Ruggeri - Giordano Bruno - Società Astronomica Italiana
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Ruggeri - Giordano Bruno - Società Astronomica Italiana
GIORDANO BRUNO SETTIMANA DELL’ASTRONOMIA ANNO 2016 S T I L O LO SCHEMA CONCETTUALE DELLA SCIENZA MODERNA • Il nuovo modo di vedere la Natura La Natura è un «ordine oggettivo», non ha un’anima, non ha elementi spirituali, deve essere disantropomorfizzata. La Natura è un «ordine causale, nulla avviene a caso. Permane la «causa efficiente»: la forza che genera il «fatto». La Natura è un insieme di relazioni governate da leggi: i principi invarianti attraverso cui la «natura» opera ( i codici). LO SCHEMA CONCETTUALE DELLA SCIENZA MODERNA • Il Nuovo modo di concepire la scienza 1. La scienza è un sapere sperimentale: si osservano i fatti, di essi si fa esperimento con ipotesi e verifica; 2. La scienza è un sapere «matematico», fatto di calcolo, misura, quantificazione… 3. Il fine della scienza è la conoscenza oggettiva del mondo, le sue leggi, i suoi fenomeni. 4. Nel ‘600 nascono le Accademie: dei Lincei a Roma (1601), della Società reale a Londra (1662), della Scienza a Parigi con il Colbert (1666), delle Scienze a Berlino (1700) e a Pietroburgo e Vienna, per impulso di Leibniz. LA RIVOLUZIONE ASTRONOMICA LA NUOVA FILOSOFIA DELL’INFINITO • La Rivoluzione Astronomica non è solo un fatto astronomico e scientifico, ma una nuova idea filosofica del mondo. • Due sono i momenti suscettibili di analisi: a) dal geocentrismo all’eliocentrismo (Copernico) b) dal «mondo chiuso» di Copernico all’universo «aperto» di G. Bruno. • Copernico con il De rivolutionibus orbium celestium… opera contro la cosmologia greco-medievale che concepiva il mondo: unico – chiuso – finito – di sfere concentriche diviso in due parti qualitativamente distinte. LA RIVOLUZIONE ASTRONOMICA LA NUOVA FILOSOFIA DELL’INFINITO • Copernico, in un brano del De Rivolutionibus…,sostine di lasciare alle discussione dei filosofi il problema dell’infinità del cosmo. Di fatto, il suo universo è ancora finito, anche se egli ha notevolmente ampliato il cielo delle stelle fisse, affermandone l’incommensurabilità e immensità. • Di conseguenza, la rivoluzione copernicana a, vrebbe rischiato di fermarsi a metà, senza l’ulteriore apertura del cosmo, senza Giordano Bruno. LA RIVOLUZIONE ASTRONOMICA LA NUOVA FILOSOFIA DELL’INFINITO • L’universo «aperto» di Bruno • Con audacia intellettuale B. supera il passato e prospetta l’apertura del cosmo. • L’idea della pluralità di mondi e della infinità del tutto si ebbe già in Grecia con Democrito, ripreso da Lucrezio con «Sulla Natura». Ma questo fu ritenuto un «filone eretico», rigettato dalla cultura ufficiale che sosteneva la Cosmologia finitistica greco-cristiana. • Il primo pensatore sostenitore della infinità dei mondi è B. Prima di lui N. Cusano sosteneva solo l’universo interminato. LA RIVOLUZIONE ASTRONOMICA LA NUOVA FILOSOFIA DELL’INFINITO • L’intuizione di Bruno in «De l’infinito universo et mundi» Se la terra è un pianeta che gira intorno al Sole, le stelle, che si riteneva attaccate all’ultima parete del mondo, non potrebbero essere, in tutto o in parte, immobili Soli circondati dai rispettivi pianeti? Sicché: l’universo anzicchè essere formato da un sistema unico, il nostro, non potrebbe ospitare un numero illimitato di stelle-Soli, disseminati nei vasti spazi del firmamento? LA RIVOLUZIONE ASTRONOMICA LA NUOVA FILOSOFIA DELL’INFINITO • Le 5 tesi cosmologiche bruniane 1. 2. 3. 4. 5. Abbattimento delle mura esterne dell’universo. Pluralità dei mondi e la loro abitabilità. Identità di struttura tra cielo e terra. Geometrizzazione dello spazio cosmico. Infinità dell’universo. LA RIVOLUZIONE ASTRONOMICA LA NUOVA FILOSOFIA DELL’INFINITO • La cosmologia di Bruno Diversamente da Copernico che riteneva il cosmo sferico e finito, per Bruno è infinito e ha dovunque «centro e periferia». I mondi, i soli, e le terre sono in numero infinito. Contro Aristote le sostiene che i «motori» sono intrinseci alle singole parti del cosmo. L’infinità del cosmo è dimostrata in base all’onnjpotenza di Dio che non può limitarsi alla formazione di un mondo finito, entrando così in contrasto con la Chiesa. Con De la causa, principio et uno sostiene inoltre l’animazione infinita della Natura, e Dio e Natura sono l’uno presso l’altra. LA RIVOLUZIONE ASTRONOMICA LA NUOVA FILOSOFIA DELL’INFINITO