Lunedì 8 Febbraio 2016 - Corriere Fiorentino

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Lunedì 8 Febbraio 2016 - Corriere Fiorentino
LUNEDÌ 8 FEBBRAIO 2016- ANNO IX - N.37
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE: Lungarno delle Grazie, 22 - 50122 - Firenze - Tel 055 24825 - Fax 055 2482510 - Email: [email protected]
Pareggio Empoli
Volo anti pregiudizi
Cambio Robur
Giampaolo rallenta
«Va bene così»
di Michela Lanza
Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente
Siena, Ponte lascia
Arrivano i liguri
Daniel, il portiere
con un braccio solo
di Filippo Baffa
di Francesco Caremani
a pagina 4
a pagina 4
a pagina 6
SPORT
corrierefiorentino.it
Non facciamoci del male
Il punto
SERENITÀ,
IN VERTICALE
di Sandro Picchi
S
erenità e velocità. La Fiorentina
risolverebbe gran parte dei suoi
problemi se ritrovasse l’una e l’altra.
Con poca serenità e poca velocità è
riuscita, per ora, a mantenere il terzo
posto, ma se tardasse a cambiare umore e a
cambiare marcia, la situazione potrebbe
complicarsi. Sui pensieri della proprietà e sui
rapporti tra i Della Valle e il folto gruppo di
dirigenti e sulla posizione degli stessi Della
Valle nei confronti di Sousa, la situazione non
sembra più quella di una volta. Serve una
svolta, se possibile. Sul piano del gioco è
indispensabile che la Fiorentina, già dalla
partita contro l’Inter, ritrovi le caratteristiche
che l’hanno contraddistinta nella prima parte
del campionato quando il sapiente e fortunato
compromesso tra il possesso palla e la
verticalizzazione avevano dato ottimi risultati.
Le cose sono cambiate appena si sono
verificate tre condizioni negative: il gioco
meno sveglio, le contromisure degli avversari
e il minor rendimento di Kalinic, giocatore
fondamentale non solo per i gol, ma anche
per lo smarcamento e la profondità. La
Fiorentina è arrivata a un punto di involuzione
da cui deve uscire. Controlla il gioco, ma lo
addormenta troppo, rischiando di
addormentare anche se stessa. Il possesso
palla diventa un sonnifero sparso sulla partita
e non hanno torto Capello e Ranieri, il tecnico
del momento, che non lo applicano
definendolo noioso e improduttivo. Nel
Leicester vanno diritti allo scopo in un trionfo
impensabile del «palla lunga e pedalare». La
Fiorentina di oggi rischia di essere il
contrario: palla corta e rallentare. Per uscire
da questa gabbia occorre un cambio di marcia
e di posizioni in campo. Quando Alonso
rientrerà, Tello potrà essere spostato a destra
con Bernardeschi sulla trequarti in coppia con
Ilicic o come alternativa allo sloveno, mentre
in mezzo al campo — e l’anno scorso nessuno
lo avrebbe detto — sarà molto utile il
recupero di Badelj, con il suo gioco breve che
d’improvviso diventa lungo. Tello sembra
destinato a pesare in questa squadra, non per
continuità ma per improvvisazione, però il
recupero fondamentale rimane quello di
Kalinic perché tutto il difficile del calcio
diventa facile quando arriva uno e fa gol.
La Fiorentina va piano però mantiene il terzo posto:
tra le concorrenti Champions vince solo la Roma
E da domenica sera (scontro diretto contro l’Inter)
inizia un ciclo terribile di sei partite in tre settimane
Sousa deve ritrovare il gioco, Adv spegnere le polemiche
alle pagine 2 e 3 Loreto
CORRIEREFIORENTINO.IT
Livorno, il giallo della coltellata al cuore
Nella tarda serata di sabato un
uomo di 39 anni è stato
accoltellato al cuore davanti
alla sua abitazione, a Livorno.
La vittima è Vitali Kimpis , di
origine lituana, che è stato
trovato da un vicino in una
pozza di sangue all’interno del
portone dello stabile al civico
326 in via Roma nel quale vive
da poco tempo. L’uomo, da
una prima ricostruzione, stava
rientrando a casa e aveva
sorpassato il cancelletto del
viale d’ingresso, una volta
Ma Della Valle
ora parli
con la città
di Leonardo Bardazzi e Ernesto Poesio
© RIPRODUZIONE RISERVATA

APPELLO AL PATRON
La polizia sul luogo dell’agguato
arrivato davanti al portone
dello stabile è scattata
l’aggressione. La polizia
scientifica giunta sul posto ha
setacciato la zona per rilevare
qualsiasi tipo di traccia che
possa ricondurre al killer o ai
killer. Gli agenti hanno
recintato la zona d’ingresso
allo stabile e si sono
concentrati in special modo al
portone. Secondo gli
inquirenti, il colpo, potrebbe
essere stato scagliato da una
mano esperta.
a pagina 3
2
Lunedì 8 Febbraio 2016 Corriere Fiorentino
FI
Fiorentina Il tour de force
Verso l’Inter Sempre terzi nonostante l’andamento lento, domenica sera lo scontro diretto con Mancini
Ma per Sousa si apre un ciclo terribile: sei partite tra coppa e campionato che sveleranno le ambizioni viola
Venti giorni da Champions
Impegni
Gli infortunati
Badelj recupera,
sarà in panchina
Su Alonso
c’è più ottimismo
Sarà uno degli ultimi lunedì
liberi, perché la prossima sarà
l’ultima settimana piena di
febbraio. La Fiorentina si
prepara al primo tour de force
dell’anno nuovo, e sarà
soprattutto a cavallo della
doppia sfida con il Tottenham
che Paulo Sousa avrà bisogno
del pieno organico. Non che
l’infermeria sia troppo piena,
ma sia in mezzo che in difesa
il tecnico si aspetta rientri
importanti. Su tutti è quello di
Badelj il più atteso, anche
perché il croato ha già ripreso
gli allenamenti con il gruppo.
Per lui la tabella di recupero
procede senza intoppi ed è
lecito attendersi una sua
convocazione con panchina
contro l’Inter. Discorso simile
anche per il difensore
Benalouane. Appurato che i
problemi di sciatalgia sono
minimi, l’ex Leicester
dovrebbe sostenere il primo
vero allenamento domani, e
anche per lui si può
presumere la prima chiamata
in occasione della gara di
domenica sera. Non
preoccupano nemmeno le
condizioni di Tino Costa,
rimasto fuori dai convocati
per Bologna ma il cui
problema alla coscia sembra
di lieve entità. Chi invece è
destinato a rientrare contro i
nerazzurri potrebbe essere
Alonso. Lo spagnolo sta
superando la distorsione alla
caviglia rimediata qualche
giorno fa, ed è rimasto fuori
dalla gara del Dall’Ara solo a
scopo precauzionale. Una
scelta non così diversa da
quella operata nei confronti
di Ilicic, anche se lo sloveno
(inizialmente partito dalla
panchina) si è a lungo
riscaldato e con un risultato
diverso sarebbe entrato.
Tommaso Loreto
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 Domenica
14 febbraio
ore 20,45
Fiorentina
Inter
 Giovedì
18 febbraio
ore 19
Fiorentina
Tottenham
 Domenica
21 febbraio
ore 15
Atalanta
Fiorentina
 Giovedì
25 febbraio
ore 21.05
Tottenham
FIorentina
Pensieri
Paulo Sousa ,
alla prima
stagione sulla
panchina della
Fiorentina
Il portoghese
sta cercando di
ritrovare quel
ritmo che
aveva portato i
viola in testa al
campionato
durante il
girone
d’andata
Niente sorpasso: il terzo posto è sempre viola e già questo
è stato sufficiente per rendere
più dolce la domenica di Paulo
Sousa. In zona Champions, infatti, è rimasto (quasi) tutto intatto. E alla Fiorentina basterà
non perdere lo scontro diretto
domenica prossima contro
l’Inter per mantenere il podio
del campionato. Se Giaccherini ha reso amara la serata di
Bologna e se la Roma vincendo con la Samp si è avvicinata
a soli due punti, lo zuccherino
è arrivato da Mancini e da
Mihajlovic che non hanno saputo approfittare della frenata
viola. I due pari rispettivamente contro Verona (3-3) e Udinese (1-1) hanno anzi riportato a
galla qualche perplessità (i buchi difensivi nerazzurri e il
gioco poco fluido rossonero)
intorno alle milanesi dei due
ex viola: «Per lo Scudetto è finita, ma per Firenze ho buone
sensazioni», ha detto Mancini,
mentre Sinisa ha rilanciato le
sue chance («Giocando così
possiamo credere nella Champions») nonostante la delusione per non aver dato continuità alla doppia vittoria nel derby e col Palermo.
Se Sousa non ride insomma, gli altri non stanno meglio
Tappe
Dopo i nerazzurri,
altri due match
delicatissimi contro
Napoli e Roma
e questo certamente aiuta.
Guai però dimenticare che la
frenata viola arriva da lontano
(appena 8 punti conquistati
nelle 5 partite del girone di ritorno): la Fiorentina ha vinto
solo una delle ultime sei gare
in trasferta: poco per difendere la nobilissima posizione di
classifica. Non a caso, Napoli e
Juve hanno preso il largo (il -10
dalla vetta è un record negativo in stagione), mentre Roma
e Milan (l’Inter no, perché la
flessione di Mancini è simile a
quella viola) si sono avvicinate. Ritrovare brillantezza, serenità e convinzione dunque sarà determinante, specie con
uno scontro diretto alle porte e
con tre settimane di fuoco da
affrontare. Già, perché da domenica prossima la Fiorentina
 Lunedì
29 febbraio
ore 21
Fiorentina
Napoli
 Venerdì
4 marzo
ore 20,45
Roma
Fiorentina
 Domenica
13 marzo
ore 15
Fiorentina
Verona
si troverà di fronte l’ennesimo
tour de force della stagione,
ma più duro di tutti gli altri.
Con scontri al vertice in campionato, più la doppia battaglia contro il Tottenham in Europa League.
Per Sousa così sta per arrivare il periodo più stimolante
della stagione, che quasi certamente si rivelerà decisivo:
quattro giorni dopo l’Inter, la
Fiorentina infatti ospiterà gli
Spurs in coppa, poi andrà a
Bergamo, volerà a Londra (il
ritorno di coppa è in programma il 25 febbraio) e successivamente (lunedì 29) se la vedrà con Higuain al Franchi. Inter, Tottenham, Atalanta, an-
cora Tottenham, Napoli e pure
Roma (stavolta in anticipo al
venerdì 4 marzo): sei partite
che più dure non si può, nelle
quali il portoghese avrà bisogno di una squadra al 100%
della sua condizione psico-fisica, capace di ricaricare le pile
in fretta senza sbagliare un
colpo. Tra un mese poi si faranno i conti, ma se dopo la
partita all’Olimpico, la Fiorentina fosse ancora terza (o comunque vicina all’Europa che
conta), ecco che le percentuali
Champions crescerebbero.
Nel frattempo però conta
l’Inter: Mancini non avrà Melo
squalificato e forse neppure
Jovetic di nuovo fuori per problemi fisici. Sousa invece dovrà fare a meno di Badelj (la
speranza è recuperarlo per fine mese), ma conta di riavere
Alonso e soprattutto un Kalinic versione Meazza dell’andata. Altro che baci comunque.
Quello del Franchi promette di
essere un San Valentino da sfida all’Ok Corral.
Leonardo Bardazzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SPORT
Corriere Fiorentino Lunedì 8 Febbraio 2016
Talento
Cristian Tello,
ha fornito
l’assist a
Bernardeschi
Il numero 10
viola (secondo
a destra) ha
segnato il
primo gol
italiano dei
viola. Con il
Carpi aveva
segnato Mauro
Zarate (ultimo a
destra)
 Appello
DELLA VALLE,
ORA PARLI
CON LA CITTÀ
(e.poe.) Una lettera
aperta. Per provare a uscire
dallo stallo. Un messaggio
alla città, che sarà anche
ipercritica, polemica di
natura e con una spiccata
vocazione autodistruttiva
ma sa riconoscere quando a
parlare è la passione.
Scriva alla sua gente
Andrea Della Valle, si
rivolga ai tifosi, senza filtri,
senza intermediazioni. E
poi si racconti, il patron,
faccia sapere come Firenze
in 15 anni sia riuscita a
ritagliarsi uno spazio
speciale, facendolo, si
spera, sentire un po’ meno
«forestiero». Perché qui non
si tratta solo di inseguire un
traguardo sportivo o un
bilancio in attivo, stavolta
stiamo parlando di un
rapporto che ha bisogno di
La miglior difesa è l’attacco
(cambiare marcia si può)
La velocità di Tello, la classe di Berna e l’estro di Zarate: più opzioni per Paulo
42
I gol segnati
dalla Fiorentina
in campionato:
è il terzo
attacco della A
11
Le reti
di Kalinic,
cannoniere
della Fiorentina
davanti a Ilicic
8
I punti
della Fiorentina
nel girone
di ritorno a una
media di 1,5
a partita
3
Bernardeschi, Ilicic, Zarate,
Tello, Babacar e naturalmente
Kalinic. Mancherà anche qualche difensore alla rosa della
Fiorentina, ma di sicuro le soluzioni offensive di grande
qualità a Paulo Sousa non
mancano. E allora perché non
provare a giocarselo all’attacco
questo sogno Champions cercando magari di recuperare
quella imprevedibilità che nella prima parte del campionato
aveva portato i viola in testa alla classifica, anche quella dei
gol segnati.
Per riuscirci però urge un
cambio di filosofia, magari
prendendo ispirazione dal recente passato, quello che
Montella sintetizzava con il
concetto zemaniano del «fare
sempre un gol in più dell’avversario». D’altronde l’assetto
difensivo ormai da due mesi,
da quando cioé la Fiorentina
ha improvvisamente abbassato il numero di giri del motore,
appare decisamente meno impermeabile. Anche a Bologna,
nonostante un ottimo Tatarusanu, i viola sono stati costretti
a raccogliere il pallone in fondo al sacco. Dalla gara contro
Josip Ilicic, in
questa
stagione ha già
realizzato
10 gol
eguagliando il
suo record
personale
Lo sloveno
è il secondo
cannoniere
della squadra
dietro a Nicola
Kalinic
l’Empoli di fine novembre (data che segna uno spartiacque
nella stagione della Fiorentina) a oggi in dodici partite solo quattro volte (contro Udinese, Chievo, Torino e Genoa) la
squadra di Sousa è riuscita a
mantenere inviolata la propria
porta mentre sono 14 i gol subiti per una media di almeno
una rete a partita con cui dover
fare i conti. Troppo per chi
vuole continuare a lottare nelle zone altissime della classifica a meno che il dato negativo
non venga compensato da una
maggiore prolificità in avanti.
Anche per questo Paulo
Sousa, dopo aver «covato» a
lungo il cambio di modulo,
nelle ultime uscite sta proponendo nuove soluzioni con risultati al momento ancora tutti da decifrare. Prima la «doppia punta» con Kalinic-Baba
supportati da un trequartista
(Ilicic), poi il ricorso al 4-2-3-1
visto a Bologna, un sistema di
gioco che in campo europeo
continua ad andare per la
maggiore perché in grado di
offrire sia copertura (si trasforma in un 4-5-1 quando gli
avversari attaccano) sia di liberare la fantasia e la tecnica dei
giocatori di fascia più avanzati.
Non è un caso infatti che al
Dall’Ara i più pericolosi siano
stati proprio Tello e Bernardeschi, finalmente più vicino alla
porta e libero di svariare sul
fronte d’attacco (negli ultimi
25 metri) per non dare punti
di riferimento agli avversari. E
proprio la coppia di giovani talenti viola sembra essere al
momento quella a cui aggrapparsi per ridare fiducia a una
manovra offensiva che si è fatta troppo lenta e macchinosa.
E poi Zarate e Ilicic, quelli del
colpo a sorpresa, capaci di risolvere la partita da soli, ma
anche di assentarsi per lunghi,
pericolosi, tratti. A cambiare
passo poi devono essere Kalinic e Babacar, numeri 9 diversi
tra loro ma comunque in grado di condizionare nel bene e
nel male la manovra.
Tutti all’attacco, insomma.
A partire dalla gara contro l’Inter di domenica prossima che
si annuncia giocata a viso
aperto, una specie di spareggio tra due squadre che hanno
mostrato più di una lacuna in
difesa e che possono contare
su un grande potenziale offensivo. Compito di Sousa e Mancini sfruttarli nel migliore dei
modi, anche a costo di qualche
gol nella propria porta.
Ernesto Poesio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Andrea Della Valle
fare un salto di qualità.
Un’altra «stagione dei
veleni», già ampiamente
iniziata, questa Fiorentina
non la merita. E allora
Andrea Della Valle prenda
la parola, dica la sua,
spieghi il punto di vista di
chi è dall’altra parte della
barricata, proprio perché di
trincee e steccati non
dovrebbe esserci bisogno.
Un anno fa il patron a
Londra fece aprire lo stadio
del Tottenham per
consentire ai tifosi di
seguire l’allenamento della
squadra. Un gesto tanto
semplice quanto apprezzato
da chi era arrivato fin lì
senza nemmeno avere il
biglietto. «Sono felice per
loro», chi era al White
Heart Lane ricorda bene
quella frase. C’era affetto
sincero, c’era la
convinzione di sentirsi
parte di una grande
famiglia. La recuperi Adv e
la metta nero su bianco.
Anzi, bianco su viola.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FI
4
Lunedì 8 Febbraio 2016 Corriere Fiorentino
FI
Empoli La partita
Avanti, ma a piccoli passi
Giampaolo: «Bene così»
L’allenatore: «Mai parlato di Europa, difendiamo questa classifica»
La classifica
NAPOLI
JUVENTUS
FIORENTINA
INTER
ROMA
MILAN
SASSUOLO
EMPOLI
LAZIO
BOLOGNA
CHIEVO
TORINO
ATALANTA
UDINESE
PALERMO
GENOA
SAMPDORIA
CARPI
FROSINONE
VERONA
56
54
46
45
44
40
34
34
33
30
30
28
28
27
26
25
24
19
19
15
Il prossimo turno
Giovedì 11 febbraio 2016
Lazio-Verona ore 20,45
Venerdì 12 febbraio 2016
Carpi-Roma ore 20,45
Sabato 13 febbraio 2016
Empoli-Frosinone ore 15
Chievo-Sassuolo ore 18
Juventus-Napoli ore 20,45
Domenica 14 febbraio 2016
Palermo-Torino ore 15
Sampdoria-Atalanta ore 15
Udinese-Bologna ore 15
Fiorentina-Inter ore 20,45
Non bastano le parate di
Skorupski e la buona prestazione di Paredes (il migliore in
campo), l’Empoli pareggia a
Bergamo e conquista un punto
che ha il pregio di muovere ancora la classifica e di avvicinare ulteriormente la squadra azzurra a quello che era e resta
l’obiettivo stagionale: la salvezza. Anche se dispiace per il
palo di Saponara (il fuoriclasse azzurro non va in gol dal 13
dicembre scorso, Empoli-Carpi) che avrebbe potuto cambiare la partita. Ciò non toglie
che nelle ultime settimane i
toscani sono apparsi in calo,
quantomeno in termini di risultati: in cinque partite, infatti, i ragazzi di Giampaolo, un
po’ meno terribili è un po’ più
«normali», hanno ottenuto
quattro pareggi (contro Chievo, Milan, Udinese e Atalanta)
e una sconfitta (a Napoli), collezionando solo 4 punti sui 15
disponibili.
Risultati, questi ultimi, che
hanno raffreddato le speranze
europee: «Non ne abbiamo
mai parlato — giura Giampaolo — ci sono 7-8 squadre fortissime. Noi siamo lì, ma le altre hanno organici, forza e
mentalità diversi. Siamo felici
di essere lì e speriamo di man-
Sopra
Büchel
in azione
A sinistra
Marco
Giampaolo
tenere questa posizione fino
alla fine». A Bergamo, nei primi quarantacinque minuti,
Atalanta ed Empoli hanno dato vita ad una gara vivace e ricca di occasioni.
Più concentrate nei primi
venti minuti quelle azzurre: un
calcio di punizione di Paredes
respinto da Toloi al 4’, un tiro
di Zielinski finito fuori all’8’ e
una chance da calcio d’angolo
al 16’ con Tonelli anticipato ancora da Toloi che per poco non
beffa Sportiello; più pericolose quelle capitate sui piedi degli uomini di Reja: al 25’ il Papu Gomez ha mandato alto sopra la traversa da buona posi-
Atalanta
Empoli
0
0
Atalanta (4-3-3): Sportiello, Conti, Toloi, Masiello,
Brivio, Freuler, De Roon, Kurtic, Diamanti (80’
Gakpe), Pinilla (60’ Borriello), Gomez (72’
D’Alessandro). All: Reja
Empoli (4-3-1-2): Skorupski, Laurini (63’
Zambelli), Tonelli, Ariaudo, Mário Rui, Zielinski,
Paredes, Büchel, Saponara (85’ Mchedlidze),
Maccarone (72’ Livaja), Pucciarelli. All: Giampaolo
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Ammoniti: Büchel, De Ronn, Tonelli, Laurini,
Diamanti, D’Alessandro, Livaja
zione, al 30’ Pinilla non ha
sfruttato un micidiale contropiede grazie anche al prodigioso intervento di Skorupski
e al 37’ con Kurtic che, servito
da Gomez, è entrato in area e
ha provato a battere a rete, ma
il portierone azzurro gli ha
chiuso ancora lo specchio.
Nel secondo tempo l’Empoli
è ripartito meglio e dopo sette
minuti ha avuto l’occasione
più importante della gara: lancio di Paredes per Saponara
che fa tutto bene, inserimento
in area e aggancio, ma fallisce
il tiro e colpisce il palo. Al 61’,
poi, ci prova Diamanti con un
potente mancino da dentro
l’area che finisce di poco alto
sopra la traversa. Il risultato
così non cambia fino alla fine.
E Giampaolo si dice comunque soddisfatto: «Per noi è un
ottimo punto su un campo
non facile e contro una squadra ferita, ci permette di dare
continuità al nostro rendi-
mento. I ragazzi sono stati bravi. È stata una gara equilibrata,
potevamo fare gol entrambi e
non ci siamo mai risparmiati».
E a chi si aspettava una vittoria
azzurra risponde: «L’importante è provarci, cercare di giocare per vincere. L’atteggiamento è quello che fa la differenza».
Chiude sul calo fisico della
sua squadra: «L’Empoli non
può pretendere di essere sempre al 100%, è umano per
chiunque giocare al di sotto
per qualche partita». Sabato
prossimo gli azzurri affronteranno al Castellani il Frosinone. Una partita che gli uomini
di Giampaolo non possono e
n o n vo g l i o n o s b a g l i a re .
L’obiettivo è quello di tornare a
una vittoria che manca da un
mese, dal 9 gennaio, quando
gli azzurri hanno espugnato
l’Olimpico di Torino.
Michela Lanza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Robur, Ponte annuncia l’addio
E a Siena arrivano i liguri
Il presidente in una lettera rivela la cessione del club a giugno
La vicenda
 La Robur
Siena è rinata
dopo il
fallimento, nel
2014
 Il presidente
è Antonio
Ponte,
finanziere
italo-svizzero,
che ha
annunciato la
firma di un
preliminare di
cessione del
club
 Anna Durio
(in foto)
da giugno sarà
la nuova
proprietaria
Attualmente
è anche
patron del
Rapallo
Bogliasco,
squadra che
milita in serie D
La Robur cambia proprietario: dal finanziere italosvizzero Antonio Ponte passa,
o meglio passerà (da giugno),
all’imprenditrice ligure Anna
Durio. A annunciarlo è proprio l’attuale presidente, l’uomo che dopo il fallimento ha
rifondato il club bianconero
nell’estate 2014 ma che sin dall’inizio aveva chiarito la sua volontà di accogliere nuovi soci.
«Ho il piacere di comunicarvi
che ho concordato in via preliminare con una società che fa
capo alla signora Anna Durio
un percorso per il suo ingresso
nel controllo del capitale della
Robur alla fine della stagione,
e che porterà idealmente ad
una mia contestuale uscita totale o parziale dall’azionariato», ha scritto in una lettera
aperta Ponte. Da chiarire dunque se resterà con una quota di
minoranza, la certezza è che il
controllo finirà nelle mani dell’attuale patron del RapalloBogliasco. Società di serie D dove
fa il direttore tecnico Massimo
Morgia, l’allenatore che lo
scorso anno al primo tentativo
ha riportato subito la Robur
nei professionisti. Un caso?
Difficile pensarlo anche se lui
si schermisce: «Io non mi occupo di certe cose, di certo
posso solo dire che il Siena finirebbe in buone mani. Quelle
di una persona seria che fa calcio senza secondi fini».
Sulla solidità di Anna Durio,
la cui impresa si occupa di
cantieristica navale, è pronto a
SIENA
giurare anche Ponte. «Ritengo
che Anna Durio sia la persona
giusta per dare alla Robur
quella forza economica e imprenditoriale necessaria per
consolidare quanto fatto finora e quanto sarà fatto fino a fine stagione; tra tutti i soggetti
coinvolti, Anna è stata quella
che maggiormente ha creduto
nel progetto». Si erano fatte altre due ipotesi: quella legata a
Luca Bergamini, membro del
cda del Bologna e quella di
Claudio Piscaglia, gm della
Klimat (idrotermosanitaria), i
cui referenti Tito Corsi, ex ds
della Fiorentina, e Sauro Catellani, procuratore, sono stati
più volte ricevuti da Ponte. Che
alla fine ha deciso, al termine
di un percorso non semplice.
Il mercato di gennaio è stato
infatti all’insegna del taglio
del monte ingaggi e con i tifosi
a contestare nonostante una
squadra che, con la vittoria di
sabato nel derby con la Luc-
I giocatori del
Siena
festeggiano
dopo un gol
In alto
Antonio Ponte,
attuale
presidente
della Robur
chese, è di nuovo al quinto posto, distante solo un punto
dalla zona play-off di Lega Pro.
La settimana scorsa col versamento di quasi 2 milioni
nelle casse della società si è capito che il momento della svolta era arrivato. «Il recente ripianamento totale delle perdite e l’aumento di capitale sociale ha rimesso in “bonis” la
Robur, garantendole quella
necessaria stabilità e continuità aziendale — scrive Ponte —
Il futuro della Robur va però
ben oltre il 30 giugno 2016, ed
è necessario che la prossima
stagione possa essere programmata facendo leva su un
impegno economico e gestionale potenzialmente ancora
più significativo». Per questo
la palla passa nelle mani di Anna Durio, e del figlio Federico
Trani, giovanissimo dirigente
(20 anni), che hanno ereditato
le redini del RapalloBogliasco
da Giuseppe Perpignano, con
cui — da soci di minoranza —
hanno avuto anche una sfortunata esperienza al Barletta. In
Liguria si sono affidati all’esperienza di Morgia. Chissà
che non torni comoda (di nuovo) anche a Siena.
Filippo Baffa
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Carlo Nicotra
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Lunedì, 8 Febbraio 2016
Il punto
Locomotive
Il colloquio
Banda ultralarga,
dopo gli investimenti
si muovono i privati
La missione parigina
dei colori di Giusti
«Investo sul marchio»
Geddes da Filicaja:
io, Ornellaia e l’alleanza
dei super vini toscani
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IMPRESE
TOSCANA
UOMINI, AZIENDE, TERRITORI
Bail-in sì o no
BEFFATI
TRA INCUDINE
E MARTELLO
di Silvia Ognibene
Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003 conv. L.46/2004 art. 1, c1 DCB Milano. Non può essere distribuito separatamente dal Corriere della Sera
I
l primo a lanciare il sasso
nello stagno è stato il
governatore di Bankitalia.
Al Forex, Ignazio Visco ha
detto che dovrebbe essere
presa in seria considerazione
la possibilità di rivedere il
bail-in. La normativa europea
che ha introdotto le nuove
regole per cui anche
azionisti e risparmiatori
devono partecipare al
salvataggio delle banche in
crisi, contiene una clausola
che ne prevede la revisione,
da attuare entro giugno 2018.
«È auspicabile sfruttare ora
questa occasione, facendo
tesoro dell’esperienza», ha
argomentato Visco, perché
nell’introdurre questo
«delicato cambiamento» non
si è prestata sufficiente
attenzione alla fase di
transizione. Lo sanno bene i
risparmiatori delle quattro
banche «azzerate» ai sensi di
quella normativa, che hanno
perso nel giro di una notte i
soldi investiti in azioni e
obbligazioni subordinate.
Pochi giorni dopo è stato il
ministro Pier Carlo Padoan a
chiedere all’Europa «una fase
transitoria» nell’applicazione
del nuovo regime. «Stiamo
riscontrando un aumento
dell’instabilità invece che
della stabilità», ha detto. Il
bail-in, insomma, rischia di
ottenere l’effetto contrario.
«Non ci sono piani di
modifica» hanno risposto
netti dalla Commissione
europea. Il dibattito è aperto.
E c’è da attendersi che duri
a lungo. Nel frattempo
sarebbe auspicabile trovare
una soluzione per mitigare
la batosta già rimediata dai
risparmiatori rimasti fra
l’incudine (l’introduzione
della norma) e il martello
(l’ipotesi di revisione).
Mercoledì potrebbe essere il
giorno decisivo. Speriamo.
Non parte lo straniero
Ad oltre un anno dalla promessa di rilancio da parte degli algerini di Cevital
le acciaierie ex Lucchini di Piombino sono ancora con il fiato sospeso
Il governo accende un faro dopo le polemiche sul ritardo del piano di investimenti,
l’incontro tra il ministro Guidi e il magnate Rebrab potrebbe segnare la svolta
a pagina 3
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Sguardi
L’ASSEDIO DEL CAVILLO
ALLO STATO DEI DIRITTI
di David Allegranti
D
ei reietti, degli ultimi, di chi ha sbagliato
non frega nulla a nessuno,
l’importante è che stiano lontani da
noi e dalla nostra vista. È il caso degli
internati e dei detenuti degli Opg.
Dovevano chiudere quasi un anno fa, il 31
marzo 2015, ma ce ne sono ancora quattro
aperti e in funzione. E dire che nel 2011
l’allora Presidente Napolitano li aveva
definiti un «estremo orrore» residuo,
«inconcepibile in qualsiasi Paese, appena
appena civile». Gli Opg di Montelupo
Fiorentino, Barcellona Pozzo di Gotto
(Messina), Castiglione delle Stiviere
(Mantova) e Reggio Emilia continuano a
ospitare internati (164) e detenuti, in barba
all’articolo 13 della Costituzione
sull’inviolabilità della libertà personale. Per
la legge gli Opg non dovrebbero più
esserci; al loro posto le Residenze per
l’esecuzione delle Misure di sicurezza
(Rems), senza agenti di polizia e senza
sbarre. Recentemente, ben tre ordinanze di
tre giudici hanno accolto i ricorsi di
un’associazione fiorentina, «L’altro diritto»,
che si occupa di tutela dei diritti dei
detenuti, ma le Regioni hanno impugnato
quelle ordinanze impedendo che diventino
definitive. A furia di cavillare, chissà che
cosa ne rimarrà dello Stato dei diritti.
@davidallegranti
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2
Lunedì 8 Febbraio 2016
Corriere Imprese
FI
IL PUNTO
di Marzio Fatucchi
BANDA ULTRA LARGA, ECCO I FONDI. E ORA I PRIVATI...
I
fondi statali per estendere
l’accesso alla «Bul», la
banda ultra larga, in arrivo
in Toscana saranno circa 120
milioni. La cifra verrà
definita domani in
Conferenza Stato Regioni,
dopo l’ultimo scontro sulla
ripartizione, partito da Puglia
e Val d’Aosta che hanno
criticato la quota a loro
spettante. La Regione aveva
previsto altri 120 milioni di
compartecipazione alla spesa.
TURISMO
SONO GLI OVER 55
IL NUOVO TARGET
ANTI MORDI-E-FUGGI
N
E
W
S
Piazza Affari
0,0251
Settimana
dall’1 al 5
febbraio
2,416
7,19
7,05
0,546
0,57
2,38
2,364
2,394
35,55
36,3
Sesa
0,0650 0,0640 0,0615
0,06 0,058
1,01
0,3029 0,3019 0,2975
BioDue Spa chiude il 2015 con ricavi in crescita del 12%
rispetto al 2014 a 33,6 milioni di euro. La crescita è stata
trainata dalla vendite all’estero che sono cresciute del
47,2% mentre il mercato domestico ha fatto segnare un
più 9%. Particolari soddisfazioni ai soci dell’azienda di
Tavarnelle Val di Pesa sono arrivate dalla divisione BiOfta
che ha visto un incremento delle vendite del 29,6%.
0,2074
0,72
1
0,46 0,4550 0,4406 0,4566 0,4519
Intek Spa
0,258 0,258 0,258 0,258 0,26
14,10
13,78 13,78 13,93 13,89
Snai S.p.A.
4,552 4,608
Borgosesia
20,58 20,64 20,44
21,11 20,30
36,52 36,05
FrendyEnergy
4,714
1,7490 1,7660 1,7730
Salvatore Ferragamo S.p.A.
1,0040 0,9995 1,01
BioDue Spa
1,8350
0,8785 0,8785 0,8785 0,8785 0,8785
2,448
Eukedos
Sospesa
1,9670
0,2936
0,678
0,67 0,6510
0,6275
6,32
6,32
Softec S.p.A.
6,32
6,32
6,32
Toscana Aeroporti S.p.A.
13,70
13,85
14
14
13,75
BioDue, quotata in borsa dal maggio 2015, produce e
commercializza dispositivi medici, prodotti dermocosmetici
e integratori alimentari con particolare focalizzazione nei
preparati fitoterapici. L’azienda opera sia in proprio che
per conto di grandi realtà farmaceutiche nazionali e
internazionali. I titoli di BioDue hanno chiuso la settimana
in borsa in rialzo dello 0,57%.
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LAVORO
E L’OLIO MORETTINI
PRESE SAN PIETRO
(CON MISERICORDIA)
TURIZAN, LA APP
PER CHI È IN CERCA
DI «ESPERIENZE»
VENTI RAGAZZI
SUL NASTRO
DELLA SOLIDARIETÀ
I
D
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La bussola della settimana
VIAGGI
Briefing
GIUBILEO
confini di Monte San
Savino li avevano varcati da
un po’ i fratelli Morettini,
produttori d’olio d’oliva dal
1950, con mercati esteri in
crescita dal Brasile alla Cina.
Ma se il confine è presidiato
dalle guardie svizzere la
storia è diversa. È stato
monsignor Rino Fisichella,
guida organizzativa del
Giubileo della Misericordia, a
scegliere l’azienda aretina.
Così è nato, in una bottiglia
in metallo disegnata dallo
studio Astra
di Arezzo,
con su un
olivo
stilizzato a
forma di
crocifisso,
l’olio dei
pellegrini che
ICONE
sarà in
vendita in
Vaticano e in molti ristoranti
romani, nei negozi di articoli
religiosi e negli enti turistici.
«Per un Giubileo che possa
essere esportato in ogni zona
del mondo» spiega Alberto
Morettini, responsabile
commerciale dell’azienda che
ha un fatturato da 6 milioni.
Edoardo Lusena
estinazione Toscana.
Tourizan è il marketplace
nel quale poter programmare
un viaggio — dall’alloggio,
alle attività culturali, naturali
e artistiche — ideato dal
ventottenne bergamasco
Andrea Mangilli e finanziato
per 200 mila euro da un
imprenditore brasiliano.
Offre ai turisti la possibilità
di personalizzare il proprio
viaggio attraverso una
struttura che sfrutta le
possibilità della Rete. La
start up, premiata come caso
di eccellenza tecnologica al
RubyDay 2015, è dedicata al
cosiddetto «turismo
esperienziale», settore in
forte crescita nel mondo dei
viaggi basato sull’immersione
nelle tradizioni di una
località. La Toscana è stata
scelta dopo una ricerca
proprio per l’altissimo
numero di possibilità che
racchiude in un territorio
circoscritto. L’utente, nella
sua ricerca su Tourizan, può
partire dalla destinazione o
da un’attività da svolgere in
una città toscana: da lì può
costruire tutto il suo viaggio
e le sue prenotazioni.
Giorgio Bernardini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RICERCA
principali aziende.
Un cambiamento di azione e
strategia che, al netto dei
dubbi che pone sulle
precedenti dichiarazioni
(arrivate quando ancora non
si sapeva chi avrebbe fatto
gli investimenti, se le stesse
compagnie, Infratel o Enel)
facilita il lavoro della
Regione. «A noi interessa
raggiungere l’obiettivo. Ora è
possibile» commenta Bugli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CRISI INDUSTRIALI
Rosss S.p.A.
Ergy Capital
0,59
Banca Etruria
4,934 4,878
37,25
7,10
Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.
0,6375 0,585
0,0225 0,0225
0,0217 0,0217
El.En. S.p.A.
7,05
resterà pubblica» aggiunge
Bugli. Inoltre «il mercato dei
privati si è mosso»
si limita a dire l’assessore.
Tradotto: anche alcune aree
che, durante la
rilevazione fatta dal
ministero erano «zone
bianche» — con troppi
pochi potenziali clienti per
essere considerate
«appetibili»
dagli investitori privati —
sono state coperte dalle
Piaggio & C. S.p.A.
Dada S.p.A.
B & C Speakers S.p.A.
7,19
anche per la Toscana i fondi
necessari sembrano minori.
Quelli stanziati (240 milioni)
«basteranno» assicura
l’assessore Vittorio Bugli. Se
ancora il 75% della
popolazione non è coperto
da banda ultra larga, come è
possibile? Da una parte, per
il sistema con il quale
verranno posate le fibre
ottiche: «Affideremo gli
appalti ad Infratel (società
pubblica, ndr), l’infrastruttura
CHL S.p.A.
P
ianificano le vacanze su
Internet, spendono dai
100 ai 300 euro al giorno,
amano l’arte e il trekking: gli
«over 55» sono un mercato
appetibile e maturo per gli
operatori turistici, la Toscana
si organizza. L’identikit del
turista senior è stato
tracciato dallo studio Escape,
finanziato dalla Commissione
europea, che
si è concluso
con la
creazione di
un portale
specializzato
(www.escape
2europe.eu)
e una App
MERCATI
con pacchetti
pensati su
misura per le esigenze degli
over 55. Due gli itinerari in
Toscana: il primo dedicato a
natura e arte fra Pisa,
Volterra, San Gimignano,
Siena, la Valdorcia e Firenze;
il secondo di taglio enogastronomico in Lucchesia.
«È un turismo di altissimo
valore, lontano dal mordi e
fuggi» commenta Claudio
Bianchi, presidente di
PromoFirenze.
R.E.
In base all’ultimo studio
voluto dal ministero dello
Sviluppo economico, le
risorse necessarie erano state
calcolate pari a 382
milioni di euro: ne
mancherebbero quindi 142.
In realtà, rispetto alle
previsioni iniziali, per
portare davvero il
web ad altissima velocità
(oltre a 30 Mbit al secondo)
nelle aree non «interessanti»
per gli operatori privati,
V
enti ragazzi con disabilità
psichica trovano lavoro
presso l’azienda Fralex di
Capraia e Limite, produttrice
di nastri adesivi esportati in
tutto il mondo. I giovani,
avviati all’occupazione dalla
cooperativa Pegaso, avranno
stipendi simbolici per
seguire l’assemblaggio e il
confezionamento dei nastri
adesivi nello stabilimento di
via Caltagirone a Montelupo,
lavorazioni che richiedono
poca strumentazione e
professionalizzazione e che
rischiano di diventare
diseconomie per l’intero
ciclo produttivo. I venti
ragazzi saranno affiancati da
altre dieci persone coinvolte
nel progetto sia attraverso le
borse lavoro dell’Unione dei
Comuni, sia attraverso
tirocini formativi GiovaniSì.
Il progetto, supportato da
Agenzia per lo sviluppo
dell’Empolese Valdelsa,
Confindustria Empoli,
Comune di Montelupo e Asl,
ha già riportato i primi
successi tanto che ci
sarebbero altre aziende
pronte ad iniziative simili
per l’impiego dei disabili.
Jacopo Storni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SOCIALE
MASSA CARRARA:
IL PASSO DI ROSSI,
I SILENZI DI ROMA
È
una partita importante,
forse decisiva per la
Toscana e la Costa, l’area più
critica della regione. Così il
presidente Enrico Rossi ha
scritto nei giorni scorsi al
ministro dell’Economia
Federica Guidi e al
sottosegretario alla
presidenza del Consiglio
Claudio De Vincenti per il
riconoscimento al territorio
di Massa Carrara dello status
di area di crisi complessa a
rilevanza nazionale, e
procedere alla stipula di un
accordo di programma volto
alla reindustrializzazione di
quest’area. «Nonostante il
protocollo d’intesa firmato a
Massa nel maggio 2015 —
ha scritto il governatore —
dobbiamo dire che,
nonostante i
diversi tavoli
ministeriali
che sono
stati attivati
nel tempo,
nulla di
effettivo pare
essere stato
ROMA
definito per
dare gambe
concrete agli
impegni che
erano stati
assunti». Se,
La percentuale
afferma la
media della
Regione, è
disoccupazione
imminente la nella provincia
stipula di
di Massa
un accordo
Carrara
per la
progettazione di un impianto
complessivo di bonifica della
falda della zona industriale
apuana, i due tavoli
convocati presso il ministero
per lo Sviluppo economico
«non hanno prodotto un
minimo passo in avanti,
rispetto al riconoscimento
dello status di area di crisi
complessa». Non è una
questione solo di termini,
anzi. Lo status di area di
crisi complessa a rilevanza
nazionale, che spetta al
ministero dell’Economia,
permette allo Sato di
intervenire economicamente,
nonché di avere fondi
regionali e programmi
specifici per la bonifica, la
riqualificazione, la
riconversione delle aree. E
l’intervento dello Stato è
fondamentale nella provincia
con più alta disoccupazione
in Toscana (nel 2014 il 13,3%
per i maschi, per le donne il
19,9% per una media totale
del 16,4%), un dato che è
rimasto immutato negli
ultimi anni. Ma da Roma,
per adesso, non è arrivata
nessuna risposta all’appello
di Rossi.
Mauro Bonciani
16,4
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere Imprese
Lunedì 8 Febbraio 2016
3
FI
PRIMO PIANO
Una volontà d’acciaio
(ma Piombino aspetta)
I ritardi nell’attuazione del piano di investimenti di Cevital per la ex Lucchini-Aferpi
alimentano polemiche e preoccupazioni. Il governo in pressing sul colosso algerino,
presto un incontro tra il ministro Guidi e Rebrab per la svolta sul forno elettrico
di Silvia Ognibene
14 mesi fa
P
iombino ha fretta. Ad
oltre un anno dall’apertura delle buste
che consegnò la ex
Lucchini agli algerini
di Cevital, la rinascita delle acciaierie (ora Aferpi) non è an-
Il 25 novembre
2014 il gruppo
Cevital di Issad
Rebrab si è
aggiudicato le
acciaierie ex
Lucchini
Issad Rebrab,
patron
di Cevital
nel 2017, una partita che il governo sta seguendo sempre
più da vicino e che potrebbe
essere arrivata ad un punto di
svolta. Il ministro dello Sviluppo economico Federica
Guidi vedrà il patron di Cevital
Issad Rebrab, e Roma confida
nel fatto che si sciolga a breve
il nodo (essenziale) della Ban-
I numeri
Fatturato
milioni di euro
Lavoratori
Investimento Cevital
700 milioni di euro
Attivi
430
per attività siderurgiche
1.150 (2 milioni di tonnellate d'acciaio l'anno)
229
di logistiche e agro-industriali
Cassa integrazione
1.050
Obiettivi del piano industriale
2014
2015*
Riassorbire tutti
i 2200 lavoratori
Fondi pubblici
per la riconversione
150 milioni
dalla Regione
100 milioni
dal Governo
*dati al 30/9
battendo
l’offerta degli
indiani di Jsw
Il gruppo
algerino ha
diecimila
dipendenti in tre
continenti e
forti interessi
nel settore
agroalimentare
cora davvero cominciata. Nuove polemiche sono nate per i
ritardi nell’avvio del piano di
investimenti annunciato, il
Sole 24 Ore ha messo in forte
dubbio la solidità del progetto
Cevital, gli algerini hanno ribadito le loro intenzioni.
La chiave di questa partita è
l’acquisto del forno elettrico,
per tornare a produrre acciaio
IMPRESE
A cura della redazione
del Corriere Fiorentino
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Paolo Ermini
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Carlo Nicotra
Vice caporedattori:
Alessio Gaggioli, Antonio Montanaro
Editoriale Fiorentina s.r.l.
Presidente: Marco Bassilichi
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Massimo Monzio Compagnoni
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50122 Firenze
Reg. Trib. di Firenze n. 5642
del 22/02/2008
Responsabile del trattamento dei dati
(D.Lgs. 196/2003): Paolo Ermini
ca centrale d’Algeria. «Entro il
20 febbraio arriveranno le offerte definitive per il nuovo
forno elettrico. A metà marzo
ci sarà la firma della lettera di
intenti tra Aferpi e il fornitore
selezionato, dopo 45 giorni la
stesura dei contratti di acquisto e a inizio maggio partirà
l’ordine», spiega una fonte
che segue l’attuazione del pia-
no di investimenti. Questo significa che per giovedì prossimo, quando è fissato al ministero un incontro ufficialmente convocato per monitorare
l’attuazione dell’accordo di
programma, Aferpi non avrà
ancora in mano la lettera di
intenti: «I tre potenziali fornitori hanno chiesto più tempo
per definire i dettagli dell’offerta. Comprensibile, visto c’è
in ballo un forno senza uguali
al mondo». Il magnate algerino vorrebbe che l’incontro si
tenesse comunque, per lanciare da quella sede istituzionale
qualche rassicurazione circa il
lavoro fatto fin qui, ma c’è chi
spinge per rinviarlo a quando
i nuovi proprietari delle acciaierie Lucchini non avranno in
mano la lettera di intenti per
l’acquisto del forno. Nei 45
giorni tra la firma della lettera
e il contratto di acquisto, poi,
ci sono da trovare finanziamenti per coprire l’investimento, che si aggira intorno
ai 600 milioni di euro.
Aferpi-Cevital doveva aver
presentato il nuovo forno già
da qualche mese e il ritardo
ha provocato preoccupazione
tra i lavoratori, polemiche e
dubbi sulle reali intenzioni di
Rebrab, oltre che sulle sue reali capacità di investimento e
di accesso al credito. Le banche potranno finanziare parte
COMITATO SCIENTIFICO
Paolo Barberis
fondatore di Nana Bianca e Dada,
consigliere per l’ innovazione della
Presidenza del Consiglio
Fabio Pammolli
Professore di Economia
e Management IMT Alti Studi
Lucca
Fabio Filocamo
Presidente Harvard Alumni Italia,
CEO Dynamo Venture, Member of
Board Principia SGR
Alessandro Petretto
Professore Ordinario di Economia
Pubblica Università degli Studi
di Firenze
dell’operazione, ma è necessario che l’imprenditore partecipi per circa una metà con proprio capitale di rischio. E i soldi di Rebrab sono in Algeria.
Oltre alle ipotesi sulla perdita
di feeling politico con le autorità algerine, ripetuta da alcuni media sia italiani che internazionali, c’è un elemento
normativo: per fare investimenti con capitali algerini
fuori dall’Algeria serve l’autorizzazione della Banca centrale algerina, che Rebrab ancora
non ha ottenuto. Da questa
autorizzazione passa la possibilità di sbloccare l’investimento che dovrebbe dare
nuova vita alle acciaierie di
Piombino.
Il governo segue la vicenda
con attenzione costante e dal

Grilli (Aferpi)
Cevital ha dichiarato
che avrebbe fatto
la prima colata di acciaio
nel primo semestre 2017,
Rebrab ha ribadito
che si va avanti
ministero dello Sviluppo economico confermano che «il
ministro Guidi incontrerà Issad Rebrab: l’appuntamento
sarà fissato a breve». Il ministero ha un canale aperto con
l’imprenditore e, secondo
quanto riferisce un funzionario che segue il dossier Piombino, «ha fornito rassicurazioni sul fatto che la questione
della Banca centrale algerina
si sbloccherà. Ovviamente Roma dialoga anche con le autorità di Algeri». Sull’origine
dell’impasse, ragiona: «Tutti i
Paesi che vivono di petrolio e
gas si stanno confrontando
con una restrizione di liquidità e sono perciò molto attenti
a dove e come spendono. Un
ritardo di qualche mese è
comprensibile. Non c’è nessun
ripensamento sul piano Cevital per la Lucchini».
«Cevital ha dichiarato che
avrebbe fatto la prima colata
d’acciaio nel primo semestre
del 2017 — dice Riccardo Grilli di Aferpi — per ora c’è un
ritardo di qualche mese sulla
nuova acciaieria elettrica, ma
nel frattempo siamo andati
avanti mettendo in piedi l’impianto per le rotaie da 120 metri che era previsto nel 2019.
Stiamo alimentando i treni di
laminazione con capitale proprio e lettere di credito che ci
consentono di comprare il semiprodotto (dall’indiana Jindal, ndr) senza manovrare la
cassa: tra gennaio e febbraio
abbiamo messo a terra centomila tonnellate di prodotto”,
continua. «Di fronte ad alcune
perplessità, Rebrab ha ribadito ancora una volta che si va
avanti». Rassicurazioni, fiducia nel fatto che la Banca centrale algerina apra presto i
cordoni della borsa, impegni
industriali riconfermati, monitoraggio del governo. Tutto
questo, però, non basta a rasserenare del tutto l’animo dei
lavoratori: «Anche in occasione dell’ultimo incontro pubblico, l’amministratore delegato di Aferpi ha ribadito che il
progetto va avanti, malgrado
gli ostacoli in Algeria per
l’uscita dei capitali. Aferpi ha
1.150 lavoratori attivi, mille sono in cassa integrazione — dice Mirko Lami della Cgil —
bisogna concentrarsi sul fatto
che stanno finendo gli ammortizzatori sociali e alla fine
dell’anno prossimo questi lavoratori saranno dei disoccupati. Il governo è il garante
dell’accordo e ha tutti gli strumenti per verificare cosa fa realmente Cevital».
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4
Lunedì 8 Febbraio 2016
Corriere Imprese
FI
LOCOMOTIVE
La rivoluzione francese di Giusti
(per restar fedele ai suoi colori)
Un fatturato cresciuto del 30 per cento in un anno, venticinque negozi e un progetto
Conquistare Parigi a primavera: «In un quartiere d’eccellenza, investiamo sul marchio»
Savino Del Bene
6
Cinquanta ingegneri
per un futuro
modello Amazon
Milioni di euro
il fatturato
dell’azienda
Mario Luca
Giusti nel 2015
32
I
n 10 anni hanno raddoppiato fatturato
e dipendenti (ora sono circa 3.300). E
per continuare a crescere stanno
investendo in ricerca e sviluppo anche
«in house», con un team di 50
ingegneri e tecnici specializzati nelle
nuove tecnologie e nell’e-commerce. La
Savino Del Bene, storica azienda toscana
di logistica, registra anche nel 2016
«risultati positivi: siamo partiti bene fin
da gennaio, che per il nostro tipo di
mercato invece è un mese in cui si
stenta» spiega Fabio Nocentini,
vicepresidente esecutivo della Savino Del
Bene. L’ultimo risultato degli investimenti
in ricerca ha portato
«Fashion»: un nuovo
sistema di sicurezza
destinato in maniera
particolare al prodotto
moda. Un complesso di
tecnologie «Strap» che,
spiega l’azienda, «consente
di individuare in maniera
Il logo
certa il luogo dove il
dell’azienda
tentativo di effrazione o il
furto è avvenuto lungo la
catena del trasporto: fino ad ora non era
possibile identificarlo con esattezza». Il
mercato moda rappresenta il 40% dei
volumi spediti in giro per il mondo della
Savino Del Bene, su un fatturato atteso
per il 2015 di un miliardo e 250 milioni
di euro. Ma l’azienda non si ferma. «Il
mercato si sta trasformando — spiega
Nocentini — soprattutto per l’e-commerce,
il commercio via web. Facciamo anche
noi da tempo questa attività, con
immagazzinaggio di merce che poi viene
spedita dalla maison. Ormai distribuiamo,
come fa Amazon. Ma faremo qualcosa in
più. Il nostro core business restano le
spedizioni via mare, che rappresentano il
30% del totale, mentre il 20% va per via
area, il resto è logistica e altra attività». E
nel futuro ci sono «piccole acquisizioni» e
ancora investimenti in tecnologia.
Marzio Fatucchi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Per cento
l’incremento
del fatturato
del 2015
rispetto
al 2014
25
Negozi —
monomarca, o
in franchising o
corner — dove
sono presenti
i suoi prodotti
I
l salto lo farà a primavera a
nove anni dalla nascita della sua azienda. Ed è un salto
che comporta un notevole
impegno economico ma
che arriva dopo un anno decisamente dal segno più. Con
un fatturato di 6 milioni di
euro, nel 2015 Mario Luca Giusti e i suoi bicchieri di cristallo sintetico (ma anche brocche, piatti e oggetti vari di design per la casa) hanno fatto
un salto in avanti del 32 per
cento. Ecco perché adesso
questo imprenditore fiorentino sui generis (viene da una
famiglia di industriali, ma a
50 anni ha dismesso i panni
del figlio e ha inventato una
fabbrica sua) è pronto a conquistare Parigi. «Sto cercando
un negozio, dei locali dove
aprire un mio monomarca».
E il suo non è un passaggio
da poco: perché se è vero che
col suo marchio è presente in
vari Paesi stranieri (sempre in
Francia è a Saint Tropez, ma è
arrivato anche in Kazakhstan,
e poi ovviamente a Londra, e
New York per un totale di 25
luoghi dove i suoi prodotti sono venduti) in tutti questi casi
i suoi oggetti di design, sofisticatissimo anche perché solo apparentemente alla portata di tutti (costano poco ma
non possono definirsi essenziali) sono trattati da negozi
che hanno attivato un corner
dedicato o da imprenditori
che hanno scommesso su di
lui ma in franchising. «In questo caso farò diversamente —
ci spiega — mi muoverò come
Mario Luca Giusti con il gatto Topo, sopra le sue brocche
ho già fatto a Milano, Roma e
Firenze, oltre che all’isola d’Elba gestendo direttamente la
nostra boutique». Non vuole
sbilanciarsi sul luogo. Ma è
certo che non si sposterà dall’ottavo o dal sedicesimo arrondissement. «Io sono un
imprenditore molto pragmatico — aggiunge — credo che
se apri un negozio non solo
devi starci dentro con le spese, ma devi anche guadagnarci. In questo caso però voglio
giocare una doppia partita.
Voglio che sia un’impresa in
attivo ma mi interessa anche
investire sul marchio e per
questo sceglierò una location
di prestigio».
Non basta, perché oltre alla
sede francese Mario Luca sta
pensando al raddoppio a Firenze «in un posto più centrale della storica sede di via della Vigna Nuova» e ad andare
alla conquista di Genova, anche in questo caso entro la
primavera. Strategie di un uomo che a Firenze dà lavoro a
circa 20 persone ma che ha
scelto di produrre in Oriente
(a Taiwan) e che per il momento delega poco anzi pochissimo ai suoi collaboratori
tra cui c’è anche Federica, la
sua figlia più grande. «È mia
anche l’ideazione degli oggetti
— ci spiega — Il fatto è che a
50 anni mi sono affrancato dal
padre. Ho messo su una fabbrica mia e adesso voglio fare
come ritengo più giusto, voglio divertirmi». Accentratore,
sicuramente, ma con un certo
equilibrio. «I miei collaboratori li scelgo in funzione di
quello che avevo ed ho in testa. Sono tutte persone con
cui mi è di stimolo il confronto e lo scambio di idee». Un
aspetto essenziale del suo lavoro, visto che dopo aver fatto
uno schizzo di quello che vuole produrre, prima di passare
a commissionare il prototipo,
è con la sua équipe che capisce se l’intuizione creativa è
destinata ad avere successo.
«È il bello e il brutto di Mario
Luca Giusti — conclude — un
brand che nasce da me e che
mi somiglia in tutto e per tutto e che, per questo, per il
momento è a mia totale misura». Per dire: se chiede un’opinione non è che lui non sia un
tipo che ascolta. Anzi. Però si
concede il lusso, in caso di
controversie, di decidere tutto
da sé.
Chiara Dino
[email protected]
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere Imprese
Lunedì 8 Febbraio 2016
5
FI
IL COLLOQUIO
Giovanni Geddes da Filicaja
«Il 27 febbraio a New York
la prima asta da Sotheby’s
dell‘Archivio storico
Una sfida ai grandi francesi»
Ha detto

Bolgheri uber alles
Abbiamo due vantaggi
rispetto al Bordeaux:
un territorio più a sud
e un mare più caldo
L’alleanza dei super vini
Mister Ornellaia: cinque toscani tra i top mondiali, mettiamoli insieme
Profilo
Giovanni
Geddes
da Filicaja è
nato a Firenze
nel 1945.
Laureato
in Economia
all’Università
di Firenze,
è stato
amministratore
delegato
di Antinori
per 12 anni,
prima di
diventare Ad
di Remy
Cointreau
ed iniziare la
collaborazione
con il gruppo
Frescobaldi.
Nel 1996
diventa Ad di
Frescobaldi
e dal 1999
lo è di Tenuta
dell’Ornellaia
di Mauro Bonciani
L
a scommessa si è concretizzata a metà degli
anni ‘80 e da tempo è
una scommessa vinta: le
bottiglie di Ornellaia
raccontano la Toscana nel
mondo e la storia di un investimento di successo. Così oggi
la celeberrima etichetta, nel
gruppo Marchesi de’ Frescobaldi, rilancia con il progetto
«Archivio storico» in collaborazione con Sotheby’s, che batterà all’asta bottiglie di particolari annate del vino, e con
l’idea di un’alleanza di tutti i
«super tuscan» per conquistare i mercati stranieri.
«È la prima volta in Italia —
spiega Giovanni Geddes da Filicaja, amministratore delegato
di Ornellaia — Con Archivio
storico mettiamo in vendita
bottiglie di annate mai uscite
prima dalla nostra cantina, con
il valore aggiunto per i collezionisti di una etichetta dedicata. Noi abbiamo sempre tenuto una piccola scorta di bottiglie e la prima asta sarà il 27
febbraio a New York: un’occasione unica, dato che solo per
l’occasione metteremo in vendita bottiglie di particolari annate, in numero limitatissimo». Una scelta nata da più
esigenze. «È il mercato che
spinge per aste di vini di vendemmie importanti e abbiamo
anche voluto sottolineare la
nostra presenza, la grande capacità di invecchiamento dei
nostri vini — afferma il manager — Rispetto al Bordeaux
abbiamo due vantaggi: un territorio più a sud e un mare più
Giovanni Geddes da Filicaja, Ad di Tenuta dell’Ornellaia
caldo, cosa che fa i nostri vini
più piacevoli da bere alla loro
uscita dopo 3/4 anni dalla vendemmia, mentre i Bordeaux
crescono col tempo. I nostri
vini invecchiano altrettanto bene e vogliamo dimostrarlo».
Gli investimenti sul vino di
qualità hanno tempo di ritorno
medio lunghi — serve una
cantina, la prima vendemmia
arriva 5 anni dopo l’impianto
di nuove viti, occorre investire
sulla distribuzione e sulla comunicazione — e per Geddes
da Filicaja, che ha alle spalle
esperienze col gruppo francese
Remy Cointreau, con la Marchesi Antinori, con la Gancia e
dal 1996 è nella Marchesi de’
Frescobaldi, si può fare di più.
«Sul versante della promozione certamente, lavorando su
due livelli. La denominazione,
che permette di far conoscere
il territorio e vini posizionati
su diversi mercati e fasce di
prezzo, e il livello della grande
qualità, unendo vini della stessa filosofia. Ornellaia fa parte
di Alta gamma l’associazione
804
Mila bottiglie
prodotte ogni
anno. 140 mila
di Ornellaia,
solo 4 mila
di Bianco
85,8
Milioni di euro
il fatturato
dell’azienda,
controllata
da Frescobaldi,
nel 2014
74%
Le bottiglie
vendute
all’estero: gli
Usa (15%) sono
il primo mercato
per Ornellaia
del Made in Italy che era presente anche all’Expo di Milano
e che unisce le eccellenze di
settori diversi. Ma forse è più
facile unire i vini top di gamma che i vini toscani. Tra i
migliori al mondo cinque sono
toscani, Ornellaia, Sassicaia,
Tignanello, Masseto, Solaia: mi
piacerebbe che stessero insieme, sarebbe logico ed interessante da studiare». Un’alleanza
al vertice del gusto per dominare i mercati internazionali.
Ma come possono competere
sui mercati internazionali anche le piccole eccellenze del
vino toscano? «Il segreto è
uno, puntare sul valore aggiunto della qualità. Le nostre
bottiglie sono posizionate nella fascia alta (un Ornellaia in
Italia costa 150 euro, a New
York 250 dollari) ma cresce la
domanda di qualità anche nella grande distruzione: è salito
il consumo del vino sopra i 5
euro nei supermercati ed è in
calo quello sotto i 3 euro. Resta
il problema che siamo il primo
Paese al mondo per volumi di
vino prodotti ma il secondo
per valore di fatturato, e ben
lontani dalla Francia».
Il reddito da vino non è più
solo la vendita di bottiglie.
«Come Ornellaia non puntiamo, come le piccole aziende,
all’agriturismo o ai pernottamenti. E anche le visite guidate, le degustazioni per noi sono un modo di far conoscer il
nostro prodotti, il territorio, di
fare cultura più che un business, ma è vero che rispetto a
15 anni fa è cresciuto enormemente il giro di affari legato al
vino, al cibo, al territorio». Re-

Marketing e politica
Renzi ha regalato una
bottiglia di Ornellaia
al presidente Obama,
non posso chiedere di più

Certezze
Quale chef per una cena
con Ornellaia? Gualtiero
Marchesi, è e resta
il primo grande chef
sta l’apparente paradosso di un
mercato legato all’export ma
che fa del legame tra vino e
territorio la sua forza: «L’Italia
è fondamentale non solo in
termini di mercati, per Ornellaia rappresenta il 26% delle
vendite, ma come punto di riferimento per chi ama il vino,
per il turismo di qualità, a cui
noi possiamo offrire i nostri
territori più città come Firenze... Occorre presidiare con
forza il turismo di élite — aggiunge Geddes da Filicaja —
ed essere contemporaneamente presenti sui mercati esteri. Il
nostro principale è il Nord
America, seguito dall’Europa
dove Paesi come la Svizzera
hanno grandi margini di sviluppo sui vini di alta qualità. I
nuovi mercati? Crescono, ma
in Asia l’Italia pesa solo per il
7% dei vini importati contro il
47% della Francia».
Cosa beve Geddes quando
non beve Ornellaia? «Mi piace
“girare il mondo”, bere Bordeaux da collezione, Pinot prodotto negli Usa, i nostri Brunello». Quale grande chef chiamerebbe per una cena con Ornellaia? «Gualtiero Marchesi è
e resta il primo grande chef. E
poi Massimo Bottura». E se dovesse scegliere un vip a cui far
scoprire Ornellaia? «Il premier
Renzi — sorride Geddes da Filicaja — ci ha fatto un grande
favore, regalando una bottiglia
di Ornellaia al presidente americano Obama; e lo abbiamo
saputo solo dai giornali. Di piu
non posso chiedere».
Ornellaia è nata dal progetto
di Lodovico Antinori, che impiantò vitigni francesi a Bolgheri ed è passata poi ai Frescobaldi grazie alla volontà del marchese Vittorio (che ha portato
anche Geddes nel gruppo fiorentino). Geddes ricorda: «È
uno dei casi in cui il vino ha
dato valore al territorio. Bolgheri è diventato famoso grazie a
Ornellaia e Sassicaia, come è
stato per Montalcino con il Brunello e per riuscire a vincere
una scommessa del genere serve un grande terreno, una qualità assoluta nella produzione,
unita alla qualità globale nella
comunicazione, nel marketing,
nella creatività: Ornellaia ha
avuto successo perché unisce
ad una grande qualità un serio
marketing orientato al lusso. E
fermo restando l’importanza
della comunicazione on line,
nella Rete, che cresce ogni giorno, per noi è fondamentale raccontare la qualità attraverso un
territorio». La prossima zona
che potrebbe seguire le orme di
Bolgheri? Geddes da Filicaja
non ha dubbi, «è la Maremma
del sud», mentre quando gli si
chiede dove saranno nel 2026 i
vini super tuscan risponde:
«Magari ci saranno altri vini toscani tra i top del mondo, oltre
ai cinque che ho ricordato. Anche bianchi: per la prima volta
abbiamo prodotto il bianco di
Ornellaia, 4.000 bottiglie andate
a ruba, entrate nei 50 migliori
vini del mondo secondo Robert
Parker».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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FI
Lunedì 8 Febbraio 2016
Corriere Imprese
Corriere Imprese
Lunedì 8 Febbraio 2016
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FI
Lunedì 8 Febbraio 2016
Corriere Imprese
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Corriere Fiorentino Lunedì 8 Febbraio 2016
FI
Dalla B alla Z La giornata
Chi sale,
chi scende:
il borsino
del calcio
toscano
Dai campionati
professionistici
a quelli
dei dilettanti
di Filippo Baffa
e Gabriele Noli
Livorno
Potere dei nuovi acquisti. Di Baez,
Borghese e ora Luca Antonini,
l’ultimo arrivato, con qualche
mese di ritardo e subito titolare
nella vittoriosa gara contro la
Ternana (decisivo Biagianti, a
segno dopo 6 anni!). Quasi un
nuovo acquisto anche Christian
Panucci, due successi su due dal
suo ritorno in panchina. E dopo 98
lunghi giorni, il Picchi è stato
«espugnato». A tifare con gli
ultras, in curva Nord, c’era pure il
sindaco Nogarin, mentre allo
stadio non si è visto Spinelli.
«Arriviamo velocemente a 50
punti», il monito ai piedi per terra
del presidente. Dimissionario sì,
stavolta ai saluti davvero. Forse. Di
certo ancora inguaribilmente
attaccato ai colori amaranto.
Cani ringhia:
il derby al Pisa
Grosseto, altra
rivoluzione
Pisa
Prato
Una domenica da Cani. Da Edgar
Cani. L’attaccante albanese che
con la doppietta all’Arezzo in
meno di un tempo ha cancellato
mesi di letargo. E’ stata la vittoria
di «Ringhio» Gattuso. Voleva che i
suoi giocatori ricominciassero a
sbranare gli avversari, dopo due
week-end di magra ed è stato
accontentato. Pisa secondo a -6
dalla Spal, impegnata stasera alle
20 col Pontedera nella notte
speciale per l’ex di turno Grassi. Di
contro, Capuano (per dirla alla sua
maniera) in campo non ha certo
visto undici «maiali assatanati» e
ha perso il duello animalesco. «Ne
avrei cambiati otto all’intervallo»,
lo sfogo di Eziolino: il primo ko
esterno per gli amaranto significa
salutare il bocconcino play-off.
Undici metri di sollievo. Sarebbero
ventidue, in realtà, perché la
vittoria contro la Lupa Roma che
ha consentito al Prato di fermare
la serie di cinque ko di fila, è
arrivata grazie a non uno bensì
due rigori. Di Capello il primo, di
Regolanti il secondo. Ringrazia De
Petrillo, la cui panchina ora è più
salda. Scricchiola invece quella di
Alvini a Pistoia. Due minuti a metà
ripresa per crollare col
Santarcangelo. Ora di nuovo
davanti agli arancioni in piena
zona play-out, complici le
penalizzazioni delle dirette rivali
più morbide del previsto: 6 punti
ai romagnoli anziché 12, solo 14
al L’Aquila invece dei 31 richiesti e
per il Savona è in arrivo uno
sconto degli attuali 6 (dimezzati?)
Porta Romana
Tuttocuoio
Carrarese
Grosseto
Sentirsi più leggeri nonostante la
sconfitta (terza di fila, quarta nelle
ultime 5), contro una squadra di
fatto fallita, la Carrarese. I 3 punti,
e non solo quelli, il Tuttocuoio li
aveva già guadagnati (niente
penalizzazione) con la sentenza
sul calcioscommesse di
assoluzione degli ex neroverdi
Balde e Ingrosso, così come
dell’agente Andrea Bagnoli:
indicato come dirigente occulto
del Tuttocuoio, secondo i giudici di
primo grado estraneo alla tentata
combine della gara de L’Aquila
dello scorso anno organizzata dal
ds degli abruzzesi Di Nicola e dal
procuratore Eugenio Ascari.
Last kiss. Quella di ieri contro il
Tuttocuoio rischia di essere
l’ultima vittoria della Carrarese
Calcio 1908, prima del fallimento
che pare inevitabile dopo il rifiuto
del presidente Tartaglia di
ricapitalizzare o vendere le quote
al socio Gigi Buffon. Solo Nicola
Cesare, l’ex patron del Termoli
sembra credere al salvataggio, di
una squadra quinta in classifica,
ad un punto dai play-off: pare
disposto ad entrare anche nella
nuova (ipotetica) Carrarese 2016
che potrebbe nascere sulle ceneri
dell’attuale società. A una
condizione: «Senza Buffon non mi
interessa».
«Farò quello che devo fare». Non
lo dice chiaro (lo farà in seguito)
ma dopo il ko in casa nello scontro
diretto col Rieti (ora distante 5
punti al comando della serie D
girone G), il presidente
biancorosso Max Pincione torna
ad una prassi che in Maremma
era un classico nel quindicennio di
Camilli (ora rivale al timone della
Viterbese): Domenico Giacomarro
esonerato è il primo dell’era
americana. «Individualmente non
siamo inferiori a nessuno, è il
complesso che non fa un c...».
Salta la panchina, l’aplomb da
manager yankee. E una stagione
forse già compromessa. O quasi.
L’esultanza di Cani, attaccante del Pisa autore di una doppietta con l’Arezzo
Finalmente. Il Porta Romana
ferma la caduta libera
ritrovando con la Sestese un
successo che mancava da 8
partite, dal 29 novembre
scorso. Considerando che
quello di ieri (firmata Santini e
Chiarelli) alle Due Strade è solo
il secondo nelle ultime 16 gare
è già positivo che la classifica
(Eccellenza, B) non sia
compromessa: zona play-out,
ma di nuovo in linea di
galleggiamento. Mentre
affonda il Firenze Ovest, nel
derby col Grassina che vola al
secondo posto.
6
Lunedì 8 Febbraio 2016 Corriere Fiorentino
FI
Fuoricampo Storie di sport
Il podio
della settimana
Montano,
pass olimpico
da record
di Simone Spadaro
Aldo Montano
Nuova fidanzata, la russa
Olga Plachina, e pass
olimpico. Lo sciabolatore
livornese a 37 anni ha
vinto, a Padova, il trofeo
Luxardo ed il biglietto per
Rio. Nessuno della sua
illustre famiglia era mai
riuscito a vincere il trofeo
euganeo nonostante in
bacheca ci siano ori
mondiali ed olimpici.
I Medicei Rugby
Daniel, un tuffo
anti pregiudizi

Ci sono
troppi
sguardi
di pena,
nel 2016
manca
ancora
la giusta
sensibilità
E poi le città
sono
inaccessibili
per chi
ha problemi
a muoversi

Il mio
sogno
è vincere
il Mondiale
o l’Europeo,
ma vorrei
riuscire
a cambiare
il modo
di pensare
Attraverso
il gioco
porto in
giro la mia
esperienza
La trafila nelle giovanili,
poi un incidente a 18 anni
e la Nazionale amputati
«Il calcio mi ha aiutato»
Alla pausa per il Sei
Nazioni sono secondi nel
girone promozione della
serie A, con ottime
possibilità di accedere ai
play off promozione
(passano le prime 4). Nel
mercato di gennaio, tra
l’altro, a rinforzare la prima
linea è arrivato Patrick
Bigoni del Petrarca Padova.
Francesca Baroni
Si è laureata campionessa
italiana juniores ed è stata
convocata al Campionato
mondiale riservato alle
donne Under 23. Tosta
come poche altre, sorda
dalla nascita, vive a
Bozzano, un paese a metà
strada tra Lucca e Viareggio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Francesco Caremani
Daniel Priami è nato a
Tel Aviv, in Israele, il primo dicembre del 1988, dove i genitori livornesi, Bruno e Monica,
avevano un locale. Ma il suo
arrivo ha sparigliato le carte
della vita e Livorno è diventata
la sua casa dopo pochi respiri:
«Sono livornese al cento per
cento», ricorda con la sua voce
profonda e simpatica.
Il calcio nel sangue, da ragazzino gioca nel Livorno 9:
«Ero troppo basso per stare in
porta, a dire la verità lo sono
rimasto sino all’adolescenza.
Dopo due stagioni capitò l’occasione e da allora non mi sono più tolto i guanti». È bravo
Daniel e promette bene, così
nel 2003 passa ai Juniores Nazionali del Cecina, in serie D.
Sono giorni spensierati come
quelli di ogni ragazzo che fa
ciò che ama e ama ciò che fa.
Ma in uno di questi, nel 2006,
cambia tutto: «L’anno prima
mi ero rotto il ginocchio, avevo
recuperato bene e mi sentivo
in forma, mi aspettava un
grande campionato, ma in una
delle prime partite salto per
prendere un pallone alto, l’avversario fa un po’ di ponte e io
frano a terra con la spalla».
Un infortunio bastardo ma
recuperabile: «Sicuramente,
pensavo, non sarà lungo come
quello che avevo subito in precedenza». All’ospedale di Cecina ricompongono la frattura
e lo ingessano, ma il braccio
inizia a gonfiarsi e il dolore è
sempre più forte, nonostante
gli antidolorifici, arriva pure la
febbre a 40 e dopo un ecodoppler lo mandano a Livorno in
rianimazione: «Qui hanno
cercato di salvarmi l’arto e ripulirlo, ma la setticemia era
troppo grave e rischiava di
LIVORNO
compromettere il cervello»,
così gli amputano il braccio
destro. Uno choc enorme, le
porte della prigione che si
chiudono all’improvviso senza
sapere perché, senza capire, e
un giovane portiere, un diciottenne, non sa più qual è il suo
posto nel mondo: «Non provavo vergogna, ma avevo il timore di non essere accettato». I
genitori e gli amici lo aiutano:
«Non sono cambiati, mi trattavano come sempre e ho iniziato a giocare a calcetto. Per il resto ho dovuto imparare nuovamente tutto da zero, lavarmi,
vestirmi, mangiare con la sinistra, non è stato facile».
E mentre Daniel si riaffaccia
sul confine dell’area di rigore,
la sua anima pensa ai pali della
porta, un’utopia. Durante un
viaggio in Spagna conosce
Alessandra, che lavora per Trenitalia, quattro anni d’amore
puro e una figlia in arrivo, si
chiamerà Amelia, portando
Daniel su terreni inesplorati.
Poi un contatto su Facebook
gli apre le porte (è proprio il
caso di dirlo) della Nazionale
di calcio amputati: «Una realtà
che non conoscevo, mi hanno
detto che gli mancavano giocatori e che mi volevano come
portiere. Ero titubante, ma
Alessandra mi ha spinto e durante un raduno presso il centro Coni di Pisa ci siamo conosciuti». Appena in tempo per
disputare i Mondiali in Messico, dove c’è un campionato per
club. La prima partita è contro
i padroni di casa e l’Italia vince
2-0 davanti a 7.000 spettatori,
alla fine sarà nona. Tutto il
Centro America ha una tradizione in questa disciplina,
vuoi per le guerre civili che
hanno prodotto eserciti di disabili, tra cui molti ex calciatori: «In Inghilterra ci sono il
Manchester City, il Chelsea,
l’Arsenal, pure in Turchia c’è
un bel movimento, in Italia
Portiere
Daniel
Priami è nato
a Tel Aviv
nel 1988
Sopra
durante
un’azione
di gioco
e con un
bambino prima
della partita
A lato
con la
Nazionale
amputati
niente; dovrebbero muoversi
squadre come Juventus, Milan
e Inter. A noi piacerebbe avere
una maggiore visibilità, per far
sapere agli altri che la vita non
finisce dove non c’è più un
braccio o una gamba, ma che
si può continuare a realizzare i
propri sogni».
Il calcio per amputati è duro, c’è molto agonismo e forse
tutta quella garra che viene
dalla vita, dalle difficoltà del
quotidiano: «Troppi sguardi
di pena, nel 2016 manca ancora la giusta sensibilità e poi le
città sono inaccessibili, senza
contare la burocrazia: io ho
una piccola pensione d’invalidità, la patente speciale, ma
non ho il parcheggio per invalidi perché per lo Stato sono
autosufficiente», per fortuna
c’è il football. Daniel riprende
ad allenarsi con l’Orlando Calcio, poi con l’Apige Scuola Calcio Milan Banditella dove conosce Emiliano: «È il preparatore dei portieri e mi ha aiutato tanto, anche se dice che ha
imparato più lui da me, fatto
sta che mi ha trovato lavoro
nelle giovanili dell’Armando
Picchi, spero di riuscire a essere bravo con i bambini». Pure
qui c’è lo zampino della Nazionale di calcio amputati, perché
è il padre di un suo compagno,
che si allena con la Scuola Calcio rossonera di Vicenza, a
procurargli il contatto con
l’Apige. Daniel ritiene di avere
un carattere chiuso, capace
però di dare tutto se stesso
quando incontra le persone
giuste: «Il calcio mi ha aiutato
tanto e non solo dal punto di
vista fisico. L’esperienza con la
Nazionale è stata meravigliosa, il ricordo più bello non sono le vittorie o le sconfitte, ma
quei venti giorni passati insieme agli altri ragazzi in Messico, indimenticabili». Il futuro?
Ancora calcio: «Il mio obiettivo è quello di vincere un Mondiale o un Europeo, ma vorrei
riuscire a cambiare le cose, il
mondo, il modo di pensare e
attraverso il gioco cercherò di
portare in giro la mia esperienza, soprattutto tra i più
giovani, è lì che possiamo seminare e coltivare una nuova
sensibilità».
In uno dei primi match, vinto 8-1 contro il Belgio, lo speaker l’ha ribattezzato «Dani
Buffon» una cosa che l’ha profondamente colpito. Gianpaolo Santoro, autore del libro La
solitudine dei numero uno ha
scritto: «Il destino e le fortune,
del portiere non coincidono
per forza con quelle della
squadra. È come se giocassero
due partite distinte». E Il ragazzo di Tel Aviv le ha vinte entrambe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
HORROR
WESTERN
CINEMA
FIRENZE
Una misteriosa epidemia si è abbattuta sull’Inghilterra del XIX
secolo e il Paese è invaso dai non morti. Elizabeth Bennet e
le sue sorelle sono maestre nelle arti marziali e nell’uso delle
armi e sono pronte a tutto per difendere la loro famiglia
L’orso polare Norm possiede un dono raro: riesce a parlare
agli esseri umani. Quando Vera si presenta nell’Artico per
girare uno spot tv per promuovere case di lusso per il suo
datore di lavoro, Norm sa di dover fare qualcosa...
In 6 sale
In 2 sale
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THE SPACE CINEMA FIRENZE
Revenant - Redivivo
Via Reginaldo Giuliani, 374 - Tel. 055.45.14.80
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The Hateful Eight
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PPZ - Pride + Prejudice + Zombies 20.00-22.30
La quinta onda
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Il viaggio di Norm
The Hateful Eight
21.00
L’abbiamo fatta grossa
21.15
Joy
Il figlio di Saul
15.30-20.20
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16.15-18.20-20.25-22.30
FIAMMA
17.30-20.00-22.30
La quinta onda
17.40-20.10-22.30
FULGOR
17.50-20.10-22.30
The Hateful Eight
17.30-20.45
The Hateful Eight
18.30-21.45
Joy
17.50-20.10-22.30
Revenant - Redivivo
17.45-20.45
MARCONI
The Hateful Eight
17.30-20.45
17.50-20.10-22.30
Quo vado?
20.30-22.30
Doraemon il film: Nobita e gli eroi dello
spazio
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MULTISALA ADRIANO
17.30-21.30
Joy
17.30
Revenant - Redivivo
21.30
MULTISALA IL PORTICO
Via Capo di Mondo, 66/68 - Tel. 055.66.99.30
Joy
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Revenant - Redivivo
18.10-21.00
Joy
18.45-21.15
Revenant - Redivivo
15.45
MULTISALA PRINCIPE C.G.
Viale Matteotti 13 Rosso - Tel. 055.57.58.91
15.45-18.00-20.15-22.30
ODEON CINEHALL
Joy 16.45-19.30-22.30
18.00-21.00
PPZ - Pride + Prejudice + Zombies
17.00-19.45-22.15
The Hateful Eight
17.45
The Hateful Eight
19.00-22.30
17.15-19.45-22.15
18.00-21.15
Piccoli brividi
16.45
L’abbiamo fatta grossa
La quinta onda
16.15-18.30-21.00
PUCCINI
Piazza Puccini, 41 - Tel. 055.36.20.67
La vita è un viaggio
21.00
SPAZIO ALFIERI
Via dell’ Ulivo, 8 - Tel. 055.53.20.84.0
Revenant - Redivivo (V.O.)
18.30
Turner (V.O.)
21.30
SPAZIO UNO
Via del Sole, 10 - Tel. 055.28.46.42
16.30-18.00-19.30-21.00
STENSEN
Viale Don Minzoni, 25/A - Tel. 055.57.65.51
Francofonia - Il Louvre sotto occupazione 19.00
TEATRI
FIRENZE
OPERA DI FIRENZE
19.00-21.30
17.30-20.00-22.45
21.30
CAMPI BISENZIO
UCI CINEMAS CAMPI BISENZIO
Via F.lli Cervi 9 - Tel. 892.96.0
18.10-20.30-22.50
18.30-21.40
MULTISALA CABIRIA
Piazza Piave, 2 - Tel. 055.25.55.90
21.30
SESTO FIORENTINO
UNIONE
21.15
FIGLINE VALDARNO
NUOVO CINEMA
Via Roma, 15 - Tel. 055.95.18.74
21.30
GREVE IN CHIANTI
BOITO D’ESSAI
CINEMA GROTTA
16.45-19.15
Point Break (3D)
21.45
PPZ - Pride + Prejudice + Zombies
17.15-20.15-22.45
19.45
La grande scommessa
22.00
Piccoli brividi
17.30
17.00-20.15-22.30
16.30-20.00
Creed - Nato per combattere
22.45
16.00-18.20
L’abbiamo fatta grossa
Piccoli brividi
15.00-17.30
Joy
19.55-22.40
16.30-19.30-22.25
19.15
19.15-21.15
La quinta onda
Point Break
IMPERIALE
Piazza D’Azeglio, 5 - Tel. 057.27.85.10
21.30
Lucca
17.10-19.50-22.30
The Hateful Eight
21.00
Joy 19.40
Joy
21.00
Revenant - Redivivo
MONTELUPO FIORENTINO
MIGNON CSC
Via Baccio da montelupo, 37 - Tel. 057.15.11.40
18.50-22.15
Il viaggio di Norm
16.25
Piccoli brividi
16.00
The Hateful Eight
21.30
POGGIBONSI
18.30-22.05
Doraemon il film: Nobita e gli eroi dello
spazio
17.30
The Hateful Eight
18.45-21.15
Joy
21.15
La quinta onda
21.15
MULTISALA POLITEAMA
L’abbiamo fatta grossa
PONTASSIEVE
ACCADEMIA
21.00
17.00-19.35-22.15
21.15
20.45
Joy
21.00
CINEMA ARSENALE
Via Mameli 26 - Tel. 056.40.50.70.0
L’abbiamo fatta grossa
16.30-19.10-21.50
Revenant - Redivivo
TEATRO DI CESTELLO
Piazza del Cestello 4, tel. 055.29.46.09
La grande rabbia di Philipp Hotz.
Di Max Frisch.
Regia Iacopo Biagioni.
Con la Compagnia MalD’Estro.
Venerdì. Ore 20.45.
TEATRO DEL SALE
via dei Macci 111r, tel. 055.20.01.492
Paolo Bonfanti e Martino Coppo.
In concerto.
Mer 10 feb Ore 21.30.
TEATRO NUOVO SENTIERO
Via delle Panche 36,
tel. 338.36.63.526
Sketch - Risate ad alta velocità.
Di A. Becherucci e M. Ferroni.
Apparizioni Teatro.
Sabato. Ore 21.15.
AUDITORIUM FLOG
Via Mercati 24/b
Taranta Night. Nidi D’arac in concerto.
Sabato. Ore 21.30.
MUSEO CASA MARTELLI
Via Ferdinando Zannetti, 8
Fantasie esotiche. Di Emilio Salgari.
Musiche di Georges Bizet. Con Rosa Sarti.
Giovedì. Ore 17.
17.30-20.30
Revenant - Redivivo
METROPOLITAN
Point Break
Via Ricasoli 3, Info Teatro della Pergola
tel. 055.22.641
Truman Capote.
Questa cosa chiamata amore.
Di Massimo Sgorbani.
Regia Emanuele Gamba.
Con Gianluca Ferrato.
Venerdì. Ore 21.
17.50-20.15-22.40
Piazza Dell’Abbadia 5 - Tel. 057.72.87.17.7
Joy
Via Orsini 73, tel. 055.68.14.309
Nu:Da. Compagnia Opus Ballet diretta
da Rosanna Brocanello. Compagnia
CobosMika diretta da Peter Mika. Kaos
Balletto di Firenze diretta da Roberto
Sartori e Katiuscia Bozza.
Venerdì. Ore 21.
16.20
17.10-19.20-21.30
CINEMA ALESSANDRO VII
Piazza della Stazione 16 - Tel. 050.41.33.2
TEATRO
DELL’AFFRATELLAMENTO
18.30-21.30
Siena
Vicolo Scaramucci, 4 - Tel. 050.50.26.40
CINEMA NUOVO
Via di S. Domenico 51
La tana del risatonchio. Regia di A. Bruni.
Tommaso Parenti, Andrea Iodice, Marco
Bernabò, Massimo Bosi, lenia Leoncini,
Diletta Magherini.
Venerdì. Ore 21.
17.30
Riposo
NUOVO CINEMA STELLA
LO SCANTINATO
20.15-22.45
Revenant - Redivivo
Via Conte Fazio - Tel. 050.43.28.9
15.00-18.30-22.00
TEATRO NICCOLINI
Creed - Nato per combattere
Piccoli brividi
Joy
CINEMA ARNO
Grosseto
TEATRO REIMS
23.00
16.20-18.30-20.40-22.50
16.40-18.40-20.40-22.40
Pisa
The Hateful Eight
Via di Ripoli 231, tel. 055.68.21.321
Ricette d’amore. Di Cinzia Berni. Regia
di Paola Tanda. Con Brunella Saiu, Chiara
Martinelli, Paola Tanda, Francesca Billi,
Simone Bellini.
Venerdì. Ore 20.45.
Point Break
La quinta onda
PPZ - Pride + Prejudice + Zombies
ISOLA VERDE
TEATRO LUMIèRE
17.30-20.30
L’abbiamo fatta grossa
18.10-20.30
16.30-19.30-22.30
22.30
16.30-18.30-20.30
17.00-20.00
21.30
Mommy
La grande scommessa
18.30
16.30-20.30-22.30
The Hateful Eight
PPZ - Pride + Prejudice + Zombies
16.30-20.30
Riposo
16.30-18.30
16.30-19.30-22.30
The Hateful Eight
The Hateful Eight
THE SPACE CINEMA GROSSETO
Via Reims, 30, tel. 055.68.11.255
Giocondo Zappaterra. Di A. Susini.
Regia Antonio Susini. Con la Nuova
Compagnia di prosa Città di Firenze.
Sabato. Ore 21.
spazio
Point Break
Riposo
TEATRO DELLA PERGOLA
Doraemon il film: Nobita e gli eroi dello
21.30
Riposo
16.45-19.30-22.15
20.30
22.40
21.15
18.30-22.15
Joy
Point Break
The Hateful Eight
L’abbiamo fatta grossa
Nosferatu - Il vampiro
Via Canada, 80 - Tel. 056.44.63.11
21.15
Via delle pleiadi, 16 - Tel. 899.77.70.03
La quinta onda
The Hateful Eight
CINEMA SOTTO LE STELLE
20.30
Point Break
Riposo
Via Valtriani, 20 - Tel. 329.63.18.85.7
Joy (V.O.)
MULTIPLEX OMNIA CENTER
L’abbiamo fatta grossa 16.10-18.20-20.30-22.40
Revenant - Redivivo
Via Montanelli, 33 - Tel. 055.83.68.25.2
17.15-20.00-22.30
Via Benedetto Cairoli 22 - Tel. 057.42.18.57
Revenant - Redivivo
MULTISALA SPLENDOR
17.30-21.00
L’abbiamo fatta grossa
EDEN
Il viaggio di Norm
Massa
The Hateful Eight
PONTEDERA
Prato
Se mi lasci non vale
Via Dorsale 11 - Tel. 058.57.91.10.5
18.00-21.00
Riposo
Quo vado?
The Hateful Eight
17.10-19.45-22.20
Via dei Buti 9 - Tel. 057.33.65.72.2
The Hateful Eight
Riposo
PPZ - Pride + Prejudice + Zombies 17.15-22.20
L’abbiamo fatta grossa
22.45
15.00-17.30-20.00-22.35
MODERNO
45 Anni
Piazza Rosselli 6 - Tel.
17.30-20.30
14.55-17.30-20.05-22.40
Il viaggio di Norm
La quinta onda
17.15-20.45
Point Break
14.50-17.20-22.30
15.10-18.35-22.00
UCI CINEMAS AREZZO 8
Revenant - Redivivo
Il viaggio di Norm
20.10
Revenant - Redivivo
Via Turati, 2 - Tel.
17.30-20.15
16.00-19.15-22.30
20.45
Il viaggio di Norm
La grande scommessa
19.15-21.15
17.15-19.20-21.30
GLOBO
PPZ - Pride + Prejudice + Zombies 20.05-22.35
The Hateful Eight
21.15
Piazza Giuseppe Garibaldi, 8 - Tel. 055.99.17.03.2
Point Break
Doraemon il film: Nobita e gli eroi dello
spazio
16.15
14.55-18.25-22.00
FILARMONICA AMBRA
CINEMA NEL PARCO
Revenant - Redivivo
The Hateful Eight
Doraemon il film: Nobita e gli eroi dello
spazio
15.10-17.35
Via Vittorio Emanuele II 17 - Tel. 058.35.34.84
MONTECATINI TERME
La quinta onda
Nosferatu - Il vampiro
Via Antonio Bacchelli - Tel. 892.11.1
19.00
L’abbiamo fatta grossa
Via Provinciale Lucchese - Tel. 057.27.85.10
THE SPACE CINEMA LIVORNO
Joy
Remember
Pistoia
via Laudesi 6 - Tel. 057.31.87.30.86
Joy
L’abbiamo fatta grossa
15.50-18.10-20.20-22.30
CINEMA ROMA D’ESSAI
Livorno
21.15
Riposo
Riposo
19.00
The Hateful Eight
Arezzo
18.00-20.30
Joy
Point Break
Via A. Gramsci, 387 - Tel. 055.44.66.00
LASTRA A SIGNA
TEATRO CINEMA MODERNO DELLE ARTI
L’abbiamo fatta grossa
21.40
15.00-17.00
Quo vado?
La trattativa
Via Aretina, 24 - Tel. 055.69.14.25
18.00-21.00
TEATRO PUCCINI
Via V. Emanuele II 303, tel. 055.42.20.361
Thanks for vaselina.
Regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti,
Alessandro Tedeschi. Con Gabriele Di
Luca, Massimiliano Setti, Beatrice Schiros
Ciro Masella, Francesca Turrini.
Domani. Ore 21.
16.10
SCANDICCI
Riposo
45 Anni
Revenant - Redivivo
17.30-21.00
18.00-20.20-22.40
Revenant - Redivivo
LA PERLA
The Hateful Eight
L’abbiamo fatta grossa
Point Break
Riposo
La corrispondenza
The Hateful Eight
Piccoli brividi
Via Matteotti - Tel. 055.87.20.05.8
Piazza Vittorio Gui, tel. 055.27.79.350
Fra Diavolo. Daniel François Esprit Auber.
Direttore Alessandro D’Agostini. Regia
Francesco Torrigiani. Maestro del Coro
Francesco Rizzi. Con Filippo Adami e
solisti, Coro e Orchestra del Conservatorio
di Musica «Luigi Cherubini» di Firenze.
Martedì. Ore 20.
TEATRO DI RIFREDI
EMPOLI
19.10-21.30
Riposo
CINEMA DON BOSCO
Corso Giacomo Matteotti, 184 - Tel. 055.84.95.01.8
Quo vado?
21.30
Via Rosa Libri, 2 - Tel. 055.85.38.89
BORGO SAN LORENZO
Via della Pergola 12/32,
tel. 055.22.641
In sua movenza è fermo.
Viaggio teatrale.
Testi e regia di Giovanni Micoli.
Con Massimo Manconi, Luca Cartocci,
Natalia Strozzi, Fabio Baronti, Sabrina
Tinalli, Marcello Allegrini.
Domenica. Ore 12.
Via delle Cascine 41, tel. 055.36.20.67
La vita è un viaggio.
Di e con Beppe Severgnini.
Ore 21.
Tanti lati-Latitanti.
Di e con Ale & Franz.
Venerdì. Ore 21.
P.zza S.Agostino 7 - Tel. 057.79.24.04.0
FIESOLE
17.45-20.15-22.45
22.40
L’abbiamo fatta grossa
Via dei Neri, 5 - Tel. 057.17.27.23
The Hateful Eight
Via degli Anselmi - Tel. 055.21.40.68
Evento Speciale
17.30
Una volta nella vita
L’abbiamo fatta grossa 15.30-18.00-20.15-22.30
Joy (V.O.)
20.00-22.00
Il viaggio di Norm
Point Break
CINEMA S.AGOSTINO
Via Cosimo Ridolfi, 79 - Tel. 057.17.20.23
Quo vado?
L’abbiamo fatta grossa
COLLE DI VAL D’ELSA
L’abbiamo fatta grossa
16.20
Doraemon il film: Nobita e gli eroi dello
spazio
17.00
EXCELSIOR
La corrispondenza
Via Romagnosi, 46 - Tel. 055.48.36.07
The Hateful Eight
La corrispondenza
UCI CINEMAS FIRENZE
Revenant - Redivivo
Viale Giannotti, 45 - Tel. 055.68.51.99
L’abbiamo fatta grossa
22.40
45 Anni
Via Maso Finiguerra 24r - Tel. 055.23.81.88.1
L’abbiamo fatta grossa
Point Break
Via del Cavallaccio snc - Tel. 892.96.0
Via Pacinotti, 13 - Tel. 055.57.66.87
La grande scommessa
Doraemon il film: Nobita e gli eroi dello
spazio
15.15-17.40
15.50-18.10-20.30-22.30
Quo vado?
20.00-22.20
17.30-22.20
Remember
18.10-20.20-22.40
L’abbiamo fatta grossa
Il ponte delle spie
PPZ - Pride + Prejudice + Zombies
16.00-18.10-20.20-22.30
La quinta onda
16.15-22.00
Piazza Dalmazia, 2 - Tel. 055.42.20.42.0
17.00-19.40-22.20
Doraemon il film: Nobita e gli eroi dello
spazio
15.20-17.40
Il viaggio di Norm
The Hateful Eight
Joy 16.50-19.40-22.30
La quinta onda
MULTISALA BOCCACCIO
Quo vado?
CINEMA FLORA
22.30
MULTISALA ODEON
Piazza San Paolo all’Orto 18 - Tel. 050.54.01.68
Via del Castello 2 - Tel. 057.16.64.77.8
15.20-17.30
15.30-19.00-22.30
18.40-22.00
22.10
L’abbiamo fatta grossa 16.00-17.40-20.10-22.30
Quo vado?
The Hateful Eight
15.00-18.20
Point Break
PPZ - Pride + Prejudice + Zombies 18.00-20.20
CERTALDO
17.40-20.55
19.30
Revenant - Redivivo
Via Tosco-Romagnola - Tel. 199.19.99.91
CINEMA MARIO MONICELLI
The Hateful Eight
Carol
Il viaggio di Norm
Una diligenza corre attraverso il Wyoming innevato. I passeggeri, il cacciatore di taglie John Ruth e la donna che ha catturato, Daisy Domergue, sono diretti verso la città di Red Rock dove
Ruth consegnerà Domergue nelle mani della giustizia.
Via di Novoli 2 - Tel. 892.11.1
CASTELLO CINETECA DI FIRENZE
FI
ANIMAZIONE
Pride + Prejudice + Zombies
The Hateful Hate
SPETTACOLI
IN
TOSCANA
7
TEMPO LIBERO
Corriere Fiorentino Lunedì 8 Febbraio 2016
17.15
20.10-22.30
Piazza Matteotti 17 - Tel. 057.72.26.47.4
Via Frascani - Tel. 050.54.10.48
L’abbiamo fatta grossa
16.00-18.10-20.20-22.30
The Hateful Eight
16.00-19.00-22.00
15.45-18.50-22.00
BAGNO A RIPOLI
T. COMUNALE DI ANTELLA
Via Montisoni 10,
tel. 055.62.18.94
Madonna, che botta!.
Con i Solki, BettiBarsantini,
Tribuna Ludu, Giulia Sarno.
Sabato Ore 21.
BARBERINO DEL MUGELLO
T. COMUNALE CORSINI
Viale della Repubblica 3,
tel. 055.33.14.49
Palcoscenico del ‘900.
La Grande storia del teatro vol. 2.
Regia di Riccardo Rombi.
Venerdì. Ore 21.
CALENZANO
TEATRO MANZONI
Via Mascagni, 18,
tel. 055.88.76.581
Relazioni pericolose.
Tratto dal romanzo di Choderlos
De Laclos. Regia di Laura Sicignano.
Con Elena Dragonetti, Aldo Ottobrino.
Sabato.
Ore 21.15.
18.10-20.20-22.30
NUOVO PENDOLA
Via S. Quirico - Tel. 057.74.30.12
I pugni in tasca
18.30-20.30-22.30
CAMPI BISENZIO
TEATRO DANTE
Piazza Dante 23,
tel. 055.89.79.403
L’ultimo harem.
Di Angelo Savelli. Regia di Angelo Savelli.
Con Serra Yilmaz, Valentina Chico e
Riccardo Naldini.
Martedì. Ore 21.
EMPOLI
TEATRO ShALOM
Via Ferruccio Busoni 24,
tel. 0571.77.528
Diamoci del tu. Di Norm Foster.
Regia di Emanuela Giordano.
Con Anna Galiena, Enzo De Caro.
Domenica. Ore 17.15.
FUCECCHIO
NUOVO TEATRO PACINI
Piazza G. Montanelli,
tel. 0571.26.11.51
Dipartita finale.
Scritto e diretto da Franco Branciaroli.
Con Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai,
Franco Branciaroli.
Martedì. Ore 21.30.
8
FI
Lunedì 8 Febbraio 2016 Corriere Fiorentino