Zoomps 2009 2 - ISIS De Nicola
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Zoomps 2009 2 - ISIS De Nicola
ISIS “E. De Nicola” n.2 anno 2009 Z O O M P S Periodico a cura della redazione dell'Istituto Statale Istruzione Superiore E. De Nicola. Via E.A. Mario Napoli Autorizzazione Tribunale di Napoli n° 17/2005. Elaborazione grafica a cura della prof.ssa Laura D’Eliseo www.isisdenicola.eu L’ISIS «ENRICO DE NICOLA» E L’“ASCOLTO ATTIVO” DEL TERRITORIO di Stefano Zen Dirigente Scolastico Nell’ambito delle relazioni dell’istituzione scolastica col territorio, e in particolare per ciò che concerne la collaborazione, un aspetto fondamentale è costituito dalla qualità della partecipazione dei soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nei processi territoriali. Tema, questo, di peculiare rilievo nella letteratura sociologica e coltivato, di recente, anche negli studi di urbanistica partecipata condotti prevalentemente nel mondo anglosassone. Nel nostro contesto di riferimento, e per quanto riguarda il nostro Istituto, è risultata finora utile e potrà esserlo, ancor di più, nel futuro – la cosiddetta «camminata di quartiere», ossia una tecnica partecipativa da usarsi come “ascolto attivo” del territorio, affine allo spirito dell’Umanesimo civile e delle metafore spaziali ed utopistiche del Quattro e Cinquecento. Tale tecnica sarebbe piaciuta a Leonardo, che avrebbe riscontrato analogie tra questa “passeggiata” e la personale concezione umanistica di spazio urbano come sede di “civile conversazione” La «camminata di quartiere» è un’indagine territoriale, uno strumento conoscitivo semplice, efficace e democratico, in particolar modo perché attraverso atti informali, quali il camminare e l’esplorare, crea l’occasione per ampliare la rete di soggetti locali coinvolti nei processi territoriali, per avviare – pensando alla nostra realtà abituale – un clima di serena e costruttiva collaborazione tra istituzione scolastica e territorio (cfr., sulle questioni di metodo, M. SCLAVI et alii, Avventure urbane. Progettare la città con gli abitanti, Milano, Elèuthera, 2002; M. SCLAVI, Ascolto attivo e seconda modernità. Sul discutere i pro e i contro e sulla gestione creativa dei conflitti, «Rivista di psicologia analitica», nuova serie, n. 19, 71/2005, pp. 137-159). Questa tecnica partecipativa si fonda sulle seguenti condizioni di base: ● Competenza degli abitanti rispetto al quartiere e al territorio: è la convinzione che sia fondamentale riconoscere e valorizzare la competenza degli abitanti e della gente comune riguardo al proprio ambiente di vita; una competenza non tecnica e professionale, ma ordinaria, che deri- va dal fatto che essi vivono quotidianamente quel territorio. Nei processi di trasformazione territoriale non si può dunque prescindere dalla percezione che un abitante ha del proprio quartiere. ● Conoscenza attiva: è la convinzione che non sia importante soltanto la conoscenza ordinaria, ma anche quella percettiva, attiva, spaziale, che si configura e prende corpo nel momento in cui si va a vedere di persona il territorio e i suoi contesti immediati, attraversandolo e cercando di mettere a fuoco il proprio modo di vivere quello spazio particolare. ● Intelligenza reciproca: è il rapporto di reciprocità tra professionisti e abitanti, all’interno del quale, nel riconoscere un’intelligenza reciproca, ossia una possibilità di apprendimento per entrambe le parti, si esclude nel contempo ogni relazione di dominanza-dipendenza. La «camminata di quartiere» soddisfa adeguatamente i quattro requisiti individuati da Bernie Jones nella sua teoria della pianificazione democratica: 1) deprofessionalizzazione: non spetta ai soli professionisti prendere decisioni relative al futuro del quartiere e del territorio; 2) decentralizzazione: il processo decisionale non si concentra al centro; 3) demistificazione: la pianificazione non è un prodotto magico, ma un processo concreto e condiviso; 4) democratizzazione: nel processo decisionale bisogna coinvolgere un alto numero di persone, in particolar modo coloro i quali rappresentano un interesse per il futuro del territorio (B. JONES, Neighborhood Planning. A Guide for Citizens and Planners, Chicago, American Planning Association, 1990). Continua pag.2 SOMMARIO Scuola e territorio 2 Istruzioni per l’uso: Esame di Stato 3 Il nostro viaggio a Londra 10 Il mio amico libro 14 Studiare l’impresa ,l’impresa di studiare 17 Giorno della memoria e tradizione antigiudaica 18 ISIS DE NICOLA ZOOMPS SPECIALE DE NICOLA Per fare in modo che la “camminata” risulti davvero efficace è importante che sia preceduta da un’accurata fase detta di outreach e da interviste mirate con alcuni interlocutori locali. L’ outreach è una metodologia adoperata specialmente da esperti inglesi nei processi di progettazione partecipata. Nick Wates, un’autorità nel campo dell’urbanistica partecipata, nel suo libro The Community Planning Handbook: How People Can Shape Their Cities, Towns and Villages in Any Part of the World (London, Earthscan Publishers, 2000), ne propone una concisa definizione: «andare a consultare le persone piuttosto che aspettare che esse vengano da noi». Qualche anno prima Michael Parkes, nel volume intitolato Good Practice Guide to Community Planning and Development (London, Planning Advisory Committee, 1995),ha affermato che «gli incontri di outreach consistono nell’andare fuori a incontrare gruppi di interesse locali e singole persone, a seguito di un invito da parte loro, nel proprio ambiente e secondo i propri tempi per discutere di varie questioni e per ascoltare i loro suggerimenti. Si può trattare di conversazioni informali, poco strutturate, non necessariamente capaci di rigorose analisi scientifiche. Spesso forniscono un livello di verità e di comprensione (dei problemi) che può mancare in forme di consultazione più ufficiali e strutturate». Una strategia del genere può costituire una risorsa ulteriore non soltanto per il nostro Istituto ma per tutte le istituzioni scolastiche autonome, che, nel mutato quadro delle funzioni e delle competenze amministrative, devono uscire da una condizione anacronistica di autoreferenzialità per stabilire relazioni dinamiche e costruttive col territorio e gli enti locali. Può essere una valida idea su cui continuare a lavorare in futuro, confortati dai suggerimenti della normativa più recente e dalla necessità di costruire insieme un rapporto di reciprocità e collaborazione tra scuola, enti locali ed altri soggetti operanti sul territorio. UN TERREMOTO DI EMOZIONI la Redazione Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta! Grazie a voi, al vostro impegno, al vostro entusiasmo, siamo riusciti a superare tutte le difficoltà, che ogni anno incontriamo per la realizzazione del nostro giornale. Quest’anno, non abbiamo avuto la collaborazione decennale e ormai consolidata del nostro esperto grafico, vostro ex compagno e redattore di ZOOMPS, diplomato nella nostra scuola e poi laureato in design e grafica. Ma non ci siamo scoraggiati, infatti la caratteristica della nostra redazione è stata sempre quella di superare tutti gli ostacoli, e abbiamo accettato la sfida e ci siamo avventurati in una nuova esperienza curando impaginazione e grafica con i soli mezzi a nostra disposizione. Un grazie particolare da parte di tutta la redazione alla “ ingambissima” denicoliana Ilenia Leone (IV A) che con entusiasmo e impegno è stata determinante per portare a termine felicemente la nostra avventura. In questo numero potrete avere momenti di riflessione con i due interessanti articoli scritti per voi dal nostro Preside, prof. Stefano Zen. Abbiamo , poi , raccontato aneddoti del viaggio d’istruzione delle V classi, manifestazioni e incontri ai quali abbiamo, come sempre, partecipato con successo. Attenzione anche alle informazioni utili per i denicoliani che presto dovranno affrontare la “prima prova” quella vera e indimenticabile. La redazione tutta rivolge loro un gigantesco: In bocca al lupo ZOOMPS SPECIALE ESAME DI STATO SPECIALE ESAME DI STATO ISTRUZIONI PER L’USO L’ Esame di Stato è articolato in tre prove scritte e una prova orale. Le date previste di esame sono: Prima prova scritta: 25 giugno 2009, ore 8.30; Seconda prova scritta: 26 giugno 2009, ore 8.30. Terza prova scritta: 29 giugno 2 0 0 9 . Ogni commissione, entro il 27 giugno, definisce collegialmente la tipologia della terza prova scritta. Contestualmente, il Presidente stabilisce, per ciascuna delle commissioni, l'orario d'inizio della prova, dandone comunicazione all'albo dell’Istituto. Non va, invece, data alcuna comunicazione circa le materie og g ett o del l a prov a. La mattina del 29 giugno ogni commissione predispone collegialmente il testo della terza prova scritta. La Commissione in relazione alla natura e alla complessità della prova, stabilisce anche la durata massima della prova stessa. La commissione è composta da un Presidente esterno e da 6 Commissari (3 docenti interni e 3 docenti e s t e r n i ) . Il punteggio minimo complessivo per superare l'esame è di 60 /100. Colloquio:la prova orale è valutata in 30/esimi. Il colloquio è giudicato sufficiente se consegue almeno 18 punti. pratica suddivisa in più punti, uno dei quali , a scelta del candidato, deve essere svolta. Bonus: La commissione di esami può attribuire un punteggio di merito per esami particolarmente brillanti di max 5 punti di bonus se il candidato ha almeno 15 punti di credito e ha riportato nelle prove di esame almeno il voto di 70. I candidati che all'esame finale avranno conseguito il punteggio massimo di 100 punti senza fruire del bonus integrativo dei 5 punti, la commissione può attribuire anche la lode. La durata delle prove scritte è indicata dal Ministero in calce al foglio delle prove. È consentita la consultazione del dizionario di lingua italiana e del codice civile e, per lo svolgimento della seconda prova negli Istituti Tecnici Commerciali, è ammesso l’uso di manuali tecnici. Per le prime tre ore non si può uscire. Consigli: La prima prova (italiano) Può essere s volta scegliendo tra quattro tipologie 1 ) A n a l i s i d e l T e s t o 2) Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale 3) Tema di argomento stor ico 4)Tema di ordine generale. Consigli: Dimostrate di saper selezionare ed interpretare correttamente i materiali di documentazione proposti, arricchendoli con le vostre personali conoscenze ed esponendoli con rigore Credito scolastico: ciascun candidato argomentativo, chiarezza e proprietà può far valere un massimo di 25 punti dì linguaggio. quale credito per l'andamento degli studi e per le esperienze formative e La seconda prova negli ITC culturali maturate fuori della scuola. (Economia aziendale) Prove scritte:: Le prove scritte sono valutate in 15/esimi. 45 è il totale massimo dei punti,. Ciascuna delle prove scritte sarà giudicata sufficiente con un punteggio non inferiore a 10. II tema ministeriale che vi verrà proposto sarà strutturato in due parti: Una prima parte teorico-pratica obbligatoria e di ampio contenuto, e una seconda parte, anch’essa teorico- Usate un linguaggio tecnico preciso ed appropriato. Scegliete, se richiesto, i dati in modo logico e coerente, rispettando tutti i vincoli che il tes to vi propone . Personalizzate il vostro lavoro anche tramite l’uso di note e commenti. La terza prova E’ una prova pluridisciplinare e può prevederediverse tipologie scelte dal vostro consiglio di classe: a) Trattazione sintetica (non più di 5 argomenti) b) Quesiti a risposta singola (da10 a 15) c) quesiti a risposta multipla (da 30 a 40). Se le tipologie b e c vengono utilizzate quesiti a risposta singola: minimo 8 e quesiti a risposta multipla:minimo 16 Il tempo di durata della prova è stabilito dalla commissione in base alla sua complessità. Il colloquio potrai presentare una tesina redatta nel formato preferito, anche multimediale, o potrai iniziare l’esame con un argomento da te scelto che può essere organizzato anche con una “mappa concettuale” che ne esplichi il percorso pluridisciplinare. Il colloquio proseguirà poi con altri argomenti scelti dalla commissione. Parte integrante del colloquio è la discussione delle prove scritte. Ragionevolmente il tempo del colloquio orale dovrebbe durare all’ incirca 50 minuti. Consigli Dimostratevi sicuri e preparati, ed esponete i vostri concetti con chiarezza e linguaggio pertinente Dimostrate di saper fare collegamenti tra le varie discipline. SPECIALE ESAME DI STATO ZOOMPS MIO CUORE TU STAI SOFFRENDO A proposito di non è vero, ma ci credo: 15 settembre 2008: sembrava un anno come un altro e tra una fetta di pandoro e un bicchiere di spumante è arrivato l’anno nuovo. Il 7 gennaio è arrivata la befana e subito dopo eravamo già al II quadrimestre. Era giunto anche il momento di ricominciare a guardare in faccia la realtà e di riflettere su tutte le possibilità di applicare l’ottimizzazione del nostro studio applicando quella legge economico aziendale del “minimi costi e massimo profitto” . Ma non è così semplice, non sempre questa strategia riesce . Così sono ricominciate le interrogazioni, i compiti in classe, le paure, le angosce, le solite polemiche sui voti nei bagni, in una cappa di fumo . A proposito di bagni, non so voi, ma io ho una paura matta dell'esame! Ora dobbiamo prepararci all'incubo delle nostre notti, la causa dei nostri isterismi: il famigerato esame di stato. Evitate i parenti e gli amici che usano farvi gli «auguroni» e cercheranno di confortarvi con frasi tipo: «andrà tutto bene» oppure «sarà più semplice di quanto tu possa credere» , Spero che durante il periodo che precederà l'esame non staremo lì a strapparci i capelli, forse la cosa migliore a cui pensare è che dopo l'esame sarà veramente «finita», niente più compiti a casa, niente più interrogazioni e non saremo costretti a svegliarci presto la mattina. Dopo il diploma le cose cambieranno per tutti, per chi andrà all'università e per chi cercherà di inserirsi nel mondo del lavoro e, chissà, forse un giorno rimpiangeremo la fine della scuola e tutti i bei momenti vissuti qui tra queste mura che in un modo o nell'altro hanno fatto parte della nostra vita. Unico “sarà più semplice di quanto tu possa credere” mio consiglio da “collega” a “collega” è quello di «mettercela tutta», perché in fin dei conti la cosa che conta è essere fieri di noi, non del punteggio che prenderemo (anche se quello è importante), e se avremo fatto tutto quello che è in nostro potere non potremo rimproverarci nulla, quindi “in’... Bip... alla balena” La cosa migliore a cui pensare è che dopo l'esame sarà veramente «finita», Prima... P R I M A … D U R A N T E . . . D O P O… COSA FARE PRIMA:Prima del colloquio dell'Esame di Stato sapete già il voto che avete complessivamente avuto agli scritti così come il punteggio del credito scolastico. Fare conti servirà a tenere la mente occupata e permetterà di regolarvi sull'esito complessivo… Ma l'esame crea panico in ognuno: non è più una questione di voti ètutta un'altra cosa. Ci siete voi” e “loro” (i proff.) e ciò che per “voi” è di vitale importanza per “loro” forse non lo è! E allora? Dovete tornare ad essere lucidi e razionali COSA FARE DURANTE: Durata 1 ora circa : andate vestiti in modo sobrio ma .un po' “da grandi”, è la vostra“maturità. Distribuite una copertina con la mappa del vostro percorso ad ogni professore (sono 6) ed una tenetela voi: servirà a farsi che ognuno di loro possa seguire meglio la vostra esposizione. COSA FARE DOPO: Uscite e fate festa! Qualsiasi voto prenderete cercate di esser felici . Questo è solo il primo… poi… diventerete esperti a dare esami. …..dopo PIANETA GIOVANE ZOOMPS COSA VUOI FARE DA GRANDE ? IL TRONISTA “mi piacerebbe partecipare al Grande Fratello, o far parte del pubblico parlante ad Amici di Maria De Filippi…” molti giovani non hanno dubbi su quali siano i nuovi modelli da emulare spesso fuorvianti e portatori di valori inconsistenti di Marica Baldini VA “Cosa TONIGHT: FRANZ FERDINAND vuoi fare da grande? Non so, devo ancora decidere...mi piacerebbe partecipare al Grande Fratello, o far parte del pubblico parlante ad Amici di Maria De Filippi o, nella peggiore delle ipotesi, fare il ragazzo immagine in discoteca per poi ambire a fare il tronista da Maria. Sarebbe un'ottima scuola per me.” E allora sembra che sia nato un nuovo mestiere, che i ragazzi d’oggi scelgono come alternativa e ultima sponda se non riescono ad impiegarsi subito e stabilmente nel mondo del lavoro. Il tronista è un’icona televisiva che sta diventando oramai un modello da imitare per i giovani italiani. Tutto è iniziato con la nascita del programma televisivo condotto e ideato da Maria De Filippi “Uomini & Donne”. Il format Uomini e donne nasce inizialmente come luogo dove una coppia raccontava la propria storia per discuterne col pubblico. Dal 2001 il programma ha come obiettivo quello di formare una coppia che possibilmente rimarrà legata per la vita. Ogni stagione vengono nominati i "tronisti", ovvero coloro i quali sono alla ricerca di un partner. Essi siedono su di un trono e vengono presentati loro alcuni ragazzi e ragazze. Lui o lei dovrà conoscere i pretendenti attraverso le "esterne", ovvero incontri al di fuori degli studi televisivi della durata di circa 20-30 minuti, destinati ad approfondire la conoscenza reciproca. Dopo 4 mesi il tronista dovrà fare la sua "scelta", individuando tra le tante persone conosciute quella destinata ad essere anima gemella. Ovviamente rimane comunque per la persona scelta la facoltà di accettare o meno. Dal 2009 il termine “tronista” è stato addirittura aggiunto al vocabolario Zingarelli. Da quando Uomini e donne ha acquisito l'attuale format, numerosissime critiche si sono abbattute su di esso. Il programma (giustamente, a mio modesto parere) è stato da più parti indicato come Trash (spazzatura). Le critiche sono state rivolte principalmente ai toni polemici e spesso rissosi con accenni di turpiloquio che impregnano molte puntate del programma , ai contenuti della trasmissione , spesso squallidi e banali, oltre che costruiti a tavolino e ai modelli di giovani uomini e donne, certamente diseducativi perché portatori di valori inconsistenti e fuorvianti per i ragazzi. Tutto questo per chiedersi se sia mai possibile che oggi si debba sperare di star sotto l'occhio vigile delle telecamere per ambire ad un futuro dignitoso. Non è abbastanza reality la vita perchè diventi uno show televisivo? La band scozzese colpisce ancora, di Mauro Ferro III B Dopo "You Colud Have It So Much Better" uscito nell'ottobre 2005, questa è la volta di Tonight. Il tanto amato brit sarà affiancato,ma non sostituito,da una dose di new wave, funk ed elettronica che rendono quest'ultimo cd un ottimo compromesso per tutti i "neofranz-fan". All'interno del nuovo EP troviamo un secondo cd:Blood,con ben otto inediti della band in versione elettronica. Fra gli svariati progressi tecnici, necessario plauso merita la voce di Kapranos aspra, ammiccante, ricca di sfaccettature su tutte "Ulysses" e "What She Came For"). La padronanza acquisita dal gruppo è palese,si nota come riesca ancora a suonare in maniera "patriottica" rimanendo comunque fedele all'indie-brit rock di un tempo, influenzato dalla nuova scia elettronica ("Bite Hard, esplosiva cavalcata su spintoni di elettrica e synth, con tanto di assolone finale) Il bilancio complessivo,nonostante un piccolissimo calo nella seconda parte dell'album non toglie che "Tonight" sia un bello schiaffo in faccia a tutti i detrattori preconcetti. PIANETA GIOVANE ZOOMPS MUSIC A PASSIONE MIA Direttamente dal mondo delle discoteche un pianista cantante ischitano attivissimo nel centro sud di Roberta Frigione VF Chi è Maurizio Filisdeo Nato ad Ischia il 22 luglio, ha 36 anni, sposato, due bambini, un c a g n ol i n o ed una tartaruga. A sei anni inizia a nutrire un profondo amore per la musica che lo porterà nel tempo a scegliere di lasciare gli studi universitari per dedicarsi a tempo pieno a questa passione naturale. Maurizio inizia come tastierista e cantante degli Smoking, un gruppo musicale. Successivamente sceglie di diventare solista. Da qui ha inizio la lunga serie di successi A bbiano intervistato Maurizio Filisdeo che si è mostrato ben felice di rispondere alle nostre domande soddisfacendo pienamente le nostre curiosità sul successo di un personaggio tanto amato da noi giovani Maurizio Filisdei con la nostra redattrice Roberta Frigione Come hai iniziato la tua carriera? continuamente in giro lontano anche dalla mia isola nativa, la La carriera è iniziata con bellissima lschia . un gruppo., eravamo Come gli eventi della tua vita hanno influenzato la in quattro, tutti studenti e tua carriera? amici. Abbiamo In generale non hanno influenzato la mia carriera, che co- suonato per circa tre anni insieme e munque sto cercando di migliorare sempre di più anche con poi ci siamo sciolti ed io ho lavori miei discografici, come l’ultimo singolo "SOLO" uscito iniziato a suonare nei loca- prima di Natale e il prossimo in uscita a Pasqua che precedo- li di lschia da solista. Come ricordi i tuoi anni di scuola? i miei anni di scuola li ricordo con grande gioia. no il nuovo album che uscirà dopo l'estate 2009. Essere l'idolo di parecchi giovani ti fa sentire tale Mi o ti senti un eterno Peter Pan? sono divertito moltissimo, e poiché andavo abbastanza Lo stare spesso in mezzo ai giovani ti fa sentire come loro. bene perché ero molto attento in classe, avevo molto Io mi sento un diciottenne…. (ride di gusto) . comunque non tempo libero da dedicare allo sport e alla sono poi così vecchio! . musica. Come giudichi il tuo mondo lavorativo? Con quale criteri scegli le canzoni da arrangiare“? Il mondo della notte è particolare. girando molto vedo Suonando in locali da ballo , cerco sempre di adattare le can- gente di tutti i tipi. E’ pur vero che ci sono delle dege- zoni in modo da avere molto "groove"!, il cosiddetto "tiro" nerazioni, ma cerco sempre di vedere i lati positivi ritmico che ti porta a ballare. che sono quelli del puro divertimento e della felicità Le canzoni per me non hanno nazionalità. Il mio repertorio è di stare insieme. La comunicazione tra le persone è abbastanza internazionale, anche se prediligo la musica in essenziale, e il che se ne dica, i locali comunque svol- lingua inglese. gono una funzione aggregante, molto più Il tuo lavoro ti porta a viaggiare molto. Quale meta di internet. E’, comunque, una mia opinione. preferisci? Il tuo lavoro ti gratifica? Sono stato molto bene in Sardegna, Roma, Palermo ecc, ma Mi sento gratificato e realizzato. E’ un lavoro che dà quando torno ad Ischia per me è sempre bellissimo, soprat- grandi soddisfazioni, anche se tante v olte tutto quando mi esibisco nel locale in cui ho esordito :lo sto- porta a sacrificare del tempo da famiglia poiché per lavoro mi dedicare alla mia sono costretto a stare rico Valentino di Ischia . Vi aspetto. SPORT ZOOMPS CALCIO … AMORE TRAVOLGENTE Sport nazionale per eccellenza, il calcio vanta milioni di appassionati in Italia. Ma quanti ne conoscono storia? di Gaetano Panico III A Liceo Roberto Del Giudice III A Liceo Il gioco del calcio nasce in Giappone con il nome “Kemari” e in Cina con il nome di “Tsce-chu”. Questo gioco, così come lo conosciamo, è però ufficialmente nato in Inghilterra con la nascita del Football Association il 26 Ottobre del 1863.. Fin dalla sua nascita, il calcio ebbe un gran successo, Un altro passo importante verso il professionismo fu compito nel 1897 con la nascita della Federazione Inglese e furono stabilite una serie di regole tra cui fu introdotta la regola del “fuorigioco” che risulterà determinante per l’evoluzione del calcio. Nel 1886 si ebbe la nascita di vari sistemi di gioco, caratterizzati dalla disposizione dei giocatori in campo e dai compiti a loro assegnati i primi schieramenti, con l’introduzione del portiere, erano “1-10” o “1-1-9”; ,inseguito, nel 1880, il Nottinghan Forest varò il famoso sistema piramidale del “1-2-35”.Nel 1871 fu concesso per la prima volta al portiere di prendere la palla con le mani. Nel 1904 grazie ai rappresentanti delle 7 diverse associazioni nazionali ( Francia, Belgio, Olanda, Svizzera, Danimarca, Svezia e Spagna ), nasce a Parigi la F.I.F.A. , cioè la più importante lega calcistica esistente al mondo. Con la costituzione di questa federazione si voleva rendere unico il calcio, attraverso lo stesso regolamento. La stessa F.I.F.A. diventa l’unico ente in grado di modificare le regole del gioco, dando notevole credibilità ed impulso alla crescita del calcio.Dalla data di nascita della F.I.F.A. fu possibile organizzare incontri tra squadre di nazioni diverse.Per l’Europa, organizzazione con sede in Svizzera è la U.E.F.A. In Italia il calcio viene gestito dalla F.I.G.C. , la cui sede centrale si trova a Roma. Nel 1907, per evitare l’azione ostruzionistica determinata dal sistematico avanzamento dei difensori, viene apportata un’ulteriore modifica alla regola del fuorigioco. Ciò porta alla nascita di nuovi sistemi di gioco, tra i quali, il più famoso è il WM. Il sistema WM è stato messo in crisi con l’introduzione di 2 attaccanti fissi e per rinforzare la difesa, il sistema di gioco si affida al “libero” .. Negli anni 70 ci fu l’avvento del cosiddetto “calcio totale” della nazione Olandese: non esistevano più limiti agli spostamenti dei giocatori che attraverso l’interscambiabilità dei ruoli, ogni giocatore poteva inserirsi negli spazi vuoti. In fine l’innovazione del calcio totale, ha portato alla nascita della difesa a “zone”, ma questo è storia dei nostri giorni. IL CAPRO ESPIATORIO : L’ARBITRO di Harley De Martino III B liceo Nel calcio italiano l’arbitro è visto ormai come “capro espiatorio”, cosa che non capita negli altri paesi soprattuto in Inghilterra dove le attenzioni sono rivolte allo spettacolo e non alle polemiche rendendo un lavoro più “semplice” ai direttori di gara. Molte persone irrazionali che popolano i campi di gioco accusano gli arbitri di decisioni errate quando neanche un’eventuale “moviola” riesce a decretare il provvedimento tecnico,specialmente nei settori giovanili in cui l’arbitro essendo privo di assistenti e quarto uomo si trova ad interpretare il lavoro di quattro persone contemporaneamente:impossibile! Queste accuse possono essere plausibili se riportate da persone competenti nell’arbitraggio,ma purtroppo la maggior parte delle critiche inflitte ai direttori di gara sono esposte da persone non inerenti al fischietto nonché giornalisti e quindi telecronisti di partite che almeno si presuma che sappiano almeno il regolamento oppure i termini adatti…ma forse chiediamo troppo…lasciamo ancora che dicano “regola del vantaggio”,si…perché non è una regola ma bensì una discrezione come la maggior parte degli avvenimenti di una partita di calcio e se un arbitro erroneamente sbaglia un rigore, ci sono calciatori che vengono pagati dieci volte in più e ne sbagliano due…bisogna perdonare tanto gli arbitri che purtroppo non sono macchine perfette e bisogna mettere in testa che il gioco si ferma quando l’arbitro fischia! Le polemiche sono inutili perché se un arbitro non fosse competente qualcuno forse non lo farebbe più lavorare… ATTUALITA’ NON E' VERO... MA CI ZOOMPS CREDO Secondo uno studio pubblicato recentemente, si evince che quanto più si è stressati più si è superstiziosi L'oroscopo è la disciplina che studia il rapporto tra il nell’astrologia esiste ed cielo, l'uomo e la terra ed è uno dei principali temi che esisterà sempre, ma forse è affascina il mondo giovanile e quello adulto. Come mai meglio affrontare la vita con i propri occhi!!! è data così tanta importanza agli astrologi tanto da ritrovarli nei programmi televisivi, sia che si parli di Stefania Musella V A cucina sia che si tratti di intrattenimento? Ma non è soltanto l’oroscopo che influenza la nostra vita: c’è anche la superstizione! Secondo uno studio pubblicato recentemente, si evince che quanto più si è stressati più si è superstiziosi: sembra che lo stress induca a paranoie e pratiche superstiziose. Premetto che da persona C’è chi teme il 13 e si terrorizza per venerdì 17, sape- ragionevole e razionale, e lo vate che ci sono alberghi che non hanno la camera 13, sottolineo, non credo assopersone che non escono di casa in questi giorni del me- lutamente a queste sciocse? Persone che se vedono attraversare un gatto nero chezze e ridicolaggini, ma, pensano di essere segnati da un destino di guai “neri”. confesso, che a volte, anMolti di noi, si sa, abbiamo i nostri piccoli portafortuna che io faccio i debiti sconoppure facciamo piccoli rituali che ci rendono più sicuri giuri di fronte ad avvenie tranquilli quando ci troviamo ad affrontare grandi e menti o a situazioni che nepiccole prove quotidiane. Ma, purtroppo, c’è chi di que- cessitano di un atto scarasti piccoli rituali fa una vera e propria ragione di vita! mantico. Un esempio del Ma torniamo all’astrologia. Gli astrologi non sanno pro- nostro, a volte falso scettivare che questa disciplina funziona e, nonostante ciò, i cismo, ci viene dato addiritmedia la fanno passare quasi per una scienza. Ma ciò tura dal filosofo Benedetto non deve sorprendere, basti pensare a quanti soldi ci Croce, il quale interrogato stanno dietro e a quanto fa comodo a molti crederci. sugli effetti di certi pregiuAnche a scuola ogni mattina i ragazzi si scambiano opi- dizi rispose con arguzia: nioni su ciò che hanno letto sul proprio segno zodiacale "Non è vero... ma ci credo ! e sembra che i loro amori, i loro successi o insuccessi ". La superscolastici, i loro disagi dipendano tutti dalla posizione stizione affonda le sue radifavorevole o no degli astri. Ma questo ci nel tempo. I primitivi non è un rito comune solo tra gli adolescenti; molte infatti ritenevano che, colpersone adulte, di qualsiasi livello sociale e culturale, pendo l'immagine del bisonprofessionisti, impiegati, operai al mattino consultano te, fosse più facile uccidere l’oroscopo per essere informati su ciò che accadrà nel l'animale durante la battuta corso della giornata. Le loro scelte negli affari o i loro di caccia. comportamenti relazionali sono condizionati spesso, da Nasceva, in tal modo, la priciò che hanno letto o meglio che hanno voluto interpre- ma forma di superstizione. tare personalizzando la lettura degli oroscopi. Cristoforo Colombo consideLe persone hanno bisogno di essere rassicurate, di sen- rava il venerdì un giorno tire che le cose non vanno male; le persone hanno biso- fortunato. gno di non impegnarsi troppo a riflettere su se stesse e Non a caso partì da Porto nell'oroscopo trovano una facile, comoda soluzione al Palos un venerdì; mise piede problema di capire chi sono. A fine anno siamo inondati sulla nuova terra di venerdì da profezie, pronostici sull’anno che verrà e soprattut- e rientrò, sempre di venerto in televisione non si parla d’altro. Sono tantissime le dì, a Porto Palos. persone che si fanno condizionare dall’astrologia, ma per fortuna, sono altrettanto tante quelle che credono che sia tutta una fregatura. Comunque sia la credenza REDAZIONE ZOOMPS Direttore Editoriale Dirigente Scolastico Prof. Stefano Zen Docenti Prof.ssa Laura D’Eliseo (responsabile progetto) Prof.ssa Carla Crescenzi Progetto grafico Prof. Laura D’Eliseo Alunni Redattori Emanuele Catone III B Liceo Cesareo Mirella III ALiceo Cicatiello Fabio III A Igea Costantino Annalisa VF Igea Grisafi Roberto VA Igea De Martino Harley III B Liceo Del Giudice Roberto III A Igea Frigione Federica V F Igea Frigione Roberta VF Igea Garofalo Michele III B Liceo Leone Ilenia IV A Igea Malinconico Benedetta VA Igea Marano Eduardo III B Liceo Maraucci Sonia V F Igea Minervini Antonia IV A Liceo Musella Stefania VA Igea Panico Gaetano IIIA Igea Rota Fabio III B Liceo Starace Francesco III B Igea De Magistris Antonio III B Igea De Magistris Dario III B Igea Baldini Marica VA Igea Ambra Emanuela IIIA Igea ATTUALITA’ U N A ZOOMPS R E G O L A P E R L A V I T A sempre più giovani nel mirino dell’alcool e dei disturbi alimentari di Lucia Ronga , Luana Sarnataro Menia Sozio IIIb liceo “ N oi s i am o quello III A liceo, che m a ng i a- mo” (Feuerbach). Il De Nicola, ha organizzato, come gli scorsi anni scolastici, il progetto “Educazione Alimentare” destinato agli alunni delle seconde classi. L’attività si è svolta con il coordinamento della prof.ssa Caterina Mundo e con interessanti lezioni nell’ aula magna della nostra scuola di un esperto del settore , il dott. Barbato . Indubbio , infatti, sottolineare l’importanza degli argomenti trattati, quali l’abulimia, l’anoressia l’uso e l’abuso di alcol, pblematiche che purtroppo ci riguardono molto da vicino e che sono spesso causa dei nostri disagi. S . O . S Il mondo della moda è accusato da tempo di diffondere falsi miti di bellezza. Le modelle, per essere al TOP devono avere dei requisiti ben precisi: altezza minima di m 1,70 e taglia max 40. Ma chi può dimenticare tra le tante vittime dell’anoressia la giovanissima e bellissima modella, Ana Carolina Reston che con la sua morte, accompagnata da grandi sofferenze fisiche, è stata la testimonianza drammatica e sconvolgente della triste sorte di chi si ammala di questa grave, sottile e subdola malattia? A soli 21 anni era diventata il fantasma di se stessa. Certi modelli di bellezza femminile, infatti, imposti ossessivamente dai mass media, inducono tantissime adolescenti a sottoporsi a diete drastiche per perdere peso così cadono progressivamente nel baratro “DIETA NON È MANGIARE POCO, MA MANGIARE BENE!” questo è ciò che è stato più volte ribadito dal dott. Barbuto: “ il cibo non è solo proteine, carboidrati e grassi, bensì la benzina per mettere in moto il nostro corpo, una macchina estremamente complessa, che dovrebbe essere tutelata da ogni tipo di abuso, in primis alcol e cibo”. A nostro parere tutte le informazioni ricevute sicuramente sono state molto utili, anche per contrastare i messaggi negativi con i quali i mass-media bombardano soprattutto noi giovani. Essere o apparire? Talvolta la risposta non è così scontata. A N O R E S S I A dell’anoressia. Ma si può puntare il dito solo contro solo la società? È troppo facile scaricare così le responsabilità. Chi l’anoressia l’ha vissuta e la vive tutt’ora, sa bene che non è così. Le cause sicuramente sono molto più complesse . L’adolescenza, come si sa, è il periodo della vita decisivo per la formazione della personalità e i disturbi dello sviluppo possono manifestarsi anche attraverso tipiche alterazioni del comportamento alimentare. Alla base dell’insorgere di queste alterazioni alimentari vi sono le varie problematiche che affliggono i giovani e che sono collegate alle varie fasi di maturazione dell’identità personale e sociale in cui, però, intervengono in maniera massiccia conflitti e frustrazioni derivanti dalla non accettazione di certi modelli comportamentali imposti dai genitori o dal mondo degli adulti più in generale e non percepiti come propri dall’adolescente o dal giovane o addirittura fortemente contrastanti con i suoi sentimenti e i suoi ideali. L’anoressia è la protesta silenziosa di un cuore che ha paura di parlare, così il corpo esprime quello che la bocca non riesce a dire. Si tratta di una malattia in netta crescita , la fascia d’età più interessata va dai 10 fino ai 30 anni; ad ammalarsi non sono solo le donne , ma, secondo le più recenti statistiche, sta “contagiando” sempre più anche gli uomini. È difficilissimo fare statistiche, ma secondo recenti stime dell’ABA (Associazione per lo studio e la ricerca e la ricerca sull’anoressia, la bulimia, e i disordini alimentari) sembrerebbe che tale fenomeno. Se siete in difficoltà, ricordiamo che nella nostra scuola funziona il CIC, uno sportello di ascolto e di consulenza a cui potete rivolgervi se avete problemi che non riuscite a risolvere. SPECIALE LONDRA ZOOMPS QUELLI CHE… LONDRA L’HANNO VISSUTA Londra 2009 un viaggio indimenticabile. di Marica Baldini V° A Dopo tanti tira e molla, assemblee e discussioni, il miracolo è avvenuto: il viaggio d’istruzione delle quinte classi quest’anno c’è stato, e che viaggio… destinazione Londra. Finalmente alle ore 4.00 del mattino del 1 aprile l’allegra brigata (VA,VB,VC,VD) , accompagnata dai proff. D’Eliseo, Crescenzi, Posteraro e Mazzotti, era in piazza Arenella pronti a decollare…. La partenza in autobus da Napoli per Roma , in verità, ci ha leggermente spossati tutti, ma devo dire che appena arrivati all’aeroporto di Roma, per incanto ci siamo subito ripresi e le ansie e le paure per quello che per alcuni di noi sarebbe stato l primo volo non sono di certo mancate. Dopo un viaggio tranquillo eccoci atterrare a Londra dove ci stava aspettando un autobus per portarci al nostro albergo. Situato in un luogo tranquillo, l’hotel Kensington CLose, che si trova nel cuore di Kensington, una zona centrale e residenziale vicino ai prestigiosi negozi di Kensington High Street, era molto bello, il personale si è mostrato gentile, molto “british” e la colazione abbondatissima. Dopo l’assegnazione delle camere ci siamo subito tuffati in giro per la città, e ci siamo fermati nei giardini di Kensington dove c’era anche la residenza di Lady Diana e del principe Carlo. Lì abbiamo subito socializzato con un gruppo di coetanei inglesi sfoggiando tutte le nostre conoscenze scolastiche della lingua inglese. Dal nulla, come per magia, è comparso un pallone e subito si è dato inizio sui verdi prati dei giardini ad una favolosa partita Italia Inghilterra. Non vi dirò il finale:immaginate quello che più vi fa piacere. Verso sera poi ci siamo recati al ristorante italiano “Capricciosa” nel quale avremmo cenato ogni sera. Dopo cena tutti in hotel per riposarci dopo una giornata veramente pesante. Un programma intenso ci aspettava nei giorni seguenti con visite nei luoghi e nelle attrazioni più significative di questa meravigliosa città: visita in autobus al London Bridge, all’orologio torre Big Ben, alla piazza sormontata dall’ammiraglio Nelson: Trafalgar Square; alla pinacoteca National Gallery, al British Museum, al museo di storia naturale ovvero il Natural History Museum, al Tate Gallery, alla residenza della regina di Buckingham Palace con Cambio della Guardia, poi Piccadilly circus, i grandi magazzini di Harrod’s, poi la ruota panoramica tra le più alte del mondo il London Eye, e infine una gita in battello sul Tamigi per recarci al meridiano di Grenwich. Inutile descrivervi tutte queste meraviglie, perché il racconto non renderebbe minimamente l’idea della loro bellezza. Come si fa a raccontare le atmosfere e i luoghi londinesi, i tanti divertenti aneddoti di cose successe Turisti denicoliani in una strada londinese vissute con i nostri compagni, nonché “amici” di viaggio che hanno reso questo viaggio un’esperienza indimenticabile per tutti noi. Come dimenticare la nostra simpatica e guida turistica, il prof. Mauro, accompagnatore ufficiale del’agenzia di viaggio, che qualcuno riusciva ad imitare alla perfezione con la frase Hyyyyydeee Paaaark, oppure Dolon DoLondon…e altro ancora. Come dimenticare le lunghe serate trascorse insieme . Come dimenticare le nostre furtive fughe a notte inoltrata , Non è sufficiente avere gli occhi perché non si incontra solo quello che si vede, né solo quello che si vuol vedere, né solo ciò che si sa, si incontra solo ciò che si 'vive'. necessariamente in punta di piedi e in pigiama nei corridoi dell’hotel per raggiungere la stanza dei nostri amici, naturalmente dopo aver dato l’ultima buonanotte ai nostri pazienti e chiaramente ignari docenti. Ma questo non lo deve sapere nessuno. Questo viaggio, sono sicura, lo ricorderemo sempre perché è stata un’esperienza unica e irripetibile e un domani, guardando una fotografia o uno dei tanti souvenir di Londra, ci scapperà un sorriso e proveremo sicuramente tanta nostalgia dei momenti belli vissuti. La nostra mente sarà affollata da tanti ricordi: ricordi di quel viaggio, ricordi di scuola, ricordi dei professori e degli amici che non SPECIALE LONDRA ZOOMPS Q U E L L I C H E … L O N D R A L ’ H A NN O V I S S U T A Pensieri e parole... Il ricordo più bello dei tempi della scuola Marica Viaggio indimenticabile e assolutamente da rifare Giuseppe Esperienza bellissima citta meravigliosa e tanto divertimento… Roberto emozioni indimenticabili che resteranno per sempre con noi Stefy Un’ esperienza magnifica e fantastica da conservare per sempre nel cuore Valeria Un viaggio stupendo che porterò sempre nel cuore Paola Un’esperienza unica VB I denicoliani a Londra te le a tut o t n i am e ssimo ngraz esto belli i r n U pre u per q à per sem e t n i r lla qu reste co n e i : n o u i g viag bile e ntica e m i d in fy a vita e Raf nostr Mery LA V A LONDINESE nuove amicizie e… Simona emozioni nuove da non VA poter dimenticare Antonella Quando sembra che tutto venga meno, guarda oltre perché dopo il negativo viene il positivo Gianluca Un viaggio stupendo che mi ha fatto conoscere persone che porterò sempre con me e scoprire altre che per me sono diventate importantissime Sara VC VD ATTUALITA’ ZOOMPS C’ERA UNA VOLTA NAPOLI Pino Daniele: “Napule è mille culore, Napule è mille paure, Napule è nu sole amaro” di prof. Laura D’Eliseo “ Vedi Napoli e poi muori”, ricordate questa celebre espressione che si diceva perché dopo aver visto le bellezze di Napoli, si poteva anche non vedere nient'altro e morire in pace. Oggi ha assunto un significato diverso: si muore di malinconia e di amarezza nel vedere questa stupenda città andare sempre più in basso. E’ tanto bella, ricca di quelle bellezze naturali come poche al mondo, ricca di storia, ricca di beni culturali e artistici inestimabili. Napoli è una città ferita, sta morendo! Cosa si può fare per salvare una città tanto bella quanto invivibile? Chi sa dare una risposta a questa difficile , ma legittima domanda? Ora che è passata l’emergenza spazzatura, almeno così ci hanno infor- LE CASE DEL FUTURO Due obiettivi: case antisismiche ed ecologiche mato, cosa è rimasto? La delinquenza continua ad imperare e la disoccupazione è arrivata a livelli altissimi e le Istituzioni cosa fanno? tato? Nulla o quasi. Risul- così le forze giovani, quelle sane e rimane sempre più in mano ai soliti “noti”. Quando c’è il “fatto scandalo” si organizzano tavole rotonde, si sprecano fiumi di parole, si discute con animosità esasperata sempre su cosa fare finché il caos mediatico e politico è alto, ma poi si molla tutto appena l’interesse scema e i media trovano altri argomenti per fare audience, per vendere giornali . Lo scandalo, allora, quasi non è più scandalo, non fa più notizia, ma la cosa più grave è che dopo un po’ di L’uomo ha sem- tomatiche di soccorso con pre avuto il fascino di in- erogazioni di liquido o polventare e di costruire og- vere antincendio. L'archigetti che servissero a tutta tettura tradizionale spazia l’ umanità: dalla macchina a in tutti i campi dell'edilizia vapore, alla televisione, ai e si pone come obiettivo lanci di satelliti nello spazio principale il max del risulche orbitano vicino al no- tato al minor costo econostro pianeta e mandano il mico in quanto non tiene loro segnale alle televisioni conto delle conseguenze perché è comodo a molti?. È proprio necessario litigare bot che vengono costruiti e se costruire o non testati in Giappone e negli ponti megagalattici. Tav e Non Stati Uniti D’America. sarebbe meglio risolvere i Sarebbe molto bello abita- problemi seri di Napoli e di re in una casa ecologica tante altre città che afflig- costruita con materiali non gono non solo i napoletani, inquinanti e a risparmio ma tutti i poveri italiani nel energetico, con tutti i com- loro quotidiano . Alcuni esempi? La viabilità pubblica, la fort e con tutti i sistemi di spazzatura, sicurezza, ad esempio per lavoro telefoniche o via radio au- di tutto il mondo, alle prime nel macchine intelligenti i ro- sembra non essere mai esistito. Chissà forse il furto o per incendi possono essere attivate richieste I giovani che decidono di vivere onestamen- te, sono costretti ad andare altrove e la città perde tempo di Antonio Carola IIIB per i giovani, alla delinquenza, la lotta all’’evasione fiscale la lotta fughe di gas, per tentato tempo ZOOMPS ATTUALITA’ UNO STRANO MONDO IMPOSSIBILE S T A L K I N G di Maraucci Sonia VF Il sito dell’Arma dei carabinieri definisce di un determinato modo di costruire e non tiene conto in particolar modo del fattore ambientale. L’ edilizia ecologica si pone sempre come obiettivo il miglior risultato al minor costo possibile ma tiene conto del fattore ambientale, della qualità e della salubrità degli ambienti , si usano materiali da costruzione sani e naturali e gli spazi sono studiati per sfruttare al meglio l'illuminazione solare. Tutto questo è molto bello, ma non dimentichiamo che oltre alla salvaguardia dell’ambiente, dobbiamo fare i conti con un nemico spietato e imprevedibile : il terremoto. In Italia molte zone sono considerate ad alto rischio sismico. Tenendo conto della tragedia avvenuta in Abruzzo e di tutte le altre che l’hanno preceduta, le nuove abitazioni dovranno essere costruite con criteri antisismici e con materiali a norma di legge, e dovranno essere effettuate su di esse rigidi controlli per evitare il ripetersi dell’ ennesimo disastro. I trasgressori dovranno essere severamente puniti perché il loro male operato porta morte e distruzione. “La parola stalking derivante dal linguaggio tecnicogergale della caccia e letteralmente significa ‘fare la posta’. In termini psicologici, lo stalking è un complesso fenomeno relazionale che viene indicato anche come s indrome del moles tatore as sillante”.Comportamenti come telefonate ossessive, sms, e -mail, pedinamenti, minacce o semplicemente segni d’affetto ossessivo sono vere e proprie forme di violenza, in grado di limitare la libertà di una persona o di violare la sua privacy, giungendo perfino ad incutere stati d’ansie e paure. A diventare “molestatore assillante” o “stalker” potrebbe essere una persona con cui si aveva qualche tipo di relazione o perfino uno sconosciuto con cui ci si è scontrati anche solo per caso, magari per motivi di lavoro La maggior parte delle violenze sessuali è commesso da conoscenti, parenti, amici, ex fidanzati, ex mariti, che spesso non si denunciano per paura, per vergogna o semplicemente perché assurdamente si pensa addirittura di essere colpevole per aver causato queste malsane attenzioni. Dal 25 febbraio lo stalking ossia gli “ atti persecutori”, così sono definiti nel disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri, è un vero e proprio reato. Sono previsti fino a 4 anni reclusione per le minacce reiterate, ed è previsto l’ergastolo c o n l e s e g u e n t i a g g r a v a n t i : se è commesso da una persona con cui la vittima abbia una relazione affettiva, se la vittima è minore di età, se il persecutore è armato, o mascherato, se gli atti persecutori sono esercitati in gruppo, se la vittima viene costretta ad assumere sostanze che ne inibiscano la capacità di agire , se la vittima è incinta. CENTRI ANTIVIOLENZA SPORTELLO ROSA Piazza Garibaldi 101 presso la sede Filcams - Cgil, Napoli Tel. 081/2449827 ONDA ROSA Associazione di volontaria Via Carducci, 29 - 80100 NAPOLI Tel. 081/426368 IL MIO AMICO LIBRO I L M I O ZOOMPS A M I C O L I B R O UN FANTASTICO VIAGGIO NEL MONDO DEI LIBRI ognuno di noi sogna un posto dove isolarsi e stare tranquillo, io ho interi mondi che mi si aprono davanti di Ilenia Leone IV A Penso che il sogno della maggior parte delle persone sia viaggiare, ma molte volte questo sogno non si può realizzare, per mancanza di tempo, denaro o per impegni di lavoro. Non per tutti il significato che diamo al viaggio è uguale: il mio viaggio non ha tappe, né valigie, né aerei , ma solo pagine e fogli. Vivo crimini ,storie d'amore, intrighi fantastici ma soprattutto tanta magia, che mi rende complice delle avventure di personaggi che mi accompagnano come tour operators in tutti gli sviluppi della storia che quasi involontariamente catturo dai quei fogli, che contengono un piccolo mondo. Quando ero piccola pensavo esistessero la macchina del tempo ,le persone uguali alle Barbie e una magia che potesse far entrare una pianta in una borsa come quella di Mary Poppins; poi crescendo ho capito che tutto ciò, a rigore di logica ,non può esistere ma ho realizzato anche che, se uno vuole viaggiare senza spostarsi ,lo può fare; ho scoperto che le persone possono essere racchiuse in un foglio, i sentimenti possono essere letti, la vita delle persone può essere intrappolata e liberata nella mente di ognuno di noi. Ogni libro ha un lettore, ma a volte lettore e libro non si incontrano. A volte capita che quando un professore ci assegna un libro da leggere e lo troviamo noioso, tendiamo a generalizzare giudicando la lettura noiosa; vediamo il libro quasi come una montagna da scalare e se dobbiamo andare in biblioteca a sceglierci un libro cerchiamo sicuramente il libro con meno pagine e con il titolo meno pesante. La scelta di un libro invece dovrebbe essere come una caccia al tesoro il cui premio finale sarà quello di trovare ciò che magicamente ci permetterà di entrare in altri personaggi e di trasportare in altri luoghi la nostra mente ed il nostro cuore. Io credo che la magia esista.:esiste nei meravigliosi libri che incantano e che ci catturano facendo si che quando alziamo la testa da una pagina ci rendiamo conto che sono passate ore durante le quali ci siamo persi in luoghi e tempi sconosciuti da cui ritorniamo sicuramente arricchiti .. Mi è successo con libri quali.................no ,non ve lo dico, ma vi auguro che quella di avere preso tra le mani un bel libro e di essermene innamorata follemente e per sempre .Ognuno di noi sogna un posto dove isolarsi e stare tranquillo, magari per staccare la spina dai doveri che ossessionano; qualcuno neanche ha una stanza a disposizione...io ho interi mondi che mi si aprono davanti semplicemente sfogliando delle pagine… E se questa non è magia…. TWILIGHT, NEW MOON, ECLIPSE. BREAKING DOWN una entusiasmante e tenera storia di un amore proibito narrata in quattro libri: un voto?..10 e lode Antonia IV A Liceo di Minervini Sicuramente Twilight è il primo libro della serie e racconta l’inizio della storia, l’origine dell’amore infinito tra Edward e Bella. In New Moon sono descritti magistralmente i sentimenti di Bella. Nel terzo libro Bella mi fa proprio inc…. pardon arrabbiare. Non me lo sarei mai aspettato dalla scrittrice una svolta del genere; cavoli! Se Bella sta con Edward, deve stare con lui e basta non va a fare la str... pardon spiritosa in giro con Jacob. Per non parlare poi di quest’ultimo che secondo me è un viscido che ci va a provare con le ragazze già fidanzate. Infine c’è il quarto libro che è fantasmagorico. Bello, bello, bello e ancora bello… ho letto di tutto un po’, ma mai un libro più bello di questo. La maniera in cui è descritto il sentimento complicatissimo dell’amore è assolutamente fenomenale. Un 10 e LODE a Stephanie Meyer. E’solo il preludio di una entusiasmante storia di un amore proibito tra Bella e Edward, narrata in quattro libri, in cui si alternano momenti di amore, tenero e poi via via più passionale, con numerosi colpi di scena, e momenti di ruspante, tensione e paura. C’è un’altalena di emozioni che vanno dalla t r a n q u ill i t à a ll ’ a ns i a , dall’apa ti a all’azi one, dall’amore all’odio. L’autrice con inconfondibile bravura è stata in grado IL MIO AMICO LIBRO ZOOMPS di mantenere viva l’attenzione del lettore dalla prima pagina del primo volume sino all’ultima del quarto. Chi lo ha letto non ha potuto fare a meno di consigliarlo ad altri. Ragazzi che non amano leggere, incuriositi, hanno iniziato a leggere Twilight e inevitabilmente hanno acquistato anche gli altri! Sì, perché i romanzi della s aga Twilight hanno un qualcos a di magico: non siamo noi a decidere di prenderli, s ono loro a catturare noi. Vien da chiedersi cosa hanno di s peciale, è solo un’ins olita storia d’amore! All’apparenza, sì. Ma i due protagonisti non sono normali nel loro genere: Bella è una ragazza diversa dalle altre, è goffa, esageratamente impacciata e per questo non ama ballare, è timida e introversa, amante “N O N “V i a g g i o Autore: Antonio Galdo Edward non è un vampiro come gli altri, lui non b eve s angue umano, ma s i nutre con sangue animale, ed è dolcissimo, e protettivo nei confronti della sua amata, ma allo stess o tempo ironico. Ins omma è molto facile essere affascinate da lui, che è romantico come nessuno più sa ormai esserlo, Le parole d’amore che usa per Bella s ono quelle che ogni ragazza vorrebbe sentirsi dire. In lui prevale sempre più il lato umano del suo essere, risvegliato da Bella, che gli fa provare emozioni mai provate prima. E poi parla con una cadenza d’altri tempi, ed è molto tradizionale, è colto m a iro nico, ins omma è molto facile essere affascinate da Mi è piaciuto perché: sognare anche p erché è è una storia romantica, mi ha fatto e dimen- ticare per un po’ i miei piena di suspense e mi ha tenuto incollata alle pagine Un difetto: Nelle pagine iniziali i personaggi sono un po’ statici, c’è una calma apparente, mentre l’azione, è concentrata sul finale. S P R E C A R E ” tra i pionieri di un nuovo stile” di vita” di Piera Apparente Liceo Scientifico Vittorini Casa editrice Einaudi Lo spreco,o meglio, gli sprechi sono il fil rouge che attraversa l’ultimo libro di Antonio Galdo intitolato “Non sprecare”. Attraverso testimonianze e dati di fatto, con oggettività giornalistica, l’autore esamina l’attuale società, preda dello smoderato consumismo, che può diventare malattia e distruggere le persone che ne sono affette, ma non solo. Il più comune degli sprechi è quello del cibo. È ormai un clichè l’ammonimento a non gettarlo via, e nonostante ciò, la gente continua a riempire le credenze e i frigoriferi con enormi quantità di prodotti alimentari che finiranno nella spazzatura perché scaduti, mentre aspettavano di essere consumati. Il vizio dello spreco inconsciamente, condiziona la vita di ogni giorno:infatti non si tratta solo delle cose materiali, ma anche di quelle più preziose, che non si trovano nei negozi, e che sono buttate via senza neanche accorgersene Si sprecano anche i rifiuti. Proprio la spazzatura, destinazione di . cibo sprecato. È , a sua volta, uno spreco quando viene sotterrata abusivamente dalla camorra e non è, invece riutilizzata per produrre energia, senza esaurire le risorse ambientali Indirettamente ogni spreco di tipo materiale è spreco di denaro, che viene a mancare a numerose famiglie che non arrivano alla fine del mese e che, paradossalmente, ne utilizzano tanto in beni superflui, erroneamente consid e r a t i d i p r i m a n e c e s s i t à . Il consumismo condiziona la società al punto da affliggerla come una malattia I famigerati soldi sono, spesso e volentieri, scialacquati da quelli che gli inglesi definirebbero shopalcoholic , maniaci del comprare, affetti dalla smania di acquistare tutto, ritrovandosi, poi, indebitati e preda degli usurai. Esistono, poi, beni ,senza prezzo monetario, che sono scarsamente considerati, ma che, tuttavia, costituiscono un patrimonio di enorme valore. Questi sono numerosi, la vita primo fra tutti. Infatti, ogni giorno, il dono più grande che sia mai stato NAPOLI NEWS ZOOMPS ricevuto è sprecato in azioni sconsiderate, che portano all’annientamento della salute, del corpo, e, perché no, anche della mente. Droghe, alcool, disturbi psicologici alimentati da falsi modelli sono gli esempi più comuni .Comportamenti di questo tipo potrebbero essere considerati forme di auto-annientamento del proprio corpo e della propria salute compiute, spesso consapevolmente, cre-dendo di poter rimediare facendo ricorso a costosi- interventi chirurgici. Anche stili di vita apparentemente innocui come la pigrizia diventano causa ricorso a -costosi- interventi chirurgici. Anche stili di vita apparentemente innocui come la pigrizia diventano causa dello spreco delle opportunità che la vita ci offre. Non si tratta solo di applicare il “carpe diem”, ma di riconoscere il valore delle occasioni, che, talvolta, risiedono nel Tailento, spesso ignorato. In questo modo è sprecato anche il tempo, di cui non si può essere padroni, ma che può essere organizzato ida non essere disperso. G L I E V E N T I O C C A S I O N I Per chi ama l’arte 1 maggio - 2 giugno 2009 D A A Mi è piaciuto perché: l’autore tratta queste tematiche evitando moralismi e con il razionalismo e la lucidità di un documentario, aprendo le porte insegno per un nuovo stile di Un difetto: a volte si nota uno “spreco” di parole N A P O L I N O N 26 Marzo 2009 - 20 Maggio 2009 Andres Serrano via Chiatamone 23 P E R D E R E Museale della città Napoli ha in programma, per la primavera 2009, una mostra dedicata a Vincenzo Gemito, uno dei prota- La mostra presenta 20 foto- Centro Storico- Napoli gonisti della scultura europea Il Centro Storico diventa mensioni) di Andres Serrano tra Ottocento e Novecento, Museo aperto I luoghi degli l’artista e fotografo americano attivo a Napoli tra il 1868 e il eventi saranno i quattro ca- (New York, 1950). Si tratta di 1925, anno della sua scomparsa. stelli napoletani (castel opere provenienti da collezioni Saranno esposte oltre duecento dell’Ovo, Castel Sant’Elmo, private e dalle gallerie di Paula opere, dalle terracotte giovanili Castel Capuano, Maschio An- Cooper Gallery di New York e ai bronzi della maturità e circa gioino) e altri edifici di culto. Yvon Lambert (NY, Parigi, Lon- ottana disegni realizzati a pen- E’ un occasione da non perde- dra), fotografie delle serie na, matita,carboncino, seppia e re per riscoprire tesori arti- Immersions e Bodily Fluids acquarello stici inaccessibili durante realizzate tra il 1985 e il 1990 l’anno ed accesso ai musei a in cui Serrano utilizza i liquidi prezzo speciale e gratuito organici come l’urina, il sangue, lo sperma, il latte restituendo Per chi ama i concerti di musica leggera immagini di grande effetto 29 maggio –1 giugno 2009 visivo e straordinaria eleganza 11 luglio 2009 Galassia Gutenberg formale. Laura Pausini in concerto Mostra d’Oltremare Napoli stazione Stazione Marittima 28 Marzo - 05 Luglio 2009 I temi di questa edizione: cibo Vincenzo Gemito al Museo 8 luglio 2009 e viaggio, quindi benessere, Pignatelli di Napoli sicurezza alimentare, attività agro-alimentari, cultura ga- Pino Daniele in concerto La Soprintendenza Speciale Piazza del Plebiscito per il Patrimonio Storico Arti- Napoli. stronomica, arte, storia e turismo. all’ dello spreco e della “civiltà dell’eccesso”, utiliz- grafie (di cui 5 di grandi di- XX edizione della manife- non sia zando come unica arma di persuasione gli “exempla “ di persone che hanno avuto la forza morale di compiere una scelta necessaria. Maggio dei monumenti grazie ai suoi interessi vita, che stico Etnoantropologico e per il Malinconie d’estate Dedicato a te… in una ventilata giornata nei primi di settembre, guardando fra le onde del mare rivedo la nostra amicizia crescere e diventare sempre più grande !!! E ancora oggi ripenso tornando indietro con la mente alle gioiose grida di due bambine che lasciavano correre la loro fantasia modellando della pasta di sale nelle afose giornate di luglio di cinque anni fa. Incosciamente, quelle due bambine hanno creato quella che oggi è una grande amicizia… La nostra !!! LIA NEWS DENICOLA ZOOMPS STAGE E SEMINARI NELLA NOSTRA SCUOLA “Studiare l’impresa, l’impresa di studiare” un progetto ambizioso nella nostra scuola di prof.ssa Nunzia Ciccarelli. Quest’anno l’attività di orientamento, coor- dinata dalla prof. Nunzia Ciccarelli (visite alle varie facoltà, conferenze e lezioni interne ed esterne alla scuola, incontri con imprenditori e istituzioni pubblicheIsfol e ministero del Lavoro) è stata affiancata da due progetti di notevole valenza formativa seguiti con interesse da tutti gli studenti partecipanti . Il primo, “ Io consapevole delle mie scelte”, rivolto a tutti gli alunni delle classi quinte, affidato all’Associazione “Per Comunika” ha riscontrato un largo successo per le problematiche inerenti le scelte occupazionali e non, trattate con competenza e professionalità dalla dott.sa Di Sarno. Il secondo, “Studiare l’impresa, l’impresa di studiare”, organizzato dall’Unione degli industriali di Napoli in collaborazione con il quotidiano “Il Mattino”, ha visto protagonisti un gruppo di alunni delle classi quarte. Progetto ambizioso di durata biennale che parte dalla constatazione che “scuola e lavoro sono da considerare un binomio inscindibile”. Partner dell’istituto è la società di revisione “Pricewater house Coopers una multinazionale che ha messo in campo una squadra di professionisti per spiegare ai ragazzi, con lezioni teorico-pratiche la crescente attenzione che il mondo imprenditoriale rivolge al settore dei servizi professionali in materia contabile, legale e tributaria. Il Dirigente Scolastico prof. Stefano Zen con il dott. Cristoforo Palomba DE NICOLA NEWS L’ANGOLO DELLE LINGUE STRANIERE Dodici alunni della classe V D hanno ottenuto il diploma di lingua spagnola (livella B1-B2) sostenendo gli esami presso l’Istituto Cervantes . Gli alunni della classe IV D ha partecipato e concluso per quest’anno il Progetto FORUM DELLE CULTURE per la lingua spagnola sul tema della pace. Sono ancora in corso gli esami di tedesco per la certificazione ufficiale di quattro ragazzi della V C (libello B1) ,mentre già hanno ottenuto ottimi risultati otto ragazzi della III e IV C (livello A1-A2) SPECIALE DE NICOLA ZOOMPS “GIORNO DELLA MEMORIA” E TRADIZIONE ANTIGIUDAICA lo storico di fronte alla memoria della Sho’ah di Stefano Zen Dirigente Scolastico Nell’ambito delle iniziative per il “Giorno della Memoria” 2009, l’Istituto «Enrico De Nicola» ha promosso recentemente una giornata di riflessioni e testimonianze sulla Sho’ah, che si è tenuta nell’Aula Magna del nostro Istituto il trascorso 7 maggio. All’iniziativa hanno partecipato i fratelli Ugo e Tullio Foà, testimoni dell’Olocausto («Testimonianze sulle leggi antiebraiche dell’Italia fascista»), l’ispettore Angelo Gallo, esponente avellinese dell’Associazione nazionale «Giovanni Palatucci» («Ricordo di Giovanni Palatucci, il poliziotto che salvò migliaia di ebrei»), il figlio del carabiniere Salvo D’Acquisto («Ricordo di Salvo D’Acquisto») e la professoressa Rosalba Coppola, docente di Materie letterarie e presidente dell’Associazione culturale «Caduti per la patria» di Striano («Poesia in memoria di Giovanni Palatucci»), per l’occasione oratori in una sala gremita di professori e professoresse, personale della nostra scuola, consiglieri d’Istituto, studenti frequentanti le quinte classi e prossimi all’esperienza dell’Esame di Stato Istituito dal Parlamento italiano con legge n. 211 del 20 ottobre 2000, il “Giorno della Memoria” ricorre simbolicamente, come è noto, il 27 gennaio di ogni anno, data dell'abbattimento dei cancelli del campo di concentramento nazista di Auschwitz. Il fine precipuo è di ricordare solennemente la Sho’ah e rendere omaggio alle sue vittime e a tutti coloro che si opposero al folle progetto di sterminio nazifascista. Tuttavia, come ha osservato Renzo Gattegna, il “Giorno della Memoria” non va concepito come un mero evento commemorativo, ma anche e soprattutto come un evento culturale che sia da monito alle presenti e future generazioni affinché mai più avvenga che l’Italia, come è accaduto dal 1938 al 1943, si trasformi in uno Stato persecutore dei suoi stessi figli. E per il monito non è sufficiente un solo giorno. Come collaboratore dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e della Cattedra di Storia moderna tenuta dal prof. Romeo De Maio, l’esigenza – e l’urgenza – di ripensare criticamente la Sho’ah mi sopraggiunse in occasione della preparazione del Convegno Internazionale di Studi sulla Sho’ah tra interpretazione e memoria, tenutosi a Napoli nel maggio 1997, di cui uscirono gli Atti due anni dopo (cfr. La Sho’ah tra interpretazione e memoria. Atti del Convegno Internazionale di Studi, Napoli, 5-9 maggio 1997, a cura di P. Amodio, R. De Maio, G. Lissa, Napoli, Vivarium, 1999 [Biblioteca Europea, 13]). A quell’iniziativa, cui presero parte pensatori e testimoni insigni come Elie Wiesel, Daniel Vogelmann, Michele Luzzatto, Imre Toth, Michele Sarfatti e Arnold Paucker, per fare solo qualche nome, partecipai con una relazione sull’aspra predicazione antiebraica del frate Bartolomeo Cambi, che scosse violentemente le coscienze nel Ducato di Mantova agli inizi del Seicento (cfr. S. ZEN, Bartolomeo Cambi e la predicazione antiebraica nel Ducato di Mantova al tempo di Clemente VIII, in La Sho’ah tra interpretazione e memoria, cit., pp. 73-85; ora, ampliato nel testo e col titolo Bartolomeo Cambi, la predicazione della verità e il nemico ebreo, in S. ZEN, Monarchia della verità. Modelli culturali e pedagogia della Controriforma, Napoli, Vivarium, 2002 [La Ricerca Umanistica, 4], pp. 217-241). Bartolomeo Cambi era un francescano rude e virulento ma psicologicamente assai efficace, noto tra la gente comune come il «Padre Santo». Le prediche di Cambi presero corpo nel 1602 tra Reggio e Mantova, ponendo i territori del Ducato dei Gonzaga «in grandissimo tumulto», per dirla con un contemporaneo, e dando inizio alla straordinaria fortuna iconografica della sua effigie, che, «intagliata anche in rame», andava letteralmente a ruba. La netta vocazione antiebraica di Bartolomeo Cambi spinse un pittore rimasto continua pag. 19 SPECIALE DE NICOLA ZOOMPS A distanza di più di un secolo dai tragici fatti di Trento, la predicazione antiebraica di Bartolomeo Cambi ebbe conseguenze devastanti: nel Ducato di Mantova si giunse ad impiccare sette ebrei per futili motivi e non si contarono tumulti e disordini nei territori sotto la giurisdizione dei Gonzaga (per le fonti e la storiografia su Bartolomeo Cambi e le connesse vicende, si veda ZEN, Bartolomeo Cambi e la predicazione antiebraica nel Ducato di Mantova al tempo di Clemente VIII, cit. passim; IDEM, Bartolomeo Cambi, la predicazione della verità e il nemico ebreo, cit.,passim). L’ostinato antisemitismo di questo rude predicatore non sarebbe dispiaciuto a Lutero, padre della Riforma, il cui odio per gli ebrei era pari soltanto a quello nutrito nell’età sua verso i turchi. Tra il 1538 e il 1543 il teologo di Wittenberg stese quattro scritti al vetriolo contro gli ebrei, di cui i più importanti sono il trattato, sotto forma di epistola, Ein anonimo, suo ritrattista, ad incorrere in un singolare lapsus: indicarlo erroneamente nativo di Feltre, anziché «da Salutio», come Bernardino da Feltre, francescano anch’egli ed ostinato persecutore di ebrei, ben noto per le sue prediche letterariamente rozze ma irresistibili sotto l’aspetto psicologico. Bernardino da Feltre, da emulo sincero di Vincenzo Ferrer – santo domenicano da molti considerato l’autentico ispiratore del durissimo editto di espulsione degli ebrei dai territori spagnoli, emanato il 31 marzo 1492 dai sovrani Isabella di Castiglia e Ferdinando il Cattolico –, aveva predisposto la comunità di Trento ad un eccidio di inquietante matrice antiebraica. Il pretesto fu offerto dal ritrovamento del corpo senza vita ed orribilmente sfigurato di Simone, un bambino di quasi tre anni, avvenuto il 23 marzo 1475 nei pressi dell’abitazione di un ebreo trentino. Era giovedì santo, giorno liturgico dell’Eucarestia, e ciò contribuì a far rinascere la mai sopita crociata antisemita della Chiesa, propensa persino a credere, a partire dal 1144, all’assassinio rituale dei ragazzi cristiani ad opera di ebrei. La terribile caccia all’ebreo che ne scaturì portò a conseguenze davvero aberranti: l’incarcerazione di tre famiglie ebraiche di Trento, le confessioni dei presunti rei estorte per mezzo di prolungate torture, l’esecuzione sommaria di quindici ebrei e, infine, la messa al bando dell’intera comunità giudaica per volontà di Johann Hinderbach, l’inflessibile principe-vescovo. Così il piccolo Simone, dichiarato beato nel 1582 pur con qualche timida riluttanza pontificia, è stato venerato come martire sino al 28 ottobre 1965, incarnando per cinque secoli l’emblema dell’insidia ebraica contro la Chiesa. Solo in tempi recenti, nel corso del Concilio Vaticano II, la comunità giudaica di Trento è stata prosciolta dall’infamante imputazione dell’assassinio rituale. Brief Dr. Mart. Lut. Wider die Sabbather, an einen guten Freund (Lettera contro i Sabbatariani), edito nel 1538, e Von den Juden und ihren Lügen (Degli ebrei e delle loro menzogne), apparso per la prima volta, nel gennaio del 1543, a Wittenberg, presso la tipografia di Hans Lufft. Nello stesso anno Lutero diede alle stampe altri due libelli sul medesimo tema: Von Schem Hamphoras und vom Geschlecht Christi (Sul nome ineffabile e sulla stirpe di Cristo) e Von den letzten Worten Davids (Sulle ultime parole di Davide). In Wider die Sabbather Lutero definiva gli ebrei birboni e vagabondi, impenitenti e usurai, spregiatori della Vergine, pertanto degni di essere perseguitati ed espulsi dagli Stati. Del resto, due anni prima, nel 1536, gli ebrei di Sassonia erano stati allontanati dal principe Giovanni Federico con l’entusiastica approvazione di Lutero. In Von den Juden und ihren Lügen, dopo aver dato ampio spazio, nella parte centrale, alla confutazione della loro interpretazione biblica, teorizzava nelle pagine conclusive – ossia la terza parte del trattato – le «misure da adottare» nei confronti degli ebrei, dettate a suo dire da un sentimento di «aspra misericordia», scharfe Barmherzigkeit: un piano radicale di persecuzione generalizzata e organizzata delle comunità giudaiche di Germania (cfr. A. PROSPERI, Introduzione a M. LUTERO, Degli ebrei e delle loro menzogne, ed. a cura di Adelisa Malena, Torino, Einaudi, 2000, pp. VII-LXX; ZEN, Bartolomeo Cambi, la predicazione della verità e il nemico ebreo, cit.). Del campionario di accuse e di scurrilità costruito da Lutero in Von den Juden und ihren Lügen, libello grondante odio antisemita, è singolare che sia stato fatto nel Novecento un uso strumentale dalla propaganda nazista, non solo per giustificare storica- continua pag. 20 SPECIALE DE NICOLA mente la persecuzione degli ebrei fino alla “soluzione finale”, ma anche per individuare negli scritti di Lutero un presunto precorrimento dell’antisemitismo di Hitler. Ad esempio, il teologo Walther Linden, curatore nel 1936 della riedizione berlinese di questo scritto, dimostrando di voler confondere per uso propagandistico il piano dell’antigiudaismo di Lutero con quello dell’antisemitismo razzista e nazifascista, definì senza riserve Von den Juden und ihren Lügen un atto di fede frutto della sensibilità del padre della Riforma: un’opera pervasa tutta dal senso profondo del Deutschtum, essenza autentica della germanicità (W. LINDEN, Luthers Kampfschriften gegen das Judentum, Berlin 1936). La strada all’utilizzazione ideologica di Lutero era ormai aperta: una ricerca dei precursori di carattere apologetico-controversistico per ritrovare le radici dell’antisemitismo nazifascista, come l’avrebbe definita Delio Cantimori, il più insigne storico italiano del Novecento. Per fare qualche esempio, nel 1941 sette chiese territoriali tedesche di confessione luterana sottoscrivevano un documento in cui si dichiaravano favorevoli all’imposizione del cosiddetto Judenstern, un segno di riconoscimento per gli ebrei, ricordando che già Lutero, nello scritto Von den Juden und ihren Lügen, aveva affermato senza possibilità di equivoci l’esigenza, divenuta improrogabile, di adottare misure repressive contro gli ebrei – liquidati come nemici giurati del cristianesimo dalla crocifissione di Cristo ad oggi – e di cacciarli definitivamente dal territorio tedesco. Si diceva pure che il battesimo cristiano risultava inutile con gli ebrei, poiché nulla poteva essere modificato in loro in termini di appartenenza etnica ed essenza biologica (cfr. Kirchliches Jahrbuch für die Evangelische Kirche in Deutschland, 60 -71, 1933-44, a cura di J. Beckmann, Gütersloh 1976, p. 460). E il 29 aprile 1946 Julius Streichter, editore del foglio nazista «Der Stürmer» e lettore entusiasta del libello luterano Von den Juden und ihren Lügen, trovandosi a rispondere delle aggressioni a stampa da lui organizzate contro gli ebrei davanti al tribunale di Norimberga, chiamò in causa Lutero e un «suo libro», sostenendo che se l’accusa avesse preso in considerazione quello scritto, anche il dottor Martin Lutero avrebbe dovuto prendere posto al banco degli accusati (cfr. M. STÖHR, Martin Luther und die Juden, in Die Juden und Martin Luther- Martin Luther und die Juden. Geschichte, Wirkungsgeschichte, Herausforderung, a cura di H. Kremers, L. Siegele -Wenschkewitz, B. Klappert, Neukirchen 1985, pp. 89-108, particolarmente p. 89). Queste divagazioni storiche condotte tra Cinque e Novecento, spigolando tra sentimento antigiudaico di Lutero, predicazione antiebraica di un rude francescano ZOOMPS e persecuzione nazifascista, culminante nella tragica esperienza della Sho’ah, inducono a seguire il suggerimento di Croce: la storia, dirimendo e periodizzando, ha il compito di operare distinzioni, confronti, comparazioni. Ciò aiuta a districarsi con metodo, e con l’ausilio della filologia, nei labirinti delle vicende storiche. Anche per questo è utile e doveroso ripensare la Sho’ah e porsi da storico di fronte alla sua memoria: almeno un giorno all’anno, anche se per il monito non è sufficiente un solo giorno. PRIMO LEVI SE QUESTO È UN UOMO Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, Voi che trovate che lotta per mezzo pane tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango che non conosce pace Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi.