Newsletter "Lean Production" Autore: Dott. Silvio Marzo

Transcript

Newsletter "Lean Production" Autore: Dott. Silvio Marzo
Newsletter "Lean Production"
Autore: Dott. Silvio Marzo
Il concetto di "Produzione Snella" (Lean Production) si sta rapidamente imponendo come uno degli
strumenti più moderni ed efficaci per garantire alle aziende la flessibilità e la competitività che il
moderno mercato richiede.
Lo scopo di questa breve presentazione è di illustrare - senza alcuna pretesa di completezza - i
principi base della metodologia.
Innanzitutto: in che senso, snella? Per esprimere il concetto in modo sintetico ma efficace, si
potrebbe dire che l'azienda che produce in modo "snello" è quella che riesce a utilizzare la metà
delle risorse finora impiegate; quindi:
• 1/2 dello sforzo umano
• 1/2 dello spazio
• 1/2 degli impianti
• 1/2 delle scorte
• 1/2 degli investimenti
• 1/2 delle ore di ingegneria
• 1/2 del tempo di sviluppo dei nuovi prodotti
Come ottenere questo ambizioso risultato? La risposta della Lean Production è semplice:
eliminando gli sprechi che caratterizzano qualsiasi processo produttivo e che, per utilizzare un
modello introdotto da Taiichi Ohno, possono essere raggruppati in 7 grandi categorie.
• Sovraproduzione;
• Tempo;
• Trasporto;
• Perdite di processo;
• Scorte;
• Movimenti;
• Prodotti difettosi.
La riduzione degli sprechi, va da sé, non è un semplice obiettivo produttivo, ma influisce
direttamente sulle strategie commerciali e sulla competitività dell'impresa.
In effetti, la Produzione Snella può essere vista come una componente di una più ampia strategia
di "Sistema di Produzione Globale" (Global Production System, GPS), finalizzata ad aumentare il
valore aggiunto attraverso la rimozione degli sprechi.
Pag. 1 di 4
Newsletter "Lean Production"
Autore: Dott. Silvio Marzo
Global Production
GLOBAL
PRODUCTION
Sistema
SISTEMA
TRADIZIONALE
S
t
Attrezzaggi
Guasti
Attrezzaggi // Guasti
/
Avviament
Avviamenti
i
Lavorazione
Rilavorazion
Rilavorazioni
i
Attrezzaggi
Guasti
Attrezzaggi
/
Avviament
Avviamenti
i
Rlavrazi
Rilavorazioni
Lavorazione
In un certo senso, si potrebbe affermare che il principio base del GPS è quello di ottenere continui
miglioramenti senza aggiungere nulla (soldi, personale, scorte, spazi, macchinari), ma con un solo
obiettivo: nessuno spreco.
Facendo della riduzione dei costi il proprio obiettivo, anche il concetto di "prezzo" (del bene o
servizio offerto al Cliente) è destinato a modificarsi.
Nella visione tradizionale, il prezzo è una variabile dipendente dal costo e dal profitto (prezzo =
costo + profitto): in quest'ottica, il profitto non è altro che la meritata ricompensa per il lavoro svolto.
Con la visione GPS, invece, è il profitto a diventare una variabile dipendente (profitto = prezzo costo). Questa ridefinizione vuole sottolineare come il prezzo non sia una variabile definita
dall'azienda, ma imposta dal mercato; pertanto, il profitto sarà tanto maggiore quanto più l'azienda
riuscirà a ridurre gli sprechi. In questo modo, il miglioramento continuo diviene il vero strumento
per aumentare la propria competitività nei confronti dei concorrenti.
Il concetto è meglio illustrato dal grafico seguente, il quale mostra le due opzioni possibili per
aumentare i profitti: aumentare il prezzo di vendita (A) - a scapito però della competitività aziendale
- oppure ridurre i costi (B) mantenendo inalterata, anzi aumentando, la competitività.
Prezzo
Profitto
Costi
(A)
(B)
Pag. 2 di 4
Newsletter "Lean Production"
Autore: Dott. Silvio Marzo
Possiamo analizzare un illustre modello di "Global Production System": quello TOYOTA. Lo
schema sintetizza gli strumenti utilizzati dall'azienda giapponese per perseguire la riduzione degli
sprechi.
Global Production System TOYOTA
 Produzione al "Takt Time"
 Produzione "One Piece Flow"
 Produzione "Pull" (tirata)
Principi del Lean Thinking
 Identificare il flusso di valore
 Dare flusso al valore
 Il Cliente tira il valore
 Eliminare gli sprechi
Risultati
 Ricercare la perfezione
 Produrre di più con meno
 Risposta più veloce al Cliente
 Migliore qualità
 Uso più efficiente delle risorse
(spazi, attrezzature, persone)
Come si vede, i principi della Lean Production diventano quindi un supporto fondamentale nel
raggiungimento dei risultati del Global Production System.
Quali siano i vantaggi tangibili che si possono ottenere con la Lean Production è facilmente
schematizzabile nei grafici seguenti, in termini di aumento della produttività, riduzione del leadtime, aumento dell'indice di rotazione dei magazzini e utilizzazione del capitale.
Pag. 3 di 4
Newsletter "Lean Production"
Autore: Dott. Silvio Marzo
Lead Time
Produttività
40
36
165
30
150
20
100
10
4
50
0
Rotazione magazzino
Utilizzazione del Capitale
250
200
160
150
150
100
100
50
50
Da quanto detto sopra non emerge nulla circa gli strumenti operativi effettivamente messi in atto
dalla Produzione Snella per raggiungere i suoi obiettivi.
Desideriamo solo sottolineare come la Produzione Snella si inizi a costruire anche dalle cose più
semplici, quali, ad esempio, l'organizzazione fisica delle luogo di lavoro. Il cosiddetto sistema "5S"
(uno degli "strumenti" della Produzione Snella") schematizza i passi da seguire per analizzare e
razionalizzare le postazioni di lavoro.
Sistema 5S - ORGANIZZAZIONE DEL POSTO DI LAVORO
Maggiore Qualità
1. SELEZIONARE
Separare ciò che è
necessario da quello
che non lo è
2. SEMPLIFICARE
Creare un posto per
ogni cosa
Minori costi
Servizi affidabili
5. AUTO DISCIPLINA
Rispettare gli
standard
4. STANDARDIZZARE
Documentare gli
accordi fatti durante
le precedenti fasi
Maggiore sicurezza
3. SPAZZARE
Tenere sotto controllo
visivamente e
fisicamente l'area di
lavoro
Più elevato tasso di
disponibilità
Diversificazione di
prodotto
Pag. 4 di 4
Newsletter "Lean Production"
Autore: Dott. Silvio Marzo
Altro intervento Lean, di facile comprensione ma di realizzazione più complessa, è quello che da
una situazione di flusso lungo e caotico (diagramma di flusso a spaghetti - notevoli sprechi) porta a
un flusso essenziale
e senza ritorni e sovrapposizioni (flusso snello). Vedi seguente
rappresentazione grafica.
SPAGHETTI CHART
Prima del
Lean
LEAN FLOW
Dopo il Lean
Pag. 5 di 4