, due ampolline di
terracotta, un messale vecchio, due candelieri di ferro e una campanella. Nel 1655 i visitatori diedero il permesso
d'ingrandirla "ad longitudinem fornicis ante ingressum" e di costruire il campanile. Nel 1742 la chiesa è detta "noviter
aedificata" (2).
Il 20 aprile 1839 il Capitanato del circolo di Trento approvò la richiesta di erigere il battistero nella chiesa dei Masi, alla
condizione che il Comune si assumesse le spese dell'erezione e della provvista degli oli santi senza intaccare il
patrimonio della chiesa (3).
Il primissario Antonio Battan, morto nel 1864, lasciò una somma di denaro allo scopo di costituire un fondo per
l'illuminazione della chiesa; lo stesso anno, su richiesta dei curaziani, l'Ordinariato concesse la facoltà di conservare il
Santissimo Sacramento nella chiesa di Masi a patto che il capitale lasciato da Antonio Battan e le altre offerte di privati
donate allo scopo venissero investiti.
La chiesa viene così descritta da Simone Weber: "sorge isolata nella parte più elevata dell'abitato, volta ad oriente e
benché sia una costruzione di necessità, senza pretese d'arte, pure appoggiata quasi con grazia allo sfondo cupo del
monte, attrae lo sguardo del passeggero e l'occhio vi si riposa con compiacimento. Il campaniletto che l'affianca, con
certa aria di protezione, porta due campane fuse nel 1923" (4).
La chiesa veniva amministrata da sindaci che presentavano le rese di conto al parroco di Vigo e al capocomune. Nella
resa di conto della chiesa stesa nel 1894 si legge che essa aveva come introiti interessi su capitali, affitti di fondi e le
elemosine. Le uscite consistevano in pagamenti (al sacrestano, al sindaco), per imposte e per il mantenimento
dell'edificio (5).
La chiesa amministrava inoltre il legato detto delle "Sante Missioni" e il "Pio legato Rauti", istituito nel 1927 su
impulso del curato Fortunato Salvaterra e di un comitato locale. Il legato prende il nome dal fondo acquistato allo scopo
di aumentare le entrate del curatore d'anime; il terreno era di proprietà della chiesa.
Il 14 luglio 1988, il ministro dell'Interno attesta che l'ente Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano con sede in Masi di
Vigo è da ritenersi dotato di personalità giuridica civile ed è da considerarsi un Ente autonomo (6).
Condizione giuridica
ente autonomo
137
Funzioni, occupazioni e attività
Il curatore d'anime era il legittimo amministratore della sostanza della chiesa curata, come anche delle chiese annesse e
di tutte le fondazioni istituite a favore delle stesse. Il patrimonio della chiesa era costituito dagli apparati, dagli utensili,
dagli arredi sacri di cui essa è provvista per il culto divino, dagli altri beni mobili di sua proprietà, come pure dai
fabbricati, fondi, capitali, introiti, diritti ad essa appartenenti, i cui proventi sono destinati a sopperire ai bisogni del
culto divino e al mantenimento in buono stato dei fabbricati. Il parroco svolgeva la sua attività di responsabile
amministrativo affiancato dai fabbricieri (detti anche sindaci o massari), quali rappresentanti della comunità.
L'istituzione e l'azione dei fabbricieri vennero disciplinate da un decreto napoleonico del 26 maggio 1807: venivano
nominati per decreto ministeriale o prefettizio, erano generalmente tre per ciascuna chiesa e duravano in carica cinque
anni. Nella diocesi di Trento venne emanata nel 1865 una normativa relativa all'amministrazione delle chiese che
disciplinava, tra l'altro, anche il rapporto del curatore d'anime coi fabbricieri. Il primo era considerato l'organo
ecclesiastico dell'amministrazione e a lui competeva la principale direzione; i fabbricieri gli erano affiancati "tanto allo
scopo di prestargli assistenza, quanto nella loro qualità di rappresentanti della comunità ecclesiastica (...). Tanto il
curator d'anime che i fabbricieri devono sempre aver cognizione di quanto concerne l'amministrazione". I fabbricieri
venivano di regola proposti al curatore d'anime; il loro ufficio durava due anni, salvo la possibilità di essere
riconfermati. Dal 1874 (Legge 7 maggio 1874, Boll. Leggi dell'Impero n. 50) spettava al decano il diritto di nominare i
fabbricieri proposti dalla comunità. Le fabbricerie erano perciò organi amministrativi dipendenti dall'autorità
ecclesiastica, ai quali era demandata l'amministrazione dei beni temporali di una chiesa, con esclusione di qualsiasi
ingerenza nelle questioni di culto. Anche il Codice di diritto canonico del 1917 (cann. 1183-1184) contemplava
espressamente la fabbriceria, escludendola però da molte ingerenze (elemosine di messe, ordine della chiesa e del
cimitero, disposizione e custodia dei libri parrocchiali, ecc.). Lo stesso Codice conferiva alla chiesa personalità
giuridica, con il diritto di acquistare, ritenere, amministrare liberamente ed indipendentemente da ogni potere civile beni
temporali per il conseguimento dei propri fini (can. 1495). Dove mancava la fabbriceria, l'amministratore unico era il
rettore della chiesa, sotto l'esclusivo controllo dell'Ordinario. Il parroco o rettore della chiesa, che faceva sempre parte
di diritto della fabbriceria, per la natura stessa dell'ente ne era il presidente. Il Concordato del 1929 e il regio decreto del
26 settembre 1935 ridimensionarono ulteriormente la rilevanza delle fabbricerie. L'ente chiesa parrocchiale è stato
soppresso in seguito all'applicazione degli adempimenti in materia di revisione concordataria seguiti alla legge 20
maggio 1985 n. 222, e all'entrata in vigore del relativo regolamento di esecuzione (decreto 13 febbraio 1987, n.33), in
particolare in seguito all'approvazione dei decreti con i quali è stata stabilita la sede e la denominazione dei nuovi enti
parrocchia.
Contesto generale
Diocesi di Trento
Decanato di Mezzolombardo
Parrocchia di Vigo di Ton
Fonti archivistiche e bibliografia
Fonti d’archivio
ADT, Atti Visitali
ADT, Parrocchie e curazie
ADT, Libro B
138
Note
(1) Cfr. ADT, Atti Visitali, n. 3, c. 396.
(2) Ibidem, n. 43, c. 239.
(3) Ibidem, Parrocchie e curazie, 'Masi di Vigo'.
(4) Cfr. WEBER S., Le chiese della Val di Non nella storia e nell'arte. Vol. III i decanati di Taio, Denno e
Mezzolombardo, Mori, 1992 (ristampa anastatica), p. 203.
(5) Cfr. Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano in Masi di Vigo, Resoconti, fasc. 1.
(6) Ibidem, Registri di cassa, reg. 4.
139
fondo N
Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano in Masi di Vigo, 1820 - 1989
registri 7, quaderni 2, fascicoli 4
Soggetti produttori
Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano, [1579] -
Lingua
Italiano
140
{267}
serie N 1
Registri di amministrazione, 1820 - 1961
{268}
registri 2
Contenuto
La serie si compone di due registri di amministrazione dei beni della chiesa filiale. Una parte di essi raccoglie le rese di
conto che i fabbricieri della chiesa presentavano in presenza del parroco di Vigo e del capocomune.
{269}
N 1.1
"Libro dell'amministrazione delle rendite della venerabile chiesa figliale dei Masi"
1820 gennaio 12 - 1851 [dicembre 31]
Registro delle rese di conto dei sindaci della chiesa per gli anni 1818-1851.
Alla fine delle uscite per l'anno 1849: prospetti delle locazioni dei fondi della chiesa, 1821 febbraio 17.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 91 n.n.
{270}
N 1.2
"Chiesa Masi di Vigo li 7 genaio 1883"
1855 gennaio 10 - 1961 dicembre 23 (con annotazioni fino all'8 febbraio 1963)
- Registro delle riscossioni degli affitti e degli interessi sui capitali, 1878 novembre 14-1917 gennaio 24;
- registro di cassa, 1919-1961 dicembre 23 (con annotazioni fino all'8 febbraio 1963);
- registro delle riscossioni degli affitti, 1934-1943;
capovolgendo il registro:
- registro delle rese di conto per gli anni 1853-1865, 1855 gennaio 10-1866 marzo 10.
All'interno del piatto anteriore, all'inizio e alla fine delle rese di conto e sul piatto posteriore: annotazioni di entrate e uscite, 1878
novembre 28-1886 febbraio 5.
Italiano
Registro; carta, legatura in carta, cc. 100 n.n.
141
serie N 2
{271}
Urbari, 1913 - 1957
registri 1
Contenuto
Per la corretta e vigile amministrazione dei beni della chiesa e per dimostrare la regolarità della gestione del patrimonio,
si faceva uso di un particolare tipo di registro chiamato "inventarium" o "urbarium". In esso si registravano i fondi, gli
stabili e i capitali di proprietà di un ente, la loro estensione, la rendita annuale, il nome dei locatari, le scadenze dei
pagamenti degli interessi, la durata delle locazioni, le ipoteche, le garanzie ed eventuali altre annotazioni.
{272}
N 2.1
"Urbario dei capitali e stabili della chiesa e del legato dei Masi di Vigo"
[1913] - 1957
cc. sd 1-21: urbario dei beni stabili e dei capitali della chiesa, [1913]-1957.
A c. sd 22: registro delle riscossioni degli affitti del fondo Rauti per il curato, 1942-1957;
a c. sd 50: elenco della sostanza del beneficio curaziale, 1925-1928;
a c. sd 70: urbario della sostanza del legato "Sante Missioni", 1917 maggio 27-1926.
Italiano
Registro; carta, legatura in tela, cc. sd 70 (bianche molte cc. sd)
142
serie N 3
{273}
Partitari, 1913 - 1932
registri 1
Contenuto
Il partitario, o libro maestro, è un registro suddiviso in tante partite distinte quante sono le persone con le quali subentra
un rapporto di interesse. Una parte delle registrazioni è relativa alla descrizione del credito e un'altra alla registrazione
degli acconti e/o saldi a mano a mano che avvengono i versamenti da parte del debitore.
{274}
N 3.1
"1913. Partite dei capitali della chiesa di Masi di Vigo"
1913 - 1932 dicembre 14
Partitario dei capitali.
Italiano
Registro; carta, legatura in carta, pp. 20
143
serie N 4
{275}
Registri di cassa, 1917 - 1989
registri 2, quaderni 2
Contenuto
La serie si compone di due registri e due quaderni che riportano le registrazioni di cassa dell'amministrazione della
chiesa e delle fondazioni da essa amministrate: le Sante Missioni che per fondazione erano legate alla chiesa e la
gestione del fondo Rauti, acquistato per aumentare le entrate del curato ma amministrato dalla fabbriceria della chiesa.
Altre registrazioni di cassa della chiesa per il periodo 1919-1961 si trovano in Chiesa dei Santi Fabiano e Sabastiano in
Masi di Vigo, Registri di amministrazione, reg. 2.
{276}
N 4.1
"1917. Registro S.S. Missioni"
1917 - 1932 gennaio 1
Registro di cassa.
All'inizio: breve storia della fondazione ed elenco dei capitali, 1917-1927.
Italiano
Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 3 n.n.
{277}
N 4.2
"1925. Fondo Rauti della curazia di Masi di Vigo"
1925 gennaio 1 - 1964 febbraio 5
Registro di cassa.
All'inizio: cronaca dell'acquisto del fondo, 1925.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 21 n.n.
{278}
N 4.3
"Chiesa curaziale di Masi di Vigo. Che vorrebbe essere libro cassa entrata-uscita"
1927 - 1944 aprile 4
Italiano
Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 14 n.n.
{279}
N 4.4
"Masi di Vigo. Libro cassa 1) Fondo Rauti 2) Chiesa SS. Fabiano e Sebastiano"
1962 agosto 14 - 1989 ottobre 24
- Registro di cassa del fondo Rauti per il curato, 1964 dicembre 31-1969 ottobre 27;
- registro di cassa della chiesa, 1962 agosto 14-1989 ottobre 24.
All'inizio: annotazione relativa alla trasformazione della chiesa in ente ecclesiastico autonomo, 1987.
Italiano
Registro; carta, legatura in carta, cc. 27 n.n.
144
serie N 5
Registri dei verbali delle riunioni della fabbriceria, 1913 - 1942
{280}
registri 1
Contenuto
La serie è composta da un registro che riporta i verbali delle riunioni della fabbriceria della chiesa dei Masi di Vigo;
essa era composta dal curato e da due fabbricieri che lo coadiuvavano nella gestione amministrativa della chiesa.
{281}
N 5.1
"Libro di sessioni della fabbriceria"
1913 marzo 19 - 1942
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 61 n.n.
145
serie N 6
{282}
Resoconti, 1894 - 1985
fascicolo 1
Contenuto
La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del
1855 spettava agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento
nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica"
pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro,
la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i
resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa
documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al
curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non
apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose.
{283}
N 6.1 b. 1
Resoconti
1894; 1931 - 1985
Nn. 1-18
Manca il resoconto per l'anno 1959.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 141 n.n.
146
serie N 7
{284}
Carteggio e atti, 1875 - 1963
fascicoli 3
{285}
N 7.1 b. 1
Carteggio e atti
1875 - 1948 (con allegati dal 1864)
Carteggio e atti relativi all'amministrazione dei beni della chiesa: mutui, decreto di nomina del fabbriciere, diffide di pagamento,
inventari (1895, 1910, 1929), atto di consegna al nuovo sacrestano, prestiti di guerra, fassioni (1900-1922), capitolati d'asta per
l'affitto dei fondi (1902-1930), repertorio degli atti ricevuti (1923-1933), ecc.
Italiano, tedesco
Fascicolo; carta, cc. 204
{286}
N 7.2 b. 1
Arredi sacri e lavori
1896 - 1930
Documentazione relativa alla realizzazione di un altare, al restauro della sacrestia e della chiesa, all'ampliamento del cimitero,
quietanze, preventivi, acquisto statue, ecc.
Contiene 3 disegni.
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 52
{287}
N 7.3 b. 1
Fondo Rauti
1924 - 1943; 1963
Documentazione relativa alla formazione di un legato per l'aumento della congrua al curato amministrato dalla fabbriceria della
chiesa: donazione, inventario, resoconto; atti di locazione (1963).
Italiano
Fascicolo; carta, cc. 50
147
Ente
Confraternita del Santissimo Sacramento
{288}
[1923] - ante 2004
Luoghi
Masi di Vigo (Ton, TN)
Archivi prodotti
Fondo Confraternita del Santissimo Sacramento in Masi di Vigo, 01/01/1923 - 31/12/1953
Storia
Non si sono potute reperire notizie certe sulla data di erezione della confraternita del Santissimo Sacramento a Masi di
Vigo. Anticamente i confratelli della frazione erano iscritti alla confraternita della parrocchia di Vigo di Ton (1).
L'unico registro presente in archivio parte dal 1923, in esso è annotata l'iscrizione di 30 "soci" (2). Le entrate erano
costituite dalle tasse d'iscrizione e le uscite dal pagamento delle messe in suffragio dei confratelli defunti e delle messe
di fondazione.
Nel 2004 un decreto vescovile soppresse tutte le confraterite ancora attive nella diocesi: fra queste non rientrava però la
confraternita del Santissimo Sacramento di Masi, che dunque doveva essere già estinta.
Funzioni, occupazioni e attività
Le confraternite sono pie congregazioni di persone laiche associate per attendere ad esercizi di culto e anche di
beneficenza. Esse possono essere canonicamente erette dalla competente autorità ecclesiastica, oppure mancare di tale
approvazione e in questo caso sono enti di natura laicale. Norme generali circa l'erezione delle confraternite, da
osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse, furono stabilite da papa Clemente VIII (Bolla "Quaecumque a Sede
Apostolica" del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse
un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il
curatore d'anime ricoprì presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era
chiamato a garantirne il retto funzionamento. Un interesse particolare dell'autorità ecclesiastica era dedicato
all'amministrazione dei redditi dei vari sodalizi. Ad essa provvedeva un massaro, che ogni anno doveva rendere conto
del suo operato. Per le associazioni trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di
messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti. Durante il periodo napoleonico le confraternite
religiose furono soppresse, ad eccezione di quelle del Santissimo Sacramento, seguendo provvedimenti analoghi a
quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese durante la loro dominazione nel Trentino. Infatti il decreto del 25
aprile 1810 art. I stabiliva: "Sono proibite in tutto il Regno le confraternite, le congregazioni, le compagnie ed in genere
tutte le società religiose laicali eccettuate le confraternite sotto la denominazione del Santissimo, delle quali potrà
esistere una sola presso ciascuna parrocchia sotto la direzione e dipendenza dell'Ordinariato e del parroco rispettivo per
l'esercizio delle sacre funzioni" e l'art. IV prevedeva che i beni e le rendite delle confraternite del Santissimo fossero
amministrati dai fabbriceri delle chiese parrocchiali e sussidiarie.
148
Contesto generale
Diocesi di Trento
Note
(1) Cfr. Confraternita del Santissimo Sacramento in Vigo di Ton, Registri degli iscritti.
(2) Cfr. Confraternita del Santissimo Sacramento in Masi di Vigo, Registri di cassa, reg. 1.
149
fondo O
Confraternita del Santissimo Sacramento in Masi di Vigo, 1923 - 1953
registri 1
Soggetti produttori
Confraternita del Santissimo Sacramento, [1923] - ante 2004
Lingua
Italiano
150
{289}
serie O 1
{290}
Registri di cassa, 1923 - 1953
registri 1
{291}
O 1.1
"Confraternita del St. Sacramento. Vedi decreto di erezione che così definisce"
1923 - 1953 dicembre 8
Registro di cassa.
Alla fine: registro delle iscritte al "Santo abitino della beata Vergine del Carmelo", 1937 luglio 16-1941 luglio 16.
Italiano
Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 13 n.n.
151
INDICE ANALITICO
DELLE COSE NOTEVOLI
Altari
5, 109, 191, 201, 286
Archivio storico della parrocchia di Vigo di Ton
1
Arredi sacri
103, 130, 134
Battistero
230, 259, 266
Benedizioni
134, 159, 261
Caduti in guerra
22
Campane
159, 261, 263, 266
Campanile
127, 266
Canonica di Masi di Vigo
230
Canonica di Vigo di Ton
1, 2, 118, 127, 160, 231
Cappella del Sacro Cuore di Vigo di Ton
85, 167
Cappella del Santissimo Rosario nella chiesa parrocchiale di
Vigo di Ton
130
Cimitero
2, 20, 127, 154, 286
Cinema parrocchiale di Vigo di Ton
117
Colera
20
Concessione d'indulgenza
127
Congresso cattolico trentino
226
Consacrazioni
5, 127
Consacrazioni di chiesa e di altare
191
Coro parrocchiale di Vigo di Ton
157
Cronache e memorie
5, 10, 194
Fonte battesimale
2, 7
Immagine dell'Assunta di Vigo di Ton
86
Indulgenze
96, 97
Inventari
86, 99, 103, 118, 125, 127, 134, 153, 160,
179, 191, 194, 200, 285
Lavori chiesa
10
Organo
134
152
Processioni
102, 116, 134, 261, 263
Reliquie
101, 191, 257
Restauri
97, 142, 144, 154, 286
Sacrestano
118, 127, 130, 157, 160, 191, 285
Sacrestia
286
Santo abitino della beata Vergine del Carmelo di Masi di
Vigo
291
Statua della Madonna Assunta di Vigo di Ton
134
Statua della Madonna delle Grazie di Vigo di Ton
134
Statua dell'Addolorata di Vigo di Ton
134
Statua di Sant'Anna di Vigo di Ton
86
Statue
85, 103, 286
Via Crucis
134, 154, 231, 261
Visite pastorali
2, 99, 104, 127, 226, 259
153
INDICE ANALITICO
DELLE ISTITUZIONI
Altare di Sant'Antonio di Vigo di Ton
Vedi Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio
di Vigo di Ton
Archivio Diocesano Tridentino di Trento
1, 3
Archivio provinciale di Trento
1
Asilo parrocchiale di Vigo di Ton
Vedi Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton
Beneficio curaziale di San Nicolò di Toss
103
Beneficio Endrizzi di Vigo di Ton
2, 69, 86, 99, 113, 118, 127, 134, 135, 136,
137, 142, 155, 158, 168, 180, 181, 183, 184,
186, 190
Beneficio Marcolla all'Altare di Sant'Antonio di Vigo di Ton
86, 99, 113, 142, 172, 191, 192, 194, 195,
196, 200
Beneficio parrocchiale di Santa Maria Assunta di Vigo di Ton
86, 99, 102, 113, 118, 119, 121, 123, 125,
126, 155
Beneficio Pedron di Toss
2, 107
Beneficio primissariale di Masi di Vigo
260, 272
Beneficio primissariale Marcolla don Romedio di Vigo di Ton
2, 19, 69, 86, 99, 113, 118, 127, 135, 136,
137, 142, 155, 158, 168, 169, 171, 172, 173,
175, 179, 180, 183, 212
Bersaglieri
263
Cancelleria aulica di Vienna
44
Cantone di Primiero
218
Cantone di Tobiano
218
Capitanato circolare di Trento
230, 266
Capitanato distrettuale di Mezzolombardo
262
Cappella della Madonna delle Grazie di Vigo di Ton
86, 154, 160, 161, 163, 167
Cappella di San Giorgio nel castello Thun di Ton
2, 97
Cappellania di San Giorgio di Vigo di Ton
97
Cappellania di San Vigilio nel castel Thun di Ton
97, 107
Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano di Masi di Vigo
100, 118, 127, 230, 231, 232, 257, 258, 261,
266, 267, 269, 270, 272, 274, 275, 278, 279,
285
Chiesa di San Nicolò di Toss
7, 103, 107, 118, 127
154
Chiesa di San Pietro di Vigo di Ton
97
Chiesa di San Vigilio di Vigo di Ton
85, 86, 96, 97, 98, 127
Chiesa di Santa Maria Assunta di Vigo di Ton
5, 62, 63, 86, 102, 113, 127, 128, 129, 130,
131, 132, 134, 135, 136, 137, 139, 140, 141,
142, 152, 153, 154, 155, 156, 160, 168, 191,
201, 230
Circolo giovanile di Masi di Vigo
263
Commissione aulica centrale d'organizzazione, Vienna
4, 13, 18
Commissione missionaria di Vigo di Ton
115
Comune di Masi di Vigo
118, 218, 222, 230, 266
Comune di Toss
118
Comune di Vigo di Ton
2, 118, 127, 168, 180, 218, 222, 226
Confraternita del Santissimo Rosario di Vigo di Ton
2, 211
Confraternita del Santissimo Sacramento di Masi di Vigo
288, 289, 291
Confraternita del Santissimo Sacramento di Vigo di Ton
2, 113, 118, 134, 201, 202, 204, 205, 207,
211, 288
Confraternita della Dottrina cristiana di Vigo di Ton
2
Congregazione di carità di Vigo di Ton
132, 218, 219, 220, 221
Congregazione di Santa Dorotea di Vigo di Ton
87, 88
Consiglio scolastico locale di Vigo di Ton
222, 223, 225
Consiglio scolastico provinciale di Trento
222
Curazia di Masi di Vigo
1, 2, 100, 233, 234, 235, 236, 237, 239
Curazia di San Nicolò di Toss
2, 16
Curia arcivescovile di Trento
2, 127, 191, 251
Decanato di Mezzolombardo
109, 127
Diocesi di Trento
2, 4, 13, 18, 24, 27, 127, 266
Dipartimento dell'Alto Adige
218
Fabbriceria della chiesa curata di Masi di Vigo
275, 280, 281, 287
Fabbriceria della chiesa parrocchiale di Vigo di Ton
135, 142, 145, 146, 158, 168, 180, 190, 191
Federazione provinciale delle scuole materne di Trento
212
Fondo Missioni di Vigo di Ton
85, 86, 108, 115
Fondo poveri di Vigo di Ton
221
Giudizio distrettuale di Mezzolombardo
105, 107, 127, 180, 190, 191, 262
155
Giunta provinciale di Trento
1
Governo per il Tirolo e Vorarlberg
147
Legato Sante Missioni di Masi di Vigo
266, 272, 275, 276
Ministero dell'Interno del Regno d'Italia
218
Ministero dell'Interno, Direzione generale degli archivi di
Stato
1
Opera di San Vigilio
81, 115
Opera di soccorso per le chiese rovinate dalla guerra,
Venezia
159
Ordinariato vescovile di Trento
1, 2, 108, 109, 118, 129, 160, 168, 191, 230,
253
Ordine dei frati Predicatori
109
Pane di Sant'Antonio di Vigo di Ton
80
Parrocchia di San Nicolò di Toss
1, 2, 103
Parrocchia di Santa Maria Assunta di Vigo di Ton
1, 2, 4, 9, 11, 16, 21, 31, 39, 84, 95, 127, 230,
232, 234, 236
Pieve di Livo
118
Pieve di Santa Maria Assunta di Vigo di Ton
7
Pieve di Torra
2
Pio legato Rauti di Masi di Vigo
230, 266, 272, 275, 277, 279, 287
Prefettura di Trento
111, 262
Pretura di Mezzolombardo
105, 218, 220
Primissaria curata dei Santi Fabiano e Sabastiano di Masi di
Vigo
230
Principato vescovile di Trento
2, 118
Provveditorato agli studi di Trento
212
Regno d'Italia
13
Regno d'Italia, Ministero per il culto
147
Sacra Congregazione del Concilio di Roma
201
Scuola elementare di Vigo di Ton
117
Scuola materna parrocchiale di Vigo di Ton
168, 212, 213, 217
Segretariato diocesano del cinema di Trento
117
Società agricola operaia cattolica di Vigo di Ton
226, 227, 229
156
Società dei padri di famiglia di Masi di Vigo
263
Società dell'Adorazione perpetua di Vigo di Ton
87, 88
Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici
della Provincia autonoma di Trento
1
Stipendio Pedron di Toss
107
Terz'Ordine di San Francesco di Vigo di Ton
87, 89, 90, 91, 211
Ufficio amministrativo diocesano di Trento
147, 164, 176, 187, 197, 282
Ufficio Belle Arti di Trento
194
Unione per la famiglia di Masi di Vigo
263
Vicinia di Masi di Vigo
258
Vicinia di Toss
258
Vicinia di Vigo di Ton
258
157
INDICE ANALITICO
DEI NOMI DI PERSONA
Aliprandini Stefano, parroco di Vigo di Ton poi arciprete di
Malé
2
Andreotti Giovanni Battista da Bolentina, beneficiato a Vigo
di Ton
69, 70
Arnoldo Francesco, parroco di Vigo di Ton
1, 2, 127, 212
Battan Antonio da Vigo di Ton, beneficiato a Vigo di Ton
69, 72
Battan Antonio, primissario curato di Masi di Vigo
230, 266
Battisti Luigi di Trento, pittore
154
Bettin Antonia, benefattrice della cappella della Madonna
delle Grazie di Vigo di Ton
167
Boemo Nicolò, cappellano della cattedrale e parroco di Vigo
di Ton
2
Brigà Celestino, vicario parrocchiale di Vigo di Ton
2
Callovini Enrico, parroco di Vigo di Ton e reggente di Masi
di Vigo
2, 230
Calovi Giovanni, parroco di Vigo di Ton
2
Campi Bartolomeo, parroco di Vigo di Ton
2
Canestrini Guglielmo da Cloz, primissario curato di Masi di
Vigo
230
Chilovi Giovanni, parroco di Vigo di Ton
2, 8, 118
Clemente VIII, papa
201, 288
Concini Romedio da Sanzeno, primissario curato di Masi di
Vigo
230
Corradi Paolo da Borgo Valsugana, parroco di Vigo di Ton
2
Cristani Cristoforo da Rallo, parroco di Vigo di Ton
2, 118
Cristofoletti Giuseppe, primissario curato di Masi di Vigo
230
de Hausen Giovanni (diocesi di Bressanone), parroco di Vigo
di Ton
2
de Tono Simone, parroco di Vigo di Ton
2
Della Chiesa Francesco, vescovo suffraganeo di Trento
127
Eller Leopoldo Maria da Tres, parroco di Vigo di Ton
2, 7, 14
Eller Urbano da Tres, vicario parrocchiale di Vigo di Ton
2, 62
Endrici Celestino, vescovo di Trento
27
158
Endrici (de) Giorgio da Rallo, parroco di Vigo di Ton
2
Endrizzi Baldassarre, fondatore del beneficio Endrizzi di
Vigo di Ton
19, 180
Endrizzi, famiglia
127
Federici Pietro, beneficiato di San Giorgio a Castel Thun
2
Fedrizzi Carlo, primissario curato di Masi di Vigo
230
Ferrari Francesco da Mezzolombardo, parroco di Vigo di
Ton
2, 88, 93
Frasnelli Remigio, cassiere della chiesa parrocchiale di Vigo
di Ton
136
Giuliani Giovanni, parroco di Vigo di Ton
2
Giuliani Tommaso, sacerdote
2
Giuseppe II d'Asburgo, imperatore
201, 288
Gosetti Domenico da Bolentina, parroco di Vigo di Ton
2, 96, 118, 121, 127
Gottardi Alessandro Maria, vescovo di Trento
104
Grandi Leopoldo, primissario curato di Masi di Vigo
230
Gregorio, vescovo suffraganeo di Giorgio Lichtenstein
vescovo di Trento
98
Guardi Francesco, pittore
154, 191
Guardi Pietro Antonio da Amazzago, parroco di Vigo di Ton
2, 14, 19
Guglielmo, pievano di Vigo di Ton
2
Guntero, cappellano della cattedrale e parroco di Vigo di
Ton
2
Lochner Armenio, vicario parrocchiale di Vigo di Ton
2
Luschin Francesco Saverio, vescovo di Trento
61, 66, 69
Mano Mariano, vescovo suffraganeo di Trento
127
Marco da Cles, parroco di Vigo di Ton
2
Marcolla Baldassare, amministratore dell'Altare di
Sant'Antonio di Vigo di Ton
191
Marcolla, famiglia di Vigo di Ton
191, 194, 196, 200
Marcolla Giovanni Battista, fondatore di un legato missario a
Vigo
7
Marcolla Gregorio, benefattore della cappella della
Madonna delle Grazie di Vigo di Ton
160
159
Marcolla Guglielmo, vicepievano di Vigo di Ton
2
Marcolla Romedio, fondatore del beneficio primissariale di
Vigo di Ton
19, 168
Marcolla Romedio, sacerdote economo della famiglia Thun
2
Mina Pietro, primissario curato di Masi di Vigo
230
Moggio Francesco da Cles, parroco di Vigo di Ton
2
Moggio Giovanni Giacomo, parroco di Vigo di Ton
2
Panizza Leonardo, parroco di Vigo di Ton
2
Paolo V, papa
4, 13, 18, 24, 27
Passi Luca da Bergamo, missionario
88
Pausini Giuseppe, provvisore di Masi di Vigo
230
Pecher Osvaldo da Fels (diocesi di Bressanone), parroco di
Vigo di Ton
2
Pedron Antonio fu Francesco, fondatore del beneficio Pedron
di Toss
107
Pedron, famiglia di Toss
107
Pedron Nicolò, curato di Toss
2
Pedron Nicolò fu Antonio, beneficiato di San Vigilio a Vigo di
Ton
2
Pedron Nicolò fu Francesco, fondatore del beneficio Pedron
di Toss
107
Pezzi Antonio da Dercolo, beneficiato a Vigo di Ton
69, 71, 230
Pio X, papa
38
Poda Gaspare, primissario curato di Masi di Vigo
230
Prew Mattia de Ror (diocesi di Augusta), parroco di Vigo di
Ton
2
Quaresima Carlo, provvisore di Masi di Vigo
230
Reich Norberto da Spormaggiore, primissario curato di Masi
di Vigo
230
Rossi Erminia, maestra e fondatrice della scuola materna di
Vigo di Ton
212
Salvaterra Fortunato da Romallo, primissario curato di Masi
di Vigo
230, 266
Sembianti Matteo, primissario curato di Masi di Vigo
230
Stoffella Domenico, parroco di Vigo di Ton
2, 125
160
Tacchi Bernardo di Como, architetto
127
Thun Alessandro di Castel Caldes
118
Thun Brigida, contessa
118
Thun, conti di Vigo di Ton
2, 97, 101, 118, 127
Thun Domenico Antonio, vescovo di Trento
127
Thun Emanuele Maria, vescovo di Trento
20, 127
Thun Filippo, conte
118
Thun Matteo, conte
9
Thun Pietro Vigilio, vescovo di Trento
127
Thun Sigismondo Alfonso, vescovo di Trento
127
Thun Sigismondo di Castel Caldes
118
Thun Vigilio
118
Tisi Giovanni Battista da Giustino, parroco di Vigo di Ton
2, 118
Tolameotti Giovanni Battista, vicario parrocchiale di Vigo di
Ton
2, 25, 31
Tommazzolli Anna da Cles, benefattrice di Vigo di Ton
108
Torresani Giuseppe, parroco di Vigo di Ton
2
Vandoi Leonardo, parroco di Vigo di Ton
2
Vedovelli Giacinto, parroco di Vigo di Ton
2, 26, 99, 121, 127
Vigilio, santo, vescovo di Trento
127
Weber Simone
266
Zadra Antonio da Taio, parroco di Vigo di Ton
2, 191
Zadra Marco, sacerdote istruttore della famiglia Thun
2
Zambaiti Simone Albano, vicario generale del vescovo di
Trento
61, 66
Zendroni Leonardo, vicario generale del vescovo di Trento
201
Zini Giovanni Battista da Cavareno, parroco di Vigo di Ton
2
161
INDICE ANALITICO
DEI TOPONOMI
Austria
218
Bordiana
118
Bozzana
118
Buenos Aires (Argentina)
160
Castel Thun (Ton)
121, 127
Castelletto, frazione di Ton
102
Dardine, frazione di Taio
102
Doi (a la), località di Vigo di Ton
118
Favogna
2
Masi di Vigo, frazione di Ton
2, 4, 99, 100, 102, 103, 127, 204, 205, 230,
241, 255, 263
Mastellina
14
Mezzolombardo
2
Noce, fiume
2, 230
Pietra (alla, della), località di Vigo di Ton
191, 194
Ponte della Rocchetta
2
Ponte San Cristoforo sotto la Rocchetta
2
Pozza (alla), località di Toss
118
Preghena
87, 88
Rauti, località di Masi di Vigo
266
Rinascico, torrente
2, 191
Rocchetta, passo
230
Tirolo
44
Toss, frazione di Ton
2, 4, 99, 102, 103, 127, 204, 205
Trentino
118, 201, 218, 288
Valle di Non
2, 127, 230
Vigo d'Anaunia
Vedi Vigo di Ton, frazione di Ton
Vigo di Ton, frazione di Ton
2, 4, 10, 17, 23, 61, 93, 99, 102, 107, 118,
127, 204, 205
162
163