Le villette di Ganda si completeranno
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Le villette di Ganda si completeranno
39 L’ECO DI BERGAMO VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Valli Seriana e di Scalve Villette nel valico di Ganda Tutti assolti, multa a ex sindaco Il Comune aveva concesso il permesso di costruire nel 2010 Ma il Wwf si era opposto. Nessun abuso, 700 euro a Dentella Aviatico TIZIANO TISTA Tutti assolti con formula piena, fatta salva un’ammenda all’ormai ex sindaco di Aviatico (700 euro) per non aver risposto nei tempi prescritti a una richiesta del Wwf: questa ieri mattina la decisione del Tribunale collegiale di Bergamo presieduto dal giudice Stefano Storto nei confronti delle sette persone finite a processo per la vicenda del cantiere delle villette nel valico di Ganda ad Aviatico. Si tratta dei due proprietari, Eugenio Noris (deceduto tra l’altro proprio circa un mese fa) e la moglie Felicita Merelli, di 75 e 69 anni; del direttore dei lavori Carlo Vescovi, 47 anni, e dell’esecutore materiale Roberto Noris, di 43; dell’allora sindaco di Aviatico e ieri unico «condannato» Stefano Dentella, 50 anni, del segretario comunale Giuseppe Ferrari, 64 anni, e dell’architetto Michele Villarboito, 43 anni, all’epoca consulente del comune e oggi primo cittadino: i primi quattro, assistiti dagli avvocati Piero Pasini e Matteo Anzalone, erano chiamati a rispondere di abuso edilizio, mentre gli altri, difesi dall’avvocato L’iter penale Le villette sul valico di Ganda, in territorio di Aviatico, contestate dal Wwf Ettore Tacchini, rispondevano di abuso d’ufficio. La vicenda La vicenda risale al 2009, quando i due coniugi Noris, proprietari di un terreno agricolo al valico di Ganda, avevano chiesto di poter realizzare tre villette per i figli, avendo l’intenzione di lasciare lo- ro l’azienda agricola familiare. Il Comune aveva concesso il permesso di costruire a gennaio 2010, sulla base della normativa regionale che, in caso di terreni agricoli, consente l’edificabilità solo di edifici per dipendenti in caso non vi sia altra disponibilità: concessione che il Wwf, rappresentato dall’avvocato Marco Pievani, ave- «Mercato agricolo e non solo» Ad Albino la spesa intelligente Albino Il 2014 è un anno speciale per il «Mercato agricolo» di Albino, l’iniziativa di agricoltura solidale, inserita nel progetto «Mercato e cittadinanza», che punta a valorizzare la tradizione e la cultura produttiva locali, ma soprattutto i prodotti agricoli a chilometro zero. Ricorre quest’anno, infatti, il quarto anno di attività e, per l’occasione, il titolo proposto è tenendo una seconda autorizzazione, integrata dall’iscrizione come imprenditore agricolo del proprietario: il Wwf aveva nuovamente bloccato tutto ricorrendo ancora al Tar e ottenendo un annullamento. Il Consiglio di Stato aveva però ribaltato la situazione, dando ragione ai proprietari del terreno e legittimando di fatto la possibilità di edificare: per i giudici sarebbero state presenti sia la qualifica di imprenditore agricolo (formalizzata da poco, ma di fatto già esistente, visto che l’azienda era operativa dal ’74), sia la mancanza di strutture preesistenti da usare come abitazioni per i dipendenti (sul posto esistevano solo locanda e trattoria collegate all’azienda, stalla ed edifici annessi). diverso, cioè «Mercato agricolo e non solo». Non solo quindi un’occasione per acquistare prodotti naturali e locali, ma anche per riflettere sul «consumo critico». L’appuntamento è per domani, dalle 8,30 alle 12,30, nel piazzale del municipio. In cabina di regia ci saranno tutte le associazioni che solitamente guidano la «spesa intelligente» degli albinesi, come il Gruppo di acqui- sto solidale (Gas) di Albino, l’associazione di commercio equo e solidale Amandla, l’associazione Bilanci di Giustizia, Legambiente, Slow Food Condotta di Bergamo, in collaborazione con il Comune di Albino. Non solo shopping L’apertura del mercato è alle 8,30. Negli stand sarà possibile acquistare, direttamente dai produttori della zona, formaggi, va contestato immediatamente (mancando anche la qualifica al proprietario di imprenditore agricolo), dato che la zona ricade nel Piano territoriale paesistico provinciale in quanto anche lungo rotte migratorie. A loro volta i proprietari, bloccato dal Tar quel permesso, vi avevano rinunciato, chiedendo e ot- Sulla vicenda amministrativa nel frattempo si era innestato anche, in base a un esposto fatto proprio dal Wwf, anche un procedimento penale, sostenuto dal pm Laura Cocucci: la Procura tra l’altro fin dall’inizio della vicenda giudiziaria aveva chiesto al giudice per le indagini preliminari - senza ottenerlo - il sequestro del cantiere delle villette. Il provvedimento di sequestro era arrivato solo dopo la decisione del Tar di Brescia di annullare anche il secondo permesso, e il cantiere - vista la pendenza del processo - era poi rimasto sotto sequestro (e quindi bloccato) anche dopo la decisione del Consiglio di Stato. Con la sentenza assolutoria di ieri il Collegio ha disposto anche il dissequestro del cantiere e la restituzione ai proprietari, che potranno quindi ora anche concludere i lavori, rimasti in sospeso. 1 ©RIPRODUZIONE RISERVATA La polenta e osèi in tivù è un piatto indigesto L a vetrina è quella della trasmissione «Geo» di Rai Tre e le bordate quelle di un fucile a pallettoni che spara (in senso figurato, ci mancherebbe) contro la tradizionale polenta e osèi, da secoli indiscussa star della nostra gastronomia. Nella puntata andata in onda giovedì 11 dicembre, il naturalista genovese Emanuele Biggi ha intervistato Filippo Bamberghi, guardia volontaria del Wwf Lombardia. A precedere il botta e risposta in studio un servizio dal Canada, dove a Windsor un gruppo di oriundi friulani ha cucinato lo scorso settembre una polenta da Guinness di circa 45 quintali, aggiornando un record che è stato anche bergamasco, grazie all’associazione Paolo Belli. I record vanno e vengono, così gli uccelletti che spesso nelle nostre Valli finiscono nel piatto con burro e pancetta. «Tutto assolutamente fuori legge – è l’esordio di intervistatore e intervistato – la direttiva europea è chiarissima: la polenta e osèi è vietata». L’assist per il proclama è arrivato come noto nelle ultime settimane, con il divieto approvato dal Governo di importare e vendere i piccoli uccelli (passeracei e becco fine). Cioè quelli (ce lo ricorda il sito della Regione, con tanto di logo Expo) ideali per la tenerezza delle loro carni. Su Rai Tre nessun confronto, pare scontato che la gastronomia debba giocoforza volgere al vegano, e «a volo d’uccello» si passa a bracconaggio, trappole e richiami da codi- Casnigo Un «Vertical Moment» per raccontare tante imprese fra terra e cielo. È in programma stasera, alle 20,45, nella sala cinema del nuovo oratorio di Casnigo la serata di proiezioni alpinistiche curata dai giovani del Cai Valgandino. «La nostra sottosezione – spiega il presidente Antonio Castelli – vanta attività importanti per le nuove generazioni. Poche settimane fa abbiamo festeggiato a Gandino i dieci anni del gruppo Koren Climb, legato alla falesia di Fontanei e alle pareti artificiali di arrampicata sportiva, ma abbiamo ottimi riscontri anche dalle proposte dell’alpinismo giovanile, che ruota la propria attività attorno alla baita del Monte Alto». Nel corso della serata a Casnigo verranno proposti alcuni filmati realizzati dai soci. Si parte con «Up North», realizzato in Norvegia da Davide Grimoldi e Diego Pezzoli, proseguendo con «Baba Jaga, l’artificiale moderno al Pinnacolo» di Diego Pezzoli. In programma anche «Strapiombanza Malefica-linea di misto sulla cima di Valmora» di Fulvio Zanetti e Mauro Gibellini, «Beyond good and evil-Aiguille de Pelerins Monte Bianco» di Fulvio Zanetti e «Via Koren-Presolana» di Davide Rottigni e Dario Nani. La serata è a ingresso libero. 1 G. B. G. salumi, vino, frutta, verdura, miele. In programma, poi, alle 10, un convegno outdoor, dal titolo «I mais tipici della Val Seriana, ieri e oggi», alla presenza di Franco Innocenti (Museo Etnografico della Torre di Comenduno), Giulio Visinoni (Cooperativa Cantiere Verde), Filippo Servalli (Associazione mais spinato). A seguire, alle 11, degustazione di due polente: al mais spinato e al mais rostrato. Saranno presenti gli studenti della Seconda L e Seconda S dell’Isis «Oscar Romero» di Albino, nell’ambito del progetto «Un mondo biodiverso è un mondo diverso». 1 Sala per endoscopia all’ospedale di Piario T. P. L’inaugurazione dell’endoscopia a Piario FOTO FRONZI Piario IL COMMENTO A Casnigo Vertical moment dei Giovani Cai Valgandino ce penale. Si ricorda la campagna «Crimini di natura» del Wwf che promuove una giusta battaglia per salvare da attacchi proditori rinoceronti, tigri, elefanti e gorilla. Verrebbe da dirsi d’accordo (per la lotta al bracconaggio diremmo un’ovvietà): la guerra è guerra per tutti, anche tordi, allodole e merli devono essere protetti. Azzardiamo un’idea: si potrebbe passare agli uccellini scappati. Sono definiti tali perché al posto dei volatili sono rimasti bocconi di carne. Già, ma chi osa poi uccidere manzi, vitelli, polli e maiali? E come la mettiamo con le pietanze esotiche a base di pesci e insetti che trasmissioni analoghe spesso mitizzano? Siamo uomini o…commensali? Giambattista Gherardi I tagli minacciano anche la sanità, ma l’ospedale di Piario non sembra destinato a chiudere. Le rassicurazioni sono giunte ieri mattina nel corso della presentazione dei nuovi spazi per l’endoscopia. «Non abbassiamo la guardia – ha detto il direttore generale dell’azienda ospedaliera Bolognini Amadeo Amedeo – ma se siamo in grado di mantenere la qualità che abbiamo raggiunto e teniamo i conti sotto controllo, questo è uno dei pochi ospedali che in Regione non rischia nulla. La capacità che abbiamo dimostrato e la posizione sono caratteristiche che mettono al sicuro questo ospedale». Il taglio del nastro per la nuova sala endoscopia digestiva rappresenta un vanto per la struttura ospedaliera. «È un servizio che assume importanza a livello regionale per le emergenze emorragiche intestinali – ha detto il direttore medico dell’ospedale Giacomo Corica – che riusciamo a gestire con un servizio di reperibilità di 24 ore su 24». I nuovi spazi Con i nuovi spazi si prevede un incremento dell’attività endoscopica non solo diagnostica (con la gastroscopia e colonscopia), ma anche per le procedure di riduzione di polipi, l’arresto di emorragie e per il primo intervento nel caso di perforazioni. Delle sette strutture della Bolognini, quattro sono attrezzate per l’endoscopia (Seriate, Alzano, Lovere e Piario); nei quattro centri ogni anno si eseguono più di 10.000 esami, la maggior parte di questi a Seriate. 1