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COMUNE DI VIU’ PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE GENNAIO 2009 PREMESSA A) La programmazione comunale Con deliberazione della G.C. n. 85 del 25.11.2006, il Comune di Viù ha adottato la deliberazione programmatica relativa all’attività di protezione civile dando avvio all’elaborazione del piano comunale di protezione civile. Si riporta qui di seguito l’estratto della suddetta deliberazione: Premesso: -che la normativa vigente in materia di protezione civile prescrive che ogni Comune si doti di una struttura atta a fronteggiare le eventuali emergenze che dovessero verificarsi nell’ambito del territorio comunale; in particolare l’articolo 15 della legge 22 febbraio 1992, n.225, prevede che il Sindaco è l’Autorità comunale di protezione civile e l’articolo 108 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, prevede che i Comuni devono dotarsi di un piano comunale di emergenza; -che a tutt’oggi il Comune di Viù non ha ancora adottato il piano comunale di emergenza; Preso atto che, occorre provvedere alla predisposizione del piano in ottemperanza alle disposizioni di legge su citate e per dotarsi degli strumenti necessari alla previsione, pianificazione e gestione dell’emergenza; Visto il Decreto del Presidente della Giunta regionale 18 ottobre 2004 n. 7/R “Regolamento regionale di programmazione e pianificazione delle attività di protezione civile”; Visto il Decreto del Presidente della Giunta regionale 18 ottobre 2004 n.8/R “Regolamento regionale di disciplina degli organi e delle strutture di protezione civile”; Ritenuto di dover procedere in merito; Dato atto che sulla proposta della presente deliberazione non vengono espressi pareri in quanto trattasi di merito atto di indirizzo ai sensi dell’art. 49 D.Lgs 267/2000; DELIBERA Di impegnarsi a provvedere entro il 31/12/2007 in ottemperanza alle disposizioni di legge in materia in premessa citate, alla predisposizione del piano comunale di protezione civile. .Di comunicare alla Provincia di Torino – Assessorato alla Pianificazione territoriale, Difesa del suolo e Protezione civile l’impegno assunto con la presente deliberazione. 2) PRESENTAZIONE A) Generalità Sono attività di protezione civile quelle volte alla previsione e prevenzione delle varie ipotesi di rischio,al soccorso delle popolazioni sinistrate e ad ogni altra attività necessaria, diretta a superare una situazione di emergenza. La previsione consiste nelle attività dirette allo studio e alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi e alla individuazione delle zone del territorio soggette ai rischi stessi. La prevenzione consiste, altresì, nelle attività volte a evitare o ridurre al minimo le possibilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi calamitosi. Il soccorso consiste nell’attuazione degli interventi diretti ad assicurare alle popolazioni colpite ogni forma di prima assistenza. B) Organizzazione A livello comunale, l’Autorità di Protezione Civile è il sindaco. Il sindaco, al verificarsi dell’emergenza nel proprio territorio: - assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione e provvede agli interventi necessari; - segnala con immediatezza al Prefetto e al Presidente della Giunta Regionale l’insorgere di situazioni di pericolo o il verificarsi di eventi calamitosi; - richiede al Prefetto l’intervento di altre forze e strutture quando la calamità non può essere fronteggiata con i mezzi a disposizione del Comune. Per l’espletamento di tali funzioni: - si avvale di tutte le strutture permanenti di cui dispone; - definisce, preventivamente, l’organizzazione locale di Protezione Civile, determinandone i lineamenti in un apposito “Piano Comunale”. Quanto su esposto serve a: - svolgere attività di previsione e prevenzione; - programmare e predisporre misure adeguate volte alla sicurezza dei cittadini; - intervenire con immediatezza nelle operazioni di soccorso; - diffondere tra i cittadini una cultura di Protezione Civile attraverso conferenze, dibattiti, prove di allarme, esercitazioni di soccorso ed evacuazione. 3) L’elaborazione del Piano di Protezione Civile L’elaborazione del Piano di Protezione Civile del Comune di Viù ha seguito le “linee guida per l’elaborazione del Piano Comunale di Protezione Civile – 2004” della Regione Piemonte. Questa scelta è avvenuta affinché i vari Piani di Protezione Civile Comunali o Intercomunali siano il più possibile omogenei tra loro, per un più facile coordinamento organizzativo e operativo tra i vari Enti pubblici proposti agli interventi. Il piano è disponibile in versione informatica, al fine di permetterne un più puntuale aggiornamento e/o un’eventuale modifica. Nel corso della redazione, il trattamento dei dati personali per attività in materia di Protezione Civile è autorizzato secondo quanto previsto dal Provvedimento Legislativo n. 1/P/2000 30.12.99 –13.01.2000 “Individuazione di attività che perseguono rilevanti finalità di interesse pubblico per le quali è autorizzato il trattamento dei dati sensibili da parte dei soggetti pubblici. Il Piano Comunale di Protezione Civile, elaborato così come sopra illustrato, si articola in: 1. Dati sul territorio 2. La mappa dei rischi 3. Lineamenti operativi 4. Le risorse 5. Le procedure operative 6. L’informazione della popolazione 7. La normativa INDICE GENERALE La programmazione comunale Indice Elenco di distribuzione Registrazione aggiunte e varianti I IL TERRITORIO - Il Territorio comunale: a) Cenni descrittivi (superficie, confini, morfologia, sistema idrografico, geologia) b) Cenni storici c) Dati numerici e logistici d) Le infrastrutture e) Infrastrutture sensibili extra-territorio comunale f) Servizi tecnologici e di rete II. I RISCHI - La mappa dei rischi Rischi naturali: a) Esondazioni b) Frane c) Valanghe d) Eventi meteorologici (pioggia, grandine, neve, gelate, siccità, vento) e) Sisma - - Rischi antropici: a) Rischi tecnologici (viabilità, trasporti, sistemi tecnologici, interruzione rifornimento idrico,collasso dighe o bacini, danni all’elettrodotto, interruzione gasdotti, inquinamento fonti idriche, da reflui,da sversamento) b) Incendio urbano c) Incendi boschivi - Rischi sanitari: a) Epizoozie b) Epidemie – inquinamento acqua, cibo, eventi catastrofici con gran numero di vittime - Rischi sociali: a) Dispersi b) Manifestazioni di massa III. LINEAMENTI ORGANIZZATIVI - - Lineamenti organizzativi Le strutture comunali di protezione civile: a) Il Comitato Comunale di Protezione Civile b) Personale addetto alla Protezione Civile c) Il Centro Operativo Comunale d) La Sala Operativa e) L’Unità di crisi comunale Il C.O.M. Comitato Operativo Misto Le strutture di supporto: a) b) c) d) L’A.S.L. TO4 Il centro Operativo 118 L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) La Società Metropolitana Acque Torino (SMAT) e) L’ENEL – SOLE f) Le Organizzazioni di Volontariato IV. LE RISORSE - Le risorse umane e strumentali: a) Il Personale b) Materiali e Mezzi c) Le infrastrutture d) Gli insediamenti abitativi di emergenza e) Le aree di ricovero della popolazione V. LE PROCEDURE OPERATIVE 1. Le procedure operative Il Sistema di allertamento Regionale: a) Documenti previsionali b) Documenti di monitoraggio e sorveglianza c) Documenti per la gestione delle piene e dei deflussi Dati previsionali e fasi operative: a) Avviso meteo b) Avviso di criticità moderata (livello 2) c) Avviso di criticità elevata (livello 3) Sistema previsionale Le segnalazioni Il Modello di intervento: a) Evento con preavviso b) Evento improvviso 2. 3. 4. 5. Procedure Operative: Numeri Utili Fac simile di messaggi, manifesti, ordinanze Schema di intervento in caso di evacuazione VI. L'INFORMAZIONE DELLA POPOLAZIONE - L’informazione della popolazione Tempi dell’informazione Modalità e mezzi di comunicazione I contenuti della comunicazione VII. LA NORMATIVA ELABORATI GRAFICI - - Carta del territorio con indicazione di: a) aree a rischio di allagamento b) aree ed edifici da utilizzare in caso di emergenza c) principali vie di collegamento d) infrastrutture sensibili nel territorio comunale Tavola rete fognaria comunale; Tavole reti acquedottistiche comunali; Tavola rete distribuzione GPL (a disposizione). ELENCO DI DISTRIBUZIONE ESTERNA • Ufficio Territoriale del Governo - Prefettura • Regione Piemonte - Settore Protezione Civile • Provincia di Torino – Servizio Protezione Civile • Comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Torino • INTERNA • Giunta comunale NOTA Agli Enti, Aziende e Organismi, chiamati a fornire supporti di personale, mezzi e materiali al manifestarsi di un'emergenza, viene inviato stralcio del piano riguardante i lineamenti organizzativi e le procedure operative REGISTRAZIONE DELLE AGGIUNTE E VARIANTI Estremi della Registrata comunicazione in data Oggetto Funzionario che ha apportato la A/V I. IL TERRITORIO IL TERRITORIO COMUNALE a) Cenni descrittivi (superficie, confini, morfologia, sistema idrografico, geologia) Il Comune di Viù ha una superficie generale di circa 84 Kmq e confina: • A Ovest con i Comuni di Ala di Stura e Mezzenile • A Est con il Comune di Traves e Germagnano • A Sud con i Comuni di Rubiana, Val della Torre e Varisella • A Nord con il Comune di Lemie Il territorio comunale occupa una parte della più meridionale delle Valli di Lanzo. Secondo la classificazione altimetrica, esso va dai 600 m. s.l.m. circa ai 2.200 m s.l.m. circa. Il nucleo abitato a quota più bassa è la frazione Maddalene (600 m. s.l.m.); tra i 1000 m. s.l.m. e i 1300 m. s. l.m. si collocano le frazioni Asciutti, Col San Giovanni, Balma, Tornetti, Niquidetto. Il capoluogo è posto a quota 774 m. s.l.m. Le frazioni di cui si compone il territorio comunale sono 34 e precisamente: Maddalene, Molar del Lupo, Falcheria, Toglie, Fubina, Mondrezza, Oldrì, Salvagnengo, Molar Tissier, Molar Marchis, Corgnolero, Polpresa, Get, Cramoletti, Tornetti, Asciutti, Versino, Fucine, Vernai, Guicciardera, Trichera, Pessinea, Venera, Brendo, Rocchiettera, Balma, Richiaglio, Molar Michele, Tuberghengo, Chiaberge, Aires, Col San Giovanni, Bertesseno, Niquidetto. Intorno alle frazioni, sussistono in alcuni casi, nuclei abitativi, denominati regioni, caratterizzati dalla presenza di un certo numero di fabbricati, in parte rurali, in parte residenziali, per lo più derivanti dalla trasformazione di vecchi fabbricati rurali. Il territorio è attraversato da due strade Provinciali SP 32 e SP 197, che sono elemento portante dei collegamenti interni al territorio comunale. Dalle due strade provinciali si dipartono le strade comunali di cui alla scheda allegata. Complessivamente, il territorio risulta costituito da una valle principale, nella quale, ad eccezione della parte a monte, al confine con il Comune di Lemie, la Stura di Viù scorre fortemente incassata, e da alcune valli collaterali, di forte acclività, da cui scendono rii minori, indicati nella scheda n. 7 La parte in quota del territorio, specie in prossimità dei rilievi più significativi (Monte Civrari, Rocche Moròs) si presenta rocciosa e non priva di pietraie, ai piedi dei monti si estendono spesso pascoli di alta quota ben sfruttati durante il periodo di alpeggio estivo. I boschi si sono progressivamente estesi e occupano una parte rilevante del territorio. Nelle zone più accessibili ne è stato ripreso il taglio programmato, in seguito al forte aumento del prezzo dei combustibili derivati dal petrolio. Dal punto di vista geologico, nel territorio si distinguono unità strutturali alpine e una serie di terreni quaternari di origine glaciale, detritico gravitativi e alluvionale. L’ossatura geolitologica è costituita da rocce appartenenti al Massiccio Ultrabasico di Lanzo e alla Formazione dei Calcescisti con Pietre Verdi, disposte in fasce ad andamento Nord – Sud. Globalmente il territorio presenta una morfologia di tipo alpino, piuttosto aspre nelle aree di affioramento, con forti pendenze che alimentano falde di detrito e con vallecole incise nel substrato, ripide e rettilinee, che possono, in caso di caduta di valanghe, costituire vie preferenziali per la loro discesa a valle. Il clima presenta le caratteristiche di una zona alpina, con piogge abbondanti in primavera e autunno, estati temperate, seppur talvolta non prive di forti temporali, inverni con precipitazioni nevose, talora di forte intensità e temperature spesso al di sotto degli zero gradi centigradi, specie nelle zone meno esposte al sole. La scheda n. 6 riporta, a titolo esemplificativo, i dati pluviometri e le temperature degli anni 2000 e 2007, rilevati in punti a quote di altitudine diversa. La popolazione totale, al 31.12.2008, è di 1.169 soggetti, con una densità media di 14 ab/Kmq. Nel periodo che coincide con le ferie estive, con la presenza di turisti e villeggianti si raggiungono i 20.000 abitanti. La maggior parte delle presenze estive è distribuita nelle frazioni. b) Cenni Storici Il ritrovamento,nel corso degli scavi effettuati intorno al 1920, nei pressi del castello di Viù, di alcune selci di età eneolitica testimoniano della presenza di un insediamento umano in valle, fin dalla preistoria. Tra il VI e il V sec. A.C. alle popolazioni di stirpe ligure, che vivevano nelle Alpi occidentali, si sovrapposero i Celti; si formarono delle tribù celtoliguri,tracci quella dei Garoceli,che popolò appuntala Valle di Viù. La presenza romana in Valle è provata dalle monete venute alla luce negli scavi del castello. Ai tempi di Giulio Cesare, Viù faceva parte del regno di Cozio, che sotto Nerone fu integrato a pieno titolo nell’Impero Romano. La Valle, date le difficoltà di collegamento non fu teatro delle invasioni barbariche; il suo territorio, dapprima entrato a far parte del regno dei Burgundi, fu poi ripreso dai Franchi. Al 1159 risale la prima investitura del feudo di Viù, che solo dopo il 1345 furono alle strette dipendenze di Casa Savoia. Lo spopolamento della Valle iniziò fin dalla grande crisi del1600, inizialmente in forma stagionale e poi, via via, in forma sempre più definitiva. Scendendo in città, i Vincesi si misero al servizio delle famiglie benestanti, presso le quali divennero domestici, cuochi, brentatori, balie. Nel 1842, la costruzione della strada carrozzabile, trasformò Viù in una delle località di villeggiatura più ambite dalle grandi famiglie torinesi, che avevano già conosciutola Valle attraverso la presenza dei numerosi servitori di provenienza valligiana. Alla fine del 1800 risale infatti la costruzione delle numerose ville liberty che abbelliscono Viù e le sue frazioni. c) Dati numerici e logistici - Sede Municipale – Piazza V. Veneto 2 Coordinate geografiche: latitudine 45°15’00’’- longitudine 7°25’00’’ Superficie complessiva del territorio comunale: Kmq. 84 Strade comunali Km. 40,25 Strade Provinciali Km. 30,542 Strutture parasanitarie: 1 Strutture alloggiative: 14 Strutture scolastiche:2 Impianti sportivi:1 Popolazione residente: 1169 d) Le infrastrutture Il territorio del Comune di Viù è dotato di infrastrutture e servizi che si ritengono indispensabili in una situazione di emergenza. Per quanto concerne le strade, Viù è raggiungibile attraverso la SP 32 e attraverso la SP 197. La SP 32 è la via di collegamento più breve per Torino (48 Km separano Viù dalla città di Torino); la SP 197 raggiunge Torino attraverso il valico del Colle del Lys e può costituire pertanto un percorso alternativo , in caso di interruzioni sulla SP 32. Buona parte delle 34 frazioni che compongono il Comune sono raggiungibili attraverso strade comunali, per lo più asfaltate, ad eccezione: - dell’ultimo tratto della strada comunale da Aires a Crotti e San Vito; - della strada per Airetta del Colle del Lys; - del tratto Ragià - Battioli; - dell’ultimo tratto tra Asciutti - Valico Monti di Mezzenile; - dell’ultimo tratto della strada per Ambrosinera; - della strada per loc. Fraj. Per le informazioni dettagliate sulla viabilità comunale, si rimanda alle schede allegate al presente Piano di Protezione Civile. Sulle strade provinciali e comunali numerosi sono i ponti che attraversano la Stura di Viù e i rii affluenti; poiché trattasi di infrastrutture, che soprattutto nel caso di eventi alluvionali sono soggette a rischio, come storicamente dimostrato dagli eventi del 1994 e del 2000, si forniscono nell’apposita scheda n. 8 tutti i dettagli sulla loro localizzazione. Per quanto concerne le risorse idriche, solo una parte di territorio e più precisamente: il capoluogo, le frazioni Trichera, Guicciardera, Vernai, Fucine, Versino, Mondrezza, Fubina, Oldrì, Asciutti, Cramoletti, Polpresa, Corgnolero, Molar Tissier e Molar Marchis sono servite da acquedotto comunale. Nelle altre frazioni e, in parte in alcune di quelle sopra menzionate, sono presenti acquedotti consortili privati. Anche la rete fognaria comunale copre una porzione limitata del territorio e più precisamente: buona parte del capoluogo e le frazioni Versino, Oldrì, Mondrezza, Polpresa, Corgnolero, Molar Tissier, Molar Marchis, Molar Michele, Tuberghengo, Tornetti. La fognatura delle prime sei località citate confluisce nel depuratore in loc.Barera, Molar Michele confluisce nel depuratore in loc. Molar e Tuberghengo nel depuratore in loc. Tuberghengo. Si fa eccezione per la frazione Tornetti, dove la depurazione è effettuata attraverso fosse IMHOF. Il territorio è percorso da un elettrodotto (130.000 Volt) che lo attraversa da Est a Ovest, trasferendo a valle l’energia prodotta dalle centrali idroelettriche presenti sull’intera valle (Viù, Lemie, Usseglio). Sul territorio del comune di Viù, in Fraz. Fucine e in loc. Porte sono insediate due centrali idroelettriche, con relativo bacino di modulazione, di proprietà Enel; un ulteriore bacino di presa è situato in loc. La Santa, sul Rio Richiaglio. e) Infrastrutture sensibili extra territorio comunale La Valle di Viù è costituita dai Comuni di Viù, Lemie, Usseglio; sul territorio di quest’ultimo sono presenti n. 3 invasi artificiali a servizio degli impianti idroelettrici dell’Enel: a quota 2700 m. il “Lago della Rossa” capacità circa 6.000.000 di mc a quota 2370 il “Lago dietro la Torre” capacità circa 100.000 mc a quota 1800 m. il “Lago di Malciaussia” capacità circa 1.000.000 di metri cubi d) Servizi tecnologici e di rete - Illuminazione pubblica e privata Le stazioni di energizzazione che provvedono ad alimentare la rete di illuminazione pubblica e privata sono dislocate in vari punti del territorio. La gestione di tale fornitura è di competenza dell’ENEL. In caso di manutenzione l’unità che interviene appartiene alla sede di Ciriè - Numero Verde telefonico per segnalazione guasti 803.500. Referente Sig. Marco Imberti. Per la manutenzione dell’illuminazione pubblica il Comune ha stipulato apposita convenzione con Enel Sole. Numero Verde telefonico 800.90.10.50 - Rete gas Solo il concentrico è servito da una rete centralizzata di gas GPL, con punto di stoccaggio in Fraz. Mondrezza. Il gestore della rete è AUTOGAS NORD, con sede in Volpino - Via Amalfi 6. Tel. 011/98.84.952. Il responsabile di zona è il Sig. Veronese Paolo. - Acquedotto /Fognature Le sorgenti da cui sono alimentati i tratti di acquedotto comunale, nonché i serbatoi sono indicate nella scheda n. 14; numerose frazioni sono viceversa rifornite da acquedotti consortili gestiti da consorzi privati. La gestione dell’acquedotto e della fognatura comunale è affidata alla SMAT, con sede in Torino – Corso XI Febbraio 11 –Tel. 011/ 46.45.111. - Servizio di nettezza urbana Detto servizio è dato in appalto al CISA, Consorzio Intercomunale Servizi per l’Ambiente, con sede in Ciriè –Via Don Lorenzo Giordano 21 – Tel. 92.022.14. La stessa ditta pratica la raccolta differenziata a giorni stabiliti, nonché quella dei rifiuti ingombranti. II. I RISCHI LA MAPPA DEI RISCHI Il Comune di Viù è classificato in una zona non a rischio sismico. Il rischio di esondazioni del torrente Stura è limitato ad una porzione di territorio circoscritta. Le calamità naturali alle quali è soggetto il territorio sono quelle derivanti da piogge intense, cui possono legarsi movimenti franosi, nevicate eccezionali, cui si connette il rischio valanghe, interruzioni del rifornimento idrico, black-out elettrico, interruzioni stradali, crolli di edifici, incendi urbani e boschivi. Un ulteriore rischio è inoltre costituito da problemi legati agli invasi ENEL di competenza territoriale, oltre che da quelli a monte, localizzati nel Comune di Usseglio, nonché da eventuali danni all’elettrodotto 130.000 Volt. Sono infine stati presi in considerazioni i rischi sanitari, in particolari quelli legati alla presenza degli allevamenti animali, e i rischi di carattere sociale. RISCHI NATURALI a) esondazioni Come si evince dalla scheda n. 7 il reticolo idrografico del Comune è formato dalla Stura di Viù e da numerosi rii minori. Per quanto concerne la Stura, ad eccezione della parte a monte, al confine con il Comune di Lemie e di un breve tratto, compreso tra la loc. Mulini e la loc. Porte, in prossimità della centrale Enel, essa scorre per lo più incassata e non dà luogo a fenomeni di esondazione, in presenza di piogge molto intense, se non nei due tratti sopra indicati. I rii minori, che scendono da valli collaterali di forte acclività, possono dar luogo a fenomeni di tracimazione, in caso di aumento della portata, intasamento del letto, conseguente alla caduta di massi e alberi, smottamenti di terreno. Poiché dalle Autorità preposte giungono alla sede municipale con sufficiente anticipo i bollettini meteorologici, è possibile organizzare interventi adeguati all’entità del rischio segnalato. In particolare, nel caso di elevato rischio di esondazioni, si dovrà: - diffondere messaggi preventivi alla popolazione interessata al rischio; - disporre il controllo costante dell’innalzamento dei corsi d’acqua e della tenuta degli argini. - predisporre l’eventuale evacuazione delle aree principalmente minacciate; b) frane In situazioni meteorologiche normali, il territorio non presenta particolari problemi di dissesto idrogeologico; tuttavia, in caso di precipitazioni intense, i terreni più acclivi sono soggetti ad un’azione di dilavamento, che, a lungo andare, può provocare fenomeni di smottamento e scivolamento del terreno. Perdurando la segnalazione di avverse condizioni meteorologiche, con precipitazioni particolarmente forti e dilavanti, e il rischio di dissesto idrogeologico, si dovranno prevedere i seguenti interventi: monitoraggio, attraverso personale apposito, dei pendii più acclivi e perciò più soggetti a dissesto idrogeologico; chiusura di tratti viari di pertinenza comunale, in cui vengano ravvisati particolari rischi; adeguata segnalazione e delimitazione delle aree interessate da fenomeni di smottamento; intervento di macchine operatrici atte a rimuovere la frana; presa di contatto con la popolazione eventualmente interclusa dalla frana; interventi di rifornimento, soccorso/evacuazione (eventualmente con mezzi aerei) alla popolazione intercluse dal fenomeno verificatosi. c) valanghe Sul territorio del Comune di Viù, esclusa la parte in quota, non interessata da insediamenti umani, nel periodo invernale, poche sono le aree storicamente interessate dal rischio valanghe. Esse sono localizzate. - lungo il versante del Civrari, sul fianco destro della Stura di Viù, tra Lemie e Viù; - lungo il versante del Monte Rognoso (Niquidetto), da cui distacca per andare a fermarsi alla confluenza del Rio Rognoso con il Rio Civrari (osservata nel 1939, 1963,1972, 1974; - lungo il versante del Monte Torretta del Prete, sul fianco destro della Stura di Viù tra Trichera e Lemie (osservata nel 1964) - lungo la strada comunale Polpresa -Tornetti, nel tratto compreso tra Polpresa Sup. e il bivio per la strada comunale Asciutti, a causa della notevole acclività della parte a monte; - in loc.Asciutti, sul fianco sinistro della Stura di Viù, sempre nel vallone dei Tornetti (osservata nel 1815, 1888). Non sono tuttavia da escludere scivolamenti di masse nevose anche in altre zone acclivi, soprattutto nel momento in cui vengano a sovrapporsi masse nevose di consistenza diversa (ad es. masse più leggere cadute su una massa particolarmente compatta). Nel caso di valanghe o scivolamenti di masse nevose sono previsti i seguenti interventi: - chiusura di tratti viari di pertinenza comunale, in cui vengano ravvisati particolari rischi; - adeguata segnalazione e delimitazione delle aree interessate dal fenomeno; - intervento di macchine operatrici atte a rimuovere la massa nevosa; - presa di contatto con la popolazione eventualmente interclusa; - interventi di rifornimento, soccorso/evacuazione (eventualmente con mezzi aerei) alla popolazione interclusa. d) Eventi meteorologici - Pioggia, neve, grandine, neve, gelate, siccità, vento Nel paragrafo esondazioni e rischio idrogeologico sono già stati trattati alcuni degli effetti più temibili che scaturiscono da precipitazioni piovose di particolare intensità, rimangono ancora da mettere in evidenza alcuni aspetti, quali intasamenti di cunette stradali, tombini, allagamenti stradali, ostruzione di rii e ponti, allagamenti di edifici e scantinati, problemi legati alla attività produttive e alla vita sociale e lavorativa. In situazione di preallarme, il Servizio di Protezione Civile: informa il Sindaco/Assessore delegato allerta il Responsabile dell’Ufficio Tecnico per la diramazione di avvisi ai Direttori dei Cantieri attivi sul territorio; invia personale per il controllo dell’eventuale insorgenza di situazioni critiche causate dal rigurgito della rete fognaria per il mancato smaltimento delle acque piovane o dalla presenza di ostacoli al deflusso delle acque della rete idrica minore invia personale per il controllo di situazioni di pericolo per caduta alberi. In fase di allarme, il Servizio di Protezione Civile: accerta l’insorgenza di situazioni critiche causate dal rigurgito della rete fognaria per il mancato smaltimento delle acque piovane o dalla presenza di ostacoli al deflusso delle acque della rete idrica minore accerta l’insorgenza di situazioni di pericolo per caduta alberi; accerta le condizioni di percorribilità della viabilità comunale, provvedendo ad adeguata segnalazione, al fine di scongiurare, per quanto possibile, eventuali incidenti; interviene nei punti critici della circolazione, introducendo , se necessario divieti di sosta e circolazione; diffonde messaggi di invito alla popolazione a restare nelle proprie abitazioni e se costretta a usare le autovetture, a circolare con la massima cautela; diffonde messaggi informativi sui tratti critici della viabilità comunale. Eventuali problemi rilevati nell’erogazione del servizio idrico e fognario, saranno segnalati all’Ente gestore. La grandine è fenomeno sporadico e di scarsa rilevanza, che accompagna qualche temporale estivo. Nel caso di intasamenti di cunette stradali, tombini, allagamenti stradali, si seguirà la procedura indicata per le precipitazioni piovose; nel caso di danni alle colture, il Comune, di concerto con le Associazioni di categoria, segnalerà l’accaduto agli organismi regionali e provinciali competenti, Infine, in caso di grandinate così copiose da rendere impossibile la circolazione stradale, interverrà con i mezzi spazzaneve. Nevicate abbondanti possono provocare inconvenienti tali da richiedere soccorsi urgenti di varia natura. Le conseguenze più probabili sono l’isolamento del paese, l’interruzione delle linee elettriche e telefoniche, l’interruzione della viabilità interna, con conseguente blocco di attività lavorative e del servizio scolastico. In caso di emergenza neve, ravvisata l’impossibilità di garantire la pulizia delle strade di competenza, con i mezzi a disposizione dell’Ente si provvederà: - al fine di limitare la circolazione stradale e non creare ulteriori condizioni di pericolo, alla chiusura, mediante apposita ordinanza delle scuole aventi sede sul territorio comunale; - al reperimento di mezzi di sgombero neve esterni alla struttura comunale e atti ad assicurare, nel più breve tempo possibile, il raggiungimento della popolazione rimasta isolata; - al soccorso della popolazione rimasta isolata, verificandone le esigenze di viveri, medicinali ecc; - alla segnalazione di eventuali interruzioni di linee elettriche e telefoniche agli Enti gestori; - a interventi di spalatura manuale della neve, da realizzarsi in collaborazione con le Associazioni di Protezione Civile convenzionate con l’Ente, ove sussistano particolari esigenze legate alla presenza di persone anziane, disabili ecc; - all’emissione delle ordinanze sindacali necessarie in caso di pericolo per la pubblica e privata incolumità derivanti dal crollo di edifici; - alla segnalazione dello stato di emergenza alla Prefettura e agli organismi di Protezione Civile Provinciali e Regionali. In caso di gelate, connesse o meno ai fenomeni nevosi, il Comune provvederà ad intervenire, con lo spargimento di sale e ghiaia per attenuare il rischio di incidenti, stradali, cadute, fratture. Durante il periodo estivo possono verificarsi, viceversa, momenti di moderata siccità, dei cui effetti risentono soprattutto le colture. In questo caso, il Comune, di concerto con le Associazioni di categoria, segnalerà il problema agli organismi regionali e provinciali competenti. Eventuali carenze nell’erogazione del servizio idrico, saranno segnalate all’Ente gestore. Le Valli di Lanzo non sono particolarmente battute dal vento, tuttavia possono verificarsi, seppur in forma episodica, situazioni di vento forte. I rischi maggiori, in questo frangente, sono legati alla caduta di alberi e cartelli stradali, allo scoperchiamento di edifici, con crollo tegole. I venti di forte intensità sono segnalati dai bollettini meteo che pervengono all’Ente, attraverso l’ARPA. Il Comune è dunque allertato per un eventuale intervento di rimozione di alberi caduti, cartelloni crollati, intervento che sarà effettuato in collaborazione con le Associazione di Protezione Civile locali. In caso di crolli saranno emesse le ordinanze sindacali necessarie a tutelare la pubblica e privata incolumità. I danni alle colture, saranno segnalati agli organismi regionali e provinciali competenti, di concerto con le Associazioni di categoria. e) sisma Il Comune di Viù è classificato in una zona non a rischio sismico; sono tuttavia stati percepiti terremoti di lieve entità, il cui epicentro si collocava intorno ai laghi di Avigliana. Storicamente non sono comunque stati registrati danni di alcuna entità, né alle persone, né ai fabbricati. E’ pur vero che il terremoto rientra tra i fenomeni imprevedibili, per i quali l’unica strategia possibile è l’informazione preventiva. Nella consapevolezza che la collaborazione con la popolazione costituisca uno dei fattori che concorre alla risoluzione dell’emergenza, si prevede anzitutto di informare la popolazione circa alcuni comportamenti da tenere in caso di sisma e più precisamente: 1. restare calmi, ripararsi sotto tavoli o protezioni robuste; 2. spegnere fornelli e fonti di incendio e combustione 3. spegnere subito focolai di incendio; 4. non precipitarsi fuori dagli edifici in preda al panico, tenersi lontano dalle finestre; 5. in edifici multipiano aprire la porta per assicurarsi una via d’uscita in caso di necessità; 6. non usare il telefono, tenersi informati tramite radio o strutture pubbliche analoghe; 7. non usare ascensori o montacarichi 8. se si è all’aperto, stare in luoghi spaziosi, lontano da palazzi o muri che possono crollare; 9. collaborare, per quanto possibile ai soccorsi immediati; 10. in caso di evacuazione dell’area, non usare l’automobile e attenersi alle istruzioni; Il Sindaco/Assessore delegato, immediatamente dopo l’evento: Si porta presso il Centro Operativo Comunale; Richiede la convocazione del Comitato Comunale e dell’Unità di crisi; Avvia le ricognizioni dell’area colpita; Definisce le situazioni più critiche e richiede l’intervento dei VVFF e dei volontari; Organizza il censimento e il ricovero dei nuclei familiari evacuati; Comunica al Prefetto, al Presidente della Provincia e della regione la situazione in atto; RISCHI ANTROPICI a) Rischi tecnologici - viabilità e trasporti Il Comune di Viù è collegato alla bassa valle dalla SP 32 e alla Valle di Susa, dal Colle del Lys SP 197. Inoltre numerose strade comunali collegano il concentrico con le 34 frazioni che compongono il Comune. Dei rischi che possono comportare gravi problemi alla viabilità si è già detto a proposito dei rischi idrogeologici, del rischio valanghe e dei rischi connessi ai fenomeni meteorologici, individuando le contromisure idonee. Rimane da prendere in considerazione il rischio connesso ad un’interruzione viaria derivante da eventuali incidenti o da ostruzioni dovute alla presenza di mezzi di grandi dimensioni, che non riescano a superare le strettoie presenti sia sulle strade provinciali che sulle comunali. In questo caso occorrerà istituire immediatamente un apposito sistema di segnalazione, la fine di evitare ingorghi e blocchi totali alla circolazione. A seconda del punto in cui si è creato il problema si individueranno le soluzioni alternative per impedire il blocco della valle e mantenere, ove possibile, i collegamenti con i comuni a monte (Lemie e Usseglio). Per la rimozione dei mezzi incidentati o di intralcio alla circolazione verrà richiesto l’intervento di carri-attrezzi, gru ecc. - collasso sistemi tecnologici: black-out elettrico In caso di black-out elettrico, indotto da altri eventi calamitosi, gli interventi di emergenza rientrano in un più ampio quadro di attività di soccorso. E’ richiesto l’intervento della Protezione Civile quando il fenomeno, non connesso con altri eventi calamitosi assuma dimensioni, estensione e effetti tali da non poter essere fronteggiato con le predisposizioni per gli interventi ordinari che competono all’Ente gestore. In tal caso, il Servizio di Protezione Civile dovrà: o localizzare punti e aree di vulnerabilità (strutture socio-assistenziali, scuole, pazienti in terapia domiciliare con apparecchiature elettromedicali); o reperire le risorse necessarie per l’alimentazione elettrica delle aree di particolare vulnerabilità Il Comune dispone, tra l’altro, di un generatore e di una torre faro che potranno essere attivati per risolvere le emergenze più rilevanti e le criticità maggiori. interruzione rifornimento idrico E’ richiesto l’intervento della Protezione Civile quando il fenomeno, non connesso con altri eventi calamitosi assuma dimensioni, estensione e effetti tali da non poter essere fronteggiato con le predisposizioni per gli interventi ordinari che competono all’Ente gestore. In tal caso, il Servizio di Protezione Civile dovrà: o localizzare punti e aree di vulnerabilità (strutture socio-assistenziali, scuole, uffici pubblici); o avviare controlli della potabilità dell’acqua; o reperire le risorse necessarie per l’alimentazione idrica della popolazione; o comunicare alla popolazione i provvedimenti cautelativi da adottare nell’utilizzo dell’acqua. collasso di dighe o bacini Sul territorio del Comune di Viù incombono n. 3 invasi artificiali: a quota 2.700 m. circa il “Lago della Rossa” capacità circa 6.000.000 di mc a quota 2370 il “Lago dietro la Torre” capacità circa 100.000 mc a quota 1.800 m circa il “Lago di Malciaussia” capacità circa 1.000.000 di metri cubi Il cedimento di uno dei suddetti invasi produrrebbe una situazione di estrema gravità, per la quale il Comune non avrebbe comunque dotazioni adeguate. L’ENEL, che gestisce i suddetti invasi, ne segue giornalmente le condizioni, attraverso personale in loco, i cui monitoraggi, trasmessi agli organismi preposti servono ad allertare immediatamente i comuni, qualora si verifichi una situazione di pericolo. Nel caso dovesse sopravvenire una segnalazione di tal fatta, si provvederà immediatamente all’evacuazione dell’area interessata al collasso delle dighe. Per quanto concerne i bacini che insistono sul territorio comunale, nel corso dell’alluvione del 2000, a Fucine si è resa necessaria l’apertura delle paratie, mentre a Porte il bacino si è riempito di materiali trasportati dalla Stura, che depositatisi sul fondo, hanno determinato un innalzamento del livello del bacino stesso, che è stato dapprima costantemente monitorato e poi completamente ripulito dal Gestore. Il Comune, in caso di eventi meteorici tali da destare la preoccupazione del Gestore, provvederà pertanto a monitorare la situazione, al fine di disporre eventuali evacuazioni, comunicare l’insorgere di una situazione di pericolo per i comuni a valle, imporre, tramite ordinanza sindacale, manutenzioni straordinarie dei bacini stessi. danni all’elettrodotto 130.000 volt Come detto nella parte di presentazione generale, il territorio comunale è attraversato da est a ovest da un elettrodotto a 130.000 volt, di proprietà dell’ENEL. Nel piano regolatore sono state le norme che stabiliscono le distanze di sicurezza dei fabbricati da tale infrastruttura, che costituisce tuttavia un fattore di rischio. All’Enel compete il monitoraggio e la manutenzione costante dell’elettrodotto,nonché il taglio della vegetazione sotto la linea, in modo da facilitare gli interventi che si dovessero rendere necessari. In caso di danno all’elettrodotto, il Comune provvederà ad informare immediatamente la popolazione che vive nelle più immediate vicinanze e a disporne la temporanea evacuazione. Terrà contatti costanti con l’Enel per essere informato sulla tipologia del danno e su eventuali misure preventive da assumere a tutela della popolazione e su migliorie da richiedere all’Enel stessa, al fine di scongiurare ulteriori pericoli. interruzione di gasdotti In caso di sospette fughe di gas, o di interruzione del rifornimento di gas lungo la linea centralizzata gestita dall’AUTOGAS NORD, che serve, attraverso il serbatoio posizionato in fraz. Mondrezza solo un’esigua parte di territorio, il Comune provvederà: • vietare agli utenti allacciati di aprire i rubinetti del gas; • localizzare punti e aree di vulnerabilità (strutture socio-assistenziali, scuola dell’infanzia); • reperire le risorse necessarie per far fronte alle esigenze della popolazione inquinamento (di fonti idriche, da reflui, da sversamento) Sia la SMAT, che gestisce gli acquedotti comunali, sia i consorzi privati esercitano regolari controlli sulla qualità dell’acqua erogata. Nel caso in cui dalle analisi effettuate, dovessero emergere situazioni di pericolo, si provvederà ad avvisare immediatamente la popolazione e ad emettere apposita ordinanza sindacale, che vieti l’uso dell’acqua previa bollitura. Si chiederà, inoltre, che almeno per l’uso alimentare venga attivato il servizio di distribuzione con boccioni e acqua minerale. Solo in presenza di analisi i cui parametri rispettino i valori di normalità, potrà essere revocata l’ordinanza sindacale che consente l’uso alimentare dell’acqua. Per inquinamento da reflui o da sversamento, verrà immediatamente avvisata la popolazione e si chiederà l’intervento di ditte specializzate al fine di permettere nel più breve tempo possibile il ritorno alla normalità. Nel frattempo, sotto la direttiva degli organismi sanitari a ciò preposti, si adotteranno le misure atte a contenere i rischi sanitari che l’evento potrebbe produrre. b) incendio urbano Per tali eventi, tipologia e procedura di intervento ed esigenze di soccorso vengono definite e coordinate dagli organi tecnici competenti. Il Servizio di Protezione Civile provvederà: a intercludere agli estranei l’area interessata; a segnalare celermente agli addetti allo spegnimento i punti per gli attacchi delle manichette antincendio; a fornire assistenza ai nuclei familiari evacuati organizzare ricezione e assistenza ai parenti di eventuali vittime A incendio spento, verranno verificate le condizione dello stabile/i interessato/i e, se necessario, verrà emessa l’ordinanza di inagibilità. Per evitare danni da crollo, successivi all’incendio stesso, l’intera area continuerà a essere interclusa al pubblico passaggio. c) incendi boschivi Il progressivo aumento, nel corso del tempo, delle aree boschive, ha accresciuto le probabilità di incendio boschivo. Storicamente, gli incendi boschivi si sono sviluppati con maggior frequenza durante il periodo invernale, in mancanza di precipitazioni nevose, in corrispondenza con giornate di forte vento. Sempre l’incendio è scaturito da dolo o da errore umano, dovuto al mancato rispetto delle norme impartite in situazioni di rischio elevato rilevate dal Corpo Forestale dello Stato e diffuse dalla Prefettura. Gli incendi boschivi degli ultimi quindici anni non hanno messo a repentaglio vite umane, né fabbricati abitati; si sono generalmente sviluppati in aree totalmente boscate in cui poteva trovarsi al massimo qualche fabbricato rurale, spesso già diruto. Per lo spegnimento degli incendi boschivi interviene l’AIB, che opera in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato. Qualora l’incendio vada a lambire le vie di comunicazione, il Comune provvederà a idonei interventi di chiusura del traffico della strada interessata e di coordinamento con le stesse squadre AIB, per prevedere evacuazioni, soccorsi, rifornimenti. Al prospettarsi di una situazione di rischio elevato, segnalata peraltro dalla Prefettura e dal Corpo Forestale dello Stato, mediante apposite comunicazioni, il sindaco emetterà le ordinanze utili a vietare roghi di sterpaglie, falò ecc. RISCHIO SANITARIO. a) epizoozie In un Comune in cui sono presenti numerose aziende agricole e dove, in primaveraestate salgono in alpeggio centinaia di capi di bestiame, il rischio di epizoozie è sempre presente. Per i capi che vengono spostati durante la transumanza è richiesto il foglio matricola, che certifica delle condizioni di salute delle mandrie che salgono o scendono dall’alpeggio. Il foglio matricola viene trasmesso agli uffici comunali prima che le mandrie si muovano e dunque attraverso tale certificazione il Comune ha la garanzia che gli animali in fase di transumanza non sono portatori di malattie. Tutte le stalle sono inoltre soggette al risanamento, attraverso il quale il competente ufficio veterinario controlla che non vi siano animali infetti e decreta, se necessario, l’abbattimento dei capi malati. In caso di epizoozie, il Comune si atterrà scrupolosamente alle prescrizioni del competente ufficio veterinario, emettendo, là dove richiesto, le ordinanze necessarie al controllo dell’epidemia. Verrà inoltre vietato, in situazione di sospetta emergenza da afta epizootica, il passaggio delle mandrie in fase di transumanza lungo le strade di competenza del Comune, al fine di evitare ulteriori contaminazioni attraverso gli escrementi. b) epidemie, inquinamento di acqua, cibo, eventi catastrofici con gran numero di vittime Situazioni di emergenza determinate dagli eventi sopra indicati, richiedono interventi di competenza delle Autorità Sanitarie, che li esplicano attraverso la normativa in vigore relativa alla profilassi di malattie infettive. Il Sindaco si limiterà ed emettere le ordinanze richieste dalla Autorità Sanitarie. RISCHIO SOCIALE a) dispersi Il rischio dispersi può verificarsi in qualunque momento in un paese a vocazione turistica; possono infatti verificarsi incidenti di montagna durante escursioni estive e invernali, cadute accidentali in zone scoscese per i cercatori di funghi o anche i pastori che radunano le mandrie che alpeggiano all’aperto. In qualunque caso, il Comune dovrà allertare i Carabinieri e di concerto organizzare la ricerca dei dispersi, richiedendo, a seconda delle situazioni l’intervento del Soccorso Alpino, dotato delle attrezzature necessarie per il soccorso negli incidenti di montagna, ed eventualmente di squadre coordinate di volontari Croce Rossa o AIB. Il 118 dovrà essere allertato e reso edotto sulla zona in cui si presume possa essersi verificato l’incidente, al fine di favorire un intervento quanto più rapido possibile per il trasporto in ospedale degli eventuali feriti. b) manifestazioni di massa (Fiera di San Martino o grandi eventi) Poiché Viù si caratterizza per una buona presenza turistica, Comune e Pro Loco organizzano spesso eventi che richiamano un elevato numero di persone. La Commissione Comunale Pubblici Spettacoli, previo sopralluogo, autorizza lo svolgimento di tali eventi dopo aver verificato l’esistenza di tutte le condizioni di sicurezza; si richiede, inoltre che la locale sezione CRI e una squadra di Vigili del Fuoco Volontari presidino i luoghi della manifestazione e che le squadre AIB, in collaborazione con la Polizia Municipale coordino il traffico, impediscano il parcheggio in aree potenzialmente utilizzabili per le operazioni di soccorso. Tuttavia, in caso di incidenti connessi alla manifestazione: • dovrà essere immediatamente circoscritta e sgombrata l’area interessata; • a seconda della natura dell’incidente, si chiederà l’intervento di mezzi di soccorso, personale sanitario, macchine operatrici.; • si utilizzeranno, se necessario, percorsi alternativi per facilitare l’avvicinamento dei mezzi di soccorso e un rapido raggiungimento dei presidi ospedalieri; • si procederà manifestazione. all’immediata interruzione delle attività connesse alla III. LINEAMENTI ORGANIZZATIVI I LINEAMENTI ORGANIZZATIVI I lineamento organizzativi definiscono le strutture, gli enti e gli organismi che, nell’ambito del modello di intervento comunale operano a tre livelli: - decisionale; - di supporto funzionale, - di supporto operativo; Vengono pertanto individuati: le strutture comunali che assicurano la direzione unitaria e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione; gli enti e gli organismi idonei a fornire una prima tempestiva e adeguata risposta, in una situazione di emergenza LE STRUTTURE COMUNALI DI PROTEZIONE CIVILE Il sistema di comando e controllo per assicurare, nell’ambito del territorio comunale la direzione unitaria e il coordinamento dei servizi di soccorso e assistenza alla popolazione, si avvale di: Comitato Comunale di Protezione Civile; Personale addetto alla Protezione Civile; Centro Operativo Comunale che si articola in: -Unità di crisi Comunale -Sala Operativa Centro Operativo Misto a) Il Comitato Comunale di Protezione Civile Massimo organo di coordinamento delle attività di Protezione Civile a livello Comunale, di cui si avvale il Sindaco per l’espletamento delle sue attribuzioni, nelle attività di previsione e negli interventi di prevenzione dei rischi e nell’adozione di tutti i provvedimenti necessari ad assicurare i primi soccorsi, in caso di eventi calamitosi in ambito comunale e per la predisposizione del piano comunale di emergenza. Detto Comitato è costituito da: • Sindaco • Vice Sindaco • Comandante della Stazione dei Carabinieri di Viù • Comandante della Polizia Municipale • Responsabile del servizio tecnico • Referenti dei Gruppi Comunali di Protezione Civile Oltre a questi membri fissi, in situazioni di emergenza possono essere chiamati a farne parte rappresentanti di tutti i servizi erogati sul territorio comunale e consulenti esterni. A tale organo competono: • L’adozione del Piano Comunale di Protezione Civile; • L’attuazione delle attività di previsione e degli interventi di prevenzione dei rischi definiti dai programmi regionali e provinciali; • L’adozione di tutti i provvedimenti, compresi quelli per fronteggiare l’emergenza e necessari a d assicurare i primi soccorsi, in caso di eventi calamitosi in ambito comunale; • L’attivazione dei primi soccorsi alla popolazione e degli interventi urgenti necessari ad affrontare l’emergenza; • L’impiego del volontariato di protezione civile a livello comunale; • L’attività informativa, preventiva e in emergenza della popolazione; • La gestione dell’informazione attraverso i mass media; • L’approvvigionamento delle risorse necessarie; • La predisposizione e attuazione delle attività assistenziali e di quanto altro rientra negli obiettivi delle operazioni di soccorso, la cui realizzazione richieda comunque interventi coordinati; • L’avvio degli interventi di ripristino. Per il suo funzionamento il Comitato: - si riunisce nella sala Giunta; - può richiedere, in caso di emergenza, consulenze particolari per la valutazione tecnica delle esigenze, per l’attuazione dei provvedimenti e l’impiego delle risorse disponibili; - si avvale del Personale di Protezione Civile. b) Personale addetto alla Protezione Civile E’ il personale di ruolo di cui si avvale il Sindaco per l’esercizio delle sue funzioni di Autorità di Protezione Civile. La struttura è individuabile all’interno dell’Ufficio tecnico comunale e della Polizia Municipale. Compiti: - svolgere attività di previsione; - aggiornare il Piano Comunale di Protezione Civile; - mantenere i collegamenti con i Comuni appartenenti allo stesso C.O.M.; - tenere aggiornato l’elenco delle Associazioni di Volontariato; - mantenere il collegamento con l’Ufficio di Protezione Civile della Prefettura; - organizzare la Sala Operativa; - programmare e gestire esercitazioni di Protezione Civile. Durante l’emergenza, il personale addetto dovrà: - attivare e gestire la Sala Operativa; - segnalare l’evento al Prefetto, al Presidente della Giunta Regionale e al Presidente della Giunta Provinciale, l’evento, precisandone il luogo, la natura e l’entità, nonché i provvedimenti adottati e le eventuali richieste di soccorso già inoltrate; - coordinare l’impiego delle diverse componenti della Protezione Civile per i soccorsi alla popolazione; - organizzare e coordinare i mezzi alternativi di trasmissione; - svolgere attività informativa nei riguardi della popolazione; - tenere il diario degli avvenimenti. c) Il Centro Operativo Comunale Viene costituito all’emergenza. d) La Sala Operativa Viene attivata all’emergenza. E’ la struttura di Protezione Civile che consente al Sindaco di gestire tecnicamente l’emergenza, soprattutto nelle fasi iniziali, in cui vengono privilegiate le operazioni di soccorso e l’attività di assistenza. Tale struttura che va attivata con immediatezza dall’Ufficio Tecnico e/o dalla Polizia Municipale, al manifestarsi di una situazione di calamità deve: o disporre di un integrato e sicuro sistema di comunicazione; o assicurare il collegamento continuo con il Sindaco, quale responsabile del coordinamento dei soccorsi; o poter ricevere tutte le notizie per una rapida valutazione dell’evento e decidere circa l’organizzazione di Protezione Civile; o segnalare alla Prefettura e alla Presidenza della Giunta Regionale e Provinciale l’evolversi degli eventi; o ricevere la richiesta di interventi per soccorsi da soddisfare secondo un ordine di priorità e sulla base delle disponibilità delle risorse; o inoltrare le richieste di soccorsi alla Prefettura e agli organi pubblici e privati interessati al soccorso; o coordinare gli interventi delle squadre operative comunali e dei volontari; o diffondere le informazioni alla popolazione, sulle direttive del Comitato Comunale di Protezione Civile. Vi opera il seguente personale del Comune: - il Responsabile dell’Ufficio Tecnico - un rappresentante del Corpo di polizia Municipale. Possono essere convocati: - un rappresentante dell’ASL, - rappresentanti delle Associazioni di Volontariato; - rappresentanti di Enti e organismi ritenuti necessari in ragione della tipologia dell’evento calamitoso. Allo scopo di visualizzare le informazioni disporrà di: - planimetria del Territorio Comunale; - planimetria del Territorio in rapporto ai Comuni del C.O.M.; - planimetria del territorio dell’intera Provincia; - planimetria riguardante le aree di atterraggio elicotteri, l’ubicazione degli ospedali e delle strutture di ricettività, la viabilità e la localizzazione di depositi di materiali importanti per l’emergenza. - linee telefoniche e fax da attivare all’emergenza; - impianto radio con antenna; - elenchi telefonici; - copia del Piano Provinciale di Protezione Civile; - copia del Piano Comunale di Protezione Civile, completo degli allegati; - diario degli avvenimenti moduli per fonogrammi; - materiale di cancelleria; - PC; e) L’Unità di crisi Comunale Si costituisce, all’emergenza su convocazione del Sindaco presso la Sala Operativa. E’ presieduta dal Sindaco o Assessore delegato e coordinata dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico e svolge funzioni di supporto in settori specifici (censimento danni, volontariato, telecomunicazioni, assistenza alla popolazione, sanità, viabilità ecc.) Il COM – Centro Operativo Misto Il C.O.M. è un organo collegiale a livello intercomunale, costituito provvisoriamente per il tempo dell’emergenza,convocato con decreto prefettizio, allorquando l’evento calamitoso richieda l’esigenza di un coordinamento decentrato degli interventi di soccorso, per la sua entità e gravità. Il territorio della Provincia è stato suddiviso in 8 zone, con la creazione di 8 C.O.M., presso altrettanti comuni denominati capo-fila. La zona 2 C.O.M. di Lanzo Torinese è stata suddivisa in due settori di cui uno montano e uno pianeggiante. Viù, insieme con i Comuni di Ala di Stura, Balangero, Balme, Cafasse, Cantoira, Ceres, Chialamberto, Coassolo, Corio, Germagnano, Groscavallo, Lemie, Mezzenile, Monastero di Lanzo, Pessinetto, Traves e Usseglio. Il C.O.M. opera alle dipendenze del Prefetto, per il tramite della sala operativa Provinciale. Il C.O.M. è composto da: - sindaci dei comuni compresi nella giurisdizione di competenza del C.O.M.; - UTG Prefettura; - Comando Provinciale dei VV.FF.; - Amministrazione Provinciale; - Forze dell’Ordine; - Dirigente Generale dell’ASL; - Rappresentante di Enti e Uffici la cui presenza è necessaria. LE STRUTTURE DI SUPPORTO Nell’ambito dell’organizzazione comunale di protezione Civile: - l’ASL TO 4; - la centrale Operativa 118; - l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale; - la Società Metropolitana Acque Torino (SMAT); - ENEL-SOLE; - la GTT; - le Organizzazioni di Volontariato, costituiscono le strutture a carattere permanente, con sufficienti margini di automatismo operativo, per fornire una prima tempestiva e adeguata risposta in una situazione di emergenza, in attesa di altre forze di intervento. a) L’Azienda Sanitaria Locale Al verificarsi di calamità la funzione dell’Azienda Sanitaria Locale assume importanza risolutiva nei settori di intervento relativi a: - Assistenza Sanitaria; - Assistenza Veterinaria; - Igiene pubblica. Le infrastrutture operanti sul territorio, oltre ai medici operanti nel Comune, sono: DENOMINAZIONE SEDE - INDIRIZZO TELEFONO GUARDIA MEDICA Piazza del Volontario 1 – 0123/69.62.85 VIU’ CROCE ROSSA ITALIANA Viale Rimembranza 3 bis - 0123/69.63.54 VIU’ FARMACIA Via Roma 3– VIU’ 0123/69.61.07 b) La Centrale Operativa Sanitaria 118 La Centrale Operativa sanitaria 118, per le sue possibilità di raccordo con le strutture territoriali ed ospedaliere, nonché con le istituzioni pubbliche e private che concorrono a dare una risposta operativa in emergenza, costituisce l'interlocutore privilegiato in campo sanitario, negli interventi di primo soccorso. c) L'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) E' l'ente delegato, tra l'altro, alle attività di: • gestione del Centro funzionale regionale, delle reti di monitoraggio meteorologica, idrologica, nivologica, sismica e della qualità dell'aria e dei sistemi previsionali ad essi connessi; • assistenza tecnico-scientifica, in materia ambientale, territoriale, di prevenzione e di protezione civile per l'elaborazione di normative, piani, programmi, relazioni, pareri, provvedimenti amministrativi ed interventi, anche di emergenza; • controllo dei fattori fisici, chimici e biologici rilevanti ai fini della prevenzione, nonché della riduzione o eliminazione dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo; • supporto tecnico-scientifico agli organi preposti alla valutazione ed alla prevenzione dei rischi di incidenti rilevanti connessi con attività produttive. d) La Società Metropolitana Acque Torino (SMAT) La Direzione Acquedotto per fronteggiare le situazioni di criticità evidenziate al paragrafo 2.6., attua le procedure previste dai "piani operativi di crisi" e attua la somministrazione alternativa di acqua avvalendosi di: • apparecchiatura per il confezionamento di acqua potabile in sacchetti; • un potabilizzatore; • un centro di produzione e imbottigliamento "boccioni"; • cisterne munite di rastrelliera e rubinetti; • autobotte. e) ENEL – SOLE Per la disponibilità di mezzi e di materiali di varia tipologia possono fornire, in situazioni di emergenza, un valido apporto in più settori d'intervento. I dati per la reperibilità dei referenti delle strutture di supporto sono riportati nell’apposita scheda f) Le Organizzazioni di Volontariato Costituiscono una componente essenziale dell'organizzazione locale dei servizi di protezione civile, per l'insostituibile azione di supporto e di integrazione nelle attività di previsione, prevenzione e soccorso svolte dalle strutture comunali. Eventuali esigenze di intervento delle organizzazioni di volontariato, a supporto delle attività di protezione, devono essere avanzate al Servizio Protezione Civile della Provincia di Torino. Inoltre, un gruppo di volontari qualificati, opera in convenzione speciale alle dirette dipendenze del Sindaco. I dati per la reperibilità del personale del Gruppo comunale di volontariato sono riportati nella scheda n. 22 e nell’apposita scheda operativa IV. LE RISORSE LE RISORSE UMANE E STRUMENTALI a) Il Personale La risorsa “personale”, a livello comunale è costituita: - dal Responsabile del Servizio Tecnico - dal Corpo di Polizia Municipale - dagli operai cantonieri - dai Volontari delle Associazioni di Protezione Civile di AIB, Croce Rossa, Vigili del Fuoco b) I Materiali e i Mezzi Le risorse materiali e mezzi comprendono le dotazioni dell’Amministrazione comunale (elencate in apposita scheda allegata), le strutture di supporto e le disponibilità offerte dalle organizzazioni di volontariato e dal mercato privato. I settori di attività nel cui ambito rientrano le singole risorse comprendono: l’abbigliamento,i prodotti alimentari, le abitazioni di soccorso, l’antincendio, i combustibili, i carburanti, la costruzione, il disinquinamento, l’illuminazione, i mezzi speciali, materiale tecnico vario, i medicinali, i prodotti sanitari, la produzione pasti,le telecomunicazioni, i trasporti. c) Le Infrastrutture Le Infrastrutture (sanitarie, alloggiative, di accantonamento materiali) costituiscono il necessario supporto logistico alle attività di protezione civile. Sulle schede allegate sono reperibili i dati inerenti: - le strutture alloggiative di proprietà comunale (Edificio scolastico, centro Polifunzionale, Centro di arrampicata sportiva in Fraz. Mondrezza, Centro Permanente di Cultura dei Valori Civili in Fraz. Bertesseno); (scheda n. 26) - le strutture sanitarie, in particolare il punto di primo soccorso, costituito dall’Ospedale di Lanzo Torinese, oltre al centro di Guardia Medica, il presidio CRI e la farmacia; (scheda n. 23) - i riferimenti inerenti la rete di trasporto pubblico e privato (scheda n. 16 e 17). d) Gli insediamenti abitativi di emergenza Si tratta di alcune strutture, analiticamente individuate nell’apposita scheda, che,per la loro tipologia possono essere adibite al temporaneo ricovero delle popolazioni colpite da calamità. Nelle risorse alloggiative rientrano le strutture alberghiere, le scuole, gli Istituti, le Case per Ferie, gli alloggi-vacanze, i centri di vacanza estivi. (scheda n. 27) e) Le aree di ricovero della popolazione Si tratta di aree scoperte di proprietà pubblica, o eventualmente privata, che possono consentire la sistemazione di insediamenti abitativi (tende, roulotte, prefabbricati) Possono essere destinate a insediamenti provvisori di media o lunga durata, dotate per la maggior parte di servizi di urbanizzazione primaria. In alcune delle suddette aree è possibile, in caso di necessità e a giudizio degli operatori di volo, l’atterraggio di elicotteri. L’ individuazione delle suddette risorse è riportata negli elaborati cartografici. V. LE PROCEDURE OPERATIVE LE PROCEDURE OPERATIVE Costituiscono quel complesso codificato di comportamenti, di azioni da compiere con immediatezza e operazioni da avviare in ordine logico e temporale che consentono di affrontare il primo impatto di un evento calamitoso con il minor grado di impreparazione e con il maggior grado di automatismo possibile. Per il conseguimento di tale obiettivo è fondamentale la preventiva conoscenza del proprio compito da parte di ogni persona, ufficio, ente e organismo deputato ad intervenire alla minaccia o al manifestarsi di una situazione di emergenza. Nel modello di intervento vengono definite le procedure per: • evento con preavviso, causato da fenomeni direttamente connessi con la situazione meteorologica (esondazione di corsi d'acqua; alluvionamenti; frane e smottamenti), la cui previsione consente l'attivazione delle diverse fasi operative, funzionali ad una crescente criticità; • evento improvviso, che per mancato allarme o al verificarsi di un fenomeno non prevedibile o ad evoluzione estremamente rapida, richiede l'attuazione delle misure per l'emergenza. Nella progressiva individuazione dei rischi sono state indicate le risposte operative da adottare in relazione ai seguenti eventi: • precipitazioni intense di natura temporalesca; • nevicata eccezionale; • evento sismico; • interruzione rifornimento idrico; • emergenze legate alla vita sociale dell'uomo; • black-out elettrico; • emergenze sanitarie; • incendi urbani di vaste proporzioni; • crolli di edifici. 1. Sistema di Allertamento Regionale La gestione del Sistema di Allertamento Regionale è assicurata dal Centro Funzionale Regionale dell’ARPA Piemonte, che per l’attività di protezione civile, emette: • Documenti informativi previsionali; • Documenti di monitoraggio e sorveglianza; • Documenti per la gestione delle piene e dei deflussi. a) Documenti previsionali Suddivisi in: • Bollettino di vigilanza meteorologica Documento previsionale emesso tutti i giorni entro le ore 13, contenente una previsione dei seguenti fenomeni meteorologici per il pomeriggio e per i due giorni successivi, secondo una scala di intensità articolata su tre livelli e la segnalazione di avverse condizioni meteorologiche , tramite un avviso meteo: - piogge (assenti, deboli, forti - AVVISO); - nevicate (assenti, deboli, abbondanti - AVVISO); - ondate di calore (assenti, lieve disagio, elevato disagio - AVVISO); - gelate (assenti, ordinarie, eccezionali - AVVISO); - temporali (assenti, bassa probabilità di temporali forti, alta possibilità di temporali forti - AVVISO); • - venti (assenti, da tesi a forti, molto forti - AVVISO); - nebbie (assenti, foschie o banchi di nebbia, diffuse e persistenti - AVVISO). Bollettino di criticità Gli avvisi di criticità regionali sono riferiti a piogge, nevicate- valanghe e ondate di calore, vento e sono contenuti all’interno dei seguenti bollettini: Bollettino di criticità idrogeologica ed idraulica Documento previsionale emesso tutti i giorni entro le ore 13, contenente una previsione circa gli effetti al suolo attesi per il rischio idrogeologico ed idraulico per il pomeriggio e per il giorno successivo, secondo una scala di criticità articolata in due livelli corrispondenti a: - criticità moderata (livello 2); - criticità elevata (livello 3). Bollettino nivologico Documento previsionale emesso il lunedì, mercoledì e venerdì entro le ore 14, nel periodo da novembre a maggio. Sono previsti due livelli considerati come avvisi di criticità valanghe: - criticità moderata (grado di pericolo forte); - criticità elevata (grado di pericolo molto forte). Bollettino ondate di calore Documento previsionale emesso tutti i giorni entro le ore 13, nel periodo compreso tra giugno e settembre, contenente una previsione circa le ondate di calore attese per il pomeriggio e per i due giorni successivi. Sono previsti due livelli considerati come avvisi di criticità: - criticità moderata (molta cautela); - criticità elevata (pericolo). b) Documenti di monitoraggio e sorveglianza Suddivisi in: • Monitoraggio Bollettino di aggiornamento della situazione idrogeologica ed idraulica Documento di monitoraggio emesso nel caso di avviso di criticità idrogeologica ed idraulica. In caso di livello 2, vengono emessi due aggiornamenti al giorno (ore 9.00 e ore 21.00). In caso di livello 3, vengono emessi quattro aggiornamenti al giorno (ore 6.00, ore 12.00, ore 18.00 e ore 24.00). Tabelle dei dati pluviometrici Documento contenente i dati pluviometrici delle stazioni della rete di monitoraggio regionale, con segnalazione dei casi di superamento delle soglie, emesso con aggiornamento automatico a frequenza oraria. Tabelle dei dati idrometrici Documento contenente i dati idrometrici delle stazioni della rete di monitoraggio regionale, con segnalazione dei casi di superamento delle soglie, emesso con aggiornamento automatico a frequenza oraria. • Sorveglianza Avviso meteo straordinario Documento di sorveglianza emesso nel caso di accertamento di situazioni meteorologiche avverse particolarmente significative oppure impreviste riguardanti fenomeni di temporali, neve, gelate, venti e nebbie. Avviso straordinario criticità idrogeologica ed idraulica Documento emesso nel caso di accertamento di situazioni impreviste di criticità idrogeologica o idraulica moderata o elevata. Avviso straordinario pericolo valanghe Documento emesso nel caso di accertamento di situazioni impreviste con grado di pericolo forte o molto forte. Avviso straordinario ondate di calore Documento emesso nel caso di accertamento di situazioni impreviste con situazioni di molta cautela o pericolo. c) Documenti per la gestione delle piene e dei deflussi • Bollettino di previsione delle piene Documento emesso nel caso di avviso di criticità idrogeologica ed idraulica, entro le ore 13, finalizzato alla gestione delle piene e dei de 2. DATI PREVISIONALI E FASI OPERATIVE a) Avviso meteo Gli avvisi meteo contenuti nei bollettini di vigilanza meteo, che determinano la necessità di svolgere una più attenta vigilanza delle aree vulnerabili del territorio comunale, vengono diramati ai Comuni sede di COM, per il successivo inoltro ai Comuni del COM, dal Servizio Protezione Civile della Provincia di Torino. In presenza di Avviso meteo per pioggia, all’interno del Bollettino di vigilanza meteorologica, pur in condizione di criticità ordinaria (livello 1), viene attuato lo stato di ATTENZIONE. Nell’ambito delle procedure di intervento l’ATTENZIONE si configura come la fase in cui, in presenza di una non definita situazione di criticità, con possibilità di evoluzione verso condizioni di criticità moderata, viene avviata l’attività informativa nei riguardi delle strutture comunali potenzialmente interessate agli interventi di protezione civile e viene svolta una più attenta vigilanza delle aree vulnerabili del territorio comunale. b) Avviso di criticità moderata (livello 2) Alla segnalazione di Avviso di criticità moderata, all’interno del Bollettino idrogeologico e idraulico, viene attuato lo stato di PREALLARME. Configura una situazione determinata da precipitazioni in grado di generare: - limitati fenomeni di instabilità; - limitati fenomeni di trasporto in massa nella rete idrografica minore e modesti fenomeni di inondazione e alluvionamento con coinvolgimento delle aree prossimali ai corsi d’acqua; - in ambito urbano, fenomeni di rigurgito del sistema di smaltimento delle acque piovane. c) Avviso di criticità elevata (livello 3) All’Avviso di criticità elevata viene attivato lo stato di ALLARME. Le situazioni di elevata criticità sono determinate da precipitazioni in grado di generare: - estesi fenomeni di inondazione con coinvolgimento delle aree distali dal corso d’acqua; - intensi fenomeni di erosione e alluvionamento; - numerosi ed estesi fenomeni di instabilità; probabile riattivazione di singoli fenomeni di instabilità di grandi dimensioni; - estesi allagamenti nell’area urbana e rilevanti fenomeni di rigurgito del sistema di smaltimento delle acque piovane. Gli Avvisi di criticità regionali contenuti nei bollettini idrogeologici che determinano l’attivazione delle fasi di preallarme (livello 2) o allarme (livello 3) sono diramati ai Comuni sede di COM, per il successivo inoltro ai Comuni del COM, dalla Prefettura – U.T.G. Informazioni sulle condizioni meteo sono reperibili agli indirizzi: http: //www.rupar.piemonte.it/meteo/ http://intranet.ruparpiemnonte.it/meteo/ 3. SISTEMA PREVISIONALE La zona di allerta per rischio idrogeologico ed idraulico Nel sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile per situazioni di criticità derivanti da fenomeni meteorologici, rischio idrogeologico ed idraulico, il territorio del Comune di Viù è compreso nella zona meteorologica (4) Alpi Cozie centro-nord (TO) 4. LE SEGNALAZIONI I documenti previsionali contenenti avvisi vengono inoltrati dal COM di Lanzo, sia in ore di ufficio che in ore non di ufficio, tramite telefax. In ore non di ufficio la comunicazione scritta viene confermata da una telefonata. La segnalazione di un avviso di criticità viene inoltrata al Sindaco e al Comandante della Polizia Municipale e al Responsabile dell’Ufficio Tecnico. Segnalazioni di eventi calamitosi sul territorio comunale, qualora giungano da fonte non qualificata, verranno verificate con la massima tempestività. 5. IL MODELLO DI INTERVENTO a) EVENTO CON PREAVVISO Per l'attuazione degli interventi operativi si prevedono i seguenti livelli di allerta: ATTENZIONE, a seguito Avviso meteo; PREALLARME, a seguito Avviso di criticità moderata (livello 2); ALLARME, a seguito Avviso di criticità elevata (livello 3).. STATO DI ATTENZIONE La segnalazione di una situazione di criticità ordinaria, con previsione di avvicinamento a condizioni di criticità moderata, richiede da parte delL’Ufficio Tecnico e di Polizia Municipale: • costante valutazione dei bollettini previsionali; • verifica degli scenari di rischio in relazione all'evento potenziale; • informazione al Sindaco sull’evento e sui provvedimenti presi STATO DI PREALLARME Alla ricezione del Bollettino che segnala una situazione da livello 2 – moderata criticità: il Responsabile del Servizio di Protezione Civile: • informa il Sindaco o suo sostituto; • attua ogni misura di sorveglianza e vigilanza delle zone esposte a rischio ritenuta necessaria; • attiva i collegamenti con COM, Centro Funzionale Regionale e Servizio provinciale di protezione civile per lo scambio di informazioni; • organizza il presidio ed il monitoraggio dei punti critici evidenziati nell'ambito degli scenari di evento; • informa dello stato di preallarme i gestori dei servizi essenziali presenti sul territorio comunale; • definisce con il Sindaco/o suo sostituto l'opportunità di assicurare il presidio degli uffici e servizi comunali, di cui si prevede un possibile coinvolgimento, anche fuori dall’orario di ufficio; • segnala agli uffici competenti l'esigenza di notificare ai direttori dei lavori e ai responsabili di manifestazioni sportive, spettacoli, mercati, ecc. la possibile evenienza di situazioni critiche nelle ore successive; • segnala al Sindaco, al COM, al Presidente della Provincia, al Presidente della Giunta Regionale e al Prefetto, ogni circostanza di particolare rilievo. STATO DI ALLARME Alla segnalazione della previsione meteo da livello 3 – criticità elevata, oppure a seguito dell'evoluzione negativa dell'evento per il quale era già stato disposto il preallarme, o alla minaccia di eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che richiedono interventi diretti alla tutela dell'integrità della vita, dei beni, degli insediamenti o dell'ambiente: il Responsabile del Servizio di Protezione Civile: • informa il Sindaco/o suo sostituto; • definisce i limiti delle aree coinvolte nell'evento, accerta l'entità dei danni e i fabbisogni più immediati; • attiva la Sala operativa; • dirama l'allarme ai residenti nelle zone minacciate da inondazioni e dissesti e li informa sui comportamenti da tenere; • assicura il monitoraggio continuo delle aree a rischio; • allerta i gestori delle strutture strategiche, sociali presenti nelle aree a rischio, il Sindaco / l'Assessore delegato: • dichiara lo stato di allarme; • riunisce il Comitato comunale di protezione civile per una valutazione della situazione sul territorio comunale; • dispone, se necessario, la convocazione dell'Unità di crisi e la presiede; • assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione; • valuta l'opportunità di procedere alla chiusura delle scuole e annullamento di manifestazioni pubbliche; • informa la popolazione della situazione in atto procede alla chiusura del traffico, pedonale e veicolare, della viabilità a rischio • nell'eventualità dell'evacuazione dei nuclei familiari residenti nella aree a rischio: - predispone le ordinanze di evacuazione • - accerta la percorribilità degli itinerari di evacuazione e degli itinerari di soccorso - verifica l'adeguatezza delle risorse disponibili rappresenta al COM ogni ulteriore esigenza di personale, mezzi e materiali, precisandone tipo ed entità (Sindaco/Assessore alla Protezione Civile); • aggiorna, tramite il COM, il Presidente della Provincia, il Presidente della Giunta Regionale e il Prefetto dell'evolversi della situazione b) EVENTO IMPROVVISO Al verificarsi di un evento improvviso o non prevedibile o a causa dell'evoluzione estremamente rapida di un fenomeno meteorologico, si attuano le misure per l'emergenza, con l'avvio immediato delle operazioni di soccorso. STATO DI EMERGENZA L'azione di soccorso comprende tre distinti momenti: - acquisizione dei dati Ha lo scopo di avere un quadro, il più completo possibile, della situazione, al fine di definire: • limiti dell'area coinvolta nell'evento calamitoso; • entità dei danni e relative conseguenze sulla popolazione, sulle opere d'arte, sui servizi essenziali, sulle vie di comunicazione, ecc.; • - fabbisogni più immediati. valutazione dell'evento I dati, acquisiti con la ricognizione dell'area colpita e attraverso le segnalazioni dei cittadini e delle strutture periferiche di vigilanza, consentono di: - • configurare il fenomeno nelle sue reali dimensioni territoriali; • definire l'effettiva portata dell'evento; adozione dei provvedimenti • convocazione del Comitato comunale di protezione civile; • avvio dei soccorsi tecnici urgenti; • delimitazione dell'area colpita; • interdizione del traffico stradale; • messa in sicurezza della rete dei servizi; • attivazione delle misure di carattere sanitario; • raccolta della popolazione a rischio in area di attesa e successivo trasferimento nelle strutture di recettività; • valutazione delle esigenze di rinforzi. Pertanto: il Sindaco / Assessore delegato: avvalendosi del Servizio di Protezione Civile: • convoca il Comitato comunale di protezione civile per una valutazione della situazione in atto; • dispone l'attivazione della Sala Operativa • avvia i soccorsi tecnici urgenti; • attiva le procedure per la quantificazione dei danni a persone, edifici, infrastrutture; • procede all'evacuazione delle aree abitate a rischio; • informa la popolazione dei comportamenti da adottare; • dispone la delimitazione dell'area colpita e l'interdizione del traffico stradale; • allestisce le aree di accoglienza e definisce le strutture di recettività della popolazione evacuata; • assicura l'assistenza ai nuclei familiari evacuati (supporto tecnico, socioassistenziale, psicologico, logistico, sanitario); • richiede la messa in sicurezza della rete dei servizi; • segnala, tramite il COM, al Presidente della Provincia, al Presidente della Giunta Regionale e al Prefetto la situazione in atto e i provvedimenti adottati; LE PROCEDURE OPERATIVE – I NUMERI UTILI PROTOCOLLO INTERVENTO VIGILI DEL FUOCO SI RICORDA CHE IN CASO DI EMERGENZA O CALAMITA’ BISOGNA CHIAMARE, PRIMA DI QUALSIASI ALTRO ENTE PUBBLICO IL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO NUMERO DI TELEFONO: 115 Al manifestarsi di una situazione di emergenza che richieda l’azione specifica e diretta di un Ente,operante sul territorio comunale, il Sindaco ne dispone autonomamente l’intervento. Nel caso in cui l’intervento, per natura di estensione, comporti l’azione coordinata di più Enti o il concorso di enti esterni al territorio comunale, il Sindaco ne richiede l’intervento tramite la Prefettura. LE PROCEDURE OPERATIVE – I NUMERI UTILI I PRINCIPALI ORGANISMI DI PROTEZIONE CIVILE DI RIFERIMENTO DIPARTIMENTO NAZIONALE DELLAPROTEZIONE CIVILE Via Ulpiano 11 – 00193 ROMA TEL. 06/68201 FAX 06/68202360 REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE Corso Marche 79 – 10146 TORINO Tel. 011/4326600 Fax 011/7400001 PROVINCIA DI TORINO – SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE Corso G. Lanza 75 - 10131 TORINO CENTRALINO 011/8612111 (H.24) Tel. 011/8613246 (H.24) Fax 011/8613299 PREFETTURA DI TORINO Piazza Castello 201 – 10100 TORINO Tel. 01155891 Fax 011/5589904 COMUNE DI LANZO TORINESE PROTEZIONE CIVILE Via Don Bosco 33 - 10074 LANZO TORINESE Tel. 0123/300400 LE PROCEDURE OPERATIVE – I NUMERI UTILI FORZE DELL’ORDINE DISLOCATE SUL TERRITORIO STAZIONE DEI CARABINIERI DI VIU’ Piazza V. Veneto 1 – 10070 VIU’ Tel. 0123/69.70.06 Fax 0123/69.65.54 UNITA’ SANITARIE LOCALI DENOMINAZIONE SEDE TELEFONO ASL TO4 Via Battitore 7/9 CIRIE’ 011/92171 ASL TO4 Via Marchesi della Rocca 30 0123/300111 CRI – Sottosezione di Viù Viale Rimembranza 3 bis 0123/696354 CRI Sede Di Lanzo Torinese 0123/27018 LE PROCEDURE OPERATIVE – I NUMERI UTILI ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DENOMINAZIONE SEDE TELEFONO CROCE ROSSA ITALIANA – Viale Rimembranza 3/bis – 0123/69.63.54 SOTTOSEZ. VIU’ VIU’ A.I.B. Associazione Antincendi VIU’ 349.41.63.369 Piazza Cibrario 2 – VIU’ 0123/69.63.00 Via Arnàs 30 USSEGLIO 0123/83762 Boschivi VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI – Distaccamento di Viù SOCCORSO ALPINO 349.7812.845 LE PROCEDURE OPERATIVE – I NUMERI UTILI ENTI DA ALLERTARE NEL CASO DI STRARIPAMENTI, ESONDAZIONI E ALLUVIONI ENTE TELEFONO/FAX Prefettura di Torino 011/55891 fax 011/5589904 Regione Piemonte - Settore Protezione Civile Tel. 011/4326600 fax011/740001 Provincia di Torino – Settore Protezione Civile 011/8613246 -011/862111 fax 011/8613299 Comando Provinciale dei VVFF 115 – 011/74221 Questura di Torino 113 – 011/55881 fax 011/5588045 Comando Carabinieri Venaria 112 – 011/4504800 Stazione Carabinieri Viù 0123/697006 Polizia di Stato 113 – 011/55881 Polizia Stradale 011/56401 C.O.M. Lanzo Torinese 0123/300438 Ufficio Tecnico Comunale 0123/696101 Polizia Municipale di Viù 0123/696101 Pronto Soccorso 118 ARPA Torino 011/19680111 fax 011/19681471 Ospedale di Lanzo 0123/300611 Ospedale di Ciriè 011/92171 Guardia Medica 0123/696285 Corpo Forestale dello Stato – Coordinamento Provinciale 011/535981 CRI – Sottosezione di Viù 0123/696354 ENEL 800900800 TELECOM 187 Associazioni di Volontariato SMAT Vedi scheda apposita 011/4645111 Servizio Meteorologico dell’Aeronautica 011/538361- 011/537239 Servizio Igiene Pubblica ASL TO 4 – Ciriè 011/921.76.10 GTT 011/57641 LE PROCEDURE OPERATIVE – I NUMERI UTILI ENTI DA ALLERTARE NEL CASO DITERREMOTO, FRANE, SMOTTAMENTI, INCENDI DI VASTE PROPORZIONI ENTE TELEFONO/FAX Prefettura di Torino 011/55891 fax 011/5589904 Regione Piemonte - Settore Protezione Civile Tel. 011/4326600 fax011/740001 Provincia di Torino – Settore Protezione Civile 011/8613246 -011/862111 fax 011/8613299 Comando Provinciale dei VVFF 115 – 011/74221 Questura di Torino 113 – 011/55881 fax 011/5588045 Comando Carabinieri Venaria 112 –011/4504800 Stazione Carabinieri Viù 0123/697006 Polizia di Stato 113 – 011/55881 Polizia Stradale 011/56401 C.O.M. Lanzo Torinese 0123/300400 Ufficio Tecnico Comunale 0123/696101 Polizia Municipale di Viù 0123/696101 Pronto Soccorso 118 ARPA Torino 011/19680111 fax 011/19681471 Ospedale di Lanzo 0123/300611 Ospedale di Ciriè 011/92171 Guardia Medica 0123/696285 Corpo Forestale dello Stato – Coordinamento Provinciale 011/535981 CRI – Sottosezione di Viù 0123/696354 Numero Verde Incendi Boschivi 1515 ENEL 800900800 TELECOM 187 Associazioni di Volontariato SMAT Vedi scheda apposita 011/4645111 Servizio Meteorologico dell’Aeronautica 011/538361- 011/537239 GTT 011/57641 LE PROCEDURE OPERATIVE – I MESSAGGI MESSAGGIO-TIPO PER EVENTI CALAMITOSI DA TRASMETTERE ALL'UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO, ALLA PRESIDENZA DELLA GIUNTA PROVINCIALE E DELLA GIUNTA REGIONALE 1. COMUNE DI VIU’ 2. Tipo di evento ………………………………………….……………………………… 3. 4. Data ………………. Ore……………. Area interessata ……………………………………………….…………………...…… Situazione meteo …………….………………………….……………………………… Danni a persone: morti ………….…..…. feriti …………………..….dispersi …….…………………….. Esigenze …………………………………………………...…………………………… Danni a servizi pubblici essenziali Rete energia elettrica ………………………………...………………………………… Rete distribuzione acqua potabile ……………………………………………………… Telefonia fissa e mobile …………………………………………………...…………… 5. Esigenze ……………………………………………………………………………….. Danni ad edifici Edifici pubblici …………………………………………………...……………………. 6. Edifici privati …………………………………………………………………...……… Danni alla viabilità Viabilità interrotta ……………………………………………………………..………. Frazioni isolate ……………………………………………………………….……….. Numero persone eventualmente isolate ………………………………………………. Percorsi consigliati ai mezzi di soccorso ……………………………………………... 7. Provvedimenti adottati ……………………………………………………………… 8. Enti già informati dell'evento ………………………………………………………. 9. Altre notizie ……………………………………………………….………………….. LE PROCEDURE OPERATIVE – I MESSAGGI FAC- SIMILE DEL MESSAGGIO DI PREALLARME PROT. CIV. N._____________________________________________________ DA SINDACOCOMUNE DI_____________________________________________________ A________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ AT ORE_______________________IN LOCALITA’_____________________________ SI E’ VERIFICATO_______________________________________________________ ________________________________________________________________________ DICHIARASI STATO PREALLARME IL SINDACO TRASMETTE________________________IN DATA_____________ALLE ORE________ RICEVE____________________________IN DATA_____________ALLE ORE________ LE PROCEDURE OPERATIVE – I MESSAGGI FAC- SIMILE DEL MESSAGGIO DI ALLARME PROT. CIV. N._____________________________________________________ DA SINDACOCOMUNE DI_____________________________________________________ A________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ AT ORE_______________________IN LOCALITA’_____________________________ SI E’ VERIFICATO_______________________________________________________ ________________________________________________________________________ DICHIARASI STATO DI ALLARME IL SINDACO TRASMETTE________________________IN DATA_____________ALLE ORE________ RICEVE____________________________IN DATA_____________ALLE ORE________ LE PROCEDURE OPERATIVE – I MESSAGGI FAC - SIMILE DI MANIFESTO ALLA POPOLAZIONE – ALLERTA COMUNE DI_________________________ NORME DI COMPORTAMENTO IN PRESENZA DI EVENTI CALAMITOSI CHE RICHIEDANO L’EVACUAZIONE PARZIALE O TOTALE DELLA POPOLAZIONE IL SINDACO AVVERTE CHE IN CASO DI SITUAZIONE DI PERICOLO LA POPOLAZIONE SARA’ AVVISATA MEDIANTE____________________________(indicare la modalità) DISPONE CHE A SEGUITO TALE AVVISO: 1. I CITTADINI IN POSSESSO DI MEZZI DI TRASPORTO DOVRANNO TRASFERIRSI NELLE STRUTTURE DI RICETTIVITA’ 2. I CITTADINI PRIVI DI MEZZI DI TRASPORTO DOVRANNO AFFLUIRE ALLE ZONE DI RACCOLTA CHE SARANNO INDICATE INVITA LE FAMIGLIE CHE ABBIANO COMPONENTI IMPOSSIBILITATI A MUOVERSI AUTONOMAMENTE (AMMALATI, ANZIANI …) A SEGNALARE AL COMUNE I LORO NOMINATIVI E RECAPITI. RACCOMANDA 1. DI STACCARE LUCE, ACQUA, GAS PRIMA DI ABBANDONARE LE ABITAZIONI 2. RISPETTARE SCRUPOLOSAMENTE GLI ITINERARI INDICATI PER L’EVACUAZIONE 3. NON SOSTARE, SALVO CASI DIFORZA MAGGIORE, LUNGO GLI ITINERARI DI EVACUAZIONE. LOCALITA’ E DATA IL SINDACO LE PROCEDURE OPERATIVE – I MESSAGGI FAC - SIMILE DI MANIFESTO ALLA POPOLAZIONE – ALLARME GENERALE NORME DICOMPORTAMENTO IN PRESENZA DI (indicare l’avvenimento o il tipo di rischio) IL SINDACO COMUNICA CHE DALLA SEGNALAZIONE DI ALLARME CHE VERRA’ DATO A MEZZO ________________________________________________________________________ I RESIDENTI (indicare zona, frazioni ecc) AVRANNO______________ORE DI TEMPO PER EVACUARE DISPONE CHE A SEGUITO DEL SEGNALE DI ALLARME I RESIDENTI DELLA ZONA (indicare zona, frazioni ecc) 1. SE IN POSSESSO DI MEZZO DI TRASPORTO, DOVRANNO IMMEDIATAMENTE TRASFERIRSI PRESSO (indicare la struttura) SECONDO IL SEGUENTE ITINERARIO_____________________________________ 2. SE PRIVI DI MEZZI DI TRASPORTO DOVRANNO AFFLUIRE ALLA ZONA DI RACCOLTA DISLOCATA___________________________________________________ SECONDO IL SEGUENTE ITINERARIO_______________________________________ 3. MEZZI DI TRASPORTO VERRANNO MESSI A DISPOSIZIONE IN (piazza…) RACCOMANDA 1. DI STACCARE LUCE, ACQUA, GAS PRIMA DI ABBANDONARE LE ABITAZIONI 2. RISPETTARE SCRUPOLOSAMENTE GLI ITINERARI INDICATI PER L’EVACUAZIONE 3. NON SOSTARE, SALVO CASI DIFORZA MAGGIORE, LUNGO GLI ITINERARI DI EVACUAZIONE. LOCALITA’ E DATA IL SINDACO LE PROCEDURE OPERATIVE – I MESSAGGI SCHEMA DI ORDINANZA REQUISIZIONE IMMOBILE ORDINANZA CONTINGIBILE E URGENTE DI REQUISIZIONE IMMOBILE ORDINANZA N.________________ IL SINDACO Visto l’art. 15 della Legge 24 febbraio 1992 n. 225; considerato che, a seguito della calamità pubblica (descrizione sommaria dell’evento) verificatasi in località……………………………………il…………………………è stato ordinato lo sgombero di numerose abitazioni, per cui si rende indispensabile ed urgente provvedere al temporaneo ricovero delle famiglie evacuate; ritenuto che a tale scopo sono individuati i seguenti locali: Via…………………n……………………………detentore………………………………….. Via…………………n……………………………detentore………………………………….. ORDINA La requisizione in uso, per la durata minima di giorni………………….in favore del Comune di Viù, salvo proroga che potrà disporsi all’autorità competente, degli immobili di seguito elencati: Via…………………n……………………………detentore………………………………….. Via…………………n……………………………detentore………………………………….. Il detentore………………………dovrà cedere i locali sopra indicati il giorno successivo la notificazione del presente ordine, mediante la consegna delle chiavi. All’atto della consegna sarà redatto, in duplice copia, verbale di descrizione sommaria dell’immobile requisito. In caso di assenza del detentore, si procederà,a cura dell’Ufficiale incaricato, alla presenza di due testimoni designati dal Sindaco. Con successivo provvedimento verrà stabilita l’indennità spettante al proprietario dell’immobile per il periodo di occupazione e per gli eventuali danni all’edificio e alle suppellettili, ai sensi delle leggi vigenti. La presente ordinanza viene comunicata al Prefetto. Data IL SINDACO LE PROCEDURE OPERATIVE – SCHEMI DI INTERVENTO EVACUAZIONE DI UN’AREA A. DELIMITAZIONE ZONA E VALUTAZIONE DEL NUMERO DI PERSONE, ANIMALI E BENI DA TRASFERIRE Evacuazione persone Evacuazione animali Trasferimento beni - Autosufficienti - da cortile - Artistici/culturali - Non autosufficienti - da allevamento - materiali - Feriti - pericolosi - attrezzature - Morti - sostanze pericolose B. SCELTA CENTRI DI RACCOLTA E SMISTAMENTO PER PERSONE/ANIMALI/BENI Centro sportivo Scuola Centro Polifunzionale Stazione bus Colonia Aeroporto Campeggio Chiesa Ospedale Etc. C. ORGANIZZAZIONE CENTRI RACCOLTA E SMISTAMENTO a. Personale b. Mezzi - Vigili Urbani - Autovetture - Forze Armate - Ambulanze - Carabinieri - Veicoli Militari - Polizia - Camion - A.S.L. - Autobus - Responsabili Infrastrutture - Autobotti - Volontari D. SCELTA DEI RICOVERI SUL TERRITORIO COMUNALE (SOLO NEL CASO DI EVACUAZIONE LIMITATA E PARZIALE) E. ALLARME E INFORMAZIONE ALLAPOPOLAZIONE Strumenti Personale Mezzi Zone - Ordinanze/manifesti -Vigili Urbani - Autovetture - Sulla base della - Sirene - Carabinieri - Veicoli militari situazione - Radio - Polizia - Altri - Alto parlanti fissi - Volontari mobili - megafoni F. GESTIONE LOGISTICA E ASSISTENZA Pianificazione e controllo itinerari Vettovaglie - Ufficio Tecnico Comunale - Forze armate - A.S.L. - Vigili Urbani - C.R.I. – C.R.I. - Polizia Stradale - Volontari - Forze armate - Carabinieri Igiene e sanità Collegamenti - Servizio Telecomunicaz. - Volontari - Volontari - Forze Armate G. TRASFERIMENTO ALLE STRUTTURE DI RICETTIVITA’ Personale per l’assistenza e organizzazione Mezzi - Forze dell’ordine - Autovetture - Forze Armate - Autobus - A.S.L. - Ambulanze - Dipendenti pubblici - Elicotteri - C.R.I. - Veicoli militari - Volontari - Mezzi Privati - Veicoli trasporto animali - Veicoli trasporto mezzi H. SERVIZIO ANTISCIACALLAGGIO - Richiesta autorità competenti - Definizione zona intervento I. RILASCIO PASS PER L’AREA EVACUATA - Responsabili autorizzazioni - Itinerari obbligati - Località autorizzata - Ora di entrata e di uscita - Controllo di uscita - Sistema di avviso in caso di emergenza VI. L’INFORMAZIONE DELLA POPOLAZIONE L'INFORMAZIONE DELLA POPOLAZIONE La collaborazione della popolazione è uno dei fattori che concorrono alla risoluzione dell'emergenza. Pertanto, la popolazione deve essere adeguatamente informata sui rischi cui è esposta, sulle procedure e modalità di allertamento, sui comportamenti da adottare per ogni singolo rischio, sulla organizzazione dei soccorsi. Nella progettazione dell'informazione occorre definire i tempi dell'informazione, l'emittente, gli utenti, i contenuti, modalità e mezzi di comunicazione. La legge 3 agosto 1999, n. 265, trasferisce al Sindaco “le competenze del Prefetto in materia di informazione della popolazione su situazioni di pericolo per calamità naturali, di cui all'art. 36 del regolamento di esecuzione della legge 8 dicembre 1970, n. 996, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 febbraio 1981, n. 66”. 1. TEMPI DELL’INFORMAZIONE L'informazione del rischio, caratterizzata da una serie di istruzioni da porre in atto quando richiesto dalla situazione contingente, si sviluppa in tre momenti : informazione preventiva Ha lo scopo di mettere ogni individuo nella condizione di conoscere il rischio a cui è esposto, di verificare i segnali di allertamento e di assumere i corretti comportamenti di autoprotezione in situazione di emergenza. Tale attività informativa verrà ribadita nel tempo ed estesa, oltre che alla popolazione fissa, costituita dalle persone stabilmente residenti anche alla popolazione villeggiante. informazione in emergenza Tende ad assicurare l'attivazione di comportamenti da parte della popolazione al manifestarsi di condizioni che denunciano un'emergenza prevedibile (fase di preallarme) o al verificarsi dell'emergenza (fase di allarme). informazione post - emergenza Ripristina lo stato di normalità attraverso segnali di cessato allarme. 2. MODALITA’ E MEZZI DI COMUNICAZIONE Per quanto concerne le modalità di comunicazione, in caso di emergenza prevedibile, se l'evento atteso lascia un adeguato margine di tempo, si farà ricorso a messaggi scritti, che non danno adito a interpretazioni o a distorsioni verbali (manifesti, comunicati stampa, ecc.), diramati a mezzo emittenti radio-televisive e organi di stampa (RAI TRE, TELEVIDEO, ecc.). Nel caso di emergenza immediata si farà ricorso all'impiego di sistemi di megafonia mobile (autovetture del Corpo di Polizia Municipale). Per il segnale di fine emergenza si utilizzeranno mezzi e modalità come per il preallarme. 3. I CONTENUTI DELLA COMUNICAZIONE I contenuti della comunicazione variano a seconda che si tratti di informazione preventiva o in emergenza. L'informazione preventiva deve contenere indicazioni relative a : • natura del rischio e possibili conseguenze sulla popolazione, sul territorio e sull'ambiente; • messaggi e segnali di emergenza e loro provenienza; • prescrizioni comportamentali, differenziate sulla base della distribuzione spaziale e temporale dell'intensità degli effetti dell'evento o della presenza di strutture particolarmente vulnerabili ; • procedure di soccorso. In emergenza, il contenuto della comunicazione deve indicare : • quali comportamenti adottare ; • fenomeno in atto o previsto ; • misure particolari di autoprotezione da attuare ; • autorità ed enti cui rivolgersi per informazioni, assistenza, soccorso e con i quali collaborare. Nel caso si preveda un provvedimento di evacuazione si dovranno comunicare le aree di attesa preventivamente individuate. VII. LA NORMATIVA LA NORMATIVA Si riportano, per quanto non in maniera esaustiva, norme di legge, disposizioni ministeriali e direttive prefettizie che definiscono ruolo e funzioni del Comune e del Sindaco in protezione civile. In particolare, si fa riferimento a: − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − Legge 8 dicembre 1970, n. 996, "Norme sul soccorso e l'assistenza alle popolazioni colpite da calamità - Protezione civile" (G.U. n. 317 del 16 dicembre 1970); D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, "Attuazione della delega di cui all'art. 1 della legge 22 luglio 1975, n. 382" (supplemento ordinario alla G.U. n. 234 del 29 agosto 1977); D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66, "Regolamento di esecuzione della legge 8 dicembre 1970,n. 996" (supplemento ordinario alla G.U. n. 74 del 16 marzo 1981); Circolare n. 16 M.I.P.C. (81) del 16 aprile 1981 del Ministero dell'Interno, "Regolamento di esecuzione della legge 8 dicembre 1970, n. 996"; D.L. 26 maggio 1984, n. 159 convertito con modificazioni, dalla legge 24 luglio, n. 363, recante interventi in favore del volontariato; Circolare n. 306/Gab. del 12 gennaio 1985 della Prefettura di Torino, "Piano Provinciale di Protezione Civile - Centri Operativi Misti (C.O.M.)"; Circolare n. 306/Gab. del 30 gennaio 1985 della Prefettura di Torino, "Protezione Civile Pianificazione Comunale"; Circolare n. 1/D.P.C./85 del 19 aprile 1985 del Dipartimento della Protezione Civile, "Competenze nel settore della Protezione Civile"; Circolare n. 790/Gab. del 13 ottobre 1986 della Prefettura di Torino, "Protezione Civile segnalazione eventi calamitosi": Circolare n. 3328/Gab. del 18 dicembre 1986 della Prefettura di Torino, "Piani Comunali di Protezione Civile"; Ordinanza 30 marzo 1989, n. 1675/F.P.C. del Ministro per il coordinamento della protezione civile, "Attuazione dell'articolo 11 del decreto legge 26 maggio 1984, n. 159, convertito con modificazioni, dalla legge 24 luglio 1984, n. 363, in materia di volontariato di protezione civile e misure volte alla sua tutela" (G.U. n. 81 del 7 aprile 1989); Legge 18 maggio 1989, n. 183 "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo"; "Piano comunale di protezione civile - Schema tipo" 1991 - Ministero dell'interno - D.G.P.C. S.A.; Legge 11 agosto 1991, n. 266 "Legge Quadro sul volontariato" (G.U. n. 196 del 22 agosto 1991); Decreto 14 febbraio 1992 del Ministero dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato "Obbligo alle organizzazioni di volontariato ad assicurare i propri aderenti che prestano attività di volontariato, contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell'attività stessa, nonché per la responsabilità civile, per i danni cagionati a terzi dall'esercizio dell'attività medesima" (G.U. n. 44 del 22 febbraio 1992) e successive modificazioni; Legge 24 febbraio 1992, n. 225 "Istituzione del servizio nazionale della protezione civile" (G.U. n. 54 del 17 marzo 1992); Circolare n. 2 /DPC/S.G.C./94 del 13 aprile 1994 del Dipartimento della Protezione Civile, "Legge 24 febbraio 1992, n. 225 - criteri per l'elaborazione dei piani di emergenza approvati dal Consiglio Nazionale della protezione civile"; "Piano Provinciale di protezione Civile", trasmesso dalla Prefettura di Torino con nota n. Gab. 9401282 del 6 febbraio 1996; "Piano di allertamento per situazioni meteo-pluviometriche di particolare attenzione" (e successivi aggiornamenti) trasmesso dalla prefettura di Torino con nota n. Gab. 9401282 del 6 febbraio 1996; D.L. 26 luglio 1996, n. 393, convertito, con modificazioni, dalla Legge 25 settembre 1996, n. 496, recante interventi urgenti di protezione civile, da disporre in ordine alla partecipazione delle − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile e prevede la predisposizione di un apposito elenco. "Attività preparatoria e procedura d'intervento in caso di emergenza per protezione civile" - II edizione - dicembre 1996, del Dipartimento della Protezione Civile; "Il metodo Augustus" dell'11 maggio 1997, del Dipartimento della Protezione Civile e della Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendi; Circ. n. 1/DPC/97 del 10 luglio 1997 del Dipartimento della protezione civile Ufficio Emergenza Sanitaria - "Linee - guida sull'organizzazione sanitaria in caso di Catastrofi Sociali"; D.L.vo 31 marzo 1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59"; "Linee guida per la predisposizione del piano comunale di protezione civile - rischio idrogeologico" novembre 1998 C.N.R. - G.N.D.C.I.; D. L.vo. 30 luglio 1999, n. 300 "Riforma dell'organizzazione del governo a norma dell'art. 11 della Legge 15 marzo 1997, n. 59", (G.U. n. 203 del 30 agosto 1999); Legge 3 agosto 1999, n. 265 "Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti locali, nonché modifiche alla legge 8 giugno 1999, n. 142" ( G.U. n. 183 del 6 agosto 1999 Suppl. Ord. N. 149); Legge Regionale 26 aprile 2000, n. 44 "Disposizioni normative per l'attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; D. L.vo. 18 agosto 2000, n. 267 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali" (G.U. n. 227 del 28 settembre 2000); Dipartimento P.C. - Circ. gennaio 2001 "Ruolo e funzioni del Comune e del Sindaco in protezione civile"; D.P.R. 8 febbraio 2001, n. 194 "Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile" (G.U. n.120 del 25 maggio 2001); D.M.I. 13 febbraio 2001 "Adozione di criteri di massima per l'organizzazione dei soccorsi sanitari nelle catastrofi" (G.U. n. 81 del 6 aprile 2001); Dipartimento P.C. - Servizio Emergenza Sanitaria "Criteri di massima per l'organizzazione dei soccorsi sanitari nelle catastrofi" (G.U. n. 109 del 12/5/2001); Legge 9 novembre 2001, n. 401 "Conversione in legge del decreto legge 7/9/2001, n. 343, recante disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile"; Dipartimento P.C. - Circ. n. del 9 aprile 2002 "La struttura operativa di coordinamento delle attività di emergenza di protezione civile"; Dipartimento P.C. - Circ. n. DPC/CG/0035114 del 30/09/2002 " Ripartizione delle competenze amministrative in materia di protezione civile; Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 - "Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”; Legge Regionale 14 aprile 2003, n.7 "Disposizioni in materia di protezione civile” (B.U. n. 16 del 17 aprile 2003); Presidenza del Consiglio dei Ministri "Indirizzi operativi per fronteggiare eventuali situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici" (G.U. n. 220 del 22/09/2003); Dipartimento P.C. - Ufficio Emergenze - "Criteri di scelta e simbologia cartografica per l'individuazione delle sedi dei Centri Operativi e delle aree di emergenza"; Dipartimento P.C. - Ufficio Emergenze - "Struttura e gestione delle sale operative di protezione civile"; Presidenza del Consiglio dei Ministri – “Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile” (27 febbraio 2004 – Suppl. Ord. Alla G.U. n. 59 dell’11 marzo 2004); Regolamento Regionale di disciplina degli organi e delle strutture di protezione civile (Regione Piemonte - B.U. n. 42 del 21.102004); − − − − − − − − − − Regolamento regionale di programmazione e pianificazione delle attività di protezione civile (Regione Piemonte - B.U. n. 42 del 21.10.2004); Regolamento regionale del volontariato di protezione civile (Regione Piemonte - B.U. n. 42 del 21.10.2004); Regolamento regionale della scuola di protezione civile (Regione Piemonte - B.U. n. 42 del 21.10.2004); Regolamento regionale recante "Utilizzo del fondo regionale di protezione civile" (Regione Piemonte - B.U. n. 42 del 21.10.2004); D.P.C. 25 febbraio 2005, n. 40 – “Linee guida per la predisposizione del piano di emergenza esterna di cui all’art. 20, comma 4 del Decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334” (Suppl. Ord. Alla G.U. n. 62 del 16 marzo 2005; D.G.R. 23 marzo 2005, n. 37 – 15176 – “Approvazione della prima sezione del disciplinare per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile” (B.U.R. – Parte I e II – 2° supplemento al numero 21 – 26 maggio 2005); Decreto Legge 31 maggio 2005, n. 90 "- "Disposizioni ungenti in materia di protezione civile" (G.U. n. 125 del 31 maggio 2005) Dipartimento Protezione Civile – “Indirizzi operativi per fronteggiare il rischio incendi boschivi” (G.U. n. 134 dell’11 giugno 2005); Deliberazione Programmatica del Consiglio Comunale n. ord. 152 n. mecc. 2005 07778/028 del 10/10/2005 "Programmazione e Pianificazione delle attività di Protezione Civile. Regolamento comunale del Servizio di Protezione Civile" Presidenza del Consiglio dei Ministri Atto di indirizzo recante : "Indirizzi operativi per prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici ed idraulici" (G.U. n. 244 del 19 ottobre 2005). ELENCO SCHEDE ALLEGATE Scheda n. 1 Scheda n. 2 Scheda n. 3 Scheda n. 4 Scheda n. 5 Scheda n. 6 Scheda n. 7 Scheda n. 8 – - Scheda n. 9 Scheda n. 10 Scheda n. 11 Scheda n. 12 Scheda n. 13 Scheda n. 14 Scheda n. 15 Scheda n. 16 Scheda n. 17 Scheda n. 18 Scheda n. 19 Scheda n. 20 Scheda n. 21 Scheda n. 22 Scheda n. 23 Scheda n. 24 Scheda n. 25 Scheda n. 26 Scheda n. 26 a Scheda n. 26 b Scheda n. 26 c Inquadramento operativo del Comune Inquadramento territoriale – Dati di base Inquadramento Territoriale – Popolazione Inquadramento Territoriale – Ripartizione popolazione per località Frazioni di cui si compone il territorio e relativa ubicazione Dati climatici Situazione idrografica Censimento delle condizioni critiche (ponti stradale, pedonali, passerelle pedonali, attraversamenti stradali) Censimento delle condizioni critiche(i guadi) La viabilità principale Beni ed edifici storico-culturali Censimento delle condizioni critiche (infrastrutture sensibili nel territorio comunale) Censimento delle condizioni critiche (infrastrutture sensibili extra-territorio comunale) Risorse idriche (serbatoi – sorgenti) Tavola riassuntiva dei rischi sul territorio del Comune di Viù Reti di trasporto pubblico – Enti gestori Trasporto privato Reti e Servizi Pubblici – Enti gestori (gas GPL) Reti e Servizi Pubblici – Enti gestori (acquedotto, fognature, acquedotti consortili) Reti e Servizi Pubblici – Enti gestori (illuminazione pubblica, energia elettrica) Risorse umane – Personale con funzione di protezione civile Associazioni di protezione Civile Presidi medico-sanitari Medici operanti sul territorio Strutture operative locali Edifici comunali utili ai fini della protezione civile Edifici comunali utili ai fini della protezione civile – Edificio scolastico Edifici comunali utili ai fini della protezione civile – Centro Polifunzionale Edifici comunali utili ai fini della protezione civile – Centro per l’arrampicata sportiva Scheda n. 26 d Scheda n. 27 Scheda n. 28 Scheda n. 29 Scheda n. 30 Scheda n. 31 Scheda n. 32 Scheda n. 33 Scheda n. 34 Scheda n. 35 Scheda n. 36 Scheda n. 37 Scheda n. 38 Scheda n. 39 Scheda n. 40 Scheda n. 41 - Edifici comunali utili ai fini della protezione civile – Centro permanente di Cultura dei Valori Civili Strutture alloggiative di proprietà privata Strutture parasanitarie Aree di ricovero ai fini di protezione civile Mezzi a disposizione del comune ai fini di protezione civile Risorse a disposizione del comune ai fini di protezione civile Rivenditori bombole Butangas Distributori carburante Mezzi di intervento Rivenditori materiali utili ai fini di protezione civile Commercio, artigianato pubblici esercizi (esercizi commerciali) Commercio, artigianato pubblici esercizi (pubblici esercizi) Alberghi, affittacamere, agriturismi, campeggi, alloggi vacanze, bed & breakfast Commercio, artigianato pubblici esercizi (artigiani) Aziende agricola Impianti produttivi Scheda n° 1 INQUADRAMENTO OPERATIVO DEL COMUNE Localizzazione Provincia VIU’ Comune TORINO Provincia Centro Operativo Misto (C.O.M.) – Sede C.O.M. – LANZO TORINESE Denominazione Comune LANZO TORINESE Indirizzo VIA DON BOSCO 33 Telefono 0123/300400 Provincia TORINO 10074 Cap 0123/300438 Fax Ufficio Territoriale per il Governo (Prefettura) – Sede Comune TORINO Indirizzo PIAZZA CASTELLO Telefono 011/55891 Provincia 10 Cap Fax 011/5589904 Settore Protezione Civile della Provincia – Sede Comune Indirizzo TORINO TORINO Provincia C.SO G. LANZA 75 Cap 10131 011/8613246 011/8613269 Scheda n° 2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE – DATI DI BASE Localizzazione VIU’ Comune TORINO Provincia Dati geografici di base 313 Codice ISTAT Confini comunali ALA DI STURA - MEZZENILE Nord TRAVES - GERMAGNANO Est Sud VAL DELLA TORRE – RUBIANA - VARISELLA Nord LEMIE Superficie Superficie totale (kmq) 84,49 Kmq Classificazione altimetrica Quota Comunale (m s.l.m.) 774 Località CAPOLUOGO Quota massima (m s.l.m.) 2200 Località Mountù Località MADDALENE Quota minima (m s.l.m.) Superficie urbana 600 Ha 58 Superficie agricola Ha 3484 Superficie boscata Ha 4907 Scheda n° 3 INQUADRAMENTO TERRITORIALE – POPOLAZIONE Localizzazione Comune VIU’ Provincia Popolazioni e abitazioni Popolazione residente totale 1.169 Popolazione 0 – 5 anni 43 Popolazione 6 – 19 anni 133 Popolazione 20 -65 anni 672 Popolazione > 65 anni 321 Popolazione residente attiva 609 Popolazione residente non attiva 560 Famiglie residenti totali 583 Abitazioni totali 3088 Presenze turistiche annuali 20.000 Periodo presenze turistiche Luglio/agosto massime TORINO Scheda n° 4 INQUADRAMENTO TERRITORIALE (RIPARTIZIONE POPOLAZIONE PER LOCALITA’) Localizzazione Provincia VIU’ Comune TORINO Provincia CENTRI ABITATI – CONCENTRICO, FRAZIONI, LOCALITA’ Codice Nome Frazione Popolazione residente Famiglie Abitazioni Altitudine (m s.l.m. FR1 FR2 FR3 CONCENTRICO MADDALENE MOLAR DEL LUPO FALCHERIA TOGLIE FUBINA MONDREZZA OLDRI’ SALVAGNENGO MOLAR TISSIER MOLAR MARCHIS CORGNOLERO POLPRESA CRAMOLETTI GET ASCIUTTI TORNETTI VERSINO FUCINE 339 37 4 160 19 2 544 115 7 784 616 695 54 89 56 24 8 32 1 31 43 23 12 6 15 1 31 60 172 123 10 72 88 635 690 727 730 775 930 859 883 0,8 6 42 8 3 2 25 103 35 2 25 4 2 1 12 52 17 90 112 31 10 40 98 256 113 950 1050 1155 1079 1305 1156 765 714 2,6 3,4 5,7 3,5 6,7 7 0,5 1,3 FR4 FR5 FR6 FR7 FR8 FR9 FR10 FR11 FR12 FR13 FR14 FR15 FR16 FR17 FR18 FR19 Distanza dal concentrico (Km) 6 6 5,8 6,5 3 0,6 0,5 1,6 Segue Scheda n° 4 Codice Nome Frazione Popolazione residente Famiglie Abitazioni Altitudine (m s.l.m. FR20 FR21 FR22 FR23 FR24 FR25 FR26 FR27 FR28 FR29 FR30 FR31 FR32 VERNAI GUICCIARDERA TRICHERA PESSINEA VENERA ROCCHIETTERA BRENDO BALMA MOLAR MICHELE TUBERGHENGO AIRES CHIABERGE COL SAN GIOVANNI BERTESSENO RICHIAGLIO NIQUIDETTO 16 10 8 8 5 1 3 1 67 29 12 7 42 10 3 5 5 5 1 3 1 28 14 6 5 19 49 13 72 62 64 6 23 33 135 113 31 86 40 782 763 823 1010 820 920 1029 1175 785 767 772 790 1130 Distanza dal concentrico (Km) 2 2,8 4,7 5,7 2 3 4 4,8 2,2 2,3 3,3 3 8 46 28 19 26 14 11 234 61 94 1111 734 1185 10 12,6 12 1169 583 3088 FR33 FR 34 FR 35 Totale Data compilazione Scheda n° 5 FRAZIONI DI CUI SI COMPONE IL TERRITORIO E RELATIVA UBICAZIONE Localizzazione Comune VIU’ NOME DELLA FRAZIONE MADDALENE TORINO Provincia UBICAZIONE SP 32, salendo da Germagnano, bivio a sinistra in loc. Borgo di Germagnano. La frazione è posta sulla destra orografica della Stura di Viù. MOLAR DEL LUPO, SP 32, salendo da Germagnano, bivio a sinistra in loc. Ponte del FALCHERIA, TOGLIE Dazio. Le frazioni, poste sulla destra orografica della Stura di Viù sono raggiungibili in sequenza attraverso la strada comunale Toglie FUBINA L’abitato della frazione sorge a destra e a sinistra della SP 32. La frazione è posta sulla sinistra orografica della Stura di Viù. MONDREZZA L’abitato della frazione sorge a destra e a sinistra della SP 32. La frazione è posta sulla sinistra orografica della Stura di Viù. OLDRI’ SP 32 salendo da Germagnano bivio a destra, in prossimità del distributore di benzina. La frazione è raggiungibile attraverso la strada comunale Oldrì - Salvagnengo SALVAGNENGO SP 32 salendo da Germagnano bivio a destra, in prossimità del distributore di benzina. La frazione è raggiungibile attraverso la strada comunale Oldrì - Salvagnengo MOLAR TISSIER E SP 32 – diramazione per Polpresa; superato l’abitato di Viù, MOLAR MARCHIS bivio a destra. La frazione è raggiungibile attraverso la strada comunale omonima. CORGNOLERO L’abitato della frazione sorge a destra e a sinistra della SP 32 – diramazione per Polpresa. SP 32 – diramazione per Polpresa, bivio a destra oltre la GET frazione Corgnolero. La frazione è raggiungibile attraverso l’omonima strada comunale POLPRESA SP 32 – diramazione per Polpresa. L’abitato della frazione sorge a monte della SP 32 – diramazione per Polpresa. ASCIUTTI SP 32 – diramazione per Polpresa; si prosegue lungo la strada comunale Polpresa –Tornetti, fino al bivio a destra, in prossimità della sorgente idrica, da cui si diparte la strada comunale Asciutti. La frazione può essere raggiunta anche dal Comune di Mezzenile, così come tutte quelle che si trovano lungo la SP 32 diramazione per Polpresa, attraverso la strada comunale Mezzenile –Monti di Mezzenile – Asciutti, di cui è in corso il completamento della bitumatura. CRAMOLETTI SP 32 – diramazione per Polpresa, si prosegue lungo la strada INFERIORE E comunale Polpresa –Tornetti. La parte alta della frazione sorge SUPERIORE lungo la comunale; la parte bassa è raggiungibile attraverso strada privata (bivio a sinistra della comunale, in prossimità ponte su rio Tontera) TORNETTI SP 32 – diramazione per Polpresa; si prosegue lungo la strada comunale Polpresa –Tornetti. La frazione sorge al termine della comunale omonima VERSINO SP 32. La frazione, che costituisce una prosecuzione dell’abitato del concentrico, è posta lungo la SP 32, con abitazioni a destra e a sinistra della medesima FUCINE SP 32. La frazione è posta lungo la SP 32, con abitazioni a destra e a sinistra della medesima. Il nucleo più antico è raggiungibile attraversando il ponte storico pedonale sul Torrente Viana. La frazione sorge in prossimità della centrale ENEL e del relativo bacino di accumulo, in adiacenza del Torrente Stura. VENERA, SP 32, bivio a destra, giungendo da Viù, prima del ponte sul ROCHIETTERA,BRENDO, Torrente Viana. Le tre frazioni sono raggiungibili in sequenza BALMA attraverso la strada comunale omonima. Segue Scheda n° 5 VERNAI SP 32, bivio a destra, giungendo da Viù, appena oltre l’abitato di Fucine. La frazione è raggiungibile attraverso l’omonima strada comunale GUICCIARDERA SP 32. La frazione è posta lungo la SP 32, con abitazioni a destra della medesima TRICHERA, SP 32, bivio a destra, giungendo da Viù. Le due frazioni sono PESSINEA raggiungibili in sequenza attraverso la strada comunale Pessinea MOLAR MICHELE SP197. La frazione è posta lungo la SP197, con abitazioni a destra e sinistra della medesima TUBERGHENGO, SP 197, bivio a sinistra, giungendo da Viù, prima dell’abitato di Molar CHIABERGE, Michele. Le tre frazioni sono raggiungibili in sequenza, attraverso la AIRES strada comunale Tuberghengo, Chiaberge, Aires, con apposita diramazione per ognuno dei tre nuclei abitati. RICHIAGLIO SP 197, bivio a sinistra giungendo da Viù. La frazione è raggiungibile attraverso la strada comunale omonima COL SAN SP 197. La frazione è posta lungo la SP 197, con abitazioni a destra e GIOVANNI sinistra della medesima BERTESSENO SP 197, bivio a sinistra, giungendo da Viù. La frazione è raggiungibile attraverso la strada comunale omonima, al pari delle località Molar di Bertesseno, Cruve, Torretta. Sempre della frazione Bertesseno fanno parte le località Colletto, Miciotera e Ambrosinera, raggiungibili attraverso la strada comunale omonima, con bivio a destra della SP 197, giungendo da Viù, in prossimità del Ristorante La Baita. NIQUIDETTO SP 197. La frazione è posta lungo la SP 197, con abitazioni a destra e sinistra della medesima Scheda n° 6 DATI CLIMATICI (quantità delle precipitazioni e temperature anno 2007) – dati ARPA Piemonte Localizzazione Comune Provincia VIU’ Stazione meteo TORINO TORIN CENTRALE FUCINE m.715 s.l.m. Parametro gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Pioggia (mm) 33,2 2,0 71,4 75,8 230,2 191,4 20,4 125,8 91,0 53,0 42,4 8,4 Giorni piovosi 2 1 7 6 14 13 3 10 7 4 4 3 Temperatura 1,0 2,9 6,0 12 13,3 17,5 18,7 17,3 13,2 8,9 2,1 -2,0 6,7 10,1 12,8 19,1 20 23,2 26,8 24,1 20,3 15,7 8,5 2,5 -2,6 -1,7 0,6 5,6 7,2 10,6 10,8 11,7 7,6 4,2 -1,8 -5,1 23,0 17,4 19,3 25,0 28,5 27,9 31,0 28,5 25,6 22,5 16,6 10,2 -7,3 -4,5 -4,5 0,5 1,6 6,1 5,1 7,5 2,6 -4,2 -8,2 -10,4 media (°C) Temperatura media dei massimi (°C) Temperatura media dei minimi (°C) Temperatura massima (°C) Temperatura minima (°C) Scheda n° 6 DATI CLIMATICI (quantità delle precipitazioni e temperature anno 2000) – dati ARPA Piemonte Localizzazione Comune Provincia VIU’ Stazione meteo TORINO TORIN NIQUIDETTO m. 1416 slm Parametro gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Pioggia (mm) 12,2 0,4 58,4 345,8 193,0 169,4 73,4 120,2 277,6 562,0 112,8 38 Giorni piovosi 4 0 9 14 15 10 4 10 5 12 16 10 Temperatura 1,0 2,3 4,3 5,4 11,0 14,7 14,3 16,4 12,5 7,3 1,7 1,1 5,2 6,1 8,3 8,9 14,4 18,1 18,1 19,9 16,0 10,0 4,7 4,3 -2,6 -1,0 0,5 1,8 8,0 11,6 11,1 13,4 8,8 4,6 0,1 -1,0 16,3 13,1 18,7 17,6 19,1 21,6 22,2 25,7 19,3 15,6 8,8 12,2 -12,7 -8,1 -6,3 -5,6 5,8 8,6 5,8 8,0 3,4 0,0 -2,6 -7,8 media (°C) Temperatura media dei massimi (°C) Temperatura media dei minimi (°C) Temperatura massima (°C) Temperatura minima (°C) Scheda n° 7 SITUAZIONE IDROGRAFICA Localizzazione Comune VIU’ Provincia TORINO ASTA PRINCIPALE: torrente STURA DI VIU’. Entra sul territorio comunale al confine con Lemie, in loc. Prà Fornero. Affluisce nella Stura di Lanzo a fondo valle, sul territorio del Comune di Traves. RII AFFLUENTI DENOMINAZIONE AFFLUENTE DI DX DELLA STURA RIO MADDALENE X RIO DELL’AGNELLO X RIO TOGLIE X TORRENTE RICHIAGLIO: nella parte alta raccoglie le acque X AFFLUENTE DI SX DELLA STURA del Rio Civrari, Rio Rognoso, Rio Salto del Lupo, Rio del Colle del Lys, indi riceve come affluenti di sinistra il Rio Olija, il Rio Bovi, il Rio dell’Arcano, il Rio della Seppa, il Rio Ordurando, il Rio delle Piase,il Rio Arbano, il Rio Ragià di destra il Rio Grosso, il Rio delle Rive, il Rio della Frera, il Rio della Verna, il Rio della Pietra d’Arci, il Rio della Ruela RIO FUBINA X RIO DELLA QUATERA X RIO DI PIETRA PIANA X RIO ARPRUNIA X RIO CHIALMETTA (di cui è affluente il Rio Molar Tissier) X Segue Situazione idrografica DENOMINAZIONE AFFLUENTE DI DX DELLA STURA AFFLUENTE DI SX DELLA STURA RIO ARBOSONE X RIO ARPRUNIA X TORRENTE VIANA (di cui sono affluenti il Rio Tontera, il X Rio Freida, il Rio Sapai, il Rio Arbrùn, il Rio Pantere) RIO VERNAI X RIO BALMA X RIO ALAS X RIO BALMADIUS X RIO TRICASIERI X RIO VERNATAI X RIO COMBA X RIO DELLA VOLTA X RIO DELLA LOVERA X RIO DELLA COMBA (di cui sono affluenti il Rio Brun e il Rio X Molaràs) RIO PORCHIERRY X RIO TENNOVO X RIO SCONDOLE’ X PERSONE CON RIDOTTA CAPACITA’ MOTORIA Localizzazione Comune VIU’ COGNOME/NOME A DISPOSIZIONE Provincia TORINO LUOGO DI RESIDENZA Scheda n° 8 CENSIMENTO DELLE CONDIZIONI CRITICHE ( I MANUFATTI – PONTI STRADALI) Localizzazione Comune Codice P1 VIU’ Provincia TORINO Infrastruttura Localizzazione Ponte sulla Stura Loc. Maddalene - strada comunale Maddalene (per metà competenza del Stradale x Comune di Germagnano) P2 Ponte sulla Stura loc. Dazio Loc. Dazio - strada comunale Toglie x P3 Ponte su Rio dell’Agnello Loc. Cà Civrai - strada comunale Toglie x P4 Ponte su Rio Savàt Loc. Malpasso - SP 32 x P5 Ponte su Rio Quatera. Loc. Fubina – SP 32 x P6 Ponte su Rio Pietra Piana Loc. Porte - SP 32 x P7 Ponte su Rio Arprunia Loc. Mondezza – SP 32 x P8 Ponte su Rio Chialmetta Loc. Comba – SP 32 x P9 Ponte su Rio Lauere strada comunale Tuberghengo – Aires – Crotii – San Vito x P 10 Ponte su Rio Lauere strada comunale Tuberghengo – Aires – Crotii – San Vito x P 11 Ponte su Rio Viana Loc. Fucine - SP 32 x P 12 Ponte su Rio Viana Loc. Fucine - Strada comunale Venera – Rocchiettera - Brendo - Balma x P 13 Ponte sulla Stura Loc. Fucine – SP 197 x P 14 Ponte sulla Stura Loc. Trichera – imbocco strada consortile per Alpe Cervelluzzi x P 15 Ponte su Rio Vernai Loc. Vernai SP 32 x P 16 Ponte sulla Stura Loc. Trichera – imbocco strada privata per Alpe Cervelluzzi x P 17 Ponte su Rio Pessinea Loc. Trichera – strada comunale Pessinea x P 18 Ponte su Rio Pessinea Strada comunale Pessinea x P 19 Ponte su Rio Arbosone Loc. Losera – SP 32 diramazione per Polpresa x P 20 Ponte su Rio Arbosone Loc. Pieu - SP 32 diramazione per Polpresa x P 21 Ponte su Rio Arbosone Loc. Buoidàs - SP 32 diramazione per Polpresa x P 22 Ponte su Rio Arbrùn Loc. Gerlu – strada comunale Polpresa - Tornetti x P 23 Ponte su Rio Gheub Loc. Gerlu – strada comunale Polpresa - Tornetti x P 24 Ponte su Rio Tontera Loc. Tontera - strada comunale Polpresa - Tornetti x P 25 Ponte su Rio Freida Loc. Blatera - strada comunale Polpresa - Tornetti x P 26 Ponte su Rio Viana Loc.Tornetti - strada comunale Polpresa - Tornetti x Ponte su Rio Fantone Loc. Ciamufì – SP 197 x P 29 Ponte su Rio Comba Loc.Tuberghengo – Strada comunale Tuberghengo - Chiaberge x P 28 Ponte su Rio Molaràs Loc. Chiaberge – Strada comunale Tuberghengo - Chiaberge x P 30 Ponte su Rio Bove Loc. Murinera – Strada comunale Richiaglio x P 31 Ponte su Rio Richiaglio Loc.Richiaglio – Strada comunale Richiaglio x P 32 Ponte su Rio Lunella Loc. Richiaglio – Strada comunale Richiaglio x P 33 Ponte su Rio Baravàs Loc. cimitero di Col San Giovanni – SP 197 x P 34 Ponte su Rio Civrari Loc.Niquidetto - SP 197 x P 35 Ponte su Rio Martina Loc.Crest - SP 197 x P 36 Ponte su Rio Arbuno Loc.Crest - SP 197 x P 37 Ponte su Rio Scarteria Loc.Rivo Secco - SP 197 x P 38 Ponte su Rio Frai Loc. Colle del Lys SP 197 x P 39 Ponte su Rio Arbano Loc. Arbano – strada comunale Vallate di Bertesseno P 40 Ponte su Rio Arbano Loc.Ragià - strada comunale Ragà P 27 e 28 Scheda n° 8 CENSIMENTO DELLE CONDIZIONI CRITICHE ( I MANUFATTI – PONTI PEDONALI) Localizzazione Comune VIU’ Provincia TORINO Codice Infrastruttura Localizzazione PP1 Ponte sulla Stura Mulini Ninin Pedonale Scheda n° 8 CENSIMENTO DELLE CONDIZIONI CRITICHE (LE PASSERELLE PEDONALI) Localizzazione Comune Codice VIU’ Provincia TORINO Infrastruttura Localizzazione Pedonale PS 1 Passerella sulla Stura Loc.Caplinera – mulattiera Fubina- Richiaglio x PS 2 Passerella sulla Stura Loc.Guicciardera – mulattiera dei Cervelluzzi x PS 3 Passerella su Rio Cialmetta Loc.Loia – mulattiera Viù - Salvagnengo x PS 4 Passerella su Rio delle Lance Loc. Colletto – mulattiera Salvagnengo- Get x PS 5 Passerella su Rio Tontera mulattiera Tornetti x PS 5 Passerella sulla Stura Loc. Prà Foriero- strada Scheda n° 9 CENSIMENTO DELLE CONDIZIONI CRITICHE (GLI ATTRAVERSAMENTI STRADALI) Localizzazione Comune VIU’ Provincia TORINO Codice Infrastruttura Localizzazione A1 Attraversamento Rio Arbosone Sotto parcheggio Viale Fianchetti A2 Attraversamento Rio Molar Tissier Sotto Via Torino e parcheggio Via Torino A3 Attraversamento Rio Poè Sotto Viale Pavaglione, sotto bivio per Polpresa A4 Attraversamento Rio Pessinea Sotto SP 32 loc. Trichera A5 Attraversamento Rio Trichera Sotto SP 32 loc. Cà Rossa Scheda n°9 CENSIMENTO DELLE CONDIZIONI CRITICHE (I GUADI) Localizzazione Comune VIU’ Provincia TORINO Codice Infrastruttura Localizzazione G1 GUADO SULLA STURA Loc. Prà Fornero G2 GUADO SULLA STURA Loc. San Luca G3 GUADO SULLA STURA Loc. Porte di Viù Scheda n° 10 LA VIABILITA’ PRINCIPALE Localizzazione Comune VIU’ Provincia TORINO STRADE PROVINCIALI: SP 32 tratto compreso tra Borgo di Germagnano e Villa di Lemie SP 32 DIRAMAZIONE PER POLPRESA tratto compreso tra Viù e Polpresa SP 197 tratto compreso tra Fucine e Colle del Lys STRADE COMUNALI DENOMINAZIONE LOCALITA’ RAGGIUNTE LUNGHEZZA KM Strada comunale Maddalene, Monte Basso, Arbarai Maddalene, Monte Basso Arbarai 1,5 Strada comunale Toglie Molar del Lupo, Falcheria, Toglie 1,7 Strada comunale Oldrì - Salvagnengo Oldrì, Salvagnengo 2,0 Strada comunale Barera - Castellar Barera, Castellar, Mulini 0,6 Strada comunale Asciutti – valico Monti di Mezzenile Asciutti, Pian della Djeta 1,8 Strada comunale Get Get 1,0 Strada comunale Lajolo- Molar Tissier Lajolo, Molar Tissier, Molar Marchis 0,8 Strada comunale Polpresa – Tornetti – Alpe Bianca Cramoletti,Tornetti, Alpe Bianca 6,5 Strada comunale Venera - Balma Venera, Rocchiettera, Brendo, Balma 4,3 Strada comunale Vernai Vernai 0,45 Segue strade comunali DENOMINAZIONE LOCALITA’ RAGGIUNTE LUNGHEZZA CHILOMETRICA Strada comunale Pessinea Pessinea 1,5 Strada comunale Alàs Alàs 0,6 Strada comunale Tuberghengo – Aires - Crotti Tuberghengo, Chiaberge, Aires, Crotti, 3,10 San Vito Strada comunale Richiaglio Richiaglio 5,0 Strada comunale Bertesseno – Vallate Bertesseno, Molar di Bertesseno, Vallate 3,3 Strada comunale Ragià Ragià, Battioli 1,5 Strada comunale Ambrosinera Colletto, Miciotera, Ambrosinera 1,0 Strada comunale Airetta del Colle del Lys Airetta del Colle del Lys 2,60 Strada comunale Fraj Fraj 1,0 Scheda n° 11 BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI Denominazione Denominazione CHIESA PARROCCHIALE SAN MARTINO VESCOVO CHIESA Tipologia Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Piazza Cibrario Referente Cognome Nome Telefono MOLINARI GIANFRANCO 0123.69.61.17 Scheda n° 11 BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI Denominazione Denominazione CHIESA PARROCCHIALE SAN GIOVANNI BATTISTA CHIESA Tipologia Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Fraz. Col San Giovanni Referente Cognome Nome Telefono MOLINARI GIANFRANCO 0123.69.61.17 Scheda n° 11 BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI Denominazione Denominazione CHIESA PARROCCHIALE SAN SEBASTIANO CHIESA Tipologia Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Fraz. Bertesseno Referente Cognome Nome Telefono MOLINARI GIANFRANCO 0123.69.61.17 Scheda n° 11 BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI Denominazione Denominazione SANTUARIO DELLA CONSOLATA CHIESA Tipologia Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Loc. Truc di Pessinea Referente Cognome Nome Telefono MOLINARI GIANFRANCO 0123.69.61.17 Scheda n° 11 BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI Denominazione Denominazione CAPPELLE CHIESA Tipologia Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Tutte le frazioni e località varie Referente Cognome Nome Telefono MOLINARI GIANFRANCO 0123.69.61.17 Scheda n° 11 BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI Denominazione Denominazione CAPPELLA DELLA CONFRATERNITA CHIESA Tipologia Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Piazza Cibrario Referente Cognome Nome Ruolo Telefono MOLINARI GIANFRANCO PARROCO 0123.69.61.17 Scheda n° 11 BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI Denominazione Denominazione ARA PREROMANA REPERTO ARCHEOLOGICO II SEC. A.C. Tipologia Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Piazzale del Mercato Referente Cognome GABRIELE CARLO Nome Ruolo Telefono SINDACO 0123.69.61.01 Scheda n° 11 BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI Denominazione Denominazione PONTE DEI MULINI PONTE STORICO Tipologia Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Loc. Mulini Referente Cognome GABRIELE CARLO Nome Ruolo Telefono SINDACO 0123.69.61.01 Scheda n° 11 BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI Denominazione Denominazione ANTICO PONTE DELLE FUCINE PONTE STORICO Tipologia Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Loc. Fucine Referente Cognome GABRIELE CARLO Nome Ruolo Telefono SINDACO 0123.69.61.01 Scheda n° 11 BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI Denominazione Denominazione PONTE DELLA VENERA PONTE STORICO Tipologia Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ mulattiera Fucine-Venera Referente Cognome GABRIELE CARLO Nome Ruolo Telefono SINDACO 0123.69.61.01 Scheda n° 11 BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI Denominazione Denominazione PONTE DELLA TORRETTA PONTE STORICO Tipologia Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Loc. Torretta Referente Cognome GABRIELE CARLO Nome Ruolo Telefono SINDACO 0123.69.61.01 Scheda n° 11 BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI Denominazione Denominazione PONTE DEL MULINO PONTE STORICO Tipologia Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Loc. Cramoletti - Mulino Referente Cognome GABRIELE CARLO Nome Ruolo Telefono SINDACO 0123.69.61.01 Scheda n° 11 BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI Denominazione Denominazione VILLA FRANCHETTI VILLA CON PARCO Tipologia Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Via Luigia Referente Cognome Nome Ruolo Telefono MARTINETTO FILIBERTO PROPRIETARIO 011.99.61.080 Scheda n° 11 BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI Denominazione Denominazione CASTELLO DI VIU’ RUDERI ANTICO CASTELLO Tipologia Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Fraz. Versino Referente Cognome ARZANI Nome ENRICO Ruolo Telefono PROPRIETARIO 011.54.09.17 Scheda n° 11 BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI Denominazione Denominazione CASA COATTO PALAZZO Tipologia Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Fr. Versino Referente Cognome Nome Ruolo Telefono FADDA GRADITA PROPRIETARIO 011.214.913 Scheda n° 11 BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI Denominazione Denominazione VILLA SCHIARI VILLA CON PARCO E SANTUARIO Tipologia Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Via Luigia Referente Cognome Nome Ruolo Telefono BRUSTOLON ANDREA Responsabile Padri Oblati 340.28.65.718 Scheda n° 11 BENI ED EDIFICI STORICO- CULTURALI Denominazione Denominazione MUSEO DEGLI AFFETTI PARCO STORICO Tipologia Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Viale Rotonda Referente Cognome GABRIELE CARLO Nome Ruolo Telefono SINDACO 0123.69.61.01 Scheda n° 12 CENSIMENTO DELLE CONDIZIONI CRITICHE (INFRASTRUTTURE SENSIBILI NEL TERRITORIO COMUNALE) Localizzazione Comune VIU’ Provincia TORINO N. MANUFATTO PROPRIETA’ 1 ELETTRODOTTO 130.000 VOLT (attraversa ENEL territorio da Est a Ovest) 2 CENTRALE IDROELETTRICA E RELATIVO ENEL BACINO DI MODULAZIONE in loc. Fucine 3 CENTRALE IDROELETTRICA E RELATIVO ENEL BACINO DI MODULAZIONE in loc. Porte 4 PICCOLO BACINO MODULAZIONE su ENEL Torrente Richiaglio in loc. La Santa 5 SERBATOIO GAS-GPL in loc.Mondrezza AUTOGASNORD Scheda n° 13 CENSIMENTO DELLE CONDIZIONI CRITICHE (INFRASTRUTTURE SENSIBILI EXTRA TERRITORIO COMUNALE) LOCALIZZAZIONE DENOMINAZIONE CAPACITA’ QUOTA ALTIMETRICA Comune di Usseglio LAGO DELLA ROSSA MC. 6.000.000 m. 2700 s.l.m. Comune di Usseglio LAGO DIETRO LA MC. 100.000 m. 2370 s.l.m. MC.1.000.000 m. 1800 s.l.m. TORRE Comune di Usseglio LAGO DI MALCIAUSSIA Scheda n° 14 RISORSE IDRICHE - SERBATOI Localizzazione Comune CODICE VIU’ Provincia TIPO RISORSA DENOMINAZIONE TORINO UBICAZIONE ALTITUDINE VOLUME m. s.l.m. mc INTERRATO FUORI TERRA x x S1 serbatoio FOIERE Foiere 1400 348,50 S2 serbatoio ASCIUTTI1 Asciutti 1350 50 x S3 serbatoio ASCIUTTI 2 Asciutti 1300 50 x S4 serbatoio POLPRESA 1 Polpresa 1090 56 x S5 serbatoio POLPRESA 2 Polpresa 1050 50 x S6 serbatoio PIANDLENTO Piandlento 928,20 200 S7 serbatoio TRICHERA Trichera 925 80 x S9 serbatoio LUNELLA Lunella 1100 150 x S10 serbatoio RICHIAGLIO Benna 805 30 X x Scheda n° 14 RISORSE IDRICHE - SORGENTI Localizzazione Provincia VIU’ Comune CODICE S1 TIPO RISORSA Sorgente DENOMINAZIONE ALPE PROT Provincia TORINO ACQUEDOTTO LOCALITA’ ALTITUDINE m. PORTATA ALIMENTATO CAPTAZIONE s.l.m. (l./sec) Acquedotto Alpe Prot 1600 15 comunale Viù S2 Sorgente BALMASSA idem Balmassa 970 20 S3 Sorgente TRICHERA Acquedotto Trichera 900 2 Alàs 800 2 Lunella 1080 2 fraz. Trichera S4 Sorgente ALAS Guicciardera, Vernai, Fucine Versino S5 Sorgente LUNELLA Acquedotto Lunella Richiaglio Scheda n° 15 TAVOLA RIASSUNTIVA DEI RISCHI SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI VIU’ TIPOLOGIA PROGRESSIVO RISCHIO CRITICITA’ 1° LIV CRITICITA’ 2° LIV CRITICITA’ 3° LIV X NATURALE R1 ESONDAZIONI NATURALE R2 FRANE NATURALE R3 VALANGHE NATURALE R4 PIOGGIA, NEVE, GRANDINE, GELATE NATURALE R5 SICCITA’ X NATURALE R6 VENTO X NATURALE R7 SISMICO TECNOLOGICO R8 VIABILITA’ X TECNOLOGICO R9 RETI TECNOLOGICHE X TECNOLOGICO R 10 COLLASSO DIGHE O BACINI X TECNOLOGICO R 11 INCENDIO URBANO X TECNOLOGICO R 12 INQUINAMENTO FONTI IDRICHE, X X X X X REFLUI, SVERSAMENTO ANTROPICO R 13 INCENDI BOSCHIVI X SANITARIO R 13 EPIZOOZIE X SANITARIO R 14 TOSSINFEZIONI, MALATTIE X INFETTIVE SOCIALE R 15 DISPERSI X SOCIALE R 15 MANIFESTAZIONI DI MASSA X Scheda n° 16 RETI DI TRASPORTO PUBBLICO – ENTI GESTORI Denominazione AUTOTRASPORTO Tipologia rete/servizio Referente GTT GRUPPO TORINESE TRASPORTI TORINO Sede Comune TORINO Provincia Indirizzo Corso Turati 19/6 Telefono 011/57641 CAP 10128 Stazione più vicina Comune Indirizzo VIU’ Provincia TORINO Piazza XXIV Maggio (Ufficio Postale) Piazza V. Veneto (Palazzo Municipale) Scheda n° 17 TRASPORTO PRIVATO Denominazione AUTOTRASPORTO Tipologia rete/servizio Referente DURANDO ALBERTO -AUTONOLEGGIO VIU’ Sede Comune TORINO Provincia Indirizzo Via Roma 11 Telefono 0123/69.61.20 CAP 10070 Scheda n° 18 RETI e SERVIZI PUBBLICI – ENTI GESTORI Denominazione GAS-GPL Tipologia rete/servizio Referente AUTOGAS NORD VOLPIANO Sede Comune Indirizzo Via Amalfi 6 Telefono 011/98.84.952 Referente TORINO Provincia VERONESE PAOLO CAP Telefono 10088 3482552569 Scheda n° 19 RETI e SERVIZI PUBBLICI – ENTI GESTORI Denominazione ACQUEDOTTO E FOGNATURE Tipologia rete/servizio Referente SMAT – SOCIETA’ METROPOLITANA ACQUE TORINO Sede Comune TORINO Corso XI Febbraio 14 CAP Indirizzo Telefono Referente Impianti, sorgenti e depurazione Referente distribuzione rete acquedotto e rete fognaria 011/4645111 SIG. MASSA SIG. CONTE Provincia CAP TORINO 10152 Scheda n° 19 RETI e SERVIZI PUBBLICI – ENTI GESTORI Denominazione Tipologia rete/servizio Acquedotti Toglie, Maddalene, Salvagnengo, Polpresa, Tornetti, Cramoletti, Balma Brendo, Bertesseno, Ambrosinera, Col San Giovanni, Molar-Tuberghengo, Niquidetto Referente CONSORZI PRIVATI Sede Comune Indirizzo Provincia CAP CAP Telefono Referente Telefono Scheda n° 20 RETI e SERVIZI PUBBLICI – ENTI GESTORI Denominazione ILLUMINAZIONE PUBBLICA Tipologia rete/servizio Referente Sede ENEL SOLE Comune Provincia Indirizzo CAP Telefono Referente 800.90.10.50 Sig. VERCELLINATTO Telefono 0125/294390 Scheda n° 20 RETI e SERVIZI PUBBLICI – ENTI GESTORI Denominazione ENERGIA ELETTRICA Tipologia rete/servizio Referente ENEL CIRIE’ Sede Comune Provincia Indirizzo CAP Telefono Referente 803.500 IMBERTI MARCO Telefono 3299547863 Scheda n° 21 RISORSE UMANE PERSONALE CON FUNZIONI DI PROTEZIONE CIVILE Localizzazione Comune VIU’ N° COGNOME E NOME Provincia TORINO QUALIFICA TEL. UFFICIO TEL. DOMICILIO/ CELLULARE 011.432.27.98 011.69.61.01 0123/69.65.32 348.371.71.75 0123/69.61.59 333.94.09.17 340.8432619 011.69.61.01 334.1911837 01 GABRIELE CARLO SINDACO 02 MAJRANO DANIELA VICESINDACO 03 GIULIETTI SUSANNA 04 ALLAMANO BRUNO RESPONSABILE SERVIZIO TECNICO POLIZIA MUNICIPALE Scheda n°22 ASSOCIAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE Localizzazione Provincia VIU’ Comune DENOMINAZIONE SEDE CROCE ROSSA Viale Rimembranza ITALIANA – 3/bis – VIU’ Provincia TORINO NOMINATIVO DEL NUMERI TELEFONICI SETTORE DI RESPONSABILE DI RIFERIMENTO INTERVENTO Rocchietti Anna Maria 0123/69.63.54 Consegna viveri e medicinali, primo soccorso, trasporto feriti e ammalati SOTTOSEZ.VIU’ A.I.B. Associazione Murglia Oreste 349.41.63.369 Incendi boschivi, taglio alberi, interventi pulizia sentieri, Antincendi Boschivi monitoraggio territori, alvei, spalatura manuale della neve VIGILI DEL FUOCO Piazza Cibrario 2 – VIU’ Favaretto Paolo 0123/69.63.00 Incendi, esplosioni, taglio alberi, soccorso alle persone VOLONTARI – Distaccamento di Viù SOCCORSO ALPINO Via Arnàs 30 USSEGLIO Perino Antonio 0123/83762 349.7812.845 Ricerca persone scomparse Scheda n° 23 PRESIDI MEDICO-SANITARI Localizzazione Provincia VIU’ Comune Provincia TORINO DENOMINAZIONE SEDE - INDIRIZZO TELEFONO GUARDIA MEDICA Piazza del Volontario 1 – VIU’ 0123/69.62.85 CROCE ROSSA ITALIANA Viale Rimembranza 3 bis - VIU’ 0123/69.63.54 FARMACIA Via Roma 3 – VIU’ 0123/69.61.07 ASL TO 4 – OSPEDALE DI LANZO LANZO TORINESE 0123/300.111 TORINESE Scheda n° 24 MEDICI OPERANTI SUL TERRITORIO Localizzazione Provincia VIU’ Comune Provincia NOMINATIVO SEDE - INDIRIZZO TELEFONO Dott. Paolo Maccario Piazza XXIV Maggio – VIU’ 339.177.54.15 Dott. Salvatore Pelle Dott. Marra Piazza XXIV Maggio – VIU’ Piazza V. Veneto 4 – VIU’ 347.16.39.135 338.25.13.480 TORINO PRESENZA IN STUDIO Lun, mart, merc 14.30/15.30 Giov. 10.30/11.30 Ven.. 17.30/18.30 Lun. 11.00/12.00 Mart. 17.45/18.45 Merc. 16.45/17.45 Giov. 10.45/11.45 Ven. 9.00/10.00 Lun, 9.30/11.00 Merc Ven. Dott. Ridolfi - pediatra Piazza del Volontario 1 – VIU’ 011.950962 Mart. 11.00/12.00 12.30 – 13.30 Scheda n° 25 STRUTTURE OPERATIVE LOCALI Localizzazione Provincia VIU’ Comune Provincia DENOMINAZIONE SEDE - INDIRIZZO STAZIONE CARABINIERI VIU’ Piazza V. Veneto 1 – VIU’ TORINO TELEFONO - FAX 0123/69.70.06 - fax 0123/69.65.54 CORPO FORESTALE DELLO STATO Viale Pavaglione 16 – VIU’ 0123/69.64.31 Scheda n° 26 EDIFICI COMUNALI UTILI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVILE - Scheda riassuntiva Localizzazione Provincia VIU’ Comune Provincia TORINO DENOMINAZIONE SEDE - INDIRIZZO FUNZIONE Edificio scolastico Piazza del Volontario 1 - VIU’ Sede scuola elementare e media Edificio municipale Piazza V. Veneto 2 – VIU’ Sede amministrativa e operativa del Comune Centro Polifunzionale Piazza Cibrario – VIU’ Centro aggregativo della popolazione destinato ad attività di interesse sociale e ludico Centro per l’arrampicata sportiva Fraz. Mondrezza – VIU’ Impianto sportivo Centro Permanente di Cultura dei Valori Fraz. Bertesseno – VIU’ Centro culturale Civili Scheda n° 26 A EDIFICI COMUNALI UTILI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVILE - Edificio Scolastico Localizzazione VIU’ Comune PIAZZA DEL VOLONTARIO 1 Indirizzo Referente Nominativo GIULIETTI SUSANNA Funzione/Ruolo RESPONSABILE UFFICIO TECNICO COMUNALE Caratteristiche Superficie coperta (mq) 418,00 mq Servizi Telefono 400,00 mq si Riscaldamento no 818,00 mq Superficie all’aperto Fabbricati/aree accessorie Disponibilità Superficie totale si no Spogliatoi x x Sala polivalente x Linea telefonica x Cortile x Linea elettrica x Parcheggio x Acquedotto x Fognature x Bar/ristoro x Cucina x Illuminazione notturna Numero servizi igienici 04 0123/69.61.01 x Scheda n° 26 B EDIFICI COMUNALI UTILI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVILE - Centro Polifunzionale Localizzazione VIU’ Comune PIAZZA CIBRARIO Indirizzo Referente Nominativo GIULIETTI SUSANNA Funzione/Ruolo RESPONSABILE UFFICIO TECNICO COMUNALE Telefono 0123/69.61.01 Caratteristiche 304 mq 304 mq Superficie coperta Superficie all’aperto Superficie totale Servizi Fabbricati/aree accessorie si Spogliatoi no x Sala polivalente x Cortile x Disponibilità si Riscaldamento x Linea telefonica x Acquedotto x x x Fognature Bar/ristoro x Cucina Illuminazione pubblica Numero servizi igienici 04 x Linea elettrica parcheggio no x x Scheda n°26 C EDIFICI COMUNALI UTILI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVILE - Centro per l’arrampicata sportiva Localizzazione VIU’ Comune FRAZ. MONDREZZA Indirizzo Referente Nominativo GIULIETTI SUSANNA Funzione/Ruolo RESPONSABILE UFFICIO TECNICO COMUNALE Caratteristiche Superficie coperta 450 mq 900 mq Superficie all’aperto Servizi Disponibilità si Riscaldamento x Linea telefonica 1350 mq Superficie totale Fabbricati/aree accessorie si Spogliatoi x Sala polivalente X Cortile x parcheggio x Bar/ristoro x Cucina x Illuminazione notturna x no x Linea elettrica x Acquedotto x Fognature x Numero servizi igienici 0123/69.61.01 Telefono 07 no Scheda n° 26D EDIFICI COMUNALI UTILI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVILE - Centro permanente di Cultura dei Valori Civili Localizzazione VIU’ Comune FRAZ. BERTESSENO Indirizzo Referente Nominativo Funzione/Ruolo GIULIETTI SUSANNA Caratteristiche Superficie coperta 90 mq 60 mq Superficie all’aperto Servizi 150 mq Superficie totale Fabbricati/aree accessorie Disponibilità si Riscaldamento x Linea telefonica no x Spogliatoi no x Sala polivalente X Cortile x x x Bar/ristoro x x Cucina x Illuminazione notturna x x Acquedotto Fognature 04 si parcheggio Linea elettrica Numero servizi igienici 0123/69.61.01 Telefono RESPONSABILE UFFICIO TECNICO COMUNALE Scheda n° 27 STRUTTURE ALLOGGIATIVE DI PROPRIETA’ PRIVATA Localizzazione Provincia VIU’ Comune Provincia TORINO DENOMINAZIONE SEDE - INDIRIZZO FUNZIONE SCUOLA MATERNA “V. VIRANDO” Viale Rimembranza 3 – VIU’ Scuola dell’infanzia ORATORIO PARROCCHIALE Via Tuberghengo - VIU’ Centro aggregativo dei ragazzi ASSOCIAZIONE CASA NOSTRA Piazza XXIV Maggio 10/b –VIU’ Centro di assistenza disagio infantile CASA PER FERIE “M.E.DOMINICI” Viale V.E .Pavaglione –VIU’ Casa per ferie estiva e invernale destinata prevalentemente a perone anziane VILLA SCHIARI Piazza XXIV Maggio 2 – VIU’ Centro di ritiro spirituale estivo ed invernale VILLA ROSSI Fraz. Asciutti –VIU’ Centro parrocchiale di vacanza estiva LA PESSA Fraz. Asciutti –VIU’ Centro parrocchiale di vacanza estiva VILLA COVINO Fraz. Col San Giovanni –VIU’ Centro parrocchiale di vacanza estiva PICCOLA CASA DELLA DIVINA Via Polpresa - VIU’ Centro parrocchiale di vacanza estiva PROVVIDENZA (Ex Cottolengo) Scheda n°28 STRUTTURE PARASANITARIE Localizzazione Provincia VIU’ Comune Provincia TORINO DENOMINAZIONE SEDE - INDIRIZZO TELEFONO PICCOLA CASA DELLA DIVINA Via Polpresa 0123/69.61.40 PROVVIDENZA Scheda n° 29 AREE DI RICOVERO AI FINI DI PROTEZIONE CIVILE Localizzazione Comune CODICE LOCALIZZAZIONE AREA PROPRIETA’ A1 CENTRO ARRAMPICATA FRAZ. MONDREZZA CAMPEGGIO TRE FREI FRAZ. VERSINO PIAZZALE PARCHEGGIO VIU’ CAPOLUOGO PARCHEGGIO LOCALITA’ COMBA PIAZZALE PARCHEGGIO LOC. COLLE DEL LYS PIAZZALE PARCHEGGIO LOC. TORNETTI AREA GIOCHI FRAZ. BERTESSENO A2 A3 A4 A5 A6 A7 TORINO Provincia VIU’ pubblica SERVIZIO IDRICO/FOGNATURA X FORNITURA ELETTRICA X privata pubblica X X X X pubblica pubblica X (no fognatura) X pubblica X pubblica Scheda n° 30 MEZZI A DISPOSIZIONE DEL COMUNE AI FINI DI PROTEZIONE CIVILE Localizzazione Comune Provincia VIU’ CODICE TIPO DI MEZZO M1 FIAT PANDA 4 X 4 M2 SCUOLABUS MERCEDES BENZ SPRINTER - 27 POSTI M3 SCUOLABUS MERCEDES BENZ SPRINTER - 20 POSTI DOTATO DI PEDANA PER PORTATORI DI HC M4 APE PIAGGIO POKER M5 AUTOCARRO FRESIA F120 C M6 TRATTRICE AGRICOLA LAMBORGHINI 754 DT M7 VOMERO PELAZZA PER TRATTRICE AGRICOLA M8 TRANCIA FERRI MOD. TS 60 M9 TRATTRICE AGRICOLA NEW HOLLAND TL 90 A M10 VOMEROGARNERO VU 260 PER TRATTRICE AGRICOLA M11 SPANDISALE GARNERO SA 3 2000 PER TRATTRICE AGR. M12 RIMORCHIO PER TRATTRICE AGRICOLA CON TORRE FARO GB GOFFI MATR. 6492 M13 TERNA FIAT ITACHI FB200/2 M14 VOMEROGARNERO VU 280 PER TERNA M15 FRESA FUJI CORPORATION TIPO SH 913 MRA Provincia TARGA/TELAIO AK865GY CD175WX BS519BR AH58370 TO08467V TO59685 AZ6032 ZDEURTC750C000230 ACW993 TORINO LUOGO DI RICOVERO Garage com. Piazza del Volontario Garage com. Piazza del Volontario Garage com. Piazza del Volontario Garage com. Piazza del Volontario Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Piazza del Volontario Garage com. Piazza del Volontario Garage com. Centro Polifunzionale Scheda n° 31 RISORSE A DISPOSIZIONE DEL COMUNE AI FINI DI PROTEZIONE CIVILE Localizzazione Comune CODICE R1 R2 R3 R4 R5 R6 R7 R8 R9 R10 R11 R12 R13 R14 Provincia VIU’ Provincia TIPO RISORSA GRUPPO ELETTROGENO PRAMAC POWER SISTEMS MOD. ES 5000 MOTOSEGA STIHL MS 440 MOTOSEGA STIHL MS 200 T MOTOSEGA JONSERE D 2050 MOTOSEGA BLITZ B52A SRAMATORE STIHL MT 75 TAGLIASIEPI STIHL HS 45 DECESPUGLIATORE STIHL FS 250 P DECESPUGLIATORE KAWASAKI KBL 48A DECESPUGLIATORE EFCO 8530 SALDATRICE DECA DOMUS 145 FLESSIBILE RYOBI INDUSTRIAL G 2360 CL IDROPULITRICE PORTOTECNICA MITHO PLUS 1802 M MARTELLO PERFORATORE ATLAS COPCO PHE 26 R TORINO LUOGO DI RICOVERO Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Centro Polifunzionale Garage com. Piazza del Volontario Garage com. Centro Polifunzionale Scheda n° 32 RIVENDITORI BOMBOLE BUTANGAS Localizzazione Comune VIU’ Provincia Denominazione Indirizzo Telefono CAMPING TRE Fr. Versino 0123.69.61.14 FREI TORINO Scheda n° 33 DISTRIBUTORI DI CARBURANTE Localizzazione VIU’ Comune Denominazione Indirizzo TORINO Provincia Telefono N. pompe N. serbatoi Capacità tot. serbatoi A.P.I. di Bruno Str. Provinciale Edoardina Germagnano Km 47 0123/39.60.17 5 4 Litri 10.000 Scheda n° 34 MEZZI DI INTERVENTO Ente proprietario D&G di Durando Geom. Claudio e Durando Geom. Giuseppe Nome MOVIMENTO TERRA STRUTTURE STRADALI Settore Tipologia mezzi AUTOCARRI, PALE MECCANICHE,ESCAVATORI ECC. Movimento terra (Autocarri, escavatori, pale etc) Trasporto persone (Autobus, autoveicoli, autolettighe) Autocarri Trasporto materiali (Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne) Ubicazione mezzi Comune Telefono VIU’. 0123.69.63.04 Indirizzo Fraz. Versino Scheda n° 34 MEZZI DI INTERVENTO Ente proprietario S. & C . SCAVI E COSTRUZIONI DI AMBROSINO P. & C. Nome MOVIMENTO TERRA STRUTTURE STRADALI Settore Tipologia mezzi AUTOCARRI, PALE MECCANICHE,ESCAVATORI ECC. Movimento terra (Autocarri, escavatori, pale etc) Trasporto persone (Autobus, autoveicoli, autolettighe) Autocarri Trasporto materiali (Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne) Ubicazione mezzi Comune Telefono VIU’. Indirizzo Fraz. Versino 0123.69.63.60 143 Scheda n° 34 MEZZI DI INTERVENTO Ente proprietario GUGLIELMINO ING.GIOVANNI Nome IMPRESA EDILE Settore Tipologia mezzi AUTOCARRI Movimento terra (Autocarri, escavatori, pale etc) Trasporto persone (Autobus, autoveicoli, autolettighe) Autocarri Trasporto materiali (Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne) Ubicazione mezzi Comune Telefono VIU’. Indirizzo Viale Rimembranza 1 0123.69.65.51 144 Scheda n° 34 MEZZI DI INTERVENTO Ente proprietario AIROC s.n.c. Nome IMPRESA EDILE Settore Tipologia mezzi AUTOCARRI Movimento terra (Autocarri, escavatori, pale etc) Trasporto persone (Autobus, autoveicoli, autolettighe) Autocarri Trasporto materiali (Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne) Ubicazione mezzi Comune Telefono VIU’. Indirizzo Fraz. Aires 20 0123.69.77.27 145 Scheda n° 34 MEZZI DI INTERVENTO Ente proprietario GIACOBINO MIRKO Nome ARTIGIANO EDILE Settore Tipologia mezzi AUTOCARRI E PICCOLI ESCAVATORI Movimento terra (Autocarri, escavatori, pale etc) Trasporto persone (Autobus, autoveicoli, autolettighe) Autocarri Trasporto materiali (Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne) Ubicazione mezzi Comune Telefono VIU’. Indirizzo Fraz. Molar Tissier 19/b 0123.69.62.43 146 Scheda n° 34 MEZZI DI INTERVENTO Ente proprietario F.B.F S.N.C. Nome IMPRESA EDILE Settore Tipologia mezzi AUTOCARRI E PICCOLI ESCAVATORI Movimento terra (Autocarri, escavatori, pale etc) Trasporto persone (Autobus, autoveicoli, autolettighe) Autocarri Trasporto materiali (Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne) Ubicazione mezzi Comune Telefono VIU’. Indirizzo Via Polpresa 18 0123.69.64.83 147 Scheda n° 34 MEZZI DI INTERVENTO Ente proprietario EDIL 2000 di GROSA GIOVANNI Nome ARTIGIANO EDILE Settore Tipologia mezzi AUTOCARRO E PICCOLO ESCAVATORE Movimento terra (Autocarri, escavatori, pale etc) Trasporto persone (Autobus, autoveicoli, autolettighe) Autocarri Trasporto materiali (Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne) Ubicazione mezzi Comune Telefono VIU’. Indirizzo Via Tuberghengo 5 0123.69.65.85 148 Scheda n° 34 MEZZI DI INTERVENTO Ente proprietario S.G.B. SERVZI GENERALI BRUNERO s.n.c. Nome IMPRESA EDILE Settore Tipologia mezzi AUTOCARRI E PICCOLI ESCAVATORI Movimento terra (Autocarri, escavatori, pale etc) Trasporto persone (Autobus, autoveicoli, autolettighe) Autocarri Trasporto materiali (Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne) Ubicazione mezzi Comune Telefono VIU’. Indirizzo Fraz. Mondrezza 11 0123.69.61.24 149 Scheda n° 34 MEZZI DI INTERVENTO Ente proprietario FALCHERO GIUSEPPE Nome ARTIGIANO EDILE Settore Tipologia mezzi AUTOCARRO Movimento terra (Autocarri, escavatori, pale etc) Trasporto persone (Autobus, autoveicoli, autolettighe) Autocarri Trasporto materiali (Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne) Ubicazione mezzi Comune Telefono VIU’. Indirizzo Fraz. Tuberghengo 0123.69.77.60 150 Scheda n° 34 MEZZI DI INTERVENTO Ente proprietario FALCHERO SERGIO Nome ARTIGIANO EDILE Settore Tipologia mezzi AUTOCARRO E PICCOLO ESCAVATORE Movimento terra (Autocarri, escavatori, pale etc) Trasporto persone (Autobus, autoveicoli, autolettighe) Autocarri Trasporto materiali (Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne) Ubicazione mezzi Comune Telefono VIU’. Indirizzo Fraz. Tuberghengo 0123.69.62.05 151 Scheda n° 34 MEZZI DI INTERVENTO Ente proprietario BRUNO REMO Nome ARTIGIANO EDILE Settore Tipologia mezzi AUTOCARRO Movimento terra (Autocarri, escavatori, pale etc) Trasporto persone (Autobus, autoveicoli, autolettighe) Autocarri Trasporto materiali (Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne) Ubicazione mezzi Comune VIU’. Indirizzo Fraz. Trichera Telefono 152 Scheda n° 34 MEZZI DI INTERVENTO Ente proprietario SARDA LIVIO Nome ARTIGIANO EDILE Settore Tipologia mezzi AUTOCARRI Movimento terra (Autocarri, escavatori, pale etc) Trasporto persone (Autobus, autoveicoli, autolettighe) Autocarri Trasporto materiali (Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne) Ubicazione mezzi Comune VIU’. Indirizzo Fraz. Molar Michele Telefono 153 Scheda n° 34 MEZZI DI INTERVENTO Ente proprietario VERSINO MARIO Nome ARTIGIANO EDILE Settore Tipologia mezzi AUTOCARRO Movimento terra (Autocarri, escavatori, pale etc) Trasporto persone (Autobus, autoveicoli, autolettighe) Autocarri Trasporto materiali (Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne) Ubicazione mezzi Comune Telefono VIU’. Indirizzo Via Roma 13 0123.69.63.50 154 Scheda n° 34 MEZZI DI INTERVENTO Ente proprietario VOTTERO ENRICO Nome ARTIGIANO EDILE Settore Tipologia mezzi AUTOCARRO Movimento terra (Autocarri, escavatori, pale etc) Trasporto persone (Autobus, autoveicoli, autolettighe) Autocarri Trasporto materiali (Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne) Ubicazione mezzi Comune Telefono VIU’. Indirizzo Fr. Fubina 18 0123.69.78.68 155 Scheda n° 34 MEZZI DI INTERVENTO Ente proprietario BORLA MARCO Nome IMPRESA EDILE Settore Tipologia mezzi AUTOCARRI E PICCOLI ESCAVATORI Movimento terra (Autocarri, escavatori, pale etc) Trasporto persone (Autobus, autoveicoli, autolettighe) Autocarri Trasporto materiali (Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne) Ubicazione mezzi Comune Telefono USSEGLIO Indirizzo Via San Vito 10 0123.83.739 156 Scheda n° 34 MEZZI DI INTERVENTO Ente proprietario S.I.S. s.n.c. Nome IMPRESA EDILE Settore Tipologia mezzi AUTOCARRI, ESCAVATORI Movimento terra (Autocarri, escavatori, pale etc) Trasporto persone (Autobus, autoveicoli, autolettighe) Autocarri Trasporto materiali (Autocarri, autocarri trasporto bestiame, autocisterne) Ubicazione mezzi Comune Telefono USSEGLIO Indirizzo Via V. Veneto 71 0123.83.713 157 Scheda n° 35 RIVENDITORI DI MATERIALI UTILI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVILE Ente proprietario EDILAGRI s.a.s. di MIGLIORERO ADOLFO Nome EDILIZIA Settore Tipologia materiali Pale, picconi, scale, puntelli, materiali da costruzione in genere, raccordi idraulici, tubi, ponteggi Materiali tecnici Ubicazione materiali Comune Telefono VIU’ Indirizzo Viale V. E. Pavaglione 11 b 0123.69.65.98 158 Scheda n° 35 RIVENDITORI DI MATERIALI UTILI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVILE Ente proprietario PERIOLATTO MASSIMO Nome LEGNAMI Settore Tipologia materiali Legname da ardere e da costruzione Materiali tecnici Ubicazione materiali Comune Telefono VIU’ Indirizzo Viale V. E. Pavaglione 14 0123.69.61.53 159 Scheda n° 35 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione DI TUTTO UN PO’ di Bruno Edoardina Tipologia Ferramenta Tipologia prodotti Utensileria, casalinghi Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Piazza XXIV Maggio 0123.69.61.44 160 Scheda n° 35 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione ARCHANSIOL DI BRU & GIU Tipologia Ferramenta, colorificio Tipologia prodotti Utensili, vernici, serrature, vetri Localizzazione Comune VIU’ Via Roma 21 bis Indirizzo Telefono 0123.69.62.71 161 Scheda n° 35 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione CERRATO SVANETTI ELISABETTA Tipologia Elettrodomestici Tipologia prodotti Utensili, pile, elettrodomestici, casalinghi Localizzazione Comune VIU’ Via Roma 16 Indirizzo Telefono 0123.69.61.10 162 Scheda n° 36 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione MINIMARKET DI CORGIAT LOIA EMMA Tipologia Piccolo supermercato Tipologia prodotti Alimentari, detersivi, frutta e verdura, rivendita pane Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Piazza XXIV Maggio 9 0123.69.66.22 163 Scheda n° 36 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione PEROTTI TIZIANA Tipologia Panetteria Tipologia prodotti Pane Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Viale Pavaglione 3 0123.69.61.31 164 Scheda n° 36 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione PEROTTI TIZIANA Tipologia Fioraio Tipologia prodotti Fiori freschi e secchi mangimi per animali Localizzazione Comune VIU’ Viale Franchetti Indirizzo Telefono 0123.69.61.31 165 Scheda n° 36 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione CHIANTOR ORNELLA Tipologia Tabaccheria Tipologia prodotti Sali, tabacchi, giornali, tessere telefoniche, cancelleria Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Piazza XXIV Maggio 13 0123.69.63.58 166 Scheda n° 36 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione DEAGOSTINI ENRICO Tipologia Calzature Tipologia prodotti Scarponi, stivali, zaini, calzature Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Via Roma Telefono 167 Scheda n° 36 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione AIRES PIETRO Tipologia Panetteria Tipologia prodotti pane Localizzazione Comune VIU’ Via Roma 25 Indirizzo Telefono 0123.69.61.81 168 Scheda n° 36 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione DURANDO EMILIANA Tipologia Calzature, attrezzature da montagna Tipologia prodotti Scarponi, stivali, zaini, abbigliamento da montagna, imbragature, corde Localizzazione Comune VIU’ Via Roma 25 Indirizzo Telefono 0123.69.63.83 169 Scheda n° 36 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione SAPORI DI MONTAGNA di Solero Ban C. Alberto Tipologia ALIMENTARI Tipologia prodotti Salumi, formaggi Localizzazione Comune VIU’ Piazza Schiari Indirizzo Telefono 0123.69.61.66 170 Scheda n° 36 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione GUTTADORO MARIA ROSA Tipologia ALIMENTARI Tipologia prodotti Alimentari, detersivi, ortofrutta Localizzazione Comune VIU’ Via Roma 1 Indirizzo Telefono 0123.69.77.04 171 Scheda n° 36 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione E ancora di piu’ di Paire Nadia Tipologia ALIMENTARI, RIVENDITA PANE Tipologia prodotti Alimentari, pane Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Piazza V. Veneto 4 333.911.31.62 172 Scheda n° 36 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione ALIMENTARI MACELLERIA DI SIEVE FEDERICA MACELLERIA Tipologia Tipologia prodotti Carne, salumi, formaggi, alimentari vari Localizzazione Comune VIU’ Via Torino 9 Indirizzo Telefono 0123.69.61.09 173 Scheda n° 36 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione TABACCHERIA – EDICOLA di PAOLA E MARCO Tipologia TABACCHERIA Tipologia prodotti Sali, tabacchi, giornali, tessere telefoniche, cancelleria Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Piazza V. Veneto 9 0123.69.61.80 174 Scheda n° 37 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione BAR ROCCIAMELONE Tipologia Pubblico esercizio Tipologia prodotti bar Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Piazza XXIV Maggio 6 0123.69.61.70 175 Scheda n° 37 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione CAFFETTERIA IL CANTUN Tipologia Pubblico esercizio Tipologia prodotti bar Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Piazza XXIV Maggio 9 393.777.87.77 176 Scheda n° 37 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione BAR CUCCAGNA Tipologia Pubblico esercizio Tipologia prodotti bar Localizzazione Comune VIU’ Via Roma 20 Indirizzo Telefono 0123.69.63.55 177 Scheda n° 37 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione BAR GARDEN Tipologia Pubblico esercizio Tipologia prodotti bar Localizzazione Comune VIU’ Via Roma 5 Indirizzo Telefono 347.66.584.64 178 Scheda n° 37 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione CREMERIA BELLE EPOQUE Tipologia Pubblico esercizio Tipologia prodotti Bar, gelateria Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Piazza V.Veneto 4 333.57.66.276 179 Scheda n° 37 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione BIRRERIA SAN MARTINO Tipologia Pubblico esercizio Tipologia prodotti Bar, pizzeria Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Via San Martino 5 0123.69.63.29 180 Scheda n° 37 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione OSTERIA DELLO STAMBECCO Tipologia Pubblico esercizio Tipologia prodotti Ristorante Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Viale Rimembranza 3/bis 0123.69.63.56 181 Scheda n° 37 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione RISTORANTE MODERNO Tipologia Pubblico esercizio Tipologia prodotti Bar, ristorante Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Piazza V. Veneto 4 0123.69.61.72 182 Scheda n° 37 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione PIZZERIA LA CA’ BASSA Tipologia Pubblico esercizio Tipologia prodotti Ristorante Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Piazza V. Veneto 1 347.24.177.04 183 Scheda n° 37 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione RISTORANTE FUBINA Tipologia Pubblico esercizio Tipologia prodotti Bar, ristorante Localizzazione Comune VIU’ Fraz. Fubina Indirizzo Telefono 0123.69.74.77 184 Scheda n° 37 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione AGRITURISMO LA COMBA Tipologia AGRITURISMO Tipologia prodotti Ristorante Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Fraz. Col San Giovanni 75 0123.69.77.37 185 Scheda n° 37 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione RISTORANTE LA BAITA Tipologia Pubblico esercizio Tipologia prodotti Bar, ristorante Localizzazione Comune VIU’ Loc. Colletto Indirizzo Telefono 0123.69.61.35 186 Scheda n° 37 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione AGRITURISMO IL RUNCH di MAJRANO LUCA Tipologia AGRITURISMO Tipologia prodotti Ristorante Localizzazione Comune VIU’ Fraz. Tornetti Indirizzo Telefono 333.37.62.418 187 Scheda n° 38 ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE Denominazione Denominazione AGRITURISMO LA COMBA Tipologia AGRITURISMO Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Fraz.Col San Giovanni 75 0123.69.77.37 188 Scheda n° 38 ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE Denominazione Denominazione OSTERIA DELLO STAMBECCO Tipologia AFFITTACAMERE Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Viale Rimembranza 3 bis 0123.69.63.56 189 Scheda n° 38 ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE Denominazione Denominazione BAR RISTORANTE MODERNO Tipologia AFFITTACAMERE Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Piazza V. Veneto 4 0123.69.61.72 190 Scheda n° 38 ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE Denominazione Denominazione BAR RISTORANTE LA BAITA Tipologia AFFITTACAMERE Localizzazione Comune VIU’ Loc. Colletto Indirizzo Telefono 0123.69.61.35 191 Scheda n° 38 ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE Denominazione Denominazione ALBERGO I RODODENDRI Tipologia ALBERGO Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Fraz. Bertesseno 348.31.32.585 192 Scheda n° 38 ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE Denominazione Denominazione CASA VACANZE BERTESSENO Tipologia ALLOGGI VACANZE Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Fraz. Bertesseno 340.360.20.13 193 Scheda n° 38 ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE Denominazione Denominazione COTTAGE GRAZIELLA Tipologia ALLOGGI VACANZE –BED & BREAKFAST Localizzazione Comune VIU’ Vallate Battioli 51 Indirizzo Telefono 348.697.46.20 194 Scheda n° 38 ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE Denominazione Denominazione LINOUSA ALLOGGI VACANZE Tipologia ALLOGGI VACANZE Localizzazione Comune VIU’ Via Barera Indirizzo Telefono 328.867.45.13 195 Scheda n° 38 ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE Denominazione Denominazione CAMPING TRE FREJ Tipologia CAMPEGGIO Localizzazione Comune VIU’ Fraz. Versino Indirizzo Telefono 0123.69.61.14 196 Scheda n° 38 ALBERGHI/ AFFITTACAMERE /AGRITURISMI / CAMPEGGI, ALLOGGI VACANZE/BED & BREAKFAST/CASE PER FERIE Denominazione Denominazione CASA PER FERIE “M.E. DOMINICI” Tipologia CASA PER FERIE Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Viale Pavaglione 5 0123.69.61.05 197 Scheda n° 39 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione F.LLI ROCCHIETTI S.N.C. Tipologia FALEGNAMERIA Tipologia prodotti Produzione serramenti Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Fraz. Tuberghengo 29/b 333.69.72.799 198 Scheda n° 39 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione FALCHERO DARIO Tipologia FALEGNAMERIA Tipologia prodotti Produzione serramenti Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Fraz. Tuberghengo 1/bis 0123.69.77.48 199 Scheda n° 39 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione VIBERTI FABRIZIO Tipologia FALEGNAMERIA Tipologia prodotti Produzione serramenti Localizzazione Comune VIU’ Fraz. Toglie 279 Indirizzo Telefono 0123.69.74.61 200 Scheda n° 39 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione GRATACIAMULE DLI MULIN – F.LLI ROCCHIETTI s.n.c. Tipologia FALEGNAMERIA Tipologia prodotti Produzione mobili Localizzazione Comune VIU’ Via Oldrì 61 Indirizzo Telefono 0123.69.61.69 201 Scheda n° 39 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione CO.MER di COSTA MER MICHELE E COSTA MER MASSIMO Tipologia FABBRI Tipologia prodotti CANCELLATE, RECINZIONI, PORTONI Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Fraz. Molar Michele Telefono 202 Scheda n° 39 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione POMA FABRIZIO Tipologia ELETTRICISTA Tipologia prodotti IMPIANTI ELETTRICI CIVILI E INDUSTRIALI Localizzazione Comune VIU’ Fraz. Fucine 24 Indirizzo Telefono 0123.69.62.68 203 Scheda n° 39 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione SALAMON GIORGIO Tipologia ELETTRICISTA Tipologia prodotti IMPIANTI ELETTRICI Localizzazione Comune VIU’ Fraz. Guicciardera Indirizzo Telefono 0123.697935 335.5340551 204 Scheda n° 39 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione SANNAZZARO SERGIO Tipologia IDRAULICO Tipologia prodotti IMPIANTI IDRAULICI Localizzazione Comune VIU’ Via Torino Indirizzo Telefono 333.2649888 205 Scheda n° 39 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione RIGOLETTI CLAUDIO Tipologia IDRAULICO Tipologia prodotti ASSISTENZA CALDAIE A GAS Localizzazione Comune VIU’ Via Roma 1 Indirizzo Telefono 328.867.45.16 206 Scheda n° 39 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione BERTERO ALESSIO Tipologia IDRAULICO Tipologia prodotti IMPIANTISTICA TERMOIDRAULICA Localizzazione Comune VIU’ Fr. Tuberghengo Indirizzo Telefono 349.34.32.410 207 Scheda n° 39 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione AIRES MASSIMILIANO Tipologia DECORATORE Tipologia prodotti TINTEGGIATURE IN GENERE Localizzazione Comune VIU’ Fr. Aires Indirizzo Telefono 349.136.43.66 208 Scheda n° 39 COMMERCIO, ARTIGIANATO PUBBLICI ESERCIZI Denominazione Denominazione DURANDO ALBERTO Tipologia MECCANICO Tipologia prodotti AUTORIPARAZIONI Localizzazione Comune VIU’ Via Roma 11 Indirizzo Telefono 0123.69.61.20 209 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA IL RUNCH Tipo attività Produzione piccoli frutti, ortaggi, patate. Trasformazione e produzione confetture, salse, antipasti Localizzazione Comune VIU’ Fraz. Tornetti Indirizzo Telefono 333.37.62.418 210 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA DARDINO MARINO Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI E TRASFORMAZIONE LATTE Localizzazione Comune VIU’ Fraz. Tornetti 65 Indirizzo Telefono 0123/69.62.73 211 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA SUPPO NADIA Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI E TRASFORMAZIONE LATTE Localizzazione Comune VIU’ Fraz. Tornetti 26 Indirizzo Telefono 0123/69.62.74 212 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA BENEDETTO GIULIANO Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI E TRASFORMAZIONE LATTE Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Fraz. Cramoletti 115 0123/69.62.80 213 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA BERTOLO FELICINA Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI E TRASFORMAZIONE LATTE Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Fraz. Molar di Bertesseno 87 0123/69.77.57 214 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA PERENNO GIULIO Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Fraz. Trichera Telefono 215 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA TEGHILLO GIANCARLO Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI E TRASFORMAZIONE LATTE Localizzazione Comune VIU’ Fraz. Oldrì14 Indirizzo Telefono 0123/69.62.27 216 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA SOFFIETTI ORNELLA Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Fraz. Col San Giovanni 0123/69.77.37 217 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA AMBROSINO LUIGI Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Fraz. Bertesseno 69 333.93.33.919 218 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA GALLO STEFANO Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Fraz. Bertesseno –Tuglie 92 388.87.37.34 219 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA ALBANO ANGIOLINA Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Fraz. Bertesseno 90 0123/69.79.49 220 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA BERTOLO MARIA PIERA Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Fraz. Col San Giovanni 76 0123/69.77.06 221 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA VIRANDO EMANUELA Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Fraz. Col San Giovanni 45 0123/69.77.30 222 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA PERINO CERESOLE GIOVANNI Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Fraz. Niquidetto Telefono 223 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA CHIOVATERO ANGELO Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Fraz. Fucine Telefono 224 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA ALBRI’ GIOVANNI Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI Localizzazione Comune VIU’ Fraz. Richiaglio 7 Indirizzo Telefono 0123/69.61.63 225 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA CHIADO’ INES Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI Localizzazione Comune Indirizzo Telefono VIU’ Fraz. Polpresa 146 0123/69.76.94 226 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA FALCHERO GIOVANNI Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI Localizzazione Comune VIU’ Fraz. Aires 16 Indirizzo Telefono 0123/69.77.95 227 Scheda n° 40 AZIENDE AGRICOLE - ALLEVATORI Denominazione Denominazione AZIENDA AGRICOLA GIORGIS EMMA Tipo attività ALLEVAMENTO DI ANIMALI Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Fraz. Richiaglio Telefono 228 Scheda n° 41 IMPIANTI PRODUTTIVI Denominazione Denominazione CENTRALE ENEL Tipo attività PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Fraz. Fucine Telefono 229 Scheda n° 41 IMPIANTI PRODUTTIVI Denominazione Denominazione CENTRALE ENEL Tipo attività PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA Localizzazione Comune Indirizzo VIU’ Loc. Porte Telefono 230