Un Progetto di termostatazione della Terra mediante la CO2?

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Un Progetto di termostatazione della Terra mediante la CO2?
Un Progetto di termostatazione della Terra mediante la CO2?
(traduzione dell’articolo HP del Feb 2010)
La temperatura della Terra è un parametro che dipende da un insieme di processi chimico-fisici. Un
approfondito esame scientifico risalente al 1997 sulla fondatezza di una possibile “Ingegneria della
termostatazione terrestre basata sulla CO2 antropogenica” ha dimostrato che si tratta di un’idea che non
può funzionare in alcun modo perché si tratterebbe di un sistema di controllo basato su parametri non
misurabili e – pertanto – di un sistema in realtà non osservabile e né verificabile. La CO2 non influenza la
Temperatura della Terra; è la Temperatura della Terra che determina la concentrazione di CO2
nell’atmosfera. NON ESISTONO IN FISICA I COSIDETTI “GAS SERRA”. LA CO2 NON È UN INQUINANTE; ESSA È, INVECE, CIBO
PER LE PIANTE VERDI. Il riscaldamento globale si è stabilizzato a partire dal 1998.
Scopo. In questo articolo, la Fisica, la Chimica, la Matematica, l’Ingegneria, l’Economia, la Storia e l’Etica
sono utilizzate per identificare le barriere esistenti tra la realtà e l’idea che sia possibile progettare una
termostatazione della temperatura atmosferica del pianeta mediante la concentrazione di CO2.
Metodo. Le persone hanno a disposizione due strumenti per interagire con la realtà: la fede e la
conoscenza. La conoscenza della natura deriva dal metodo scientifico: si fanno teorie nel linguaggio della
natura (la matematica), se ne ottengono previsioni sulle quali si fanno verifiche. Le scoperte che derivano
da questo tipo di conoscenza sono considerate vere fino tanto che l’esperienza non le smentisca. In questo
articolo vengono fornite confutazioni supportate da evidenze visibili, conoscenza scientifica consolidata e
indicazioni di come si possa controllare che ciò che è detto corrisponda a verità. Un’ingegneria ragionevole
non ha bisogno di null’altro che di questo. Non ha bisogno di opinioni, o speculazioni, o polemiche, e
nemmeno di politica ed allarmismi. OGNI VOLTA CHE MI TROVO AD INTERAGIRE CON QUALCHE SEDICENTE SCIENZIATO
CHE NON HA ALTRI ARGOMENTI SE NON RICORRERE ALL’EVOCAZIONE DI MINACCE O DI FANTOMATICHE RIVELAZIONI, ALLORA MI
CONSIDERO VINCITORE A PRESCINDERE, MI RITIRO DALLA DISCUSSIONE E VADO AVANTI PER LA MIA STRADA.
Curriculum. Nel 1966 ho costruito un termostato per verificare la mia Tesi per il conseguimento del titolo
accademico PhD1 presso l’università di Purdue dal titolo “Ottimizzazione del controllo dei processi chimici”;
il primo control loop computerizzato l’ho realizzato io, in Shell Oil Co, appunto, nel 1966; seguito da un
controllo di temperatura di un rigeneratore di FCC a Deer Park, Texas nel 1967; nonché gli autopiloti digitali
per il controllo di traiettoria per il programma Apollo della NASA nel 1968. Dal 1970 ho inventato e
commercializzato centinaia di controlli di temperatura TBP2 per l’estrazione di prodotti da colonne di
distillazione nell’industria della Raffinazione. Sono iscritto all’Albo degli ingegneri in Texas come ingegnere
di processo ed a quello della California come ingegnere di controlli avanzati. Sono stato eletto “Ingegnere di
controllo dell’anno” nel 1999 e “Ingegnere Chimico Eccezionale di Purdue” nel 2007. Sono un relatore
dell’US Senate Minority Report - “700 Scienziati Dissentono e Ridicolizzano il Riscaldamento Globale
Antropico” - del 16 Marzo 2009. Ho personalmente finanziato quella presentazione; non ho nessun tipo di
incentivo finanziario. Non cerco fondi ne privati ne governativi. Sono un “negazionista scettico AGW“
(Anthropogenic Global Worning).
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(n.d.t.: True Boiling Point)
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(n.d.t.: Doctor of Philosophy dal latino Philosophiæ Doctor, è un titolo accademico riconosciuto internazionalmente, formalmente
l'equivalente del dottorato di ricerca italiano e, nella maggior parte delle nazioni, il più alto titolo accademico riconosciuto)
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Scienza.
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n.d.t.: ppm = parti per milione
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La CO2 non è un inquinante; è un alimento innocuo per le piante verdi. La CO2 è il risultato finale
della completa ossidazione del carbonio. Esistono solo due reazioni della CO2 in fase gassosa,
entrambe endotermiche: una è la saldatura ad arco e l’altra è la fotosintesi (CO2 + H2+ luce solare =
zuccheri + O2, catalizzata dalla clorofilla). I sottomarini della marina militare americana limitano la
concentrazione di CO2 <8000 ppm perché, a concentrazioni superiori, competerebbe con l’O2 nel
processo di respirazione umana.
Se interrompessimo istantaneamente tutta la combustione di idrocarburi ad opera dell’uomo
(olio, gas, carbone e legno) non influenzeremmo in maniera misurabile la concentrazione di CO2
nell’atmosfera, che attualmente è intorno a 380 ppm3. Un semplice bilancio di materia ci dice che
l’umanità genera 30 bilioni di tons/anno di CO2 (questo numero non è né grande né piccolo, è solo
un numero) mentre le piante consumano 7 trilioni di tons/anno di CO2 (anche questo numero non è
né grande né piccolo, è solo un numero). Gli incendi forestali, le piante in decomposizione e le
eruzioni vulcaniche immettono in atmosfera la stragrande maggiorante di questa CO2. L’input e
l’output totale sono, quindi, di poco superiori ai 7 trilioni di tons/anno. Il rapporto del contributo
umano è perciò 0.03/7=0.0043 (questo è un rapporto decisamente piccolo, lo 0,43% del totale della
CO2 che annualmente la natura forma e distrugge). Anche dimezzando i 30 bilioni di CO2 a 15, si
ridurrebbe la CO2 nell’atmosfera di 100 ppm in 70 anni.
LA CO2 NON INFLUENZA LA TEMPERATURA; PIUTTOSTO È VERO IL CONTRARIO: È LA TEMPERATURA CHE INFLUENZA
LA CONCENTRAZIONE DI CO2. I dati riportati per gli ultimi 400.000 anni da Al Gore, in “An Inconvenient
Truth” del 2005, mostrano che la CO2 e la temperatura obbediscono ad una ciclicità che li vede
congiunti: ma Al Gore, stranamente, “non si accorge” che è l’andamento della CO2 che segue quello
della temperatura con un ritardo (time lag) di 800 anni ca. Questo perché la solubilità della CO2 in
acqua (negli oceani esattamente come nella birra e lo champagne) decresce con la temperatura e
quindi il riscaldamento solare degli oceani provoca un rilascio di CO2 mentre il raffreddamento ne
provoca il riassorbimento. È la radiazione solare che guida il riscaldamento terrestre; la
concentrazione di CO2 non ha nulla a che fare con ciò: è solo una conseguenza, come i dati
dimostrano!
L’assorbimento e l’emissione di radiazione dell’atmosfera è dominata dalla presenza dei tre stati
di aggregazione fisica dell’acqua: solido, liquido e gassoso. Come tutte le molecole, la CO2 assorbe
ed emette SOLO CERTE PARTICOLARI FREQUENZE (14.77 microns di lunghezza d’onda) che costituiscono
una MINIMA FRAZIONE dell’energia connessa alla radiazione solare che giunge nell’atmosfera
terrestre. Le prime 50 ppm di CO2 assorbono circa la metà di questa già piccola frazione dell’energia
radiante totale, e perciò a 380 ppm di CO2 praticamente non c’è più alcuna frazione residua di
quella fettina di radiazioni, già piccola in partenza rispetto alla radiazione solare totale, che un
ulteriore aumento di CO2 potrebbe assorbire. In tal modo, LA CONCENTRAZIONE DI CO2 POTREBBE ANCHE
TRIPLICARE A 1000 PPM SENZA ALCUN APPREZZABILE VARIAZIONE INCREMENTALE NEL MECCANISMO DI
ASSORBIMENTO/EMISSIONE DI ENERGIA DA PARTE DELL’ATMOSFERA! Questo deriva direttamente dalla legge
di Beer-Lambert: l’intensità della radiazione decresce esponenzialmente con la lunghezza del
percorso che la radiazione fa attraverso un mezzo assorbente.
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Non esistono “cose” riferite all’atmosfera come l’“effetto serra” semplicemente perché
l’atmosfera non è racchiusa in un involucro di vetro! I fisici tedeschi Gerhard Gerlich e Ralf D.
Tscheuschner lo hanno scientificamente provato nella loro pubblicazione ormai classica
“Falsificazioni all’interno della cornice della fisica sull’effetto serra connesso alla CO2 atmosferica“
sul numero 3 del 6 Gennaio 2009 a pag 275-364 della rivista “International Journal of Modern
Phisics” e che si può scaricare gratuitamente al sito
http://arxiv.org/PS_cache/arxiv/pdf/0707/0707.1161v4.pdf
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La temperatura della terra è cresciuta con naturale regolarità di 0.6°C /anno dal 1976 al 1998, anno
dal quale si è stabilizzata, scendendo di quasi 0.1°C/anno dal 2005 al 2009. Le previsioni di lungo
termine sul raffreddamento terrestre sono credibili ma irrilevanti ai fini di affermazioni sulla
capacità della CO2 antropogenica di influenzare la temperatura atmosferica. Il contenuto di CO2
nell’atmosfera non è accelerato dall’inizio del 1900 in conseguenza dell’incremento dei consumi
di idrocarburi (che invece c’è stato effettivamente).
Che la velocità di raffreddamento o riscaldamento della superficie terrestre in un certo momento
cresca o si riduca non ha nulla a che vedere con la velocità di fusione o congelamento dell’acqua,
contando a tal fine solo la temperatura di ciò che circonda l’acqua ovvero se tale temperatura è
minore o maggiore di 0°C. Se la temperatura intorno all’acqua è minore di 0°C, l’acqua continuerà a
solidificare, anche se la T della superficie terrestre fosse in crescita. Se la temperatura intorno
all’acqua è maggiore di 0°C, l’acqua fonderà, anche se la T della superficie terrestre stesse
diminuendo. In altre parole, il ghiaccio fonde perché la temperatura intorno è troppo alta, non
perché la temperatura della Terra sta crescendo. Questa è matematica, Isaac Newton, 1687.
La temperatura terrestre non è misurabile. La temperatura è una proprietà puntuale della materia
che ne misura il contenuto di energia sotto forma di vibrazione e radiazione delle molecole. La fisica
non ha una definizione rigorosa della temperatura da associare ad una massa finita di materia, e ciò
perché la stessa temperatura, lo stato fisico, la composizione, la pressione, la capacità termica, la
velocità, le reazioni chimiche in atto in questo aggregato di materia sono variabili in generale da
punto a punto. La temperatura e la pressione dell’aria cambiano con l’altitudine, la latitudine, il
tempo meteorologico, l’ora del giorno, la stagione, la deforestazione. La legge di Wien fornisce la T
media di una superficie emissiva dalla radiazione emessa da un corpo nero, come nel caso delle
stelle. Non si applica a corpi dominati dalla non omogeneità e da capacità riflettente
assolutamente variabile come la Terra.
I MODELLI CLIMATICI DELL’UN IPPC (“United Nations International Plant Protection Convention)
ASSUMONO SCORRETTAMENTE CHE LA RADIAZIONE TERRESTRE EMESSA NELLO SPAZIO
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La legge di Stefan-Boltzmann afferma che
tutti i corpi irradiano proporzionalmente alla 4° potenza della T assoluta (T4). Nel
luglio 2009, il Prof. Richard Lindze, meteorologo dell’MIT, ha verificato che anche la Terra
obbedisce a questa legge. Tutti gli ingegneri che si occupano di controllo di processo
sanno che ogni sistema raggiunge una temperatura di equilibrio dovuto a questo effetto di
mitigazione dei cambiamenti. In caso contrario, la Terra sarebbe dovuta esplodere o
congelare un sacco di tempo fa! I modelli dell’UN IPPC sono empirici, e perciò
sbagliati!
Il documento “Waxman-Markey HR2454 CO2 cap-and-trade bill”, richiede che gli USA riducano le
emissioni di CO2 dell’83% dal 2010 al 2050. Usando discrezionalmente i modelli assolutamente
empirici dell’UN IPPC, gli stessi autori del documento sopra citato prevedono che questa riduzione
di emissioni porterà ad una riduzione della CO2 di 20 ppm e della temperatura di 0.05°C tra 40 anni!
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DECRESCA ALL’AUMENTO DELLA TEMPERATURA.
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Che significa, in pratica, che la fisica prevede che il cambio di temperatura sarà in realtà prossimo
allo zero.
Il livello delle acque marine sta salendo lentamente e naturalmente, in maniera direttamente
proporzionale allo scioglimento dei ghiacci terrestri, e non già a causa delle masse di ghiaccio
flottanti nel mare che si staccano dai poli. Archimede provò la legge del galleggiamento all’incirca
nel 250 AC. La maggior parte dei ghiacciai nell’emisfero nord stanno ritirandosi sin dalla fine
dell’ultima era glaciale finita 18000 anni fa. La cosa non ha subito accelerazioni a partire dal 1900.
Tutti gli allarmi derivanti dalla teoria dell’ AWG (Antropogenic Global Warming) come gli uragani,
le siccità, l’estinzione dell’orso bianco ne risultano assolutamente ridicolizzati.
Il ghiaccio artico si ritira ogni volta che la terra si riscalda, ma in compenso aumentano le nevicate
Siberiane e Canadesi, la qual cosa incrementa la riflettività dell'emisfero Nord, portando la terra a
raffreddarsi ed il ghiaccio a formarsi di nuovo. Un meccanismo plausibile per questo fenomeno di
ere glaciali cicliche con periodo pari a circa 40.000 anni è stato individuato nella bassa profondità
del mare di Barents a Sud di Spitsbergen dove la Corrente del Golfo riesce a irrompere nell’oceano
Artico. I dati dicono che è iniziata un’altra era glaciale all’incirca nel 2000. La CO2 non c’entra un
bel niente.
Ingegneria
L’andamento della temperatura terrestre non può essere adeguatamente modellizzata per un possibile
controllo di processo. La modellizzazione ed il controllo di sistemi multi-variabili, non lineari e dinamici
di impianti chimici industriali come un FCC, un Topping, un Coking, un Hydrocracking od un blending
benzine è stata effettuata con successo e commercializzata sin dagli anni 80 con grande sviluppo e
diffusione nell’industria chimica sin da allora. Sin dagli anni 60 è stata realizzata la modellizazione ed il
controllo di sistemi elettrici e meccanici per velivoli aerospaziali.
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La temperatura della Terra non può essere adeguatamente misurata o controllata. Sin dagli
anni 60 si è concluso che i criteri matematici di misurabilità e controllabilità non sono
soddisfatti.
Ammesso poi che fosse possibile farlo, il genere umano non possiede nessun processo
decisionale per STABILIRE UN CRITERIO APPROPRIATO per governare la temperatura globale
e fissare il target di CO2: in realtà un criterio del genere non ce l’abbiamo nemmeno per il
termostato di casa! (o per quello della caldaia di un condominio … dove, di solito, si finisce per
“scannarsi” prima di trovare un accordo!, ndt ) Esiste una procedura rigorosa per ottimizzare il
rischio dei compromessi di fissare sei setpoints in un controllo di un processo chimico fisico, ad
esempio i setpoints dei controlli di temperatura, ed è stato pubblicato in Hydrocarbon
Processing nel numero di Settembre 1996.
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Il riscaldamento graduale è un fatto positivo. La flora, la fauna e la stessa umanità terrestre
sono letteralmente “fioriti” da quando 18.000 anni fa è terminata l’ultima era glaciale. Il genere
umano ha sperimentato per 5.000.000 di anni (50.000 anni per ciclo) 100 ere glaciali. I
Newyorkesi si sono puntualmente ritirati in Florida, i Canadesi a Phoenix, quelli di Chicago nelle
Hawaii ed i Tedeschi in Provenza.
Mettere delle tasse sulla produzione di energia è sbagliato. La gestione dell’energia è basilare
per la prosperità ed il benessere della razza umana. La conversione di calore in energia
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Etica
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meccanica sin dal 1780 ha creato grande comfort e salute per tutti quelli che ne hanno avuto il
know how. Il Waxman-Markey HR2454 non funzionerà mai.
L’India, la Cina, l’Africa e la Russia continueranno a produrre CO2 dal carbone, l’olio minerale
ed il gas per se stessi. La loro gente prospererà.
Al Gore, l’8 di Luglio del 2009 a Oxford, ha promosso una ricerca per violare il II° principio della
termodinamica. Ha additato al pubblico ludibrio i processi di trasformazione per combustione
di energia termica in meccanica - sia negli impianti di potenza che dei veicoli - perché la
conversione di calore in lavoro ha un’efficienza reale di solo il 30% (calore dissipato pari al
70%). In realtà questa cosa4 l’aveva già dimostrata nel 1824 Sadi Carnot, provando che la
massima efficienza possibile nelle trasformazioni di calore in lavoro senza attriti ed in maniera
reversibile, espressa come rapporto L/Q tra lavoro prodotto e calore impiegato, è pari a 1T2/T1 in cui T1 è la temperatura della fonte di calore e T2 è la temperatura dell’ambiente
circostante (aria, acqua o quant’altro) in °K. Grandi ingegneri hanno lavorato per cercare di
approssimare il più possibile questo valore ideale, la qual cosa significa massimizzare
l’efficienza economica della trasformazione.
Corrompere la scienza è male. Al Gore va in giro per il mondo promuovendo il finanziamento
da parte dei governi dei suoi fondi a capitale di rischio multi bilionari, i KPCB, che possiedono
16 compagnie greentech nonché Google. Fare provvista di fondi governativi per finanziare
scienza fraudolenta e promuovere formazione di capitali sulla produzione di CO2 è CONFLITTO
DI INTERESSE. Personalmente ho sempre ribattuto pubblicamente alla cattiva scienza come
quella pubblicata su riviste come Science o Proceedings of The Royal Society ed ho pubblicato i
miei appunti e le mie critiche nel numero di Hydrocarbon Processing di Gennaio 2009.
Il 7 Aprile del 2009, la US EPA ha emesso istruzioni per commenti su “Proposed Endangerment
and Cause or Contribute Findings for GreenHouse Gases Under Clean Air Act” in quanto si
preparava a dichiarare la CO2 un inquinante. Ciò viola le leggi correnti, ma la Corte Suprema
precedente li ha autorizzati a farlo!
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GLI INGEGNERI AMBIENTALI COMPETENTI SONO QUELLI CHE SOSTENGONO LA RIFORESTAZIONE E TUTTI GLI
SFORZI PER RIDURRE I VERI INQUINANTI ANTROPOGENICI COME LA SO2, GLI NOX, IL BENZENE, I CFC, IL
PARTICOLATO SOLIDO (I FAMOSI PM XX) E L’OZONO SUPERFICIALE. Si oppongono invece alla
sottrazione alla flora verde del loro alimento principale, specie quando viene promossa con
il mero scopo di farci danari. Mi piace tantissimo l’inoffensiva CO2 : anch’io (come ciascuno
di voi anche in questo momento) ogni 4 secondi ca. ne esalo una certa quantità dai miei
polmoni, in concentrazione di 40.000 ppm ca.
La CO2 e l’O2 sono le molecole alla base della vita per la fauna e la flora terrestre. Non si
dovrebbe nemmeno pensare di poter manomettere il miracolo della reazione di
fotosintesi clorofilliana con tanta leggerezza. Affamare e soffocare la flora verde
sottraendole la propria riserva di cibo potrebbe risultare un crimine monumentale contro
l’umanità, tutta la fauna e la flora, l’ambiente e la terra stessa.
Dal momento che né la UN IPPC o il Congresso degli Stati Uniti o il Gabinetto di Presidenza o
la Corte Suprema annoverano tra i loro membri persone laureate o iscritte agli albi degli
ingegneri di processo o di controllo di processo, questi enti si configurano come
n.d.t.: ovvero che l’efficienza della trasformazione di calore in lavoro sia così bassa
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Conclusioni
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incompetenti in queste materie e continuano perciò a sperperare tempo e risorse
economiche pubbliche sin dal 1997 tentando l’impossibile, ovvero tentando di progettare
un termostato per il Pianeta usando la CO2 antropogenica. Nessuno ha mai controllato la
temperatura di un intero pianeta!
Esperti climatologi come Richard Lindzen, William Happer, S. Fred Singer ed il sito
ClimateDepot.com sono affidabili.
Previsioni: questo articolo rimarrà valido almeno fino al 3000 DC. Se gli ingegneri
considerano questo articolo una buona notizia, allora tutto bene. In caso contrario,
accoglierò qualunque dimostrazione di errore e mi scuso sin d’ora se ho offeso qualcuno.
Termino con una citazione:
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”Se avessimo saputo quel che stavamo facendo, allora non avremmo potuto chiamarla “ricerca”
Albert Einstein