victoria falls in generale

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victoria falls in generale
VICTORIA FALLS IN BREVE
Quando uno sbigottito David Livingstone vide per la prima volta le Victoria Falls, nel 1855,
durante il viaggio che in quattro anni lo portò lungo il corso dello Zambesi superiore fino
alla foce del fiume, annotò nel suo diario che “su visioni meravigliose come queste gli
angeli in volo devono aver posato il loro sguardo”. Livingstone dette il nome della regina
d’Inghilterra alle cascate, chiamate, allora come oggi, Mosi-oa-Tunya (il fumo che tuona)
nella lingua dei kololo. Viene spontaneo attribuire aggettivi mirabolanti alle cascate,
annoverate tra le sette meraviglie naturali del mondo, ma a destare sensazione sono
sufficienti le nude cifre: le Victoria Falls sono larghe 1,7 km, alte 108 m, con una portata
d’acqua media di un milione di litri al secondo. Durante la stagione delle piogge (da
marzo a maggio) quest’ultimo valore può essere di dieci volte superiore, mentre in quella
secca (da settembre a dicembre) il volume delle acque può diminuire fino al 4% del flusso
massimo.
In altre parole, il clima è un fattore determinante per definire il tipo di esperienza che vi
capiterà di vivere alle Victoria Falls, che sono comunque bellissime in ogni periodo
dell’anno. Nella stagione delle piogge, lo scrosciare dell’acqua può essere osservato e
sentito da una distanza di chilometri. Inevitabilmente vi bagnerete, ma la vista sulle
Victoria Falls al massimo della portata lascia davvero sgomenti. Durante la stagione
secca, pur essendo la loro grandiosità in qualche modo attenuata, la mancanza degli
spruzzi rende più facile apprezzarne la forma e le dimensioni. Da non perdere
assolutamente la visione da entrambi i lati (Zambia e Zimbabwe); la notte di luna piena al
Mosi-oa-Tunya National Park per ammirare l’enigmatico arcobaleno lunare sulle cascate;
il Livingstone Museum, un’occasione per ripercorrere i momenti più importanti della storia
della regione; l’”High tea” del pomeriggio nell’elegante Victoria Falls Hotel o la romantica
crociera al tramonto sul fiume Zambesi. Per gli amanti del brivido: bungee-jumping, voli in
ultraleggero, rafting, jet-boat e canoa.
Una delle maggiori attrattive della zona è la Livingstone Island, l’isola dalla quale il
celebre esploratore vide per la prima volta le cascate. Si trova sullo Zambesi River, alla
sommità delle cascate: i più coraggiosi potranno addirittura fare il bagno lungo il bordo.
ZIM O ZAM
Le Victoria Falls si trovano a cavallo del confine tra Zimbabwe e Zambia e sono
facilmente accessibili da entrambi i paesi. I viaggiatori possono quindi scegliere se
visitare le cascate da Victoria Falls (Zimbabwe) o da Livingstone (Zambia).
Livingstone, località di arrivo con l’aereo in Zambia, è una città dall’atmosfera rilassata e
dalla storia interessante. La città è affollata da turisti durante tutto l’anno, nonostante si
trovi a 11 km dalle cascate.
RECARSI IN ZAMBIA O IN ZIMBABWE
Voli giornalieri collegano le città di Victoria Falls (Zimbabwe) e Livingstone (Zambia) con
altre destinazioni in Sudafrica. Per entrare nello Zambia e nello Zimbabwe, ai cittadini
italiani è richiesto il passaporto con validità residua di almeno sei mesi e il visto che può
essere ottenuto anche all’arrivo.
Da Victoria Falls si può raggiungere a piedi o in taxi il valico di frontiera dello Zimbabwe e
poi proseguire a piedi per 1,3 km attraverso il Victoria Falls Bridge, dal quale si gode un
panorama spettacolare sulle cascate e sul vortice chiamato Boiling Pot. Appena al di là
del ponte c’è la dogana dello Zambia.
Qualora s’intendesse varcare più volte le frontiere di Zambia e Zimbabwe, consigliamo
l’acquisto del “multi-entry visa”, economicamente più vantaggioso.