[varese - 38] tabloid/legnano/legnano_01 12/09

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[varese - 38] tabloid/legnano/legnano_01 12/09
38
LEGNANO
VENERDÌ
12
SETTEMBRE
2014
OPPORTUNITA’ PER I GIOVANI
LEGNANO
LEGNANESE
Expo e lavoro: interviene l’assessore regionale Rossi
Antonio Rossi, assessore allo Sport e ai Giovani in Regione Lombardia, interverrà oggi
alle 18 al convegno "Cultura, Eventi ed
Expo: opportunità di lavoro per i giovani del
territorio?". L’evento si svolge nell'ambito
della manifestazione "Notti di stelle in città"
promossa dal consigliere regionale Marco
Tizzoni, esponente di "Gente di Rho", nel
cortile dietro il municipio in via De Amicis.
Cene e film con ingresso gratuito.
Bullismo a scuola, c’è chi dice no
Tre ex studenti del Bernocchi fondano un’associazione per aiutare le vittime a difendersi e denunciare
LA NOTA
Inizia l’anno didattico
Gli auguri di Silvestri
LEGNANO - «Potrei soffermarmi ampiamente sulle difficoltà che da sempre affliggono la scuola, ripetendo concetti, a dir la verità, decisamente scontati, pur nella loro drammaticità. Vorrei invece, coerentemente con il mio modo di essere inguaribilmente ottimista, provare a condividere un segnale
di speranza». Inizia così il messaggio che l’assessore alle Attività Educative, Umberto Silvestri (nella foto Archivio), a nome dell’intera amministrazione comunale di Legnano, ha voluto rivolgere attraverso una lettera aperta a studenti, genitori, personale, docenti e dirigenti, e a tutte le figure che si
apprestano a cominciare il nuovo anno scolastico
(compresi Consigli di istituto, Comitati genitori, Comitati di gestione degli asili nido, scuole Paritarie,
volontari del Piedibus e della Commissione mensa, dipendenti dell'Ufficio Istruzione, operatori della Cooperativa Stripes e della Pellegrini spa). Un
messaggio di auguri di buon lavoro in un momento in cui si riparla di riforma del mondo della scuola. «Colgo costantemente da qualche mese - sottolinea Silvestri - l'indicazione che la scuola sia finalmente una priorità assoluta per il nostro Governo.
E lo è anche per noi amministratori legnanesi. La
disponibilità economica concessaci dallo Stato ci
consentirà di riqualificare parte del nostro patrimonio edilizio scolastico e anche nel nostro bilancio
cittadino le importanti cifre che abbiamo stanziato
in questa direzione miglioreranno notevolmente il
livello di accoglienza e di funzionalità che i nostri
studenti si meritano. Durante i miei incontri a scuola vedo insegnanti motivati, genitori attenti, personale impegnato». «Come lo scorso anno - conclude l’assessorte - se sapremo virtuosamente unire
passione, spirito di squadra e ingegno, potremo
far trascorrere ai nostri studenti, grandi e piccoli,
un altro anno sereno e proficuo, come è nel loro
diritto».
LEGNANO - Una battuta di cattivo gusto, una risata che mette
in imbarazzo davanti a tutti, o
quella voglia di scherzare sempre sugli stessi difetti che hanno
certi compagni un po’ troppo
spavaldi: a scuola il confine tra
lo scherzo un po’ pesante e il bullismo a volte è sottile. Lo sanno
bene Vincenzo Vetere, Lorenzo Colombo e Daniele Tubisco,
rispettivamente diciannove, diciotto e diciassette anni, studenti
ed ex studenti dell’istituto Bernocchi di Legnano, ragazzi come tanti altri che però, dell’esperienza subita loro malgrado, hanno deciso di fare un punto di partenza per aiutare gli altri. Per
questo motivo i tre si stanno dando da fare per costituire quella
che hanno deciso di chiamare
A.C.B.S., ovvero Associazione
Contro il Bullismo Scolastico
(e sperano possa presto meritare
il titolo di onlus) per aiutare altre
vittime di bullismo a venirne fuori e a denunciare i propri "aguzzini". «Per un ragazzo è più facile
raccontarsi a chi c’è passato prima di lui e sa cosa vuol dire essere presi di mira senza tregua dai
compagni di classe. Andare a
scuola - racconta Vincenzo, 19
anni, diplomatosi l’anno scorso
all’Itis Bernocchi e in cerca del-
L’ingresso dell’Istituto Bernocchi in via Diaz: le vittime di casi di
bullismo hanno ora un aiuto concreto su cui contare (Pubblifoto)
la prima occupazione - diventa
un tormento e alla fine ti convinci che i difetti che ti attribuiscono sono reali. Io ad un certo punto ho trovato il coraggio di parlarne con i miei insegnanti e così
sono stato aiutato dalla psicologa della scuola».
Una storia che si è conclusa in
modo positivo, quella di Vincenzo, e che può evolversi ancora
meglio se, come i tre amici sperano, riuscirà a raccontare davanti
ad altri studenti.
Fra i progetti futuri del gruppo,
che è già in cerca di nuove ade-
sioni, ci sono incontri alle scuole
medie e superiori di Legnano
per sensibilizzare al fenomeno
che pare sempre più di attualità e
che si pone al limite di comportamenti sanzionabili con il codice
penale. Non si scherza insomma.
Sogno dei ragazzi della neonata
A.C.B.S. è anche la possibilità
di ottenere qualche locale nella
scuola di via Diaz in modo da
avere un punto fisso di ritrovo.
«Ben venga un’iniziativa che lotta contro un problema così grave» ha commentato la preside
dell’istutuo Rosamaria Codazzi: «La mia disponibilità ad aiutarli è massima; ora mi riservo di
valutare bene in che modo in base alle risorse della scuola. E’
chiaro che un problema così
complesso, per essere affrontato
in modo appropriato avrà poi bisogno anche della collaborazione di esperti psicologi, dai quali
spero i ragazzi accetteranno di
farsi affiancare».
L’importante è comunque partire e c’è da scommettere che il
progetto susciterà l’interesse da
tutte le componenti scolastiche.
Non solo del Bernocchi che è ormai uno dei più importanti istituti superiori dell’Alto Milanese.
Sofia Rossi
Stasera la decima edizione dell’ormai tradizionale gara podistica. Strade chiuse dalle 20 alle 23
Passa la Legnano Night Run, stop alle auto
LEGNANO - Tutto pronto per la festa
con la Legnano Night Run la cui decima
edizione si svolgerà stasera nella zona
centrale che vedrà i podisti padroni assoluti delle strade al posto delle auto.
Il programma prevede alle 20 il ritrovo in
piazza San Magno. Alle 20.45, in Largo
Tosi, il via della gara Junior riservata ai
ragazzi sino ai 12 anni lungo un percorso
di 1 chilometro; alle 21.30 sarà il turno
della Legnano Night Run riservata agli
adulti, 7,5 km distribuiti in due giri che
seguiranno percorsi diversi. Il primo interesserà via Musazzi, Piazza IV Novembre, via Pontida, corso Garibaldi, via della Vittoria, via De Gasperi, Corso Italia,
Piazza Monumento, Corso Italia, via Verdi, via Crispi e ritorno su largo Tosi. Il se-
condo toccherà via Gilardelli, Piazza Carroccio, via Guerciotti, viale Gorizia, Corso Magenta, via Solferino, via Alberto da
Giussano, via Lega, via Giolitti, Corso Italia, Piazza Monumento, Corso Italia, Via
Micca, via Calatafimi, corso Garibaldi,
via della Vittoria, via De Gasperi, via del
Gigante, corso Garibaldi, via Pontida, via
Musazzi, Piazza IV Novembre e arrivo in
largo Tosi. L’iscrizione costa 15 euro (gratis per i ragazzi sino a 12 anni e gli over
70): sarà possibile iscriversi anche oggi
dalle 18 alle 19.30 nel cortile di Palazzo
Malinverni. Per la cronaca, gli organizzatori stimano che i partenti stavolta saranno circa 2.500. Per consentire lo svolgimento della manifestazione le strade del
centro saranno chiuse dalle 20 alle 23.
Un’immagine della corsa dello scorso anno (Pubblifoto)
Dopo l’ospedale pazienti monitorati con lo smart-phone
LEGNANO - Da un lato la professionalità dei
medici e degli infermieri, dall’altro la tecnologia,
che funge ormai da irrinunciabile supporto alla loro attività. Questo è l’abbinamento che caratterizza il servizio dell’Ambulatorio e Call-center di
Continuità Assistenziale, che è parte integrante
del Dipartimento di Area Medica dell’Azienda
Ospedaliera e che è stato presentato l’altro giorno
ai medici di medicina generale dell’Aml (Associazione Medici Legnano). In cattedra, il professore
Antonino Mazzone, che dirige il Dipartimento e
guida anche il reparto legnanese di Medicina, affiancato dai suoi collaboratori: il dottor Ilario Stefani (responsabile del servizio) la dottoressa Alba
Sciascera, Cristina Armiri e Monica Tajè (infermiere di riferimento). Relatori per l’associazione
medici Legnano, il presidente, Cornelio Turri, e
Claudio Restelli, medico di Cerro Maggiore. Rivolto ai pazienti cosiddetti “fragili”, ossia anziani
e portatori di varie patologie e di fattori di rischio,
il servizio si configura come un trait-d’union tra il
periodo di degenza ospedaliera e i primi trenta
giorni di rientro nell’ambiente domestico, che sono generalmente i più critici: a questi pazienti viene infatti offerta un’assistenza, in affiancamento a
quella del loro medico di famiglia e al servizio di
assistenza domiciliare fornito dall’Asl, anche il
supporto dello specialista ospedaliero attraverso
un call-center e un ambulatorio appositamente dedicati. Sempre nell’ottica di questa filosofia, è stato attivato anche un Progetto denominato P.O.n.
Te (Progetto Ospedale nel Territorio), che altro
non è che un servizio di telemedicina: restando fra
le proprie mura domestiche, il paziente impedito a
recarsi in ambulatorio per via delle sue condizioni
fisiche, viene monitorato a distanza attraverso
uno speciale kit che gli viene fornito direttamente
dall’ospedale (e che è predisposto per misurare
pressione arteriosa, saturazione ossi-emoglobinica, frequenza cardiaca, peso corporeo ed ecocardiogramma). I dati rilevati raggiungono per via telematica (grazie allo Smart-Phone che i pazienti
hanno in dotazione) alla centrale di ascolto collocata appunto nell’Ambulatorio e Call-Center di
Continuità Assistenziale dell’ospedale di Legnano, dove i medici specialisti li ricevono e li interpretano, provvedendo poi a comunicare al medico
di famiglia la presenza di eventuali anomalie. Attivo da circa 6 mesi, il servizio ha finora preso in
carica 10 pazienti fragili poli-patologici (il più giovane ha 65 e il più vecchio supera il secolo di vita), con una rilevazione complessiva di oltre 5500
parametri fisiologici. «Questo sistema - ha spiegato Mazzone (che ne è anche l’inventore) ai soci
dell’Aml - sta già dimostrato la propria efficacia:
il numero delle riammissioni ospedaliere si è infatti ridotto, si è instaurata una maggiore condivisione dei piani di assistenza tra ospedale e famiglie e
si è potenziato il dialogo con i medici di medicina
generale. Il tutto nell’ottica di un’integrazione
ospedale-territorio che costituisce uno dei nostri
obiettivi prioritari».
Cristina Masetti
Mazzone a la sua equipe insieme al partecipanti alla
presentazione del progetto all’Associazione Medici
(foto Redazione)