La crisi energetica e le fonti alternative
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La crisi energetica e le fonti alternative
Elena Pisapia e Annalisa Filiberti Classe 3E La crisi energetica e le fonti alternative PREFAZIONE Uno dei maggiori problemi che caratterizzano il XXI secolo è quello energetico: negli ultimi 50 – 60 anni il progresso tecnologico ha portato ad un aumento dei consumi di circa trenta volte da parte dei paesi industrializzati che consumano annualmente, per quanto riguarda la sola energia elettrica, circa 320 miliardi di chilowattora. Questo consumo è destinato poi ad aumentare se si pensa che a quello dei Paesi industrializzati se ne aggiungerà un ulteriore a causa dei Paesi in via di sviluppo. Nel grafico sottostante sono riportati i dati relativi alla produzione mondiale di energia. produzione mondiale di energia 2% 6% nucleare Idroelettrico 1% altro 10% biomasse 21% Gas naturale 33% petrolio 27% carbone Fino ad oggi le fonti che sono state maggiormente sfruttate sono i cosiddetti combustibili fossili quali gas naturale, carbone, uranio e petrolio il cui consumo negli ultimi anni si è incrementato a ritmi esponenziali. 1 SCHEMA ARGOMENTATIVO DEGLI ARTICOLI Luca Salvioli 9 Settembre 2009 “Energia rinnovabile dal mix di acqua dolce e salata”, Il sole 24 ore Doriano Brogioli, docente e ricercatore dell’università Bicocca di Milano, studiando l’Alzheimer alla base del quale si trovano alcuni fenomeni elettrostatici, ha osservato che la salinità aumenta l’elettrostatica. Sfruttando tale scoperto egli ha realizzato un condensatore con il quale produrre energia a partire da acqua salata miscelata con acqua dolce. Fondamentali in tale scoperta sono gli ioni e il carbone di consistenza spugnosa che funziona da elettrodo. Il sistema risulta vantaggioso per le alte prestazioni, nonostante possa essere utilizzato prevalentemente per uso domestico, a causa dell’impatto ambientale. I costi moderati contribuiscono non meno a renderlo vantaggioso. Marco Gasperetti 22 Ottobre 2009 “L’elicottero rabdomante alla caccia di giacimenti geotermici”, Il corriere della Sera Piccolo di dimensioni un elicottero con avanzati sistemi hi-tech sta sorvolando i monti dell’Amiata, la provincia livornese e pisana alla ricerca di giacimenti geotermici, ovvero giacimenti acquiferi con una temperatura compresa tra i 100 e i 160 gradi centigradi. I radar di questo elicottero sono per ora in grado di stabilire la presenza di giacimenti ad una profondità di 2 miglia, ma si prevede che la sua prestazione possa migliorare fino ad arrivare ad una sensibilità di percezione di 3 miglia. L’energia che sarà possibile ricavare da queste nuove centrali geotermiche delle quali una sarà utilizzabile nel giro di sei mesi verrà sfruttata per l’alimentazione degli ospedali della provincia. Giorgia Scaturro 2 11 Giugno 2008 “Imita le stelle e salverai il pianeta”, La Stampa Oggi il mondo punta per far fronte al problema della crisi energetica sul nucleare, in particolare sulla fusione nucleare e l’obiettivo è quello di imitare il sole: il progetto Hiper vuole ricreare in laboratorio la stessa temperatura e la stessa pressione interna del sole per poter poi usare dei potenti laser in grado di far esplodere delle particelle di idrogeno producendo di conseguenza energia. Altro progetto volto a questo scopo è l’ITER sviluppato in Francia che sfrutta invece i campi magnetici per ricreare le condizioni del sole. L’obiettivo di questi progetti è stato assicurato è solo quello della risoluzione della crisi energetica, non vi sono fini militari. Andrea Rossi 10 Ottobre 2009 “ Il Piemonte taglia il 20 % dei consumi”, La Stampa Nell’ultimo periodo di tempo il Piemonte si è posto come scopo quello di ridurre i consumi energetici del 20 %, abbattere le emissioni di gas serra del 20 %, incrementare del 20 % l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili e il termine che è stato preposto è il 2020. Ampie aspettative del Piemonte sono quelle rivolte verso le biomasse legnose, poiché la superficie boschiva piemontese ricopre 870 mila ettari. E’ ormai assodato che tuttavia sarà necessario più dell’impegno: saranno necessari degli incentivi e delle semplificazioni nelle procedure di autorizzazioni. Vincenzo Balzani 17 Settembre 2008 “Solare batte nucleare: ecco perché”, La Stampa “Vincenzo Balzani sostiene ancora una volta il consumismo che caratterizza al giorno d’oggi l’umanità. Lo sviluppo della società è strettamente correlato ai progressi nel campo delle risorse energetiche che dovranno andare a sostituire i combustibili fossili, la fonte energetica maggiormente sfruttata attualmente. Il mondo si trova davanti ad una scelta da compiere: difendere il proprio stile di vita o modificarlo a vantaggio dell’ambiente? Obiettivo della politica internazionale è di aumentare la consapevolezza riguardo la gravità della crisi energetica, 3 climatica ed ambientale. L’autore fa un esempio: dimostra come in Italia la possibilità di sfruttare il sole è maggiore rispetto ad altri Paesi che, tuttavia, rispetto al nostro si manifestano all’avanguardia. La crisi energetica e le fonti alternative Come le fonti alternative possono risolvere la crisi energetica mantenendo sano l’ambiente. Il petrolio secondo le previsioni non durerà ancora per molto; è questa la ragione che negli ultimi anni ha spinto l’uomo alla ricerca di nuovi fonti dette alternative. Acqua, vento, terra, sole e biomasse costituiscono il futuro dell’uomo e salvezza del pianeta. In Italia la fonte alternativa che ha maggiore possibilità di sviluppo è l’energia solare. Vincenzo Balzani scrive “L’Italia non ha combustibili fossili e neppure uranio. La sua più grande risorsa è il Sole, una fonte di energia che durerà per quattro miliardi di anni, una stazione di servizio sempre aperta che invia su tutti i luoghi della Terra un’immensa quantità di energia, diecimila volte quella che l’umanità intera consuma”. Infatti l’ Italia possiede più Sole dell’Austria, ma ha una superficie di pannelli solari 20 volte meno estesa e allo stesso tempo possiede più Sole anche della Germania che tuttavia ha una potenza fotovoltaica di 30 volte quella del nostro Paese. Tuttavia l’Italia non sfrutta questa grande risorsa a causa degli elevati costi; infatti l’unica regione che ne fa uso è la Sicilia luogo di continua presenza del sole. Energia solare fotovoltaica e termodinamica dovrebbero essere convertite in energia elettrica attraverso l’utilizzo di celle solari in silicio, un materiale molto abbondante in natura, ma costoso nella sua lavorazione e purificazione per la produzione dei pannelli. Dalle stime di alcuni studi si è scoperto che, nonostante gli alti costi, con una superficie di specchi di area pari a quella di un’utilitaria in un anno si può ricavare tanta energia quanta ne produrrebbe una tonnellata di petrolio. L’acqua, elemento indispensabile per la vita, ancora una volta riveste un ruolo fondamentale. Questa risorsa energetica è forse secondo i dati la più importante su scala mondiale tra le fonti alternative poiché ha uno sfruttamento del 6 %. In Cina in particolare è in via di costruzione una centrale da 17 mila megawatt che può soddisfare le esigenze di circa 20 – 30 milioni di persone. Inoltre, consapevole dell’importanza dell’acqua, un professore dell’università di Milano Bicocca Doriano Brogioli idea un progetto per ottenere energia tramite il mescolamento di acqua dolce e salata; la difficoltà consiste, secondo il professore, nello sfruttare l’energia liberata; tuttavia egli vi è 4 riuscito immergendo in una vasca d’acqua solata due elettrodi di carbone spugnoso: quando questi vengono messi sotto tensione, gli ioni positivi presenti nell’acqua migrano verso il polo negativo e viceversa. Se si versa acqua dolce, a causa della dimensione di salinità gli ioni si allontanano dagli elettrodi provocando così un aumento di tensione. Recuperando la carica elettrica immersa negli elettrodi si ottiene una corrente superiore a quella che vi era stata introdotta. E’ tramite la ripetizione del ciclo che avviene la produzione di energia. Tale progetto tuttavia, per l’impatto ambientale, dovrà essere sfruttato per l’uso domestico. Se sole ed acqua sono le fonti maggiormente sfruttate, il vento non delude le nostre aspettative per le sue maggiori possibilità di sfruttamento dovute ai bassi costi: mentre le celle solari costano dai 10 ai 15 centesimi di euro al chilowatt il vento ha costi medi inferiori a 8 centesimi al chilowatt. Il vento, ad una velocità minima di 20 km orari, viene sfruttato nelle centrali eoliche: modulo di base è il generatore eolico, un’apparecchiatura composta da eliche di diametro variabile con un asse di sostegno che aziona il generatore di corrente. Condizione necessaria per il funzionamento di centrali eoliche è la presenza costante di vento: per questa ragione le maggiori centrali eoliche sono situate nelle zone che si affacciano sull’oceano Atlantico e sui mari del nord Europa. Recente scoperta sul suolo italiano è stata quella inerente l’energia geotermica. E’ stato infatti costruito dall’università di Pisa un elicottero cosiddetto rabdomante che, lungo meno di due metri e largo 80 cm e privo di pilota, sorvola attualmente i monti dell’Amiata in Toscana a caccia di giacimenti geotermici. Il velivolo è attrezzato di un sistema hi-tech geofisico in grado di penetrare nel sottosuolo fino ad una profondità di 2000 metri tramite l’impiego di onde elettromagnetiche a bassa frequenza (15-30 kHz). I giacimenti geotermici fino ad ora individuati in Toscana sono circa una decina: si tratta di siti la cui acqua ha una temperatura che varia dai 100 ai 160 gradi centigradi. Secondo le previsioni l’energia ricavata dallo sfruttamento di tali siti verrà utilizzata per il funzionamento delle macchine ospedaliere del pisano dove entro sei mesi sarà attivo il primo impianto geotermico a impatto zero. Problema attualmente molto discusso in Italia è quello delle centrali nucleari a fissione, il cui sfruttamento risulta avere il problema dello smaltimento delle scorie radioattive; nonostante questo problema, in Francia, sia in via di risoluzione, grazie alla costruzione sotto le argille delle terre dello Champagne di alcuni sarcofagi per lo smaltimento dei rifiuti, si sta tentando una nuova strada: è quella delle centrali nucleari a fusione. Queste ultime, al contrario delle centrali a fissione, non sfruttano la divisione dell’atomo, ma la fusione, ovvero si sta cercando di unire i nuclei delle particelle di trizio e deuterio, i due isotopi principali dell’idrogeno; il vero problema consiste nella troppo elevata temperatura necessaria per innescare questo processo: si tratta infatti della temperatura solare, pari a circa 6000 gradi centigradi. Negli ultimi anni due sono state le vie di 5 ricerca in questo campo. La prima sfrutta la tecnologia del laser, la seconda invece si serve dei campi magnetici. Il primo studio, chiamato progetto “Hiper” (“High power laser Energy research”) è nato nel 2008 dalle menti del Rutherford Appleton Laboratory in Inghilterra e mira a trasformare la materia in un combustibile che non rilascia anidride carbonica e le cui scorie radioattive sono minime; secondo gli studi di questo progetto compito del laser è quello di creare delle elevatissime temperature facendo esplodere piccolissime particelle di idrogeno, i pellet; infatti 192 laser dovrebbero concentrare contemporaneamente la loro energia su una stessa camera che viene definita camera bersaglio, al cui centro è collocata una capsula dorata con un pellet di idrogeno congelato che viene dal laser riscaldato fino ad arrivare ad una temperatura di 800 milioni di gradi Fahrenheit, di gran lunga superiore a quella del sole, e poi compresso. Il pellet surriscaldato produce una grande quantità di energia che può essere sfruttata per riscaldare del sale liquido e produrre grandi quantità di vapore in grado di alimentare una turbina collegata al solito alternatore che produce poi energia elettrica. Alla luce di quanto studiato dal progetto queste saranno le basi del funzionamento delle centrali nucleari a fusione la cui apertura è prevista per il 2050 e i cui costi sono di circa 10 miliardi di dollari. Il secondo progetto è invece quello sorto in Francia, a Caradache, dove Unione Europea, Russia, Cina, Giappone, Stati Uniti, India e Corea del Sud sono alla guida della costruzione di un primo reattore che sostituisce al laser il campo magnetico. Il progetto è stato chiamato “ITER” (“International Termonuclear Exsperimental reactor”) e sfrutta per produrre elevate temperature i campi magnetici. Per tale progetto è stata investita una somma pari a 10 miliardi di euro e sarà attivo entro il 2022. Questa via di ricerca tuttavia ha riscontrato un minore successo rispetto all’Hiper. Può essere poi considerata una fonte di energia alternativa quella delle biomasse: legname, residui agricoli e forestali, scarti dell’industria agroalimentare, sostanze che, fermentando, producono biogas sfruttato come carburante fonte di calore per la produzione di energia elettrica. Al giorno d’oggi queste sono le fonti del futuro che dovranno essere sfruttate per far fronte al problema dell’esaurimento del petrolio, ma anche per la salvaguardia del pianeta che è attualmente caratterizzato da varie forme di inquinamento, che stanno distruggendo il nostro mondo. 6 DIZIONARIO Parole chiave: • Energia: gli scienziati con il termine energia intendono la capacità di compiere un lavoro ovvero l’applicazione dell’energia con lo scopo di ottenere un determinato risultato. L’unità di misura dell’energia è il joule (J). Le principali forme di energia sono: • Elettrica • Termica • Raggiante • Nucleare • Cinetica • Chimica • Potenziale Queste possono essere trasformate da una forma all’altra poiché per il principio di conservazione l’energia non si crea né si distrugge, ma si trasforma. Il problema della crisi energetica riguarda la produzione dell’energia elettrica che risulta essere il prodotto delle trasformazioni delle altre forme di energia. Questa crisi energetica deriva dall’esaurimento delle principali fonti sfruttate fino ad oggi dall’uomo e perciò, individuate le fonti alternative nelle quali investire il nostro futuro, è obiettivo di questi tempi cercare nuovi elementi che permettano il funzionamento e lo sfruttamento di tali fonti. • Fonti alternative: sistema per ottenere energia elettrica differente da quella ottenuta con l'utilizzo dei combustibili fossili. Le principali fonti alternative sono: - energia nucleare - energia eolica - energia solare - energia geotermica 7 - energia idroelettrica - energia mareomotrice - energia derivata dalle biomasse - energia prodotta dalla dissociazione molecolare • Inquinamento: un'alterazione dell'ambiente, di origine antropica o naturale, che produce disagi o danni permanenti per la vita di una zona e che non è in equilibrio con i cicli naturali esistenti. Oggi la maggiore fonte di inquinamento è il petrolio. 8 BIOGRAFIE Luca Salvioli E’ nato a Milano il 4 aprile 1981 ed esercita la professione di giornalista come redattore del Sole24ore. In particolare cura il dossier Nuove Energie. Scrive inoltre per Nòva24, il magazine IL e i rapporti sullo Sviluppo sostenibile. Marco Gasperetti Marco Gasperetti, giornalista professionista, è docente di linguaggi multimediali e interfacce della conoscenza alle università di Pisa e Trieste. Scrive su Tirreno, l'Espresso, Corriere della Sera, Mondo, Oggi, Télema, Le Scienze, Newton Herald Tribune, Focus, Campus e altre riviste scientifiche. Ha vinto il Premio nazionale di giornalismo Smau, il Premio Europa 2000 per la divulgazione scientifica. Giorgia Scaturro Giorgia Scaturro è una giornalista che scrive in collaborazione con numerosi giornali locali; tuttavia il giornale più “importante” per cui scrive è La Repubblica. In genere gli articoli della giornalista sono inerenti ad ambiti scientifici. Andrea Rossi Andrea Rossi è un giornalista che scrive costantemente per la Stampa. I suoi articoli riguardano diversi ambiti. Vincenzo Balzani Vincenzo Balzani, nato a Forlimpopoli il 15 novembre 1936, è docente di Chimica dei materiali e di fotochimica presso l’Università di Bologna ed è considerato il maggior esperto di nanotecnologie in Italia e tra i primi nel mondo. 9 Ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali come la medaglia Cannizzaro della Società Chimica Italiana, dal 1992 è membro dell'Accademia dei Lincei.Dal 2004 inoltre è membro del Comitato dei garanti della Scuola Galileiana di Studi Superiori. BIBLIOGRAFIA Siti utilizzati per la ricerca degli articoli www.lastampa.it www.corriere.it www.larepubblica.it www.ilsole24ore.it Siti utilizzati per approfondire le informazioni ricavate dagli articoli www.wikipedia.org Motori di ricerca utilizzati www.google.it www.yahoo.it www.msn.com Giornali sfruttati Focus 10