3B-3C primaria Roveleto. Wall è in viaggio alla scoperta dei solidi

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3B-3C primaria Roveleto. Wall è in viaggio alla scoperta dei solidi
Schema di sceneggiatura
DOCENTE/I
TITOLO UNITA’ DIDATTICA (termine generico per indicare un’attività
didattica omogenea e congruente, a scelta dei docenti può trattarsi di
una singola unità, di più unità, di un modulo)
DISCIPLINE COINVOLTE
CLASSE
Magnani Sonia
“Wall.e in viaggio alla scoperta dei solidi”.
Matematica, Tecnologia, Motoria, Arte e Immagine, Scienze.
3B, 3C.
ND: riempire le caselle dove si ritiene essenziale il riferimento
SEQUENZE
DESCRIZIONE SINTETICA
ATTIVITA’ DIDATTICA
ATTIVITÀ
DEL DOCENTE
ATTIVITÀ DELLA
CLASSE/DEI GRUPPI/DEI
SINGOLI STUDENTI
TECNOLOGIE
IMPIEGATE E
FUNZIONI
HARDWARE. SOFTWARE,
AGGREGATORE
1.
Presentazione di Wall.e,
protagonista
dello
sfondo integratore.
Visione dell’inizio del
filmato “Wall.e” Disney
Pixar
(10minuti)
e
introduzione
del
percorso con domande
stimolo.
Discussione di classe con domande
stimolo:
-dove si trova Wall.e?
-Qual è il suo compito?
-Quali caratteristiche ricordano un
essere naturale umano, quali uno
artificiale?
-Cosa conosce del pianeta Terra?
-Come impara? (con programma
pre istallato/per imitazione/…).
-Da cosa è incuriosito?
Attività di classe
Lim
come
schermo-video,
come pagina.
EVENTUALI LINK UTILIZZATI (NEL
CASO DI APP VA BENE ANCHE IL
LINK A ITUNES)
ASSET
(FILE/MATERIALI
UTILIZZATI O
OTTENUTI)
NOME DEL FILE, FORMATO
SPAZI/AMBIENTI
IPUFF, MONDRIAN, LAB.
DIRE FARE PENSARE .
BIBLIOTECA OSVALDO,
SALA DELLE COLONNE,
LAB. GALILEIANA,
BIBLIOTECA LA STANZA
DEGLI AQUILONI,
JONATHAN….
Film versione dvd:
“Wall.e” Disney Pixar.
Classe.
Cartellone con disegni.
Classe.
-Cosa vi piacerebbe far conoscere a
Wall.e?
Risposte annotate su schermo lim.
2.
Wall.e trova un pallone
da calcio.
Conoscere le figure
solide a partire da un
icoesaedro
troncato
realizzato
con
cartoncino, produrre un
disegno del pallone da
-Mostra un pallone da calcio e
chiede se ha a che fare con la
geometria.
-Chiede se lo saprebbero
riprodurre e propone la sfida.
-Propone di incollare i disegni dei
bambini su un cartellone.
Attività individuale.
calcio come copia dal
vero.
3.
Come Wall.e andiamo a
caccia di… solidi a
scuola: alla ricerca di
solidi
naturali
ed
artificiali.
A
seguito
di
un
brainstorming di classe
gruppi di bambini escono
dalla
classe
e
si
avventurano a ricercare
e fotografare oggetti che
ricordano figure solide.
Allestimento del “rifugio
di Wall.e” con scatole di
varie forme portate da
casa.
Ciascun bambino sceglie
una scatola disegna e
incolla uno smile su ogni
faccia, poi pianifica e
conta gli smiles/FACCE.
-Propone una attività di
brainstorming sui Solidi: dove li
incontriamo in natura e/o negli
ambienti di vita quotidiani e quali
sono i sinonimi (angoloidi, poliedri,
volumi).
- L’insegnante in compresenza
accompagna i bambini in un tour
della scuola e chiede di individuare
e fotografare quegli oggetti
incontrati che potrebbero essere
classificati come solidi.
- Visita al rifugio di Wall.e di classe:
ogni alunno sceglie e prende una
scatola.
(L’emporio è costituito da scatole
portate da casa dagli alunni).
- Invita a preparare/disegnare
delle FACCINE ed a incollare uno
smile su ogni faccia della scatola.
-Invita ad aprire le scatole con le
forbici e a procedere con la
pianificazione.
Si contano gli smile e si sottolinea
la ricorsività del numero 6 nei
parallelepipedi.
Attività a piccoli gruppi.
Attività individuale.
Scatole di cartone.
Classe.
Attività
gruppo/individuale.
Fogli con le impronte.
Classe.
Mappa concettuale.
Classe.
4.
Gli alunni utilizzano le
scatole del “rifugio di
Wall.e” per lasciare
impronte con la tempera
su fogli bianchi.
Supervisiona il lavoro degli alunni.
5.
Pianificazione dei solidi e
confronto delle figure
piane ottenute.
Wall.e con l’aiuto di un
amico
conosce
e
capisce…
Ritaglio delle impronte
ed osservazione. Stesura
- Evidenzia insieme ai bambini le
caratteristiche comuni e le
differenze.
-Media la condivisione delle
caratteristiche che consentono una
classificazione predisponendo una
mappa concettuale.
6.
di
Ad un’attività a gruppi
segue
confronto
collettivo.
Lim
come
schermo video
Ipad insegnante.
Popplet
7.
delle caratteristiche che
consentono
una
classificazione: rotolano
(non
poliedri)
/non
rotolano (poliedri).
Wall.e vede bolle di
sapone
e
vuole
riprodurle, ma non sa
quali
strumenti
utilizzare.
Esperimento scientifico:
Le bolle di sapone
esistono solo rotonde
perché gli sparabolle
hanno
tutti
forma
rotonda?
Ingredienti.
Fare bolle di sapone con
sparabolle:
forme
triangolari, quadrate e
rettangolari.
Sparabolle con piramidi,
parallelepipedi e cubi.
Costruire sparabolle con
cannucce (gli SPIGOLI).
Esperimento
L’insegnante chiede agli alunni
quali siano gli ingredienti per poter
realizzare le bolle di sapone;
- mostra che con la sola acqua le
bolle non volano e durano poco,
solo con il sapone le bolle si
formano, ma cadono subito per
terra, perché il sapone è un liquido
pesante e non riesce a volare;
- si mescola acqua e sapone
(soluzione);
- introduce il terzo elemento per la
produzione delle bolle di sapone:
l’aria, il soffio;
- prova diversi strumenti di ferro e
la forma delle bolle non cambia: è
sempre rotonda;
- l’insegnante richiama l’esperienza
personale degli studenti e chiede
loro se le bolle esistano solo di
forma rotonda oppure se qualche
volta le hanno viste anche di altre
forme (definizione dell’ipotesi);
- filma gli interventi/ipotesi degli
alunni per costruire una mappa
mentale;
- prova a mostrare una modalità
per creare bolle di forme non
rotonde (verifica dell’ipotesi).
- successivamente mostra come
realizzare degli strumenti per
creare le bolle con l’ausilio delle
cannucce;
- l’insegnante invita gli alunni a
costruire una propria forma con le
cannucce di plastica;
- invita gli studenti a provare a
soffiare le bolle con le loro
forme/e con gli scheletri a fil di
ferro.
Attività a grande
gruppo.
Al termine gli alunni
sorteggiano bigliettini
per la realizzazione di
un compito da svolgere
a casa:
a) chi si annoterà quali
fossero le ipotesi iniziali
(6= 2 per il gruppo1, 2
gruppo2, 2 gruppo3),
b) chi la procedura
dell’esperimento (6
idem),
c) chi la verifica
dell’ipotesi (6 idem).
Ipad
fotografie
filmato.
per
e
Acqua, sapone liquido
per piatti, sparabolle di
varie forme realizzati
con
fil
di
ferro
dall’insegnante,
cannucce di plastica.
Fotografie
dell’esperimento.
Giardino.
8.
Wall.e registra, guarda e
riguarda l’esperimento.
Il testo scientifico
Ricostruire
le
fasi
dell’esperimento
utilizzando il video come
supporto per arrivare ad
elaborare un semplice
testo scientifico a piccoli
gruppi. Ciascun testo
dovrà contener una
definizione dell’ipotesi,
una
descrizione
dell’osservazione ed una
verifica dell’ipotesi.
9.
10.
L’insegnante in un secondo
momento realizza una mappa di
sintesi degli interventi dei bambini.
- Visione del filmato realizzato
durante l’esperimento da associare
ad uno schema realizzato
dall’insegnante (mappa mentale
degli alunni).
- Chiede agli alunni di stendere il
testo relativo all’esperimento
vissuto nella precedente attività,
evidenziando i passaggi relativi a:
definizione dell’ipotesi,
descrizione dell’osservazione,
verifica dell’ipotesi, a partire da ciò
che hanno scritto per compito a
casa;
- chiede ai gruppi di scambiarsi il
testo e di correggersi
reciprocamente gli elaborati;
- invita ciascun gruppo a rileggere
alla classe il testo che ha corretto
sottolineandone
positività
e
criticità.
Utilizzando le fotografie
realizzare una
presentazione di
documentazione
dell’esperimento.
Coordinamento e suddivisione dei
compiti.
In palestra: feedback
delle
conoscenze
acquisite.
- Predispone gli alunni in cerchio,
poi divide gli alunni in quattro
squadre;
- assegna ad ogni squadra un
Gli alunni creano tre
gruppi di lavoro
aggregando coloro che
avevano estratto il
cartellino del gruppo 1,
del gruppo 2, del
gruppo 3;
- all’interno di ogni
gruppo si stabiliscono
alcune funzioni:
un guardiano del tempo
(che ricorda ai
compagni di non
perdere tempo),
uno scrivano di brutta
copia (stende la scaletta
e la prima copia del
testo),
uno scrivano di bella
copia,
un regista dei lavori
(chiede a tutti di leggere
il proprio contributo
scritto a casa),
un postino (passa il
testo ad un altro
gruppo),
un lettore del testo (nel
gruppo e al pubblico),
un testimonial (che
pubblicizza il testo);
Lim
come
schermo video.
Lavoro a gruppi per la
scelta delle fotografie,
la
scelta
delle
didascalie.
Ipad
A squadre.
Ipad per scattare
foto
di
documentazione.
Classe.
Animoto Video Maker
Video creato dalle
fotografie
dell’esperimento.
Ipuff.
Palestra.
Giochi che richiedono:
la conoscenza dei nomi
dei solidi e la loro
pianificazione.
Primo
gioco:
quattro cantoni.
simil
Secondo gioco:
bandiera.
simil
Terzo gioco: staffetta.
oggetto reale: la squadra prende il
nome dell’oggetto.
PRIMO gioco: i bambini vengono
invitati a disporsi ai quattro
cantoni della palestra. Devono
recuperare tutti i cartellini che
riportano il nome della propria
squadra, che la maestra ha
provveduto a spargere nelle
fortezze degli altri cantoni;
l’insegnante decide l’andatura e gli
alunni devono riproporla
prestando attenzione ad ogni
cambio dettato dall’insegnante.
L’insegnante si sincera che gli
alunni procedano a turno,
ritornando alla base ogni volta che
viene recuperato un tagliando.
Invita tutti i bambini al centro e
spiega il SECONDO gioco: bandiera
con alcune varianti. La bandiera è
rappresentata da solidi geometrici
realizzati in cartoncino e disposti al
centro del campo da gioco.
- invita le quattro squadre ad
accorparsi in due, che si
dispongono sulle linee gialle a
metà palestra;
- dispone al centro i quattro
oggetti;
- verifica che ciascun bambino
abbia il proprio compagno nella
squadra opposta;
- invita alla massima attenzione
anticipando che durante le varie
manches le bandiere potranno
subire delle variazioni.
- propone il TERZO gioco: chiede ai
bambini di tornare a dividersi nelle
quattro squadre e posizionarsi a
croce rispetto il centro;
- svuota al centro della palestra
molte facce di figure solide di
carta;
- invita i bambini all’interno delle
squadre a stabilire dei ruoli: alcuni
corrono a staffetta, altri montano
la figura solida decisa per quella
manches;
- proclama i vincitori di ogni gioco.
11.
Gli scheletri dei solidi
Gli studenti vengono
amalgamati in giardino
con un gioco (“i mesi
dell’anno”).
Gestisce il gioco per la suddivisione
delle classi aperte.
Supervisiona il lavoro degli alunni
lasciando libertà nella
realizzazione degli scheletri.
A classi aperte.
Sperimentazione prima
individuale, poi a piccoli
gruppi.
Ipad per scattare
foto
di
documentazione
.
- L’insegnante propone la divisione
in piccoli gruppi di lavoro;
Come per l’elaborazione
del testo scientifico
propone la suddivisione
dei ruoli:
+ un regista dei lavori
(chiede a tutti di leggere
il proprio contributo
redatto nella prima fase
individuale di ideazione
nella risoluzione del
problema),
Lim
come
schermo video.
Ipad
per
registare.
Plastilina
stuzzicadenti,
cartoncini per
d’identità.
e
Giardino.
Aule di classe.
carte
Creazione di figure solide
anche fantasiose con
stuzzicadenti e plastilina,
prima in autonomia, poi
in piccoli gruppi.
Redazione di una “carta
d’identità” che descriva
le caratteristiche della
figura creata: NOME,
NUMERO DI FACCE;
NUMERO DI VERTICI;
NUMERO DI SPIGOLI.
Allestimento di una
mostra per presentare le
proprie opere agli alunni
che hanno lavorato nella
classe parallela.
12.
Wall.e risolve problemi.
Problemi che problemi…
dal RMT.
Di un solo problema
viene proposta l’analisi
guidata dall’insegnante
(successiva
alla
risoluzione per gruppi).
-TORRI BICOLORI;
- invita alla lettura del problema
nei singoli gruppi, alla risoluzione e
alla scrittura dei passaggi;
- in un secondo momento propone
un approccio al problema
dell’intero gruppo di studenti;
- pianifica la risoluzione del
problema evidenziando le
-TORRI BICOLORI (16, I, 2008).
-PUNTI DI VISTA (16, F, 2008).
-LA FACCIA NASCOSTA DEL CUBO
(18, F, 2010).
Classe.
-PUNTI DI VISTA;
-LA FACCIA NASCOSTA
DEL CUBO.
13.
strategie messe in atto dai singoli
gruppi;
- per la scrittura dei passaggi:
chiede agli alunni come hanno
scelto cosa scrivere. Proietta i
filmati dei guardiani del tempo
sugli interventi. Chiede di
verificare se nella stesura ufficiale
emergono i passaggi salienti (bozza
di protocollo).
Wall.e viene costruito
con le scatole.
Si offre la possibilità di
creare solidi per alcune
parti costituenti il robot.
14.
Raccolta in itinere dei
materiali e pubblicazione
sul sito di riferimento.
per
sequenze si
intendono
le fasi
dell’attività
didattica.
Se ci sono
fasi
preparatorie
prima del
lavoro in
classe,
includerle.
il numero di
9è
indicativo
descrivere operativamente che
cosa si fa nella sequenza. Si
ricorda che non è necessario
che ogni singola sequenza sia
tecnologica o digitale, ma che
se si vuole utilizzare come
materiale dialoghi, quaderni,
appunti, letture, formule,
+ un guardiano del
tempo (che ricorda ai
compagni di non
perdere tempo e filma i
compagni),
+ uno scrivano (stende
la scaletta dei passaggi
della risoluzione e la
prima copia del testo),
+ uno scrivano di bella
copia.
A gruppi.
Ipad.
Classe.
"Shapes - 3D Geometry Learning”.
Coordinamento dei gruppi di
lavoro.
descrivere che cosa fa (organizza gruppi,
lezione trasmissiva, lezione dialogata, ecc.)
Naturalmente può essere una sequenza in cui
agisce solo lui o insieme agli studenti (in tal
caso si riempie anche quella a lato destro)
Lavoro a
itinere.
gruppi
in
descrivere che cosa fanno
(rispondono oralmente, vanno
alla LIM, fanno esercizi
interattivi, da soli o a schermo,
compiti a casa, ricerca on line,
costruiscono presentazioni,
ecc.) Naturalmente può essere
una sequenza in cui agisce
solo loro o insieme al docente
(in tal caso si riempie anche
quella a lato sinistro)
Ipad.
per aggregatore si
intende lo strumento
con cui si è deciso di
mettere insieme tutti
i file digitali dell’unità
didattica: software
LIM, foglio di disegno
digitale, pagina di un
sito, ecc.
descrivere anche le
funzioni utilizzate,
come nel caso della
LIM
Wallstoryclassiterze.wordpress.com
scrivere il titolo del link ed il link vero e proprio;
nel caso di link alle pagine interne di un sito si
raccomanda di riportare NON il link alla home,
ma quello alla pagina specifica!
qui vanno solo elencati i file
utilizzati o ottenuti nel corso
della sequenza. Vanno
elencati sinteticamente con
1) nome del file (uguale a
quello del file che viene
allegato)
2) formato (.zip, .doc, .xls,
.wav, .flv, ecc.)
Conservate i file per eventuali
altre integrazioni a questa
scheda.