Comune indebitato La Casa di Arlecchino sarà messa in vendita

Transcript

Comune indebitato La Casa di Arlecchino sarà messa in vendita
24
MERCOLEDÌ 30 SETTEMBRE 2009
L’ECO DI BERGAMO
PROVINCIA
Comune indebitato
La Casa di Arlecchino
sarà messa in vendita
San Giovanni Bianco: alienabile con museo Ceresa ed ex caserma
Ma il Consiglio viene rinviato, manca l’ok del revisore dei conti
SAN GIOVANNI BIANCO Vendesi «Casa di Arlecchino», valore stimato 560
mila euro: non è uno scherzo di Carnevale, visto che siamo a settembre, e
neppure una battuta azzardata della
maschera multicolore. È tutto vero, a
meno di ripensamenti dell’ultimo momento: il Comune di San Giovanni
Bianco si prepara a mettere in vendita uno dei suoi gioielli architettonici e tra i simboli del turismo orobico, ovvero l’edificio del borgo medievale di Oneta per tradizione considerato casa natale di un interprete della
Commedia dell’arte. Motivo della vendita? Ripianare debiti per un milione
e 770 mila euro, perché a tanto ammonta il disavanzo del consuntivo
2008. Non solo, per cercare di ridare
fiato alla casse sofferenti, nel piano
degli edifici comunali da alienare sono stati inseriti anche il museo dedicato a Carlo Ceresa (valore di 765 mila euro), inaugurato nel luglio 2007,
l’ex caserma dei carabinieri (425 mila euro), la baita sul monte Cancervo,
le ex scuole elementari di San Gallo
(260 mila euro), appartamenti e terreni. Conto consuntivo, piano delle alienazioni e verifica degli equilibri di bilancio che dovevano essere discussi
e approvati ieri sera in Consiglio comunale. Ma la seduta è stata rinviata «in assenza del parere del revisore
dei conti sugli equilibri di bilancio».
Così recita la motivazione ufficiale inviata lunedì sera ai consiglieri di minoranza. «C’è la perplessità su un dato – spiega il sindaco Gerardo Pozzi
(Lega Nord) – e abbiamo preferito rinviare la seduta. Ho saputo anch’io del
problema solo lunedì pomeriggio e in
serata abbiamo avvisato le minoranze».
Un Consiglio, peraltro, che si preannunciava infuocato, avendo all’ordine del giorno, tra le altre cose, la difficile situazione economica del Co-
mune e dell’asilo Paolo Boselli.
«Sono in Consiglio dal 1975 – commenta Tiziana Bonaiti del gruppo di
minoranza "Insieme" – e mai una seduta è stata rinviata 24 ore prima. Eppure sabato, nella riunione dei capigruppo, tutto sembrava regolare. Non
era trapelato alcun problema. Ormai
non ci sono più commenti a quanto
sta succedendo».
«Abbiamo già inviato due lettere al
prefetto – aggiunge Sergio Sonzogni,
della Lista civica – e ora chiediamo
un incontro. La situazione sta diventando intollerabile. Nel 2008 c’è un
debito di quasi due milioni di euro,
mentre nel 2007 il consuntivo presentava un avanzo. C’è qualcosa che non
funziona nei conti».
«È colpa di chi gestiva la contabilità fino a poco tempo fa – risponde il
sindaco –. Il disavanzo del 2008 è dovuto a crediti calcolati per errore in
eccesso e a 600 mila euro spesi per sistemare la frana di Briolo».
Per ripianare i debiti del 2008 il Comune ora avrà tempo fino al 31 dicembre 2011. E lo potrà fare, vendendo,
appunto il patrimonio comunale, con
nuove entrate o aumentando le tasse
per i servizi.
«Nel caso del museo Ceresa e della
Casa di Arlecchino, comunque – spiega il sindaco – potranno essere venduti solo col vincolo di destinazione.
Dovranno restare musei». «Sono già
stati venduti metà della stazione ecologica e l’ex municipio – conclude
Sonzogni – e ora toccherà a proprietà
per le quali si è investito tantissimo:
Casa di Arlecchino e museo Ceresa,
peraltro acquistati o sistemati con fondi regionali. È assurdo essere arrivati
a questo punto». «Se si mette in vendita questo patrimonio pubblico – aggiunge Bonaiti – vuol dire che siamo
veramente alla frutta».
Giovanni Ghisalberti
Sopra, il municipio; a lato, la «Casa di Arlecchino»
Caravaggio Erogatori negli istituti di capoluogo e frazioni per potersi pulire spesso le mani
Gel disinfettante nelle scuole contro l’influenza A
Dispenser anche in Comune (foto Cesni)
CARAVAGGIO Il Comune di Caravaggio scende in campo contro l’influenza A. Nelle scuole della città e delle
frazioni Vidalengo e Masano sono in
corso di distribuzione erogatori di gel
disinfettante per le mani.
Tenere pulite le mani – «destinatarie» di starnuti e colpi di tosse – è considerato uno dei comportamenti più
importanti da tenere per evitare il
diffondersi del virus H1N1. «Non siamo preoccupati per il diffondersi di
questa influenza che ha la stessa gravità di una influenza stagionale – spiega l’assessore ai Servizi alla persona
Augusto Baruffi – ma per tranquillizzare i genitori di tutti gli alunni abbiamo deciso di adottare questa ulteriore misura precauzionale».
Nonostante da più parti arrivino
continue rassicurazioni che dall’influenza A si guarisce senza particolari complicazioni (salvo casi eccezionali) il timore di essere contagiati fra
la popolazione resta molto elevato. ferma la coordinatrice dell’asilo nido
Per prevenire il contagio è considera- comunale, Beatrice Tobruk –, ma è imta una misura efficace mantenere una portante comunque nello stesso temdistanza adeguata tra persona e per- po informare che l’influenza A non è
sona, così come pure lavarsi frequen- più grave di una normale influenza
stagionale».
temente le mani. «Molti
Positivo anche il giudigenitori – afferma ancora
zio del dirigente della
l’assessore Baruffi – mi
Il Comune:
scuola elementare Merisi,
hanno manifestato il timo«Nessun allarme Eugenio Merli: «Per prere che il virus nelle scuoper la gravità
venire la diffusione del vile possa diffondersi facilrus – afferma – sarebbe
mente. Da qui la decisiodel virus,
però anche importante
ne del Comune di dotare
ma vogliamo
che tutti gli alunni rimaasili nido, scuole d’infansti a casa ammalati ritorzia, elementari e medie di
tranquillizzare
nino a scuola con la certierogatori di gel disinfeti genitori»
ficazione del medico che
tante, con il quale tutti gli
accerta la loro completa
alunni, ma anche gli inseguarigione». In via pregnanti, potranno frequencauzionale l’erogatore di gel disinfettemente disinfettarsi le mani».
La misura precauzionale è stata ben tante è stato messo a disposizione devista dai responsabili dei vari istituti gli utenti anche in municipio e nescolastici: «Il Comune si dimostra sen- gli uffici dei Servizi sociali.
sibile verso i timori dei genitori – afPatrik Pozzi
Villa d’Adda
Valle Brembana Il sindaco di Taleggio, candidato unico, guida la Comunità montana
Un plebiscito inaugura l’era Mazzoleni
PIAZZA BREMBANA Alberto Mazzoleni, sindaco di Taleggio, è il nuovo
presidente – il quarto nei 36 anni di
vita dell’ente – della Comunità montana di Valle Brembana. Nativo di Taleggio, quarantatreene, celibe, laureato in Economia e management, di professione commercialista con studio a
San Pellegrino Terme e Bergamo,
Mazzoleni è stato finora consigliere
comunale a Taleggio, per tre a San Pellegrino Terme e per cinque (dal 2004
al 2009) primo cittadino a Taleggio,
di recente riconfermato nell’incarico.
L’elezione del presidente e del direttivo comunitario – composto da
Giovanni Fattori, vicario del presidente e assessore, e dagli assessori
Giovanni Carlo Salvi, Orfeo Damiani, Ambrogio Quarteroni, Enrico Sonzogni ed Ezio Remuzzi – è avvenuta
nella prima riunione, lunedì, dell’assemblea dell’ente, di cui fanno parte i sindaci o i loro delegati.
Si è trattato di un voto pressoché
plebiscitario, come peraltro era nelle
previsioni sulla base di un accordo
sottoscritto da Pdl, Lega e indipendenti che ha portato al nuovo governo vallare: 33 voti su 38 disponibili,
quanti sono i Comuni compresi territorialmente nell’ente. Per il resto si
sono registrate tre astensioni, un’assenza e un «non voto», in quanto il
Comune di Gerosa è commissariato.
I lavori assembleari sono stati presieduti e introdotti, come prescrive la
legge, dal consigliere anziano Davide
Calvi, sindaco di Moio de’ Calvi – assistito dal segretario Gaetano Zagarrio – che ha preso lo spunto dalla riorganizzazione delle Comunità montane: «Ritengo particolarmente significativo – ha detto – il fatto che l’assemblea si sia snellita nei numeri dei rappresentanti dei Comuni, e che della
medesima facciano parte i sindaci.
Sarà così più immediato e stretto il
rapporto dell’ente comunitario con il
territorio».
Il voto non è stato preceduto dalla presentazione di un programma di
lista, come ci si sarebbe potuti attendere: il candidato presidente ha
espresso a grandi linee la visione sua
e del direttivo in fieri delle tematiche
e delle problematiche della valle: «Sono quelle di sempre – ha detto Mazzoleni – della socialità in tutte le sue
sfaccettature, ovvero la persona che
deve essere baricentrica dell’azione
amministrativa. Perciò attenzione alla salute, all’assistenza, alla cura della terza età. Ma anche al lavoro, alla
viabilità, all’ambiente, alla scuola, alla cultura anche tramite gli ecomusei».
«Sono i temi e i problemi di sempre – ha proseguito Mazzoleni – che
noi tutti conosciamo bene, ai quali si
sta lavorando da tempo e che saranno ripresi per risolvere le problematiche e migliorare la qualità della vita in valle. Partiamo da un’esperienza forte e preziosa del passato, sulla
quale costruiremo il futuro, auspico
con l’impegno di tutti». Nel corso del
dibattito, per la maggioranza hanno
preso la parola Franco Zani e Gianfranco Lazzarini in appoggio a Mazzoleni. Per il gruppo misto non allineato hanno parlato Carmelo Goglio,
Vittorio Milesi e Giovanni Berera.
Concetti comuni di base sono stati la
mancata presentazione di un programma organico e le modalità con le
quali si è giunti alla costituzione del
nuovo governo vallare: «Forse – hanno affermato i tre consiglieri poi astenuti – la valle dove c’è forte presenza di liste civiche avrebbe preferito
che per la formazione del governo comunitario si fosse fatto riferimento
a un discorso amministrativo locale,
anziché a un discorso partitico. Comunque ci sarà un corretto apporto
critico ai lavori del direttivo». E ancora: «Pur nelle divergenze delle idee
amministrative sentiamo il dovere di
esprimere un grazie sincero al presidente Piero Busi rinnovandogli
profonda stima personale».
«Per la redazione del programma –
è stata la replica di Mazzoleni – atten-
Scontro sui tecnici
«LAVORIAMO PER LA SERENITÀ DELLA GENTE»
Tartaglia ha ringraziato e commentato: «Siamo
onorati del pensiero rivolto a noi. In realtà svolgiamo un lavoro non sempre facile, ma cerchiamo di risolvere ogni problematica perché tutti
possano essere più sereni nella vita quotidiana».
Regina ha osservato da parte sua che «questo
pensiero e questo gesto aumentano la vicinanza delle istituzioni. Il nostro lavoro non è sempre valorizzato, ma serviamo con orgoglio la cittadinanza. Sono a Seriate dal 2003, e c’è sempre
stata una proficua collaborazione con il Comune per realizzare i migliori risultati».
VILLA D’ADDA Consiglio comunale a porte chiuse a Villa d’Adda. La mozione del gruppo di opposizione «Ela» riguardante la richiesta di istituire una commissione di inchiesta sull’operato dell’ufficio tecnico è stata trattata a scrutinio segreto. E
nella seduta di lunedì la minoranza è andata giù dura.
«Premesso che si sono registrate numerose lamentele da parte dei cittadini – è riportato nella mozione di «Ela» – sui modi di operare dell’ufficio tecnico, in alcune occasioni lo stesso non si è dimostrato all’altezza del compito. Vista la necessità di una
maggiore trasparenza ed efficienza dell’ufficio si
chiede al sindaco e al Consiglio di costituire una
commissione di inchiesta». Da parte dell’esecutivo
la richiesta è apparsa «indelicata». «Chiediamo –
ha dichiarato Roberta Panzeri, consigliere di maggioranza – che la mozione venga discussa con adunanza segreta. Si potrebbe ledere la dignità personale e professionale di alcune persone». Il riferimento evidente era al personale dell’ufficio tecnico. Così il documento dell’«Ela» è stato spostato all’ultimo punto dell’ordine del giorno. Fatto uscire il pubblico, a porte chiuse, la mozione è stata discussa e
respinta dalla maggioranza. Il sindaco Adelvalda
Carsaniga, da noi interpellata, non ha voluto spiegare i motivi di questa scelta, trattandosi di una decisione presa a porte chiuse, quindi segreta. L’opposizione, insoddisfatta, ha voluto ribadire che non
era sua intenzione attaccare nessuno. «Abbiamo
chiesto l’istituzione di una commissione per via delle lamentele arrivate da diversi cittadini – ha spiegato Antonio Posa della minoranza –, volevamo
un’indagine sulla funzionalità tecnica dell’ufficio,
non è mai stata nostra intenzione mettere in discussione la professionalità delle persone».
La minoranza ha poi presentato un’interrogazione in cui si legge che: «L’Amministrazione di Villa d’Adda, nell’avviare le procedure della partecipazione al Pgt ha deciso di coinvolgere primariamente le associazioni e si chiede di sapere il nome di ogni rappresentante». La risposta è arrivata
da Roberto Paggi, assessore all’Urbanistica: «Abbiamo avviato un articolato progetto – ha dichiarato
– per coinvolgere tutta la cittadinanza e le associazioni nella stesura del nuovo strumento urbanistico. Abbiamo invitato i rappresentanti di 29 associazioni e molti si sono dimostrati interessati». Una risposta che non ha convinto Francesco Arrigoni dell’opposizione. «Ho chiesto i nomi – ha replicato seccato Arrigoni – è nostro diritto saperlo». Pronta la
controreplica del sindaco. «Tanto per cominciare,
a proposito di nomi, c’è il diritto alla privacy da
rispettare – ha evidenziato il sindaco – e basta partecipare alle varie assemblee e incontri che stiamo
organizzando sul Pgt per sapere tutto nei dettagli».
Emanuele Casali
Franco Gambirasio
Alberto Mazzoleni
do di aver chiara la situazione, che dipende dai trasferimenti regionali».
I lavori sono stati conclusi dalla votazione. Oltre ai risultati di cui si è
detto, sono stati chiamati a far parte
dell’Ufficio di presidenza – competente per la convocazione e il coordinamento dei lavori dell’assemblea –
Gerardo Pozzi (del gruppo di maggioranza) come presidente, e come vice Antonio Gervasoni (maggioranza)
e Rosanna Donati (gruppo misto).
Sergio Tiraboschi
Dal Comune una targa per i comandanti di carabinieri e polizia
Seriate premia le forze dell’ordine
La cerimonia nella sala del Consiglio comunale
SERIATE «Per l’alta professionalità e riconoscenza per l’impegno profuso»: con questa motivazione il sindaco di Seriate Silvana Santisi Saita
ha consegnato lunedì sera, in prologo al Consiglio comunale, una targa al tenente Giuseppe Regina – comandante della tenenza dei carabinieri di Seriate – e ad Alberto Tartaglia, ispettore capo della polizia stradale di Seriate, che svolge
servizio lungo l’autostrada A4.
Alla cerimonia hanno assistito tutti i consiglieri comunali, gli assessori e il pubblico presente
alla seduta.
Hanno partecipato anche il comandante della polizia locale di Seriate, Giovanni Vinciguerra, e i rappresentanti di associazioni combattentistiche seriatesi appositamente invitate dal sindaco per l’evento: alpini, bersaglieri, reduci, carristi.
«Siamo loro grati – ha detto il primo cittadino
– perché svolgono un lavoro difficile, e a Seriate hanno messo nel loro impegno un quid in più
con il quale hanno innervato il loro stile opera-
tivo: rigore e umanità insieme. L’Amministrazione comunale, la Giunta e il Consiglio, a nome di
tutta la cittadinanza, esprimono gratitudine e riconoscenza. Speriamo che Regina e Tartaglia restino con noi ancora molto tempo, ma al tempo
stesso auguriamo loro anche un futuro di successo».