Impact of Hot and Cold Aisle Containment on Data Center
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Impact of Hot and Cold Aisle Containment on Data Center
L'impatto del contenimento del corridoio caldo e freddo sulla temperatura e sull'efficienza del Data Center White paper 135 Revisione 4 Di John Niemann Kevin Brown Victor Avelar In sintesi Il contenimento del corridoio sia caldo che freddo può migliorare la prevedibilità e l'efficienza dei tradizionali sistemi di raffreddamento dei Data Center. Anche se entrambi i metodi riducono al minimo il rimescolamento dell'aria calda e dell'aria fredda, esistono differenze pratiche nell'implementazione e nel funzionamento che si ripercuotono sensibilmente sulle condizioni dell'ambiente lavorativo, sul PUE e sulle ore di funzionamento in modalità di economizzazione. La scelta del contenimento del corridoio caldo rispetto a quello del corridoio freddo può garantire un risparmio del 43% sui costi energetici annui dell'impianto di raffreddamento, equivalenti a una riduzione del 15% del PUE annualizzato. In questo articolo vengono esaminate entrambe le metodologie e vengono evidenziati i motivi per cui il contenimento del corridoio caldo si rivela la soluzione migliore per i nuovi Data Center. I White Paper by Schneider Electric fanno parte del più ampio catalogo di white paper realizzati dal Data Center Science Center di Schneider Electric [email protected] L'impatto del contenimento del corridoio caldo e freddo sulla temperatura e sull'efficienza del Data Center Introduzione I costi energetici elevati e le percentuali di incremento dei consumi energetici impongono ai professionisti del settore Data Center di valutare strategie di contenimento del corridoio caldo e freddo. Secondo Bruce Myatt, EYP Mission Critical, la separazione dell'aria calda da quella fredda "rappresenta una delle soluzioni di efficienza energetica più promettenti per i Data Center nuovi e per quelli esistenti” (Mission Critical, autunno 2007). Oltre all'efficienza energetica, il contenimento garantisce l'uniformità delle temperature di ingresso nelle apparecchiature informatiche ed elimina i tipici punti caldi dei tradizionali Data Center sprovvisti di contenimento. Questo white paper è dedicato al contenimento dell'aria per i Data Center di nuova realizzazione. Anche se il contenimento del corridoio caldo è la soluzione preferenziale per tutte le nuove installazioni e in molti casi anche nel caso di ristrutturazioni con pavimento rialzato, l'implementazione può essere difficoltosa o troppo costosa a causa dell'altezza limitata e dell'inaccessibilità del plenum in controsoffitto. Anche se non rappresenta la soluzione ottimale, il contenimento del corridoio freddo può essere preferibile proprio in queste situazioni. Per una guida sul contenimento dell'aria per i Data Center già in opera, consultare il white paper n. 153, Implementazione del contenimento dell'aria calda e fredda nei Data Center esistenti. Il contenimento del corridoio sia caldo che freddo garantisce notevoli risparmi energetici rispetto alle configurazioni sprovviste di contenimento. In questo white paper vengono analizzati e quantificati i consumi energetici di entrambi i metodi di contenimento, e viene dimostrato che rispetto al contenimento del corridoio caldo il contenimento del corridoio freddo può incrementare il risparmio energetico del 43% per gli impianti di raffreddamento, grazie principalmente al numero maggiore di ore di funzionamento in modalità di economizzazione. Viene dimostrata, inoltre, la convenienza del contenimento del corridoio caldo per i Data Center di nuova realizzazione. Vantaggi del contenimento in termini di efficienza Il contenimento dell'aria calda o fredda in un Data Center garantisce i seguenti vantaggi in termini di efficienza. Tenere presente che l'organizzazione in file del corridoio caldo o 1 freddo costituisce un prerequisito per entrambi i tipi di contenimento. • Gli impianti di raffreddamento possono essere impostati con una temperatura di mandata superiore (risparmiando energia e incrementando la capacità di raffreddamento) senza ripercussioni sulla temperatura di sicurezza dei carichi. La temperatura degli impianti di raffreddamento perimetrali senza contenimento deve essere impostata molto più bassa (cioè circa 13 °C o 55 °F) rispetto a quanto richiesto dalle apparecchiature informatiche, per evitare la formazione di punti caldi. I punti caldi si formano quando il calore viene attirato dall'aria fredda proveniente dall'unità di raffreddamento sulla parte anteriore dei rack. Il contenimento consente di incrementare le temperature di mandata di aria fredda aumentando il più possibile la temperatura dell'aria di ritorno all'unità di raffreddamento. Il vantaggio dell'aumento della temperatura di ritorno all'unità di raffreddamento garantisce un maggiore scambio termico tra la serpentina di raffreddamento, incrementando la capacità di raffreddamento e l'efficienza complessiva. Questo effetto si ottiene con tutte le apparecchiature di condizionamento dell'aria. Alcune apparecchiature potrebbero soffrire di limitazioni sulla gestione della temperatura massima di ritorno, ma in generale la capacità di tutti gli impianti di raffreddamento è maggiore se l'aria di ritorno è più calda. 1 A tal fine, i rack devono essere organizzati faccia a faccia su file adiacenti. Questo tipo di layout crea corridoi caldi e freddi alternanti. Schneider Electric – Data Center Science Center Rev 4 2 L'impatto del contenimento del corridoio caldo e freddo sulla temperatura e sull'efficienza del Data Center • Eliminazione dei punti caldi. Il contenimento consente all'aria in mandata dell'unità di Come incrementare le ore di funzionamento in economizzazione? raffreddamento di raggiungere la parte anteriore delle apparecchiature informatiche senza mescolarsi con l'aria calda. In tal modo, la temperatura di mandata dell'aria nell'unità di raffreddamento corrisponde alla temperatura dell'aria in ingresso nelle apparecchiature informatiche, vale a dire che le temperature dell'aria in ingresso nelle apparecchiature informatiche sono uniformi. Quando la miscelazione non avviene, la temperatura dell'aria in mandata può essere aumentata senza creare punti caldi, sfruttando al tempo stesso l'aumento delle ore di funzionamento in modalità di economizzazione. La funzione principale di un refrigeratore consiste nella rimozione del calore del Data Center tramite la compressione e l'espansione di un refrigerante, allo scopo di mantenere l'acqua refrigerata a una temperatura di mandata di 7 °C (45 °F). Quando la temperatura esterna è di circa 11 °C (19 °F) superiore a quella dell'acqua refrigerata, il refrigeratore può essere disattivato. La torre di raffreddamento, a questo punto, bypassa il refrigeratore ed elimina direttamente il calore dal Data Center. L'aumento della temperatura di mandata dell'acqua refrigerata implica un aumento del numero di ore in cui il refrigeratore può rimanere spento (ore di funzionamento in modalità di economizzazione). Questa situazione, ad esempio, si verifica se in ogni anno per 1.000 ore la temperatura esterna è inferiore di 11 °C (19 °F) rispetto alla temperatura dell'acqua refrigerata di 7 °C (45 °F). Ma se la temperatura dell'acqua refrigerata aumenta di 13 °C (55 °F), le ore di funzionamento in modalità di economizzazione diventano 3.700. Contenimento del corridoio freddo • Aumento delle ore di funzionamento in economizzazione. Quando la temperatura esterna è inferiore a quella interna, l'eliminazione del calore all'esterno non richiede 2 l'azionamento dei compressori degli impianti di raffreddamento . L'aumento del setpoint della temperatura negli impianti di raffreddamento garantisce un maggior numero di ore in cui i compressori dell'impianto rimangono fermi senza consumare 3 energia. • Riduzione dei costi per l'umidificazione e la deumidificazione. Evitando che l'aria calda si mescoli con quella fredda, è possibile aumentare le temperature dell'aria in mandata degli impianti di raffreddamento in modo che gli impianti funzionino al di sopra del punto di rugiada. Quando la temperatura dell'aria in mandata è superiore al punto di rugiada, l'umidità non viene eliminata dall'aria. Se l'umidità non viene eliminata, l'aggiunta di umidità è inutile, per cui si risparmiano acqua ed energia. • Migliore utilizzo dell'infrastruttura fisica e corretto dimensionamento per incrementare l'efficienza delle apparecchiature. Se le apparecchiature sono 4 notevolmente sovradimensionate, le perdite fisse sono maggiori rispetto a quelle relative a un corretto dimensionamento. Il sovradimensionamento, tuttavia, è necessario per il raffreddamento tradizionale, in quanto occorrono ventilatori più potenti per far fronte agli ostacoli sotto il pavimento e per pressurizzare il plenum del pavimento rialzato. Un sistema di contenimento del corridoio freddo (CACS) racchiude il corridoio freddo in modo tale che il resto del Data Center diventa un grosso plenum di ritorno dell'aria calda. Con il contenimento del corridoio freddo, i flussi d'aria calda e fredda nel Data Center vengono separati. Tenere presente che questo metodo di contenimento richiede un'organizzazione coerente delle file di rack del corridoio caldo e freddo. La Figura 1 illustra il principio basilare del contenimento dell'aria calda in un Data Center dotato di unità di raffreddamento perimetrali e pavimento rialzato. L'implementazione di un sistema CACS in questo tipo di Data Center si ottiene includendo la parte superiore e le estremità dei corridoi freddi, e consente l'ammodernamento di molti Data Center esistenti in maniera particolarmente conveniente. Per ulteriori informazioni su questo argomento, consultare il white paper n. 153, Implementazione del contenimento dell'aria calda e fredda nei Data Center esistenti. A volte nei Data Center vengono implementate molte soluzioni, che si potrebbero definire "palliative", che prevedono l'impiego di vari tipi di tende in materiale plastico sospese al controsoffitto allo scopo di racchiudere il corridoio freddo (Figura 2). Alcuni fornitori propongono pannelli per controsoffitto e portelli montati ai rack adiacenti per favorire la separazione dei corridoi freddi dall'aria calda che circola nell'ambiente. 2 La differenza tra la temperatura esterna e quella interna deve essere sufficientemente elevata per tenere conto dell'inefficienza degli scambiatori di calori, dell'isolamento imperfetto e di altre perdite. 3 I setpoint possono essere limitati in tutti gli impianti di raffreddamento dell'edificio condivisi dal Data Center 4 Le perdite fisse sono quantificabili come una costante indipendente dal carico. La velocità costante dei ventilatori dei condizionatori rappresenta un esempio di perdita fissa, in quanto tale velocità non varia al variare del carico. Schneider Electric – Data Center Science Center Rev 4 3 L'impatto del contenimento del corridoio caldo e freddo sulla temperatura e sull'efficienza del Data Center Figura 1 Sistema di contenimento CACS (Cold-aisle Containment System) del corridoio freddo con approccio al raffreddamento basato sull'ambiente Aria CALDA libera nell'ambiente Unità di raffreddamento Corridoio freddo Unità di raffreddamento Tende i n m at er i al e pl ast i co sospese al cont r osof f i t t o al l e est r em i t à del cor r i doi o f r eddo Figura 2 Esempio di sistema di contenimento “palliativo” del corridoio freddo Contenimento del corridoio caldo Pavi m ent o r i al zat o con pi ast r el l e per f or at e per l a di st r i buzi one del l 'ar i a f r edda Un sistema di contenimento del corridoio caldo (HACS) racchiude il corridoio caldo per raccogliere l'aria calda proveniente dalle apparecchiature informatiche, in modo tale che il resto dell'ambiente diventi un grosso plenum di mandata di aria fredda. Con il contenimento del corridoio caldo, i flussi d'aria calda e fredda sono separati. Tenere presente che questo metodo di contenimento richiede un'organizzazione coerente delle file di rack del corridoio caldo e freddo. La Figura 3 illustra il principio basilare di un sistema HACS (Hot-Aisle Containment System) di contenimento del corridoio caldo. Tenere presente che esistono due metodi basilari per il contenimento del corridoio caldo: con raffreddamento delle file e tramite condotti. La Figura 4 illustra un esempio di contenimento del corridoio caldo tramite raffreddamento delle file con unità di raffreddamento file funzionanti come un pod indipendente. In alternativa, il sistema HACS può essere provvisto di condotti di collegamento a un'unità CRAH (Computer Room Air Handler) di trattamento dell'aria per ambienti informatici o di un grosso condizionatore remoto e un ampio condotto che coprono l'intero corridoio caldo (Figura 5). Il vantaggio principale del contenimento del corridoio caldo tramite condotti consiste nella possibilità di sfruttare le modalità di economizzazione già in opera. Questo tipo di sistema HACS è preferibile nei Data Center multifunzionali in virtù del guadagno in termini di efficienza tramite le modalità di economizzazione dell'aria. Un sistema simile può richiedere grossi plenum per l'aria o anche un edificio a parte per la gestione efficiente del notevole volume d'aria. Questa variante dei sistemi HACS, quindi, viene adottata principalmente per i Data Center di nuova realizzazione o di notevoli dimensioni. Tenere presente che i vantaggi dei sistemi HACS descritti sono sfruttabili anche con i sistemi CACS; in questo white paper, però, verrà dimostrato che il risparmio energetico con i sistemi HACS è maggiore. Schneider Electric – Data Center Science Center Rev 4 4 L'impatto del contenimento del corridoio caldo e freddo sulla temperatura e sull'efficienza del Data Center Figura 3 Aria FREDDA libera nell'ambiente Sistema di contenimento del corridoio caldo tramite condotti, implementato con un impianto basato sull'ambiente Corridoio caldo Unità di raffreddamento Unità di raffreddamento Figura 4 Esempio di sistema di raffreddamento del corridoio caldo per file funzionante come un pod indipendente (l'immagine illustra il sistema Schneider Electric EcoAisle) Figura 5 Sistema di contenimento del corridoio caldo tramite condotti, collegato a un condizionatore remoto I metodi sopra descritti contengono un intero corridoio; nel caso di rack ad alta densità sparsi qua e là, però, può avere senso contenere i singoli rack tramite un condotto. Questo metodo prevede l'installazione di un condotto sul retro del rack per contenere l'aria calda di scarico e di un condotto nel controsoffitto (Figura 6). Per ulteriori informazioni su questo metodo, consultare il white paper n. 182, L'uso di sistemi di contenimento dell'aria tramite condotti nei Data Center. Figura 6 Esempio di metodo di contenimento dell'aria tramite condotti (l'immagine illustra il sistema Schneider Electric con condotto di scarico verticale) Effetti del contenimento sull'ambiente lavorativo A prescindere dal tipo di sistema di contenimento, occorre considerare la presenza del personale nel Data Center. Quest'area sprovvista di contenimento deve essere mantenuta a 5 una temperatura ragionevole, conforme alle normative a tutela della salute e della sicurezza 5 Esempio: BGI-579 (Germania); ISO 7243 (norma internazionale); manuale tecnico OSHA, sezione III (Stati Uniti) Schneider Electric – Data Center Science Center Rev 4 5 L'impatto del contenimento del corridoio caldo e freddo sulla temperatura e sull'efficienza del Data Center 6 per il superamento della temperatura di bulbo umido globale . Tenere presente la seguente differenza nell'aria sprovvista di contenimento: • Con il contenimento del corridoio freddo, la temperatura dell'aria nella zona sprovvista di contenimento equivale a quella del corridoio caldo, come mostrato nell'area rossa nella Figura 7. • Con il contenimento del corridoio caldo, la temperatura dell'aria nella zona sprovvista di contenimento equivale a quella del corridoio freddo, come mostrato nell'area blu nella Figura 7. Contenimento con corridoio freddo Libreria di nastri Storage Apparecchiature non in rack che assorbono aria più calda L'area di lavoro senza contenimento diventa un corridoio caldo Contenimento con corridoio freddo Contenimento con corridoio freddo Contenimento con corridoio freddo CRAH CRAH Figura 7 CRAH CRAH Contenimento con corridoio freddo Ambienti di lavoro sprovvisti di contenimento con contenimento del corridoio freddo e caldo Contenimento con corridoio caldo Libreria di nastri Storage Apparecchiature non in rack che assorbono aria alla stessa temperatura dei server L'area di lavoro senza contenimento diventa un corridoio freddo Contenimento con corridoio caldo Contenimento con corridoio caldo Contenimento con corridoio caldo CRAH CRAH CRAH CRAH Contenimento con corridoio caldo Con i sistemi CACS, nella zona sprovvista di contenimento, le temperature raggiungono quelle del corridoio caldo: temperature proibitive per il personale informatico che lavora permanentemente nel Data Center. Con un sistema HACS, le temperature nel corridoio caldo rimangono confinate nel corridoio caldo di dimensioni inferiori e non raggiungono il personale informatico che lavora permanentemente nella zona sprovvista di contenimento. Tenere presente che se il personale informatico deve lavorare nel corridoio caldo di un sistema HACS, le elevate temperature vengono mitigate temporaneamente aprendo il corridoio in modo che penetri aria più fresca. Anche se il corridoio caldo rimane chiuso, inoltre, le norme sulle temperature sul lavoro vengono comunque rispettate per due motivi: 1) il personale non staziona permanentemente nell'ambiente caldo (cioè nel corridoio caldo), 6 Manuale tecnico OSHA (Occupational Safety & Health Administration), sezione III, capitolo 4; norma ISO (International Organization for Standardization) 7243, “Ambienti caldi: stima delle sollecitazioni termiche sul personale in base all'indice WBGT” (Wet-Bulb Globe Temperature), ossia la temperatura di bulbo umido globale. Schneider Electric – Data Center Science Center Rev 4 6 L'impatto del contenimento del corridoio caldo e freddo sulla temperatura e sull'efficienza del Data Center WBGT La “temperatura di bulbo umido globale” o WBGT è un indice che misura le sollecitazioni termiche a cui è sottoposto il personale presente nell'ambiente. WBGT = 0,7 * NWB + 0,3 * GT come nel caso dei sistemi CACS; 2) la maggior parte delle attività di routine vengono effettuate davanti ai rack informatici. Per il motivo n. 1), l'OSHA consente un regime di lavoro del 25% e un regime di sosta del 75% nel corridoio caldo HACS, con una massima 7 temperatura WBGT di 32,2 °C (90 °F). Ciò implica che la temperatura del corridoio caldo HACS può aumentare fino a 47 °C (117 °F). La maggiore temperatura consentita con il sistema HACS rappresenta la differenza principale tra i sistemi HACS e CACS, dal momento che le unità CRAH possono funzionare con una maggiore efficienza. NWB è la temperatura di bulbo umido naturale, GT è la temperatura globale Per ulteriori informazioni sulle condizioni degli ambienti di lavoro, consultare il white paper n. 123, L'impatto dei corridoi caldi ad alta densità sulle condizioni di lavoro del personale informatico. La temperatura NWB viene misurata collocando una garza imbevuta d'acqua sul bulbo di un termometro a mercurio. L'evaporazione riduce la temperatura relativa fino alla temperatura di bulbo secco ed è una rappresentazione diretta della facilità con cui una persona può dissipare il calore grazie alla sudorazione. Per un Data Center, la temperatura di bulbo secco può essere utilizzata in luogo della temperatura GT senza pregiudizi in termini di precisione. “Bulbo secco” si riferisce alla temperatura misurata con un comune termometro analogico o digitale. Oltre al comfort del personale, è importante anche il funzionamento affidabile delle apparecchiature informatiche. L'edizione 2011 dello Standard ASHRAE TC9.9 raccomanda che le temperature di ingresso dei server siano comprese tra 18 e 27 °C (64,4-80,6 °F). Con un sistema CACS, la temperatura nella zona sprovvista di contenimento può superare tranquillamente i 27 °C (80 °F) e nel caso di apparecchiature informatiche ad alta densità può superare perfino i 38 °C (100 °F). Per tale motivo, chiunque entri in un Data Center generalmente rimane sorpreso di tale calore e non può permanervi a lungo. Con un sistema CACS, le persone devono essere avvertite che questa maggiore temperatura è “normale” e non è pericolosa per il sistema. Ciò può rivelarsi un problema per chi non è abituato ad entrare in un Data Center, dove le temperature sono superiori. Nei Data Center con temperature elevate, inoltre, è necessario adottare particolari accorgimenti per le apparecchiature informatiche non in rack, ad esempio mainframe e librerie di nastri. Con i sistemi CACS gli approcci sono principalmente due: creare un ambiente separato per le apparecchiature non in rack oppure introdurre aria fredda nel corridoio caldo. Max WBGT indicata dall'OSHA: Lavoro continuo: 30 °C (86 °F) Lavoro 25%, sosta 75%: 32 °C (90 °F) Creazione di un ambiente separato per le apparecchiature non in rack La collocazione delle apparecchiature informatiche non in rack in un ambiente separato consente di raffreddare tali apparecchiature senza ripercussioni sulla temperatura dell'aria del corridoio caldo nel Data Center principale. Il pavimento rialzato in questo ambiente può sfruttare le stesse unità di raffreddamento del Data Center o può essere isolato e utilizzare unità di raffreddamento dedicate. La dimensione di questo ambiente deve essere stimata in base alla quantità di apparecchiature non in rack previste per tutto il ciclo di vita del Data Center. Introduzione di aria fredda nel corridoio caldo Con i sistemi CACS, per le apparecchiature informatiche non in rack è necessario predisporre condutture dedicate per introdurre aria fredda nei corridoi freddi dotati di contenimento. L'aggiunta di piastrelle perforate nel corridoio caldo contribuisce a raffreddare queste apparecchiature ma si ripercuote negativamente sullo scopo del contenimento. Le prese elettriche, l'illuminazione, gli impianti antincendio e altri impianti presenti nell'ambiente, inoltre, devono essere oggetto di attenta valutazione per stabilirne l'efficienza ad elevata temperatura. Analisi dei sistemi CACS e HACS È stata eseguita un'analisi teorica per confrontare i sistemi CACS e HACS senza perdite di aria calda o fredda, per stabilirne il massimo rendimento. La perdita con pavimento rialzato generalmente si attesta sul 25-50%, mentre la perdita del sistema di contenimento si aggira comunemente sul 3-10%. I presupposti adottati per questa analisi sono inclusi nell'Appendice. Il numero di ore di funzionamento in modalità di economizzazione e il relativo PUE sono stati stimati per questa situazione adottando un modello di ore di 7 La temperatura di bulbo umido globale (WBGT) è una misura delle sollecitazioni termiche e dipende in larga parte dall'umidità relativa dell'ambiente lavorativo. La massima temperatura del corridoio caldo di 47 °C (117 °F) presuppone un'umidità del corridoio freddo del 45%. Schneider Electric – Data Center Science Center Rev 4 7 L'impatto del contenimento del corridoio caldo e freddo sulla temperatura e sull'efficienza del Data Center funzionamento in economizzazione e un modello di PUE per il Data Center. È stato analizzato anche un Data Center tradizionale sprovvisto di contenimento ma dotato di modalità di economizzazione; tale analisi costituisce una base per il confronto dell'impatto dei sistemi CACS e HACS. I Data Center con sistemi CACS e HACS sono stati entrambi analizzati in base a tre condizioni di temperatura: 1. Temperatura dell'aria in ingresso mantenuta costante a 27 °C (80,6 °F), ossia la temperatura massima dell'aria in ingresso raccomandata dall'ASHRAE 8 a. Significatività per i sistemi CACS: senza limite di temperatura nella zona sprovvista di contenimento (cioè il corridoio caldo) che influisce sul comfort delle persone e sulle apparecchiature informatiche non in rack. b. Significatività per i sistemi HACS: limitazione della temperatura nella zona sprovvista di contenimento (cioè il corridoio freddo) a quella dell'aria in ingresso nelle apparecchiature informatiche 2. Temperatura nella zona sprovvista di contenimento mantenuta costante a 27 °C (80,6 °F), ossia la massima temperatura dell'aria in ingresso raccomandata dall'ASHRAE. a. Significatività per i sistemi CACS: riduzione della temperatura dell'aria in ingresso nelle apparecchiature informatiche per mantenere la temperatura nella zona sprovvista di contenimento (cioè il corridoio caldo). b. Significatività per i sistemi HACS: limitazione della temperatura dell'aria in ingresso nelle apparecchiature informatiche a quella della zona sprovvista di contenimento (cioè il corridoio freddo) 3. La temperatura nella zona sprovvista di contenimento viene mantenuta costante a 24 °C 9 (75 °F), cioè la temperatura interna standard che garantisce il comfort del personale. a. Significatività per i sistemi CACS: riduzione sostanziale della temperatura dell'aria in ingresso nelle apparecchiature informatiche per mantenere la temperatura nella zona sprovvista di contenimento (cioè il corridoio caldo). b. Significatività per i sistemi HACS: limitazione della temperatura dell'aria in ingresso nelle apparecchiature informatiche a quella della zona sprovvista di contenimento (cioè il corridoio freddo) La Tabella 1 contiene un riepilogo dei risultati dell'analisi adottando i seguenti parametri: • Temperatura di bulbo secco dell'aria in ingresso nelle apparecchiature informatiche • Zona sprovvista di contenimento: temperatura di bulbo secco (DB) e temperatura di bulbo umido globale (WBGT) • Ore di funzionamento in modalità di economizzazione: numero di ore annue in cui il refrigeratore rimane spento • Metri cubi al secondo (m3/s) o piedi cubi al minuto (CFM): flusso d'aria totale erogato dalle unità CRAH sotto forma di percentuale del flusso d'aria totale delle apparecchiature informatiche • PUE: metrica che esprime l'efficienza del Data Center in base agli standard del settore La prima riga della tabella indica a scopo di confronto i valori basilari per un Data Center sprovvisto di contenimento. Risultati dello scenario n. 1 In questo scenario, sia i sistemi CACS che i sistemi HACS consentono 6.218 ore di funzionamento in modalità di economizzazione e un PUE pari a 1,65. Ciò determina il 8 ASHRAE TC 9.9 2011 Thermal Guidelines for Data Processing Environments – Expanded Data Center Classes and Usage Guidance, pag. 4 9 ASHRAE (American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers), Fundamentals Handbook, 2001, pag. 28.5 Schneider Electric – Data Center Science Center Rev 4 8 L'impatto del contenimento del corridoio caldo e freddo sulla temperatura e sull'efficienza del Data Center punto in cui l'efficienza dei sistemi CACS e quella dei sistemi HACS si equivalgono quando non occorre tenere conto del comfort del personale. Con un sistema CACS, tuttavia, la temperatura della zona sprovvista di contenimento è 41 °C (106 °F) con un'umidità relativa del 21%, equivalente a una temperatura WBGT di 28 °C (83 °F), prossima al limite WGBT massimo raccomandato dall'OSHA, ossia 30 °C (86 °F). Questo ambiente di lavoro non è realistico per il personale informatico e le apparecchiature informatiche non in rack. In realtà, una temperatura così elevata implica perdite di aria fredda nella zona sprovvista di contenimento. L'effetto di tali perdite viene trattato in un paragrafo successivo, “Effetto delle perdite d'aria sull'analisi teorica”. Tabella 1 Impatto del controllo della temperatura della zona sprovvista di contenimento per sistemi CACS e HACS Tipo di contenimento Aria in ingresso Sistema tradizionale sprovvisto di contenimento 13-27 °C (56-81 °F) Zona sprovvista di contenimento DB 24 °C (75 °F) WBGT 17 °C (63 °F) Ore Eco Flusso d'aria 10 PUE Commenti 2.814 149% 1,84 Linea di base con perdite di aria fredda del 49% e perdite di aria calda del 20% 11 Scenario n. 1: Temperatura dell'aria in ingresso nelle apparecchiature informatiche mantenuta costante a 27 °C (80,6 °F) CACS Temperatura massima di ingresso nelle apparecchiature informatiche raccomandata dall'ASHRAE, senza limiti di temperatura della zona sprovvista di contenimento HACS Temperatura massima dell'aria in ingresso nelle apparecchiature informatiche raccomandata dall'ASHRAE, senza limiti di temperatura nella zona sprovvista di contenimento 27 °C (81 °F) 27 °C (81 °F) 41 °C (106 °F) 27 °C (81 °F) 28 °C (83 °F) 21 °C (70 °F) 6.218 6.218 100% 100% 1,65 La temperatura WBGT è inferiore di soli 2 °C (3 °F) rispetto alla temperatura massima raccomandata dallo standard OSHA. Include una riduzione del 37% nelle perdite di potenza dei refrigeratori. Ciò è dovuto all'aumento della temperatura di mandata nelle apparecchiature informatiche, che consente l'incremento della temperatura CW di mandata. 1,65 Temperatura WBGT inferiore di 9 °C (16 °F) rispetto al limite massimo previsto nello standard OSHA. Include una riduzione del 37% di perdite di potenza dei refrigeratori con un aumento della temperatura CW di mandata. *Tenere presente che la temperatura del corridoio caldo è 41 °C (106 °F). Scenario n. 2: Temperatura nella zona sprovvista di contenimento mantenuta costante a 27 °C (80,6 °F) CACS Temperatura massima della zona sprovvista di contenimento: 27 °C (80,6 °F) 13 °C (56 °F) 27 °C (81 °F) 18 °C (64 °F) 2.075 100% 1,86 Conforme agli standard OSHA e ASHRAE. Include un aumento del 5% delle perdite di potenza dei refrigeratori. Ciò è dovuto alla minore temperatura di mandata alle apparecchiature IT che riduce la temperatura CW di mandata. HACS Temperatura massima della zona sprovvista di contenimento: 27 °C (80,6 °F) 27 °C (81 °F) 27 °C (81 °F) 21 °C (70 °F) 6.218 100% 1,65 Il risultato equivale a quello dei sistemi HACS dello scenario n. 1. Scenario n. 3: Temperatura nella zona sprovvista di contenimento mantenuta costante a 24 °C (75 °F) CACS Temperatura massima dell'area sprovvista di contenimento: 24 °C (75 °F) HACS Temperatura massima della zona sprovvista di contenimento: 24 °C (75 °F) 10 °C (50 °F) 24 °C (75 °F) 10 24 °C (75 °F) 24 °C (75 °F) 15 °C (59 °F) 18 °C (65 °F) 0 5.319 100% 100% 1,98 Ambiente di lavoro accettabile ma con minore efficienza rispetto alla linea di base della prima riga. Include un aumento del 15% delle perdite di potenza dei refrigeratori a causa della riduzione della temperatura di mandata nelle apparecchiature informatiche e della riduzione della temperatura CW di mandata. 1,69 Maggiore efficienza, conforme agli standard OSHA e ASHRAE. Include una riduzione del 28% di perdite di potenza dei refrigeratori con un aumento della temperatura CW di mandata. *Tenere presente che la temperatura del corridoio caldo è 38 °C (100 °F). Flusso volumetrico totale (in percentuale del flusso d'aria delle apparecchiature informatiche) 11 Le perdite di aria calda si verificano quando l'aria calda di scarico dei server si mescola con l'aria in mandata del pavimento rialzato, aumentando la temperatura di ingresso nei server. Le perdite di aria fredda si verificano quando l'aria fredda proveniente dalle zone vuote nel pavimento rialzato si mescola con l'aria di ritorno, abbassando la temperatura di ritorno e riducendo l'efficienza delle unità di raffreddamento. Schneider Electric – Data Center Science Center Rev 4 9 L'impatto del contenimento del corridoio caldo e freddo sulla temperatura e sull'efficienza del Data Center Risultati dello scenario n. 2 In questo scenario, il mantenimento della temperatura della zona sprovvista di contenimento a 27 °C (80,6 °F) implica una limitazione del sistema CACS a 2.075 ore annue di funzionamento in modalità di economizzazione e un PUE peggiore del 13% rispetto allo scenario n. 1. La temperatura risultante dell'aria in ingresso nelle apparecchiature informatiche è 13 °C (56 °F). I risultati per i sistemi HACS non cambiano, dal momento che la temperatura dell'aria in ingresso nelle apparecchiature informatiche dello scenario n. 1 corrisponde al limite di temperatura della zona sprovvista di contenimento dello scenario n. 2. Sia i sistemi CACS che i sistemi HACS nello scenario n. 2 consentono una temperatura accettabile dell'aria in ingresso nelle apparecchiature informatiche, ma non una temperatura confortevole nell'ambiente lavorativo. I sistemi HACS consentono altre 4.143 ore di funzionamento in modalità di economizzazione e garantiscono un miglioramento dell'11% del PUE rispetto ai sistemi CACS. Risultati dello scenario n. 3 In questo scenario, il limite della temperatura della zona sprovvista di contenimento si abbassa a 24 °C (75 °F) per il comfort del personale. Questa temperatura minore implica l'azzeramento delle ore annue di funzionamento in modalità di economizzazione dei sistemi CACS, un peggioramento del PUE del 6% rispetto allo scenario n. 2 e una temperatura dell'aria in ingresso nelle apparecchiature informatiche di 10 °C (50 °F). Le ore di funzionamento in modalità di economizzazione dei sistemi HACS si riducono a 5.319 e il PUE si abbassa a 1,69 (un peggioramento del 2% rispetto allo scenario n. 2). Entrambi i sistemi CACS e HACS nello scenario 3 garantiscono una temperatura dell'ambiente di lavoro confortevole e una temperatura dell'aria in ingresso nelle apparecchiature IT accettabile. I sistemi HACS consentono altre 5.319 ore di funzionamento in modalità di economizzazione e garantiscono un miglioramento dell'15% del PUE rispetto ai sistemi CACS. Nella Tabella 2 viene ripartito e quantificato il consumo energetico tra i sistemi CACS e HACS nello scenario n. 2 e n. 3. I costi energetici sono ripartiti tra apparecchiature informatiche, alimentazione, raffreddamento e consumo energetico totale del Data Center. • L'energia per le apparecchiature informatiche include tutte le apparecchiature e in questa analisi è mantenuta costante a 700 kW • L'energia di alimentazione include le perdite di apparecchiature di manovra, generatori UPS, apparecchiature ausiliarie principali e critiche, UPS, illuminazione e distribuzione dell'alimentazione critica • L'energia di raffreddamento include le perdite di refrigeratori, torre di raffreddamento, pompe dell'acqua refrigerata, pompe dell'acqua del condensatore e unità CRAH perimetrali • L'energia totale è la somma dell'energia per le apparecchiature informatiche, l'alimentazione e il raffreddamento, ed è direttamente correlata al PUE Schneider Electric – Data Center Science Center Rev 4 10 L'impatto del contenimento del corridoio caldo e freddo sulla temperatura e sull'efficienza del Data Center Energia per le Energia per Energia per apparecchi il l'alimentazi ature raffreddam one informatich ento e Energia totale + PUE = Scenario n. 2: temperatura nella zona sprovvista di contenimento mantenuta costante a 27 °C (80,6 °F) Tabella 2 Ripartizione dei costi tra sistemi CACS e HACS per lo scenario n. 2 e n. 3 CACS $ 735.840 $ 213.018 $ 422.874 $ 1.371.732 1,86 HACS $ 735.840 $ 211.654 $ 266.928 $ 1.214.422 1,65 0% 1% 37% 11% 11% Risparmio % + Scenario n. 3: temperatura nella zona sprovvista di contenimento mantenuta costante a 24 °C (75 °F) CACS $ 735.840 $ 213.846 $ 509.354 $ 1.459.040 1,98 HACS $ 735.840 $ 211.867 $ 292.503 $ 1.240.209 1,69 0% 1% 43% 15% 15% Risparmio % In un Data Center Tipico con carico del 50%, è l'energia per le apparecchiature informatiche che incide maggiormente sui costi energetici, seguita dai costi energetici per l'impianto di raffreddamento. Dalla Tabella 2 si evince che la riduzione della temperatura della zona sprovvista di contenimento implica un incremento dell'uso dell'energia per i sistemi CACS (6%) molto superiore rispetto ai sistemi HACS (2%). Il motivo è il seguente: quando si mantiene costante la temperatura della zona sprovvista di contenimento, il setpoint dell'acqua refrigerata per i sistemi CACS è sempre inferiore rispetto a quello dei sistemi HACS. La penalizzazione del setpoint dell'acqua refrigerata per i sistemi CACS e il delta T tra i server, infatti, sono direttamente correlati. Se il delta T tra i server aumenta, aumenta anche la penalizzazione per i sistemi CACS. Considerando il risparmio percentuale nello scenario n. 3, quindi, i sistemi HACS consumano il 43% in meno di energia per gli impianti di raffreddamento rispetto ai sistemi CACS. Le ore di funzionamento in modalità di economizzazione quando il refrigeratore è spento contribuiscono maggiormente a questo risparmio, come mostrato nella Figura 8. A questa temperatura dell'ambiente lavorativo, il sistema CACS non può sfruttare le ore di funzionamento in modalità di economizzatore a causa della bassa temperatura dell'acqua refrigerata in mandata (2,4 °F o 36 °F). La lieve differenza di energia dell'impianto di alimentazione è dovuta a un aumento delle perdite delle apparecchiature di manovra causate dalle ore aggiuntive di funzionamento del refrigeratore con il sistema CACS. Rispetto al caso di base di un sistema tradizionale sprovvisto di contenimento, il sistema CACS dello scenario n. 3 consuma il 25% in più di energia per l'impianto di raffreddamento e l'8% in più di energia totale per il Data Center. Rispetto al caso di base di un sistema tradizionale sprovvisto di contenimento, il sistema HACS consuma il 28% in meno di energia per l'impianto di raffreddamento e l'8% in meno di energia totale per il Data Center. Da questa analisi emerge chiaramente che con le limitazioni della temperatura dell'ambiente lavorativo e nei climi temperati il contenimento del corridoio caldo consente un numero maggiore di ore di funzionamento in modalità di economizzazione Schneider Electric – Data Center Science Center Rev 4 11 L'impatto del contenimento del corridoio caldo e freddo sulla temperatura e sull'efficienza del Data Center Figura 8 Ripartizione dei consumi energetici annui degli impianti di raffreddamento per lo scenario n. 3 Energia(kW (kW/h) Energy hrs) e garantisce un PUE inferiore rispetto al contenimento del corridoio freddo. Questo risultato è valido a prescindere dal tipo di unità di raffreddamento o dal sistema di espulsione del calore (raffreddamento perimetrale contro raffreddamento file, acqua refrigerata contro espansione diretta). 2,750,000 2,500,000 2,250,000 2,000,000 1,750,000 1,500,000 1,250,000 1,000,000 750,000 500,000 250,000 0 HACS CACS CRAH Chiller Torre di Cooling raffreddamento Tower Pompe Pompe di CW Heat Rej espulsione di del calore raffreddamento Pumps Pumps Perdite d'aria calda e Effetto della perdita d'aria sull'analisi teorica La maggior parte dell'aria calda di scarico delle apparecchiature informatiche torna all'unità CRAH, dove viene raffreddata. Le perdite di aria calda si verificano quando l'aria di scarico delle apparecchiature informatiche torna agli ingressi delle apparecchiature informatiche e si mescola con l'aria fredda in ingresso. Nell'analisi precedente sono stati considerati sistemi CACS e HACS totalmente isolati, in modo da escludere perdite tra i flussi di aria calda e fredda. Questo improbabile presupposto consente di calcolare la massima efficienza delle unità CRAH effettuando un confronto equo tra sistemi CACS e HACS. Nella realtà, con i sistemi CACS o HACS si verifica sempre una perdita di aria fredda che richiede un maggiore flusso d'aria del ventilatore dell'unità CRAH rispetto a quello delle apparecchiature informatiche. Questo risultato è valido anche con unità CRAH con ventilatori a velocità variabile. L'equilibrio del flusso d'aria deve essere pari al flusso d'aria delle apparecchiature informatiche più la percentuale di perdita di aria dal sistema di contenimento, ad esempio il pavimento rialzato. Ad esempio, se le unità CRAH 3 forniscono 47 m /s (100.000 CFM) d'aria e le apparecchiature informatiche consumano 38 3 3 m /s d'aria (80.000 CFM), i rimanenti 9 m /s (20.000 CFM) devono tornare alle unità CRAH. fredda Le perdite di aria fredda si verificano quando l'aria fredda di mandata dell'unità CRAH si mescola con l'aria calda di ritorno dell'unità CRAH senza raggiungere gli ingressi delle apparecchiature informatiche. Perdite di aria fredda CRAH Perdite di aria calda Front Front Front IT IT IT Rack Rack Rack Tutta l'aria non utilizzata per raffreddare le apparecchiature informatiche rappresenta uno spreco di energia. Questa energia sprecata assume due forme: 1) energia del ventilatore per lo spostamento dell'aria; 2) energia della pompa per lo spostamento dell'acqua refrigerata nella serpentina dell'unità CRAH. La miscelazione di aria calda e fredda, inoltre, riduce la capacità dell'unità CRAH. Maggiore è il mescolamento dell'aria, maggiore è il numero di unità CRAH necessarie per rimuovere la stessa quantità di calore mantenendo contemporaneamente un'adeguata temperatura dell'aria in ingresso nelle apparecchiature informatiche. Per comprendere l'effetto della perdita di aria, l'analisi precedente è stata ripetuta utilizzando diverse percentuali di perdita di aria. A causa della maggiore energia del ventilatore necessaria per le unità CRAH supplementari, l'aumento di energia per il sistema CACS si è rivelato superiore a quello per il sistema HACS. Ciò è dovuto alla maggiore quantità di aria fredda che si mescola nel corridoio di aria calda con i sistemi CACS rispetto ai sistemi HACS. Il corridoio di aria calda nei sistemi HACS è influenzato solo dalle aperture per i cavi in ogni rack, mentre il corridoio di aria calda nei sistemi CACS è influenzato dalle aperture per i cavi nei rack, dalle aperture attorno al perimetro del Data Center e dalle aperture sotto le unità PDU. Ciò provoca una maggiore perdita di aria fredda di circa il 50% rispetto si sistemi HACS. Il risparmio energetico per il raffreddamento nei sistemi HACS e CACS rimane più o meno lo stesso. Schneider Electric – Data Center Science Center Rev 4 12 L'impatto del contenimento del corridoio caldo e freddo sulla temperatura e sull'efficienza del Data Center Riepilogo del confronto tra sistemi CACS e HACS La Tabella 3 riepiloga i sistemi CACS e HACS in base alle caratteristiche descritte in questo white paper. Le celle in verde indicano la scelta migliore per le specifiche caratteristiche. Tabella 3 Riepilogo del confronto tra contenimento del corridoio freddo e contenimento del corridoio caldo Caratteristica CACS Possibilità di impostare la temperatura dell'ambiente lavorativo a 24 °C (75 °F), ossia la temperatura interna di progetto standard Sfruttamento delle ore potenziali di funzionamento in modalità di economizzazione Temperatura accettabile per le apparecchiature non in rack No No No HACS Commenti Sì Con i sistemi HACS, è possibile impostare setpoint di raffreddamento più elevati, mantenendo contemporaneamente una temperatura dell'ambiente lavorativo di 24 °C (75 °F) e sfruttando le ore di funzionamento in modalità di economizzazione. L'incremento dei setpoint di raffreddamento nei sistemi CACS implica temperature improponibili nel Data Center. Ciò causa una sensazione negativa di chi entra in un Data Center così caldo. Sì Il numero di ore di funzionamento in modalità di economizzazione con i sistemi CACS è limitato dalla temperatura massima nel corridoio caldo (l'ambiente lavorativo) e dalle limitazioni della temperatura delle apparecchiature informatiche non in rack non collocate in un ambiente dedicato. Sì Con i sistemi CAS, la zona del Data Center sprovvista di contenimento si riscalda notevolmente a causa del contenimento dei corridoi freddi. È opportuno, inoltre, tenere conto del funzionamento ad elevate temperature delle apparecchiature informatiche perimetrali (ad es. librerie nastri) nella zona sprovvista di contenimento. Il rischio di surriscaldamento delle apparecchiature informatiche perimetrali aumenta con la riduzione delle perdite di aria fredda. Semplicità di implementazione con il raffreddamento dell'ambiente Sì No I sistemi CACS sono preferibili in caso di ristrutturazioni di Data Center con pavimento rialzato e con raffreddamento a livello di ambiente con ritorno immerso (che estrae l'aria calda di ritorno dall'ambiente). I sistemi HACS senza raffreddamento basato su file o controsoffitto richiederebbero una conduttura di ritorno particolare. Per ulteriori informazioni su questo argomento, consultare il white paper n. 153, Implementazione del contenimento dell'aria calda e fredda nei Data Center esistenti. Progettazione di Data Center di nuova realizzazione No Sì I costi di realizzazione di un nuovo Data Center con sistemi CACS o HACS più o meno si equivalgono. La scelta di un sistema HACS per un Data Center di nuova realizzazione migliora l'efficienza complessiva, l'ambiente lavorativo e i costi globali Considerazioni sui sistemi antincendio A seconda della posizione del Data Center, potrebbe essere necessario prevedere impianti di rivelazione e spegnimento incendi all'interno della zona chiusa dei sistemi HACS o CACS. Il principale meccanismo antincendio generalmente è costituito da sprinkler che si arrivano con il calore. Un sistema secondario spesso è costituito da sostanze gassose attivabili da rilevatori di fumo. Lo standard NFPA (National Fire Protection Association) 75 non esprime un'opinione sui metodi più adeguati ai sistemi HACS o CACS (sprinkler o sostanze gassose). Lo standard NFPA 75, tuttavia, riporta i due requisiti seguenti, applicabili sia ai sistemi HACS che ai sistemi CACS: • “Le unità AISS (Automated Information Storage System (AISS) con sostanze 3 combustibili e capacità di immagazzinamento aggregata superiore a 0,76 m devono essere protette con un impianto sprinkler automatico o con un sistema di estinzione con sostanze gassose ad ampia diffusione.”. Ciò è importante perché crea un precedente per la rivelazione e lo spegnimento degli incendi in un spazio chiuso nel Data Center. Schneider Electric – Data Center Science Center Rev 4 13 L'impatto del contenimento del corridoio caldo e freddo sulla temperatura e sull'efficienza del Data Center • “Gli impianti sprinkler automatici che proteggono le zone o gli ambienti informatici devono essere gestiti in conformità allo standard NFPA 25 per quanto riguarda l'ispezione, i test e la manutenzione degli impianti antincendio ad acqua.”. Nella pratica, in varie sedi i sistemi HACS e CACS con impianti di spegnimento a sprinkler e sostanze gassose sono stati installati e regolarmente approvati. La nota applicativa APC 159 fornisce ulteriori dettagli sulle problematiche e sulle procedure comuni per l'implementazione di impianti antincendio in ambienti con contenimento del corridoio caldo. Per i requisiti specifici delle varie sedi, rivolgersi ad AHJ. Tenere presente che qualunque plenum (cioè con pavimento rialzato o a controsoffitto) deve essere adeguato alla distribuzione dell'aria. Schneider Electric – Data Center Science Center Rev 4 14 L'impatto del contenimento del corridoio caldo e freddo sulla temperatura e sull'efficienza del Data Center Conclusioni Evitare la miscelazione di aria calda e fredda è fondamentale per qualunque strategia di raffreddamento efficiente del Data Center. Rispetto agli approcci di raffreddamento tradizionali, sia i sistemi HACS che i sistemi CACS garantiscono una maggiore efficienza e densità di alimentazione. Un sistema HACS di contenimento del corridoio caldo è più efficiente di un sistema di contenimento CACS del corridoio freddo, in quanto consente maggiori temperature del corridoio caldo e maggiori temperature dell'acqua refrigerata, garantendo un maggior numero di ore di funzionamento in modalità di economizzazione e notevoli risparmi sui costi dell'elettricità. I setpoint di raffreddamento possono essere più elevati, mantenendo contemporaneamente una temperatura confortevole nella zona del Data Center sprovvista di contenimento. L'analisi effettuata in questo white paper dimostra che con i sistemi HACS è possibile risparmiare il 43% sui costi energetici annui per il raffreddamento, corrispondenti a una riduzione del PUE annualizzato del 15% rispetto ai sistemi CACS, mantenendo la temperatura di 24 °C (75 °F) nella zona del Data Center sprovvista di contenimento; da ciò si evince chiaramente che in tutti i Data Center di nuova realizzazione conviene adottare una strategia di contenimento con sistemi HACS. Nei casi in cui il contenimento inizialmente non sia richiesto, per i Data Center di nuova realizzazione è opportuno prevedere la futura implementazione di sistemi HACS. Per i Data Center esistenti con pavimento rialzato e unità di raffreddamento perimetrali potrebbe essere più semplice e più conveniente l'implementazione di sistemi CACS. Per assistenza su questo argomento, consultare il white paper n. 153, Implementazione del contenimento dell'aria calda e fredda nei Data Center esistenti. Note sull'autore John Niemann è responsabile in Schneider Electric della linea di prodotti di raffreddamento di dimensioni limitate e dedicati alle file, e gestisce la pianificazione, il supporto e il marketing per tali linee di prodotti. Dal 2004 dirige la gestione di tutti i prodotti di raffreddamento APC InRow™. Vanta 12 anni di esperienza nei sistemi HVAC. La sua carriera è iniziata nel settore degli impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento nel mercato commerciale e industriale, concentrandosi su impianti personalizzati per il trattamento dell'aria e la refrigerazione, e sul recupero dell'energia e sulla filtrazione in ambienti critici. La sua esperienza nel campo HVAC include la progettazione di applicazioni, lo sviluppo, la gestione dei prodotti e le vendite di apparecchiature tecniche. John è membro di ASHRAE e The Green Grid, ed è laureato in ingegneria meccanica alla Washington University di St. Louis, nel Missouri. Kevin Brown è VP della divisione Schneider Electric dedicata alle strategie e alle offerte di soluzioni globali per Data Center. È laureato in ingegneria meccanica alla Cornell University. Prima di assumere questo ruolo in Schneider Electric, è stato direttore dello sviluppo marketing presso Airxchange, produttore di unità e componenti di ventilazione per il recupero energetico nel settore HVAC. Prima di entrare a far parte di Airxchange, ha ricoperto svariati ruoli gestionali in Schneider Electric, tra cui direttore del gruppo di sviluppo software. Victor Avelar è Senior Research Analyst presso il Data Center Science Center di Schneider Electric. È responsabile della progettazione di Data Center e della ricerca nel settore operativo; fornisce consulenze ai clienti sulla valutazione dei rischi e sulle procedure di progettazione finalizzate all'ottimizzazione della disponibilità e dell'efficienza degli ambienti dei Data Center. È laureato in ingegneria meccanica al Rensselaer Polytechnic Institute ed è titolare di un master del Babson College. È membro dell'AFCOM e dell'American Society for Quality. Schneider Electric – Data Center Science Center Rev 4 15 L'impatto del contenimento del corridoio caldo e freddo sulla temperatura e sull'efficienza del Data Center Risorse L'impatto dei corridoi caldi ad alta densità sulle condizioni di lavoro del personale informatico White paper 123 Implementazione del contenimento dell'aria calda e fredda nei Data Center esistenti White paper 153 L'uso di sistemi di contenimento dell'aria tramite condotti nei Data Center White paper 182 Visualizza tutti i White Paper whitepapers.apc.com Ricerca con tutte le applicazioni tools.apc.com Contattateci Per feedback e commenti relativi a questo white paper: Data Center Science Center [email protected] Se avete richieste specifiche sulla progettazione del vostro data center: Contattate il vostro referente commerciale Schneider Electric www.apc.com/support/contact/index.cfm Schneider Electric – Data Center Science Center Rev 4 16 L'impatto del contenimento del corridoio caldo e freddo sulla temperatura e sull'efficienza del Data Center Appendice: Presupposti dell'analisi Nell'analisi dei sistemi HACS, CACS e dei Data Center tradizionali con pavimento rialzato senza contenimento sono stati adottati i seguenti presupposti: • Dimensioni del Data Center: 11×22,6×3 m • Capacità del Data Center: 1.400 kW (senza ridondanza) • Ubicazione: Chicago, Illinois, Stati Uniti • Costo medio dell'elettricità: $ 0,12/kWh • Carico informatico totale: 700 kW • Densità dell'alimentazione: media 7 kW/rack • Quantità di rack e armadi informatici: 100 • Raffreddamento perimetrale con pavimento rialzato di 61 cm • Delta temperatura media tra i server: 13,9 °C (25 °F) • Aria in ingresso nei server con umidità relativa del 45% • Perdite di aria fredda del pavimento rialzato senza contenimento: 40% • Perdite di aria calda senza contenimento: 20% • Perdite di aria fredda del pavimento rialzato con sistema CACS: 0% • Perdite di aria fredda del pavimento rialzato con sistema HACS: 0% • Efficienza delle serpentine delle unità CRAH: 0,619 • Efficienza dello scambiatore di calore dell'economizzatore: 0,7 • Delta T di progetto dell'acqua refrigerata: 6,7 °C (12 °F) • Impianto di refrigerazione dedicato per il Data Center • COP refrigeratore: 4 a 50% del carico • Carico impianto acqua refrigerata: 49-52% a seconda dello scenario • Temperatura minima dell'acqua della torre: 4,4 °C (40 °F) limitata dal riscaldatore di bacino per impedire il congelamento • Range di progetto della torre di raffreddamento: 5,6 °C (10 °F) • Ventilatori delle apparecchiature informatiche a velocità costante (i ventilatori a velocità variabile incrementano i consumi energetici informatici in quanto la temperatura dell'aria in ingresso nelle apparecchiature informatiche supera una soglia impostata) • Raffreddamento sensibile al 100% (cioè senza bisogno di umidificazione o deumidificazione) Schneider Electric – Data Center Science Center Rev 4 17