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» politica » CONTRO OGNI DITTATURA
IL GRANDE DITTATORE
di CHARLIE CHAPLIN
IL PROBLEMA FILOSOFICO:
TOTALITARISMO
E DEMOCRAZIA
La crudeltà del totalitarismo filtra
dalla rappresentazione caricaturale
e comica di Chaplin. Le ambizioni
del dittatore del film, Adenoid Hynkel (che simboleggia Adolf Hitler),
vengono ridicolizzate nella celebre
scena in cui il personaggio gioca
con un enorme pallone a forma di
mappamondo che alla fine gli
esplode in faccia. Il discorso finale
della pellicola esalta la democrazia come regime che esprime l’amore e la libertà, contro il totalitarismo basato invece sulla schiavitù e sull’odio.
IL FILM
TITOLO ORIGINALE The Great Dictator
REGIA Charlie Chaplin
INTERPRETI Charlie Chaplin, Paulette Goddard, Jack Oakie
GENERE Commedia
DURATA 120 minuti
PRODUZIONE Usa, 1940
DISTRIBUZIONE DVD Warner Bros
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» politica
IL REGISTA
tatore della Tomania, Adenoid
Hynkel, che attua una politica
sempre più antiebraica. Entrambi
i personaggi sono interpretati da
Chaplin. Hannah, la vicina di cui
il barbiere è innamorato, si rifugia
in Ostria, ancora libera. Anche il
barbiere si reca in questo paese,
proprio quando le truppe della
Tomania preparano l’invasione.
Per la forte somiglianza tra i due
uomini, il barbiere viene scambiato per il dittatore e posto alla
testa delle truppe. Arrivati nella
capitale, davanti a una piazza
gremita di militari e di gente, il
barbiere tiene un comizio nei
panni di Hynkel, rivolgendo alla
nazione occupata un discorso di
amore e speranza che raggiunge
anche Hannah, la cui fattoria è
stata invasa dai soldati.
Sir Charles Spencer Chaplin Jr.
(1889-1977), in arte Charlie Chaplin, è stato uno dei più importanti attori e registi della prima metà
del Novecento, dominando in particolare l’età del cinema muto grazie alla sua straordinaria mimica.
Il suo personaggio più noto, a volte usato per antonomasia per indicare l’artista, è Charlot «il vagabondo», che è anche il titolo di
uno dei primi film (1916) realizzati da Chaplin come regista, oltre
che come interprete. Altre pellicole indimenticabili sono: Il monello
(1921), Il circo (1928), Luci della
città (1931), considerato il suo capolavoro, seguito dall’ultimo suo
grande film del cinema muto,
Tempi moderni (1936). Il periodo
del cinema sonoro comprende tra
gli altri Il grande dittatore e Luci
della ribalta (1952). Nel 1952 Chaplin è accusato di filocomunismo,
in seguito al dilagare del maccartismo, e si trasferisce in Europa dove realizza due film e produce la
versione sonora di altri, tra cui Il
circo e Il monello.
MOTIVI DI INTERESSE FILOSOFICO
La parodia del totalitarismo unisce motivi politici e psicologici:
alla dittatura sono associati caratteristiche della personalità e sentimenti negativi, mentre alla democrazia sono collegati tratti opposti, come la tolleranza, l’amore
per gli altri, il desiderio di una felicità universale. Il contrasto tra
questi due mondi si esprime a livello individuale nella contrapposizione, a tratti comica, tra
l’egoismo di Hynkel e Benzino
Napoleoni, dittatore della Batalia,
LA TRAMA
Chaplin realizza questa celebre
parodia della dittatura nazista nel
1940, quando sembra che questo
regime debba conquistare l’Europa. Il film segue le vicende parallele di un barbiere ebreo e del dit-
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CONTRO OGNI DITTATURA «
In una piazza di Vienna, il sosia
di Hynkel è chiamato a pronunciare il discorso della vittoria,
che, diffuso per radio in tutto il
paese, giunge anche alle orecchie di Hannah.
e l’altruismo del barbiere. Viene
quindi sollevato il problema del
rapporto tra personalità e regime
politico: in che misura la nostra
personalità può essere influenzata
dal regime politico in cui viviamo?
RIFERIMENTI FILOSOFICI
Le immagini e i concetti
La corrispondenza tra regime politico e virtù individuali ricorda
Platone, secondo il quale a ogni
tipo di governo corrisponde un tipo d’uomo: la tirannia, in particolare, porta all’emergere delle
passioni peggiori, degli istinti
animaleschi presenti in ciascuno.
La prospettiva di Chaplin è chiaramente di tipo utopistico e lo ricollega alla grande tradizione
che, muovendo da Platone, arriva a Tommaso Moro e a Erasmo,
poi all’Illuminismo e a Rousseau, fino alle utopie del Novecento, dalla scuola di Francoforte a
Ernst Bloch.
Il discorso del barbiere-Hynkel
può essere suddiviso in tre parti,
che toccano registri espressivi diversi. La prima parte, l’arringa urlata, in stile hitleriano ma con
contenuti opposti, si conclude
con l’appello paradossale, date le
circostanze: «Soldati, in nome
della democrazia, siate tutti uniti!». È la parte più esplicitamente
politica. Segue la reazione della
folla al discorso: una grande, entusiastica ovazione di chi, evidentemente, non ha prestato attenzione ai contenuti, ma unicamente all’enfasi formale e all’apparato
ritualistico che caratterizzava il
nazismo e il fascismo. Infine, il discorso utopistico ma soprattutto
poetico di chiusura è rivolto direttamente a Hannah, che lo ascolta
in un paesaggio bucolico.
LA SEQUENZA
[1.56.40 - 1.58.35]
Il contesto
Sono le scene finali del film.
Chaplin, scambiato per Hynkel,
invade l’Ostria alla testa del suo
esercito. Le truppe tedesche arrivano anche nella fattoria in cui
lavora Hannah e un soldato, di
fronte alla sua resistenza, la colpisce gettandola in terra.
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» politica
Per la comprensione e la rielaborazione
» Individua nella prima parte le tesi politiche del barbiere-Hynkel
e le argomentazioni che le sostengono.
» Spiega la reazione della folla.
» Descrivi con almeno tre aggettivi le espressioni successive del volto
di Hannah durante il discorso del barbiere-Hynkel.
Dal film ai concetti
» Definisci i seguenti concetti, prima in termini puramente filosofici e
poi con riferimenti concreti al modo in cui sono presentati nel film:
totalitarismo, dittatura, democrazia, utopia.
Spunti di discussione
» Che cosa pensi del rapporto tra sistema politico e personalità? Ti
sembra probabile che la dittatura plasmi comportamenti e modi
d’essere diversi rispetto a quelli determinati dalla democrazia? Se sì,
da che cosa può dipendere questa correlazione? Se non sei d’accordo
con questa tesi, argomenta la tua posizione. In entrambi i casi, cerca
di far riferimento a esempi tratti dalla storia.
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