Caridine.it • Il sito italiano #1 dedicato a Caridine e Neocaridine

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Caridine.it • Il sito italiano #1 dedicato a Caridine e Neocaridine
scritto da Francesco Denitto
lunedì 17 novembre 2008 16:16
Il G.A.S (Gruppo Acquariofilo Salentino), http://www.gas-online.org , ha organizzato un
doppio appuntamento con l’acquariofilia d’autore: protagonista della serata il Dottor Andrea
Sassi. Il relatore ha intrattenuto la platea con due interessanti conferenze, una dedicata alle
Caridine ed al loro allevamento e la seconda ai Discus (
n.d. Caridine.it:
per chi fosse interessato al secondo seminario ecco il report completo
http://www.gas-online.org/sassi.htm
). La prima delle due è da considerarsi una “prima nazionale” dato che l’affermato relatore, pur
occupandosi di gamberetti d’acqua dolce già da diversi anni, non aveva mai avuto occasione di
trattare questo argomento prima della serata organizzata dal Gruppo Acquariofilo Salentino.
Prima di entrare nel dettaglio, il G.A.S. desidera ringraziare pubblicamente l’amico Andrea
per aver accolto il nostro invito a venire a Lecce, e Tetra Italia, Azienda leader del settore che
ha sponsorizzato interamente la serata.
Il relatore ha introdotto le varie specie di gamberetti che possiamo allevare in acquario
suddividendoli in gamberetti nani (Neocaridina, Caridina), gamberetti con le chele
(Macrobrachium) e gamberetti filtratori (Atyopsis, Atya). Di ciascun gruppo ha esplicitato le
caratteristiche anatomiche e comportamentali in comune. Breve cenno è stato poi dato anche ai
gamberi propriamente detti (Procambarus, Cambarellus), più grandi dei primi e con qualche
difficoltà in più per quanto concerne il loro mantenimento in cattività. Grazie all’utilizzo delle
immagini era molto facile seguire la descrizione delle singole specie e comprendere le
caratteristiche identificative dei due sessi che spesso sono abbastanza evidenti.
In seconda analisi è stata presa in considerazione la loro biologia e i fattori ambientali che
possono incidere pesantemente sulla loro salute: fattori quali sbalzi repentini della densità
dell’acqua, presenza di metalli pesanti, ammoniaca, carenza di ossigeno e diete errate sono
tutti ugualmente pericolosi per la vita di questi delicati organismi acquatici. Affrontando di
seguito la loro anatomia, il relatore ha voluto mettere in evidenza la delicata fase della muta.
Questi animali, muniti di un esoscheletro chitinoso non espandibile, sono costretti
periodicamente a “cambiar pelle”, producendone via via di più grandi e meglio adatte al corpo in
crescita. L’intervallo che intercorre tra la caduta della prima e la formazione della seconda
corazza, rende molto vulnerabili questi animali che restano “nudi” e facilmente attaccabili da
potenziali predatori e parassiti. Attenzione dunque ad offrire loro rifugi ed ottime condizioni
igieniche al fine di garantire loro il superamento di queste fasi transitorie del loro ciclo vitale”.
Anche l’alimentazione deve essere ben ponderata. Una alimentazione eccessivamente proteica
è poco indicata per questi crostacei che prediligono al contrario una dieta di origine vegetale
che può essere soddisfatta con appositi mangimi industriali (come il Tetra Crusta Menu) e
ortaggi freschi sbollentati quali ad esempio le zucchine.
Il dottor Sassi ha poi focalizzato l’attenzione sulla Caridina cantonensis, probabilmente uno
dei più popolari gamberetti d’acqua dolce, che riproduce con successo nel suo allevamento
domestico ormai da diverso tempo. Questo gamberetto, nella sua colorazione più rossa è noto
con il nome commerciale di Red Crystal, nome coniato dall’allevatore che per primo sembra
averle selezionate, Mr. Suzuki (Giappone). Riassumendo, Caridina cantonensis è una specie
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che predilige acque tenere con pH leggermente acido, non sopporta temperature superiori ai 27
°C, necessita di una dieta prevalentemente litofaga e si riproduce facilmente in acquario.
L’allevamento dei piccoli nati è altrettanto semplice. E’ possibile mantenere questa specie in
vaschette arredate dalla capacità di 10-20 litri ed è indispensabile introdurre un ciuffo di
“muschio” su cui i gamberetti amano stazionare alla ricerca di piccoli frammenti di cibo.
La presentazione ha trattato anche altri argomenti inerenti la riproduzione, i potenziali nemici
e le differenti varietà più o meno pregiate. Prima di concludere con questo primo argomento,
Andrea ha voluto presentare i gamberetti che lo stanno affascinando negli ultimi tempi, le
cosiddette Caridina delle Sulawesi. Sono piccoli gamberetti che provengono da alcuni laghi di
origine vulcanica (Malili lake system) presenti sull’Isola indonesiana del Pacifico. In natura,
questi gamberetti vivono in acque calde (28 °C) basiche (pH 8.3), cristalline e tenere (280
microsiemens). Come si può notare sono condizioni del tutto differenti da quelle richieste dalle
“classiche” caridine di cui si è parlato in precedenza! Le cosiddette Cardinal sono quelle con cui
Andrea è recentemente alle prese nel tentativo di riprodurle nel suo piccolo impianto.
Le immagini a corredo del presente articolo aiutano il lettore ad avere una idea globale della
bella serata che, ancora una volta, il Gruppo Acquariofilo Salentino è riuscito ad organizzare.
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Alla
prossima,
Francesco
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