Romania 66_ITA
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TEORIA BAT E REALTÀ NELLE CONCERIE RUMENE LAlbu1, VMirciu2, VBratulescu1 1. National R&D Institute for Textile and Leather - Division Leather and Footwear Research Institute (INCDTP –ICPI) 93, Ion Minulescu str., 031215, Bucharest, ROMANIA, e-mail: [email protected] 2. Ministry of Economy and Commerce 152, Calea Victoriei, 010072, Bucharest, ROMANIA Il documento di riferimento sulle migliori tecniche disponibili per l’industria conciaria è ben noto soprattutto dagli specialisti del cuoio rumeni per l’attività di ricerca. Le sempre maggiori restrizioni di ordine ambientale hanno costretto molte concerie a ridurre o bloccare la loro produzione. Sebbene vi siano più di 100 aziende registrate che indicano “trattamento del cuoio (concia)” come attività principale, solo 30 possono essere considerate “attive” oggi in Romania; queste ultime sono aziende molto flessibili e con apparecchiature e tecnologie moderne. In futuro la loro sopravvivenza sarà possibile solo con notevoli sforzi finanziari ed in risorse umane, che porteranno le concerie rumene più vicine ai principi di base delle BAT e dell’UE. Partendo da questa situazione questo studio propone una indagine realistica dell’industria conciaria Rumena. Si sottolineano le fasi principali della lavorazione del cuoio in Romania rispetto alle raccomandazioni delle BAT. Conclusioni: • I principi delle BAT e la direttiva IPPC necessitano di maggior diffusione nelle PMI rumene per essere riconosciute in ogni conceria e da ogni tecnico conciario; • La soluzione dei problemi ambientali derivanti dall’industria conciaria richiede sostegno tecnico ed investimenti notevoli, specialmente in impianti moderni per il trattamento delle acque di scarico e per la valorizzazione dei rifiuti solidi: • Occorre uno sforzo collettivo europeo per: - raccogliere informazioni nei singoli paesi o aggiornare le informazioni esistenti e condividere esperienze tra diversi attori del settore; - Attività di ricerca e sviluppo per identificare le soluzioni di BAT economiche e di facile applicazione anche per un paese candidato come la Romania. 1 TEORIA BAT E REALTÀ DELLE CONCERIE RUMENE LUMINITA ALBU1, MIRCIU VASILE2, VICTORIA BRATULESCU1 1. INCDTP – LEATHER AND FOOTWEAR RESEARCH INSTITUTE 93, Ion Minulescu str., 031215, sector 3, Bucharest, ROMANIA 2. Ministry of Economy and Commerce 152, Calea Victoriei, 010072, Bucharest, ROMANIA PANORAMA GENERALE DELL’INDUSTRIA CONCIARIA RUMENA L’industria conciaria è una delle attività industriali tradizionali rumene. Come prodotto finale per le concerie, il cuoio rappresenta la materia prima di altre industrie come: calzature (circa 62%), abbigliamento (circa 15%), pelletteria (circa 12%), pelletteria da rivestimento per mobili e auto (circa 11%). La lavorazione del cuoio produce inoltre prodotti collaterali utilizzabili in altre attività: proteine per scopi alimentari, chimici o cosmetici, prodotti medici, pellami artificiali o suole, ecc. Lo sviluppo maggiore per il settore rumeno del cuoio ha riguardato il periodo 19651980. Ha avuto importante valore economico nelle zone di Timis, Sibiu, Cluj, Bihor e Bucharest. In questo periodo la maggior parte delle attrezzature, delle tecnologie e dei prodotti chimici dovevano essere rumene e la produzione era diretta al consumo interno ed all’esportazione negli stati del blocco socialista. Dopo il 1989 l’industria rumena del cuoio e della calzatura deve competere sul libero mercato con la concorrenza di industrie/prodotti ad alte prestazioni di tutto il mondo. All’inizio di questo periodo il divario per il livello tecnico e tecnologico del nostro comparto del cuoio era 15 – 20 anni rispetto ai paesi industrializzati. Negli anni 90 la richiesta di prodotti in pelle è diminuita continuamente, il mercato socialista è scomparso e la qualità e competitività dei prodotti rumeni è scesa. Contemporaneamente l’esportazione e l’importazione di prodotti grezzi e finiti è stata liberalizzata ed il prezzo delle risorse energetiche è aumentato drasticamente, portando ad un processo di decapitalizzazione per cui molte società vitali hanno chiuso i battenti insieme a molte ormai non redditizie. A causa di tutti i fattori interni ed esterni il settore calzaturiero e del cuoio ha avviato un processo di ristrutturazione industriale: Sostituzione di tecniche ed attrezzature non adeguate con altre più moderne e flessibili nei casi in cui c’era la possibilità finanziaria di farlo; Riorganizzazione del flusso tecnologico e di una gestione efficiente delle aree di lavoro; Modernizzazione delle concerie, specialmente nel settore della rifinizione; Cambiamenti significativi nella lavorazione delle pelli grezze con la diminuzione delle risorse interne e l’aumento delle importazioni di pelle rifinita per tomaie e pelletteria; dopo il 1994 circa l’80% della produzione calzaturiera era effettuata da terzisti e le richieste di pelli nazionali finite si erano drasticamente ridotte. Nonostante tutti i problemi e le mancanze, l’industria cuoio/calzatura rimane un importante comparto industriale per la Romania; un settore che cerca di aumentare la sua competitività sul mercato unico. Infatti, nel 2003 l’industria della cuoio/calzatura ha totalizzato [1]: - 0.4% del PIL della Romania; - 5.2% del personale impiegato nell’industria lavora in questo settore; - 8.9% delle esportazione rumene; - 4.5% delle importazioni rumene; - 1.6% della produzione industriale rumena; 2 Sul mercato internazionale l’industria del cuoio/calzatura rumena ha un ruolo importante sui mercati di UE, CSI, CEFTA e USA. Nel PECO, la Romania è al primo posto per l’esportazione di calzature sul mercato UE e al 9° posto nel mondo. La situazione interna dell’industria del cuoio e della calzatura oggi viene rappresentata sinteticamente nella Tabella 1 Figura 1. 19 – CUOIO REGIONE Bihor Bucuresti+Ilfov Timis Sibiu Arad Mures Bacau Alba Cluj Suceava Satu Mare Valcea Hunedoara Iasi Dolj FATTURATO [EURO] 77,750,125 71,337,500 42,537,250 19,473,750 14,187,200 11,377,025 10,463,775 10,420,750 10,162,075 9,793,725 9,201,750 7,296,325 6,012,075 5,675,000 4,299,600 PERSONALE [NUMERO] 20,426 17,547 14,166 5,806 6,235 3,153 2,536 5,258 4,014 3,701 2,984 2,446 2,524 2,443 1,336 Tabella 1 Figura 1. Maggiore area cuoio/calzatura in Romania Distribuzione geografica concerie/calzaturifici in Romania La struttura delle aziende nel settore pelletteria/calzaturiero viene presentato nella tabella 2. Di queste aziende ca. 120 sono aziende nel settore cuoio. Questo non significa che vi siano 120 concerie; la maggior parte delle aziende ha come attività "lavorazione del cuoio” ma lavora le pelli in una conceria esistente [2]. Tabelle 2. Struttura delle aziende del settore cuoio/calzature TOTALE: grandi dimensioni medie dimensioni piccole dimensioni Micro dimensioni Totale industria leggera 8942 364 1352 1897 5329 Industria cuoio/calzatura 1731 91 282 419 939 ASPETTI ECOLOGICI DELL’INDUSTRIA RUMENA DEL CUOIO Oggi lo sviluppo industriale si ottiene anche nel rispetto di valori ambientali, che rappresentano una componente essenziale della competitività industriale. Il rispetto dell’equilibrio tra capitalizzazione efficiente delle risorse materiali ed umane ed il mantenimento della qualità ambientale, specie nella prospettiva dell’integrazione della Romania nell’Unione Europea, deve ritrovarsi in tutte le strategie di settore per lo sviluppo industriale. 3 L’industria rumena si sta progressivamente adattando a nuovi modelli di consumo e produzione con: Uso di tecnologia a basso consumo energetico e di materiali; La promozione delle risorse rinnovabili; La diminuzione della pressione dei fattori economici sull’ambiente. La gestione ambientale è un importante strumento per il miglioramento dell’impatto ambientale delle attività industriali, l’implementazione di questi sistemi sostiene infatti l’approccio globale ai problemi ambientali, il rilievo economico dell’impatto ambientale e l’efficacia dello sforzo umano e materiale nel processo di rispetto delle regolamentazioni in ambito di protezione ambientale. Nel 2002 è stato adottato dal governo rumeno l’Ordine nr. 34 dell’IPPC e Best Available Techniques ( BAT - Migliori Tecniche Disponibili) in cui si nominava anche l’industria conciaria. Questi regolamenti non sono molto diffusi tra il personale tecnico ma sono oggetto di alcuni progetti di ricerca che mirano a diffondere i documenti e ad applicare le migliori tecniche disponibili almeno ad alcuni settori del procedimento conciario. Per quanto riguarda i principali capitoli nelle BAT la situazione delle concerie rumene è la seguente: Gestione e mantenimento dei beni • Si applica una buona gestione nella scelta delle tecnologie, buona manutenzione e controllo operativo; • È disponibile personale qualificato e con buone capacità per processi di controllo e sicurezza e per l’utilizzo di sostanze chimiche; • Lo stoccaggio dei componenti chimici è conforme alle raccomandazioni BAT; • Si rispettano le misure per la prevenzione di danni ambientali accidentali; • Si applicano misure di protezione dei lavoratori da agenti potenzialmente nocivi ed incidenti; • In questo momento non esiste la possibilità di separazione dei flussi del materiale di rifiuto per il riciclaggio. • • • • • Sostituzione delle sostanze chimiche Le concerie rumene utilizzano componenti chimici forniti da aziende europee che hanno rappresentanti e magazzini in Romania (solo 5-10% dei prodotti chimici è di produzione locale); I parametri per le emissioni inquinanti sono monitorati dalle aziende stesse e dalle autorità locali; La maggior parte delle sostanze chimiche nocive sono sostituite da sostanze meno dannose come raccomandato nel BAT; Specialmente nella rifinizione si usano emulsioni polimeriche acquose con un basso contenuto in monomeri, e prodotti privi di solventi; Non sono ancora stati sostituiti il solfuro nel processo di depilazione/calcinazione ed i prodotti amminici nella decalcinazione. (Queste prove sono state condotte solo a scopi di ricerca) Misure delle BAT integrate nel processo di lavorazione Nella tabella 3 si presentano le misure delle BAT e la situazione rumena per le principali unità di processo in una conceria [3]. 4 Tabella 3. Misure BAT e situazione rumena per le principali unità di processo in una conceria UNITÀ DI PROCESSO RIVIERA Conservazione e rinverdimento Depilazione e calcinazione Spaccatura Decalcinazione e macerazione OPERAZIONI CONCIA Sgrassaggio pelli ovine Piclaggio OPERAZIONI POST- CONCIA Concia Riconcia, fissaggio del cromo e neutralizzazione Tintura Ingrassaggio in bagno Essiccamento Applicare una rifinizione BAT: Per la lavorazione delle pelli grezze se disponibili Eccezioni: - per tempi di trasporto lunghi (max 8 - 12 ore per, pelli fresche, non congelate, 5-8 giorni se è mantenuta una catena del freddo di 2° C) - per alcuni tipi di prodotti finiti - pelli ovine, vitello Per ridurre al minimo la quantità di sale utilizzata Per utilizzare tecnologie che conservino il pelo, ma può essere economicamente svantaggioso per aziende dove il riutilizzo del pelo non è possibile Per ridurre il consumo di solfuro utilizzando preparazioni enzimatiche; non per ovini Per riciclare i liquori utilizzati solo per la lavorazione di pelli ovine che vengono depilate con pastina depilatoria Per utilizzare la spaccatura dopo la calcinazione Eccezioni: Quando il materiale di partenza è wet blu - Quando si vuole produrre un cuoio più compatto (es. cuoio per calzature) - Quando occorre uno spessore più uniforme ed accurato nel prodotto finito Massimizzare l’uso della crosta Per sostituire almeno parzialmente i sali di ammonio con CO2 e/o acidi organici deboli Per ottimizzare lo sgrassaggio a umido con agenti tensioattivi con o senza solventi organici Macchinari chiusi con abbattimento per spurgo aria e acque di scarico in caso di impiego di solventi organici per sgrassare le pelli secche Per utilizzare il riciclaggio parziale o riutilizzare i liquori di piclaggio Per utilizzare un volume di bagni tra 50-60% (rispetto al peso scarnato) per pelli ovine o bovine per ridurre il consumo di sale Per aumentare l’efficienza del processo di concia al cromo con attento controllo di pH, bagno, temperatura, tempo e velocità del bottale insieme al recupero del cromo per precipitazione delle acque di scarico contenenti Crtotal > 1 g/l Per utilizzare metodi ad alto esaurimento del conciante dove non è possibile recuperare il cromo Per massimizzare l’esaurimento del liquore di concia vegetale per mezzo di processo contro-corrente (sistema a vasche) o riciclaggio (bottale) Per migliorare l’esaurimento degli agenti di trattamento postconcia e fissare gli agenti concianti al cuoio. Per ridurre il contenuto salino nei liquori usati Per migliorare l’esaurimento dei coloranti Per migliorare l’esaurimento dei prodotti ingrassanti Per ottimizzare l’eliminazione meccanica dell’acqua prima dell’essiccamento se possibile Per utilizzare rifinizione a rullo Per utilizzare rifinizione a velo Aerografi HVPL Aerografi senza aria Eccezioni per tutte e quattro le tecniche sopra indicate Con finiture sottilissime come ad esempio su anilina e cuoio tipo anilina Situazione RUMENA: In Romania si lavorano solo pelli trattate per la conservazione (soprattutto salate) Non sono disponibili sistemi di raffreddamento per il trasporto e lo stoccaggio di pelli grezze Nessuna tecnologia di conservazione del pelo viene usata nella produzione industriale Il solfuro è il prodotto più utilizzato nella depilazione Uso limitato di enzimi o altri prodotti che permettono una riduzione del solfuro (max. 50%); Nessun riciclaggio dei liquori utilizzati Pochissimi impianti per la spaccatura dopo la calcinazione, per cui poco usato nelle concerie Il cuoio bovino e la crosta vengono lavorati principalmente per tomaie (circa 80%) La sostituzione parziale di sali di ammonio è stata sperimentata solo a scopi di ricerca Si Si E’ usato un basso volume di bagno ma non viene applicato nessun riciclo o riutilizzo del bagno di piclaggio Si applica il controllo della concia (pH, bagno, tempo, temperatura, vel. Bottale) ma non il recupero del cromo (i bagni di concia utilizzati non sono raccolti e trattati separatamente) Si usano ,metodi di concia ad alto esaurimento per scopi di ricerca Scarso uso della concia vegetale, si usa in genere la concia cromo-vegetale Si In tutte le operazioni post-concia si controllano attentamente i processi per favorire l’esaurimento delle sostanze chimiche usate Si Si Si usa l’eliminazione meccanica dell’acqua Si Non spesso Si Si 1 usano Tutti I procedimenti di rifinizione prodotti ad acqua. Non sono più disponibili apparecchiature antiex per finiture con solventi Gestione e trattamento acque Il consumo di acqua nelle concerie rumene è superiore (75 -100m3/1 t delle pelli lavorate) poiché non si applica il riciclaggio o riutilizzo dei liquori. Per le concerie rumene uno dei maggiori problemi è costituito dalle acque di scarico. Gli impianti di trattamento sono antiquati e poco efficienti e i costi sono sostenuti (in larga parte costituiti da tasse e penali). Un altro problema è il trattamento in due fasi (fisico meccanica e chimica) delle acque reflue totali; non si applica nessun trattamento biologico. A scopi di ricerca sono stati introdotti sistemi moderni di controllo del consumo di acqua e delle caratteristiche dell’acqua (prima e dopo il trattamento); il trattamento è stato applicato separatamente alle acque contenenti cromo. L’efficacia del trattamento ottenuta in caso di uso di polielettroliti nelle acque reflue della concia al cromo è stata superiore al 95%. (Figura 1 e Figura 2) CHROME CHROME(III)(III)CONTENT CONTENTININWASTE WASTEWATERS WATERS BEFORE AND AFTER TREATMENT BEFORE AND AFTER TREATMENT BOD BODBEFORE BEFOREAND ANDAFTER AFTERTREATMENT TREATMENT 1200 1200 66 1000 1000 55 800 800 3 mmg g/ d/ dmm3 mmg g/ d/ dmm3 3 44 600 600 33 400 400 22 200 200 11 00 11 22 33 44 55 Figura 1 00 11 22 33 44 55 Figura 2 (N.d.t.:all’interno dei grafici si riporta: Figura 1: CROMO (III) CONTENUTO NELLE ACQUE DI SCARICO PRIMA E DOPO IL TRATTAMENTO Figura 2: BOD PRIMA E DOPO IL TRATTAMENTO) LEGENDA: 1 2 3 4 5 Conceria 1 prima del trattamento Conceria 1 dopo il trattamento Conceria 2 prima del trattamento Conceria 2 dopo il trattamento Valore ammesso dalla normativa sugli scarichi Questo sistema di trattamento è stato sperimentato con successo (su scala pilota) dall’Istituto di Ricerca e da due concerie e una conceria si sta impegnando per il suo uso a livello industriale. Lo sforzo di investimento è notevole e difficile da sostenere per una sola azienda. 1 Gestione e trattamento rifiuti “La discarica non è una BAT, ma è l’unica opzione possibile in certi casi”, recita il capitolo 5.5 dei documenti BREF. In Romania, al momento, questa sembra la sola opzione disponibile per concerie e calzaturifici. Sebbene, prima del 1989 vi fossero almeno 7 stazioni chimiche per i rifiuti del settore pellami, adesso funziona solo la stazione pilota dell' Istituto di Ricerca. Le aziende stanno collaborando con l’Istituto di Ricerca per riattivare alcuni di questi impianti o crearne di nuovi dato che lo smaltimento in discarica degli scarti solidi del pellame è costoso. Il Leather and Footwear Research Institute (Istituto di Ricerca Cuoio e Calzatura) ha un reparto specializzato nei prodotti a base di collagene per impiego nella cosmesi e nella medicina umana o veterinaria. La produzione è diretta al momento all’idrolisato di collagene per uso cosmetico ed alcune spugne mediche per il trattamento delle ustioni. Nella nostra ricerca sono inclusi alcuni progetti come i seguenti: • Tecnologie innovative di recupero e riutilizzo dei componenti proteici in industria ed agricoltura; • Tecnologie di riciclaggio per l’industria dei residui proteici con applicazioni industriali; • Processi innovativi per ottenere materiali composti dai rifiuti della produzione conciaria; • Impianti e tecnologie per la valorizzazione di calcinaio e rifilatura in una conceria bovina; • Tecniche moderne e applicazione delle BAT per rispettare l’IPPC e limitare l’inquinamento da acque reflue in una conceria; L’ICPI è inoltre un partner nel progetto Business Support PHARE “PERFECTLINK” che mira alla distribuzione dei documenti e si occupa di tutte le altre questioni legislative e normative che hanno un impatto sul rendimento delle aziende dei paesi candidati; i documenti BREF sono inoltre stati discussi e diffusi tra le aziende rumene. CONCLUSIONI I principi delle BAT e la direttiva IPPC necessitano di maggior diffusione nelle PMI rumene per essere riconosciute in ogni conceria e da ogni tecnico conciario; Prosecuzione dell’organizzazione di campagne informative – informare gli agenti economici delle nuove norme La soluzione dei problemi ambientali derivanti dall’industria conciaria richiede sostegno tecnico ed investimenti notevoli, specialmente in impianti moderni per il trattamento delle acque di scarico e per la valorizzazione dei rifiuti solidi; Occorre un impegno collettivo europeo per: 1. raccogliere informazioni nei singoli paesi o aggiornare le informazioni esistenti e condividere esperienze tra diversi attori in questo settore di attività; 2. Attività di ricerca e sviluppo per identificare quelle soluzioni economiche di BAT e di facile applicazione anche per un paese candidato come la Romania. 2 Riferimenti bibliografici 1. *** Development Strategy for Leather and Shoe Industry, on Medium and Long Term, 2003 2. Mirciu Vasile - Romanian Light Industry (Textile, Clothes and Leather – Shoes Industry) – Present and Perspectives; Industrial Policies, paper presented in PERFECTLINK Romanian National Event 3. European Commission – Integrated Pollution Prevention and Control (IPPC); Reference Document on Best Available Techniques for the Tanning of Hides and Skins, 2003 3