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COMUNE DI VIU’
PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
GENNAIO 2009
PREMESSA
A) La programmazione comunale
Con deliberazione della G.C. n. 85 del 25.11.2006, il Comune di Viù ha adottato la
deliberazione programmatica relativa all’attività di protezione civile
dando avvio
all’elaborazione del piano comunale di protezione civile.
Si riporta qui di seguito l’estratto della suddetta deliberazione:
Premesso:
-che la normativa vigente in materia di protezione civile prescrive che ogni Comune si doti
di una struttura atta a fronteggiare le eventuali emergenze che dovessero verificarsi
nell’ambito del territorio comunale; in particolare l’articolo 15 della legge 22 febbraio 1992,
n.225, prevede che il Sindaco è l’Autorità comunale di protezione civile e l’articolo 108 del
decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, prevede che i Comuni devono dotarsi di un
piano comunale di emergenza;
-che a tutt’oggi il Comune di Viù non ha ancora adottato il piano comunale di emergenza;
Preso atto che, occorre provvedere alla predisposizione del piano in ottemperanza alle
disposizioni di legge su citate e per dotarsi degli strumenti necessari alla previsione,
pianificazione e gestione dell’emergenza;
Visto il Decreto del Presidente della Giunta regionale 18 ottobre 2004 n. 7/R “Regolamento
regionale di programmazione e pianificazione delle attività di protezione civile”;
Visto il Decreto del Presidente della Giunta regionale 18 ottobre 2004 n.8/R “Regolamento
regionale di disciplina degli organi e delle strutture di protezione civile”;
Ritenuto di dover procedere in merito;
Dato atto che sulla proposta della presente deliberazione non vengono espressi pareri in
quanto trattasi di merito atto di indirizzo ai sensi dell’art. 49 D.Lgs 267/2000;
DELIBERA
Di impegnarsi a provvedere entro il 31/12/2007 in ottemperanza alle disposizioni di legge in
materia in premessa citate, alla predisposizione del piano comunale di protezione civile.
.Di comunicare alla Provincia di Torino – Assessorato alla Pianificazione territoriale, Difesa
del suolo e Protezione civile l’impegno assunto con la presente deliberazione.
2) PRESENTAZIONE
A) Generalità
Sono attività di protezione civile quelle volte alla previsione e prevenzione delle varie
ipotesi di rischio,al soccorso delle popolazioni sinistrate e ad ogni altra attività necessaria,
diretta a superare una situazione di emergenza.
La previsione consiste nelle attività dirette allo studio e alla determinazione delle cause dei
fenomeni calamitosi e alla individuazione delle zone del territorio soggette ai rischi stessi.
La prevenzione consiste, altresì, nelle attività volte a evitare
o ridurre al minimo le
possibilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi calamitosi.
Il soccorso consiste nell’attuazione degli interventi diretti ad assicurare alle popolazioni
colpite ogni forma di prima assistenza.
B) Organizzazione
A livello comunale, l’Autorità di Protezione Civile è il sindaco.
Il sindaco, al verificarsi dell’emergenza nel proprio territorio:
-
assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla
popolazione e provvede agli interventi necessari;
-
segnala con immediatezza al Prefetto e al Presidente della Giunta Regionale
l’insorgere di situazioni di pericolo o il verificarsi di eventi calamitosi;
-
richiede al Prefetto l’intervento di altre forze e strutture quando la calamità non può
essere fronteggiata con i mezzi a disposizione del Comune.
Per l’espletamento di tali funzioni:
-
si avvale di tutte le strutture permanenti di cui dispone;
-
definisce,
preventivamente,
l’organizzazione
locale
di
Protezione
Civile,
determinandone i lineamenti in un apposito “Piano Comunale”.
Quanto su esposto serve a:
-
svolgere attività di previsione e prevenzione;
-
programmare e predisporre misure adeguate volte alla sicurezza dei cittadini;
-
intervenire con immediatezza nelle operazioni di soccorso;
-
diffondere tra i cittadini una cultura di Protezione Civile attraverso conferenze,
dibattiti, prove di allarme, esercitazioni di soccorso ed evacuazione.
3) L’elaborazione del Piano di Protezione Civile
L’elaborazione del Piano di Protezione Civile del Comune di Viù ha seguito le “linee guida
per l’elaborazione del Piano Comunale di Protezione Civile – 2004” della Regione
Piemonte.
Questa scelta è avvenuta affinché i vari Piani di Protezione Civile Comunali o
Intercomunali siano il più possibile omogenei tra loro, per un più facile coordinamento
organizzativo e operativo tra i vari Enti pubblici proposti agli interventi.
Il piano è disponibile in versione informatica, al fine di permetterne un più puntuale
aggiornamento e/o un’eventuale modifica.
Nel corso della redazione, il trattamento dei dati personali per attività in materia di
Protezione Civile è autorizzato secondo quanto previsto dal Provvedimento Legislativo n.
1/P/2000 30.12.99 –13.01.2000 “Individuazione di attività che perseguono rilevanti finalità
di interesse pubblico per le quali è autorizzato il trattamento dei dati sensibili da parte dei
soggetti pubblici.
Il Piano Comunale di Protezione Civile, elaborato così come sopra illustrato, si articola in:
1. Dati sul territorio
2. La mappa dei rischi
3. Lineamenti operativi
4. Le risorse
5. Le procedure operative
6. L’informazione della popolazione
7. La normativa
INDICE GENERALE
La programmazione comunale
Indice
Elenco di distribuzione
Registrazione aggiunte e varianti
I IL TERRITORIO
-
Il Territorio comunale:
a) Cenni descrittivi (superficie, confini, morfologia, sistema idrografico,
geologia)
b) Cenni storici
c) Dati numerici e logistici
d) Le infrastrutture
e) Infrastrutture sensibili extra-territorio comunale
f) Servizi tecnologici e di rete
II. I RISCHI
-
La mappa dei rischi
Rischi naturali:
a) Esondazioni
b) Frane
c) Valanghe
d) Eventi meteorologici (pioggia, grandine, neve, gelate, siccità, vento)
e) Sisma
-
-
Rischi antropici:
a) Rischi tecnologici (viabilità, trasporti, sistemi tecnologici,
interruzione rifornimento idrico,collasso dighe o bacini, danni
all’elettrodotto, interruzione gasdotti, inquinamento fonti idriche,
da reflui,da sversamento)
b) Incendio urbano
c) Incendi boschivi
-
Rischi sanitari:
a) Epizoozie
b) Epidemie – inquinamento acqua, cibo, eventi catastrofici
con gran numero di vittime
-
Rischi sociali:
a) Dispersi
b) Manifestazioni di massa
III. LINEAMENTI ORGANIZZATIVI
-
-
Lineamenti organizzativi
Le strutture comunali di protezione civile:
a) Il Comitato Comunale di Protezione Civile
b) Personale addetto alla Protezione Civile
c) Il Centro Operativo Comunale
d) La Sala Operativa
e) L’Unità di crisi comunale
Il C.O.M. Comitato Operativo Misto
Le strutture di supporto:
a)
b)
c)
d)
L’A.S.L. TO4
Il centro Operativo 118
L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA)
La Società Metropolitana Acque Torino (SMAT)
e) L’ENEL – SOLE
f) Le Organizzazioni di Volontariato
IV. LE RISORSE
-
Le risorse umane e strumentali:
a) Il Personale
b) Materiali e Mezzi
c) Le infrastrutture
d) Gli insediamenti abitativi di emergenza
e) Le aree di ricovero della popolazione
V. LE PROCEDURE OPERATIVE
1.
Le procedure operative
Il Sistema di allertamento Regionale:
a) Documenti previsionali
b) Documenti di monitoraggio e sorveglianza
c) Documenti per la gestione delle piene e dei deflussi
Dati previsionali e fasi operative:
a) Avviso meteo
b) Avviso di criticità moderata (livello 2)
c) Avviso di criticità elevata (livello 3)
Sistema previsionale
Le segnalazioni
Il Modello di intervento:
a) Evento con preavviso
b) Evento improvviso
2.
3.
4.
5.
Procedure Operative:
Numeri Utili
Fac simile di messaggi, manifesti, ordinanze
Schema di intervento in caso di evacuazione
VI. L'INFORMAZIONE DELLA POPOLAZIONE
-
L’informazione della popolazione
Tempi dell’informazione
Modalità e mezzi di comunicazione
I contenuti della comunicazione
VII. LA NORMATIVA
ELABORATI GRAFICI
-
-
Carta del territorio con indicazione di:
a) aree a rischio di allagamento
b) aree ed edifici da utilizzare in caso di emergenza
c) principali vie di collegamento
d) infrastrutture sensibili nel territorio comunale
Tavola rete fognaria comunale;
Tavole reti acquedottistiche comunali;
Tavola rete distribuzione GPL (a disposizione).
ELENCO DI DISTRIBUZIONE
ESTERNA
• Ufficio Territoriale del Governo - Prefettura
• Regione Piemonte - Settore Protezione Civile
• Provincia di Torino – Servizio Protezione Civile
• Comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Torino
•
INTERNA
• Giunta comunale
NOTA
Agli Enti, Aziende e Organismi, chiamati a fornire supporti di personale, mezzi e materiali
al manifestarsi di un'emergenza, viene inviato stralcio del piano riguardante i lineamenti
organizzativi e le procedure operative
REGISTRAZIONE DELLE AGGIUNTE E VARIANTI
Estremi della Registrata
comunicazione
in data
Oggetto
Funzionario che
ha apportato la
A/V
I. IL TERRITORIO
IL TERRITORIO COMUNALE
a) Cenni descrittivi (superficie, confini, morfologia, sistema idrografico, geologia)
Il Comune di Viù ha una superficie generale di circa 84 Kmq e confina:
•
A Ovest con i Comuni di Ala di Stura e Mezzenile
•
A Est con il Comune di Traves e Germagnano
•
A Sud con i Comuni di Rubiana, Val della Torre e Varisella
•
A Nord con il Comune di Lemie
Il territorio comunale occupa una parte della più meridionale delle Valli di Lanzo. Secondo
la classificazione altimetrica, esso va dai 600 m. s.l.m. circa ai 2.200 m s.l.m. circa. Il
nucleo abitato a quota più bassa è la frazione Maddalene (600 m. s.l.m.); tra i 1000 m.
s.l.m. e i 1300 m. s. l.m. si collocano le frazioni Asciutti, Col San Giovanni, Balma, Tornetti,
Niquidetto. Il capoluogo è posto a quota 774 m. s.l.m.
Le frazioni di cui si compone il territorio comunale sono 34 e precisamente:
Maddalene, Molar del Lupo, Falcheria, Toglie, Fubina, Mondrezza, Oldrì, Salvagnengo,
Molar Tissier, Molar Marchis, Corgnolero, Polpresa, Get, Cramoletti, Tornetti, Asciutti,
Versino, Fucine, Vernai, Guicciardera, Trichera, Pessinea, Venera, Brendo, Rocchiettera,
Balma, Richiaglio, Molar Michele, Tuberghengo, Chiaberge, Aires, Col San Giovanni,
Bertesseno, Niquidetto.
Intorno alle frazioni, sussistono in alcuni casi, nuclei abitativi, denominati regioni,
caratterizzati dalla presenza di un certo numero di fabbricati, in parte rurali, in parte
residenziali, per lo più derivanti dalla trasformazione di vecchi fabbricati rurali.
Il territorio è attraversato da due strade Provinciali SP 32 e SP 197, che sono elemento
portante dei collegamenti interni al territorio comunale. Dalle due strade provinciali si
dipartono le strade comunali di cui alla scheda allegata.
Complessivamente, il territorio risulta costituito da una valle principale, nella quale, ad
eccezione della parte a monte, al confine con il Comune di Lemie, la Stura di Viù scorre
fortemente incassata, e da alcune valli collaterali, di forte acclività, da cui scendono rii
minori, indicati nella scheda n. 7
La parte in quota del territorio, specie in prossimità dei rilievi più significativi (Monte Civrari,
Rocche Moròs) si presenta rocciosa e non priva di pietraie, ai piedi dei monti si estendono
spesso pascoli di alta quota ben sfruttati durante il periodo di alpeggio estivo. I boschi si
sono progressivamente estesi e occupano una parte rilevante del territorio. Nelle zone più
accessibili ne è stato ripreso il taglio programmato, in seguito al forte aumento del prezzo
dei combustibili derivati dal petrolio.
Dal punto di vista geologico, nel territorio si distinguono unità strutturali alpine e una serie
di terreni quaternari di origine glaciale, detritico gravitativi e alluvionale.
L’ossatura geolitologica è costituita da rocce appartenenti al Massiccio Ultrabasico di
Lanzo e alla Formazione dei Calcescisti con Pietre Verdi, disposte in fasce ad andamento
Nord – Sud.
Globalmente il territorio presenta una morfologia di tipo alpino, piuttosto aspre nelle aree di
affioramento, con forti pendenze che alimentano falde di detrito e con vallecole incise nel
substrato, ripide e rettilinee, che possono, in caso di caduta di valanghe, costituire vie
preferenziali per la loro discesa a valle.
Il clima presenta le caratteristiche di una zona alpina, con piogge abbondanti in primavera
e autunno, estati temperate, seppur talvolta non prive di forti temporali, inverni con
precipitazioni nevose, talora di forte intensità e temperature spesso al di sotto degli zero
gradi centigradi, specie nelle zone meno esposte al sole.
La scheda n. 6 riporta, a titolo esemplificativo, i dati pluviometri e le temperature degli anni
2000 e 2007, rilevati in punti a quote di altitudine diversa.
La popolazione totale, al 31.12.2008, è di 1.169 soggetti, con una densità media di 14
ab/Kmq. Nel periodo che coincide con le ferie estive, con la presenza di turisti e villeggianti
si raggiungono i 20.000 abitanti. La maggior parte delle presenze estive è distribuita nelle
frazioni.
b) Cenni Storici
Il ritrovamento,nel corso degli scavi effettuati intorno al 1920, nei pressi del castello di Viù,
di alcune selci di età eneolitica testimoniano della presenza di un insediamento umano in
valle, fin dalla preistoria. Tra il VI e il V sec. A.C. alle popolazioni di stirpe ligure, che
vivevano nelle Alpi occidentali, si sovrapposero i Celti; si formarono delle tribù celtoliguri,tracci quella dei Garoceli,che popolò appuntala Valle di Viù.
La presenza romana in Valle è provata dalle monete venute alla luce negli scavi del
castello. Ai tempi di Giulio Cesare, Viù faceva parte del regno di Cozio, che sotto Nerone fu
integrato a pieno titolo nell’Impero Romano. La Valle, date le difficoltà di collegamento non
fu teatro delle invasioni barbariche; il suo territorio, dapprima entrato a far parte del regno
dei Burgundi, fu poi ripreso dai Franchi. Al 1159 risale la prima investitura del feudo di Viù,
che solo dopo il 1345 furono alle strette dipendenze di Casa Savoia.
Lo spopolamento della Valle iniziò fin dalla grande crisi del1600, inizialmente in forma
stagionale e poi, via via, in forma sempre più definitiva. Scendendo in città, i Vincesi si
misero al servizio delle famiglie benestanti, presso le quali divennero domestici, cuochi,
brentatori, balie. Nel 1842, la costruzione della strada carrozzabile, trasformò Viù in una
delle località di villeggiatura più ambite dalle grandi famiglie torinesi, che avevano già
conosciutola Valle attraverso la presenza dei numerosi servitori di provenienza valligiana.
Alla fine del 1800 risale infatti la costruzione delle numerose ville liberty che abbelliscono
Viù e le sue frazioni.
c) Dati numerici e logistici
- Sede Municipale – Piazza V. Veneto 2
Coordinate geografiche: latitudine 45°15’00’’- longitudine 7°25’00’’
Superficie complessiva del territorio comunale: Kmq. 84
Strade comunali Km. 40,25
Strade Provinciali Km. 30,542
Strutture parasanitarie: 1
Strutture alloggiative: 14
Strutture scolastiche:2
Impianti sportivi:1
Popolazione residente: 1169
d) Le infrastrutture
Il territorio del Comune di Viù è dotato di infrastrutture e servizi che si ritengono
indispensabili in una situazione di emergenza.
Per quanto concerne le strade, Viù è raggiungibile attraverso la SP 32 e attraverso la SP
197. La SP 32 è la via di collegamento più breve per Torino (48 Km separano Viù dalla
città di Torino); la SP 197 raggiunge Torino attraverso il valico del Colle del Lys e può
costituire pertanto un percorso alternativo , in caso di interruzioni sulla SP 32.
Buona parte delle 34 frazioni che compongono il Comune sono raggiungibili attraverso
strade comunali, per lo più asfaltate, ad eccezione:
-
dell’ultimo tratto della strada comunale da Aires a Crotti e San Vito;
-
della strada per Airetta del Colle del Lys;
-
del tratto Ragià - Battioli;
-
dell’ultimo tratto tra Asciutti - Valico Monti di Mezzenile;
-
dell’ultimo tratto della strada per Ambrosinera;
-
della strada per loc. Fraj.
Per le informazioni dettagliate sulla viabilità comunale, si rimanda alle schede allegate al
presente Piano di Protezione Civile.
Sulle strade provinciali e comunali numerosi sono i ponti che attraversano la Stura di Viù e
i rii affluenti; poiché trattasi di infrastrutture, che soprattutto nel caso di eventi alluvionali
sono soggette a rischio, come storicamente dimostrato dagli eventi del 1994 e del 2000, si
forniscono nell’apposita scheda n. 8 tutti i dettagli sulla loro localizzazione.
Per quanto concerne le risorse idriche, solo una parte di territorio e più precisamente: il
capoluogo, le frazioni Trichera, Guicciardera, Vernai, Fucine, Versino, Mondrezza, Fubina,
Oldrì, Asciutti, Cramoletti, Polpresa, Corgnolero, Molar Tissier
e Molar Marchis sono
servite da acquedotto comunale. Nelle altre frazioni e, in parte in alcune di quelle sopra
menzionate, sono presenti acquedotti consortili privati.
Anche la rete fognaria comunale copre una porzione limitata del territorio e più
precisamente: buona parte del capoluogo e le frazioni Versino, Oldrì, Mondrezza,
Polpresa, Corgnolero, Molar Tissier, Molar Marchis, Molar Michele, Tuberghengo, Tornetti.
La fognatura delle prime sei località citate confluisce nel depuratore in loc.Barera, Molar
Michele confluisce nel depuratore in loc. Molar e Tuberghengo nel depuratore in loc.
Tuberghengo. Si fa eccezione per la frazione Tornetti, dove la depurazione è effettuata
attraverso fosse IMHOF.
Il territorio è percorso da un elettrodotto (130.000 Volt) che lo attraversa da Est a Ovest,
trasferendo a valle l’energia prodotta dalle centrali idroelettriche presenti sull’intera valle
(Viù, Lemie, Usseglio).
Sul territorio del comune di Viù, in Fraz. Fucine e in loc. Porte sono insediate due centrali
idroelettriche, con relativo bacino di modulazione, di proprietà Enel; un ulteriore bacino di
presa è situato in loc. La Santa, sul Rio Richiaglio.
e) Infrastrutture sensibili extra territorio comunale
La Valle di Viù è costituita dai Comuni di Viù, Lemie, Usseglio; sul territorio di quest’ultimo
sono presenti n. 3 invasi artificiali a servizio degli impianti idroelettrici dell’Enel:
a quota 2700 m. il “Lago della Rossa” capacità circa 6.000.000 di mc
a quota 2370 il “Lago dietro la Torre” capacità circa 100.000 mc
a quota 1800 m. il “Lago di Malciaussia” capacità circa 1.000.000 di metri cubi
d) Servizi tecnologici e di rete
- Illuminazione pubblica e privata
Le stazioni di energizzazione che provvedono ad alimentare la rete di illuminazione
pubblica e privata sono dislocate in vari punti del territorio.
La gestione di tale fornitura è di competenza dell’ENEL.
In caso di manutenzione l’unità che interviene appartiene alla sede di Ciriè - Numero Verde
telefonico per segnalazione guasti 803.500. Referente Sig. Marco Imberti.
Per la manutenzione dell’illuminazione pubblica il Comune ha stipulato apposita
convenzione con Enel Sole. Numero Verde telefonico 800.90.10.50
- Rete gas
Solo il concentrico è servito da una rete centralizzata di gas GPL, con punto di stoccaggio
in Fraz. Mondrezza. Il gestore della rete è AUTOGAS NORD, con sede in Volpino - Via
Amalfi 6. Tel. 011/98.84.952. Il responsabile di zona è il Sig. Veronese Paolo.
- Acquedotto /Fognature
Le sorgenti da cui sono alimentati i tratti di acquedotto comunale, nonché i serbatoi sono
indicate nella scheda n. 14; numerose frazioni sono viceversa rifornite da acquedotti
consortili gestiti da consorzi privati.
La gestione dell’acquedotto e della fognatura comunale è affidata alla SMAT, con sede in
Torino – Corso XI Febbraio 11 –Tel. 011/ 46.45.111.
- Servizio di nettezza urbana
Detto servizio è dato in appalto al CISA, Consorzio Intercomunale Servizi per l’Ambiente,
con sede in Ciriè –Via Don Lorenzo Giordano 21 – Tel. 92.022.14.
La stessa ditta pratica la raccolta differenziata a giorni stabiliti, nonché quella dei rifiuti
ingombranti.
II. I RISCHI
LA MAPPA DEI RISCHI
Il Comune di Viù è classificato in una zona non a rischio sismico. Il rischio di esondazioni
del torrente Stura è limitato ad una porzione di territorio circoscritta.
Le calamità naturali alle quali è soggetto il territorio sono quelle derivanti da piogge
intense, cui possono legarsi movimenti franosi, nevicate eccezionali, cui si connette il
rischio valanghe, interruzioni del rifornimento idrico, black-out elettrico, interruzioni stradali,
crolli di edifici, incendi urbani e boschivi.
Un ulteriore rischio è inoltre costituito da problemi legati agli invasi ENEL di competenza
territoriale, oltre che da quelli a monte, localizzati nel Comune di Usseglio, nonché da
eventuali danni all’elettrodotto 130.000 Volt.
Sono infine stati presi in considerazioni i rischi sanitari, in particolari quelli legati alla
presenza degli allevamenti animali, e i rischi di carattere sociale.
RISCHI NATURALI
a) esondazioni
Come si evince dalla scheda n. 7 il reticolo idrografico del Comune è formato dalla Stura di
Viù e da numerosi rii minori. Per quanto concerne la Stura, ad eccezione della parte a
monte, al confine con il Comune di Lemie e di un breve tratto, compreso tra la loc. Mulini e
la loc. Porte, in prossimità della centrale Enel, essa scorre per lo più incassata e non dà
luogo a fenomeni di esondazione, in presenza di piogge molto intense, se non nei due tratti
sopra indicati.
I rii minori, che scendono da valli collaterali di forte acclività, possono dar luogo a fenomeni
di tracimazione, in caso di aumento della portata, intasamento del letto, conseguente alla
caduta di massi e alberi, smottamenti di terreno.
Poiché dalle Autorità preposte giungono alla sede municipale con sufficiente anticipo i
bollettini meteorologici, è possibile organizzare interventi adeguati all’entità del rischio
segnalato. In particolare, nel caso di elevato rischio di esondazioni, si dovrà:
- diffondere messaggi preventivi alla popolazione interessata al rischio;
- disporre il controllo costante dell’innalzamento dei corsi d’acqua e della tenuta degli
argini.
- predisporre l’eventuale evacuazione delle aree principalmente minacciate;
b) frane
In situazioni meteorologiche normali, il territorio non presenta particolari problemi di
dissesto idrogeologico; tuttavia, in caso di precipitazioni intense, i terreni più acclivi sono
soggetti ad un’azione di dilavamento, che, a lungo andare, può provocare fenomeni di
smottamento e scivolamento del terreno.
Perdurando la segnalazione di avverse condizioni meteorologiche, con precipitazioni
particolarmente forti e dilavanti,
e il rischio di dissesto idrogeologico, si dovranno
prevedere i seguenti interventi:
monitoraggio, attraverso personale apposito, dei pendii più acclivi e perciò più
soggetti a
dissesto idrogeologico;
chiusura di tratti viari di pertinenza comunale, in cui vengano ravvisati particolari
rischi;
adeguata segnalazione e delimitazione delle aree interessate da fenomeni di
smottamento;
intervento di macchine operatrici atte a rimuovere la frana;
presa di contatto con la popolazione eventualmente interclusa dalla frana;
interventi di rifornimento, soccorso/evacuazione (eventualmente con mezzi aerei)
alla popolazione intercluse dal fenomeno verificatosi.
c) valanghe
Sul territorio del Comune di Viù, esclusa la parte in quota, non interessata da insediamenti
umani, nel periodo invernale, poche sono le aree storicamente interessate dal rischio
valanghe. Esse sono localizzate.
-
lungo il versante del Civrari, sul fianco destro della Stura di Viù, tra Lemie e Viù;
-
lungo il versante del Monte Rognoso (Niquidetto), da cui distacca per andare a
fermarsi alla confluenza del Rio Rognoso con il Rio Civrari (osservata nel 1939,
1963,1972, 1974;
-
lungo il versante del Monte Torretta del Prete, sul fianco destro della Stura di Viù tra
Trichera e Lemie (osservata nel 1964)
-
lungo la strada comunale Polpresa -Tornetti, nel tratto compreso tra Polpresa Sup.
e il bivio per la strada comunale Asciutti, a causa della notevole acclività della parte
a monte;
-
in loc.Asciutti, sul fianco sinistro della Stura di Viù, sempre nel vallone dei Tornetti
(osservata nel 1815, 1888).
Non sono tuttavia da escludere scivolamenti di masse nevose anche in altre zone
acclivi, soprattutto nel momento in cui vengano a sovrapporsi masse nevose di
consistenza diversa (ad es. masse più leggere cadute su una massa particolarmente
compatta).
Nel caso di valanghe o scivolamenti di masse nevose sono previsti i seguenti interventi:
-
chiusura di tratti viari di pertinenza comunale, in cui vengano ravvisati particolari
rischi;
-
adeguata segnalazione e delimitazione delle aree interessate dal fenomeno;
-
intervento di macchine operatrici atte a rimuovere la massa nevosa;
-
presa di contatto con la popolazione eventualmente interclusa;
-
interventi di rifornimento, soccorso/evacuazione (eventualmente con mezzi aerei)
alla popolazione interclusa.
d) Eventi meteorologici
- Pioggia, neve, grandine, neve, gelate, siccità, vento
Nel paragrafo esondazioni e rischio idrogeologico sono già stati trattati alcuni degli effetti
più temibili che scaturiscono da precipitazioni piovose di particolare intensità, rimangono
ancora da mettere in evidenza alcuni aspetti, quali intasamenti di cunette stradali, tombini,
allagamenti stradali, ostruzione di rii e ponti, allagamenti di edifici e scantinati, problemi
legati alla attività produttive e alla vita sociale e lavorativa.
In situazione di preallarme, il Servizio di Protezione Civile:
informa il Sindaco/Assessore delegato
allerta il Responsabile dell’Ufficio Tecnico per la diramazione di avvisi ai Direttori dei
Cantieri attivi sul territorio;
invia personale per il controllo dell’eventuale insorgenza di situazioni critiche
causate dal rigurgito della rete fognaria per il mancato smaltimento delle acque
piovane o dalla presenza di ostacoli al deflusso delle acque della rete idrica minore
invia personale per il controllo di situazioni di pericolo per caduta alberi.
In fase di allarme, il Servizio di Protezione Civile:
accerta l’insorgenza di situazioni critiche causate dal rigurgito della rete fognaria per
il mancato smaltimento delle acque piovane o dalla presenza di ostacoli al deflusso
delle acque della rete idrica minore
accerta l’insorgenza di situazioni di pericolo per caduta alberi;
accerta le condizioni di percorribilità della viabilità comunale, provvedendo ad
adeguata segnalazione, al fine di scongiurare, per quanto possibile, eventuali
incidenti;
interviene nei punti critici della circolazione, introducendo , se necessario divieti di
sosta e circolazione;
diffonde messaggi di invito alla popolazione a restare nelle proprie abitazioni e se
costretta a usare le autovetture, a circolare con la massima cautela;
diffonde messaggi informativi sui tratti critici della viabilità comunale.
Eventuali problemi rilevati nell’erogazione del servizio idrico e fognario, saranno segnalati
all’Ente gestore.
La grandine è fenomeno sporadico e di scarsa rilevanza, che accompagna qualche
temporale estivo.
Nel caso di intasamenti di cunette stradali, tombini, allagamenti stradali, si seguirà la
procedura indicata per le precipitazioni piovose; nel caso di danni alle colture, il Comune,
di concerto con le Associazioni di categoria, segnalerà l’accaduto agli organismi regionali
e provinciali competenti,
Infine, in caso di grandinate così copiose da rendere impossibile la circolazione stradale,
interverrà con i mezzi spazzaneve.
Nevicate abbondanti possono provocare inconvenienti tali da richiedere soccorsi urgenti di
varia natura. Le conseguenze più probabili sono l’isolamento del paese, l’interruzione delle
linee elettriche e telefoniche, l’interruzione della viabilità interna, con conseguente blocco di
attività lavorative e del servizio scolastico.
In caso di emergenza neve, ravvisata l’impossibilità di garantire la pulizia delle strade di
competenza, con i mezzi a disposizione dell’Ente si provvederà:
-
al fine di limitare la circolazione stradale e non creare ulteriori condizioni di pericolo,
alla chiusura, mediante apposita ordinanza delle scuole aventi sede sul territorio
comunale;
-
al reperimento di mezzi di sgombero neve esterni alla struttura comunale e atti ad
assicurare, nel più breve tempo possibile, il raggiungimento della popolazione
rimasta isolata;
-
al soccorso della popolazione rimasta isolata, verificandone le esigenze di viveri,
medicinali ecc;
-
alla segnalazione di eventuali interruzioni di linee elettriche e telefoniche agli Enti
gestori;
-
a interventi di spalatura manuale della neve, da realizzarsi in collaborazione con le
Associazioni di Protezione Civile convenzionate con l’Ente, ove sussistano
particolari esigenze legate alla presenza di persone anziane, disabili ecc;
-
all’emissione delle ordinanze sindacali necessarie in caso di pericolo per la pubblica
e privata incolumità derivanti dal crollo di edifici;
-
alla segnalazione dello stato di emergenza alla Prefettura e agli organismi di
Protezione Civile Provinciali e Regionali.
In caso di gelate, connesse o meno ai fenomeni nevosi,
il Comune provvederà ad
intervenire, con lo spargimento di sale e ghiaia per attenuare il rischio di incidenti, stradali,
cadute, fratture.
Durante il periodo estivo possono verificarsi, viceversa, momenti di moderata siccità, dei
cui effetti risentono soprattutto le colture.
In questo caso, il Comune, di concerto con le Associazioni di categoria, segnalerà il
problema agli organismi regionali e provinciali competenti.
Eventuali carenze nell’erogazione del servizio idrico, saranno segnalate all’Ente gestore.
Le Valli di Lanzo non sono particolarmente battute dal vento, tuttavia possono verificarsi,
seppur in forma episodica, situazioni di vento forte.
I rischi maggiori, in questo frangente, sono legati alla caduta di alberi e cartelli stradali, allo
scoperchiamento di edifici, con crollo tegole.
I venti di forte intensità sono segnalati dai bollettini meteo che pervengono all’Ente,
attraverso l’ARPA.
Il Comune è dunque allertato per un eventuale intervento di rimozione di alberi caduti,
cartelloni crollati, intervento che sarà effettuato in collaborazione con le Associazione di
Protezione Civile locali.
In caso di crolli saranno emesse le ordinanze sindacali necessarie a tutelare la pubblica e
privata incolumità.
I danni alle colture, saranno segnalati agli organismi regionali e provinciali competenti, di
concerto con le Associazioni di categoria.
e) sisma
Il Comune di Viù è classificato in una zona non a rischio sismico; sono tuttavia stati
percepiti terremoti di lieve entità, il cui epicentro si collocava intorno ai laghi di Avigliana.
Storicamente non sono comunque stati registrati danni di alcuna entità, né alle persone, né
ai fabbricati.
E’ pur vero che il terremoto rientra tra i fenomeni imprevedibili, per i quali l’unica strategia
possibile è l’informazione preventiva.
Nella consapevolezza che la collaborazione con la popolazione costituisca uno dei fattori
che concorre alla risoluzione dell’emergenza, si prevede anzitutto di
informare la
popolazione circa alcuni comportamenti da tenere in caso di sisma e più precisamente:
1. restare calmi, ripararsi sotto tavoli o protezioni robuste;
2. spegnere fornelli e fonti di incendio e combustione
3. spegnere subito focolai di incendio;
4. non precipitarsi fuori dagli edifici in preda al panico, tenersi lontano dalle finestre;
5. in edifici multipiano aprire la porta per assicurarsi una via d’uscita in caso di
necessità;
6. non usare il telefono, tenersi informati tramite radio o strutture pubbliche analoghe;
7. non usare ascensori o montacarichi
8. se si è all’aperto, stare in luoghi spaziosi, lontano da palazzi o muri che possono
crollare;
9. collaborare, per quanto possibile ai soccorsi immediati;
10. in caso di evacuazione dell’area, non usare l’automobile e attenersi alle istruzioni;
Il Sindaco/Assessore delegato, immediatamente dopo l’evento:
Si porta presso il Centro Operativo Comunale;
Richiede la convocazione del Comitato Comunale e dell’Unità di crisi;
Avvia le ricognizioni dell’area colpita;
Definisce le situazioni più critiche e richiede l’intervento dei VVFF e dei
volontari;
Organizza il censimento e il ricovero dei nuclei familiari evacuati;
Comunica al Prefetto, al Presidente della Provincia e della regione la
situazione in atto;
RISCHI ANTROPICI
a)
Rischi tecnologici
- viabilità e trasporti
Il Comune di Viù è collegato alla bassa valle dalla SP 32 e alla Valle di Susa, dal Colle del
Lys SP 197. Inoltre numerose strade comunali collegano il concentrico con le 34 frazioni
che compongono il Comune.
Dei rischi che possono comportare gravi problemi alla viabilità si è già detto a proposito dei
rischi idrogeologici, del rischio valanghe e dei rischi connessi ai fenomeni meteorologici,
individuando le contromisure idonee.
Rimane da prendere in considerazione il rischio connesso ad un’interruzione viaria
derivante da eventuali incidenti o da ostruzioni dovute alla presenza di mezzi di grandi
dimensioni, che non riescano a superare le strettoie presenti sia sulle strade provinciali che
sulle comunali.
In questo caso occorrerà istituire immediatamente un apposito sistema di segnalazione, la
fine di evitare ingorghi e blocchi totali alla circolazione. A seconda del punto in cui si è
creato il problema si individueranno le soluzioni alternative per impedire il blocco della valle
e mantenere, ove possibile, i collegamenti con i comuni a monte (Lemie e Usseglio).
Per la rimozione dei mezzi incidentati o di intralcio alla circolazione verrà richiesto
l’intervento di carri-attrezzi, gru ecc.
- collasso sistemi tecnologici:
black-out elettrico
In caso di black-out elettrico, indotto da altri eventi calamitosi, gli interventi di emergenza
rientrano in un più ampio quadro di attività di soccorso.
E’ richiesto l’intervento della Protezione Civile quando il fenomeno, non connesso con altri
eventi calamitosi assuma dimensioni, estensione e effetti tali da non poter essere
fronteggiato con le predisposizioni per gli interventi ordinari che competono all’Ente
gestore.
In tal caso, il Servizio di Protezione Civile dovrà:
o localizzare punti e aree di vulnerabilità (strutture socio-assistenziali, scuole, pazienti
in terapia domiciliare con apparecchiature elettromedicali);
o reperire le risorse necessarie per l’alimentazione elettrica delle aree di particolare
vulnerabilità
Il Comune dispone, tra l’altro, di un generatore e di una torre faro che potranno essere
attivati per risolvere le emergenze più rilevanti e le criticità maggiori.
interruzione rifornimento idrico
E’ richiesto l’intervento della Protezione Civile quando il fenomeno, non connesso con altri
eventi calamitosi assuma dimensioni, estensione e effetti tali da
non poter essere
fronteggiato con le predisposizioni per gli interventi ordinari che competono all’Ente
gestore.
In tal caso, il Servizio di Protezione Civile dovrà:
o localizzare punti e aree di vulnerabilità (strutture socio-assistenziali, scuole, uffici
pubblici);
o avviare controlli della potabilità dell’acqua;
o reperire le risorse necessarie per l’alimentazione idrica della popolazione;
o comunicare alla popolazione i provvedimenti cautelativi da adottare nell’utilizzo
dell’acqua.
collasso di dighe o bacini
Sul territorio del Comune di Viù incombono n. 3 invasi artificiali: a quota 2.700 m. circa il
“Lago della Rossa” capacità circa 6.000.000 di mc
a quota
2370 il “Lago dietro la Torre” capacità circa 100.000 mc
a quota 1.800 m circa il “Lago di Malciaussia” capacità circa 1.000.000 di metri cubi
Il cedimento di uno dei suddetti invasi produrrebbe una situazione di estrema gravità, per la
quale il Comune non avrebbe comunque dotazioni adeguate.
L’ENEL, che gestisce i suddetti invasi, ne segue giornalmente le condizioni, attraverso
personale in loco, i cui monitoraggi, trasmessi agli organismi preposti servono ad allertare
immediatamente i comuni, qualora si verifichi una situazione di pericolo.
Nel caso
dovesse
sopravvenire
una segnalazione
di tal fatta,
si provvederà
immediatamente all’evacuazione dell’area interessata al collasso delle dighe.
Per quanto concerne i bacini che insistono sul territorio comunale, nel corso dell’alluvione
del 2000, a Fucine si è resa necessaria l’apertura delle paratie, mentre a Porte il bacino si
è riempito di materiali trasportati dalla Stura, che depositatisi sul fondo, hanno determinato
un innalzamento del livello del bacino stesso, che è stato dapprima costantemente
monitorato e poi completamente ripulito dal Gestore.
Il Comune, in caso di eventi meteorici tali da destare la preoccupazione del Gestore,
provvederà pertanto a monitorare la situazione, al fine di disporre eventuali evacuazioni,
comunicare l’insorgere di una situazione di pericolo per i comuni a valle, imporre, tramite
ordinanza sindacale, manutenzioni straordinarie dei bacini stessi.
danni all’elettrodotto 130.000 volt
Come detto nella parte di presentazione generale, il territorio comunale è attraversato da
est a ovest da un elettrodotto a 130.000 volt, di proprietà dell’ENEL.
Nel piano regolatore sono state le norme che stabiliscono le distanze di sicurezza dei
fabbricati da tale infrastruttura, che costituisce tuttavia un fattore di rischio.
All’Enel compete il monitoraggio e la manutenzione costante dell’elettrodotto,nonché il
taglio della vegetazione sotto la linea, in modo da facilitare gli interventi che si dovessero
rendere necessari.
In caso di danno all’elettrodotto, il Comune provvederà ad informare immediatamente la
popolazione che vive nelle più immediate vicinanze e a disporne la temporanea
evacuazione. Terrà contatti costanti con l’Enel per essere informato sulla tipologia del
danno e su eventuali misure preventive da assumere a tutela della popolazione e su
migliorie da richiedere all’Enel stessa, al fine di scongiurare ulteriori pericoli.
interruzione di gasdotti
In caso di sospette fughe di gas, o di interruzione del rifornimento di gas lungo la linea
centralizzata gestita dall’AUTOGAS NORD, che serve, attraverso il serbatoio posizionato
in fraz. Mondrezza solo un’esigua parte di territorio, il Comune provvederà:
•
vietare agli utenti allacciati di aprire i rubinetti del gas;
•
localizzare punti e aree di vulnerabilità (strutture socio-assistenziali, scuola
dell’infanzia);
•
reperire le risorse necessarie per far fronte alle esigenze della popolazione
inquinamento (di fonti idriche, da reflui, da sversamento)
Sia la SMAT, che gestisce gli acquedotti comunali, sia i consorzi privati esercitano regolari
controlli sulla qualità dell’acqua erogata.
Nel caso in cui dalle analisi effettuate, dovessero emergere situazioni di pericolo, si
provvederà ad avvisare immediatamente la popolazione e ad emettere apposita ordinanza
sindacale, che vieti l’uso dell’acqua previa bollitura. Si chiederà, inoltre, che almeno per
l’uso alimentare venga attivato il servizio di distribuzione con boccioni e acqua minerale.
Solo in presenza di analisi i cui parametri rispettino i valori di normalità, potrà essere
revocata l’ordinanza sindacale che consente l’uso alimentare dell’acqua.
Per inquinamento da reflui o da sversamento, verrà immediatamente avvisata la
popolazione e si chiederà l’intervento di ditte specializzate al fine di permettere nel più
breve tempo possibile il ritorno alla normalità. Nel frattempo, sotto la direttiva degli
organismi sanitari a ciò preposti, si adotteranno le misure atte a contenere i rischi sanitari
che l’evento potrebbe produrre.
b) incendio urbano
Per tali eventi, tipologia e procedura di intervento ed esigenze di soccorso vengono definite
e coordinate dagli organi tecnici competenti.
Il Servizio di Protezione Civile provvederà:
a intercludere agli estranei l’area interessata;
a segnalare celermente agli addetti allo spegnimento i punti per gli attacchi delle
manichette antincendio;
a fornire assistenza ai nuclei familiari evacuati
organizzare ricezione e assistenza ai parenti di eventuali vittime
A incendio spento, verranno verificate le condizione dello stabile/i interessato/i e, se
necessario, verrà emessa l’ordinanza di inagibilità. Per evitare danni da crollo, successivi
all’incendio stesso, l’intera area continuerà a essere interclusa al pubblico passaggio.
c) incendi boschivi
Il progressivo aumento, nel corso del tempo, delle aree boschive, ha accresciuto le
probabilità di incendio boschivo.
Storicamente, gli incendi boschivi si sono sviluppati con maggior frequenza durante il
periodo invernale, in mancanza di precipitazioni nevose, in corrispondenza con giornate di
forte vento.
Sempre l’incendio è scaturito da dolo o da errore umano, dovuto al mancato rispetto delle
norme impartite in situazioni di rischio elevato rilevate dal Corpo Forestale dello Stato e
diffuse dalla Prefettura.
Gli incendi boschivi degli ultimi quindici anni non hanno messo a repentaglio vite
umane, né fabbricati abitati;
si sono generalmente sviluppati in aree totalmente
boscate in cui poteva trovarsi al massimo qualche fabbricato rurale, spesso già diruto.
Per lo spegnimento degli incendi boschivi interviene l’AIB, che opera in collaborazione
con il Corpo Forestale dello Stato.
Qualora l’incendio vada a lambire le vie di comunicazione, il Comune provvederà a
idonei interventi di chiusura del traffico della strada interessata e di coordinamento con
le stesse squadre AIB, per prevedere evacuazioni, soccorsi, rifornimenti.
Al prospettarsi di una situazione di rischio elevato, segnalata peraltro dalla Prefettura e
dal Corpo Forestale dello Stato, mediante apposite comunicazioni, il sindaco emetterà
le ordinanze utili a vietare roghi di sterpaglie, falò ecc.
RISCHIO SANITARIO.
a) epizoozie
In un Comune in cui sono presenti numerose aziende agricole e dove, in primaveraestate salgono in alpeggio centinaia di capi di bestiame, il rischio di epizoozie è sempre
presente.
Per i capi che vengono spostati durante la transumanza è richiesto il foglio matricola,
che certifica delle condizioni di salute delle mandrie che salgono o scendono
dall’alpeggio. Il foglio matricola viene trasmesso agli uffici comunali prima che le
mandrie si muovano e dunque attraverso tale certificazione il Comune ha la garanzia
che gli animali in fase di transumanza non sono portatori di malattie.
Tutte le stalle sono inoltre soggette al risanamento, attraverso il quale il competente
ufficio veterinario controlla che non vi siano animali infetti e decreta, se necessario,
l’abbattimento dei capi malati.
In caso di epizoozie, il Comune si atterrà scrupolosamente alle prescrizioni del
competente ufficio veterinario, emettendo, là dove richiesto, le ordinanze necessarie al
controllo dell’epidemia.
Verrà inoltre vietato, in situazione di sospetta emergenza da afta epizootica, il
passaggio delle mandrie in fase di transumanza lungo le strade di competenza del
Comune, al fine di evitare ulteriori contaminazioni attraverso gli escrementi.
b) epidemie, inquinamento di acqua, cibo, eventi catastrofici con gran numero di
vittime
Situazioni di emergenza determinate dagli eventi sopra indicati, richiedono interventi di
competenza delle Autorità Sanitarie, che li esplicano attraverso la normativa in vigore
relativa alla profilassi di malattie infettive. Il Sindaco si limiterà ed emettere le ordinanze
richieste dalla Autorità Sanitarie.
RISCHIO SOCIALE
a) dispersi
Il rischio dispersi può verificarsi in qualunque momento in un paese a vocazione
turistica; possono infatti verificarsi incidenti di montagna durante escursioni estive e
invernali, cadute accidentali in zone scoscese per i cercatori di funghi o anche i pastori
che radunano le mandrie che alpeggiano all’aperto.
In qualunque caso, il Comune dovrà allertare i Carabinieri e di concerto organizzare la
ricerca dei dispersi, richiedendo, a seconda delle situazioni l’intervento del Soccorso
Alpino, dotato delle attrezzature necessarie per il soccorso negli incidenti di montagna,
ed eventualmente di squadre coordinate di volontari Croce Rossa o AIB.
Il 118 dovrà essere allertato e reso edotto sulla zona in cui si presume possa essersi
verificato l’incidente, al fine di favorire un intervento quanto più rapido possibile per il
trasporto in ospedale degli eventuali feriti.
b) manifestazioni di massa (Fiera di San Martino o grandi eventi)
Poiché Viù si caratterizza per una buona presenza turistica, Comune e Pro Loco
organizzano spesso eventi che richiamano un elevato numero di persone.
La Commissione Comunale Pubblici Spettacoli, previo sopralluogo, autorizza lo
svolgimento di tali eventi dopo aver verificato l’esistenza di tutte le condizioni di
sicurezza; si richiede, inoltre che la locale sezione CRI e una squadra di Vigili del
Fuoco Volontari presidino i luoghi della manifestazione e che le squadre AIB, in
collaborazione con la Polizia Municipale coordino il traffico, impediscano il parcheggio
in aree potenzialmente utilizzabili per le operazioni di soccorso.
Tuttavia, in caso di incidenti connessi alla manifestazione:
•
dovrà essere immediatamente circoscritta e sgombrata l’area interessata;
•
a seconda della natura dell’incidente, si chiederà l’intervento di mezzi di
soccorso, personale sanitario, macchine operatrici.;
•
si utilizzeranno, se necessario, percorsi alternativi per facilitare l’avvicinamento
dei mezzi di soccorso e un rapido raggiungimento dei presidi ospedalieri;
•
si
procederà
manifestazione.
all’immediata
interruzione
delle
attività
connesse
alla
III. LINEAMENTI ORGANIZZATIVI
I LINEAMENTI ORGANIZZATIVI
I lineamento organizzativi definiscono le strutture, gli enti e gli organismi che, nell’ambito
del modello di intervento comunale operano a tre livelli:
- decisionale;
- di supporto funzionale,
- di supporto operativo;
Vengono pertanto individuati:
le strutture comunali che assicurano la direzione unitaria e il coordinamento dei
servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione;
gli enti e gli organismi idonei a fornire una prima tempestiva e adeguata
risposta,
in una situazione di emergenza
LE STRUTTURE COMUNALI DI PROTEZIONE CIVILE
Il sistema di comando e controllo per assicurare, nell’ambito del territorio comunale la
direzione unitaria e il coordinamento dei servizi di soccorso e assistenza alla popolazione,
si avvale di:
Comitato Comunale di Protezione Civile;
Personale addetto alla Protezione Civile;
Centro Operativo Comunale che si articola in:
-Unità di crisi Comunale
-Sala Operativa
Centro Operativo Misto
a) Il Comitato Comunale di Protezione Civile
Massimo organo di coordinamento delle attività di Protezione Civile a livello Comunale, di
cui si avvale il Sindaco per l’espletamento delle sue attribuzioni, nelle attività di previsione
e negli interventi di prevenzione dei rischi e nell’adozione di tutti i provvedimenti necessari
ad assicurare i primi soccorsi, in caso di eventi calamitosi in ambito comunale e per la
predisposizione del piano comunale di emergenza.
Detto Comitato è costituito da:
•
Sindaco
•
Vice Sindaco
•
Comandante della Stazione dei Carabinieri di Viù
•
Comandante della Polizia Municipale
•
Responsabile del servizio tecnico
•
Referenti dei Gruppi Comunali di Protezione Civile
Oltre a questi membri fissi, in situazioni di emergenza possono essere chiamati a farne
parte rappresentanti di tutti i servizi erogati sul territorio comunale e consulenti esterni.
A tale organo competono:
•
L’adozione del Piano Comunale di Protezione Civile;
•
L’attuazione delle attività di previsione e degli interventi di prevenzione dei rischi
definiti dai programmi regionali e provinciali;
•
L’adozione di tutti i provvedimenti, compresi quelli per fronteggiare l’emergenza e
necessari a d assicurare i primi soccorsi, in caso di eventi calamitosi in ambito
comunale;
•
L’attivazione dei primi soccorsi alla popolazione e degli interventi urgenti necessari
ad affrontare l’emergenza;
•
L’impiego del volontariato di protezione civile a livello comunale;
•
L’attività informativa, preventiva e in emergenza della popolazione;
•
La gestione dell’informazione attraverso i mass media;
•
L’approvvigionamento delle risorse necessarie;
•
La predisposizione e attuazione
delle attività assistenziali e di quanto altro rientra
negli obiettivi delle operazioni di soccorso, la cui realizzazione richieda comunque
interventi coordinati;
•
L’avvio degli interventi di ripristino.
Per il suo funzionamento il Comitato:
-
si riunisce nella sala Giunta;
-
può richiedere, in caso di emergenza, consulenze particolari per la valutazione
tecnica delle esigenze, per l’attuazione dei provvedimenti e l’impiego delle risorse
disponibili;
-
si avvale del Personale di Protezione Civile.
b) Personale addetto alla Protezione Civile
E’ il personale di ruolo di cui si avvale il Sindaco per l’esercizio delle sue funzioni di
Autorità di Protezione Civile.
La struttura è individuabile all’interno dell’Ufficio tecnico comunale e della Polizia
Municipale.
Compiti:
-
svolgere attività di previsione;
-
aggiornare il Piano Comunale di Protezione Civile;
-
mantenere i collegamenti con i Comuni appartenenti allo stesso C.O.M.;
-
tenere aggiornato l’elenco delle Associazioni di Volontariato;
-
mantenere il collegamento con l’Ufficio di Protezione Civile della Prefettura;
-
organizzare la Sala Operativa;
-
programmare e gestire esercitazioni di Protezione Civile.
Durante l’emergenza, il personale addetto dovrà:
-
attivare e gestire la Sala Operativa;
-
segnalare l’evento al Prefetto, al Presidente della Giunta Regionale e al Presidente
della Giunta Provinciale, l’evento, precisandone il luogo, la natura e l’entità, nonché i
provvedimenti adottati e le eventuali richieste di soccorso già inoltrate;
-
coordinare l’impiego delle diverse componenti della Protezione Civile per i soccorsi
alla popolazione;
-
organizzare e coordinare i mezzi alternativi di trasmissione;
-
svolgere attività informativa nei riguardi della popolazione;
-
tenere il diario degli avvenimenti.
c) Il Centro Operativo Comunale
Viene costituito all’emergenza.
d) La Sala Operativa
Viene attivata all’emergenza. E’ la struttura di Protezione Civile che consente al Sindaco di
gestire tecnicamente l’emergenza, soprattutto nelle fasi iniziali, in cui vengono privilegiate
le operazioni di soccorso e l’attività di assistenza.
Tale struttura che va attivata con immediatezza dall’Ufficio Tecnico e/o dalla Polizia
Municipale, al manifestarsi di una situazione di calamità deve:
o disporre di un integrato e sicuro sistema di comunicazione;
o assicurare il collegamento continuo con il Sindaco, quale responsabile del
coordinamento dei soccorsi;
o poter ricevere tutte le notizie per una rapida valutazione dell’evento e decidere
circa l’organizzazione di Protezione Civile;
o segnalare alla Prefettura e alla Presidenza della Giunta Regionale e Provinciale
l’evolversi degli eventi;
o ricevere la richiesta di interventi per soccorsi da soddisfare secondo un ordine di
priorità e sulla base delle disponibilità delle risorse;
o inoltrare le richieste di soccorsi alla Prefettura e agli organi pubblici e privati
interessati al soccorso;
o coordinare gli interventi delle squadre operative comunali e dei volontari;
o diffondere le informazioni alla popolazione, sulle direttive del Comitato Comunale di
Protezione Civile.
Vi opera il seguente personale del Comune:
-
il Responsabile dell’Ufficio Tecnico
-
un rappresentante del Corpo di polizia Municipale.
Possono essere convocati:
-
un rappresentante dell’ASL,
-
rappresentanti delle Associazioni di Volontariato;
-
rappresentanti di Enti e organismi ritenuti necessari in ragione della tipologia
dell’evento calamitoso.
Allo scopo di visualizzare le informazioni disporrà di:
-
planimetria del Territorio Comunale;
-
planimetria del Territorio in rapporto ai Comuni del C.O.M.;
-
planimetria del territorio dell’intera Provincia;
-
planimetria riguardante le aree di atterraggio elicotteri, l’ubicazione degli ospedali e
delle strutture di ricettività, la viabilità e la localizzazione di depositi di materiali
importanti per l’emergenza.
-
linee telefoniche e fax da attivare all’emergenza;
-
impianto radio con antenna;
-
elenchi telefonici;
-
copia del Piano Provinciale di Protezione Civile;
-
copia del Piano Comunale di Protezione Civile, completo degli allegati;
-
diario degli avvenimenti moduli per fonogrammi;
-
materiale di cancelleria;
-
PC;
e) L’Unità di crisi Comunale
Si costituisce, all’emergenza su convocazione del Sindaco presso la Sala Operativa. E’
presieduta dal Sindaco o Assessore delegato e coordinata dal Responsabile dell’Ufficio
Tecnico e svolge funzioni di supporto in settori specifici (censimento danni, volontariato,
telecomunicazioni, assistenza alla popolazione, sanità, viabilità ecc.)
Il COM – Centro Operativo Misto
Il C.O.M. è un organo collegiale a livello intercomunale, costituito provvisoriamente per il
tempo dell’emergenza,convocato con decreto prefettizio, allorquando l’evento calamitoso
richieda l’esigenza di un coordinamento decentrato degli interventi di soccorso, per la sua
entità e gravità.
Il territorio della Provincia è stato suddiviso in 8 zone, con la creazione di 8 C.O.M., presso
altrettanti comuni denominati capo-fila.
La zona 2 C.O.M. di Lanzo Torinese è stata suddivisa in due settori di cui uno montano e
uno pianeggiante. Viù, insieme con i Comuni di Ala di Stura, Balangero, Balme, Cafasse,
Cantoira, Ceres, Chialamberto, Coassolo, Corio, Germagnano, Groscavallo, Lemie,
Mezzenile, Monastero di Lanzo, Pessinetto, Traves e Usseglio.
Il C.O.M. opera alle dipendenze del Prefetto, per il tramite della sala operativa Provinciale.
Il C.O.M. è composto da:
-
sindaci dei comuni compresi nella giurisdizione di competenza del C.O.M.;
-
UTG Prefettura;
-
Comando Provinciale dei VV.FF.;
-
Amministrazione Provinciale;
-
Forze dell’Ordine;
-
Dirigente Generale dell’ASL;
-
Rappresentante di Enti e Uffici la cui presenza è necessaria.
LE STRUTTURE DI SUPPORTO
Nell’ambito dell’organizzazione comunale di protezione Civile:
-
l’ASL TO 4;
-
la centrale Operativa 118;
-
l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale;
-
la Società Metropolitana Acque Torino (SMAT);
-
ENEL-SOLE;
-
la GTT;
-
le Organizzazioni di Volontariato,
costituiscono le strutture a carattere permanente, con
sufficienti margini di
automatismo operativo, per fornire una prima tempestiva e adeguata risposta in una
situazione di emergenza, in attesa di altre forze di intervento.
a) L’Azienda Sanitaria Locale
Al verificarsi di calamità la funzione dell’Azienda Sanitaria Locale assume importanza
risolutiva nei settori di intervento relativi a:
-
Assistenza Sanitaria;
-
Assistenza Veterinaria;
-
Igiene pubblica.
Le infrastrutture operanti sul territorio, oltre ai medici operanti nel Comune, sono:
DENOMINAZIONE
SEDE - INDIRIZZO
TELEFONO
GUARDIA MEDICA
Piazza del Volontario 1 –
0123/69.62.85
VIU’
CROCE ROSSA ITALIANA
Viale Rimembranza 3 bis -
0123/69.63.54
VIU’
FARMACIA
Via Roma 3– VIU’
0123/69.61.07
b) La Centrale Operativa Sanitaria 118
La Centrale Operativa sanitaria 118, per le sue possibilità di raccordo con le strutture
territoriali ed ospedaliere, nonché con le istituzioni pubbliche e private che concorrono a
dare una risposta operativa in emergenza, costituisce l'interlocutore privilegiato in campo
sanitario, negli interventi di primo soccorso.
c) L'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA)
E' l'ente delegato, tra l'altro, alle attività di:
•
gestione del Centro funzionale regionale, delle reti di monitoraggio meteorologica,
idrologica, nivologica, sismica e della qualità dell'aria e dei sistemi previsionali ad essi
connessi;
•
assistenza tecnico-scientifica, in materia ambientale, territoriale, di prevenzione e di
protezione civile per l'elaborazione di normative, piani, programmi, relazioni, pareri,
provvedimenti amministrativi ed interventi, anche di emergenza;
•
controllo dei fattori fisici, chimici e biologici rilevanti ai fini della prevenzione, nonché
della riduzione o eliminazione dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo;
•
supporto tecnico-scientifico agli organi preposti alla valutazione ed alla prevenzione dei
rischi di incidenti rilevanti connessi con attività produttive.
d) La Società Metropolitana Acque Torino (SMAT)
La Direzione Acquedotto per fronteggiare le situazioni di criticità evidenziate al paragrafo
2.6., attua le procedure previste dai "piani operativi di crisi" e attua la somministrazione
alternativa di acqua avvalendosi di:
•
apparecchiatura per il confezionamento di acqua potabile in sacchetti;
•
un potabilizzatore;
•
un centro di produzione e imbottigliamento "boccioni";
•
cisterne munite di rastrelliera e rubinetti;
•
autobotte.
e) ENEL – SOLE
Per la disponibilità di mezzi e di materiali di varia tipologia possono fornire, in situazioni di
emergenza, un valido apporto in più settori d'intervento.
I dati per la reperibilità dei referenti delle strutture di supporto sono riportati nell’apposita
scheda
f) Le Organizzazioni di Volontariato
Costituiscono una componente essenziale dell'organizzazione locale dei servizi di
protezione civile, per l'insostituibile azione di supporto e di integrazione nelle attività di
previsione, prevenzione e soccorso svolte dalle strutture comunali.
Eventuali esigenze di intervento delle organizzazioni di volontariato, a supporto delle
attività di protezione, devono essere avanzate al Servizio Protezione Civile della Provincia
di Torino.
Inoltre, un gruppo di volontari qualificati, opera in convenzione speciale alle dirette
dipendenze del Sindaco.
I dati per la reperibilità del personale del Gruppo comunale di volontariato sono riportati
nella scheda n. 22 e nell’apposita scheda operativa
IV. LE RISORSE
LE RISORSE UMANE E STRUMENTALI
a) Il Personale
La risorsa “personale”, a livello comunale è costituita:
-
dal Responsabile del Servizio Tecnico
-
dal Corpo di Polizia Municipale
-
dagli operai cantonieri
-
dai Volontari delle Associazioni di Protezione Civile di AIB, Croce Rossa, Vigili del
Fuoco
b) I Materiali e i Mezzi
Le risorse materiali e mezzi comprendono le dotazioni dell’Amministrazione comunale
(elencate in apposita scheda allegata), le strutture di supporto e le disponibilità offerte dalle
organizzazioni di volontariato e dal mercato privato.
I settori di attività nel cui ambito rientrano le singole risorse comprendono: l’abbigliamento,i
prodotti alimentari, le abitazioni di soccorso, l’antincendio, i combustibili, i carburanti, la
costruzione, il disinquinamento, l’illuminazione, i mezzi speciali, materiale tecnico vario, i
medicinali, i prodotti sanitari, la produzione pasti,le telecomunicazioni, i trasporti.
c) Le Infrastrutture
Le Infrastrutture (sanitarie, alloggiative, di accantonamento materiali) costituiscono il
necessario supporto logistico alle attività di protezione civile.
Sulle schede allegate sono reperibili i dati inerenti:
-
le strutture alloggiative di proprietà comunale (Edificio scolastico, centro
Polifunzionale, Centro di arrampicata sportiva in Fraz. Mondrezza, Centro
Permanente di Cultura dei Valori Civili in Fraz. Bertesseno); (scheda n. 26)
-
le strutture sanitarie, in particolare il punto di primo soccorso, costituito
dall’Ospedale di Lanzo Torinese, oltre al centro di Guardia Medica, il presidio CRI e
la farmacia; (scheda n. 23)
-
i riferimenti inerenti la rete di trasporto pubblico e privato (scheda n. 16 e 17).
d) Gli insediamenti abitativi di emergenza
Si tratta di alcune strutture, analiticamente individuate nell’apposita scheda, che,per la loro
tipologia possono essere adibite al temporaneo ricovero delle popolazioni colpite da
calamità. Nelle risorse alloggiative rientrano le strutture alberghiere, le scuole, gli Istituti, le
Case per Ferie, gli alloggi-vacanze, i centri di vacanza estivi. (scheda n. 27)
e) Le aree di ricovero della popolazione
Si tratta di aree scoperte di proprietà pubblica, o eventualmente privata, che possono
consentire la sistemazione di insediamenti abitativi (tende, roulotte, prefabbricati)
Possono essere destinate a insediamenti provvisori di media o lunga durata, dotate per la
maggior parte di servizi di urbanizzazione primaria. In alcune delle suddette aree è
possibile, in caso di necessità e a giudizio degli operatori di volo, l’atterraggio di elicotteri.
L’ individuazione delle suddette risorse è riportata negli elaborati cartografici.
V. LE PROCEDURE OPERATIVE
LE PROCEDURE OPERATIVE
Costituiscono quel complesso codificato di comportamenti, di azioni da compiere con
immediatezza e operazioni da avviare in ordine logico e temporale che consentono di
affrontare il primo impatto di un evento calamitoso con il minor grado di impreparazione e
con il maggior grado di automatismo possibile.
Per il conseguimento di tale obiettivo è fondamentale la preventiva conoscenza del proprio
compito da parte di ogni persona, ufficio, ente e organismo deputato ad intervenire alla
minaccia o al manifestarsi di una situazione di emergenza.
Nel modello di intervento vengono definite le procedure per:
•
evento con preavviso, causato da fenomeni direttamente connessi con la situazione
meteorologica (esondazione di corsi d'acqua; alluvionamenti; frane e smottamenti), la
cui previsione consente l'attivazione delle diverse fasi operative, funzionali ad una
crescente criticità;
•
evento improvviso, che per mancato allarme o al verificarsi di un fenomeno non
prevedibile o ad evoluzione estremamente rapida, richiede l'attuazione delle misure per
l'emergenza.
Nella progressiva individuazione dei rischi sono state indicate le risposte operative da
adottare in relazione ai seguenti eventi:
•
precipitazioni intense di natura temporalesca;
•
nevicata eccezionale;
•
evento sismico;
•
interruzione rifornimento idrico;
•
emergenze legate alla vita sociale dell'uomo;
•
black-out elettrico;
•
emergenze sanitarie;
•
incendi urbani di vaste proporzioni;
•
crolli di edifici.
1. Sistema di Allertamento Regionale
La gestione del Sistema di Allertamento Regionale è assicurata dal Centro Funzionale
Regionale dell’ARPA Piemonte, che per l’attività di protezione civile, emette:
•
Documenti informativi previsionali;
•
Documenti di monitoraggio e sorveglianza;
•
Documenti per la gestione delle piene e dei deflussi.
a) Documenti previsionali
Suddivisi in:
•
Bollettino di vigilanza meteorologica
Documento previsionale emesso tutti i giorni entro le ore 13, contenente una
previsione dei seguenti fenomeni meteorologici per il pomeriggio e per i due giorni
successivi, secondo una scala di intensità articolata su tre livelli e la segnalazione di
avverse condizioni meteorologiche , tramite un avviso meteo:
-
piogge (assenti, deboli, forti - AVVISO);
-
nevicate (assenti, deboli, abbondanti - AVVISO);
-
ondate di calore (assenti, lieve disagio, elevato disagio - AVVISO);
-
gelate (assenti, ordinarie, eccezionali - AVVISO);
-
temporali (assenti, bassa probabilità di temporali forti, alta possibilità di temporali
forti - AVVISO);
•
-
venti (assenti, da tesi a forti, molto forti - AVVISO);
-
nebbie (assenti, foschie o banchi di nebbia, diffuse e persistenti - AVVISO).
Bollettino di criticità
Gli avvisi di criticità regionali sono riferiti a piogge, nevicate- valanghe e ondate di
calore, vento e sono contenuti all’interno dei seguenti bollettini:
Bollettino di criticità idrogeologica ed idraulica
Documento previsionale emesso tutti i giorni entro le ore 13, contenente una
previsione circa gli effetti al suolo attesi per il rischio idrogeologico ed idraulico
per il pomeriggio e per il giorno successivo, secondo una scala di criticità
articolata in due livelli corrispondenti a:
-
criticità moderata (livello 2);
-
criticità elevata (livello 3).
Bollettino nivologico
Documento previsionale emesso il lunedì, mercoledì e venerdì entro le ore 14, nel
periodo da novembre a maggio.
Sono previsti due livelli considerati come avvisi di criticità valanghe:
-
criticità moderata (grado di pericolo forte);
-
criticità elevata (grado di pericolo molto forte).
Bollettino ondate di calore
Documento previsionale emesso tutti i giorni entro le ore 13, nel periodo
compreso tra giugno e settembre, contenente una previsione circa le ondate di
calore attese per il pomeriggio e per i due giorni successivi.
Sono previsti due livelli considerati come avvisi di criticità:
-
criticità moderata (molta cautela);
- criticità elevata (pericolo).
b) Documenti di monitoraggio e sorveglianza
Suddivisi in:
•
Monitoraggio
Bollettino di aggiornamento della situazione idrogeologica ed idraulica
Documento di monitoraggio emesso nel caso di avviso di criticità idrogeologica
ed idraulica.
In caso di livello 2, vengono emessi due aggiornamenti al giorno (ore 9.00 e ore
21.00).
In caso di livello 3, vengono emessi quattro aggiornamenti al giorno (ore 6.00, ore
12.00, ore 18.00 e ore 24.00).
Tabelle dei dati pluviometrici
Documento contenente i dati pluviometrici delle stazioni della rete di monitoraggio
regionale, con segnalazione dei casi di superamento delle soglie, emesso con
aggiornamento automatico a frequenza oraria.
Tabelle dei dati idrometrici
Documento contenente i dati idrometrici delle stazioni della rete di monitoraggio
regionale, con segnalazione dei casi di superamento delle soglie, emesso con
aggiornamento automatico a frequenza oraria.
•
Sorveglianza
Avviso meteo straordinario
Documento di sorveglianza emesso nel caso di accertamento di situazioni
meteorologiche avverse particolarmente significative oppure impreviste
riguardanti fenomeni di temporali, neve, gelate, venti e nebbie.
Avviso straordinario criticità idrogeologica ed idraulica
Documento emesso nel caso di accertamento di situazioni impreviste di criticità
idrogeologica o idraulica moderata o elevata.
Avviso straordinario pericolo valanghe
Documento emesso nel caso di accertamento di situazioni impreviste con grado
di pericolo forte o molto forte.
Avviso straordinario ondate di calore
Documento emesso nel caso di accertamento di situazioni impreviste con
situazioni di molta cautela o pericolo.
c) Documenti per la gestione delle piene e dei deflussi
•
Bollettino di previsione delle piene
Documento emesso nel caso di avviso di criticità idrogeologica ed idraulica, entro
le ore 13, finalizzato alla gestione delle piene e dei de
2. DATI PREVISIONALI E FASI OPERATIVE
a) Avviso meteo
Gli avvisi meteo contenuti nei bollettini di vigilanza meteo, che determinano la necessità di
svolgere una più attenta vigilanza delle aree vulnerabili del territorio comunale, vengono
diramati ai Comuni sede di COM, per il successivo inoltro ai Comuni del COM, dal Servizio
Protezione Civile della Provincia di Torino.
In presenza di Avviso meteo per pioggia, all’interno del Bollettino di vigilanza
meteorologica, pur in condizione di criticità ordinaria (livello 1), viene attuato lo stato di
ATTENZIONE.
Nell’ambito delle procedure di intervento l’ATTENZIONE si configura come la fase in cui, in
presenza di una non definita situazione di criticità, con possibilità di evoluzione verso
condizioni di criticità moderata, viene avviata l’attività informativa nei riguardi delle strutture
comunali potenzialmente interessate agli interventi di protezione civile e viene svolta una
più attenta vigilanza delle aree vulnerabili del territorio comunale.
b) Avviso di criticità moderata (livello 2)
Alla segnalazione di Avviso di criticità moderata, all’interno del Bollettino idrogeologico e
idraulico, viene attuato lo stato di PREALLARME.
Configura una situazione determinata da precipitazioni in grado di generare:
-
limitati fenomeni di instabilità;
-
limitati fenomeni di trasporto in massa nella rete idrografica minore e modesti fenomeni
di inondazione e alluvionamento con coinvolgimento delle aree prossimali ai corsi
d’acqua;
-
in ambito urbano, fenomeni di rigurgito del sistema di smaltimento delle acque piovane.
c) Avviso di criticità elevata (livello 3)
All’Avviso di criticità elevata viene attivato lo stato di ALLARME.
Le situazioni di elevata criticità sono determinate da precipitazioni in grado di generare:
-
estesi fenomeni di inondazione con coinvolgimento delle aree distali dal corso d’acqua;
-
intensi fenomeni di erosione e alluvionamento;
-
numerosi ed estesi fenomeni di instabilità; probabile riattivazione di singoli fenomeni di
instabilità di grandi dimensioni;
-
estesi allagamenti nell’area urbana e rilevanti fenomeni di rigurgito del sistema di
smaltimento delle acque piovane.
Gli Avvisi di criticità regionali contenuti nei bollettini idrogeologici che determinano
l’attivazione delle fasi di preallarme (livello 2) o allarme (livello 3) sono diramati ai Comuni
sede di COM, per il successivo inoltro ai Comuni del COM, dalla Prefettura – U.T.G.
Informazioni sulle condizioni meteo sono reperibili agli indirizzi:
http: //www.rupar.piemonte.it/meteo/
http://intranet.ruparpiemnonte.it/meteo/
3. SISTEMA PREVISIONALE
La zona di allerta per rischio idrogeologico ed idraulico
Nel sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile per situazioni di criticità
derivanti da fenomeni meteorologici, rischio idrogeologico ed idraulico, il territorio del
Comune di Viù è compreso nella zona meteorologica (4) Alpi Cozie centro-nord (TO)
4. LE SEGNALAZIONI
I documenti previsionali contenenti avvisi vengono inoltrati dal COM di Lanzo, sia in ore
di ufficio che in ore non di ufficio, tramite telefax.
In ore non di ufficio la comunicazione scritta viene confermata da una telefonata.
La segnalazione di un avviso di criticità viene inoltrata al Sindaco e al Comandante
della Polizia Municipale e al Responsabile dell’Ufficio Tecnico.
Segnalazioni di eventi calamitosi sul territorio comunale, qualora giungano da fonte non
qualificata, verranno verificate con la massima tempestività.
5. IL MODELLO DI INTERVENTO
a) EVENTO CON PREAVVISO
Per l'attuazione degli interventi operativi si prevedono i seguenti livelli di allerta:
ATTENZIONE, a seguito Avviso meteo;
PREALLARME, a seguito Avviso di criticità moderata (livello 2);
ALLARME, a seguito Avviso di criticità elevata (livello 3)..
STATO DI ATTENZIONE
La segnalazione di una situazione di criticità ordinaria, con previsione di avvicinamento a
condizioni di criticità moderata, richiede da parte delL’Ufficio Tecnico e di Polizia
Municipale:
•
costante valutazione dei bollettini previsionali;
•
verifica degli scenari di rischio in relazione all'evento potenziale;
•
informazione al Sindaco sull’evento e sui provvedimenti presi
STATO DI PREALLARME
Alla ricezione del Bollettino che segnala una situazione da livello 2 – moderata
criticità:
il Responsabile del Servizio di Protezione Civile:
•
informa il Sindaco o suo sostituto;
•
attua ogni misura di sorveglianza e vigilanza delle zone esposte a rischio ritenuta
necessaria;
•
attiva i collegamenti con COM, Centro Funzionale Regionale e Servizio provinciale
di protezione civile per lo scambio di informazioni;
•
organizza il presidio ed il monitoraggio dei punti critici evidenziati nell'ambito degli
scenari di evento;
•
informa dello stato di preallarme i gestori dei servizi essenziali presenti sul territorio
comunale;
•
definisce con il Sindaco/o suo sostituto l'opportunità di assicurare il presidio degli
uffici e servizi comunali, di cui si prevede un possibile coinvolgimento, anche fuori
dall’orario di ufficio;
•
segnala agli uffici competenti l'esigenza di notificare ai direttori dei lavori e ai
responsabili di manifestazioni sportive, spettacoli, mercati, ecc. la possibile
evenienza di situazioni critiche nelle ore successive;
•
segnala al Sindaco, al COM, al Presidente della Provincia, al Presidente della
Giunta Regionale e al Prefetto, ogni circostanza di particolare rilievo.
STATO DI ALLARME
Alla segnalazione della previsione meteo da livello 3 – criticità elevata, oppure a
seguito dell'evoluzione negativa dell'evento per il quale era già stato disposto il preallarme,
o alla minaccia di eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che richiedono interventi
diretti alla tutela dell'integrità della vita, dei beni, degli insediamenti
o dell'ambiente:
il Responsabile del Servizio di Protezione Civile:
•
informa il Sindaco/o suo sostituto;
•
definisce i limiti delle aree coinvolte nell'evento, accerta l'entità dei danni e i
fabbisogni più immediati;
•
attiva la Sala operativa;
•
dirama l'allarme ai residenti nelle zone minacciate da inondazioni e dissesti e li
informa sui comportamenti da tenere;
•
assicura il monitoraggio continuo delle aree a rischio;
•
allerta i gestori delle strutture strategiche, sociali presenti nelle aree a rischio,
il Sindaco / l'Assessore delegato:
•
dichiara lo stato di allarme;
•
riunisce il Comitato comunale di protezione civile per una valutazione della
situazione sul territorio comunale;
•
dispone, se necessario, la convocazione dell'Unità di crisi e la presiede;
•
assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla
popolazione;
•
valuta l'opportunità di procedere alla chiusura delle scuole e annullamento di
manifestazioni pubbliche;
•
informa la popolazione della situazione in atto procede alla chiusura del traffico,
pedonale e veicolare, della viabilità a rischio
•
nell'eventualità dell'evacuazione dei nuclei familiari residenti nella aree a rischio:
-
predispone le ordinanze di evacuazione
•
-
accerta la percorribilità degli itinerari di evacuazione e degli itinerari di soccorso
-
verifica l'adeguatezza delle risorse disponibili
rappresenta al COM ogni ulteriore esigenza di personale, mezzi e materiali,
precisandone tipo ed entità (Sindaco/Assessore alla Protezione Civile);
•
aggiorna, tramite il COM, il Presidente della Provincia, il Presidente della Giunta
Regionale e il Prefetto dell'evolversi della situazione
b) EVENTO IMPROVVISO
Al verificarsi di un evento improvviso o non prevedibile o a causa dell'evoluzione
estremamente rapida di un fenomeno meteorologico, si attuano le misure per
l'emergenza, con l'avvio immediato delle operazioni di soccorso.
STATO DI EMERGENZA
L'azione di soccorso comprende tre distinti momenti:
-
acquisizione dei dati
Ha lo scopo di avere un quadro, il più completo possibile, della situazione, al fine di
definire:
•
limiti dell'area coinvolta nell'evento calamitoso;
•
entità dei danni e relative conseguenze sulla popolazione, sulle opere d'arte, sui
servizi essenziali, sulle vie di comunicazione, ecc.;
•
-
fabbisogni più immediati.
valutazione dell'evento
I dati, acquisiti con la ricognizione dell'area colpita e attraverso le segnalazioni dei
cittadini e delle strutture periferiche di vigilanza, consentono di:
-
•
configurare il fenomeno nelle sue reali dimensioni territoriali;
•
definire l'effettiva portata dell'evento;
adozione dei provvedimenti
•
convocazione del Comitato comunale di protezione civile;
•
avvio dei soccorsi tecnici urgenti;
•
delimitazione dell'area colpita;
•
interdizione del traffico stradale;
•
messa in sicurezza della rete dei servizi;
•
attivazione delle misure di carattere sanitario;
•
raccolta della popolazione a rischio in area di attesa e successivo trasferimento nelle
strutture di recettività;
•
valutazione delle esigenze di rinforzi.
Pertanto:
il Sindaco / Assessore delegato:
avvalendosi del Servizio di Protezione Civile:
•
convoca il Comitato comunale di protezione civile per una valutazione della
situazione in atto;
•
dispone l'attivazione della Sala Operativa
•
avvia i soccorsi tecnici urgenti;
•
attiva le procedure per la quantificazione dei danni a persone, edifici,
infrastrutture;
•
procede all'evacuazione delle aree abitate a rischio;
•
informa la popolazione dei comportamenti da adottare;
•
dispone la delimitazione dell'area colpita e l'interdizione del traffico stradale;
•
allestisce le aree di accoglienza e definisce le strutture di recettività della
popolazione evacuata;
•
assicura l'assistenza ai nuclei familiari evacuati (supporto tecnico, socioassistenziale, psicologico, logistico, sanitario);
•
richiede la messa in sicurezza della rete dei servizi;
•
segnala, tramite il COM, al Presidente della Provincia, al Presidente della Giunta
Regionale e al Prefetto la situazione in atto e i provvedimenti adottati;
LE PROCEDURE OPERATIVE – I NUMERI UTILI
PROTOCOLLO INTERVENTO VIGILI DEL FUOCO
SI RICORDA CHE IN CASO DI EMERGENZA O CALAMITA’ BISOGNA
CHIAMARE, PRIMA DI QUALSIASI ALTRO ENTE PUBBLICO
IL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
NUMERO DI TELEFONO:
115
Al manifestarsi di una situazione di emergenza che richieda l’azione specifica e
diretta di un Ente,operante sul territorio comunale, il Sindaco ne dispone
autonomamente l’intervento.
Nel caso in cui l’intervento, per natura di estensione, comporti l’azione coordinata di
più Enti o il concorso di enti esterni al territorio comunale, il Sindaco ne richiede
l’intervento tramite la Prefettura.
LE PROCEDURE OPERATIVE – I NUMERI UTILI
I PRINCIPALI ORGANISMI DI PROTEZIONE CIVILE DI
RIFERIMENTO
DIPARTIMENTO NAZIONALE DELLAPROTEZIONE CIVILE
Via Ulpiano 11 – 00193 ROMA
TEL. 06/68201
FAX 06/68202360
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE
Corso Marche 79 – 10146 TORINO
Tel. 011/4326600
Fax 011/7400001
PROVINCIA DI TORINO – SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE
Corso G. Lanza 75 - 10131 TORINO
CENTRALINO 011/8612111 (H.24)
Tel. 011/8613246 (H.24)
Fax 011/8613299
PREFETTURA DI TORINO
Piazza Castello 201 – 10100 TORINO
Tel. 01155891
Fax 011/5589904
COMUNE DI LANZO TORINESE
PROTEZIONE CIVILE
Via Don Bosco 33 - 10074 LANZO TORINESE
Tel. 0123/300400
LE PROCEDURE OPERATIVE – I NUMERI UTILI
FORZE DELL’ORDINE DISLOCATE SUL TERRITORIO
STAZIONE DEI CARABINIERI DI VIU’
Piazza V. Veneto 1 – 10070 VIU’
Tel. 0123/69.70.06
Fax 0123/69.65.54
UNITA’ SANITARIE LOCALI
DENOMINAZIONE
SEDE
TELEFONO
ASL TO4
Via Battitore 7/9 CIRIE’
011/92171
ASL TO4
Via Marchesi della Rocca 30
0123/300111
CRI – Sottosezione di Viù
Viale Rimembranza 3 bis
0123/696354
CRI
Sede Di Lanzo Torinese
0123/27018
LE PROCEDURE OPERATIVE – I NUMERI UTILI
ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
DENOMINAZIONE
SEDE
TELEFONO
CROCE ROSSA ITALIANA –
Viale Rimembranza 3/bis –
0123/69.63.54
SOTTOSEZ. VIU’
VIU’
A.I.B. Associazione Antincendi
VIU’
349.41.63.369
Piazza Cibrario 2 – VIU’
0123/69.63.00
Via Arnàs 30 USSEGLIO
0123/83762
Boschivi
VIGILI DEL FUOCO
VOLONTARI – Distaccamento
di Viù
SOCCORSO ALPINO
349.7812.845
LE PROCEDURE OPERATIVE – I NUMERI UTILI
ENTI DA ALLERTARE NEL CASO DI STRARIPAMENTI,
ESONDAZIONI E ALLUVIONI
ENTE
TELEFONO/FAX
Prefettura di Torino
011/55891 fax 011/5589904
Regione Piemonte - Settore Protezione Civile
Tel. 011/4326600 fax011/740001
Provincia di Torino – Settore Protezione Civile
011/8613246 -011/862111
fax 011/8613299
Comando Provinciale dei VVFF
115 – 011/74221
Questura di Torino
113 – 011/55881 fax 011/5588045
Comando Carabinieri Venaria
112 – 011/4504800
Stazione Carabinieri Viù
0123/697006
Polizia di Stato
113 – 011/55881
Polizia Stradale
011/56401
C.O.M. Lanzo Torinese
0123/300438
Ufficio Tecnico Comunale
0123/696101
Polizia Municipale di Viù
0123/696101
Pronto Soccorso
118
ARPA Torino
011/19680111 fax 011/19681471
Ospedale di Lanzo
0123/300611
Ospedale di Ciriè
011/92171
Guardia Medica
0123/696285
Corpo Forestale dello Stato – Coordinamento Provinciale
011/535981
CRI – Sottosezione di Viù
0123/696354
ENEL
800900800
TELECOM
187
Associazioni di Volontariato
SMAT
Vedi scheda apposita
011/4645111
Servizio Meteorologico dell’Aeronautica
011/538361- 011/537239
Servizio Igiene Pubblica ASL TO 4 – Ciriè
011/921.76.10
GTT
011/57641
LE PROCEDURE OPERATIVE – I NUMERI UTILI
ENTI DA ALLERTARE NEL CASO DITERREMOTO, FRANE,
SMOTTAMENTI, INCENDI DI VASTE PROPORZIONI
ENTE
TELEFONO/FAX
Prefettura di Torino
011/55891 fax 011/5589904
Regione Piemonte - Settore Protezione Civile
Tel. 011/4326600 fax011/740001
Provincia di Torino – Settore Protezione Civile
011/8613246 -011/862111
fax 011/8613299
Comando Provinciale dei VVFF
115 – 011/74221
Questura di Torino
113 – 011/55881 fax 011/5588045
Comando Carabinieri Venaria
112 –011/4504800
Stazione Carabinieri Viù
0123/697006
Polizia di Stato
113 – 011/55881
Polizia Stradale
011/56401
C.O.M. Lanzo Torinese
0123/300400
Ufficio Tecnico Comunale
0123/696101
Polizia Municipale di Viù
0123/696101
Pronto Soccorso
118
ARPA Torino
011/19680111 fax 011/19681471
Ospedale di Lanzo
0123/300611
Ospedale di Ciriè
011/92171
Guardia Medica
0123/696285
Corpo Forestale dello Stato – Coordinamento Provinciale
011/535981
CRI – Sottosezione di Viù
0123/696354
Numero Verde Incendi Boschivi
1515
ENEL
800900800
TELECOM
187
Associazioni di Volontariato
SMAT
Vedi scheda apposita
011/4645111
Servizio Meteorologico dell’Aeronautica
011/538361- 011/537239
GTT
011/57641
LE PROCEDURE OPERATIVE – I MESSAGGI
MESSAGGIO-TIPO PER EVENTI CALAMITOSI DA TRASMETTERE ALL'UFFICIO
TERRITORIALE DEL GOVERNO, ALLA PRESIDENZA DELLA GIUNTA
PROVINCIALE E DELLA GIUNTA REGIONALE
1.
COMUNE DI VIU’
2.
Tipo di evento ………………………………………….………………………………
3.
4.
Data ………………. Ore…………….
Area interessata ……………………………………………….…………………...……
Situazione meteo …………….………………………….………………………………
Danni a persone:
morti ………….…..…. feriti …………………..….dispersi …….……………………..
Esigenze …………………………………………………...……………………………
Danni a servizi pubblici essenziali
Rete energia elettrica ………………………………...…………………………………
Rete distribuzione acqua potabile ………………………………………………………
Telefonia fissa e mobile …………………………………………………...……………
5.
Esigenze ………………………………………………………………………………..
Danni ad edifici
Edifici pubblici …………………………………………………...…………………….
6.
Edifici privati …………………………………………………………………...………
Danni alla viabilità
Viabilità interrotta ……………………………………………………………..……….
Frazioni isolate ……………………………………………………………….………..
Numero persone eventualmente isolate ……………………………………………….
Percorsi consigliati ai mezzi di soccorso ……………………………………………...
7.
Provvedimenti adottati ………………………………………………………………
8.
Enti già informati dell'evento ……………………………………………………….
9.
Altre notizie ……………………………………………………….…………………..
LE PROCEDURE OPERATIVE – I MESSAGGI
FAC- SIMILE DEL MESSAGGIO DI PREALLARME
PROT. CIV. N._____________________________________________________
DA SINDACOCOMUNE DI_____________________________________________________
A________________________________________
__________________________________________
__________________________________________
AT ORE_______________________IN LOCALITA’_____________________________
SI E’ VERIFICATO_______________________________________________________
________________________________________________________________________
DICHIARASI STATO PREALLARME
IL SINDACO
TRASMETTE________________________IN DATA_____________ALLE ORE________
RICEVE____________________________IN DATA_____________ALLE ORE________
LE PROCEDURE OPERATIVE – I MESSAGGI
FAC- SIMILE DEL MESSAGGIO DI ALLARME
PROT. CIV. N._____________________________________________________
DA SINDACOCOMUNE DI_____________________________________________________
A________________________________________
__________________________________________
__________________________________________
AT ORE_______________________IN LOCALITA’_____________________________
SI E’ VERIFICATO_______________________________________________________
________________________________________________________________________
DICHIARASI STATO DI ALLARME
IL SINDACO
TRASMETTE________________________IN DATA_____________ALLE ORE________
RICEVE____________________________IN DATA_____________ALLE ORE________
LE PROCEDURE OPERATIVE – I MESSAGGI
FAC - SIMILE DI MANIFESTO ALLA POPOLAZIONE – ALLERTA
COMUNE DI_________________________
NORME DI COMPORTAMENTO
IN PRESENZA
DI EVENTI
CALAMITOSI
CHE
RICHIEDANO
L’EVACUAZIONE
PARZIALE O TOTALE DELLA POPOLAZIONE
IL SINDACO
AVVERTE
CHE IN CASO DI SITUAZIONE DI PERICOLO LA POPOLAZIONE SARA’
AVVISATA MEDIANTE____________________________(indicare la modalità)
DISPONE
CHE A SEGUITO TALE AVVISO:
1. I CITTADINI IN POSSESSO DI MEZZI DI TRASPORTO DOVRANNO
TRASFERIRSI NELLE STRUTTURE DI RICETTIVITA’
2. I CITTADINI PRIVI DI MEZZI DI TRASPORTO DOVRANNO AFFLUIRE
ALLE ZONE DI RACCOLTA CHE SARANNO INDICATE
INVITA
LE
FAMIGLIE
CHE
ABBIANO
COMPONENTI
IMPOSSIBILITATI
A
MUOVERSI
AUTONOMAMENTE (AMMALATI, ANZIANI …) A SEGNALARE AL COMUNE I LORO
NOMINATIVI E RECAPITI.
RACCOMANDA
1. DI STACCARE LUCE, ACQUA, GAS PRIMA DI ABBANDONARE LE
ABITAZIONI
2.
RISPETTARE
SCRUPOLOSAMENTE
GLI
ITINERARI
INDICATI
PER
L’EVACUAZIONE
3. NON SOSTARE, SALVO CASI DIFORZA MAGGIORE, LUNGO GLI ITINERARI
DI EVACUAZIONE.
LOCALITA’ E DATA
IL SINDACO
LE PROCEDURE OPERATIVE – I MESSAGGI
FAC - SIMILE DI MANIFESTO ALLA POPOLAZIONE – ALLARME
GENERALE
NORME DICOMPORTAMENTO
IN PRESENZA DI (indicare l’avvenimento o il tipo di rischio)
IL SINDACO
COMUNICA CHE DALLA SEGNALAZIONE DI ALLARME CHE VERRA’ DATO A MEZZO
________________________________________________________________________
I RESIDENTI (indicare zona, frazioni ecc)
AVRANNO______________ORE DI TEMPO PER EVACUARE
DISPONE
CHE A SEGUITO DEL SEGNALE DI ALLARME
I RESIDENTI DELLA ZONA (indicare zona, frazioni ecc)
1. SE IN POSSESSO DI MEZZO DI TRASPORTO, DOVRANNO IMMEDIATAMENTE
TRASFERIRSI PRESSO (indicare la struttura)
SECONDO IL SEGUENTE ITINERARIO_____________________________________
2. SE PRIVI DI MEZZI DI TRASPORTO DOVRANNO AFFLUIRE ALLA ZONA DI
RACCOLTA DISLOCATA___________________________________________________
SECONDO IL SEGUENTE ITINERARIO_______________________________________
3. MEZZI DI TRASPORTO VERRANNO MESSI A DISPOSIZIONE IN (piazza…)
RACCOMANDA
1. DI STACCARE LUCE, ACQUA, GAS PRIMA DI ABBANDONARE LE
ABITAZIONI
2.
RISPETTARE
SCRUPOLOSAMENTE
GLI
ITINERARI
INDICATI
PER
L’EVACUAZIONE
3. NON SOSTARE, SALVO CASI DIFORZA MAGGIORE, LUNGO GLI ITINERARI
DI EVACUAZIONE.
LOCALITA’ E DATA
IL SINDACO
LE PROCEDURE OPERATIVE – I MESSAGGI
SCHEMA DI ORDINANZA REQUISIZIONE IMMOBILE
ORDINANZA CONTINGIBILE E URGENTE DI REQUISIZIONE IMMOBILE
ORDINANZA N.________________
IL SINDACO
Visto l’art. 15 della Legge 24 febbraio 1992 n. 225;
considerato che, a seguito della calamità pubblica (descrizione sommaria dell’evento) verificatasi in
località……………………………………il…………………………è stato ordinato lo sgombero di
numerose abitazioni, per cui si rende indispensabile ed urgente provvedere al temporaneo ricovero
delle famiglie evacuate;
ritenuto che a tale scopo sono individuati i seguenti locali:
Via…………………n……………………………detentore…………………………………..
Via…………………n……………………………detentore…………………………………..
ORDINA
La requisizione in uso, per la durata minima di giorni………………….in favore del Comune di Viù,
salvo proroga che potrà disporsi all’autorità competente, degli immobili di seguito elencati:
Via…………………n……………………………detentore…………………………………..
Via…………………n……………………………detentore…………………………………..
Il detentore………………………dovrà cedere i locali sopra indicati il giorno successivo
la notificazione del presente ordine, mediante la consegna delle chiavi.
All’atto della consegna sarà redatto, in duplice copia, verbale di descrizione sommaria dell’immobile
requisito. In caso di assenza del detentore, si procederà,a cura dell’Ufficiale incaricato, alla
presenza di due testimoni designati dal Sindaco.
Con successivo provvedimento verrà stabilita l’indennità spettante al proprietario dell’immobile per
il periodo di occupazione e per gli eventuali danni all’edificio e alle suppellettili, ai sensi delle leggi
vigenti.
La presente ordinanza viene comunicata al Prefetto.
Data
IL SINDACO
LE PROCEDURE OPERATIVE – SCHEMI DI INTERVENTO
EVACUAZIONE DI UN’AREA
A. DELIMITAZIONE ZONA E VALUTAZIONE DEL NUMERO DI PERSONE, ANIMALI E
BENI DA TRASFERIRE
Evacuazione persone
Evacuazione animali
Trasferimento beni
- Autosufficienti
- da cortile
- Artistici/culturali
- Non autosufficienti
- da allevamento
- materiali
- Feriti
- pericolosi
- attrezzature
- Morti
- sostanze pericolose
B. SCELTA CENTRI DI RACCOLTA E SMISTAMENTO PER PERSONE/ANIMALI/BENI
Centro sportivo
Scuola
Centro Polifunzionale
Stazione bus
Colonia
Aeroporto
Campeggio
Chiesa
Ospedale
Etc.
C. ORGANIZZAZIONE CENTRI RACCOLTA E SMISTAMENTO
a. Personale
b. Mezzi
- Vigili Urbani
- Autovetture
- Forze Armate
- Ambulanze
- Carabinieri
- Veicoli Militari
- Polizia
- Camion
- A.S.L.
- Autobus
- Responsabili Infrastrutture
- Autobotti
- Volontari
D. SCELTA DEI RICOVERI SUL TERRITORIO COMUNALE (SOLO NEL CASO DI
EVACUAZIONE LIMITATA E PARZIALE)
E. ALLARME E INFORMAZIONE ALLAPOPOLAZIONE
Strumenti
Personale
Mezzi
Zone
- Ordinanze/manifesti
-Vigili Urbani
- Autovetture
- Sulla base della
- Sirene
- Carabinieri
- Veicoli militari
situazione
- Radio
- Polizia
- Altri
- Alto parlanti fissi
- Volontari
mobili - megafoni
F. GESTIONE LOGISTICA E ASSISTENZA
Pianificazione e controllo itinerari
Vettovaglie
- Ufficio Tecnico Comunale
- Forze armate
- A.S.L.
- Vigili Urbani
- C.R.I.
– C.R.I.
- Polizia Stradale
- Volontari
- Forze armate
- Carabinieri
Igiene e sanità
Collegamenti
- Servizio
Telecomunicaz.
- Volontari
- Volontari
- Forze Armate
G. TRASFERIMENTO ALLE STRUTTURE DI RICETTIVITA’
Personale per l’assistenza e organizzazione
Mezzi
- Forze dell’ordine
- Autovetture
- Forze Armate
- Autobus
- A.S.L.
- Ambulanze
- Dipendenti pubblici
- Elicotteri
- C.R.I.
- Veicoli militari
- Volontari
- Mezzi Privati
- Veicoli trasporto animali
- Veicoli trasporto mezzi
H. SERVIZIO ANTISCIACALLAGGIO
- Richiesta autorità competenti
- Definizione zona intervento
I. RILASCIO PASS PER L’AREA EVACUATA
- Responsabili autorizzazioni
- Itinerari obbligati
- Località autorizzata
- Ora di entrata e di uscita
- Controllo di uscita
- Sistema di avviso in caso di emergenza
VI. L’INFORMAZIONE DELLA POPOLAZIONE
L'INFORMAZIONE DELLA POPOLAZIONE
La collaborazione della popolazione è uno dei fattori che concorrono alla risoluzione
dell'emergenza.
Pertanto, la popolazione deve essere adeguatamente informata sui rischi cui è esposta,
sulle procedure e modalità di allertamento, sui comportamenti da adottare per ogni singolo
rischio, sulla organizzazione dei soccorsi.
Nella progettazione dell'informazione occorre definire i tempi dell'informazione, l'emittente,
gli utenti, i contenuti, modalità e mezzi di comunicazione.
La legge 3 agosto 1999, n. 265, trasferisce al Sindaco “le competenze del Prefetto in
materia di informazione della popolazione su situazioni di pericolo per calamità naturali, di
cui all'art. 36 del regolamento di esecuzione della legge 8 dicembre 1970, n. 996,
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 febbraio 1981, n. 66”.
1. TEMPI DELL’INFORMAZIONE
L'informazione del rischio, caratterizzata da una serie di istruzioni da porre in atto quando
richiesto dalla situazione contingente, si sviluppa in tre momenti :
informazione preventiva
Ha lo scopo di mettere ogni individuo nella condizione di conoscere il rischio a cui è
esposto, di verificare i segnali di allertamento e di assumere i corretti comportamenti di
autoprotezione in situazione di emergenza.
Tale attività informativa verrà ribadita nel tempo ed estesa, oltre che alla popolazione
fissa, costituita dalle persone stabilmente residenti anche alla popolazione villeggiante.
informazione in emergenza
Tende ad assicurare l'attivazione di comportamenti da parte della popolazione al
manifestarsi di condizioni che denunciano un'emergenza prevedibile (fase di
preallarme) o al verificarsi dell'emergenza (fase di allarme).
informazione post - emergenza
Ripristina lo stato di normalità attraverso segnali di cessato allarme.
2. MODALITA’ E MEZZI DI COMUNICAZIONE
Per quanto concerne le modalità di comunicazione, in caso di emergenza prevedibile, se
l'evento atteso lascia un adeguato margine di tempo, si farà ricorso a messaggi scritti, che
non danno adito a interpretazioni o a distorsioni verbali (manifesti, comunicati stampa,
ecc.), diramati a mezzo emittenti radio-televisive e organi di stampa (RAI TRE,
TELEVIDEO, ecc.).
Nel caso di emergenza immediata si farà ricorso all'impiego di sistemi di megafonia mobile
(autovetture del Corpo di Polizia Municipale).
Per il segnale di fine emergenza si utilizzeranno mezzi e modalità come per il preallarme.
3. I CONTENUTI DELLA COMUNICAZIONE
I contenuti della comunicazione variano a seconda che si tratti di informazione preventiva o
in emergenza.
L'informazione preventiva deve contenere indicazioni relative a :
•
natura del rischio e possibili conseguenze sulla popolazione, sul territorio e
sull'ambiente;
•
messaggi e segnali di emergenza e loro provenienza;
•
prescrizioni comportamentali, differenziate sulla base della distribuzione spaziale e
temporale dell'intensità degli effetti dell'evento o della presenza di strutture
particolarmente vulnerabili ;
•
procedure di soccorso.
In emergenza, il contenuto della comunicazione deve indicare :
•
quali comportamenti adottare ;
•
fenomeno in atto o previsto ;
•
misure particolari di autoprotezione da attuare ;
•
autorità ed enti cui rivolgersi per informazioni, assistenza, soccorso e con i quali
collaborare.
Nel caso si preveda un provvedimento di evacuazione si dovranno comunicare le aree di
attesa preventivamente individuate.
VII. LA NORMATIVA
LA NORMATIVA
Si riportano, per quanto non in maniera esaustiva, norme di legge, disposizioni ministeriali e
direttive prefettizie che definiscono ruolo e funzioni del Comune e del Sindaco in protezione civile.
In particolare, si fa riferimento a:
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Legge 8 dicembre 1970, n. 996, "Norme sul soccorso e l'assistenza alle popolazioni colpite da
calamità - Protezione civile" (G.U. n. 317 del 16 dicembre 1970);
D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, "Attuazione della delega di cui all'art. 1 della legge 22 luglio
1975, n. 382" (supplemento ordinario alla G.U. n. 234 del 29 agosto 1977);
D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66, "Regolamento di esecuzione della legge 8 dicembre 1970,n.
996" (supplemento ordinario alla G.U. n. 74 del 16 marzo 1981);
Circolare n. 16 M.I.P.C. (81) del 16 aprile 1981 del Ministero dell'Interno, "Regolamento di
esecuzione della legge 8 dicembre 1970, n. 996";
D.L. 26 maggio 1984, n. 159 convertito con modificazioni, dalla legge 24 luglio, n. 363, recante
interventi in favore del volontariato;
Circolare n. 306/Gab. del 12 gennaio 1985 della Prefettura di Torino, "Piano Provinciale di
Protezione Civile - Centri Operativi Misti (C.O.M.)";
Circolare n. 306/Gab. del 30 gennaio 1985 della Prefettura di Torino, "Protezione Civile Pianificazione Comunale";
Circolare n. 1/D.P.C./85 del 19 aprile 1985 del Dipartimento della Protezione Civile,
"Competenze nel settore della Protezione Civile";
Circolare n. 790/Gab. del 13 ottobre 1986 della Prefettura di Torino, "Protezione Civile segnalazione eventi calamitosi":
Circolare n. 3328/Gab. del 18 dicembre 1986 della Prefettura di Torino, "Piani Comunali di
Protezione Civile";
Ordinanza 30 marzo 1989, n. 1675/F.P.C. del Ministro per il coordinamento della protezione
civile, "Attuazione dell'articolo 11 del decreto legge 26 maggio 1984, n. 159, convertito con
modificazioni, dalla legge 24 luglio 1984, n. 363, in materia di volontariato di protezione civile e
misure volte alla sua tutela" (G.U. n. 81 del 7 aprile 1989);
Legge 18 maggio 1989, n. 183 "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa
del suolo";
"Piano comunale di protezione civile - Schema tipo" 1991 - Ministero dell'interno - D.G.P.C.
S.A.;
Legge 11 agosto 1991, n. 266 "Legge Quadro sul volontariato" (G.U. n. 196 del 22 agosto
1991);
Decreto 14 febbraio 1992 del Ministero dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato
"Obbligo alle organizzazioni di volontariato ad assicurare i propri aderenti che prestano attività
di volontariato, contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell'attività stessa,
nonché per la responsabilità civile, per i danni cagionati a terzi dall'esercizio dell'attività
medesima" (G.U. n. 44 del 22 febbraio 1992) e successive modificazioni;
Legge 24 febbraio 1992, n. 225 "Istituzione del servizio nazionale della protezione civile" (G.U.
n. 54 del 17 marzo 1992);
Circolare n. 2 /DPC/S.G.C./94 del 13 aprile 1994 del Dipartimento della Protezione Civile,
"Legge 24 febbraio 1992, n. 225 - criteri per l'elaborazione dei piani di emergenza approvati dal
Consiglio Nazionale della protezione civile";
"Piano Provinciale di protezione Civile", trasmesso dalla Prefettura di Torino con nota n.
Gab. 9401282 del 6 febbraio 1996;
"Piano di allertamento per situazioni meteo-pluviometriche di particolare attenzione" (e
successivi aggiornamenti) trasmesso dalla prefettura di Torino con nota n. Gab. 9401282 del 6
febbraio 1996;
D.L. 26 luglio 1996, n. 393, convertito, con modificazioni, dalla Legge 25 settembre 1996, n.
496, recante interventi urgenti di protezione civile, da disporre in ordine alla partecipazione delle
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organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile e prevede la predisposizione di un
apposito elenco.
"Attività preparatoria e procedura d'intervento in caso di emergenza per protezione
civile" - II edizione - dicembre 1996, del Dipartimento della Protezione Civile;
"Il metodo Augustus" dell'11 maggio 1997, del Dipartimento della Protezione Civile e della
Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendi;
Circ. n. 1/DPC/97 del 10 luglio 1997 del Dipartimento della protezione civile Ufficio Emergenza
Sanitaria - "Linee - guida sull'organizzazione sanitaria in caso di Catastrofi Sociali";
D.L.vo 31 marzo 1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato
alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59";
"Linee guida per la predisposizione del piano comunale di protezione civile - rischio
idrogeologico" novembre 1998 C.N.R. - G.N.D.C.I.;
D. L.vo. 30 luglio 1999, n. 300 "Riforma dell'organizzazione del governo a norma dell'art. 11
della Legge 15 marzo 1997, n. 59", (G.U. n. 203 del 30 agosto 1999);
Legge 3 agosto 1999, n. 265 "Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti
locali, nonché modifiche alla legge 8 giugno 1999, n. 142" ( G.U. n. 183 del 6 agosto 1999 Suppl. Ord. N. 149);
Legge Regionale 26 aprile 2000, n. 44 "Disposizioni normative per l'attuazione del decreto
legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
D. L.vo. 18 agosto 2000, n. 267 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali" (G.U.
n. 227 del 28 settembre 2000);
Dipartimento P.C. - Circ. gennaio 2001 "Ruolo e funzioni del Comune e del Sindaco in
protezione civile";
D.P.R. 8 febbraio 2001, n. 194 "Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione
delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile" (G.U. n.120 del 25 maggio
2001);
D.M.I. 13 febbraio 2001 "Adozione di criteri di massima per l'organizzazione dei soccorsi
sanitari nelle catastrofi" (G.U. n. 81 del 6 aprile 2001);
Dipartimento P.C. - Servizio Emergenza Sanitaria "Criteri di massima per l'organizzazione
dei soccorsi sanitari nelle catastrofi" (G.U. n. 109 del 12/5/2001);
Legge 9 novembre 2001, n. 401 "Conversione in legge del decreto legge 7/9/2001, n. 343,
recante disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte
alle attività di protezione civile";
Dipartimento P.C. - Circ. n. del 9 aprile 2002 "La struttura operativa di coordinamento delle
attività di emergenza di protezione civile";
Dipartimento P.C. - Circ. n. DPC/CG/0035114 del 30/09/2002 " Ripartizione delle competenze
amministrative in materia di protezione civile;
Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 - "Primi
elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di
normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”;
Legge Regionale 14 aprile 2003, n.7 "Disposizioni in materia di protezione civile” (B.U. n. 16
del 17 aprile 2003);
Presidenza del Consiglio dei Ministri "Indirizzi operativi per fronteggiare eventuali situazioni
di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici" (G.U. n. 220 del 22/09/2003);
Dipartimento P.C. - Ufficio Emergenze - "Criteri di scelta e simbologia cartografica per
l'individuazione delle sedi dei Centri Operativi e delle aree di emergenza";
Dipartimento P.C. - Ufficio Emergenze - "Struttura e gestione delle sale operative di
protezione civile";
Presidenza del Consiglio dei Ministri – “Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e
funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico ed
idraulico ai fini di protezione civile” (27 febbraio 2004 – Suppl. Ord. Alla G.U. n. 59 dell’11 marzo
2004);
Regolamento Regionale di disciplina degli organi e delle strutture di protezione civile (Regione
Piemonte - B.U. n. 42 del 21.102004);
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Regolamento regionale di programmazione e pianificazione delle attività di protezione civile
(Regione Piemonte - B.U. n. 42 del 21.10.2004);
Regolamento regionale del volontariato di protezione civile (Regione Piemonte - B.U. n. 42
del 21.10.2004);
Regolamento regionale della scuola di protezione civile (Regione Piemonte - B.U. n. 42 del
21.10.2004);
Regolamento regionale recante "Utilizzo del fondo regionale di protezione civile" (Regione
Piemonte - B.U. n. 42 del 21.10.2004);
D.P.C. 25 febbraio 2005, n. 40 – “Linee guida per la predisposizione del piano di emergenza
esterna di cui all’art. 20, comma 4 del Decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334” (Suppl. Ord.
Alla G.U. n. 62 del 16 marzo 2005;
D.G.R. 23 marzo 2005, n. 37 – 15176 – “Approvazione della prima sezione del disciplinare per
la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione
civile” (B.U.R. – Parte I e II – 2° supplemento al numero 21 – 26 maggio 2005);
Decreto Legge 31 maggio 2005, n. 90 "- "Disposizioni ungenti in materia di protezione civile"
(G.U. n. 125 del 31 maggio 2005)
Dipartimento Protezione Civile – “Indirizzi operativi per fronteggiare il rischio incendi boschivi”
(G.U. n. 134 dell’11 giugno 2005);
Deliberazione Programmatica del Consiglio Comunale n. ord. 152 n. mecc. 2005 07778/028
del 10/10/2005 "Programmazione e Pianificazione delle attività di Protezione Civile.
Regolamento comunale del Servizio di Protezione Civile"
Presidenza del Consiglio dei Ministri Atto di indirizzo recante : "Indirizzi operativi per
prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici
ed idraulici" (G.U. n. 244 del 19 ottobre 2005).
ELENCO SCHEDE ALLEGATE
Scheda n. 1
Scheda n. 2
Scheda n. 3
Scheda n. 4
Scheda n. 5
Scheda n. 6
Scheda n. 7
Scheda n. 8
–
-
Scheda n. 9 Scheda n. 10 Scheda n. 11 Scheda n. 12 Scheda n. 13 Scheda n. 14 Scheda n. 15 Scheda n. 16 Scheda n. 17 Scheda n. 18 Scheda n. 19 Scheda n. 20 Scheda n. 21 Scheda n. 22 Scheda n. 23 Scheda n. 24 Scheda n. 25 Scheda n. 26 Scheda n. 26 a
Scheda n. 26 b
Scheda n. 26 c
Inquadramento operativo del Comune
Inquadramento territoriale – Dati di base
Inquadramento Territoriale – Popolazione
Inquadramento Territoriale – Ripartizione popolazione per località
Frazioni di cui si compone il territorio e relativa ubicazione
Dati climatici
Situazione idrografica
Censimento delle condizioni critiche (ponti stradale, pedonali, passerelle
pedonali, attraversamenti stradali)
Censimento delle condizioni critiche(i guadi)
La viabilità principale
Beni ed edifici storico-culturali
Censimento delle condizioni critiche (infrastrutture sensibili nel territorio
comunale)
Censimento delle condizioni critiche (infrastrutture sensibili extra-territorio
comunale)
Risorse idriche (serbatoi – sorgenti)
Tavola riassuntiva dei rischi sul territorio del Comune di Viù
Reti di trasporto pubblico – Enti gestori
Trasporto privato
Reti e Servizi Pubblici – Enti gestori (gas GPL)
Reti e Servizi Pubblici – Enti gestori (acquedotto, fognature, acquedotti
consortili)
Reti e Servizi Pubblici – Enti gestori (illuminazione pubblica, energia elettrica)
Risorse umane – Personale con funzione di protezione civile
Associazioni di protezione Civile
Presidi medico-sanitari
Medici operanti sul territorio
Strutture operative locali
Edifici comunali utili ai fini della protezione civile
Edifici comunali utili ai fini della protezione civile – Edificio scolastico
Edifici comunali utili ai fini della protezione civile – Centro Polifunzionale
Edifici comunali utili ai fini della protezione civile – Centro per l’arrampicata
sportiva
Scheda n. 26 d
Scheda n. 27 Scheda n. 28 Scheda n. 29 Scheda n. 30 Scheda n. 31 Scheda n. 32 Scheda n. 33 Scheda n. 34 Scheda n. 35 Scheda n. 36 Scheda n. 37 Scheda n. 38 Scheda n. 39 Scheda n. 40 Scheda n. 41 -
Edifici comunali utili ai fini della protezione civile – Centro permanente di
Cultura dei Valori Civili
Strutture alloggiative di proprietà privata
Strutture parasanitarie
Aree di ricovero ai fini di protezione civile
Mezzi a disposizione del comune ai fini di protezione civile
Risorse a disposizione del comune ai fini di protezione civile
Rivenditori bombole Butangas
Distributori carburante
Mezzi di intervento
Rivenditori materiali utili ai fini di protezione civile
Commercio, artigianato pubblici esercizi (esercizi commerciali)
Commercio, artigianato pubblici esercizi (pubblici esercizi)
Alberghi, affittacamere, agriturismi, campeggi, alloggi vacanze, bed &
breakfast
Commercio, artigianato pubblici esercizi (artigiani)
Aziende agricola
Impianti produttivi
Scheda n° 1
INQUADRAMENTO OPERATIVO DEL COMUNE
Localizzazione
Provincia
VIU’
Comune
TORINO
Provincia
Centro Operativo Misto (C.O.M.) – Sede
C.O.M. – LANZO TORINESE
Denominazione
Comune
LANZO TORINESE
Indirizzo
VIA DON BOSCO 33
Telefono
0123/300400
Provincia
TORINO
10074
Cap
0123/300438
Fax
Ufficio Territoriale per il Governo (Prefettura) – Sede
Comune
TORINO
Indirizzo
PIAZZA CASTELLO
Telefono
011/55891
Provincia
10
Cap
Fax
011/5589904
Settore Protezione Civile della Provincia – Sede
Comune
Indirizzo
TORINO
TORINO
Provincia
C.SO G. LANZA 75
Cap
10131
011/8613246
011/8613269
Scheda n° 2.
INQUADRAMENTO TERRITORIALE – DATI DI BASE
Localizzazione
VIU’
Comune
TORINO
Provincia
Dati geografici di base
313
Codice ISTAT
Confini comunali
ALA DI STURA - MEZZENILE
Nord
TRAVES - GERMAGNANO
Est
Sud
VAL DELLA TORRE – RUBIANA - VARISELLA
Nord
LEMIE
Superficie
Superficie totale (kmq)
84,49 Kmq
Classificazione altimetrica
Quota Comunale (m s.l.m.)
774
Località
CAPOLUOGO
Quota massima (m s.l.m.)
2200
Località
Mountù
Località
MADDALENE
Quota minima (m s.l.m.)
Superficie urbana
600
Ha 58
Superficie agricola
Ha 3484
Superficie boscata
Ha 4907
Scheda n° 3
INQUADRAMENTO TERRITORIALE – POPOLAZIONE
Localizzazione
Comune
VIU’
Provincia
Popolazioni e abitazioni
Popolazione residente totale
1.169
Popolazione 0 – 5 anni
43
Popolazione 6 – 19 anni
133
Popolazione 20 -65 anni
672
Popolazione > 65 anni
321
Popolazione residente attiva
609
Popolazione residente non attiva
560
Famiglie residenti totali
583
Abitazioni totali
3088
Presenze turistiche annuali
20.000
Periodo presenze turistiche
Luglio/agosto
massime
TORINO
Scheda n° 4
INQUADRAMENTO TERRITORIALE (RIPARTIZIONE POPOLAZIONE
PER LOCALITA’)
Localizzazione
Provincia
VIU’
Comune
TORINO
Provincia
CENTRI ABITATI – CONCENTRICO, FRAZIONI, LOCALITA’
Codice
Nome Frazione
Popolazione
residente
Famiglie
Abitazioni
Altitudine
(m s.l.m.
FR1
FR2
FR3
CONCENTRICO
MADDALENE
MOLAR DEL
LUPO
FALCHERIA
TOGLIE
FUBINA
MONDREZZA
OLDRI’
SALVAGNENGO
MOLAR TISSIER
MOLAR
MARCHIS
CORGNOLERO
POLPRESA
CRAMOLETTI
GET
ASCIUTTI
TORNETTI
VERSINO
FUCINE
339
37
4
160
19
2
544
115
7
784
616
695
54
89
56
24
8
32
1
31
43
23
12
6
15
1
31
60
172
123
10
72
88
635
690
727
730
775
930
859
883
0,8
6
42
8
3
2
25
103
35
2
25
4
2
1
12
52
17
90
112
31
10
40
98
256
113
950
1050
1155
1079
1305
1156
765
714
2,6
3,4
5,7
3,5
6,7
7
0,5
1,3
FR4
FR5
FR6
FR7
FR8
FR9
FR10
FR11
FR12
FR13
FR14
FR15
FR16
FR17
FR18
FR19
Distanza dal
concentrico
(Km)
6
6
5,8
6,5
3
0,6
0,5
1,6
Segue Scheda n° 4
Codice
Nome Frazione
Popolazione
residente
Famiglie
Abitazioni
Altitudine
(m s.l.m.
FR20
FR21
FR22
FR23
FR24
FR25
FR26
FR27
FR28
FR29
FR30
FR31
FR32
VERNAI
GUICCIARDERA
TRICHERA
PESSINEA
VENERA
ROCCHIETTERA
BRENDO
BALMA
MOLAR MICHELE
TUBERGHENGO
AIRES
CHIABERGE
COL SAN
GIOVANNI
BERTESSENO
RICHIAGLIO
NIQUIDETTO
16
10
8
8
5
1
3
1
67
29
12
7
42
10
3
5
5
5
1
3
1
28
14
6
5
19
49
13
72
62
64
6
23
33
135
113
31
86
40
782
763
823
1010
820
920
1029
1175
785
767
772
790
1130
Distanza dal
concentrico
(Km)
2
2,8
4,7
5,7
2
3
4
4,8
2,2
2,3
3,3
3
8
46
28
19
26
14
11
234
61
94
1111
734
1185
10
12,6
12
1169
583
3088
FR33
FR 34
FR 35
Totale
Data compilazione
Scheda n° 5
FRAZIONI DI CUI SI COMPONE IL TERRITORIO E RELATIVA
UBICAZIONE
Localizzazione
Comune
VIU’
NOME DELLA FRAZIONE
MADDALENE
TORINO
Provincia
UBICAZIONE
SP 32, salendo da Germagnano, bivio a sinistra in loc. Borgo di
Germagnano. La frazione è posta sulla destra orografica della
Stura di Viù.
MOLAR DEL LUPO,
SP 32, salendo da Germagnano, bivio a sinistra in loc. Ponte del
FALCHERIA, TOGLIE
Dazio. Le frazioni, poste sulla destra orografica della Stura di
Viù sono raggiungibili in sequenza attraverso la strada
comunale Toglie
FUBINA
L’abitato della frazione sorge a destra e a sinistra della SP 32.
La frazione è posta sulla sinistra orografica della Stura di Viù.
MONDREZZA
L’abitato della frazione sorge a destra e a sinistra della SP 32.
La frazione è posta sulla sinistra orografica della Stura di Viù.
OLDRI’
SP 32 salendo da Germagnano bivio a destra, in prossimità del
distributore di benzina. La frazione è raggiungibile attraverso la
strada comunale Oldrì - Salvagnengo
SALVAGNENGO
SP 32 salendo da Germagnano bivio a destra, in prossimità del
distributore di benzina. La frazione è raggiungibile attraverso la
strada comunale Oldrì - Salvagnengo
MOLAR TISSIER E
SP 32 – diramazione per Polpresa; superato l’abitato di Viù,
MOLAR MARCHIS
bivio a destra. La frazione è raggiungibile attraverso la strada
comunale omonima.
CORGNOLERO
L’abitato della frazione sorge a destra e a sinistra della SP 32 –
diramazione per Polpresa.
SP 32 – diramazione per Polpresa, bivio a destra oltre la
GET
frazione Corgnolero. La frazione è raggiungibile attraverso
l’omonima strada comunale
POLPRESA
SP 32 – diramazione per Polpresa. L’abitato della frazione sorge
a monte della SP 32 – diramazione per Polpresa.
ASCIUTTI
SP 32 – diramazione per Polpresa; si prosegue lungo la strada
comunale Polpresa –Tornetti, fino al bivio a destra, in
prossimità della sorgente idrica, da cui si diparte la strada
comunale Asciutti. La frazione può essere raggiunta anche dal
Comune di Mezzenile, così come tutte quelle che si trovano
lungo la SP 32 diramazione per Polpresa, attraverso la strada
comunale Mezzenile –Monti di Mezzenile – Asciutti, di cui è in
corso il completamento della bitumatura.
CRAMOLETTI
SP 32 – diramazione per Polpresa, si prosegue lungo la strada
INFERIORE E
comunale Polpresa –Tornetti. La parte alta della frazione sorge
SUPERIORE
lungo la comunale; la parte bassa è raggiungibile attraverso
strada privata (bivio a sinistra della comunale, in prossimità
ponte su rio Tontera)
TORNETTI
SP 32 – diramazione per Polpresa; si prosegue lungo la strada
comunale Polpresa –Tornetti. La frazione sorge al termine della
comunale omonima
VERSINO
SP 32. La frazione, che costituisce una prosecuzione dell’abitato
del concentrico, è posta lungo la SP 32, con abitazioni a destra
e a sinistra della medesima
FUCINE
SP 32. La frazione è posta lungo la SP 32, con abitazioni a
destra e a sinistra della medesima. Il nucleo più antico è
raggiungibile attraversando il ponte storico pedonale sul
Torrente Viana. La frazione sorge in prossimità della centrale
ENEL e del relativo bacino di accumulo, in adiacenza del
Torrente Stura.
VENERA,
SP 32, bivio a destra, giungendo da Viù, prima del ponte sul
ROCHIETTERA,BRENDO, Torrente Viana. Le tre frazioni sono raggiungibili in sequenza
BALMA
attraverso la strada comunale omonima.
Segue Scheda n° 5
VERNAI
SP 32, bivio a destra, giungendo da Viù, appena oltre l’abitato di Fucine.
La frazione è raggiungibile attraverso l’omonima strada comunale
GUICCIARDERA
SP 32. La frazione è posta lungo la SP 32, con abitazioni a destra della
medesima
TRICHERA,
SP 32, bivio a destra, giungendo da Viù. Le due frazioni sono
PESSINEA
raggiungibili in sequenza attraverso la strada comunale Pessinea
MOLAR MICHELE
SP197. La frazione è posta lungo la SP197, con abitazioni a destra e
sinistra della medesima
TUBERGHENGO,
SP 197, bivio a sinistra, giungendo da Viù, prima dell’abitato di Molar
CHIABERGE,
Michele. Le tre frazioni sono raggiungibili in sequenza, attraverso la
AIRES
strada comunale Tuberghengo, Chiaberge, Aires, con apposita
diramazione per ognuno dei tre nuclei abitati.
RICHIAGLIO
SP 197, bivio a sinistra giungendo da Viù. La frazione è raggiungibile
attraverso la strada comunale omonima
COL SAN
SP 197. La frazione è posta lungo la SP 197, con abitazioni a destra e
GIOVANNI
sinistra della medesima
BERTESSENO
SP 197, bivio a sinistra, giungendo da Viù. La frazione è raggiungibile
attraverso la strada comunale omonima, al pari delle località Molar di
Bertesseno, Cruve, Torretta. Sempre della frazione Bertesseno fanno
parte le località Colletto, Miciotera e Ambrosinera, raggiungibili
attraverso la strada comunale omonima, con bivio a destra della SP 197,
giungendo da Viù, in prossimità del Ristorante La Baita.
NIQUIDETTO
SP 197. La frazione è posta lungo la SP 197, con abitazioni a destra e
sinistra della medesima
Scheda n° 6
DATI CLIMATICI (quantità delle precipitazioni e temperature anno 2007) – dati ARPA Piemonte
Localizzazione
Comune
Provincia
VIU’
Stazione meteo
TORINO
TORIN
CENTRALE FUCINE m.715 s.l.m.
Parametro
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
Pioggia (mm)
33,2
2,0
71,4
75,8
230,2
191,4
20,4
125,8
91,0
53,0
42,4
8,4
Giorni piovosi
2
1
7
6
14
13
3
10
7
4
4
3
Temperatura
1,0
2,9
6,0
12
13,3
17,5
18,7
17,3
13,2
8,9
2,1
-2,0
6,7
10,1
12,8
19,1
20
23,2
26,8
24,1
20,3
15,7
8,5
2,5
-2,6
-1,7
0,6
5,6
7,2
10,6
10,8
11,7
7,6
4,2
-1,8
-5,1
23,0
17,4
19,3
25,0
28,5
27,9
31,0
28,5
25,6
22,5
16,6
10,2
-7,3
-4,5
-4,5
0,5
1,6
6,1
5,1
7,5
2,6
-4,2
-8,2
-10,4
media (°C)
Temperatura
media dei
massimi (°C)
Temperatura
media dei
minimi (°C)
Temperatura
massima (°C)
Temperatura
minima (°C)
Scheda n° 6
DATI CLIMATICI (quantità delle precipitazioni e temperature anno 2000) – dati ARPA Piemonte
Localizzazione
Comune
Provincia
VIU’
Stazione meteo
TORINO
TORIN
NIQUIDETTO m. 1416 slm
Parametro
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
Pioggia (mm)
12,2
0,4
58,4
345,8
193,0
169,4
73,4
120,2
277,6
562,0
112,8
38
Giorni piovosi
4
0
9
14
15
10
4
10
5
12
16
10
Temperatura
1,0
2,3
4,3
5,4
11,0
14,7
14,3
16,4
12,5
7,3
1,7
1,1
5,2
6,1
8,3
8,9
14,4
18,1
18,1
19,9
16,0
10,0
4,7
4,3
-2,6
-1,0
0,5
1,8
8,0
11,6
11,1
13,4
8,8
4,6
0,1
-1,0
16,3
13,1
18,7
17,6
19,1
21,6
22,2
25,7
19,3
15,6
8,8
12,2
-12,7
-8,1
-6,3
-5,6
5,8
8,6
5,8
8,0
3,4
0,0
-2,6
-7,8
media (°C)
Temperatura
media dei
massimi (°C)
Temperatura
media dei
minimi (°C)
Temperatura
massima (°C)
Temperatura
minima (°C)
Scheda n° 7
SITUAZIONE IDROGRAFICA
Localizzazione
Comune
VIU’
Provincia
TORINO
ASTA PRINCIPALE: torrente STURA DI VIU’. Entra sul territorio comunale al confine con Lemie, in loc. Prà Fornero. Affluisce nella
Stura di Lanzo a fondo valle, sul territorio del Comune di Traves.
RII AFFLUENTI
DENOMINAZIONE
AFFLUENTE DI DX DELLA STURA
RIO MADDALENE
X
RIO DELL’AGNELLO
X
RIO TOGLIE
X
TORRENTE RICHIAGLIO: nella parte alta raccoglie le acque
X
AFFLUENTE DI SX DELLA STURA
del Rio Civrari, Rio Rognoso, Rio Salto del Lupo, Rio del Colle
del Lys, indi riceve come affluenti di sinistra il Rio Olija, il Rio
Bovi, il Rio dell’Arcano, il Rio della Seppa, il Rio Ordurando, il Rio
delle Piase,il Rio Arbano, il Rio Ragià di destra il Rio Grosso, il
Rio delle Rive, il Rio della Frera, il Rio della Verna, il Rio della
Pietra d’Arci, il Rio della Ruela
RIO FUBINA
X
RIO DELLA QUATERA
X
RIO DI PIETRA PIANA
X
RIO ARPRUNIA
X
RIO CHIALMETTA (di cui è affluente il Rio Molar Tissier)
X
Segue Situazione idrografica
DENOMINAZIONE
AFFLUENTE DI DX DELLA STURA
AFFLUENTE DI SX DELLA STURA
RIO ARBOSONE
X
RIO ARPRUNIA
X
TORRENTE VIANA (di cui sono affluenti il Rio Tontera, il
X
Rio Freida, il Rio Sapai, il Rio Arbrùn, il Rio Pantere)
RIO VERNAI
X
RIO BALMA
X
RIO ALAS
X
RIO BALMADIUS
X
RIO TRICASIERI
X
RIO VERNATAI
X
RIO COMBA
X
RIO DELLA VOLTA
X
RIO DELLA LOVERA
X
RIO DELLA COMBA (di cui sono affluenti il Rio Brun e il Rio
X
Molaràs)
RIO PORCHIERRY
X
RIO TENNOVO
X
RIO SCONDOLE’
X
PERSONE CON RIDOTTA CAPACITA’ MOTORIA
Localizzazione
Comune
VIU’
COGNOME/NOME
A DISPOSIZIONE
Provincia
TORINO
LUOGO DI RESIDENZA
Scheda n° 8
CENSIMENTO DELLE CONDIZIONI CRITICHE ( I MANUFATTI – PONTI STRADALI)
Localizzazione
Comune
Codice
P1
VIU’
Provincia
TORINO
Infrastruttura
Localizzazione
Ponte sulla Stura
Loc. Maddalene - strada comunale Maddalene (per metà competenza del
Stradale
x
Comune di Germagnano)
P2
Ponte sulla Stura loc. Dazio
Loc. Dazio - strada comunale Toglie
x
P3
Ponte su Rio dell’Agnello
Loc. Cà Civrai - strada comunale Toglie
x
P4
Ponte su Rio Savàt
Loc. Malpasso - SP 32
x
P5
Ponte su Rio Quatera.
Loc. Fubina – SP 32
x
P6
Ponte su Rio Pietra Piana
Loc. Porte - SP 32
x
P7
Ponte su Rio Arprunia
Loc. Mondezza – SP 32
x
P8
Ponte su Rio Chialmetta
Loc. Comba – SP 32
x
P9
Ponte su Rio Lauere
strada comunale Tuberghengo – Aires – Crotii – San Vito
x
P 10
Ponte su Rio Lauere
strada comunale Tuberghengo – Aires – Crotii – San Vito
x
P 11
Ponte su Rio Viana
Loc. Fucine - SP 32
x
P 12
Ponte su Rio Viana
Loc. Fucine - Strada comunale Venera – Rocchiettera - Brendo - Balma
x
P 13
Ponte sulla Stura
Loc. Fucine – SP 197
x
P 14
Ponte sulla Stura
Loc. Trichera – imbocco strada consortile per Alpe Cervelluzzi
x
P 15
Ponte su Rio Vernai
Loc. Vernai SP 32
x
P 16
Ponte sulla Stura
Loc. Trichera – imbocco strada privata per Alpe Cervelluzzi
x
P 17
Ponte su Rio Pessinea
Loc. Trichera – strada comunale Pessinea
x
P 18
Ponte su Rio Pessinea
Strada comunale Pessinea
x
P 19
Ponte su Rio Arbosone
Loc. Losera – SP 32 diramazione per Polpresa
x
P 20
Ponte su Rio Arbosone
Loc. Pieu - SP 32 diramazione per Polpresa
x
P 21
Ponte su Rio Arbosone
Loc. Buoidàs - SP 32 diramazione per Polpresa
x
P 22
Ponte su Rio Arbrùn
Loc. Gerlu – strada comunale Polpresa - Tornetti
x
P 23
Ponte su Rio Gheub
Loc. Gerlu – strada comunale Polpresa - Tornetti
x
P 24
Ponte su Rio Tontera
Loc. Tontera - strada comunale Polpresa - Tornetti
x
P 25
Ponte su Rio Freida
Loc. Blatera - strada comunale Polpresa - Tornetti
x
P 26
Ponte su Rio Viana
Loc.Tornetti - strada comunale Polpresa - Tornetti
x
Ponte su Rio Fantone
Loc. Ciamufì – SP 197
x
P 29
Ponte su Rio Comba
Loc.Tuberghengo – Strada comunale Tuberghengo - Chiaberge
x
P 28
Ponte su Rio Molaràs
Loc. Chiaberge – Strada comunale Tuberghengo - Chiaberge
x
P 30
Ponte su Rio Bove
Loc. Murinera – Strada comunale Richiaglio
x
P 31
Ponte su Rio Richiaglio
Loc.Richiaglio – Strada comunale Richiaglio
x
P 32
Ponte su Rio Lunella
Loc. Richiaglio – Strada comunale Richiaglio
x
P 33
Ponte su Rio Baravàs
Loc. cimitero di Col San Giovanni – SP 197
x
P 34
Ponte su Rio Civrari
Loc.Niquidetto - SP 197
x
P 35
Ponte su Rio Martina
Loc.Crest - SP 197
x
P 36
Ponte su Rio Arbuno
Loc.Crest - SP 197
x
P 37
Ponte su Rio Scarteria
Loc.Rivo Secco - SP 197
x
P 38
Ponte su Rio Frai
Loc. Colle del Lys SP 197
x
P 39
Ponte su Rio Arbano
Loc. Arbano – strada comunale Vallate di Bertesseno
P 40
Ponte su Rio Arbano
Loc.Ragià - strada comunale Ragà
P 27 e 28
Scheda n° 8
CENSIMENTO DELLE CONDIZIONI CRITICHE ( I MANUFATTI – PONTI PEDONALI)
Localizzazione
Comune
VIU’
Provincia
TORINO
Codice
Infrastruttura
Localizzazione
PP1
Ponte sulla Stura
Mulini Ninin
Pedonale
Scheda n° 8
CENSIMENTO DELLE CONDIZIONI CRITICHE (LE PASSERELLE PEDONALI)
Localizzazione
Comune
Codice
VIU’
Provincia
TORINO
Infrastruttura
Localizzazione
Pedonale
PS 1
Passerella sulla Stura
Loc.Caplinera – mulattiera Fubina- Richiaglio
x
PS 2
Passerella sulla Stura
Loc.Guicciardera – mulattiera dei Cervelluzzi
x
PS 3
Passerella su Rio Cialmetta
Loc.Loia – mulattiera Viù - Salvagnengo
x
PS 4
Passerella su Rio delle Lance
Loc. Colletto – mulattiera Salvagnengo- Get
x
PS 5
Passerella su Rio Tontera
mulattiera Tornetti
x
PS 5
Passerella sulla Stura
Loc. Prà Foriero- strada
Scheda n° 9
CENSIMENTO DELLE CONDIZIONI CRITICHE (GLI ATTRAVERSAMENTI STRADALI)
Localizzazione
Comune
VIU’
Provincia
TORINO
Codice
Infrastruttura
Localizzazione
A1
Attraversamento Rio Arbosone
Sotto parcheggio Viale Fianchetti
A2
Attraversamento Rio Molar Tissier
Sotto Via Torino e parcheggio Via Torino
A3
Attraversamento Rio Poè
Sotto Viale Pavaglione, sotto bivio per Polpresa
A4
Attraversamento Rio Pessinea
Sotto SP 32 loc. Trichera
A5
Attraversamento Rio Trichera
Sotto SP 32 loc. Cà Rossa
Scheda n°9
CENSIMENTO DELLE CONDIZIONI CRITICHE (I GUADI)
Localizzazione
Comune
VIU’
Provincia
TORINO
Codice
Infrastruttura
Localizzazione
G1
GUADO SULLA STURA
Loc. Prà Fornero
G2
GUADO SULLA STURA
Loc. San Luca
G3
GUADO SULLA STURA
Loc. Porte di Viù
Scheda n° 10
LA VIABILITA’ PRINCIPALE
Localizzazione
Comune
VIU’
Provincia
TORINO
STRADE PROVINCIALI: SP 32 tratto compreso tra Borgo di Germagnano e Villa di Lemie
SP 32 DIRAMAZIONE PER POLPRESA tratto compreso tra Viù e Polpresa
SP 197 tratto compreso tra Fucine e Colle del Lys
STRADE COMUNALI
DENOMINAZIONE
LOCALITA’ RAGGIUNTE
LUNGHEZZA KM
Strada comunale Maddalene, Monte Basso, Arbarai
Maddalene, Monte Basso Arbarai
1,5
Strada comunale Toglie
Molar del Lupo, Falcheria, Toglie
1,7
Strada comunale Oldrì - Salvagnengo
Oldrì, Salvagnengo
2,0
Strada comunale Barera - Castellar
Barera, Castellar, Mulini
0,6
Strada comunale Asciutti – valico Monti di Mezzenile
Asciutti, Pian della Djeta
1,8
Strada comunale Get
Get
1,0
Strada comunale Lajolo- Molar Tissier
Lajolo, Molar Tissier, Molar Marchis
0,8
Strada comunale Polpresa – Tornetti – Alpe Bianca
Cramoletti,Tornetti, Alpe Bianca
6,5
Strada comunale Venera - Balma
Venera, Rocchiettera, Brendo, Balma
4,3
Strada comunale Vernai
Vernai
0,45
Segue strade comunali
DENOMINAZIONE
LOCALITA’ RAGGIUNTE
LUNGHEZZA
CHILOMETRICA
Strada comunale Pessinea
Pessinea
1,5
Strada comunale Alàs
Alàs
0,6
Strada comunale Tuberghengo – Aires - Crotti
Tuberghengo, Chiaberge, Aires, Crotti,
3,10
San Vito
Strada comunale Richiaglio
Richiaglio
5,0
Strada comunale Bertesseno – Vallate
Bertesseno, Molar di Bertesseno, Vallate
3,3
Strada comunale Ragià
Ragià, Battioli
1,5
Strada comunale Ambrosinera
Colletto, Miciotera, Ambrosinera
1,0
Strada comunale Airetta del Colle del Lys
Airetta del Colle del Lys
2,60
Strada comunale Fraj
Fraj
1,0
Scheda n° 11
BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI
Denominazione
Denominazione
CHIESA PARROCCHIALE SAN MARTINO VESCOVO
CHIESA
Tipologia
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Piazza Cibrario
Referente
Cognome
Nome
Telefono
MOLINARI
GIANFRANCO
0123.69.61.17
Scheda n° 11
BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI
Denominazione
Denominazione
CHIESA PARROCCHIALE SAN GIOVANNI BATTISTA
CHIESA
Tipologia
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Fraz. Col San Giovanni
Referente
Cognome
Nome
Telefono
MOLINARI
GIANFRANCO
0123.69.61.17
Scheda n° 11
BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI
Denominazione
Denominazione
CHIESA PARROCCHIALE SAN SEBASTIANO
CHIESA
Tipologia
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Fraz. Bertesseno
Referente
Cognome
Nome
Telefono
MOLINARI
GIANFRANCO
0123.69.61.17
Scheda n° 11
BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI
Denominazione
Denominazione
SANTUARIO DELLA CONSOLATA
CHIESA
Tipologia
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Loc. Truc di Pessinea
Referente
Cognome
Nome
Telefono
MOLINARI
GIANFRANCO
0123.69.61.17
Scheda n° 11
BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI
Denominazione
Denominazione
CAPPELLE
CHIESA
Tipologia
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Tutte le frazioni e località varie
Referente
Cognome
Nome
Telefono
MOLINARI
GIANFRANCO
0123.69.61.17
Scheda n° 11
BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI
Denominazione
Denominazione
CAPPELLA DELLA CONFRATERNITA
CHIESA
Tipologia
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Piazza Cibrario
Referente
Cognome
Nome
Ruolo
Telefono
MOLINARI
GIANFRANCO
PARROCO
0123.69.61.17
Scheda n° 11
BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI
Denominazione
Denominazione
ARA PREROMANA
REPERTO ARCHEOLOGICO II SEC. A.C.
Tipologia
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Piazzale del Mercato
Referente
Cognome
GABRIELE
CARLO
Nome
Ruolo
Telefono
SINDACO
0123.69.61.01
Scheda n° 11
BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI
Denominazione
Denominazione
PONTE DEI MULINI
PONTE STORICO
Tipologia
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Loc. Mulini
Referente
Cognome
GABRIELE
CARLO
Nome
Ruolo
Telefono
SINDACO
0123.69.61.01
Scheda n° 11
BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI
Denominazione
Denominazione
ANTICO PONTE DELLE FUCINE
PONTE STORICO
Tipologia
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Loc. Fucine
Referente
Cognome
GABRIELE
CARLO
Nome
Ruolo
Telefono
SINDACO
0123.69.61.01
Scheda n° 11
BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI
Denominazione
Denominazione
PONTE DELLA VENERA
PONTE STORICO
Tipologia
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
mulattiera Fucine-Venera
Referente
Cognome
GABRIELE
CARLO
Nome
Ruolo
Telefono
SINDACO
0123.69.61.01
Scheda n° 11
BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI
Denominazione
Denominazione
PONTE DELLA TORRETTA
PONTE STORICO
Tipologia
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Loc. Torretta
Referente
Cognome
GABRIELE
CARLO
Nome
Ruolo
Telefono
SINDACO
0123.69.61.01
Scheda n° 11
BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI
Denominazione
Denominazione
PONTE DEL MULINO
PONTE STORICO
Tipologia
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Loc. Cramoletti - Mulino
Referente
Cognome
GABRIELE
CARLO
Nome
Ruolo
Telefono
SINDACO
0123.69.61.01
Scheda n° 11
BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI
Denominazione
Denominazione
VILLA FRANCHETTI
VILLA CON PARCO
Tipologia
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Via Luigia
Referente
Cognome
Nome
Ruolo
Telefono
MARTINETTO
FILIBERTO
PROPRIETARIO
011.99.61.080
Scheda n° 11
BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI
Denominazione
Denominazione
CASTELLO DI VIU’
RUDERI ANTICO CASTELLO
Tipologia
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Fraz. Versino
Referente
Cognome
ARZANI
Nome
ENRICO
Ruolo
Telefono
PROPRIETARIO
011.54.09.17
Scheda n° 11
BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI
Denominazione
Denominazione
CASA COATTO
PALAZZO
Tipologia
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Fr. Versino
Referente
Cognome
Nome
Ruolo
Telefono
FADDA
GRADITA
PROPRIETARIO
011.214.913
Scheda n° 11
BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI
Denominazione
Denominazione
VILLA SCHIARI
VILLA CON PARCO E SANTUARIO
Tipologia
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Via Luigia
Referente
Cognome
Nome
Ruolo
Telefono
BRUSTOLON
ANDREA
Responsabile Padri Oblati
340.28.65.718
Scheda n° 11
BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI
Denominazione
Denominazione
MUSEO DEGLI AFFETTI
PARCO STORICO
Tipologia
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Viale Rotonda
Referente
Cognome
GABRIELE
CARLO
Nome
Ruolo
Telefono
SINDACO
0123.69.61.01
Scheda n° 12
CENSIMENTO DELLE CONDIZIONI CRITICHE (INFRASTRUTTURE
SENSIBILI NEL TERRITORIO
COMUNALE)
Localizzazione
Comune
VIU’
Provincia
TORINO
N.
MANUFATTO
PROPRIETA’
1
ELETTRODOTTO 130.000 VOLT (attraversa
ENEL
territorio da Est a Ovest)
2
CENTRALE IDROELETTRICA E RELATIVO
ENEL
BACINO DI MODULAZIONE in loc. Fucine
3
CENTRALE IDROELETTRICA E RELATIVO
ENEL
BACINO DI MODULAZIONE in loc. Porte
4
PICCOLO BACINO MODULAZIONE su
ENEL
Torrente Richiaglio in loc. La Santa
5
SERBATOIO GAS-GPL in loc.Mondrezza
AUTOGASNORD
Scheda n° 13
CENSIMENTO DELLE CONDIZIONI CRITICHE (INFRASTRUTTURE
SENSIBILI EXTRA TERRITORIO COMUNALE)
LOCALIZZAZIONE
DENOMINAZIONE
CAPACITA’
QUOTA
ALTIMETRICA
Comune di Usseglio
LAGO DELLA ROSSA
MC. 6.000.000
m. 2700 s.l.m.
Comune di Usseglio
LAGO DIETRO LA
MC. 100.000
m. 2370 s.l.m.
MC.1.000.000
m. 1800 s.l.m.
TORRE
Comune di Usseglio
LAGO DI
MALCIAUSSIA
Scheda n° 14
RISORSE IDRICHE - SERBATOI
Localizzazione
Comune
CODICE
VIU’
Provincia
TIPO RISORSA
DENOMINAZIONE
TORINO
UBICAZIONE
ALTITUDINE
VOLUME
m. s.l.m.
mc
INTERRATO
FUORI TERRA
x
x
S1
serbatoio
FOIERE
Foiere
1400
348,50
S2
serbatoio
ASCIUTTI1
Asciutti
1350
50
x
S3
serbatoio
ASCIUTTI 2
Asciutti
1300
50
x
S4
serbatoio
POLPRESA 1
Polpresa
1090
56
x
S5
serbatoio
POLPRESA 2
Polpresa
1050
50
x
S6
serbatoio
PIANDLENTO
Piandlento
928,20
200
S7
serbatoio
TRICHERA
Trichera
925
80
x
S9
serbatoio
LUNELLA
Lunella
1100
150
x
S10
serbatoio
RICHIAGLIO
Benna
805
30
X
x
Scheda n° 14
RISORSE IDRICHE - SORGENTI
Localizzazione
Provincia
VIU’
Comune
CODICE
S1
TIPO RISORSA
Sorgente
DENOMINAZIONE
ALPE PROT
Provincia
TORINO
ACQUEDOTTO
LOCALITA’
ALTITUDINE m.
PORTATA
ALIMENTATO
CAPTAZIONE
s.l.m.
(l./sec)
Acquedotto
Alpe Prot
1600
15
comunale Viù
S2
Sorgente
BALMASSA
idem
Balmassa
970
20
S3
Sorgente
TRICHERA
Acquedotto
Trichera
900
2
Alàs
800
2
Lunella
1080
2
fraz. Trichera
S4
Sorgente
ALAS
Guicciardera,
Vernai, Fucine
Versino
S5
Sorgente
LUNELLA
Acquedotto
Lunella Richiaglio
Scheda n° 15
TAVOLA RIASSUNTIVA DEI RISCHI SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI VIU’
TIPOLOGIA
PROGRESSIVO
RISCHIO
CRITICITA’ 1° LIV
CRITICITA’ 2° LIV
CRITICITA’ 3° LIV
X
NATURALE
R1
ESONDAZIONI
NATURALE
R2
FRANE
NATURALE
R3
VALANGHE
NATURALE
R4
PIOGGIA, NEVE, GRANDINE, GELATE
NATURALE
R5
SICCITA’
X
NATURALE
R6
VENTO
X
NATURALE
R7
SISMICO
TECNOLOGICO
R8
VIABILITA’
X
TECNOLOGICO
R9
RETI TECNOLOGICHE
X
TECNOLOGICO
R 10
COLLASSO DIGHE O BACINI
X
TECNOLOGICO
R 11
INCENDIO URBANO
X
TECNOLOGICO
R 12
INQUINAMENTO FONTI IDRICHE,
X
X
X
X
X
REFLUI, SVERSAMENTO
ANTROPICO
R 13
INCENDI BOSCHIVI
X
SANITARIO
R 13
EPIZOOZIE
X
SANITARIO
R 14
TOSSINFEZIONI, MALATTIE
X
INFETTIVE
SOCIALE
R 15
DISPERSI
X
SOCIALE
R 15
MANIFESTAZIONI DI MASSA
X
Scheda n° 16
RETI DI TRASPORTO PUBBLICO – ENTI GESTORI
Denominazione
AUTOTRASPORTO
Tipologia rete/servizio
Referente
GTT GRUPPO TORINESE TRASPORTI
TORINO
Sede
Comune
TORINO
Provincia
Indirizzo
Corso Turati 19/6
Telefono
011/57641
CAP
10128
Stazione più vicina
Comune
Indirizzo
VIU’
Provincia
TORINO
Piazza XXIV Maggio (Ufficio Postale)
Piazza V. Veneto (Palazzo Municipale)
Scheda n° 17
TRASPORTO PRIVATO
Denominazione
AUTOTRASPORTO
Tipologia rete/servizio
Referente
DURANDO ALBERTO -AUTONOLEGGIO
VIU’
Sede
Comune
TORINO
Provincia
Indirizzo
Via Roma 11
Telefono
0123/69.61.20
CAP
10070
Scheda n° 18
RETI e SERVIZI PUBBLICI – ENTI GESTORI
Denominazione
GAS-GPL
Tipologia rete/servizio
Referente
AUTOGAS NORD
VOLPIANO
Sede
Comune
Indirizzo
Via Amalfi 6
Telefono
011/98.84.952
Referente
TORINO
Provincia
VERONESE PAOLO
CAP
Telefono
10088
3482552569
Scheda n° 19
RETI e SERVIZI PUBBLICI – ENTI GESTORI
Denominazione
ACQUEDOTTO E FOGNATURE
Tipologia rete/servizio
Referente
SMAT – SOCIETA’ METROPOLITANA ACQUE TORINO
Sede
Comune
TORINO
Corso XI Febbraio
14
CAP
Indirizzo
Telefono
Referente
Impianti, sorgenti e
depurazione
Referente distribuzione
rete acquedotto e
rete fognaria
011/4645111
SIG. MASSA
SIG. CONTE
Provincia
CAP
TORINO
10152
Scheda n° 19
RETI e SERVIZI PUBBLICI – ENTI GESTORI
Denominazione
Tipologia rete/servizio
Acquedotti Toglie, Maddalene, Salvagnengo, Polpresa,
Tornetti, Cramoletti, Balma Brendo, Bertesseno, Ambrosinera,
Col San Giovanni, Molar-Tuberghengo, Niquidetto
Referente
CONSORZI PRIVATI
Sede
Comune
Indirizzo
Provincia
CAP
CAP
Telefono
Referente
Telefono
Scheda n° 20
RETI e SERVIZI PUBBLICI – ENTI GESTORI
Denominazione
ILLUMINAZIONE PUBBLICA
Tipologia rete/servizio
Referente
Sede
ENEL SOLE
Comune
Provincia
Indirizzo
CAP
Telefono
Referente
800.90.10.50
Sig. VERCELLINATTO
Telefono
0125/294390
Scheda n° 20
RETI e SERVIZI PUBBLICI – ENTI GESTORI
Denominazione
ENERGIA ELETTRICA
Tipologia rete/servizio
Referente
ENEL
CIRIE’
Sede
Comune
Provincia
Indirizzo
CAP
Telefono
Referente
803.500
IMBERTI MARCO
Telefono
3299547863
Scheda n° 21
RISORSE UMANE
PERSONALE CON FUNZIONI DI PROTEZIONE CIVILE
Localizzazione
Comune
VIU’
N° COGNOME E NOME
Provincia
TORINO
QUALIFICA
TEL.
UFFICIO
TEL.
DOMICILIO/
CELLULARE
011.432.27.98
011.69.61.01
0123/69.65.32
348.371.71.75
0123/69.61.59
333.94.09.17
340.8432619
011.69.61.01
334.1911837
01
GABRIELE CARLO
SINDACO
02
MAJRANO DANIELA
VICESINDACO
03
GIULIETTI SUSANNA
04
ALLAMANO BRUNO
RESPONSABILE
SERVIZIO
TECNICO
POLIZIA
MUNICIPALE
Scheda n°22
ASSOCIAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE
Localizzazione
Provincia
VIU’
Comune
DENOMINAZIONE
SEDE
CROCE ROSSA
Viale Rimembranza
ITALIANA –
3/bis – VIU’
Provincia
TORINO
NOMINATIVO DEL
NUMERI TELEFONICI
SETTORE DI
RESPONSABILE
DI RIFERIMENTO
INTERVENTO
Rocchietti Anna Maria
0123/69.63.54
Consegna viveri e medicinali,
primo
soccorso,
trasporto
feriti e ammalati
SOTTOSEZ.VIU’
A.I.B. Associazione
Murglia Oreste
349.41.63.369
Incendi boschivi, taglio alberi,
interventi pulizia sentieri,
Antincendi Boschivi
monitoraggio territori, alvei,
spalatura manuale della neve
VIGILI DEL FUOCO
Piazza Cibrario 2 – VIU’ Favaretto Paolo
0123/69.63.00
Incendi, esplosioni, taglio
alberi, soccorso alle persone
VOLONTARI –
Distaccamento di Viù
SOCCORSO ALPINO
Via Arnàs 30
USSEGLIO
Perino Antonio
0123/83762
349.7812.845
Ricerca persone scomparse
Scheda n° 23
PRESIDI MEDICO-SANITARI
Localizzazione
Provincia
VIU’
Comune
Provincia
TORINO
DENOMINAZIONE
SEDE - INDIRIZZO
TELEFONO
GUARDIA MEDICA
Piazza del Volontario 1 – VIU’
0123/69.62.85
CROCE ROSSA ITALIANA
Viale Rimembranza 3 bis - VIU’
0123/69.63.54
FARMACIA
Via Roma 3 – VIU’
0123/69.61.07
ASL TO 4 – OSPEDALE DI LANZO
LANZO TORINESE
0123/300.111
TORINESE
Scheda n° 24
MEDICI OPERANTI SUL TERRITORIO
Localizzazione
Provincia
VIU’
Comune
Provincia
NOMINATIVO
SEDE - INDIRIZZO
TELEFONO
Dott. Paolo Maccario
Piazza XXIV Maggio – VIU’
339.177.54.15
Dott. Salvatore Pelle
Dott. Marra
Piazza XXIV Maggio – VIU’
Piazza V. Veneto
4 – VIU’
347.16.39.135
338.25.13.480
TORINO
PRESENZA IN STUDIO
Lun, mart, merc
14.30/15.30
Giov.
10.30/11.30
Ven..
17.30/18.30
Lun.
11.00/12.00
Mart.
17.45/18.45
Merc.
16.45/17.45
Giov.
10.45/11.45
Ven.
9.00/10.00
Lun,
9.30/11.00
Merc Ven.
Dott. Ridolfi - pediatra
Piazza del Volontario 1 – VIU’
011.950962
Mart.
11.00/12.00
12.30 – 13.30
Scheda n° 25
STRUTTURE OPERATIVE LOCALI
Localizzazione
Provincia
VIU’
Comune
Provincia
DENOMINAZIONE
SEDE - INDIRIZZO
STAZIONE CARABINIERI VIU’
Piazza V. Veneto 1 – VIU’
TORINO
TELEFONO - FAX
0123/69.70.06
- fax 0123/69.65.54
CORPO FORESTALE DELLO STATO
Viale Pavaglione 16 – VIU’
0123/69.64.31
Scheda n° 26
EDIFICI COMUNALI UTILI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVILE - Scheda riassuntiva
Localizzazione
Provincia
VIU’
Comune
Provincia
TORINO
DENOMINAZIONE
SEDE - INDIRIZZO
FUNZIONE
Edificio scolastico
Piazza del Volontario 1 - VIU’
Sede scuola elementare e media
Edificio municipale
Piazza V. Veneto 2 – VIU’
Sede amministrativa e operativa del
Comune
Centro Polifunzionale
Piazza Cibrario – VIU’
Centro aggregativo della popolazione
destinato ad attività di interesse sociale e
ludico
Centro per l’arrampicata sportiva
Fraz. Mondrezza – VIU’
Impianto sportivo
Centro Permanente di Cultura dei Valori
Fraz. Bertesseno – VIU’
Centro culturale
Civili
Scheda n° 26 A
EDIFICI COMUNALI UTILI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVILE - Edificio Scolastico
Localizzazione
VIU’
Comune
PIAZZA DEL VOLONTARIO 1
Indirizzo
Referente
Nominativo
GIULIETTI SUSANNA
Funzione/Ruolo
RESPONSABILE UFFICIO TECNICO COMUNALE
Caratteristiche
Superficie coperta (mq)
418,00 mq
Servizi
Telefono
400,00 mq
si
Riscaldamento
no
818,00 mq
Superficie all’aperto
Fabbricati/aree accessorie
Disponibilità
Superficie totale
si
no
Spogliatoi
x
x
Sala polivalente
x
Linea telefonica
x
Cortile
x
Linea elettrica
x
Parcheggio
x
Acquedotto
x
Fognature
x
Bar/ristoro
x
Cucina
x
Illuminazione notturna
Numero servizi igienici
04
0123/69.61.01
x
Scheda n° 26 B
EDIFICI COMUNALI UTILI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVILE - Centro Polifunzionale
Localizzazione
VIU’
Comune
PIAZZA CIBRARIO
Indirizzo
Referente
Nominativo
GIULIETTI SUSANNA
Funzione/Ruolo
RESPONSABILE UFFICIO TECNICO COMUNALE
Telefono
0123/69.61.01
Caratteristiche
304 mq
304 mq
Superficie coperta
Superficie all’aperto
Superficie totale
Servizi
Fabbricati/aree accessorie
si
Spogliatoi
no
x
Sala polivalente
x
Cortile
x
Disponibilità
si
Riscaldamento
x
Linea telefonica
x
Acquedotto
x
x
x
Fognature
Bar/ristoro
x
Cucina
Illuminazione pubblica
Numero servizi igienici
04
x
Linea elettrica
parcheggio
no
x
x
Scheda n°26 C
EDIFICI COMUNALI UTILI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVILE - Centro per l’arrampicata sportiva
Localizzazione
VIU’
Comune
FRAZ. MONDREZZA
Indirizzo
Referente
Nominativo
GIULIETTI SUSANNA
Funzione/Ruolo
RESPONSABILE UFFICIO TECNICO COMUNALE
Caratteristiche
Superficie coperta
450 mq
900 mq
Superficie all’aperto
Servizi
Disponibilità
si
Riscaldamento
x
Linea telefonica
1350 mq
Superficie totale
Fabbricati/aree accessorie
si
Spogliatoi
x
Sala polivalente
X
Cortile
x
parcheggio
x
Bar/ristoro
x
Cucina
x
Illuminazione notturna
x
no
x
Linea elettrica
x
Acquedotto
x
Fognature
x
Numero servizi igienici
0123/69.61.01
Telefono
07
no
Scheda n° 26D
EDIFICI COMUNALI UTILI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVILE - Centro permanente di Cultura dei Valori
Civili
Localizzazione
VIU’
Comune
FRAZ. BERTESSENO
Indirizzo
Referente
Nominativo
Funzione/Ruolo
GIULIETTI SUSANNA
Caratteristiche
Superficie coperta
90 mq
60 mq
Superficie all’aperto
Servizi
150 mq
Superficie totale
Fabbricati/aree accessorie
Disponibilità
si
Riscaldamento
x
Linea telefonica
no
x
Spogliatoi
no
x
Sala polivalente
X
Cortile
x
x
x
Bar/ristoro
x
x
Cucina
x
Illuminazione notturna
x
x
Acquedotto
Fognature
04
si
parcheggio
Linea elettrica
Numero servizi igienici
0123/69.61.01
Telefono
RESPONSABILE UFFICIO TECNICO COMUNALE
Scheda n° 27
STRUTTURE ALLOGGIATIVE DI PROPRIETA’ PRIVATA
Localizzazione
Provincia
VIU’
Comune
Provincia
TORINO
DENOMINAZIONE
SEDE - INDIRIZZO
FUNZIONE
SCUOLA MATERNA “V. VIRANDO”
Viale Rimembranza 3 – VIU’
Scuola dell’infanzia
ORATORIO PARROCCHIALE
Via Tuberghengo - VIU’
Centro aggregativo dei ragazzi
ASSOCIAZIONE CASA NOSTRA
Piazza XXIV Maggio 10/b –VIU’
Centro di assistenza disagio infantile
CASA PER FERIE “M.E.DOMINICI”
Viale V.E .Pavaglione –VIU’
Casa per ferie estiva e invernale destinata
prevalentemente a perone anziane
VILLA SCHIARI
Piazza XXIV Maggio 2 – VIU’
Centro di ritiro spirituale estivo ed
invernale
VILLA ROSSI
Fraz. Asciutti –VIU’
Centro parrocchiale di vacanza estiva
LA PESSA
Fraz. Asciutti –VIU’
Centro parrocchiale di vacanza estiva
VILLA COVINO
Fraz. Col San Giovanni –VIU’
Centro parrocchiale di vacanza estiva
PICCOLA CASA DELLA DIVINA
Via Polpresa - VIU’
Centro parrocchiale di vacanza estiva
PROVVIDENZA (Ex Cottolengo)
Scheda n°28
STRUTTURE PARASANITARIE
Localizzazione
Provincia
VIU’
Comune
Provincia
TORINO
DENOMINAZIONE
SEDE - INDIRIZZO
TELEFONO
PICCOLA CASA DELLA DIVINA
Via Polpresa
0123/69.61.40
PROVVIDENZA
Scheda n° 29
AREE DI RICOVERO AI FINI DI PROTEZIONE CIVILE
Localizzazione
Comune
CODICE
LOCALIZZAZIONE AREA
PROPRIETA’
A1
CENTRO ARRAMPICATA FRAZ.
MONDREZZA
CAMPEGGIO TRE FREI FRAZ. VERSINO
PIAZZALE PARCHEGGIO VIU’
CAPOLUOGO
PARCHEGGIO LOCALITA’ COMBA
PIAZZALE PARCHEGGIO LOC. COLLE
DEL LYS
PIAZZALE PARCHEGGIO LOC.
TORNETTI
AREA GIOCHI FRAZ. BERTESSENO
A2
A3
A4
A5
A6
A7
TORINO
Provincia
VIU’
pubblica
SERVIZIO
IDRICO/FOGNATURA
X
FORNITURA
ELETTRICA
X
privata
pubblica
X
X
X
X
pubblica
pubblica
X (no fognatura)
X
pubblica
X
pubblica
Scheda n° 30
MEZZI A DISPOSIZIONE DEL COMUNE AI FINI DI PROTEZIONE CIVILE
Localizzazione
Comune
Provincia
VIU’
CODICE
TIPO DI MEZZO
M1
FIAT PANDA 4 X 4
M2
SCUOLABUS MERCEDES BENZ SPRINTER - 27 POSTI
M3
SCUOLABUS MERCEDES BENZ SPRINTER - 20 POSTI
DOTATO DI PEDANA PER PORTATORI DI HC
M4
APE PIAGGIO POKER
M5
AUTOCARRO FRESIA F120 C
M6
TRATTRICE AGRICOLA LAMBORGHINI 754 DT
M7
VOMERO PELAZZA PER TRATTRICE AGRICOLA
M8
TRANCIA FERRI MOD. TS 60
M9
TRATTRICE AGRICOLA NEW HOLLAND TL 90 A
M10
VOMEROGARNERO VU 260 PER TRATTRICE AGRICOLA
M11
SPANDISALE GARNERO SA 3 2000 PER TRATTRICE AGR.
M12
RIMORCHIO PER TRATTRICE AGRICOLA CON TORRE
FARO GB GOFFI MATR. 6492
M13
TERNA
FIAT ITACHI FB200/2
M14
VOMEROGARNERO VU 280 PER TERNA
M15
FRESA FUJI CORPORATION TIPO SH 913 MRA
Provincia
TARGA/TELAIO
AK865GY
CD175WX
BS519BR
AH58370
TO08467V
TO59685
AZ6032
ZDEURTC750C000230
ACW993
TORINO
LUOGO DI RICOVERO
Garage com. Piazza del Volontario
Garage com. Piazza del Volontario
Garage com. Piazza del Volontario
Garage com. Piazza del Volontario
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Piazza del Volontario
Garage com. Piazza del Volontario
Garage com. Centro Polifunzionale
Scheda n° 31
RISORSE A DISPOSIZIONE DEL COMUNE AI FINI DI PROTEZIONE CIVILE
Localizzazione
Comune
CODICE
R1
R2
R3
R4
R5
R6
R7
R8
R9
R10
R11
R12
R13
R14
Provincia
VIU’
Provincia
TIPO RISORSA
GRUPPO ELETTROGENO PRAMAC POWER SISTEMS MOD. ES 5000
MOTOSEGA STIHL MS 440
MOTOSEGA STIHL MS 200 T
MOTOSEGA JONSERE D 2050
MOTOSEGA BLITZ B52A
SRAMATORE STIHL MT 75
TAGLIASIEPI STIHL HS 45
DECESPUGLIATORE STIHL FS 250 P
DECESPUGLIATORE KAWASAKI KBL 48A
DECESPUGLIATORE EFCO 8530
SALDATRICE DECA DOMUS 145
FLESSIBILE RYOBI INDUSTRIAL G 2360 CL
IDROPULITRICE PORTOTECNICA MITHO PLUS 1802 M
MARTELLO PERFORATORE ATLAS COPCO PHE 26 R
TORINO
LUOGO DI RICOVERO
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Centro Polifunzionale
Garage com. Piazza del Volontario
Garage com. Centro Polifunzionale
Scheda n° 32
RIVENDITORI BOMBOLE BUTANGAS
Localizzazione
Comune
VIU’
Provincia
Denominazione
Indirizzo
Telefono
CAMPING TRE
Fr. Versino
0123.69.61.14
FREI
TORINO
Scheda n° 33
DISTRIBUTORI DI CARBURANTE
Localizzazione
VIU’
Comune
Denominazione
Indirizzo
TORINO
Provincia
Telefono
N. pompe
N. serbatoi
Capacità tot.
serbatoi
A.P.I. di Bruno
Str. Provinciale
Edoardina
Germagnano Km
47
0123/39.60.17
5
4
Litri 10.000
Scheda n° 34
MEZZI DI INTERVENTO
Ente proprietario
D&G di Durando Geom. Claudio e Durando Geom. Giuseppe
Nome
MOVIMENTO TERRA STRUTTURE STRADALI
Settore
Tipologia mezzi
AUTOCARRI, PALE MECCANICHE,ESCAVATORI ECC.
Movimento terra
(Autocarri, escavatori, pale etc)
Trasporto persone
(Autobus, autoveicoli, autolettighe)
Autocarri
Trasporto materiali
(Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne)
Ubicazione mezzi
Comune
Telefono
VIU’.
0123.69.63.04
Indirizzo
Fraz. Versino
Scheda n° 34
MEZZI DI INTERVENTO
Ente proprietario
S. & C . SCAVI E COSTRUZIONI DI AMBROSINO P. & C.
Nome
MOVIMENTO TERRA STRUTTURE STRADALI
Settore
Tipologia mezzi
AUTOCARRI, PALE MECCANICHE,ESCAVATORI ECC.
Movimento terra
(Autocarri, escavatori, pale etc)
Trasporto persone
(Autobus, autoveicoli, autolettighe)
Autocarri
Trasporto materiali
(Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne)
Ubicazione mezzi
Comune
Telefono
VIU’.
Indirizzo
Fraz. Versino
0123.69.63.60
143
Scheda n° 34
MEZZI DI INTERVENTO
Ente proprietario
GUGLIELMINO ING.GIOVANNI
Nome
IMPRESA EDILE
Settore
Tipologia mezzi
AUTOCARRI
Movimento terra
(Autocarri, escavatori, pale etc)
Trasporto persone
(Autobus, autoveicoli, autolettighe)
Autocarri
Trasporto materiali
(Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne)
Ubicazione mezzi
Comune
Telefono
VIU’.
Indirizzo
Viale Rimembranza
1
0123.69.65.51
144
Scheda n° 34
MEZZI DI INTERVENTO
Ente proprietario
AIROC s.n.c.
Nome
IMPRESA EDILE
Settore
Tipologia mezzi
AUTOCARRI
Movimento terra
(Autocarri, escavatori, pale etc)
Trasporto persone
(Autobus, autoveicoli, autolettighe)
Autocarri
Trasporto materiali
(Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne)
Ubicazione mezzi
Comune
Telefono
VIU’.
Indirizzo
Fraz. Aires 20
0123.69.77.27
145
Scheda n° 34
MEZZI DI INTERVENTO
Ente proprietario
GIACOBINO MIRKO
Nome
ARTIGIANO EDILE
Settore
Tipologia mezzi
AUTOCARRI E PICCOLI ESCAVATORI
Movimento terra
(Autocarri, escavatori, pale etc)
Trasporto persone
(Autobus, autoveicoli, autolettighe)
Autocarri
Trasporto materiali
(Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne)
Ubicazione mezzi
Comune
Telefono
VIU’.
Indirizzo
Fraz. Molar Tissier 19/b
0123.69.62.43
146
Scheda n° 34
MEZZI DI INTERVENTO
Ente proprietario
F.B.F S.N.C.
Nome
IMPRESA EDILE
Settore
Tipologia mezzi
AUTOCARRI E PICCOLI ESCAVATORI
Movimento terra
(Autocarri, escavatori, pale etc)
Trasporto persone
(Autobus, autoveicoli, autolettighe)
Autocarri
Trasporto materiali
(Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne)
Ubicazione mezzi
Comune
Telefono
VIU’.
Indirizzo
Via Polpresa 18
0123.69.64.83
147
Scheda n° 34
MEZZI DI INTERVENTO
Ente proprietario
EDIL 2000 di GROSA GIOVANNI
Nome
ARTIGIANO EDILE
Settore
Tipologia mezzi
AUTOCARRO E PICCOLO ESCAVATORE
Movimento terra
(Autocarri, escavatori, pale etc)
Trasporto persone
(Autobus, autoveicoli, autolettighe)
Autocarri
Trasporto materiali
(Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne)
Ubicazione mezzi
Comune
Telefono
VIU’.
Indirizzo
Via Tuberghengo 5
0123.69.65.85
148
Scheda n° 34
MEZZI DI INTERVENTO
Ente proprietario
S.G.B. SERVZI GENERALI BRUNERO s.n.c.
Nome
IMPRESA EDILE
Settore
Tipologia mezzi
AUTOCARRI E PICCOLI ESCAVATORI
Movimento terra
(Autocarri, escavatori, pale etc)
Trasporto persone
(Autobus, autoveicoli, autolettighe)
Autocarri
Trasporto materiali
(Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne)
Ubicazione mezzi
Comune
Telefono
VIU’.
Indirizzo
Fraz. Mondrezza 11
0123.69.61.24
149
Scheda n° 34
MEZZI DI INTERVENTO
Ente proprietario
FALCHERO GIUSEPPE
Nome
ARTIGIANO EDILE
Settore
Tipologia mezzi
AUTOCARRO
Movimento terra
(Autocarri, escavatori, pale etc)
Trasporto persone
(Autobus, autoveicoli, autolettighe)
Autocarri
Trasporto materiali
(Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne)
Ubicazione mezzi
Comune
Telefono
VIU’.
Indirizzo
Fraz. Tuberghengo
0123.69.77.60
150
Scheda n° 34
MEZZI DI INTERVENTO
Ente proprietario
FALCHERO SERGIO
Nome
ARTIGIANO EDILE
Settore
Tipologia mezzi
AUTOCARRO E PICCOLO ESCAVATORE
Movimento terra
(Autocarri, escavatori, pale etc)
Trasporto persone
(Autobus, autoveicoli, autolettighe)
Autocarri
Trasporto materiali
(Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne)
Ubicazione mezzi
Comune
Telefono
VIU’.
Indirizzo
Fraz. Tuberghengo
0123.69.62.05
151
Scheda n° 34
MEZZI DI INTERVENTO
Ente proprietario
BRUNO REMO
Nome
ARTIGIANO EDILE
Settore
Tipologia mezzi
AUTOCARRO
Movimento terra
(Autocarri, escavatori, pale etc)
Trasporto persone
(Autobus, autoveicoli, autolettighe)
Autocarri
Trasporto materiali
(Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne)
Ubicazione mezzi
Comune
VIU’.
Indirizzo
Fraz. Trichera
Telefono
152
Scheda n° 34
MEZZI DI INTERVENTO
Ente proprietario
SARDA LIVIO
Nome
ARTIGIANO EDILE
Settore
Tipologia mezzi
AUTOCARRI
Movimento terra
(Autocarri, escavatori, pale etc)
Trasporto persone
(Autobus, autoveicoli, autolettighe)
Autocarri
Trasporto materiali
(Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne)
Ubicazione mezzi
Comune
VIU’.
Indirizzo
Fraz. Molar Michele
Telefono
153
Scheda n° 34
MEZZI DI INTERVENTO
Ente proprietario
VERSINO MARIO
Nome
ARTIGIANO EDILE
Settore
Tipologia mezzi
AUTOCARRO
Movimento terra
(Autocarri, escavatori, pale etc)
Trasporto persone
(Autobus, autoveicoli, autolettighe)
Autocarri
Trasporto materiali
(Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne)
Ubicazione mezzi
Comune
Telefono
VIU’.
Indirizzo
Via Roma 13
0123.69.63.50
154
Scheda n° 34
MEZZI DI INTERVENTO
Ente proprietario
VOTTERO ENRICO
Nome
ARTIGIANO EDILE
Settore
Tipologia mezzi
AUTOCARRO
Movimento terra
(Autocarri, escavatori, pale etc)
Trasporto persone
(Autobus, autoveicoli, autolettighe)
Autocarri
Trasporto materiali
(Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne)
Ubicazione mezzi
Comune
Telefono
VIU’.
Indirizzo
Fr. Fubina 18
0123.69.78.68
155
Scheda n° 34
MEZZI DI INTERVENTO
Ente proprietario
BORLA MARCO
Nome
IMPRESA EDILE
Settore
Tipologia mezzi
AUTOCARRI E PICCOLI ESCAVATORI
Movimento terra
(Autocarri, escavatori, pale etc)
Trasporto persone
(Autobus, autoveicoli, autolettighe)
Autocarri
Trasporto materiali
(Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne)
Ubicazione mezzi
Comune
Telefono
USSEGLIO
Indirizzo
Via San Vito 10
0123.83.739
156
Scheda n° 34
MEZZI DI INTERVENTO
Ente proprietario
S.I.S. s.n.c.
Nome
IMPRESA EDILE
Settore
Tipologia mezzi
AUTOCARRI, ESCAVATORI
Movimento terra
(Autocarri, escavatori, pale etc)
Trasporto persone
(Autobus, autoveicoli, autolettighe)
Autocarri
Trasporto materiali
(Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne)
Ubicazione mezzi
Comune
Telefono
USSEGLIO
Indirizzo
Via V. Veneto 71
0123.83.713
157
Scheda n° 35
RIVENDITORI DI MATERIALI UTILI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVILE
Ente proprietario
EDILAGRI s.a.s. di MIGLIORERO ADOLFO
Nome
EDILIZIA
Settore
Tipologia materiali
Pale, picconi, scale, puntelli, materiali da costruzione
in genere, raccordi idraulici, tubi, ponteggi
Materiali tecnici
Ubicazione materiali
Comune
Telefono
VIU’
Indirizzo
Viale V. E. Pavaglione 11 b
0123.69.65.98
158
Scheda n° 35
RIVENDITORI DI MATERIALI UTILI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVILE
Ente proprietario
PERIOLATTO MASSIMO
Nome
LEGNAMI
Settore
Tipologia materiali
Legname da ardere e da costruzione
Materiali tecnici
Ubicazione materiali
Comune
Telefono
VIU’
Indirizzo
Viale V. E. Pavaglione 14
0123.69.61.53
159
Scheda n° 35
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
DI TUTTO UN PO’ di Bruno Edoardina
Tipologia
Ferramenta
Tipologia prodotti
Utensileria, casalinghi
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Piazza XXIV Maggio
0123.69.61.44
160
Scheda n° 35
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
ARCHANSIOL DI BRU & GIU
Tipologia
Ferramenta, colorificio
Tipologia prodotti
Utensili, vernici, serrature, vetri
Localizzazione
Comune
VIU’
Via Roma 21 bis
Indirizzo
Telefono
0123.69.62.71
161
Scheda n° 35
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
CERRATO SVANETTI ELISABETTA
Tipologia
Elettrodomestici
Tipologia prodotti
Utensili, pile, elettrodomestici, casalinghi
Localizzazione
Comune
VIU’
Via Roma 16
Indirizzo
Telefono
0123.69.61.10
162
Scheda n° 36
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
MINIMARKET DI CORGIAT LOIA EMMA
Tipologia
Piccolo supermercato
Tipologia prodotti
Alimentari, detersivi, frutta e verdura, rivendita pane
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Piazza XXIV Maggio 9
0123.69.66.22
163
Scheda n° 36
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
PEROTTI TIZIANA
Tipologia
Panetteria
Tipologia prodotti
Pane
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Viale Pavaglione 3
0123.69.61.31
164
Scheda n° 36
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
PEROTTI TIZIANA
Tipologia
Fioraio
Tipologia prodotti
Fiori freschi e secchi mangimi per animali
Localizzazione
Comune
VIU’
Viale Franchetti
Indirizzo
Telefono
0123.69.61.31
165
Scheda n° 36
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
CHIANTOR ORNELLA
Tipologia
Tabaccheria
Tipologia prodotti
Sali, tabacchi, giornali, tessere telefoniche, cancelleria
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Piazza XXIV Maggio 13
0123.69.63.58
166
Scheda n° 36
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
DEAGOSTINI ENRICO
Tipologia
Calzature
Tipologia prodotti
Scarponi, stivali, zaini, calzature
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Via Roma
Telefono
167
Scheda n° 36
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
AIRES PIETRO
Tipologia
Panetteria
Tipologia prodotti
pane
Localizzazione
Comune
VIU’
Via Roma 25
Indirizzo
Telefono
0123.69.61.81
168
Scheda n° 36
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
DURANDO EMILIANA
Tipologia
Calzature, attrezzature da montagna
Tipologia prodotti
Scarponi, stivali, zaini, abbigliamento da montagna,
imbragature, corde
Localizzazione
Comune
VIU’
Via Roma 25
Indirizzo
Telefono
0123.69.63.83
169
Scheda n° 36
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
SAPORI DI MONTAGNA di Solero Ban C. Alberto
Tipologia
ALIMENTARI
Tipologia prodotti
Salumi, formaggi
Localizzazione
Comune
VIU’
Piazza Schiari
Indirizzo
Telefono
0123.69.61.66
170
Scheda n° 36
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
GUTTADORO MARIA ROSA
Tipologia
ALIMENTARI
Tipologia prodotti
Alimentari, detersivi, ortofrutta
Localizzazione
Comune
VIU’
Via Roma 1
Indirizzo
Telefono
0123.69.77.04
171
Scheda n° 36
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
E ancora di piu’ di Paire Nadia
Tipologia
ALIMENTARI, RIVENDITA PANE
Tipologia prodotti
Alimentari, pane
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Piazza V. Veneto 4
333.911.31.62
172
Scheda n° 36
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
ALIMENTARI MACELLERIA DI SIEVE FEDERICA
MACELLERIA
Tipologia
Tipologia prodotti
Carne, salumi, formaggi, alimentari vari
Localizzazione
Comune
VIU’
Via Torino 9
Indirizzo
Telefono
0123.69.61.09
173
Scheda n° 36
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
TABACCHERIA – EDICOLA di PAOLA E MARCO
Tipologia
TABACCHERIA
Tipologia prodotti
Sali, tabacchi, giornali, tessere telefoniche, cancelleria
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Piazza V. Veneto 9
0123.69.61.80
174
Scheda n° 37
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
BAR ROCCIAMELONE
Tipologia
Pubblico esercizio
Tipologia prodotti
bar
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Piazza XXIV Maggio 6
0123.69.61.70
175
Scheda n° 37
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
CAFFETTERIA IL CANTUN
Tipologia
Pubblico esercizio
Tipologia prodotti
bar
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Piazza XXIV Maggio 9
393.777.87.77
176
Scheda n° 37
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
BAR CUCCAGNA
Tipologia
Pubblico esercizio
Tipologia prodotti
bar
Localizzazione
Comune
VIU’
Via Roma 20
Indirizzo
Telefono
0123.69.63.55
177
Scheda n° 37
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
BAR GARDEN
Tipologia
Pubblico esercizio
Tipologia prodotti
bar
Localizzazione
Comune
VIU’
Via Roma 5
Indirizzo
Telefono
347.66.584.64
178
Scheda n° 37
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
CREMERIA BELLE EPOQUE
Tipologia
Pubblico esercizio
Tipologia prodotti
Bar, gelateria
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Piazza V.Veneto 4
333.57.66.276
179
Scheda n° 37
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
BIRRERIA SAN MARTINO
Tipologia
Pubblico esercizio
Tipologia prodotti
Bar, pizzeria
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Via San Martino 5
0123.69.63.29
180
Scheda n° 37
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
OSTERIA DELLO STAMBECCO
Tipologia
Pubblico esercizio
Tipologia prodotti
Ristorante
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Viale Rimembranza 3/bis
0123.69.63.56
181
Scheda n° 37
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
RISTORANTE MODERNO
Tipologia
Pubblico esercizio
Tipologia prodotti
Bar, ristorante
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Piazza V. Veneto 4
0123.69.61.72
182
Scheda n° 37
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
PIZZERIA LA CA’ BASSA
Tipologia
Pubblico esercizio
Tipologia prodotti
Ristorante
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Piazza V. Veneto 1
347.24.177.04
183
Scheda n° 37
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
RISTORANTE FUBINA
Tipologia
Pubblico esercizio
Tipologia prodotti
Bar, ristorante
Localizzazione
Comune
VIU’
Fraz. Fubina
Indirizzo
Telefono
0123.69.74.77
184
Scheda n° 37
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
AGRITURISMO LA COMBA
Tipologia
AGRITURISMO
Tipologia prodotti
Ristorante
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Fraz. Col San Giovanni 75
0123.69.77.37
185
Scheda n° 37
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
RISTORANTE LA BAITA
Tipologia
Pubblico esercizio
Tipologia prodotti
Bar, ristorante
Localizzazione
Comune
VIU’
Loc. Colletto
Indirizzo
Telefono
0123.69.61.35
186
Scheda n° 37
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
AGRITURISMO IL RUNCH di MAJRANO LUCA
Tipologia
AGRITURISMO
Tipologia prodotti
Ristorante
Localizzazione
Comune
VIU’
Fraz. Tornetti
Indirizzo
Telefono
333.37.62.418
187
Scheda n° 38
ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI
VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE
Denominazione
Denominazione
AGRITURISMO LA COMBA
Tipologia
AGRITURISMO
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Fraz.Col San Giovanni 75
0123.69.77.37
188
Scheda n° 38
ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI
VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE
Denominazione
Denominazione
OSTERIA DELLO STAMBECCO
Tipologia
AFFITTACAMERE
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Viale Rimembranza 3 bis
0123.69.63.56
189
Scheda n° 38
ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI
VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE
Denominazione
Denominazione
BAR RISTORANTE MODERNO
Tipologia
AFFITTACAMERE
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Piazza V. Veneto 4
0123.69.61.72
190
Scheda n° 38
ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI
VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE
Denominazione
Denominazione
BAR RISTORANTE LA BAITA
Tipologia
AFFITTACAMERE
Localizzazione
Comune
VIU’
Loc. Colletto
Indirizzo
Telefono
0123.69.61.35
191
Scheda n° 38
ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI
VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE
Denominazione
Denominazione
ALBERGO I RODODENDRI
Tipologia
ALBERGO
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Fraz. Bertesseno
348.31.32.585
192
Scheda n° 38
ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI
VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE
Denominazione
Denominazione
CASA VACANZE BERTESSENO
Tipologia
ALLOGGI VACANZE
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Fraz. Bertesseno
340.360.20.13
193
Scheda n° 38
ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI
VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE
Denominazione
Denominazione
COTTAGE GRAZIELLA
Tipologia
ALLOGGI VACANZE –BED & BREAKFAST
Localizzazione
Comune
VIU’
Vallate Battioli 51
Indirizzo
Telefono
348.697.46.20
194
Scheda n° 38
ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI
VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE
Denominazione
Denominazione
LINOUSA ALLOGGI VACANZE
Tipologia
ALLOGGI VACANZE
Localizzazione
Comune
VIU’
Via Barera
Indirizzo
Telefono
328.867.45.13
195
Scheda n° 38
ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI
VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE
Denominazione
Denominazione
CAMPING TRE FREJ
Tipologia
CAMPEGGIO
Localizzazione
Comune
VIU’
Fraz. Versino
Indirizzo
Telefono
0123.69.61.14
196
Scheda n° 38
ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI
VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE
Denominazione
Denominazione
CASA PER FERIE “M.E. DOMINICI”
Tipologia
CASA PER FERIE
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Viale Pavaglione 5
0123.69.61.05
197
Scheda n° 39
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
F.LLI ROCCHIETTI S.N.C.
Tipologia
FALEGNAMERIA
Tipologia prodotti
Produzione serramenti
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Fraz. Tuberghengo 29/b
333.69.72.799
198
Scheda n° 39
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
FALCHERO DARIO
Tipologia
FALEGNAMERIA
Tipologia prodotti
Produzione serramenti
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Fraz. Tuberghengo 1/bis
0123.69.77.48
199
Scheda n° 39
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
VIBERTI FABRIZIO
Tipologia
FALEGNAMERIA
Tipologia prodotti
Produzione serramenti
Localizzazione
Comune
VIU’
Fraz. Toglie 279
Indirizzo
Telefono
0123.69.74.61
200
Scheda n° 39
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
GRATACIAMULE DLI MULIN – F.LLI ROCCHIETTI s.n.c.
Tipologia
FALEGNAMERIA
Tipologia prodotti
Produzione mobili
Localizzazione
Comune
VIU’
Via Oldrì 61
Indirizzo
Telefono
0123.69.61.69
201
Scheda n° 39
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
CO.MER di COSTA MER MICHELE E COSTA MER
MASSIMO
Tipologia
FABBRI
Tipologia prodotti
CANCELLATE, RECINZIONI, PORTONI
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Fraz. Molar Michele
Telefono
202
Scheda n° 39
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
POMA FABRIZIO
Tipologia
ELETTRICISTA
Tipologia prodotti
IMPIANTI ELETTRICI CIVILI E INDUSTRIALI
Localizzazione
Comune
VIU’
Fraz. Fucine 24
Indirizzo
Telefono
0123.69.62.68
203
Scheda n° 39
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
SALAMON GIORGIO
Tipologia
ELETTRICISTA
Tipologia prodotti
IMPIANTI ELETTRICI
Localizzazione
Comune
VIU’
Fraz. Guicciardera
Indirizzo
Telefono
0123.697935
335.5340551
204
Scheda n° 39
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
SANNAZZARO SERGIO
Tipologia
IDRAULICO
Tipologia prodotti
IMPIANTI IDRAULICI
Localizzazione
Comune
VIU’
Via Torino
Indirizzo
Telefono
333.2649888
205
Scheda n° 39
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
RIGOLETTI CLAUDIO
Tipologia
IDRAULICO
Tipologia prodotti
ASSISTENZA CALDAIE A GAS
Localizzazione
Comune
VIU’
Via Roma 1
Indirizzo
Telefono
328.867.45.16
206
Scheda n° 39
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
BERTERO ALESSIO
Tipologia
IDRAULICO
Tipologia prodotti
IMPIANTISTICA TERMOIDRAULICA
Localizzazione
Comune
VIU’
Fr. Tuberghengo
Indirizzo
Telefono
349.34.32.410
207
Scheda n° 39
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
AIRES MASSIMILIANO
Tipologia
DECORATORE
Tipologia prodotti
TINTEGGIATURE IN GENERE
Localizzazione
Comune
VIU’
Fr. Aires
Indirizzo
Telefono
349.136.43.66
208
Scheda n° 39
COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI
Denominazione
Denominazione
DURANDO ALBERTO
Tipologia
MECCANICO
Tipologia prodotti
AUTORIPARAZIONI
Localizzazione
Comune
VIU’
Via Roma 11
Indirizzo
Telefono
0123.69.61.20
209
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA IL RUNCH
Tipo attività
Produzione piccoli frutti, ortaggi, patate. Trasformazione e
produzione confetture, salse, antipasti
Localizzazione
Comune
VIU’
Fraz. Tornetti
Indirizzo
Telefono
333.37.62.418
210
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA DARDINO MARINO
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI E TRASFORMAZIONE LATTE
Localizzazione
Comune
VIU’
Fraz. Tornetti 65
Indirizzo
Telefono
0123/69.62.73
211
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA SUPPO NADIA
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI E TRASFORMAZIONE LATTE
Localizzazione
Comune
VIU’
Fraz. Tornetti 26
Indirizzo
Telefono
0123/69.62.74
212
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA BENEDETTO GIULIANO
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI E TRASFORMAZIONE LATTE
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Fraz. Cramoletti 115
0123/69.62.80
213
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA BERTOLO FELICINA
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI E TRASFORMAZIONE LATTE
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Fraz. Molar di Bertesseno 87
0123/69.77.57
214
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA PERENNO GIULIO
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Fraz. Trichera
Telefono
215
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA TEGHILLO GIANCARLO
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI E TRASFORMAZIONE LATTE
Localizzazione
Comune
VIU’
Fraz. Oldrì14
Indirizzo
Telefono
0123/69.62.27
216
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA SOFFIETTI ORNELLA
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Fraz. Col San Giovanni
0123/69.77.37
217
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA AMBROSINO LUIGI
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Fraz. Bertesseno 69
333.93.33.919
218
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA GALLO STEFANO
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Fraz. Bertesseno –Tuglie 92
388.87.37.34
219
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA ALBANO ANGIOLINA
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Fraz. Bertesseno 90
0123/69.79.49
220
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA BERTOLO MARIA PIERA
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Fraz. Col San Giovanni 76
0123/69.77.06
221
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA VIRANDO EMANUELA
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Fraz. Col San Giovanni 45
0123/69.77.30
222
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA PERINO CERESOLE GIOVANNI
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Fraz. Niquidetto
Telefono
223
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA CHIOVATERO ANGELO
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Fraz. Fucine
Telefono
224
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA ALBRI’ GIOVANNI
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI
Localizzazione
Comune
VIU’
Fraz. Richiaglio 7
Indirizzo
Telefono
0123/69.61.63
225
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA CHIADO’ INES
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI
Localizzazione
Comune
Indirizzo
Telefono
VIU’
Fraz. Polpresa 146
0123/69.76.94
226
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA FALCHERO GIOVANNI
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI
Localizzazione
Comune
VIU’
Fraz. Aires 16
Indirizzo
Telefono
0123/69.77.95
227
Scheda n° 40
AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI
Denominazione
Denominazione
AZIENDA AGRICOLA GIORGIS EMMA
Tipo attività
ALLEVAMENTO DI ANIMALI
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Fraz. Richiaglio
Telefono
228
Scheda n° 41
IMPIANTI PRODUTTIVI
Denominazione
Denominazione
CENTRALE ENEL
Tipo attività
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Fraz. Fucine
Telefono
229
Scheda n° 41
IMPIANTI PRODUTTIVI
Denominazione
Denominazione
CENTRALE ENEL
Tipo attività
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA
Localizzazione
Comune
Indirizzo
VIU’
Loc. Porte
Telefono
230