Il Cav annulla tutti i comizi: inaccettabili i fatti di Brescia
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Il Cav annulla tutti i comizi: inaccettabili i fatti di Brescia
CON IL PDL ANNO LXI N.115 Il Cav annulla tutti i comizi: inaccettabili i fatti di Brescia Registrazione Tribunale di Roma N. 16225 del 23/2/76 I delinquenti festeggiano, ma la sinistra ha ben poco da ridere Girolamo Fragalà Alla fine Silvio Berlusconi ha deciso di annullare tutti i comizi elettorali, ad eccezione di quello a sostegno di Gianni Alemanno a Roma. Le violenze di Brescia hanno lasciato il segno, sono una ferita ancora aperta, meglio non offrire altre occasioni ai centri sociali per alzare la tensione. Il ragionamento – dal punto di vista teorico – non fa una piega, essere responsabili in politica significa anche saper rinunciare, specie se in ballo cʼè lʼincolumità della tua gente, di chi va alle manifestazioni per ascoltare e applaudire, senza munirsi di spranghe, catene e mattoni. Ma cʼè qualcosa difficile da digerire, perché in questo modo i bravi ragazzi dei centri sociali, quei delinquentelli che sanno solo usare violenza e provocare scontri, ottengono il loro trofeo di guerra, un poʼ come la bandiera del Pdl bruciata a Brescia con i “compagni” tuttʼintorno a festeggiare con tanto di foto-ricordo. Solo in Italia può accadere che il leader di un grande partito, che supera i dieci milioni di voti, nel pieno della campagna elettorale è costretto a cancellare i comizi perché gruppi di violenti si presentano puntuali allʼappuntamento per appiccare il fuoco, magari dopo aver preso a calci e pugni un militante “colpevole” di andare ad ascoltare il demonio. Ma la colpa non è solo dei centri sociali, che ora stanno brindando. La colpa è di chi, come la Boldrini, gira la testa dallʼaltra parte quando le si chiede di condannare le provocazioni rosse; di chi, come molti del Pd, accecati dallʼodio non hanno la forza di essere solidali con lʼavversario politico, persino quando gli gettano una statuetta sul volto mandandolo allʼospedale (sul web giravano filmati che incredibilmente sostenevano che era stata una messinscena); di chi, come Zanda, torna a parlare di ineleggibilità del Cav scatenando lʼinferno; di chi, come Grillo, inveisce e offende (anche allʼultimo comizio WWW.SECOLODITALIA.IT d’Italia ➼ venerdì 17/5/2013 Equitalia lascerà il posto. Alemanno: siamo pronti per una riscossione dal volto umano REDAZIONE PAG.2 ➼ ➼ Cassa integrazione e pensioni. Giovannini: convocherò le parti sociali.Alla Camusso basterà? SABATINI PAG.3 ➼ ➼ Al Parco della Musica una serata ricordo dei cento anni di Vinicius de Moraes TAORMINA PAG.7 ➼ ha insultato «il nano che va sul palco e ce lʼha con questo e ce lʼha con quello»). A una certa sinistra e ai Cinque Stelle non interessa la verità, ma la verità di comodo. Il paradosso è che per anni si sono riempiti la bocca con la parola democrazia, di cui forse non hanno capito bene il significato. Ma non sʼilludano: i centri sociali rimarranno isolati – non potrebbe essere altrimenti – e loro non beccheranno uno straccio di voto. Perché gli italiani non sono ingenui. Mario Landolfi È difficile derubricare le parole di Zanda alla stregua di una “voce dal sen fuggita”. Troppo di lungo corso è il capogruppo democrat al Senato per poter così incautamente sdrucciolare sullʼargomento dellʼineleggibilità di Berlusconi. Oltretutto lo ha detto in unʼintervista allʼAvvenire, cioè comodamente seduto in pieno assetto di ricezione e trasmissione del pensiero e non di sfuggita davanti a un microfono di passaggio. E poi Zanda è uomo della Prima Repubblica, capo della segreteria di Cossiga al tempo del sequestro Moro. Di quellʼepoca ha ereditato lo stile felpato, lontanissimo anni luce dallʼinconcludente fracasso da elefanti nelle cristallerie cui ci ha abituato il bipolarismo muscolare della Seconda Repubblica. Anche per questo meraviglia non poco la sua sortita, non a caso immediatamente arpionata dal plauso dei grillini cui non sembra vero poterla sventolare come uno scalpo per mettere il Pd con le spalle al muro su una questione che sullo sbandato elettorato di quel partito fa lo stesso effetto del sangue sugli squali. In altri tempi, ai tempi di Zanda appunto, le dichiarazioni ufficiali di un capogruppo impegnavano lʼintero partito. Oggi le logiche sono meno ferree ma non per questo uno di quel livello può straparlare come al bar dello sport. E allora è presumibile che dʼintesa con il resto del Pd Zanda abbia voluto rendere la pariglia al Pdl, che solo ieri ha riesumato il dossier intercettazioni. Questo va per quello. Con la differenza, tuttʼaltro che trascurabile, che mentre le proposte dei berlusconiani possono provocare al massimo lʼorticaria, le repliche dei loro avversari-alleati somigliano a vere e proprie hanno rappresaglie. Comunque sia, si tratta di una situazione che sul medio-lungo periodo è fatalmente destinata a sfibrare definitivamente il già fragile governo Letta. La condizione di separati in casa tra Pd e Pdl ben si sarebbe attagliata a un governo di scopo, con obiettivi limitatissimi da raggiungere in un arco di tempo breve. Ma quello in carica non solo non si è dato una scadenza ma intende addirittura mettere in cantiere riforme il cui varo non può essere previsto prima dei prossimi due anni. Al punto in cui siamo sʼimpone perciò una scelta: o si rimodula, limitandolo al massimo, il raggio dʼazione del governo oppure si deve trovare il coraggio di parlare il linguaggio della verità agli italiani e agli elettori dei due schieramenti in particolare. LʼItalia, la sua economia, le sue famiglie, le sue imprese non possono assistere ancora a lungo a una guerriglia quotidiana la cui posta in gioco è, in definitiva, il titolo dʼapertura di un tg a futura memoria elettorale. La gravità della crisi richiede serietà dʼintenti e comportamenti conseguenti. E solo chi oggi si fa carico di una scelta sicuramente sgradita ai rispettivi elettorati, avrà titolo domani a parlare in nome e per conto di tutti gli italiani. Con Pd e Pdl separati in casa, Letta non dura a lungo Equitalia lascerà il posto. L'Anci a Saccomanni: norme certe. Alemanno: siamo pronti per una riscossione dal volto umano 2 Redazione Passo indietro dell'Anci su Equitalia? È iniziato il count-down verso la data in cui lo strumento più solerte (ma anche inviso) preposto alla riscossione delle tasse comunali dovrà cedere il posto. Tra i primi è stato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a puntare contro il monopolio di Equitalia assicurando i cittadini che dal 30 giugno cambierà musica e si inagurerà un metodo più umano e soft per riscuotere le insolvenze. Dal salotto di Ballarò ha spiegato che sarà una commissione di saggi a valutare come e quando. Ma ieri Alessandro Catteneo, presidente reggente dell'Anci, con una lettera inviata al ministro dell'Economia Saccomanni ha chiesto di normare «con provvedimenti di urgenza, la provvisoria continuità dell'attuale assetto della riscossione delle entrate dei Comuni». Il rischio che preoccupa l'Associazione nazionale dei Comuni italiani è quello di un generale collasso dell'intera gestione della riscossione comunale. Dopo aver ricordato che «il 30 giugno prossimo è il termine oltre il quale le aziende preposte alla riscossione del gruppo Equitalia non potranno più svolgere alcun servizio nei confronti dei Comuni italiani», Cattaneo sottolinea che la disposizione, nonostante le ripetute richieste che l'Anci ha rivolto ai governi precedenti, non è mai stata oggetto di modifica, se non per quanto riguarda la proroga dei termini. «Considerando la delicatezza della materia e l'estensione dei servizi di Equitalia nella riscossione dei Comuni – si legge nella lettera – risulta evidente l'inderogabile esigenza di assicurare un percorso attuativo ben strutturato a una previsione normativa che rivoluziona l'intera gestione delle entrate comunali». Sono circa cinquemila le amministrazioni che tuttora si servono di Equitalia per la riscossione delle proprie entrate, molti dei quali di piccole e piccolissime dimensioni. Se il meccanismo si dovesse inceppare sarebbero guai seri per le casse dei sindaci: la quasi totalità dei Comuni, inoltre, nel pas- sato ha emesso «ruoli coattivi» ancora in parte oggetto di riscossione presso Equitalia o, comunque, non ancora definitivamente rendicontati. Alemanno è tornato in campo spiegando le ragioni della sua battaglia "contro" Equitalia: «Abbiamo deciso di internalizzare il servizio svolto da Equitalia per ottenere una riscossione più serena. Vogliamo liberare Roma da Equitalia perché servirsene sui tributi locali è come sparare un cannone contro una mosca». Come fare? «Abbiamo una società in house – ha aggiunto il primo cittadino – che si chiama AequaRoma. Ci serviremo di questa in nome di una riscossione dal volto umano. Istituiremo delle commissioni di valutazione che valuteranno caso per caso i ricorsi: dobbiamo pretendere tutti i soldi dai furbi, mentre bisogna essere comprensivi verso chi davvero non può pagare». E tornano alla mente i casi disperati di suicidi e roghi umani di cittadini alle prese con il cappio delle tasse e dei debiti. Non pochi hanno perso la vita per poche centinaia di euro, incapaci di reggere al pressing di Equitalia. Zanda spara su Berlusconi e fa “ballare” il governo: «Il Cavaliere è ineleggibile e fa una vita non consona…» Redazione «Secondo la legge italiana Silvio Berlusconi, in quanto concessionario, non è eleggibile. Ed è ridicolo che lʼineleggibilità colpisca Confalonieri e non lui». Giusto per rasserenare un poʼ gli animi, in un giorno in cui divampa lo scontro Pd-Pdl sulle intercettazioni, il capogruppo dei Democratici al Senato lascia intendere che su un eventuale voto per fare fuori Berlusconi dal Parlamento, il suo partito potrebbe schierarsi con Grillo e la sinistra di Vendola. E, sempre nellʼintervista ad Avvenire, Zanda boccia anche lʼipotesi di una nomina a senatore a vita di Berlusconi, materia di stretta competenza del Colle, peraltro: «In sessantasette anni di Repubblica non è mai stato nominato nessun senatore a vita che abbia condotto la propria vita come lʼha condotta Berlusconi. Non credo che debba aggiungere altro». Dal Pdl la reazione è stupita e allarmata. Il primo a parlare è Renato Schifani: «Lʼintervista del presidente Zanda non facilita il compito del governo Letta. Spiace che il capogruppo del Partito Democratico torni a ribadire, dopo averlo già fatto a inizio legislatura, la sua opinione personale sullʼineleggibilità del presidente Berlusconi, contraddicendo i pronunciamenti più volte espressi dalla competente giunta parlamentare in materia. Ma ancor di più resto sorpreso di fronte alla sua volontà di giudicare la vita altrui in maniera così superficiale, esprimendo una valuta- zione morale francamente inopportuna», dice il presidente dei senatori del Pdl. «In spregio per di più alla decisione di 10 milioni di italiani, che ritengono il presidente Berlusconi degno di un vastissimo consenso. Così facendo, spiace constatarlo, - conclude Schifani – non si aiuta il processo di pacificazione in atto e si rischia di porre dei paletti invalicabili alla riuscita dellʼesecutivo». Anche Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, è allibito per i toni dellʼesponente del Pd: «Lʼarroganza del capo del gruppo del Pd al Senato Zanda contrasta fortemente con il clima di pacificazione che ci siamo imposti. Una cosa è collaborare per superare le emergenze, unʼaltra sottostare a espressioni che rasentano lʼinsulto. Nei confronti del governo il Pdl ha preso un impegno chiaro che intende mantenere. Ma non per questo è disposto a tollerare ingerenze da parte del Pd, i cui rappresentanti spesso pontificano in nome di una presunta superiorità morale che in realtà non hanno». Cassa integrazione e pensioni. Giovannini: convocherò le parti sociali. Alla Camusso basterà? Gloria Sabatini "Bambole, non c'è una lira“, si potrebbe fotografare così la situazione finanziaria che incombe sul nuovo governo e che mette sul piede di guerra. Ma con la buona volontà gli euro si possono trovare e in parte si sono già trovati. Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ieri ha fatto il punto sul fronte previdenziale rispondendo al question time in Senato a proposito dell'intervento sulla Cig in deroga, oggi all'esame del Consiglio dei ministri (parte integrante della vituperata riforma Fornero). «In questi primi mesi dell'anno sono andati in pensione già 7.000 esodati all'interno del gruppo dei 65.000 salvaguardati previsti dal primo decreto», ha detto spiegando che gli altri andranno appena matureranno i vecchi requisiti per l'accesso alla pensione. Un terreno minato sempre a rischio di sollevazione dei sindacati. Il governo in queste ore sta valutando «le risorse disponibili a brevissimo termine per rifinanziare la Cig in deroga per poi rivederla perché – ha chiarito Giovannini– non si può rifinanziare lo strumento senza rivisitarlo». Insomma l'introduzione della flessibilità nei tempi di accesso alla pensione con penalizzazioni è un disegno che «va modellato in modo molto attento» sia per le implicazioni sulle persone sia per quelle sulla sostenibilità finanziaria del sistema. Oggi dal governo arriveranno le prime risposte a una tema che è molto sentito dalle Regioni e dalla parti sociali (infatti la Cassa integrazione in deroga, a diffe- renza di quella ordinaria e straordinaria, non è finanziata dai contributi di lavoratori e imprese). Il ministro è pronto al tavolo con le parti sociali, sollecitato dalle confederazioni sindacali. Il problema dei fondi è la croce di sempre, ma vanno trovati, è il pressing di Raffaele Bonanni che chiede un ulteriore sforzo oltre gli 800 milioni-1 miliardo di euro già finanziati. Commentando le proposte del ministro del Lavoro, ha detto che un meccanismo di flessibilità per andare in pensione è la scelta migliore. «Noi poniamo anche il problema di distinguere tra persone e persone perché ci sono persone che possono restare fino a tardi al lavoro e altre che non possono farlo perché magari il lavoro è pesante». Per questo ha chiesto al premier Letta di convocare al più presto i sindacati che – parole del segretario generale della Cisl – devono essere «rassicurati». Più ostile Susanna Camusso che in una lettera pubblicata dal Corriere della Sera ha accusato l'esecutivo di fare molti an- nunci e pochi fatti. «Ho risposto alle richieste del Parlamento. Mi è sembrato giusto e doveroso – risposto Giovannini – risponderò anche alla gentile lettera». Per il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, una maggiore flessibilità in uscita rispetto a quanto previsto dalla riforma Fornero sulle pensioni è «assolutamente sostenibile». Di fronte alla proposta ventilata dal ministro, Mastrapasqua ricordato che «se c'é un progetto che poi si produce in norma, anche tecnicamente deve tener conto delle sostenibilità finanziaria». Se il Pd chiede i numeri, Rifondazione comunista è già sul piede di guerra e invita a partecipare alla manifestazione di protesta di domani con la Fiom. Per Paolo Ferrero le dichiarazioni del ministro Giovannini, che dice che i fondi per la cassa integrazione in deroga ci saranno solo nel brevissimo tempo, sono scandalose. «Hanno trovato i soldi per le banche, i cacciabombardieri e la Tav e non trovano quelli per gli ammortizzatori sociali: è vergognoso». Redazione Svolta nel caso Bergamini. Un avviso di garanzia per concorso in omicidio volontario è stato notificato a Isabella Internò, ex fidanzata di Donato Bergamini, il calciatore del Cosenza morto il 18 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico (Cosenza). L'avviso è stato emesso dalla procura di Castrovillari che ha riaperto le indagini sulla morte del calciatore. Dalle indagini sarebbe emerso che Bergamini era già morto quando fu investito dal camion e non si gettò sotto il mezzo, come stabilì la prima inchiesta. Ad ipotizzare il primo scenario sono una serie di perizie realizzate dai carabinieri del Ris e dal medico legale dopo la riapertura dell'inchiesta su ri- chiesta della famiglia Bergamini. Nel dicembre del 2011 Isabella Internò era stata sentita in qualità di testimone nella nuova inchiesta che la procura di Castrovillari ha avviato ipotizzando il reato di omicidio. La donna è l'unica testimone oculare di quel presunto incidente stradale che, fino a qualche anno fa, era ritenuto la causa della morte del calciatore. Ad avvalorare la tesi che il calciatore si fosse suicidato erano state, all'epoca, proprio le testimonianze dell'ex fidanzata e del camionista che era alla guida del mezzo carico di agrumi che avrebbe investito il calciatore, provocandone la morte. Ma dai nuovi accertamenti scientifici sarebbe emerso che Bergamini era già morto nel momento in cui fu investito dal camion. La possibile verità che sta emergendo in queste ore sulla morte di Denis Bergamini era stata raccontata anni fa da Carlo Petrini nel libro Il calciatore suicidato (Kaos editore), in sosteneneva che la morte del giovane fosse avvenuta per mano della criminalità locale. Ora la svolta. Per il legale della famiglia Bergamini, Eugenio Gallerani, l'inchiesta è un passo importante: «La procura ha ritenuto valide le nostre indicazioni ed è un riconoscimento del lavoro svolto. L'inchiesta è a carico di ignoti lo è ancora per omicidio volontario, ma dopo due anni di indagini con una prima indagata abbiamo visto un ribaltamento della storia giudiziaria». Denis Bergamini era un punto di riferimento 3 Per l'Imu molto più di uno spiraglio. Il Pdl: si va verso una riforma strutturale Giallo Bergamini, dopo 24 anni indagata l'ex fidanzata Redazione «Il governo sta lavorando bene. Con Saccomanni abbiamo affrontato in maniera approfondita i problemi che ancora esistono su Imu e cassa integrazione, abbiamo fatto dei passi in avanti, confermato lo stop sul pagamento dell'Imu a giugno, sulla prima casa e sui terreni agricoli. Questo stop prelude a una riforma strutturale e organica su tutta la tassazione sugli immobili che sarà fatta entro fine agosto». Lo ha detto il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, intervenendo a Radio anch'Io. «I capannoni? Io mi sono riferito al discorso di Letta alle Camere per la fiducia. In quel discorso non c'erano i capannoni, non c'era l'Imu esagerata che pagano i capannoni industriali. Ci sarà nel provvedimento di revisione globale della tassazione sugli immobili anche una revisione della tassazione eccessiva sui capannoni. Ma non solo sui capannoni: anche sulle attività commerciali, sugli alberghi, sui negozi». Il governo – ha detto a sua volta il senatore del Pdl, Vincenzo Gibiino, «non perda l'occasione di dare esempio di coerenza e giustizia, esonerando gli enti gestori delle case popolari dal pagamento dell'Imu, considerando gli alloggi di edilizia residenziale pubblica alla stregua delle prime case. Si tratterebbe di una scelta doverosa e di grande responsabilità. L'Imu sugli alloggi popolari rischia infatti di far saltare le casse degli ex Iacp, portandoli al fallimento, e impedendo così il proseguo di un'azione sociale mirata ad affrontare la crescente emergenza abitativa nel Paese". del Cosenza in serie B e nel 1989 era stato richiesto dal Parma e dal suo ex allenatore Bruno Giorgi nella Fiorentina: «Avrebbe dovuto giocare con Baggio – ha ricordato l'avvocato – Se fosse andato a Firenze o anche a Parma sarebbe diventato un importante giocatore di serie A, invece...». Invece morì e fu trovato cadavere sulla statale Jonica. Sulla base dei "cinguettii" sul web un programma scopre sesso e età 4 A Roma nasce “Diamante”, la centrale fotovoltaica che funziona di notte Redazione «Dimmi che tipo di “cinguettii" invii e ti dirò di che sesso sei e quanti anni hai». L'università di Twente, in Olanda, insieme ad un istituto di lingua e cultura olandese, ha lanciato sul web un programma in grado di valutare gli anni e il sesso di un internauta proprio in funzione dei suoi “tweet". In base ad uno studio, che ha tenuto conto di 3.000 account twitter, i ricercatori hanno stabilito che, grazie ad una lista di parole o ad una frase, si può effettivamente rivelare la classe d'età o il sesso, ha spiegato Dong Nguyen, dottoranda in informatica che partecipa al progetto. L'analisi si basa solo sull'analisi dei contenuti dei messaggi e non sull'immagine del profilo degli utenti. «Sul sito tweetgenie.nl (“il genio dei tweet") vengono dati una serie di esempi - ha spiegato Nguyen Gli uomini usano spesso le parole “calcio" e “birra" mentre le donne “unghie" e “hihi"». Rispetto all'età – continua la ricercatrice – «i giovani parlano soprattutto di se stessi e usano molti “emoticon" (faccine, ndr), mentre le persone più avanti nell'età preferiscono frasi più lunghe». Nel valutare poi l'età dei singoli utilizzatori del social network il programma ha un margine di errore medio di circa quattro anni. «A partire dai 35 anni in su il linguaggio dei singoli utenti diventa quasi uniforme, ci sono più differenze tra un utente di 15 anni e uno di 20 che tra uno che ha 45 o 55 anni», ha spiegato la ricercatrice. Il programma è stato strutturato per comprendere al momento solo la lingua olandese, ma Dong Nguyen ha annunciato che la sua equipe sta studiando la possibilità di adattarlo ad altre lingue e altri social network come Facebook. Giorgia Castelli Il cyberbullismo terrorizza i giovani internauti. Internet coinvolge sempre di più le nuove generazioni: se il 93% naviga da casa, per lo più usando il computer dei genitori, il 78% degli studenti tra gli 8 e i 14 anni ha il cellulare e ben il 47% lo utilizza per navigare sul web. È quanto emerge dal Tour 2012-2013 di Navigare Sicuri, il progetto di Telecom Italia per sensibilizzare bambini, studenti e genitori allʼuso consapevole di internet. Adulti e ragazzi, usano internet in modo diverso: i docenti cercano informazioni didattiche e controllano la posta (81%), i genitori sono interessati a prodotti d'acquisto e alla corrispondenza via email (85%), mentre i bambini e i teenager navigano per guardare video per interagire sui social network (54%). Secondo i dati elaborati dalla ricerca, inoltre, il 26,3% dei quattordicenni ha comprato o ordinato prodotti via web: i teen sono davvero esperti di internet, il 35% dei ragazzi e il 16,5% delle ragazze sono dei veri e propri “smanettoni”. Per quanto riguarda i rischi sul web, Navigare Sicuri ha rilevato che il timore dell'83% degli adulti è l'adescamento. Il 71% dei ragazzi, invece, ha timore di essere vittima di cyberbullismo. «Se anni addietro il campanello d'allarme era sullo scambio di materiale pedopornografico – ha detto Umberto Rapetto, direttore iniziative e progetti speciali Telecom Italia, durante la presentazione dei risultati – oggi è la violenza ad avere in mano la situazione e internet costituisce l'amplificatore dei comportamenti peggiori». L'iniziativa quest'anno ha toccato dieci città italiane (Torino, Milano, Trieste, Firenze, Bologna, Roma, Napoli, Cagliari, Bari e Palermo) e 76 scuole, interessando direttamente oltre trentamila studenti e mille insegnanti. Ogni tappa del Tour 2012-2013 è durata cinque giorni, durante i quali gli studenti hanno preso parte a laboratori inte- rattivi con personale specializzato per confrontarsi sui principali temi della media education identificati in collaborazione con Save the Children: il cyberbullismo, il furto d'identità, l'adescamento e i nuovissimi contenuti relativi al sexting, la legalità e l'internet addiction. «Per il terzo anno consecutivo ci siamo posti la responsabilità di dare agli studenti e alle famiglie di tutto il territorio nazionale spunti di riflessione e strumenti per un utilizzo sicuro del web – ha spiegato Marcella Logli, direttore Corporate Identity e Public Relations e Segretario Generale Fondazione Telecom Italia – Un impegno tanto più importante se rivolto ai minori, futuri protagonisti della società e già cittadini del mondo digitale». Rischi della rete, gli adolescenti temono il cyberbullismo Antonio La Caria Una centrale fotovoltaica che funziona anche quando non c'è il sole e di notte, è questa la grande innovazione di "Diamante", un progetto di solare a concentrazione installato da Enel di fronte alla facoltà di architettura di Valle Giulia a Roma. La caratteristica che rende possibile questa piccola rivoluzione sono gli accumulatori che immagazzinano l'energia durante il giorno e permettono di gestirla nei momenti di buio. La centrale è ancora un prototipo come ha sottolineato l'amministratore delegato del gruppo, Fulvio Conti. «Si tratta – ha affermato – di un piccolo gioiello tecnologico che viene direttamente dai nostri laboratori che illumina di notte ma rappresenta anche un oggetto di arredo urbano. È un avanzamento importante per i cittadini, per il momento dal punto di vista ambientale ma in futuro diventerà anche economicamente sostenibile». All'inaugurazione hanno partecipato anche il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, e il rettore dell'università La Sapienza, Luigi Frati. «Vogliamo essere protagonisti attivi nella vita della città che deve diventare sempre più sostenibile – ha spiegato Conti prima del taglio del nastro – questo impianto é solo una piccola parte dei 350 milioni di euro che abbiamo investito per progetti su Roma». L'impianto, che prende il nome dalla sua forma sfaccettata, alimenterà l'illuminazione notturna del parco in cui sorge. Questo tipo di centrali però può produrre energia sufficiente per un piccolo condominio e, in futuro, potrebbe diffondersi molto. «Tangenti per la rivoluzione»: così i ribelli taglieggiano i siriani Antonio Pannullo Terroristi incappucciati hanno assassinato undici soldati siriani fedeli al presidente Bashar al Assad nella regione orientale di Dayr az Zor. Lo mostra un video amatoriale - la cui autenticità non può essere verificata - pubblicato nelle ultime ore da sedicenti membri della Jabhat an Nusra, un gruppo qaidista operativo in Siria. Nel video si vede un uomo incappucciato leggere un testo descritto come la «sentenza decisa dal tribunale sciaraitico di Dayr az Zor». Con in pugno una pistola e con dietro due altri uomini incappucciati che sventolano una bandiera nera della Jabhat an Nusra, l'uomo spara un colpo alla nuca a ciascuno degli undici uomini bendati e inginocchiati. L'Esercito libero, la piattaforma che riunisce almeno nominalmente le varie brigate di ribelli anti-Assad, ha più volte condannato simili azioni, che sono invece giustificate da altre sigle del variegato fronte armato anti-regime. Non è tutto: a quanto pare, «le milizie del Free Syrian Army e i gruppi jihadisti fanno pagare pesanti pedaggi a tutti i mezzi provenienti dalle aree di Damasco e di Aleppo che trasportano merci. Dicono che quei soldi servono per comprare le armi, sono come "tangenti per la rivoluzione". Per questo adesso i prezzi dei viveri nelle E ora il turismo estremo arriva nelle favelas di Rio de Janiero nostre città e nei nostri villaggi sono quasi decuplicati». È quanto riferisce all'agenzia Fides, rilanciata anche dalla Radio Vaticana, l'arcivescovo Jacques Behnan Hindo, titolare della arcieparchia siro-cattolica di Hassaké-Nisibi, nella provincia mesopotamica di Jazira. Nella regione - che comprende i centri urbani di Hassaké e Kamishly - il confronto militare tra esercito governativo siriano e milizie anti-Assad vive una fase di stallo. Ma le aree circostanti sono controllate dai gruppi dell'opposizione, e le vie di comunicazione verso Aleppo e Damasco sono interrotte. «Al momento, anche qui la piaga dei rapimenti è quella che causa più sofferenza per tante famiglie. Negli ultimi mesi tra Hassaké e Kamishly ci sono stati più di cento rapimenti. A un certo punto io stesso ho smesso di tenere il conto. Molti dei rapiti sono ancora nelle mani dei sequestratori», racconta preoccupato monsignor Hindo. Nonostante tutto, l'arcivescovo mantiene viva qualche speranza nelle recenti iniziative internazionali, messe in campo per tentare una soluzione politica del conflitto siriano. Redazione Le favelas di Rio de Janeiro, teatro nel recente passato di violenze, spaccio di droga e regolamenti di conti tra gang rivali, stanno lentamente cambiando volto e fanno ormai parte del circuito turistico della «Città Meravigliosa". Le baraccopoli sulle colline di Rio già entrate nel processo di pacificazione, con il quale il governo sta cercando di imporre, soprattutto con la forza, le regole dello Stato anche nelle enclave più violente della città, attirano turisti, ospitano set cinematografici e sono ormai nel mirino degli immobiliaristi, che vorrebbero trasformale in nuovi quartieri residenziali. L'ultima novità è una guida gastronomica destinata a chi vuole evadere dai circuiti tradizionali e addentrarsi in quelle che fino a poco tempo fa erano vere e proprie zone di guerra sotto il controllo di gang sanguinarie di narcotrafficanti. La guida seleziona i migliori ristoranti delle comunità pacificate di Rocinha, Santa Marta, Alemao, Vidigal e Tabajaras dove gustare pesce, crostacei ma anche un semplice hamburger «godendo di una vista incantevole e dei larghi sorrisi della gente». In altre favelas come Tavares Bastos e Cantagalo stanno aprendo ristorantini e locali di musica, non i popolari samba e pagode trasmessi giorno e notte dalle radio della comunità, ma il raffinato jazz per richiamare i turisti e gli abitanti dei quartieri ricchi della zona sud. certarmi che niente del genere accada di nuovo. E i responsabili di questa situazione dovranno render conto di ciò che hanno fatto. Oggi il segretario Lew ha preso una prima misura». Lew ha infatti accettato le dimissioni di Miller. Quest'ultimo era stato nominato alla guida dell'Irs nel novembre scorso dopo che il suo predecessore, Douglas Shul- man, aveva completato il suo mandato di cinque anni affidatogli da George W. Bush. Intanto, nel corso di un'audizione al Congresso, il ministro della giustizia, Eric Holder, ha confermato l'avvio di una inchiesta penale per verificare i fatti. E per individuare eventuali violazioni della legge sul fronte dei diritti civili o possibili false dichiarazioni da parte di funzionari dell'agenzia delle entrate. Si valuterà anche un'eventuale violazione dell'Hatch Act, quello che proibisce ai dipendenti federali di impegnarsi in alcune attività politiche di parte. Due membri dell'ufficio di Cincinnati dell'Irs, in Ohio sarebbero già stati sanzionati con misure disciplinari proprio per aver compiuto ripetuti controlli fiscali su gruppi conservatori. Scandalo fisco, Obama silura il numero uno dell'Agenzia delle entrate Giovanni Trotta Cade la prima testa per lo scandalo del fisco in America. È il numero uno ad interim dell'Internal Revenue Service (Irs), Steve Miller. Ad annunciarne le dimissioni lo stesso presidente Barack Obama in una dichiarazione in diretta tv fatta dopo un faccia a faccia col segretario al Tesoro, Jack Lew. «Quello che è accaduto è senza scuse. Gli americani sono arrabbiati ed io stesso sono molto arrabbiato», ha tuonato Obama, definendo ingiustificabile il fatto che funzionari dell'agenzia delle entrate americana abbiano preso di mira durante la campagna elettorale del 2012 alcuni gruppi conservatori legati al movimenti anti-tasse dei Tea Party. Questo con controlli e verifiche fiscali eccessivi, ai limiti dell'accanimento. «Non tollererei - ha affermato il presidente americano comportamenti del genere in nessuna delle agenzie dello Stato, e le tollero meno che mai all'interno dell'Irs. Un'agenzia che deve operare con una integrità assoluta. Per questo farò tutto quello che è in mio potere - ha quindi aggiunto l'inquilino della Casa Bianca - per ac- 5 Il Pdl denuncia l'ennesimo giro di valzer nelle Asl toscane con tanto di sperpero di fondi regionali 6 Redazione «Dallʼultimo studio di valutazione sulle performance delle Asl toscane, realizzato dal laboratorio Menagement e Sanità (Mes) del SantʼAnna di Pisa, la Asl 6 di Livorno è la peggiore in assoluto, ma colei che ne è stata direttore generale dallʼaprile 2009, Monica Calamai, viene destinata adesso allʼAzienda ospedaliero-universitaria di Careggi, una tra le realtà di maggior rilievo del sistema sanitario toscano, che invece, sempre secondo il Mes, negli ultimi anni ha registrato miglioramenti nelle prestazioni». Lo afferma Stefano Mugnai (Pdl), vicepresidente della commissione Sanità, che così continua: «Qui siamo allʼassurdo: che si spendono a fare 3 milioni e mezzo per affidare studi al Mes, se poi la Giunta di centrosinistra non ne segue le indicazioni? O risparmiamo quei soldi, o se ne seguano le indicazioni, sennò qualcosa non torna. La nuova nomina, parte di un tourbillon frenetico in cui sempre gli stessi direttori generali si scambiano ruoli e poltrone, passerà al vaglio della commissione Sanità il 30 maggio prossimo. Intanto il “giro pesca" dei direttori generali continua, e sempre più insistenti si fanno le voci che danno per ipotesi praticabile lʼarrivo alla Asl 11 di Empoli dellʼattuale dg dellʼEstav Sud-Est Monica Piovi, con il conseguente spostamento dellʼoggi dg di quella Asl, Eugenio Porfido, proprio alla Asl 6 di Livorno. Cosa nasconde questo valzer in cui tutto cambia perché nulla cambi? Assenza di strategia. Ed è un gap che si traduce nella pianificazione: il vecchio piano sanitario è scaduto nel 2010, la stesura del nuovo è stata sospesa a metà legislatura e ora dubitiamo che in questʼultimo scorcio del quinquennio si riuscirà a redigerlo. Allora – prosegue Mugnai – proviamo noi ad avanzare una proposta: se lʼipotesi di una staffetta Piovi-Porfido si concretizzasse e lʼEstav Sud-Est dovesse rimanere senza direttore generale, perché non pensare a cogliere lʼoccasione per dare, da parte della Giunta ai cittadini e al Consiglio regionale, un segnale di buona volontà accorpando finalmente i 3 Estav? Il Consiglio questo indirizzo lo aveva espresso coralmente già nellʼestate 2011: cosa si aspetta ancora? Anche perché tutte queste problematiche organizzative finiscono per riverberarsi sulla qualità dei servizi. Per rendersene conto basterebbe sfogliare le cronache locali dei quotidiani. Più facile ancora, basterebbe fare ciò che spetta alla politica: stare tra la gente, ascoltarne i bisogni e produrre risposte». eventi piovosi di moderata o forte entità il tratto a tornanti della strada provinciale è interessato da eventi franosi». La strada provinciale 184 presenta delle problematiche note da tempo alla Provincia. «Auspico che il prima possibile si possa mettere fine ad una situazione estremamente rischiosa per i cittadini, sanganesi e non. Il tratto di strada in oggetto, come ribadito più volte, è soggetto al passaggio di coloro che utilizzano la 184 per recarsi a lavoro e non è tollerabile temere di transitare ogni volta in cui ci siano delle precipitazioni abbondanti», aggiunge Marco Sesia, consigliere comunale di Sangano. «Tutti coloro che, pur operando in ambito istituzionale e pur ricoprendo incarichi amministrativi nei Comuni interessati, hanno ridimensionato e minimizzato il problema nel corso degli anni – aggiunge Marco Rossato, consigliere di Villarbasse –dovrebbero farsi un esame di coscienza e chiarire per quanto tempo intendano ancora giocare con lʼincolumità dei cittadini. Ritengo che, dopo molte parole al vento, sia arrivato il momento di intervenire e di tenere fede alle promesse fatte in campagna elettorale da chi ha sfruttato i nostri territori per avere visibilità mediatica senza poi risolvere alcunché». Un'altra frana sulla strada provinciale: il centrosinistra torinese resta fermo Redazione «Solo un mese fa, rispondendo allʼennesima interpellanza sulla messa in sicurezza della strada provinciale 184, nel Torinese, lʼassessore Alberto Avetta aveva confermato il carattere prioritario dellʼintervento, attribuendo la responsabilità a questioni economiche e di rispetto del Patto di Stabilità. Archiviato questo aspetto, con lʼapprovazione del bilancio a fine aprile, ci saremmo aspettati lʼimmediata realizzazione dellʼintervento di messa in sicurezza, considerato che i lavori sono già stati appaltati», ha dichiarato Erica Botticelli, consigliere provinciale di Fratelli d'Italia e vicepresidente nazionale di Fare Ambiente. In seguito alle precipitazioni di questi giorni si è puntualmente manifestato uno scivolamento superficiale lungo la 184. «La situazione è in costante peggioramento, ogni volta in cui nell'area in oggetto si verificano «Completare subito la mappa del rischio amianto nelle scuole della Capitale» Redazione «La nuova proposta di legge regionale presentata da La Destra alla Pisana consentirà finalmente anche a Roma di ottenere maggiori e più efficaci strumenti di intervento per tutelare lʼambiente e la salute pubblica, a cominciare da quella dei bambini e dei giovani con un accurato controllo ed eventuali adeguate bonifiche degli edifici scolastici». Lo dichiarano in una nota congiunta Emiliano Corsi e Simona Bravaccini, candidati de La Destra al Consiglio comunale di Roma Capitale. «Lʼamianto è un killer non può continuare a nascondersi indisturbato tra le mura dagli edifici cittadini seminando pericolo e gravi malattie. È necessario intervenire finalmente con decisione, controllando ogni angolo della città, dal centro alla periferia, e scongiurarne finalmente la minaccia. I dati messi a disposizione dalle strutture competenti mostrano una situazione di notevole rischio in numerosi edifici della città, e purtroppo anche in molte scuole e asili nido capitolini. Uno scenario che appare ancora più grave constatando la preoccupante lentezza con cui si attivano i controlli e le successive bonifiche. Occorre subito completare – concludono Corsi e Bravaccini – quella mappa del rischio amianto voluta dalla commissione Sicurezza di Roma Capitale presieduta da Fabrizio Santori, che già aveva collaborato con il presidente Ezio Bonanni dellʼOsservatorio Nazionale Amianto per segnalare e bonificare la presenza di questo pericoloso minerale in diversi istituti scolastici. Sarà per noi un dovere continuare in Campidoglio un lavoro fondamentale per la salute di tutti i romani». Al Parco della Musica una serata ricordo dei cento anni di Vinicius de Moraes Giovanna Taormina Poeta, compositore, interprete, drammaturgo, Vinicius de Moraes ha incarnato lo spirito del Brasile. A cento anni dalla sua nascita, sabato 22 giugno, alle ore 21, la Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica di Roma ospiterà una serata in suo onore con molti ospiti. Da Rio arriverà Fafa de Belem, che proprio di Vinicius interpretò la celebre Samba em preludio insieme a Sergio Endrigo, di cui quest'anno si celebra un altro anniversario, gli ottant'anni dalla nascita. Il legame umano e professionale tra Vinicius ed Endrigo, che sfociò in alcuni brani raccolti nell'album La vita, amico, è l'arte dell'incontro, tra cui la celebre A Casa e la canzone-dedica Samba para Endrigo, verrà ricordato dalla figlia Claudia tra racconti, video e documenti d'archivio. Ad omaggiare il compositore, affiancati da un'orchestra diretta da Aidan Zammit (chitarra soli- sta: Michele Ascolese), saranno poi il cantautore Tony Bungaro, il chitarrista brasiliano Celso Fonseca, il cantante e pianista Jim Porto e la giovane e talentuosa interprete Carla Cocco. Non solo 7 musica. Orso Maria Guerrini reciterà alcune tra le sue più importanti poesie. I versi di Vinicius de Moraes sono molto conosciuti in Italia e alcuni di questi furono tradotti in italiano da Giuseppe Ungaretti, che conobbe il compositore nel '37, durante il suo soggiorno in Brasile. (Parte delle traduzioni di Ungaretti è oggi rintracciabile nel volume Traduzioni Poetiche di Ungaretti nei Meridiani Mondadori). Anche molte delle sue canzoni sono state tradotte. Ora Guerrini riproporrà tra duetti, assoli e intensi momenti strumentali, i brani più celebri tra cui Garota de Ipanema, A felicidade, Chega de saudade, Samba da beno, Agua de beber, So dano samba, ma anche composizioni tratte dallo storico disco La voglia, la pazzia, l'innocenza, l'allegria, realizzato trent'anni fa insieme a Toquinho, Ornella Vanoni e Sergio Bardotti, e Samba pra Vinicius, per lui scritta appositamente da Chico Buarque de Hollanda. Grande mostra a Torino sul “Cavaliere calabrese Mattia Preti” Antonella Ambrosioni In occasione del quarto Centenario della nascita dell'artista calabrese Mattia Preti, su iniziativa della Regione Calabria e del Comitato per le celebrazioni del IV Centenario della nascita di Mattia Preti presieduto da Vittorio Sgarbi, una grande mostra è allestita nelle Sale delle Arti della Reggia di Venaria fino al 15 settembre: “Il Cavalier calabrese Mattia Preti. Tra Caravaggio e Luca Giordano”. La mostra propone un'importante selezione di opere del pittore calabrese, uno dei maggiori esponenti dell'arte italiana del Seicento, nominato “Cavaliere di Malta” da papa Urbano VIII. L'evento apre in concomitanza con il Salone Internazionale del Libro di Torino, dove la Regione Calabria è ospite d'onore. Il percorso espositivo della mostra, ideato da ittorio Sgarbi e da Keith Sciberras,professore di Storia dell'Arte all'Università di Malta, si snoda attraverso oltre 40 capolavori provenienti da circa 25 prestigiose collezioni pubbliche e private, italiane, maltesi e inglesi, presentati insieme ad importanti dipinti di Caravaggio e Luca Giordano che documentano le fonti, le influenze e gli esiti dell'originale ricerca pittorica di Preti. La mostra è infatti aperta da una delle opere più note diCaravaggio: il “Riposo durante la fuga in Egitto”, proveniente dalla Galleria Doria Pamphilj di Roma, datata al 1595-1596. Quest'opera giovanile realizzata dal genio lombardo da Quotidiano della Fondazione di Alleanza Nazionale Editore SECOLO DʼITALIA SRL Fondatore Franz Turchi d’Italia Registrazione Tribunale di Roma N. 16225 del 23/2/76 Consiglio di Amministrazione Tommaso Foti (Presidente) Alberto Dello Strologo (Amministratore delegato) Alessio Butti Antonio Giordano Mario Landolfi Ugo Lisi poco arrivato a Roma, di straordinaria novità e qualità inventiva, contiene in nuce il “naturalismo” che tanta influenza avrà sulla pittura successiva. Direttore Politico Marcello De Angelis Vicedirettore Responsabile Girolamo Fragalà Redazione Via della Scrofa 39 - 00186 Roma tel. 06/68817503 mail: [email protected] Amministrazione Via della Scrofa 39 - 00186 Roma tel. 06/688171 mail: [email protected] Abbonamenti Via della Scrofa 39 - 00186 Roma tel. 06/68817503 mail: [email protected] La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250