quotatura

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Quotatura
Un oggetto viene completamente definito dalla descrizione della forma, delle
dimensioni, dello stato superficiale e del materiale.
Non deve essere confusa la quotatura con la scala del disegno: le quote indicano
sempre le lunghezze reali dell’oggetto espresse in millimetri e sono indipendenti
dalla scala.
Per quanto concerne il disegno di officina, le quote devono essere complete e
prontamente utilizzabili dall’esecutore, senza che questi sia costretto a dedurle
mediante calcoli o rilievi.
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PROF. MANUELA PISCITELLI
La quotatura completa di un oggetto è di solito limitata al disegno di particolare
(disegno di un componente singolo), mentre, in genere, i disegni di assieme riportano
solamente poche quote (ingombri complessivi) o non ne riportano affatto.
La quotatura di un disegno si realizza indicando un insieme di quote necessario e
sufficiente al completo dimensionamento dell’oggetto rappresentato. Quote ridondanti
(ricavabili per somma o differenza di altre quote) possono essere indicate in modo
particolare per facilitare la lettura (quote ausiliarie).
Una quota esprime
- la misura di un elemento, oppure
- la misura della distanza tra due elementi.
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La quotatura può essere diversa in funzione della finalità del disegno
– QUOTATURA FUNZIONALE (per il montaggio dei particolari)
– QUOTATURA TECNOLOGICA (per la lavorazione dei particolari)
– QUOTATURA DI COLLAUDO (per la verifica dei particolari prodotti)
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Le linee di misura debbono essere parallele alla direzione secondo cui si effettua la
misura ma non devono coincidere né con assi, né con linee di contorno e di riferimento;
inoltre devono riferirsi esclusivamente a dimensioni che nel pezzo risultano parallele al
piano di proiezione e quindi non relative a dimensioni di parti viste di scorcio
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Vari tipi di frecce terminali:
i due tratti della freccia possono formare un angolo compreso tra 15° e 90°.
Quando la freccia è chiusa può essere completamente annerita.
In uno stesso disegno si devono utilizzare frecce dello stesso tipo.
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Per migliorare la chiarezza, le linee di riferimento possono essere inclinate
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Le linee di misura devono essere poste
esternamente al disegno del pezzo e,
per quanto possibile, non attraversare
zone sezionate né intersecarsi tra di
loro
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Quando si debbano riportare più quote successive e manca lo spazio, si può
sostituire alla freccia un punto oppure si può porre la freccia esternamente
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Le linee di misura devono essere tracciate interamente, anche se si riferiscono ad
elementi rappresentati con interruzioni
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Convenzioni particolari di quotatura per:
angoli,
archi,
corde
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Diametri: la quotatura di diametri di circonferenze rappresentate in pianta può
essere effettuata in uno dei due modi di figura
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Se le circonferenze non sono rappresentate in pianta, la quota del corrispondente
diametro è preceduta dal simbolo φ
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Raggi: le quote di raggi sono precedute dal simbolo R; nel caso di raggi di raccordo non
viene indicato il centro dell’arco
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Le parti sferiche sono quotate mediante il diametro o il raggio, preceduti dai simboli
S∅ o SR rispettivamente (S può essere sostituito dall’indicazione estesa “sfera”)
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Quando in un disegno compaiono elementi ripetuti equidistanti o regolarmente disposti
possono essere adottate indicazioni semplificate
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Sono possibili i seguenti sistemi di quotatura:
– quotatura in serie (o in catena): si usa quando hanno importanza prevalente le
distanze tra elementi contigui e gli errori costruttivi (ed il loro accumulo) non hanno
grande influenza; non vengono stabiliti elementi di riferimento
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Sono possibili i seguenti sistemi di quotatura:
– quotatura in parallelo: si usa quando più quote aventi uguale direzione hanno un’unica
origine di riferimento; con questo sistema si evita di sommare gli scostamenti delle
diverse quote, rimanendo la possibilità di stabilire tolleranze indipendenti
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Sono possibili i seguenti sistemi di quotatura:
– La quotatura combinata è un sistema che comprende sia la quotatura in serie sia
quella in parallelo. Viene utilizzata quando il pezzo da quotare presenta più di un
elemento di riferimento.
Si tratta del sistema più frequentemente utilizzato nei disegni.
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La quotatura funzionale mostra il ruolo che la parte ha nell’assieme e
non è riconducibile, in generale, ad uno schema prefissato di quotatura
(ad es. serie o parallelo).
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Aspetti critici per la Quotatura Funzionale
1. Richiede la comprensione del funzionamento dell'assieme e la capacità di sviluppare
l'analisi funzionale.
2. Le norme precisano che è necessario quotare secondo la funzione, ma non forniscono
sufficienti indicazioni. Solo la norma francese AFNOR E04- 550-1983 è specifica per la
quotatura funzionale.
3. I sistemi CAD attualmente non sono in grado automaticamente di realizzare la
quotatura funzionale
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La quotatura funzionale di ogni parte è legata all'architettura di prodotto.
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Definizione e fasi della quotatura funzionale
La Quotatura Funzionale è la quotatura di definizione delle caratteristiche geometriche
di un pezzo, che garantisce il compimento della funzione per cui è stato ideato, senza
stabilire a priori il suo processo di fabbricazione.
È composta da:
•quote relative a caratteristiche critiche per la funzionalità;
•tolleranze.
La quotatura funzionale può essere effettuata solo se è noto l'assieme in cui il pezzo da
quotare svolge una specifica funzione.
Fasi del processo della Quotatura Funzionale
•Definire completamente i requisiti funzionali dell'assieme.
•Identificare le superfici che sono legate direttamente alla condizione funzionale e
definire tutte le condizioni funzionali indipendenti.
•Fissare vincoli misurabili per ogni caratteristica (ad es. relativi a giochi minimi e
massimi).
•Identificare l'insieme minimo di quote che permette il soddisfacimento dei RF (flusso
funzionale).
•Assegnare le tolleranze alle quote funzionali.
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In questo esempio abbiamo un componente con due fori filettati (1) che deve
accoppiarsi alla base (2) attraverso due viti (3). I requisiti funzionali di questo
assieme sono i seguenti:
• che i fori passanti del particolare 2 consentano un agevole passaggio delle
viti (la quota F è funzionale);
• che l’interasse tra i fori nei due particolari sia identico (la quota F’ è
funzionale);
• che la larghezza della scanalatura nel particolare 2 sia uguale alla
larghezza del componente 1(la quota F’’ è funzionale)
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