Regolamento Interno - Scuole Pie Fiorentine

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Regolamento Interno - Scuole Pie Fiorentine
Premessa
Il presente “Regolamento”, pur nel presupposto di garantire ampio spazio di creatività e nel rispetto delle singole
persone, come delle diverse componenti della Comunità Educante (PP. Scolopi, Docenti, non Docenti, Genitori,
Alunni, Ex-alunni), si propone di offrire, con direttive e norme precise, chiare indicazioni per un’intensa e
proficua collaborazione nell’ambito delle varie attività educative. Norme e direttive che devono essere conosciute
e rispettate da tutti coloro che fanno parte della Comunità stessa. Infrazioni, in quanto serio ostacolo per il
conseguimento delle finalità proprie dell’Istituto, possono essere motivo di richiamo.
L’istituto “Scuole Pie Fiorentine”, gestito dai PP. Scolopi, è una Comunità Educante che ha come finalità la
formazione integrale degli alunni in una visione cristiana della vita, secondo i principi fondamentali e la dinamica
educativa esposti nel proprio “Progetto Educativo”. Al conseguimento di tale finalità devono concorrere tutte le
sue componenti, rendendosi disponibili ad assumere responsabilità nell’ambito della formazione umana e
cristiana degli alunni.
Prima Parte - Docenti
Indicazioni Didattiche
1. Come membri attivi e propulsori della Comunità Educante, gli insegnanti, in conformità alle indicazioni della
Direzione, del Collegio Docenti, dei Consigli d’Istituto e di Classe, collaborano al buon andamento dell’Istituto nel
rispetto delle sue finalità. In particolare sono responsabili dell’indirizzo didattico ed educativo del loro
insegnamento e moralmente impegnati nel favorire una crescita responsabile degli alunni.
2. Al fine di garantire l’indispensabile uniformità d’indirizzo, che caratterizza l’Istituto secondo lo spirito del
“Progetto Educativo”, il docente deve rendersi disponibile, pur nel rispetto del proprio “stile” didattico e
pedagogico, a frequenti scambi di esperienze con i colleghi e la Direzione.
3. All’inizio di ogni anno scolastico i docenti sono impegnati, singolarmente o in riunioni collegiali, a definire la
programmazione didattica annuale, secondo i moderni criteri pedagogici. Eventuali accordi per momenti
interdisciplinari devono essere riportati nella programmazione stessa.
4. Nello svolgimento del programma didattico, ogni docente, singolarmente o in contatto interdisciplinare con i
colleghi, nell’ambito delle tecniche proprie della disciplina, utilizzi al massimo le strutture fornite dalla scuola:
biblioteca, gabinetti scientifici, sussidi audiovisivi, ecc., e interessi costantemente gli alunni attraverso i canali del
dialogo educativo: spiegazioni, interrogazioni, compiti scritti, libri di testo, compiti a casa, esercitazioni varie di
riepilogo, ricerche didattiche, ecc..
5. La presentazione e spiegazione degli argomenti di studio e di ricerca da parte dei docenti costituisce una fase
importante e fondamentale nel processo di apprendimento degli alunni. Essa dovrà essere adeguata alla
comprensione degli alunni stessi, quindi contraddistinta da chiarezza, semplicità e brevità espositiva,
corrispondente ad una ben determinata programmazione didattica e che eviti il rischio dell’improvvisazione. Il
riferimento ai libri di testo e ad altre fonti bibliografiche e di ricerca, renderà più stimolante ed efficace l’azione
del docente.
6. Nell’affrontare le varie fasi programmatiche dovrà essere ricercato un ritmo adeguato alle esigenze della
classe, che eviti sia l’eccessiva fretta che gli inutili ritardi e, per quanto possibile, in contemporanea azione
interdisciplinare con le discipline parallele.
7. Nel dialogo educativo, siano privilegiate interrogazioni condotte in modo attivo e stimolante, sì da servire,
oltre che come verifica dell’apprendimento, dell’interesse e dell’ordine nell’impegno di studio, anche come
approfondimento dei vari argomenti e come dialogo comunitario della classe nel suo complesso. Sono quindi da
evitare forme di interrogazione che non suscitino interesse in tutti gli alunni.
8. I compiti scritti in classe (almeno tre per quadrimestre) dovranno essere tempestivamente e accuratamente
corretti e, dopo esauriente presentazione, motivo di discussione e approfondimento con gli alunni. Per evitare la
coincidenza di compiti scritti o l’eccessiva vicinanza di compiti diversi per la stessa classe, i singoli docenti
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dovranno programmare le date delle varie esercitazioni scritte all’inizio di ogni trimestre o quadrimestre,
registrandole sul Giornale di Classe.
9. Nella scelta dei libri di testo i docenti terranno presenti, oltre agli orientamenti e alle indicazioni ministeriali e
dei Consigli di Classe, le finalità specifiche di ispirazione cristiana del nostro Istituto. Per una efficace
utilizzazione di questo importante mezzo di apprendimento e degli altri sussidi bibliografici che potranno essere
forniti dalla Biblioteca di Istituto, gli insegnanti daranno agli alunni opportune indicazioni metodologiche.
10. I compiti a casa, sempre trascritti sul Giornale di Classe, dovranno essere di moderata estensione, senza
eccessivo aggravio per gli alunni, mai assegnati per punizione disciplinare, ma con oculata attenzione didattica e
pedagogica, tenendo presente il lavoro assegnato anche dagli altri docenti per lo stesso giorno. L’assegnazione
giornaliera dei compiti, sempre in riferimento al programma effettivamente svolto e con possibilità di
collegamenti costruttivi ed organici, consentiranno agli alunni di dar prova della loro crescita culturale e del loro
senso di responsabilità.
11. Esercitazioni e ricerche didattiche, che tanto rilievo assumono nella moderna metodologia didattica, al fine di
stimolare l’impegno e l’interesse interdisciplinare degli alunni, dovranno essere preventivamente ed
accuratamente illustrate dai docenti e attuate sempre sotto la loro guida. È necessario evitare che questa attività
didattica si risolva in una semplice trascrizione manuale, priva di creatività e di vero senso di ricerca.
12. Nel contesto delle attività scolastiche, particolare rilievo assumono i corsi di aggiornamento, che possono, in
ore non coincidenti con l’orario scolastico, essere promossi o suggeriti dalla Direzione o dal Collegio Docenti. Gli
Insegnanti sono invitati a rendersi disponibili a questo impegno secondo il calendario stabilito o concordato.
Sintesi conclusiva degli aspetti didattici
Perché l’era educativa e didattica della scuola riesca efficace, si richiama alla necessità di individuare e
significare agli alunni gli obiettivi intermedi e finali per ogni disciplina, obiettivi che la scuola deve comunque
realizzare e sui quali deve valutare il profitto degli alunni stessi. Si precisa che tali obiettivi non devono essere
confusi con ciò che il docente vuole o deve fare, è con la successione dei contenuti programmatici. Il modo
esatto di una loro formulazione è quello di individuare ciò che ci si deve aspettare dall’alunno, come risultato di
un apprendimento costruttivo e ciò che egli deve saper compiere quando deve dimostrare il possesso
dell’obiettivo stesso, al momento di una verifica di valutazione. A tale riguardo si sottolinea che l’insegnante
deve sentire, come suo impegno primario, quello di promuovere la formazione di tutti gli alunni, attraverso la
assimilazione sistematica e critica della cultura da parte di ciascuno. Da tale esigenza deriva la disponibilità di
ogni docente a considerare l’alunno come centro dell’azione educativa e a tener conto dei suoi modi di
apprendere, accordandoli con i contenuti e i metodi didattici, attraverso una costante ricerca di appropriate
strategie di apprendimento. Gli Insegnanti prediligano un rapporto educativo aperto, rispettoso di ogni alunno e
quindi sempre disponibile a considerare problematiche della loro crescita umana.
Indicazioni metodologiche e disciplinari
13. Il Professore è tenuto a conoscere ed attuare gli adempimenti burocratici previsti dal Regolamento Ufficiale e
quelli eventuali richiesti dall’Istituto. Il Registro del Professore e il Giornale di Classe devono essere tenuti con
particolare cura ed esattezza. Giorno per giorno devono essere segnati in modo leggibile: a) sul Registro del
Professore: data, assenze, voti di profitto, argomenti spiegati, compiti scritti, esercizi corretti; b) sul Giornale di
Classe: data, materia, firma di presenza, assenze, compiti assegnati, compiti scritti in classe, argomenti svolti,
ritardi, uscite anticipate, giustificazioni delle assenze, rapporti disciplinari. Il Registro del Professore e il Giornale
di classe devono essere lasciati nella Sala Professori, negli appositi cassetti, a disposizione della Direzione.
14. Si raccomanda la massima collaborazione nel segnare ogni giorno gli assenti sia sul Registro del Professore
che nel Giornale di classe, riportando con precisione la giustificazione dell’assenza e l’eventuale autorizzazione
della Direzione per l’ammissione in classe senza la giustificazione stessa.
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15. L’alunno senza giustificazione firmata dalla Direzione o da un delegato non può essere ammesso in classe.
L’alunno che ha dimenticato la giustificazione può essere eccezionalmente ammesso con il permesso scritto dalla
Direzione, ma rimane l’obbligo di giustificare il giorno seguente, pena la sospensione dalle lezioni.
16. Per nessun motivo gli insegnanti possono consentire l’allontanamento degli alunni dall’aula. Per l’uscita
straordinaria è necessaria la previa autorizzazione scritta della Direzione confermata da una telefonata da parte
della famiglia.
17. Nel caso che un alunno presenti chiari segni di indisposizione, deve essere data comunicazione alla
Direzione, che provvederà agli accertamenti dovuti.
18. È assolutamente vietata a tutti i docenti la semplice espulsione dall’aula degli alunni indisciplinati, con la
conseguente sosta nei corridoi.
Gli inconvenienti che si possono verificare in simili casi, sconsigliano tale provvedimento. Qualora, per motivi di
particolare gravità, l’insegnante fosse costretto ad allontanare l’alunno dall’aula, dovrà farlo accompagnare in
Direzione dal rappresentante di classe, con il rapporto scritto sul Giornale di Classe. L’uso dei rapporti disciplinari
dovrà essere moderato, per evitarne l’infrazione e, quindi, l’inefficacia. L’insegnante dovrà assicurasi che la
Direzione ne abbia presa opportuna e tempestiva visione.
19. Gli elaborati scritti devono essere accuratamente corretti e tempestivamente riconsegnati in visione agli
alunni entro 10 giorni. Il voto espresso dovrà essere accompagnato da un breve giudizio. Questi elaborati
mensili dovranno essere lasciati in Sala Professori entro 20 giorni dalla compilazione. I lavori svolti nell’ultimo
mese dell’anno scolastico dovranno essere consegnati in Sala Professori almeno tre giorni prima delle operazioni
di scrutinio.
20. Durante lo svolgimento dei compiti scritti, gli insegnanti non possono far uscire dall’aula gli alunni che
abbiano terminato il loro elaborato. Se il periodo di svolgimento delle prove scritte interessa l’ultima ora di
lezione, i docenti possono autorizzare l’uscita anticipata agli alunni della Scuola Media Superiore, previo accordo
con la Direzione, e non prima di 15 minuti dal termine delle lezioni.
21. I compiti a casa dovranno essere assegnati e trascritti sul Giornale di classe, tenendo conto delle lezioni date
da altri colleghi e di eventuali impegni extrascolastici o parascolastici, documentati e approvati dalla Presidenza.
22. I docenti dovranno esigere che gli alunni siano forniti degli opportuni sussidi didattici come libri di testo,
quaderni, strumenti tecnici, ecc. Particolare attenzione dovrà essere rivolta all’uso corretto del diario.
23. Durante le assemblee di classe, due ore mensili autorizzate dalla Presidenza, l’insegnante deve rimanere in
aula, al fine di controllare con discrezione l’aspetto disciplinare. Se non sollecitato dagli alunni, si astenga da
interventi personali.
24. La partecipazione degli insegnanti alle gite scolastiche deve essere sentita come impegno inderogabile onde
preparare e accompagnare i valori culturali che le gite stesse debbono avere. Le gite di più giorni, autorizzate
dal Collegio Docenti, approvate, nei loro aspetti organizzativi e concreti, dal Consiglio d’Istituto e, per la parte
didattica, dai Consigli di Classe, sono ammesse per le classi della scuola secondaria di secondo grado. Le gite di
un giorno, consentite per le altre classi, dovranno essere suggerite, per motivazioni didattiche, dagli stessi
docenti e approvate dal Consiglio di Classe. Per motivi organizzativi viene richiesto che le classi trovino il modo
di abbinarsi per congruità di età e di tipo di studio e presentino la richiesta entro il 15 marzo. La Direzione
provvederà all’organizzazione pratica: ad ogni gita dovranno essere presenti almeno due insegnanti.
25. Per l’eventuale settimana bianca valgono le disposizioni ministeriali.
26. Per una efficiente utilizzazione delle strutture didattiche (biblioteca, gabinetti scientifici, gabinetto linguistico,
aula di Informatica, sussidi audiovisivi), i docenti dovranno personalmente rendersi conto dei sussidi disponibili
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presso la scuola e richiederne preventivamente l’uso. Sarà utile, a tale riguardo, il suggerimento fatto alla
Presidenza per opportune integrazioni.
27. Gli insegnanti, che abbiano particolari motivi di lamentela per il profitto e/o la condotta degli alunni,
dovranno informare la Direzione che, sentiti gli insegnanti e gli allievi interessati, ne darà comunicazione alle
famiglie e deciderà i provvedimenti del caso. I docenti potranno, comunque, richiedere la presenza dei genitori
per specifici ed opportuni colloqui, utilizzando gli appositi moduli giacenti in Segreteria.
28. Nei giorni e nelle ore fissate per il colloquio con le famiglie, i docenti attenderanno e riceveranno i genitori
nei locali predisposti dalla Direzione (Sala Professori, Sala di Attesa, Aule preventivamente predisposte), mai
nelle classi durante le lezioni, in Segreteria o nei corridoi.
29. L’ora di udienza settimanale per i colloqui con le famiglie degli alunni, secondo l’orario comunicato, dovrà
essere rigorosamente rispettata. Solo in caso di necessità la Direzione potrà disporre l’utilizzo della suddetta ora
per la sostituzione di docenti assenti.
30. La presenza e la partecipazione attiva alle adunanze del Collegio Docenti e dei Consigli di classe, alle riunioni
dei genitori delle rispettive classi e alle attività collegiali dell’Istituto è condizione indispensabile al buon
funzionamento della Comunità Educante e i professori non vi si possono sottrarre senza gravi e giustificati motivi
che devono essere tempestivamente comunicati alla Direzione. Il tempo e il luogo di tali incontri non debbono
interferire con gli impegni scolastici dei singoli insegnanti.
31. I docenti sono tenuti al segreto d’ufficio su ciò che è argomento di discussione o valutazione nei Consigli di
classe, soprattutto durante le operazioni di scrutinio.
32. La stesura della Programmazione Iniziale dovrà essere consegnata in Presidenza, per essere conservata tra
gli atti dei singoli Consigli di classe, non oltre il 30 ottobre di ogni anno scolastico.
33. Al termine dell’anno scolastico dovranno essere consegnati in Direzione una relazione finale sullo
svolgimento di ogni disciplina e il programma svolto firmato da due allievi per la Scuola Media Superiore.
34. L’orario scolastico, nel rispetto soprattutto delle ragioni didattiche relative alla classe, è stabilito dalla
Direzione. Le esigenze dei singoli docenti saranno tenute presenti nei limiti del possibile, purché non siano in
contrasto con una conveniente distribuzione didattica. Gli insegnanti hanno l’obbligo di uniformarvisi con
puntualità ed esattezza.
35. Gli insegnanti della prima ora, dopo aver firmato il Registro di Presenza in Sala Professori, dovranno trovarsi
in classe almeno 10 minuti prima dell’inizio delle lezioni ed esercitare una opportuna vigilanza durante l’ingresso
degli alunni. Gli insegnanti della Scuola Primaria almeno 20 minuti prima per accogliere i bambini all’ingresso.
Seguirà l’appello, il controllo degli assenti del giorno e delle giustificazioni d’assenza, la trascrizione degli assenti
su appositi moduli da notificare alla Presidenza.
36. Gli insegnanti delle ore successive sono pregati di presentarsi almeno 5 minuti prima degli orari stabiliti, per
garantire la puntualità al cambio dei colleghi, per apporre la firma di presenza, per prendere visione e firmare
eventuali ordini del giorno.
37. Gli insegnanti devono effettuare il cambio di aula con una certa sollecitudine, evitando di soffermarsi a
parlare tra loro sulla porta o nei corridoi.
38. Durante l’intervallo, ciascun insegnante è tenuto a controllare il comportamento degli alunni, che deve
essere improntato ad una moderata ed educata distensione. Essendo i docenti responsabili del comportamento
dei propri alunni, non permettano che questi si rechino negli altri piani dell’Istituto e che in aula accedano alunni
di altre classi. È opportuno che i professori partecipino alla vita scolastica anche in questo momento, dialogando
con gli alunni.
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39. Al termine dell’intervallo gli insegnanti esigano il rientro immediato degli alunni e ordine disciplinare per la
ripresa della lezioni. I ritardatari saranno ammoniti e, se recidivi, passibili di rapporto disciplinare.
40. Durante le lezioni l’insegnante non può allontanarsi dall’aula per alcun motivo. In caso di grave necessità
potrà farlo avvisando, tramite il rappresentante di classe o il personale non docente, la Presidenza e non senza
aver provveduto alla propria sostituzione, anche solo momentanea. Di eventuali disordini e inconvenienti che si
verificassero durante un’assenza non notificata, essi saranno ritenuti responsabili.
41. Gli spostamenti dalle classi per motivi didattici (palestre, laboratori, sale di proiezioni) dovranno avvenire
ordinatamente e sotto la diretta sorveglianza dei docenti interessati.
42. Al termine delle lezioni, gli insegnanti della Scuola Secondaria di primo grado dovranno accompagnare con
ordine i propri alunni all’uscita. Gli alunni delle classi della Scuola Secondaria di secondo grado potranno uscire
liberamente dalle aule e avviarsi con compostezza all’uscita. Al fine di favorire ordine all’uscita degli allievi, si
richiede la presenza degli insegnanti per le scale e quindi si sconsiglia l’uso dell’ascensore.
43. Per l’assegnazione dei posti in aula, nelle classi della Scuola Secondaria di secondo grado, i docenti potranno
rimettersi alla libera scelta degli alunni, purché motivi di carattere disciplinare o didattico non esigano altrimenti.
Nelle classi della Scuola Secondaria di primo grado sarà il docente coordinatore, sentiti i colleghi, a stabilire i
posti degli alunni, indicandone la distribuzione su una pianta dell’aula.
44. Gli Insegnanti possono comunicare con la Segreteria in tutti i momenti liberi dagli impegni scolastici. A
nessuno è tuttavia consentito di accedere ai locali interni della stessa o visionare atti d’ufficio, eccettuati i casi
manifestamente attinenti alla propria funzione docente o di collaborazione con la Direzione.
45. Le relazioni personali tra insegnanti, alunni e loro famiglie dovranno svolgersi solo nell’ambito di un rapporto
educativo e didattico. Ai docenti è fatto divieto di impartire lezioni private agli alunni delle classi del proprio
corso e di esaminare candidati ai quali abbiamo impartito lezioni private.
46. Per lezioni private impartite ad alunni estranei alla scuola, i docenti dovranno richiedere preventiva
autorizzazione alla Direzione.
47. Per l’Educazione Fisica degli alunni che presentino difficoltà momentanee o prolungate nel tempo, gli
insegnanti devono accertarsi del caso e, comunque, far partecipare l’alunno in questione alle attività della
classe, assegnando compiti che lo possano coinvolgere personalmente. Nei casi di particolare attenzione i
docenti interessati devono rivolgersi al Preside, per opportune decisioni.
Seconda parte - Alunni
Gli alunni, con grande senso di responsabilità per la propria formazione umana e cristiana, devono considerare la
scuola e le attività didattico-educative come principali occupazioni della loro vita giovanile, in base alle quali
regolare tutti gli altri possibili impegni nel corso dell’anno scolastico. Il presente “Regolamento” intende offrire
loro un valido aiuto per valorizzare quotidianamente questo impegno.
1. La frequenza scolastica quotidiana è un obbligo a cui si impegnano gli alunni e le loro famiglie all’atto
dell’iscrizione. L’assenteismo per futili motivi, oltre a compromettere seriamente la continuità degli studi degli
alunni assenti, può turbare il regolare svolgimento dell’attività scolastica dell’intera classe.
2. L’orario d’ingresso nelle aule è dalle ore 8,10 alle ore 8,15. Le assenze delle lezioni devono essere sempre
giustificate:
a) la giustificazione, compilata e sottoscritta dal genitore che ha apposto la firma sul libretto, deve essere
presentata al rientro a scuola all’insegnante della prima ora che, dopo aver verificato l’autenticità della firma e la
corretta compilazione del modulo, giustifica l’alunno e ne fa menzione sul registro di classe.
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b) l’alunno che al rientro non presenta regolare giustificazione è ammesso in aula con riserva annotata sul
registro di classe. Il giorno successivo tale situazione deve essere regolarizzata; in caso contrario l’assenza sarà
notificata da un collaboratore o dalla Direzione stessa ai genitori che devono giustificare di persona.
c) Gli allievi che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età non possono auto giustificarsi.
d) Quando i motivi addotti per le giustificazioni appaiono insufficienti o inattendibili e quando le assenze si
ripetono con eccessiva frequenza la Direzione avverte la famiglia mediante lettera protocollata. Per la normativa
relativa alle assenze cfr allegato 1 (ved. DPR n 122/2009 art. 14 c.7 - Allegato 1).
3. I permessi di entrata posticipata o di uscita anticipata, legati ad esigenze di orario dei mezzi di trasporto
pubblico, saranno concessi solo in casi straordinari, previa apposita richiesta alla Direzione. I nomi degli allievi
che godono delle suddette concessioni sono segnati sul registro di classe.
4. L’uscita anticipata può essere concessa, purché documentata da richiesta scritta firmata da uno dei genitori. A
tale proposito la Direzione richiederà la conferma telefonica. L’ingresso alla seconda ora di lezione può essere
concesso, purché documentato da richiesta scritta firmata da uno dei genitori. Saranno consentite non più di 10
uscite o entrate nel corso dell’anno scolastico. Le uscite anticipate per motivi di salute saranno concesse soltanto
ed esclusivamente previa telefonata della segreteria alla famiglia dell’alunno.
5. La Direzione, se lo riterrà opportuno e in periodi scolastici di fine trimestre o quadrimestre, si riserva di non
accettare permessi di entrata o uscita fuori orario.
6. Ritardi. Lo studente che arriva dopo il suono della campana non viene ammesso in aula fino alla seconda ora
e il giorno successivo deve giustificare il ritardo. I ritardi abituali saranno sanzionati e potranno incidere sul voto
di condotta.
7. Il libretto delle assenze è strettamente personale, non può essere utilizzato neppure per un fratello o sorella
dell’intestatario.
8. Le assenze per ragioni di famiglia superiori a 5 giorni devono essere accompagnate da lettera dei genitori, che
chiarifichi i motivi che hanno indotto l’alunno ad assentarsi da scuola.
9. L’alunno che abbia dimenticato la giustificazione non può essere ammesso in classe. Potrà eccezionalmente
entrare solo con un permesso scritto dalla Direzione, valevole unicamente per quel giorno.
10. Gli alunni maggiorenni non potranno autogiustificarsi.
11. La Direzione si riserva di verificare le giustificazioni con opportuni interventi e, qualora fossero ritenute non
veritiere o in contrasto con l’indirizzo pedagogico dell’Istituto, i genitori sono tenuti a giustificare i figli di
persona.
12. La Direzione è a disposizione degli studenti ogni giorno scolastico, per conferimenti ordinari, dalle ore 8,30
alle ore 13.00.
13. Gli alunni dovranno responsabilmente impegnarsi nello studio delle singole discipline, senza mai trascurare la
quotidiana preparazione richiesta dai docenti, rendendosi sempre disponibili al dialogo educativo-didattico. Solo
per ragionevoli motivi potranno essere dispensati dalle interrogazioni e sempre con motivazione scritta avallata
dalla firma del genitore, lo stesso per il mancato svolgimento dei compiti domestici assegnati.
14. L’esonero dalle interrogazioni nel giorno successivo a più giorni festivi o a quelli impiegati in eventuali attività
extra-scolastiche, dovrà essere concordato con i singoli docenti, cui spetta giudicare l’opportunità della richiesta,
tenendo presenti eventuali indicazioni del Consiglio di Classe o della Direzione.
15. Le assenze di un solo giorno, per motivi familiari o personali, non possono costituire valida giustificazione per
impreparazioni scolastiche successive.
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16. Alle lezioni delle singole discipline, gli alunni dovranno partecipare forniti dei libri di testo e di tutti gli altri
sussidi didattici richiesti (quaderni, penne, diario ecc.), il cui utilizzo può facilitare il processo di apprendimento e
la necessaria concentrazione. Ripetute negligenze a tale riguardo potranno essere segnalate alla Presidenza e
costituire motivo di allontanamento dalle lezioni.
17. Per le attività di Educazione Fisica, gli alunni dovranno presentarsi in tenuta sportiva ( tuta, maglietta,
scarpette da ginnastica), secondo le indicazioni dei docenti. Ugualmente per le discipline a carattere tecnico o
artistico sono tenuti a presentarsi forniti di quanto necessario per tali particolari attività didattiche.
18. L’alunno, che per validi motivi, anche temporanei, non possa compiere determinati esercizi ginnici, può
chiedere di esserne esentato, ma deve partecipare alla lezione con attività sostitutive, proposte dal docente
interessato.
19. In caso di malessere o indisposizione fisica, comunque sopravvenuto, gli alunni, dopo averne avvertito il
docente responsabile e averne ottenuto il permesso, potranno recarsi presso la Direzione per segnalare la loro
indisposizione. Sarà cura della Direzione o di chi lo sostituisce prendere i provvedimenti del caso. Mai gli alunni
sono autorizzati a telefonare di loro iniziativa ai familiari.
20. In qualsiasi momento delle attività didattiche e nei periodi di sollievo e distensione, come all’entrata e uscita
dalla scuola, gli alunni dovranno osservare un comportamento dignitoso e autocontrollato. Sarà opportuno
evitare, nei rapporti con gli altri, siano questi docenti, compagni o personale ausiliari, qualsiasi atteggiamento, in
parole, azioni o gesti, sconveniente o comunque contrario alla buona educazione. Del resto un comportamento
di crescente maturità e correttezza dovrà contraddistinguere sempre e dovunque, anche fuori dell’ambito
scolastico, ogni alunno che intenda caratterizzare positivamente la propria formazione umana.
21. Nel nostro Istituto, in clima di coeducazione, i rapporti tra alunni e alunne dovranno essere atteggiati ad
estrema correttezza e rispetto, in modo da realizzare veramente un ambiente umano ricco, aperto e formativo,
che favorisca, nella molteplicità e varietà degli apporti di ciascuno, una cordiale amicizia e collaborazione tra
tutti.
22. Senza entrare nel merito dello “stile” di ogni alunno e comunque nel rispetto della sua persona, si
consigliano scelte opportune nell’aspetto esteriore, in conformità all’ambiente educativo che li accoglie.
23. In caso di mancanze disciplinari, per le quali venga interessata la Presidenza, gli alunni potranno esprimere
con serenità e responsabilità la propria versione dei fatti, collaborando per una esatta ricostruzione della verità.
Spetterà poi al Preside indicare l’eventuale sanzione disciplinare o decidere di convocare il consiglio di Classe,
per un esame più approfondito dell’accaduto. Anche in questo ultimo caso gli alunni interessati saranno
opportunamente ascoltati. Le gravi mancanze contro la morale, la religione e il rispetto dovuto a superiori,
condiscepoli, personale ausiliario o persone in genere, compiute anche al di fuori dell’ambiente scolastico, sono
perseguibili a norma di quanto dispone il Ministero Superiore della P.I. e sono comunque motivo sufficiente di
espulsione dall’Istituto. - Vedi allegato 1 24. Durante le ore di lezione, alle quali, come sottolineato in precedenza, gli alunni sono tenuti a partecipare
attivamente con impegno e proprietà di comportamento, non è consentito uscire dalle classi, salvo casi di forza
maggiore e comunque con l’autorizzazione dei docenti interessati. Ugualmente non è consentito sostare nei
corridoi durante i cambi di ora.
25. In qualsiasi momento è vietato uscire dall’Istituto o recarsi in altri ambienti non scolastici, senza espressa
autorizzazione rilasciata dalla Direzione.
26. Dopo la seconda ora di lezione ha luogo una pausa di 15 minuti ( dalle ore 10,05 alle ore 10,20). In questo
periodo di tempo, gli alunni potranno liberamente accedere ai servizi igienici, consumare la loro colazione, uscire
nel cortile interno o trattenersi nei corridoi del piano della propria classe, per una moderata distensione. Si
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sottolinea in particolare la correttezza del comportamento in tale periodo. Per evitare possibili inconvenienti non
si deve correre per i corridoi e per le scale, giocare a pallone in cortile e rispettare la puntualità nel rientro in
aula al suono della campanella, sì da riprendere puntualmente il regolare svolgersi delle lezioni.
27. Si raccomanda vivamente la pulizia nell’uso dei servizi igienici e il rispetto della distinzione tra i servizi
destinati ai ragazzi e quelli riservati alle ragazze.
28. Secondo le norme di legge, è severamente vietato fumare in tutti gli ambienti scolastici (anche nei servizi) e
nell’ambito dell’Istituto, anche fuori dell’orario strettamente scolastico. Questa infrazione, oltre ad essere
punibile a norma di legge, può comportare la sospensione dalle lezioni.
29. Gli alunni devono essere deferenti agli avvertimenti che vengono loro rivolti anche dal personale ausiliario,
in particolare per quanto si riferisce all’ordine, alla pulizia e alla manutenzione delle suppellettili. Di ogni danno
ciascuno o la classe sarà tenuto a risarcire.
30. Gli alunni hanno il dovere di conservare il decoro dei locali e dei mobili della scuola, evitando di imbrattare
porte, pareti, suppellettili e di gettare per terra rifiuti di qualunque genere, per i quali sono disposti appositi
contenitori.
31. Gli alunni sono tenuti al rispetto degli oggetti propri o dei compagni ( libri, sussidi didattici, vestiario, ecc.) e
viene sconsigliato di portare oggetti estranei, non inerenti alle attività scolastiche, come riviste giochi o altro. La
scuola non risponde degli oggetti, anche di valore, smarriti.
32. Libri o oggetti, trovati all’interno dell’Istituto, devono essere consegnati in Direzione o in Segreteria, perché
si provveda al più presto a reperirne il proprietario.
33. La comunicazione agli alunni di notizie, iniziative ed attività varie di altri alunni potrà avvenire sia attraverso
affissione di fogli o manifesti all’albo dell’istituto, che non ciclostilati o trasmissione orale nelle singole classi. È,
comunque, indispensabile la previa autorizzazione dalla Direzione.
34. La Biblioteca è a disposizione degli alunni e degli insegnanti in base ad un orario di accesso stabilito dai
responsabili all’inizio di ogni anno scolastico. Le norme riguardanti la consultazione dei libri e le sale di lettura
sono stabilite in dettaglio da un apposito Regolamento.
35. La presenza di un insegnante è obbligatoria, ove si richieda l’accesso ad aule speciali ( gabinetti scientifici,
aula di informatica, laboratorio linguistico, sale di proiezione) nelle ore pomeridiane. A tale scopo gli alunni
dovranno prendere preventivi accordi con gli insegnanti interessati dandone comunicazione alla Direzione all’atto
della richiesta stessa.
36. Gli alunni possono riunirsi nelle ore pomeridiane, per consultare materiale bibliografico, discutere argomenti
di carattere sociale, religioso e culturale, nei locali dell’Istituto; ma sempre dietro richiesta e previa
autorizzazione da parte della Direzione.
37. Le attività sportive parascolastiche, interscolastiche e extrascolastiche si devono svolgere nell’ambito delle
disposizioni ministeriali e in base ai criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto. Tenendo conto di tali criteri, gli
studenti e gli insegnanti interessati presenteranno proposte alla approvazione del Consiglio d’Istituto, proposte
che dovranno, in ogni caso, avere un fine educativo-culturale e rivestire interesse comune.
38. Le gite scolastiche di più giorni, autorizzate dal Collegio Docenti, approvate, nei loro aspetti organizzativi e
concreti, dal Consiglio d’Istituto e, per la parte didattica, dai Consigli di Classe, sono ammesse per le ultime
classe della Scuola Media Superiore e, con motivazioni didattiche particolari e a determinate condizioni, anche
per le altre classi. Le gite di un giorno, consentite per le altre classi, dovranno essere suggerite, per motivazioni
didattiche, dagli stessi docenti e approvate dal Consiglio di Classe. La Direzione provvederà all’organizzazione
pratica: ad ogni gita dovranno essere presenti insegnanti in un rapporto di almeno 1 a 15.
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39. Per l’eventuale settimana bianca, valgono le disposizioni ministeriali.
40. Le Assemblee di Classe devono essere autorizzate dalla Presidenza in due ore mensili. Queste devono
avvenire alla presenza del docente interessato, che deve comunque astenersi, se non sollecitato, da interventi
personali.
41. La partecipazione agli Organi Collegiali, per gli alunni della Scuola Media Superiore, è un diritto-dovere di
notevole importanza per il processo di maturazione di una Comunità Educante efficiente. Gli alunni, secondo le
indicazioni del nostro Statuto e dei vari regolamenti, dovranno animare tale struttura partecipativa, non solo nel
momento delle operazioni elettorali, ma durante il corso dell’intero anno scolastico, con iniziative adeguate al
nostro ambiente educativo.
42. Ogni attività extracurriculare (catechismo, gite culturali, attività sportiva, ecc) sono riservati esclusivamente
agli alunni che sono iscritti nell’istituto.
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____________________________________________________________________________ALLEGATO
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REGOLAMENTO APPLICATIVO DEL LIMITE DELLE ASSENZE
ai sensi del DPR n.122/2009 art. 14 comma 7
Approvato dal Collegio Docenti con deliberazione Verbale n. del 10 maggio 2011
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
Visto il D.P.R. 122/2009 (regolamento della valutazione) che all’art. 14 comma 7 dispone che:
“A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai
fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla
valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale
personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto
per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze
documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del
consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento
del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio
finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo.”
RITENUTO necessario stabilire criteri generali per dare trasparenza all’operato dei Consigli di Classe nella
valutazione degli studenti in sede di scrutini finali, il Collegio docenti, all’unanimità
DELIBERA di adottare il seguente
REGOLAMENTO SULLE DEROGHE DEL LIMITE DELLE ASSENZE:
Calcolo della percentuale di assenze – Tutte le assenze vengono annotate dai docenti sul Registro di Classe
e sul Registro personale e sono sommate a fine anno. Il numero di ore totale di assenza effettuate dallo
studente nell’anno scolastico per ogni disciplina sarà quindi raffrontato al monte ore complessivo annuale delle
lezioni previste.. L’esito del raffronto deve collocarsi nel limite del 25%. Il mancato conseguimento del limite
minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute ai sensi del succ. art.5, comporta l'esclusione dallo
scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo.
Vengono accettate le seguenti deroghe ( Circolare n° 20 del 4 marzo 2011):
•
gravi motivi di salute accuratamente documentati;
•
terapie e/o cure programmate;
•
donazioni di sangue;
•
partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal
C.O.N.I
•
adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese
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____________________________________________________________________________ALLEGATO
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In ottemperanza al DPR n. 235 del 21 novembre 2007, recante modifiche ed integrazioni al DPR n. 249 24 giugno
1998, si allega la seguente tabella relativa alle mancanze e alla classificazione delle sanzioni disciplinari e agli
organi competenti ad erogarle.
Classificazione delle sanzioni ed organi competenti ad erogarle
Comportamenti sanzionabili
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Organi
Sanzioni
Disturbo dello svolgimento della lezione (chiacchiere coi compagni,
Coordinatore
interruzioni, uso del telefono cellulare, di giochi elettronici, di carte da
Didattico
gioco e di riviste…);
e/o docenti
Mancanza di rispetto delle regole (ritardi negli ingressi e nella
presentazione delle giustificazioni; utilizzo dei distributori automatici in
orario non autorizzato; uso del cellulare );
Comportamenti non conformi a principi di educazione e di correttezza.
Recidiva dei comportamenti di cui al punto precedente;
Coordinatore
Allontanamento dall’aula senza autorizzazione;
Didattico
Mancanza di rispetto verso i compagni e/o il personale della scuola;
e/o docenti
Danneggiamento di arredi e/o materiali;
Mancato rispetto delle norme di sicurezza ;
Lancio di oggetti ;
Mancato rispetto del divieto di fumare.
Recidiva dei comportamenti di cui al punto precedente;
Consiglio
Gravi scorrettezze e offese verso i compagni e/o il personale della scuola; di classe
Furto;
Falsificazione di documento pubblico e/o di firma e alterazione dei risultati;
Violazioni gravi delle norme di sicurezza;
Danneggiamento volontario di oggetti di proprietà della scuola o di altri;
Atti di violenza, di prevaricazione con conseguenti danni alle persone;
Violazione privacy (registrazioni o riprese non autorizzate);
Molestie continuate nei confronti di altri.
Recidiva dei comportamenti di cui al punto precedente;
Consiglio
Violenza intenzionale, offese gravi alla dignità della persona;
di classe
Denuncia penale per fatti avvenuti all’interno della scuola che possono
rappresentare pericolo per l’incolumità delle persone e per il sereno
funzionamento della stessa.
Perdurare dei comportamenti di cui al punto precedente;
Consiglio di
Atti e molestie di carattere sessuale;
Istituto
Uso personale di sostanze psicotrope nell’ambiente scolastico
Richiamo verbale
( con annotazione sul
registro di classe )
Richiamo scritto
Allontanamento
dalla scuola
da 1 a 5 giorni
Allontanamento
dalla scuola
da 6 a 15 giorni
Allontanamento dalla
scuola con eventuale
esclusione dallo scrutinio
finale o dall’esame
N.B Ogni sanzione inciderà, secondo la normativa più recente, nel voto di condotta e di conseguenza
sull’assegnazione del credito finale.
Impugnazioni:
contro le sanzioni diverse dall’allontanamento temporaneo è ammesso ricorso da parte degli studenti, entro 10/15
giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad apposito organo di garanzia interno alla scuola composto dal
coordinatore didattico, dal direttore da un docente, da un genitore e da uno studente. L’organo di garanzia decide
entro una settimana dalla presentazione del ricorso.
Di ogni sanzione verrà data comunicazione alla famiglia dello studente e sarà tenuta documentazione scritta su un
apposito registro.
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