INTERVISTA AL SENATORE GIORGIO ROILO TESTO UNICO E
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INTERVISTA AL SENATORE GIORGIO ROILO TESTO UNICO E
INTERVISTA AL SENATORE GIORGIO ROILO TESTO UNICO E COMMISSIONE INFORTUNI DEL SENATO il parere di On. Giorgio Roilo è Senatore, componente la Commissione Lavoro e la Commissione parlamentare di inchiesta sugli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette “morti bianche”. Già Segretario generale della Camera del Lavoro, CGIL di Milano. D. Senatore Roilo, quali sono gli obiettivi di una nuova Commissione parlamentare di inchiesta sugli infortuni sul lavoro, a pochi mesi dalla precedente Commissione del Senato? R. Questa Commissione parlamentare è “nuova” solo cronologicamente, poiché il Senato ha sempre dimostrato interesse e si è occupato con grande continuità dei temi della salute e sicurezza sul lavoro. Ricordo, in particolare, la Commissione bicamerale presieduta dal Senatore Luciano Lama, le diverse Commissioni presiedute dal Senatore Carlo Smuraglia e, da ultima, la Commissione presieduta dal Senatore Oreste Tofani. Tutte queste Commissioni approvarono importanti proposte contenute nella “Relazione finale”, che è l’atto politico che la Commissione consegna al Parlamento e al Governo. Buona parte delle proposte delle Commissioni d’inchiesta o conoscitive sono poi diventate legge. Recentemente, l’8 marzo 2006, il Senato ha approvato la “Relazione finale” della ultima precedente Commissione parlamentare di inchiesta sugli infortuni sul lavoro, presieduta dal Sen. Oreste Tofani. Questa “Relazione” è un importante punto di riferimento per tutti sia per i contenuti sia per l’approvazione unitaria, pubblicata anche da “Rivista Ambiente e Lavoro” nel numero 17 di aprile 2006. Tuttavia il lavoro della Commissione Tofani ha dovuto concludersi in un tempo molto breve, a causa della fine della Legislatura. Era necessario proseguirne il lavoro. Il Senato ha, quindi, deciso di promuovere una nuova indagine, anche alla luce del perpetuarsi degli infortuni mortali, rispondendo anche agli appelli del Santo Padre Benedetto XVI e del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. D. Senatore Roilo, come opererà la Commissione e con quali tempi? R. La Commissione è già operante: come primo atto è stato scelto di effettuare un sopralluogo a Campello sul Clitumno, dove si è verificato un tragico incidente mortale in un oleificio. Questa decisione è non solo emblematica per il luogo scelto, ma vuole indicare la strada che perseguiremo: uno stretto rapporto con i territori. Sarà, quindi, una Commissione che utilizzerà fino in fondo la potestà ispettiva di cui è investita per compiere ispezioni, sopralluoghi, indagini, incontri, audizioni, ecc. Sono, inoltre, certo che la Commissione opererà unitariamente e saprà giungere a conclusioni condivise da tutti. In questa direzione potranno svolgere un ruolo prezioso i contributi delle Associazioni sindacali e tecnico-scientifiche, che saranno certo audite, a partire dall’Associazione Ambiente e Lavoro, che è sempre stata audita da tutte le precedenti Commissioni “Lama”, “Smuraglia” e “Tofani”. D. Senatore Roilo, quali sono le prospettive più immediate e quelle di lungo periodo? R. La Commissione di indagine – come dice la parola - può solo proporre soluzioni, in quanto la potestà legislativa è unicamente delle Camere (o del Governo o delle Regioni ove delegati). Ciò precisato, il tema di più immediato interesse è l’approvazione di un Testo Unico sulla salute e la Sicurezza sul lavoro, che si attende da quasi trent’anni, dal lontano 1978. Su questo tema l’indagine del senato sarà sicuramente utile anche al Governo e alle parti sociali, professionali e scientifiche interessate. Un secondo tema sarà la reale applicazione delle norme sulla sicurezza nelle diverse realtà territoriali e settoriali. Le norme sono ormai tutte di derivazione e validità europea e non può essere possibile una loro applicazione a “macchia di leopardo” a seconda dell’area territoriale o del settore merceologico di appartenenza, come purtroppo sanno tutti coloro che si occupano i questi temi. Altri aspetti da indagare riguarderanno il ruolo e le competenze della P.A.: l’adeguatezza del numero degli Ispettori e della loro professionalità, l’unitarietà dell’intervento degli Organi di vigilanza preposti, il potenziamento dell’assistenza preventiva soprattutto nei confronti delle PMI, il ruolo degli Enti nazionali (INAIL, ISPESL, IIMS) e, infine, la sinergia e la non sovrapposizione di competenze tra lo Stato e le Regioni. 10/2006 3