MMK book abstract 05 - MARCO MALACARNE

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MMK book abstract 05 - MARCO MALACARNE
MIGLIORAMENTO
MOTIVAZIONE
COMUNICAZIONE
Mira alla luna,
se sbagli finirai comunque
in mezzo alle stelle …
Chi è Marco Malacarne.
Personal e Team Coach , PNL Master Pratictioner,
giocatore e allenatore di squadre di basket giovanili e
senior. Da 5 anni studia, utilizza e diffonde le tecniche di
PNL nella sua vita professionale, con corsi e incontri
formativi presso scuole, attività commerciali, biblioteche e
società sportive. Altri interessi oltre alla sua straordinaria
famiglia e al grande amore per il genere umano, sono
principalmente: suonare pianoforte chitarra e violino,
dipingere, lo sky running, il feng Shui, lo zen, il tiro con
l’arco. Collabora con l’associazione Neshamà su progetti
di formazione.
Curriculum:
• Torino Teen Basket – formazione per allenatori su
comunicazione e miglioramento nello sport - 2008
• Hi Performance – Ricercatore su tematiche
motivazionali – 2008
• Studio Tosini, Torino – formazione su tecniche di
comunicazione e miglioramento – 2009
• Istituto Primo Levi, Torino – Percorso formativo
scuole medie superiori – 2009
• Basket Arcobaleno - formazione per allenatori su
comunicazione e miglioramento nello sport – 2009
• Comunicando – incontri presso Cascina Marchesa
su intuito, apprendimento, conflitti, comunicazione2010
In rete:
http://mmalacarne.weebly.com
http://miglioressere.blogspot.com
[email protected]
2
Cosa accadrebbe se potessi:
Vincere le tue paure di „buttarti“ in qualche impresa, paura
di non farcela, di non essere all‘altezza
Sentirti bene anche di fronte a quelle persone che
solitamente ti mettono ansie o ti fanno sentire „male“
Sentirti bene anche in quelle situazioni che ti creano
disagio
Raggiungere un obiettivo a cui tieni, che ora ti pare
impossibile
Comprendere le persone per farti capire meglio e poter
avere un dialogo positivo con loro
Vedere le cose da diversi punti di vista prima di decidere
cosa fare
Sostituire le tue credenze depotenzianti con credenze più
performanti
Domanda magica:
COSA POSSO FARE PER TE?
Tutto ciò che vedi intorno a te era il sogno di qualcuno.
Ci avevi mai pensato?
Che sia una penna (magari sogno del Sig. Bic), un auto
(magari sogno del Sig. Ford), o qualsiasi altra cosa, tutto
quanto prima è nato nella mente di una persona, poi è
stato realizzato.
3
Premessa:
¨Noi siamo quello che facciamo ripetutamente.“ , lo diceva
Aristotele. L'eccellenza non è un'azione, ma un'abitudine. E
come ogni abitudine deve essere allenata, e ci vuole un fattore
esterno, una persona, un evento, una parola, che proprio
dall‘esterno veda, senta, percepisca la nostra situazione, dandoci
un nuovo punto di vista che ci apre gli occhi su nuovi scenari e
nuove possibilità.
Così come dentro il mare, il pesce non sa che c‘è la terra se
nessuno glielo racconta o se non è mai stato pescato … anche
noi possiamo fare delle ottime scoperte da un punto di vista
esterno al nostro.
Per lo stesso motivo, siamo in grado di fare cose incredibili, se
non pensiamo che siano impossibili. Se assumiamo la credenza
di qualcuno che ciò che ci apprestiamo a fare e‘ impossibile,
allora lo sarà anche per noi. Anche se invece siamo in grado di
farlo.
Secondo le leggi della fisica, considerando il suo peso corporeo
e la superficie alare, il calabrone non sarebbe assolutamente in
grado di volare. Però lui non lo sa e vola.
La nostra mente è un potenziale incredibile, e queste pagine
hanno come obiettivo di fornire spunti e strumenti al fine di usarla
nel modo più utile per migliorare la qualità della nostra vita per
renderci meno legati ai nostri limiti, superandoci là dove vogliamo
migliorare.
Non è faticoso, ma è impegnativo. Potrebbe significare aprire
delle porte magiche che già sono dentro di noi per scoprirci con
più qualità di quelle che pensavamo di avere. Se abbiamo la
volontà di provare.
4
Questo libro è stato scritto in attesa
di essere COMPLETATO da te.
Su ogni pagina annota ciò che ti viene in mente, nel
momento esatto in cui ti viene in mente.
Sospendi se necessario la lettura e annota su un altro
foglio i pensieri che ne sono scaturiti. Lascia i tuoi pensieri
liberi di portarti ovunque tu vorrai
Sarà il più bel viaggio che avrai mai fatto.
Buona lettura
5
SOMMARIO
Domande chiave
Mai sentito parlare di ….
L’appuntamento
Suggerimenti
AFORISMI PER LA CRESCITA
TU-DU appunti di viaggio
L’accordatura
PNL
Basi su cui poggia la PNL
OGNI SCOLARETTO SA CHE….
A cosa può servire la PNL
Principi
Must
Ognuno di noi ha dentro di se questi bisogni
Le fasi della comunicazione
Comunicazione non verbale
Comunicazione efficace
PUBLIC SPEAKING – parlare in pubblico
Mente
Neurobiologia e Miglioramento
Fisiologia
IPNOSI NELLA COMUNICAZIONE
Modello dei 6 livelli logici di pensiero
COMUNICAZIONE
I METAPROGRAMMI … oltre
I METAMODELLI
LE REGOLE
PAROLE
CAMBIAMENTO
VALORI
FEDE E CREDENZE
6
OBIETTIVI
DOMANDE POTENTI
ZEN PER IL MIGLIORAMENTO
AFFRONTARE I PROBLEMI
I LIVELLI delle CREDENZE NEGATIVE
L‘EGO
IL PENSIERO
MOTIVAZIONE
Leadership e Carisma
SUCCESSO
CREATIVITA'
AUTOSTIMA
IL RASOIO DI OCCAM
LE DOMANDE
GLI AFORISMI
LE STORIE
BIBLIOGRAFIA
RINGRAZIAMENTI
7
La domanda chiave è:
COSA VUOI DALLA TUA VITA?
Felicità
Soldi
Potere
Libertà
Amore
Vincere
Aiutare gli altri
Costruire aerei
Lo psicologo
Il giardiniere
Sposare una regina
Correre la maratona
Fare il giro del mondo in bicicletta
Imparare ad andare in barca a vela
Correre la mille miglia
Lavorare in poltrona
Nello specifico,
COSA VUOL DIRE PER TE:
Felicità
Soldi
Potere
Libertà
Amore
Vincere
Aiutare gli altri
Costruire aerei
Lo psicologo
Il giardiniere
Sposare una regina
Correre la maratona
Fare il giro del mondo in bicicletta
Imparare ad andare in barca a vela
Correre la mille miglia
Lavorare in poltrona
Infine,
COSA SEI DISPOSTO A FARE PER:
Felicità
Soldi
Potere
Libertà
Amore
Vincere
Aiutare gli altri
Costruire aerei
Lo psicologo
Il giardiniere
Sposare una regina
Correre la maratona
Fare il giro del mondo in bicicletta
Imparare ad andare in barca a vela
Correre la mille miglia
Lavorare in poltrona
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Mai sentito parlare di ….
epistemologia - filosofia della scienza, disciplina che si
occupa dei fondamenti delle diverse discipline scientifiche.
gnoseologia – dal greco "gnòsis" ("conoscenza") e
"lògos" ("discorso") - chiamata anche teoria della
conoscenza, è quel ramo della filosofia che si occupa
dello studio della conoscenza. dell'analisi dei fondamenti,
dei limiti e della validità della conoscenza umana, intesa
essenzialmente come relazione tra soggetto conoscente e
oggetto conosciuto.
metafisica (oltre la fisica) - quella parte della filosofia che
aspira ad essere la più ampia e universale possibile, a
differenza della fisica e delle scienze particolari che
generalmente si occupano dei singoli aspetti della realtà
empirica.
Nel tentativo di andare oltre, la metafisica concentra la
propria attenzione su ciò che ritiene essere eterno, stabile,
necessario, con l'intento di riuscire a cogliere le strutture
fondamentali dell'essere.
L'essenza del lavoro di Korzybski fu l'affermare che gli
esseri umani sono limitati nelle loro conoscenze dalla
struttura del loro sistema nervoso, e dalla struttura dei
loro linguaggi. Gli esseri umani non possono
sperimentare il mondo direttamente, ma solo attraverso le
loro astrazioni (impressioni non verbali, che derivano dal
sistema nervoso, e indicatori verbali derivati ed espressi
dalla lingua).
9
L'appuntamento per l'intervento era fissato per le 21.00, ma già
nel pomeriggio la gente, sapendo delle meravigliose conoscenze
che sarebbero state condivise, aveva già preso possesso di ogni
posto disponibile... anche quelli in piedi.
All'ora prefissata, l'attenzione per scorgere la venuta dell'illustre
relatore, cominciò a salire e più passavano i minuti e più
l'aspettativa cresceva... e così si fecero le 21.30.
Si sa che alcune volte le "star" si fanno aspettare... ma alle 22.00
qualcuno... o forse di più, iniziò a spazientirsi.
Ore 22.30: Nessuna notizia! Ed alcuni lamentandosi se ne
andarono.
Ore 23.00: Niente! E tutta la gente che stava in piedi avevano
seguito quelli delle 22.30.
Ore 23.30: Ancora niente e nemmeno gli organizzatori sapevano
che fine avesse fatto il relatore. Così più della metà dei presenti,
questa volta imprecando per il tempo male impiegato, prese la
via dell'uscita più vicina.
Ore 24.00: Solo un gruppo di poco più di una cinquantina di
persone, su oltre le mille presenze iniziali, rimaneva al proprio
posto in fiduciosa attesa.
Ore 00.30... ormai notte ecco arrivare il Saggio, che entrato nella
sala, senza neanche fare un cenno di saluto, si avvia presso il
tavolo presidenziale... barcollando: era ubriaco! L'unica
"accortezza" che ebbe, fu quella di esprimere pesanti
apprezzamenti a delle donne sedute in prima fila, goccia che
fece traboccare il vaso e dare il colpo di grazia alla pazienza di
oltre la metà di quel già piccolo gruppetto di persone, che
minacciando querele ed altro se ne andò urlando.
Appena queste altre persone furono uscite, all'improvviso,
davanti a quelle poche rimaste, ecco che l'uomo si trasformò,
raddrizzandosi sulla schiena ricurva, assumendo uno sguardo
intenso e profondo e con voce ferma disse:
"Bene, adesso posso condividere le mie conoscenze con chi
ha superato la prova".
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AFORISMI PER LA CRESCITA
L’unico vero maestro non è in nessuna foresta, in
nessuna capanna, in nessuna caverna di ghiaccio
dell’Himalaya. È dentro di noi! Tiziano Terzani
Il confronto deve sempre essere un’occasione di
crescita
Fai domande. E’ il modo piu’ sicuro per capire le
cose ! ;o)
Il più grande sbaglio della vita è quello di avere paura
di sbagliare
Le persone più felici, non necessariamente hanno il
meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da
ogni cosa che capita sul loro cammino. – Einstein
“La sfida che mi si propone sta nel trasmetterti tutto
ciò che c’è da sapere sullo sciamanesimo in modo
astratto e in un’unità di tempo estremamente ridotta,
ma per riuscirci, devo prima costruire dentro di te lo
spazio necessario” Don Juan Matus – Il lato attivo
dell’infinito, Carlos Castaneda
SE VOGLIO, E’ POSSIBILE
Sii un cespuglio se non puoi essere un albero. Sii un
sentiero se non puoi essere una grande strada, sii una
stella se non puoi essere il sole. Sii sempre il meglio
di quello che sei. Martin Luther King
Non dormire, sogna!
11
Niente è mai realmente portato a compimento , sino a
quando siamo vivi. M.Ericksson
Bandler :“lascia gli altri in uno stato migliore di come
li hai trovati”.
"Le persone efficaci si organizzano settimanalmente e
si adattano giornalmente" - S. Covey
Da cosa dipende la qualità delle azioni che
intraprendiamo? Dalle emozioni e dalla PASSIONE
Your Mentality Shapes Your Reality
"I'm so fast that last night I turned off the light switch
in my bedroom and was in bed before the room was
dark."
DUM DIFFERTUR, VITA TRANSCURRIT
Mentre rimandiamo la vita passa
Chi conosce il territorio ha le maggiori possibilità di
vittoria in battaglia. Confucio
Tenere la mente aperta ma non tanto che il cervello
caschi per terra.
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Basi sulle quali poggia la PNL
1. La mappa non è il territorio.
In quanto esseri umani non possiamo conoscere la realtà.
Possiamo solo conoscere le nostre percezioni della realtà.
Facciamo esperienza e rispondiamo al mondo che ci
circonda principalmente attraverso i nostri sistemi
rappresentazionali sensoriali.
Non è la realtà a limitarci o a potenziarci, bensì la nostra
mappa della realtà. La percezione soggettiva della realtà è
di conseguenza diversa dalla realtà oggettiva. "Una mappa
non è il territorio che raffigura, le parole non sono le cose
che indicano, i simboli non sono ciò che rappresentano."
In pratica non è mai possibile sapere tutto quello che c'è
da sapere su qualunque cosa: di conseguenza, per dare
un senso al mondo esterno, ognuno di noi "traccia" una
serie di "mappe mentali" che si basano sempre su una
specifica selezione di tutte le informazioni possibili.
Semplicemente, ogni persona percepisce le cose in un
modo diverso. Come se in un quadro cambiamo la
cornice esterna: i fatti assumono significati, o percezioni,
diverse a seconda della „cornice“ nella quale li inseriamo.
Questo avviene perché sono presenti una serie di filtri che
generalizzano, cancellano e deformano le informazioni che
“leggiamo”.
Abbiamo di conseguenza una rappresentazione sintetica
del mondo, che non coincide MAI con quello che c’è
realmente nel mondo.
La struttura profonda della nostra comprensione può
essere recuperata grazie a strumenti come il Metamodello.
2. Vita e ‘mente’ sono processi sistemici. I processi che
hanno luogo in un essere umano e che intercorrono tra
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esseri umani e il loro ambiente sono sistemici. I nostri
corpi, le nostre società e il nostro universo formano
un’ecologia di sistemi e sottosistemi complessi, ognuno
dei quali interagisce con gli altri in una condizione di
reciproca
influenza.
Non
è
possibile
isolare
completamente una parte del sistema rispetto alle altre.
Sistemi del genere si basano su principi di ‘autoorganizzazione’ e per loro stessa natura ricercano stati
ottimali di equilibrio.
Qualsiasi cosa accade in una parte del sistema
cibernetico qual è l’essere umano, questa influenzerà
necessariamente tutte le altre parti del sistema. È
molto importante pensare a se stessi in termini di sistema:
quando intervieni in un’area della tua vita vi sarà una
ripercussione (positiva o negativa) sulle altre aree. Chiediti
pertanto se il cambiamento che intendi apportare entra in
contrasto con qualche parte del tuo essere (valori,
credenze, ecc).
3. Tutto ciò che ci serve è dentro di noi. Con questo
atteggiamento si esprime tutta la consapevolezza e la
fiducia nelle nostre capacità. Per cambiare non abbiamo
bisogno di “avere” qualcosa di diverso. Basta prendere
coscienza di sé, essere gli autisti della nostra vita e
decidere dove vogliamo andare.
4. L’eccellenza è limitata soltanto dalla nostra percezione
di ciò che è possibile.
La PNL estende i limiti di ciò che è possibile.
Le convinzioni filtrano e limitano (o ampliano) la realtà che
percepiamo. L’eccellenza, quindi, può essere ampliata
grazie all’estensione della realtà percepita (in quanto
soggettiva). Infatti, per alcuni individui è possibile fare cose
che per altri sono irraggiungibili a parità di risorse e
14
capacità. L’unica differenza consiste nella realtà soggettiva
che grazie alla PNL può essere modificata ed ampliata.
5. LE PERSONE RISPONDONO ALLE PROPRIE MAPPE
MENTALI DELLA REALTA', NON ALLA REALTA'
STESSA. La PNL è lo studio dell’esperienza soggettiva: la
PNL studia quello che accade a livello soggettivo. La verità
soggettiva di un individuo è la sua unica verità.
6. CONTINUANDO AD AGIRE COME SI STA AGENDO
SI CONTINUERA' AD OTTENERE GLI STESSI
RISULTATI
In qualsiasi situazione abbiamo sempre la possibilità di
scegliere: benchè sia impossibile controllare quanto
accade
nel
mondo,
POSSIAMO
SEMPRE
CONTROLLARE IL MODO IN CUI NOI RISPONDIAMO a
tali eventi.
Là dove metti la tua
attenzione ottieni risultati
7. PER OTTENERE QUALCOSA DI DIVERSO E'
NECESSARIO AGIRE DIVERSAMENTE E CONTINUARE
A CAMBIARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO FINO A
QUANDO NON SI SARA' OTTENUTO IL RISULTATO
DESIDERATO. Ci sono soluzioni per ogni situazione se si
è disposti a continuare a cercarle. UNA MAGGIORE
POSSIBILITA' DI SCELTA AUMENTA LE PROBABILITA'
DI CONSEGUIRE I RISULTATI DESIDERATI
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Son caduto, continuerò a cadere,
ma sognando di volare.
8. Qualunque processo osservato è schematizzabile e
riproducibile. È possibile “modellare” le strategie di un
determinato individuo. Questa è la grande novità da cui è
nata la PNL. Se esiste al mondo anche un solo individuo
che è in grado di fare una determinata cosa, noi possiamo
estrarre le sue strategie e renderle disponibili per tutti
coloro che ne hanno bisogno.
9. Ogni comportamento (verbale, paraverbale, non
verbale) implica una trasformazione dei processi neurali
interni e pertanto fornisce informazioni su questi processi.
Qualsiasi comportamento indica che avvengono delle
trasformazioni sui processi neurali e grazie alla
comunicazione non verbale, al paraverbale (tutti quei
suoni vocali e/o strumentali privi di significato logico) e al
verbale stesso, puoi essere informato su cosa sta
accadendo.
10. IL CAMBIAMENTO GENERA CAMBIAMENTO.
Quando modifichiamo il nostro comportamento otteniamo
inevitabilmente un effetto sulle persone che ci circondano.
11. NON E' POSSIBILE NON COMUNICARE Ogni
comportamento è comunicazione. È impossibile non
comunicare e qualsiasi atteggiamento (anche starsene in
silenzio con le braccia conserte) ha un significato. Anche
quando qualcuno desidera non comunicare, comunica che
non intende farlo.
16
12. IL SIGNIFICATO DI UNA COMUNICAZIONE E' LA
RISPOSTA CHE RICEVE. Le persone possono rispondere
unicamente a ciò che PENSANO che noi intendiamo. Il
buon comunicatore è responsabile al 100% dei risultati
che ottiene (o che non ottiene).
Chi possiede abilità comunicative è sempre responsabile
dei risultati che produce.
Non esistono cioè cattivi allievi ma pessimi insegnanti:
ogni individuo ha una sua frequenza comunicativa e spetta
a chi intende comunicare un determinato messaggio
allinearsi e sintonizzarsi con il suo interlocutore.
13. OGNUNO DISPONE DI TUTTE LE RISORSE DI CUI
HA BISOGNO. Le persone sono in grado di affrontare
qualsiasi situazione facendo affidamento sulle proprie
risorse o sviluppandone di nuove.
14. LA VERA COMPRENSIONE SI RAGGIUNGE SOLO
CON L'ESPERIENZA. Non si comprende veramente una
cosa FINCHE' NON LA SI FA in prima persona.
15. IL FALLIMENTO NON ESISTE, ESISTE SOLO IL
FEEDBACK. Non esistono fallimenti, esistono solo risultati
(più o meno funzionali). Non esiste comunicazione corretta
o sbagliata in assoluto.
La comunicazione è definita dai risultati che essa ottiene.
È necessario, quindi, imparare a leggere il risultato e di
conseguenza variare il proprio comportamento. La dote
migliore di un individuo o di un’organizzazione è la
flessibilità, cioè la capacità di adattare il proprio
comportamento per ottenere il risultato voluto. Più che
come a un fallimento, potremmo invece guardare alle
situazioni come a una forma di feedback, la dimostrazione
di come NON fare una cosa (Edison fallì ben 10000 volte,
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ma non si arrese mai e alla fine riuscì a inventare la
lampadina elettrica:
"Non ho fallito. Ho solamente provato 10000 metodi che
non hanno funzionato.").
Invece di aver semplicemente sbagliato, potremmo
considerare di aver imparato qualcosa. Invece di sentirci
male ci sentiremmo liberi di impostare un nuovo piano
d'azione e FARE UN NUOVO TENTATIVO: "il fallimento è
solo l'opportunità di ricominciare in maniera più
intelligente." (Henry Ford).
16. Ogni comportamento ha contenuto o contiene
un’intenzione positiva per il soggetto, poiché fornisce la
migliore risposta possibile nel contesto in cui si
manifestato o si manifesta. Qualsiasi azione e/o
comportamento ha un intento positivo.
Ad esempio, una persona timida può aver deciso
inconsciamente di adottare questa strategia perché (nel
vecchio contesto che l’ha generata) era l’unica risposta
possibile in base alle risorse disponibili. Oppure, una
persona aggressiva mette in atto atteggiamenti violenti
perché in passato ha inconsapevolmente scelto questa
strategia come unica soluzione possibile in base alle
risorse disponibili. Quindi, l’azione parte da un’intenzione
positiva. In questi casi bisogna mostrare strade alternative.
17. Le rappresentazioni sensoriali sono le basi del
linguaggio dell’esperienza soggettiva. La PNL focalizza il
suo studio sui cinque sensi e come le informazioni
vengono filtrare creando un’esperienza soggettiva diversa
da individuo ad individuo.
18. Si possono determinare quali sono i meccanismi che
realizzano con successo un obiettivo ben formato (cioè i
18
processi di pensiero che portano ad un comportamento
efficace) e/o le ragioni di non realizzazione.
Tutto ciò che abbiamo nella vita sono: istanti
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OGNI SCOLARETTO SA CHE….
Scrive Gregory Bateson sul suo libro Mente e Natura, un testo
davvero illuminante, che ogni evoluzione è una aggiunta di
informazioni a un sistema già esistente. Scienza, arte, religione si
basano su PRESUPPOSTI, sul controllo e revisione di questi e
creazione
di
nuovi.
Ecco alcuni presupposti, che possono farci riflettere sulla nostra
"forma
mentis"
1)
la
scienza
non
prova
mai
nulla
esiste la nostra descrizione, esiste ciò che noi descriviamo
2) la mappa non è il territorio e il nome non è la cosa
designata
quando vi e' una percezione, vi e' anche una codificazione
3)
non
esiste
esperienza
oggettiva
ogni
percezione
è
un'immagine
4) i processi di formazione delle immagini sono inconsci
per
dimensione,
luminosità,
parallasse
5) la divisione dell'universo e' vantaggiosa ma nessuna
necessita' determina come ciò debba essere fatto
l'esempio
dello
stivale
6)
le
successioni
divergenti
sono
imprevedibili
la rottura di un vetro, scaldare un liquido, rompere una catena
7)
le
successioni
convergenti
sono
prevedibili
il nuovo può essere tratto dal disordine del casuale
8)
dal
nulla
nasce
nulla
... ma zero può essere un messaggio, nell'informazione
9)
il
numero
e'
diverso
dalla
quantità
struttura
formale
e
calcolo
probabilistico
10)
la
quantità
non
determina
la
struttura
in un'isola con due montagne, un innalzamento dell'acqua
trasforma un'isola in due isole.
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Linguaggio IPNOTICO
Quanto è importante per te ….. ,
Tu lo meriti,
Tu puoi farlo,
Tu sai meglio di me che lo meriti ….
Nessuno più di te lo merita
Tu sei una persona chiamata ad essere felice
Straordinario per te diventa per te la norma
Tu puoi essere Felice, tu devi essere felice, tu devi ora
decidere di essere felice.
Sei una persona che deve ottenere il meglio, e che sta già
muovendo i primi passi nella giusta direzione.
L’unica persona che può migliorare la tua vita sei proprio
Tu
LA MENTE
Istinto: mettere nei muscoli le cose, viverle. Il bambino che
impara ad andare in bici, cade, si rialza…
Affettività: prendersi cura, essere partecipi del
cambiamento in modo emozionale
Razionalità: parte cognitiva, logica che deve comprendere
cosa sta accadendo
L’interruttore non ESISTE se non nei momenti in cui
cambia posizione
L’interruttore è collegato più all’idea di CAMBIAMENTO
piuttosto che di OGGETTO
I NOSTRI SENSI SONO DEGLI INTERRUTTORI PER IL
CAMBIAMENTO
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I quattro livelli dell'uomo
Oltre alla distinzione tra io logico ed io irrazionale, è anche
importante capire come ogni uomo sia poi una
molteplicità di livelli che devono essere armonizzati per
la massima efficienza.
Alcuni hanno chiamato questi livelli fisico, mentale,
emozionale e spirituale collegandoli alle varie parti del
cervello dell'uomo:
·
la corteccia cerebrale, responsabile delle
elaborazioni (livello mentale)
·
il sistema limbico, collegato alle emozioni (livello
emozionale)
·
il cervello rettiliano, collegato alla fisicità ed alle
reazioni di base (livello fisico) ed all’operare nel mondo
·
l'insieme e l'equilibrio di tutte queste parti ed il
"senso" della nostra vita (livello spirituale).
Per stare bene, dobbiamo stare bene a tutti i livelli, vale a
dire contemporaneamente a livello fisico, emozionale,
mentale e globale o spirituale. Ad esempio, se non
sappiamo cosa vogliamo (livello mentale) non potremo mai
arrivare ad accumulare denaro o raggiungere i nostri
obiettivi perché ci perderemo per strada. Analogamente,
se manteniamo delle emozioni negative riguardo ai soldi
(livello emozionale) non riusciremo ad avvicinarli ed
inconsciamente li sfuggiremo. Se non agiamo (carenza a
livello fisico) la situazione per noi rimarrà sempre la stessa.
Ma anche però se ci fissiamo un obiettivo ci possiamo
sentire "vuoti", non capiamo quale è il nostro scopo nella
vita (carenza a livello spirituale), e non riusciremo ad
arrivare dove vogliamo.
22
Modello dei 6 livelli logici di pensiero – Robert Dilts
nozioni elaborate a partire dagli studi dell’antropologo
Gregory Bateson per fare in modo che il cambiamento sia
realmente efficace
Gregory Bateson ha verificato che, nei processi di
apprendimento, di cambiamento e di comunicazione, ci
sono delle gerarchie naturali di classificazione strutturate
in livelli:
la funzione di ogni livello è quella di organizzare
l'informazione del livello sottostante;
le regole per cambiare qualcosa ad un certo livello sono
diverse da quelle per cambiare qualcosa al livello inferiore;
il cambiamento di qualcosa ad un livello più basso non
necessariamente influenza i livelli più alti;
il cambiamento ai livelli più alti necessariamente modifica
le cose ai livelli sottostanti, perché questi possano
sostenere i cambiamenti dei livelli superiori;
la confusione di livelli logici genera problemi di
apprendimento, di cambiamento e di comunicazione.
1 – Spirito
(CREDO)
2 – Identità scopo principi
(CHI)
3 – Convinzioni valori criteri
(PERCHE’)
4 – Capacità abilità strategie
(COME)
5 – Comportamenti comunicazione
6 – Ambiente contesto
(COSA)
(DOVE QUANDO)
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COMUNICAZIONE
ognuno di noi vive il mondo …
facendo caso a determinate esperienze,
registrando questi “dati” su un determinato canale,
dando diversi significati a tutto ciò
Il territorio è SPAZIO TEMPO ENERGIA , dove la COSCIENZA
interpreta (mappa)
La realtà che io percepisco non è la stessa che percepisce
un’altra persona.
Percepiamo il mondo in base alla qualità dei nostri pensieri
La mia RAPPRESENTAZIONE INTERNA non è l’ esatta
RIPRODUZIONE DELL’EVENTO: è una lettura che io
assegno ad un determinato fatto che mi accade.
Se voglio cambiare , devo andare ad agire su questa
“lettura” -> reframing
Ad esempio: una bella macchina può voler dire molti soldi o
voglia di mostrarsi …, una auto vecchia può voler dire
attenzione all’economia, nostalgia del passato, trascuratezza
…
SIGNIFICATI che noi diamo sulla base dei nostri
valori/esperienze/stati d’animo…
Quando facciamo un viaggio all’estero parliamo solo la
nostra lingua e aspettiamo che siano gli altri a capirci,
oppure cerchiamo di comunicare, di farci capire e di far
arrivare il nostro messaggio e le nostre idee? Continuiamo a
parlare la nostra lingua o cerchiamo di usare quella dei
nostri interlocutori?
La comunicazione deve avere uno scopo! Non si tratta
soltanto di dire qualcosa a qualcuno.
Tutto parte dallo stato d’animo: se sono al meglio, darò il
meglio di me agli altri
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Saper utilizzare efficacemente tutti e 3 i modi di comunicare,
ci permette di arrivare all’orecchio dell’ascoltatore
mantenendo alta la sua attenzione.
La comunicazione e’ FLESSIBILITA’ , ELASTICITA’,
cercando nel parlare di RISPECCHIARE il mio interlocutore
nei modi, nel tono della voce, nella velocità del linguaggio, a
seconda che sia un tipo:
VISIVO: vede il mondo per immagini, parla in
fretta con voce acuta, si mangia le parole, usa
metafore con immagini (chiare o scure colorate,
vediamo di , descrive le cose con colori e
forme…). Respira a fondo muovendo il torace.
Gesticola parecchio. La testa e’ ben alta.
Preferiscono la pittura
UDITIVO: sono attenti nello scegliere le parole,
Usa parole ricercate. La parlata è regolare,
uniforme e ritmica, dicono “mi suona bene” o
“sono tutto orecchie” “ascoltare, dire, parlare,
diciamo che…”. Sottolinea i concetti. Respira
regolarmente di diaframma e torace. La testa e’
diritta o leggermente piegata. Magari non ti
guarda, ma ti sta ascoltando. Preferiscono la
musica.
CINESTESICO: dal greco "koinos" e "estesis",
cioè "insieme delle sensazioni“ ancora più lenti,
reagiscono a ciò che sentono tattilmente a ciò
che provano fisicamente, la voce e’ di solito
profonda, le parole escono lente dalla bocca,
quasi impastate. Devono “cogliere afferrare”
cose “concrete” devono “entrare in contatto,
25
sentire” .Respira profondamente di addome. La
testa e’ bassa i muscoli del collo sono rilassati.
Vuole vivere appieno le sensazioni. Preferiscono
la scrittura.
C'è un muto che deve comperare uno spazzolino.
Va dal negoziante, apre la bocca e compiendo il
gesto di pulirsi i denti, riesce a farsi capire e ad
ottenere ciò che voleva. Ora, c'è un cieco che vuole
comperare un paio di occhiali da sole; come
dovrebbe esprimersi per ottenere ciò che desidera?
;o)
26
I 4 stili di apprendimento „4MAT“
Tad James e David Shephard
Bernice MacCarthy ,
1) Perchè: in questa categorie ci sono le persone che
vogliono sapere solo le "ragioni" per cui le cose accadono.
E' di solito una domanda da curiosi. A queste persone è
bene
dare
delle
motivazioni
e
ragioni.
2) Cosa: queste persone vogliono avere informazioni. Non si
accontentano di sapere il perché delle cose...loro vogliono
essere "subissate dalle informazioni". Quando vanno ad un
corso prendono appunti e vogliono avere le dispense.
Vogliono
solo
i
fatti.
3) Come: questi sono i pragmatici, quelli pratici che non
amano le teorie, vogliono solo sapere "come si fanno le
cose". Amano i processi passo passo e prediligono le azioni
sul pensiero e le teorie. Per queste persone sono ideali le
esercitazioni
e
gli
esercizi
pratici...
4) E se: queste persone amano l'esplorazione soggettiva
delle cose. Sono quelli a cui spieghi come fare le cose e loro
provano un metodo alternativo cercando di migliorarlo in
base alla propria soggettività. Vogliono sapere quale sarà il
premio per il loro lavoro. Vogliono sapere le conseguenze: e
se succede questo? …
Solitamente usiamo uno solo, al massimo due di questi stili.
Esercitarsi, descrivendo un evento immaginando di
raccontarlo usando tutti e quattro gli stili, separatamente e
poi in un unico discorso. E‘ un esercizio utile per essere più
flessibili nella comunicazione e raggiungere con più
efficacia le persone che ti ascoltano
Ogni persona che incontri è migliore di te in
qualcosa... In quella cosa impara – M.Gandhi
27
CAMBIAMENTO
Vogliamo cambiare una cattiva abitudine rapidamente? Prima di
tutto è necessario associare il nuovo comportamento a forti valori
e a Piacere
Visualizzare come se il cambiamento fosse già avvenuto
Utilizzare il metodo dello scatto
Ripetere il nuovo comportamento, fino a quando diventa
automatico
Associare caratteristiche di piacere al nuovo comportamento e
dolore al vecchio
Se vogliamo MIGLIORARE dobbiamo cercare un modo
ALTERNATIVO che ci permetta di ottenere risultati migliori
(la definizione di PAZZIA è aspettarsi un risultato diverso
facendo esattamente la stessa cosa).
Cercare modelli vincenti ci aiuta a migliorare noi stessi e il mondo
che ci circonda (qualcuno può prenderci come modello a nostra
insaputa…)
Migliorando, miglioriamo chi ci sta accanto: un gesto d’amore
verso chiunque genera un sorriso che viene colto da chissà
quante persone. Con un singolo sorriso noi creiamo delle
reazioni a catena, che possono non finire mai!
I cambiamenti avvengono in maniera più efficace quando siamo
in uno stato di MASSIMO RILASSAMENTO o di GRANDE
INTENSITA’ EMOZIONALE
Ogni cambiamento nella propria mente (trasformazione interna)
si manifesta all’esterno come cambiamento nella Realtà
manifesta e vissuta (trasformazione esterna).
il cambiamento che intendi apportare entra in contrasto con
qualche aspetto del tuo essere? E‘ „Ecologico“?
28
Per attuare il cambiamento occorre superare una certa soglia
emozionale.
Ad esempio, uno schema funzionale può essere:
Questo modo di vedere le cose, il mondo, ciò che accade non mi
piace.
Mi rendo conto delle immagini che creo, di come mi parlo,delle
sensazioni che provo in questo momento.
Rimpicciolisco le immagini, le porto lontane da me, tolgo
nitidezza e colori, cambio il tono della voce, la rendo ridicola, o
seducente e poi sostituisco l’ “era” con il “diventa”.
Cerco di notare in che direzione si muove nel mio corpo
l’emozione o la sensazione e cerco di muoverla nel senso
opposto.
Con quante persone siamo costretti a trattare a scuola, in
palestra, al lavoro e che ci sono antipatiche.
Non sarebbe bello cambiare dentro di noi la percezione di questi
individui in modo da cercare di migliorare la relazione?
E come possiamo farlo?
Sarebbe piu’ facile tenersi queste persone nella propria mente
così come sono perché: “Loro sono antipatici, mica io! Perché
devo essere io a cambiare e non loro?”.
“Se vuoi che gli altri cambino, cambia tu per primo!”.
Punti deboli da migliorare -> Si diventa “discreti” in diversi ambiti
… e va bene.
Punti forti da migliorare
-> Si diventa “ECCELLENTI” in un
AMBITO.
29
Una storia di cambiamento
Un nostro amico passeggiava su una
spiaggia messicana deserta altramonto.
Camminando vide in lontananza un uomo.
Avvicinandosi, notò che il messicano
continuava a chinarsi, a raccogliere
qualcosa e a gettarlo in acqua. Di quando
in quando ripeteva questa operazione di
gettare cose in mare. Avvicinandosi
ulteriormente, il nostro amico notò che
l'uomo raccoglieva stelle di mare che
erano state depositate sulla spiaggia e,
una alla volta, le rigettava in acqua. Il
nostro amico era perplesso.
Si avvicinò all'uomo e disse: "Buona sera,
amico. Mi chiedevo cosa stessi facendo"
"Ributto in acqua queste stelle di mare.
Vedi, adesso c'è la bassa marea e tutte
queste stelle di mare sono state
depositate sulla riva. Se non le ributto in
acqua, muoiono qui per mancanza di
ossigeno"."Capisco rispose il nostro amico,
ma devono esserci migliaia di stelle di
mare su questa spiaggia. Non puoi
30
sicuramente trovarle tutte. Semplicemente
sono troppe. E non capisci che questo
succede su centinaia di altre spiagge
lungo la costa? Non vedi che non puoi
cambiare le cose?".
Il messicano sorrise, si chinò a raccogliere
un'altra stella di mare e gettandola in
acqua rispose:
"Ho cambiato le cose per questa qui".
Jack Canfielde Mark V. Hansen
31
I VALORI
Prendetevi 10 minuti e invece di sfogliare le istruzioni del
telefonino nuovo, sfogliate le istruzioni che fanno
funzionare voi…, METTETE IN ORDINE I VOSTRI
VALORI
Fate una lista dei vostri valori (amicizia, amore,denaro,
allegria, onestà rispetto, realizzarsi, imparare, donare,
fratellanza, ecc) e poi fatevi delle domande costruttive :
Cosa mi fa sentire realmente …. (amico, realizzato)
Cosa vuol dire per me ….(l’amicizia, imparare sognare)
In questo modo scoprirete tutta una serie di altri aspetti,
che potete valorizzare per sentirvi sempre meglio.
Prendete la FORTE decisione di vivere in base ai vostri
valori.
Se vedete che questo non vi rispecchia durante la vostra
vita, CAMBIATE la scala dei vostri valori fino a quando
non rispecchia fedelmente voi stessi
Crescendo si corre il rischio di dimenticare ciò che ci
ha fatto crescere!
32
C’erano 4 candele…
Si stavano spegnendo in modo inesorabile, in una stanza
silenziosa e si poteva udire il loro dialogo:
La prima era quella della pace: nessuno pensa a me, tanto
vale spegnermi …
La seconda era quella della fede: gli uomini non credono
in me, tanto vale spegnermi …
La terza era quella dell’ amore: gli uomini non
comprendono la mia importanza, tanto vale spegnermi …
Un bimbo entrò in quel momento nella stanza e disse: voi
dovete rimanere accese, io ho paura del buio … e scoppiò
a piangere.
Al che la quarta candela disse: Io sono la speranza e
posso riaccendere le altre candele … il bimbo prese la
candela e riaccese le altre tre.
Nutriamo il bimbo che in ogni momento può riaccendere la
fede, la pace e l’amore.
33
Un obiettivo ben formato deve essere:
S
M
A
R
T
SEMPLICE
MISURABILE
ARRIVABILE
RAGIONEVOLE
TEMPO
P
E
P
S
I
POSITIVO
EMOZIONALE
PRESENTE
SPECIFICO
IMMAGINATIVO
•
indicato in positivo (dove devo andare, dove non
devo andare)
•
sotto la tua piena responsabilità (voglio che lui
faccia …)
•
misurabile, per capire con certezza quando lo
avremo davvero raggiunto
voglio perdere 5 chili é meglio di “voglio perdere peso“
•
supportato da una strategia completa che
stabilisca:
quando, come, con quali mezzi, capacità, strategie
potrai raggiungerlo.
•
può essere suddiviso in obiettivi di minore entità,
per poter avere delle tappe di controllo dei progressi
ottenuti e poter, eventualmente, correggere la propria
rotta! (CHUNCKING)
34
AFFRONTARE I PROBLEMI
1) Concentrare la tua attenzione per eliminare la
causa e l’effetto sparirà: uccidi il mostro finché
è piccolo!
2) Valutare con attenzione le possibilità che vi si
pongono innanzi.
3) Cambiate strategia se le cose non funzionano,
fino a quando scoprite il modo giusto.
4) Un “fallimento” e’ un “risultato”: i più grandi
geni o scienziati anno fatto 10 – 100- 1000
prove prima di riuscire a ottenere quello che
volevano, e ogni volta SCOPRIVANO un modo
per NON OTTENERE ciò che volevano. Ma
avevano chiare la DIREZIONE verso cui andare
e la FEDE in ciò in cui credevano.
5) Più il vento è forte, più la pianta è robusta
6) I problemi sono messi lì di fronte a noi per
farci capire quanto teniamo ad una certa cosa,
idea, progetto.
Più forte è il vento, più robusto è l’albero – J.W.Marriot
E’ soltanto rappresentandoci qualcosa come un
problema che essa diventa un problema
Se ci CONCENTRIAMO sui PROBLEMI, vedremo SOLO
PROBLEMI
Se ci CONCENTRIAMO sulle SOLUZIONI, vedremo
SOLO SOLUZIONI
E’ utile parlare di un problema solo quando stiamo
ragionando sulla sua soluzione .
35
Se c’è rimedio perché ti arrabbi? E se non c’è rimedio
perché ti arrabbi?”
Molte persone passano così tanto tempo cercando la
via più semplice che finiscono per dimenticare di
godersi le gioie della strada che stanno percorrendo.
Per cambiare punto di vista ci vorrà tempo, ma prova a
cominciare a pensare agli ostacoli come pietre miliari
lungo il cammino della tua vita.
In ogni individuo esiste una gerarchia di livelli con cui
relazionarsi al mondo esterno.
Il Riconoscerli ci aiuta a creare un buon rapporto con
il nostro interlocutore e comprendere il
posizionamento delle problematiche (in quale livello si
collocano).
La risoluzione dei problemi avviene spostandosi dal
livello in cui si trovano verso quello superiore.
Partendo dalla base di una tipica piramide troviamo
il primo livello, AMBIENTE, il livello logico
gerarchicamente inferiore (“dove, come e quando” quello che ci circonda);
il secondo livello è COMPORTAMENTO (“cosa” quello che facciamo);
il terzo livello è CAPACITA’ (“come” - il potere di saper
fare o meno una determinata cosa);
il quarto livello è CREDENZE (“perché” - quello in cui
crediamo);
il quinto livello è VALORI (“per cosa” pilastri della
nostra esistenza);
il sesto livello è IDENTITA’ (quello che siamo e perché
è importante ciò che facciamo).
Esiste un settimo livello superiore agli altri e collocato
fuori dallo schema della piramide: SPIRITUALITA’.
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PENSIERO POSITIVO
Noi siamo la somma delle esperienze che abbiamo
fatto e dei nostri pensieri riferiti alla causa che ha
originato quegli eventi accaduti. A seconda di come
leggiamo gli eventi, la spiegazione delle cause
dell’avvenimento che ci diamo.
Esiste una tecnica, quella dello specchio: ci si mette di
fronte ad uno specchio e ci si guarda negli occhi. Hai
tentato di pettinarti? Ti sei criticato? Sei rimasto in
silenzio? Hai riso?
Mantieni gli occhi negli occhi e parla a te stesso ad
altavoce: “Io mi amo e mi accetto esattamente come
sono” , fallo 3 volte e poi osserva cosa accade dentro
di te, quali sensazioni provi.
Mantieni gli occhi negli occhi e dì qualcosa che avresti
voluto ti dicessero i tuoi genitori:
“Siamo orgogliosi di te” “Ti amiamo semplicemente
perché esisti” “Ti amiamo anche quando sbagli” .
Osserva come reagisce il tuo bambino interiore. Fai un
profondo respiro, e congratulati per aver fatto la prima
sessione allo specchio.
La nostra paura più profonda non è di essere
inadeguati.
La nostra paura più profonda, è di essere potenti oltre
ogni limite.
E’ la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di
più.
37
Ci domandiamo: ” Chi sono io per essere brillante,
pieno di talento, favoloso? “
In realtà chi sei tu per NON esserlo?
Siamo figli di Dio. Il nostro giocare in piccolo, non
serve al mondo.
Non c’è nulla di illuminato nello sminuire se stessi
cosicchè gli altri non si sentano insicuri intorno a noi.
Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è
dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi: è in ognuno di noi.
E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere,
inconsapevolmente diamo agli altri la possibilità di
fare lo stesso.
E quando ci liberiamo dalle nostre paure, la nostra
presenza automaticamente libera gli altri.
Discorso di insediamento di Nelson Mandela come
presidente del Sudafrica tratta da un discorso di
Marian Williamson
1) ciò che succede ha una ragione e possiamo
servircene
2) Niente e’ fallimento, ci sono solo risultati
3) Qualsiasi cosa accada, assumetene la
responsabilità
4) Bisogna COMPRENDERE le cose per
SERVIRSENE
5) Le persone sono la nostra massima risorsa
6) Il lavoro è gioco, lo studio è gioco.
7) Non c’è successo duraturo senza impegno
38
La chimica del pensiero …e l’azione!
I PENSIERI che elaboriamo nella nostra mente, creano dei
percorsi tra i nostri neuroni. Più pensiamo certe cose e più
questo collegamento si fa più forte, e piu’ facilmente in
modo AUTOMATICO associeremo una frase, un’ immagine,
un suono, una situazione vissuta ad un COMPORTAMENTO.
Più pensiamo certe cose e più facilmente queste accadranno,
si manifesteranno. In poche parole, i nostri pensieri creano
la nostra realtà
Ricordate quella volta che pensavate a quella persona e lei
ha chiamato 5 minuti dopo? SINCRONICITA’ …
Se intendo cambiare un comportamento devo prima di tutto
non PENSARE più nello stesso modo. In questo modo creo
nuove neuroassociazioni nella nuova direzione che sto
prendendo, associando piacere a questa nuova condizione e
dolore alla precedente.
Una Mente felice produce una Realtà Felice.
Pensare Diversamente ci fa sentire diversamente
Con la ripetizione e alcune strategie di PNL e’ possibile da
subito, ottenere ottimi risultati ….
Talvolta il problema e’ che le persone hanno troppo tempo
per pensare … E’ meglio passare all’azione, senza pensare
eccessivamente. Non avremo mai TUTTI i dati certi per
prendere una decisione “finale”. Nel momento in cui ci
sembra avere TUTTE le informazioni, qualcosa cambia a
nostra insaputa e dobbiamo “ripensare” tutto.
Passare all’ AZIONE ci consente di valutare i risultati,
cambiare strategia, aggiustare il tiro e avvicinarci
all’obiettivo….
Stando li’ a pensare non ci muoviamo in nessuna direzione
….
39
PENSIERO SINCRONICO
Facciamo parte tutti di un universo di sincronismi
(mentre faccio qualcosa io , altri miliardi di persone
stanno compiendo altre azioni, nello stesso momento,
a mia insaputa, senza il mio controllo).
Se ci “buttiamo” in questo oceano di azioni, ci
rendiamo conto di essere un tutt’uno con l’universo
che ci circonda.
In questo modo le dualità diventano un tutt’uno (gli
orientali ce lo insegnano da millenni) e i miei pensieri,
le intenzioni e le azioni possono CREARE la realtà che
desidero.
Per fare questo il mio corpo, la mia mente e il mio
spirito devono essere allineati in modo congruo verso
la direzione che ho scelto.
40
MOTIVAZIONE = MOTIVO+AZIONE
Puoi focalizzarti sul “premio” , ovvero su come
sarà migliore la tua vita quando avrai raggiunto il
tuo obiettivo, sui benefici che otterrai, su tutti i
vantaggi che avrai dal cambiamento.
Oppure puoi focalizzarti sulla “strada” , quindi
su tutto l’impegno, la fatica, la stanchezza e le
seccature che perseguire il tuo obiettivo ti
comporterà.
Per questo, il segreto della motivazione è tutto
nel modo in cui decidi di catalogare la scelta che
ti si pone davanti.
Se metti il tuo progetto nella casellina “dolore”,
il tuo sistema mentale farà di tutto per evitarlo.
Ma se riesci a spostarlo nella casellina
“piacere” avrai generato una fonte inesauribile
di motivazione per raggiungere il tuo obiettivo!
Molto dipende dalla scala di valori che abbiamo
in partenza. I nostri valori e le nostre credenze
sono la molla che ci spinge o ci tira … I nostri
valori sono una parte importante nella decisione
dei nostri comportamenti e delle nostre azioni.
41
Già alzandoti la mattina (stato alfa) puoi dare alla
tua giornata un‘impronta determinante: se ti alzi
pensando che le cose andranno male, stai certo
che sarà così (profezie autoavveranti). Il nostro
inconscio è molto suggestionabile, e può
lavorare per noi o contro di noi, a seconda dei
messaggi che gli fornisco con il mio dialogo
interno, i miei pensieri, ecc. Il mio inconscio farà
di tutto per realizzare i miei pensieri. Nel dialogo
interno utilizzare affermazioni positive: VOGLIO
AVERE UNA SPLENDIDA GIORNATA. E creare
immagini di se stessi alla fine della giornata,
FELICI.
COME ACCENDERE LA MOTIVAZIONE
. Creare delle immagini positive di quello che sto
facendo o devo fare
. Porre il risultato come un gradino verso un mio
obiettivo più GRANDE
. Quali straordinarie sensazioni sentirò quando
ho raggiunto il mio obiettivo? (notare il verbo al
presente che anticipa il risultato)
. Cosa NON potrò fare in futuro se non faccio ciò
che devo ORA
. Mi metto nella fisiologia migliore, respiro
profondamente
42
. Modello le occasioni di successo simili,
ancorando le stesse sensazioni, immagini, suoni
. Utilizzo il mio dialogo interno con immagini
come una molla che mi spinge verso l’obiettivo,
una corsa verso il traguardo.
. Rendo comiche le difficoltà o le persone
“negative” con musiche da circo, mettendo
grossi nasi rossi, facendo girare le sensazioni al
contrario
. Come mi sveglio al mattino? Ho un’immagine
positiva della giornata che mi guida già al
risveglio? Come si comporteranno le persone
che incontrerò ? Se programmo il mio inconscio
visualizzandomi contento alla fine della giornata,
nel momento in cui mi sveglio (dove sono in una
fase alfa, ottima per suggerire al mio inconscio la
strada da seguire)
. La parola è potente: la mente NON riconosce
istruzioni del tipo: “NON voglio essere infelice”.
Invece diciamoci frasi positive: SONO FELICE,
SONO GIOIOSO , non obiettivi specifici, ma
ordini generici. L’inconscio lavora per te, per farti
raggiungere obiettivi positivi.
L’imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità,
ed è meglio essere assolutamente ridicoli che
assolutamente noiosi.
43
Ringraziamenti:
per il contributo alla mia formazione (in ordine casuale):
Jimi Hendrix, Mattia Lualdi, Gianluca
Lucchese, Piercarlo Poggio, Romeo
Sacchetti, Anthony Robbins, Luisa Cicero,
Michael Jordan, Richard Bandler, Italo
Pentimalli, George Ivanovitch Gurdjieff, Livio
Sgarbi, Vincenzo Fanelli, Martin Seligman,
Giulietta Forlin, Noam Chomsky, Italo Cillo,
Phil Jackson, Ralph Simmons, Arch. Reyneri,
Gennaro Romagnoli, Piernicola Demaria,
Mirella Ronco, Fabio Marchesi, Barbara Sardi,
Francesca, Pietro,
e tutti coloro che mi hanno aiutato e continuano a farlo con
il loro esempio e con il loro affetto.
Seconda edizione
Chieri, 12 giugno 2010
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