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Domenica 14 Ottobre 2007 - Numero 31 Anche quest’anno, come alcuni di voi sono a conoscenza, ottobre è il mese della nostra presenza ad Isolo – Kenya. Isiolo è la città, dove le Suore della Congregazione di Santa Maria di Loreto, presenti nella nostra parrocchia fino a 2 anni fa, hanno una Missione, precisamente gestiscono una scuola materna ed una scuola primaria. Tutto questo è possibile grazie alla generosità di tante persone, che attraverso un contributo finalizzato alla costruzione e all’ampliamento delle strutture scolastiche ed alle adozioni a distanza di bambini, consentono di realizzare in futuro un nuovo modo di vivere, che si concretizzi attraverso una vita dignitosa e permeata da valori civili, culturali e morali. Le condizioni economico e sociali del luogo sono di arretratezza e di disagio. Basta qualche pioggia perché le strade diventino impraticabili, la corrente elettrica comincia ora ad essere portata in qualche zona, il resto del paese usufruisce in qualche caso di torce ed altri mezzi di illuminazione, mentre i villaggi intorno sono completamente privi di luce ed acqua. La povertà e la miseria sono notevoli e sono accentuate dal fatto che Isiolo è una località in aperta savana situata nel Nord del Kenya e distante circa 300/350 Km dalla capitale Nairobi. Qui c’è estrema scarsità di acqua, perché il fiume che scende dal monte Kenya si riversa sulla parte Sud, lasciando il Nord arido, con possibilità di solo qualche coltura agricola, tipo fagioli od altro. Nel periodo limitato delle piogge gli abitanti sono così costretti a spostarsi e, quando ci sono le condizioni, praticano un pò di pastorizia; parecchi, in questi tempi, tentano l’avventura delle grandi città e migrano verso di esse. Ma anche qui le condizioni diventano proibitive. La popolazione, tenendo conto dei villaggi circostanti e periferici, è indicativamente di 80.000 abitanti, di cui in età compresa tra 0 e 14 anni circa il 43%. Ecco quindi l’importanza delle scuole, di fornire una istruzione almeno primaria, di avviare a qualche tipo di lavoro, perché questo rimane lo strumento più adeguato come già è stato detto, per fornire capacità atte in futuro a migliorare il contesto di vita. I bambini, lasciati per strada e senza possibilità di scuola, diventano facile preda del furto, della droga, della prostituzione, in una parola della delinquenza minorile. Quanto abbiamo visto ci ha procurato non poca sofferenza. Di fronte a tutto ciò non è possibile non prestare attenzione e porgere così una mano; non si può rimanere indifferenti, sapendo che le necessità e gli interventi che si potrebbero fare sono molti. Per concludere vorremmo farvi partecipi del pensiero di Suor Loreta, responsabile della scuola: “Amici è bello avere il cuore aperto … la vera felicità non sta nel semplice ricevere bensì nel dare. Chi dona offre all’altro vita, speranza, sorriso.” Gli amici di Isolo IRAK - VITTIME CIVILI E PROFUGHI IN AUMENTO Diminuiscono le vittime in divisa, aumentano le morti violente dei civili in Iraq. I dati ufficiosi (quelli ufficiali, il governo iracheno non li rende noti da molti mesi) sul numero dei civili rimasti uccisi in Iraq in seguito ad attentati o a violenze conferma una tendenza in atto ormai da qualche mese. Nei trentuno giorni di agosto hanno perso la vita 1.773 civili, rispetto ai 1.653 di luglio e ai 1.241 di giugno: nel silenzio del governo a “parlare” sono le cifre fornite dai ministeri degli Interni, della Sanità e della Difesa. Secondo le stesse fonti il numero dei militari iracheni rimasti uccisi negli scontri con i ribelli è diminuito, passando da 224 a 87, non lontano dagli 81 soldati statunitensi caduti in combattimento. Dalla caduta di Saddam Hussein soltanto a maggio di quest’anno si sono avuti più morti tra i civili (1901). Aumentano le violenze, aumentano anche i rifugiati. Solo lungo il confine siriano, si stima che ogni giorno passino almeno duemila iracheni in cerca di salvezza. Tuttavia, la Siria sembra ora intenzionata a introdurre restrizioni sui visti di ingresso concessi agli iracheni, come comunicato dal ministro degli Esteri di Damasco alla sua controparte a Baghdad. Finora la Siria era stato l’unico Paese ad aver tenuto aperti i propri confini, contrariamente alla Giordania e agli altri Stati della regione. Ora però, il milione e mezzo di rifugiati iracheni già presenti sul territorio siriano inizia a pesare finanziariamente, né può essere di grande aiuto la decisione presa dal governo saudita di donare due chili di datteri a 33 mila iracheni tra i più indigenti. Un appello a “rompere il silenzio della comunità internazionale sulla crisi umanitaria in Iraq” e a fornire maggiori aiuti agli sfollati e ai rifugiati è stato lanciato del Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec) in una ‘Dichiarazione sull’Iraq e le sue comunità cristiane’ pubblicata durante la recente riunione del comitato esecutivo dell’organismo internazionale a Etschmiadzin, in Armenia. Secondo la dichiarazione, “più della metà della popolazione irachena vive nella povertà estrema, persino nella più totale indigenza”. Un iracheno su sei, prosegue il testo “è dovuto scappare da casa o dal paese” a causa del “regno della violenza imposto da gruppi armati, forze militari regolari e fazioni criminali”. Partendo dalla constatazione che “le strategie basate sull’uso della forza hanno portato il paese al caos”, il Consiglio ribadisce che “le Chiese non appoggiano le politiche fondate sull’occupazione” e chiede - in un’altra nota – "il ritiro delle truppe statunitensi dall’Iraq e l’implementazione di programmi politici, economici e di sicurezza multilaterali”. La sorte dei cristiani in Iraq – solo il 4% della popolazione ma il 40% dei profughi – “senza essere dissociata da quella delle altre comunità del paese, è fonte di preoccupazione per le Chiese nel mondo e un’incitazione a reagire” dicono i dirigenti del Cec, che con l’occasione congratulano i capi religiosi musulmani iracheni “per l'uso della propria autorità per limitare la violenza”. Suggeriscono infine una presa di posizione congiunta dei cristiani e dei musulmani “a favore della tolleranza e della coesistenza in Iraq. Sarebbe un messaggio potente per tutti gli iracheni, di qualunque fede religiosa”. Il Cec conta più di 300 Chiese e organizzazioni di tradizioni cristiane, in gran parte protestanti, anglicane e ortodosse. La Chiesa cattolica romana è “osservatrice” in seno al Consiglio ma è membro a pieno titolo della commissione "Fede e Costituzione". SOMALIA – SETTEMBRE - MOGADISCIO: SCONTRI ED ESPLOSIONI A Mogadiscio, riferiscono fonti locali, precisano che nelle ore notturne l’area è teatro di intensi combattimenti tra le forze somale e le milizie antigovernative. L’emittente radiofonica, ‘Radio Shabelle’, uno dei principali media del paese, sul suo sito internet mostra le immagini delle abitazioni colpite dai mortai. Altri quattro civili sarebbero rimasti feriti, invece, nella risposta lanciata dalle truppe etiopi a un lancio di mortai contro alcune loro postazioni nel quartiere settentrionale di Gupta. Omicidi mirati e scontri tra forze gover- QUANDO SEI NATO NON PUOI PIU’ NASCONDERTI REGIA: Marco Tullio Giordana ANNO: 2005 Dopo tre film rivolti al passato degli anni ’70, considerati come la preparazione, il “laboratorio” dell’Italia che ci ritroviamo oggi, Marco Tullio Giordana, unico italiano in concorso a Cannes, torna con un film sul presente. Il tema è quello scottante dell’immigrazione, della (in)capacità di ciascuno di noi di affrontare un fenomeno che cambia continuamente la fisionomia delle nostre città e il tessuto delle nostre relazioni. La storia è quella di Sandro, un ragazzino di dodici anni, cresciuto in una famiglia bresciana benestante. Il padre Bruno e la madre Lucia lavorano entrambi nella piccola impresa di famiglia. Durante una crociera in barca a vela nel Mediterraneo col papà e un amico, Sandro cade nottetempo in mare provocando la disperazione dei genitori che lo credono morto affogato. Ma non è così, Sandro è riuscito a salvarsi. Ormai giunto allo stremo delle forze, il ragazzino viene avvistato da un traghetto di migranti clandestini. Radu, un ragazzino romeno di diciassette anni che viaggia in compagnia della sorella minore Alina, si tuffa in mare contro la volontà degli scafisti e riesce a tirarlo a bordo. Il ritorno verso l’Italia, rappresenta per Sandro un percorso avventuroso quanto sconvolgente. Con l’aiuto dei suoi due nuovi amici romeni impara infatti a misurarsi con una realtà a lui totalmente sconosciuta, ad aderire alle legge di chi lotta per sopravvivere, a subire la prepotenza del più forte. Finalmente la nave riesce a raggiungere l’Italia, Sandro può riabbracciare i genitori, per i suoi compagni di viaggio invece, inizia il durissimo iter da profughi. Ma qualcosa dentro di lui è cambiato, un nuovo disincanto caratterizza il suo sguardo verso la vita. Fra le caratteristiche del cinema di Giordana, indubbiamente, una fra le più apprezzabili è la tensione narrativa che è in grado di innestare nei suoi film, che siano tratti da storie vere, vedi Pasolini, un delitto italiano e I cento passi, o saghe generazionali come La meglio gioventù, che regge le sei ore di racconto senza gravosità. In particolare la bellissima storia di Peppino Impastato, è un grande esempio di narrazione cinematografica di un fatto di cronaca. In queste pellicole, un linguaggio senza fronzoli, immediatamente intellegi- BIRMANIA - MYANMAR native e milizie di insorti avvengono quotidianamente a Mogadiscio. Secondo un bilancio stilato da una locale associazione dei diritti umani, nel solo mese di agosto queste violenze hanno causato la morte di almeno 200 persone, il ferimento di 400, nonché la fuga di quasi 20.000 civili. ALGERIA - SETTEMBRE - MIGLIAIA DI CITTADINI IN PIAZZA CONTRO TERRORISMO Migliaia di persone sono scese in piazza in Algeria, per protestare contro gli attentati che in settembre hanno colpito il paese, uccidendo circa 50 persone. Le manifestazioni principali hanno visto la partecipazione di numerose donne e bambini. Gli attentati sono stati rivendicati dall’Organizzazione di Al Qaida nel Maghreb (ex Gruppo salafita per la predicazione il combattimento Gspc). “Sì alla riconciliazione nazionale, sì alla democrazia, sì allo sviluppo e al benessere degli algerini e delle algerine, no alla violenza”, si leggeva su alcuni degli striscioni portati in piazza. Prendendo la parola al termine della più grande delle manifestazioni organizzate, il segretario dell'Unione generale dei lavoratori algerini ha sottolineato che "non c'è spazio in Algeria per il terrorismo. Il terrorismo porta solo sangue e recessione sociale ed economica". La politica di riconciliazione nazionale è stata lanciata dal presidente Bouteflika nel 1999 e prevede la concessione dell’amnistia ai militanti islamici pentiti che depongono le armi. La guerra civile che ha insanguinato il paese negli anni '90, causando la morte di circa 150.000 persone, cominciò dopo l’annullamento di elezioni vinte dal Fronte Islamico di Salvezza CIAD - IN VIGORE CESSATE IL FUOCO. GHEDDAFI: “AFRICANI INGANNATI DA GRANDI POTENZE” E’ in vigore un cessate-il-fuoco di tre settimane, termine previsto per la conclusione di un accordo di pace tra quattro gruppi ribelli attivi nell’est del Ciad e il governo di N’Djamena. Soddisfazione per l’intesa finora raggiunta è stata espressa da Gheddafi, che ha parlato alle delegazioni ciadiane presenti a Tripoli. Nella traduzione dell’intervento riportata da Alwihda, una nota emittente radiofonica ciadiana particolarmente vicina all’opposizione e ai movimenti ribelli, il presidente libico ha chiesto alle popolazioni africane in generale di “non farsi la guerra a vicenda” ma al contrario di essere solidali “di fronte all’avidità delle grandi potenze, in particolare in Ciad e in Sudan”. Gli africani, ha aggiunto, “sono stati ingannati e si sono lasciati coinvolgere in combattimenti che servono soltanto interessi di potenze straniere colonia- bile lascia libertà d’azione ad impeccabili prove del cast, a storie di grande impegno civile e coinvolgimento emotivo. Quando sei nato non puoi più nasconderti in parte abbandona questa strada, ha un respiro diverso rispetto agli ultimi due film di Giordana. Molto efficace e riuscita è la prima parte del film, come al solito Giordana offre un quadro di vita familiare e quotidiana molto vero, attori e dialoghi assolutamente credibili. Sandro che cade in mare, (e qui si cita elegantemente Lezioni di piano), la disperazione dei genitori e dell’amico costituiscono attimi di grande cinema per tutti, così come Sandro che riemerge e ritorna alla vita, dopo che una sorta di angelo “sporco” si è preso la briga di resuscitarlo. Il risveglio sulla bagnarola dei disperati rappresenta poi l’inizio di un viaggio metaforico in cui c’è una sorta di dicotomia che grava sulle due anime migranti: ritrovare la speranza in mezzo a chi è disperato, ritornare a casa accompagnato da chi la casa la lascia per sempre, riprendersi il proprio futuro fra chi il futuro deve costruirselo dal nulla. Un po’ di storia…. Nel XIX secolo, i britannici, dopo numerosi conflitti, conquistarono la Birmania che rimase sotto il dominio colonialista fino al riconoscimento dell’indipendenza, il 4 gennaio 1948. In quest’occasione, ad opera di Thakin Nu, capo socialista, venne costituita una democrazia parlamentare che sopravvisse fino al colpo di Stato del 2 marzo 1962; in seguito venne stabilito un sistema monopartitico, con il solo BSPP (Partito del Programma Socialista in Birmania) ad avere il potere. L’8 agosto 1988, in quella che verrà ricordata come la “Rivolta 8888”, a seguito di una crisi economica che portò la Birmania a far parte dei paesi del quarto mondo, centinaia di migliaia di persone marciarono per chiedere nuove elezioni; i soldati spararono sui manifestanti uccidendone a migliaia. Il 18 settembre 1988 un nuovo colpo di stato tentò di ristabilire l’ordine; la costituizione del 1974 fu rimpiazzata in favore di una legge marziale sotto il Concilio dello Stato per il ristabilimento dell’ordine e della legge (SLORC) con Saw Maung come presidente e primo ministro. Il governo militare cambiò il nome del paese da Birmania a Myanmar nel 1989. Alle elezioni del maggio 1990 la Lega Nazionale per la Democrazia (NLD) vinse nettamente contro il Partito di unità nazionale (NUP, il successore del BSPP) e un'altra dozzina di partiti più piccoli. I militari, tuttavia, non avrebbero lasciato i democratici governare, e continuarono a tenere i due capi del NLD, Aung San Suu Kyi (figlia di Aung San) e U Tin U, sotto gli arresti domiciliari in cui erano dall'anno precedente. La Birmania cominciò ad essere sotto la pressione internazionale e fu anche colpita da sanzioni economiche, particolarmente dopo l'assegnazione ad Aung San Suu Kyi del Premio Nobel per la pace. Saw Maung fu rimpiazzato da Than Shwe nel Sandro restituisce al mondo qualcosa che sembra davvero essere più grande del suo vissuto incontaminato di ragazzino fino ad ora impegnato a vivere esperienze comuni a tutti i suoi coetanei. Lo fa attraverso lo sguardo innocente di chi non sa bene cosa ci sia dietro quello che ha vissuto, cosa si debba fare per gli altri e per se stessi. A questo punto nel film qualcosa inizia a vacillare, è come se il bisogno di impegno civile strozzasse in qualche modo quello di raccontare un storia col risultato di accarezzare a tratti un innocuo buonismo di fondo e di perdersi qua e là senza trovare una soluzione narrativa decisiva. Certamente questa è una scelta, come quella di non cercare un vero e proprio finale, e come tale lascia in sospeso ogni giudizio di verità; ma a livello puramente soggettivo la sensazione è che Giordana, data l’entità della tematica affrontata non voglia più nascondersi in una regia silente, sottile involucro contenitore di attori molto più che meri esecutori, ma dire la propria in maniera decisa, con risultati quantomeno controversi. Quando sei nato non puoi più nasconderti rimane comunque un film necessario per il tema affrontato, assolutamente ammirevole per gli intenti e forte di una buona prova del cast. 1992 come presidente dello SLORC. Than Shwe moderò alcune regole sull'arresto di Aung San Suu Kyi, alla fine liberandola nel 1995, ma proibendole di lasciare Rangoon. Egli lasciò anche riunire l'assemblea costituente nel gennaio 1993, ma chiese che essa lasciasse comunque un importante ruolo politico ai militari in futuro. La Lega Nazionale per la Democrazia (NLD) alla fine lasciò l'assemblea, che fu sciolta definitivamente nel marzo 1996, senza fare una costituzione. Durante gli anni novanta, il regime militare dovette anche affrontare le insurrezione delle minoranze etniche lungo i confini. Khun Sa, un signore dell'oppio che controllava grandi parti dello Stato Shan, arrivò alla pace con il governo nel dicembre 1995 solo dopo le pressioni degli Stati Uniti. Dopo il fallimento dell'Assemblea Costituente di creare una nuova costituzione, le tensioni fra il governo e il NLD crebbero, così di conseguenza ci furono due decreti che imponevano misure restrittive ai democratici il 1996 e il 1997. Lo SLORC fu abolito nel novembre 1997 per essere rimpiazzato dal Concilio dello Stato per la Pace e lo Sviluppo (SPDC) ma fu solo un cambiamento apparente. Aung San Suu Kyi fu rimessa sotto arresto domiciliare dal settembre 2000 a maggio 2002, quando furono allentate le restrizioni. Le discussioni per la riconciliazione furono guidate dal governo, ma queste finirono in un punto morto e Aung San Suu Kyi fu di nuovo messa sotto arresti domiciliari in maggio 2003 dopo un'imboscata e tuttora non è in libertà. Il governo emanò un'altra serie di restrinzioni contro il NLD, arrestando gran parte dei suoi leader e chiudendo parte dei suoi uffici. La situazione in Birmania è la stessa anche oggi. Nel settembre 2007, i monaci protestarono pacificamente contro il regime invitando il popolo ad unirsi nelle dimostrazioni. La giunta militare rispose con la violenza: si sa per certo che ci sono stati dei morti tra monaci e giornalisti stranieri ma non ci sono stime sicure. Alcuni dei militari rifiutarono di sparare alla gente, anche se le proteste sono andate via via placandosi. ….e un po’ di storia del mercato….. In Italia, c'è chi sguazza a fare business sulla pelle degli altri. Invece di sospendere ogni rapporto economico con la giunta militare più feroce al mondo, le nostre aziende, e sono tante, troppe, fanno finta di niente proseguendo nella più totale impunità i loro affari. L'ultima lista aggiornata che la redazione di VITA si è procurata oggi dalla Cisl fa venire la pelle d'oca: nel 2007, il business tra l'Italia e la Birmania è superiore ai 120 milioni di euro. Sotto la voce “Totale importazioni lorde” appare la raccapricciante somma di 59.592.916 euro, mentre quella relativa alle esportazioni parla di 60.500.000 euro. Per quanto riguardo le importazioni, protagonisti di questo infausto giro d'affari sono 350 aziende italiane, tra cui balzano all'occhio nomi illustri come Oviesse (oltre 2,5 milioni di euro di importazioni che valgono al marchio di abbigliamento il quarto posto in classifica), l'ipermercato Auchan Spa (462.000 euro), Bulgarelli Gioielli Spa (385.000 euro) o la Fincantieri – Cantieri Navali Italiani Spa (poco meno di 100.000 euro). Poi ci sono i soliti “ignoti”, a cominciare dal numero uno della top list Italia: la Bellotti Spa, divoratrice del pregiatissimo Teak birmano con oltre 7 milioni di euro di legno importato. A ruota, trovano un posto al sole la Van Cleef & Arpel Logistics Spa (prodotti di lusso) con 4,8 milioni di euro, l'Italia Srl (4,3 milioni di euro), una vecchia conoscenza come la Margaritelli Italia Spa (legno per casa e infrastrutture) con 935.000 euro e così via. Sul versante esportazioni, la Danieli Officine Meccaniche Spa fa la parte del leone con oltre 55 milioni di euro di prodotti industriali esportati (settore acciaio). Insomma, tra teak, abbigliamento e pietre preziose, il made in Italy in Asia fa miracoli. Sarà contento il presidente della Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, nell'apprendere che centinaia di aziende italiane si fanno beffa dei diritti umani calpestati in Birmania. Per fortuna, le pressioni della società civile a volte danno ottimi frutti. Come ad esempio la decisione dell'agenzia di viaggi Astoi-Fiavet di sospendere tutti i suoi viaggi in Birmania. Non così invece Francorosso, Viaggidea, Viaggi del mappamondo, Rallo Luxury Travel, Sentieri di nuove esperienze, Gastaldi, Columbia Turismo, Hotelplan, Viaggi dell'Elefante, El Dimensione Turismo, Il Tucano Viaggi, Mistral e Settemari, tutte agenzie in continuo AFRICA - BIBLIOTECHE RURALI PER DIFFONDERE CULTURA “Biblioteche rurali per diffondere cultura e migliorare il livello educativo”: Gertrude Mulindwa, direttrice della Biblioteca nazionale ugandese, ha invitato governo e organizzazioni espressione della società civile a contribuire alla crescita dell’Africa orientale con la creazione di biblioteche nei centri rurali. Mulindwa ha guidato un gruppo di funzionari keniani e tanzaniani, sotto gli auspici dell’Associazione per lo sviluppo del libro nell’Africa orientale, alla visita di una biblioteca aperta di recente a Malongwe, nel fermento nel proporre soggiorni da favola nel paese asiatico (magari pure nel nord della Birmania, dove attualmente l'esercito birmano uccide, tortura e seppellisce i monaci contestatari al riparo dei turisti curiosi). Infine un discorso a parte per la Eni Saipem. Nel documento della Cisl, si legge che nel 1999 la Saipem Asia dichiarava: “Nell'offshore di Myanmar è stato completato per conto della Saipem UK il progetto Premier Oil Yetagun development field Productionplatform. Il contratto comprendeva le attività di trasporto e installazione dell'intera opera e ha impegnato la nave di sollevamento Pearl marine”. E ancora, sul versante acquisizioni: “per conto Ptt Petroleum Authority of Thailand il progetto Ratchaburi to Wang Noi Gas Pipeline in Tailandia, per ingegneria di dettaglio fornitura di materiali permanenti, costruzione e commissioning di un Gas Line System per il trasporto del gas dall'esistente Yadana Gas Pipeline alla futura Power station di Wang Noi. Il progetto prevede l'installazione di due pipelines lunghi rispettivamente 153 e 3 kchilometrti da 30” e 36” didiametro di nove valvole di linea di due Metering Station e del sistema Scada Supervisory Control and Data acquisition) e telecomunicazioni il contratto è stato acquisito dalla Saipem Asia Sdn in consorzio con Mitsui & co ltd.” Domanda legittima posta oggi dalla Cisl: “Oggi la Saipem ha accordi con la Gail India e con Oil and Natural Gas Corporation Limited per iniziative nel mar della Tailandia etc. E'ancora coinvolta con la Birmania?”. ! " # distretto ugandese di Mukono. Un esempio di come – ha sottolineato Mulindwa - grazie soprattutto all’opera di un volontario è stato possibile creare un luogo in cui i giovani possono prendere in prestito libri che altrimenti non potrebbero acquistare. “Se ci fosse una volontà dei governi in questo senso - ha concluso la direttrice della Biblioteca nazionale - nei centri rurali di Uganda, Kenya e Tanzania, potrebbero essere più facile migliorare gli standard educati rispetto a quelli attuali”.