PROGETTO AMARE

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PROGETTO AMARE
PROGETTO
PERIODICO TRIMESTRALE DELLA PARROCCHIA DI S. LORENZO M. DI RIVIGNANO
ANNO XVIII - N° 1
Aprile 2006
Editore: Parrocchia S. Lorenzo Martire - Via Dante, 5 - 33050 RIVIGNANO (Ud) - Tel. 0432/775123 - E-mail: [email protected]
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TAXE PERCUE
TASSA RISCOSSA
Udine
Italy
IL PENSIERO DEI PARROCI
TESTIMONI DI CRISTO RISORTO
La Chiesa tutta sta per vivere il
suo momento più esaltante : la
Pasqua del Signore. Non a caso la
Pasqua è posta all’inizio della nuova
stagione, nuova perché si apre ad una
nuova storia, una vita rinnovata, ad
un tempo di speranza, di pace, di
cose buone, di gioia.
La Pasqua è preceduta da un
tempo di conversione. Una parola
questa, che oggi può dire poco, può
mettere in imbarazzo o addirittura
dare fastidio. Però senza conversione
non c’è vero cambiamento, non c’è
rinnovamento.
Il cammino quaresimale indica il
tempo nel quale dobbiamo ritornare
a legare il nostro cuore a Dio in
modo consapevole; non soltanto per
guardare a ciò che ci preoccupa, ci fa
soffrire e dal quale cerchiamo di
liberarci, bensì per trovare la strada
giusta sulla quale realizzare ciò che
Dio ha pensato e preparato per ciascuno di noi. È su questa strada che
si snoda la nostra storia di fede e di
salvezza.
Ma dobbiamo sempre interrogarci su cosa significhi aver fede. Capita
infatti di constatare che la nota caratteristica della vita del singolo battezzato è quella di non sentirsi appartenente ad una storia che precede e
accompagna, storia di fede, storia di
credenti, storia che “conti”. Con il
rischio di intendere la fede come
fatto esclusivamente personale, mentre la Chiesa e la vita sacramentale,
sono percepiti come realtà che
rimangono ai margini di quelle convinzioni che determinano scelte nei
vari campi: sociale, politico, culturale... Si crea così una crescente scis-
sione tra Chiesa e singolo credente
(fede sì, Chiesa no), tra fede e libertà
personale, tra bisogno di testimonianza e scelte individuali.
All’inizio della Quaresima, l’evangelista Marco ci ha raccontato
Parole per noi. Lo Spirito non
tiene il credente al “calduccio”; non
gli assicura un clima favorevole, non
mette al riparo la sua fede. “Spinge
fuori” da una pietà confortevole
(magari di gruppo), da schemi col-
ORARI
DELLA SETTIMANA SANTA
DOMENICA DELLE PALME
– 9 aprile 2006: ore 11.00 Benedizione dell’Ulivo sul sagrato del
Duomo; santa Messa solenne.
GIOVEDÌ SANTO – 13 aprile
2005: ore 20.30 Santa Messa “in
Coena Domini” con la “lavanda dei
piedi” in Duomo a Rivignano unica
per tutte le nostre Parrocchie (Rivignano, Pocenia, Teor, Driolassa,
Torsa, Campomolle ) e con la partecipazione dei Cori di tutte le Parrocchie
VENERDÌ SANTO – 14 aprile
2006: ore 15.00 Celebrazione dell’Adorazione della Santa Croce; ore
20,30 Via Crucis e Processione
solenne (con i quadri de “I Gjudeos
“ del Gruppo “Drin e Delaide “ ed
accompagnamento della Banda Primavera di Rivignano).
SABATO SANTO – 15 aprile
2006: ore 20.30 Santa Messa della
Veglia Pasquale in Duomo a Rivignano per tutte le nostre Parrocchie
(Rivignano, Pocenia, Teor, Driolassa, Torsa, Campomolle), che saranno presenti con i Cori di tutte le
Parrocchie e con il loro “cero
pasquale”, simbolo della luce e
della Resurrezione di Cristo, il cui
messaggio viene poi riportato in
tutte le Parrocchie – Nel pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 17.00
possibilità di Confessioni in Duomo
a Rivignano .
DOMENICA DI PASQUA –
16 aprile 2006: ore 11.00 Santa
Messa della Comunità nella Resurrezione di Cristo
LUNEDÌ DELL’ANGELO 17 aprile 2006: ore 8.00 Santa
Messa (in questo Lunedì dell’Angelo non ci saranno altre Sante
Messe a Rivignano)
Nelle due domeniche ci saranno
anche la Messa del Mattino alle
ore 8.00 e la Messa Serale Festiva
(alle ore 19.00 )
che dopo il Battesimo “subito lo Spirito spinge fuori (Gesù) nel deserto”.
Così, letteralmente. Il verbo impiegato dall’evangelista non indica un
invito discreto, ma una spinta decisa.
laudati; non produce “anime belle”
che sospirano sbirciando da una fessura il “mondo cattivo”, ma immerge
nelle ambiguità, nelle contraddizioni,
nei pericoli del quotidiano, dove si
All’interno:
Speciale PROGETTO amare
impara, nell’incontro, nel dialogo,
nel confronto la “fatica del credere”.
Storia della fede della Chiesa, la
nostra storia.
È qui che si inserisce il messaggio della Pasqua, il passaggio da ciò
che sei, che hai creduto finora di
essere, e ciò che è possibile divenire.
Di fronte al Mar Rosso il popolo
di Israele con Mosè ha un momento
di esitazione. Il mare è lì, ostacolo
impossibile, a contrastare il cammino
di libertà, il disegno di Dio. Di fronte
al presente ciascuno di noi ha ben
validi motivi di incertezza tanto semsegue a pag. 2
AMARE
GRAZIE!
Amare, in termini di fede, vuol
dire ringraziare; non a caso la “celebrazione eucaristica” è il nostro massimo ringraziamento a Dio.
Noi, in questo campo, siamo in
difetto; ci dimentichiamo spesso di
ringraziare, diamo quasi per scontato
l’impegno e la dedizione di tante persone che collaborano alla gestione ed
alla conduzione della Parrocchia.
Ce ne accorgiamo solo ora che,
la non presenza di un Parroco residente (ma di Parroci che si devono
occupare di più parrocchie) ci
costringe ad occuparci di cose che
loro non possono (e non dovrebbero)
avere fra le loro attività prioritarie.
Dovrebbe essere nostro compito
occuparci della gestione materiale
della Parrocchia in termini di bolletsegue a pag. 2
I BILANCI DELLA PARROCCHIA:
economico e demografico
PROGETTO amare
Pagina 2
IL PENSIERO DEI PARROCI
TESTIMONI DI CRISTO RISORTO
seguito da pag. 1
bra compatta ed impermeabile una
mentalità che fa a meno del Vangelo.
Ma se riesco ad aprire gli occhi e
inizio a guardare con stupore tutto
ciò che mi circonda come a un dono:
i miei fratelli nella fede, ma anche
coloro che appartengono ad altra cultura, ad altra religione e scorgo lo
stesso mio cuore; i miei stessi sentimenti; i miei stessi sogni, allora è
Pasqua.
Se poi mi fermo ad ascoltare una
Parola che fino a quel momento ho
solo sentito svogliatamente e che per
la prima volta accolgo nel cuore,
allora mi accorgo di non essere più
“affacciato al balcone”, ma immerso
in un disegno di salvezza che abbraccia tutta la realtà, dal colore dei fiori
a quello del cielo, dal sorriso di un
bambino alle rughe di un anziano,
alla voce di che prega, tutto tra le
braccia del Signore.
Caro fratello, cara sorella, nello
sciogliersi delle campane al Gloria
del Signore Risorto, prova a chiederti: è anche la mia Pasqua? E se anche
per un attimo ti sobbalza il cuore,
non temere, non restare, ma va e di’
al mondo che hai incontrato la Vita.
Auguri!
AMARE
GRAZIE!
te, fatture, ordinazioni, conservazione del patrimonio e degli immobili
… Dovrebbe essere nostro compito
gestire il bilancio materiale, provvedere alle manutenzioni, alle pulizie,
al decoro di tutta la struttura, a partire dalle campane e dell’orologio del
Campanile fino agli scarichi finali
dei servizi igienici del ricreatorio.
In verità ci sono delle persone
(quasi sconosciute) che si occupano
anche delle più umili pulizie, quando
utilizzatori “distratti” si dimenticano
di lasciare le cose in ordine, come
quando hanno preso in consegna un
locale.
Ma noi ancora più distratti, ci
dimentichiamo di un piccolo gesto
che non ci costa niente: il nostro grazie!
Vorremmo rimediare! Vorremmo
ricordare loro che non è del tutto
vera questa nostra dimenticanza, che
a volte – in maniera disordinata e
saltuaria – lo diciamo qua e là il
nostro grazie.
Ma ora – coma abbiamo fatto
altre volte da queste pagine – vogliamo dire il nostro grazie grande a
tutti, a partire da coloro che sono i
più dimenticati: le donne che fanno
le pulizie nei servizi igienici del
ricreatorio, nel ricreatorio, nella chiesa; grazie a coloro che si occupano di
raccogliere le cartacce gettate a terra
da bambini e ragazzi (o adulti), cui
non abbiamo ancora completato l’insegnamento dell’educazione; grazie
a coloro che abbelliscono, il nostro
Duomo e le nostre grandi celebrazioni, come anche i nostri più umili
funerali, col loro canto, con i fiori,
con gli addobbi appropriati; grazie a
coloro che tengono la contabilità
della Parrocchia e ci permettono di
farvi vedere bilanci, seri, corretti e
completi; grazie ai catechisti, che
spendono ore e ore del loro tempo
per l’educazione religiosa (e non
solo) dei nostri ragazzi e bambini;
grazie ai lettori, ai “ministri straordi-
nari della Comunione”; grazie ai Parroci, a don Ottavio (a loro non lo
abbiamo mai detto in forma ufficiale
il nostro grazie); grazie a coloro che
rendono completa la nostra informazione alla Parrocchia attraverso Progetto Amare; grazie a quanti collaborano alla vita della Parrocchia in
maniera così umile da sfuggirci perfino il ricordo del loro lavoro; grazie
a … tutti.
Non si può amare, senza ringraziare.
È il nostro segno più importante
anche come cristiani.
E in questo numero in cui cerchiamo di fare un bilancio con varie
angolazioni della vita della Parrocchia, non possiamo non ricordare che
il merito va a tutti i collaboratori che
con le loro mani o con la loro capacità intellettuale (ognuno metta a
disposizione il proprio carisma) vi
contribuiscono concretamente.
Amare significa … ringraziare.
COME, QUANDO, DOVE E PERCHÉ
IL COMMERCIO
EQUO E SOLIDALE
Venerdì 10 marzo, si è svolta
presso il ricreatorio di Rivignano, un
tavola rotonda su “COMMERCIO
EQUO E SOLIDALE”. Questa serata è stata voluta del gruppo Caritas
Foraniale perché tra le varie attività
che questo gruppo dovrebbe svolgere, c’è anche quello di sensibilizzare
la comunità ad essere più attenta e
vigile nello scoprire e combattere le
cause della povertà.
Ci siamo chiesti come ognuno di
noi, ha la possibilità, attraverso dei
gesti concreti, di promuovere una
nuova cultura che paghi il giusto ad
ogni uomo, senza che questo sia
costretto ad abbandonare la propria
terra per poter sopravvivere.
C’è sembrato pertanto necessario
e utile, proporre questa serata di sensibilizzazione .
Molto probabilmente non ci chiediamo quanta strada fanno certi prodotti prima di entrare nelle nostre
case e nella vita di tutti i giorni.
Mentre siamo fermi davanti ad uno
scaffale di un supermercato, ci sono
società che stanno investendo cifre
colossali per orientare le mostre scelte ad indurci ad acquistare un prodotto piuttosto che un altro.
Se è vero che in paradiso bevono
una certa marca di caffé, dovremmo
chiederci anche come e dove vivono
coloro che producono quel caffé . Il
Commercio Equo e Solidale vuole
essere un aiuto a dare un valore al
gesto della spesa quotidiana, a ricordare che dietro ad un prodotto c’è la
storia (e la vita) di persone che lavorano per realizzare quel prodotto;
mira a creare un mercato per le merci
del sud del mondo prodotte e commercializzate in modo più equo.
Per poter aiutare ad orientare le
scelte verso un vero consumo critico,
Il gruppo di ragazzi entusiasti vi invita a collaborare alla “raccolta tappi”. Si possono depositare nell’apposito raccoglitore a lato della Chiesa in via Dante, vicino
ai cassonetti della Caritas .
il commercio equo e solidale fornisce alcuni strumenti quali:
- il prezzo trasparente, che permette al consumatore di sapere quanto
di ciò che paga va effettivamente
al produttore;
- campagne d’informazione e sensibilizzazione, che consentono di
venire a contatto con le realtà, le
culture, i modi di vivere, i sogni di
chi abita l’altra parte del pianeta;
- il prefinanziamento, che consente
a cooperative e artigiani di acquistare le attrezzature necessarie per
avviare le varie attività;
- il rispetto dell’uomo e dell’ambiente, attraverso coltivazioni biologiche e l’impiego, nei processi
produttivi, di materiali ecologici e
riciclabili.
Tutte queste argomentazioni ci
sono state illustrate in modo esauriente dal dott. Antonio Ferraiolo,
Presidente dell’Associazione “Equazione Bottega del Mondo” di Codroipo, il quale chi ha anche ricordato
che chi sceglie i prodotti del Commercio Equo e Solidale, non fa la
carità ma bensì sceglie prodotti che
quotidianamente non hanno nulla ma
proprio nulla, da invidiare a quelli
pubblicizzati e commercializzati
nelle grandi catene di distribuzione.
Tutt’ altro, questi prodotti, hanno
un ingrediente originale che i prodotti tradizionali molto spesso non
hanno: LA DIGNITÀ.
Pertanto, ognuno di noi, scegliendo questi prodotti, contribuisce a
migliorare la qualità di vita di chi
abita in paesi meno fortunati del
nostro.
UN SALUTO DA
DON JEAN PIERRE
DAL CONGO BELGA
Ai Cristiani di Rivignano.
li, 16 febbraio 2006.
Carissimi voi tutti,
Voglio scrivervi poche parole per
esprimere la mia gratitudine e presentarvi tanti auguri per questo anno
nuovo 2006. Vi scrivo a partire dal
Congo Belga aTshimbulu nel villaggio dove lavoro.
I parrocchiani mi hanno accolto
bene, continuo a fare tutto quello che
avevo scritto nell’intervista, quando
ero in Italia.
Vi porto sinceramente nel mio
cuore e prego sempre per voi. Anche
io mi affido alle vostre preghiere.
Mi ricordo sempre di voi nel mio
ministero.
Che Dio nostro Vi benedica per
tutto quello che fate per l’amore di
Dio e del prossimo.
Don Jean Pierre Dibelayi
PROGETTO amare
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DALLA DIOCESI
IL CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO
alcuni spunti e appuntamenti da evidenziare
che impegnano concretamente anche le nostre Comunità
Sabato 4 marzo si è riunito il
Consiglio Pastorale Diocesano.
All’ordine del giorno c’erano diversi
argomenti per la discussione. Credo
sia però opportuno evidenziare
soprattutto i due prossimi appuntamenti che vedono impegnate tutte le
nostre comunità: l’Assemblea dei
cristiani che si terrà a Gemona il
prossimo 29 aprile e il IV Convegno
Ecclesiale Nazionale sul tema “Testimoni di Gesù Risorto, speranza del
mondo” che si terrà a Verona nel
prossimo mese di ottobre.
Quest’ anno ricorre il trentesimo
anniversario del terremoto che ha
così radicalmente cambiato la vita di
molte delle comunità della nostra
Diocesi. È questo un evento che non
può lasciare indifferenti. È per questo che tutta la nostra diocesi è chiamata non solo a prepararsi, insieme
con tutta la Chiesa italiana, al Convegno di Verona, ma anche a dare un
contributo suo specifico a questo
Convegno perché l’essere Chiesa in
Friuli dopo il Concilio Vaticano II ha
significato essere una Chiesa che si è
confrontata non solo con il rinnovamento portato dal Concilio stesso ma
anche con l’eccezionalità della situazione contingente provocata dal
sisma, essendo ben consapevole che
l’esperienza umana, sociale e religiosa delle Comunità che sono state
direttamente colpite dal terremoto è
alquanto diversa da quelle della
Comunità, che come le nostre, hanno
vissuto questa esperienza come un’esperienza di aiuto, di solidarietà, di
condivisione e supporto alle Comunità terremotate.
Per favorire la riflessione delle
nostre Comunità, gli Uffici diocesani
hanno preparato un sussidio. “1976 –
2006 Dal Friuli a Verona. Itinerario
di preparazione della Chiesa udinese,
protagonista della rinascita dal terremoto, al Convegno Ecclesiale della
Chiesa Italiana” . Sono cinque ambiti
di lavoro che trasversalmente interessano tutta la vita e le attività delle
nostre parrocchie: - la vita affettiva
(essere coppia oggi: identità e reciprocità; la famiglia nodo di rete), - il
lavoro e la festa (il lavoro, una transizione epocale. “Senza la domenica
non possiamo vivere”), - fragilità e
povertà umane (lo stile di vita accogliente: la Chiesa maestra di umanità), - la tradizione (sfide globali e
nuove chances per la trasmissione
della culturale; la Chiesa si misura
con i linguaggi e della cultura attuale
per comunicare la fede oggi), - la cittadinanza (cristiani e cittadini nel
mondo; comunità cristiane: sale e
udinese può offrire anche oggi sia
alla società friulana che alla Chiesa
italiana. La ricostruzione dopo il terremoto ha seguito un percorso per
certi versi straordinario: prima le
fabbriche (per evitare una nuova
emigrazione ed ancorare la gente al
territorio), poi le case (per dare centralità alla famiglia che è sostenuta
economicamente dal lavoro) e infine
le chiese (non basta l’avere materiale
è indispensabile curare anche la crescita spirituale). Tutto deve essere
saldamente ancorato alla realtà sociale delle nostre comunità. Non possiamo essere testimoni credibili della
nostra fede se non con un impegno
che consenta ad un popolo di non
luce della terra).
Ogni forania, con libertà di scelta
nelle modalità, è chiamata ad inviare
in Diocesi le riflessioni raccolte perché siano poi presentate all’Assemblea Ecclesiale Diocesana che si
terrà a Gemona il prossimo 29 aprile.
Centrale, in questo cammino di
preparazione al Convegno di Verona,
è proprio l’Assemblea Ecclesiale
Diocesana, che è stata pensata come
un incontro eccezionale per far sentire la voce della Chiesa udinese nel
tempo forte delle celebrazioni che
fanno memoria dei 30 anni del terremoto in tutti il Friuli e tappa significativa per un confronto sul contributo originale e specifico che la Chiesa
essere annullato e divorato dalla globalizzazione e di fare della propria
storia all’interno di un mondo in
continua evoluzione.
La sintesi di questo momento di
confronto e riflessione della nostra
Diocesi raccolta e rielaborata prima
dalla Giunta del Consiglio Presbiterale e del Consiglio Pastorale Diocesano e poi dal Consiglio Congiunto
Presbiterale e Pastorale nella riunione del prossimo giugno, verrà presentata ala Convegno Ecclesiale di
Verona come esperienza della nostra
Chiesa locale all’interno della più
ampia esperienza della Chiesa italiana.
Piera B.
DALLA FORANIA
GRUPPI DI LAVORO
PERCORSI DI PREPARAZIONE E FORMAZIONE
Anche la nostra foranie è impegnata a ripensare il proprio cammino
di questi ultimi decenni alla luce
degli insegnamenti del Concilio Vaticano II mediati anche dall’esperienza
del terremoto. Abbiamo scelto di
lavorare per gruppi di attività composti da persone provenienti dalle
diverse parrocchie della forania; i
gruppi di lavoro si stanno occupando
di temi che toccano tutta la vita delle
nostre Comunità. In particolare la
Pastorale familiare sta affrontando il
tema “la vita affettiva: essere coppia
oggi: identità e reciprocità; la famiglia nodo di rete”, il gruppo Caritas
il tema “fragilità e povertà umane lo stile di vita accogliente: la Chiesa
maestra di umanità”, la Pastorale
catechistica il tema “la tradizione sfide globali e nuove chances per la
trasmissione della culturale; la Chiesa si misura con i linguaggi e della
cultura attuale per comunicare la
fede oggi”, la Pastorale giovanile il
tema “la cittadinanza -cristiani e
cittadini nel mondo; comunità cristiane: sale e luce della terra”, il
nascente gruppo liturgico il tema “il
lavoro e la festa - il lavoro, una transizione epocale. Senza la domenica
non possiamo vivere”. Ogni gruppo
elaborerà una sintesi dei lavori effettuati che, insieme alle sintesi provenienti dalla altre foranie della Diocesi, verrà esposta durante l’Assemblea
Ecclesiale Diocesana del prossimo
aprile.
In questi mesi siamo inoltre stati
impegnati nella formazione degli
animatori della liturgia. Anche questo corso è stato guidato da don
Edoardo Scubla dell’Ufficio Liturgico Diocesano. La realtà della nostra
forania ci impone una riflessione
seria sul nostro modo di celebrare il
Giorno del Signore. Il Concilio Vaticano II ha fatto riappropriare i laici
della loro realtà di battezzati che
vivono nel mondo con una tensione
continua verso l’infinito, verso l’eternità. Essere cristiani non significa
vivere una fede personalistica ed
intimistica. È quindi essenziale che i
credenti, che noi, ci riappropriamo
del nostro ruolo all’interno delle
celebrazioni liturgiche. Come? Animando le nostre Messe con lettori
che si alternino in questo servizio,
con gruppi corali che rendono ogni
domenica una solennità e che aiutino
l’assemblea a lodare il Signore, con
preghiere dei fedeli calate nella
nostra realtà, con ministri straordinari della Comunione che portano l’
Eucarestia ad ammalati ed anziani
per farli sentire uniti non solo al
Signore ma anche alla comunità parrocchiale. Siamo chiamati a fare un
salto di qualità : il precetto domenicale del santificare la festa non può
dirsi assolto con la sola partecipazione alla S. Messa. Il precetto domenicale è il santificare il Giorno del
Signore in tutte le sue componenti :
il celebrare dell’assemblea, il ridare
spazio alla comunità che si incontra,
il dare risalto alle esigenze dello spi-
rito rispetto alle cose materiali, l’andare incontro ai fratelli al di sopra
delle esigenze economiche, produttive e sociali ...
In tutto questo si inserisce il percorso di preparazione e formazione
che alcuni stanno compiendo: ci si
sta preparando, seppur partendo da
realtà vissute diverse, a celebrare il
Giorno del Signore anche senza la
grazia di un sacerdote presente. Non
possiamo pensare che l’assenza del
sacerdote impedisca alla comunità di
incontrarsi a pregare nel Giorno del
Signore per santificare la festa. Non
c’è dubbio che sarebbe ottimale
poter celebrare ogni domenica l’Eucarestia, ma laddove non sarà più
possibile è indispensabile che venga
mantenuta accesa la fiamma della
fede e che comunque la Comunità si
raccolga attorno alla Parola e al Pane
di vita. Il percorso è in salita, non è
giustificabile solamente dalla mancanza di sacerdoti. Ogni cristiano,
ogni battezzato è chiamato, infatti
nel giorno domenicale a riconoscere
la presenza di Cristo nei riti, nelle
preghiere e nei fratelli, soprattutto
nei più poveri, ad amare e servire la
Trinità, a pregustare il sabato supremo, che non conoscerà tramonto e
terminerà con un’eterna domenica,
manifestazione della resurrezione di
Cristo, che offrirà a tutti la pienezza
perpetua non solo dell’anima, ma del
corpo”. (Atti di preparazione al Congresso di Bari n. 55)
Piera B.
PROGETTO amare
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DALLA FORANIA
INCONTRO DELL’ARCIVESCOVO
CON I RESPONSABILI D’AMBITO
delle fornaie di Codroipo, Latisana, Rivignano-Varmo, Variano
L’Arcivescovo mons. Brollo, presente il Vicario episcopale per la
pastorale mons. Schiff, lo scorso 13
marzo a Codroipo ha incontrato i
responsabili d’ambito delle foranie
di Codroipo, Latisana, RivignanoVarmo e Variano. Considerata l’impossibilità dell’Arcivescovo ad
incontrare le singole foranie, quest’
anno sono stati organizzati degli
incontri per gruppi di foranie che
hanno lo scopo di verificare il cammino fatto dalle diverse comunità
rispetto agli orientamenti pastorali di
comunione e di corresponsabilità che
caratterizzano la pastorale della
nostra Diocesi. Mons. Schiff ha
esposto una breve relazione sullo
stato di fatto delle foranie presenti
all’incontro. In particolare è stato
evidenziato che la responsabilità
degli ambiti pastorali (catechesi,
liturgia, carità, giovani, famiglia e
comunicazioni) sono state parzialmente definite, che si sono alcuni
gruppi in fase di costituzione che
ancora non sono supportati dai rappresentanti parrocchiali o per lo
meno zonali, che devono ancora
essere fissate delle puntuali verifiche
sul cammino fatto (che di fatto sono
essenziali per programmare l’azione
futura) ed infine che deve essere sviluppato un maggiore coordinamento
fra le varie attività foraniali, evidenziando anche una certa difficoltà
nella comunicazione e nella circolazione delle informazioni. Molti sono
stati i passi fatti dai singoli ambiti
per i quali segue una brevissima sintesi.
- Catechesi: grande impegno
nella formazione dei catechisti,
anche se la formazione rivolta agli
adulti appare occasionale . Il coordinamento foraniale si concretizza
spesso in corsi di formazione e
incontri conoscitivi per lo scambio di
esperienze. C’è una sporadica ricerca
di sinergia fra i diversi ambiti.
- Liturgia: esiste un impegno
comune nell’individuazione e nella
formazione culturale e spirituale di
animatori liturgici (anche con esperienze “sul campo”); appare importante la presenza di un gruppo in
grado di gestire la liturgie sia in presenza che in assenza di sacerdote.
- Carità: esiste un’attività caritativa diffusa nelle parrocchie attenta
ai bisogni concreti anche se tende a
prevalere un senso privatistico dell’impegno caritativo. La condivisione di finalità ed iniziative in ambito
foraniale è in crescita.
- Giovani: la responsabilità
pastorale è stata definita in ogni forania, anche se per alcune parrocchie
mancano i referenti. Esiste una
buona collaborazione con le iniziative diocesane.
- Famiglia: esiste un’attenzione
diffusa per la formazione delle coppie che chiedono il matrimonio cristiano. Sono in fase di attuazione
alcuni gruppi coordinati di famiglie
che hanno per scopo la formazione e
l’impegno reciproco.
- Comunicazione: tutte le foranie
presenti hanno evidenziato un’attenzione per l’argomento che spesso è
rivolta alla costituzione di una rete
capillare di operatori locali. Vengono
in questo ambito presi in considerazione strumenti come bollettini parrocchiali o foraniali, fogli domenicali
o liturgici, mezzi informatici, Informazioni ecclesiali, Vita Cattolica,
Radio Spazio 103.
Piera B.
RIVIGNANO E TEOR FESTEGGIANO
SUOR MARIA LUISA E SUOR TERESA
La Comunità della figlie della
Carità di Rivignano ha voluto festeggiare il compleanno di due sorelle
che complessivamente hanno compiuto 179 anni! Suor Maria Luisa
Pregno il 23 gennaio ha compiuto 93
anni, Suor Teresa Fiorentini il 24
gennaio ne ha compiuti 86 e … ..
sono ancora in “servizio”.
Suor Teresa Fiorentini si occupa
della diffusione della stampa cattolica che ha sempre distribuito; visita
gli ammalati e anziani nella Parrocchia di Rivignano e segue tutte le
liturgie. Fa parte del Volontariato
Vincenziano. E tiene in ordine il
giardino e la casa delle suore renden-
do un servizio molto prezioso.
Suor Maria Luisa Pregno presta
servizio nella Parrocchia di Bertiolo .
Tutte le mattine viene accompagnata
da una sorella a Bertiolo (il suo grande pentimento è stato quello di non
aver voluto prendere la patente automobilistica) dove presta servizio di
accoglienza alla scuola Materna,
porta l’Eucaristia e visita gli anziani
(quasi tutti più giovani di lei) nelle
loro abitazioni, nella case di riposo e
negli ospedali dove sono ricoverati.
Affianca le catechiste in vari gruppi
di catechismo e si rende utile in parrocchia a sostituire il parroco (quando è assente) con la celebrazione
ANCHE LA BANDA PRIMAVERA
FESTEGGIA LE SUORE
La Banda Primavera festeggia le Suore con un omaggio musicale.
È stato un pomeriggio pieno di
emozioni e di ricordi quello che le
suore della casa di riposo “ Betania “
di Tricesimo, hanno trascorso 1’ 11
dicembre scorso. Grazie all’iniziativa
dell’assistente domiciliare Ines
Pascolo e di Toni Miolo per la Banda
Primavera, il gruppo musicale ha
voluto così festeggiare e rendere
omaggio a Suor Luisa Viola, che
quest’ anno ha tagliato il traguardo
dei settanta anni di vocazione religiosa e a Suor Giuseppina Tubaro,
che nel corso del 2006 potrà contare
ben ottanta anni di servizio religioso.
Suor Luisa, classe 1911 e nata a
Sivigliano di Rivignano, è entrata
nella comunità delle Figlie della
Carità (congregazione di San Vincenzo) nel maggio del 1935; dal
1938 ha operato al servizio delle
anziane della casa di riposo rivignanese, svolgendo in modo infaticabile
la propria missione fino al 1998,
quando si è ritirata Tricesimo .
Nata a Rovereto di Vanno nel
1908, Suor Giuseppina ha preso i
voti nel 1926. Giunta a Rivignano
nel 1932, da allora è sempre stata
attiva nel volontariato locale nonché
della Liturgia della Parola. È assidua
agli incontri del Gruppo della Carità
a Bertiolo e a Pozzecco .
Abbiamo voluto festeggiare con
un buon pranzetto preparato dalle
sorelle della casa di Rivignano Suor
Elisa Borlotti e suor Lina Pujatti .
È stato veramente bello vedere le
festeggiate commosse attorniate dai
nipoti Silvana col marito Enzo, dal
gruppo dei Catechisti di Teor, dal
Parroco don Franco Fracasso, dal
diacono don Ottavio e dal “chierichetto” Manuel, che ha accompagnato un gruppo di giovani animatori
della Parrocchia di Rivignano (ex
ragazzi del Catechismo di Suor Teresa).
Il commento dei ragazzi e catechisti: “ ma cos’è che rende queste
suore così vivaci e così giovani? Che
sia proprio vero che il Signore rende
il servizio “soave e leggero” e rende
attraverso queste persone ancora possibili di frutti succosi e vegeti anche
in vecchiaia ?
…Auguri care sorelle con affetto
grande dalle vostre compagne di
Rivignano e da tutta la Comunità di
Rivignano.
valida insegnante di ricamo e cucito
per molte decine di ragazze.
Nel corso del concerto il presidente Ivana Zatti ha voluto testimoniare la riconoscenza e l’affetto che
la banda e tutti i rivignanesi nutrono
nei confronti di Suor Luisa e di Suor
Giuseppina. Suor Luisa, visibilmente
emozionata, ha quindi ringraziato i
presenti per il piacevole pomeriggio
che è stato offerto: con le sue parole,
commosse e ricche di intensità, non
ha mancato di coinvolgere emotivamente gli intervenuti e non è stato
diffìcile scoprire numerosi occhi
lucidi tra i presenti.
Una bella testimonianza di generosità e di silenzioso altruismo che
oggi, più che mai, ci invita a riflettere.
Marco Macor
e
l
a
i
c
Spe
INSERTO DEDICATO AI BILANCI , PER MEGLIO CAPIRE I NUMERI
DELLA PARROCCHIA, ECONOMICI E DEMOGRAFICI, MA ANCHE PER
VERIFICARE LE ATTIVITÀ, I PROGRAMMI, I LAVORI “IN CORSO”
PROGETTO
PERIODICO TRIMESTRALE DELLA PARROCCHIA DI S. LORENZO M. DI RIVIGNANO
un bilancio anagrafico della Parrocchia
I NUMERI DELLA PARROCCHIA
C’era una volta …
Una volta il Parroco, o nel giorno
di San Silvestro prima del canto del
ringraziamento del Te Deum o nel
giorno dell’Epifania del Signore, leggeva una relazione sull’andamento
della Parrocchia, che elencava il
numero delle persone residenti nella
Parrocchia, il numero dei nati battezzati nell’anno, il numero dei matrimoni celebrati, delle comunioni
distribuite, dei funerali celebrati,
delle cresime amministrate, delle
spese sostenute e delle entrate con le
offerte, dettagliando le singole
voci…
E, allora, si vantava dei buoni
risultati della vita di Parrocchia, sia
in termini di partecipazione, che in
termini economici.
Questo succedeva una volta…
Ora che non c’è più questa tradizione
(ma non è detto che non si possa
ripristinare), in questo numero
vogliamo proporre i bilanci della
Parrocchia, ma non - come ogni anno
- solo con la serie arida dei numeri,
ma anche con un breve commento
dei numeri stessi, allargandoci poi
anche a vedere la situazione demografica e religiosa della nostra Parrocchia.
I pochi che vanno in Chiesa ogni
domenica vedono a colpo d’occhio
che la Chiesa non sempre è così
piena, come notano coloro che sono
in Chiesa nella notte del Natale o alla
processione del Venerdì santo (grande tradizione di Rivignano): in realtà
gli assidui della domenica sono forse
poco più del 10% dei “cristiani”
della nostra Parrocchia (a parole
dovrebbero essere almeno il 90%).
A questo punto occorre allora
verificare nella pratica se è vero che
il 90% dei rivignanesi è ancora “cristiano” nei fatti e non solo nelle
parole.
Non siamo in grado di confrontare i dati a livello di Parrocchia, ma
anche dal confronto dei dati del
Comune, rispetto a quelli della Parrocchia si ha una buona visione della
realtà.
A Rivignano (nell’intero Comune) nel 2005 sono nati 46 bambini
battezzati; è possibile che si siano
rivolti ad altre Parrocchie, però …
Nel 2005 i residenti nel Comune
della classe 1989 erano 26 (15 ragazzotti e 11 ragazzotte ): nel 2005 in
IL BILANCIO ECONOMICO
ENTRATE
ORDINARIE ....................67.154,51
Offerte ( in Chiesa)........19.907,50
Candele............................6.008,50
Servizi............................11.261,00
Animatico.....................3.367,00
Battesimi .........................405,00
Benedizione case.............140,00
Cresime ...........................505,00
Funerali .......................4.086,37
Matrimoni .......................730,00
Olio – Ulivo ....................928,00
Attività Parrocchiali ......19.922.03
Progetto Amare............4.059,00
Fiori .............................2.213,50
Catechismi ......................122,00
Prog .Alfabetizz............6.321,50
Varie.............................1.109,63
Ricreatorio...................1.572,00
Off. da Enti e Privati .......6.048,00
Affitti e Rendite...............3.683,00
Interessi capitale.................324,48
ENTRATE
STRAORDINARIE ..........15.834,67
Prestiti da Enti
e Privati – Mutui.....................0,00
PARTITE DI GIRO.............2.699,00
Imperate...........................2.699,00
TOTALI ENTRATE .......85.688,18
USCITE
ORDINARIE ....................49.424,07
Imposte, tasse e assic.......6.130,78
Spese di culto ..................5.148,10
Spese gestionali.............10.149,54
Attività Parrocchiali ......20.680,47
Progetto Amare............6.572,12
Caritas .........................3.007.00
Prog .Alfabetizz............6.321,50
Varie.............................4.897,85
Remunerazioni ................2.604,00
Manutenz .ordinarie ........2.720,18
Attività Diocesane..............780,00
Varie ................................1.031,00
STRAORDINARIE ..........25.568,40
Spese straordinarie ....... 25.568,40
Rimb. prestiti – Mutui ............0,00
PARTITE DI GIRO.............2.699,00
Imperate...........................2.699,00
TOTALE USCITE ..........83.526,14
RIEPILOGO
Totale Entrate ................85.688,18
Totale Uscite..................83.526,14
RESIDUO
ANNO 2004.................+ 2.162,04
SITUAZIONE DI CASSA
Residuo al 31.12.2003...45.716,17
Residuo al 31.12.2004...+2.162,04
Residuo finale ..............47.878,21
(17 maschietti e 29 femminucce):
nella Parrocchia di Rivignano sono
stati battezzati nel 2005: 12 bambini
. Un quarto del totale dei nati, e il
paese di Rivignano (3461 abitanti su
4310 dell’intero Comune) non conta
solo un quarto della popolazione.
Non siamo in grado di affermare che
tutti gli altri bambini non siano stati
Parrocchia ne abbiamo cresimati 17
(comprendenti anche quelli delle
Parrocchie di Flambruzzo,Ariis e
Sivigliano, e qualcuno proveniente
da fuori parrocchia: quindi quelli di
tutto il Comune di Rivignano); ne
mancano all’appello una decina.
Di matrimoni in Parrocchia ne
sono stati celebrati 5 nel 2005; nel-
l’intero Comune ci sono stati 9
matrimoni religiosi e 6 matrimoni
civili (ci avviciniamo sempre più ad
una parità fra matrimoni civili e religiosi). Fuori Comune (da persone di
Rivignano) sono stati celebrati 7
matrimoni religiosi e 3 civili. A questo proposito occorre ricordare che
leggi regionali “impongono” il
matrimonio ai giovani perché possano accedere alle sovvenzioni ed alle
agevolazioni per l’acquisto del “nido
d’amore”; a volte il matrimonio civile capita in anticipo nei programmi
degli sposi, rispetto ad un programmato e successivo matrimonio religioso, che è ancora nelle aspirazioni
di diverse giovani (… o delle loro
mamme?).
Non si discosta, in questa contabilità, il dato sui defunti: su 57
decessi nel Comune, 34 sono stati i
funerali celebrati in Parrocchia, ma
in questo caso si può con sufficiente
certezza affermare che sono pochissimi i defunti portati in cimitero
senza la presenza di un sacerdote.
Questi sono alcuni indici di partecipazione religiosa nella nostra
Parrocchia; oggi non possono essere
verificati e confrontati in termini seri
ed obiettivi per dare un andamento
certo della fede ancora presente in
Parrocchia. Non abbiamo più,
com’era fino al 1871) una gestione
regolare dell’anagrafe parrocchiale,
né potremmo farlo: ora se ne occupa,
con serietà e competenza, lo Stato ed
il Comune, con strumenti diversi ed
appropriati, con leggi puntuali e con
statistiche affidabili.
Da queste statistiche però osserviamo che la popolazione della
nostra Parrocchia sta cambiando in
maniera veloce soprattutto in questi
ultimi anni, rompendo un tessuto
sociale, che ancora tiene nelle altre
piccole Parrocchie del Comune.
Rivignano, negli ultimi anni, è
segue a pag. 6
Speciale PROGETTO amare
Pagina 6
LA PRESENTAZIONE DEL BILANCIO
DELLA PARROCCHIA
La presentazione del bilancio è
un atto importante anche se, come
succede quando si parla di numeri, a
qualcuno può risultare poco interessante o fuori luogo l’esposizione sul
bollettino parrocchiale di cifre in
entrata e in uscita, tanto più che si
tratta di denaro, definito dai mistici
“sterco del diavolo” con un termine
forte; però la realtà delle cose esige
che i conti tornino anche in parrocchia e che i progetti e gli impegni
vengano soppesati con prudenza
prima di essere avviati, senza per
questo mancare di fiducia nella Provvidenza.
Nel Vangelo ci sono due passi in
particolare che indicano con quale
spirito si dovrebbero affrontare i problemi economici e pratici del vivere
quotidiano e quale sia il corretto rapporto da mantenere con il denaro e
con i beni di questo mondo in generale: si tratta dell’episodio in cui
Gesù esalta la generosità della
povera vedova che si priva degli ultimi spiccioli che possiede, deponendoli in offerta al tempio di Gerusalemme e di quello narrato dall’evangelista Luca: “Mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e
una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una
sorella di nome Maria, la quale,
sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava
la sua parola. Marta invece era tutta
presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse :”Signore, non ti
importa che mia sorella mi abbia
lasciata sola a servire? Dille dunque
che mi aiuti.” Ma Gesù le rispose:
“Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti
agiti per molte cose, ma una sola è
la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è
scelta la parte migliore che non le
sarà tolta.”
Sembra di vedere la povera
Marta che sbuffa perché è lasciata
sola, in affanno perchè vuole fare
bella figura con l’Ospite . Ha la
nostra immediata simpatia per la sua
buona volontà e per la concretezza
I NUMERI DELLA PARROCCHIA
seguito da pag. 5
stato un paese in crescita, con grossi
numeri di spostamento di persone,
anche fra gente che viene e gente che
va.
Ne abbiamo già parlato alcuni
anni fa dalle pagine di questo “Progetto Amare”.
Solo nel 2005 gli immigrati nel
Comune sono stati 187, di cui 156
provenienti da altri Comuni e 31 dall’estero; gli emigrati dello stesso
periodo sono stati 135 (118 per altri
Comuni e 17 per l’estero), con un
incremento della popolazione di 41
unità. E non si tratta di dati straordinari e isolati: nel 2004 si verificano
movimenti di persone con numeri
analoghi: 194 immigrati (152 da altri
Comuni e 41 dall’estero) contro 111
emigrati (109 per altri Comuni e 2
per l’estero), con un incremento di
ben 89 persone. Il Comune alla fine
del 2005 conta 4310 abitanti, di cui
3461 nel paese di Rivignano, che
sostanzialmente corrisponde alla
nostra Parrocchia (senza Sella: 38
persone ).
Questi numeri stanno ad indicare
una popolazione “mobile”, non radicata nel territorio, che qui vive come
in un “dormitorio”: ci viene solo a
dormire, vivendo le proprie relazioni
sociali, il proprio mondo di lavoro,
fuori comune, nei paesi d’origine nei
quali, forse, col tempo intende ritornare. Questo soprattutto per quelli
che vanno ad occupare i “moderni”
condomini sorti in questi ultimi anni
a Rivignano; posti per fermarsi solo
il tempo di cercare e trovare una
soluzione abitativa più “decente”. Vi
restano (forse per un costo meno
impegnativo di acquisto o di affitto)
sempre di più solo le famiglie economicamente più deboli, più disagiate,
più emarginate ed extracomunitarie.
A proposito di stranieri presenti
nel nostro territorio, dobbiamo prender atto che all’inizio del 2004 vi
erano 159 persone straniere nel
Comune di Rivignano, ma alla fine
del 2005 se ne contano 225, con un
aumento di una settantina di unità.
La Società civile si dovrà prendere atto di questi numeri, pensando
come agevolare l’integrazione di
queste persone nel tessuto della
nostra Comunità, e qualcosa si sta
facendo, proponendo ad esempio i
corsi di lingua italiana. Ma anche la
Parrocchia dovrà prendere atto di
una situazione nuova, creando occasioni di incontro per una nuova convivenza.
Hanno coronato il loro “sogno d’amore” nel 1970 e dopo 35 anni ne sono ancora felici ed entusiasti, tanto da ritrovarsi a
festeggiare un traguardo: a tutti loro auguriamo di continuare a festeggiare tutti i traguardi possibili, sempre in armonia e
serenità.
del suo modo di fare; la sentiamo
attuale e moderna, simile a noi nel
suo stressante dinamismo e nell’
ansiosa richiesta di veder condivisa
la responsabilità della conduzione
della sua casa, che vuole accogliente
per Gesù. Attende da Lui l’approvazione e, invece, ha la delusione di
sentir lodata la sorella che sta seduta,
inoperosa. In aggiunta riceve un
rimprovero benevolo sì, ma inaspettato, per nulla semplice da comprendere e da accettare.
Il Vangelo non dice nulla della
successiva eventuale risposta di
Marta e nemmeno se ha smesso di
apparecchiare la tavola, ma è lecito
ipotizzare il suo probabile disagio
nel dover affrontare, sul momento,
una situazione ambigua in cui si
contrapponevano due esigenze altrettanto importanti: sistemare la casa,
darsi da fare per presentare qualcosa
da mangiare a Gesù e, nel contempo, mettersi in testa che “una sola è
la cosa di cui c’è bisogno”…
È la medesima sensazione di inadeguatezza che prova anche al giorno d’oggi, in tempo di vacche magre,
chi ha il compito di interessarsi
delle molteplici necessità economiche di una parrocchia, dovendo tenere ben presente che, all’interno di
una comunità, le realizzazioni materiali devono essere prima di tutto
ispirate dalla carità. È certo che una
comunità civile o religiosa, se ben
motivata e guidata, è capace di impegnarsi in grandi realizzazioni anche
in tempi difficili, come è accaduto,
cento anni fa, con l’inizio della
costruzione del nostro Duomo; sappiamo che quella coraggiosa scelta
iniziale è stata sostenuta negli anni sì
da motivazioni di ordine religioso,
ma anche dalla coesione sociale che
era nata dall’ orgoglio di appartenere
ad un paese vivace, che si voleva
diverso da quelli contermini, “per
l’onore di Rivignano”, come era
solito ripetere don Pietro Del Giudice.
E “a glorie di Diu” dicevano
tracciando un segno di croce davanti
ai cavalli i carradori che si apprestavano al trasporto gratuito della ghiaia
o dei mattoni per il duomo che lentamente prendeva consistenza e si
innalzava con il lavoro e la collaborazione di tutti. Mattoni che visivamente, anche dopo cent’ anni, testimoniano di valori religiosi e civili
che oggi appaiono sbiaditi, soppiantati dalla ricerca del profitto personale e immediato, o addirittura accantonati in nome di un laicismo che non
lascia spazio a Dio e relega il messaggio cristiano nella sfera del privato. Rivignano non fa eccezione: il
segue a pag. 7
Speciale PROGETTO amare
Pagina 7
UN’ANALISI DELLE VOCI
DI BILANCIO
menti sacri.
E si potrebbe continuare ancora a
parlare di spese straordinarie, come
della necessaria riparazione della
porta laterale della chiesa del cimitero, che ignoti malfattori hanno tentato di sfondare, o del preannunciato
consistente aumento della polizza
assicurativa per responsabilità civile
e infortuni, ma è meglio che accenniamo a spese che sono servite a fare
del bene e che sono state rese possibili dalla generosità umile e discreta
di tante persone che donano con
Dopo aver osservato la tabella
riassuntiva dei dati, qualche confronto con gli anni precedenti può essere
interessante. Il totale delle entrate ( ?
82.989,18) del 2005 è leggermente
superiore al 2004 (? 79.088,23) perché c’è stato il contributo straordinario di ? 10.000 della CRUP per le
nuove belle vetrate che sono state
realizzate nell’abside.
Rilevante è la diminuzione delle
offerte (e dell’interesse?) per il Progetto Alfabetizzazione ? 6.321,50 ( ?
14.234.00 nell’anno precedente). Un
calo c’è stato anche nelle offerte in
occasione di funerali ( ? 7.488 tre
anni fa, ? 5.480 nel 2004), di Battesimi ( ? 880 tre anni fa, ? 710 nel
2004), un lieve aumento per matrimoni e prima Comunione.
Voce in crescendo è quella della
questua per i fiori: da ? 1.866 siamo
saliti a 2.213,50. Al di là del successo derivante dalle doti di simpatia e
di persuasione di “Lalla”, si coglie
un segnale di attenzione per il decoro
del Duomo e un tacito apprezzamento delle stupende composizioni floreali che escono dalle mani di Franca.
Per contrasto, difficilmente decifrabile risulta il grado di attenzione,
LA PRESENTAZIONE
DEL BILANCIO
DELLA PARROCCHIA
ENTRATE
Quota associativa ...................150,00
Contributi dei volontari..........267,53
Proventi da iniziative varie .4.706,05
Offerte da privati....................120,00
TOTALE ENTRATE ........5.243,58
USCITE
Quota associativa ...................150,00
Spese di assistenza..............4.953,58
Assicurazione volontari ........140,00
TOTALE USCITE ............5.243,58
Grazie!!
o di gradimento locale, per il bollettino, la cui gestione economica continua ad essere abbondantemente deficitaria. Un dato è certo: per le copie
che vengono recapitate per posta in
tutte le famiglie di Rivignano, quattro volte all’anno, le offerte esplicite
sono state 126, mentre sono state ben
43 quelle degli ormai relativamente
pochi Rivignanesi sparsi per il
mondo.
Quando si parlava ancora di Lire,
nel 1988 per il bollettino avevamo
avuto queste cifre: Entrate £
8.708.000, Uscite £ 3.291.700.
Altra nota dolente è il cosiddetto
“riscaldamento” festivo del Duomo:
esauriti i 2.000 litri di gasolio acquistati il 24/2/2005 con una spesa di ?
1.870, è stato fatto un secondo, ugua-
le rifornimento il 7dicembre 2005
per ? 2.130. Nel corrente anno se ne
è già fatto un altro, più caro ancora,
sperando che non sia prossimo ad
essere esaurito.
Per ovviare ai disagi e all’impossibilità di riscaldare almeno un po’, è
stato deciso di ricavare una cappella
feriale, con riscaldamento autonomo,
nella sacrestia di destra, con una
spesa di circa ? 1.700. La soluzione è
stata ben accolta.
Anche per una stanza della canonica si è provveduto al riscaldamento, con una stufa a gas, essendo fuori
uso il vecchio impianto.
Con una spesa di 10.000 ? si è
acquistato un bel mobile, funzionale
e decoroso, fatto costruire su misura,
per la custodia in sacrestia dei para-
seguito da pag. 6
senso di appartenenza a questa
comunità è divenuto via,via più fiacco, il tessuto sociale si è indebolito,
si tende a diventare “isole”. Basta
fare quattro passi in centro per accorgersene.
Si dirà che è dipeso, qui da noi
più che altrove, da una espansione
urbanistica eccezionale, dalla conseguente forza d’attrazione verso tanta
gente di ogni provenienza ed estrazione che qui risiede, in parte considerevole, solo provvisoriamente: si
registra in tal modo un ricambio di
famiglie e persone che stentano, o
non hanno interesse, a integrarsi in
un paese dalla fisionomia mutevole
ed indefinita . Ne consegue l’indifferenza per le cose riguardanti la Parrocchia, ammesso che i nuovi arrivati
siano battezzati.
Non sta a noi proseguire l’analisi
in questo senso, ma, riallacciandoci
alle considerazioni iniziali sul bilancio 2005, non vogliamo sottacere né
sottovalutare alcune circostanze che
hanno un certo peso: il cambio nella
conduzione della nostra Parrocchia
avvenuto nell’ottobre 2002, il fatto
che i parroci qui non risiedano e che,
su mandato del nostro Arcivescovo
siano impegnati in ben sei parrocchie, pur non avendo il dono dell’ubiquità come S.Antonio da Padova,
non hanno favorito il bilancio economico in senso stretto e nemmeno la
conoscenza personale reciproca.
I numeri nella loro imparzialità e
freddezza sono un termometro attendibile per “misurare” l’andamento
dell’interesse e della partecipazione
alle varie iniziative della nostra Parrocchia.
IL BILANCIO DEL GRUPPO PARROCCHIALE
DI VOLONTARIATO VINCENZIANO
amore, come la vedova lodata e additata ad esempio da Gesù.
Nel gennaio 2005 sono stati raccolti e versati ? 2.477 per l’emergenza maremoto in Asia, nel corso dell’anno si sono raccolti altri circa ?
1.600 (versati nel 2006) per il “Progetto bambini sieropositivi del Brasile” e il Gruppo Carità “S. Vincenzo” ha provveduto a intervenire
concretamente, come fa da sempre,
in situazioni di bisogno, spesso
nascoste.
C’è in ogni caso un bilancio in
attivo da presentare, che non è fatto
di numeri, ma è costituito dal tempo,
a volte sottratto allo svago e alla
famiglia, e dall’impegno che tante
persone dedicano con amore e
costanza perché la nostra Parrocchia
funzioni al meglio possibilmente
armonizzando il punto di vista di
Marta e di Maria nelle varie mansioni, incarichi e competenze.
L’elenco sarebbe lungo e le omissioni, anche se involontarie, sarebbero antipatiche.
Ma per quest’ anno consentiteci
di ringraziare espressamente le
signore che, divise in quattro gruppi,
lavorano autonomamente a turno di
scopa e spazzolone nel duomo e nel
ricreatorio, senza chiederci mai niente, senza crearci problemi .Grazie!!
Il vero, grosso problema è quando qualche parrocchiano per strada
ti chiede a bruciapelo: “Quando
incominciate i lavori nella canonica?”
Considerando la consistenza del
bilancio, per il momento ci avvaliamo della facoltà di non rispondere.
Rivignano, 16 marzo 2005
La Commissione Economica
Con una gita in Austria (il 23 settembre scorso) quelli della classe 1945 hanno festeggiato la quota “60”; non aspetteremo
mica “quota 90” per il prossimo incontro?
Speciale PROGETTO amare
Pagina 8
IL BILANCIO SI REALIZZA ANCHE CON
LE VOSTRE OFFERTE
LE OFFERTE
PRO DUOMO
duomo
Angelo Rocco (can.$ 70) 50,00;
N.N. 50,00; N.N. 40,00; in mem
.Bernardis Giulio Cesare, i familiari
50,00; N.N. 40,00; in mem. Dino,
moglie e figlio 20; V.G. 20,00; Franceschetto Elide 30,00; N.N. 50,00;
Guatto Prosperina 50,00; Guatto
Mario 50,00; N.N. 50,00; in memoria di Bruna Lazzaroni, Della Negra
Luigino, la classe 1944 150,00; N.N.
20,00; N.N. 50,00; Collovatto Plinio
50,00; N.N. 10,00; N.N. 50,00; B.A.
30,00; N.N. 40,00; Classe 1945
50,00: M.I. 25,00; Turcato Ugo
30,00; L.P. 20,00; in mem . Tobia
Pilutti, fam. Pia Pilutti 100,00; coppie di 35° di matrimonio (anno 1970)
50,00; N.N. 15,00; Battistutta Carlo
in ricordo di Emma e Sebastiano
Paron 50,00; Parussini Lino 50,00;
Pilutti Pia 50,00; in occ .matrimonio
Bert Jurkovic 150,00; Tonizzo Onelio 50,00; N.N. 30,00; N.N. 10,00; in
mem .di Giovanni Lucca, la famiglia
100,00; Bulfon Mario 50,00; in mem
.di Triestina Zanin, la figlia 50,00; in
mem. di Giovanni Dose e Maria
Pilutti, la sorella Ottaviana 50,00;
Della Mora Danilo 30,00; offerta per
Battesimo 20,00; la famiglia in mem.
di Zignin Sergio 50,00; N.N. 60,00;
Zatti Luigi 50,00; N.N. 40,00; Bencilli Nevia 80,00; Banda Primavera
300,00; Gori Giuseppe 30,00; N.N.
30,00; Meneguzzi Rodolfo 30,00;
Cosmi Franco 30,00; in mem .di
Angelo Nardini 50,00; in occ .fun .
Sante Biason 18,50; in occ .fun .Bernardis Cesare 195,50; Tonizzo Claudio 10,00; Ferro Antonio 10,00;
Tosolini Luciano 20,00; Torresin
Romano 20,00; N.N. 100,00; Mocchiutti Stefano 15,00; Macor Maria
10,00; Del Negro Ester 60,00; Campeotto Amedeo 20,00; Mauro Rinaldo 50,00; Simionato Egidio 25,00;
Odorico Aldo 15,00; Costantini Italo
20,00; N.N. 50,00; M.S. 25,00; Gortana Aldo 10,00; Vitale Egidio 20,00;
fam. Comuzzi Aurelio 50,00;
Comuzzi Carla e Ivo 50,00; P.I.
30,00; P.E. 30,00: Classe 1945
50,00; in mem .di Pilutti Tobia, le
nipoti Lidia e Emanuela 40,00; in.
mem .di Fantini Alberto 100,00;
Venier Celestino 50,00; A.E. 100,00;
N.N. 20,00; N.N. 20,00; N.N. 30,00;
N.N. 200,00; Rocco Maria 20,00;
M.A. 30,00; in mem .di Fantini
Alberto, il fratello Aldo 30,00; in
mem .di Bagnarol Giuseppina, i figli
50,00; N.N. 20,00; N.N. 30,00; in
mem .di Gori Luigia, le cugine
80,00; N.N. 302,00; in mem .di Gori
Luigia, la famiglia 25,00; in mem.
della zia Elda Pighin, i nipoti 130,00;
“è nato Gabriele” 20,00; Zignin
Severina 25,00; Scaini Angelo e
Clozza Dina Maria 10,00; Riva Rosa
10,00; Salvador Giuseppe 25,00;
Mella Giorgio 30,00; Presacco Ervia
10,00; Paron Giovanni 15,00; Gori
Mario 35,00; Comisso Esterina
50,00; Pighin Ermenegildo 35,00;
N.N. 20,00; in occ. fun. Durigon
Gino 398,50; in occ. fun. Lucca Giovanni 86,50; N.N. 30,00; in occ .fun
.Parussini Rosa ved. Martinis 62,50;
in occ. fun. Zanin Triestina 20,50.
quartese
N.N. 50,00; V.G. 30,00; Franceschetto Elide 20,00; N.N. 50,00;
Guatto Prosperina 50,00; Guatto
Mario 50,00; Collovatto Plinio
50,00; N.N. 30,00; B.O. 20,00; O.P.
20,00; A.C. 100,00; fam. Pia Pilutti
100,00; N.N. 20,00; Redento e Basilia 30,00; Bertoia Valentino 20,00;
Della Mora Danilo 50,00; C.M.
15,00; Zatti Luigi 50,00; Bencilli
Nevia 50,00; P.V. 30,00; fam. C.N.
50,00; Gori Giuseppe 30,00; N.N.
30,00; Cosmi Franco 30,00; N.N.
10,00; Ferro Antonio 30,00; Tosolini
N.N. 10,00; N.N. 15.00; B.A. 20,00;
Turcato Ugo 20,00; Zoccolan Enrica
30,00; L.P. 20,00; coppie di 35° di
matrimonio (anno 1970) 15,00; N.N.
15,00; Franceschetto Elide 10,00; in
mem. di Giovanni Lucca, la famiglia
10,00; Meredo Adolfo (Vancouver)
90,00; Redento e Basilia 20,00; Bertoia Valentino 5,00; Della Mora
Danilo 20,00; Zatti Luigi 20,00;
Bencilli Nevia 20,00; P.V. 20,00;
Paron Maurizio 15,00; Bigotto
Adriana 15,00; Gori Giuseppe 20,00;
N.N. 20,00; Meneguzzi Rodolfo
20,00; Cosmi Franco 20,00; N.N.
10,00; Perosa Annita 14,00; Ferro
Antonio 10,00; Tosolini Luciano
30,00; Torresin Romano 20,00; N.N.
12,00; N.N. 9,00; N.N. 9,00; Macor
Maria 10,00; Michelin Daniele
20,00; Guarda Vittorio 25,00; Cume-
Rocchetto Maria 20,00; N.N. 20,00;
Luvisutti Fausto 25,00; Zignin Cecilia 30,00; Di Lorenzo Onorina 20,00;
Collovatto Teresa 50,00: Zignin
Severina 25,00; Comuzzi Paolo
20,00; Comuzzi Ciano 15,00; Buiatti
Germano 30,00; Tonizzo Edi 20,00;
Sciaccaluga Luciano 20,00; Blasoni
Primo 15,00; Comuzzi Giancarlo
15,00; Tonizzo Ada 25,00; Tonizzo
Stefano 15,00; Vianello Giorgio
15,00; Scaini Angelo e Clozza Dina
Maria 5,00; Vida Flavio 30,00; Scarabello Bruno 30,00; Riva Rosa
10,00; Salvador Giuseppe 25,00;
Bertussi Gioconda 10,00; Ferro Lidia
20,00; Presacco Ervia 10,00; Paron
Giovanni 15,00; Pestrin Pasqua 5,00;
Valpreda Franca e Angelo 50,00;
Pighin Ermenegildo 25,00; N.N.
15,00
La foto della casa famiglia in costruzione in Brasile: costo 20.000 euro, già realizzata e finanziata in parte per 17.000 euro.
La Parrocchia di Rivignano, nelle donazioni d’Avvento, ha contribuito con 1.600 euro: dalla Comunità Cattolica Epifania e
dai ragazzi ospiti un grande grazie.
Luciano 30,00; Torresin Romano
60,00; Macor Maria 10,00; Cumero
Natalina 40,00; Del Negro Ester
120,00; Campeotto Amedeo 20,00;
Simionato Egidio 25,00; Zoccolan
Agostino e Barbarotto Lina 40,00;
Meret Rosa 10,00; Turco Maria Pia
50,00; Bianchini Giuseppe 10,00;
N.N. 100,00; N.N. 20,00; fam.
Comuzzi Aurelio 50,00; A.E. 50,00;
N.N. 20,00; N.N. 20,00; Rocco
Maria 20,00; M.I. 25,00; N.N. 20,00;
N.N. 30,00; Z.E. 50,00; Tonizzo Edi
30,00; Sciaccaluga Luciano 30,00;
Tonizzo Stefano 15,00; Scaini Angelo e Clozza Dina Maria 15,00; Presacco Ervia 20,00; Paron Giovanni
15,00; Bertoli Olinto 50,00; Pighin
Ermenegildo 20,00; Bertazzo Antonio 10,00; N.N. 25,00.
PER “PROGETTO AMARE”
N.N. 20,00; in mem. Dino,
moglie e figlio 20; V.G. 10,00; N.N.
20,00; Guatto Prosperina 20,00;
Guatto Mario 20,00; N.N. 25,00;
N.N. 30,00; Gommetti Alberta 8,00;
N.N. 15.00; Collovatto Plinio 20,00;
ro Natalina 10,00; Del Negro Ester
20,00; Campeotto Amedeo 10,00;
Pilutti Carlo 20,00; Colavitti Roberto
10,00; Zoccolan Agostino e Barbarotto Lina 20,00; Meret Rosa 10,00;
Bianchini Giuseppe 10,00; Presacco
Marisa Versolato 30,00; Marra Antonio 20,00; N.N. 20,00; S.V. 50,00;
Scaini Katia 30,00; Zignin Maria
20,00; Piccini Riccardo 25,00; Chiaroni Drigo Liliana 25,00; Vieri Ettore
e Rosetta 50,00; Gortana Aldo 10,00;
Vitale Egidio 20,00; Bertoli Fabbro
Teresa 30,00; N.N. 10,00; fam
.Comuzzi Aurelio 20,00; Comuzzi
Carla e Ivo 30,00; Rebellato Ludovica 30,00; Pilutti Pia 10,00; P.I. 20,00;
P.E. 20,00; Venier Celestino 50,00;
M.S. 20,00; A.E. 20,00; N.N. 10,00;
N.N. 10,00; Rocco Maria 20,00;
M.A. 20,00; N.N. 5,00; N.N. 20,00;
Z.E. 10,00; Rocchetto Mario 20,00;
PRO RICREATORIO
N.N. 50,00; in mem .Dino,
moglie e figlio 20,00; N.N. 30,00;
Guatto Prosperina 30,00; Guatto
Mario 30,00; Collovatto Plinio
30,00; fam. Pia Pilutti 50,00; coppie
di 35° di matrimonio (anno 1970)
50,00; Gori Giuseppe 20,00; N.N.
20,00; Meneguzzi Rodolfo 20,00;
Cosmi Franco 20,00; Tosolini Luciano 20,00; Torresin Romano 20,00;
N.N. 30,00; in occ. fun. Pilutti Tobia
324,50 ; in occ. fun. Bagnarol Giuseppina ved. Torresin 145,00; N.N.
20,00; fam. Comuzzi Aurelio 30,00;
Comuzzi Carla e Ivo 20,00; A.E.
30,00; in mem .di Paron Bruno
20,00; N.N. 20,00; Presacco Ervia
10,00; Paron Giovanni 15,00; Morsanutto Donatella 10,00; Pighin
Ermenegildo 20,00.
G R A Z I E !
Speciale PROGETTO amare
Pagina 9
Caritas e Volontariato Vincenziano che cos’è, come opera, cosa abbiamo fatto
FONDAZIONE BANCO ALIMENTARE
La Fondazione Banco Alimentare
in Italia nacque nel 1989, seguendo
l’esempio di altre esperienze già
avviate sia negli Stati Uniti sia in
Europa:
In Italia l’esperienza nacque dall’incontro a Milano tra il cavalier
Danilo Fossati, fondatore della Star,
e mons. Luigi Giussani, fondatore
del movimento di Comunione e
Liberazione, e si è sviluppata negli
anni fino a coinvolgere tutto il territorio italiano.
L’ATTIVITÀ DEL BANCO
Il Banco Alimentare opera giornalmente nella lotta contro lo spreco
e contro la fame: in accordo con gli
Enti Pubblici, con le aziende di produzione agroalimentare e con le catene della Grande Distribuzione alimentare, raccoglie gratuitamente
tutti quei prodotti alimentari che,
per varie ragioni di mercato, non
possono più essere venduti, quindi
destinati spesso alla distruzione, ma
che invece sono ancora perfettamente commestibili. Le migliaia di tonnellate di cibo raccolte sono depositate nei magazzini regionali, per poi
essere catalogate e suddivise al fine
di consegnarle gratuitamente ad
Enti caritativi convenzionati che
giornalmente accolgono e aiutano i
poveri e gli emarginati in Italia .
Il lavoro del Banco Alimentare è
supportato dall’impegno giornaliero
di circa 700 volontari che generosamente regalano il loro tempo e le
loro energie per questa causa e una
cinquantina di collaboratori.
LA GIORNATA NAZIONALE
DELLA COLLETTA
ALIMENTARE
CONDIVIDERE I BISOGNI PER
CONDIVIDERE IL SENSO
DELLA VITA
Con l’alto Patronato della Presidenza della Repubblica, la Giornata
Nazionale della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione
Banco Alimentare e dalla Federazione dell’Impresa Sociale Compagnia
delle Opere, in collaborazione con la
Società San Vincenzo De Paoli e
l’Associazione Nazionale Alpini, è il
gesto annuale che permette a
milioni di italiani di contribuire
all’attività del Banco, donando
alcuni prodotti alimentari acquistati nei supermercati di tutta Italia.
Il 26 Novembre 2005 i volontari
(gruppo di Volontariato Vincenziano,
Gruppo Caritas,Gruppo Alpini e Gio-
vani, Cresimandi e non) si sono
alternati davanti a quattro negozi
della nostra Forania. Hanno distribuito a coloro che facevano la spesa,
il sacchetto della Colletta insieme ad
un volantino indicante i prodotti alimentari da scegliere, quelli che i
Banchi Alimentari hanno avuto difficoltà a reperire durante l’anno. I prodotti raccolti saranno ridistribuiti
principalmente sul territorio regionale alle associazioni d’assistenza convenzionate attraverso una fitta rete di
Enti.
I quantitativi raccolti nei 4 centri
selezionati sono:
POCENIA - “Il Bastimento”
- Olio Kg. 77 - omogeneizzati
Kg. 58 - alimenti per infanzia Kg. 8 tonno Kg. 55 - pelati Kg. 115 - legumi Kg. 90 - pasta Kg. 68,9 - riso Kg.
19 - zucchero Kg. 23 - varie Kg. 27 totale Kg. 540.90
VARMO - “A & O”
- olio Kg. 49,5 - omogeneizzati
Kg. 24 - alimenti per infanzia Kg.
14,5 - tonno Kg. 23 - pelati Kg. 66,1
- legumi Kg. 43,4 - pasta Kg. 74 riso Kg. 28,5 - zucchero Kg. 88 latte Kg. 52 - varie Kg. 29 - totale
Kg. 492,00
TORSA - Alimentari Torsa - Olio Kg. 37 - omogeneizzati
Kg. 8,7 - tonno Kg. 21,5 - pelati Kg.
27,5 - legumi Kg. 15,5 - pasta Kg.
125,9 - riso Kg. 7 - zucchero Kg. 49
- latte Kg. 44 - varie Kg. 4,3 - totale
Kg. 340,40
RIVIGNANO - “Coop.ca”
- Olio Kg. 120 - omogeneizzati
Kg. 154 - alimenti per infanzia Kg.
26 - tonno Kg. 116 - pelati Kg. 243 legumi Kg. 223 - pasta Kg. 208 - riso
Kg. 20 - latte Kg. 15 - varie Kg. 85
totale Kg. 1.210,00.
Un plauso a tutta la popolazione
che con slancio e generosità ha contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa.
Relazione conclusiva
REALIZZAZIONE CASA FAMIGLIA IN BRASILE
Nell’Avvento 2005 e nel periodo
di Natale abbiamo concentrato il
nostro impegno di carità verso una
iniziativa concreta e reale: il nostro
contributo è andato alla realizzazione
di una casa-famiglia per l’accoglienza di bambini abbandonati affetti da
Aids, gestita dall’associazione Casa
Sagrada Famiglia.
L’associazione CASA SAGRADA FAMIGLIA Comunitade Cattolica Epifania ci ha informato di aver
ultimato i lavori di costruzione dell’abitazione da adibire a casa-famiglia.
La casa, fa parte di un progetto
che prevede la realizzazione di cinque abitazioni e di un centro pedagogico. L’intero complesso è destinato
ad ospitare bambini sieropositivi che
vengono affidati a persone laiche,
consacrate e non, che hanno dato la
loro disponibilità diventando così la
loro “MAE SOCIAL” (mamma
sociale).
Attualmente la Comunità accoglie, presso strutture esistenti, circa
110 bambini abbandonati, nella
fascia d’età che va da 0 a 15 anni,
tutti portatori di virus HIV-AIDS. La
realizzazione di queste case, in cui
vengono inserite delle “famiglie
sostitutive” (tipo casa-famiglia) che
si prendono cura di un determinato
numero di bambini, è voluta in alternativa ad orfanotrofi che ospitano un
grande numero di bambini, in una
situazione di promiscuità e di precarietà non accettabili.
Con la realizzazione di una di
queste case, si è ulteriormente sviluppato l’interesse delle autorità
locali e di privati che stanno permettendo, in questo momento, la realizzazione del centro pedagogico. Successivamente, è intendimento della
Comunità, non appena trovate le
risorse necessarie, procedere alla
costruzione della quarta casa. Infatti,
in questo momento, sono diverse le
persone che si stanno mettendo
volontariamente a disposizione di
questo progetto denominato “QUALITADE DE VIDA” e quindi disponibili ad accogliere questi bambini
nelle “case-famiglia”.
La Comunità Cattolica Epifania
Colletta alimentare
UNA RIFLESSIONE
Sabato 26 novembre 2005, noi,
cresimandi di Rivignano, abbiamo
partecipato come volontari alla colletta alimentare tenutasi in numerosi
supermercati d’Italia. Non era necessario fare un grande sacrificio, bastava comprare qualche vasetto di omogeneizzati o qualche pacco di pasta
in più...noi, insieme ad altri volontari, abbiamo provveduto a fare tutto il
resto, ossia a dividere gli alimenti e
metterli in grandi scatoloni differenziati...In questo modo abbiamo potu-
to aiutare non chissà che popolazione
straniera (altrettanto importante, per
carità) ma la gente povera che si
trova in Italia, nella nostra regione.
L’esperienza è stata molto interessante perchè, oltre ad aver passato
con i miei coetanei un pomeriggio
diverso dal solito, tutti insieme
abbiamo potuto dare una mano ai
nostri conterranei che purtroppo non
hanno la stessa nostra fortuna...
Giada Bortoluzzi
ci ha trasmesso la documentazione
inerente ilavori che consiste in alcune foto della casa, sia in fase di
costruzione che completata e nelle
ricevute delle spese sostenute. Si
tratta di una abitazione semplice, ad
un piano: comprende un ingresso,
una dispensa, la cucina, sala da pranzo e soggiorno, tre camere e tre
bagni; il tutto assolutamente funzionale alle esigenze di una famiglia
con diversi bambini ed in armonia
con molte abitazioni del luogo.
La spesa complessiva è stata di
70.326 Reals pari a circa 20.000
Euro. I fondi, ad oggi raccolti, sono
di 17.000 euro. La Parrocchia di
Rivignano ha contribuito con 1.600
Euro.
Ecco il ringraziamento
che ci è stato inviato:
Pregiatissima Parrocchia di
Rivignano,
Grazie per la sensibilità nei confronti dei piccoli del Signore. Grazie
perché questa sensibilità è diventata
un gesto concreto .Grazie perché
questo gesto concreto si è trasformato in donazione, in carità a servizio
dei bambini che vivono con
HIV/AIDS, in un gesto di giustizia la
giustizia di Dio è misericordia ed è
questa giustizia che Lui ci chiama a
vivere nei confronti di tutti gli uomini
e specialmente dei fratelli nella
fede. Noi lodiamo Dio per le vostre
vite. Ringraziamo per la sensibilità e
generosità dimostrata per la costruzione della casa per i bambini. Chiediamo che nostro Signore Gesù Cristo Vi conceda salute, prosperità e
pace, nelle vostre vite e nelle vostre
famiglie. Che Dio Vi benedica!
Doris Pereira de Almeida Coordenadora da Comunidade Epifania.
Speciale PROGETTO amare
Pagina 10
DAI GIOVANI
QUATTRO ANNI FA PARTIVA LA SFIDA
DOMENICA INSIEME
Quattro anni fa...
Voi vi ricordate con quali facce i
vostri bambini affrontavano (se
affrontavano) la messa domenicale?
Se ora, una domenica mattina vi
capitasse di trovarvi in chiesa, date
un’occhiata alle prime file...cosa
fanno tutti quei bambini accompagnati da quegli strani ragazzi ancora
imberbi?
Cosa è cambiato?
Nel 2002, da un’idea di Andrea
Meneguzzi, un piccolo gruppo di
giovani si promise di risollevare le
sorti della domenica mattina parrocchiale, ormai orfana di tutta quella
gioventù che in passato rendeva il
giorno del Signore un giorno di festa
animando la domenica mattina con
giochi e lavoretti per poi andare a
messa tutti insieme...così nacque
Domenica Insieme...
E pian piano sempre più ragazzi
e bambini cominciavano ad avvicinarsi alla chiesa...Ogni anno l’entrata
di ragazzi nel gruppo contribuiva a
far crescere questo progetto che iniziava ad essere apprezzato da tutti...
Quattro anni dopo...
In questi quattro anni le cose
sono cambiate notevolmente...siamo
sinceri...noi animatori ne abbiamo
avuti di problemi...litigi,discussioni...come in ogni gruppo abbiamo
avuto parecchie difficoltà...tanti
hanno abbandonato per vari problemi...ed è ovvio quindi che alcune
volte ci sono state tensioni che causavano qualche piccola crisi sempre
però affrontata prontamente...Quando Andrea ha “abbandonato” Domenica insieme, perchè riteneva potessimo farcela da soli, ha lasciato la
guida a Claudia...non era ancora
maggiorenne e forse si può pensare
che non fosse ancora pronta per
determinate responsabilità...invece la
passione e la determinazione che la
caratterizzano hanno fatto sì che
Domenica Insieme potesse andare
avanti e potesse continuare a crescere...Inoltre l’organizzazione di feste
per catechismo e per noi animatori,
le uscite alla magica avventura e alla
festa dei chierichetti che ha luogo
ogni anno hanno fatto sì che ci avvicinassimo agli altri gruppi di animatori della forania i quali talvolta ci
danno cosigli per l’organizzazione di
Domenica Insieme...
Ad essere sinceri non ho mai
considerato particolarmente importante l’attività di Domenica Insieme...ed è solo dall’anno scorso che
mi sono resa conto di quanto sia
importante per me, di quanto tutti i
bambini che abbiamo e gli animatori
contino... perchè quando arrivo la
domenica mattina in ricreatorio
ancora assonnata e mi salta addosso
un bambino, come si fa a non essere
felici?! ecome si fa a non amare questo progetto?!
Per dirla tutta non sono mai stata
una ragazza vicina alla chiesa, forse
perchè non ero abbastanza matura...e
la religione non era sicuramente un
elemento importante per me...ma in
quest’ ultimo anno ho imparato a
pregare, veramente...ad ascoltare e
capire la messa...a credere davvero...sono consapevole del fatto che
possano essere considerate semplici
frasi fatte e che dette da una sedicen-
ne non sembrino vere ma tutto questo è vero perchè l’esperienza di
domenica insieme che spero continuerà per molti altri anni mi ha veramente cambiato... e penso sia stato
questo l’intento di Andrea quando ha
creato questo gruppo...
Giada Bortoluzzi
RACCOLTA TAPPI: COME E PERCHÈ
UNA SFIDA D’AMORE
Una squadra di “raccoglitori” mostra il “bottino”: ce ne vorranno tanti altri per realizzare qualcosa di concreto, ma si formerà un’abitudine positiva e un’educazione alla raccolta, al risparmio, all’attenzione del bisogno e delle necessità dell’altro.
La più grande raccolta tappi di
plastica al mondo, è realizzata da
un’associazione francese che, non a
caso, si chiama Bouchons d’Amour
“Tappi d’Amore” che ha raccolto
ben 1.167 tonnellate di tappi di plastica da riciclo.
Questa raccolta ha fruttato oltre
90.000 euro, utilizzati per la costruzione di un orfanotrofio in Madagascar ed altre in favore di associazioni
di handicappati.
In Italia la raccolta di tappi è particolarmente attiva in Toscana ed è
coordinata principalmente dalla Caritas e da altre organizzazioni religiose.
Qui da noi in Friuli, la raccolta è
attiva soprattutto nelle parrocchie e
nelle scuole elementari e medie ed è
coordinata da organizzazioni religiose quali l’UNITALSI ed altre NOPROFIT.
La nostra parrocchia ha pensato
di appoggiare i vari progetti dell’UNITALSI che sono : la realizzazione
di un ambulatorio ostetrico in Costa
d’Avorio, il forno per la cottura del
vetro nella comunità “Don Onelio”
di Caneva di Tolmezzo, l’acquisto
d’alcune carrozzine per gli ammalati
seguiti dai volontari dell’Associazione, l’acquisto di un televisore per
disabili psicofisici di Brischis /Carraria e molte altre ancora.
Qualcuno potrebbe obiettare
affermando che se chiedessimo ad
ogni volontario o ad ogni bambino
coinvolto, di donare 1 centesimo
d’euro anziché un tappo, si potrebbero raccogliere più soldi.
Quando però il gruppo dei catechisti ha proposto questa raccolta, ha
creduto in questa azione anche sotto
il profilo educativo perché i bambini
e le persone coinvolte non mettono
mano al portafoglio una sola volta,
ma sono coinvolti maggiormente e
così dedicano più attenzione ai problemi altrui. Inoltre così ci si rende
conto dell’importanza di riciclare
tutti i rifiuti evitando di lasciare i
tappi sulle bottiglie di plastica, visto
che non possono essere riciclati
“insieme” perché il materiale di cui
sono fatti i tappi è Polietilene (PE),
mentre quello delle bottiglie è Polietilene Tereflatato (PET) ed il processo di riciclaggio per i due materiali è
differente.
Ma perché non raccogliere anche
le bottiglie?
La legge lo vieta perché la raccolta dei rifiuti urbani è affidata a
società autorizzate: le bottiglie quindi possono essere raccolte solo da
questi Enti, mentre i tappi non sono
considerati rifiuto urbano e così le
associazioni possono farsene carico.
Chi vuole contribuire a rendere
possibile, con il loro generoso impegno, questa piccola, ma concreta
manifestazione di carità cristiana,
può depositare i tappi nell’apposito
contenitore che si trova all’ingresso
della Cappella Invernale su via
Dante (vicino ai cassonetti della
Caritas).
PROGETTO amare
Pagina 11
DAI GIOVANI
DA “CLANDESTINI” A “DOMENICA INSIEME”
La nostra avventura è iniziata 4
anni fa da un idea di Andrea Meneguzzi per far si che i ragazzi di Rivignano che allora avevano 13-14 anni
potessero passare più tempo assieme,
incontrandosi per giocare a calcio o
per fare quattro chiacchiere.
Dopo vari tornei di pallone e
alcuni pomeriggi passati in ricreatorio per organizzare varie feste giovanili, il gruppo, che a quel tempo si
chiamava “Clandestini”si divise e
così è nata Domenica Insieme.
All’inizio eravamo solo 5 ragazze poco più che adolescenti che si
incontravano prima della messa per
stare un po’ assieme fra di loro. Pian
piano il gruppo, sulla spinta di
Andrea, cominciò a partecipare a
degli incontri che si tenevano dai
Salesiani a Udine, è in questo modo
nacque la proposta di aprire le porte
di “Domenica Insieme” al mondo
dell’animazione.
Quando abbiamo iniziato con un
ora di animazione prima della messa,
l’iniziativa era conosciuta da pochi
bambini, ma man mano che i mesi
passavano, le domeniche si popolavano di tanti nuovi piccoli e sorridenti visini. Quindi all’animazione si
sono aggiunte anche alcune attività
manuali (come fare le marionette per
carnevale, il presepio per natale e
vari regalini per tutte le ricorrenze
dell’anno) e la partecipazione ad attività esterne alla nostra Parrocchia,
come la festa dei chierichetti. Visto
l’aumento dei partecipanti e delle
iniziative proposte, si è reso necessario aumentare il numero di ragazzi
che partecipavano come animatori a
“Domenica Insieme”. Si sono così
uniti al gruppo originale le nuove
generazione di adolescenti e il gruppo degli animatori ormai conta ben
12 ragazzi la cui caratteristica è quella di sorridere sempre!
Questi 4 anni trascorsi sono stati
molto positivi e proficui, ci hanno
permesso di scoprire e apprezzare la
figura dell’animatore, colui che riesce a dare un “anima” a qualsiasi
attività ma sono stati anche 4 anni di
momenti meno felici. Mi riferisco ad
esempio a quando Andrea ha dovuto
lasciare il gruppo, affidandomi l’incarico di responsabile o ai momenti
di litigio all’interno del gruppo con il
rischio di dividerci. Ma sono stati
proprio questi momenti “difficili” a
far crescere e a fortificare l’unione
interna del gruppo per superare le
difficoltà e i tanti impegni che ci si
pongono davanti.
Sono sicura che davanti a noi ci
saranno ancora tanti anni assieme e
l’arrivo proprio in quest’ ultimo
mese di altre tre giovanissime animatrici, Valentia Erica e Marina, ci da la
speranza che il gruppo di “Domenica
Insieme” continui a crescere e che
altri ragazzi scoprano e imparino ad
apprezzare il mondo dell’animazio-
ne.
Sfrutto queste poche righe anche
per ringraziare tutti coloro che hanno
creduto in noi, in particolare don
Franco, don Renato, don Ottavio e le
suore che ci hanno sostenuto in questi anni, e tutti i genitori degli animatori e dei bambini che ci seguono e ci
sopportano.
Inoltre ringrazio i mie animatori
che hanno capito quando vale un sorriso.
Claudia Miolo
26-27-28 MAGGIO 2006
TORNANO I RAGAZZI BRASILIANI
Mentre ci stiamo preparando per
accogliere il nuovo gruppo di ragazzi
della Pastoral do Menor di Abaetetuba che sarà da noi a fine maggio, cresce la collaborazione con chi, tramite
il progetto “Giovani in Missione”
guidati da Padre Domenico Meneguzzi, ha fatto un’esperienza di missione ad Abaetetuba. Con loro infatti
stiamo organizzando l’accoglienza, i
momenti di incontro di gioco testimonianza e condivisione tra i nostri
ragazzi ed i Meninos di Abaetetuba.
Le comunità coinvolte, oltre la
nostra forania, sono: Tolmezzo, Cividale, Qualso, Premariacco Pontebba,
Udine e Cervignano.
C’è molto entusiasmo per l’esperienza che si realizzerà a fine maggio. Il programma di massima prevederà l’arrivo dei ragazzi brasiliani
con i loro educatori venerdì 26 maggio a Cividale dove si incontreranno
con i ragazzi delle medie e la comunità di Cividale. Sabato 27 Maggio
visiteranno le scuole medie di Qualso e nel pomeriggio arriveranno da
noi. Grazie alla collaborazione con il
comprensivo scolastico di Rivignano, verrà organizzato un mini torneo
di calcietto tra Rivignano, Qualso
Tolmezzo, Cervignano, Pontebba
concludendosi con la finale ITALIA
– BRASILE nel campo di Ariis, inseriti nella festa di fine anno scolastico
del nostro comprensivo. Domenica
28 maggio celebreremo la Santa
Messa tutti insieme nel parco dell’oratorio di Teor seguita dal pranzo
comunitario, nel pomeriggio poi i
ragazzi Brasiliani ripartiranno per
Cremona e poi per il Brasile. Naturalmente è un programma ancora di
massima che potrà essere modificato
avvicinandosi le date dell’evento.
Il viaggio dei ragazzi Brasiliani
in Italia ha naturalmente lo scopo di
sensibilizzare le comunità che visiteranno (fra cui: Milano, Brescia,
Parma, Cremona, Bergamo, Belluno,
Padova, Friuli…) alla solidarietà tra
il nostro mondo ed il loro. L’esperienza del 2004 ha avuto un ritorno
estremamente positivo in quanto, la
loro visita ha fatto partire iniziative
concrete di sostegno e collaborazione
Una parte della “squadra” di ragazzi brasiliani che sarà con noi alla fine di maggio: ansiosi d’arrivare e scalpitanti di
incontrarvi anche nella gara di pallone, mandano un primo saluto.
tra le comunità visitate e la Pastoral
do Menor, dando la possibilità a
sempre più ragazzi e bambini di strada che vivono in condizioni di disagio estreme di poter partecipare ai
progetti di recupero della Pastoral do
Menor… Ma di questo e molto altro
ancora attendiamo la loro viva testimonianza alla fine di maggio, cercando di offrire il nostro calore e la
nostra migliore ospitalità.
Fin d’ora ringraziamo tutti coloro
che si stanno impegnando per realizzare una bella festa all’insegna dell’amicizia e della solidarietà fra i
popoli.
***
Per qualsiasi informazione:
Mantovan Alice 0432 774811
Gallici Fabio 0432 773215
mail: [email protected]
***
Lettera inviataci dal gruppo dei
ragazzi della Pastoral do Menor che
si sta preparando per la visita alle
nostre comunità durante il mese di
Maggio.
“Carissimi amici, desideriamo
dirvi che siamo ansiosi di conoscere il vostro paese. Noi ci incontriamo
due volte alla settimana, ci stiamo
sforzando molto, ci alleniamo, cantiamo e suoniamo gli strumenti. Speriamo di poter fare bene visto che
per noi é una grande opportunitá. A
molti piacerebbe poter venire, ma
non é possibile.
Desideriamo passare momenti
felici insieme a voi. Tra poco saremo
insieme condividendo allegria e
facendo molti amici, uniti in una
grande famiglia. Un forte abbraccio
Adã, Andrécio (Tapurú), Dielson,
Elias, Neto, Zezinho, Raildo, Maiko,
Nadison, Cleberson, João, Washinton, Gesivaldo (baixo), Marcos
(Marquinho) , Mailson, Vanderson
(Nene), tia Rai, Cleo, Deuzélia,
André”
PROGETTO amare
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DALLE PARROCCHIE
SAN NICOLÒ A POCENIA
con il gruppo iniziative locali
Babbo Natale, con le 9 renne
dispensatore di regali, è festeggiato
in tutto il mondo e non solo in quei
paesi in cui è nato il personaggio.
A Pocenia, ormai da diversi anni,
nel periodo natalizio fanno il possibile per ricordare ai bambini che è giusto non scordare, prima di tutto, che
nella tradizione cristiana è san
Nicolò il santo dispensatore di doni.
Nato in Lycia nel III secolo,
Nicolò divenne vescovo di Myra
(oggi Demre – Turchia) nel 300 e
morto il 6 dicembre di un anno fra il
334 ed il 352, ed è ricordato, da allora, in tutto il mondo per la generosità
mostrata in vita. Il fatto più celebre,
narrato anche da Dante (Purgatorio,
Canto XX), ci parla del santo che,
nottetempo, getta nella dimora di 3
fanciulle 3 sacchetti pieni d’oro
necessari alla loro dote di matrimonio. Un altro episodio a lui legato è
riferito all’Imperatore Costantino al
quale apparve in sogno chiedendogli
la grazia per 3 giovani ufficiali condannati a morte.
La sua fama di santo buono e
generoso lo ha identificato come protettore di bambini e scolari poiché
buona parte dei suoi miracoli sono
legati all’infanzia. La sua fama si
propagò rapidamente (un considerevole contributo è dato anche dal fatto
di essere anche il protettore dei marinai), ed in tutte le lingue del mondo è
conosciuto quale dispensatore di
doni.
Nel 1931 san Nicolò, conosciuto
Pocenia, da molti anni ormai, organizza una serata, il sabato più vicino
al 6 dicembre, per tramandare questa
tradizione ai più piccoli e lo fa nel
modo più adatto ai bambini: giocando.
La ricetta è semplice: si sceglie
È uscito il nuovo numero
di DRIOLASSA
Voce Parrocchiale
nei paesi anglofoni come Santa
Claus,venne trasformato nel Babbo
Natale che oggi conosciamo da una
nota casa produttrice di bevande che,
traendo alcune notizie da una filastrocca americana del 1822 riferite al
nuovo personaggio, lo assunse a proprio simbolo pubblicitario per fini
commerciali.
Ma il 6 dicembre, dicevamo, è
memoria di san Nicolò e la comunità
di Pocenia lo ricorda.
Il Gruppo Iniziative Locali di
un tema, si prepara un copione adatto
alle varie età (è pensato per i bambini delle elementari e per i ragazzi
delle medie) e la sera della rappresentazione ogni bambino è pronto a
... divertirsi e far divertire genitori ed
amici presenti.
Per il 2005 il tema ideato dal
Gruppo Iniziative Locali è stato “Il
trionfo del bene sul male” con una
personalissima e divertente parodia
dei racconti di “Biancaneve ed i sette
nani - Robin Hood –Aladin - La
Bella e la Bestia - Peter Pan - Il libro
della giungla – La carica dei 101 –
La sirenetta – Il re leone – Cenerentola”, tutti interpretati dai bambini,
tranne “Biancaneve ed i sette nani”
che era interpretato da alcuni nonni.
Le ragazze e le mamme del
Gruppo Iniziative Locali, è presente
anche qualche papà ma pochi purtroppo, sono stati ampiamente ripagati per il tempo impiegato per la
preparazione della serata, sia dall’ottima rappresentazione eseguita dai
bambini che dal successo riscosso
presso il numeroso pubblico presente
(la palestra comunale era piena).
Al termine della serata san
Nicolò, dopo aver scacciato i Krampus (splendidamente interpretati dai
bambini di 1^ e 2^ elementare), ha
portato una ventata di serenità e doni
per tutti i bambini presenti.
Quanto offerto in beneficenza dai
presenti nel corso della serata è stato
equamente devoluto tra il “Piccolo
Cottolengo di don Orione” Sezione
di Santa Maria La Longa (UD) e
l’Associazione “Casa Mia” per la
realizzazione di alloggi per i genitori
dei bambini ricoverati all’Ospedale
Pediatrico “Burlo Garofolo” di Trieste.
ECCO IL FUTURO DI TEOR
I bambini
battezzati
a Teor
nel 2005
LEONARDO
ALESSANDRO
GAIA
GIULIA
MICHELANGELO
ANNA SILVIA
SOFIA
PROGETTO amare
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UNA TESTIMONIANZA
CURIOSO… PERPLESSO…
SINCERAMENTE COINVOLTO
L’accoglienza delle luce di
Betlemme
È stata più che altro la curiosità a
spingermi, quella sera, a varcare la
porta della Chiesa. Avevano dato
l’avviso: “Accogliamo la luce di
Betlemme”. “Vado a vedere di che si
tratta - mi sono detto - non ho di
meglio da fare”.
Sono arrivato per tempo.
In Chiesa c’erano poche persone
che preparavano tutto il necessario.
“Come al solito - pensavo tra di me -
fiamma qualsiasi; diversa dai lumini
che ardono in chiesa. Inizia la riflessione. Si tratta di una storia: le
immagini scorrono sullo schermo e
una voce spiega. Gli uomini si recano da Gesù bambino; sono animati
da buone intenzioni; vogliono risolvere qualche grave problema; chiedono al bambino di moltiplicare il
loro dono perché tutti abbiano da
vestirsi, da mangiare, sufficienti
risorse per poter vivere dignitosamente. Ma non ottengono il miraco-
si sente coinvolto e realizza quanto
richiesto. La voce pone una domanda: perché Gesù risponde soltanto
alla preghiera del bambino? Prende
la parola il sacerdote. Secondo lui
c’è innanzitutto un atteggiamento da
correggere nel proprio rapporto con
il Signore.
Sbagliano coloro che pensano
che sia importante portare qualche
cosa, mentre è fondamentale avvicinarsi a Dio con la disponibilità a
ricevere. Poi ci sono delle cose che
Una “colazione di lavoro” per i ragazzi del Brasile che si preparano alla lunga trasferta di fine maggio.
sarà una celebrazione per pochi intimi”. Poi, pian piano, alla spicciolata,
entravano persone. Volti che non
avevo mai visto . Adulti, ma soprattutto bambini e ragazzi, in poco
tempo potevo contare attorno a me
tanta gente quanta raramente capita
di vedere. Una voce incomincia a
dare la spiegazione: sono presenti i
rappresentanti di tutte le parrocchie;
dobbiamo aspettare l’arrivo da Latisana della luce; poi inizierà il
momento dedicato alla riflessione,
alle preghiera, ai canti; infine chi lo
desidera, potrà portare la luce presso
la propria comunità di appartenenza
oppure anche in famiglia.
Si respirava una strana aria di
attesa.
Tante persone, tanti bambini,
eppure c’era anche il silenzio. Ad un
tratto, una certa animazione, presso
la porta di ingresso, avvisa che ci
siamo: entra in chiesa la luce, la stessa luce che arde di continuo nella
basilica della natività a Betlemme.
Osservo quella fiamma, sento come
qualcosa che mi dice che non è una
lo.
C’è poi un bambino che chiede la
pace.
Il Bambino Gesù soltanto allora
sono alla portata dell’uomo, della
sua buona volontà. Al mondo esistono risorse a sufficienza perché tutti
possano vivere dignitosamente. Però
il cuore dell’uomo ha fatto le differenze. Certi “miracoli” sono alla portata dell’uomo e Dio non si sente
impegnato ad intervenire. Ma quando si parla di pace del cuore, che è
come dire cambiamento del cuore,
allora Dio si sente coinvolto, perché
questo è un miracolo che solo lui può
compiere .
“Pace in terra agli uomini che
Egli ama”, la pace, miracolo dell’amore di Dio, pace del cuore, pace tra
i cuori. Ecco la luce, la luce che si
deve custodire, la luce che sconfigge
le tenebre, la luce da portare nelle
nostre case, che si deve irradiare
dalle nostre Chiese e che deve abitare la nostra vita .
La luce di Betlemme, la luce che
questa sera è qui, per me .
La luce sconfigge sempre le tenebre; quando arriva la luce, quelle
scompaiono; non è possibile altrimenti.
Bisogna soltanto avere la volontà
(o forse il coraggio?) di “ aprire le
finestre del cuore”, di accoglierla
nella nostra vita... Già . Accogliere la
luce di Betlemme. Non un rito, non
una trovata un po’ originale per riempire una serata qualsiasi, si tratta di
mettersi in gioco.
Accidenti!
Ancora una volta preso in contropiede. Mentre ritornavo a casa, tenevo lo sguardo fisso sulla fiamma del
lumino che custodivo nel cavo della
mano e progettavo “II prossimo
anno, vedrò di giocare lo scherzo a
qualche altro saputello”.
Uno che c’era
RICORDA CHE…
COSE DA FARE
PRIMA DELLE VACANZE
PASQUA 2006 - Il “triduo” di
Pasqua comprende i tre giorni
importanti della Settimana Santa:
Giovedi, con l’ultima Cena,
Venerdì, con la Morte in Croce,
Sabato, che prelude alla Domenica di Risurrezione. Cerchiamo di
giungere preparati, coscienti,
convinti e ... convertiti, come
richiesto dal Vangelo in questo
periodo di Quaresima. Gli orari
della Settimana Santa sono proposti nell’ apposito riquadro. Per
prepararsi alla Pasqua nelle
nostre Parrocchie ci saranno
momenti particolari per accostarsi al Sacramento della Penitenza.
Ecco il calendario: lunedì 10
aprile, alle ore 18,00 a Teor ;
martedì 11 aprile, alle ore 18,00 a
Pocenia ed a Torsa; mercoledì
12 aprile, alle ore 18,00 a Driolassa; giovedì 13 aprile, alle ore
18,00 a Campomolle; a Rivignano per tutti Sabato Santo 15
aprile, in Duomo dalle ore 16,00
alle ore 17,00.
SAN MARCO – È festa grande a
Driolassa, che festeggia il suo
Patrono, con la Messa solenne
cantata alle ore 10,30 ; ma anche
nelle piccole località di Rivalta di
Pocenia (ore 11,00) e Roveredo
di Torsa (ore 19,00): San Marco,
grande evangelizzatore del nostro
territorio, verrà ricordato nella
Celebrazione Eucaristica di ringraziamento al Signore.
LA BICI ECOSOLIDALE - È giorno
di festa il 25 aprile: questo ci
lascerà il tempo di partecipare in
massa ad una piacevole pedalata
ecologica nelle nostre campagne.
L’organizzazione del Velo Club
segue a pag. 14
PROGETTO amare
Pagina 14
RICORDA CHE…
COSE DA FARE PRIMA DELLE VACANZE
seguito da pag. 13
di Rivignano ci permetterà così
di essere solidali in maniera più
generosa con il nostro “sponsor”
di disabili, come ogni anno.
IL SANTO ROSARIO - Durante
tutto il mese di maggio, mese
particolarmente e tradizionalmente dedicato alla Madonna,
prima della Messa serale (alle ore
18,30 ) ci sarà la recita del Santo
Rosario, una preghiera devota a
Maria, accompagnata ogni sera
da una “intenzione” e da una
intercessione per le cose che
stanno più a cuore alla nostra
Comunità.
IN CIMITERO - A partire dal mese
di maggio e fino a tutto settembre
la santa Messa delle ore 19,00 al
venerdì sera verrà celebrata nella
Chiesa della Beata Vergine del
Rosario in Cimitero anche per
permettere una preghiera ed un
ricordo particolareper i nostri
defunti. È una iniziativa che,
negli anni scorsi, ha sempre
avuto un’ottima partecipazione di
fedeli.
AUTOMOBILI - La tradizionale
benedizione delle “automobili” e
di tutti i mezzi di trasporto sarà
data quest’ anno il 7 maggio alle
ore 10.30, prima della Santa
Messa della Comunità: è un’occasione per riflettere sulla nostra
fretta, sulle nostre distrazioni,
sulle nostre piccole manie di guidatori, per chiedere al Signore
una particolare attenzione nei
nostri confronti quando saremo
alla guida.
BATTESIMI - Il 7 maggio ci sarà
anche il prossimo appuntamento
a Rivignano, Teor, Driolassa e
Campomolle, per metterci attorno ai nostri piccoli neonati,
davanti al fonte battesimale per
promettere - anche a loro nome l’impegno nella fede cristiana e
per fare loro gli auguri più spontanei di una serena, saggia, santa
e lunga vita. Un augurio particolare anche alle loro mamme e a
tutte le mamme, nella loro grande
Festa . L’appuntamento successivo per i battesimi sarà per domenica 2 luglio. A Pocenia e Torsa
i riti del battesimo saranno celebrati il 23 aprile 2006 e il 11 giugno 2005.
FESTA DEGLI ANZIANI - Domenica 21 maggio ci sarà l’incontro di
tutta la gente con le persone più
anziane del Paese, per ascoltarne
ricordi e testimonianze, assicurare loro serenità e tranquillità
nella vecchiaia, dimostrare loro
tutto l’affetto che meritano: è
l’incontro annuale organizzato
dal Gruppo di Carità della San
Vincenzo, al quale possono dar
una mano tutte le persone di
buona volontà. Incomincerà con
la Celebrazione Eucaristica delle
ore 11.00, seguita dal pranzo collettivo nelle sale del Ricreatorio
Parrocchiale e da un pomeriggio
che ogni anno si arricchisce di
giochi, danze ed allegria.
CHIESETTA DEL FALT – Tutte le
nostre Chiese devono essere
aperte almeno una volta all’
anno. Teor apre la sua Chiesetta
di Ognissanti al Falt, in mezzo ai
campi, con la celebrazione della
Santa Messa solenne, domenica
21 maggio 2006 alle ore 11,00.
Ovviamente non ci sarà la Messa
nella Chiesa Parrocchiale.
CONFESSIONI E COMUNIONI –
Domenica 14 maggio alle 15,30
in Duomo a Rivignano si raccoglieranno i bambini della 3 classe
elementare della scuola di dottrina cristiana per la prima Confessione. Lo stesso appuntamento
per Pocenia eTorsa invece è fissato nella Chiesa Parrocchiale di
Torsa alle ore 16,00 L’ultima
domenica di maggio invece - 28
maggio 2005, alle ore 11.00 - in
Duomo a Rivignano vedremo i
nostri bambini della classe quarta
elementare accostarsi per la
prima volta all’altare per ricevere
per la prima volta l’Eucaristia.
Cerchiamo di “ritornare bambini” come loro, con la loro semplicità e purezza, per riaccostarci
all’unica “Tavola” per ricevere il
“pane quotidiano” per la nostra
vita spirituale. Le prime comunioni a Pocenia sono fissate per
domenica 21 maggio 2006, alle
ore 11,00 ; a Teor domenica 4
giugno 2006, alle ore 11,00;
LE CRESIME - Quest’ anno il sacramento della Cresima verrà amministrato nella Messa solenne di
domenica 11 giugno 2006 alle
ore 11.00 dall’arcivescovo emerito Mons. Alfredo Battisti. Si
ritroveranno con noi anche i
ragazzi di Teor, Campomolle
eDriolassa . Facciamo il possibile
per esserci tutti, solidali con i
cresimandi, a recitare ed a confermare il nostro “credo”. Per
Pocenia e Torsa invece l’appuntamento con il Sacramento delle
Cresime è nella Chiesa di Torsa
domenica 2 luglio 2006, alle ore
19,00 con l’arcivescovo mons.
Pietro Brollo .
CORPUS DOMINI e SANT’ ANTONIO - Prima che v’arrivi a casa il
prossimo “Progetto Amare”, ci
sarà anche la festa del “Corpus
Domini” il 18 giugno: è la Festa
dell’ Eucarestia, la festa del
Corpo del Signore, che sarà
solennizzata con la processione
al termine della Messa della
Comunità delle ore 11.00 accompagnata dalla Banda dello Stella.
Mentre la festa di Sant’ Antonio
sarà “spostata” al 25 giugno, ma
ne riparleremo nel prossimo
numero di “Progetto Amare”.
ANAGRAFE PARROCCHIALE
BATTESIMI
Rebbelato Ludovica di Angelo e
di Della Siega Maria; Collovati Gaia
di Marco e di Vettorel Claudia; Di
Tommaso Denise di Loris e di
Maglioni Paola; Tonizzo Lorenzo di
Federico e di Bertussi Sabrina; Zatti
Davide di Luca e Sinesi Emanuela;
Montagner Matteo di Maurizio e di
Zorzetto Catia.
MATRIMONI
Tripodi Francesco Giuseppe e
Codarin Cristina
DEFUNTI
Bencich Giorgio di anni 90;
Levaponti Ignazio di anni 81; Petrazzo Angelo di anni 69; Bernardis Giulio Cesare di anni 70; Biason Sante
di anni 68; Bagnarol Giuseppina di
anni 91; Pilutti Tobia di anni 97;
Fantini Alberto di anni 94; Gori Luigia di anni 67; Durigon Gino di anni
83; Lucca Giovanni di anni 91;
Parussini Rosa di anni 84; Zanin
Triestina di anni 89
CONDOGLIANZE
Il 18 febbraio 2006 si spegneva a
Cussignacco (Udine) Ida Collavini
ved. Tonizzo, mamma di mons. Aldo
Tonizzo, originario di Rivignano,
attualmente collaboratore pastorale
nella Parrocchia di Cissignacco. Era
nata a Rivignano il 3 settembre 1907.
Al nostro don Aldo le condoglianze
più sentite da parte di tutta la Comunità Parrocchiale di Rivignano.
una preghiera ed
un ricordo per…
Biason Sante
di anni 68
Bencich Giorgio
di anni 90
Dose Giovanni e Pilutti Maria
Collavini Ida
di anni 99
Durigon Gino
di anni 83
Fantin Alberto
di anni 94
Lucca Giovanni
di anni 91
Mainardis Silvani
Parussini Rosa
di anni 84
Petrazzo Angelo
di anni 69
Pilutti Tobia
di anni 97
Zanin Triestina
di anni 89