1 - Bibliografia del Parlamento italiano e degli studi elettorali
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1 - Bibliografia del Parlamento italiano e degli studi elettorali
lìLLLK COMMISSIONI PARLAMENTARI D'ÌNCHIESTA K IH VLCUNE ALTRE RIFORME L 1 GOVERNO p i: it G. Ì»E%'1!VCRL\KI DKPUTAM) vaUiable priuleye of the PariiuaietU; t( corrccts abiiscs, it reforius uiakiiiniuislrdUon, ami Mrenythcns those e^laIjlislimcnts vvhiuh il niay seeni fur Ihc lime 1.) bhalvp. Lonn JOHN IICSSELL, Hui.-r-i-: ot (JoM.Mo»-, -2(j J;tn. l-S^r.. 1- ( U E N Z R STAMPERIA R E A L E I8<36. s s t; B. Le inoliieste parlamentari sono u n a parte essenziale nei gOA^erni rappresentativi. Facendoci a ragionare brevemente delle commisb sioni parlamentari d'inchiesta, ne pare di non far cosa al tutto senza utilità, perocché cosiffatte commissioni sono neirorganismo dei sistemi costituzionali una parte principalissima, senza della quale è impossibile che rettamente possa funzionare un governo parlamentare. Le commissioni d'inchiesta nell'amministrazione della C-osa pubblica sono o governative, o parlamentari; cioè sono istituite o dal potere esecutivo, o da uno dei due rami del Parlamento. Noi qui non intendiamo di ragionare delle prime, che pur importan tissime sono, e delle quali speriamo poterci intrattenere altra volta, ma ci restringeremo a ragionar solo delle seconde. Mal si farebbe un concetto dell'importanza delle commissioni parlamentari chi ponesse mente, senza j _ » • 4 più, al modo come no rarissimi casi, che furono instituite, funzionarono fra noi o in Francia. Per conoscere qual parte esse hanno in un governo rappresentativo, bisogna andare a ricercarle presso quel paese, ove il governo parlamentare per modo, a poco a poco, è addivenuto essenza, e direm quasi, natura della nazione, che sarebbe impossibile che vi si governasse altrimenti. Toccheremo però, come queste commissioni operino in Inghilterra, il solo paese ove possiamo studiare in un lunghissimo corso di anni, come le istituzioni rappresentative si sieno venule svolgendo, formando la nazione più prosperevole e potente della moderna civiltà. Nel ricercare la storia costituzionale di quel popolo, massime ne' tempi delle grandi riforme da noi non lontani, chiaro si vede quanto quelle commissioni abbiano contribuito a rendere veramente utile a quella nazione l'opera dei Parlamenti, e come non poco abbiano concorso a far popolari, e generalmente accette, le instituzioni rappresentative, raffermando nella coscienza universale, in mezzo a tanto ardore di miglioramenti sociah di tutte le classi, non poter esservi altro sistema poHtico qualunque, che piìi agevolmente potesse condurre al maggior benessere di tutti. Mai è sorto presso quella fortunata nazione il funesto dubbio, che nella natura stessa di certi governi, e non nel loro cattivo ordinamento fosse da vedere l'origine di certi mali, com'è avr / -.^ j> i) venuto presso altre nazioni, che noi purtroppo, sconsigliatamente, prendiamo sovente ad imitare. Onde da principio nelle popolazioni l'indifferenza, quindi il malcontento, e da ultimo un tal quale scetticismo politico universale, la pessima delle piaghe sociali, che conducendoci a ricercare il bene ne'grandi e subitanei mutamenti, è spesso la cagione primaria di dannose risoluzioni, e non di rado della perdita della libertà, se non pur di peggio. Ogni forma di governo ha la sua indole e natura e, secondo quest'indole e natura, vuol essere ordinato e costituito ; facendo altrimenti corri il pericolo di corromperlo e snaturarlo, ed anziché renderlo duraturo, e farne istrumento principaiissimo, quale dev'essere, di prosperità nazionale, tu lo rendi poco stabile, e ne fai un organo necessario di agitazione e di malcontento universale. Quelli che affermano,che in Francia non slamai alli^ gnato il governo parlamentare, perchè vi è stato sempre snaturalo, e che queir ibrido sistema, più che altre cagioni, sia stato la causa precipua di tanti sconvolgimenti, certo non vorrem dire che vadano lontani dal vero, se compareremo la storia della Francia con quella dell'Inghilterra, ove si sono compiute grandissime rivoluzioni sociali, economiche e poUtiche senza che da secoli vi sia stato mestieri di alcun mutamento di stato; perocché il governo rappresentativo in Inghilterra, anzi- 6 che contrariare, ha aiutato quelle grandi rivoluzioni, che tanto hanno contribuito al benessere ed alia civiltà di quel popolo. I quali diversissimi risultamenti derivano principalmente, a nostro avviso, dal modo come il governo parlamentare è stato ordinato presso quelle due nazioni. Non vi ha alcun dubbio, che essendo l'essenza e la missione del governo rappresentativo di governare solo a vantaggio dell'universale, sia necessario di studiare accuratamente i bisogni delle popolazioni per poterli soddisfare coi più acconci ordinamenti. Ne potendo esservi altro scopo in cosiffatti governi, ove non si vogliano corrompere. è facile avvantaggiarsi di qualsiasi mezzo d'informazione. Ben altri governi possono temere, qualche volta, di trovarsi innanzi alla verità; non il governo rappresentativo, che deve sempre ricercarla come l'unica face, che possa condurlo a compiere la sua naturai missione. Quindi la convenienza e la necessità in questi governi di appigliarsi ai mezzi i più efficaci per ricercare i veri bisogni della nazione, ed i modi più accomodati a soddisfarli. La vera natura di tali governi sta in questi studi ed in queste ricerche; studi e ricerche, che hanno il doppio scopo, 0 di modificare gli ordinamenti esistenti, o di sindacare il potere esecutivo, ove mai se ne dipartisse. E ben dicono quegli scrittori, che affermano, due essere le principali funzioni dei 1 parlamenti, una cioè inquisitiva, o d'investigazione, e l'altra legislativa (1). Come senza le funzioni legislative non vi sarebbero evidentemente parlamenti; così quei parlamenti, che rinunciassero alle investigazioni, necessariamente si annullerebbero. Ed innanzi tratto, come potrebbero provvedere a far molte leggi, la cui opportunità ed il cui modo di attuazione non fossero per loro stessi evidenti (che raramente avviene, massime nelle grandi riforme), senza questi mezzi preventivi di ricerche ? E poi, come potrebbero rettamente esercitare quel giusto sindacato sopra il potere esecutivo se,essendovene il bisogno, non potessero conoscere l'andamento delle pubbliche amministrazioni ? E manifestandosi necessità di riforme in alcuni ordinamenti, come potrebbero provvedervi senza considerar da vicino praticamente i lamentati inconvenienti? Come scoprire i veri bisogni, i veri desideri della nazione? Brevemente, senza questi studi e senza queste ricerche, che mai addiverrebbero la facoltà legislativa ed il supremo sindacato, che sono tutti gli attributi di un parlamento? Vedremo come il più delle volte ne'parlamenti tutti questi studi e tutte queste ricerche necessariamente si debbano convertire in inchieste, se veramente si vuol provvedere alle esigenze dei g overni rappresentativi. (1j D, Rowland, Engl, Const. London, 1839, p. 481 e sos. II Quale sia la n a t u r a delle commissioni d'inchiesta, e come sieno costituite nel P a r l a m e n t o inglese. Le inchieste ne' Parlamenti sono condotte per mezzo di commissioni composte di membri delle rispettive Camere. Alle volte per altro sogliono esser delegate al potere esecutivo per esser fatte per mezzo delle autorità amministrative o giudiziarie, 0 altrimenti, come avviene in materia di elezioni nella nostra Camera dei deputati ; ma di queste noi non intendiamo parlare (1 Prima di ragionare della parte imporiantissima che le commissioni d'inchiesta hanno nei Pariafi) Anche in Inghilterra in materia di elezioni si può delegare le inchieste a persone estranee alla Camera ; ma con quali cautele si facciano queste delegazioni, può raccogliersi dallo Statuto del 30 giugno 1852, xvexvi Vict. C. 57, " Act to provide for more effectual Inquiry into the existence of corrupt Practises at Elections for Mcmbers to serre in Parliament. " 9 r menti, gioverà di toccar brevemente della loro natura, del campo principale, in cui spiegano la loro azione , e del modo come sieno costituite e funzionino nel Parlamento inglese. Forse queste conoscenze preliminari potranno contribuire a far pili chiara ed intelligibile la nostra trattazione. Lo scopo di queste commissioni è di raccogliere tutte le informazioni, che possono essere necessarie ai Parlamenti; ed il loro campo principale è quello delle riforrae della pubbhcaamministrazione. Quando si mostrano seri inconvenienti in qualche parte del governo, e di cui non si possa facilmente scovrir le cagioni, quando si vede la necessità d'introdurre grandi modificazioni negli ordinamenti esistenti, e quando infine si sente alcun grave bisogno pubbhco, cui sopperire, non saprebbe altrimenti farsi nel Parlamento inglese che ricorrere a commissioni d'inchiesta. Gh esempi che ricorderemo in altra parte di questo nostro discorso, ne faran meglio comprendere lo scopo e la natura di queste commissioni. Le commissioni d'inchiesta non solo investigano, ma hanno la missione, il più delle volte, di fare delle osservazioni e di suggerire dei provvedimenti, che loro possano sembrare utili. Gringlesi chiamano comitati scelti {Select Committees) quelle che noi chiamiamo commissioni, per distinguerli dal comitato di tutta la Camera, che \ 1 10 sono quelle tornate, sia nella Camera dei Comuni, sia in quella dei Lordi, in cui con forme più libere si debbono fare alcune discussioni affin di procedere pili accuratamente in alcune materie Questi comitati scelti, come le nostre commissioni, possono avere differenti scopi: quando hanno il mandato non solo di esaminare di per loro alcune questioni, ma di raccogliere informazioni, e di ricercare ed esaminare documenti, addiventano commissioni d'inchiesta; anzi l'accezione pivi comune, che si dà ai comitati scelti, è quella di commissioni d'inchiesta. " Un comitato scelto, dice ErskineMay, è composto di un certo numero di membri delegati dalla Camera per prendere in considerazione, o investigare qualche materia, e per rapportare la loro opinione per informazione alla Camera. Come un comitato di tutta la Camera, così un comitato scelto non può prendere in considerazione materie non commesse alle sue ricerche dalla Camera. Se si crede necessario di estendere il campo delle loro investigazioni, un' istruzione speciale della Camera ne concede loro facoltà (2); come del pari, se si crede utile di limitare le loro ricerche, o d'indirizzarle a qualche ri (1) E. Broglio, FORME PARLAMBNTAKI, Brescia -iSeS, p. 2'i5. Non possiamo fare a meno di prender questa occasione per raccomandare ai nostri lettori questo utilissimo libro sopra così importante materia. (2) 91 Com. Jour. 4221. 687; 101. Ib, 636; lOo Ib. 497, ecc. 1'Ì più speciale scopo, ciò si fa per ordine della Camera (1). Le inchieste fatte per mezzo di deposizioni di più generale de o scelti : ma essi possono essere costituiti per qualunque siasi proposito, per cui possano tornare utili alle deliberazioni della Camera ; e del continuo sono trasmessi alle loro considerazioni petizioni, progetti di legge ed altri documenti {% Le commissioni d'inchiesta sono molto più numerose nella Camera dei Comuni che in quella dei Lordi. Anzi in quest'ultima per la natura stessa de' suoi limitati privilegi in materie di finanze, che offrono le maggiori occasioni di studi e di ricerche, raramente si ricorre alle inchieste. La proposta di un comitato scelto segue le stesse norme di tutte le altre proposte nei due rami di quel Parlamento ; e però non si può mai esser colto alla sprovvista, ottima pratica, rigorosamente osservata, per evitare la precipitazione nelle risoluzioni, che può addivenire i! massimo pericolo delle pubbliche assemblee (3). Nella Camera dei Lordi non vi sono^ a vero dire, delle norme scritte per la costituzione dei comitati ìì (1) 75 Ib. 259; 90 Ib. 522; 90 Ib. 284; 102 Ib. 24. (2) Pract. Treat. on the Law, Priv. Proceed. and Us. of Parliament, London 1859, p. 360. (3) 84, Lords' Jour. 74; Stand. Ord. of the H. of Com., Pubi. Bus. %D Jul. 1852; 5Aug. 1853; 19 Jul. 1854; 2 Aug. 1860; 3 May. 1861; e Sei. Com., 25 Jun. 1852. 12 scelti (1), Tutto si fa per precedenti. Le stesse norme, che regolano questi comitati nella Camera de' Comuni bisogna raccoglierle in gran parte dagli stessi precedenti. Solo alcune norme di qualche importanza furono introdotte negli STANDING ORDERS di questa Camera, che sono i regolamenti delle Camere in Inghilterra, il 25 giugno 1852; e sono le seguenti: '' 'V^ Che un comitato scelto non poSvSa senza permesso della Camera esser costituito di un numero maggiore di quindici membri; che non possa farsi la proposta per ottenere questo permesso senza l'avviso preventivo; e che nel caso si proponga di aggiungere o sostituire dei membrij dopo la prima costituzione del comitato, l'avviso debba includere i nomi dei membri, che si propone di aggiungere o sostituire. " 2^ Che ogni membro della Camera, che intenda fare una proposta per la costituzione di un comitato scelto, faccia ogni opera di accertarsi preventivamente, se ciascun membro, che egli intende di proporre pel comitato, voglia prestare la sua cooperazione. " 3^ Che ciascun membro, che intenda di proporre la costituzione di un comitato scelto, debba un giorno prima della nomina di tal comitato iscrivere nel libro degli avvisi (Order Book or Notice Paper) i nomi di coloro ch'egli intende di proporre come membri del comitato. " 4*^ Che le liste dei membri della Camera, che fan parte di ciascun comitato scelto, sieno affisse in qualche parte cospicua neirUlflcio dei comitati, e negli anditi della Camera. r (1) stand. Ord. of tho II. of L. XLV , XLVI; Ord, 7 Jul. 1819, 13 " HO 5^ Che ciascuna quistione fatta ad un testimone, che si esamina nelle tornate di un comitato scelto, sia preceduta nelle minute dal nome del membro del comitato che la mosse. " 6*^ Che i nomi dei membri presenti ciascun giorno alle tornate del comitato scelto sieno notati negli attij e se ne riferisca alla Camera nel rapporto del comitato. " 7^ Che nel caso che delle votazioni abbiano luogo in qualche comitato scelto , sia preso atto del nome del proponente e de' voti rispettivi di ciascun membro presente, e se ne riferisca alla Camera nel rapporto del comitato. '^ 8*^ Che in qualsiasi tempo, durante la tornata di un comitato scelto, il Quorum (numero legale de'membri stabilito dalla Camera) non sia presente, il Segretario [clerk) del comitato debba richiamarvi Tattenzione del presidente, il quale sospenderà la tornata finché si abbia il numero legale dei membri, o aggiornerà il comitato ad un giorno successivo fi Non sono rari i casi che queste commissioni sieno state costituite di un numero maggiore di quindici membri, ed anche che siensi divise in sezioni (ìior.i). II comitato scelto nominato nel 1834 per ricercare i mezzi di promuovere la navigazione a vapore colle Indie, fu composto di ventiquattro membri, cui appresso ne furono aggiunti, in diverse volte, altri dodici f2;. E quello costituito lo stesso anno, (1) stand, ord. of the II. of Gom. London, Ilansard '186i, p. 87, 88. (1) Rep. from S. Coni, cu Steom. Navìg. to India: 14 Jul. 1834. REP. FROM CoM. Voi. XIV, 1834, p. 370- - ^ ^V 14 per ricercare intorno le Tasse delle Contee, fu composto di quarantacinque membri, che si divisero in quattro sezioni, ciascuna delle quali raccolse le deposizioni de'testimoni (Ij. Molto più raro è che i comitati sieno composti di un numero minore di quindici (2 A queste commissioni una volta instituite sono spesso aggiunti altri membri, sia per tenerne completo il numero , sia per introdurvi altre persone di speciale capacità, anche accrescendo il numero primitivo de'membri. Vi possono esser vacanze per morte, infermità e per altre cagioni. Tutti coloro che per fatti sopravvenuti non possono piìi attendere ai comitati, rassegnano le loro dimissioni. L'attendere ai comitati per modo è richiesto, che non solo si prende atto dell'intervento di ciascun membro in ciascuna tornata, e se ne riferisce poi nel rapporto o ne' rapporti generali alla Camera nor. 6), ma alle volte s'impongono ordini anche più severi ; così si ordinò al comitato scelto della Real Compagnia Atlantica di Navigazione di rapportare immediatamente alla Camera l'assenza di qualunque membro per due giorni consecutivi (3). (1) Rep. from S. Cora, on Coun. Rat., 3i Ju!. 183i ; Ib. Voi. XIV, 183i, p. 2. (2J Fra i pochi casi può ricordarsi il comitato scelto " on East India Marltime OfEcers ", che fu composto di quattordici membri. RKP. FnoM COM. Voi. VI, 1837, p. 256. Co] 116. .Jour, of Com. 1861, p. ;;"o. lo Ma per quanto si possa reclamare rigorosamente l'assistenza di tutti i membri, la Camera nella nomina di ogni comitato determina per ordinario il numero de'membri, che debbono necessariamente esser presenti alle tornate, perchè il comitato possa esser costituito e funzionare. Chiamasi in Inghilterra " quorum " quello che noi chiameremmo " numero legale " [nor. 8). Se non è stabilito un quorum, debbono esser presenti tutti i membri alle tornate del comitato (i). Gèneralmente il quorum nelle commissioni della Camera dei Lordi è di tre membri, ed in quelle dei Comuni di cinque, qualunque sia il numero di cui le commissioni sieno composte. Il quorum della stessa numerosissima commissione delle Tasse delle Contee, teste ricordata, era di cinque membri (2 Alle volte la Camera de'Comunì ha stabilito un quorum di maggior o di minor numero, secondo la maggiore o minore importanza delle ricerche (3). L'accertarsi, preventivamente alla nomina, che i membri da nominare possano e vogliano prestare la loro opera ne'comitati [nor. 3), e la norma che questi membri sieno proposti all'approvazione della Camera da coloro che propongono i comitati, a noi pare utihssima cosa 'T6.). L'importanza di queste com y (I) E. May. Ib p. 36'i o. f2) Ib. p. 3. (?.) 110 Com. Jour, Sr : (il. Ib, S. U ; Wì, Ib. 37i ; E. May. Ib, p. 36o. 16 missioni dipende grandemente dairautorità,daires]ìorienza e da altri requisiti de'membri che le compongono. Gran cura chi propone una commissione di inchiesta deve porre in fare un'ottima scelta. Spesso i nomi de'membri proposti son la cagione che fa accettare o rifiutare la costituzione di un comitato. Ordinariamente la Camera approva i proposti nomi, ma chiunque ne può proporre altri in sostituzione. Ne'precedenti parlamentari si trovano eccezionalmente altri modi di nomina di comitati f l \ L'oesetto delle commissioni d'inchiesta essendo t:>tD quello di raccoglier notizie ed osservazioni dalle persone meglio informate e piìi capaci in ciascuna materia, intorno cui si vuol far la ricerca, e di prender conoscenza alle volte di documenti, che la riguardano, nel costituir queste commissioni la Camera de'Comuni dà autorità di chiamare a se persone e documenti, '' to send for persons, papers, and records ", La Camera dei Lordi nel costituire un comitato scelto non dà alcuna speciale facoltà di questa fatta, la quale per altro sintende naturalmente annessa alla stessa costituzione del comitato. Ogni comitato si costituisce colla nomina di un presidente [Cìviirraan), che sceglie dal suo seno, e con un segretario (Clerk\ f1) \: May. ib. p, 'Mi. 17 ri Le persone, che debbono far testimonianze o deposizioni, o presentare alcun documento, sono ordinariamente invitate a ciò fare mediante un ordine del comitato emanato dal presidente ne'comitati de'Comuni, e dal segretario {derk) in quelli dei Lordi (1). Ninno a ciò invitato suole rifiutarsi; anzi l'esser chiamato a comparire innanzi ad un comitato parlamentare, nei piìi dei casi, è reputato cosa onorevohssima. Ad ogni modo, ove si rifiutassero, un ordine viene emesso dalla Camera, cui appartiene il comitato (2). Qualunque testimone non obbedisca a questi ordini in Inghilterra, può esservi costretto con mandato di arresto delle rispettive Camere (3). Se debbono esser invitati a presentarsi innanzi ad un comitato scelto i membri del Parlamento, si adoperano delle forme molto piii cortesi, le quali per brevità tralasciamo (4). ri Ma dalle persone passando ai documenti, crediamo sia necessario di entrare in maggiori particolarità per l'importanza gravissima della materia. Si può in Inghilterra, tanto dalle Camere, quanto dai comitati scelti, che ne hanno ottenuto facoltà, domandar documenti relativi ad ogni pubblica ma(1) (2) (3) (4) E. May. Ib. p. 361 e 379. Ib. p. 361 e 380. Ib. p. 377 e seg. Ib. p. 377 e s«g. t 18 teria, sulla quale il Parlamento e la Corona abbiano giurisdizione; e possono essere ottenuti da ogni pubblico ufficio, e da corporazioni o amministrazioni costituite per pubblici servizi, sia per atti del Parlamento, sia altrimenti (1). ' Ma non possono richiedersi documenti né da private associazioni, come sarebbe per esempio quella del Lloyd (2), né da individui, che non esercitano pubbliche funzioni. Le carte e le corrispondenze dimandate dai dipartimenti governativi debbono essere pubbliche ed ufficiali, e non private e confidenziali. ' " Il Parlamento nell'esercizio delio sue svariate funzioni è investito del potere di ordinare, che gli sieno presentati tutti i documenti di cui ha bisogno per informazione. Ciascuna delle due Camere ha separatamente questo diritto ; ma non possono in ogni caso esercitarlo indipendentemente dalla Corona. Informazioni e documenti relativi al commercio, alla finanza ed a materie generali e locali, sono ordinate direttamente dalle Camere e sono presentati in obbedienza degli ordini che li richiedono ; ma materie e documenti connessi coH'esercizio delle prerogative reali non possono essere ottenuti che con indirizzi alla Corona. " Non bisogna mai dimenticare la differenza che vi ha tra queste due specie di documenti; perocf1; E. May. Ib. p. 491 (2) 11 HaDs. Deb. 271- 19 che se da una parte è cosa irregolare di ordinar direttamente ciò che deve esser dimandato con un indirizzo, dall'altra parte è come compromettere l'autorità del Parlamento il ricorrere alla Corona per informazioni, che si può ottenere per propri ordini. L'applicazione di questo principio non è sempre chiara; ma può rattenersi come norma generale, che con un ordine diretto di una delle due Camere si possa dimandare informazioni e documenti da tutti i pubblici dipartimenti connessi coll'esazioue o collamministrazione delle pubbliche entrate, o che son sotto il sindacato della Tesoreria, ovvero che son costituiti e regolati per leggi; ma che i pubblici ufficiali ed i dipartimenti sottoposti ai Segretari di Stato di Sua Maestà debbano ricevere di ordini lalla Corona. " Cosi si ottengono, per ordini diretti delle Camere, dai Commissari delle Dogane e delle Tasse, dall'Ufficio delle Poste, dai Consigh del Commercio e della Tesoreria, tutti i documenti e le informazioni intorno alle pubbliche entrate e spese, al commercio ed alla navigazione, ai salari ed alle pensioni, le notizie statistiche di ogni genere, e tutti i fatti relativi allamministrazione dei dipartimenti delle entrate dello stato. Si presentano indirizzi per ottenere trattati colle potenze straniere, corrispondenze coi governatori delle colonie, e documenti relativi al governo civile ed all'amministrazione della giustizia. ; ( 4 « 20 " Ove una Camera abbisognasse di documenti relativi a procedimenti o ad affari dell'altra, per cortesia e per consuetudine, si concerta di far presentare i documenti alla Camera, da cui sono richiesti; ed allora per messaggio l'altra Camera dimanda che le sieno comunicati (1). " I comitati scelti possono dimandare direttamente tutti i documenti, che la Camera richiede con ordini. Quanto a quelli che la Camera dimanda per indirizzi, 0 il presidente del comitato può proporre alla Camera che si faccia un indirizzo, o può rivolgersi al Segretario di Stato, al cui dipartimento i documenti appartengono; il quale, giudicandolo opportuno, deposita i documenti per ordine di Sua Maestà presso la Camera, dalla quale sono poi trasmessi al comitato (2). In Inghilterra può farsi la distinzione fra i documenti da dimandare direttamente con ordine della Camera ai pubblici uffici, e quelH da richiedere alla Corona, che è quanto dire ai Ministri ; perocché colà, come realmente dev'essere in un governo rappresentativo, i Ministri governano e non amministrano; e la più parte dei pubblici uffici, costituiti per legge, hanno una persona e responsabilità tutta loro propria. I Ministri non am(1) E. May. Ib. p. 490 e se (2! Ib. p. 366. * 21 ministrano per mezzo delle singole amministrazioni; ma le amministrazioni amministrano sotto il sindacato dei Ministri, del Parlamento e della pubblica opinione. Fra noi, ove le cose finora procedono ben differentemente, con gravissimo danno della buona amministrazione dello stato, sarebbe impossibile di fare questa distinzione nel richiedere i documenti. In Italia tutte le amministrazioni s'immedesimano coi Ministri, ai quali conseguentemente diamo tutta la responsabilità di quel che fanno, di quel che non fanno, e di quello che umanamente non possono fare ; come se una vana responsabilità, e non i buoni ordinamenti, potesse costituire una retta amministrazione dello stato. Quindi per non rompere questa gerarchia è necessario, che noi ci rivolgiamo ai Ministri affin di ottenere direttamente, o per mezzo di loro ordini , i documenti. Come sono le cose fra noi, se una commissione o anche la stessa Camera, invece di rivolgersi ai Ministri, si rivolgesse direttamente ai singoli uffici, potrebbe correre il rischio di apportar confusione e disordine nella pubblica amminis trazione. A noi pare, per altro, che i Minis tri debbano comunicare necessariamente tutti quei documenti, che in Inghilterra si dimandano dalle singole amministrazioni per ordine delle Camere, e che debba esser rilasciato alla loro prudenza di presentare o no tutti quelli che sogHon dimandarsi per indirizzo. k' 22 l comitati scelti in Inghilterra seggono in sale a ciò destinate nelle case del Parlamento. Ma alle volte le Camere danno loro facoltà di poter riunirsi altrove ; così il comitato della Zecca del \ 837 si riuniva nella Zecca, quello delle miniere di carbone del 18o2 nell'Istituzione Politecnica, e quello de'giuramenti a casa di un membro del comitato, signor Wynn, che era infermo. Quando alcun testimone in Londra, o altrove, fosse infermo, né potesse muoversi di casa, il comitato può delegare alcuni membri, costituenti il numero legale, per andare a prenderne le deposizioni ; ed alcune volte queste delegazioni si fanno a comitati creati espressamente dalle Camere fi). Noi non sappiamo di alcun caso in Inghilterra, in cui sia stato dato facoltà ad un comitato scelto di riunirsi fuori della città ove abbia sede il Parlamento. Nel 1838 fu proposto nella Camera dei Comuni di dar la facoltà al comitato de'pubblici contratti (2) di riunirsi a Weedon ; ma la proposta fu ritirata, ed invece si nominò una commissione reale (3). Le sale ove seggono i comitati scelti nel palazzo del Parlamento, per ordinario non molto vaste, (IJ E. May. Ib. p. 372. {%) S. Comm. OD Contracts (Public Departmentsl. (3; E. May. Ib. p. 372. -rJ 23 sono divise per lo mezzo da una cancellata, e due porte mettono a queste due partizioni ; per l'una delle quali entrano i membri de'comitati e per l'altra il pubblico. Le persone, quando debbono essere esaminate , vanno nella partizione ove siede il comitato, e prendono posto o presso la tavola degli stenografi, o in una specie di cattedra [Witnessbooc) a ciò destinata. Se i testimoni sono membri del Parlamento, soglion sedere presso la tavola del comitato. Ogni membro di un comitato scelto può indirizzare delle dimando, o porre delle quistioni ai testimoni. Presso i comitati, ogni qualvolta vi sieno de'testimoni, vi sono sempre degli stenografi per notare quanto si dice. Ogni dimanda dev'esser preceduta dal nome del membro, che l'ha mossa (ìior. 5), e nelle minute al margine delle risposte vi ha il nome del testimone ; ogni dimanda ed ogni risposta, dal principio dell'inchiesta sino alla fine, è controsegnata da un numero, che va sempre progredendo. Questi numeri, che unitamente agl'indici, agevolano grandemente le ricerche in questi per lo più voluminosissimi documenti parlamentari, spesso ammontano a molte migliaia. Nelle minute, che accompagnano il rapporto del comitato scelto sui pubbhci contratti, costituito nel 1858 dalla Camera deComuni, che fra le molte altre prendiamo a caso, / ^ k 24 e che furono solo una parte di quell'importantissima inchiesta, troviamo 10,168 fra dimando e risposte (1). Queste minute si stampano giorno per giorno per uso dei membri del comitato. Una copia in stampa della propria deposizione è trasmessa ad ogni testimone, acciò possa correggerla. La corre zione per altro non può eccedere la forma della dizione. Per introdurvi variazioni di sostanza , il testimone dev'essere riesaminato. Nei comitati della Camera dei Lordi queste stampe non sono trasmesse ai membri finché le correzioni non sieno state approvate dal Presidente: ma in quelli dei Comuni sono loro inviate immediatamente. Ma né i membri dei comitati, né i testimoni, cui sono confidate queste copie , né altri possono pubblicare in tutto o in parte queste deposizioni; rome del pari non posson pubbhcarsi i presentati documenti finché non sia rapportato alla Camera (2). I comitati scelti possono o deliberare, o raccogliere deposizioni e testimonianze. Quando delibe(1) S. Gom. on Cont. (Public Departments; ; Rep. 16 Jul. 1858. (2) E. May. Ib. p. 379. La Camera de'Comuni il 21 aprile 1837 prese la seguente risoluzione: " Che per gl'indubitati privilegi di questa Camera e per la protezione dovuta ai pubblici interessi, le deposizioni prese da qualsiasi comitato scelto da questa Camera, ed i documenti presentati a questi comitati, e di cui non sia italo rapportato alla Camera, non debbano esser pubblicati né da alcun membro di questi comitati, né da altra persona qualunque. " 25 rano il pubblico è sempre escluso dalle loro tornate. Le loro deliberazioni non diventano pubbliche se non quando il rapporto è presentato alle Camere. Allorché raccolgono deposizioni e testimonianze, raramente è permesso agli estranei di esser presenti nei comitati della Camera de'Lordi, ma in quelli deComuni generalmente il pubblico può intervenire. I comitati per altro in ogni tempo possono ordinarne l'esclusione (1). Nei comitati scelti della Camera dei Lordi, quando si raccoghe deposizioni e quando si delibera, può intervenirvi ogni membro di quella Camera, ancorché non faccia parie del comitato, e può prendervi parola senza deliberare. Si legge negli Standing Orders " Qui è da osservare, che, in ogni nostro comitato, a qualunque membro della nostra Camera, sebbene non sia membro del comitato, non sia vietato d'intervenire e di parlare, ma egli non deve votare ; come del pari deve cedere il luogo a tutti coloro ehe appartengono al comitato, sebbene inferiori per grado, e sedere dietro di loro (2). " Lo stesso diritto han reclamato i membri della Camera de' Comuni pe' loro comitati, ma questo diritto è stato in molti casi contestato (3). Da (1) E. May. Ib. p. 366. {% Stan. Ord. of the H. of L. XLVl. (3) E. May. Ib. p. 367 e seg. 26 molti precedenti par risultare ' che i membri della Camera, che non fan parte del comitato, non possono prendervi la parola, ma che non possono esserne esclusi se non per ordine della Camera, che il comitato può provocare ( l \ Sebbene in generale i comitati scelti della Camera de' Comuni sieno pubblici, pur non pochi sono i casi, in cui, così nella Camera dei Lordi come in quella de'Comuni, sia stato necessario di costituire de'comitati segreti. Quando una Camera ordina che un'inchiesta sia^ fatta in comitato segreto, si procede nello stesso modo, e le deposizioni sono raccolte egualmente dagli stenografi; ma tutti i procedimenti del comitato sono condotti a porte chiuse, e come il pubblico in generale, così tutti i membri delle Camere, ne sono costantemente esclusi. Si ricorre ai comitati segreti allorché per gravi ragioni politiche, o di credito, non sarebbe convenevole di far pubbliche le inchieste. Così furon comitati segreti nei Comuni quelH del 1799-1801 sulle condizioni dell'Irlanda (2); quello del 1817 su certe società segrete, l'altro del 1831 sulla (1) E. May Ib. p. 370. (2) lì comitato presentò due rapporti sullo stato d'Irlanda e sulla condotta delle persone malcontente in Irlanda ed in Inghilterra. Le materie di questi due rapporti furono le seguenti : " Società politiche istituite in Inghilterra ed in Irlanda eolio scopo di rovesciare il governo e di distruggere la costituzione e le leg^i d In- 27 convenienza di rinnovare la Carta della Banca d'Inghilterra, e sul sistema con cui in Inghilterra e nel paese di Galles le banche di emissione erano costituite; e c[uello infine del 1841 sugli effetti prodotti nella circolazione del paese dalle varie banche, che emettevano biglietti pagabili a vista; e nella Camera dei Lordi quello del 1810 sulle cagioni, che fecero emettere l'ordine del Consiglio del 20 febbraio 1797 relativo alla Banca d'Inghilterra, e l'altro del 1847 sulle cause della miseria fra le classi commerciali. Ma generalmente in Inghilterra si evita per quanto più si può le inchieste segrete. Un'inchieSta segreta, anzi che tranquillare', per lo più commuove ed agita l'opinione pubblica. La pubblicità è la via piii sicura, che può condurre a vere e radicali riforme nella pubblica amministrazione ; e quando nelle inchieste può esservi immischiata la dignità delle persone, la pubblicità è la sola salvaguardia che ogni onesto uomo possa avere. ghilterra, e produrre la separazione dei due paesi. — Origine e progresso delle varie società sediziose in Inghilterra. — Natura e sistema della società degli Irlandesi uniti ; suo progresso sino al periodo della ribellione ; sue relazioni colla Francia, e colle società sediziose d'Inghilterra. — Notizie della riunione (meeting) chiamata la Convenzione Scozzese. — Corrispondenza rivoluzionaria colla Francia ; spedizione del general Hoche per l'invasione dell'Irlanda. ^ Notizie delle società sediziose di Amburgo. — Scritti^ indirizzi, discorsi e brindisi sediziosi ed empi.— Sospensione ùeWHabeas corpus. " Rep.. First «ier., voi. X. p. S?8, 84V, i:01-1800: e Cala!, of Pari Rep, 1696-1834, p. 38- t * • « M I V I ^ 28 Allorché nel memorabile anno 1848 nella Camera dei Comuni il Cancelliere dello Scacchiere proponeva un comitato scelto per prender in esame le spese della Marina militare e dell'esercito, e dasiderava che questo comitato fosse segreto, allegando doversi dare per queste spese spiegazioni di tal natura, da non poter convenientemente renderle pubbliche, siccome quelle che riguardavano la preservazione della pace in Inghilterra ed in Europa, molti vi si opposero ; e Roberto Peel nella tornata del 22 febbraio, ricordando come tutti i precedenti del Parlamento ostassero alla costituzione di un comitato segreto per tali materie, e che in simili casi i precedenti comitati scelti, ma non segreti, avessero esercitato, e molto giustamente, un tal qual potere discrezionale, sopprimendo informazioni molto importanti per loro di ricevere, ma anche più importanti pel pubblico interesse di celare, osservava come sarebbe stato triste cosa di allontanarsi da quella consuetudine, e come un comitato segreto probabilmente non avrebbe soddisfatto il paese. Ed il Cancelliere dello Scacchiere convenne egli stesso che si costituisse, come in fatti fu costituito, un comitato scelto non segreto (i). Una delle inchieste più gravi in questi ultimi tempi {\) A Select Committee to inquire into the expenditure on account of the Navy, Army, and Ordaaace, and tQ report their observations thereupon to the House. 29 fatte per ordine della Camera de'Comimi, fu quella del 1 855, intorno le condizioni dell'esercito inglese, che era innanzi a Sebastopoli, e sulla condotta di quei Dipartimenti del governo, che avevano il debito di provvedere ai bisogni i^eUesercito; inchiesta, che ha dato origine a tante grandi riforme nell'organizzazione militare dell'Inghilterra. Ognun ricorda le lamentevolissime condizioni, in cui si ritrovavano le forze inglesi in Crimea, e quanta fosse la pubbKca irritazione per quei tristissimi casi. Lord J. Russell stesso, che per la proposta di quel Comitato scelto immantinenti si ritirava dal potere, diceva il 26 gennaio nella Camera de'Comuni; "' Niun può negare le condizioni miserande del nostro esercito, che ora è innanzi a Sebastopoli. Le notizie che arrivano ogni settimana sono non solamente penose, ma orribili e laceranti; ed io son sicuro, che niun mai per un momento vorrebbe opporsi a qualsiasi misura, che potesse aver probabilità, se non di curare interamente, di fare almeno qualcosa per mitigare quei mah. Io debbo confessare che con tutte le conoscenze ufficiali, che posso avere, per me vi è qualche cosa d'inespKcabile nelle condizioni del nostro esercito. Se il passato anno, per opporre la spedizione, mi fosse stato detto, che il nostro esercito si sarebbe trovato a solo sette miglia lontano dal mare, a sette miglia da un porto 30 sicuro, che in quel tempo, che noi contemplevamo la spedizione, appena potevamo sperare di avere, e che a questa distanza di sette miglia dalle nostre navi, esso avesse da patir difetto di cibo, di véstimenta e di ricovero, per modo da perirne da novanta a cento al giorno , io avrei considerato questa predizione al tutto strana ed assurda. Pur noi tutti siamo ora forzati a riconoscere la verità di questo tristissimo stato di cose. " ^ Or il Comitato, che fu nominato il 23 febbraio, Q "^ù^ il 1° marzo rapportava alla Camera, " che l'oggetto per cui era stato costituito, sarebbe meglio raggiunto, ed il pericolo di far alcuna ingiustizia verso individui megUo evitato, e che i pubblici interessi verrebbero meglio protetti, se il Comitato fosse (1). Aggiungeva il Roebuck, che faceva questa mozione come presidente del Comitato, che " proponendo che fosse segreto , non s'intendeva per verun modo di escluderne ogni pubblicità; ma che quando 1"investigazione fosse stata conclusa, e dopo che il Comitato avesse preso in considerazione tutte le deposizioni, farebbe una scelta di tutte quelle parti che potessero essere stampate senza nocumento del pubblico servi zio" Molti si opposero; ed in ispecie sir James Graham, che riguardò la pubbhcità come la maggiore guaM (1} Hans. Par). Deb. Voi. CXXXVI, j . Ser. (j. 2,087. (2) Ib. V. CXXXVn, p. 19. 31 rentigia che potesse far sicuro ogni onesto uomo, sulla cui condotta potesse rivolgersi l'inchiesta (1). E la proposta di rendere segreto il comitato non fu approvata. I comitati scelti non durano che durante una sessione : nò possono tener le loro tornate quando il Parlamento è prorogato. E senza un permesso speciale della Camera non han facoltà di riunirsi che un giorno al di là dell'aggiornamento. Vi sono ])er altro alcuni comitati scelti, che sogliono rinnovarsi anno per anno, e diventano quasi come commissioni ordinarie delle Camere. Le votazioni si fanno nei comitati scelti come nelle Camere, cui appartengono. In quelli dei Lordi il presidente vota come gli altri membri, e se i voti son pari il partito è perduto ; in queUi dei ('ornimi il presidente non vota che nel solo caso •m 7J>"- r (1) " Io ho una gran fede nella pubblicità, come la magj'^iore salvaguardia che possa aversi, ove la causa della giustizia possa essere in pericolo. E perchè un comitato, che può involvcre ne'suoi giudizi la condotta di uomini pubblici, la dignità di ammiragli, di generali e di uomini di stato, deve seguire principiì differenti da quelli che prevalgono nelle Corti di giustizia? Nelle nostre Corti — la vita e la proprietà — e ciò che è più caro della vita Q della proprietà, cioè la dignità e la posizione degli uomini in società, giornalmente sono sottoposti ad investigazione; e la pubblicità che domina tutti ì procedimenti ne'nostri tribunali è la vita e l'anima della giustizia. La stessa santa causa della giustizia è promossa dalla pubblicità. Gli astanti costantemente otrrono mezzi di contradire false deposizioni, o suggeriscono i modi per completare le imperfette. 11 pubblico ha la missione di promuovere la causa del vero e del giusto. E se gli stessi principii saranno adottati in un comitato di questa specie, io son convinto che produrranno i medesimi effetti. " Sir J. Graham, H. of. C. % mar. 1855. S'-' 32 di parità (1). Così ne'comitati dei Comuni, come in quelli de' Lordi quando ha luogo una votazione deve ricordarsi negli atti, che debbono far parte del rapporto del comitato, la quistione proposta, il nome del proponente ed il nspettivo voto di ciascun membro Compiuta l'inchiesta, o raccolte tali deposizioni che possa esser utile di presentare, la commissione ne fa rapporto alla Camera. Spesso in materia, che ne offre l'opportunità, si fanno più rapporti; la qual cosa torna assai bene, somministrando successivamente le quistioni alle considerazioni della Camera e del pubblico. Per ordinario una commissione rapporta, colle deposizioni e coi documenti, le sue osservazioni ed opinioni. Se alla fine di una sessione una commissione non ha potuto concludere l'inchiesta, nel rapporto suol raccomandare di continuarla nella prossima sessione: e generalmente nella successiva sessione la commissione viene ricostituita cogli stessi membri. Ma siccome un comitato scelto non ha che quei poteri, che gli vengono conferiti dalla Camera, così ancorché costituito ad investigare intorno ad alcuna materia, ove non avesse ricevuto alla sua prima (1) E May. Ib. p. 371. fS) Nor. 7 sopra; Riso!, della Camera dei Lordi del 7 dicem. 18551, 8ì Lords'Jour. 3U ; E. May. Ib. p. 362. • 33 coslituzio/ie la lacoU^ di rapportare le deposizioni e le osservazioni o opinioni, è necessario che ne ottene;a il permesso dalla Camera prima di ciò f fare (1 Fan parte di un rapporto per ordinario le deposizioni raccolte, le minute degli atti, spesso un'appendice coi documenti, e, quando è compiuto, un indice. Presentato che sia, la Camera ordina che si stampi. Ma nel 1850 quella dei Comuni invece di ordinare, che le deposizioni raccolte da un comitato fossero stampate, le trasmise al Segretario di Stato per le colonie, perchè il governo le prendesse in considerazione (2). Tutti i progetti di legge di un interesse gene rale [public hills) si trasmettono costantemente nel Parlamento inglese al comitato di tutta la Camera, e spesso anche a comitati scelti ; e quando la materia richiede un'inchiesta, si suol dare a questi ultimi la facoltà di chiamare a so persone e documenti (3). I progetti di legge d'interesse privato [prillate bilh), cioò che riguardano individui , pubbliche compagnie, corporazioni, parrocchie , città, contee e simili (4) , sono seni(li E. May. Ib. p. 375-6l'i) Ib. p. 377 ; 'lOo Com. Jour. 661 {Ceylon Comm ;. (3) E. Mav. Ib p. 4r,34. (4J Vedi per la distinzione fra i public bills ed i private, e certe eccennni, E. May. Ih p. 4^0, 61^ e 6^. 3 ^ 8 ^ • * • 34 pre trasmessi a comitati scelti, che spesso debbon fare vere inchieste, perocché un hill privato, che è utile ad una parte, può tornar dannoso ad altre 1). I comitati delle elezioni non sono sovente che commissioni d'inchiesta (2). Ma di queste speciali incliieste, che giornalmente si fanno in Inghilterra, e di altre ai dì nostri andate in disuso, noi non intendiamo parlare, per non dipartirci troppo dal principale scopo di questo nostro discorso, che è quello di mostrare, come le inchieste in generale sieno una parte costitutiva dei Parlamenti, e mezzi potentissimi per superare con grandi riforme le maggiori difficoltà, che in un governo rappresentativo si possano incontrare. Cosi nel Belgio, come fi a noi, da alcuni si è creduto esser necessario per eseguire le inchieste parlamentari, che vi fosse una legge generale sulle inchieste; e de'progetti ne furono presentati ai due Parlamenti. Noi non entreremo qui a ragionare né delle particolari disposizioni, che informarono que' progetti, né delle ragioni e de timori, che non li fecero convertire in leggi. Ma non crediamo che coloro, che li proposero, avessero dato 1! Stanfi. Ord. of the H. of L. and C. relating to Priv. BiUs. f2i Elezioni contrastate. Vedi E. M;IT. Ib. p. oi4 e seg. 35 nel segno più di coloro che \ì rigettarono. Le due parti pare che esitassero trovandosi innanzi all'attuazione di questo supremo diri(to parlamentare, altro non vedendone che gli abusi, quasiché si potesse sopprimere tutte le istituzioni, di cui possa abusarsi, che e quanto dire tutte le istituzioni su cui riposano le società civili: e come se nei governi parlamentari altro freno agli abusi vi potesse essere che il desiderio dei più a volere il bene. Molte disposizioni riguardanti le inchieste non possono, nò debbono esser comprese in una leggo, senza che i diritti parlamentari sien lesi; ma de))bono far parte de-regolamenti delle Camere, e dipender solo da risoluzioni generali e speciali, c]-'^ le Camere -tesse possono adottare. Inoltre i drc^ rami del Parlamento non han mestieri di aver per legge ciò che possono conseguire pel supremo diritto che hanno di accordare o ritirar la loro confidenza dall'amministrazione, che dirige tutti i pubblici servizi. Ogni qualvolta una commissiono trova difficoltà ne pubblici ufficiali, non ha che a indirizzarsi alla Camera, Per legge solo è a detor^ minar due cose ; primo, che ogni individuo privato, chiamato innanzi ad una commissione, se non vi si renda senza alcuna ragione , possa per ordine della Camera esservi condotto colla forza ; secondo, che nei ca?i, in cui possa esser richiesto, come per esempio nelle incliieste elettorali, ove le É • 3f) commissioni sono virtualmente in\estitediun tahjua potere giudiziario, la commissione abbia il diritto d'imporre il giuramento. In Inghilterra, ove forse ([ueste disposizioni legislative non sarebl)ero stato necessarie, per gU antichi diritti che sempre !e Camere hanno esercitato, recentemente si sono fatte simili le-.gi, che ne potrebbero servile di esempio (1 . (1) An Act to amend the Law for the Trial of Election Peti lons Xl-Xll ^• et. G. 98, g 83; 84,85, etc. An Act to eriable tho Commiltces of ^ot^ [lousGS of Parliament to administer oatìis to witncl^^f- in rcrtain rasps, XXI-XXH. Vict. C. 78, ' ^ à Ili Qual parie a b b a i l o le inchieste nel P a r l a m e n t o iiìglese. Piu il sistema parlamentare è venuto migliorando in Inghilterra, più le inchieste sono divenule numerose. Prendendo a discorrere di una sessione, vedremo chiaramente quai parte le inchieste tengano in quei lavori parlamentari. Preferiremo di ricordare quella del 1861, aperta il 5 febbraio e chiusa il 6 agosto, che fu raemoiabiie per la proposta di un comitato scelto fritta dai Cancelliere dello Scacchieie, W. Gladstone, intorno la conlabilità dello stato. In quella sessione furono instituite nella ('amera de Comuni non meno di diciannove commissioni d inchiesta, che presentareno ben tienta rappoiti, Timportanza dei quali può rilevarsi sol ponendo mente alle matei'ie, intorno alle (juali le inchieste furono fatte i^l). Facilmente si ^ \ il V. [it'irAppeiiJjix- A 1 titoli di qiu'étt.' Ìnchi*"'N \ ^ . 38 comprenderà come piìi centinaia di membri della Camera, e certo dei piìi capaci, dovettero dar opera a quelle investigazioni. Fra le inchieste ve n'ebbe una proposta da Mouckton Milnes per ricercare la costituzione e l'efficacia del servizio diplomatico inglese. L'ammiraglio Duncome propose l'inchiesta intorno alla costituzione del Consiglio deWAmmiragliato ^Board of the Admiralty) per ricercare se, e come potesse essere modificato. E sebbene Disraeh pensasse non potervisi apportare alcuna importante modificazione, nondimeno appoggiò quella proposta, perchè credè che il risultamento sarebbe stato di dissipare molti eironei giudizi, che contro quel ramo di amministrazione erano invalsi nell'opinion pubbHca (I). E lord Palmerston, allora primo ministro, propose che questa inchiesta comprendesse del pari la ricerca del sistema delle Promozioni e dei Ritiri nella Marineria Reale (2). E Mr. Hubbard, affin di rendere la Tassa sulla rendita [Income and Property Tix) piìi equa tra i contribuenti, propose l'inchiesta sul modo d'imporre e di esigere quella tassa. Ma fra tutte le proposte di questa fatta, che ebbero luogo in quella sessione, va ricordata specialmente quella del Cancelliere dello Scacchiere, (1) Hans. Deb. Voi. CLXI. p. 1267. (2) Ib. p. 1889. 39 W. Gladstone, perchè si nominasse ogni anno un comitato scelto" colla facoltà di chiamare e sé persone e documenti'' per esaminare i conti delle pubbliche spese già riveduti dall'Audit Office, che risponde alla nostra Corte dei Conti. ' Nel far questa proposta, diceva Gladstone, io intendo che l'oggetto del comitato debba essere di esaminare i conti delle pubbhche spese, dopo che sieno stati riveduti dagli uffici del potere esecutivo. Ciò sarà manifestamente il VERO COMPLEMENTO del dovoro che ha la Camera de/Comuni per rapporto al pubblico denaro. Il comitato delle pubbliche spese, che fu costituito due o tre anni fa, raccomandò unanimemente questo provvedimento. Se la Camera adotterà la mia proposta, io aggiungerò che un comitato di questa specie sia nominato in avvenire al principio di ogni sessione, e che la risoluzione sia introdotta negli Standing Orders (1)." Come in fatto la proposta fu approvata con risoluzione del 3 aprile del 1862 e introdotta negli Standing Ordei^s della Camera de'Comuni (2). Oguun vede come questo comitato possa o no costituirsi a sua posta in una commissione d'inchiesta. In Inghilterra, in forza di molte leggi generaU e speciah, si debbono presentare annualmente al Parlamento non solo i conti generali delle finanze -1 * — ' _ - ^ - - : • - ^— (1) Hans. Voi. CLXH. p. 318. [i] Stand, Or. of the H. of C. 186=:}, p. 88. X - H - 40 dello Stato, ma i conti speciali di ciascun" animiF nistrazione, per addimostrare come nell'anno antecedente fossero state spese le varie somme concedute, acciò il Parlamento ed il pubblico in generale possano esercitare un salutar sindacato sulrimpiego del pubblico denaro. I ;onti generali delle finanze sono immancabilmente presentati alle due Camere prima del 30 giugno, cioè tre mesi dopo la chiusura dell'anno finanziario, che ha luogo il 31 marzo (I). Di quanta importanza sia il nuovo provvedimento introdotto dal Giadstone nel governo inglese è facile vedere. Così quel Parlamento, approvando costantemente i fondi prima che sieno spesi, esaminando i conti generali e speciali, e vedendo infine come ciascuna somma sia stata realmente spesa, e come le spese tutte sieno state fatte e sindacate dal potere esecutivo, ò addivenuto quello che ogni Parlamento deve essere , il vero e gran custode degrinteressi dei contri!;uenti. Ricorderemo , fra le moltissime , alcune poche inchieste fatte negli altri anni nella Camera dei Comuni, per meglio far comprendere come queste (1) Vedi An act to alter the Mode of providiag Cor cerlaiii expences now charged upon certain branchos oi' the P. Ruvcnues and upon the consulidated Fund; XVII-XVIII, Vie!;. C- 94; An act to unite and consolidate into one fund ali the P. Revenues of G. B. and I. : and to provide for the Application thereof to the General Service of the U. K., LVl Geo. Ill^ C. 98; e An act for directing certain public Afcounts to Le laid annualh belure Pai Hanicnt, and for discontinuing certain other forms of Af^count now in use: XLU, Geo, ili C. 70. 41 specie d'investigazioni possano tornar utile nei Parlamenti. Sulla proposta di sir G. Grey fu istituito nel 1850 un comitato scelto per ricercare intorno " le regole e le discipline ch'erano in vigore nelle prigioni d'Inghilterra e del paese di Galles '" (1), Nel 1851 e 1852 *iiron fatte delle inchieste ^e neiali sulle ' Dogane " f2ì. ^«..v> ^ (1) Report iVom the S. C. on Prison discipline, 18"J0. (l) Vedi i due rapporti dei C, S. " on Gustoms " del 1851 e 1852, l'altro " sulle frodi doganali " de! G. S. intorno l'inchiesta delle pubbliche entrate, 1844, e quello infine del C. S. " sul commercio del tabacco " dello stesso anno. Raccomandiamo molto la lettura di questi rapporti, perocché se vi ha lit'orma che possa tornar utile alla finanza italiana, è quella dell'Amministrazione delle Dogane. Mr. W. Williams, ne! farsi la proposta del comitato del 185'2, diceva nella Camera de* Comuni " Tre anni fa fu nominata una commissione reale, che comprendeva Ufficiali pubblici e Lordi della Tesoreria, la quale rapportò, i Commissari e gli Ufficiali delle Dogane esser colpevoli di negligonzi nell'adempimento dei loro doveri^ ed aver mostrato incap;icìtà, emanando ordini, che per gii ufficiali inferiori era impossibile di eseguire. Presentar le dogane tal maJgoverno, che le frodi, in cui gli stessi ufficiali superiori aveano preso parte, si erano moltiplicate in maniera al tutto ignota per lo innanzi. Prove irrefragabili,edanche più forti venn-^rorecate mnanzi al comitato di questa Camera, costituito nell'ultima sessione, che addimostrano U totale iu' apacità del Consiglio delle Dogane. Egli cretìeva che il male derivasse più dal modo come il Consiglio fosse costituito, che dagli individui che lo componessero; sebbene quando posero mente alle nomine dei Consiglieri,, non per rapporto più a questo eh." ai Consigli anteriori, apparve ai Conìmissari (che erano riuniti nel numero di nove) che gli stessi Consiglieri non fossero nominati per la loro capacità ad adempiere ai doveri d-dl'ufficio, ma solo per riempire dei posti; ed aver udito sovente ripetere esser quei posti una specie di rifugio per chi nonavesse altro a faro ".{Hans. Deb. Voi. 119. p. 467) E Lord J. Russell, allora primo ministro, rispose: ch'egli acconsentiva di buona voglia alla costituzione di quel comitato, sperando che potesse indicare tali modificazioni nelle leggi o nei regolamenti delle Dogane, da poter tornar utili al commercio del paese ed al pubblico servi/io (Ib. p, 471^. " ;-.^ * » 42 Dal 1856 al iSoS furono fatte le importantissime inchieste '' sui principii che regolavano i contratti ne'pubblici dipartimenti, e sulle consegnenze che ne derivavano al pubblico tesoro "' (1). Nel 1857, a proposta del Cancelliere dello Scacchiere, fu costituito un comitato scelto per conoscere " come operassero le leggi del 18ii e 1845 sulle banche d"Ino;hilterra , di Scozia e d'Irlanda . e su altre istituzioni bancarie " ' 2 \ Xegh anni 1859 e 1860 si nomiucìrono dei comitati per investigare " sulle conseguenze delle modificazioni apportate nel 1855 nell'organizzazione militare per riguardo all'Ufficio della Guerra [War Office], ed al Consiglio dell'xVrtiglieria ( Board of Ordnance): e per vedere se qualche mutamento fosse da introdurre, per assicurare la maggiore efficacia ed economia nell*Amministrazione Militare '' ; 3 \ 1860 il Cancelliere dello Scacchiere ;Gladstone) fece costituire un comitato scelto per ricercare "' intorno ai Contratti da continuare piii anni, che di volta in volta sono stati fatti o modificati dal governo, con varie Compagnie di Navigazione a vapore pel trasporto della Posta ; ed intorno alle Convenzioni, che risultano di pubblico V {4j Reports from the S. C. on Contracis (Public Departments, 1856-7-S. (2) Report oa Bank ActS; 1857. '3; Report from tbe S, C. on Miìitary Org ini-ation, IS^'j ia carico, pel presente o per l'avvenire, per le comunicazioni telegrafiche oUre-marine; e per rapportare alla Camera le loro opinioni, facendo tutte quelle raccomandazioni intorno alle norme che convenisse osservarsi in appresso dal governo, nello stabilire contratti per pubblici servizi, che non ancora fossero stati sanzionati dal Parlamento, e che dovessero durare una serie di anni (1). ' E finalmente nel 1865 fu istituita un'inchiesta per ricercare "' intorno la costituzione del Consiglio di Educazione (che rappresenta in Inghiltena quello cb^ fra noi il Ministero d'Istruzion Pubblica, e quella parte del Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, che provvede agl'istituti tecnici), ed il suo sistema d'amministrazione; ed il modo come estendere sopra le scuole non soccorse dal governo il benefìcio dell'Ispezione Governativa, ed i sussidi annualmente votati dal Parlamento per l'istruzione pubblica " (2). Aggiungeremo in appendice alcune altre inchieste, che ebbero luogo sopra altre importanti materie, per mostrare come posson tornar utili queste specie di ricerche nei vari rami della pubblica Amministrazione (3\ s / (ti S'edi i tre rapporti '* on Packet and Telegraphic Coalracis, "1860. (-2) Hans. Voi. CLXXVH, 926. l'S] Appendice B, 44 Ma per meglio fare intendere limportanza di questi mezzi d"investi^azione ne'governi parlamentari, gioverà ricordare quelle grandi inchieste, che in materia di finanza si fanno sulla proposta de.^ìi stessi Ministeri. In varii periodi della storia di questo paese, diceva sir R. Peel. quando nel \S'2'S proponeva alla Camera de" Comuni una di queste grandi inchieste, sono stati nominati de'comitati celti a raccomandazioue della Corona, pei prendere in disaaiina le spese e le entrate del patse. e per sottomettere alla Camera le loro opinioni sulla possibilità di stabilire un piii efficace sindacato <ullc spese, e di farvi tutte quelle economie, che fos-eru compatibili colle condizioni esistenti J . Ogni qualvolta in Inghilterra si sente il bisogno deiropera di una di queste grandi inchieste . pe; proposta di qualche singolo membro, pei' rnamlestazione della Camera, o altrimenti, i Ministri delia Corona; sia per la importanza grandissinja di queste proposte, sia per poterle meglio regolare, secondo i pubblici bisogni- soulion farle proprie. Cosi nel Ì807, una simile inchiesta essentlo stata prima raccomandata da Lord Heniv Pettv, che tu in appresso il marchese di Lansdowne. e poi pioposta j 1, H. Pcei. Syeech. Londou, 16Ò3. Vuì. ì. p '-ydó. Nel discorso ùelld Corona dc.la sessiont^ 1s^>i si legge Sua Aiuc^u. uiJma d. ràcCuiìKindaro olla vostra sor.oda :.tttii2iu;;- vin K.LtiìrSt.; .: t": z\-v -tato delie tiitiute e d-il-.- soese Je; paese 45 da! Bidulnh, il Cancelliere delio Scacchiere, Spencer Perceval, la fece sua, modificandola come credè meglio, perchè maggiormente tornasse utile. E sir R. PeeK nel pro;)orre l'inchiesta del 1828, diceva: Io non propongo la costituzione di questo comi tato per alcuno di quei motivi od oggetti, che ne corso di conversazioni casuali , che ultimamente hanno avuto luoeo nella Camera, sono stati alle volte insinuati come motivi o oggetti di una simile inchie sfa . . . . Io la propongo nella profonda convinzione che ho per lungo tempo avuta, e che e stata confermata da esami che io recentemente ho fatto di documenti relativi a questo oggetto. Io la propongo nella clelibeiata convinzione che finalmente il tempo ò venuto in cui noi dobbiamo riguardare in tutta la sua ampiezza e con coraggio la questione delle finanze del paese . . . . Io propongo questo comifato . . . . perchè credo che se adempirà bene ai suoi doveri, il governo esecutivo dello stato ed il paese ne ritrarranno i piì^i importanti benefìci (lì." E Lord Castlereagh nel proporre la nomina di uno di questi grandi comitati, ricordava la convenienza di sceglierne i membri da ogni parte della Camera. componendoU così delle maggiori capacità parlamentari, fuor di ogni spirito di partito (2); la qual norma di scelta, se è necessaria in ogni _ - >h. ^^ w J * • w * 4 q * 4 - V ^* m m È:- fi; Ib. p. r>37 '^) H, of C. 7 feb. 1817. 46 commissione d'inchiesta, P necessarissima in queste grandi commissioni. Ed in queste^ più che in altri comitati, si sogliono includere fra i membri e Ministri della Corona ed altri pubblici ufficiali, acciò possan apportarvi tutta la loro esperienza. Ed in vero, se queste grandi inchieste non son sostenute da tutto il peso deirautorità legislativa ed esecutiva, ossia dal più perfetto accordo di tutte ìe parti del governo, non possono mai avere tutta queir autorità ed influenza da rendersi veramente utili e rassicuranti pel paese. Nel 1786, poco dopo la fine della guerra americana, per la prima volta ne'tempi moderni il Piti fece nominare una commissione dlnchiesta per ricercare intorno le pubbliche Entrate e Spese : e sullo stato sulle Entrate e Spese an del Debito Pubblico (P. Nel 1796, lo stesso Pitt senti di nuovo il bisogno di un'altra e più ampia inchiesta sulle finanze, che, come osserva Peel, produsse al paese '^ i più grandi beneficii '' (2\ (1) Vedi i due rapporti del CL'initato; 1786-91; First Ser. Voi. M. Suggeiti — Conti de' varii rami deU'entrata e dell'uscita, — Stato del Debito Pubblico. — Prodotto delle tasse. — Spese probabili di un permanente stato di pace. [2] Vedi i trentasei rapporti dei comitato ''' on Finance ' Ì79T-1803: First Ser. Voi. XH e X m . Suggetti — Debiti e tasse. — Esazione delle Pubbliche Entrate. — Spese e modo di rivedere i conti. —Entrala. Debito e Spos-^. — A-nmiiii strazione Civile. — Amministrazione Militare. 47 Nel 1807, il Cancelliere dello Scacchiere, Perceval, fece costituire un comitato scelto per ricercare " quali norme e provvedimenti fossero stabiliti per sindacare i vari rami delle pubbliche spese nella Gran Bretagna e nell'Irlanda, quanto fossero stati efficaci ; e quali ulteriori misure potessero essere adottate per diminuire alcuna parte di spese, 0 per scemar l'ammontare dei salari e degli emolumenti senza detrimento del pubblico servizio " (1 Nel 1817, a proposta di Lord Castlereagh fu costituito un comitato per ricercare e stabilire " quale fosse FEntrata e la Spesa del Regno Unito t -m \ T L - (1) Questo comitato presentò i seguenti rapporti^ 1. Pagatoria (Pay-ofJìcG) \ 1807. II. Banca dlnghillerra, 1807. IIL Uffici, Impieghi, Sinecure e Pensioni ; 1807, — Rapporto supplementare al III; Pensioni, Smecure^ River sioni, ecc.; 1809. IV. Catture Olandesi: 1809. V. Ufficio del Pagatore della Flotta, e Revisione {Audìt) dei Pubblici Conti; 1810. — Parte seconda del V rapporto; Revisione {Audit) dei Pubblici Conti; 1810. VI. Esazione delle Tasse in Scozia; 1810. vn. Costruzioni Civili e Militari; 1810. Vili. Commissione della Manifattura del Lino (Linen Board) in Irlanda; 1810. IX. Stampa ed oggetti dì scrittoio; 1810, X. Revisione [Audit] dei Conti; 1810-11. XI. Rapporto in continuazione del V, VI e VII; 1810-11. XIl. Conti e Concussioni; 1812. T\lll, Sui procedimenti in conseguenza delle Commissioni d'incbìesta intorno ai Conti dei Reggimenti ed ai Commissari mandati alle Indie occidentali; 1812. '^^ 48 nell'anno, che finiva il 5 gennaio 1817; e l'entrala e la spesa probabile negli anni, che sarebbero finiti il à gennaio 1818 e 1819, per rapportarne alla Camera insieme alle loro osservazioni; e per ricercare del pari quali misure ulteriori potessero essere adottate per rilevare il paese da parte di questa spesa senza detiimento del pubblico servizio (1). " E questo comitato fu rinnovato Fanno seguente (2;. E da ultimo nel 1828, a proposta di sir R. Peel, la Camera costituiva un comitato '' per ricercare intorno allo stato delle pubbliche entrate e spese del Regno Unito, e per considerare e rapportare quali altre norme e provvedimenti potessero essere adottati, secondo la loro opinione, affìn di •' - H _ (1) I rapporli di questo comitato furono i seguenti: T. Offici dì Sinecure ; 1817 II. Esercito; 1817. III. Artiglieria; 1817. IV. Pubblica entrata e spese: 1817. V. Spese civili in Irlanda; 1817. VI. Flotta: 1817. VII. Spose per TEsercito ; 1818. Vili. Spese per la Flotta ; 1818. IX. Spese per rArtìglieria ; 1818, X. Spese civili eventuali: 18Ì8. XI, Entrate e Spese del Regno Unito; Ì818, (2) Rapporti di questo secondo comitato. I. Finanze: 1819. II. Esercito; 1819. III. Flotta; 1819. IV. Artiglieria; 1819. V. Audit Offici; 1819 e 1821. 49 stabilire un sindacato efficace su tutte le spese, che si fanno per esigere, custodire e spendere il pubblico danaro ; e quali altre misure potessero essere introdotte per diminuire alcuna parte della Pubblica Spesa senza detrimento del pubblico serVIZIO .1 . i; Questo comitato presentò i seguenti rapporti; I. Legge che dà facoltà ai Commissari dei Fondi d'Ammortizzazione di Concedere dei vitalizi per ridurre il debito nazionale (Rapporto incidentale); 1S2S. II. Spese per l'artiglieria; 1S'28. III. Invalidi, militari e marini a mezza paga ; Pensioni di vedove ; Pensioni dì soldati e marinari secondo la durata del servizio ; Pensioni civili per ritiro; Pensioni ci Ministri stranieri; 1S28. IV. Entrate, spese e debiti; 1S28. t: h - fc: i 11^ Dei v a n t a g g i delle incliieste p a r l a m e n t a r i E facile il vedere da ciò, che per lo innanzi abbiamo detto, come le inchieste sieno i mezzi più valevoli, che posseggano i Parlamenti, per scovrire i mali, che possono essere in alcune parti della pubblica amministrazione, e per conoscerne i più acconci rimedi. Affidandosene naturalmente l'investigazione ai membri più capaci del Parlamento m ciascuna materia ; e questi dopo aver accertato i fatti, ed aver raccolto le opinioni ed i suggerimenti degli uomini reputati i più intelligenti della nazione, rapportando alla Camera, con tutte le notìzie raccolte, le loro opinioni, certo non può esservi verun altro aiuto più efficace perchè un Parlamento possa prendere buone risoluzioni. Quindi ne seguita questo primo e principalissimo vantaggio dalle inchieste '' che ci aprono la via a prendere le migliori risoluzioni possibili. ' Inol- tre le inchieste, fatte sotto 1 influenza dell'opinion pubblica, apportando luce ove non v'era, e facendoci meglio conoscere le opinioni della nazione , sottraggono molte decisioni dallo spirito de'partiti, e sopprimono nelle Camere legislative l'abbondanza dei vacui discorsi, che non hanno vita che nella deficienza degli studi prehminari sugH oggetti che ven gono a discussione. Nei Parlamenti in cui le materie son ben studiate pubblicamente, prima di esser portate alla discussione delle Camere, il campo in cui i partiti posson fare le loro prove addiviene molto angusto; e le discussioni di necessità procedono gravemente, ninno volendo parlare, o potendo, ancorché volesse, senza aver ben studiato le cose che altri sanno. Chiunque ha ben posto mente ai procedimenti del Parlamento inglese , comprenderà di leggieri, che dagli studi, che preliminarmente si fanno nelle Camere, o che son suppliti dal Ministero , più che da altre cagioni, proceda la severità e la speditezza nella pubblica discussione. Ma uno dei maggiori vantaggi, che deriva da questo sistema di pubblicità di studi, precedentemente alle discussioni nella Camera, è che il paese, prendendovi parte per mezzo delle persone più capaci, anche fuori del Parlamento, ed assistendo, direm quasi, ed essendo come presente a tutte le ricerche, riman persuasa Jintgriorraente della giù• " - - ' - O > Stizia delle risoluzioni^ che quindi ne se^^uilano, e in questo modo si abitua a considerare l'opera dei Parlamenti come il maggior suo bene. La qual cosa quanto debba tornar utile alle istituzioni rappresentative, ed a farle passare nelle simpatie e nelle abitudini delle popolazioni, non vi ha chi non vegga; ed il governo parlamentare se non trova una base nella convinzione e nelF alTetto delle popolazioni, non ha certo ove altrimenti possa stabilirsi. Il Pitt dicea, " la Camera dei Comuni deve essere un'assemblea unita col popolo mediante le più intime simpatie. " La pubblicità, aggiunge il May, è uno dei più importanti istrumenti del governo parlamentare. Il popolo è chiamato come a consiglio dai moderni Parlamenti, e concorre ad approvare o a condannar le leggi che vi sono proposte; e così si è avverata la massima di Hooker, " Non esser leggi che quelle che hanno Fapprovazion pubblica. " Mentre la pubblicità assicura la immediata accettazione di una buona legge nei Parlamenti, mette al di là del potere di ogni Ministro di farvi accoglie!e una cattiva legge, che il paese disapprova. Molto prima che una misura possa esser adottata nelle Camere, già ò stata approvata o condannata dalla pubblica voce "' (iV :ij I-. May, Tosr ìlisf. of Kn-i.. \'A. \. p. Ì37~a8. DÒ Or quale non ò la difTerenza fra questo sistema di pubblicità inglese, ed il nostro in Italia? — In Inghilterra mai il Parlamento ha perduto la sua popolarità, anche quando ha dovuto imporre i maggiori sacrifici alla nazione. Ma colà, quando si vota una legge, e per gli studi antecedentemente fatti e divulgati, e per le discussioni dei giornali, od altrimenti, già è entrato nella convinzione pubblica che debba votarsi. La parte che così il pubbhco prende nelle deliberazioni del Parlamento, e la confidenza che acquista né suoi rappresentanti, concorrono potentemente a far leducazione politica delle popolazioni, senza della quale il governare è sempre difficilissima cosa. Qual è il metodo sciagurato, che noi seguitiamo in Italia? Ne vien presentato un progetto di legge; lo trasmettiamo ad uffici costituiti a sorte; questi ad una commissione segreta nominata a ballottaggio: — che fa una relazione, la quale deve esser distribuita 24 ore prima della discussione. Sicché, lasciando pur da parte gfi altri mali, che sono anche più gravi, il pubblico prima di conoscer che voglia proporsi delle leggi, sa che sieno state votate dalle Camere. — Donde, poco studiandole prima, e mal comprendendole; poscia trascurandole del tutto, ne viene nell'opinion pubblica quella funesta opposizione a ogni atto del Parlamento, siasi pur l'atto utile e giusto, — opposi- 5i zione, con cui un governo non può viver lungamente. E questo, ne sia pur permesso di dirlo per incidente, è un solo dei tanti mali, che ne derivano dai cattivi regolamenti delle nostre Camere, i quali a noi pare che tornino più dannosi alla libertà italiana, che la stessa permanenza de'tedeschi a Venezia e la potestà temporale a Roma (1). Le inchieste facendo inoltre che moltissimi membri del Parlamento si occupino seriamente delle difficoltà, delle quistioni e degli ostacoli, che spesso sol s'incontrano nelle particolarità e nelle applicazioni, non pur rendono veramente operosi i Deputati ed i Senatori, ma fonno che sempre piìi vengano acquistando la pratica de'pubblici negozii, senza - \ ^ della quale non vi saran mai uomini, cui con quieto animo possa affidarsi Tamministrazione della cosa pubblica. Le commissioni d'inchiesta per altro non solo sono mezzi assai acconci a formare uomini di stato, ma sono come una palestra ove uomini di dentro e di fuori del Parlamento vengono a misurarsi. Non vi ha quasi uomo di stato in Inghilterra, che prima d'intraprendere l'amministrazione della cosa pubblica, non si sia fatto conoscere nei comitati scelti costituiti a ricercare qualche grave soggetto. Nelle discussioni delle Camere si conosce HL- - 'V: Vedi nf»l libro del Broglio. Delie forme parlamnxfari, sime coRS^idorazioni intorno i nostri recrolamenli. lo giudiziosis- ùù se uno sia o no oratore, ma mal si può giudicare se sia uomo pratico o no. Nelle commissioni d'inchiesta, ove spesso fa d'uopo scendere alle più minute particolarità per poi formarsi un concetto generale, è facile conoscere chi abbia la pratica delle cose, 0 Fattitudine di acquistarla. Or ogni qualvolta noi abbiamo mestieri di riempire un posto eminente, o di costituire un'amministrazione, lamentiamo la deficienza delle persone. Ma ove mai sono le vie per formarle, o almeno per conoscerle in Italia? Sovente noi dobbiamo riempiere i piìialti uffici dello stato a caso, senza neppur sapere l'attitudine delle persone che prescegliamo. Le commissioni parlamentari d'inchiesta, e le commissioni governative, che sviluppano e fan conoscere tanti uomini capaci in Inghilterra, non offrono a noi alcun soccorso; le prime perchè non vi sono, !e seconde perchè son mal costituite. Né vogliamo tacere di un altro non lieve beneficio, che può derivare da queste commissioni parlamentari. Avviene alle volte che l'opinion pubblica, sviata da pregiudizi o da insinuazioni, maledica quello che pure è buono ed utile. In questi casi nulla è piìi valevole di un'inchiesta parlamentare per tranquillare e raddrizzare l'opinion pubblica. Ed è ben chiaro che se le inchieste addivenissero abituali fra noi, come sono in Inghilterra, essendo esse i mezzi più efficaci di pubblicità per h I 1 56 tutto ciò che avviene nelle amministrazioni, imporrebbero silenzio a quella peste di giornali, che sconoscendo Faltissima missione della stampa in un governo Ubero, di altro non \ive che di maligne insinuazioni e di calunnie. Fra i vantaggi delle commissioni d'inchiesta finalmente vogliam ricordare, come fra tutti i mezzi d'investigazione, che possono adoperarsi, se pur le investigazioni si voglian fare, sovente sieno i piii spediti. Ed è ben chiaro che piii facilmente alcuno possa farsi un convincimento avendo a suo aiuto chi possa somministragli fatti ed osservazioni, che se si mettesse da solo a ricercare ed a ragionare (1), (1) Vedi Appeml. A, in cui si trova il tempo clic quelle (Commissioni hanno impiegato per le incliieste, W- Delle Gonimissioni P a r l a m e n t a r i e delle C o m m i s s i o n i R e a l i d^inchiesta Come dal Parlamento in Inghilterra, così dal potere esecutivo si sogliono creare delle commissioni, sia per far delle inchieste, sia per altri scopi. Queste commissioni, che sono conosciute col nome di COMMISSIONI REALI, rassomigliano in parte alle nosfre commissioni nominate con decreti reali, o direttamente dai Ministri; ma fra queste e quelle corre questa grande differenza : le commissioni inglesi hanno sempre costituito e costituiscono un meccanismo utilissimo di riforme nel governo dello Stato; le nostre per ordinario non riescono a nulla, anzi pare che per Io più sieno create o per pura forma o per r o8 acquietare alcuni reclami (i). Chi si facesse a considerare come siffatte commissioni sieno costituite in Inghilterra ed in Italia, chiaro vedrebbe in quelle costituzioni la cagione della differenza, che abbiamo ricordata. Gli stessi uomini, secondo che debbono ubbidire ad un ordinamento o ad un altro, tornano utilissimi o al lutto inutili. Come nel 1861 presso la Camera de Comuni si conducevano diciannove inchieste (2), così alla dipendenza del potere esecutivo se ne facevano dieci (3). I rapporti delle commissioni reali sono del pari annualmente presentati alle Camere dai Ministri. Secondo la natura degli oggetti e lo scopo, che si ha in mira, alcune materie possono esser meglio studiate dalle commissioni parlamentari, ed altre dalle commissioni reali; e però sovente vediamo che i membri delle Camere propongono che sia fatto un indirizzo alla Corona, perchè voglia nominare una commissione reale per ricercare intorno ad alcuna cosa ; come dall'altra parte i Ministri della Corona spesso, come già abbiam veduto. (1) Vedi nei Parliamentary Papers, Liste dei rapporti fatti dalle Comrniesioni Reali d'inchiesta dal 1806 sin oggi. 1826-27. Lo stesso, pel 1827 e 1823. 1829. Lo stesso, pel 1829. 1830. Lo stesso pel 1830-1. 1831. Numero delle Commissioni Reali d'inchiesta dal 1830 sin oggi. 1850. E negli anni successivi le comunicazioni fatte dal Governo al Parlamento col titolo di " Royal Commissions ". t2) Append. A. (3) Append. C. r 59 si rivolgono alle Camere perchè voglian costituire alcun comitato scelto per fare qualche inchiesta. In un ben ordinato governo parlamentare queste due specie di commissioni sono egualmente necessarie; le une non possono stare senza le altre. Le commissioni parlamentari hanno il più delle volte maggiore autorità sul paese, e sono più acconce a ricercare quelle grandi misure, le quali sarebbe impossibile di attuare senza il convincimento generale della nazione; le commissioni reali possono condurre meglio quelle ricerche, che debbono ravvolgersi più nei particolari, che hanno bisogno di esami minuti di elementi e di pratiche. Le une e le altre cospirano allo stesso scopo , e costituiscono un meccanismo necessario de'governi costituzionali. Molti parlando di governi costituzionali, non san vedervi che contrasto, opposizione e dualità fra i grandi poteri dello Stato, e lasciano da parte, quasi senza avvedersene, un concetto non meno importante, anzi che costituisce !a vera essenza operativa di questa specie di governi. L'opposizione de'poteri non è che un mezzo per conseguire un ottimo governo, e per perseverarvi; ma il governare significa accordo, ossia armonia compiuta fra i grandi poteri dello Stato, senza la quale ogni governo addiviene impossibile; e però ben si dice che ne'sistemi costituzionali le maggioranze } 00 governano per mezzo dei Ministeri, che con felice espressione Lord Macaulay chiamava '' i comitati delle maggioranze parlamentari '\ Nella vera essenza de'governi parlamentari adunque non vi è meno il concetto dell'armonia che quello del contrasto. L'uno e Taltro sono elementi costitutivi di un governo parlamentare; ma Tuno è norma, e l'altro accindentalità. Non dipendono, che da una gretta idea, che ci formiamo di questo governo, i desideri di restringere refficacia o del Parlamento, o del polere esecut'vo. Il potere esecutivo non è più, se si diparte dalle convinzioni della maggioranza; con.e una Camera, ove non possa costituirsi una maggioranza, che si trasformi in governo, non può che viver brevemente. E condizione dunque di vita pei grandi poteri dello Stato, come è condizione di governo, questo concetto di accordo e di armonia. Ciascun potere nella sua sfera deve ampiamente svolgersi, e lo svolgimento di un potere non contrasta né raffrena, ma eccita e promuove lo svolgimento dell'altro; e nella maggiore efficacia di queste due azioni, che poi si riuniscono e si confondono in una, consiste la perfezione del sistema costituzionale. Mai in Inghilterra è venuto in mente ad alcun Ministro di opporsi alle inchieste parlamentari in genere; anzi sovente, come vedemmo, i 3Iinistri prendono la iniziativa per grandi inchieste come mezzi di buon governo. 61 II potere, che il Parlamento ha di fare inchieste, quando è rettamente attuato, non solo, come cennammo in altro capitolo, facilita l'azione de'governi rappresentativi, ma alle volte è il solo mezzo che li rende possibili. E noi fermamente crediamo, che ora in Italia non possiamo fare a meno di entrare largamente nella via delle inchieste, se vogliamo veramente compiere le grandi riforme, di cui abbiamo urgente bisogno, e, che è più, se voiamo che il governo parlamentare si raffermi nelle simpatie delle popolazioni. \1 P e i ' c h è le i n c h i e s t e p a r l a m e n t a r i non sieno finora d i v e n u t e c o m u n i in Italia ; c o m e p o t r a n n o d i v e n i r tali. Noi crediamo che specialmente il falso concetto, che molti par abbiano avuto in Italia delle inchieste parlamentari, ci ha fatto negligere del tutto finora questo valevolissimo mezzo di ricerche con non piccolo detrimento della pubblica amministrazione, e forse anco con maggior danno della popolarità delle nuove instituzioni rappresentative. Se le popolazioni, secondo diceva il May, fossero state " chiamate, come a consiglio" dal nostro Parlamento per mezzo delle inchieste, in tutte le grandi riforme, che necessariamente dovemmo fare per dar vita al nuovo regno e per provvedere alla difesa nazionale, ora Fopinion pubblica sarebbe più serena e più sicura, ed avendo un fermo con- 6S vinciraento rimarrebbe salda; o per meglio dire, non renderebbe possibili tutte quelle agitazioni, che alcuni vecchi e nuovi partiti fanno ogni opera di alimentare, e spesso con mezzi al tutto incompatibili colla dignità di un popolo libero. Questo falso concetto è, che le inchieste non sieno ad altro rivolte, che a censure e ad accuse personali. Ed anche a questi giorni nella nostra Camera dei Deputati ragionandosi di un'inchiesta, che chi la proponeva non altrimenti poteva intender di proporla, che come un mezzo di migliorar l'amministrazione dello Stato, sentimmo alcuni, anzi che parlar di miglioramento deiramministrazione, altamente invocare la dignità e l'onore ; quasiché si avesse diritto senza apportar in mezzo prove o documenti, di metter diremo in accusa a priori tutte le amministrazioni, che hanno avuto il malagevolissimo carico di amministrar la cosa pubblica del nuovo regno; quasiché gh uomini pubblici, tutti i nostri uomini di stato, da Cavour a Lamarmora, che hanno avuto la rara e difficile gloria di concorrere a creare ed a raffermare il nuovo regno, sol per essere uomini pubblici avessero perduto quella comune guarentigia, che ha sin l'infimo cittadino non solo negli stati liberi, ma in qualsiasi governo, la quale riposa sopra quella massima ordinaria di diritto, che chi accusa deve produrre delle prove; quasiché queste inconsulte insinuazioni git- tate in mezzo di un assemblea di tanta autorità, potessero valere a dar credito, e presso la nazione e presso lo straniero, al nostro risorgimento; quasiché ci potesse tornar utile di sminuire la riverenza che dobbiamo a tutti gli onesti e valenti uomini d'Italia; quasiché non avessimo per mal vezzo, o per più rei intendimenti, già tanto demolito da render anche piii malagevole di quello che naturalmente non sia, l'opera della ricostruzione, cui ogni uomo, che veramente ami V Italia, deve ora energicamente ed operosamente concorrere. Or dandosi alle inchieste questo senso, certo non dobbiamo esser sorpresi se in generale non sieno accolte favorevolmente. Vedemmo di quali guarentigie il Parlamento inglese circonda le inchieste in generale, che si fanno nel solo scopo di migliorare l'amministrazione. Che dir mai dunque d'inchieste, che vorrebbero convertirsi in accuse, fatte senza veruna forma prescritta, e specialmente senza quella pubblicità, che é la suprema guarentigia su cui possa veramente riposare ogni onest'uomo? Può bene avvenire alle volte che nel corso delle inchieste si trovino dedi elementi di censure o di accuse contro persone ; e debito del Parlamento allora è, secondo il caso, dopo bene accertato il fatto, 0 di censurare, o di formulare un accusa e rimetterla al giudice competente. Un solo esempio di accusa durante questo secolo vi è stato nel 65 Parlamento ingiese. Ogniqualvolta per altro un comitato scelto, durante un'inchiesta, ha trovato materie, ciie potessero ledere interessi privati, ovvero offendere la condotta od il carattere di ffualche persona, la Camera ha ordinato che le parti vi fossero udite, ed anche per mezzo di difensori T. Le accuse degli nomini pubblici, che in Inghilterra la Camera de' Comuni ha il diritto di portare innanzi a quella dei Lordi, costituita in alta Corte di Giustizia, furono frequenti nei passati secoli; ma ai dì nostri ."^^on come cadute in disuso. L'esercizio di questo diritto, dice il ]\Iay, era necessario in tempi, in cui il popolo era geloso della Corona; quando il Parlamento avea un piìi debole sindacato sulle preit)gative: quando le Corti di Giustizia erano impure; e allorché la Corona ed i suoi Ufficiali, invece di difendere la legge, si opponevano alla sua esecuzione, e proteggevano i rei politici contro la giustizia: ma le Umitazioni delle prerogative, l'immediata responsabilità dei ministri della Corona verso il Parlamento, la vigilanza e l'attività delle Camere in scrutinare le azioni degli uomini pubblici, ed in fine la regolata amministrazione della giustizia, e l'influenza diretta del Parlamento sopra le Corti, che allo stesso tempo X * k L ' M' Cj m, Jour. A'ul. 62. p. 110 : Voi. 77, p, 405; V.,1. .^S. p. 169, 568. ÌS88. 1 \ 66 sono indipendenti dalla Corona (1), hanno prevenuto quei delitti che le accuse parlamentari avean per iscopo di raggiungere " (2). Dopo il 1746 non vi sono stati che due procedimenti di questa fatta, quello cioè di Warren Hastings nel \ /88, e l'altro di Lord H. Melville nel 1805. Ma con quali forme solenni fossero stati fatti ò facile vedere dagli atti del Parlamento, ne' quali si trovano minutamente registrati i3). Ed ò ben giusta e convenevole cosa che se ognuno in uno stato libero debbe rispettare i diritti d'ogni cittadino, questo rispetto debbano maggiormente imporselo coloro, che hanno la suprema missione di rappresentare il paese. Nelle proposte delle molte centinaia d'inchieste fatte in Inghilterra, che abbiamo esaminate, mai non vi abbiamo trovato alcuna cosa che avesse potuto gettar minimamente sospetti sopra individui ; ma solo vi vedemmo costantemente il desiderio di miliorare_jLamministrazione dello Stato. (1) Per !e leggi, x m WiU. Ili, C. 2. e I Georg. Ili, C. 23, le nomine dei giudici son fatte quamdiu se bene gesserint: il potere esecutivo non può rimuoverli; ma possono esser rimossi legalmente con un indirizzo delle due Camere del Parlamento alla Corona. (2) E. May, Law, Priv., Proc, and Us. of Pari. p. 529. f3) Com. Jour. Voi. 60. p. 482-3; Voi. 61, p. 1G4; Voi. 16, p. 42, 793; Voi. 20, p. 541; Lor. Jour. Voi. 22, p. 78. 55i-j-6; Sei. Com. appointed to draw up Articles of Impeachment against H. Lord Viscount Melville, Tre Rapporti, 186"-6; Sei. Com. appointed to insf.ect the Journals of the House of Lords, in relation to their pr-oceedings upon the Impeachment of H. L c d Viscount Melvi'!e. Due Rapporti, 1806. 67 Or se noi in Italia intendiamo di entrare veramente nella via delle inchieste parlamentari, ed è necessario che vi entriamo, fa d'uopo che, prima di ogni altra cosa, ci facciamo un giusto concetto di quello, cui per loro natura, e pel loro scopo debbono mirare le inchieste; e che imitiamo quella serena calma, che nelle Camere inglesi pel loro più accompagna simili proposte. Specialmente bisogna che non le riduciam mai ad armi di partiti. In Inshil terra i Ministri, che tanto si avvanta£:eiono o delle inchieste parlamentari per facilitare l'opera del governo, animosamente sempre le contrariano, quando le veggono mosse dallo spirito di parte. Opponendo contro Hume la costituzione di un comitato d'inchiesta, diceva nelle Camere de" Comuni il 1 marzo 1843, sir R. Peel " Nel considerare la quistione, se io debba assentire o no alla costituzione di un comitato, lascio sempre da parte ogni altra considerazione, e solo mi dimando - E egh dell'interesse della Corona, di cui son servo ma, soprattutto, è egli dell'interesse pubblico che ora si faccia quest'inchiesta? Gioverà ancora ricordare alcune altre massime, che sono comunissirae in Inghilterra, e che potranno faciUtar l'introduzione delle inchieste fra noi, cio^ che fa mestieri andare a rilento colle inchieste; che non bisogna proporle che per ragioni ed inconvenienti gravi, ed a cui non si -V- /' -• -. - 1 -, >^ 55 68 possa meglio provvedere altrimenti; che si sia certo di poter avere membri della Camera capaci a condurle; e sopra ogni altra cosa, che già vi sieno tah e tanti elementi da poter raccogliere, che l'inchiesta possa esser fatta con successo. La quale ultima massima spesso ci obbliga di dividere in piìi inchieste una proposta unica, o di fare prima inchieste particolari, e direm quasi preparatorie, per quindi venire a fare inchieste piìi generah. Sovente abbiamo sentito ripetere in Inhilterra, ove passammo lunghi anni, che nulla dia meno credito ad un'inchiesta, che il proporsi ciò che non possa conseguire. E nel nostro paese , ove le inchieste son nuove, ed hanno bisogno di acquistar credito, ninna cosa sarebbe più perniciosa, che cominciar con inchieste, le quali invece di riuscire a pratiche ed utili proposte ad altro non ci conducessero che a vani lamenti. Come le false idee, che finora abbiamo avuto dell'inchieste parlamentari, così i mancati successi ad altro non servirebbero che a screditar forse per sempre fra noi questi efficacissimi ed utiUssimi mezzi d'investigazione con non piccolo danno della nostra libertà. Qui avremmo posto fine al nostro dire, se ponendo mente alle condizioni, in cui si trova ora l'Italia, ed al grande ed urgentissimo bisogno che abbiamo di riforme affin di migliorare l'amministrazione in 69 generale, e dare un assetto definitivo alle finanze, non ci fosse sembrato, che potrebbe esser utile di richiamare l'attenzione dei lettori sopra alcune misure principalissime di riforme, che a noi paion le sole, che possan realmente farci entrare in un buon sistema di governo. Ma ci duole che l'angustia del tempo, di cui possiamo disporre, non ci permetterà che cennarle brevemente. ¥11 Di alcune altre u r g e n t i riforme Da quello che abbiam detto ben si vede di quale e quanta utilità, massime a questi giorni, debban tornare in Itaha le commissioni d'inchiesta. e tutti eh altri mezzi, che, faciUtando le riforme, colla pubbhcità, possano sin dal principio acquietare la coscienza pubblica, e raffermare nell'universale le simpatie delle nuove istituzioni. Gravi sono le condizioni, in cui pm gravi addiventano per quella specie di perplessità, che è nell'opinion pubbHca, perplessità che si riflette per ogni dove. In questi casi a noi pare che tutti quelli, le cui opinioni possano avere un'influenza sulla sorte dello Stato, abbiano il debito di considerare con calma, " che cosa mai vogliano, e quali sarebbero gU effetti di questa loro perplessità. " Noi dobbiamo aver sempre innanzi agH occhi, che siamo al principio di un novello ordine di cose , e che la presente generazione degl'Italiani ha avuto la rara ventura di ritrovarsi in mezzo ad una di 71 quelle grandi trasformazioni nazionali, che sogliono creare i grandi Stati. xN^on vi fu mai nella storia una trasformazione maggiore , né più ripiena di grandi difficoltà e di grandi speranze. Ma non dobbiam mai dimenticare quel vero che recentemente ricordava un grande uomo di stato , cioè " che le istituzioni civili non crescono come gli alberi, ma sono Fopera del lavoro dell'uomo " (1). L'opera della nostra rivoluzione comparativamente fu facile cosa ; ma quella della ricostituzione, che ora abbiamo alle mani, è di gran lunga piìi ardua, e richiede il concorso di tutta lattività e di tutte le virtù della nazione. In un governo rappresentativo nulla di grande si fa senza la cooperazione universale. Gioiti di coloro, i quali si lamentano nell'inerzia, dovrebbero comprendere, che essi stessi sono fra le cagioni principali de'mali, per cui fanno tanto scalpore. La storia a noi Italiani, che viviamo a questi giorni, terrà o dimanderà conto delle nostre azioni. Ne è a credere che noi possiamo sottrarci al destino di tutte le altre nazioni, al destino dell'umanità. Noi abbiamo bisogno di tempo per compiere questa grande trasformazione; e però non solo tutti dobbiamo cooperare, ma perseverare nella nostra cooperazione. Sarebbe funesto se noi i1) J. Earl Russell, Ess. on tlie Hist. of the Engl. Gov. and Gons. Lon' don, 1865, p. LII. 72 non cqmprendessimo latte le gravissime dilfic l'à. che circondano la nostra situazione; e se invece di sforzarci di superarle con serii studi, e con grande e perseverante operosità, ci persuadessimo di potere, come per incantesimo, conseguire i nostri intendimenti. Chi soffre, facilmente crede: ma spesso le vane bevande, che si danno dai falsi medici, uccidono d'infermi. Noi vorremmo che le popolazioni italiane non si facessero illusioni, e si abituassero alla gran virtì^i della longanimità, senza della quale spesso, invece di vincere le difficoltà. ne siam vinti. In politica per lo più il far presto è necessario: e ben vi sono certi tempi, in cui ciò che solo si richiede e " il far presto. " Quando la casa brucia, le suppellettili, ]>er preservarle e perchè non se ne alimenti l'incendio , si gittano dalle finestre. Ma ciò che talora è opera prudente, non è sempre tale. Durante la prima legislatura il Governo ed il Parlamento fe-ero non poche cose, principalmente mirando a far presto. Ma allora faceva d'uopo di dar vita al nuovo Regno nell'in terno, e di affermarlo presso lo straniero. Se per far meglio ci fossimo arrestati, certo avremmo mal fatto. — La storia non dirà .-e quella legislatura avesse o no potuto fare alcuna legge migliore: ma ricorderà che col suo grande ardire, lasciatole in retaggio dal più grande de'nostri uomini di Stato, tutto distruggendo, e tutto rifacendo ed uniiicando. 73 ebbe la gloria di costituire, in brevissimo tempo, in un regno unico l'Italia, già per tanti secoli frazionata e divisa, e di darle vita. Ma ora dobbiamo entrare in un periodo di ricostituzione stabile e definitiva: e sarebbe troppo dannoso se pel solo desiderio di far presto facessimo male. Anche in politica, quando vuole escirsi da gravi difficoltà, è vero quel comune adagio. fate piano che ho fretta ". Nelle condizioni attuali dell'amministrazione pubbhca, il più delle volte è impossibile di far bene e presto. E qua/ido facciamo male, bisogna rifare da rapo ; sicché alla fin Une, anziché guadagnare, sovente perdiamo il tempo; e senza produrre alcun bene cagioniamo tutti quei mali, che vengono dagli spessi e subitanei mutamenti. Noi crediamo per altro che potremo far bene e presto, se vorremo adottare alcune riforme radicali neir alta amministrazione dello Stato. Che direste di quello scultore , che pel desiderio di compiere presto una statua, affine di non perder tempo per provvedersi di buoni scalpelli, si mettesse a lavorare con qualsiasi informe ferro aguzzo*^ Non produrrà egli forse imperfetto lavoro, e non consumerà maggior tempo? Nel governo avviene la stessa cosa. Non si produce il bene, non si giunge ad utili riforme col solo volerle ; bisogna prima provvedersi de'mezzi, e ({uasi direm degl'istrumenfi e 74 de' meccanismi necessari per produrre questo bene, per conseguir queste riforme; e noi vediamo questi meccanismi riformatori, e che solo possono assicurarci un buon governo, non nelle persone, ma in certi principii, che debbono informare 1 alta amministrazione dello stato. Non crediamo che in Italia vi sia difetto di persone intelhgenti e capaci, I nostri uomini di Stato si trovano nella posizione dello scultore che testé ricordammo. Ma in politica non si tratta della perdita del marmo o dell'opera di uno sconsishato artista : la continuazione del sistema, da cui finora ci troviamo ravvolti, compromette i maggiori interessi della società e de'cittadini, annulla tutti i nostri eminenti uomini politici, e ciò che è ancor poggio , mina le nostre istituzioni; poiché le popolazioni non giudicano in astratto della bontà di un governo, ma dai visibili risultamenti, né possono comprendere che i mah non derivino dalla natura del governo, ma dal falso modo di attuarlo. Preghiamo coloro, ai quali pare forse che basti il correre furiosamente in un ignoto campo per raggiungere una meta, senza troppo por mente che potrebbero esservi delle voragini da inghiottirli, di arrestarsi un po' con noi per fare alcune considerazioni, che potranno non solo condurci a far bene, ma a far presto. 75 Vi sono certi ordinamenti superiori nel grande organismo dello Stato, che sono i fattori di ogni riforma, e le principali guarentigie di ogni buon governo. Senza l'organizzazione di questi poteri superiori ci abbindolere-no sempre, desidereremo sempre il bene, ma forse non lo conseguiremo mai. Per cominciare, ove bisogna cominciare, noi dobbiamo rivolgerci, senza più perder tempo, a queste principali^^sime parti dell'amministrazione, nella cui riforma solo po*^siamo trovare il vero rimedio a tutti quei mali, che tanto lamentiamo. E poiché abbiamo parlato delle commissioni parlamentari dinchiesta, che certo costituiscono una delle maggiori ' OC? riforme da introdurre nel nostro sistema parlamentare, prima d'ogni altra cosa ricorderemo che non basta che un paese, per esser ben governato, abbia un Parlamento; ma che è necessario che il Parlamenfo funzioni bene; la qual cosa mai si pot à ottenere, se l'ordinamento interno del Parlamento non sia tale, che non solo speditamente, ma colla maggior guarentigia di far bene, operino le Camere. Né ciò potrà altrimenti conseguirsi che colla riforma successiva dei regolamenti delle nostre Camere, senza perturbare per modo veruno al momento la loro azione Solo colla riforma dei regolamenti noi potremo far concorrere energicamente l'attività e la capacità di ciascun membro del Parlamento, e per conseguenza delle 76 Camere, alle riforme che reclamiamo. Il Parlairento è l'anima di un governo rappresentativo; e quando la men(e è languida, e non ben funziona, tutto il corpo diventa inerte e quasi direni senza moto. Anche Fotùmo de'governi esecutivi, senza un ben organizzato Parlamento, non potrebbe soddisfi^re alcun paese. Ma che dovrem dire poi di un paese, ove l'ordinamento del potere esecutivo fosse anche peggiore di quello di un mal ordinato Parlamento? E questo noi crediamo che sia il nostro caso. Noi parliamo delle istituzioni e non degU uomini ; anzi crediamo che i più dei nostri uomini pubblici sieno giudicati troppo severamente , attribuendosi loro tutto il male delle istituzioni. Se mai loro alcun appunto si volesse fare , potrebbe essere . perchè non abbiano rivolto l'animo prima d'ora alle riforme di queste istituzioni. Ma chi non sa, come m politica, sventuratamente, non sia che l'estremo dei mali, che ci persuada a rivolgere la nostra attenzione a certi ordinamenti fondamentali degli Stati ! Forse anche l'opinion pubblica prima non ne sarebbe stata persuasa; e senza questa persuasione universale non può certo tentarsi grandi riforme in un governo rappresentativo. Una strana interpretazione della responsabilità ministeriale ci ha forse condotto finora a tollerare 7 / anche un più strano potere dato ai Ministri, che non solo 1"imbarazza e l" indebohsce, ma h annulla, e che 0 a niente serve , o serve solo a far nascer molti mali ed a ricovrirli. Un Ministro, quale noi lo costituiamo, ('. la piìi strana creatura intellettuale e morale, che possa immaginarsi al mondo; creato come l'uomo che deve avere la maggiore influenza nelFamministrazione della cosa pubblica, riconosciuto dal Parlamento e dal paese come runico amministratore dello Stato, e che si assume la responsabilità di tutto quello che avviene , è costituito in modo che non possa far nulla. Uno addiveneado Ministro certo non muta la sua natura umana; seguita come tutti i mortali ad esser soggetto alla legge del tempo e dello spazio : eppure per lutto quello che dovrebbe fare , non sarebbero bastevoli centinaia e centinaia di uomini di differentissima capaciti;, e sparsi per ogni dove, l nostri Ministri dall'alta politica interna ed esterna 'ino agi"infimi uffici dell'amministrazione, tutto dovrebbero fare , pro\ vedere , conoscere. Quindi non (• maraviglia che alle volte non facciano nulla. La sola cosa , che certo fanno, e di cui sarebbero molto meritorii, se ne venisse qualche bene, è che si addossano tutte le accuse per le colpe che non son loro. Curiosa virtù veramente, e più che cristiana ! — se per altro la loro responsabilità, che m fine r sempre presa in massa , non servisse 78 per lo più a licovrire tutti i falli del mondo. Che uomini di tanta sterile abnegazione avessero a trovarsi, forse non vorremmo credere, se giornalmente non ne vedessimo. Noi siam certi di Lon esser contradetti, massime da tutti i presenti e passati Ministri, cui siam legati con moltissima amicizia, e che sentimmo sovente lamentarsi delle loro condizioni, se affermeremo essere i Ministri italiani gli uomini men liberi e piìi schiavi di tutta la nazione, obbligati a consumare la piìi parte del loro tempo in cose di poca o di niuna utilità; e che se tutti sono scontenti di loro , ve ne ha di quelh, che sono scontentissimi; e questi sono essi stessi. Ora mettete i Ministri in questa impossibile posizione, e date pur loro tutta la responsabilità del mondo; e poi giudicate, se veramente possano attendere a riorganizzare un paese, che si trevi nelle condizioni d'Italia. Contemporaneamente dunque alle riforme dell' ordinamento interno delle Camere legislative , bisognerà provvedere alle riforme fondamentali nelle alte regioni del potere esecutivo. Noi non parleremo del Gabinetto, né dei modi come la sua costituzione potrebbe esser migliorata. Questa riforma, per quanto importante sia, non ci pare cosi urgente: né potrebbe farsi senza prima riformare l'alta amministrazione, da cui solo, secondo il bisogno, potranno prendersi nuovi membri per am- 1\) pliare il Consigho della Corona, il quale fra noi ha il grave difetto di essere troppo ristretto, e di rimettere i grandi interessi del paese in pochissime mani: la qual cosa seirbrerà anche più grave quando si ponga mente che i membri secondari del ministero, che non fan parte del Gabinetto, sono del pari fra noi pochissimi. Lasciare, massime ne'momenti supremi, le sorti della nazione ad un Gabinetto, così ristretto come il no^-tro, e così isolato, certo non parrà prudente cosa. Ma noi non intendiamo di qui entrare in questa gravissima questione, la quale per la sua impoitaiìza merita essere trattata sola. Ci limiteremo a ragionar de' Ministri e de' loro uffici, ossia de' ministeri, in cui le riforme più urgentemente sono reclamate. Il supremo vìzio, che guasta tutta l'amministrazione dello Stato in Italia, è che non facciamo veruna distinzione fra ministeri ed amministrazioni. Altrove, come dev'essere, massime in un regime costituzionale , // ministero governa e non amministra. Sono le amministrazioni speciali, costituite per legge con diritti e doveri prò pri, che debbono amministrare. Tra noi, confusi come sono tra loro governo ed amministrazione, non si governa, ne si amministra; donde tutti i mali, che non altrimenti potremo rimuovere che rircovendo la cagione. L'ufficio dei Ministri, governando, deve essere, oltre quello dell'alta pohtica, un supremo sindacato sopra le amministrazioni, per vedere se 80 mai si dipartissero dall osservanza delle leggi, e per studiare e proporre al Parlamento tutti quei mutamenti che credessero necessari! per migliorarle. Debbono inoltre ricercare tutti i bisogni del paese, cui non fosse stato ancora provveduto, ed eccitare dal Parlamento i necessari provvedimenti. Le amministrazioni dall' altra parte, conformandosi alle prescrizioni delle leggi, debbono amministrare prendendo su di sé tutta la responsabilità innanzi al Parlamento ed al paese. In Inghilterra le grandi amministrazioni dello Stato, da cui direttamente dipendono tutti gli uffici inferiori. 4 debbono per legge annualmente presentare, per mezzo de* rispettivi raembri del Galilnelto, i loro conti ed i loro rapporti al Parlamento. Questo sistema di amministrazioni responsabili, praticate generalmente in Inghilterra, ed anche in gran parte altrove, e s[)ecialmente in Olanda, è la sola via che possa condurci alla buona amministrazione di uno Stato. Dividere la responsabilità dalVopera o l'origine di tutti i mali delle pul)bliche amministrazioni; e dare ai Ministri una responsabilità che non procede da loro fatti, è rendere la responsabilità ministeriale cosa non solo vana, ma dannosa. La responsabilità ministeriale, se non vogliamo che sia una finzione, ma una realtà, quale dev'essere, non può derivare che da quello che il Ministro fa, e deve fare. 81 La responsabilità de' Ministri, quanto alT amministrazione, n(m consiste che in ([uesto supremo sindacato: e cosi riducendoia, anzi che annullarla, !a creiamo, tacendone una realtà. In questo modo s intende la responsabilità ministeriale in Inghilrena. Gli scrittori nel Continente, spesso non avendo compreso il meccanismo delle costituzioni, ci parano di finzioni costituzionali, quando non vi ha nessuna forma di governo , che più risponda alia realtà della cosa che il governo costituzionale, quando rettamente fiiuziona. Siamo lieti che il noIrò ottimo amico commendatore Scialoia, ora lìiilustro delle Finanze, aia mostri di volere entrare nella via delle amministrazioni l'esponsabili, proj)oncudo di render tali le direzioni delle Finanze (lì. r T Sceverate cosi le amministrazioni dai ministeri, pei che queste principalissime parti del goveino dello Slato, clie sono gli organi immediati dei vari membri del Gabinetto, possano adempiere agli alti fdhci, cui son destinati, la mestieri che sieno ben costituite. 1 ministeri sono ai ministri ciò che gli uffici ad ogni capo di amministrazione ; e come sarebbe impossibile ad un capo di un'amministra/ione di amministrare, se gii uffici non fossero racconciamente ordinati, cosi avviene ai ministri. ft) Cam. ilei Dep . TOMI, li i:oim. 186(i, H 82 Un Ministro, senza un ministero ben ordinato, non può fare alcun bene. I ministeri sono come la mente e la forza, che informano e dan vita a tutta l'amministrazion pubblica; sono quegli organismi , che fan che tutte le altre macchine dell'amministrazione funzionino rettamente, e vadano sempre migliorando. Ministri e ministeri sono una cosa. Un buon Ministro senza un ben ordinato ministero è una mente rinchiusa in un corpo parahtico ; un ben ordinato ministero senza un buon Ministro è come una macchina, cui vien meno la forza. Il buon ordinamento dei ministeri, massime nei governi parlamentari, è cosa che richiede le maggiori considerazioni. Quest'ordinamento è il primo bisogno, che si ha in ogni governo; perocché se questi primi meccanismi motori della gran macchina dello Stato funzionano male, necessariamente vi dev'essere disordine e confusione per ogni dove. Eppur quanto poco finora vi abbiam rivolto l'attenzione ! E strano il considerare che tanto desideriamo un buon governo, che tanto ci precipitiamo coi desideri verso importantissime riforme ; e che quasi non ci ricordiamo de'ministeri, senza la cui ori^anizzazione oani buon governo, oeni utile riforma è impossibile. Par che noi, neirordinamento dello Stato, imitiamo quel meccanico, che nel fare una buona macchina dimenticava che pur vi voleva qualche meccanismo per trasmetterle la forza. Fun- 83 pur bene il Parlamento; vi sieno pure uomini nei consigli della Corona , se questi meccanismi , che sono i ministeri, in cui si concentrano tutte le forze, non sono atti a trasmetterle bene, necessariamente tutta la macchina dello Stato deve muoversi male. A noi pare che questo argomento abbia bisogno di studii seriissimi. Solo qui verremo cennando pochi concetti generali: ma piìi nel desiderio che vendano studiati che attuati. La riorganizzazione de'ministeri è urgentemente richie sta fra noi; ma prima di metter mano all'opera praticamente, va considerata con gravità. Ottimi esempi troveremo da imitare altrove, e bisogna certo conoscerli e studiarli; ma gh esempi, il più delle volte, nei governi degli Stati, possono servire di guida, ma non di norma. Due sono le considerazioni principali, o diremo le massime che dobbiamo aver presenti nella riorganizzazione dei ministeri. La prima è, che il ministero sia per modo ordinato, che possa funzionar da sé solo, sotto un'alta direzione del Ministro. Se obbligheremo il Ministro a prender una parte troppo diretta negli affari ordinari, gh renderemo impos sibilo di poter compiere uffici più gravi ed importanti, nei quali sta la vera essenza de'suoi doveri. Riducendo i Ministri, massime costituzionali, a capi di amministrazione, voi distruggete la loro natura ; ed avete il massimo degli inconvenienti, Siche ò quello di lasciare il goNemo senza Ministri. La seconda massima è. che ne'frequenti trapassi. che in un sistema costituzionale si fa da un Gabinetto all'altro, il governo non resti senza continuazione e tradizioni, e che dalla dimissione di un Ministero alVaccettazione di un altro, non rimanga quHsi tutto in abbandono. Spesso abbiam sentito giustamente lamentare i mali che derivano da quei subitanei mutamenti di sistema e di ordinamenti . che fra noi avvengono al mutar di ogni Ministero. Vi possono esser certo alcuni mutamenti da fare al passaggio di un Ministero ad un altro ; ma se ogni nuovo Ministero dovesse ricominciar da capo in molte cose, e far il rovescio di quello che lo precede, nulla sarebbe più funesto alla buona amministrazion pubblica, che fra le altre condizioni abbisogna di quella della stabiUtà. Egli è dunque necessario, che nell'ordinamento dei ministeri si trovi ancora qualche elemento stabile e permanente, che rappresenti la tradizione e la stabilità del governo. A queste due considerazioni è da aggiungerne una terza, la quale se non è della stessa importanza della prima, pure è importantissima. I nuON i Ministri fra noi entrando nel i^overno, massime nei primi giorni, che son sempre i più ditficili, e nei quah han mestieri di maggiori aiuti, per modo si trovano isolati, senza spesso sapere da quali 85 persone auliche o avverse sieno circondati, che è pioprio ima pietà la loro posizione. Questordinamento dei ministeri, perchè risponda allo scopo che dobbiamo proporci, e sia una guarentigia di buona amministrazione, non può altrimenti farsi che per legge. E crediamo che sarà bastevole di c(ui citare solo alcuni esempi di ministeri così costituiti altrrve per comprendere tutta l'importanza di ciò che siamo venuti discorrendo. Il ministero delle tinanze in Inghilterra è formato dalla Commissione del Tesoro, composta dal primo ministro, che prende il nome di primo lord della Tesoreria, dal Cancelliere dello Scacchiere, e da tre altri commissari (Lords of the Treasury), che sono uomini politici, ossia membri del Parlamento. Ne fan parte inoltre due altri uomini politici, come sotto-segretari di Stato iJoint-Secrttaries of the Treasury). Gli uomini politici naturalmente mutano ad ogni mutar di ministro. E per provvedere alla tradizione dell' amministrazione vi ha un sottosegretario permanente (Assislant Secretary), che non può esser membro del Parlamento ; 0 . II Cancelliere dello Scacchiere, che oltre del primo ministro, solo fa parte del Gabinetto, è il ministro delle finanze . ma quelli che realmente conducono tutti r ;'1 F. s. Thomas, Not. of Mat, lor the Hist. of Pub, doii, 1S64. p, 17. Depar. ; Loa- 86 udì affari ordinari sotto la -uà direzione sono i due vice-segretari di Stato ed il segretario permanente. Cosi de] pari il ministero della marina è costituito d;t una Commissione composta dal primo lord delTAmmiragl'ato f^'^st Lord of the Admiralty' e da cinque altri commissari, quattro de'qiiali debbono essere uomini speciali, di cui due si sogliono scegliere fra gli ammiragli. Ne fa parte un -otto-segretario di Stato Secret-ary cr' the Admiralty\ Il sotto-segretario di S:.ato. e due o tre commissari m sono per ordinario membri del Parlamento. I! primo lord delTAmmiragliato è il ministro, e fa parte del Gabinetto ; e auando eìrli si ritira, si ritirano tutti Il altri. Ma \i ha egualmente un altro se^r^etario permanente second Seci'ttJ:Tu : e da cmesti due sotto-segretari di Stato '^ condotta ramministrazione ordinar^a. Non tutti i ministeri per altro in Inghilterra hanno l'aiuto di queste Commissioni: ma tutti hanno dei sotto-segretari di Stato politici, e mutabili coi ministri, e de'sotto-segretari non politici e permanenti, i quali unitamente a quei primi sono quelli che realmente amministrano, ed hanno responsabilità speciali. Ognun vede quanto questi ordinamenti debbano esser valevoli, come in fatti sono, non solo a far che Tamministrazione superiore dello Stato proceda rettamente, ed acquisti la necessaria stabilità, ma t r 87 perchè i Ministri, massime in quei grandi ministeri speciali, in cui gli errori possono essere più gravi e spesso tali da non poter per verun modo esser poi emendati, non si rattrovino soli ad operare. La stessa onnipotenza dei consigU del Gabinetto non può opporsi alle volte contro determinazioni di ministri speciali, che solo in persone della stessa specialità, cui la legge impone certi doveri, possono trovare un freno, che spesso può render possibiU le risoluzioni del Gabinetto. Potremmo citare alcuni esempi gravissimi fra noi, in cui cosiffatti ordinamenti sarebbero certo tornati utihssimi. Questi ordinamenti in generale, dentro e fuori de' ministeri, non sminuiscono né il potere del Gabinetto, ne quello dei singoli ministri, né scemano la responsabihtà ministeriale innanzi al Parlamento; anzi accrescono di gran lunga il potere e la responsabihtà dei ministri, riducendo l'uno e l'altra alla realità, e sottraendoli dal falso concetto delle pretese finzioni costituzionah. I ministri italiani uscendo così, di diritto e di fatto, da quella strana responsabilità, in cui ora sono avviluppati, e dalla più strana impotenza, in cui la mancanza di ogni retto ordinamento governativo ed amministrativo li pone, tornerebbero ad esser simili agh altri mortali; e riacquistando la libertà di azione e la responsabilità de'proprii doveri, potrebbero real- 88 mente tar>i a campiere 2I1 alti ^r i!uii;i-:r\un>>iiii' ulhri ìnip^:»>ti ad un Mini-tei^' '-.'O.-tituzìonaic*. de. quali non (.-redianio che tntti in Italia >^. t'acciau^j ancora una giusta idea. Se iD questo nostro ragionamento torse Sijvente CI dipartimmo tia alcuni «'oncetti ricevuti c<'»muneniente. non poco ne contorta e ne mcora^^gia. '-'iie ^em(^rf tiovamrar. le nostre npiniom contnìiii; ,Ì quelle universalmente ac^'ettate m lui^Mnlterra. pae^e delie vere libertà co_=tiUìzionah. da tutti ^di -crittori e da tutti 2\\ uc»nnni di Stato. Le diiìicOiià; m cui a quesL ;^iuim s- trova rifaha. >unn gravissime. scl)bene non -leii" più ;^ia\i -icui amente di quelle, in tui ^:.K{ >Ì nn\ ermei-' a lire nazioni, che ora noi ciuimn lame pei pr* '.-perita e potenza. Certo dopo una cosi i^rande Ì iNoluzr.'ne. come queda che noi cumpimmu. dovcVc^niu uìcon{rare moltissime difiBcoltìi, L"t_>pe!a delle ri\oiuzi'<m r di demonie, ed <^: imjo>-ibi!e il deuiulue -enza ledcit' spes-r, rnolti ÌL;eressi; ma a questa epeia deve tener necessariamente dietr<_' quella dei-j ricostituzione, -enzii la quale non può esserv: die mancanza di Oi^mi amministrazione pubblico, OSSKI cùnfu>iune e disoidine. pei- cui tutti sciTionu. La ricostituzione di uno Stato. :a quale ]Kn si converte 89 in una l)uona aninìinistrazione. che è la base degni prosperità pubblica e privata, è l'opera dell'uomo, e noi dobl)iamo farla. Ne ciò si consegue senza ardua, assidua e concorde operosità, senza molte •t ricerche e soriissimi studi intorno a ciò che si deve fare. K non e questo, per cosi dire, opera negativa, uia opera positivissima. Non sono le o})posizioni, che nulla propongono in hiogo di quel che contra(hcono, e che ad altro non mirano, che a rendere mq)Ossil)ile qualsiasi cosa , che ci faran fare un [>asso in questa via. l.e opposizioni allora solo son utili , quando contiappongono cose raigliori , o ci aprono la via per raggiungerle. Ogni altra opposizione non serve, che a continuare, anzi a render peggiori le condizioni, in cui siamo. E certo questo non è quei che vuole il paese; il quale sicuramente non ha mandato i suoi rappresentanti al Parlamento, j)erchè non si faccia, o non si continui a fare (;iò che è male, ma perchè si faccia ciò che è il maggior bene possibile. Pensiamoci bene. Un Parlamento, in cui intorno a qualche concetto positivo non possa riunirsi ima maggioranza, non può esser fimmagine del paese, nella cui coscienza, per agitata che sia, non puoi trovare che il desiderio del pioprio benessere, idea certo positivissima sopra ogni altra. A noi è sembrato, dopo lunghe e penose conside razioni, che la via per pervenire ad una buona amnnnistrazione . e per perseverarvi . non possa * i 90 ricercarsi che in quei supremi ordini del governO; che hanno la missione, studiando i bisogni del paese, di provvedere alla cosa pubblica. Crediamo che facendo piiì efficace e piìi spedita l'opera del Parlamento e del Ministero, non pur gettiamo le basi fondamentali di un buon governo, ma rendiamo non solo possibile, ma facile la buona amministrazione di tutto lo Stato. Forse potemmo alle volte ingannarci nell'indicare i mezzi: ma abbiamo questa profonda convinzione, che finché non riformeremo questi supremi ordini dello Stato, non entrerem mai in una via sicura, che possa condurci a fare il maggior bene del paese; e se noi altro non avrem fatto con questo nostro ragionamento, che richiamare alla considerazione de'nostri colleghi del Parlamento, de'Ministri, e del pubblico in generale, questo importantissimo suL'getto. ci reputeremo troppo fortunati. APPENDICE 4PPENDICE A. ( Vedi pag. 37, 06. 08. ' COMITATI SCE:I.TI N0MIN\T1 PER INCHIESTE DALLA CAMERA PEI CoMTNI NELLA SESSIONE DEL 1861. Dai -/(jurnah of the House of Commons, Session iS6l. Voi. / / 6 ' . t. Gomitalo scelto, costituito il 7 febbraio, per ricercare >e migliorando [e Forme ed i Procedimenti della Camera, notessero coiKÌLUsi più speditamente le discussioni; p. ì^. 37, o-j, '>'.'. 100. Tenne Ih tornate; rapjwrto il 19 aprile, 'I. Cofiiitato scelto, costituito il 19 febbraio, per ricercare intorno al presente modo d imporre ed esigere la Tassa sulla Rendita [Incorna and Property Tax. e se possa liovarsi modo per renderla più equa tra i contribuenti. Torna'e 20. Rapporto P agosto. ;>. Comitato scelto, costituito il It febbraio, per riccMcarr intorno rAmministrazione dei Soccorsi dei Poveri in Irlanda, secondo gli ordini, le norme ed i regolamenti emanati dai Commissari della legge dei poveri in conseguenza delle leggi esistenti; ed intorno agli effetti dell'attucizione di ([ueste leg^i in Irlanda: p. 74, 96. 233, 333. Tornale 25. Rapporto 16 luglio. 94 4- Comitato scelto, costituito il 23 febbraio, per ricercare intorno le impos'e, il governo e l'amministrazione della giustizia nella capitale; p. 74, 93, 180-2, 236-68, 403. Tornate 46. Rapporti, 2 maggio, 25 giugno e 27 luglio. 5. Comitato scelto, costituito il 26 febbraio, per ricercare intorno l'Organizzazione e TAmministrazione di quei rami dell'Ammiragliato, delli Guerra, dell'Oflacio dell'Indie e del Consiglio deiremij-razione, che ora provvedono ai trasporti navali de'militari, dei condannati, de^li emigrali, dei materiali di guerra, delle provvisioni, e ad ogni altro servizio di simil fatta; p. 81-9, 172-4, 275, 305. Tornate 10. Rapporto 26 giugno. 6. Comitato scelto, costituito il 1° marzo, per ricercare intorno al presente sistema dì Trasportazione, ed alla sua utilità ed economia, in rapporto alla Colonizzazione, e per riferire se potesse introdurvisi alcun miglioramento; p. 9, 86^ 231. Tornate 8. Rapporto 28 maggio. 7. Comitato scelto, costituito il 1° marzo, per ricercare intorno la costituzione dei Consiglio d'Ammiragliato [Board of the Admiralty], le sue varie funzioni, e gli effetti di questo sistema sulla Marineria Reale; p. 86, 102. In seguito fu data istruzione a questo comitato di studiare il presente sistema delle Promozioni e dei Ritiri nella Reale Marineria, e di rapportare le sue opinioni; p. 103. Tornate 26. Rapporto 16 luglio. 8. Comitato scelto, costituito il 6 marzo, per ricercare intorno le Spese Militari nelle Colonie, e rapportare se, e quali mutamenti potessero vantaggiosamente effettuarsi nella difesa dei possedimenti inglesi; e sulla proporzione delle spese attuali per questa difesa a carico dei fondi Coloniali ed Imperiali ; p. 90, 191-8, 206-12-37-50, 349. Tornate 15. Rapporto 12 luglio. dò < 9. Comitato scelto, costituito il 7 marzo, per ricercare intorno airamministrazione dei Soccorsi dei Poveri, secondo gli ordini, le norme ed i regolamenti emanati dai Commissari e dal Consiglio della Legge dei Poveri, in conformità dei provvedimenti delle Leggi sui Poveri, ed intorno agli effetti delTattuazione di queste Leggi; p. 31, 7i, 138-57, 260, 400. Tornate 34. Rapporti, 19 aprile, 11 giugno e 26 luglio, in cui si presentò il 3", 4°, 5^ e 6^ rapporto. 10. Comitato scelto, costituito il di 8 marzo, per ricercare la costituzione ed efficacia dell'attuale Servizio Diplomatico dello Stato; p. 38, 98, 109-49-56-69-70-96, 209-10-12-24-30, Tornate 18. Rapporto 23 luglio. 11. Gomitato scelto, costituito il di 8 aprile, per esaminare d'anno in anno i Conti delle Pubbliche Spese riveduti dalVAudU Office {Corte dei Conti); p. 130-59, 250-61-91, 340-77-96. Tornate 13. Rapporti, 11 e 21 giugno, 9, 19 e 25 luglio. 12. Comitato scelto, costituito il 3 maggio, per ricercare sulle materie allegate nella Petizione del Luogotenente Colonnello Jhon H. Keog; p. 186, 210, 328. Tornate 7. Rapporto 4 luglio. 13. Comitato scelto, costituito il 58 maggio, per ricercare come l'educazione dei fanciulli abbandonati e negletti possa essere efEcacemente ed economicamente promossa con soccorsi dello Stato ; p. 232-43-46, 387. Tornate 14. Rapporto 23 luglio. 14. Comitato scelto, costituito il 28 maggio, per ricercare quali Leggi temporanee di pubblico e generale interesse sieno tuttavia in vigore, e quali sieno già estinte o prossime ad estinguersi; p. 233-44. Tornata 1. Rapporto 4 giugno. 15. Comitato scelto, costituito il 15 giugno, per ricercare intorno le circostanze relative ;il termine del contratto pò- 96 stale colla Keal Compagnia Atlantica di navigazione a vapore; p. 272, 301-0-16-20-88. Rapporto 23 luglio. 16. Comitato scelto, costituito il 17 yiuuno, por ricercare intorno la Petizione del Baron de Bode : p. 245-78-99, 307 419. Tornate 9. Rapporto l*' agosto. r 17. Comitato scelto, costituito il 18 giugno, per riceroare intorno la convenienza di estendere le Operazioni Catastali a cjuella parte del Regno Unito, ohe furono rilevale sulla scala di un pollice a miglio; p. 278-89-93. 310-^4. 400. Tornale 7. Rapporto 26 luglio. 18. Comitato scelto, costituito il 3 luglio, per ricercare sui dazi eie proibizioni nci^li slati esteri per l'esportazione dogii Stracci, che servono nel Regno Unito alla fabbricazione della carta, ed intorno i loro effetti sulle manifatture nazionali : p. 324-91. Tornate 7. Rapporto :^3 luglio, 19. Comitato scelto, costituito il 3 luglio, per ricercare intorno al proposto allargamento dell'Arsenale di Chatam : p. 324-64. Tornate 3. Rapi)orto 16 luglio. APPENDICE B. [[ Vedi pag. 43 Di alcune inchieste fatte nella Camera dei Comuni in varii rami della pubblica amministrazione. I. STRADE. Gomitati scelti " per prendere in considerazione le legt^i in vigore sulle strade in Inghilterra e nel paese di Galles, e per ricercare la convenienza di nuovi provvedimenti '*, costituiti nel 1810, e dal 1819 al 1821. Comitato scelto per ricercare intorno b a s t a t o delle strade in Irlanda '^ ; 1831-2. Comitati scelti per ricercare intorno lo slato delle strade in Scozia " ; 1802-3, 1816. Gomitato scelto per investigare ' le prestazioni di opere {Statute Labour) in Scozia per la costruzione e manutenzione delle strade, come si esegua la conversione, e come le leggi esistenti possano esser migliorate " ; 1836. N. B. Numerosissime inchieste inoltre vennero fatte per strade speciali, II. PORTI, DOCKS, MAGAZZINI GENERALI. CoDjilalo scelto costituito per considerare " i mezzi di conservare ed accrCvScore il commercio straniero del paese per 7 98 quanto possa aver rapporto ai fari, ai diritti di porto ed al pilotaggio ''; 1822. Comitato scelto costituito per ricercare intorno la " defi cienza di protezione della navigazione sulle coste nord-est dì Inghilterra ^'; 1836, Comitato scelto costituito per ricercare intorno ai '' Nau fragi delle navi inglesi, ed ai mezzi di prevenirli"; 1843. Comitato scelto costituito pei " Docks delle Indie Orien tali ''] 1818. Comitato scelto costituito per ricercare '' i mezzi di conservare ed accrescere il commercio straniero (Docks delle Indie Occidentali) "; 1823. Comitato scelto costituito per ricercare " la possibilità e la convenienza di estendere alle città lontane dal mare il privilegio dei magazzini generali ; ed i regolamenti e restrizioni, con cui, se possibili^ queste misure fossero da accettare per assicurar l'entrata dello Stato e per concedere eguali vantaggi agl'interessi commerciali nelle varie parti del Re gno "; 1840. NB. Numerose inchieste inoltre furon fatte in vari tera[)i intorno a singoli porti. HI. BONIFICAZIONI. Comitato scelto costituito per ricercare intorno aT'disseccamento di alcune contrade in Irlanda "; 1810. Comitato scelto costituito per ricercare la condizione delle '* povere classi in Irlanda, per ciò che può aver riguardo al disseccamento delle terre ed all'arenazione de'fiumi "; 1830. IV. SALUTE Ì UBBLICA. Comitato scelto costituito per ricercare le " condizioni che nuocciono alla salute degli abitanti delle grandi città e delle contrade popolose, affin di migliorare i regolamenti sanitari " ; 1840. 99 V. RIFORME MUNICIPALI. Comitato scelto costituito per ricercare intorno allo " stalo delle Corporazioni Municipali in Inghilterra ed in Irlanda, e se e quali difetti esistano nella loro costituzione, e quali misure fossero da adottare per migliorarle "; 4 833. N. B. Questa inchiesta precede la Riforma Municipale in Inghilterra ed Irlanda; come le inchieste del pari prepararono la Riforma Municipale nella Scozia. VI. PENSIONI. Comitato scelto costituito per ricercare " per quanto altro tempo le Pensioni, che in forza delia Legge II e III Gugl. C, 116 gravitano sul Fondo Consolidato, debbano esser continuate, avendo debito riguardo ai giusti dritti delle parli, ed aireconomia nella pubblica spesa "; 1837-8. r ^^ INDICE GAP. I. Come le inchieste parlamentari sieno una parte essenziale de'governi rappresentativi; Pag. 3 GAP. II. Natura delle commissioni d'inchiesta, e come sieno costituite nel Parlamento inglese. Di una legge generale sulle inchieste; » 8 GAP. III. Parte che l'inchieste hanno nel Parlamento inglese; y> 3 7 GAP, IV. Vantaggi delle inchieste parlamentari ; 50 GAP. V. Commissioni parlamentari^ e commissioni reali d'inchiesta; . . . . » 57 GAP. VI. Le inchieste 'parlamentari non sono divenute finora, comuni in Italia per un falso concetto. Come possa.no divenir tali; » 62 GAP. VII. Di alcune altre urgenti e radicali riforme nell'alta amministrazione dello Stato; 70 APPENDICE A. Inchieste nella Camera dei Comuni del Parlamento inglese nella Sessione 1861 ; . )) 93 APPENDICE B. Alcune inchieste fatte nella Camera de^Comuni del Parlamento inglese in vari rami della pubblica amministrazione; )) 97 APPENDICE G. Commissioni d'inchiesta del potere esecutivo in Inghilterra nel 1861. » 100 ) ) ) )