Zoomps 2009 2 - ISIS De Nicola

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Zoomps 2009 2 - ISIS De Nicola
ISIS “E. De Nicola”
n.2 anno 2009
Z O O M P S
Periodico a cura della redazione dell'Istituto Statale Istruzione Superiore E. De Nicola. Via E.A. Mario Napoli
Autorizzazione Tribunale di Napoli n° 17/2005. Elaborazione grafica a cura della prof.ssa Laura D’Eliseo www.isisdenicola.eu
L’ISIS «ENRICO DE NICOLA» E L’“ASCOLTO ATTIVO” DEL TERRITORIO
di Stefano Zen
Dirigente Scolastico
Nell’ambito delle relazioni dell’istituzione scolastica col territorio, e in particolare per ciò che concerne
la collaborazione, un aspetto fondamentale è costituito
dalla qualità della partecipazione dei soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nei processi territoriali. Tema, questo, di peculiare rilievo nella letteratura sociologica e coltivato, di recente, anche negli studi di urbanistica
partecipata condotti prevalentemente nel mondo anglosassone. Nel nostro contesto di riferimento, e per quanto
riguarda il nostro Istituto, è risultata finora utile e potrà
esserlo, ancor di più, nel futuro – la cosiddetta
«camminata di quartiere», ossia una tecnica partecipativa
da usarsi come “ascolto attivo” del territorio, affine allo
spirito dell’Umanesimo civile e delle metafore spaziali
ed utopistiche del Quattro e Cinquecento. Tale tecnica
sarebbe piaciuta a Leonardo, che avrebbe riscontrato
analogie tra questa “passeggiata” e la personale concezione umanistica di spazio urbano come sede di “civile conversazione”
La «camminata di quartiere» è un’indagine territoriale, uno strumento conoscitivo semplice, efficace e democratico, in particolar modo perché attraverso atti informali, quali il camminare e l’esplorare, crea l’occasione
per ampliare la rete di soggetti locali coinvolti nei processi territoriali, per avviare – pensando alla nostra realtà
abituale – un clima di serena e costruttiva collaborazione
tra istituzione scolastica e territorio (cfr., sulle questioni
di metodo, M. SCLAVI et alii, Avventure urbane. Progettare la città con gli abitanti, Milano, Elèuthera, 2002; M.
SCLAVI, Ascolto attivo e seconda modernità. Sul discutere
i pro e i contro e sulla gestione creativa dei conflitti,
«Rivista di psicologia analitica», nuova serie, n. 19,
71/2005, pp. 137-159). Questa tecnica partecipativa
si
fonda
sulle
seguenti
condizioni
di
base:
● Competenza degli abitanti rispetto al quartiere e al territorio: è la convinzione che sia fondamentale riconoscere
e valorizzare la competenza degli abitanti e della gente
comune riguardo al proprio ambiente di vita; una competenza non tecnica e professionale, ma ordinaria, che deri-
va dal fatto che essi vivono quotidianamente
quel territorio. Nei processi di trasformazione territoriale non si può dunque prescindere dalla percezione
che
un
abitante
ha
del
proprio
quartiere.
● Conoscenza attiva: è la convinzione che non sia importante soltanto la conoscenza ordinaria, ma anche quella
percettiva, attiva, spaziale, che si configura e prende corpo nel momento in cui si va a vedere di persona il territorio e i suoi contesti immediati, attraversandolo e cercando
di mettere a fuoco il proprio modo di vivere quello spazio
particolare.
● Intelligenza reciproca: è il rapporto di reciprocità tra
professionisti e abitanti, all’interno del quale, nel riconoscere un’intelligenza reciproca, ossia una possibilità di
apprendimento per entrambe le parti, si esclude nel contempo ogni relazione di dominanza-dipendenza.
La «camminata di quartiere» soddisfa adeguatamente i quattro requisiti individuati da Bernie Jones nella
sua teoria della pianificazione democratica: 1) deprofessionalizzazione: non spetta ai soli professionisti prendere
decisioni relative al futuro del quartiere e del territorio;
2) decentralizzazione: il processo decisionale non si concentra al centro; 3) demistificazione: la pianificazione non
è un prodotto magico, ma un processo concreto e condiviso; 4) democratizzazione: nel processo decisionale bisogna
coinvolgere un alto numero di persone, in particolar modo
coloro i quali rappresentano un interesse per il futuro del
territorio (B. JONES, Neighborhood Planning.
A Guide
for Citizens and Planners, Chicago, American Planning Association, 1990).
Continua pag.2
SOMMARIO
Scuola e territorio
2
Istruzioni per l’uso: Esame di Stato
3
Il nostro viaggio a Londra
10
Il mio amico libro
14
Studiare l’impresa ,l’impresa di studiare
17
Giorno della memoria e tradizione antigiudaica
18
ISIS DE NICOLA
ZOOMPS
SPECIALE DE NICOLA
Per fare in modo che la “camminata” risulti
davvero efficace è importante che sia preceduta da
un’accurata fase detta di outreach e da interviste mirate con alcuni interlocutori locali. L’ outreach è una
metodologia adoperata specialmente da esperti inglesi
nei processi di progettazione partecipata. Nick Wates,
un’autorità nel campo dell’urbanistica partecipata, nel
suo libro The Community Planning Handbook: How
People Can Shape Their Cities, Towns and Villages in
Any Part of the World (London, Earthscan Publishers,
2000), ne propone una concisa definizione: «andare a
consultare le persone piuttosto che aspettare che esse vengano da noi».
Qualche anno prima Michael Parkes, nel volume
intitolato Good Practice Guide to Community Planning
and Development (London, Planning Advisory Committee, 1995),ha affermato che «gli incontri di outreach
consistono nell’andare fuori a incontrare gruppi di interesse locali e singole persone, a seguito di un invito
da parte loro, nel proprio ambiente e secondo i propri
tempi per discutere di varie questioni e per ascoltare i
loro suggerimenti. Si può trattare di conversazioni
informali, poco strutturate, non necessariamente capaci di rigorose analisi scientifiche. Spesso forniscono un
livello di verità e di comprensione (dei problemi) che
può mancare in forme di consultazione più ufficiali e
strutturate».
Una strategia del genere può costituire una
risorsa ulteriore non soltanto per il nostro Istituto ma
per tutte le istituzioni scolastiche autonome, che, nel
mutato quadro delle funzioni e delle competenze amministrative, devono uscire da una condizione anacronistica di autoreferenzialità per stabilire relazioni dinamiche e costruttive col territorio e gli enti locali. Può
essere una valida idea su cui continuare a lavorare in
futuro, confortati dai suggerimenti della normativa più
recente e dalla necessità di costruire insieme un rapporto di reciprocità e collaborazione tra scuola, enti
locali ed altri soggetti operanti sul territorio.
UN TERREMOTO DI EMOZIONI
la
Redazione
Anche quest’anno ce l’abbiamo
fatta! Grazie a voi, al vostro impegno, al
vostro entusiasmo, siamo riusciti a superare tutte le difficoltà, che ogni anno
incontriamo per la realizzazione del nostro giornale. Quest’anno, non abbiamo
avuto la collaborazione decennale e ormai
consolidata del nostro esperto grafico,
vostro ex compagno e redattore di ZOOMPS, diplomato nella nostra scuola e poi
laureato in design e grafica. Ma non ci
siamo scoraggiati, infatti la caratteristica della nostra redazione è stata sempre
quella di superare tutti gli ostacoli, e
abbiamo accettato la sfida e ci siamo
avventurati in una nuova esperienza curando impaginazione e grafica con i soli
mezzi a nostra disposizione. Un grazie particolare da parte di tutta la redazione alla “ ingambissima” denicoliana
Ilenia Leone (IV A) che con entusiasmo e impegno è stata determinante per portare a termine felicemente la
nostra avventura. In questo numero potrete avere momenti di riflessione con i due interessanti articoli scritti
per voi dal nostro Preside, prof. Stefano Zen. Abbiamo , poi , raccontato aneddoti del viaggio d’istruzione delle
V classi, manifestazioni e incontri ai quali abbiamo, come sempre, partecipato con successo. Attenzione anche
alle informazioni utili per i denicoliani che presto dovranno affrontare la “prima prova” quella vera e indimenticabile. La redazione tutta rivolge loro un gigantesco:
In bocca al lupo
ZOOMPS
SPECIALE ESAME DI STATO
SPECIALE ESAME DI STATO
ISTRUZIONI PER L’USO
L’ Esame di Stato è articolato
in tre prove scritte e una prova orale.
Le date previste di esame sono:
Prima
prova
scritta:
25 giugno 2009, ore 8.30;
Seconda
prova
scritta:
26 giugno 2009, ore 8.30.
Terza
prova
scritta:
29
giugno
2 0 0 9
.
Ogni commissione, entro il 27 giugno,
definisce collegialmente la tipologia
della terza prova scritta. Contestualmente, il Presidente stabilisce, per
ciascuna delle commissioni, l'orario
d'inizio della prova, dandone comunicazione all'albo dell’Istituto. Non va,
invece, data
alcuna comunicazione circa
le materie
og g ett o
del l a
prov a.
La mattina del 29 giugno ogni commissione predispone collegialmente il testo della terza prova scritta. La Commissione in relazione alla natura e alla
complessità della prova, stabilisce anche la durata massima della prova
stessa.
La commissione è composta
da un Presidente esterno e da 6 Commissari (3 docenti interni e 3 docenti
e
s
t
e
r
n
i
)
.
Il punteggio minimo complessivo per
superare l'esame è di 60 /100.
Colloquio:la prova orale è valutata in
30/esimi. Il colloquio è giudicato sufficiente se consegue almeno 18 punti.
pratica suddivisa in più punti, uno
dei quali , a scelta del candidato,
deve essere svolta.
Bonus: La commissione di esami può
attribuire un punteggio di merito per
esami particolarmente brillanti di
max 5 punti di bonus se il candidato
ha almeno 15 punti di credito e ha
riportato nelle prove di esame almeno
il voto di 70.
I candidati
che all'esame finale avranno conseguito il punteggio massimo di 100 punti senza fruire del bonus integrativo
dei 5 punti, la commissione può attribuire
anche
la
lode.
La durata delle prove scritte è indicata dal Ministero in calce al foglio
delle prove.
È consentita la consultazione del dizionario di lingua italiana e del codice civile e, per lo svolgimento della seconda prova negli
Istituti Tecnici Commerciali, è ammesso l’uso di manuali tecnici.
Per le prime tre ore non si può uscire.
Consigli:
La prima prova (italiano)
Può essere s volta scegliendo
tra
quattro
tipologie
1 ) A n a l i s i
d e l
T e s t o
2) Redazione di un
saggio breve
o di
un
articolo
di giornale
3) Tema di argomento stor ico
4)Tema di ordine generale.
Consigli:
Dimostrate di saper selezionare ed
interpretare correttamente i materiali di documentazione proposti, arricchendoli con le vostre personali
conoscenze ed esponendoli con rigore
Credito scolastico: ciascun candidato argomentativo, chiarezza e proprietà
può far valere un massimo di 25 punti dì linguaggio.
quale credito per l'andamento degli
studi e per le esperienze formative e La seconda prova negli ITC
culturali maturate fuori della scuola.
(Economia aziendale)
Prove scritte:: Le prove scritte sono
valutate in 15/esimi. 45 è il totale massimo dei punti,.
Ciascuna delle prove scritte sarà giudicata sufficiente
con un punteggio non inferiore a 10.
II tema ministeriale che vi verrà proposto sarà strutturato in due parti:
Una prima parte teorico-pratica obbligatoria e di ampio contenuto, e una
seconda parte, anch’essa teorico-
Usate un linguaggio tecnico preciso
ed appropriato. Scegliete, se richiesto, i dati in modo logico e coerente,
rispettando tutti i vincoli
che il tes to vi propone .
Personalizzate il vostro lavoro anche
tramite l’uso di note e commenti.
La terza prova
E’ una prova pluridisciplinare e può
prevederediverse tipologie scelte
dal vostro consiglio di classe:
a) Trattazione sintetica (non più di
5 argomenti) b) Quesiti a risposta
singola (da10 a 15) c) quesiti a risposta multipla (da 30 a 40).
Se le tipologie b e c
vengono
utilizzate quesiti a risposta singola:
minimo 8 e quesiti
a
risposta multipla:minimo 16
Il tempo di durata della prova è stabilito dalla commissione in base alla
sua complessità.
Il colloquio
potrai presentare una tesina redatta nel formato preferito, anche multimediale, o potrai iniziare l’esame
con un argomento da te scelto che
può essere organizzato anche con
una “mappa concettuale” che ne esplichi il percorso pluridisciplinare.
Il colloquio proseguirà poi con altri
argomenti scelti dalla commissione.
Parte integrante del colloquio è la
discussione delle prove scritte. Ragionevolmente il tempo
del colloquio
orale
dovrebbe durare all’ incirca 50 minuti.
Consigli
Dimostratevi sicuri e preparati, ed
esponete
i vostri concetti con
chiarezza
e linguaggio pertinente
Dimostrate di saper fare collegamenti tra le varie discipline.
SPECIALE ESAME DI STATO
ZOOMPS
MIO CUORE TU STAI SOFFRENDO
A proposito di non è vero, ma ci credo:
15 settembre 2008: sembrava un anno come un altro
e tra una fetta di pandoro e un bicchiere di spumante è arrivato l’anno nuovo. Il 7 gennaio è arrivata la befana e subito dopo eravamo già al II quadrimestre. Era giunto anche il momento di ricominciare
a guardare in faccia la realtà e di riflettere su tutte
le possibilità di applicare l’ottimizzazione del nostro studio applicando quella legge economico aziendale del “minimi costi e massimo profitto” . Ma non
è così semplice, non sempre questa strategia riesce .
Così sono ricominciate le interrogazioni, i compiti in
classe, le paure, le angosce, le solite polemiche sui
voti nei bagni, in una cappa di fumo .
A proposito di bagni, non so voi, ma io ho una paura
matta dell'esame!
Ora dobbiamo prepararci all'incubo delle nostre notti, la
causa dei nostri isterismi: il famigerato esame di
stato. Evitate i parenti e gli amici che usano farvi
gli «auguroni» e cercheranno di confortarvi con frasi tipo: «andrà tutto bene» oppure «sarà più semplice di quanto tu possa credere» , Spero che durante
il periodo che precederà l'esame non staremo lì a
strapparci i capelli, forse la cosa migliore a cui pensare è che dopo l'esame sarà veramente «finita»,
niente più compiti a casa, niente più interrogazioni e
non saremo costretti a svegliarci presto la mattina.
Dopo il diploma le cose cambieranno per tutti, per
chi andrà all'università e per chi cercherà di inserirsi nel mondo del lavoro e, chissà, forse un giorno
rimpiangeremo la fine della scuola e tutti i bei momenti vissuti qui tra queste mura che in un modo o
nell'altro hanno fatto parte della nostra vita. Unico
“sarà più semplice di quanto tu possa credere”
mio consiglio da
“collega” a “collega”
è
quello
di
«mettercela tutta»,
perché in fin dei
conti la cosa che
conta è essere fieri
di noi, non del punteggio che prenderemo
(anche
se
quello è importante), e se avremo
fatto tutto quello
che è in nostro potere non potremo
rimproverarci nulla,
quindi “in’... Bip... alla balena”
La cosa migliore
a cui pensare è
che dopo l'esame
sarà veramente
«finita»,
Prima...
P R I M A … D U R A N T E . . . D O P O…
COSA FARE PRIMA:Prima del colloquio dell'Esame
di Stato sapete già il voto che avete complessivamente avuto agli scritti così come il punteggio del credito
scolastico. Fare conti servirà a tenere la mente occupata e permetterà di regolarvi sull'esito complessivo…
Ma l'esame crea panico in ognuno: non è più una questione di voti ètutta un'altra cosa. Ci siete voi” e
“loro” (i proff.) e ciò che per “voi” è di vitale importanza
per
“loro”
forse
non
lo
è!
E allora? Dovete tornare ad essere lucidi e razionali
COSA FARE DURANTE: Durata 1 ora circa : andate
vestiti in modo sobrio ma .un po' “da grandi”, è la vostra“maturità.
Distribuite una copertina con
la mappa del vostro percorso
ad ogni professore (sono 6) ed
una tenetela voi: servirà a farsi che ognuno di loro possa
seguire meglio la vostra esposizione.
COSA FARE DOPO: Uscite e
fate festa! Qualsiasi voto
prenderete cercate di esser
felici . Questo è solo il primo…
poi… diventerete esperti a
dare esami.
…..dopo
PIANETA GIOVANE
ZOOMPS
COSA VUOI FARE DA GRANDE ? IL TRONISTA
“mi piacerebbe partecipare al Grande Fratello, o far parte del pubblico parlante ad Amici di Maria De Filippi…” molti
giovani non hanno dubbi su quali siano i nuovi modelli da emulare spesso fuorvianti e portatori di valori inconsistenti
di Marica Baldini VA
“Cosa
TONIGHT:
FRANZ FERDINAND
vuoi fare da grande? Non so,
devo ancora decidere...mi piacerebbe partecipare al
Grande Fratello, o far parte del pubblico parlante ad Amici di Maria De Filippi o, nella peggiore delle ipotesi,
fare il ragazzo immagine in discoteca per poi ambire a
fare il tronista da Maria. Sarebbe un'ottima scuola per
me.” E allora sembra che sia nato un nuovo mestiere, che i
ragazzi d’oggi scelgono come alternativa e ultima sponda
se non riescono ad impiegarsi subito e stabilmente nel
mondo del lavoro. Il tronista è un’icona televisiva che sta
diventando oramai un modello da imitare per i giovani
italiani. Tutto è iniziato con la nascita del programma
televisivo condotto e ideato da Maria De Filippi “Uomini &
Donne”. Il format Uomini e donne nasce inizialmente come luogo dove una coppia raccontava la propria storia per
discuterne col pubblico. Dal 2001 il programma ha come
obiettivo quello di formare una coppia che possibilmente
rimarrà legata per la vita. Ogni stagione vengono nominati
i "tronisti", ovvero coloro i quali sono alla ricerca di un
partner. Essi siedono su di un trono e vengono presentati
loro alcuni ragazzi e ragazze. Lui o lei dovrà conoscere i
pretendenti attraverso le "esterne", ovvero incontri al di
fuori degli studi televisivi della durata di circa 20-30
minuti, destinati ad approfondire la conoscenza reciproca. Dopo 4 mesi il tronista dovrà fare la sua "scelta", individuando tra le tante persone conosciute quella destinata ad essere anima gemella. Ovviamente rimane comunque per la persona scelta la facoltà di accettare o meno.
Dal 2009 il termine “tronista” è stato addirittura aggiunto al vocabolario Zingarelli. Da quando Uomini e donne ha
acquisito l'attuale format, numerosissime critiche si sono
abbattute su di esso. Il programma (giustamente, a mio
modesto parere) è stato da più parti indicato come Trash
(spazzatura). Le critiche sono state rivolte principalmente ai toni polemici e spesso rissosi con accenni di turpiloquio che impregnano molte puntate del programma , ai
contenuti della trasmissione , spesso squallidi e banali,
oltre che costruiti a tavolino e ai modelli di giovani uomini e donne, certamente diseducativi perché portatori di
valori inconsistenti e fuorvianti per i ragazzi. Tutto questo per chiedersi se sia mai possibile che oggi si debba
sperare di star sotto l'occhio vigile delle telecamere per
ambire ad un futuro dignitoso. Non è abbastanza reality
la vita perchè diventi uno show televisivo?
La band scozzese colpisce ancora,
di
Mauro Ferro III B
Dopo "You Colud Have It So Much Better"
uscito nell'ottobre 2005, questa è la volta di Tonight.
Il tanto amato brit sarà affiancato,ma non sostituito,da
una dose di new wave, funk ed elettronica che rendono
quest'ultimo cd un ottimo compromesso per tutti i
"neofranz-fan".
All'interno del nuovo EP troviamo un secondo
cd:Blood,con ben otto inediti della band in versione elettronica. Fra gli svariati progressi tecnici, necessario
plauso merita la voce di Kapranos aspra, ammiccante, ricca di sfaccettature su tutte "Ulysses" e "What She Came For"). La padronanza acquisita dal gruppo è palese,si
nota come riesca ancora a suonare in maniera
"patriottica"
rimanendo comunque fedele all'indie-brit
rock di un tempo, influenzato dalla nuova scia elettronica
("Bite Hard, esplosiva cavalcata su spintoni di elettrica e
synth,
con
tanto
di
assolone
finale)
Il bilancio complessivo,nonostante un piccolissimo calo
nella seconda parte dell'album non toglie che "Tonight"
sia un bello schiaffo in faccia a tutti i detrattori preconcetti.
PIANETA GIOVANE
ZOOMPS
MUSIC A PASSIONE MIA
Direttamente dal mondo delle discoteche un pianista cantante ischitano attivissimo nel centro sud
di
Roberta Frigione VF
Chi è Maurizio Filisdeo
Nato ad Ischia il 22
luglio, ha 36 anni,
sposato, due bambini, un
c a g n ol i n o
ed
una
tartaruga. A sei anni
inizia a nutrire un
profondo amore per la
musica che lo porterà nel
tempo a scegliere di
lasciare
gli
studi
universitari
per
dedicarsi a tempo pieno
a
questa
passione
naturale. Maurizio inizia
come
tastierista e
cantante degli Smoking,
un gruppo musicale.
Successivamente sceglie
di diventare solista. Da
qui ha inizio la lunga
serie di successi
A bbiano
intervistato
Maurizio Filisdeo che si è
mostrato ben felice di rispondere alle nostre domande soddisfacendo pienamente le nostre curiosità
sul successo di un personaggio tanto amato da noi
giovani
Maurizio Filisdei con la nostra redattrice Roberta Frigione
Come hai iniziato la tua
carriera?
continuamente in giro lontano anche dalla mia isola nativa, la
La carriera è iniziata con
bellissima lschia .
un gruppo., eravamo
Come gli eventi della tua vita hanno influenzato la
in
quattro, tutti studenti e
tua carriera?
amici. Abbiamo
In generale non hanno influenzato la mia carriera, che co-
suonato
per circa tre anni insieme e
munque sto cercando di migliorare sempre di più anche con
poi ci siamo sciolti ed io ho
lavori miei discografici, come l’ultimo singolo "SOLO" uscito
iniziato a suonare nei loca-
prima di Natale e il prossimo in uscita a Pasqua che precedo-
li di lschia da solista.
Come ricordi i tuoi anni di scuola?
i miei anni di scuola li ricordo con grande gioia.
no il nuovo album che uscirà dopo l'estate 2009.
Essere l'idolo di parecchi giovani ti fa sentire tale
Mi
o ti senti un eterno Peter Pan?
sono divertito moltissimo, e poiché andavo abbastanza
Lo stare spesso in mezzo ai giovani ti fa sentire come loro.
bene perché ero molto attento in classe, avevo molto
Io mi sento un diciottenne…. (ride di gusto) . comunque non
tempo libero da dedicare allo sport e alla
sono poi così vecchio! .
musica.
Come giudichi il tuo mondo lavorativo?
Con quale criteri scegli le canzoni da arrangiare“?
Il mondo della notte è particolare. girando molto vedo
Suonando in locali da ballo , cerco sempre di adattare le can-
gente di tutti i tipi. E’ pur vero che ci sono delle dege-
zoni in modo da avere molto "groove"!, il cosiddetto "tiro"
nerazioni, ma cerco sempre di vedere i lati
positivi
ritmico che ti porta a ballare.
che sono quelli del puro divertimento e della
felicità
Le canzoni per me non hanno nazionalità. Il mio repertorio è
di stare insieme. La comunicazione tra le persone
è
abbastanza internazionale, anche se prediligo la musica in
essenziale, e il che se ne dica, i locali comunque svol-
lingua inglese.
gono una funzione aggregante, molto più
Il tuo lavoro ti porta a viaggiare molto. Quale meta
di internet.
E’, comunque, una mia opinione.
preferisci?
Il tuo lavoro ti gratifica?
Sono stato molto bene in Sardegna, Roma, Palermo ecc, ma
Mi sento gratificato e realizzato. E’ un lavoro che dà
quando torno ad Ischia per me è sempre bellissimo, soprat-
grandi soddisfazioni, anche se tante v olte
tutto quando mi esibisco nel locale in cui ho esordito :lo sto-
porta a sacrificare del tempo da
famiglia poiché per lavoro
mi
dedicare alla mia
sono costretto a stare
rico Valentino di Ischia . Vi aspetto.
SPORT
ZOOMPS
CALCIO … AMORE TRAVOLGENTE
Sport nazionale per eccellenza, il calcio vanta milioni di appassionati in Italia. Ma quanti ne conoscono storia?
di Gaetano Panico III A Liceo
Roberto Del Giudice III A Liceo
Il gioco del calcio nasce in Giappone con il nome
“Kemari” e in Cina con il nome di “Tsce-chu”.
Questo gioco, così come lo conosciamo, è però ufficialmente nato in Inghilterra con la nascita del Football
Association il 26 Ottobre del 1863.. Fin dalla sua nascita, il calcio ebbe un gran successo, Un altro passo importante verso il professionismo fu compito nel 1897
con la nascita della Federazione Inglese e furono stabilite una serie di regole tra cui fu introdotta la regola
del “fuorigioco” che risulterà determinante per
l’evoluzione del calcio. Nel 1886 si ebbe la nascita di
vari sistemi di gioco, caratterizzati dalla disposizione
dei giocatori in campo e dai compiti a loro assegnati i
primi schieramenti, con l’introduzione del portiere, erano “1-10” o “1-1-9”; ,inseguito, nel 1880, il Nottinghan
Forest varò il famoso sistema piramidale del “1-2-35”.Nel 1871 fu concesso per la prima volta al portiere di
prendere la palla con le mani. Nel 1904 grazie ai rappresentanti delle 7 diverse associazioni nazionali ( Francia,
Belgio, Olanda, Svizzera, Danimarca, Svezia e Spagna ),
nasce a Parigi la F.I.F.A. , cioè la più importante lega
calcistica esistente al mondo. Con la costituzione di questa federazione si voleva rendere unico il calcio, attraverso lo stesso regolamento. La stessa F.I.F.A. diventa
l’unico ente in grado di modificare le regole del gioco,
dando notevole credibilità ed impulso alla crescita del
calcio.Dalla data di nascita della F.I.F.A. fu possibile
organizzare incontri tra squadre di nazioni diverse.Per
l’Europa, organizzazione con sede in Svizzera è la
U.E.F.A. In Italia il calcio viene gestito dalla F.I.G.C. , la
cui sede centrale si trova a Roma. Nel 1907, per evitare
l’azione ostruzionistica determinata dal sistematico
avanzamento dei difensori, viene apportata un’ulteriore
modifica alla regola del fuorigioco. Ciò porta alla nascita
di nuovi sistemi di gioco, tra i quali, il più famoso è il
WM. Il sistema WM è stato messo in crisi con
l’introduzione di 2 attaccanti fissi e per rinforzare la
difesa, il sistema di gioco si affida al “libero” .. Negli
anni 70 ci fu l’avvento del cosiddetto “calcio totale”
della nazione Olandese: non esistevano più limiti agli
spostamenti
dei
giocatori
che
attraverso
l’interscambiabilità dei ruoli, ogni giocatore poteva inserirsi negli spazi vuoti. In fine l’innovazione del calcio
totale, ha portato alla nascita della difesa a “zone”, ma
questo è storia dei nostri giorni.
IL CAPRO ESPIATORIO : L’ARBITRO
di Harley De Martino III B liceo
Nel calcio italiano l’arbitro è visto ormai come “capro
espiatorio”, cosa che non capita negli altri paesi soprattuto in Inghilterra dove le attenzioni sono rivolte allo spettacolo e non alle polemiche rendendo un lavoro più
“semplice” ai direttori di gara. Molte persone irrazionali
che popolano i campi di gioco accusano gli arbitri di decisioni errate quando neanche un’eventuale “moviola” riesce
a decretare il provvedimento tecnico,specialmente nei
settori giovanili in cui l’arbitro essendo privo di assistenti
e quarto uomo si trova ad interpretare il lavoro di quattro
persone contemporaneamente:impossibile! Queste accuse
possono essere plausibili se riportate da persone competenti nell’arbitraggio,ma purtroppo la maggior parte delle
critiche inflitte ai direttori di gara sono esposte da persone non inerenti al fischietto nonché giornalisti e quindi
telecronisti di partite che almeno si presuma che sappiano
almeno il regolamento oppure i termini adatti…ma forse
chiediamo troppo…lasciamo ancora che dicano “regola del
vantaggio”,si…perché non è una regola ma bensì una discrezione come la maggior parte degli avvenimenti di una
partita di calcio e se un arbitro erroneamente sbaglia un
rigore, ci sono calciatori che vengono pagati dieci volte in
più e ne sbagliano due…bisogna perdonare tanto gli arbitri
che purtroppo non sono macchine perfette e bisogna mettere in testa che il gioco si ferma quando l’arbitro fischia!
Le polemiche sono inutili perché se un arbitro non fosse
competente qualcuno forse non lo farebbe più lavorare…
ATTUALITA’
NON E' VERO... MA CI
ZOOMPS
CREDO
Secondo uno studio pubblicato recentemente, si evince che quanto più si è stressati più si è superstiziosi
L'oroscopo è la disciplina che studia il rapporto tra il
nell’astrologia esiste ed
cielo, l'uomo e la terra ed è uno dei principali temi che esisterà sempre, ma forse è
affascina il mondo giovanile e quello adulto. Come mai meglio affrontare la vita con i
propri occhi!!!
è data così tanta importanza agli astrologi tanto da
ritrovarli nei programmi televisivi, sia che si parli di Stefania Musella V A
cucina sia che si tratti di intrattenimento? Ma non è
soltanto l’oroscopo che influenza la nostra vita: c’è anche la superstizione!
Secondo uno studio
pubblicato recentemente, si evince che quanto più si è
stressati più si è superstiziosi: sembra che lo stress
induca
a
paranoie
e
pratiche
superstiziose. Premetto che da persona
C’è chi teme il 13 e si terrorizza per venerdì 17, sape- ragionevole e razionale, e lo
vate che ci sono alberghi che non hanno la camera 13, sottolineo, non credo assopersone che non escono di casa in questi giorni del me- lutamente a queste sciocse? Persone che se vedono attraversare un gatto nero chezze e ridicolaggini, ma,
pensano di essere segnati da un destino di guai “neri”. confesso, che a volte, anMolti di noi, si sa, abbiamo i nostri piccoli portafortuna che io faccio i debiti sconoppure facciamo piccoli rituali che ci rendono più sicuri giuri di fronte ad avvenie tranquilli quando ci troviamo ad affrontare grandi e menti o a situazioni che nepiccole prove quotidiane. Ma, purtroppo, c’è chi di que- cessitano di un atto scarasti piccoli rituali fa una vera e propria ragione di vita! mantico.
Un esempio del
Ma torniamo all’astrologia. Gli astrologi non sanno pro- nostro, a volte falso scettivare che questa disciplina funziona e, nonostante ciò, i cismo, ci viene dato addiritmedia la fanno passare quasi per una scienza. Ma ciò tura dal filosofo Benedetto
non deve sorprendere, basti pensare a quanti soldi ci Croce, il quale interrogato
stanno dietro e a quanto fa comodo a molti crederci. sugli effetti di certi pregiuAnche a scuola ogni mattina i ragazzi si scambiano opi- dizi rispose con arguzia:
nioni su ciò che hanno letto sul proprio segno zodiacale "Non è vero... ma ci credo !
e sembra che i loro amori, i loro successi o insuccessi ".
La superscolastici, i loro disagi dipendano tutti dalla posizione stizione affonda le sue radifavorevole o no degli astri.
Ma questo ci nel tempo.
I primitivi
non è un rito comune solo tra gli adolescenti; molte infatti ritenevano che, colpersone adulte, di qualsiasi livello sociale e culturale, pendo l'immagine del bisonprofessionisti, impiegati, operai al mattino consultano te, fosse più facile uccidere
l’oroscopo per essere informati su ciò che accadrà nel l'animale durante la battuta
corso della giornata. Le loro scelte negli affari o i loro di
caccia.
comportamenti relazionali sono condizionati spesso, da Nasceva, in tal modo, la priciò che hanno letto o meglio che hanno voluto interpre- ma forma di superstizione.
tare personalizzando la lettura degli oroscopi. Cristoforo Colombo consideLe persone hanno bisogno di essere rassicurate, di sen- rava il venerdì un giorno
tire che le cose non vanno male; le persone hanno biso- fortunato.
gno di non impegnarsi troppo a riflettere su se stesse e Non a caso partì da Porto
nell'oroscopo trovano una facile, comoda soluzione al Palos un venerdì; mise piede
problema di capire chi sono. A fine anno siamo inondati sulla nuova terra di venerdì
da profezie, pronostici sull’anno che verrà e soprattut- e rientrò, sempre di venerto in televisione non si parla d’altro. Sono tantissime le dì, a Porto Palos.
persone che si fanno condizionare dall’astrologia, ma
per fortuna, sono altrettanto tante quelle che credono
che sia tutta una fregatura. Comunque sia la credenza
REDAZIONE ZOOMPS
Direttore Editoriale
Dirigente Scolastico
Prof. Stefano Zen
Docenti
Prof.ssa Laura D’Eliseo
(responsabile progetto)
Prof.ssa Carla Crescenzi
Progetto grafico
Prof. Laura D’Eliseo
Alunni Redattori
Emanuele Catone III B Liceo
Cesareo Mirella III ALiceo
Cicatiello Fabio III A Igea
Costantino Annalisa VF Igea
Grisafi Roberto VA Igea
De Martino Harley III B Liceo
Del Giudice Roberto III A Igea
Frigione Federica V F Igea
Frigione Roberta VF Igea
Garofalo Michele III B Liceo
Leone Ilenia IV A Igea
Malinconico Benedetta VA Igea
Marano Eduardo III B Liceo
Maraucci Sonia V F Igea
Minervini Antonia IV A Liceo
Musella Stefania VA Igea
Panico Gaetano IIIA Igea
Rota Fabio III B Liceo
Starace Francesco III B Igea
De Magistris Antonio III B Igea
De Magistris Dario III B Igea
Baldini Marica VA Igea
Ambra Emanuela IIIA Igea
ATTUALITA’
U N A
ZOOMPS
R E G O L A
P E R
L A
V I T A
sempre più giovani nel mirino dell’alcool e dei disturbi alimentari
di Lucia Ronga ,
Luana Sarnataro
Menia Sozio IIIb liceo
“
N oi
s i am o
quello
III A liceo,
che
m a ng i a-
mo” (Feuerbach). Il De Nicola, ha organizzato, come gli scorsi anni scolastici, il progetto
“Educazione Alimentare” destinato agli alunni delle
seconde classi. L’attività si è svolta con il coordinamento della prof.ssa Caterina Mundo e con interessanti lezioni nell’ aula magna della nostra scuola
di un esperto del settore , il dott. Barbato .
Indubbio , infatti, sottolineare l’importanza
degli
argomenti
trattati,
quali
l’abulimia,
l’anoressia l’uso e l’abuso di alcol,
pblematiche
che purtroppo ci riguardono molto da vicino e che
sono spesso causa dei nostri disagi.
S . O . S
Il mondo della moda è accusato da tempo di diffondere falsi
miti
di
bellezza.
Le modelle, per essere al TOP devono avere dei requisiti ben precisi:
altezza minima di m 1,70 e taglia
max 40. Ma chi può dimenticare tra
le tante vittime dell’anoressia la
giovanissima e bellissima modella,
Ana Carolina Reston che con la sua
morte, accompagnata da grandi sofferenze fisiche, è stata la testimonianza drammatica e sconvolgente
della triste sorte di chi si ammala di
questa grave, sottile e subdola malattia? A soli 21 anni era diventata
il fantasma di se stessa.
Certi modelli di bellezza femminile,
infatti, imposti ossessivamente dai
mass media, inducono tantissime
adolescenti a sottoporsi a diete
drastiche per perdere peso così
cadono progressivamente nel baratro
“DIETA
NON È MANGIARE POCO, MA MANGIARE BENE!” questo è ciò che è stato più volte
ribadito dal dott. Barbuto: “ il cibo non è
solo
proteine, carboidrati e grassi, bensì la benzina per
mettere in moto il nostro corpo, una macchina estremamente complessa, che dovrebbe essere tutelata da ogni tipo di abuso, in primis alcol e cibo”.
A nostro parere tutte le informazioni ricevute sicuramente sono state molto utili, anche per contrastare i messaggi negativi con i quali i mass-media
bombardano soprattutto noi giovani. Essere o apparire? Talvolta la risposta non è così scontata.
A N O R E S S I A
dell’anoressia.
Ma si può puntare il dito solo contro
solo la società? È
troppo facile
scaricare così le responsabilità. Chi
l’anoressia l’ha vissuta e la vive
tutt’ora, sa bene che non è così. Le
cause sicuramente sono molto più
complesse . L’adolescenza, come si
sa, è il periodo della vita decisivo
per la formazione della personalità e
i disturbi dello sviluppo possono manifestarsi anche attraverso tipiche
alterazioni del comportamento alimentare. Alla base dell’insorgere di
queste alterazioni alimentari vi sono
le varie problematiche che affliggono i giovani e che sono collegate alle
varie
fasi
di
maturazione
dell’identità personale e sociale in
cui, però, intervengono in maniera
massiccia conflitti e frustrazioni
derivanti dalla non accettazione di
certi modelli comportamentali imposti dai genitori o dal mondo degli
adulti più in generale e non percepiti
come propri dall’adolescente
o dal giovane o addirittura fortemente contrastanti con i suoi sentimenti e i suoi ideali. L’anoressia è
la protesta silenziosa di un cuore
che ha paura di parlare, così il corpo esprime quello che la bocca non
riesce
a
dire.
Si tratta di una malattia in netta
crescita , la fascia d’età più interessata va dai 10 fino ai 30 anni;
ad ammalarsi non sono solo le donne , ma, secondo le più recenti statistiche, sta “contagiando” sempre
più
anche
gli
uomini.
È difficilissimo fare statistiche,
ma secondo recenti stime dell’ABA
(Associazione per lo studio e la
ricerca e la ricerca sull’anoressia,
la bulimia, e i disordini alimentari)
sembrerebbe che tale fenomeno.
Se siete in difficoltà, ricordiamo che nella nostra scuola
funziona il CIC, uno sportello
di ascolto e di consulenza a cui
potete rivolgervi se avete problemi che non riuscite a risolvere.
SPECIALE LONDRA
ZOOMPS
QUELLI CHE… LONDRA L’HANNO VISSUTA
Londra 2009 un viaggio indimenticabile.
di Marica Baldini V° A
Dopo tanti tira e molla, assemblee e discussioni, il miracolo è avvenuto: il viaggio d’istruzione delle
quinte classi quest’anno c’è stato, e che viaggio… destinazione Londra. Finalmente alle ore 4.00 del mattino
del 1 aprile l’allegra brigata (VA,VB,VC,VD) , accompagnata dai proff. D’Eliseo, Crescenzi, Posteraro e Mazzotti,
era in piazza Arenella pronti a decollare….
La partenza in autobus da Napoli per Roma , in verità, ci ha leggermente spossati tutti, ma devo dire che appena arrivati all’aeroporto di Roma, per incanto ci siamo subito ripresi e le ansie e le paure per quello che per alcuni di noi
sarebbe stato l primo volo
non sono di certo
mancate.
Dopo un viaggio tranquillo eccoci atterrare a Londra dove
ci stava aspettando un autobus per portarci al nostro
albergo. Situato in un luogo tranquillo, l’hotel Kensington
CLose, che si trova nel cuore di Kensington, una zona
centrale e residenziale vicino ai prestigiosi negozi di
Kensington High Street, era molto bello, il personale si è
mostrato gentile, molto “british” e la colazione abbondatissima. Dopo l’assegnazione delle camere ci siamo subito
tuffati in giro per la città, e ci siamo fermati nei giardini
di Kensington dove c’era anche la residenza di Lady Diana
e del principe Carlo. Lì abbiamo subito socializzato con un
gruppo di coetanei inglesi sfoggiando tutte le nostre conoscenze scolastiche della lingua inglese. Dal nulla, come
per magia, è comparso un pallone e subito si è dato inizio
sui verdi prati dei giardini ad una favolosa partita Italia Inghilterra. Non vi dirò il finale:immaginate quello che più
vi fa piacere. Verso sera poi ci siamo recati al ristorante italiano “Capricciosa” nel quale avremmo cenato ogni
sera. Dopo cena tutti in hotel per
riposarci dopo una giornata veramente pesante.
Un programma intenso ci aspettava nei giorni seguenti
con visite nei luoghi e nelle attrazioni più significative di
questa meravigliosa città: visita in autobus al London
Bridge, all’orologio torre Big Ben, alla piazza sormontata
dall’ammiraglio Nelson: Trafalgar Square; alla pinacoteca
National Gallery, al British Museum, al museo di storia
naturale ovvero il Natural History Museum, al Tate Gallery, alla residenza della regina di Buckingham Palace con
Cambio della Guardia, poi Piccadilly circus, i grandi magazzini di Harrod’s, poi la ruota panoramica tra le più alte
del mondo il London Eye, e infine una gita in battello sul
Tamigi per recarci al meridiano di Grenwich.
Inutile descrivervi tutte queste meraviglie, perché il racconto non renderebbe minimamente l’idea della loro bellezza. Come si fa a raccontare le atmosfere e i luoghi
londinesi, i tanti divertenti aneddoti di cose successe
Turisti denicoliani in una strada londinese
vissute con i nostri compagni,
nonché “amici” di viaggio che
hanno reso questo viaggio
un’esperienza indimenticabile
per tutti noi. Come dimenticare la nostra simpatica e
guida turistica, il prof. Mauro, accompagnatore ufficiale
del’agenzia di viaggio, che
qualcuno riusciva ad imitare
alla perfezione con la frase
Hyyyyydeee Paaaark, oppure
Dolon DoLondon…e altro ancora. Come dimenticare le
lunghe serate trascorse insieme .
Come dimenticare
le nostre furtive fughe
a notte
inoltrata ,
Non è sufficiente avere
gli occhi
perché non si incontra
solo quello che si vede,
né solo quello che si
vuol vedere,
né solo ciò che si sa,
si incontra solo ciò che
si 'vive'.
necessariamente in punta di
piedi e in pigiama nei corridoi
dell’hotel per raggiungere la
stanza dei nostri amici, naturalmente dopo aver dato
l’ultima buonanotte ai nostri
pazienti e chiaramente ignari
docenti. Ma questo non lo
deve sapere nessuno. Questo
viaggio, sono sicura, lo ricorderemo sempre perché è stata un’esperienza unica e irripetibile e un domani, guardando una fotografia o uno
dei tanti souvenir di Londra,
ci scapperà un sorriso e proveremo sicuramente tanta
nostalgia dei momenti belli
vissuti. La nostra mente sarà
affollata da
tanti ricordi:
ricordi di quel viaggio, ricordi di scuola, ricordi dei professori e degli amici che non
SPECIALE LONDRA
ZOOMPS
Q U E L L I C H E … L O N D R A L ’ H A NN O V I S S U T A
Pensieri e parole...
Il ricordo più bello dei
tempi della scuola
Marica
Viaggio indimenticabile e
assolutamente da rifare
Giuseppe
Esperienza bellissima
citta meravigliosa e tanto
divertimento…
Roberto
emozioni indimenticabili
che resteranno per sempre
con noi
Stefy
Un’ esperienza magnifica e
fantastica da conservare
per sempre nel cuore
Valeria
Un viaggio stupendo che
porterò sempre nel cuore
Paola
Un’esperienza unica
VB
I denicoliani a Londra
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bile e
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a vita
e Raf
nostr
Mery
LA V A LONDINESE
nuove amicizie e…
Simona
emozioni nuove da non
VA
poter dimenticare
Antonella
Quando sembra che tutto
venga meno, guarda oltre
perché dopo il negativo
viene il positivo
Gianluca
Un viaggio stupendo che mi
ha fatto conoscere
persone che porterò
sempre con me e scoprire
altre che per me sono
diventate importantissime
Sara
VC
VD
ATTUALITA’
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C’ERA UNA VOLTA NAPOLI
Pino Daniele: “Napule è mille culore, Napule è mille paure, Napule è nu sole amaro”
di prof. Laura D’Eliseo
“
Vedi Napoli e poi muori”, ricordate questa
celebre espressione che si diceva perché dopo aver
visto le bellezze di Napoli, si poteva anche non vedere
nient'altro e morire in pace. Oggi ha assunto un significato diverso: si muore di malinconia e di amarezza nel
vedere questa stupenda città andare sempre più in basso. E’ tanto bella, ricca di quelle bellezze naturali come
poche al mondo, ricca di storia, ricca di beni culturali e
artistici inestimabili.
Napoli è una città ferita,
sta
morendo! Cosa si può fare per salvare una città tanto
bella quanto invivibile? Chi sa dare una risposta a questa difficile , ma legittima domanda? Ora che è passata l’emergenza spazzatura, almeno così ci hanno infor-
LE CASE DEL FUTURO
Due obiettivi: case antisismiche ed ecologiche
mato, cosa è rimasto? La delinquenza continua ad imperare e la disoccupazione è arrivata a livelli altissimi
e le Istituzioni cosa fanno?
tato?
Nulla o quasi.
Risul-
così le forze giovani, quelle sane e rimane sempre più in
mano ai soliti “noti”.
Quando c’è il “fatto scandalo” si
organizzano tavole rotonde, si sprecano fiumi di parole,
si discute con animosità esasperata
sempre su cosa
fare finché il caos mediatico e politico è alto, ma poi
si molla tutto appena l’interesse scema e i media trovano altri argomenti per fare audience, per vendere giornali . Lo scandalo, allora, quasi non è più scandalo, non
fa più notizia, ma la cosa più grave è che dopo un po’ di
L’uomo
ha sem-
tomatiche di soccorso con
pre avuto il fascino di in- erogazioni di liquido o polventare e di costruire og- vere antincendio. L'archigetti che servissero a tutta tettura tradizionale spazia
l’ umanità: dalla macchina a in tutti i campi dell'edilizia
vapore, alla televisione, ai e si pone come obiettivo
lanci di satelliti nello spazio principale il max del risulche orbitano vicino al no- tato al minor costo econostro pianeta e mandano il mico in quanto non tiene
loro segnale alle televisioni conto delle conseguenze
perché è comodo a molti?.
È proprio necessario litigare
bot che vengono costruiti e
se costruire o non
testati in Giappone e negli
ponti
megagalattici.
Tav e
Non
Stati
Uniti
D’America.
sarebbe meglio risolvere i
Sarebbe molto bello abita-
problemi seri di Napoli e di
re in una casa ecologica
tante altre città che afflig-
costruita con materiali non
gono non solo i napoletani,
inquinanti
e
a
risparmio
ma tutti i poveri italiani nel
energetico, con tutti i com-
loro quotidiano . Alcuni esempi? La viabilità pubblica, la
fort e con tutti i sistemi di
spazzatura,
sicurezza, ad esempio per
lavoro
telefoniche o via radio au-
di tutto il mondo, alle prime nel
macchine intelligenti i ro-
sembra non essere mai esistito. Chissà forse
il
furto o per incendi possono
essere attivate richieste
I giovani che decidono di vivere onestamen-
te, sono costretti ad andare altrove e la città perde
tempo
di Antonio Carola IIIB
per
i
giovani,
alla delinquenza, la lotta all’’evasione fiscale
la
lotta
fughe di gas, per tentato
tempo
ZOOMPS
ATTUALITA’
UNO STRANO MONDO IMPOSSIBILE
S T A L K I N G
di Maraucci Sonia VF
Il sito dell’Arma dei carabinieri definisce
di un determinato modo di
costruire e non tiene conto
in particolar modo del fattore ambientale. L’ edilizia
ecologica si pone sempre
come obiettivo il miglior
risultato al minor costo
possibile ma tiene conto
del fattore ambientale,
della qualità e della salubrità degli ambienti , si
usano materiali da costruzione sani e naturali e gli
spazi sono studiati per
sfruttare al meglio l'illuminazione solare.
Tutto
questo è molto bello, ma
non dimentichiamo che
oltre alla salvaguardia
dell’ambiente, dobbiamo
fare i conti con un nemico
spietato e imprevedibile :
il terremoto. In Italia molte zone sono considerate
ad alto rischio sismico.
Tenendo conto della tragedia avvenuta in Abruzzo e
di tutte le altre che
l’hanno preceduta, le nuove abitazioni dovranno
essere costruite con criteri antisismici e con materiali a norma di legge, e
dovranno essere effettuate su di esse rigidi controlli per evitare il ripetersi dell’ ennesimo disastro. I trasgressori dovranno essere severamente puniti perché il loro
male operato porta morte
e distruzione.
“La parola stalking derivante dal linguaggio tecnicogergale della caccia e letteralmente significa ‘fare la
posta’. In termini psicologici, lo stalking è un complesso fenomeno relazionale che viene indicato anche
come
s indrome
del
moles tatore
as sillante”.Comportamenti come telefonate ossessive, sms, e
-mail, pedinamenti, minacce o semplicemente segni
d’affetto ossessivo sono vere e proprie forme di violenza, in grado di limitare la libertà di una persona o
di violare la sua privacy, giungendo perfino ad incutere stati d’ansie e paure.
A
diventare “molestatore assillante” o “stalker” potrebbe essere una persona con cui si aveva qualche tipo di
relazione o perfino uno sconosciuto con cui ci si è
scontrati anche solo per caso, magari per motivi di
lavoro La maggior parte delle violenze sessuali è
commesso da conoscenti, parenti, amici, ex fidanzati,
ex mariti, che spesso non si denunciano per paura,
per vergogna o semplicemente perché assurdamente
si pensa addirittura di essere colpevole per aver causato queste malsane attenzioni. Dal 25 febbraio lo
stalking ossia gli “ atti persecutori”, così sono definiti
nel disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri, è un vero e proprio reato.
Sono
previsti
fino a 4 anni reclusione per le
minacce reiterate, ed è previsto l’ergastolo
c o n
l e
s e g u e n t i
a g g r a v a n t i :
se è commesso da una persona con cui la vittima abbia
una relazione affettiva, se la vittima è minore di età,
se il persecutore è armato, o mascherato, se gli atti
persecutori sono esercitati in gruppo, se la vittima
viene costretta ad assumere sostanze che ne inibiscano la capacità di agire , se la vittima è incinta.
CENTRI
ANTIVIOLENZA
SPORTELLO ROSA
Piazza Garibaldi 101 presso la
sede Filcams - Cgil, Napoli Tel.
081/2449827
ONDA ROSA
Associazione di volontaria Via
Carducci, 29 - 80100 NAPOLI
Tel. 081/426368
IL MIO AMICO LIBRO
I L
M I O
ZOOMPS
A M I C O
L I B R O
UN FANTASTICO VIAGGIO NEL MONDO DEI LIBRI
ognuno di noi sogna un posto dove isolarsi e stare tranquillo, io ho interi mondi che mi si aprono davanti
di Ilenia Leone IV A
Penso che il sogno della maggior parte delle
persone sia viaggiare, ma molte volte questo sogno non
si può realizzare, per mancanza di tempo, denaro o
per impegni di lavoro. Non per tutti il significato che
diamo al viaggio è uguale: il mio viaggio non ha tappe,
né valigie, né aerei , ma solo pagine e fogli. Vivo crimini ,storie d'amore, intrighi fantastici ma soprattutto
tanta magia, che mi rende complice delle avventure di
personaggi che mi accompagnano come tour operators
in tutti gli sviluppi della storia che quasi involontariamente catturo dai quei fogli, che contengono un piccolo mondo. Quando ero piccola pensavo esistessero la
macchina del tempo ,le persone uguali alle Barbie e
una magia che potesse far entrare una pianta in una
borsa come quella di Mary Poppins; poi crescendo ho
capito che tutto ciò, a rigore di logica ,non può esistere ma ho realizzato anche che, se uno vuole viaggiare
senza spostarsi ,lo può fare; ho scoperto che le persone possono essere racchiuse in un foglio, i sentimenti possono essere letti, la vita delle persone può
essere intrappolata e liberata nella mente di ognuno
di noi. Ogni libro ha un lettore, ma a volte lettore e
libro non si incontrano. A volte capita che quando un
professore ci assegna un libro da leggere e lo troviamo noioso, tendiamo a generalizzare
giudicando
la lettura noiosa; vediamo il libro quasi come una montagna da scalare e se dobbiamo andare in biblioteca a
sceglierci un libro cerchiamo sicuramente il libro con
meno pagine e con il titolo meno pesante. La scelta di
un libro invece dovrebbe essere come una caccia al
tesoro il cui premio finale sarà quello di trovare ciò
che magicamente ci
permetterà di entrare in altri
personaggi e di trasportare in altri luoghi la nostra
mente ed il nostro cuore. Io credo che la magia esista.:esiste nei meravigliosi libri che incantano e che ci
catturano facendo si che quando alziamo la testa da
una pagina ci rendiamo conto che sono passate
ore
durante le quali ci siamo persi in luoghi e tempi sconosciuti da cui ritorniamo sicuramente arricchiti .. Mi è
successo con libri quali.................no ,non ve lo dico, ma
vi auguro che quella di avere preso tra le mani un bel
libro e di essermene innamorata follemente e
per
sempre .Ognuno di noi sogna un posto dove isolarsi e
stare tranquillo, magari per staccare la spina dai doveri che ossessionano; qualcuno neanche ha una stanza
a disposizione...io ho interi mondi che mi si
aprono
davanti semplicemente sfogliando delle pagine… E se
questa non è magia….
TWILIGHT, NEW MOON, ECLIPSE. BREAKING DOWN
una entusiasmante e tenera storia di un amore proibito
narrata in quattro libri: un voto?..10 e lode
Antonia
IV A Liceo
di
Minervini
Sicuramente
Twilight è il primo libro
della serie e racconta
l’inizio della storia, l’origine
dell’amore infinito tra Edward e Bella. In New Moon sono descritti magistralmente i sentimenti di
Bella. Nel terzo libro Bella
mi fa proprio inc…. pardon
arrabbiare. Non me lo sarei mai aspettato dalla
scrittrice una svolta del
genere; cavoli! Se Bella sta
con Edward, deve stare
con lui e basta non va a
fare la str... pardon spiritosa in giro con Jacob. Per
non
parlare
poi
di
quest’ultimo che secondo
me è un viscido che ci va a
provare con le ragazze già
fidanzate. Infine c’è il
quarto libro che è fantasmagorico.
Bello, bello,
bello e ancora bello… ho
letto di tutto un po’, ma
mai un libro più bello di
questo. La maniera in cui è
descritto il sentimento
complicatissimo dell’amore
è assolutamente fenomenale. Un 10 e LODE a Stephanie Meyer. E’solo il preludio di una entusiasmante
storia di un amore proibito
tra Bella e Edward, narrata in quattro libri, in cui si
alternano momenti di amore, tenero e poi via via più
passionale, con numerosi
colpi di scena, e momenti
di ruspante, tensione e
paura. C’è un’altalena di
emozioni che vanno dalla
t r a n q u ill i t à
a ll ’ a ns i a ,
dall’apa ti a
all’azi one,
dall’amore
all’odio.
L’autrice con inconfondibile bravura è stata in grado
IL MIO AMICO LIBRO
ZOOMPS
di
mantenere
viva
l’attenzione del lettore dalla prima pagina del primo volume
sino
all’ultima
del
quarto.
Chi lo ha
letto non ha potuto
fare a meno di consigliarlo
ad
altri.
Ragazzi che non amano leggere, incuriositi, hanno iniziato a
leggere Twilight e
inevitabilmente hanno acquistato anche
gli altri! Sì, perché i romanzi della s aga Twilight
hanno un qualcos a di magico: non siamo noi a decidere di prenderli, s ono loro a catturare noi.
Vien da chiedersi cosa hanno di s peciale, è solo
un’ins olita storia d’amore! All’apparenza, sì. Ma i
due protagonisti non sono normali nel loro genere: Bella è una ragazza diversa dalle altre, è
goffa, esageratamente impacciata e per questo
non ama ballare, è timida e introversa, amante
“N O N
“V i a g g i o
Autore:
Antonio Galdo
Edward non è un vampiro come gli altri, lui non b eve s angue umano, ma s i nutre con sangue animale,
ed è dolcissimo, e protettivo nei confronti della
sua amata, ma allo stess o tempo ironico. Ins omma è
molto facile essere affascinate da lui, che è romantico come nessuno più sa ormai esserlo, Le parole d’amore che usa per Bella s ono quelle che ogni
ragazza vorrebbe sentirsi dire. In lui prevale sempre più il lato umano del suo essere, risvegliato da
Bella, che gli fa provare emozioni mai provate prima. E poi parla con una cadenza d’altri tempi, ed è
molto tradizionale, è colto m a iro nico, ins omma è
molto facile essere affascinate da
Mi è piaciuto perché:
sognare
anche p erché è
è una storia romantica, mi ha fatto
e dimen-
ticare per un po’ i miei
piena di
suspense e mi ha tenuto incollata alle pagine
Un difetto:
Nelle pagine iniziali i
personaggi
sono
un
po’
statici, c’è una calma apparente, mentre l’azione,
è concentrata sul finale.
S P R E C A R E ”
tra i pionieri di un nuovo stile” di vita”
di
Piera
Apparente
Liceo Scientifico Vittorini
Casa editrice
Einaudi
Lo spreco,o meglio, gli sprechi sono il fil rouge
che attraversa l’ultimo libro di Antonio Galdo intitolato
“Non sprecare”. Attraverso testimonianze e dati di fatto,
con oggettività giornalistica, l’autore esamina l’attuale società, preda dello smoderato consumismo, che può diventare malattia e distruggere le persone che ne sono affette,
ma non solo.
Il più comune degli
sprechi è quello del cibo. È ormai un clichè l’ammonimento
a non gettarlo via, e nonostante ciò, la gente continua a
riempire le credenze e i frigoriferi con enormi quantità di
prodotti alimentari che finiranno nella spazzatura perché
scaduti, mentre aspettavano di essere consumati. Il vizio
dello spreco inconsciamente, condiziona la vita di ogni giorno:infatti non si tratta solo delle cose materiali, ma anche
di quelle più preziose, che non si trovano nei negozi, e che
sono buttate via senza neanche accorgersene Si sprecano
anche i rifiuti. Proprio la spazzatura, destinazione di . cibo
sprecato. È , a sua volta, uno spreco quando viene sotterrata abusivamente dalla camorra e non è, invece
riutilizzata per produrre energia, senza
esaurire le risorse
ambientali Indirettamente ogni spreco di
tipo
materiale
è
spreco di denaro, che
viene a mancare a
numerose
famiglie
che non arrivano alla
fine del mese e che,
paradossalmente, ne
utilizzano tanto in beni superflui, erroneamente consid e r a t i
d i
p r i m a
n e c e s s i t à .
Il consumismo condiziona la società al punto da affliggerla come una malattia I famigerati soldi sono, spesso
e volentieri, scialacquati da quelli che gli inglesi definirebbero shopalcoholic , maniaci del comprare, affetti
dalla smania di acquistare tutto, ritrovandosi, poi,
indebitati
e
preda
degli
usurai.
Esistono, poi, beni ,senza prezzo monetario, che sono
scarsamente considerati, ma che, tuttavia, costituiscono
un
patrimonio
di
enorme
valore.
Questi sono numerosi, la vita primo fra tutti. Infatti,
ogni giorno, il dono più grande che sia mai stato
NAPOLI NEWS
ZOOMPS
ricevuto è sprecato in azioni sconsiderate, che portano all’annientamento della salute, del corpo, e, perché no,
anche della mente. Droghe, alcool, disturbi psicologici
alimentati da falsi modelli sono gli esempi più comuni .Comportamenti di questo tipo potrebbero essere
considerati forme di auto-annientamento del proprio
corpo e della propria salute compiute, spesso consapevolmente, cre-dendo di poter rimediare facendo ricorso
a costosi- interventi chirurgici. Anche stili di vita apparentemente innocui come la pigrizia diventano causa
ricorso a -costosi- interventi chirurgici. Anche stili di
vita apparentemente innocui come la pigrizia diventano
causa dello spreco delle opportunità che la vita ci offre.
Non si tratta solo di applicare il “carpe diem”, ma di riconoscere il valore delle occasioni, che, talvolta, risiedono nel Tailento, spesso ignorato. In questo modo è sprecato anche il tempo, di cui non si può essere padroni, ma
che può essere organizzato ida non essere disperso.
G L I
E V E N T I
O C C A S I O N I
Per chi ama l’arte
1 maggio - 2 giugno 2009
D A
A
Mi è piaciuto perché:
l’autore tratta queste tematiche evitando moralismi e con
il razionalismo e la lucidità di un documentario, aprendo le
porte
insegno
per un nuovo stile di
Un difetto: a volte si nota uno “spreco” di parole
N A P O L I
N O N
26 Marzo 2009 - 20 Maggio
2009
Andres Serrano
via Chiatamone 23
P E R D E R E
Museale della città Napoli ha in
programma, per la primavera
2009, una mostra dedicata a
Vincenzo Gemito, uno dei prota-
La mostra presenta 20 foto-
Centro Storico- Napoli
gonisti della scultura europea
Il Centro Storico diventa
mensioni) di Andres Serrano
tra Ottocento e Novecento,
Museo aperto I luoghi degli
l’artista e fotografo americano
attivo a Napoli tra il 1868 e il
eventi saranno i quattro ca-
(New York, 1950). Si tratta di
1925, anno della sua scomparsa.
stelli napoletani (castel
opere provenienti da collezioni
Saranno esposte oltre duecento
dell’Ovo, Castel Sant’Elmo,
private e dalle gallerie di Paula
opere, dalle terracotte giovanili
Castel Capuano, Maschio An-
Cooper Gallery di New York e
ai bronzi della maturità e circa
gioino) e altri edifici di culto.
Yvon Lambert (NY, Parigi, Lon-
ottana disegni realizzati a pen-
E’ un occasione da non perde-
dra), fotografie delle serie
na, matita,carboncino, seppia e
re per riscoprire tesori arti-
Immersions e Bodily Fluids
acquarello
stici inaccessibili durante
realizzate tra il 1985 e il 1990
l’anno ed accesso ai musei a
in cui Serrano utilizza i liquidi
prezzo speciale e gratuito
organici come l’urina, il sangue,
lo sperma, il latte restituendo
Per chi ama i concerti di musica leggera
immagini di grande effetto
29 maggio –1 giugno 2009
visivo e straordinaria eleganza
11 luglio 2009
Galassia Gutenberg
formale.
Laura Pausini in concerto
Mostra d’Oltremare Napoli
stazione Stazione Marittima
28 Marzo - 05 Luglio 2009
I temi di questa edizione: cibo
Vincenzo Gemito al Museo
8 luglio 2009
e viaggio, quindi benessere,
Pignatelli di Napoli
sicurezza alimentare, attività
agro-alimentari, cultura ga-
Pino Daniele in concerto
La Soprintendenza Speciale
Piazza del Plebiscito
per il Patrimonio Storico Arti-
Napoli.
stronomica, arte, storia e
turismo.
all’
dello spreco e della “civiltà dell’eccesso”, utiliz-
grafie (di cui 5 di grandi di-
XX edizione della manife-
non sia
zando come unica arma di persuasione gli “exempla “ di
persone che hanno avuto la forza morale di compiere una
scelta necessaria.
Maggio dei monumenti
grazie ai suoi interessi
vita, che
stico Etnoantropologico e per il
Malinconie d’estate
Dedicato a te…
in una ventilata
giornata nei primi di
settembre, guardando
fra le onde del mare
rivedo la nostra amicizia
crescere e diventare
sempre più
grande !!!
E ancora oggi ripenso
tornando indietro con la
mente
alle gioiose grida di due
bambine
che lasciavano correre
la loro fantasia
modellando della pasta
di sale
nelle afose giornate di
luglio di cinque anni fa.
Incosciamente, quelle
due bambine
hanno creato quella che
oggi
è una grande amicizia…
La nostra !!!
LIA
NEWS DENICOLA
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STAGE E SEMINARI NELLA NOSTRA SCUOLA
“Studiare
l’impresa, l’impresa di studiare” un progetto ambizioso nella nostra scuola
di prof.ssa Nunzia Ciccarelli.
Quest’anno l’attività di
orientamento, coor-
dinata dalla prof. Nunzia Ciccarelli
(visite alle varie
facoltà, conferenze e lezioni interne ed esterne alla
scuola, incontri con imprenditori e istituzioni pubblicheIsfol e ministero del Lavoro) è stata affiancata da
due progetti di notevole valenza
formativa seguiti
con
interesse da tutti gli studenti partecipanti .
Il primo, “ Io consapevole delle mie scelte”, rivolto
a
tutti gli alunni delle
classi quinte, affidato
all’Associazione “Per Comunika” ha riscontrato un largo
successo per le problematiche inerenti le scelte occupazionali e non, trattate con competenza e professionalità
dalla
dott.sa
Di
Sarno.
Il secondo, “Studiare l’impresa, l’impresa di studiare”,
organizzato dall’Unione degli industriali di Napoli in collaborazione con il quotidiano “Il Mattino”, ha visto protagonisti un gruppo di alunni delle classi quarte. Progetto ambizioso di durata biennale che parte dalla constatazione che “scuola e lavoro sono da considerare
un
binomio inscindibile”. Partner dell’istituto è la società di
revisione “Pricewater house Coopers una multinazionale
che ha messo in campo una squadra di professionisti per
spiegare ai ragazzi, con lezioni teorico-pratiche la crescente attenzione che il mondo imprenditoriale rivolge
al settore dei servizi professionali in materia contabile,
legale e tributaria.
Il Dirigente Scolastico prof. Stefano Zen
con il dott. Cristoforo Palomba
DE NICOLA NEWS
L’ANGOLO DELLE LINGUE STRANIERE
Dodici alunni della classe V D hanno ottenuto il diploma di lingua spagnola (livella B1-B2) sostenendo gli
esami presso l’Istituto Cervantes .
Gli alunni della classe IV D ha partecipato e concluso
per quest’anno il Progetto FORUM DELLE CULTURE
per la lingua spagnola sul tema della pace.
Sono ancora in corso gli esami di tedesco per la certificazione ufficiale di quattro ragazzi della V C
(libello B1) ,mentre già hanno ottenuto ottimi risultati
otto ragazzi della III e IV C (livello A1-A2)
SPECIALE DE NICOLA
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“GIORNO DELLA MEMORIA” E TRADIZIONE ANTIGIUDAICA
lo storico di fronte alla memoria della Sho’ah
di Stefano Zen
Dirigente Scolastico
Nell’ambito delle iniziative per il “Giorno
della Memoria” 2009, l’Istituto «Enrico De Nicola»
ha promosso recentemente una giornata di riflessioni e testimonianze sulla Sho’ah, che si è tenuta
nell’Aula Magna del nostro Istituto il trascorso 7
maggio. All’iniziativa hanno partecipato i fratelli
Ugo e Tullio Foà, testimoni dell’Olocausto
(«Testimonianze sulle leggi antiebraiche dell’Italia
fascista»), l’ispettore Angelo Gallo, esponente avellinese dell’Associazione nazionale «Giovanni Palatucci» («Ricordo di Giovanni Palatucci, il poliziotto che
salvò migliaia di ebrei»), il figlio del carabiniere
Salvo D’Acquisto («Ricordo di Salvo D’Acquisto») e
la professoressa Rosalba Coppola, docente di Materie letterarie e presidente dell’Associazione culturale «Caduti per la patria» di Striano («Poesia in
memoria di Giovanni Palatucci»), per l’occasione oratori in una sala gremita di professori e professoresse, personale della nostra scuola, consiglieri
d’Istituto, studenti frequentanti le quinte classi e
prossimi all’esperienza dell’Esame di Stato
Istituito dal Parlamento italiano con legge n.
211 del 20 ottobre 2000, il “Giorno della Memoria”
ricorre simbolicamente, come è noto, il 27 gennaio
di ogni anno, data dell'abbattimento dei cancelli del
campo di concentramento nazista di Auschwitz. Il
fine precipuo è di ricordare solennemente la Sho’ah
e rendere omaggio alle sue vittime e a tutti coloro
che si opposero al folle progetto di sterminio nazifascista. Tuttavia, come ha osservato Renzo Gattegna, il “Giorno della Memoria” non va concepito come un mero evento commemorativo, ma anche e
soprattutto come un evento culturale che sia da
monito alle presenti e future generazioni affinché
mai più avvenga che l’Italia, come è accaduto dal
1938 al 1943, si trasformi in uno Stato persecutore
dei suoi stessi figli. E per il monito non è sufficiente un solo giorno.
Come collaboratore dell’Istituto Italiano
per gli Studi Filosofici e della Cattedra di Storia
moderna tenuta dal prof. Romeo De Maio, l’esigenza
– e l’urgenza – di ripensare criticamente la Sho’ah mi sopraggiunse in occasione della preparazione del Convegno Internazionale di Studi sulla Sho’ah tra interpretazione e memoria,
tenutosi a Napoli nel maggio 1997, di cui uscirono gli Atti
due anni dopo (cfr. La Sho’ah tra interpretazione e memoria.
Atti del Convegno Internazionale di Studi, Napoli, 5-9 maggio 1997, a cura di P. Amodio, R. De Maio, G. Lissa, Napoli,
Vivarium, 1999 [Biblioteca Europea, 13]). A quell’iniziativa,
cui presero parte pensatori e testimoni insigni come Elie
Wiesel, Daniel Vogelmann, Michele Luzzatto, Imre Toth,
Michele Sarfatti e Arnold Paucker, per fare solo qualche
nome, partecipai con una relazione sull’aspra predicazione
antiebraica del frate Bartolomeo Cambi, che scosse violentemente le coscienze nel Ducato di Mantova agli inizi del
Seicento (cfr. S. ZEN, Bartolomeo Cambi e la predicazione
antiebraica nel Ducato di Mantova al tempo di Clemente
VIII, in La Sho’ah tra interpretazione e memoria, cit., pp.
73-85; ora, ampliato nel testo e col titolo Bartolomeo Cambi,
la predicazione della verità e il nemico ebreo, in S. ZEN, Monarchia della verità. Modelli culturali e pedagogia della
Controriforma, Napoli, Vivarium, 2002 [La Ricerca Umanistica, 4], pp. 217-241).
Bartolomeo Cambi era un francescano rude e virulento ma psicologicamente assai efficace, noto tra la gente
comune come il «Padre Santo». Le prediche di Cambi presero
corpo nel 1602 tra Reggio e Mantova, ponendo i territori del
Ducato dei Gonzaga «in grandissimo tumulto», per dirla con
un contemporaneo, e dando inizio alla straordinaria fortuna
iconografica della sua effigie, che, «intagliata anche in rame», andava letteralmente a ruba. La netta vocazione antiebraica di Bartolomeo Cambi spinse un pittore rimasto
continua pag. 19
SPECIALE DE NICOLA
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A distanza di più di un secolo dai tragici fatti
di Trento, la predicazione antiebraica di Bartolomeo
Cambi ebbe conseguenze devastanti: nel Ducato di
Mantova si giunse ad impiccare sette ebrei per futili
motivi e non si contarono tumulti e disordini nei territori sotto la giurisdizione dei Gonzaga (per le fonti e la
storiografia su Bartolomeo Cambi e le connesse vicende, si veda ZEN, Bartolomeo Cambi e la predicazione
antiebraica nel Ducato di Mantova al tempo di Clemente
VIII, cit. passim; IDEM, Bartolomeo Cambi, la predicazione della verità e il nemico ebreo, cit.,passim).
L’ostinato antisemitismo di questo rude predicatore non sarebbe dispiaciuto a Lutero, padre della
Riforma, il cui odio per gli ebrei era pari soltanto a
quello nutrito nell’età sua verso i turchi.
Tra il 1538 e il 1543 il teologo di Wittenberg stese
quattro scritti al vetriolo contro gli ebrei, di cui i più
importanti sono il trattato, sotto forma di epistola, Ein
anonimo, suo ritrattista, ad incorrere in un singolare lapsus: indicarlo erroneamente nativo di Feltre, anziché «da
Salutio», come Bernardino da Feltre, francescano
anch’egli ed ostinato persecutore di ebrei, ben noto per le
sue prediche letterariamente rozze ma irresistibili sotto
l’aspetto psicologico.
Bernardino da Feltre, da emulo sincero di Vincenzo Ferrer – santo domenicano da molti considerato
l’autentico ispiratore del durissimo editto di espulsione
degli ebrei dai territori spagnoli, emanato il 31 marzo
1492 dai sovrani Isabella di Castiglia e Ferdinando il Cattolico –, aveva predisposto la comunità di Trento ad un
eccidio di inquietante matrice antiebraica. Il pretesto fu
offerto dal ritrovamento del corpo senza vita ed orribilmente sfigurato di Simone, un bambino di quasi tre anni,
avvenuto il 23 marzo 1475 nei pressi dell’abitazione di un
ebreo trentino. Era giovedì santo, giorno liturgico
dell’Eucarestia, e ciò contribuì a far rinascere la mai sopita crociata antisemita della Chiesa, propensa persino a
credere, a partire dal 1144, all’assassinio rituale dei ragazzi cristiani ad opera di ebrei. La terribile caccia
all’ebreo che ne scaturì portò a conseguenze davvero
aberranti: l’incarcerazione di tre famiglie ebraiche di
Trento, le confessioni dei presunti rei estorte per mezzo
di prolungate torture, l’esecuzione sommaria di quindici
ebrei e, infine, la messa al bando dell’intera comunità giudaica per volontà di Johann Hinderbach, l’inflessibile principe-vescovo. Così il piccolo Simone, dichiarato beato nel
1582 pur con qualche timida riluttanza pontificia, è stato
venerato come martire sino al 28 ottobre 1965, incarnando per cinque secoli l’emblema dell’insidia ebraica contro
la Chiesa. Solo in tempi recenti, nel corso del Concilio Vaticano II, la comunità giudaica di Trento è stata prosciolta dall’infamante imputazione dell’assassinio rituale.
Brief Dr. Mart. Lut. Wider die Sabbather, an einen
guten Freund (Lettera contro i Sabbatariani), edito nel
1538, e Von den Juden und ihren Lügen (Degli ebrei e
delle loro menzogne), apparso per la prima volta, nel
gennaio del 1543, a Wittenberg, presso la tipografia di
Hans Lufft. Nello stesso anno Lutero diede alle stampe
altri due libelli sul medesimo tema: Von Schem Hamphoras und vom Geschlecht Christi (Sul nome ineffabile e sulla stirpe di Cristo) e Von den letzten Worten
Davids (Sulle ultime parole di Davide).
In Wider die Sabbather Lutero definiva gli
ebrei birboni e vagabondi, impenitenti e usurai, spregiatori della Vergine, pertanto degni di essere perseguitati ed espulsi dagli Stati. Del resto, due anni prima, nel 1536, gli ebrei di Sassonia erano stati allontanati dal principe Giovanni Federico con l’entusiastica
approvazione di Lutero. In Von den Juden und ihren
Lügen, dopo aver dato ampio spazio, nella parte centrale, alla confutazione della loro interpretazione biblica,
teorizzava nelle pagine conclusive – ossia la terza parte
del trattato – le «misure da adottare» nei confronti
degli ebrei, dettate a suo dire da un sentimento di
«aspra misericordia», scharfe Barmherzigkeit: un piano
radicale di persecuzione generalizzata e organizzata
delle comunità giudaiche di Germania (cfr. A. PROSPERI,
Introduzione a M. LUTERO, Degli ebrei e delle loro menzogne, ed. a cura di Adelisa Malena, Torino, Einaudi,
2000, pp. VII-LXX; ZEN, Bartolomeo Cambi, la predicazione della verità e il nemico ebreo, cit.).
Del campionario di accuse e di scurrilità costruito da Lutero in Von den Juden und ihren Lügen,
libello grondante odio antisemita, è singolare che sia
stato fatto nel Novecento un uso strumentale dalla
propaganda nazista, non solo per giustificare storica-
continua pag. 20
SPECIALE DE NICOLA
mente la persecuzione degli ebrei fino alla “soluzione
finale”, ma anche per individuare negli scritti di Lutero un
presunto precorrimento dell’antisemitismo di Hitler. Ad
esempio, il teologo Walther Linden, curatore nel 1936
della riedizione berlinese di questo scritto, dimostrando
di voler confondere per uso propagandistico il piano
dell’antigiudaismo di Lutero con quello dell’antisemitismo
razzista e nazifascista, definì senza riserve Von den Juden und ihren Lügen un atto di fede frutto della sensibilità del padre della Riforma: un’opera pervasa tutta dal
senso profondo del Deutschtum, essenza autentica della
germanicità (W. LINDEN, Luthers Kampfschriften gegen
das Judentum, Berlin 1936).
La strada all’utilizzazione ideologica di Lutero
era ormai aperta: una ricerca dei precursori di carattere
apologetico-controversistico per ritrovare le radici
dell’antisemitismo nazifascista, come l’avrebbe definita
Delio Cantimori, il più insigne storico italiano del Novecento. Per fare qualche esempio, nel 1941 sette chiese
territoriali tedesche di confessione luterana sottoscrivevano un documento in cui si dichiaravano favorevoli
all’imposizione del cosiddetto Judenstern, un segno di
riconoscimento per gli ebrei, ricordando che già Lutero,
nello scritto Von den Juden und ihren Lügen, aveva affermato senza possibilità di equivoci l’esigenza, divenuta
improrogabile, di adottare misure repressive contro gli
ebrei – liquidati come nemici giurati del cristianesimo
dalla crocifissione di Cristo ad oggi – e di cacciarli definitivamente dal territorio tedesco. Si diceva pure che il
battesimo cristiano risultava inutile con gli ebrei, poiché
nulla poteva essere modificato in loro in termini di appartenenza etnica ed essenza biologica (cfr. Kirchliches
Jahrbuch für die Evangelische Kirche in Deutschland, 60
-71, 1933-44, a cura di J. Beckmann, Gütersloh 1976, p.
460).
E il 29 aprile 1946 Julius Streichter, editore del
foglio nazista «Der Stürmer» e lettore entusiasta del
libello luterano Von den Juden und ihren Lügen, trovandosi a rispondere delle aggressioni a stampa da lui organizzate contro gli ebrei davanti al tribunale di Norimberga,
chiamò in causa Lutero e un «suo libro», sostenendo che
se l’accusa avesse preso in considerazione quello scritto,
anche il dottor Martin Lutero avrebbe dovuto prendere
posto al banco degli accusati (cfr. M. STÖHR, Martin Luther und die Juden, in Die Juden und Martin Luther-
Martin Luther und die Juden. Geschichte, Wirkungsgeschichte, Herausforderung, a cura di H. Kremers, L. Siegele -Wenschkewitz, B. Klappert, Neukirchen 1985, pp.
89-108, particolarmente p. 89).
Queste divagazioni storiche condotte tra Cinque
e Novecento, spigolando tra sentimento antigiudaico di
Lutero, predicazione antiebraica di un rude francescano
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e persecuzione nazifascista, culminante nella tragica
esperienza della Sho’ah, inducono a seguire il suggerimento di Croce: la storia, dirimendo e periodizzando,
ha il compito di operare distinzioni, confronti, comparazioni. Ciò aiuta a districarsi con metodo, e con l’ausilio della filologia, nei labirinti delle vicende storiche. Anche per questo è utile e doveroso ripensare la
Sho’ah e porsi da storico di fronte alla sua memoria:
almeno un giorno all’anno, anche se per il monito non è
sufficiente un solo giorno.
PRIMO LEVI
SE QUESTO È UN UOMO
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate
che lotta per mezzo pane
tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
che non conosce pace
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.