parrocchie - Parrocchia DI Salionze ed Oliosi
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S. MESSE E CELEBRAZIONI PARROCCHIE Dal 13 al 27 luglio 2014 DI Lunedì 14 ore 8.00 a Salionze Messa Martedì 15 Ore 08.00 a Oliosi Mercoledì 16 Ore 08.00 a Salionze B.V. Maria del Carmelo Giovedì 17 MESSA SOSPESA Venerdì 18 Ore 8.00 a Salionze Sabato 19 Ore 18.30 settimo di Adriana Dal Molin a Salionze Def. Bazzoli Elvio – Dario e Carlo DOMENICA 20 luglio XVI DOMENICA TEMPO ORDINARIO Ore 08.00 a Salionze Ore 10.00 a Oliosi def, Maria e Franceco Ore 11.15 a Salionze Lunedì 21 ore 20.30 a Salionze Messa e adorazione fino 21.30 Martedì 22 Ore 08.00 a Oliosi Mercoledì 23 Ore 08.00 a Salionze Giovedì 24 MESSA SOSPESA Venerdì 25 Sabato 26 Ore 8.00 a Salionze S. GIACOMO APOSTOLO Ore 18.30 a Salionze SS Gioacchino ed Anna Def. Francesco - Silvio e Elisa DOMENICA 27 luglio XVI TEMPO ORDINARIO Ore 08.00 a Salionze Ore 10.00 a Oliosi Ore 11.15 a Salionze OLIOSI E SALIONZE Avvisi dal 13 luglio al 27 luglio 13 LUGLIO XV TEMPO ORDINARIO Telefono don Alberto 349 8225102 Mail [email protected] Dal vangelo secondo Matteo Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo». Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!». Per riflettere... Quel che si vede (ma non si dice) della foto dei due papà gay La sequenza fotografica in cui due uomini – una coppia gay canadese – abbracciano, commossi, un neonato ancora sporco di liquido amniotico, ha fatto il giro del mondo, pubblicata sui giornali con titoli che si appellano esplicitamente all’emozione del lettore. L’emozione c’è, ma non è empatica. È piuttosto un indefinibile turbamento che coglie qualunque donna osservi le foto dei due, che, a torso nudo, tengono il piccolo pelle contro pelle. In una sola inquadratura, ai margini, si intravede il profilo di una donna dall’espressione smarrita e sofferente; è la donna che ha tenuto quel bimbo nel suo grembo per nove mesi, che lo ha appena partorito, e deve subito consegnarlo ad altri, come da contratto. È stata pagata per questo, ha fatto il suo lavoro. Nelle foto successive scompare. Non è una madre, è solo una prestatrice d’opera, come l’altra, la sconosciuta che ha fornito a pagamento gli ovociti; perché chi ordina un bambino come un oggetto da confezionare, non vuole che sia legato biologicamente a una sola donna, e preferisce che ci siano due madri, una genetica (quella da cui sono prelevati gli ovociti) e una gestazionale (quella che presta l’utero). Poi naturalmente queste madri spariranno, e non ci sarà più nessuna madre. Le lacrime dell’uomo che ha finalmente il bimbo in braccio sono comprensibili, ma anche terribili. Non è l’emozione di un papà che ha assistito al parto, che ha tenuto la mano della compagna, che ha vissuto con lei la gravidanza. Qui non c’è un padre, perché non c’è più una madre. La donna è esclusa, negata, a malapena appare nell’angolo di un’unica immagine, ma deve essere cancellata perché si costruisca la Grande Finzione, quella di una genitorialità senza corpo, senza sesso e senza relazioni naturali. Quel bimbo non potrà riascoltare, nelle braccia della mamma, vicino al suo cuore, il battito cardiaco che l’ha accompagnato nell’utero, un suono per lui confortante e abituale. Non saprà mai che ci si può attaccare al seno, succhiando il latte prodotto solo per lui. Non sentirà l’odore della madre, l’odore dolce della morbida pelle del seno e del latte. Quel bimbo è stato ottenuto attraverso il nuovo mercato della genitorialità, che prevede procedure ben definite: cataloghi da cui selezionare le cosiddette “donatrici”, mediatori competenti, avvocati, contratti, pagamenti, penali da pagare se il contratto non è rispettato. La foto dovrebbe emozionare, perché dimostra che una coppia gay può “avere” un figlio. In realtà dimostra che non lo può avere, e soprattutto dimostra che due papà non fanno una mamma. VITA DELLA COMUNITA’ CELEBRAZIONI MESSE Lunedì 14 ore 8.00 messa a Salionze I venerdì l’orario estivo della Messa è alle ore 8.00 Lunedì 21 ore 20.30 Messa a seguire l’adorazione I giovedì la messa è sospesa CAMPO PRIMA E SECONDA MEDIA Partenza ore 9.00 martedì 15 da Salionze CAMPO terza media e adolesenti Partenza ore 9.00 lunedì 21 da Salionze PROCESSIONE DELL’ASSUNTA 14 AGOSTO 20.45 A OLIOSI