UTILIZZO DELL`OLIO ESSENZIALE DI GAROFANO COME

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UTILIZZO DELL`OLIO ESSENZIALE DI GAROFANO COME
Biol. Mar. Medit. (2005), 12 (1): 201-203
G. Maricchiolo, M. Garaffo, V. Micale, M.T. Costanzo, L. Genovese
Istituto per l’Ambiente Marino Costiero (IAMC), CNR, Sezione di Messina,
Istituto Sperimentale Talassografico, Spianata S. Raineri, 86 - 98122 Messina, Italia.
UTILIZZO DELL’OLIO ESSENZIALE DI GAROFANO COME
ANESTETICO PER GIOVANILI DI PAGELLUS BOGARAVEO
USE OF CLOVE OIL AS AN ANAESTHETIC FOR JUVENILES
OF PAGELLUS BOGARAVEO
Abstract
The successful use of clove oil as an anaesthetic for juveniles of blackspot sea bream Pagellus bogaraveo (Brunnich, 1768) is described. The efficacy of four concentrations of clove oil: 10, 20, 30, 40 mg/l
was tested. Our results indicate that the effective concentration that produced anaesthesia within 3 minutes
and allowed recovery within 5 minute is 30 mg/l. Potential use of clove oil as a food fish anaesthetic is
discussed.
Key-words: anaesthesia, Pagellus bogaraveo, fish handling.
Introduzione
Di recente è aumentata l’attenzione dei ricercatori nei riguardi dell’olio essenziale di garofano, una sostanza naturale con proprietà anestetizzanti. La sua efficacia come anestetico per i pesci è stata provata su numerose specie sia di mare
che d’acqua dolce (Soto e Burhanudin, 1995; Keene et al., 1998; Woody et al.,
2002).
L’olio di garofano si estrae, per distillazione, dai boccioli fiorali essiccati, dalle
foglie, dai gambi e dagli steli della pianta Eugenia aromatica. Dal punto di vista
della composizione chimica è una miscela di eugenolo (85-95%), isoeugenolo e
metileugenolo (5-15%). L’essenza di garofano viene utilizzata nelle preparazioni
alimentari. In particolare l’eugenolo e l’isoeugenolo sono classificati come aromi
e/o additivi e aggiunti rispettivamente ai mangimi per animali ed ai cibi destinati al consumo umano. Inoltre l’eugenolo viene utilizzato da lungo tempo come
analgesico e anestetico dentale e come componente del cemento utilizzato nelle
otturazioni dentali provvisorie. L’ampio utilizzo dell’olio di garofano in campo
alimentare e come anestetico locale lo rendono interessante da testare come anestetico, alternativo a quelli di uso comune, per i pesci. Lo scopo del presente
lavoro è quello di provare l’efficacia dell’olio di garofano in Pagellus bogaraveo
una specie innovativa di cui si sta valutando il potenziale di allevamento.
Materiali e metodi
Lo studio è stato condotto su 60 esemplari di P. bogaraveo pescati nel maggio
2003 e mantenuti in condizioni di allevamento presso l’impianto dell’Istituto
Talassografico fino all’inizio dell’esperienza (ottobre 2003) quando avevano raggiunto il peso di 10,8 ± 5,3 g.
L’olio di garofano (Sigma-Aldrich) è stato disciolto in etanolo al 95% (1:10) e
aggiunto al bagno anestetizzante in modo da ottenere le concentrazioni di 10, 20,
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30 e 40 mg/litro. I pesci sono stati prelevati uno ad uno dalla vasca di acclimatazione ed immessi nel bagno anestetico (22-24 °C). È stato calcolato il tempo di
induzione considerato come il tempo che intercorre tra l’immissione del pesce nell’anestetico ed il raggiungimento del livello di anestesia III definito dalla scala di
Stoskopf (1993). Subito dopo l’esemplare è stato inserito in una vasca contenente
acqua di mare priva di anestetico e calcolato il tempo di ripresa ovvero il tempo
che intercorre tra l’introduzione del pesce nella vasca di ricovero e la ripresa totale
dell’equilibrio. La concentrazione efficace di anestetico è stata definita come la
minima concentrazione capace di indurre l’anestesia entro 3 minuti e permettere
la ripresa entro 5 minuti. I tempi di induzione delle differenti dosi di olio di garofano sono stati confrontati utilizzando l’analisi della varianza (ANOVA) seguita
dal test di Scheffe.
Risultati
II tempo di induzione e di recupero per ogni dose di anestetico sono riportati
in Tab. 1.
Tab. 1 - Tempo di induzione e di ripresa (media ± d.s.) di giovanili di P. bogaraveo sottoposti a
differenti concentrazioni di olio di garofano. L’asterisco indica le dosi che presentano
una differenza significatica (p<0.01) dalle altre.
Induction and recovery time (mean ± s.d.) caused by different concentrations of clove oil in juveniles of P. bogaraveo. Star indicates the doses which are significantly different (p<0.01) than
the others.
Concentrazione anestetico (mg/l)
10
20
30
40
Tempo di induzione (min)
> 15 *
4,04 ± 0,58 *
2,86 ± 0,63
1,88 ± 0.65
Tempo di ripresa (min)
6.87 ± 2.74 *
2,62 ± 0,92
3,02 ± 1,13
3,54 ± 1,45
Conclusioni
Il criterio utilizzato per definire l’efficacia di un anestetico varia in funzione
dello scopo per cui viene utilizzato. Tuttavia in generale un anestetico viene definito ideale quando soddisfa alcuni requisiti: è efficace, è disponibile in commercio, è facile da utilizzare, è economico, non è tossico per il pesce e per l’operatore
(Marking e Meyer, 1985).
Gilderhus e Marking (1987), inoltre, definiscono un anestetico efficace quando
è capace di indurre l’anestesia in 3 minuti e permettere il recupero entro 5 minuti.
L’olio di garofano già alla dose di 30 mg/l soddisfa il criterio di efficacia, infatti
sia l’induzione che il recupero dall’anestesia avvengono entro i tempi stabiliti.
L’olio di garofano è facilmente reperibile in commercio, facile da utilizzare
ed economico. Quest’ultimo aspetto lo rende competitivo con altri anestetici
soprattutto con l’MS222. Se confrontiamo i costi, infatti, a parità di dose l’olio
di garofano costa 5 volte meno. Se a questo aggiungiamo che si usa in dosi più
basse i costi di utilizzo diminuiscono ancora. L’olio di garofano è considerata una
Utilizzo dell’olio di garofano in Pagellus bogaraveo
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sostanza sicura per l’uomo. La Food and Drug Administration lo definisce non
mutageno e stabilisce il limite di assunzione giornaliero di 2.5 mg kg–1 (Expert
Committee on Food Additives, 1982).
Per le caratteristiche sopraelencate l’olio di garofano è interessante da considerare come anestetico alternativo a quelli d’uso comune; tuttavia il suo utilizzo per
i pesci destinati al consumo umano non è stato ancora approvato. In attesa che
vengano effettuati ulteriori studi che ne stabiliscano gli effetti fisiologici a lungo
termine deve essere usato con cautela.
Bibliografia
GILDERHUS P.A., MARKING L.L. (1987) - Comparative efficacy of 16 anaesthetics chemicals on rainbow trout. North American Journal of Fisheries Management, 7: 288-292.
KEENE J.D., NOAKES D.L.G., MOCCIA R.D., SOTO C.G. (1998) - The efficacy of clove oil
as an anesthetic for rainbow trout, Oncorhynchus mykiss. Aquaculture Research, 29: 89-101.
MARKING L.L., MEYER F.P. (1985) – Are better anesthetics needed in fisheries? Fisheries,
10 (6): 2-5.
SOTO C.G., BURHANUDIN (1995) - Clove oil as a fish anesthetic for measuring lenght and
weight of rabbitfish Siganus lineatus. Aquaculture, 136: 149-152.
STOSKOPF M.K. (1993) - Manual for the aquatic animal workshop. American Association for
Laboratory Animal Science. National Capital Area Branch, Washington D.C., USA.
WOODY C.A., NELSON J., RAMSTA K. (2002) - Clove oil as anaesthetic for adult sockeye
salmon: field trials. Journal of Fish Biology, 60: 340-347.