Forum Internazionale sulla ricerca e la cura del dolore

Transcript

Forum Internazionale sulla ricerca e la cura del dolore
Osservatorio Nazionale Permanente sulla Sicurezza (http://www.onps.org)
Roma 28 settembre 2011
Camera dei Deputati Sala delle Conferenze
“Forum Internazionale sulla ricerca e la cura del dolore”
150 anni dell’Unità d’Italia. Dalle braccia ai cervelli.
Contributo del genio e del cuore italiano al progresso scientifico, economico e sociale
della Comunità Internazionale”.
"Osservatorio Nazionale
Permanente sulla Sicurezza"
Centro Formazione Studi e Ricerche
www.onps.org
Il Forum Internazionale sulla ricerca e la cura del dolore si è aperto con l’Inno Nazionale per
onorare il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, tra le cui celebrazioni è stato inserito, ed è
proseguito con importanti
riflessioni
sulla
ricerca
facendo il punto sullo stato
dell’arte della Legge n. 38 del
15
marzo
2010,
che
garantisce l’accesso alle cure
palliative. A tal proposito
interessanti gli interventi del
sen. Ignazio Marino e del
dott. Marco Spizzichino,
Dirigente del Ministero della
Salute, che hanno lanciato un
messaggio comune e positivo
su una legge ancora poco
conosciuta ed applicata che
può
però
godere
di
finanziamenti spesso non
sfruttati.
Occorre sottolineare che il Forum Internazionale sulla ricerca e la cura del dolore ha ottenuto
anche la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, per la rilevanza dell’evento in quanto
occasione di incontro e di scambio di esperienze
tra scienziati e ricercatori da un punto di vista
speciale, ovvero la storia dei 150 anni dell’Unità
d’Italia e del massiccio esodo che ha interessato la
penisola in questo secolo e mezzo. Si intitola “150
anni dell’Unità d’Italia. Emigrazione: dalle braccia
È consentita la copia per uso personale. Sono consentite le citazioni a titolo di cronaca, studio, critica
o recensione, purché accompagnate dal nome dell'autore dell'articolo e dall'indicazione della fonte
compreso l'indirizzo telematico dell’Osservatorio.
1
Osservatorio Nazionale Permanente sulla Sicurezza (http://www.onps.org)
ai cervelli. Contributo del genio e del cuore italiano al progresso scientifico, economico e
sociale della Comunità Internazionale”.
Di grande spessore umano gli interventi dei ricercatori che operano nell’ambito della
terapia del dolore e che, per mancanza di attenzione alla ricerca e per antichi problemi di
baronato nella nostra nazione, sono stati e sono costretti a vivere all’estero per potersi
esprimere ed affrancarsi professionalmente. Una fuga che, nel corso degli anni, ha cambiato
sembianze passando dalle braccia degli operai ai cervelli dei ricercatori – definita giustamente
l’emigrazione del 3° millennio – ma che oggi come ieri esprime un disagio nel riuscire ad
affermarsi nella propria terra. Molti altri i relatori che si sono avvicendati sul palco, tra cui il
dott. Francesco Carri, Presidente di ICCREA Banca, che ha posto l’accento sulla
collaborazione che dall’aprile 2011 vede protagoniste CartaBCC e Fondazione ISAL, quale
significativo esempio di sostegno sociale.
Leit motiv della manifestazione l’impegno della Fondazione ISAL che sta cercando da
sempre, e non con poca difficoltà, di dare un’evidenza scientifica ad una patologia ancora
sommersa. Un lavoro quotidiano di preparazione degli specialisti in terapia antalgica. Gli
stessi che hanno portato la loro testimonianza al Forum e ribadito, caso mai fosse necessario,
quanto siano vitali la formazione e la ricerca. E’ l’anima della scommessa lanciata da ISAL
due anni fa con il Progetto “Cento Città” che ha creato un network di eccellenze con
l’obiettivo di combattere il dolore e ridare il sorriso alle persone. Un progetto ambizioso che
ha già ottenuto molti risultati di rilievo e che toccherà punte d’eccellenza con la “Giornata
Nazionale contro il dolore” in programma il 16 ottobre nelle principali piazze delle 31 città
che, fino ad oggi, hanno aderito al progetto.
‘’Il Forum Internazionale sulla ricerca e la cura del dolore contribuisce ad
approfondire e analizzare i fenomeni e le motivazioni che hanno portato all’emigrazione
dei nostri connazionali nell’arco dei 150° dell’Unità d’Italia. Un focus sul mutamento del
fenomeno, che è passato dall’emigrazione di braccianti ed operai all’emigrazione di giovani
laureati, ricercatori e scienziati’’.
Su questa tematica si sono alternati i moderatori On. Sergio Zavoli Presidente
onorario Fondazione ISAL, il Prof. Raffaeli William, Presidente Fondazione ISAL e la
Dr.ssa Claudia Corinna Benedetti, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Permanente
sulla Sicurezza (ONPS), nonché ambasciatrice di Pace Onu.
‘’La popolazione italiana è stata protagonista di uno dei più grandi esodi della storia
mondiale recente. Dall’Unità d’Italia fino ai giorni nostri, passando per le turbolenze politiche
della fine del XIX secolo e le due grandi guerre, si è registrato un flusso continuo di persone
che cercavano altrove migliori occasioni di vita.’’ Si legge nella brochure di presentazione del
Forum.
In principio furono soprattutto i “prestatori di braccia” ad emigrare verso gli Stati Uniti
d’America, l’America Latina, l’Australia e il Nord Europa, poi dall’inizio degli anni
Cinquanta a tutt’oggi si verificò un fenomeno inedito: la cosiddetta “fuga dei cervelli”. Quindi
migrazioni qualificate, con conseguente perdita di prezioso capitale umano per il nostro
Paese.
Al primo focus “Emigrazione: dalla forza delle braccia alla speranza della scienza”
numerosi gli interventi da parte di ricercatori, medici, docenti a dare voce al tema in
questione.
“Era doveroso – le motivazioni della Presidente dell’Osservatorio Nazionale
permanente sulla Sicurezza (ONPS), Claudia Corinna Benedetti – nell’ambito delle
celebrazioni per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, aprire una riflessione su queste
È consentita la copia per uso personale. Sono consentite le citazioni a titolo di cronaca, studio, critica
o recensione, purché accompagnate dal nome dell'autore dell'articolo e dall'indicazione della fonte
compreso l'indirizzo telematico dell’Osservatorio.
2
Osservatorio Nazionale Permanente sulla Sicurezza (http://www.onps.org)
dinamiche che “pesano” sulla ricerca in Italia, e sulle coscienze di ognuno, in particolare in
tema del diritto alla salute e alla non sofferenza, per la tutela della dignità, dell’autonomia e
della qualità della vita del malato. Un Paese come l’Italia, ricco di tradizioni scientifiche
antiche e di valore, ha l’obbligo di investire sulla ricerca, precondizione perché si possa
guardare alle conquiste di domani con serenità e coscienza. Per affrontare questi temi si è
scelto un punto di vista che appare come una sfida di civiltà: il dolore spesso subìto in
silenzio”. Quel dolore che oggi sappiamo essere una vera e propria malattia e, come tale,
possibile da curare. È la “scommessa” lanciata da ISAL due anni ormai con il “Progetto Cento
Città”. Un network di eccellenze per combattere il dolore e ridare il sorriso alle persone,un
lavoro quotidiano di ricerca, di informazione, di preparazione degli specialisti in terapia
antalgica. Ma soprattutto, una rete italiana di sensibilizzazione e cura del dolore cronico.
Tanti gli invitati il Ministro della Salute, On. Ferruccio Fazio, il Ministro del Lavoro
e della Politiche Sociali, On. Maurizio Sacconi, il Sindaco di Roma, On. Gianni Alemanno,
il Questore della Camera, On. Antonio Mazzocchi, il Capogruppo Comm. Affari sociali
Camera Deputati On. Livia Turco, il Direttore Generale Fondazione Migrantes, S.E.
Monsignor Carlo Perego.
Questo Forum e’ stato anche un’occasione di incontro e di scambio di esperienze tra
scienziati e ricercatori imperniato sul tema della ricerca del dolore.
Oltre 12 milioni di italiani soffrono di dolore cronico. Mal di schiena, emicrania,
artrosi, nevralgie, dolori alle articolazioni, fuoco di sant’Antonio, sono alcuni degli esempi di
malattie caratterizzate da dolore cronico. Il dolore costa all’economia nazionale 3 milioni di
ore lavorative e oltre 3 milioni di euro in farmaci e prestazioni. Il 30 giugno 2009 la
Fondazione ISAL, con il patrocinio del Senato e del Ministero del Lavoro, della Salute e delle
Politiche Sociali, ha dato vita al progetto “Cento città contro il dolore”. Un’azione concreta
per dare voce ai bisogni delle persone colpite dal dolore cronico. Lo scopo del progetto della
Fondazione ISAL è quello di sviluppare una rete di solidarietà, scientifica e sociale, che metta
in collegamento i medici che si occupano di terapia del dolore cronico e oncologico e i
cittadini che soffrono.
Mentre per quanto riguarda il Focus “Il progetto Cento Città contro il dolore: una
promozione per la sensibilità sociale”, hanno
preso parte il Dr. Osvaldo Napoli, “Pres.
Associazione nazionale Comuni d’Italia, su “Le
istituzioni locali e i cittadini: una sfida comune
per i diritti alla salute”, Prof. Francesco Amato,
Presidente Federdolore su “Il rapporto con la
società scientifica”, Gen. B. (r.) E.I. Gaetano
Speciale, Presidente Vicario ONPS “legalità e
sicurezza”.
Nell’ambito delle celebrazioni per il 150°
Anniversario dell’Unità d’Italia, Fondazione
ISAL e Federdolore, in collaborazione con
l’Osservatorio Nazionale Permanente sulla Sicurezza (ONPS), hanno inteso aprire una
riflessione che permetta di superare gli schematismi e i luoghi comuni tipici delle dinamiche
complesse.
L’ONPS contribuirà, con la sua rete territoriale, a diffondere fra tutti i cittadini
la nuova cultura del diritto alla non sofferenza per dare maggiore tutela, sicurezza e
garanzie non solo per la salute del cittadino, ma per il rispetto della dignità,
dell’autonomia e della qualità della vita del malato.
È consentita la copia per uso personale. Sono consentite le citazioni a titolo di cronaca, studio, critica
o recensione, purché accompagnate dal nome dell'autore dell'articolo e dall'indicazione della fonte
compreso l'indirizzo telematico dell’Osservatorio.
3
Osservatorio Nazionale Permanente sulla Sicurezza (http://www.onps.org)
Un Paese come l’Italia, ricco di tradizioni scientifiche antiche e di valore, ha l’obbligo
di investire su i suoi figli migliori. La ricerca è la precondizione perché si possa guardare alle
conquiste di domani con serenità e coscienza.
Per affrontare questi temi si è scelto un punto di vista che appare sempre più come una
sfida di civiltà: quel dolore spesso subìto in silenzio. Quel dolore che oggi sappiamo essere
una vera e propria malattia e, come tale, possibile da curare.
Tra i premi che relatori e ricercatori hanno ricevuto in dono da Fondazione ISAL,
quello che riassume più di tutti lo spirito dell’evento è senza dubbio una pergamena
autografata dal poeta Tonino Guerra con questa sua delicata citazione: “Il dolore è una
farfalla che riacquista i colori con la bontà”.
È consentita la copia per uso personale. Sono consentite le citazioni a titolo di cronaca, studio, critica
o recensione, purché accompagnate dal nome dell'autore dell'articolo e dall'indicazione della fonte
compreso l'indirizzo telematico dell’Osservatorio.
4