L`ELFO_ - Elfo Puccini

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L`ELFO_ - Elfo Puccini
MOLTO
DA
SCOPRIRE
L’ELFO_
4/ 2013
anno IV
stagione 13/14 - GEN/FEB/MAR
: Abbonamenti, prezzi e promozioni
BIGLIETTERIA
ELFO PUCCINI
Abbonamenti
c.so Buenos Aires 33
Milano
tel. 02.0066.06.06
lun/sab 10.30-19.30
dom 14.30-17.30
7 spettacoli a scelta
per due persone
COPPIA
(l’intestatario più un accompagnatore)
Mm1 Lima
Passante ferroviario Porta Venezia
tram 33, autobus 60, 81
Acquisti telefonici
02.00.66.06.06
Intero
€ 196 (€ 14 a tagliando)
Ridotto (Giovani e Anziani)
€ 168 (€ 12 a tagliando)
PRIMA SETTIMANA
€ 70 (€ 10 a tagliando)
(con carta di credito senza
costi aggiuntivi)
Acquisti online
abbonamento personale per 7 spettacoli a
scelta, valido esclusivamente per le prime
6 repliche, debutto incluso
www.elfo.org
www.vivaticket.it
PRIMA SETTIMANA IN DUE
(con carta di credito o bancomat)
€ 140 (€ 10 a tagliando)
Prezzi
7 spettacoli a scelta per due persone
(l'intestatario più un accompagnatore),
valido esclusivamente per le prime
6 repliche, debutto incluso
INTERO € 30.50
Convenzioni € 27
PIÙ TRE (novità)
Giovani € 16
(fino a 25 anni compiuti)
€ 45 (€ 15 a tagliando)
Anziani € 16
abbonamento personale per tre spettacoli
a scelta nel trimestre scelto:
gennaio-marzo, aprile-giugno
(dai 65 anni compiuti)
Il martedì posto unico € 20
Nuove Storie posto unico € 15
CARNET
Informazioni e programma
possono subire variazioni.
Tutti gli aggiornamenti sul sito:
€ 171 (€ 19 a tagliando)
www.elfo.org
Per le scuole
CARTA REGALO
Intero € 12
ABBONAMENTO SCUOLA 3 spettacoli
€ 30 (€ 10 a tagliando)
Da concordare presso l’ufficio
promozione e scuole:
tel. 02.00.66.06.33
[email protected]
l’elfo
è un periodico edito
da Teatridithalia
Società Cooperativa
Teatro dell’Elfo
Impresa Sociale
corso buenos aires 33
20124 milano
carnet non nominale da 9 ingressi
da utilizzare senza vincoli per tutti
gli spettacoli della stagione
€ 61
2 ingressi da utilizzare senza vincoli
per tutti gli spettacoli della stagione
tutti Gli abbonamenti
sono validi per la stagione
2013/2014 dell’Elfo Puccini
e per la rassegna Nuove Storie.
direttore responsabile
barbara caldarini
registrazione tribunale
di milano, n. 5 del 4 gennaio 2010
redazione
flora cucchi,
nicola manfredi,
veronica pitea
stampa arti grafiche
bianca e volta
via del santuario – 20060
trucazzano (milano)
progetto grafico
plum (plumdesign.it)
dicembre 2013
distribuzione gratuita
: senza tempo / classici da vedere, rivedere, stravedere
Con i piedi
sui gradini
della metropolitana
e la testa
nelle stelle_
"Ecco il prodigio, il prodigio di questo
paese... che un ragazzo possa finire coperto
di diamanti anche solo grazie alla sua
popolarità, al suo sorriso!"
È il sogno a occhi aperti di Willy Loman,
il commesso viaggiatore protagonista
del celebre testo di Arthur Miller: rifarsi
attraverso suo figlio Biff, vederlo trionfare,
avere successo, essere popolare. Willy ha
sempre dato a bere a tutti di essere un
grande venditore, ma non lo è mai stato e,
nei suoi ultimi due giorni di vita, deve fare
i conti con la realtà, con il proprio fallimento
esistenziale. Nei figli ha alimentato le stesse
illusioni, proiettando su di loro aspettative
e delusioni, fino a minarne la felicità.
Elfo Puccini
Sala Shakespeare
10 GEN / 2 FEB
ore 20.30 (domenica 15.30)
L’ELFO_ 4
Ormai incapace di stare nella realtà, non
distingue più tra presente e passato, sogni
e ricordi, tra quanto si agita nella sua testa
(il titolo del testo avrebbe dovuto essere proprio
il titolo... The inside of his head) e la vita vera.
Un classico del Novecento (andato
in scena per la prima volta nel 1949) che
Elio De Capitani, regista e protagonista,
affronta dopo il lavoro su Tennessee
Williams, per proseguire una personale
riflessione sulla vita d'oggi e sul tema
dei rapporti tra giovani e adulti attraverso
la drammaturgia americana d'ogni epoca.
Accanto a lui nel ruolo della moglie Linda
Loman, la sua compagna d'arte e di vita
Morte di un
commesso viaggiatore
di Arthur Miller
regia Elio De Capitani
Cristina Crippa, protagonista dei suoi recenti
allestimenti di Improvvisamente, l’estate scorsa
e della Discesa di Orfeo; i due figli
(Biff e Happy) sono Angelo Di Genio
e Marco Bonadei, giovani attori del superpremiato e applauditissimo gruppo di The
history boys, come anche Vincenzo Zampa
(Howard) e Andrea Germani che è Bernard,
il figlio di Charlie, l'amico-antagonista,
interpretato da Federico Vanni (Massimo Brizi
dal 21 gennaio). Da History boys arriva anche
Gabriele Calindri, da alcuni anni presenza
costante nelle produzioni dell'Elfo, che qui è lo
zio Ben. Due giovani attrici completano il cast:
Alice Redini (già protagonista all'Elfo in Viva
l'Italia) e Marta Pizzigallo, premio Hystrio 2013.
produzione
Teatro dell’Elfo
: MAESTRI, PRINCIPI, EROI / generazioni a confronto
Nuove Storie apre il 2014 con
tragicommedia musicale: SHITZ – PANE,
AMORE E... SALAME è un’opera intrisa
di umorismo yiddish e racconta la
storia di una famiglia ebrea di epoca
contemporanea. Hanock Levin,
il più importante e controverso
drammaturgo israeliano, nella rivisitazione
di Filippo Renda con la sua compagnia Idiot
Savant/Ludwig, getta uno sguardo spietato
su ogni voracità umana:
i personaggi rappresentati sulla scena,
con caratterizzazioni grottesche
e divertenti, sono sgradevoli e cinici,
vivono per soddisfare il proprio egoismo
e piegano gli affetti alle proprie esigenze
utilitaristiche e personali.
Le avventure
di un vecchio
principe _
In un ospedale geriatrico Vecchio,
un paziente anziano, dice di venire da una
stella dove ha lasciato un fiore. Antoine,
l'infermiere che si prende cura di lui, lo
ascolta e a volte si spazientisce perché
Vecchio si alza di notte, parla con persone
che non ci sono ed è preoccupato per il fiore
che ha abbandonato.
Il giorno delle visite arrivano il primario,
un nipote ubriacone, una nipote manager
sempre attaccata al cellulare e un altro
visitatore che accende e spegne le luci di
continuo. Vecchio si sente solo nell'ospedale,
cerca gli uomini nei corridoi deserti,
confonde i lampioni con le stelle e sogna
il suo fiore col quale contemplava l'alba.
Antoine resterà sempre più affascinato
da questo vecchio folle e fragile che,
Elfo Puccini
sala FASSBINDER
7 / 12 gen
ore 21 (domenica 16)
apparentemente senza logica, rimane
profondamente coerente con sé stesso
e con il suo amore. Quando Antoine capisce
che Vecchio gli sta insegnando un altro
modo di vivere, Vecchio si accorge che
è ora di tornare al suo pianeta.
Ho 60 anni, l'età in cui si comincia
a pensare di essere vecchi e a desiderare
tanto che qualcuno si occupi di noi.
Ho così mmaginato insieme al gruppo
un Vecchio Principe al qualel'Alzheimer
apparentemente fa perdere la memoria
(o forse recuperarla). Ho lavorato
con gli attori creando immagini e metafore
sul tema dell'abbandono, dell'essere inermi,
dell'amicizia e del prendersi cura.
César Brie
IL VECCHIO PRINCIPE
di Manuela De Meo,
Vincenzo Occhionero, Pietro Traldi
regia César Brie
IPANE,BLUES
E UNA
IPARTITA
A BURRACO
A febbraio torna il gruppo milanese
Phoebe Zeitgeist con AMERICAN BLUES
dedicato ai blues di Tennessee Williams
e ai detriti precipitati di un’America sciolta
nel suo sogno. Qui l'immaginario, il desiderio
privato, la speranza nel progresso,
si afflosciano come il tendone di un
circo dismesso e i personaggi di questa
storia disegnati da Giuseppe Isgrò sono
gli alienati superstiti di questo crollo:
irrimediabilmente feriti, abbandonati,
persi nel tempo, alla deriva, eppure
bislaccamente vitali, dotati di quello
spirito folle, necessario ad adattarsi al
mondo al termine delle sue possibilità.
7 / 12
gen
Shitz. Pane,
amore e…
salame
produzione
Teatro presente
11 / 16
feb
AMERICAN
BLUES
Phoebe Zeitgeist
Idiot Savant/Ludwig
18 / 23
PELI
feb
Veronica Cruciani
Quattroquinte
1/6
APR
ORLANDOORLANDO
Indigena Teatro
Storie di donne raccontate dalla regista
Veronica Cruciani e dalla drammaturga
Carlotta Corradi.In Peli le due protagoniste
giocano a Burraco. Una partita educata,
una conversazione formale, quella
confidenza propria dei rapporti adulti
appesantiti da una vita di non detti. Una
partita a carte che spoglia lentamente
le due donne (qui interpretate da
due bravissimi attori) dei rituali delle
conversazioni borghesi, e dei loro abiti, per
trascinarle in un universo di sensazioni,
entrando nella dimensione dell'emozione e
dell'istinto.
Teatro Stabile di Genova
3/7
GIU
Fratelli di sangue
10 / 14
GIU
17 / 21
GIU
Sempre insieme
La lotta
nella stalla
: la storia siamo noi / letture del presente
Lingue
Lingua Imperii è quasi una storia
del potere della lingua nel mondo
occidentale. «È la lingua dell’impero
inteso come dominio coercitivo.
È la lingua povera, bruta e ingannevole
delle propagande fasciste. Sono gli
alfabeti e le lingue insegnate a forza.
Ma è anche il bavaglio imposto come un
dono violento dai dominatori. Infine
è il linguaggio stesso della violenza».
della
memoria
_
Elfo Puccini
sala Fassbinder
14 / 19 GEN
ore 21
(domenica 16)
L’ELFO_ 8
Il lavoro di Simone Derai e dei suoi
compagni è partito dalle prime pagine
dei Sommersi e i salvati di Primo Levi
e dalle sue riflessioni sulla memoria
dell’Olocausto per costruire «un
percorso teatrale in grado di riattivare la
memoria su un piano diverso da quello
dell’informazione o della narrazione
attraverso i documenti; in grado di
suscitare l’immemorabile, quel sepolto
che lascia sgomenti e che proprio per
questo è sottoposto a un processo
di oblio». Architettura e arti visive,
letteratura e filologia, danza e musica,
più un lungo apprendistato teatrale, è
ciò di cui si nutre la ricerca di Anagoor,
gruppo nato nel 2000 e oggi tra i più
maturi e innovativi del teatro italiano.
L.I. / LINGUA IMPERII
violenta la forza del
morso che la ammutoliva
drammaturgia Simone Derai,
Patrizia Vercesi
regia Simone Derai
PRODUZIONE
Anagoor
Abbiamo scelto il romanzo di Erri De Luca
Il torto del soldato per il difficile
compito di onorare lucidamente la
memoria della Shoah. E il testo di De Luca ci pare perfetto
per la forza della vicenda immaginata
e per la struttura singolare, ideata
per dare una circolarità quasi magica
e per coglierci di sorpresa nel finale,
lasciandoci stupefatti per i bizzarri
giochi del caso che sigillano il destino
dei tre personaggi. Il prologo ha come voce narrante uno
scrittore, assai somigliante all'autore
stesso, in vacanza sulle Dolomiti, dove porta con sé i fogli scritti in yiddish con i racconti di Yohoshua Singer,
fratello del premio Nobel Isaac, che
ha deciso di tradurre.
Qui incontriamo la seconda voce narrante,
quella di una donna austriaca di circa
quarant'anni, accompagnata da un uomo
anziano, l'altro protagonista di questa
vicenda, il padre, il soldato. La donna ci narra la sua vita e il nodo
drammatico che l'ha segnata: a vent'anni
la scoperta che il nonno, che vive con lei
e la madre, è in realtà suo padre, nazista
ricercato per crimini di guerra.
Molta letteratura e teatro in questi anni
hanno affrontato la storia dal punto di
vista dei figli del nazismo, sia in senso
lato, generazionale, sia in quello
specifico di chi si ritrova per padre
un ricercato per crimini di guerra.
Ma devo dire che questa figlia ci ha
colpiti per la sua apparente, inquietante
freddezza, per il suo mistero e il pudore
della sua narrazione.
L'anziano soldato è appassionato
di kabbala fino all'ossessione, in cui
individua il segreto della forza del
popolo ebraico, e questo giocherà un
ruolo sorprendente in quell'incontro in
una locanda in cui ipersonaggi appena
si sfiorano. Un sorriso, qualche sguardo,
la presenza dei fogli scritti in yiddish:
da questo incrocio casuale di vite così
distanti scaturirà la drammatica svolta
del finale del racconto.
il giorno
della
memoria
Elfo Puccini
sala Shakespeare
27 gen
ore 20.30
Cristina Crippa e Elio De Capitani
IL TORTO
DEL SOLDATO
di Erri De Luca
con Cristina Crippa
e Elio De Capitani
produzione
Teatro dell'Elfo
: gioco d’azzardo / nuovi linguaggi, nuovi protagonisti
: irriverenti / e molto divertenti
il teatro del
martello_
ATTRICE, AUTRICE,
RICERCATRICE _
Chi di noi non ha vissuto conflittualmente
i rapporti con i genitori, almeno
nell’adolescenza? chi non ha avuto momenti
in cui si è sentito sopraffatto da insicurezze
e paure o schiacciato dal potere degli adulti
nella sua ricerca di un identità?
Kronoteatro con la trilogia Familia - di cui
gli spettatori dell’Elfo hanno già visto
lo sconvolgente e struggente Pater familias
- indaga con coraggio proprio questi temi,
individuando nel conflitto intergenerazionale
il percorso principale che conduce alla
coscienza di sé.
Per i protagonisti dei tre spettacoli
la famiglia, l’unico elemento che sembra
certo e sicuro, si trasforma ora in prigione
che suscita irrefrenabili e violenti desideri
di evasione, ora in gabbia dorata, fonte
di protezione e sostituto di una vita
realmente vissuta.
Un “teatro del martello” volto a spazzar
via, senza esitazioni, le placide certezze
e convenzioni in cui siamo soliti rifugiarci.
Un teatro che ci invita a guardare dentro
noi stessi, per sbarazzarci di quella
collezione di immagini sacre che funge da
pilastro alla nostra auto comprensione.
Elfo Puccini
Sale
Bausch e
Fassbinder
28 / 29 GEN
30 / 31 GEN
1 / 2 feb
ore 21
ore 19.30
ore 21 (domenica 17)
Orfani_
la nostra
casa
Pater
Familias_
dentro
le mura
Hi mummy_
frutto
del ventre
tuo
produzione
KRONOTEATRO
testi
Fiammetta
Carena
regie
Maurizio
Sguotti
Dura e ironica, ma mai parodistica. Intima
nei toni e vera nel dare corpo al dolore,
leggera e profonda, Giuliana Musso è una
delle più brave autrici-interpreti italiane
e non si tira indietro di fronte a temi scomodi,
taciuti e negati.
Sexmachine, lo spettacolo che l’ha
segnalata, racconta di sesso e potere, del
misconosciuto universo di chi cerca nelle
prostitute quello che i rapporti gratuiti e
reciproci non possono soddisfare. Parlano sei
personaggi che, visti in sequenza, formano
un quadro di contemporanea umanità,
complessa, multiforme, ridicola, sincera.
Elfo Puccini
Sale
Bausch
e Fassbinder
La fabbrica dei preti, il suo ultimo
lavoro d’indagine e scrittura, è un reportage
della vita nei seminari nel quale dà voce ai
tabù e alle frustrazioni dell’indottrinamento,
come alla fede sincera di chi crede in Dio o
semplicemente nell’uomo e nella vita.
Tanti saluti affronta il tema del morire in
questi nostri giorni, che hanno smarrito ‘il senso
del congedo’. Porta in scena tre clown e a loro
consegna il non dicibile: il racconto delle paure,
degli smarrimenti e delle soluzioni paradossali
che mettiamo in atto di fronte alla morte.
Per ridere degli atteggiamenti di un’umanità
che si pensa eterna.
14 / 19 GEN
21 / 23 GEN
24 / 26 GEN
ore 19.30
(domenica 17.30)
ore 21
ore 21
(domenica 16)
La fabbrica
dei preti
Tanti
Saluti
regia Massimo
Somaglino
Sexmachine
con “Igi”
Gianluigi Meggiorin
regia Massimo
Somaglino
Tre
spettacoli
di e con
Giuliana
Musso
Produzioni
La Corte
Ospitale
elfo
puccini_
7 / 12 gen
IL VECCHIO PRINCIPE
: stagione
10 gen / 2 feb
25 feb / 2 mar
di Arthur Miller
regia Elio De Capitani
14 / 26 gen
Giuliana Musso
LA FABBRICA DEI PRETI
TANTI SALUTI
SEXMACHINE
14 / 19 gen
Anagoor
L.I. LINGUA IMPERII
27 gen
Cristina Crippa, Elio De Capitani
IL TORTO DEL SOLDATO
VIVA L’ITALIA
Daniele Timpano
ALDO MORTO
MORTE DI UN COMMESSO
VIAGGIATORE
25 apr / 4 mag – 20 / 25 mag
24 feb / 2 mar
di César Brie
Elio De Capitani, Cristina Crippa
molto
da
scoprire
/ tragedia
EDUCAZIONE SIBERIANA
di Nicolai Lilin
e Giuseppe Miale di Mauro
4 / 9 mar
PER FAVORE
NIENTE EROI
da Raymond Carver
regia Corrado Accordino
4 / 16 mar – 7 / 16 apr
Antonio Rezza
e Flavia Mastrella
FOTOFINISH,
BAHAMUTH
7-14-21-28,
FRATTO_X
5 / 23 marzo
da Erri De Luca
Ida Marinelli
28 gen / 2 feb
da Christa Wolf
regia Francesco Frongia
Kronoteatro
ORFANI _la nostra casa
PATER FAMILIAS _dentro le mura
HI MUMMY _frutto del ventre tuo
4 / 9 feb
Marco Baliani e Stefano Accorsi
CASSANDRA
18 / 30 mar
IL SERVITORE
DI DUE PADRONI
da Carlo Goldoni
regia Antonio Latella
GIOCANDO CON ORLANDO
5 / 16 feb
LA PACE PERPETUA
di Juan Mayorga
regia Jacopo Gassmann
15 / 23 feb
Paolo Poli
AQUILONI
24 / 29 mar
Linda Marlowe
BERKOFF’S WOMEN
da Steven Berkoff
1 / 13 apr
Elio De Capitani, Renato Sarti
GOLI OTOK
regia Elio De Capitani
18 / 23
2 / 5 apr
INVIDIATEMI COME
IO HO INVIDIATO VOI
FACCIAMO CHE IO ERO IO
feb
Tindaro Granata
L’ELFO_ 12
Maurizio Lastrico
regia Gioele Dix
di Roberto Scarpetti
regia César Brie
29 apr / 18 mag
Cristina Crippa
edoardo ribatto
LA DISCESA DI ORFEO
di Tennessee Williams
regia Elio De Capitani
5 / 18 mag
Umberto Orsini
LA LEGGENDA
DEL GRANDE
INQUISITORE
da Dostoevskij
regia Pietro Babina
5 / 25 mag
IDA MARINELLI, anne lisa nathan
Addèla Ole!
da elsa morante
di Agnese Grieco
21 / 25 mag
NON SI UCCIDONO COSÌ
ANCHE I CAVALLI?
di Horace McCoy
uno spettacolo di Michela Lucenti
e Gigi Dall’Aglio
3 / 21 giu
Cristina Crippa
Patricia Savastano
LOLA CHE DILATI
LA CAMICIA
di adalgisa conti
regia Marco Baliani
3 / 13 giu
Alessandro
Bergonzoni
NUOVA PRODUZIONE
FUORI
PROGRAMMA
SERATE MUSICALI
Stagione d'opera
SALA SHAKESPEARE
12
gen
12
feb
LA BOHÈME
NORMA
Orchestra Filarmonica Italiana
Direttore Alessandro Arigoni
[email protected]
www.seratemusicali.it
SALA SHAKESPEARE
13 FEB
Teatro e carcere
TERRA E ACQUA
un progetto
di Mimmo Sorrentino
con i detenuti
della Casa circondariale
di Vigevano
SALA SHAKESPEARE
14
FEB
BENVENUTI
NEL GHETTO
Stormy Six
con la partecipazione
di Moni Ovadia
: irriverenti / e molto divertenti
: senza tempo / classici da vedere, rivedere, stravedere
Oh Valentino
vestito di nuovo...
Le donne, i cavallier,
l’arme e gli amori _
La fantasia di Paolo Poli vola sulle
rime di Pascoli, sulle ali della poesia
Aquilone che dà il titolo al suo ultimo
successo. Ridendo e giocando smonta
e rimonta i testi ‘sacri’ della cultura
dei nostri genitori e dei nostri nonni,
dissacrante e corrosivo come sempre:
«Perché Pascoli? Era il mio cavallo
di battaglia alle elementari quando
arrivava la preside».
Ma niente tragedie famigliari, Cavallina
storna o poesia del fanciullino.
Nello spettacolo prevalgono le rime
più leggere, dove Pascoli sa dare voce
a tutto e tutti, ai suoni della natura,
ai versi degli animali ai dialetti e alle
lingue straniere.
Sempre seguendo quella che ormai
è riconosciuta come la ‘formula Poli’:
«L’impianto scenico fisso con fondali
e quinte dipinte del grande Emanuele
Luzzati, le musiche birichine e colte
di Jacqueline Perrotin, i costumi di
Santuzza Calì, sempre colmi di fantasia
e colore, le coreografie ironiche
e straniate di Claudia Lawrence e le
canzonette d’epoca che si intrecciano
con alte parole coeve di poeti e
scrittori. Quattro boy, sgambettano,
cantano e recitano... ».
Magda Poli, Corriere della Sera
Elfo Puccini
sala Shakespeare
15 / 23 feb
ore 20.30 (domenica 16)
L’ELFO_ 14
Aquiloni
due tempi
di e con
Paolo Poli
Produzioni
Teatrali
Paolo Poli
Associazione
Culturale
Stefano Accorsi e Marco Baliani di nuovo
insieme a giocare con i versi dell’Ariosto,
dopo il successo del Furioso Orlando.
Un nuovo spettacolo che vedrà il regista
salire in scena a incalzare e accompagnare
il prode Accorsi-Orlando nel suo instancabile
giostrare.
«La posta in gioco è l’amare e l’amore,
amore braccato, tradito, sbagliato, amore
amato, dimenticato, sempre ostacolato...
I due compagni saltano su e scendono giù
dai cavalli in corsa nella giostra in un ludico
e ironico carosello di corpi e voci, dandosi
l’un l’altro a volte la spinta dell’abbrivio
a volte l’inciampo dell’ostacolo, cambiando
modi e toni del parlare, narrando,
monologando e dialogando.
Stefano è il cavalier narrante che tiene le fila
dei tanti percorsi, incarnando in mutevole
trasformismo tutti i personaggi, giostrando
da par suo con sentimenti e passioni, risa
furia e pianto in ciel volando tra delusione
e incanto. Marco è un folletto saltellante che
commenta, insinua, interrompe, suggerisce
e spiazza, entrando e uscendo dalla tessitura
del racconto, girando in tondo come un jolly
errabondo».
Elfo Puccini
sala Shakespeare
4 / 9 feb
ore 20.30 (domenica 16)
Giocando
con Orlando
adattamento teatrale
e regia di Marco Baliani
produzione
Nuovo Teatro
diretta da
Marco Balsamo
: MAESTRI, PRINCIPI, EROI / generazioni a confronto
: MAESTRI, PRINCIPI, EROI / generazioni a confronto
LA MALA-EDUCAZIONE _
VITA DA CANI _
L’esordio letterario di Nicolai Lilin,
Educazione siberiana, è stato
Jacopo Gassmann si misura con questo
testo di Juan Mayorga - il più importante
drammaturgo spagnolo contemporaneo per la sua “prima vera regia teatrale”.
Il più giovane dei figli del grande Vittorio,
cresciuto a Roma ma diplomato a New York
in regia cinematografica e poi alla Royal
Academy di Londra, fa rivivere sulla scena
questa metafora del mondo contemporaneo
dirigendo quattro attori (Pippo Cangiano,
Enzo Curcurù, Giampiero Judica, Davide
Lorino) nei difficilissimi ruoli di quattro cani.
«Il grande dono di Mayorga, racconta nelle
sue note di regia, è quello di sapere offrire
Elfo Puccini
sala Fassbinder
5 / 16 feb
ore 21 (domenica 16.30)
L’ELFO_ 16
a tutti noi, senza mai volerci educare,
delle possibili chiavi di lettura, dei possibili
spunti di riflessione rispetto ai conflitti
e ai paradossi che ci abitano e che ci
dominano. Immanuel, John-John, Odìn
e Casius, i cani della Pace perpetua,
sono tutti parte e parti di noi stessi.
Sono cani parlanti e pensanti, come
in una moderna allegoria kafkiana,
che però preservano il loro istinto, il loro
fiuto e il loro cuore animale, e il cui silenzio
ci pone di fronte alla nostra impotenza
(vergogna?) di non avere risposte, alle nostre
contraddizioni, alla nostra zona grigia».
LA PACE
PERPETUA
di Juan Mayorga
regia di
Jacopo Gassmann
produzione
Società
per Attori
travolgente: venduto in 24 paesi stranieri
e tradotto in 19 lingue, è diventato un film
diretto da Gabriele Salvatores e interpretato
da John Malkovich. Il libro è il crudo
resoconto di ciò che significa far parte degli
Urka siberiani: uomini che si definiscono
“criminali onesti”, gente animata da un’etica
forte e antica, capace di brutalità ma anche
di esprimere un codice di comportamento
che paradossalmente si dichiara incorrotto.
Il regista Giuseppe Miale di Mauro e l’autore
del romanzo hanno firmato insieme un
adattamento teatrale «che si muove intorno
alla storia di due fratelli molto diversi tra
loro: il primo è Boris, il giusto.
Legato agli insegnamenti della tradizione,
rispetta gli anziani e cerca di somigliare
in tutto a loro. Il secondo è Yuri, il ribelle.
Ha lo sguardo proiettato nel futuro, pronto
a infrangere ogni regola e a tradire la sua
stessa famiglia per amore del denaro,
così rapito nel suo sogno americano.
In mezzo il vecchio Nonno Kuzja, che cerca
di far resistere la tradizione dei criminali
onesti, nonostante il devastante impatto
della società con il moderno delirio del
consumismo occidentale».
Elfo Puccini
sala Shakespeare
25 FEB / 2 MAR
ore 20.30 (domenica 16)
Educazione
siberiana
di Nicolai Lilin
e Giuseppe Miale di Mauro
regia Giuseppe Miale di Mauro
produzione
Fondazione del Teatro
Stabile di Torino/Teatro
Metastasio Stabile
della Toscana,
Emilia Romagna
Teatro Fondazione
: gioco d’azzardo / nuovi linguaggi, nuovi protagonisti
: la storia siamo noi / letture del presente
L’invidia mangia
l’anima _
Storia
e storie _
Premio
Mariangela
Melato 2013
come Attore
Emergente
4 / 9 mar
/ Sala BAUSCH
ore 19.30 (domenica 15.30)
PER FAVORE
NIENTE EROI
drammaturgia e regia
Corrado Accordino
La danza immobile
Dopo Antropolaroid, applaudito come “una
delle rivelazioni più interessanti” della stagione
teatrale ‘11/12, Tindaro Granata ha debuttato
al Festival delle Colline Torinesi 2013 con il
nuovo spettacolo, Invidiatemi come io
ho invidiato voi, conquistando di nuovo
pubblico e critica. Il testo è basato su una
storia vera, spiega il trentaquattrenne attore
siciliano, ‹‹ma il riferimento che c’è sotto è
puramente metaforico››. Nel raccontare un
caso di pedofilia accaduto qualche anno fa
in provincia di Perugia, Granata non si limita
alla restituzione della vicenda giudiziaria o
Elfo Puccini
sala Fassbinder
18 / 23 feb
ore 21
(domenica 16.30)
alla denuncia, ma cerca di far emergere,
con la sensibilità che lo contraddistingue,
i moti interiori e i sentimenti che muovono
i protagonisti: vittime e carnefici.
«Il suo teatro ha una vocazione al popolare,
ma nel suo contenuto più profondo.
Egli incarna quel tipo di autore-interprete,
praticamente estinto sui nostri palcoscenici,
capace di attingere i suoi personaggi e le sue
storie direttamente dalla terra, come nel caso
di Antropolaroid, o da una terra cementificata,
come nel caso di Invidiatemi». Carmelo Rifici
Invidiatemi
come io ho
invidiato voi
scritto e diretto da
Tindaro Granata
Corrado Accordino mette
in scena un maestro della
narrativa breve
americana in una sorta
di conferenza-confessione.
«Mi interessava raccontare
la forza di Raymond Carver spiega il regista - le sue
storie in apparenza molto
piccole, ma ricche di una
grandissima vitalità.
Non quelle di eroi da prima
pagina, ma di personaggi
normalissimi che splendono
nella loro quotidianità».
Storie minimali, come la sua
scrittura, che si sviluppano
sulla scena come in un film
di Robert Altman, che proprio
ai suoi racconti e a una sua
poesia s'ispirò per
il capolavoro America oggi.
produzione
BIBOteatro e Proxima Res
Elfo Puccini
sala Fassbinder
per la tematica trattata
lo spettacolo è consigliato
ad un pubblico maggiore di anni 14
24 feb/ 2 mar
ore 21 (domenica 16.30)
Un attore nato negli anni '70, che di quegli
anni non ha alcun ricordo o memoria
personale, ripercorre la vicenda del sequestro
di Aldo Moro, trauma epocale che ha
segnato la storia della Repubblica italiana
e si confronta con l'impatto che questo
evento ha avuto nell'immaginario collettivo.
In scena, assieme al suo corpo e a pochi
oggetti, solo la volontà di affondare fino al
collo in una materia spinosa e delicata senza
alcuna retorica o pietismo. «Desolato, io non
c'ero quando è morto Moro» precisa
Daniele Timpano. «Aldo è morto senza il
mio conforto. Era il 9 maggio 1978. Non
avevo ancora quattro anni. Quando Moro
è morto, non me ne sono accorto... Che un
certo Moro fosse morto l'ho scoperto alla
televisione una decina di anni dopo, grazie
a un film con Volontè. Un film con Aldo
morto. Ci ho messo un po' a capire che fosse
tratto da una storia vera. E quando? Perché?
E come? Chi? Brigate rosse. Era il 9 maggio
del 1978. Non avevo ancora quattro anni.
Brigate rosse, sì. Ma rosse in che senso?».
ALDO MORTO
Tragedia
drammaturgia,
regia, interpretazione
Daniele Timpano
produzione
amnesiA vivacE
con il sostegno
di Area06
L’ELFO_ 19
: l’altra metà del cielo / storie di donne straordinarie
CASSANDRA
CHE "VEDE"
Eroina classica per eccellenza, Cassandra
rivive nella scrittura di Christa Wolf, la più
nota scrittrice dell’ex DDR (scomparsa lo
scorso 1 dicembre 2011) autrice di un romanzo
che ha commosso e ispirato generazioni di
lettori. La sacerdotessa troiana, figlia di Ecuba
e Priamo, attende la morte nella fortezza
di Micene, dove l’ha condotta prigioniera
Agamennone. Nelle pagine della Wolf il suo
racconto scivola all’indietro, lungo i dieci anni
della guerra di Troia, dalla rovina della sua
città fino alla fanciullezza, attraverso gli orrori
della guerra e i suoi inarrestabili meccanismi.
Le sue parole rivelano la potenza del suo
sguardo, la capacità di vedere e prevedere seppure inascoltata - di sognare e immaginare
una società incruenta e femminile.
Ida Marinelli, dopo il debutto nel gennaio 2012,
torna in scena con la sua intensa Cassandra
diretta da Francesco Frongia, autore anche
di scene, costumi e video.
L’ELFO_ 20
«Il regista Francesco
Frongia porta in scena
Cassandra in un’atmosfera
onirica e gravida di
tensioni, protagonista
la bravissima Ida Marinelli
che dà voce e corpo a una
partitura di sentimenti e
ragioni in un fluire pacato,
semplice e inarrestabile
come il pensiero, acuto
e dolente, come la pena
del capire, del "vedere"
può diventare».
Magda Poli,
Corriere della Sera
Elfo Puccini
sala Fassbinder
5 / 23 mar
ore 20.30 (domenica 16)
I NOSTRI
TEMPI
«La felice regia di Francesco Frongia
nasce da un segno forte, da uno scavo
profondo nei recessi più nascosti
del testo... Ma a mettere in evidenza
la ribellione della scrittrice contro
l’emarginazione delle donne,
la sua battaglia contro una lingua
sostanzialmente negata, ovunque
certo, ma soprattutto dove la mancanza
della libertà è più forte, a raccontarci
questo indicibile orrore e timore
è stata fondamentale un’attrice come
Ida Marinelli con un’interpretazione
trascinante di grande maturità
espressiva in cui l’emotività
e la ragione nel loro reciproco
specchiarsi hanno trovato un equilibrio
perfetto. Da non perdere».
Maria Grazia Gregori,
myword.it
CASSANDRA
da Christa Wolf
regia, video, scene
e costumi di Francesco Frongia
«Marinelli è una Cassandra
ombrosa, androgina, vergognosa
della propria bellezza
e del proprio dono,
prigioniera di una casacca
nera, quasi camicia di forza,
e di un paio di anfibi.
Accompagnata dall'evocativa
partitura musicale
di Gionata Bettini, l'attrice
Premio Ubu restituisce tutta
la sofferenza, la passione
dell'eroina sciagurata,
e commuove».
Camilla Tagliabue,
Il Fatto Quotidiano
PRODUZIONE
Teatro dell’Elfo
: IRRIVERENTI / e molto divertenti
“Qualcuno
poteva forse
pensare che, col
trascorrere degli
anni, il fenomeno
Antonio RezzaFlavia Mastrella
fosse destinato
a trovare un po’
di pace, se non
il senso della
ragione;
e invece questa
ragione ha
sviluppato
i suoi artigli
fino a
raggiungere la
follia pura, ma
elaborando il
pensiero con
un’acutezza così
forsennatamente
logica da
fare a pezzi
la sedicente
realtà, assunta
e cavalcata
con criteri
rigorosamente
matematici”.
Franco Quadri
antologia
rezza
mastrella
Le ultime quattro opere di Flavia Mastrella
e Antonio Rezza. Un percorso nel tempo
che chiarisce ancora meglio il legame
inconfutabile tra l’arte contemporanea
e la performance. Flavia Mastrella e Antonio
Rezza si occupano di comunicazione involontaria. Hanno partecipato più volte al festival
del Cinema di Venezia, realizzato programmi
televisivi e vinto il Premio Alinovi per l’arte
interdisciplinare nel 2008. Nel gennaio del 2010
presentano a Madrid e a Valencia lo spettacolo
Pitecus in lingua spagnola. Nel Giugno del 2011
presentano 7-14-21-28 al Théâtre de la Ville di
Parigi. Nel 2012, edito da Barbès, esce il libro
La noia incarnita – il teatro involontario
di Flavia Mastrella e Antonio Rezza a cura
di Rossella Bonito Oliva. Nello stesso anno ha
debuttato a Torino e a Roma l’ultimo spettacolo
Fratto_X. Nel dicembre 2013 vincono il
Premio speciale Ubu "per il lucido percorso di
scavo nella crudeltà ottenuto attraverso il genio
sfrenato di un attore e l'intuito plastico
di un'artista visiva originale. Capaci di creare
drammaturgia a partire da un disarmante
trasformismo, e sempre concentrati sulle
bassezze dell'umanità, intime e manifeste,
individuali e collettive, i due artisti plasmano
Elfo Puccini
Sala Shakespeare
ore 21
(domenica ore 17)
quattro spettacoli
(mai) scritti
da Antonio Rezza
negli allestimenti
di Flavia Mastrella
FOTOFINISH
di Flavia Mastrella, Antonio Rezza
prodotto da F.Mastrella-A.Rezza
con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista
(mai) scritto da Antonio Rezza
allestimento scenico Flavia Mastrella,
assistente alla creazione Massimo Camilli
disegno luci Mattia Vigo
È la storia di un uomo che si fotografa
per sentirsi meno solo.
Apre così uno studio dove si immortala
fingendosi ora cliente ora fotografo
esperto. L’allestimento scenico
è costituito da Cinque elementi,
i TOTEM, che sviluppano le braccia
e tentano di contenere il circostante.
BAHAMUTH
di Flavia Mastrella, Antonio Rezza
prodotto da F.Mastrella-A.Rezza
con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista
e Giorgio Gerardi
(mai) scritto da Antonio Rezza
habitat di Flavia Mastrella
assistente alla creazione Massimo Camilli
disegno luci Maria Pastore
consulente tecnico Mattia Vigo
Un uomo steso fa le veci del tiranno.
E cede il passo all’atleta di Dio
che volteggia sulle sbarre con
le braccia della disperazione.
La scatola, giocattolo di metallo,
legno, stoffa verde e aria, determina
un vincolo formale e un’urbanizzazione
dello spazio composto di piani d’aria
definiti da rette quasi mai parallele.
una materia dagli esiti estremamente comici
e spiazzanti creando un linguaggio feroce che
nella sua misteriosa iperbole riesce a toccare
anche un grado nascosto della grazia".
4 / 9 mar
11 / 16 mar
7 / 16 apr
11 / 16 apr
Fotofinish
Bahamuth
7, 14, 21, 28
Fratto_X
prodotti da Mastrella Rezza
con FondazioneTeatro Piemonte Europa,
TSI La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello
(7, 14, 21, 28 coprodotto anche da Teatro 91)
L’ELFO_ 24