Giornale di Brescia 23082013
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Giornale di Brescia 23082013
SPORT GIORNALE DI BRESCIA VENERDÌ 23 AGOSTO 2013 35 PRIMA CATEGORIA Ora è ufficiale: Bagnolo Mella resta senza derby Lumezzane in attacco nell’amichevole di ieri (dal sito del Chievoverona) Roberto Cortellini ex di Brescia, Lumezzane e FeralpiSalò LegaPro «Masaniello» Cortellini e un j’accuse contro il Palazzo In prima fila nella protesta sull’età media: «Un sistema che va contro la meritocrazia» BRESCIA Svincolati, la parola d’ordine è meritocrazia. Ad una settimana dall’assemblea delle società che ratificherà le nuove regole di LegaPro, monta la protesta dell’Aic e dei calciatori senza contratto, capitanati dal bresciano Roberto Cortellini, classe ’82, ex Lumezzane, Cesena, Modena e FeralpiSalò. Motivo del contendere la decisione della Federazione di introdurre l’età media in LegaPro (25 anni in Prima e 24 in Seconda) per i primi sessanta minuti di gioco. Le società sono libere di seguire o meno il regolamento, con la consapevolezza però che se non si adegueranno saranno costrette a rinunciare ai contributi federali. Ad una decina di giorni dall’inizio del campionato sono parecchi i giocatori over 25 che sono ancora in attesa di una chiamata (tra gli altri Calderoni, Rinaudo, Jeda e Bogdani). Uno di questi è proprio Roberto Cortellini: «Sono deluso e amareggiato - commenta il difensore trentunenne -, in LegaPro non esiste la meritocrazia. Non gioca chi lo merita, ma chi ha l’età giusta. Hanno deciso di tagliare fuori tutti i giocatori che non fanno parte di una determinata fascia d’età favorendo quelli più giovani. In questo modo però si fa un grosso errore, perché quasi tutti i ragazzini che in questo momento servono come il pane alle varie società, si troveranno a piedi tra qualche anno. Praticamente vengono illusi, perché in realtà non potranno diventare tutti professionisti. E dall’altra parte ci siamo noi, che abbiamo carriera alle spalle, ma che non siamo più cercati da nessuno e siamo costretti a scendere tra i dilet- tanti. Tutto ciò mi sembra francamente ridicolo». Terminata l’esperienza con la FeralpiSalò, Cortellini ha continuato ad allenarsi, ma non ha ancora trovato una sistemazione: «La cosa più assurda è che mi trovo a rispondere a chiamate di presidenti che mi offrono un contratto, a patto che nello stesso momento riescano a trovare un classe ’95 o ’96 che possa giocare insieme a me, in modo da non sballare l’età media della squadra in campo. Però la regola vale fino al sessantesimo minuto di gioco, poi ognuno fa quello che vuole. Una cosa assurda». Il 29 ci sarà l’assemblea che ratificherà le nuove regole: «In ogni caso sarà troppo tardi per noi svincolati - prosegue Cortellini - abbiamo provato a sensibilizzare i nostri colleghi e abbiamo avuto grandi risultati perché quasi tutti stanno dalla nostra parte. Si era parlato di scioperare alla prima giornata, ma noi non siamo d’accordo e credo non lo siano nemmeno i presidenti delle varie società, che sono comunque costretti ad adeguarsi alle regole». Una possibile soluzione ci sarebbe: «Sarebbe bastato ripartire i contributi della Legge Melandri in modo diverso: niente età media, ma incentivi in base alla posizione di classifica. In Prima Divisione, dove non ci saranno retrocessioni, sarebbe stato anche l’ideale per dare più appeal. Ai piani alti però non ci vogliono sentire. Il livello tecnico scenderà drasticamente, aumenterà la forbice tra Serie B e LegaPro. Un autogol clamoroso». Enrico Passerini BAGNOLO La provincia di Brescia perde uno dei derby dilettantistici più sentiti. L’uscita dei calendari di Prima ha infatti ufficializzato quanto già era stato annunciato: il trasferimento a Leno dell’Atletiko, che perde nella denominazione sociale anche il nome Bagnolo: nel paese bassaiolo resta quindi solo la storica Bagnolese. Sembra uno dei tanti mutamenti che nel calcio di provincia avvengono, ma è soprattutto la fine di otto anni di sfottò, sfide al vetriolo, battaglie intense e gare da quasi un migliaio di spettatori alla volta. Dalla fondazione dell’Atletiko, nel 2005, 18 derby-spettacolo per una contesa culminata nell’ultimo campionato di Seconda con un testa a testa per il primato risolto proprio a favore dei biancoazzurri di Tiberio Mondolo, capaci di imporsi con una giornata d’anticipo nonostante il 3-1 a sfavore di inizio aprile sembrasse avviare la fuga dei neroverdi verso il titolo. Del trasferimento a Leno si sapeva da tempo, ma non si pensava ad un distacco così netto da Bagnolo. I motivi? Probabilmente di natura economica e logistica, visto che già le giovanili giocavano lontano dal paese. La rivalità? Certamente resterà, così come è stato fin dall’inizio in questi lunghi otto anni. Ma non condividere più lo stesso campo, sicuramente, raffredderà l’entusiasmo e toglierà un po’ di quella magia che avvolgeva il calcio a Bagnolo Mella. f. ton. Lumezzane, è festa da terzo tempo a casa del Chievo L’amichevole si chiude 3-0 per i veronesi Il Lume guarda al probabile dopo-Baraye CHIEVO LUMEZZANE CHIEVO pt (4-4-2) Squizzi; Frey, Dainelli, Claiton, Dramè; Lazarevic, Radovanovic, Bentivoglio, Improta; Samassa, Stoian. CHIEVO st (4-4-2) Silvestri; Frey, Cesar, Claiton, Dramè; Acosty, Calello, Bentivoglio, Hetemaj; Pellissier, Inglese. CHIEVO tt (4-4-2) Puggioni; Sardo, Papp, Cesar; Pamic; Sestu, Radovanovic (16’ Calello), Rigoni, Hetemaj; Paloschi, Thereau (20’ Aldrovandi). Allenatore: Sannino. LUMEZZANE pt (3-4-1-2) Bason; Carlini, Mandelli, Guagnetti; Franchini, Gatto, Sevieri, Benedetti; Gabriel; Torregrossa, Ganz. LUMEZZANE st (3-4-1-2) Dalle Vedove; Carlini (20’Biondi), Mandelli (20’ Belotti), Guagnetti (20’ Monticone); Franchini (20’ Juninho), Gatto (20’ Meucci), Sevieri (20’ Maita), Benedetti (20’ Prevacini); Gabriel (10’ Braschi); Torregrossa (20’ Galuppini), Ganz (20’ Talato). LUMEZZANE tt (3-4-1-2) Dalle Vedove; Biondi, Belotti, Monticone; Juninho; Meucci, Maita, Prevacini; Baraye; Talato, Galuppini. Allenatore Marcolini. Reti pt 13’ Improta, 25’ Samassa; tt 11’ Théréau. VILLAFRANCA (VR) Un’amichevole all’insegna del terzo tempo. In tutti i sensi. Perché Sannino, padrone di casa con il Chievo vuole così: i test infrasettimanalisono ditre tempi da mezz’ora ciascuno. E poi perché il dopo partita, per l’allenatore del Lumezzane Marcolini eper il capitano Mandelli, è stato un happening: foto ricordo, applausi, autografi, sorrisi e abbracci con i loro ex tifosi, compagni e dirigenti. Ma Chievo-Lumezzane, amichevole propedeutica al primo impegno Basket Di Bella «prigioniero» di Montegranaro Per accasarsi a Brescia deve transare, intanto ha scritto una lettera ai tifosi della Sutor BRESCIA Fabio Di Bella e una prigione che solo da fuori può apparire dorata. È quella che lo lega alla Sutor Montegranaro con la quale è sotto contratto ancora per un anno (circa 100 mila euro l’ingaggio), vincolo che impedisce alla Centrale del latte di annunciarne l’acquisto. Fin che non ci sarà il comunicato della Sutor relativo alla rescissione del contratto, Brescia non potrà fare passi ufficiali. Di Bella prima di transare vuole, deve regolare vecchi conti. Anche a parole. E così ieri, mentre il suo procuratore Dario Santrolli dichiarava che «a meno di sorprese "Dibo" giocherà per Brescia con la Fabio Di Bella: Brescia lo aspetta quale c’è già un accordo di massima», il giocatore scriveva una lettera ai suoi (ex ormai?) tifosi che nei giorni scorsi l’avevano apertamente e aspramente criticato per «scarso impegno» relativo alla passata stagione. «Posso essere criticato come giocatore, ma non come uomo - ha scritto l’ex nazionale -. Nella scorsa stagione mi sono diminuito lo stipendio per permettere al club di sopravvivere, se come capitano a un certo punto ho deciso di fare un passo indietro (ha rifiutato la fascia, ndr) è stato perchè non me la sentivo più di assecondare la società (spesso in ritardo 3 0 con i pagamenti degli stipendi, ndr) in tutto e per tutto rimettendoci la faccia di fronti a compagni e ambiente». Intanto dopo cinque giorni di allenamenti in città, domenica la Centrale si trasferirà ad Angolo Terme per la prima settimana di ritiro che culminerà con l’amichevole, prima uscita ufficiale, di venerdì 30 agosto a Pisogne contro i locali di Dnc. Dall’ 1 settembre la Leonessa sarà poi in ritiro per un’altra settimana a Ponte di Legno dove soggiornerà al Grand Hotel Excelsior e si allenerà nel palazzetto dalignese. Ad accogliere e seguire i biancoazzurri sarà il Centro Profes- dicampionato con il Parma per i veronesi e tappa di avvicinamento per i rossoblù all’esordio dell’1 settembre contro la Pro Vercelli, è stato altro rispetto al colore e alle note curiose. A livello di cronaca, è stato un 3-0 per i veronesi. Le somme per il Lumezzane? Non semplicissime datirare in una partita dall’anomala formula e da carte abbondantemente mischiate. Di certo, il Chievo ha schierato tutti i suoi calibri, uno dei quali, Thereau, è puntualmente andato a segno sigillando il risultato nel terzo tempo mentre nella prima mini frazione erano stati Improta e Samassa a sbloccare e raddoppiare. Marcolini ha proposto una volta di più una squadra schierata con il 3-4-1-2 nel quale ha approfittato per esempio per mettere alla prova il brasiliano Gabriel nel ruolo di trequartista.Ogniprova diventa fondamentale alla luce di un mercato che da un momento all’altro potrebbe portar via Yves Baraye. Il quale potrebbe essere acquistato dal Chievo stesso per poi essere girato in serie B.Nel dopo gara di Villafranca, summitdi mercato tra Marcolini, il diesse Botturi ed il presidente Cavagna per capire cosa può mancare ancoraa questo Lume.Magari un centrocampista: numericamente in mezzo l’allenatore ha gli uomini contati. Intanto i giovani Mamone e Peli dovrebbero essere girati alla Caravaggese di serie D. r. s. sionale Giuseppe Zanardelli. In prima fila nell’organizzazione di questo ritiro l’assessore allo sport provinciale Fabio Mandelli: «Siamo entusiasti di questa opportunità che offriamo alla Centrale del Latte Basket Brescia Leonessa con il coinvolgimento delle professionalità operanti nel C.F.P. Zanardelli e la squisita disponibilità del Comune di Ponte di Legno. La sinergia di Enti diversi non può che essere la carta vincente per creare opportunità di valorizzazione del sistema turistico di Ponte Legno». Soddisfatta dell’accordo e della sistemazione anche la presidente del Basket Brescia Leonessa Graziella Bragaglio: «Per noi è un’ottima opportunità, a Ponte di Legno sono certa che troveremo tutto ciò che ci serve per amalgamarci al meglio». c.t.