lettera al wwf - Fondazione Le Madri
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lettera al wwf - Fondazione Le Madri
LETTERA PERSONALE ACCOMPAGNATORIA ALL’ISCRIZIONE AL WWF Spett.le WWF Mi sono iscritto al WWF e contemporaneamente ho avuto il pensiero di presentarmi con questo breve scritto, necessariamente sintetico. Mi interesso da 25 anni, cercando di essere il più coerente possibile nella pratica, di studi sulla via di conoscenza antroposofica, in particolare di “agricoltura biodinamica” e quindi delle sorti della Natura. “Obiettivo finale del WWF: prendersi cura della Terra”, così anch’io, ma il mio non è un obiettivo ma il “fondamento” della mia vita. La Terra (uomini, animali, vegetali e minerali) è un complesso di esseri concatenati fra di loro, che costituiscono il grande Essere vivente planetario, con un suo corpo fisico, una sua vita, suoi sentimenti e un suo Io. L’uomo ne è parte integrante, e finchè in passato il tutto era guidato da Esseri superiori esterni per raggiungere la completezza fisica umana, l'evoluzione procedeva armonicamente; ora che queste forze guida sono entrate nella sfera terrestre e quindi nella compagine umana, l’uomo, che ha conquistato libertà e responsabilità su tutto, o diventa un essere saggio, conoscitore ed etico per agire secondo le necessità del grande Essere planetario o diventa il peggior male della Terra, a rischio metastasi. Oggi l’uomo si ritrova di aver perduto l’antica saggezza delle grandi guide del passato, conquistato un'altissima intelligenza ma tragicamente accompagnata da stupidità, questa preoccupa moltissimo perché camuffata in normalità. Peggio, questa presunta normalità, alleata con l’egoismo, dominatore incontrastato oggi nel mondo, “forma” e informa” in modo incompleto e spesso falso. L’opera incessante di tanti uomini rivolta al bene della Terra, i quali coscientemente o per altissimo sentimento sentono di essere una cellula del grande organismo terrestre, una cellula però che ha grandi poteri d’intervento, è encomiabile. L’opera del WWF appartiene a questa schiera della speranza, a coloro che la Terra l’hanno “adottata”. Io opero in una cooperativa, LA FARNIA, attiva da 20 anni, che di questo ideale ne ha fatto il suo fondamento. Un riassunto delle sue attività lo potete trovare nel sito www.lafarnia.it . Sarei lieto di poter creare anche un collegamento col sito del WWF, se ciò fosse possibile e se i vostri organi dirigenti ritenessero affine l’attività FARNIA col WWF; come saremmo molto lieti di una vostra visita a Rolo, per conoscenza. L’Agricoltura biodinamica cerca di realizzare un’armonia fra le necessità alimentari umane e animali e le esigenze dell’intero Pianeta vivente. Ogni animale, ogni vegetale, ogni cristallo ha un senso nel tutto, nulla si è formato a caso ma è il risultato di una saggezza superiore; non vedere ciò dimostra superficialità verso gli esseri di natura, i quali ora possono trarre forza e fecondità solo dal vero e profondo interesse umano. L’uomo ha portato in se l’io, l’animale lo ha nella specie, uccidendo un uomo si compie un grave delitto, uccidendo un singolo animale no, seppur doloroso, soprattutto se questo è funzione alta per la vita umana, ma diventa delitto quando l’agire dissennato antropico ha come risultato la scomparsa di una specie . Ogni uomo se non percorre il sentiero della conoscenza di se stesso e del mondo, conoscenza sia materiale che spirituale, se l’uomo non domina il denaro con uno spirito sociale fraterno ma agisce con la sola potenza dell’egoità, egli continuerà a distruggere la Terra, gli altri e in definitiva se stesso. Avendo un’alta concezione dell’uomo mi dispiace epitetare tale comportamento umano come “cretino”. Quando visito quella perla di città che è Mantova, provo compassione per quegli uomini che vi vivono in agiatezza senza rendersi conto di essersi contornati da una fognatura: tutt’intorno ai laghi sono disseminati cartelli da decenni che avvertono “divieto di balneazione e pesca”. Ecco cosa intendo per “cretinismo”, la più grave malattia del mondo moderno. Lo so bene che non è una novità per il WWF. "Condivido a pieno titolo lo sforzo comune per una qualità di vita migliore". Con ammirazione per il vostro lavoro Gianni Catellani ROLO 7 Luglio 2000 Se l’uomo conoscesse sé stesso capirebbe anche le foreste