SI - Consiglio Veneto

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SI - Consiglio Veneto
Consiglio Regionale del Veneto - UPA - 03/10/2016 - 0022381
REGIONE DEL VENETO
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giunta regionale
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Fase
Allegar! N° 1
Oggetto: Risposta alllNTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA n. 254 del 23 giugno 2016
presentata dai Consiglieri Patrizia BARTELLE, Simone SCARABEL, Erika BALDIN, Jacopo
BERTI e Manuel BRUSCO
"IL FONDALE SI È ABBASSATO DI 8 CM IN DUE ANNI: IL MOSE STA FACENDO
SPROFONDARE LA LAGUNA DI VENEZIA?".
M Consiglio Regionale del Veneto
I del 03/10/2016
Prot 00223«i T . ,
CRV
0022381 Titolano 2.16.1.1
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spc-UPA
Al Consigliere regionale
Patrizia BARTELLE
Al Consigliere regionale
Simone SCARABEL
Al Consigliere regionale
Erika BALDIN
Al Consigliere regionale
Jacopo BERTI
Al Consigliere regionale
Manuel BRUSCO
e, p.c.
Al Signor PRESIDENTE
del Consiglio Regionale
All'Assessore regionale
ai Rapporti con i l Consiglio regionale
A i sensi dell'articolo 111 del Regolamento consiliare, s i trasmette la risposta
approvata dalla Giunta all'interrogazione indicata i n oggetto, da Voi presentata i n data
23 giugno 2016.
Distinti saluti.
IL SEGRETARIO DELLA/GlUrfTA
- aw. Marif/Caramel
p. O. Rapporti con il Consiglio e nomine
Tel 041/2793606-3637-3638-Fax 041/2793627
e-mail: i i f f . giunta, consiglio&reeione. veneto, it
Segreteria della Giunta regionale
Direzione Verifica e gestione atti del Presidente e della Giunta
Dorsoduro, 3901 - 30123 Venezia-Tel. 041/2792800-2947- Fax 041/2792809
protocollo, aeneraìe&pec. regione, veneto, it
Cod. Fisa. 80007580279
codice univoco UfTicio 8ERG73
P.IVA
02392630279
REGIONE DEL VENETO
giunta regionale
X Legislatura
PUNTO 25 DELL'ODG DELLA SEDUTA DEL 26/09/2016
ESTRATTO DEL V E R B A L E
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 226 / IIM del 26/09/2016
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pag. 1
COMPONENTI DELLA GIUNTA REGIONALE
Presidente
Vicepresidente
Assessori
Segretario verbalizzante
Luca Zaia
Gianluca Forcolin
Luca Coletto
Giuseppe Pan
Roberto Marcato
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Manuela Lanzarin
Elena Donazzan
Federico Caiier
Elisa De Berti
Cristiano Corazzari
Mario Caramel
Presente
Presente
Assente
Presente
Presente
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RELATORE ED EVENTUALI CONCERTI
ROBERTO MARCATO
I STRUTTURA PROPONENTE
i AREA TUTELA E SVILUPPO DEL TERRITORIO
ì APPROVAZIONE:
\ Sottoposto a votazione, il provvedimento è approvato con voti unanimi e palesi.
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pag. 2
Dgrn.
226/IIM
del 26 settembre 2016
OGGETTO:
Risposta all'interrogazione a risposta scritta n. 254 del 23 giugno 2016 presentata dai consiglieri
Patrizia Bartelle, Simone Scarabei, Erika Baldin, Jacopo Berti e Manuel Brusco, avente per
oggetto "Il fondale si è abbassato di 8 cm in due anni: il Mose sta facendo sprofondare la
Laguna di Venezia?"
L'Assessore Roberto Marcato propone alla Giunta di adottare la seguente risposta:
L'interrogazione concerne il progetto delle opere per la difesa di Venezia dalle acque alte, la cui
realizzazione esula dalle competenze attribuite alla Regione dalla vigente normativa.
Si precisa infatti che, ai sensi dell'art. 7 della Legge 16 aprile 1973, n° 171 ("Interventi per la salvaguardia di
Venezia"), la regolazione dei flussi di marea e la realizzazione delle opere a questafinalizzatesono di
esclusiva competenza dello Stato, che vi provvede tramite il Provveditorato Interregionale alle Opere
Pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia (ex Magistrato alle Acque di Venezia),
struttura dipendente dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Si evidenzia per altro che le attività di indirizzo, coordinamento e controllo relative all'attuazione degli
interventi di cui trattasi sono demandate, ai sensi dell'art. 4 della Legge 29 novembre 1984, n. 798 ("Nuovi
interventi per la salvaguardia di Venezia"), ad un apposito Comitato, presieduto dal Presidente del Consiglio
dei Ministri e composto dai Ministri dell'Ambiente, dei Beni Culturali, delle Infrastrutture e Trasporti,
dell'Istruzione, Università e Ricerca, dal Presidente della Giunta Regionale del Veneto, dai sindaci dei
Comuni di Venezia, Chioggia e Cavallino Treporti, oltre che da due rappresentanti designati dai Comuni
ricompresi nella fascia della con terminazione lagunare.
Si rassicurano gli interroganti che, in occasione della prossima convocazione del suddetto Comitato, la
Regione si farà carico di sollecitare i Ministeri competenti a formre una dettagliata relazione sullo stato di
avanzamento del MOSE, nonché sulle problematiche connesse alla sua messa in esercizio.
Per quanto attiene ai compiti specificatamente attribuiti dalla Legislazione Speciale per Venezia alla Regione
del Veneto, si sottolinea che gli stessi afferiscono principalmente al disinquinamento delle acque, al
risanamento ed alla tutela ambientale, nonché alla gestione del Bacino Scolante nella Laguna di Venezia.
In tale contesto, si segnala che il 17 giugno 2013 è stato sottoscritto un Accordo di Programma tra il
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti e la Regione del Veneto, in base al quale la Regione stessa, in qualità di autorità ambientale
competente per l'attuazione delle Direttive Comunitarie inerenti la Rete Natura 2000, provvede, avvalendosi
della propria Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto - ARPAV - a
controllare e validare l'esecuzione dei monitoraggi ambientali relativi ai cantieri del MOSE e alle correlate
opere di compensazione e mitigazione, la cui attuazione compete al Provveditorato Interregionale alle Opere
Pubbliche per il Veneto - Trentino Alto Adige - Friuli Venezia Giulia (in qualità di soggetto responsabile
della realizzazione dell'opera), nonché a valutare i dati prodotti e le elaborazioni deirisultati,ai fini della
verifica del raggiungimento degli obiettivi di Rete Natura 2000.
Si precisa che tale attività di controllo e verifica dei monitoraggi, nell'ambito della realizzazione delle opere
di difesa dalle acque alte alle bocche di porto lagunari, si inserisce in un contesto più ampio, che vede la
Regione da tempo impegnata, nell'ottica di una gestione integrata del sistema Bacino Scolante - Laguna Mare, nell'attuazione dei monitoraggi ambientali, al fine di verificare il grado di raggiungimento degli
obiettivi di qualità per le risorse idriche stabiliti dalla normativa europea e dalla Legislazione Speciale per
Venezia.
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Dgr n. 226 /IIM
del 26 settembre 2016
LA GIUNTA REGIONALE
Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della
pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare
l'approvazione del presente atto;
DELIBERA
1. di approvare, nel testo riportato in premessa, la risposta all'interrogazione arispostascritta n. 254 del 23
giugno 2016 presentata dai consigUeri Patrizia Bartelle, Simone Scarabei, Erika Baldin, Jacopo Berti e
Manuel Brusco, allegata, avente per oggetto " Il fondale si è abbassato di 8 cm in due anni: il Mose sta
facendo sprofondare la Laguna di Venezia?"
2. di incaricare dell'esecuzione del presente atto la Segreteria della Giunta- Direzione Verifica e gestione
alti del Presidente e della Giunta.
IL VERBALIZZANTE
Segretario della Giunta Regionale
F.to A w . Mario Caramel
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Dgrn.
226/IIM
del 26 settembre 2016
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CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
DECIMA LEGISLATURA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA N. 254
IL F O N D A L E SI E ABBASSATO D l 8 C M I N DUE A N N I : I L M O S E STA
F A C E N D O SPROFONDARE L A L A G U N A DI V E N E Z I A ?
presentata i l 23 giugno 2016 dai Consiglieri Bartelle, Scarabei, Baldin, Berti e
Brusco
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Premesso che:
secondo un recente studio del Consiglio nazionale delle Ricerche, condotto
dai ricercatori Luigi Tosi e Cristina Da Lio, nell'ambito dell'ultimo studio sulla
Subsidenza naturale contro quella antropogenica nella Laguna di Venezia
realizzato con i professori Tazio Strozzi e Piefro Teatini, la subsidenza in Laguna
di Venezia è considerevolmente aumentata: si registrerebbe un abbassamento di
ben otto centimetri;
questo studio è stato ripreso dagli organi di stampa e da un'interrogazione
parlamentare al Minisfro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, depositata dalle
deputate del M5s Silvia Benedetti e Arianna Spessotto. Nell'interrogazione si
legge che, secondo gli ultimi rilevamenti affidati a sofisticati sistemi di Gps da
satellite, la velocità di sprofondamento è aumentata. «Mentre in quasi tutta la
laguna e nelle isole di Burano e Sant'Erasmo i l terreno si è abbassato di pochi
millimetri, confermando i l trend degli ultimi due decenni», scrivono le deputate,
«nelle fre bocche di porto interessate dai lavori del Mose l'abbassamento
registrato è nell'ordine di molti centimetri» Addirittura 7-8 cm, secondo altri
rilievi geologici in possesso del Consorzio Venezia Nuova, come riportato da
fonti stampa. Un dato che preoccupa, perché nel progetto originario del Mose, il
sistema di dighe mobili contro le acque alte, l'eventualità di uno sprofondamento
era prevista, ma limitata a 8 centimetri nell'arco del prossimo secolo;
l'abbassamento sarebbe causato dal mezzo milione di tonunellate di cemento
che pesano sui fondali: l'enorme peso delle strutture in calcestruzzo destinate a
sostenere le 78 paratoie del Mose "avrebbe prodotto degli effetti sull'equilibrio
dei fondali lagunari maggiori a quelli previsti". Un dato "che preoccupa",
sostengono le pentastellate, perché nel progetto originario del Mose l'eventualità
di uno sprofondamento era prevista ma estremamente limitata. Proprio per
sostenere i l peso del cemento sono state conficcate centinaia di pali lunghi 35
metri sui fondali sabbiosi delle bocche di Lido, Malamocco e Chioggia, viste
queste misurazioni non si sa quanto efficacemente.
Premesso altresì che due anni fa la storia del Mose aveva subito una
brusca virata: 35 arresti per l'inchiesta della Procura di Venezia, partita da un
accertamento fiscale delle Finanza. Una rete di corruzione e di malaffare venuta
alla luce, che aveva rivelato connessioni tra singoli e apparati dello Stato. Pochi
mesi dopo il presidente dell'Autorità nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone,
aveva chiesto e ottenuto dal prefetto di Roma il commissariamento del Consorzio
Venezia Nuova, pool di imprese istituito con la seconda Legge Speciale del 1984
che ha in regime di monopolio la salvaguardia della laguna e la realizzazione del
Mose. Il commissario Luigi Magistro ha avviato una grande inchiesta intema,
scoprendo molte irregolarità e ottenendo, un anno dopo, anche i l
commissariamento della Comar srl, società per la gestione degli appalti di
proprietà degli stessi azionisti del Consorzio, la padovana Mantovani e le romane
Condotte e Grandi Lavori Fincosit. Verifiche sono state avviate anche dal punto di
vista tecnico dal commissario Francesco Ossola, dopo la serie di incidenti che
aveva funestato l'avvio della fase operativa del Mose: lo scoppio di un cassone sul
fondale a Chioggia, il crollo della diga foranea al Lido e l'allagamento di un altro
cassone a San Nicolò, i l danneggiamento della conca di navigazione a
Malamocco. Adesso altre verifiche dovrarmo essere fatte - e in parte sono già in
corso - sulla struttura del sistema Mose e sulla sua tenuta, la manutenzione, la
gestione e i l rischio della subsidenza. Rischio che sembra esser diventato una
certezza.
Considerato che:
un assestamento è senz'altro previsto, ma per adesso gli 8 centimetri che si
dovevano perdere in un secolo sono già stati persi in poco più di due anni.
Aggiunti alla subsidenza naturale (circa 2 millimetri nell'area regionale) e
all'eustatismo, cioè l'aumento del livello dei mari già evidente, potrebbe
rappresentare un problema. Ma soprattutto, fanno notare i critici del progetto
Mose, impone un controllo serrato sull'efficacia del progetto;
la realizzazione del progetto Mose, in questi armi è avvenuto in uno scenario
inquietante, tra forti criticità da parte del mondo ambientalista e di ampli settori
del mondo scientifico che hanno avanzato forti dubbi sulla sua reale efficacia e sul
rischio di danni ulteriori che tale progetto avrebbe provocato a livello
idrogeologico, e un gravissimo livello di degenerazione del rapporto tra istituzioni
e imprese con pesanti conseguenze sul piano giudiziario.
Considerato altresì che al Senato sono state depositate e discusse alcune
mozioni sull'argomento. Ne è stata approvata una, accolta anche dal Governo,
presentata dal Senatore Felice Cassou che sul Mose ha detto "più che una grande
opera, è stata una grande mangiatoia criminale", in cui si chiede un "esame
tecnico super partes" sul funzionamento del Mose, ormai in avanzata fase di
costruzione. Nessuno accenno però, alla necessità di intraprendere delle iniziative
contro la corruzione negli appalti e nelle grandi opere pubbliche, come invece
richiesto da analoga mozione a prima firma del M5s, che individuava la
corruzione tra i motivi di lievitazione dei costi dell'opera. Il senatore del M5s
Enrico Cappelletti, primo firmatario della mozione, ha definito la scelta del
governo di non dare parere favorevole alla mozione 5s "im'offesa alla verità e
un'occasione persa", a maggior ragione vista l'indisponibilità del Governo a
sottoscrivere un impegno chiaro ad attivarsi per bandire una gara intemazionale
per i servizi e le opere di manutenzione.
I sottoscritti Consiglieri
interrogano la Giunta regionale
per sapere come intenda attivarsi presso il Governo per fare ulteriori verifiche e
quali provvedimenti, per quanto di competenza, intenda prendere per contrastare
questo fenomeno, che mette a serio rischio la Laguna di Venezia, ecosistema
unico al mondo e patrimonio dell'umanità.
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Oggetto:
Ven 30/09/2016 10:42
[email protected]
[email protected],
[email protected]
Risposta all?INTERROGAZIONE A RISPOSTA
SCRITTA n. 254 del 23 giugno 2016presentata dal
Consiglieri Patrizia BARTELLE, Simone SCARABEL,
Erika BALDIN, Jacopo BERTI e Manuel BRUSCO"IL
FONDALE SI È ABBASSATO DI 8 CM IN DUE
ANNI: IL MOSE STA FACENDO SPROFONDARE LA
LAGUNA DI VENEZIA?".
Allegato/i:
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Nota p r o t .
n . 369924 d e l 30 settembre 2016
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30/09/2016