Diapositiva 1

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Diapositiva 1
•La protezione delle Infrastrutture Critiche e la cyber security
La protezione delle Infrastrutture Critiche
e la cyber security
Dott. Glauco Bertocchi CISM
Roma 19/06/2014
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Agenda
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Presentazione relatore
La normativa nazionale ed europea
La sicurezza delle IC (fisica, logica,organizzativa, ambientale)
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Cyber sec nella gestione della crisi e nel recovery dell'emergenza
Il programma europeo H2020
Le prossime sfide
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Q&A
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Bibliografia & sitografia
G. Bertocchi -La protezione delle Infrastrutture Critiche e la cyber security
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Agenda
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Presentazione relatore
La normativa nazionale ed europea
La sicurezza delle IC (fisica, logica,organizzativa, ambientale)
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Cyber sec nella gestione della crisi e nel recovery dell'emergenza
Il programma europeo H2020
Le prossime sfide
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Q&A
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Bibliografia & sitografia
G. Bertocchi -La protezione delle Infrastrutture Critiche e la cyber security
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Presentazione relatore
Glauco Bertocchi
Esperienza più che ventennale nel campo ICT
Esperienza più che ventennale nel campo della security
Numerose docenze universitarie e ad organizzazioni statali
Autore o coautore di numerose pubblicazioni in campo ICT e security
Ha svolto e svolge consulenze professionali in ambito sicurezza
Valutatore dei progetti di ricerca ed innovazione FP7 (2007) e H2020 (2014)
Certificato CISM dal 2003
Membro del Consiglio direttivo dell’AIIC (Associazione Italiana esperti Infrastrutture Critiche)
G. Bertocchi -La protezione delle Infrastrutture Critiche e la cyber security
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Presentazione relatore
La normativa nazionale ed europea
La sicurezza delle IC (fisica, logica,organizzativa, ambientale)
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Cyber sec nella gestione della crisi e nel recovery dell'emergenza
Il programma europeo H2020
Le prossime sfide
Q&A
Bibliografia & sitografia
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La normativa nazionale ed europea
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La normativa nazionale ed europea
 Le infrastrutture critiche sono state definite da una direttiva europea che
è stata recepita in Italia
2011 , n. 61
(GU n. 102 del 4-5-2011 )
DECRETO LEGISLATIVO 11 aprile 2011 , n. 61
Attuazione della Direttiva 2008/114/CE recante l'individuazione e la
designazione delle infrastrutture critiche europee e la valutazione
della necessita' di migliorarne la protezione. (11G0101)
Entrata in vigore del provvedimento: 05/05/2011
 Cosa è una infrastruttura critica secondo questa normativa?
Il presente decreto stabilisce le procedure per l'individuazione e la designazione di Infrastrutture
critiche europee (ICE), nei settori dell'energia e dei trasporti, nonche' le modalita' di valutazione della
sicurezza di tali infrastrutture e le relative prescrizioni minime di protezione dalle minacce di origine
umana, accidentale e volontaria, tecnologica e dalle catastrofi naturali. I sotto-settori riguardanti
energia e trasporti sono indicati nell'allegato A al presente decreto
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La normativa nazionale ed europea
Art. 2
Definizioni
1. Ai fini del presente decreto, si intende per:
a) infrastruttura: un elemento, un sistema o parte di questo, che contribuisce al mantenimento
delle funzioni della societa', della salute, della sicurezza e del benessere economico e sociale
della popolazione;
b) infrastruttura critica (IC): infrastruttura, ubicata in uno Stato membro dell'Unione europea, che e'
essenziale per il mantenimento delle funzioni vitali della societa', della salute, della sicurezza e
del benessere economico e sociale della popolazione ed il cui danneggiamento o la cui
distruzione avrebbe un impatto significativo in quello Stato, a causa dell'impossibilita' di
mantenere tali funzioni;
c) settore: campo di attivita' omogenee, per materia, nel quale operano le infrastrutture, che puo'
essere ulteriormente diviso in sotto-settori;
d) intersettoriale: che riguarda due o piu' settori o sotto-settori;
e) infrastruttura critica europea (ICE): infrastruttura critica ubicata negli Stati membri dell'UE il cui
danneggiamento o la cui distruzione avrebbe un significativo impatto su almeno due Stati
membri. La rilevanza di tale impatto e' valutata in termini intersettoriali. Sono compresi gli effetti
derivanti da dipendenze intersettoriali in relazione ad altri tipi di infrastrutture;
G. Bertocchi -La protezione delle Infrastrutture Critiche e la cyber security
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La normativa nazionale ed europea
Allegato A (previsto dall'articolo 1, comma 2)
Suddivisione dei settori energia e trasporti in sotto-settori
Settore Energia
Sottosettori:
Elettricita', comprendente: infrastrutture e impianti per la produzione e la trasmissione di energia elettrica e per la fornitura di
elettricita';
Petrolio, comprendente: produzione, raffinazione, trattamento,stoccaggio e trasporto di petrolio attraverso oleodotti;
Gas, comprendente: produzione, raffinazione, trattamento, stoccaggio e trasporto di gas attraverso oleodotti e terminali GNL;
Settore Trasporti
Sottosettori:
Trasporto stradale;
Trasporto ferroviario;
Trasporto aereo;
Vie di navigazione interna;
Trasporto oceanico, trasporto marittimo a corto raggio e porti.
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La normativa nazionale ed europea
Chi identifica le Infrastrutture Critiche Europee?
Il decreto legislativo affida al Nucleo interministeriale situazione e pianificazione
(NISP), istituito con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 maggio
2010, le funzioni specificate , dallo stesso decreto, per l’individuazione e la
designazione delle ICE.
Per tali fini il NISP è integrato dai rappresentanti del Ministero dello sviluppo
economico, per il settore energia, del Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti ed enti vigilati, per il settore trasporti.
L’individuazione di una struttura critica avviene secondo un’analisi della criticità
del settore e delle problematiche derivanti da valutazioni intersettoriali .
L’analisi è basata su criteri indicativi predefiniti in sede europea
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La normativa nazionale ed europea
I CRITERI DI VALUTAZIONE
CRITERI SETTORIALI
Sono riportati nelle linee guida emesse dalla Commissione Europea, sono riservati.
(Art. 6 comma2)
CRITERI INTER SETTORIALI
Sono basati sulla valutazione delle seguenti tipologie di effetti negativi
1.le possibili vittime, in termini di numero di morti e di feriti;
2.le possibili conseguenze economiche, in termini di perdite finanziarie, di deterioramento del bene o
servizio e di effetti ambientali;
3.le possibili conseguenze per la popolazione, in termini di fiducia nelle istituzioni, di sofferenze fisiche e di
perturbazione della vita quotidiana, considerando anche la perdita di servizi essenziali.
Poiché una Infrastruttura Critica Europea interessa almeno due stati membri , la valutazione delle
soglie dei criteri si effettua con discussioni bilaterali o multilaterali con gli altri Stati Membri
coinvolti dalla IC sotto esame.
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La normativa nazionale ed europea
Quando una ICE è identificata chi lo viene a sapere?
Art. 3
Tutela delle informazioni sensibili
1. Alle informazioni sensibili relative alle IC, nonche' ai dati ed alle notizie relativi al processo d'individuazione, di
designazione e di protezione delle ICE, e' attribuita adeguata classifica di segretezza ai sensi dell'articolo 42 della legge
3 agosto
Art. 8
Designazione delle ICE
5. Al provvedimento di designazione di un'infrastruttura come ICE e' attribuita adeguata classifica di segretezza ai sensi
dell'articolo 42 della legge 3 agosto 2007, n. 124, e del relativo regolamento di attuazione.
6. La designazione di un'infrastruttura come ICE non determina deroghe alle ordinarie procedure di affidamento dei contratti
pubblici, salvo le misure relative alla protezione delle informazioni
Art. 15
Contributo degli organismi di informazione per la sicurezza
1. Le modalita' del concorso informativo degli organismi di cui agli articoli 4, 6 e 7 della legge 3 agosto 2007, n. 124, sono
stabiliti con provvedimenti del Presidente del Consiglio dei Ministri da adottarsi ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della
stessa legge.
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La normativa nazionale ed europea
Il Piano di sicurezza dell’operatore
Requisiti minimi del piano di sicurezza dell'operatore (PSO) (art.12 comma 4 e allegato B)
Il piano di sicurezza dell'operatore (PSO) identifica gli elementi che compongono l'infrastruttura critica, evidenziando per ognuno di essi
le soluzioni di sicurezza esistenti ovvero quelle che sono in via di applicazione.
Il PSO comprende: l'individuazione degli elementi piu' importanti dell'infrastruttura;
1. l'analisi dei rischi che, basata sui diversi tipi di minacce piu' rilevanti, individua la vulnerabilita' degli elementi e le possibili
conseguenze del mancato funzionamento di ciascun elemento sulla funzionalita' dell'intera infrastruttura;
2. l'individuazione, la selezione e la priorita' delle misure e procedure di sicurezza distinte in misure permanenti e misure ad
applicazione graduata.
3. le misure permanenti sono quelle che si prestano ad essere utilizzate in modo continuativo e comprendono:
- sistemi di protezione fisica (strumenti di rilevazione, controllo accessi, protezione elementi ed altre di prevenzione);
- predisposizioni organizzative per allertamento comprese le procedure di gestione delle crisi;
- sistemi di controllo e verifica;
- sistemi di comunicazione;
- addestramento ed accrescimento della consapevolezza del personale;
- sistemi per la continuita' del funzionamento dei supporti informatici.
4. Le misure ad applicazione graduata da attivare in relazione al livello di minacce o di rischi esistenti in un determinato periodo di
tempo.
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La normativa nazionale ed europea

Finora abbiamo visto un’architettura che ha poco di cyber e molto di
strutturazione in uffici e procedure, c’è pero un cenno nei requisiti minimi sistemi per la continuita' del funzionamento dei supporti informatici.

Passa poco tempo, pochissimi anni per la velocità di evoluzione delle IC ma
epoche per l’ICT, ed ecco la rivoluzione : l’Italia si dota di strumenti per la
protezione nazionale dalle minacce cyber.
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 gennaio 2013
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Dispone:
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La normativa nazionale ed europea
Art. 1
Oggetto
1. Il presente decreto definisce, in un contesto unitario e integrato, l'architettura istituzionale
deputata alla tutela della sicurezza nazionale relativamente alle infrastrutture critiche
materiali e immateriali, con particolare riguardo alla protezione cibernetica e alla sicurezza
informatica nazionali, indicando a tal fine i compiti affidati a ciascuna componente ed i meccanismi
e le procedure da seguire ai fini della riduzione della vulnerabilita‘, della prevenzione dei rischi,
della risposta tempestiva alle aggressioni e del ripristino immediato della funzionalita' dei
sistemi in caso di crisi.
2. I soggetti compresi nell'architettura istituzionale di cui al comma 1 operano nel rispetto delle
competenze gia' attribuite dalla legge a ciascuno di essi.
3. Il modello organizzativo-funzionale delineato con il presente decreto persegue la piena integrazione
con le attivita' di competenza del Ministero dello sviluppo economico e dell'Agenzia per l'Italia
digitale, nonche' con quelle espletate dalle strutture del Ministero della difesa dedicate alla protezione
delle proprie reti e sistemi nonche' alla condotta di operazioni militari nello spazio cibernetico,
dalle strutture del Ministero dell'interno, dedicate alla prevenzione e al contrasto del crimine
informatico e alla difesa civile, e quelle della protezione civile.
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La normativa nazionale ed europea
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La normativa nazionale ed europea
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La normativa nazionale ed europea
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La normativa nazionale ed europea
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Agenda
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Presentazione relatore
La normativa nazionale ed europea
La sicurezza delle IC (fisica, logica,organizzativa, ambientale)
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Cyber sec nella gestione della crisi e nel recovery dell'emergenza
Il programma europeo H2020
Le prossime sfide
Q&A
Bibliografia & sitografia
G. Bertocchi -La protezione delle Infrastrutture Critiche e la cyber security
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La sicurezza delle IC(fisica,logica,organizzativa,ambientale)
 La sicurezza delle Ic ( e degli impianti industriali critici) nasce molto
tempo prima delle direttive europee e nazionali.

L’attuale normativa rende coerente e inquadra la materia in uno
schema generale che uniforma terminologia e obiettivi.
 Naturalmente esistono direttive o norme omologhe di altri paesi (Usa,
Giappone, ecc) ed organizzazioni (UN, OSCE, ecc.).
 E’ forse utile ripercorrere sinteticamente l’evoluzione di un settore che
partendo dagli impianti industriali ha visto aumentare la
consapevolezza della reale estensione delle infrastrutture critiche ,delle
loro vulnerabilità e della necessità di rendere coerenti e possibili sia la
difesa che sviluppo tecnologico.
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La sicurezza delle IC (fisica, logica,organizzativa, ambientale)
Da
Bertocchi A.A. 2005-2006
Facoltà di Ingegneria
D.I.N.C.E. Dipartimento di Ingegneria
Nucleare e Conversioni di Energia
MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO IN SICUREZZA E PROTEZIONE

I primi apparati utilizzati per l’automazione industriale erano essenzialmente costituiti da attuatori, di
natura elettromeccanica e/o pneumatica, controllati da centraline che utilizzavano lo stesso tipo di
tecnologie. Con la diffusione dell’elettronica, e successivamente dei computer, è avvenuta una
significativa evoluzione, sia nella complessità che nelle funzionalità dei sistemi di controllo, la cui
diffusione ha anche beneficiato della continua riduzione dei costi degli apparati informatici.

Negli ultimi anni tale differenziazione sta venendo meno a causa dell’adozione da parte “industriale” di
tecnologie e metodi dell’IT che risultano
economicamente convenienti, grazie alla loro capillare
diffusione, rispetto agli strumenti informatici, “proprietari” e più costosi, già utilizzati in ambito
industriale.

Si assiste ad un progressivo trasferimento di architetture e tecnologie IT , specialmente nell’ambito
delle comunicazioni e delle reti, verso le applicazioni industriali.

Solo recentemente (4-5 anni) è aumentata la consapevolezza delle problematiche di sicurezza
(informatica e non) che derivano dall’uso dei sistemi informatici e delle reti di comunicazione di tipo
Information Technology, per il controllo degli impianti industriali.

L’automazione industriale si considerava un’”isola” sicura in quanto dotata di sistemi che, a causa
della loro collocazione e delle peculiarità tecniche, apparivano praticamente inattaccabili. I principali
miti della sicurezza degli impianti industriali
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La sicurezza delle IC (fisica, logica,organizzativa, ambientale)
Ma cosa sono gli SCADA?
Da Wikipedia
The term SCADA usually refers to centralized systems which monitor and control entire sites, or
complexes of systems spread out over large areas (anything from an industrial plant to a
nation). Most control actions are performed automatically by RTUs or by PLCs. Host control
functions are usually restricted to basic overriding or supervisory level intervention. For
example, a PLC may control the flow of cooling water through part of an industrial process, but
the SCADA system may allow operators to change the set points for the flow, and enable alarm
conditions, such as loss of flow and high temperature, to be displayed and recorded. The
feedback control loop passes through the RTU or PLC, while the SCADA system monitors the
overall performance of the loop.
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La sicurezza delle IC (fisica, logica,organizzativa, ambientale)
Gli SCADA non sono una novità
Da Wikipedia
SCADA systems have evolved through 3 generations as follows:
First Generation: "Monolithic“ In the first generation computing was done by Mainframe systems. Networks
didn’t exist at the time SCADA was developed. Thus SCADA systems were independent systems with no
connectivity to other systems. Wide Area Networks were later designed by RTU vendors to communicate
with the RTU. The communication protocols used were often proprietary at that time. The first generation
SCADA System was redundant since a back-up mainframe system was connected at the bus level and was
used in the event of failure of the main mainframe system.
Second Generation: "Distributed” The processing was distributed across multiple stations which were
connected through LAN and they shared information in real time. Each station was responsible for a
particular task thus making the size and cost of each station less than the one used in First Generation. The
network protocols used were still mostly proprietary.
Third Generation: "Networked” These are the current generation SCADA systems which use open system
architecture rather than a vendor controlled proprietary environment. The SCADA system utilizes open
standard and protocols thus distributing functionality across a WAN rather than a LAN. It is easier to
connect third party peripheral devices like printers, disk drives, tape drives due to the use of open
architecture. WAN protocols such as Internet Protocol (IP) are used for communication between the master
station and communications equipment. This on the other hand has put a question on the security of
SCADA system which seems to be vulnerable to cyber-warfare and cyber terrorism attacks.
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La sicurezza delle IC(fisica,logica,organizzativa,ambientale)
I
Da
Bertocchi A.A. 2005-2006
Facoltà di Ingegneria
D.I.N.C.E. Dipartimento di Ingegneria
Nucleare e Conversioni di Energia
I
principali miti della sicurezza degli impianti industriali
 Il sistema di controllo è sicuro se non viene connesso a Internet
 Dobbiamo focalizzarci solo sui “terroristi”
 Tutti i “cattivi” sono su Internet
 Il dipartimento dei sistemi informativi controlla la sicurezza dei
processi
 Gli hackers non capiscono SCADA/PLCs
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La sicurezza delle IC(fisica,logica,organizzativa,ambientale)
Da Bertocchi A.A. 2005-2006
Facoltà di Ingegneria
D.I.N.C.E. Dipartimento di Ingegneria
Nucleare e Conversioni di Energia
Purtroppo l’esperienza ha dimostrato che tutti questi miti cadono alla verifica della
realtà. I seguenti casi dimostrano quanto sia diversificata la tipologia dei rischi
cui sono soggetti i sistemi informatici per il controllo degli impianti industriali.

2000 a Maroochy Shire (Australia) un ex addetto si introdusse nel sistema di
telecontrollo di un impianto di depurazione e causò almeno 47 incidenti con
perdita di alcuni milioni di litri di liquami direttamente nell’ambiente.

2001 un attacco di hacker ad una società di distribuzione dell’energia elettrica
fu scoperto solo 17 giorni .Non si è riusciti a far luce sugli obiettivi dell’azione e
sulla eventuale fuga di dati

2003-2004 alcuni worm diffusi via Internet hanno causato intasamento delle
reti, provocando perdita di controllo tra i centri di controllo e le unità periferiche,
sia sfruttato una vulnerabilità di Microsoft Windows per penetrare e bloccare dei
sistemi informatici di controllo anche aeroportuale.

2003 il black-out che colpì il Canada e gli Stati Uniti , originato da cause
accidentali, fu amplificato da alcuni guasti e malfunzionamenti ai server del
sistema SCADA per la gestione degli allarmi. Gli operatori delle sale di controllo
erano “ciechi” rispetto alla reale evoluzione dei problemi sulla rete.
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La sicurezza delle IC(fisica,logica,organizzativa,ambientale)
Da Bertocchi A.A. 2005-2006
Facoltà di Ingegneria
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Nucleare e Conversioni di Energia
Controllo fisico e logico degli accessi ai sistemi di controllo industriale
(negligenza + carenze organizzative)

La premessa Può succedere che la struttura aziendale che si occupa dei sistemi
informativi sovrintenda le operazioni dei sistemi di controllo poiché queste sono nella
responsabilità della struttura di produzione. Conseguentemente il controllo logico degli
accessi dei sistemi di controllo può essere carente e se a ciò si aggiunge la carenza di
controllo degli accessi fisici la situazione può essere a rischio.

Il fatto: in una cartiera un impiegato “contrariato” utilizza la rete di connessione dei PLC
per modificare la password di un PLC in un’altra locazione.

Gli operatori perdono il controllo di alcuni apparati e sono costretti a fermare l’impianto
per recuperare la situazione
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La sicurezza delle IC(fisica,logica,organizzativa,ambientale)
Da Bertocchi A.A. 2010-2011
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Nucleare e Conversioni di Energia
Per fare danni non serve un cyber terrorist basta essere disorganizzati

Lo scenario In una cartiera esiste un sistema di controllo del profilo della carta il cui
scanner comunica con il computer di controllo tramite una connessione TCP/IP

Il fatto Un certo giorno in amministrazione viene installata una nuova stampante cui, per
errore, viene assegnato lo stesso indirizzo del computer di controllo.

Le conseguenze Lo scanner che controlla il profilo della carta cerca di connettersi alla
stampante invece che al computer di controllo, le conseguenze sono facili da immaginare
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La sicurezza delle IC(fisica,logica,organizzativa,ambientale)
L’ambiente ( e gli umani)

VULCANI: NEL MONDO OLTRE 300 MLN VIVONO AI LORO PIEDI, CONVENTION A PISA =

ATTIVI 1.300 - SOLO IN ITALIA SONO 2 MILIONI TRA VESUVIO, ETNA, ISCHIA E ISOLE EOLIE
Roma, 16 ago. (Adnkronos) - In tutto il mondo sono 1.300 i vulcani attivi, e intorno ad essi vivono oltre
300 mln di persone; tra questi, secondo i dati della Protezione civile, sono 2 milioni gli italiani, la
massima parte sul Vesuvio, e poi nella cintura etnea, a Ischia e alle isole Eolie, dove i vulcani attivi
sono due nello spazio di pochi chilometri. A parlare, anche, della "vita sotto un vulcano" sara' una
convention, Geoitalia, organizzata a Pisa dal 16 al 18 settembre.
La convention, biennale, e' organizzata dalla Federazione Italiana di Scienze della Terra: ricercatori
provenienti da tutto il mondo presenteranno alla stampa nuovi studi riguardanti i vulcani. "L'Italia -dice
il vulcanologo dell'Osservatorio Vesuviano Sandro de Vita, tra i promotori- e' un esempio della
convivenza tra uomini e vulcani che, attraverso i secoli, ha portato allo sviluppo di una civilta' che oggi
pero' deve confrontarsi con la crescente esposizione al rischio, derivante soprattutto dall'inurbamento
incontrollato. La societa' moderna, inoltre, con lo sviluppo di reti di comunicazione e di commerci a
scala globale e' piu' vulnerabile rispetto al passato, anche riguardo a fenomeni eruttivi di bassa
magnitudo, come ci ha dimostrato la recente eruzione dell'Eyjafjallajokull. A Pisa realizzeremo
un esperimento innovativo ed interessante perche' uomini , scienziati , provenienti da vari Paesi
cercheranno di dare vita ad un'interazione tra diverse discipline per migliorare la comprensione delle
relazioni tra vulcanismo , l'ambiente e le comunita' umane". (segue)
(Sin-Pab/Col/Adnkronos) 16-AGO-13 13:03
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La sicurezza delle IC(fisica,logica,organizzativa,ambientale)
L’ambiente ( e gli umani)
GIAPPONE, FAGLIA ATTIVA SOTTO CENTRALE TSURUGA DA RAPPORTO AUTHORITY
SICUREZZA EMERGE IPOTESI SMANTELLAMENTO

(ANSA) - TOKYO, 29 GEN 2013 - La faglia sotto la centrale nucleare di Tsuruga, prefettura
occidentale di Fukui, potrebbe essere attiva: le conclusioni del rapporto commissionato dall'Autorita'
sulla sicurezza giapponese (Nra) porterebbero alla chiusura definitiva dell'impianto gestito dalla Japan
Atomic Power. La struttura, una delle sei finite nel mirino nell'ambito dei piani di revisione delle norme
sulla sicurezza dopo il disastro di Fukushima, rischia lo smantellamento poiche' la normativa vieta che
i reattori siano costruiti su siti instabili.

La Japan Atomic Power, partecipata dalle utility come Tepco (la stessa della centrale danneggiata di
Fukushima) e Kansai Electric Power, potrebbe ora esporre le sue controdeduzioni attraverso ulteriori
indagini e basate su ''dati oggettivi''.

''La spaccatura sotto la centrale di Tsuruga e' molto probabilmente una faglia attiva'', ha riportato la
relazione finale condotta soprattutto sul reattore numero 2 (ultimato nel 1987) dal team guidato dal
commissario della Nra, Kunihiko Shimazaki, e da quattro altri scienziati.

Attualmente in Giappone, su un totale di 50 reattori, sono soltanto due quelli riattivati a seguito della
crisi di Fukushima per scongiurare la scorsa estate il rischio di blackout nella ricca regione del
Kansai.(ANSA).
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La sicurezza delle IC(fisica,logica,organizzativa,ambientale)
L’ambiente
++ SANDY: 3 CENTRALI NUCLEARI CHIUSE, TRA CUI NEW YORK ++
INDIAN POINT, SULLE RIVE DELL'HUDSON, RIFORNISCE GRANDE MELA
(ANSA) - ROMA, 30 OTT 2012- A causa di Sandy, le autorità Usa hanno chiuso tre
centrali nucleari, tra cui quella di Indian Point, nei pressi di New York. Di tre
centrali chiuse scrive il Wall Street Journal online, citando fonti ufficiali del
ministero dell'energia. Un'altra centrale parzialmente chiusa è quella di
Hancock Bridge, nel New Jersey. (ANSA).
++ SANDY: 8,1 MILIONI DI AMERICANI SENZA ELETTRICITA' ++
(ANSA) - WASHINGTON, 30 OTT - Sono circa 8,1 gli americani tuttora senza
elettricita', dopo il passaggio di Sandy lungo la East Coast. Lo ha reso noto il
Dipartimento dell'Energia. (ANSA).
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La sicurezza delle IC(fisica,logica,organizzativa,ambientale)
07/05/2013 C.N.R. Rischio: gli italiani temono più l’uomo che la natura

Il 41% considera frane e alluvioni una minaccia, ma inquinamento e incidenti
stradali sono temuti più delle calamità naturali, la responsabilità delle quali è
attribuita soprattutto al fattore umano. A dirlo, un’indagine sulla percezione dei
rischi commissionata dall’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del
Cnr alla Doxa

Dalle analisi delle risposte fornite, tra gennaio e febbraio 2013, da un campione
di 3.126 persone, emerge come gli italiani mettano al primo posto tra i rischi
percepiti quello derivante dall’inquinamento ambientale (il 67% si sente molto o
abbastanza esposto); seguono quelli da incidenti stradali (55%), sismico (45%),
da alluvioni (24%), frane (17%) ed eruzione vulcanica (12%).

Chi: Istituto di ricerca per la protezione idrogeologia del Cnr e Dipartimento della protezione civile
Che cosa: presentazione risultati indagine sulla percezione dei rischi ambientali
Per informazioni: Fausto Guzzetti, direttore Irpi-Cnr, tel. 075.501.4402, e-mail: [email protected] , Paola Salvati, Irpi-Cnr, tel. 075.5014427, e-mail:
[email protected]
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Agenda

Presentazione relatore

La normativa nazionale ed europea

La sicurezza delle IC (fisica, logica,organizzativa, ambientale)

Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica

Cyber sec nella gestione della crisi e nel recovery dell'emergenza

Il programma europeo H2020

Le prossime sfide

Q&A

Bibliografia & sitografia
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Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
 Le tecnologie ICT, dato il loro ottimo rapporto costo/prestazioni e la
velocità di evoluzione, sono la risposta a molte esigenze di controllo ed
automazione in ogni campo delle attività umane.

I benefici sono evidenti in termini di funzionalità e di costi, la
produzione hw e sw è ragionevolmente diversificata nel mondo. Il loro
utilizzo aiuta a gestire in modo efficace ed efficiente fenomeni
complessi e veloci, dalle transazioni finanziarie all’ABS della vostra
auto passando per il treno automatico dell’aeroporto, alla metropolitana
di Londra o Parigi al traffico aereo.
 Ma quante IC hanno un controllo e/o comando gestito da strutture ICT?
 La vita operativa degli impianti (IC) è spesso di decine di anni (pensate
ai treni, agli aerei, alle turbine di una centrale elettrica, alle auto…..)
 Ma la vita operativa delle IC le porta a sopravvivere da un’era geologica
all’altra in termini di evoluzione tecnologica ICT.
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Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica

Da Wikipedia

The Boeing B-52 Stratofortress is a long-range bomber . The B-52 was designed and built by Boeing
, which has continued to provide support and upgrades. It has been operated by the United States
Airforce (USAF) since the 1950s. The B-52 completed 50 years of continuous service with its original
operator in 2005; after being upgraded between 2013 and 2015, it is expected to serve into the 2040s
In automotive electronics, electronic control unit (ECU) is a generic term for any embedded system
that controls one or more of the electrical system or subsystems in a motor vehicle.
Some modern motor vehicles have up to 80 ECUs. Embedded software in ECUs continue to
increase in line count, complexity, and sophistication.[Managing the increasing complexity and
number of ECUs in a vehicle has become a key challenge for original equipments manufacturers
(OEMs).
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Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
 In questo mondo di vecchi impianti aggiornati e nuovi impianti sempre
più complessi da tempo si concretizzano le classiche minacce del cyber
space.
 Tutte le classiche anche recenti : zero day exploit, virus,attacchi (DoS),
spionaggio industriale e non, social engineering, APT , ecc.
 Alle classiche minacce si aggiungono alcune specializzate per le IC ,
nell’ambito di “guerre” non dichiarate.

Gli impianti ICT delle IC sono “fortunati” anche se sono legacy : sono
soggetti a minacce sempre aggiornate e a tutte le vulnerabilità scoperte
sui loro sistemi nel corso degli anni
36
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Come è composta logicamente un’Infrastruttura Critica?
Spesso è un sistema molto complesso composto da sottosistemi di
controllo ICT appartenenti a generazioni diverse e connessi a device
“intelligenti”con proprio indirizzo IP e sw di controllo.
Un esempio di attacco a un device per sabotaggio
AP Exclusive: Experts say hackers hit major Israeli roadway, a sign cyber warfare now reality
27 0ct 2013 ,HADERA, Israel (AP) — When Israel's military chief delivered a high-profile speech this
month outlining the greatest threats his country might face in the future, he listed computer sabotage
as a top concern, warning a sophisticated cyberattack could one day bring the nation to a standstill.
Lt. Gen. Benny Gantz was not speaking empty words. Exactly one month before his address, a major
artery in Israel's national road network in the northern city of Haifa was shut down because of a
cyberattack, cybersecurity experts tell.
One expert, speaking on condition of anonymity because the breach of security was a classified matter,
said a Trojan horse attack targeted the security camera system in the Carmel Tunnels toll road on
Sept. 8.
37
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
•Il più noto attacco specializzato a un sistema di controllo industriale è Stuxnet ed è
stato trattato in tutti i modi . Il fatto più rilevante è che da quel momento si parla
sempre di più di cyber war.
Alcuni ricercatori hanno seguito le orme degli sviluppatori di Stuxnet
Fonte WIRED - Threat level section
By Kim Zetter · April 5, 2012 |· 1:30 pm |
Researchers have released two new exploits that attack common design vulnerabilities in a
computer component used to control critical infrastructure, such as refineries and factories.
The exploits would allow someone to hack the system in a manner similar to how the Stuxnet
worm attacked nuclear centrifuges in Iran, a hack that stunned the security world with its
sophistication and ability to use digital code to create damage in the physical world.
The exploits attack the Modicon Quantum programmable logic controller made by
Schneider-Electric, which is a key component used to control functions in critical infrastructures
around the world, including manufacturing facilities, water and wastewater management plants,
oil and gas refineries and pipelines, and chemical production plants. The Schneider PLC is an
expensive system that costs about $10,000.
38
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Un altro esempio di imitazione sulla scia Stuxnet
Antivirus Evasion: the making of a full, undectectable USB dropper/spreader

Usually when we talk about bypassing antivirus software, and especially when we talk
about antivirus programs like NOD32, Kaspersky, BitDefender… We automatically think
about deep coding knowledge, using undocumented APIs or using Zero days exploits, but
this is not always true, since by applying some “very” basics approaches we will be able
to bypass most of (if not all) antivirus programs, at least for doing some basic things.

Basically, all antivirus programs detect malicious files the same way, either by checking
for a digital signature inside of the files (which explains the importance of keeping your
antivirus up to date) or by a technique called heuristic detection. This (and of course other
criteria) usually makes the difference between a good and a bad antivirus.

Let’s start by making a basic USB spreader. If you want to make tests, just create a new
project under Microsoft Visual Studio, and make sure you import System.Threading and
System.IO then copy and paste this code:http://resources.infosecinstitute.com/antivirusevasions-the-making-of-a-full-undetectable-usb-dropper-spreader/

39
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
I successori (?) di Stuxnet

(Ansa)WASHINGTON (USA) - Si chiama «Flame», fiamma, ed è un super-virus informatico che ha colpito i network in
diversi Paesi mediorientali. Tra questi l’Iran, l’Arabia Saudita, la Siria, il Libano, il Sudan, l’Egitto e i territori palestinesi.
Un «baco» che ruba qualsiasi tipo di informazione, registra comunicazioni e dialoghi, intercetta Skype. Qualcosa affermano gli esperti - che deve essere stato messo a punto da un apparato statale. Ossia da un servizio segreto o da
una struttura militare di alto livello. . La compagnia petrolifera nazionale ha denunciato problemi alla rete Internet e ai
computer. Il virus - hanno specificato da Teheran - si sta impadronendo dei nostri dati. Un laboratorio russo è allora
intervenuto per esaminare il caso. La risposta è stata chiara: l’attacco rappresenta una nuova fase ed è molto insidioso.
«Flame» è qualcosa di più «letale» dei due virus, «Stuxnet» e «Duqu», che sono stati usati per colpire in è passato
diversi impianti strategici in Iran.

Chi ha messo a punto «Gauss»? Il laboratorio Kasperky, diventato ormai famoso per dare la caccia ai virus e offrire
risposte, ritiene che appartenga alla stessa famiglia dello «Stuxnet» e di «Flame». Entrambi – secondo diverse
ricostruzioni – sono stati creati per colpire l’Iran. Gli americani si sono attribuiti la paternità di aver ideato Stuxnet in
collaborazione con Israele. Ma da Gerusalemme hanno precisato che sono stati loro a crearlo e solo in seguito lo hanno
condiviso con l’alleato. È probabile che con «Gauss» i servizi segreti vogliano ricostruire i flussi finanziari in favore
di movimenti (come l’Hezbollah libanese) o di gruppi estremisti che ricevono aiuti da Teheran. Oppure puntino a
monitorare eventuali transazioni legate ai traffici d’armi che coinvolgono attori mediorientali. (Guido Olimpio 10 agosto
2012 | 11:54)

(Symantec) On October 14, 2011, ….appeared very similar to the Stuxnet worm from June of 2010. This threat has
been named W32.Duqu [because it creates files with the file name prefix “~DQ”. ..We have confirmed Duqu is a threat
nearly identical to Stuxnet, but with a completely different purpose. Duqu is essentially the precursor to a
future Stuxnet-like attack. The threat was written by the same authors, or those that have access to the Stuxnet
source code, and appears to have been created after the last Stuxnet file we recovered. Duqu’s purpose is to
gather intelligence data and assets from entities such as industrial control system manufacturers in order to
more easily conduct a future attack against another third party. Duqu does not contain any code related to
industrial control systems and is primarily a remote access Trojan (RAT). The threat does not self-replicate. s.
40
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
 La protezione cyber delle IC non è un problema solo di virus, anche se
sono i più sofisticati mai realizzati.
 Le IC sono strutture molto complesse e la loro protezione cyber
richiede una strategia.
 Le IC presentano un serio problema di legacy.
 Le IC presentano un serio problema di complessità crescente in quanto
sono interconnesse (effetto domino) non solo settorialmente ma anche
intersettorialmente.
41
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Ciber strategy:Enisa e le Infrastrutture Critiche
42
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Ciber strategy:Enisa e le Infrastrutture Critiche

Recent deliberate disruptions of critical automation systems prove that cyber-attacks
have a significant impact on critical infrastructures and services. Disruption of these ICT
capabilities may have disastrous consequences for the EU Member States’ governments
and social wellbeing. The need to ensure ICT robustness against cyber-attacks is
thus a key challenge at national and pan-European level.

Critical infrastructures, such as electricity generation plants, transportation systems,
manufacturing facilities are controlled and monitored by Industrial Control Systems
(ICS), including SCADA (Supervisory Control and Data Acquisition) systems. Today ICS
products are mostly based on standard embedded systems platforms and they often
use commercial off-the-shelf software. This results in the reduction of costs and
improved ease of use but at the same time increases the exposure to computer
network-based attacks.
43
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Ciber strategy:Enisa e le Infrastrutture Critiche

Smart Grids will substantially improve control over electricity consumption and
distribution to the benefit of consumers, electricity suppliers and grid operators.
Vulnerabilities of communication networks and information systems may be
exploited for financial or political motivation to shut off power to large areas or directing
cyber-attacks against power generation plants.

The maritime sector is critical for the European society. Statistics show the
augmenting trend of maritime transport share in the overall goods traffic, which in 2010
reached 52%. As it can be observed in other economic sectors, maritime activity
increasingly relies on ICT in order to optimize its operations. ICT is increasingly used to
enable essential maritime operations, from navigation to propulsion, from freight
management to traffic control communications, etc.

To address these issues, in 2011 ENISA launched new activities in the three areas:

Industrial Control Systems/SCADA

Smart Grids and Smart Metering

Dependencies of Maritime Transport to ICTs
44
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Cyber strategy :Enisa e le smart grids :una metodologia
difensiva
45
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Cyber strategy :Enisa e le smart grids :una metodologia
difensiva
6
Appropriate security measures for smart grids
. Defining a common approach to addressing smart grid cyber security measures will help achieve this.
This technical document provides guidance to smart grid stakeholders by providing a set of minimum security measures
which might help in improving the minimum level of their cyber security services. The proposed security measures are
organised into three (3) sophistication levels and ten (10) domains, namely:

1. Security governance & risk management;

2. Management of third parties;

3. Secure lifecycle process for smart grid components/systems and operating procedures;

4. Personnel security, awareness and training;

5. Incident response & information knowledge sharing;

6. Audit and accountability;

7. Continuity of operations;

8. Physical security;

9. Information systems security; and

10. Network security.
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Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Cyber strategy :Enisa e le smart grids :una metodologia
difensiva
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Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Cyber strategy :Enisa e le smart grids :una metodologia
difensiva
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Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Cyber strategy : la strategia USA
49
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Cyber strategy : la strategia USA

February 12, 2014 Cybersecurity Framework Version 1.0 1 Executive Summary

The national and economic security of the United States depends on the reliable functioning of critical
infrastructure. Cybersecurity threats exploit the increased complexity and connectivity of critical
infrastructure systems, placing the Nation’s security, economy, and public safety and health at risk. ..

To better address these risks, the President issued Executive Order 13636, “Improving Critical
Infrastructure Cybersecurity,” on February 12, 2013, which established that “[i]t is the Policy of the
United States to enhance the security and resilience of the Nation’s critical infrastructure and to
maintain a cyber environment that encourages efficiency, innovation, and economic prosperity while
promoting safety, security, business confidentiality, privacy, and civil liberties.” In enacting this policy,
the Executive Order calls for the development of a voluntary risk-based Cybersecurity Framework – a
set of industry standards and best practices to help organizations manage cybersecurity risks. The
resulting Framework, created through collaboration between government and the private sector, uses a
common language to address and manage cybersecurity risk in a cost-effective way based on business needs
without placing additional regulatory requirements on businesses.

The Framework focuses on using business drivers to guide cybersecurity activities and considering
cybersecurity risks as part of the organization’s risk management processes. The Framework consists of
three parts: the Framework Core, the Framework Profile, and the Framework Implementation Tiers…..

The Executive Order also requires that the Framework include a methodology to protect individual
privacy and civil liberties when critical infrastructure organizations conduct cybersecurity activities.
While processes and existing needs will differ, the Framework can assist organizations in incorporating
privacy and civil liberties as part of a comprehensive cybersecurity program.
50
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Cyber strategy : la strategia USA

February 12, 2014 Cybersecurity Framework Version 1.0 1 Executive Summary

The Framework enables organizations – regardless of size, degree of cybersecurity risk, or
cybersecurity sophistication – to apply the principles and best practices of risk management to
improving the security and resilience of critical infrastructure. The Framework provides organization and
structure to today’s multiple approaches to cybersecurity by assembling standards, guidelines, and
practices that are working effectively in industry today. Moreover, because it references globally
recognized standards for cybersecurity, …..used by organizations located outside the United States
and can serve as a model for international cooperation on strengthening critical infrastructure
cybersecurity.

The Framework is not a one-size-fits-all approach to managing cybersecurity risk for critical infrastructure.
Organizations will continue to have unique risks – different threats, different vulnerabilities, different
risk tolerances – and how they implement the practices in the Framework will vary. Organizations can
determine activities that are important to critical service delivery and can prioritize investments to maximize
the impact of each dollar spent. Ultimately, the Framework is aimed at reducing and better managing
cybersecurity risks.

The Framework is a living document and will continue to be updated and improved as industry provides
feedback on implementation. As the Framework is put into practice, lessons learned will be integrated into
future versions. This will ensure it is meeting the needs of critical infrastructure owners and operators in a
dynamic and challenging environment of new threats, risks, and solutions.

Use of this voluntary Framework is the next step to improve the cybersecurity of our Nation’s critical
infrastructure – providing guidance for individual organizations, while increasing the cybersecurity
posture of the Nation’s critical infrastructure as a whole.
51
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Legacy: una peculiarità delle CI
52
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Legacy: una peculiarità delle CI

CPNI.NL è la struttura olandese per la protezione cyber , sta passando le consegne al centro nazionale olandese per il
contrasto al crimine cyber

In theory, there is not a whole lot of difference between the security of legacy process control systems
and current (ICT) systems. … Based on this, we can consider accepting the risk or taking additional
measures. Looking at legacy systems, decisions from the past may haunt us today. Sometimes it is
sensible to go to the root of the problem, for instance, by reinstalling the system from scratch.
This may prevent problems with unnecessarily elevated user rights and often solves instability issues
caused by uncontrolled installation of extra software.

Usually other less costly measures suffice. These may be technical, like a redesign of the network
where the legacy systems are connected to or implementing firewalls. But it may also be
procedural, e.g., by implementing a mandatory training for the use of legacy systems.

As usual, protecting legacy systems starts with reducing the risk of undesirable effects on the
availability or integrity of these systems or the processes controlled by these systems…..
Hardening minimises the number of vulnerabilities of the system. Training, or a warning in the
form of an explicit label, makes users aware of the specific risk of using these legacy systems.

Completely removing risks to the availability or integrity of systems is often impossible. A
tested backup and trained administrators will reduce the damage created by disruptions. Good and
tested procedures, documentation and recording configuration data are essential. Also consider
a safe and, in case of an emergency, accessible location to store backups. As a complementary
corrective measure it may be wise to keep your own stock of spare parts or complete (if
possible for installed and configured) redundant systems.
 CPNI.
53
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Interdipendenze tra IC e cyber sec
54
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Interdipendenze tra IC e cyber sec

Adattamento e flessibilità: c’è la necessità di riconoscere l’incertezza insita nei sistemi complessi
che sono una parte fondamentale della nostra società. E’ scomparsa la distinzione tra infrastructure e
information infrastructure.

Attribuire le priorità: considerare I punti della catena del valore che sono soggetti al maggior rischio .
Resistere alla tentazione di non rimuovere nulla dalla lista delle criticità ed espandere continuamente
l’elenco delle cose considerate critiche. Non è saggio dal punto di vista strategico e aumenta il rischio
di dispersione delle risorse. La crescente dipendenza delle infrastrutture critiche dal cyber spazio
rende necessario attribuire priorità chiare e provvedimenti adeguati. Sono anche necessari dei metodi
per analizzare un settore e valutarne le dipendenze anche a livello globale. Tutto deve essere
accompagnato da misure per accrescere la consapevolezza pubblica e quindi il consenso ed il
supporto per l’uso di risorse pubbliche a tal fine.

Incentivare: comprendere I meccanismi che possano incoraggiare gli stakeholder ad investire in
protezione e non solo in “velocità”. Livelli maggiori di sicurezza comportano costi maggiori ma la
riduzione delo spionaggio industriale e del cyber crime puossono divenire un obiettivo primario se si
valutano I danni prodotti alla società. Naturalmente il tutto unito all’azione internazionale che rende
efficaci tali contrasti.

Investire in resilienza : il focus sulla protezione delle dipendenze contribuisce ad aumentare la
resilienza della società, nonché quella fisica e cyber. Esempio le energie alternative, la produzione
diffusa può aumentare la resilienza della rete e della popolazione. I vantaggi all’aumento di resilenza
possono essere economici, pubblici e privati, politici e sociali.
55
Agenda

Presentazione relatore

La normativa nazionale ed europea

La sicurezza delle IC (fisica, logica,organizzativa, ambientale)

Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica

Cyber sec nella gestione della crisi e nel recovery dell'emergenza

Il programma europeo H2020

Le prossime sfide

Q&A

Bibliografia & sitografia
56
Cyber sec nella gestione della crisi e nel recovery
dell'emergenza
Un esempio europeo
57
Cyber sec nella gestione della crisi e nel recovery
dell'emergenza
Un esempio europeo
58
Cyber sec nella gestione della crisi e nel recovery
dell'emergenza
Un esempio europeo
 RECIPE è uno studio commissionato da EU e svolto da un consorzio
guidato da TNO (Olanda). (http:/www.tno.nl/recipereport)
 E’ destinato ai policy makers ma è utile per comprendere lo scenario
internazionale, con numerosi esempi e comparazioni, relativo alle
norme e organizzazioni nazionale che regolamentano la protezione
delle IC e la gestione delle crisi derivanti da IC.
 Affronta il tema della gestione della crisi e del recovery evidenziando
con casi concreti come le risorse delle IC possono contribuire, anche in
modo non convenzionale, all’azione di mitigazione e di recupero.

Evidenzia in modo molto efficace la necessità di un partenariato e
cooperazione pubblico-privato per la gestione delle crisi.
59
Cyber sec nella gestione della crisi e nel recovery
dell'emergenza
L’approccio USA
60
Cyber sec nella gestione della crisi e nel recovery
dell'emergenza
L’approccio USA
Federal Emergency Management Agency Homeland sec National Preparedness Report

Main content

Presidential Policy Directive 8: National Preparedness, requires an annual National
Preparedness Report (NPR) that summarizes national progress in building, sustaining and
delivering the 31 core capabilities outlined in the National Preparedness Goal…. 2013 NPR
focuses on accomplishments either achieved or reported on during 2012. …

In 2012 the nation faced a diverse set of threats and hazards that challenged collective security
and resilience and confirmed the need to enhance preparedness. …across the five mission
area outlined in the Goal—Prevention, Protection, Mitigation, Response and Recovery. Of
particular note was Hurricane Sandy..

The 2013 National Preparedness Report identified areas of national strength in the following
core capabilities:

Planning: The nation continues to expand upon the foundation for an integrated, all-hazards
planning architecture that considers routine emergencies and catastrophic events and
increasingly integrates whole community perspectives. At the federal level, interagency
partners made significant progress in finalizing National Plannig Frameworks and Federal
Interagency Operational Plans across preparedness mission areas.
61
Cyber sec nella gestione della crisi e nel recovery
dell'emergenza
L’approccio USA
Federal Emergency Management Agency Homeland sec National Preparedness Report

Operational Coordination: The National Incident Management System (NIMS) provides a
common doctrine for incident management, allowing the whole community to use shared
language and principles. Nationwide adoption of NIMS increased in 2012, with an
additional 900,000 completions of introductory NIMS and Incident Command System
courses.

Intelligence and Information Sharing: The national network of fusion centers and Joint
Terrorism Task Forces continued to mature. In addition, new national strategies and federal
interagency governance structures emerged to provide a consistent and unified
approach to guide the implementation of fusion center policies and standards.

Operational Communications: States and territories continue to develop State Emergency
Communications Plans. In addition, the nation began facilitating a transition to a
nationwide public safety broadband system for emergency communications and
continued development of Next Generation 9-1-1 systems.

OPPORTUNITIES FOR IMPROVEMENT

The nation has made important progress in the national areas for improvement identified in the
2012 NPR—Cybersecurity, Recovery-focused core capabilities and integration of
individuals with disabilities . Enhancing the resilience of infrastructure systems and
maturing the role of public-private partnerships are newly identified national areas for
improvement.
62
Agenda
 Presentazione relatore
 La normativa nazionale ed europea
 La sicurezza delle IC (fisica, logica,organizzativa, ambientale)
 Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
 Cyber sec nella gestione della crisi e nel recovery dell'emergenza
 Il programma europeo H2020
 Le prossime sfide
 Q&A
 Bibliografia & sitografia
63
Il programma europeo H2020
Nella call Secure Societies

HORIZON 2020 – WORK PROGRAMME 2014-2015 Secure societies – Protecting freedom and security of Europe and its citizens

14. Call - Disaster-resilience: safeguarding and securing society, including adapting to climate change

I. Crisis management

DRS-1-2015: Crisis management topic 1: Potential of current and new measures and technologies to respond to extreme weather and climate events .......

DRS-2-2014 Crisis management topic 2: Tools for detection, traceability, triage and individual monitoring of victims after a mass CBRN contamination and/or
exposure

DRS-3-2015: Crisis management topic 3: Demonstration activity on large scale disasters and crisis management and resilience of EU external assets against
major identified threats or causes of crisis

DRS-4- 2014: Crisis management topic 4: Feasibility study for strengthening capacity-building for health and security protection in case of large-scale
pandemics – Phase I Demo

DRS-5-2014: Crisis management topic 5: Situation awareness of Civil Protection decision-making solutions – preparing the ground for a Pre-commercial
Procurement (PCP)

DRS-6-2015: Crisis management topic 6: Addressing standardisation opportunities in support of increasing disaster resilience in Europe

DRS-7-2014: Crisis management topic 7: Crises and disaster resilience – operationalizing resilience concepts

DRS-8-2014: Crisis management topic 8: Trans-national co-operation among National Contact Points (NCPs) for Security ..

II. Disaster Resilience & Climate Change

DRS-9-2014/2015: Disaster Resilience & Climate Change topic 1: Science and innovation for adaptation to climate change: from assessing costs, risks and
opportunities to demonstration of options and practices

DRS-10-2015: Disaster Resilience & Climate Change topic 2: Natural Hazards: Towards risk reduction science and innovation plans at national and European
level .

DRS-11-2015: Disaster Resilience & Climate Change topic 3: Mitigating the impacts of climate change and natural hazards on cultural heritage sites, structures
and artefacts .
64
Il programma europeo H2020
Nella call Secure Societies

HORIZON 2020 – WORK PROGRAMME 2014-2015 Secure societies – Protecting freedom and security of Europe and its citizens

III. Critical Infrastructure Protection

DRS-12-2015: Critical Infrastructure Protection topic 1: Critical Infrastructure “smart grid” protection and resilience under “smart meters” threats

DRS-13-2015: Critical Infrastructure Protection topic 2: Demonstration activity on tools for adapting building and infrastructure standards and design
methodologies in vulnerable locations in case of natural or man-originated catastrophes

DRS-14-2015: Critical Infrastructure Protection topic 3: Critical Infrastructure resilience indicator - analysis and development of methods for assessing resilience

DRS-15-2015: Critical Infrastructure Protection topic 4: Protecting potentially hazardous and sensitive sites/areas considering multi-sectorial dependencies

DRS-16-2014: Critical Infrastructure Protection topic 6: Improving the aviation security chain

DRS-17-2014/2015: Critical infrastructure protection topic 7: SME instrument topic: “Protection of urban soft targets and urban critical infrastructures”

IV. Communication technologies and interoperability

DRS-18-2015: Communication technologies and interoperability topic 1: interoperable next generation of broadband radio communication system for public
safety and security – Pre-commercial Procurement (PCP)

DRS-19-2014: Communication technologies and interoperability topic 2: Next generation emergency services

65
Il programma europeo H2020
Nella call Secure Societies

Call – Digital Security: Cybersecurity, Privacy and Trust

DS-1-2014: Privacy

DS-2-2014: Access Control

DS-6-2014: Risk management and assurance models

DS-3-2015: The role of ICT in Critical Infrastructure Protection

DS-4-2015: Secure Information Sharing

DS-5-2015: Trust eServices .
66
Il programma europeo H2020
Nella call Information and Communication Technologies
HORIZON 2020 – WORK PROGRAMME 2014-2015 Leadership in enabling and industrial technologies LEIT – Information and Communication
Technologies

ICT 32 – 2014: Cybersecurity, Trustworthy ICT

Specific Challenge: The fast evolution of ICT technology together with the uses that are made of it are exponentially
introducing new threats, vulnerabilities and risks. There is a growing consensus that the state-of-the-art
approach to secure ICT is becoming obsolete and, in addition, the walled-garden concept for security is
becoming invalid. The challenge is to find solutions guaranteeing end-to-end security that withstands progress for the
lifespan of the application it supports, regardless of improvements in attacker hardware or computational capabilities.

· Security-by-design for end-to-end security Security-by-design paradigms have to be developed and tested, to
providing end-to end security, across all hardware and software layers of an ICT system and application and business
services. Special attention has to be paid to the interaction of the layers and to a holistic approach. Platform
independent solutions are needed to provide context aware and self-adaptive security in highly connected, complex and
interoperable networks.

· Cryptography Research projects have to address the key challenges to guarantee the security for the lifespan of the
application it supports, to stay ahead of the evolution of the ICT environment and keep pace with the performance
increase of ICT technology.

Activities supporting the Cryptography Community To complement the research activities in cryptography support
and coordination actions should address the following aspects: …

Expected impact:…….. ·more resilient critical infrastructures and services………
67
Agenda
 Presentazione relatore
 La normativa nazionale ed europea
 La sicurezza delle IC (fisica, logica,organizzativa, ambientale)
 Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
 Cyber sec nella gestione della crisi e nel recovery dell'emergenza
 Il programma europeo H2020
 Le prossime sfide
 Q&A
 Bibliografia & sitografia
68
Le prossime sfide
 Primo ridurre le vulnerabilità degli SCADA

Infosecurity Europe - 5/02/2013

SCada vulnerabilties

Vulnerabilities in IT systems that underpin critical infrastructure like the energy grid, water
supply facilities, oil and gas systems and transportation have skyrocketed 600% since 2010,
NSS Labs reported –a concerning state of affairs that may add yet more wind to the public
rhetoric surrounding the potential for a major cyber-terrorist attack. The nation’s infrastructure,
largely administered by IT systems knows as SCADA, is firmly in the crosshairs of our enemies, public
officials have increasingly warned. Last autumn, US Defense Secretary Leon Panetta talked about an
impending “Cyber Pearl Harbor,”while newly confirmed US Secretary of State John Kerry
commented last month that cyber-attacks are the equivalent of modern-day nuclear weapons.
Meanwhile, Janet Napolitano, Secretary of the Department of Homeland Security, warned that
a “cyber- 9/11”is a very real possibility.

The comments have touched off discussions around the level of hyperbole they may represent, but NSS Labs’
Vulnerability Threat Report has put some numbers around the threat. The report revealed significant spikes in hardware
and software vulnerabilities, which overall rose a 26% in 2012, reversing five straight years of declines. SCADA-specific
vulnerabilities accounted for a relatively low total number of those (124 in 2012), but are still up the aforementioned
600%. That is likely due to the fact that many of the systems are aging and out of date.

G. Bertocchi -La protezione delle Infrastrutture Critiche e la cyber security
69
Le prossime sfide
 Secondo promuovere dei PLC e SCADA sicuri by design , non
inseguendo la moda senza allacciarsi le cinture di sicurezza

Da Wikipedia Trends in SCADA

There is a trend for PLC and HMI/SCADA software to be more "mix-and-match". In the mid 1990s, the typical DAQ
I/O manufacturer supplied equipment that communicated using proprietary protocols over a suitable-distance carrier like
RS-485….By 2000, most I/O makers offered completely open interfacing such as Modbus TCP over Ethernet
and IP. SCADA systems are coming in line with standard networking technologies. Ethernet and TCP/IP based
protocols are replacing the older proprietary standards. Although certain characteristics of frame-based network
communication technology (determinism, synchronization, protocol selection, environment suitability) have restricted the
adoption of Ethernet in a few specialized applications, the vast majority of markets have accepted Ethernet networks for
HMI/SCADA.

"Next generation" protocols such as OPC-UA, Wonderware's SuiteLink, GE Fanuc's Proficy and Rockwell
Automation's FactoryTalk, take advantage of XML, web services and other modern web technologies, making them
more easily IT supportable.

With the emergence of software as a service in the broader software industry, a few vendors have begun offering
application specific SCADA systems hosted on remote platforms over the Internet, for example, PumpView by
MultiTrode. This removes the need to install and commission systems at the end-user's facility and takes advantage of
security features already available in Internet technology, VPNs and SSL. Some concerns include security, Internet
connection reliability, and latency.

SCADA systems are becoming increasingly ubiquitous. Thin clients, web portals, and web based products are
gaining popularity with most major vendors. The increased convenience of end users viewing their processes
remotely introduces security considerations
70
Le prossime sfide
 Non ci sono solo i PLC e gli SCADA , il sistema è composto da
sottosistemi interconnessi e spesso indispensabili

GPS pioneer warns on network’s security
By Sam Jones and Carola Hoyos
http://on.ft.com/LXTZk3
The Global Positioning System helps power everything from in-car satnavs and smart bombs to
bank security and flight control, but its founder has warned that it is more vulnerable to sabotage or
disruption than ever before – and politicians and security chiefs are ignoring the risk.
Impairment of the system by hostile foreign governments, cyber criminals – or even regular
citizens – has become “a matter of national security”, according to Colonel Bradford Parkinson, who
is hailed as the architect of modern navigation.
Mr Parkinson, now a professor at Stanford University, created GPS in the 1970s on behalf of the
US military – who still control the system of satellites today.

“If we don’t watch out and we aren’t prepared,” then countries could be denied everything from
‘navigation’ to ‘precision weapon delivery’, Mr Parkinson warned. “We have to make it more robust ...
our cellphone towers are timed with GPS. If they lose that time, they lose sync and pretty soon
they don’t operate. Our power grid is synchronised with GPS [and] our banking system.” …..
Use of the system for civilian purposes has exploded with the development of mobile technologies.
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Le prossime sfide
 Sempre sul GPS

Though the US military has in place protection that could give its navigation systems a high-degree of
robustness, most civilian GPS systems have none, Mr Parkinson said. He also warned that the EU’s new €5bn
Galileo satellite system, created as an alternative to the US-controlled GPS, was equally at risk.
Richard Peckham, who helped develop the Galileo system, said that although its public service was encrypted,
making it more difficult to hack and more secure for users such as the emergency services and public utilities,
it was still vulnerable to jamming and interference.
The US, which initially opposed the European satellite constellation, has come around to supporting it, in part because
Washington has realised it needs a GPS back-up system that is neither Russian nor Chinese.
A report compiled for the UK government and released this week warned that “the conditions are present for a
catastrophic ‘Black Swan’ event” that would knock out one or more critical GPS systems. The report identified
thousands of instances of GPS jamming occurring annually.

Over the past few years South Korea has witnessed huge jamming attacks against its GPS systems, launched by
North Korea. The areas affected stretch 100km into South Korean territory, and include major airports and
shipping lanes. More than 1,000 ships and 250 planes had their travel disrupted by North Korean jamming attacks in
2012.
Seoul has responded by ordering the construction of a land-based antenna array over more than 40 sites to provide
a back-up system.
The UK has already begun to build a similar system, primarily to help shipping in the event of GPS disruption. The
stretch of water between Britain and France is one of the busiest shipping lanes in the world, but navigation throughout
it could be disrupted by a single portable jamming device.
19 febbraio 2014
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Le prossime sfide
 Promuovere consapevolezza e difesa . TENACE Un report dal mondo
accademico
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Le prossime sfide
L’indice del report Tenace
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Le prossime sfide
 Definire internazionalmente le regole di cyberwar– Il manuale di Tallin

The Tallin Manual project brought together an independent group of over 20 most distinguished
international legal practitioners and scholars in the world in order to assess how the jus ad bellum (the
international law governing the use of force) and the jus in bello (law of armed conflict or international
humanitarian law) should be interpreted in the cyber context. Highly qualified technical experts
assisted this “International Group of Experts” in the drafting of the Manual. The project took three
years and started in 2008 following a wave of cyber-attacks on the Baltic state from inside Russia. ….

The Tallinn manual, described as “the most important document in the law of cyber-warfare. It will be
highly useful.” contains 95 “black letter rules”.

The manual suggests “proportionate counter-measures” against online attacks carried out by a state
are permitted. Rule 80 says that, in accordance with Geneva conventions, attacks on certain key
civilian sites are outlawed: “In order to avoid the release of dangerous forces and consequent severe
losses among the civilian population, particular care must be taken during cyber-attacks against
works an installations containing dangerous forces, namely dams, dykes and nuclear electrical
generating stations, as well as installations located in their vicinity.” Hospitals and medical
units are also protected as they would be under rules governing traditional warfare.

The handbook is not official Nato document or policy but an advisory manual. It is published by
Cambridge University Press.

The Tallinn Manual is available in both paper and electronic copies from Cambridge University
Press (© Cambridge University Press 2013).
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Le prossime sfide
 Iran, ucciso il capo della cyberwar
Le ipotesi: oppositori o servizi stranieri
Dal 2007 uccisi 5 scienziati responsabile dei
programmi militari. I pasdaran: “A rischio la sicurezza nazionale” Iran, ucciso il capo della cyberwar
WASHINGTON - Due colpi al cuore. Il cadavere abbandonato in un’area boscosa a Karay, a nord ovest di Teheran. Una vittima eccellente:
Mojtaba Ahmadi, capo del dipartimento di cyberwar in Iran. La notizia apparsa sul sito Alborz, vicino ai pasdaran, è stata rilanciata dal
quotidiano Daily Telegraph. Ahmadi era uscito sabato scorso per recarsi al lavoro, ma in ufficio non c’è mai arrivato. Probabilmente è stato
intercettato dai killer e poi eliminato, quindi il suo corpo è stato abbandonato nelle campagne di Karay. (Guido Olimpio.3 ottobre 2013)
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Le prossime sfide
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Agenda
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Presentazione relatore
La normativa nazionale ed europea
La sicurezza delle IC (fisica, logica,organizzativa, ambientale)
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Cyber sec nella gestione della crisi e nel recovery dell'emergenza
Il programma europeo H2020
Le prossime sfide
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Q&A
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Bibliografia & sitografia
G. Bertocchi -La protezione delle Infrastrutture Critiche e la cyber security
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Q&A
Sarò lieto di rispondere alle vostre
domande
(spero di conoscere le risposte, ma non
contateci)
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Agenda
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Presentazione relatore
La normativa nazionale ed europea
La sicurezza delle IC (fisica, logica,organizzativa, ambientale)
Cyber sec delle IC ed evoluzione tecnologica
Cyber sec nella gestione della crisi e nel recovery dell'emergenza
Il programma europeo H2020
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Q&A
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Bibliografia & sitografia
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Bibliografia
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(GU n. 102 del 4-5-2011 ) DECRETO LEGISLATIVO 11 aprile 2011 , n. 61 Attuazione della Direttiva 2008/114/CE recante
l'individuazione e la designazione delle infrastrutture critiche europee e la valutazione della necessita' di migliorarne la
protezione.

EUROPEAN COMMISSION -HIGH REPRESENTATIVE OF THE EUROPEAN UNION FOR FOREIGN AFFAIRS AND
SECURITY POLICY -JOINT COMMUNICATION TO THE EUROPEAN PARLIAMENT, THE COUNCIL, THE EUROPEAN
ECONOMIC AND SOCIAL COMMITTEE AND THE COMMITTEE OF THE REGIONS Cybersecurity Strategy of the European
Union: An Open, Safe and Secure Cyberspac Brussels, 7.2.2013 JOIN(2013) 1 final

Presidenza del Consiglio dei Ministri- Sistema di Informazione per la sicurezza della Repubblica – Relazione sulla politica
dell’informazione per al sicurezza 2013-Relazione al Parlamento

Presidenza del Consiglio dei Ministri- Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico -Dicembre
2013

Presidenza del Consiglio dei Ministri- Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica -Dicembre
2013

ENISA - Appropriate security measures for smart grids Guidelines to assess the sophistication of security measures
implementation [2012-12-06]

CPNI.NL -Security of legacy process control systems- moving towards secure process control systems-February ,15, 2012

TNO- RECIPE Good practices manual for CIP policies-2011

Dave Clemente-Cyber Security and Global Interdependence:What Is Critical? -Chatham House -February 2013

National Institute of Standards and Technology- Framework for Improving Critical Infrastructure Cybersecurity Version
1.0 February 12, 2014

U.S. Department of Homeland Security- National Preparedness Report -March 30, 2013

TENACE -Critical Infrastructure Protection:Threats, Attacks and Countermeasures- March 2014
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Sitografia
•www.sicurezzanazionale.gov.it
•www.gazzettaufficiale.it
•www.gov.it
•www.cis.uniroma1.it
•www.chathamhouse.org/
•www.nist.gov/
•www.dhs.gov/
•www.fema.gov/
•www.enisa.europa.eu/
•http://en.wikipedia.org/
•www.ansa.it
•www.symantec.com
•www.ap.org
•www.washingtonpost.com
•www.infrastrutturecritiche.it
G. Bertocchi -La protezione delle Infrastrutture Critiche e la cyber security
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Contatti
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