Fabbisogno finanziario

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Fabbisogno finanziario
Fabbisogno finanziario
Continua a peggiorare la capacità delle imprese del terziario di fare fronte al proprio
fabbisogno finanziario. Nei mesi di aprile, maggio e giugno 2012 soltanto il 35,7% delle
imprese del commercio, del turismo e dei servizi, infatti, ha dichiarato di essere riuscita a fare
fronte al proprio fabbisogno finanziario nel trimestre senza alcuna difficoltà, ben il 57,5% delle
imprese ha dichiarato di essere riuscita a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel
trimestre ma con qualche difficoltà o ritardo, mentre il 6,8% delle imprese non sono riuscite
affatto a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario.
La capacità delle imprese del terziario nel riuscire a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario
è migliorata presso quelle residenti nelle regioni del Nord-Ovest e del Nord-Est, ma è
decisamente peggiorata presso le imprese residenti nelle regioni del Centro Italia e del
Mezzogiorno, ovvero, come vedremo in seguito, proprio in quelle aree dove più accentuato è
risultato l’irrigidimento del sistema bancario nel concedere alle imprese il credito del quale
hanno bisogno.
La difficoltà nel riuscire a fare fronte ai propri impegni finanziari caratterizza prevalentemente
le imprese di dimensioni minori, ma non quelle di dimensioni più grandi, quasi il 60% delle
quali dichiara di non avere avuto alcun problema di carattere finanziario nel trimestre.
Domanda e offerta di credito
Aumenta leggermente la percentuale delle imprese del terziario che, nel secondo trimestre del
2012, si sono rivolte alle banche per chiedere un fido, un finanziamento, o la rinegoziazione di
un fido, o di finanziamento, esistente: sono state il 20,8% contro il 18,7% del primo trimestre
dell’anno.
Nell’ambito delle imprese che si sono rivolte al sistema bancario per ottenere credito, il 38,5%
lo ha ottenuto con un ammontare pari o superiore rispetto a quello richiesto (contro il 34,2%
del trimestre precedente), il 24,2% lo ha ottenuto, ma con un ammontare inferiore rispetto a
quello richiesto, l’11,7% ha visto rifiutarsi la propria domanda di credito, l’11,8% è in attesa di
conoscere l’esito della propria domanda di credito, ed il 13,8% ha dichiarato di essere
intenzionata a fare domanda di credito alle banche nel prossimo trimestre.
Diminuisce leggermente la cosiddetta “area di irrigidimento” restituita dalla somma della
percentuale delle imprese che si sono viste accordare un credito inferiore rispetto a quello
richiesto e dalla percentuale delle imprese che non se lo sono viste accordare affatto. L’area di
irrigidimento ha colpito nei mesi di aprile, maggio e giugno 2012 il 35,9% delle imprese del
terziario, contro il 36,9% del primo trimestre.
Per quanto l’irrigidimento del credito è stato rilevato ovunque in Italia, nelle regioni del NordOvest si rialza l’area di stabilità che passa dal 32,6% del passato trimestre al 56,4% del
secondo trimestre 2012. L’area di irrigidimento è risultata pari però al 30,2% contro il
precedente 23,3%. Si abbassa la percentuale delle imprese che hanno dichiarato di attendere i
prossimi tre mesi che fare domanda di credito, sono state il 6,5%.
Nelle regioni del Nord-Est l’andamento del fenomeno è simile per alcuni versi a quello
nazionale. L’area di stabilità o allentamento passa dal 34,3% al 46,9% del secondo trimestre.
L’area di irrigidimento è stabile al 20,8%. Molto alta nel Nord-Est (30,4%) la percentuale delle
imprese del terziario che hanno affermato di essere intenzionate a fare domanda di credito nel
secondo trimestre dell’anno. Fatto questo che potrebbe forse essere interpretato come un
sintomo delle cautele che stanno caratterizzando il rapporto tra banche e imprese nella prima
metà dell’anno.
Desta allarme la situazione della domanda/offerta di credito presso le imprese del terziario
nelle regioni del Centro Italia. Il 38,1% delle imprese ha ricevuto il credito con un ammontare
pari o superiore rispetto a quello richiesto. E’ vero che il trimestre precedente erano state
appena il 21,8%, tuttavia la percentuale dell’area di stabilità risulta inferiore a quella dell’area
di irrigidimento, che ha colpito nel secondo trimestre il 48,0% delle imprese, contro il 27,9%
del primo trimestre dell’anno. Nelle regioni del Centro Italia, infine, il 13,8% delle imprese
risultava ancora, al momento della chiusura del presente rapporto, in attesa di conoscere
l’esito della propria domanda di credito.
Peggiora la situazione delle imprese del terziario nelle regioni del Mezzogiorno. Le imprese che
hanno ricevuto il credito con un ammontare pari o superiore rispetto alla richiesta sono state il
26,8% contro il 19,0% del trimestre precedente, ma le imprese che hanno ricevuto il credito
con un ammontare inferiore alla richiesta sono state ben il 38,7%, mentre quelle che non lo
hanno ricevuto affatto sono state l’11,4%. Complessivamente l’area dell’irrigidimento ha
colpito nel secondo trimestre del 2012 il 50,1% delle imprese del terziario del Mezzogiorno,
contro il 44,4% del primo trimestre dell’anno.
I dati dell'Osservatorio Confcommercio sono coerenti con l’indagine effettuata dalla Banca
d’Italia (Tab. 1) presso i principali gruppi creditizi del nostro paese che aveva già rilevato nel
primo trimestre del 2012 una leggera tendenza al miglioramento riportando a condizioni di
accesso più stabili nei criteri e nell’effettiva erogazione del credito da parte del sistema
bancario italiano, dopo l’eccezionale irrigidimento delle condizioni di accesso al credito che si
era registrato nella seconda parte del 2011.
Tab. 1 Domanda e offerta di credito
(Osservatorio Credito Confcommercio e Bank Lending Survey)
OCC
% richieste accolte
BLS
Indice di diffusione
2008q4
OCC
% imprese che hanno
chiesto credito
0,50
2009q1
58,4
0,19
27,7
2009q2
64,2
0,13
34,6
2009q3
72,7
0,06
27,5
2009q4
62,7
-0,06
24,1
2010q1
55,5
0,06
22,3
2010q2
55,1
0,06
22,3
2010q3
59,4
0,13
22,5
2010q4
58,5
0,00
25,7
2011q1
53,9
0,13
24,0
2011q2
55,8
0,13
22,4
2011q3
49,8
0,25
22,0
2011q4
0,50
2012q1
35,8
34,2
18,1
18,7
2012q2
38,5
0,13
20,8
Per il calcolo dell'indice di diffusione si associano valori numerici alle risposte di tipo qualitativo
fornite dagli intermediari. Per i quesiti relativi alle condizioni dell'offerta, i valori attribuiti sono i
seguenti: 1 = notevole irrigidimento, 0,5 = moderato irrigidimento, 0 = sostanziale stabilità, 0,5 = moderato allentamento, -1 = notevole allentamento.
Fonte: Osservatorio Credito Confcommercio e Indagine sul credito bancario (Banca d’Italia)
Le ragioni della domanda di credito
Nell’ambito del 20,8% delle imprese del terziario che si sono rivolte al sistema bancario per
avere il credito del quale avevano bisogno, il 59,8% lo ha fatto in prevalenza per esigenze di
liquidità o cassa, il 39,3% per effettuare investimenti e lo 0,8% per ristrutturare debiti
esistenti (consolidamento). Questi i dati circa le motivazioni alla base della richiesta di credito
da parte delle imprese nel secondo trimestre del 2012. Si tratta di dati senza dubbio positivi
perché fanno segnare una decisa inversione di tendenza rispetto al passato: diminuisce in
maniera significativa la percentuale delle imprese che si rivolgono alle banche per esigenze di
liquidità o cassa (erano l’80,1% nel corso del primo trimestre), mentre di converso aumenta la
percentuale delle imprese che si rivolgono alle banche per finanziare un investimento (erano
soltanto il 9,7% nel corso del primo trimestre).
Offerta di credito e costo dei servizi bancari
L’offerta di credito è stata analizzata esclusivamente presso le imprese del terziario che
dispongono di un finanziamento, o di un fido, in funzione dei seguenti indicatori: il costo del
finanziamento (tasso di interesse), il costo dell’istruttoria e delle cosiddette “altre condizioni”
(es. valuta, servizi accessori, ecc.), la durata temporale dei finanziamenti concessi, le garanzie
richieste dalle banche a fronte del finanziamento.
In relazione a tutti questi indicatori, migliora nel secondo trimestre del 2012 il giudizio delle
imprese del terziario.
Nota metodologica
L’Osservatorio sul Credito Confcommercio è basato su un’indagine continuativa a cadenza
trimestrale effettuata su un campione nazionale statisticamente rappresentativo dell’universo
delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi (1.436 interviste a buon fine). Margine
di fiducia: +2,6%. L’indagine è stata effettuata dall’Istituto di ricerca Format Srl, tramite
interviste telefoniche (sistema Cati), nel periodo 11-26giugno 2012.
www.agcom.it. www.formatresearch.com