Anteprima del n. 287 / 2010 - AIDI Associazione Italiana di

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Anteprima del n. 287 / 2010 - AIDI Associazione Italiana di
LA PRIMA RIVISTA ITALIANA DELLA LUCE
FONDATA DA AIDI NEL 1962
Direttore Silvano Oldani
Anteprima del numero 287
(gennaio-marzo 2010)
“Torino, l’arte contemporanea e il barocco a cielo aperto. Venite a visitarli”. L’incontro e l’intervista
esclusiva di LUCE al Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, di Silvano Oldani e Mauro Bozzola
L’incontro con il Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, era stato concordato a Palazzo di Città, sede del
Municipio che si affaccia sulla elegante piazza omonima. Abbiamo percorso quest'ultima ammirando sopra di noi
il “Tappeto volante” di luci, la splendida opera di Daniel Buren. L’artista francese, Leone d’Oro alla Biennale di
Venezia del 1986, mostre al Guggenheim di NY e al Centre Pompidou di Parigi, ha teso al di sopra della piazza
un centinaio di cavi d’acciaio perfettamente accostati e paralleli tra loro, con appese piccole lanterne cubiche dai
colori primari, che formano una grande scacchiera prima bianca e rossa, poi bianca e blu, creando l’effetto
spaziale di un grande tappeto di luce geometrico sospeso sopra le teste dei passanti.
Luce che si fa vedere, luce che fa vedere. Il “Ganzfeld” di Francesco Murano, di Jacqueline Ceresoli
Murano, architetto, designer, professore del Politecnico di Milano, appassionato di composizione architettonica, di
luce, di teatro, ha realizzato impianti ed installazioni Light Art in spazi pubblici e privati. Le sue opere mettono in
evidenza la differenza tra la “luce che fa vedere” e la “luce che si fa vedere”. Nel 2005 ha pubblicato “La storia
della luministica dal mondo classico al nuovo millennio”. Da tempo si sta dedicando allo studio del “Gandfeld” ,
termine con cui si indica una particolare situazione percettiva nella quale non è possibile cogliere limiti e
dimensioni dello spazio fisico che si sta osservando.
LUCE, con l’intervista a Francesco Murano, a cura della storica e critica d’arte Jacqueline Ceresoli, si pone
l'obiettivo di indagare l'aspetto luministico e scenografico della città contemporanea, come eredità dell'epoca
barocca.
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LA PRIMA RIVISTA ITALIANA DELLA LUCE
FONDATA DA AIDI NEL 1962
Il ruolo del Design e della Luce nei processi innovativi. Intervista ad Alberto Seassaro, di Mauro Bozzola
Nel viaggio di approfondimento tra qualità formativa e mondo delle imprese, che da alcuni mesi LUCE ha deciso
di percorrere nel mondo dell’Università italiana, in cui l’insegnamento della disciplina illuminotecnica ha un
valore consolidato, abbiamo voluto affrontare anche il tema del rapporto che intercorre tra innovazione e il
contributo che in tal senso può dare il mondo accademico. Abbiamo incontrato Alberto Seassaro, Preside della
Facoltà di Design del Politecnico di Milano e Direttore del Master in Lighting Design, che attraverso una raffinata
analisi critica, ci invita a riflettere sul legame che intercorre tra innovazione e progresso, tra università e mondo
economico e sociale.
La luce svela lo splendore cromatico delle vetrate del Duomo di Milano, di Gianni Ravelli
Quando la luce non si sovrappone ai monumenti e alle città può lasciare in eredità qualcosa di stabile. Il
patrimonio artistico di Milano e dell’Italia è infatti già così prezioso e scenografico che ha bisogno di essere
mostrato nelle migliori condizioni di luce. Quella luce che svela la teatralità della città, che si trasforma in un
immenso palcoscenico, in cui strade e palazzi, piazze e parchi sono meravigliosi fondali per tutti noi, che siamo,
insieme, attori e spettatori di quello che è il più grande spettacolo di tutti i tempi, la città contemporanea. Un
percorso di luce nel capoluogo lombardo che Gianni Ravelli, autore con Paolo Castagna dell’illuminazione delle
vetrate del Duomo, in occasione della prima edizione di LED, racconta su queste pagine per LUCE.
A Londra due marchi storici del design italiano, di Lorella Primavera
Un’intesa importante del design Made in Italy quella tra Flos e Moroso, che hanno deciso di affiancarsi per una
sinergia strategica tra arredo e luce, pur rimanendo due identità industriali ben distinte. Due marchi storici
rinnovano la partnership a Londra, con lo showroom al 7 - 15 di Rosebery Avenue: seicento metri quadrati su due
livelli realizzati su concept di Patricia Urquiola, grande nome del design internazionale. Un intreccio di tubialbero ricurvi, una mangrovia in alluminio verniciato bianco definisce e scandisce le zone dello showroom,
“intrappolando” i bellissimi pezzi delle due famose aziende italiane Nel candore totale dello spazio, lampade e
arredi diventano protagonisti di grande suggestione scenica, interpreti di una casa ideale fatta di luce e volumi
scultorei. Sulla scia del concept di Urquiola il progetto di luce, sviluppato da Helena De Lacerda, esalta e
conferma la scelta stilistica e si dispiega su due livelli di lettura e fruizione…
Rencontres de la Lumière. Un dibattito sui temi della pubblica illuminazione a Lione, di Elettra Bordonaro e
Francesco Marelli
Non è difficile affermare che la città di Lione, nel mese di dicembre sia uno tra i luoghi più interessanti per
l’illuminazione artistica degli spazi urbani. La famosa “Fête des Lumières” è probabilmente a livello
internazionale il festival di maggiore importanza dedicato all’illuminazione. L’ultima edizione ha rivelato
l'ambizione di creare una città “incantevole”, un luogo dove vivere, soggiornare e costruire il futuro. Un
mirabolante spettacolo luminoso con quattro milioni di visitatori in una città di 1,2 milioni di abitanti… Negli
stessi giorni il convegno “Rencontres de la Lumière”, organizzato da LUCI in collaborazione con l’INSA di Lione
con progettisti internazionali che si sono confrontati sui temi della pubblica illuminazione. Per ora i loro nomi:
Anotine Bouchet e Michel Bouit, Rong Haolei, Jens Jacob Bierring, Margherita Süss, Horacio Valencia, Tim
Edensor, Steve Millington, Chanyaporn Chuntamara, Michael Moradiellos e Juan José Garcia.
Luci italiane per la Torre dell’Orologio di Domabahçe a Istanbul, di Corrado Terzi
La Torre dell’Orologio di Dolmabahçe è stata costruita nell’ultimo decennio dell’Ottocento per il Sultano
Abdülhamid II dall’architetto di corte Sarkis Balyan, a metà strada fra la Moschea di Domabahçe e la Porta
Imperiale che dà accesso al palazzo vero e proprio.
L’illuminazione della Torre dell’Orologio di Dolmabahçe, Dolmabahçe Saat Kulesi, è il primo di tre interventi
pilota che il Ministero dello Sviluppo Economico ha finanziato nella capitale turca per avviare un più stretto
rapporto di collaborazione nel settore dei beni culturali fra Italia e Turchia in particolare per il restauro e
l’illuminazione architettonica.
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LA PRIMA RIVISTA ITALIANA DELLA LUCE
FONDATA DA AIDI NEL 1962
Per quanto riguarda la promozione del lighting design italiano e delle nostre aziende produttrici di apparecchi, lo
Studio Annunziata & Terzi è stato incaricato di coordinare gli aspetti scientifici e progettuali del programma
Italian Lighting Design for Istanbul organizzato dall’ICE di Roma e di Istanbul, in accordo con le autorità turche e
nell’ambito delle iniziative di Istanbul 2010 – European Capital of Culture.
Fluxus, una scultura in vetro e luce, sospesa, fluttuante e lieve, di Silvano Oldani
L’azienda Andromeda nasce a Murano nel 1972. Parte dalla fornace di Calle Miotti in un ambiente che affonda le
radici nel passato, prendono vita le idee del futuro, con una attività artigianale dedicata all'illuminazione classica
veneziana, con la collaborazione di raffinati maestri vetrai. Negli anni Ottanta con le richieste di illuminazione su
misura per clienti di fama internazionale, l’azienda si specializza sempre più verso una produzione di nicchia. . Da
questa esperienza si avvicinerà sempre più al mercato del design contemporaneo. L’azienda rinnova l’offerta
produttiva collaborando con architetti e designer di fama internazionale come Philippe Starck, Karim Rashid e
Tobia Scarpa, che firmano collezioni o si rivolgono all’azienda veneziana per realizzare progetti personalizzati,
esclusivi, recuperando il cuore artigianale del design italiano.
Il Velario luminoso Cattedrale di San Lorenzo ad Alba, di Massimiliano Valdinoci
La proposta progettuale, finalizzata all’adeguamento della Cattedrale di San Lorenzo alle acquisizioni dell’ultima
riforma liturgica, è quella vincitrice di un concorso in due fasi, che la Diocesi di Alba ha indetto alcuni anni fa.
Essa è stata sviluppata sulla base di due principali considerazioni di ordine architettonico: la prima si fonda
sull’importanza del vecchio coro rialzato, fondale scenico che catalizza l’attenzione e allude efficacemente al
“luogo del Padre”, meta cui la mensa dell’altare-Corpo di Cristo rinvia; la seconda sulla particolare connotazione
architettonica della decorazione pittorica stesa sulle superfici interne, che con l’alternanza di fasce orizzontali
sembra quasi voler sottolineare il ruolo strutturale di archi e pilastri, e con la delicata trama di motivi geometrici e
floreali che fodera il basamento di pareti e piedritti allude invece a preziosi tessuti bordati di passamanerie, e
richiama l’antica tradizione delle architetture “vestite”, riccamente adornate per la liturgia dei giorni di festa…
Lione, l’illuminata. La città trasformata in un grande teatro luminoso per incontri unici, eventi inediti,
momenti di magia e di complicità tra spettatori ed artisti, di Miriam Petretti
La Fête des Lumières nasce circa 150 anni fa. Nel 1850, le autorità lionesi bandiscono un concorso per la
realizzazione di una statua della Vergine Maria da collocare quale simbolo religioso sulla collina di Fourvière. Lo
scultore Fabisch si aggiudica il concorso e l’inaugurazione della statua è fissata per l’8 settembre 1852. Nel mese
di agosto di quell’anno, il fiume Saona straripa inondando il cantiere nel quale la statua è conservata; le autorità
posticipano quindi l’inaugurazione alla festa dell’Immacolata Concezione. La sera dell’8 dicembre, le difficili
condizioni meteorologiche minacciano nuovamente la cerimonia, ma non scoraggiano gli abitanti che
spontaneamente accendono delle candele alle finestre e scendono in strada intonando cantici. Da quel gesto trae
origine la moderna Festa delle Luci, un evento artistico internazionale…
Fondamenti didattici di Design della Luce, di Maurizio Rossi
Sin dai tempi della Bauhaus, nella ricerca sul Design, è stata di notevole importanza la sperimentazione nella
didattica del Design. Nell’ambito della formazione per il Design, il Basic Design è una materia fondamentale che
ha lo scopo di porre in relazione tra loro gli aspetti formali, espressivi, tecnologici e scientifici che concorrono alla
formazione del corpo di idee che stanno alla base della disciplina di progettazione dei prodotti, degli spazi e della
comunicazione. In questo saggio e nei due che seguiranno sui prossimi numeri di LUCE, l’autore illustrerà una
proposta di fondamenti didattici, teorico-pratici, sul Design dell’illuminazione e del prodotto di illuminazione,
identificati dall’autore con il nome di Basic Light Design (BLD) per porre in evidenzia il rapporto metodologicosperimentale con la didattica analogo al Basic Design.
“Luces. Light Art from Italy”, la creatività italiana a Luminale 2010, di Francesca Sgrazzuttii
In occasione del Festival della luce “Luminale” di Francoforte, l’evento artistico che si tiene in concomitanza alla
fiera Light+Building, è in programma, dal 9 al 16 aprile 2010, la mostra “Luces. Light Art from Italy”.
Curata da Gisella Gellini - che da anni si occupa a livello internazionale di Light Art - proporrà nella prestigiosa
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LA PRIMA RIVISTA ITALIANA DELLA LUCE
FONDATA DA AIDI NEL 1962
location del Museo Archeologico, nel centro storico della città, una decina di opere inedite, site-specific,
realizzate da un gruppo rappresentativo di artisti italiani della luce. L’intento è quello di valorizzare e far
conoscere a un pubblico internazionale le valenze espressive artistiche dell’illuminazione, ambito – tra i principali
della rassegna Light+Building – che rappresenta una delle eccellenze del design italiano e che vede il nostro Paese
ai primi posti per numero di presenze, annoverando i migliori brand italiani della luce.
Gli artisti invitati sono Nino Alfieri, Marco Brianza, Paolo Calafiore, Livia Cannella, Nicola Evangelisti,
Donatella Schilirò, Gianpietro Grossi, Pietro Pirelli, Francesco Murano, Johannes Pfeiffer e Richi Ferrero.
Illuminazione scenografica degli Atri di Palazzo Reale a Milano, di Stefano Rosset e Gianluca Casorati
Palazzo Reale è stata sede del governo della città di Milano nel basso medioevo, centro politico con l'avvento
delle signorie dei Torriani, Visconti e Sforza, e poi teatro di vita di corte con la grande trasformazione neoclassica
attuata dal Piermarini... Distrutta dai bombardamenti del 1943, la reggia di Milano, dopo il grande progetto di
recupero e al restauro, ritrova la centralità del proprio ruolo nella vita culturale dei milanesi. Nell’ambito dei
lavori di restauro del Palazzo Reale, A2A è stata incaricata dal Comune di Milano di progettare e seguire la
realizzazione del nuovo impianto d’illuminazione scenografica degli Atri del Palazzo.
I vincitori della II edizione del Concorso di Idee AIDI. A Francoforte la premiazione dei finalisti in
occasione di Light + Building
La seconda edizione del Concorso di Idee AIDI, si è conclusa con la proclamazione del progetto vincitore “Twist”
di Francesco Guastella e Saara Sofia Ingeborg Jaatinen e dell’assegnazione delle due menzioni speciali, assegnate
rispettivamente a “Lampione girasole” di Enrico Cigolotti e Marcello Concari e a “Zen purezza formale” di Diego
Brognara, Matteo Facciolla e Emanuele Ferrari. I finalisti provengono dal Politecnico di Milano. Il “Concorso di
Idee AIDI” è stato istituito nel 2008 in collaborazione con le Società Cariboni Lite & Fivep Lite, del Gruppo
Cariboni, attraverso un rapporto di sponsorizzazione esclusiva per tre anni…
E poi news, eventi, focus aziende…
(A cura di LUCE e Newsletter AIDI)
Direzione e redazione Via Monte Rosa, 96 – 20149 Milano
[email protected] – www.aidiluce.it
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