PROGETTO AMARE
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PROGETTO AMARE
PROGETTO PERIODICO TRIMESTRALE DELLA PARROCCHIA DI S. LORENZO M. DI RIVIGNANO ANNO XVIII - N° 1 Aprile 2006 Editore: Parrocchia S. Lorenzo Martire - Via Dante, 5 - 33050 RIVIGNANO (Ud) - Tel. 0432/775123 - E-mail: [email protected] Autorizzazione Tribunale di Udine n. 12/93 dell’11 giugno 1993 - Direttore Responsabile: Mons. Marino Qualizza Stampa: Grafiche T&T snc - Via J. Linussio, 35 - Z.I. - 33050 RIVIGNANO (Ud) - Tel. e Fax 0432/775204 C/C Postale n. 14237333 intestato alla Parrocchia - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB UDINE. TAXE PERCUE TASSA RISCOSSA Udine Italy IL PENSIERO DEI PARROCI TESTIMONI DI CRISTO RISORTO La Chiesa tutta sta per vivere il suo momento più esaltante : la Pasqua del Signore. Non a caso la Pasqua è posta all’inizio della nuova stagione, nuova perché si apre ad una nuova storia, una vita rinnovata, ad un tempo di speranza, di pace, di cose buone, di gioia. La Pasqua è preceduta da un tempo di conversione. Una parola questa, che oggi può dire poco, può mettere in imbarazzo o addirittura dare fastidio. Però senza conversione non c’è vero cambiamento, non c’è rinnovamento. Il cammino quaresimale indica il tempo nel quale dobbiamo ritornare a legare il nostro cuore a Dio in modo consapevole; non soltanto per guardare a ciò che ci preoccupa, ci fa soffrire e dal quale cerchiamo di liberarci, bensì per trovare la strada giusta sulla quale realizzare ciò che Dio ha pensato e preparato per ciascuno di noi. È su questa strada che si snoda la nostra storia di fede e di salvezza. Ma dobbiamo sempre interrogarci su cosa significhi aver fede. Capita infatti di constatare che la nota caratteristica della vita del singolo battezzato è quella di non sentirsi appartenente ad una storia che precede e accompagna, storia di fede, storia di credenti, storia che “conti”. Con il rischio di intendere la fede come fatto esclusivamente personale, mentre la Chiesa e la vita sacramentale, sono percepiti come realtà che rimangono ai margini di quelle convinzioni che determinano scelte nei vari campi: sociale, politico, culturale... Si crea così una crescente scis- sione tra Chiesa e singolo credente (fede sì, Chiesa no), tra fede e libertà personale, tra bisogno di testimonianza e scelte individuali. All’inizio della Quaresima, l’evangelista Marco ci ha raccontato Parole per noi. Lo Spirito non tiene il credente al “calduccio”; non gli assicura un clima favorevole, non mette al riparo la sua fede. “Spinge fuori” da una pietà confortevole (magari di gruppo), da schemi col- ORARI DELLA SETTIMANA SANTA DOMENICA DELLE PALME – 9 aprile 2006: ore 11.00 Benedizione dell’Ulivo sul sagrato del Duomo; santa Messa solenne. GIOVEDÌ SANTO – 13 aprile 2005: ore 20.30 Santa Messa “in Coena Domini” con la “lavanda dei piedi” in Duomo a Rivignano unica per tutte le nostre Parrocchie (Rivignano, Pocenia, Teor, Driolassa, Torsa, Campomolle ) e con la partecipazione dei Cori di tutte le Parrocchie VENERDÌ SANTO – 14 aprile 2006: ore 15.00 Celebrazione dell’Adorazione della Santa Croce; ore 20,30 Via Crucis e Processione solenne (con i quadri de “I Gjudeos “ del Gruppo “Drin e Delaide “ ed accompagnamento della Banda Primavera di Rivignano). SABATO SANTO – 15 aprile 2006: ore 20.30 Santa Messa della Veglia Pasquale in Duomo a Rivignano per tutte le nostre Parrocchie (Rivignano, Pocenia, Teor, Driolassa, Torsa, Campomolle), che saranno presenti con i Cori di tutte le Parrocchie e con il loro “cero pasquale”, simbolo della luce e della Resurrezione di Cristo, il cui messaggio viene poi riportato in tutte le Parrocchie – Nel pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 17.00 possibilità di Confessioni in Duomo a Rivignano . DOMENICA DI PASQUA – 16 aprile 2006: ore 11.00 Santa Messa della Comunità nella Resurrezione di Cristo LUNEDÌ DELL’ANGELO 17 aprile 2006: ore 8.00 Santa Messa (in questo Lunedì dell’Angelo non ci saranno altre Sante Messe a Rivignano) Nelle due domeniche ci saranno anche la Messa del Mattino alle ore 8.00 e la Messa Serale Festiva (alle ore 19.00 ) che dopo il Battesimo “subito lo Spirito spinge fuori (Gesù) nel deserto”. Così, letteralmente. Il verbo impiegato dall’evangelista non indica un invito discreto, ma una spinta decisa. laudati; non produce “anime belle” che sospirano sbirciando da una fessura il “mondo cattivo”, ma immerge nelle ambiguità, nelle contraddizioni, nei pericoli del quotidiano, dove si All’interno: Speciale PROGETTO amare impara, nell’incontro, nel dialogo, nel confronto la “fatica del credere”. Storia della fede della Chiesa, la nostra storia. È qui che si inserisce il messaggio della Pasqua, il passaggio da ciò che sei, che hai creduto finora di essere, e ciò che è possibile divenire. Di fronte al Mar Rosso il popolo di Israele con Mosè ha un momento di esitazione. Il mare è lì, ostacolo impossibile, a contrastare il cammino di libertà, il disegno di Dio. Di fronte al presente ciascuno di noi ha ben validi motivi di incertezza tanto semsegue a pag. 2 AMARE GRAZIE! Amare, in termini di fede, vuol dire ringraziare; non a caso la “celebrazione eucaristica” è il nostro massimo ringraziamento a Dio. Noi, in questo campo, siamo in difetto; ci dimentichiamo spesso di ringraziare, diamo quasi per scontato l’impegno e la dedizione di tante persone che collaborano alla gestione ed alla conduzione della Parrocchia. Ce ne accorgiamo solo ora che, la non presenza di un Parroco residente (ma di Parroci che si devono occupare di più parrocchie) ci costringe ad occuparci di cose che loro non possono (e non dovrebbero) avere fra le loro attività prioritarie. Dovrebbe essere nostro compito occuparci della gestione materiale della Parrocchia in termini di bolletsegue a pag. 2 I BILANCI DELLA PARROCCHIA: economico e demografico PROGETTO amare Pagina 2 IL PENSIERO DEI PARROCI TESTIMONI DI CRISTO RISORTO seguito da pag. 1 bra compatta ed impermeabile una mentalità che fa a meno del Vangelo. Ma se riesco ad aprire gli occhi e inizio a guardare con stupore tutto ciò che mi circonda come a un dono: i miei fratelli nella fede, ma anche coloro che appartengono ad altra cultura, ad altra religione e scorgo lo stesso mio cuore; i miei stessi sentimenti; i miei stessi sogni, allora è Pasqua. Se poi mi fermo ad ascoltare una Parola che fino a quel momento ho solo sentito svogliatamente e che per la prima volta accolgo nel cuore, allora mi accorgo di non essere più “affacciato al balcone”, ma immerso in un disegno di salvezza che abbraccia tutta la realtà, dal colore dei fiori a quello del cielo, dal sorriso di un bambino alle rughe di un anziano, alla voce di che prega, tutto tra le braccia del Signore. Caro fratello, cara sorella, nello sciogliersi delle campane al Gloria del Signore Risorto, prova a chiederti: è anche la mia Pasqua? E se anche per un attimo ti sobbalza il cuore, non temere, non restare, ma va e di’ al mondo che hai incontrato la Vita. Auguri! AMARE GRAZIE! te, fatture, ordinazioni, conservazione del patrimonio e degli immobili … Dovrebbe essere nostro compito gestire il bilancio materiale, provvedere alle manutenzioni, alle pulizie, al decoro di tutta la struttura, a partire dalle campane e dell’orologio del Campanile fino agli scarichi finali dei servizi igienici del ricreatorio. In verità ci sono delle persone (quasi sconosciute) che si occupano anche delle più umili pulizie, quando utilizzatori “distratti” si dimenticano di lasciare le cose in ordine, come quando hanno preso in consegna un locale. Ma noi ancora più distratti, ci dimentichiamo di un piccolo gesto che non ci costa niente: il nostro grazie! Vorremmo rimediare! Vorremmo ricordare loro che non è del tutto vera questa nostra dimenticanza, che a volte – in maniera disordinata e saltuaria – lo diciamo qua e là il nostro grazie. Ma ora – coma abbiamo fatto altre volte da queste pagine – vogliamo dire il nostro grazie grande a tutti, a partire da coloro che sono i più dimenticati: le donne che fanno le pulizie nei servizi igienici del ricreatorio, nel ricreatorio, nella chiesa; grazie a coloro che si occupano di raccogliere le cartacce gettate a terra da bambini e ragazzi (o adulti), cui non abbiamo ancora completato l’insegnamento dell’educazione; grazie a coloro che abbelliscono, il nostro Duomo e le nostre grandi celebrazioni, come anche i nostri più umili funerali, col loro canto, con i fiori, con gli addobbi appropriati; grazie a coloro che tengono la contabilità della Parrocchia e ci permettono di farvi vedere bilanci, seri, corretti e completi; grazie ai catechisti, che spendono ore e ore del loro tempo per l’educazione religiosa (e non solo) dei nostri ragazzi e bambini; grazie ai lettori, ai “ministri straordi- nari della Comunione”; grazie ai Parroci, a don Ottavio (a loro non lo abbiamo mai detto in forma ufficiale il nostro grazie); grazie a coloro che rendono completa la nostra informazione alla Parrocchia attraverso Progetto Amare; grazie a quanti collaborano alla vita della Parrocchia in maniera così umile da sfuggirci perfino il ricordo del loro lavoro; grazie a … tutti. Non si può amare, senza ringraziare. È il nostro segno più importante anche come cristiani. E in questo numero in cui cerchiamo di fare un bilancio con varie angolazioni della vita della Parrocchia, non possiamo non ricordare che il merito va a tutti i collaboratori che con le loro mani o con la loro capacità intellettuale (ognuno metta a disposizione il proprio carisma) vi contribuiscono concretamente. Amare significa … ringraziare. COME, QUANDO, DOVE E PERCHÉ IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE Venerdì 10 marzo, si è svolta presso il ricreatorio di Rivignano, un tavola rotonda su “COMMERCIO EQUO E SOLIDALE”. Questa serata è stata voluta del gruppo Caritas Foraniale perché tra le varie attività che questo gruppo dovrebbe svolgere, c’è anche quello di sensibilizzare la comunità ad essere più attenta e vigile nello scoprire e combattere le cause della povertà. Ci siamo chiesti come ognuno di noi, ha la possibilità, attraverso dei gesti concreti, di promuovere una nuova cultura che paghi il giusto ad ogni uomo, senza che questo sia costretto ad abbandonare la propria terra per poter sopravvivere. C’è sembrato pertanto necessario e utile, proporre questa serata di sensibilizzazione . Molto probabilmente non ci chiediamo quanta strada fanno certi prodotti prima di entrare nelle nostre case e nella vita di tutti i giorni. Mentre siamo fermi davanti ad uno scaffale di un supermercato, ci sono società che stanno investendo cifre colossali per orientare le mostre scelte ad indurci ad acquistare un prodotto piuttosto che un altro. Se è vero che in paradiso bevono una certa marca di caffé, dovremmo chiederci anche come e dove vivono coloro che producono quel caffé . Il Commercio Equo e Solidale vuole essere un aiuto a dare un valore al gesto della spesa quotidiana, a ricordare che dietro ad un prodotto c’è la storia (e la vita) di persone che lavorano per realizzare quel prodotto; mira a creare un mercato per le merci del sud del mondo prodotte e commercializzate in modo più equo. Per poter aiutare ad orientare le scelte verso un vero consumo critico, Il gruppo di ragazzi entusiasti vi invita a collaborare alla “raccolta tappi”. Si possono depositare nell’apposito raccoglitore a lato della Chiesa in via Dante, vicino ai cassonetti della Caritas . il commercio equo e solidale fornisce alcuni strumenti quali: - il prezzo trasparente, che permette al consumatore di sapere quanto di ciò che paga va effettivamente al produttore; - campagne d’informazione e sensibilizzazione, che consentono di venire a contatto con le realtà, le culture, i modi di vivere, i sogni di chi abita l’altra parte del pianeta; - il prefinanziamento, che consente a cooperative e artigiani di acquistare le attrezzature necessarie per avviare le varie attività; - il rispetto dell’uomo e dell’ambiente, attraverso coltivazioni biologiche e l’impiego, nei processi produttivi, di materiali ecologici e riciclabili. Tutte queste argomentazioni ci sono state illustrate in modo esauriente dal dott. Antonio Ferraiolo, Presidente dell’Associazione “Equazione Bottega del Mondo” di Codroipo, il quale chi ha anche ricordato che chi sceglie i prodotti del Commercio Equo e Solidale, non fa la carità ma bensì sceglie prodotti che quotidianamente non hanno nulla ma proprio nulla, da invidiare a quelli pubblicizzati e commercializzati nelle grandi catene di distribuzione. Tutt’ altro, questi prodotti, hanno un ingrediente originale che i prodotti tradizionali molto spesso non hanno: LA DIGNITÀ. Pertanto, ognuno di noi, scegliendo questi prodotti, contribuisce a migliorare la qualità di vita di chi abita in paesi meno fortunati del nostro. UN SALUTO DA DON JEAN PIERRE DAL CONGO BELGA Ai Cristiani di Rivignano. li, 16 febbraio 2006. Carissimi voi tutti, Voglio scrivervi poche parole per esprimere la mia gratitudine e presentarvi tanti auguri per questo anno nuovo 2006. Vi scrivo a partire dal Congo Belga aTshimbulu nel villaggio dove lavoro. I parrocchiani mi hanno accolto bene, continuo a fare tutto quello che avevo scritto nell’intervista, quando ero in Italia. Vi porto sinceramente nel mio cuore e prego sempre per voi. Anche io mi affido alle vostre preghiere. Mi ricordo sempre di voi nel mio ministero. Che Dio nostro Vi benedica per tutto quello che fate per l’amore di Dio e del prossimo. Don Jean Pierre Dibelayi PROGETTO amare Pagina 3 DALLA DIOCESI IL CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO alcuni spunti e appuntamenti da evidenziare che impegnano concretamente anche le nostre Comunità Sabato 4 marzo si è riunito il Consiglio Pastorale Diocesano. All’ordine del giorno c’erano diversi argomenti per la discussione. Credo sia però opportuno evidenziare soprattutto i due prossimi appuntamenti che vedono impegnate tutte le nostre comunità: l’Assemblea dei cristiani che si terrà a Gemona il prossimo 29 aprile e il IV Convegno Ecclesiale Nazionale sul tema “Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo” che si terrà a Verona nel prossimo mese di ottobre. Quest’ anno ricorre il trentesimo anniversario del terremoto che ha così radicalmente cambiato la vita di molte delle comunità della nostra Diocesi. È questo un evento che non può lasciare indifferenti. È per questo che tutta la nostra diocesi è chiamata non solo a prepararsi, insieme con tutta la Chiesa italiana, al Convegno di Verona, ma anche a dare un contributo suo specifico a questo Convegno perché l’essere Chiesa in Friuli dopo il Concilio Vaticano II ha significato essere una Chiesa che si è confrontata non solo con il rinnovamento portato dal Concilio stesso ma anche con l’eccezionalità della situazione contingente provocata dal sisma, essendo ben consapevole che l’esperienza umana, sociale e religiosa delle Comunità che sono state direttamente colpite dal terremoto è alquanto diversa da quelle della Comunità, che come le nostre, hanno vissuto questa esperienza come un’esperienza di aiuto, di solidarietà, di condivisione e supporto alle Comunità terremotate. Per favorire la riflessione delle nostre Comunità, gli Uffici diocesani hanno preparato un sussidio. “1976 – 2006 Dal Friuli a Verona. Itinerario di preparazione della Chiesa udinese, protagonista della rinascita dal terremoto, al Convegno Ecclesiale della Chiesa Italiana” . Sono cinque ambiti di lavoro che trasversalmente interessano tutta la vita e le attività delle nostre parrocchie: - la vita affettiva (essere coppia oggi: identità e reciprocità; la famiglia nodo di rete), - il lavoro e la festa (il lavoro, una transizione epocale. “Senza la domenica non possiamo vivere”), - fragilità e povertà umane (lo stile di vita accogliente: la Chiesa maestra di umanità), - la tradizione (sfide globali e nuove chances per la trasmissione della culturale; la Chiesa si misura con i linguaggi e della cultura attuale per comunicare la fede oggi), - la cittadinanza (cristiani e cittadini nel mondo; comunità cristiane: sale e udinese può offrire anche oggi sia alla società friulana che alla Chiesa italiana. La ricostruzione dopo il terremoto ha seguito un percorso per certi versi straordinario: prima le fabbriche (per evitare una nuova emigrazione ed ancorare la gente al territorio), poi le case (per dare centralità alla famiglia che è sostenuta economicamente dal lavoro) e infine le chiese (non basta l’avere materiale è indispensabile curare anche la crescita spirituale). Tutto deve essere saldamente ancorato alla realtà sociale delle nostre comunità. Non possiamo essere testimoni credibili della nostra fede se non con un impegno che consenta ad un popolo di non luce della terra). Ogni forania, con libertà di scelta nelle modalità, è chiamata ad inviare in Diocesi le riflessioni raccolte perché siano poi presentate all’Assemblea Ecclesiale Diocesana che si terrà a Gemona il prossimo 29 aprile. Centrale, in questo cammino di preparazione al Convegno di Verona, è proprio l’Assemblea Ecclesiale Diocesana, che è stata pensata come un incontro eccezionale per far sentire la voce della Chiesa udinese nel tempo forte delle celebrazioni che fanno memoria dei 30 anni del terremoto in tutti il Friuli e tappa significativa per un confronto sul contributo originale e specifico che la Chiesa essere annullato e divorato dalla globalizzazione e di fare della propria storia all’interno di un mondo in continua evoluzione. La sintesi di questo momento di confronto e riflessione della nostra Diocesi raccolta e rielaborata prima dalla Giunta del Consiglio Presbiterale e del Consiglio Pastorale Diocesano e poi dal Consiglio Congiunto Presbiterale e Pastorale nella riunione del prossimo giugno, verrà presentata ala Convegno Ecclesiale di Verona come esperienza della nostra Chiesa locale all’interno della più ampia esperienza della Chiesa italiana. Piera B. DALLA FORANIA GRUPPI DI LAVORO PERCORSI DI PREPARAZIONE E FORMAZIONE Anche la nostra foranie è impegnata a ripensare il proprio cammino di questi ultimi decenni alla luce degli insegnamenti del Concilio Vaticano II mediati anche dall’esperienza del terremoto. Abbiamo scelto di lavorare per gruppi di attività composti da persone provenienti dalle diverse parrocchie della forania; i gruppi di lavoro si stanno occupando di temi che toccano tutta la vita delle nostre Comunità. In particolare la Pastorale familiare sta affrontando il tema “la vita affettiva: essere coppia oggi: identità e reciprocità; la famiglia nodo di rete”, il gruppo Caritas il tema “fragilità e povertà umane lo stile di vita accogliente: la Chiesa maestra di umanità”, la Pastorale catechistica il tema “la tradizione sfide globali e nuove chances per la trasmissione della culturale; la Chiesa si misura con i linguaggi e della cultura attuale per comunicare la fede oggi”, la Pastorale giovanile il tema “la cittadinanza -cristiani e cittadini nel mondo; comunità cristiane: sale e luce della terra”, il nascente gruppo liturgico il tema “il lavoro e la festa - il lavoro, una transizione epocale. Senza la domenica non possiamo vivere”. Ogni gruppo elaborerà una sintesi dei lavori effettuati che, insieme alle sintesi provenienti dalla altre foranie della Diocesi, verrà esposta durante l’Assemblea Ecclesiale Diocesana del prossimo aprile. In questi mesi siamo inoltre stati impegnati nella formazione degli animatori della liturgia. Anche questo corso è stato guidato da don Edoardo Scubla dell’Ufficio Liturgico Diocesano. La realtà della nostra forania ci impone una riflessione seria sul nostro modo di celebrare il Giorno del Signore. Il Concilio Vaticano II ha fatto riappropriare i laici della loro realtà di battezzati che vivono nel mondo con una tensione continua verso l’infinito, verso l’eternità. Essere cristiani non significa vivere una fede personalistica ed intimistica. È quindi essenziale che i credenti, che noi, ci riappropriamo del nostro ruolo all’interno delle celebrazioni liturgiche. Come? Animando le nostre Messe con lettori che si alternino in questo servizio, con gruppi corali che rendono ogni domenica una solennità e che aiutino l’assemblea a lodare il Signore, con preghiere dei fedeli calate nella nostra realtà, con ministri straordinari della Comunione che portano l’ Eucarestia ad ammalati ed anziani per farli sentire uniti non solo al Signore ma anche alla comunità parrocchiale. Siamo chiamati a fare un salto di qualità : il precetto domenicale del santificare la festa non può dirsi assolto con la sola partecipazione alla S. Messa. Il precetto domenicale è il santificare il Giorno del Signore in tutte le sue componenti : il celebrare dell’assemblea, il ridare spazio alla comunità che si incontra, il dare risalto alle esigenze dello spi- rito rispetto alle cose materiali, l’andare incontro ai fratelli al di sopra delle esigenze economiche, produttive e sociali ... In tutto questo si inserisce il percorso di preparazione e formazione che alcuni stanno compiendo: ci si sta preparando, seppur partendo da realtà vissute diverse, a celebrare il Giorno del Signore anche senza la grazia di un sacerdote presente. Non possiamo pensare che l’assenza del sacerdote impedisca alla comunità di incontrarsi a pregare nel Giorno del Signore per santificare la festa. Non c’è dubbio che sarebbe ottimale poter celebrare ogni domenica l’Eucarestia, ma laddove non sarà più possibile è indispensabile che venga mantenuta accesa la fiamma della fede e che comunque la Comunità si raccolga attorno alla Parola e al Pane di vita. Il percorso è in salita, non è giustificabile solamente dalla mancanza di sacerdoti. Ogni cristiano, ogni battezzato è chiamato, infatti nel giorno domenicale a riconoscere la presenza di Cristo nei riti, nelle preghiere e nei fratelli, soprattutto nei più poveri, ad amare e servire la Trinità, a pregustare il sabato supremo, che non conoscerà tramonto e terminerà con un’eterna domenica, manifestazione della resurrezione di Cristo, che offrirà a tutti la pienezza perpetua non solo dell’anima, ma del corpo”. (Atti di preparazione al Congresso di Bari n. 55) Piera B. PROGETTO amare Pagina 4 DALLA FORANIA INCONTRO DELL’ARCIVESCOVO CON I RESPONSABILI D’AMBITO delle fornaie di Codroipo, Latisana, Rivignano-Varmo, Variano L’Arcivescovo mons. Brollo, presente il Vicario episcopale per la pastorale mons. Schiff, lo scorso 13 marzo a Codroipo ha incontrato i responsabili d’ambito delle foranie di Codroipo, Latisana, RivignanoVarmo e Variano. Considerata l’impossibilità dell’Arcivescovo ad incontrare le singole foranie, quest’ anno sono stati organizzati degli incontri per gruppi di foranie che hanno lo scopo di verificare il cammino fatto dalle diverse comunità rispetto agli orientamenti pastorali di comunione e di corresponsabilità che caratterizzano la pastorale della nostra Diocesi. Mons. Schiff ha esposto una breve relazione sullo stato di fatto delle foranie presenti all’incontro. In particolare è stato evidenziato che la responsabilità degli ambiti pastorali (catechesi, liturgia, carità, giovani, famiglia e comunicazioni) sono state parzialmente definite, che si sono alcuni gruppi in fase di costituzione che ancora non sono supportati dai rappresentanti parrocchiali o per lo meno zonali, che devono ancora essere fissate delle puntuali verifiche sul cammino fatto (che di fatto sono essenziali per programmare l’azione futura) ed infine che deve essere sviluppato un maggiore coordinamento fra le varie attività foraniali, evidenziando anche una certa difficoltà nella comunicazione e nella circolazione delle informazioni. Molti sono stati i passi fatti dai singoli ambiti per i quali segue una brevissima sintesi. - Catechesi: grande impegno nella formazione dei catechisti, anche se la formazione rivolta agli adulti appare occasionale . Il coordinamento foraniale si concretizza spesso in corsi di formazione e incontri conoscitivi per lo scambio di esperienze. C’è una sporadica ricerca di sinergia fra i diversi ambiti. - Liturgia: esiste un impegno comune nell’individuazione e nella formazione culturale e spirituale di animatori liturgici (anche con esperienze “sul campo”); appare importante la presenza di un gruppo in grado di gestire la liturgie sia in presenza che in assenza di sacerdote. - Carità: esiste un’attività caritativa diffusa nelle parrocchie attenta ai bisogni concreti anche se tende a prevalere un senso privatistico dell’impegno caritativo. La condivisione di finalità ed iniziative in ambito foraniale è in crescita. - Giovani: la responsabilità pastorale è stata definita in ogni forania, anche se per alcune parrocchie mancano i referenti. Esiste una buona collaborazione con le iniziative diocesane. - Famiglia: esiste un’attenzione diffusa per la formazione delle coppie che chiedono il matrimonio cristiano. Sono in fase di attuazione alcuni gruppi coordinati di famiglie che hanno per scopo la formazione e l’impegno reciproco. - Comunicazione: tutte le foranie presenti hanno evidenziato un’attenzione per l’argomento che spesso è rivolta alla costituzione di una rete capillare di operatori locali. Vengono in questo ambito presi in considerazione strumenti come bollettini parrocchiali o foraniali, fogli domenicali o liturgici, mezzi informatici, Informazioni ecclesiali, Vita Cattolica, Radio Spazio 103. Piera B. RIVIGNANO E TEOR FESTEGGIANO SUOR MARIA LUISA E SUOR TERESA La Comunità della figlie della Carità di Rivignano ha voluto festeggiare il compleanno di due sorelle che complessivamente hanno compiuto 179 anni! Suor Maria Luisa Pregno il 23 gennaio ha compiuto 93 anni, Suor Teresa Fiorentini il 24 gennaio ne ha compiuti 86 e … .. sono ancora in “servizio”. Suor Teresa Fiorentini si occupa della diffusione della stampa cattolica che ha sempre distribuito; visita gli ammalati e anziani nella Parrocchia di Rivignano e segue tutte le liturgie. Fa parte del Volontariato Vincenziano. E tiene in ordine il giardino e la casa delle suore renden- do un servizio molto prezioso. Suor Maria Luisa Pregno presta servizio nella Parrocchia di Bertiolo . Tutte le mattine viene accompagnata da una sorella a Bertiolo (il suo grande pentimento è stato quello di non aver voluto prendere la patente automobilistica) dove presta servizio di accoglienza alla scuola Materna, porta l’Eucaristia e visita gli anziani (quasi tutti più giovani di lei) nelle loro abitazioni, nella case di riposo e negli ospedali dove sono ricoverati. Affianca le catechiste in vari gruppi di catechismo e si rende utile in parrocchia a sostituire il parroco (quando è assente) con la celebrazione ANCHE LA BANDA PRIMAVERA FESTEGGIA LE SUORE La Banda Primavera festeggia le Suore con un omaggio musicale. È stato un pomeriggio pieno di emozioni e di ricordi quello che le suore della casa di riposo “ Betania “ di Tricesimo, hanno trascorso 1’ 11 dicembre scorso. Grazie all’iniziativa dell’assistente domiciliare Ines Pascolo e di Toni Miolo per la Banda Primavera, il gruppo musicale ha voluto così festeggiare e rendere omaggio a Suor Luisa Viola, che quest’ anno ha tagliato il traguardo dei settanta anni di vocazione religiosa e a Suor Giuseppina Tubaro, che nel corso del 2006 potrà contare ben ottanta anni di servizio religioso. Suor Luisa, classe 1911 e nata a Sivigliano di Rivignano, è entrata nella comunità delle Figlie della Carità (congregazione di San Vincenzo) nel maggio del 1935; dal 1938 ha operato al servizio delle anziane della casa di riposo rivignanese, svolgendo in modo infaticabile la propria missione fino al 1998, quando si è ritirata Tricesimo . Nata a Rovereto di Vanno nel 1908, Suor Giuseppina ha preso i voti nel 1926. Giunta a Rivignano nel 1932, da allora è sempre stata attiva nel volontariato locale nonché della Liturgia della Parola. È assidua agli incontri del Gruppo della Carità a Bertiolo e a Pozzecco . Abbiamo voluto festeggiare con un buon pranzetto preparato dalle sorelle della casa di Rivignano Suor Elisa Borlotti e suor Lina Pujatti . È stato veramente bello vedere le festeggiate commosse attorniate dai nipoti Silvana col marito Enzo, dal gruppo dei Catechisti di Teor, dal Parroco don Franco Fracasso, dal diacono don Ottavio e dal “chierichetto” Manuel, che ha accompagnato un gruppo di giovani animatori della Parrocchia di Rivignano (ex ragazzi del Catechismo di Suor Teresa). Il commento dei ragazzi e catechisti: “ ma cos’è che rende queste suore così vivaci e così giovani? Che sia proprio vero che il Signore rende il servizio “soave e leggero” e rende attraverso queste persone ancora possibili di frutti succosi e vegeti anche in vecchiaia ? …Auguri care sorelle con affetto grande dalle vostre compagne di Rivignano e da tutta la Comunità di Rivignano. valida insegnante di ricamo e cucito per molte decine di ragazze. Nel corso del concerto il presidente Ivana Zatti ha voluto testimoniare la riconoscenza e l’affetto che la banda e tutti i rivignanesi nutrono nei confronti di Suor Luisa e di Suor Giuseppina. Suor Luisa, visibilmente emozionata, ha quindi ringraziato i presenti per il piacevole pomeriggio che è stato offerto: con le sue parole, commosse e ricche di intensità, non ha mancato di coinvolgere emotivamente gli intervenuti e non è stato diffìcile scoprire numerosi occhi lucidi tra i presenti. Una bella testimonianza di generosità e di silenzioso altruismo che oggi, più che mai, ci invita a riflettere. Marco Macor e l a i c Spe INSERTO DEDICATO AI BILANCI , PER MEGLIO CAPIRE I NUMERI DELLA PARROCCHIA, ECONOMICI E DEMOGRAFICI, MA ANCHE PER VERIFICARE LE ATTIVITÀ, I PROGRAMMI, I LAVORI “IN CORSO” PROGETTO PERIODICO TRIMESTRALE DELLA PARROCCHIA DI S. LORENZO M. DI RIVIGNANO un bilancio anagrafico della Parrocchia I NUMERI DELLA PARROCCHIA C’era una volta … Una volta il Parroco, o nel giorno di San Silvestro prima del canto del ringraziamento del Te Deum o nel giorno dell’Epifania del Signore, leggeva una relazione sull’andamento della Parrocchia, che elencava il numero delle persone residenti nella Parrocchia, il numero dei nati battezzati nell’anno, il numero dei matrimoni celebrati, delle comunioni distribuite, dei funerali celebrati, delle cresime amministrate, delle spese sostenute e delle entrate con le offerte, dettagliando le singole voci… E, allora, si vantava dei buoni risultati della vita di Parrocchia, sia in termini di partecipazione, che in termini economici. Questo succedeva una volta… Ora che non c’è più questa tradizione (ma non è detto che non si possa ripristinare), in questo numero vogliamo proporre i bilanci della Parrocchia, ma non - come ogni anno - solo con la serie arida dei numeri, ma anche con un breve commento dei numeri stessi, allargandoci poi anche a vedere la situazione demografica e religiosa della nostra Parrocchia. I pochi che vanno in Chiesa ogni domenica vedono a colpo d’occhio che la Chiesa non sempre è così piena, come notano coloro che sono in Chiesa nella notte del Natale o alla processione del Venerdì santo (grande tradizione di Rivignano): in realtà gli assidui della domenica sono forse poco più del 10% dei “cristiani” della nostra Parrocchia (a parole dovrebbero essere almeno il 90%). A questo punto occorre allora verificare nella pratica se è vero che il 90% dei rivignanesi è ancora “cristiano” nei fatti e non solo nelle parole. Non siamo in grado di confrontare i dati a livello di Parrocchia, ma anche dal confronto dei dati del Comune, rispetto a quelli della Parrocchia si ha una buona visione della realtà. A Rivignano (nell’intero Comune) nel 2005 sono nati 46 bambini battezzati; è possibile che si siano rivolti ad altre Parrocchie, però … Nel 2005 i residenti nel Comune della classe 1989 erano 26 (15 ragazzotti e 11 ragazzotte ): nel 2005 in IL BILANCIO ECONOMICO ENTRATE ORDINARIE ....................67.154,51 Offerte ( in Chiesa)........19.907,50 Candele............................6.008,50 Servizi............................11.261,00 Animatico.....................3.367,00 Battesimi .........................405,00 Benedizione case.............140,00 Cresime ...........................505,00 Funerali .......................4.086,37 Matrimoni .......................730,00 Olio – Ulivo ....................928,00 Attività Parrocchiali ......19.922.03 Progetto Amare............4.059,00 Fiori .............................2.213,50 Catechismi ......................122,00 Prog .Alfabetizz............6.321,50 Varie.............................1.109,63 Ricreatorio...................1.572,00 Off. da Enti e Privati .......6.048,00 Affitti e Rendite...............3.683,00 Interessi capitale.................324,48 ENTRATE STRAORDINARIE ..........15.834,67 Prestiti da Enti e Privati – Mutui.....................0,00 PARTITE DI GIRO.............2.699,00 Imperate...........................2.699,00 TOTALI ENTRATE .......85.688,18 USCITE ORDINARIE ....................49.424,07 Imposte, tasse e assic.......6.130,78 Spese di culto ..................5.148,10 Spese gestionali.............10.149,54 Attività Parrocchiali ......20.680,47 Progetto Amare............6.572,12 Caritas .........................3.007.00 Prog .Alfabetizz............6.321,50 Varie.............................4.897,85 Remunerazioni ................2.604,00 Manutenz .ordinarie ........2.720,18 Attività Diocesane..............780,00 Varie ................................1.031,00 STRAORDINARIE ..........25.568,40 Spese straordinarie ....... 25.568,40 Rimb. prestiti – Mutui ............0,00 PARTITE DI GIRO.............2.699,00 Imperate...........................2.699,00 TOTALE USCITE ..........83.526,14 RIEPILOGO Totale Entrate ................85.688,18 Totale Uscite..................83.526,14 RESIDUO ANNO 2004.................+ 2.162,04 SITUAZIONE DI CASSA Residuo al 31.12.2003...45.716,17 Residuo al 31.12.2004...+2.162,04 Residuo finale ..............47.878,21 (17 maschietti e 29 femminucce): nella Parrocchia di Rivignano sono stati battezzati nel 2005: 12 bambini . Un quarto del totale dei nati, e il paese di Rivignano (3461 abitanti su 4310 dell’intero Comune) non conta solo un quarto della popolazione. Non siamo in grado di affermare che tutti gli altri bambini non siano stati Parrocchia ne abbiamo cresimati 17 (comprendenti anche quelli delle Parrocchie di Flambruzzo,Ariis e Sivigliano, e qualcuno proveniente da fuori parrocchia: quindi quelli di tutto il Comune di Rivignano); ne mancano all’appello una decina. Di matrimoni in Parrocchia ne sono stati celebrati 5 nel 2005; nel- l’intero Comune ci sono stati 9 matrimoni religiosi e 6 matrimoni civili (ci avviciniamo sempre più ad una parità fra matrimoni civili e religiosi). Fuori Comune (da persone di Rivignano) sono stati celebrati 7 matrimoni religiosi e 3 civili. A questo proposito occorre ricordare che leggi regionali “impongono” il matrimonio ai giovani perché possano accedere alle sovvenzioni ed alle agevolazioni per l’acquisto del “nido d’amore”; a volte il matrimonio civile capita in anticipo nei programmi degli sposi, rispetto ad un programmato e successivo matrimonio religioso, che è ancora nelle aspirazioni di diverse giovani (… o delle loro mamme?). Non si discosta, in questa contabilità, il dato sui defunti: su 57 decessi nel Comune, 34 sono stati i funerali celebrati in Parrocchia, ma in questo caso si può con sufficiente certezza affermare che sono pochissimi i defunti portati in cimitero senza la presenza di un sacerdote. Questi sono alcuni indici di partecipazione religiosa nella nostra Parrocchia; oggi non possono essere verificati e confrontati in termini seri ed obiettivi per dare un andamento certo della fede ancora presente in Parrocchia. Non abbiamo più, com’era fino al 1871) una gestione regolare dell’anagrafe parrocchiale, né potremmo farlo: ora se ne occupa, con serietà e competenza, lo Stato ed il Comune, con strumenti diversi ed appropriati, con leggi puntuali e con statistiche affidabili. Da queste statistiche però osserviamo che la popolazione della nostra Parrocchia sta cambiando in maniera veloce soprattutto in questi ultimi anni, rompendo un tessuto sociale, che ancora tiene nelle altre piccole Parrocchie del Comune. Rivignano, negli ultimi anni, è segue a pag. 6 Speciale PROGETTO amare Pagina 6 LA PRESENTAZIONE DEL BILANCIO DELLA PARROCCHIA La presentazione del bilancio è un atto importante anche se, come succede quando si parla di numeri, a qualcuno può risultare poco interessante o fuori luogo l’esposizione sul bollettino parrocchiale di cifre in entrata e in uscita, tanto più che si tratta di denaro, definito dai mistici “sterco del diavolo” con un termine forte; però la realtà delle cose esige che i conti tornino anche in parrocchia e che i progetti e gli impegni vengano soppesati con prudenza prima di essere avviati, senza per questo mancare di fiducia nella Provvidenza. Nel Vangelo ci sono due passi in particolare che indicano con quale spirito si dovrebbero affrontare i problemi economici e pratici del vivere quotidiano e quale sia il corretto rapporto da mantenere con il denaro e con i beni di questo mondo in generale: si tratta dell’episodio in cui Gesù esalta la generosità della povera vedova che si priva degli ultimi spiccioli che possiede, deponendoli in offerta al tempio di Gerusalemme e di quello narrato dall’evangelista Luca: “Mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una sorella di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola. Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse :”Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti.” Ma Gesù le rispose: “Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore che non le sarà tolta.” Sembra di vedere la povera Marta che sbuffa perché è lasciata sola, in affanno perchè vuole fare bella figura con l’Ospite . Ha la nostra immediata simpatia per la sua buona volontà e per la concretezza I NUMERI DELLA PARROCCHIA seguito da pag. 5 stato un paese in crescita, con grossi numeri di spostamento di persone, anche fra gente che viene e gente che va. Ne abbiamo già parlato alcuni anni fa dalle pagine di questo “Progetto Amare”. Solo nel 2005 gli immigrati nel Comune sono stati 187, di cui 156 provenienti da altri Comuni e 31 dall’estero; gli emigrati dello stesso periodo sono stati 135 (118 per altri Comuni e 17 per l’estero), con un incremento della popolazione di 41 unità. E non si tratta di dati straordinari e isolati: nel 2004 si verificano movimenti di persone con numeri analoghi: 194 immigrati (152 da altri Comuni e 41 dall’estero) contro 111 emigrati (109 per altri Comuni e 2 per l’estero), con un incremento di ben 89 persone. Il Comune alla fine del 2005 conta 4310 abitanti, di cui 3461 nel paese di Rivignano, che sostanzialmente corrisponde alla nostra Parrocchia (senza Sella: 38 persone ). Questi numeri stanno ad indicare una popolazione “mobile”, non radicata nel territorio, che qui vive come in un “dormitorio”: ci viene solo a dormire, vivendo le proprie relazioni sociali, il proprio mondo di lavoro, fuori comune, nei paesi d’origine nei quali, forse, col tempo intende ritornare. Questo soprattutto per quelli che vanno ad occupare i “moderni” condomini sorti in questi ultimi anni a Rivignano; posti per fermarsi solo il tempo di cercare e trovare una soluzione abitativa più “decente”. Vi restano (forse per un costo meno impegnativo di acquisto o di affitto) sempre di più solo le famiglie economicamente più deboli, più disagiate, più emarginate ed extracomunitarie. A proposito di stranieri presenti nel nostro territorio, dobbiamo prender atto che all’inizio del 2004 vi erano 159 persone straniere nel Comune di Rivignano, ma alla fine del 2005 se ne contano 225, con un aumento di una settantina di unità. La Società civile si dovrà prendere atto di questi numeri, pensando come agevolare l’integrazione di queste persone nel tessuto della nostra Comunità, e qualcosa si sta facendo, proponendo ad esempio i corsi di lingua italiana. Ma anche la Parrocchia dovrà prendere atto di una situazione nuova, creando occasioni di incontro per una nuova convivenza. Hanno coronato il loro “sogno d’amore” nel 1970 e dopo 35 anni ne sono ancora felici ed entusiasti, tanto da ritrovarsi a festeggiare un traguardo: a tutti loro auguriamo di continuare a festeggiare tutti i traguardi possibili, sempre in armonia e serenità. del suo modo di fare; la sentiamo attuale e moderna, simile a noi nel suo stressante dinamismo e nell’ ansiosa richiesta di veder condivisa la responsabilità della conduzione della sua casa, che vuole accogliente per Gesù. Attende da Lui l’approvazione e, invece, ha la delusione di sentir lodata la sorella che sta seduta, inoperosa. In aggiunta riceve un rimprovero benevolo sì, ma inaspettato, per nulla semplice da comprendere e da accettare. Il Vangelo non dice nulla della successiva eventuale risposta di Marta e nemmeno se ha smesso di apparecchiare la tavola, ma è lecito ipotizzare il suo probabile disagio nel dover affrontare, sul momento, una situazione ambigua in cui si contrapponevano due esigenze altrettanto importanti: sistemare la casa, darsi da fare per presentare qualcosa da mangiare a Gesù e, nel contempo, mettersi in testa che “una sola è la cosa di cui c’è bisogno”… È la medesima sensazione di inadeguatezza che prova anche al giorno d’oggi, in tempo di vacche magre, chi ha il compito di interessarsi delle molteplici necessità economiche di una parrocchia, dovendo tenere ben presente che, all’interno di una comunità, le realizzazioni materiali devono essere prima di tutto ispirate dalla carità. È certo che una comunità civile o religiosa, se ben motivata e guidata, è capace di impegnarsi in grandi realizzazioni anche in tempi difficili, come è accaduto, cento anni fa, con l’inizio della costruzione del nostro Duomo; sappiamo che quella coraggiosa scelta iniziale è stata sostenuta negli anni sì da motivazioni di ordine religioso, ma anche dalla coesione sociale che era nata dall’ orgoglio di appartenere ad un paese vivace, che si voleva diverso da quelli contermini, “per l’onore di Rivignano”, come era solito ripetere don Pietro Del Giudice. E “a glorie di Diu” dicevano tracciando un segno di croce davanti ai cavalli i carradori che si apprestavano al trasporto gratuito della ghiaia o dei mattoni per il duomo che lentamente prendeva consistenza e si innalzava con il lavoro e la collaborazione di tutti. Mattoni che visivamente, anche dopo cent’ anni, testimoniano di valori religiosi e civili che oggi appaiono sbiaditi, soppiantati dalla ricerca del profitto personale e immediato, o addirittura accantonati in nome di un laicismo che non lascia spazio a Dio e relega il messaggio cristiano nella sfera del privato. Rivignano non fa eccezione: il segue a pag. 7 Speciale PROGETTO amare Pagina 7 UN’ANALISI DELLE VOCI DI BILANCIO menti sacri. E si potrebbe continuare ancora a parlare di spese straordinarie, come della necessaria riparazione della porta laterale della chiesa del cimitero, che ignoti malfattori hanno tentato di sfondare, o del preannunciato consistente aumento della polizza assicurativa per responsabilità civile e infortuni, ma è meglio che accenniamo a spese che sono servite a fare del bene e che sono state rese possibili dalla generosità umile e discreta di tante persone che donano con Dopo aver osservato la tabella riassuntiva dei dati, qualche confronto con gli anni precedenti può essere interessante. Il totale delle entrate ( ? 82.989,18) del 2005 è leggermente superiore al 2004 (? 79.088,23) perché c’è stato il contributo straordinario di ? 10.000 della CRUP per le nuove belle vetrate che sono state realizzate nell’abside. Rilevante è la diminuzione delle offerte (e dell’interesse?) per il Progetto Alfabetizzazione ? 6.321,50 ( ? 14.234.00 nell’anno precedente). Un calo c’è stato anche nelle offerte in occasione di funerali ( ? 7.488 tre anni fa, ? 5.480 nel 2004), di Battesimi ( ? 880 tre anni fa, ? 710 nel 2004), un lieve aumento per matrimoni e prima Comunione. Voce in crescendo è quella della questua per i fiori: da ? 1.866 siamo saliti a 2.213,50. Al di là del successo derivante dalle doti di simpatia e di persuasione di “Lalla”, si coglie un segnale di attenzione per il decoro del Duomo e un tacito apprezzamento delle stupende composizioni floreali che escono dalle mani di Franca. Per contrasto, difficilmente decifrabile risulta il grado di attenzione, LA PRESENTAZIONE DEL BILANCIO DELLA PARROCCHIA ENTRATE Quota associativa ...................150,00 Contributi dei volontari..........267,53 Proventi da iniziative varie .4.706,05 Offerte da privati....................120,00 TOTALE ENTRATE ........5.243,58 USCITE Quota associativa ...................150,00 Spese di assistenza..............4.953,58 Assicurazione volontari ........140,00 TOTALE USCITE ............5.243,58 Grazie!! o di gradimento locale, per il bollettino, la cui gestione economica continua ad essere abbondantemente deficitaria. Un dato è certo: per le copie che vengono recapitate per posta in tutte le famiglie di Rivignano, quattro volte all’anno, le offerte esplicite sono state 126, mentre sono state ben 43 quelle degli ormai relativamente pochi Rivignanesi sparsi per il mondo. Quando si parlava ancora di Lire, nel 1988 per il bollettino avevamo avuto queste cifre: Entrate £ 8.708.000, Uscite £ 3.291.700. Altra nota dolente è il cosiddetto “riscaldamento” festivo del Duomo: esauriti i 2.000 litri di gasolio acquistati il 24/2/2005 con una spesa di ? 1.870, è stato fatto un secondo, ugua- le rifornimento il 7dicembre 2005 per ? 2.130. Nel corrente anno se ne è già fatto un altro, più caro ancora, sperando che non sia prossimo ad essere esaurito. Per ovviare ai disagi e all’impossibilità di riscaldare almeno un po’, è stato deciso di ricavare una cappella feriale, con riscaldamento autonomo, nella sacrestia di destra, con una spesa di circa ? 1.700. La soluzione è stata ben accolta. Anche per una stanza della canonica si è provveduto al riscaldamento, con una stufa a gas, essendo fuori uso il vecchio impianto. Con una spesa di 10.000 ? si è acquistato un bel mobile, funzionale e decoroso, fatto costruire su misura, per la custodia in sacrestia dei para- seguito da pag. 6 senso di appartenenza a questa comunità è divenuto via,via più fiacco, il tessuto sociale si è indebolito, si tende a diventare “isole”. Basta fare quattro passi in centro per accorgersene. Si dirà che è dipeso, qui da noi più che altrove, da una espansione urbanistica eccezionale, dalla conseguente forza d’attrazione verso tanta gente di ogni provenienza ed estrazione che qui risiede, in parte considerevole, solo provvisoriamente: si registra in tal modo un ricambio di famiglie e persone che stentano, o non hanno interesse, a integrarsi in un paese dalla fisionomia mutevole ed indefinita . Ne consegue l’indifferenza per le cose riguardanti la Parrocchia, ammesso che i nuovi arrivati siano battezzati. Non sta a noi proseguire l’analisi in questo senso, ma, riallacciandoci alle considerazioni iniziali sul bilancio 2005, non vogliamo sottacere né sottovalutare alcune circostanze che hanno un certo peso: il cambio nella conduzione della nostra Parrocchia avvenuto nell’ottobre 2002, il fatto che i parroci qui non risiedano e che, su mandato del nostro Arcivescovo siano impegnati in ben sei parrocchie, pur non avendo il dono dell’ubiquità come S.Antonio da Padova, non hanno favorito il bilancio economico in senso stretto e nemmeno la conoscenza personale reciproca. I numeri nella loro imparzialità e freddezza sono un termometro attendibile per “misurare” l’andamento dell’interesse e della partecipazione alle varie iniziative della nostra Parrocchia. IL BILANCIO DEL GRUPPO PARROCCHIALE DI VOLONTARIATO VINCENZIANO amore, come la vedova lodata e additata ad esempio da Gesù. Nel gennaio 2005 sono stati raccolti e versati ? 2.477 per l’emergenza maremoto in Asia, nel corso dell’anno si sono raccolti altri circa ? 1.600 (versati nel 2006) per il “Progetto bambini sieropositivi del Brasile” e il Gruppo Carità “S. Vincenzo” ha provveduto a intervenire concretamente, come fa da sempre, in situazioni di bisogno, spesso nascoste. C’è in ogni caso un bilancio in attivo da presentare, che non è fatto di numeri, ma è costituito dal tempo, a volte sottratto allo svago e alla famiglia, e dall’impegno che tante persone dedicano con amore e costanza perché la nostra Parrocchia funzioni al meglio possibilmente armonizzando il punto di vista di Marta e di Maria nelle varie mansioni, incarichi e competenze. L’elenco sarebbe lungo e le omissioni, anche se involontarie, sarebbero antipatiche. Ma per quest’ anno consentiteci di ringraziare espressamente le signore che, divise in quattro gruppi, lavorano autonomamente a turno di scopa e spazzolone nel duomo e nel ricreatorio, senza chiederci mai niente, senza crearci problemi .Grazie!! Il vero, grosso problema è quando qualche parrocchiano per strada ti chiede a bruciapelo: “Quando incominciate i lavori nella canonica?” Considerando la consistenza del bilancio, per il momento ci avvaliamo della facoltà di non rispondere. Rivignano, 16 marzo 2005 La Commissione Economica Con una gita in Austria (il 23 settembre scorso) quelli della classe 1945 hanno festeggiato la quota “60”; non aspetteremo mica “quota 90” per il prossimo incontro? Speciale PROGETTO amare Pagina 8 IL BILANCIO SI REALIZZA ANCHE CON LE VOSTRE OFFERTE LE OFFERTE PRO DUOMO duomo Angelo Rocco (can.$ 70) 50,00; N.N. 50,00; N.N. 40,00; in mem .Bernardis Giulio Cesare, i familiari 50,00; N.N. 40,00; in mem. Dino, moglie e figlio 20; V.G. 20,00; Franceschetto Elide 30,00; N.N. 50,00; Guatto Prosperina 50,00; Guatto Mario 50,00; N.N. 50,00; in memoria di Bruna Lazzaroni, Della Negra Luigino, la classe 1944 150,00; N.N. 20,00; N.N. 50,00; Collovatto Plinio 50,00; N.N. 10,00; N.N. 50,00; B.A. 30,00; N.N. 40,00; Classe 1945 50,00: M.I. 25,00; Turcato Ugo 30,00; L.P. 20,00; in mem . Tobia Pilutti, fam. Pia Pilutti 100,00; coppie di 35° di matrimonio (anno 1970) 50,00; N.N. 15,00; Battistutta Carlo in ricordo di Emma e Sebastiano Paron 50,00; Parussini Lino 50,00; Pilutti Pia 50,00; in occ .matrimonio Bert Jurkovic 150,00; Tonizzo Onelio 50,00; N.N. 30,00; N.N. 10,00; in mem .di Giovanni Lucca, la famiglia 100,00; Bulfon Mario 50,00; in mem .di Triestina Zanin, la figlia 50,00; in mem. di Giovanni Dose e Maria Pilutti, la sorella Ottaviana 50,00; Della Mora Danilo 30,00; offerta per Battesimo 20,00; la famiglia in mem. di Zignin Sergio 50,00; N.N. 60,00; Zatti Luigi 50,00; N.N. 40,00; Bencilli Nevia 80,00; Banda Primavera 300,00; Gori Giuseppe 30,00; N.N. 30,00; Meneguzzi Rodolfo 30,00; Cosmi Franco 30,00; in mem .di Angelo Nardini 50,00; in occ .fun . Sante Biason 18,50; in occ .fun .Bernardis Cesare 195,50; Tonizzo Claudio 10,00; Ferro Antonio 10,00; Tosolini Luciano 20,00; Torresin Romano 20,00; N.N. 100,00; Mocchiutti Stefano 15,00; Macor Maria 10,00; Del Negro Ester 60,00; Campeotto Amedeo 20,00; Mauro Rinaldo 50,00; Simionato Egidio 25,00; Odorico Aldo 15,00; Costantini Italo 20,00; N.N. 50,00; M.S. 25,00; Gortana Aldo 10,00; Vitale Egidio 20,00; fam. Comuzzi Aurelio 50,00; Comuzzi Carla e Ivo 50,00; P.I. 30,00; P.E. 30,00: Classe 1945 50,00; in mem .di Pilutti Tobia, le nipoti Lidia e Emanuela 40,00; in. mem .di Fantini Alberto 100,00; Venier Celestino 50,00; A.E. 100,00; N.N. 20,00; N.N. 20,00; N.N. 30,00; N.N. 200,00; Rocco Maria 20,00; M.A. 30,00; in mem .di Fantini Alberto, il fratello Aldo 30,00; in mem .di Bagnarol Giuseppina, i figli 50,00; N.N. 20,00; N.N. 30,00; in mem .di Gori Luigia, le cugine 80,00; N.N. 302,00; in mem .di Gori Luigia, la famiglia 25,00; in mem. della zia Elda Pighin, i nipoti 130,00; “è nato Gabriele” 20,00; Zignin Severina 25,00; Scaini Angelo e Clozza Dina Maria 10,00; Riva Rosa 10,00; Salvador Giuseppe 25,00; Mella Giorgio 30,00; Presacco Ervia 10,00; Paron Giovanni 15,00; Gori Mario 35,00; Comisso Esterina 50,00; Pighin Ermenegildo 35,00; N.N. 20,00; in occ. fun. Durigon Gino 398,50; in occ. fun. Lucca Giovanni 86,50; N.N. 30,00; in occ .fun .Parussini Rosa ved. Martinis 62,50; in occ. fun. Zanin Triestina 20,50. quartese N.N. 50,00; V.G. 30,00; Franceschetto Elide 20,00; N.N. 50,00; Guatto Prosperina 50,00; Guatto Mario 50,00; Collovatto Plinio 50,00; N.N. 30,00; B.O. 20,00; O.P. 20,00; A.C. 100,00; fam. Pia Pilutti 100,00; N.N. 20,00; Redento e Basilia 30,00; Bertoia Valentino 20,00; Della Mora Danilo 50,00; C.M. 15,00; Zatti Luigi 50,00; Bencilli Nevia 50,00; P.V. 30,00; fam. C.N. 50,00; Gori Giuseppe 30,00; N.N. 30,00; Cosmi Franco 30,00; N.N. 10,00; Ferro Antonio 30,00; Tosolini N.N. 10,00; N.N. 15.00; B.A. 20,00; Turcato Ugo 20,00; Zoccolan Enrica 30,00; L.P. 20,00; coppie di 35° di matrimonio (anno 1970) 15,00; N.N. 15,00; Franceschetto Elide 10,00; in mem. di Giovanni Lucca, la famiglia 10,00; Meredo Adolfo (Vancouver) 90,00; Redento e Basilia 20,00; Bertoia Valentino 5,00; Della Mora Danilo 20,00; Zatti Luigi 20,00; Bencilli Nevia 20,00; P.V. 20,00; Paron Maurizio 15,00; Bigotto Adriana 15,00; Gori Giuseppe 20,00; N.N. 20,00; Meneguzzi Rodolfo 20,00; Cosmi Franco 20,00; N.N. 10,00; Perosa Annita 14,00; Ferro Antonio 10,00; Tosolini Luciano 30,00; Torresin Romano 20,00; N.N. 12,00; N.N. 9,00; N.N. 9,00; Macor Maria 10,00; Michelin Daniele 20,00; Guarda Vittorio 25,00; Cume- Rocchetto Maria 20,00; N.N. 20,00; Luvisutti Fausto 25,00; Zignin Cecilia 30,00; Di Lorenzo Onorina 20,00; Collovatto Teresa 50,00: Zignin Severina 25,00; Comuzzi Paolo 20,00; Comuzzi Ciano 15,00; Buiatti Germano 30,00; Tonizzo Edi 20,00; Sciaccaluga Luciano 20,00; Blasoni Primo 15,00; Comuzzi Giancarlo 15,00; Tonizzo Ada 25,00; Tonizzo Stefano 15,00; Vianello Giorgio 15,00; Scaini Angelo e Clozza Dina Maria 5,00; Vida Flavio 30,00; Scarabello Bruno 30,00; Riva Rosa 10,00; Salvador Giuseppe 25,00; Bertussi Gioconda 10,00; Ferro Lidia 20,00; Presacco Ervia 10,00; Paron Giovanni 15,00; Pestrin Pasqua 5,00; Valpreda Franca e Angelo 50,00; Pighin Ermenegildo 25,00; N.N. 15,00 La foto della casa famiglia in costruzione in Brasile: costo 20.000 euro, già realizzata e finanziata in parte per 17.000 euro. La Parrocchia di Rivignano, nelle donazioni d’Avvento, ha contribuito con 1.600 euro: dalla Comunità Cattolica Epifania e dai ragazzi ospiti un grande grazie. Luciano 30,00; Torresin Romano 60,00; Macor Maria 10,00; Cumero Natalina 40,00; Del Negro Ester 120,00; Campeotto Amedeo 20,00; Simionato Egidio 25,00; Zoccolan Agostino e Barbarotto Lina 40,00; Meret Rosa 10,00; Turco Maria Pia 50,00; Bianchini Giuseppe 10,00; N.N. 100,00; N.N. 20,00; fam. Comuzzi Aurelio 50,00; A.E. 50,00; N.N. 20,00; N.N. 20,00; Rocco Maria 20,00; M.I. 25,00; N.N. 20,00; N.N. 30,00; Z.E. 50,00; Tonizzo Edi 30,00; Sciaccaluga Luciano 30,00; Tonizzo Stefano 15,00; Scaini Angelo e Clozza Dina Maria 15,00; Presacco Ervia 20,00; Paron Giovanni 15,00; Bertoli Olinto 50,00; Pighin Ermenegildo 20,00; Bertazzo Antonio 10,00; N.N. 25,00. PER “PROGETTO AMARE” N.N. 20,00; in mem. Dino, moglie e figlio 20; V.G. 10,00; N.N. 20,00; Guatto Prosperina 20,00; Guatto Mario 20,00; N.N. 25,00; N.N. 30,00; Gommetti Alberta 8,00; N.N. 15.00; Collovatto Plinio 20,00; ro Natalina 10,00; Del Negro Ester 20,00; Campeotto Amedeo 10,00; Pilutti Carlo 20,00; Colavitti Roberto 10,00; Zoccolan Agostino e Barbarotto Lina 20,00; Meret Rosa 10,00; Bianchini Giuseppe 10,00; Presacco Marisa Versolato 30,00; Marra Antonio 20,00; N.N. 20,00; S.V. 50,00; Scaini Katia 30,00; Zignin Maria 20,00; Piccini Riccardo 25,00; Chiaroni Drigo Liliana 25,00; Vieri Ettore e Rosetta 50,00; Gortana Aldo 10,00; Vitale Egidio 20,00; Bertoli Fabbro Teresa 30,00; N.N. 10,00; fam .Comuzzi Aurelio 20,00; Comuzzi Carla e Ivo 30,00; Rebellato Ludovica 30,00; Pilutti Pia 10,00; P.I. 20,00; P.E. 20,00; Venier Celestino 50,00; M.S. 20,00; A.E. 20,00; N.N. 10,00; N.N. 10,00; Rocco Maria 20,00; M.A. 20,00; N.N. 5,00; N.N. 20,00; Z.E. 10,00; Rocchetto Mario 20,00; PRO RICREATORIO N.N. 50,00; in mem .Dino, moglie e figlio 20,00; N.N. 30,00; Guatto Prosperina 30,00; Guatto Mario 30,00; Collovatto Plinio 30,00; fam. Pia Pilutti 50,00; coppie di 35° di matrimonio (anno 1970) 50,00; Gori Giuseppe 20,00; N.N. 20,00; Meneguzzi Rodolfo 20,00; Cosmi Franco 20,00; Tosolini Luciano 20,00; Torresin Romano 20,00; N.N. 30,00; in occ. fun. Pilutti Tobia 324,50 ; in occ. fun. Bagnarol Giuseppina ved. Torresin 145,00; N.N. 20,00; fam. Comuzzi Aurelio 30,00; Comuzzi Carla e Ivo 20,00; A.E. 30,00; in mem .di Paron Bruno 20,00; N.N. 20,00; Presacco Ervia 10,00; Paron Giovanni 15,00; Morsanutto Donatella 10,00; Pighin Ermenegildo 20,00. G R A Z I E ! Speciale PROGETTO amare Pagina 9 Caritas e Volontariato Vincenziano che cos’è, come opera, cosa abbiamo fatto FONDAZIONE BANCO ALIMENTARE La Fondazione Banco Alimentare in Italia nacque nel 1989, seguendo l’esempio di altre esperienze già avviate sia negli Stati Uniti sia in Europa: In Italia l’esperienza nacque dall’incontro a Milano tra il cavalier Danilo Fossati, fondatore della Star, e mons. Luigi Giussani, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione, e si è sviluppata negli anni fino a coinvolgere tutto il territorio italiano. L’ATTIVITÀ DEL BANCO Il Banco Alimentare opera giornalmente nella lotta contro lo spreco e contro la fame: in accordo con gli Enti Pubblici, con le aziende di produzione agroalimentare e con le catene della Grande Distribuzione alimentare, raccoglie gratuitamente tutti quei prodotti alimentari che, per varie ragioni di mercato, non possono più essere venduti, quindi destinati spesso alla distruzione, ma che invece sono ancora perfettamente commestibili. Le migliaia di tonnellate di cibo raccolte sono depositate nei magazzini regionali, per poi essere catalogate e suddivise al fine di consegnarle gratuitamente ad Enti caritativi convenzionati che giornalmente accolgono e aiutano i poveri e gli emarginati in Italia . Il lavoro del Banco Alimentare è supportato dall’impegno giornaliero di circa 700 volontari che generosamente regalano il loro tempo e le loro energie per questa causa e una cinquantina di collaboratori. LA GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE CONDIVIDERE I BISOGNI PER CONDIVIDERE IL SENSO DELLA VITA Con l’alto Patronato della Presidenza della Repubblica, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare e dalla Federazione dell’Impresa Sociale Compagnia delle Opere, in collaborazione con la Società San Vincenzo De Paoli e l’Associazione Nazionale Alpini, è il gesto annuale che permette a milioni di italiani di contribuire all’attività del Banco, donando alcuni prodotti alimentari acquistati nei supermercati di tutta Italia. Il 26 Novembre 2005 i volontari (gruppo di Volontariato Vincenziano, Gruppo Caritas,Gruppo Alpini e Gio- vani, Cresimandi e non) si sono alternati davanti a quattro negozi della nostra Forania. Hanno distribuito a coloro che facevano la spesa, il sacchetto della Colletta insieme ad un volantino indicante i prodotti alimentari da scegliere, quelli che i Banchi Alimentari hanno avuto difficoltà a reperire durante l’anno. I prodotti raccolti saranno ridistribuiti principalmente sul territorio regionale alle associazioni d’assistenza convenzionate attraverso una fitta rete di Enti. I quantitativi raccolti nei 4 centri selezionati sono: POCENIA - “Il Bastimento” - Olio Kg. 77 - omogeneizzati Kg. 58 - alimenti per infanzia Kg. 8 tonno Kg. 55 - pelati Kg. 115 - legumi Kg. 90 - pasta Kg. 68,9 - riso Kg. 19 - zucchero Kg. 23 - varie Kg. 27 totale Kg. 540.90 VARMO - “A & O” - olio Kg. 49,5 - omogeneizzati Kg. 24 - alimenti per infanzia Kg. 14,5 - tonno Kg. 23 - pelati Kg. 66,1 - legumi Kg. 43,4 - pasta Kg. 74 riso Kg. 28,5 - zucchero Kg. 88 latte Kg. 52 - varie Kg. 29 - totale Kg. 492,00 TORSA - Alimentari Torsa - Olio Kg. 37 - omogeneizzati Kg. 8,7 - tonno Kg. 21,5 - pelati Kg. 27,5 - legumi Kg. 15,5 - pasta Kg. 125,9 - riso Kg. 7 - zucchero Kg. 49 - latte Kg. 44 - varie Kg. 4,3 - totale Kg. 340,40 RIVIGNANO - “Coop.ca” - Olio Kg. 120 - omogeneizzati Kg. 154 - alimenti per infanzia Kg. 26 - tonno Kg. 116 - pelati Kg. 243 legumi Kg. 223 - pasta Kg. 208 - riso Kg. 20 - latte Kg. 15 - varie Kg. 85 totale Kg. 1.210,00. Un plauso a tutta la popolazione che con slancio e generosità ha contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa. Relazione conclusiva REALIZZAZIONE CASA FAMIGLIA IN BRASILE Nell’Avvento 2005 e nel periodo di Natale abbiamo concentrato il nostro impegno di carità verso una iniziativa concreta e reale: il nostro contributo è andato alla realizzazione di una casa-famiglia per l’accoglienza di bambini abbandonati affetti da Aids, gestita dall’associazione Casa Sagrada Famiglia. L’associazione CASA SAGRADA FAMIGLIA Comunitade Cattolica Epifania ci ha informato di aver ultimato i lavori di costruzione dell’abitazione da adibire a casa-famiglia. La casa, fa parte di un progetto che prevede la realizzazione di cinque abitazioni e di un centro pedagogico. L’intero complesso è destinato ad ospitare bambini sieropositivi che vengono affidati a persone laiche, consacrate e non, che hanno dato la loro disponibilità diventando così la loro “MAE SOCIAL” (mamma sociale). Attualmente la Comunità accoglie, presso strutture esistenti, circa 110 bambini abbandonati, nella fascia d’età che va da 0 a 15 anni, tutti portatori di virus HIV-AIDS. La realizzazione di queste case, in cui vengono inserite delle “famiglie sostitutive” (tipo casa-famiglia) che si prendono cura di un determinato numero di bambini, è voluta in alternativa ad orfanotrofi che ospitano un grande numero di bambini, in una situazione di promiscuità e di precarietà non accettabili. Con la realizzazione di una di queste case, si è ulteriormente sviluppato l’interesse delle autorità locali e di privati che stanno permettendo, in questo momento, la realizzazione del centro pedagogico. Successivamente, è intendimento della Comunità, non appena trovate le risorse necessarie, procedere alla costruzione della quarta casa. Infatti, in questo momento, sono diverse le persone che si stanno mettendo volontariamente a disposizione di questo progetto denominato “QUALITADE DE VIDA” e quindi disponibili ad accogliere questi bambini nelle “case-famiglia”. La Comunità Cattolica Epifania Colletta alimentare UNA RIFLESSIONE Sabato 26 novembre 2005, noi, cresimandi di Rivignano, abbiamo partecipato come volontari alla colletta alimentare tenutasi in numerosi supermercati d’Italia. Non era necessario fare un grande sacrificio, bastava comprare qualche vasetto di omogeneizzati o qualche pacco di pasta in più...noi, insieme ad altri volontari, abbiamo provveduto a fare tutto il resto, ossia a dividere gli alimenti e metterli in grandi scatoloni differenziati...In questo modo abbiamo potu- to aiutare non chissà che popolazione straniera (altrettanto importante, per carità) ma la gente povera che si trova in Italia, nella nostra regione. L’esperienza è stata molto interessante perchè, oltre ad aver passato con i miei coetanei un pomeriggio diverso dal solito, tutti insieme abbiamo potuto dare una mano ai nostri conterranei che purtroppo non hanno la stessa nostra fortuna... Giada Bortoluzzi ci ha trasmesso la documentazione inerente ilavori che consiste in alcune foto della casa, sia in fase di costruzione che completata e nelle ricevute delle spese sostenute. Si tratta di una abitazione semplice, ad un piano: comprende un ingresso, una dispensa, la cucina, sala da pranzo e soggiorno, tre camere e tre bagni; il tutto assolutamente funzionale alle esigenze di una famiglia con diversi bambini ed in armonia con molte abitazioni del luogo. La spesa complessiva è stata di 70.326 Reals pari a circa 20.000 Euro. I fondi, ad oggi raccolti, sono di 17.000 euro. La Parrocchia di Rivignano ha contribuito con 1.600 Euro. Ecco il ringraziamento che ci è stato inviato: Pregiatissima Parrocchia di Rivignano, Grazie per la sensibilità nei confronti dei piccoli del Signore. Grazie perché questa sensibilità è diventata un gesto concreto .Grazie perché questo gesto concreto si è trasformato in donazione, in carità a servizio dei bambini che vivono con HIV/AIDS, in un gesto di giustizia la giustizia di Dio è misericordia ed è questa giustizia che Lui ci chiama a vivere nei confronti di tutti gli uomini e specialmente dei fratelli nella fede. Noi lodiamo Dio per le vostre vite. Ringraziamo per la sensibilità e generosità dimostrata per la costruzione della casa per i bambini. Chiediamo che nostro Signore Gesù Cristo Vi conceda salute, prosperità e pace, nelle vostre vite e nelle vostre famiglie. Che Dio Vi benedica! Doris Pereira de Almeida Coordenadora da Comunidade Epifania. Speciale PROGETTO amare Pagina 10 DAI GIOVANI QUATTRO ANNI FA PARTIVA LA SFIDA DOMENICA INSIEME Quattro anni fa... Voi vi ricordate con quali facce i vostri bambini affrontavano (se affrontavano) la messa domenicale? Se ora, una domenica mattina vi capitasse di trovarvi in chiesa, date un’occhiata alle prime file...cosa fanno tutti quei bambini accompagnati da quegli strani ragazzi ancora imberbi? Cosa è cambiato? Nel 2002, da un’idea di Andrea Meneguzzi, un piccolo gruppo di giovani si promise di risollevare le sorti della domenica mattina parrocchiale, ormai orfana di tutta quella gioventù che in passato rendeva il giorno del Signore un giorno di festa animando la domenica mattina con giochi e lavoretti per poi andare a messa tutti insieme...così nacque Domenica Insieme... E pian piano sempre più ragazzi e bambini cominciavano ad avvicinarsi alla chiesa...Ogni anno l’entrata di ragazzi nel gruppo contribuiva a far crescere questo progetto che iniziava ad essere apprezzato da tutti... Quattro anni dopo... In questi quattro anni le cose sono cambiate notevolmente...siamo sinceri...noi animatori ne abbiamo avuti di problemi...litigi,discussioni...come in ogni gruppo abbiamo avuto parecchie difficoltà...tanti hanno abbandonato per vari problemi...ed è ovvio quindi che alcune volte ci sono state tensioni che causavano qualche piccola crisi sempre però affrontata prontamente...Quando Andrea ha “abbandonato” Domenica insieme, perchè riteneva potessimo farcela da soli, ha lasciato la guida a Claudia...non era ancora maggiorenne e forse si può pensare che non fosse ancora pronta per determinate responsabilità...invece la passione e la determinazione che la caratterizzano hanno fatto sì che Domenica Insieme potesse andare avanti e potesse continuare a crescere...Inoltre l’organizzazione di feste per catechismo e per noi animatori, le uscite alla magica avventura e alla festa dei chierichetti che ha luogo ogni anno hanno fatto sì che ci avvicinassimo agli altri gruppi di animatori della forania i quali talvolta ci danno cosigli per l’organizzazione di Domenica Insieme... Ad essere sinceri non ho mai considerato particolarmente importante l’attività di Domenica Insieme...ed è solo dall’anno scorso che mi sono resa conto di quanto sia importante per me, di quanto tutti i bambini che abbiamo e gli animatori contino... perchè quando arrivo la domenica mattina in ricreatorio ancora assonnata e mi salta addosso un bambino, come si fa a non essere felici?! ecome si fa a non amare questo progetto?! Per dirla tutta non sono mai stata una ragazza vicina alla chiesa, forse perchè non ero abbastanza matura...e la religione non era sicuramente un elemento importante per me...ma in quest’ ultimo anno ho imparato a pregare, veramente...ad ascoltare e capire la messa...a credere davvero...sono consapevole del fatto che possano essere considerate semplici frasi fatte e che dette da una sedicen- ne non sembrino vere ma tutto questo è vero perchè l’esperienza di domenica insieme che spero continuerà per molti altri anni mi ha veramente cambiato... e penso sia stato questo l’intento di Andrea quando ha creato questo gruppo... Giada Bortoluzzi RACCOLTA TAPPI: COME E PERCHÈ UNA SFIDA D’AMORE Una squadra di “raccoglitori” mostra il “bottino”: ce ne vorranno tanti altri per realizzare qualcosa di concreto, ma si formerà un’abitudine positiva e un’educazione alla raccolta, al risparmio, all’attenzione del bisogno e delle necessità dell’altro. La più grande raccolta tappi di plastica al mondo, è realizzata da un’associazione francese che, non a caso, si chiama Bouchons d’Amour “Tappi d’Amore” che ha raccolto ben 1.167 tonnellate di tappi di plastica da riciclo. Questa raccolta ha fruttato oltre 90.000 euro, utilizzati per la costruzione di un orfanotrofio in Madagascar ed altre in favore di associazioni di handicappati. In Italia la raccolta di tappi è particolarmente attiva in Toscana ed è coordinata principalmente dalla Caritas e da altre organizzazioni religiose. Qui da noi in Friuli, la raccolta è attiva soprattutto nelle parrocchie e nelle scuole elementari e medie ed è coordinata da organizzazioni religiose quali l’UNITALSI ed altre NOPROFIT. La nostra parrocchia ha pensato di appoggiare i vari progetti dell’UNITALSI che sono : la realizzazione di un ambulatorio ostetrico in Costa d’Avorio, il forno per la cottura del vetro nella comunità “Don Onelio” di Caneva di Tolmezzo, l’acquisto d’alcune carrozzine per gli ammalati seguiti dai volontari dell’Associazione, l’acquisto di un televisore per disabili psicofisici di Brischis /Carraria e molte altre ancora. Qualcuno potrebbe obiettare affermando che se chiedessimo ad ogni volontario o ad ogni bambino coinvolto, di donare 1 centesimo d’euro anziché un tappo, si potrebbero raccogliere più soldi. Quando però il gruppo dei catechisti ha proposto questa raccolta, ha creduto in questa azione anche sotto il profilo educativo perché i bambini e le persone coinvolte non mettono mano al portafoglio una sola volta, ma sono coinvolti maggiormente e così dedicano più attenzione ai problemi altrui. Inoltre così ci si rende conto dell’importanza di riciclare tutti i rifiuti evitando di lasciare i tappi sulle bottiglie di plastica, visto che non possono essere riciclati “insieme” perché il materiale di cui sono fatti i tappi è Polietilene (PE), mentre quello delle bottiglie è Polietilene Tereflatato (PET) ed il processo di riciclaggio per i due materiali è differente. Ma perché non raccogliere anche le bottiglie? La legge lo vieta perché la raccolta dei rifiuti urbani è affidata a società autorizzate: le bottiglie quindi possono essere raccolte solo da questi Enti, mentre i tappi non sono considerati rifiuto urbano e così le associazioni possono farsene carico. Chi vuole contribuire a rendere possibile, con il loro generoso impegno, questa piccola, ma concreta manifestazione di carità cristiana, può depositare i tappi nell’apposito contenitore che si trova all’ingresso della Cappella Invernale su via Dante (vicino ai cassonetti della Caritas). PROGETTO amare Pagina 11 DAI GIOVANI DA “CLANDESTINI” A “DOMENICA INSIEME” La nostra avventura è iniziata 4 anni fa da un idea di Andrea Meneguzzi per far si che i ragazzi di Rivignano che allora avevano 13-14 anni potessero passare più tempo assieme, incontrandosi per giocare a calcio o per fare quattro chiacchiere. Dopo vari tornei di pallone e alcuni pomeriggi passati in ricreatorio per organizzare varie feste giovanili, il gruppo, che a quel tempo si chiamava “Clandestini”si divise e così è nata Domenica Insieme. All’inizio eravamo solo 5 ragazze poco più che adolescenti che si incontravano prima della messa per stare un po’ assieme fra di loro. Pian piano il gruppo, sulla spinta di Andrea, cominciò a partecipare a degli incontri che si tenevano dai Salesiani a Udine, è in questo modo nacque la proposta di aprire le porte di “Domenica Insieme” al mondo dell’animazione. Quando abbiamo iniziato con un ora di animazione prima della messa, l’iniziativa era conosciuta da pochi bambini, ma man mano che i mesi passavano, le domeniche si popolavano di tanti nuovi piccoli e sorridenti visini. Quindi all’animazione si sono aggiunte anche alcune attività manuali (come fare le marionette per carnevale, il presepio per natale e vari regalini per tutte le ricorrenze dell’anno) e la partecipazione ad attività esterne alla nostra Parrocchia, come la festa dei chierichetti. Visto l’aumento dei partecipanti e delle iniziative proposte, si è reso necessario aumentare il numero di ragazzi che partecipavano come animatori a “Domenica Insieme”. Si sono così uniti al gruppo originale le nuove generazione di adolescenti e il gruppo degli animatori ormai conta ben 12 ragazzi la cui caratteristica è quella di sorridere sempre! Questi 4 anni trascorsi sono stati molto positivi e proficui, ci hanno permesso di scoprire e apprezzare la figura dell’animatore, colui che riesce a dare un “anima” a qualsiasi attività ma sono stati anche 4 anni di momenti meno felici. Mi riferisco ad esempio a quando Andrea ha dovuto lasciare il gruppo, affidandomi l’incarico di responsabile o ai momenti di litigio all’interno del gruppo con il rischio di dividerci. Ma sono stati proprio questi momenti “difficili” a far crescere e a fortificare l’unione interna del gruppo per superare le difficoltà e i tanti impegni che ci si pongono davanti. Sono sicura che davanti a noi ci saranno ancora tanti anni assieme e l’arrivo proprio in quest’ ultimo mese di altre tre giovanissime animatrici, Valentia Erica e Marina, ci da la speranza che il gruppo di “Domenica Insieme” continui a crescere e che altri ragazzi scoprano e imparino ad apprezzare il mondo dell’animazio- ne. Sfrutto queste poche righe anche per ringraziare tutti coloro che hanno creduto in noi, in particolare don Franco, don Renato, don Ottavio e le suore che ci hanno sostenuto in questi anni, e tutti i genitori degli animatori e dei bambini che ci seguono e ci sopportano. Inoltre ringrazio i mie animatori che hanno capito quando vale un sorriso. Claudia Miolo 26-27-28 MAGGIO 2006 TORNANO I RAGAZZI BRASILIANI Mentre ci stiamo preparando per accogliere il nuovo gruppo di ragazzi della Pastoral do Menor di Abaetetuba che sarà da noi a fine maggio, cresce la collaborazione con chi, tramite il progetto “Giovani in Missione” guidati da Padre Domenico Meneguzzi, ha fatto un’esperienza di missione ad Abaetetuba. Con loro infatti stiamo organizzando l’accoglienza, i momenti di incontro di gioco testimonianza e condivisione tra i nostri ragazzi ed i Meninos di Abaetetuba. Le comunità coinvolte, oltre la nostra forania, sono: Tolmezzo, Cividale, Qualso, Premariacco Pontebba, Udine e Cervignano. C’è molto entusiasmo per l’esperienza che si realizzerà a fine maggio. Il programma di massima prevederà l’arrivo dei ragazzi brasiliani con i loro educatori venerdì 26 maggio a Cividale dove si incontreranno con i ragazzi delle medie e la comunità di Cividale. Sabato 27 Maggio visiteranno le scuole medie di Qualso e nel pomeriggio arriveranno da noi. Grazie alla collaborazione con il comprensivo scolastico di Rivignano, verrà organizzato un mini torneo di calcietto tra Rivignano, Qualso Tolmezzo, Cervignano, Pontebba concludendosi con la finale ITALIA – BRASILE nel campo di Ariis, inseriti nella festa di fine anno scolastico del nostro comprensivo. Domenica 28 maggio celebreremo la Santa Messa tutti insieme nel parco dell’oratorio di Teor seguita dal pranzo comunitario, nel pomeriggio poi i ragazzi Brasiliani ripartiranno per Cremona e poi per il Brasile. Naturalmente è un programma ancora di massima che potrà essere modificato avvicinandosi le date dell’evento. Il viaggio dei ragazzi Brasiliani in Italia ha naturalmente lo scopo di sensibilizzare le comunità che visiteranno (fra cui: Milano, Brescia, Parma, Cremona, Bergamo, Belluno, Padova, Friuli…) alla solidarietà tra il nostro mondo ed il loro. L’esperienza del 2004 ha avuto un ritorno estremamente positivo in quanto, la loro visita ha fatto partire iniziative concrete di sostegno e collaborazione Una parte della “squadra” di ragazzi brasiliani che sarà con noi alla fine di maggio: ansiosi d’arrivare e scalpitanti di incontrarvi anche nella gara di pallone, mandano un primo saluto. tra le comunità visitate e la Pastoral do Menor, dando la possibilità a sempre più ragazzi e bambini di strada che vivono in condizioni di disagio estreme di poter partecipare ai progetti di recupero della Pastoral do Menor… Ma di questo e molto altro ancora attendiamo la loro viva testimonianza alla fine di maggio, cercando di offrire il nostro calore e la nostra migliore ospitalità. Fin d’ora ringraziamo tutti coloro che si stanno impegnando per realizzare una bella festa all’insegna dell’amicizia e della solidarietà fra i popoli. *** Per qualsiasi informazione: Mantovan Alice 0432 774811 Gallici Fabio 0432 773215 mail: [email protected] *** Lettera inviataci dal gruppo dei ragazzi della Pastoral do Menor che si sta preparando per la visita alle nostre comunità durante il mese di Maggio. “Carissimi amici, desideriamo dirvi che siamo ansiosi di conoscere il vostro paese. Noi ci incontriamo due volte alla settimana, ci stiamo sforzando molto, ci alleniamo, cantiamo e suoniamo gli strumenti. Speriamo di poter fare bene visto che per noi é una grande opportunitá. A molti piacerebbe poter venire, ma non é possibile. Desideriamo passare momenti felici insieme a voi. Tra poco saremo insieme condividendo allegria e facendo molti amici, uniti in una grande famiglia. Un forte abbraccio Adã, Andrécio (Tapurú), Dielson, Elias, Neto, Zezinho, Raildo, Maiko, Nadison, Cleberson, João, Washinton, Gesivaldo (baixo), Marcos (Marquinho) , Mailson, Vanderson (Nene), tia Rai, Cleo, Deuzélia, André” PROGETTO amare Pagina 12 DALLE PARROCCHIE SAN NICOLÒ A POCENIA con il gruppo iniziative locali Babbo Natale, con le 9 renne dispensatore di regali, è festeggiato in tutto il mondo e non solo in quei paesi in cui è nato il personaggio. A Pocenia, ormai da diversi anni, nel periodo natalizio fanno il possibile per ricordare ai bambini che è giusto non scordare, prima di tutto, che nella tradizione cristiana è san Nicolò il santo dispensatore di doni. Nato in Lycia nel III secolo, Nicolò divenne vescovo di Myra (oggi Demre – Turchia) nel 300 e morto il 6 dicembre di un anno fra il 334 ed il 352, ed è ricordato, da allora, in tutto il mondo per la generosità mostrata in vita. Il fatto più celebre, narrato anche da Dante (Purgatorio, Canto XX), ci parla del santo che, nottetempo, getta nella dimora di 3 fanciulle 3 sacchetti pieni d’oro necessari alla loro dote di matrimonio. Un altro episodio a lui legato è riferito all’Imperatore Costantino al quale apparve in sogno chiedendogli la grazia per 3 giovani ufficiali condannati a morte. La sua fama di santo buono e generoso lo ha identificato come protettore di bambini e scolari poiché buona parte dei suoi miracoli sono legati all’infanzia. La sua fama si propagò rapidamente (un considerevole contributo è dato anche dal fatto di essere anche il protettore dei marinai), ed in tutte le lingue del mondo è conosciuto quale dispensatore di doni. Nel 1931 san Nicolò, conosciuto Pocenia, da molti anni ormai, organizza una serata, il sabato più vicino al 6 dicembre, per tramandare questa tradizione ai più piccoli e lo fa nel modo più adatto ai bambini: giocando. La ricetta è semplice: si sceglie È uscito il nuovo numero di DRIOLASSA Voce Parrocchiale nei paesi anglofoni come Santa Claus,venne trasformato nel Babbo Natale che oggi conosciamo da una nota casa produttrice di bevande che, traendo alcune notizie da una filastrocca americana del 1822 riferite al nuovo personaggio, lo assunse a proprio simbolo pubblicitario per fini commerciali. Ma il 6 dicembre, dicevamo, è memoria di san Nicolò e la comunità di Pocenia lo ricorda. Il Gruppo Iniziative Locali di un tema, si prepara un copione adatto alle varie età (è pensato per i bambini delle elementari e per i ragazzi delle medie) e la sera della rappresentazione ogni bambino è pronto a ... divertirsi e far divertire genitori ed amici presenti. Per il 2005 il tema ideato dal Gruppo Iniziative Locali è stato “Il trionfo del bene sul male” con una personalissima e divertente parodia dei racconti di “Biancaneve ed i sette nani - Robin Hood –Aladin - La Bella e la Bestia - Peter Pan - Il libro della giungla – La carica dei 101 – La sirenetta – Il re leone – Cenerentola”, tutti interpretati dai bambini, tranne “Biancaneve ed i sette nani” che era interpretato da alcuni nonni. Le ragazze e le mamme del Gruppo Iniziative Locali, è presente anche qualche papà ma pochi purtroppo, sono stati ampiamente ripagati per il tempo impiegato per la preparazione della serata, sia dall’ottima rappresentazione eseguita dai bambini che dal successo riscosso presso il numeroso pubblico presente (la palestra comunale era piena). Al termine della serata san Nicolò, dopo aver scacciato i Krampus (splendidamente interpretati dai bambini di 1^ e 2^ elementare), ha portato una ventata di serenità e doni per tutti i bambini presenti. Quanto offerto in beneficenza dai presenti nel corso della serata è stato equamente devoluto tra il “Piccolo Cottolengo di don Orione” Sezione di Santa Maria La Longa (UD) e l’Associazione “Casa Mia” per la realizzazione di alloggi per i genitori dei bambini ricoverati all’Ospedale Pediatrico “Burlo Garofolo” di Trieste. ECCO IL FUTURO DI TEOR I bambini battezzati a Teor nel 2005 LEONARDO ALESSANDRO GAIA GIULIA MICHELANGELO ANNA SILVIA SOFIA PROGETTO amare Pagina 13 UNA TESTIMONIANZA CURIOSO… PERPLESSO… SINCERAMENTE COINVOLTO L’accoglienza delle luce di Betlemme È stata più che altro la curiosità a spingermi, quella sera, a varcare la porta della Chiesa. Avevano dato l’avviso: “Accogliamo la luce di Betlemme”. “Vado a vedere di che si tratta - mi sono detto - non ho di meglio da fare”. Sono arrivato per tempo. In Chiesa c’erano poche persone che preparavano tutto il necessario. “Come al solito - pensavo tra di me - fiamma qualsiasi; diversa dai lumini che ardono in chiesa. Inizia la riflessione. Si tratta di una storia: le immagini scorrono sullo schermo e una voce spiega. Gli uomini si recano da Gesù bambino; sono animati da buone intenzioni; vogliono risolvere qualche grave problema; chiedono al bambino di moltiplicare il loro dono perché tutti abbiano da vestirsi, da mangiare, sufficienti risorse per poter vivere dignitosamente. Ma non ottengono il miraco- si sente coinvolto e realizza quanto richiesto. La voce pone una domanda: perché Gesù risponde soltanto alla preghiera del bambino? Prende la parola il sacerdote. Secondo lui c’è innanzitutto un atteggiamento da correggere nel proprio rapporto con il Signore. Sbagliano coloro che pensano che sia importante portare qualche cosa, mentre è fondamentale avvicinarsi a Dio con la disponibilità a ricevere. Poi ci sono delle cose che Una “colazione di lavoro” per i ragazzi del Brasile che si preparano alla lunga trasferta di fine maggio. sarà una celebrazione per pochi intimi”. Poi, pian piano, alla spicciolata, entravano persone. Volti che non avevo mai visto . Adulti, ma soprattutto bambini e ragazzi, in poco tempo potevo contare attorno a me tanta gente quanta raramente capita di vedere. Una voce incomincia a dare la spiegazione: sono presenti i rappresentanti di tutte le parrocchie; dobbiamo aspettare l’arrivo da Latisana della luce; poi inizierà il momento dedicato alla riflessione, alle preghiera, ai canti; infine chi lo desidera, potrà portare la luce presso la propria comunità di appartenenza oppure anche in famiglia. Si respirava una strana aria di attesa. Tante persone, tanti bambini, eppure c’era anche il silenzio. Ad un tratto, una certa animazione, presso la porta di ingresso, avvisa che ci siamo: entra in chiesa la luce, la stessa luce che arde di continuo nella basilica della natività a Betlemme. Osservo quella fiamma, sento come qualcosa che mi dice che non è una lo. C’è poi un bambino che chiede la pace. Il Bambino Gesù soltanto allora sono alla portata dell’uomo, della sua buona volontà. Al mondo esistono risorse a sufficienza perché tutti possano vivere dignitosamente. Però il cuore dell’uomo ha fatto le differenze. Certi “miracoli” sono alla portata dell’uomo e Dio non si sente impegnato ad intervenire. Ma quando si parla di pace del cuore, che è come dire cambiamento del cuore, allora Dio si sente coinvolto, perché questo è un miracolo che solo lui può compiere . “Pace in terra agli uomini che Egli ama”, la pace, miracolo dell’amore di Dio, pace del cuore, pace tra i cuori. Ecco la luce, la luce che si deve custodire, la luce che sconfigge le tenebre, la luce da portare nelle nostre case, che si deve irradiare dalle nostre Chiese e che deve abitare la nostra vita . La luce di Betlemme, la luce che questa sera è qui, per me . La luce sconfigge sempre le tenebre; quando arriva la luce, quelle scompaiono; non è possibile altrimenti. Bisogna soltanto avere la volontà (o forse il coraggio?) di “ aprire le finestre del cuore”, di accoglierla nella nostra vita... Già . Accogliere la luce di Betlemme. Non un rito, non una trovata un po’ originale per riempire una serata qualsiasi, si tratta di mettersi in gioco. Accidenti! Ancora una volta preso in contropiede. Mentre ritornavo a casa, tenevo lo sguardo fisso sulla fiamma del lumino che custodivo nel cavo della mano e progettavo “II prossimo anno, vedrò di giocare lo scherzo a qualche altro saputello”. Uno che c’era RICORDA CHE… COSE DA FARE PRIMA DELLE VACANZE PASQUA 2006 - Il “triduo” di Pasqua comprende i tre giorni importanti della Settimana Santa: Giovedi, con l’ultima Cena, Venerdì, con la Morte in Croce, Sabato, che prelude alla Domenica di Risurrezione. Cerchiamo di giungere preparati, coscienti, convinti e ... convertiti, come richiesto dal Vangelo in questo periodo di Quaresima. Gli orari della Settimana Santa sono proposti nell’ apposito riquadro. Per prepararsi alla Pasqua nelle nostre Parrocchie ci saranno momenti particolari per accostarsi al Sacramento della Penitenza. Ecco il calendario: lunedì 10 aprile, alle ore 18,00 a Teor ; martedì 11 aprile, alle ore 18,00 a Pocenia ed a Torsa; mercoledì 12 aprile, alle ore 18,00 a Driolassa; giovedì 13 aprile, alle ore 18,00 a Campomolle; a Rivignano per tutti Sabato Santo 15 aprile, in Duomo dalle ore 16,00 alle ore 17,00. SAN MARCO – È festa grande a Driolassa, che festeggia il suo Patrono, con la Messa solenne cantata alle ore 10,30 ; ma anche nelle piccole località di Rivalta di Pocenia (ore 11,00) e Roveredo di Torsa (ore 19,00): San Marco, grande evangelizzatore del nostro territorio, verrà ricordato nella Celebrazione Eucaristica di ringraziamento al Signore. LA BICI ECOSOLIDALE - È giorno di festa il 25 aprile: questo ci lascerà il tempo di partecipare in massa ad una piacevole pedalata ecologica nelle nostre campagne. L’organizzazione del Velo Club segue a pag. 14 PROGETTO amare Pagina 14 RICORDA CHE… COSE DA FARE PRIMA DELLE VACANZE seguito da pag. 13 di Rivignano ci permetterà così di essere solidali in maniera più generosa con il nostro “sponsor” di disabili, come ogni anno. IL SANTO ROSARIO - Durante tutto il mese di maggio, mese particolarmente e tradizionalmente dedicato alla Madonna, prima della Messa serale (alle ore 18,30 ) ci sarà la recita del Santo Rosario, una preghiera devota a Maria, accompagnata ogni sera da una “intenzione” e da una intercessione per le cose che stanno più a cuore alla nostra Comunità. IN CIMITERO - A partire dal mese di maggio e fino a tutto settembre la santa Messa delle ore 19,00 al venerdì sera verrà celebrata nella Chiesa della Beata Vergine del Rosario in Cimitero anche per permettere una preghiera ed un ricordo particolareper i nostri defunti. È una iniziativa che, negli anni scorsi, ha sempre avuto un’ottima partecipazione di fedeli. AUTOMOBILI - La tradizionale benedizione delle “automobili” e di tutti i mezzi di trasporto sarà data quest’ anno il 7 maggio alle ore 10.30, prima della Santa Messa della Comunità: è un’occasione per riflettere sulla nostra fretta, sulle nostre distrazioni, sulle nostre piccole manie di guidatori, per chiedere al Signore una particolare attenzione nei nostri confronti quando saremo alla guida. BATTESIMI - Il 7 maggio ci sarà anche il prossimo appuntamento a Rivignano, Teor, Driolassa e Campomolle, per metterci attorno ai nostri piccoli neonati, davanti al fonte battesimale per promettere - anche a loro nome l’impegno nella fede cristiana e per fare loro gli auguri più spontanei di una serena, saggia, santa e lunga vita. Un augurio particolare anche alle loro mamme e a tutte le mamme, nella loro grande Festa . L’appuntamento successivo per i battesimi sarà per domenica 2 luglio. A Pocenia e Torsa i riti del battesimo saranno celebrati il 23 aprile 2006 e il 11 giugno 2005. FESTA DEGLI ANZIANI - Domenica 21 maggio ci sarà l’incontro di tutta la gente con le persone più anziane del Paese, per ascoltarne ricordi e testimonianze, assicurare loro serenità e tranquillità nella vecchiaia, dimostrare loro tutto l’affetto che meritano: è l’incontro annuale organizzato dal Gruppo di Carità della San Vincenzo, al quale possono dar una mano tutte le persone di buona volontà. Incomincerà con la Celebrazione Eucaristica delle ore 11.00, seguita dal pranzo collettivo nelle sale del Ricreatorio Parrocchiale e da un pomeriggio che ogni anno si arricchisce di giochi, danze ed allegria. CHIESETTA DEL FALT – Tutte le nostre Chiese devono essere aperte almeno una volta all’ anno. Teor apre la sua Chiesetta di Ognissanti al Falt, in mezzo ai campi, con la celebrazione della Santa Messa solenne, domenica 21 maggio 2006 alle ore 11,00. Ovviamente non ci sarà la Messa nella Chiesa Parrocchiale. CONFESSIONI E COMUNIONI – Domenica 14 maggio alle 15,30 in Duomo a Rivignano si raccoglieranno i bambini della 3 classe elementare della scuola di dottrina cristiana per la prima Confessione. Lo stesso appuntamento per Pocenia eTorsa invece è fissato nella Chiesa Parrocchiale di Torsa alle ore 16,00 L’ultima domenica di maggio invece - 28 maggio 2005, alle ore 11.00 - in Duomo a Rivignano vedremo i nostri bambini della classe quarta elementare accostarsi per la prima volta all’altare per ricevere per la prima volta l’Eucaristia. Cerchiamo di “ritornare bambini” come loro, con la loro semplicità e purezza, per riaccostarci all’unica “Tavola” per ricevere il “pane quotidiano” per la nostra vita spirituale. Le prime comunioni a Pocenia sono fissate per domenica 21 maggio 2006, alle ore 11,00 ; a Teor domenica 4 giugno 2006, alle ore 11,00; LE CRESIME - Quest’ anno il sacramento della Cresima verrà amministrato nella Messa solenne di domenica 11 giugno 2006 alle ore 11.00 dall’arcivescovo emerito Mons. Alfredo Battisti. Si ritroveranno con noi anche i ragazzi di Teor, Campomolle eDriolassa . Facciamo il possibile per esserci tutti, solidali con i cresimandi, a recitare ed a confermare il nostro “credo”. Per Pocenia e Torsa invece l’appuntamento con il Sacramento delle Cresime è nella Chiesa di Torsa domenica 2 luglio 2006, alle ore 19,00 con l’arcivescovo mons. Pietro Brollo . CORPUS DOMINI e SANT’ ANTONIO - Prima che v’arrivi a casa il prossimo “Progetto Amare”, ci sarà anche la festa del “Corpus Domini” il 18 giugno: è la Festa dell’ Eucarestia, la festa del Corpo del Signore, che sarà solennizzata con la processione al termine della Messa della Comunità delle ore 11.00 accompagnata dalla Banda dello Stella. Mentre la festa di Sant’ Antonio sarà “spostata” al 25 giugno, ma ne riparleremo nel prossimo numero di “Progetto Amare”. ANAGRAFE PARROCCHIALE BATTESIMI Rebbelato Ludovica di Angelo e di Della Siega Maria; Collovati Gaia di Marco e di Vettorel Claudia; Di Tommaso Denise di Loris e di Maglioni Paola; Tonizzo Lorenzo di Federico e di Bertussi Sabrina; Zatti Davide di Luca e Sinesi Emanuela; Montagner Matteo di Maurizio e di Zorzetto Catia. MATRIMONI Tripodi Francesco Giuseppe e Codarin Cristina DEFUNTI Bencich Giorgio di anni 90; Levaponti Ignazio di anni 81; Petrazzo Angelo di anni 69; Bernardis Giulio Cesare di anni 70; Biason Sante di anni 68; Bagnarol Giuseppina di anni 91; Pilutti Tobia di anni 97; Fantini Alberto di anni 94; Gori Luigia di anni 67; Durigon Gino di anni 83; Lucca Giovanni di anni 91; Parussini Rosa di anni 84; Zanin Triestina di anni 89 CONDOGLIANZE Il 18 febbraio 2006 si spegneva a Cussignacco (Udine) Ida Collavini ved. Tonizzo, mamma di mons. Aldo Tonizzo, originario di Rivignano, attualmente collaboratore pastorale nella Parrocchia di Cissignacco. Era nata a Rivignano il 3 settembre 1907. Al nostro don Aldo le condoglianze più sentite da parte di tutta la Comunità Parrocchiale di Rivignano. una preghiera ed un ricordo per… Biason Sante di anni 68 Bencich Giorgio di anni 90 Dose Giovanni e Pilutti Maria Collavini Ida di anni 99 Durigon Gino di anni 83 Fantin Alberto di anni 94 Lucca Giovanni di anni 91 Mainardis Silvani Parussini Rosa di anni 84 Petrazzo Angelo di anni 69 Pilutti Tobia di anni 97 Zanin Triestina di anni 89