Frontiera Efficiente ver. 2.0 – Manuale Utente
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Frontiera Efficiente ver. 2.0 – Manuale Utente
Frontiera Efficiente ver. 2.0 – Manuale Utente aprile 2008 - www.nonsolofondi.it [email protected] Pagina 1 Indice Indice .......................................................................................................... 2 Requisiti minimi di sistema ............................................................................... 3 Cos’è Frontiera Efficiente ................................................................................ 3 Principali novità della versione 2.0..................................................................... 3 Consigli per un uso ottimale del software ............................................................. 4 1 - Finestra principale ..................................................................................... 5 Inserimento manuale della matrice di correlazione ................................................ 6 Inclusione ed esclusione di asset ...................................................................... 7 Verifica del numero di simulazioni .................................................................... 8 2 - Configurazione automatica dei parametri .......................................................10 Configurazione via web: stime di rendimento e volatilità........................................ 10 Configurazione via web: matrice di correlazione .................................................. 11 Download dei file di configurazione.................................................................. 12 3 - Generazione della frontiera efficiente ...........................................................13 Grafico della frontiera efficiente..................................................................... 15 Selezione e analisi della composizione dei singoli portafogli sulla frontiera efficiente ..... 18 Analisi dei portafogli con MS Excel™ ................................................................. 19 4 - Calcolatore di portafoglio............................................................................21 Attribuzione dei pesi ................................................................................... 21 Rendimenti e deviazioni standard .................................................................... 23 Lancio del calcolo di portafoglio...................................................................... 24 Come salvare un portafoglio........................................................................... 24 Identificazione del portafoglio ottimale e definizione dell’allocazione finale................ 26 5 – Vincoli particolari di allocazione...................................................................27 6 - Analizzatore del VAR .................................................................................30 7 – Servizio di calcolo dei parametri...................................................................33 8 – Appendice tecnica ....................................................................................34 Pagina 2 Requisiti minimi di sistema Per un corretto funzionamento del software è necessaria la presenza sul PC di Microsoft .NET Framework 3.5 e di Windows XP SP2, Windows 2003 SP1, Windows Vista o versioni successive. Nel caso l’ambiente .NET non sia presente, il software di installazione procederà automaticamente al download gratuito dei componenti mancanti dal sito di Microsoft. Cos’è Frontiera Efficiente Frontiera Efficiente è un software che implementa gli algoritmi di analisi in varianza e covarianza sviluppati dal premio Nobel per l’economia Harry Markowitz. Attraverso di essi è possibile conoscere volatilità e rendimento attesi di qualsiasi portafoglio costruito su qualunque asset finanziario per il quale siano disponibili attese di volatilità, previsioni di rendimento e coefficienti di correlazione. Il risultato dell’analisi è una curva, nota col nome di frontiera efficiente, che rappresenta l’insieme di tutti i portafogli che minimizzano la volatilità per qualsiasi livello di rendimento atteso. Per un approfondimento sul significato di frontiera efficiente e diversificazione del rischio si rimanda al documento “Diversificazione del rischio” prelevabile dal sito www.nonsolofondi.it. Principali novità della versione 2.0 Le novità rispetto alla versione precedente sono numerosissime. Tuttavia 3 di esse meritano specifica menzione in quanto fanno del nuovo Frontiera Efficiente uno strumento effettivamente e concretamente utilizzabile nell’attività di costruzione di portafogli investibili. 1. Incremento da 10 a 12 del numero di asset su cui costruire la frontiera efficiente. 2. Completa riprogettazione del modello di calcolo che ora esegue complesse elaborazioni ad una velocità fino a otto volte superiore rispetto alla versione precedente. Pagina 3 3. Possibilità di fruire di servizi esterni per la fornitura dei parametri di configurazione necessari per le simulazioni (previsioni di rendimento, volatilità e correlazioni) Consigli per un uso ottimale del software Prima di descrivere in dettaglio le potenti funzioni ed i numerosi strumenti messi a disposizione da Frontiera Efficiente 2.0 per la costruzione di portafogli di investimento, riteniamo utile fornire alcune linee guida generali che aiutino a capire quale dovrebbe essere l’uso ottimale del software e la corretta sequenza di utilizzo dei diversi strumenti. Prima di tutto è opportuno ricordare che le attese di rendimento e rischio di un portafoglio, sebbene siano un output del software, sono affidabili solo se lo sono le previsioni di rendimento e volatilità di ogni singolo asset incluso nell’ottimizzazione (dati di input). La prima cosa che un utilizzatore dovrà fare, quindi, è procurarsi stime affidabili per i parametri di input da fornire al programma.1 Il passo successivo sarà quello di avviare la costruzione di una frontiera efficiente su un numero tanto maggiore quanto possibile di asset fra loro poco correlati. Infatti, tanto più numerosi sono gli asset e tanto minori sono i valori di correlazione, tanto migliore sarà la possibilità di ridurre il rischio per i diversi livelli di rendimento atteso. Una volta costruita la frontiera efficiente, se ne potrà analizzare in dettaglio il grafico (utilizzando molti strumenti fra i quali lo zoom e il visualizzatore di coordinate) per poi passare all’individuazione dei portafogli più vicini alle proprie esigenze. Successivamente l’analisi potrà essere circoscritta ai portafogli selezionati ed affinata tramite il Calcolatore di portafoglio. Con questo strumento sarà possibile eseguire un raffinato fine tuning sul peso di ogni asset e si potranno, eventualmente, aggiungere vincoli nel processo di allocazione. Infine si potrà eseguire un’accurata analisi del rischio associato al portafoglio scelto attraverso l’analizzatore del VAR. 1 A questo scopo nonsolofondi.it mette a disposizione il proprio servizio di fornitura dei parametri di configurazione descritto nella parte finale del presente manuale Pagina 4 1 - Finestra principale La finestra principale è il centro di controllo del processo di allocazione. Da essa si ha accesso anche a tutte le altre funzioni del programma descritte nei prossimi capitoli. Nella parte inferiore l’utente inserisce le informazioni relative agli asset da includere nel processo di ottimizzazione di portafoglio. Una griglia di 12 righe permette di inserire le seguenti informazioni: Nome dell’asset – campo descrittivo utile all’identificazione dell’attività finanziaria Deviazione Standard – campo numerico in cui immettere la propria attesa di volatilità per l’asset corrispondente. n.b. tutti i valori di deviazione standard immessi in questa finestra devono essere fra loro omogenei, ossia calcolati sulla base di osservazioni di pari frequenza (ad esempio volatilità settimanale oppure mensile o annuale). La frequenza (uguale per tutti i 12 asset) deve essere specificata nel riquadro sovrastante. Per un approfondimento sul calcolo della volatilità e sul significato di frequenza si rimanda alla sezione “Volatilità e deviazione standard” nell’appendice tecnica del presente manuale. Rendimento atteso – campo numerico in cui inserire la propria attesa di rendimento per un determinato orizzonte temporale (1 mese, 9 mesi o 1 anno) da indicare nell’apposito riquadro. n.b. tutti i valori di rendimento atteso immessi in questa finestra devono riferirsi al medesimo orizzonte temporale. Pagina 5 Per comodità di lettura, rendimenti e le volatilità attesi vengono automaticamente convertiti su base annua in base ai valori di frequenza selezionati e mostrati accanto ai dati immessi dall’utente. Modificando le frequenze, i valori annui cambiano di conseguenza secondo una relazione lineare o quadratica inversa a seconda che si tratti di rendimenti o deviazioni standard (per un approfondimento si veda, nell’appendice tecnica, la sezione “Time scaling di rendimenti e volatilità”). Dati convertiti su base annua Inserimento manuale della matrice di correlazione correlazione: Premendo l’apposito pulsante (illustrato qui a lato) si apre la finestra di immissione della matrice di In ciascuna cella della griglia che si presenta occorre immettere il coefficiente di correlazione relativo agli asset indicati nell’intestazione di riga e di colonna. Nell’immagine qui sopra la cella evidenziata in blu dovrà contenere la correlazione fra l’asset “A03” e “A02”. Nella parte inferiore destra della finestra appare un riquadro di ispezione Pagina 6 che descrive meglio l’input da inserire. Premendo il pulsante “cestino” si cancellano i dati inseriti e si ripristina una griglia bianca. Attenzione: la matrice di correlazione deve essere riempita nella forma di “matrice diagonale superiore” come nell’esempio qui a lato. Qualsiasi dato inserito nelle altre celle verrà semplicemente ignorato dal sistema. Inclusione ed esclusione di asset Talvolta può essere utile simulare delle ottimizzazioni di portafoglio escludendo dall’analisi alcuni dei 12 asset disponibili. Le caselline di spunta presenti alla sinistra dei nomi degli asset consentono di raggiungere tale obiettivo. Esse possono essere attivate o disattivate a proprio piacimento con esclusione della prima che risulta sempre attiva per default. Nell’immagine a lato “Hedge Funds” e “Private Equity” sono esclusi dal processo di ottimizzazione. n.b. qualora si desiderasse escludere la prima delle asset class (nell’esempio “Azionario Asia”), è sufficiente assegnare un valore di rendimento atteso molto negativo (ad esempio -40%). In questo modo l’asset non entrerà in nessun portafoglio efficiente. Pagina 7 Verifica del numero di simulazioni Il software Frontiera Efficiente è dotato di un potente motore di calcolo capace di simulare centinaia di migliaia di differenti allocazioni in pochi secondi. Per ogni portafoglio generato vengono calcolati volatilità attesa, rendimento atteso e indice di Sharpe. I risultati ottenuti vengono poi rappresentati graficamente e riassunti in un apposito report (si veda oltre al capitolo 3 – Generazione della frontiera efficiente). Per simulare tutte le possibili allocazioni di portafoglio, il programma varia continuamente il peso degli asset in portafoglio utilizzando un “incremento” definito dall’utente (si veda immagine a lato). Esempio Si immagini di voler analizzare solo 2 asset. Se l’incremento inserito è del 25% verranno simulati i seguenti 5 portafogli: Portafoglio 1 2 3 4 5 Asset 1 100% 75% 50% 25% 0% Asset 2 0% 25% 50% 75% 100% Se riduciamo l’incremento al 10% allora le simulazioni sui 2 asset salgono ad 11: Portafoglio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Asset 1 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Asset 2 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Pagina 8 Aumentando il numero degli asset e riducendo il valore dell’incremento, il numero dei possibili portafogli e, quindi, il tempo di elaborazione crescono in maniera molto rilevante. Con un incremento del 10% e 10 asset da analizzare, le allocazioni da simulare salgono a 92.378. Riducendo l’incremento al 2%, sempre con 10 asset, si superano i 12 miliardi e 565 milioni di portafogli. Volendo analizzare 12 asset (limite massimo del software) con un incremento del 1%2 le allocazioni da analizzare superano i 470 mila miliardi! Per un approfondimento del calcolo del numero di portafogli generati si veda la sezione “Formula per il calcolo del numero di simulazioni” nell’appendice tecnica del presente manuale. Sebbene il nuovo motore di calcolo di Frontiera Efficiente sia estremamente veloce (può arrivare a simulare oltre 90 mila portafogli al secondo3) è evidente che le impostazioni scelte dall’utente possono comportare tempi macchina inaccettabili. Per verificare le conseguenze del valore di incremento inserito è possibile premere il pulsante “Test” che mostra l’esatto numero di allocazioni che verranno simulate in base al numero di asset attivati (ossia con il segno di spunta nella corrispondente casella di controllo) ed il valore di incremento immesso. Una volta avviato il processo di ottimizzazione, una barra di progressione verde mostrerà lo stato di avanzamento dell’elaborazione in modo da fornire un’idea sui tempi d’attesa: Attivando la casella di controllo “High speed” si disattiva l’aggiornamento della progress bar a favore di una maggiore velocità di esecuzione del codice (lo svantaggio è che non si può conoscere lo stato di avanzamento del processo finché questo non sia giunto al termine). 2 3 Sono possibili anche valori inferiori, ad esempio 0,5% o 0,25% Dato variabile in funzione della velocità del processore e della memoria RAM disponibile Pagina 9 2 - Configurazione automatica dei parametri La corretta configurazione dei parametri è fondamentale per la generazione di frontiere efficienti attendibili. E’ naturale, infatti, che previsioni inaffidabili su volatilità, rendimenti e correlazioni rendono completamente vana l’analisi quantitativa. Per questa ragione il software frontiera efficiente prevede la possibilità di caricare, da fonti esterne e in maniera automatica, tutti i parametri necessari. Configurazione via web: stime di rendimento e volatilità Premendo il pulsante “Importa dal web” dalla barra degli strumenti della finestra principale, si accede alla finestra per il download dei parametri da internet. Affinchè la procedura possa andare a buon fine è necessario avere una connessione internet attiva, ma non occorre utilizzare un browser web. Automaticamente il programma si collega ad una pagina dedicata del sito www.nonsolofondi.it per reperire i parametri necessari alla configurazione del software sulle seguenti classi di asset: Obbligazionario EUR Obbligazionario USD Azionario Europa Azionario USA La finestra che si apre si divide in due parti: una parte superiore dalla quale si può accedere alle sorgenti di dati ed una parte inferiore dedicata alla lettura ed importazione dei dati reperiti. Premere qui per accedere alle previsioni di rendimento e volatilità Premere qui per accedere alle previsioni di correlazione Pagina 10 I pulsanti sopra descritti consentono di accedere direttamente alle previsioni di nonsolofondi, è tuttavia possibile visualizzare eventuali altre sorgenti di dati digitandone l’URL (indirizzo internet) nell’apposita casella: Premendo il pulsante “home” è sempre possibile tornare a visualizzare le previsioni di nonsolofondi.it Una volta che i dati previsionali vengono scaricati e mostrati nel riquadro bianco sottostante, è sufficiente selezionarli con il mouse e copiarli negli appunti premendo il tasto destro del mouse e selezionando il comando “copia” (si veda illustrazione qui a lato). A questo punto basta premere il pulsante di importazione (con l’icona del floppy disk) per caricare automaticamente i dati nel programma. Configurazione via web: matrice di correlazione Premendo il tasto “Correlazioni” dalla finestra principale si apre la finestra di gestione della matrice di correlazione. In essa è presente il pulsante per l’importazione da web della matrice di correlazione che prevede la stessa procedura descritta al paragrafo precedente per l’importazione di rendimenti e volatilità attesi. Pagina 11 Download dei file di configurazione Alternativamente, qualora non si possa sempre contare su una connessione ad internet attiva, è possibile scaricare sul proprio computer i file di configurazione reperibili all’indirizzo www.nonsolofondi.it/frontiera.htm Upload da file dei dati di rendimento e volatilità: Dopo aver salvato sul proprio computer il file parametri00.pfe premere il pulsante “Importa file” dalla barra degli strumenti della finestra principale. Quindi selezionare la cartella nella quale è stato salvato il file di configurazione. Il software lo riconoscerà automaticamente e chiederà conferma prima di importarne il contenuto. Upload da file della matrice di correlazione: Dopo aver salvato sul proprio computer il file correlazioni00.pfe premere il pulsante “Importa file” dalla barra degli strumenti della finestra correlazione. Quindi selezionare la cartella nella quale è stato salvato il file di configurazione. Il software lo riconoscerà automaticamente e chiederà conferma prima di importarne il contenuto. Pagina 12 3 - Generazione della frontiera efficiente Dopo aver inserito (oppure importato) tutti i parametri di configurazione, aver scelto il valore di incremento ed, eventualmente, deselezionato gli asset sui quali non effettuare l’ottimizzazione (per una descrizione di queste procedure si vedano la parte 1 e la parte 2 del presente manuale), è possibile lanciare il processo di ottimizzazione e generazione della frontiera efficiente premendo il pulsante “Start” Il sistema comincia ad elaborare tutte le allocazioni che è possibile costruire sulla base dei parametri immessi dall’utente e, per ciascuna di esse, calcola rendimento atteso, volatilità attesa e valore dell’indice di Sharpe (ipotizzando un free risk rate pari a zero). Al termine del processo, per ciascun possibile livello di rendimento ottenuto, il software estrae l’allocazione che minimizza la volatilità attesa (e quindi il rischio) e raccoglie i risultati ottenuti in un’apposita tabella: in essa sono elencati tutti i portafogli efficienti per ciascun livello di rendimento che è possibile ottenere sulla base degli input forniti. Pagina 13 Tali rendimenti, infatti, oscillano in un intervallo noto a priori che ha per limite inferiore il rendimento atteso minimo tra quelli indicati dall’utente nella finestra principale e, come limite superiore, il rendimento massimo. Esempio – logica di ottimizzazione Si immagini di avere i seguenti asset con le rispettive attese di rendimento: 1 obbligazionario Euro -> rendimento atteso = 3,45% 2 obbligazionario USD -> rendimento atteso = 4,25% 3 azionario Euro-> rendimento atteso = -2,5% 4 azionario US-> rendimento atteso = 4,6% Sappiamo a priori che nessun portafoglio costruito su questi asset potrà avere un rendimento inferiore a -2,5% (100% azionario Euro) o superiore al 4,6% (100% azionario US). Il sistema quindi cercherà di individuare tutte le allocazioni che hanno rendimenti attesi compresi nell’intervallo [0% - 4,6%] (i portafogli con rendimento atteso negativo sono scartati a priori). Qualunque portafoglio generato mostrerà un rendimento atteso compreso in tale intervallo e, con un’approssimazione dei rendimenti alla seconda cifra decimale tutti i portafogli potranno essere organizzati per gruppi omogenei. Per fare ciò Frontiera Efficiente opera nel seguente modo: a) Dapprima genera un elenco di tutti i rendimenti attesi ritenuti validi. Nel nostro esempio ecco come apparirebbe l’elenco: 0,1% 0,2% 0,3% 0,4% … … 4,5% 4,6% b) Successivamente avvia la simulazione di tutte le allocazioni e, a seconda del valore di rendimento atteso ottenuto, le inserisce nel corrispondente gruppo di appartenenza. c) Infine, nell’ambito di ciascun gruppo di rendimento, seleziona il portafoglio con la minore volatilità attesa e scarta tutti gli altri. d) Il risultato finale è la lista dei portafogli efficienti, ossia di quelle allocazioni che, per un dato obiettivo di rendimento, minimizzano il rischio. Pagina 14 La tabella della pagina precedente mostra appunto il risultato dell’analisi. Nella seconda colonna si trovano tutti i possibili rendimenti realizzabili (rappresentati in ordine crescente). Per ciascuno di essi viene indicato, nella colonna successiva, il livello di volatilità minima individuato dal sistema, mentre le colonne dalla 4 alla 15 mostrano i pesi dei 12 asset relativi a quel particolare portafoglio. La prima colonna della tabella (SR), invece, mostra il rapporto rendimento/rischio e permette di confrontare fra loro portafogli diversi. Esempio – confronto fra portafogli Immaginiamo di avere due portafogli: Portafoglio A (rendimemto 5% ; volatilità 2%) e Portafoglio B (rendimento 7% ; volatilità 2,9%). La domanda è: qual è preferibile fra i due? Dal momento che sia il rendimento atteso che la volatilità attesa sono diversi, diventa difficile fare un confronto omogeneo. Per poterli paragonare occorre, quindi, guardare al rapporto fra rendimento e rischio (colonna SR della tabella “Portafogli efficienti”), ossia a quel numero che mi informa su quanto viene remunerata ogni unità di rischio aggiuntiva: SR per il portafoglio A = 5%/2% = 2,5 SR per il portafoglio B = 7%/2,9% = 2,42 Ne consegue che il portafoglio A è preferibile rispetto al B in quanto, pur rendendo di meno, presenta un rischio inferiore in maniera più che proporzionale rispetto alla minore redditività. Grafico della frontiera efficiente Premendo il pulsante “Frontiera efficiente” è possibile accedere alla visualizzazione grafica di tutti i portafogli efficienti elencati nella tabella (ossia la Frontiera Efficiente). L’asse orizzontale rappresenta i valori di volatilità attesa e quello verticale i valori di rendimento atteso. Ogni punto del grafico, quindi, rappresenta un portafoglio caratterizzato dai propri livelli di volatilità e rendimento attesi. Nella pagina seguente viene mostrato un esempio tipico di frontiera efficiente costruita su 10 asset: Pagina 15 La versione 2.0 di Frontiera Efficiente dispone di alcuni utili strumenti per analizzare in dettaglio il grafico dei portafogli: zoom Premendo il pulsante di zoom è possibile selezionare una porzione rettangolare da ingrandire: Pagina 16 In questo modo diventa possibile distinguere meglio portafogli con rendimenti e/o volatilità tali da creare sovrapposizioni sul grafico. Scorrimento della finestra di zoom Mentre è attiva la visualizzazione ingrandita (zoom) è possibile scorrere lungo il grafico selezionando lo strumento “scorrimento”. Il puntatore assumerà la forma di una mano con la quale si potrà trascinare (mantenendo premuto il pulsante del mouse) l’area del grafico per spostare l’attenzione su altre porzioni della frontiera efficiente. Ripristino della visualizzazione normale Per uscire dalla modalità zoom e ritornare alla visualizzazione dell’intera frontiera efficiente, è sufficiente premere l’apposito pulsante Visualizzazione delle coordinate Il pulsante “coordinate” permette di visualizzare una sorta di “mirino” sul grafico e di mostrare l’esatto valore di rendimento e volatilità relativo a qualsiasi punto del grafico. In questo modo diventa agevole il confronto e l’analisi di tutti i portafogli rappresentati sulla frontiera efficiente. Impiegando lo strumento “coordinate” in combinazione con lo “zoom” (immagine a lato) si riesce ad avere un controllo completo di tutti i portafogli generati da Frontiera Efficiente. Esportazione dei dati e/o del grafico I pulsanti qui rappresentati permettono di esportare rispettivamente i dati numerici dei punti rappresentati sul grafico o un’immagine (fotografia) del grafico stesso. E’ così possibile analizzare i dati numerici utilizzando altre applicazioni o inserire l’immagine della frontiera efficiente in altri programmi di editing quali MS Powerpoint™ o MS Word™. Pagina 17 Selezione e analisi della composizione dei singoli portafogli sulla frontiera efficiente Attraverso gli strumenti di “zoom” e “coordinate” accessibili dalla barra degli strumenti della frontiera efficiente abbiamo illustrato, nel precedente paragrafo, come individuare rendimento e volatilità attesi di ogni singolo punto (ossia portafoglio) rappresentato sul grafico. Nell’immagine qui a lato è stato cliccato un punto che corrisponde ad un’allocazione con un rendimento atteso del 17,7%. Per conoscere in dettaglio la composizione di tale portafoglio si può utilizzare lo strumento di ricerca di portafoglio posto a lato del grafico della frontiera efficiente: Sappiamo che, per come il programma costruisce la frontiera efficiente4, ad ogni singolo livello di rendimento atteso corrisponde un solo portafoglio. Digitando tale rendimento nella casella “Rendimento” e premendo il pulsante di ricerca il sistema ne mostra la composizione nel riquadro inferiore. In tale riquadro sono disponibili 3 pagine per poter confrontare altrettanti diversi portafogli. Basterà selezionare un'altra pagina dall’apposito menù a tendina per salvare il nuovo portafoglio in una pagina diversa: 4 Si veda il paragrafo “Costruzione della frontiera efficiente” Pagina 18 Oltre ad analizzare la composizione del portafoglio individuato, è possibile approfondire l’analisi attraverso il “calcolatore di portafoglio” descritto nel prossimo capitolo. Per passare l’allocazione allo strumento “Calcolatore” occorre seguire la seguente semplicissima procedura: 1 – individuare il portafoglio nella tabella dei portafogli efficienti (la ricerca è molto semplice in quanto i portafogli sono elencati in ordine crescente di rendimento); 2 – cliccare sulla intestazione di riga per selezionare il portafoglio; 3 – premere il pulsante “invia al calculator” per inviare il portafoglio selezionato al calcolatore di portafogli. Apparirà un messaggio di invio effettuato con successo e, successivamente, si aprirà la finestra del calcolatore (descritta nel prossimo paragrafo) già impostata con i pesi relativi al portafoglio selezionato. Analisi dei portafogli con MS Excel™ Il pulsante di esportazione dei dati della frontiera efficiente consente di salvare su file solo i valori di rendimento e volatilità attesi di ciascun portafoglio rappresentato sulla frontiera efficiente. Tali valori, infatti, rappresentano le coordinate cartesiane dei punti rappresentati sul grafico e non includono informazioni sulla composizione di ciascuno dei portafogli da essi rappresentati. Qualora si desideri, invece, esportare l’intero set di dati relativi a tutti i portafogli efficienti generati per analizzarli attraverso MS Excel™ occorre operare nel seguente modo: 1 – visualizzare la tabella con la composizione dei portafogli; 2 – cliccare col mouse nella casella di origine delle intestazioni di riga e di colonna della tabella in modo da selezionarne contemporaneamente tutte le celle; Pagina 19 3 – premere i pulsanti ctrl + c per copiare il contenuto della tabella negli appunti di windows; 4 – aprire un foglio excel ed incollare [ctrl + v , oppure dal menù modifica scegliere il comando “incolla”] Pagina 20 4 - Calcolatore di portafoglio I portafogli generati durante il processo di generazione della frontiera efficiente, specialmente quando sono costruiti su molti asset, presentano valori di incremento abbastanza alti (5% o più). Attraverso il Calcolatore di portafoglio è possibile analizzare singoli portafogli decidendo il peso di ciascun asset in totale libertà. Quando si apre il Calcolatore, tutti i dati sugli asset presenti nella finestra principale vengono automaticamente importati ed è possibile passare immediatamente alla costruzione e analisi di singoli portafogli. Attribuzione dei pesi A fianco di ciascuno degli asset disponibili è presente il campo “Peso” nel quale è possibile inserire qualsiasi valore percentuale si desideri assegnare al singolo strumento. Pagina 21 Il sistema accetta qualsiasi valore, compresi lo zero e numeri negativi. Ad esempio è possibile simulare posizioni al ribasso su alcuni asset inserendo valori negativi. Alla base della colonna dei pesi è presente un riquadro di riepilogo che si aggiorna man mano che vengono inseriti i pesi e che informa sul peso complessivo raggiunto dal portafoglio e sull’eventuale porzione ancora da allocare per arrivare al 100%. Così, ad esempio, se la somma dei pesi inseriti per i primi asset supera 100%, nel campo “Da allocare” sarà indicato un valore negativo per indicare la necessità di finanziare le posizioni long in eccesso attraverso posizioni short su altri asset. Esempio 1 – portafoglio classico Nessun asset presenta un peso negativo e la somma di tutti i pesi è pari a 100%: Esempio 2 – portafoglio con posizioni short e leva 1 La somma di tutti i pesi è pari a 100%, ma sono presenti posizioni short: Esempio 3 – portafoglio in leva Un portafoglio è in leva quando la somma dei pesi è superiore a 100. Questo accade quando, ad esempio, si decide di prendere denaro a prestito per incrementare la propria esposizione verso un particolare asset. In questo caso occorre ridurre il valore del rendimento atteso dal portafoglio in funzione del costo del finanziamento che viene richiesto. Pagina 22 Se, ad esempio, la somma dei pesi immessi è pari a 120% (ossia il 20% del denaro investito deriva da un finanziamento) e il rendimento atteso del portafoglio costruito è del 14% annuo, allora tale valore (ossia il rendimento atteso sull’intero portafoglio) andrà ridotto di una quota pari al 20% del tasso annuo pagato per il finanziamento. Rendimenti e deviazioni standard Il Calcolatore di portafoglio supera il limite di omogeneità dei parametri imposto dall’ottimizzatore e permette di assegnare frequenze ed orizzonti temporali diversi a ciascun dato di volatilità e rendimento atteso. Per default i valori presenti sono gli stessi presenti nella finestra principale, ma possono essere variati singolarmente o tutti insieme, utilizzando i pulsanti alla base della griglia: n.b. E’ possibile inserire parametri disomogenei in quanto il software provvede automaticamente ad effettuare tutte le conversioni necessarie prima di procedere con il calcolo di rendimento, volatilità e VAR di portafoglio. Pagina 23 Lancio del calcolo di portafoglio Premendo il tasto “Calcola”, Frontiera Efficiente calcola i valori di rendimento atteso, volatilità attesa e VAR su tre diversi orizzonti temporali: 1 mese, 9 mesi ed 1 anno. Il VAR (acronimo di Value At Risk) è una misura statistica di controllo del rischio. Esso informa circa la massima perdita che è possibile aspettarsi entro un certo arco temporale e con un predeterminato livello di probabilità. Nell’esempio sopra illustrato si legge: VAR 95% -0,41%. Tale valore si riferisce alla durata di 1 anno (scritto in blu poco più sopra) e significa che investendo in questo portafoglio si ha il 95% di probabilità che, per quanto male possano andare le cose, non si incorrerà in una perdita superiore allo 0,41%. Maggiore è la percentuale di sicurezza che si richiede (in gergo confidenza) maggiore sarà il valore della perdita possibile. Ad esempio il valore di VAR 99%, nell’esempio, è di -4,16%. Per una spiegazione dettagliata del VAR e dei criteri di calcolo si rimanda all’appendice tecnica del presente manuale. Come salvare un portafoglio Una volta aggiustati i pesi a proprio piacimento è possibile memorizzare il portafoglio premendo il pulsante “Salva”. L’allocazione corrente verrà inserita nella tabella dei portafogli salvati richiamabile attraverso il pulsante “Portafogli salvati” posto nella parte superiore della finestra del Calcolatore. E’ possibile memorizzare un numero illimitato di portafogli5, essi verranno aggiunti in sequenza con l’indicazione del peso percentuale di ciascun asset. La prima colonna della tabella dei portafogli salvati (“SR”) mostra il rapporto fra rendimento atteso e volatilità attesa. Tale valore consente 5 L’unico limite è imposto dalle risorsi di sistema disponibili Pagina 24 di confrontare tra loro le diverse allocazioni. Tanto maggiore è il valore di SR (acronimo di Sharpe Ratio), tanto migliore è il portafoglio in quanto offre maggiore redditività per unità di rischio assunto. Le colonne successive (A01, A02, … , A12) indicano il peso di ciascuno dei 12 asset disponibili all’interno di ogni singolo portafoglio. n.b. i portafogli salvati restano confrontabili solo se non vengono modificati i parametri del calcolatore. E’ naturale cioè, che siano confrontabili tra loro solo allocazioni calcolate con gli stessi parametri di volatilità, rendimento e correlazione. Pagina 25 Identificazione del portafoglio dell’allocazione finale ottimale e definizione Le allocazioni presenti nella tabella dei portafogli salvati, sono, presumibilmente, i possibili portafogli sui quali si andrà ad investire. Cliccando sull’intestazione di riga è possibile vedere la corrispondente allocazione al di sotto della tabella nell’area dedicata alla definizione finale dei pesi e della gestione dei vincoli: Pesi effettivi del portafoglio investibile In essa i pesi derivanti dall’analisi dell’ottimizzatore vengono incrociati con i vincoli di allocazione definiti tramite le regole di attribuzione dei pesi per la gestione dell’errore previsionale descritte nel capitolo successivo. In pratica, il portafoglio finale sarà frutto della somma tra alcuni pesi attribuiti in maniera fissa (colonna “Fixed” dell’illustrazione qui sopra) e dei pesi derivanti dal processo di ottimizzazione (colonna “Variable”). Nella terza colonna (“TOT”) ci sarà l’effettivo peso che ciascun asset dovrà avere in portafoglio per rappresentare quei medesimi parametri di rischio e rendimento ottenuti dal Calcolatore di portafoglio. E’ quindi la terza colonna quella che andrà utilizzata per realizzare l’effettivo investimento nel portafoglio selezionato dalla tabella sovrastante. Se lo si desidera è possibile richiamare la finestra di impostazione dei vincoli di allocazione attraverso la pressione dell’apposito pulsante. Una volta modificate le impostazioni di allocazione (descritte nel prossimo capitolo) se ne potranno applicare i criteri al portafoglio selezionato premendo il pulsante di aggiornamento. Pagina 26 5 – Vincoli particolari di allocazione La convinzione che un investimento obbligazionario sia molto meno rischioso di uno azionario è assai diffusa e poggia le proprie fondamenta quantitative sul fatto che, storicamente, un certo tipo di investimenti obbligazionari mostra volatilità nettamente inferiori rispetto ad un certo tipo di investimenti azionari. Dal momento che minore volatilità significa anche minori incertezze, è corretto presumere che anche i rischi siano minori. E’ naturale, ad esempio, che un investimento in titoli obbligazionari a tasso variabile, caratterizzati da un emittente con elevato standing creditizio e denominati nella propria valuta di riferimento sia nettamente meno rischioso di un investimento in azioni small cap magari denominate in valuta straniera. Meno ovvio è, invece, che un investimento in titoli trentennali del tesoro americano a tasso fisso sia nettamente meno rischioso dell’acquisto di un etf sull’indice Eurostoxx 50. In quest’ultimo caso, infatti, il primo portafoglio espone a due rischi molto rilevanti: il rischio cambio ed il rischio duration6 Il secondo portafoglio, invece, non ha rischio cambio e non presenta livelli di volatilità particolarmente elevati in quanto rappresenta un paniere diversificato delle 50 aziende europee maggiormente capitalizzate. Quando poi si confrontano portafoglio e non singoli strumenti, l’analisi diviene molto più complessa e la chiave di volta nel processo di diversificazione è, prima ancora della volatilità dei singolo asset, la matrice di correlazione. Solo conoscendo con precisione la matrice di correlazione futura si può essere sicuri di controllare il rischio, diversamente ogni ragionamento 6 Si tratta di un rischio tipico di un titolo a tasso fisso. Se, ad esempio, si possiede un BTP a 30 anni con cedola fissa del 4,5% e, nel tempo, i tassi di mercato salgono, allora il prezzo del titolo detenuto in portafoglio scenderà fino ad allinearne il rendimento con i tassi di mercato. I possessori del titolo, infatti, tenderanno a venderlo per sostituirlo con BTP di nuova emissione le cui cedole saranno più alte (in quanto allineate con i nuovi tassi di mercato). Nessuno, tuttavia, sarà disposto ad acquistare tali titoli (tutti, ovviamente, prediligeranno quelli di nuova emissione) a meno di non pagarli ad un prezzo inferiore a 100. In questo caso, infatti, l’acquirente recupererà in fase di rimborso del titolo quella parte di rendimento cui aveva rinunciato accettando una cedola inferiore al livello di mercato (si ricorda che a scadenza un BTP rimborsa 100). Il nuovo prezzo di equilibrio sarà tanto inferiore a 100 (in gergo alla pari) quanto basta per allinearne l’effettivo rendimento (comprensivo della differenza fra prezzo di acquisto e prezzo di rimborso) a quello dei titoli di nuova emissione. Pagina 27 tendente a escludere comparti azionari a vantaggio di comparti obbligazionari comporta pericolosissime approssimazioni. Questa premessa valga a convincere su un principio intuitivamente da accettare: in assenza di indicazioni affidabili su volatilità, rendimenti e correlazioni prospettiche, la scelta migliore è quella dell’equidistribuzione dei pesi sulle asset class disponibili. Più numerose sono le asset class, maggiore è la probabilità che si riesca a diversificare il rischio; meno affidabili sono le previsioni che si hanno, più necessaria diventa l’equidistribuzione dei pesi (che non avvantaggia nessun asset a discapito di altri). Questa lunga premessa serve per comprendere il significato ed il ruolo dello strumento di “Attribuzione dei pesi” implementato in Frontiera Efficiente 2.0. Esso parte dal presupposto che i parametri previsionali forniti al modello possano avere un certo grado di incertezza (mediamente pari al 35%). La logica di attribuzione dei pesi, pertanto, dovrà seguire due strade inizialmente parallele che, alla fine, convergono verso il portafoglio di investimento. Prima strada: previsionale I pesi di ciascuna classe di asset sono quelli generati dal motore di ottimizzazione in corrispondenza del portafoglio scelto. Nel caso in cui si utilizzi 65% come valore di affidabilità delle previsioni (equivalente ad un margine di incertezza del 35%) il peso di ogni asset sarà moltiplicato per 0,65 e la somma di tutti i pesi ascrivibile all’allocazione quantitativa sarà, per l’appunto: 65% Seconda strada - equipesata Questa procedura prevede l’assegnazione di un identico peso a tutte o ad una parte delle classi di asset disponibili. Il peso assegnato sarà pari al peso residuo dopo l’applicazione del precedente processo suddiviso sui diversi asset. Questo secondo processo viene governato attraverso un’apposita finestra richiamabile sia dalla finestra principale che dal Calcolatore di portafoglio attraverso l’apposito pulsante. Si aprirà una finestra nella quale è possibile immettere il tasso di affidabilità dei parametri previsionali (quindi la porzione di allocazione che seguirà la frontiera efficiente) e gli asset che si desidera includere o escludere dal processo di equidistribuzione dei pesi redisuali: Pagina 28 Pagina 29 6 - Analizzatore del VAR Il Value At Risk (VAR) è un indicatore statistico di rischio che ha lo scopo di fornire un’indicazione di quanto ampia possa essere la perdita che una determinata allocazione patrimoniale può comportare in casi di scenari avversi, ma non estremi, di mercato. Il VAR viene sempre associato ad una probabilità e indica, quindi, per quella data probabilità, il limite entro il quale eventuali perdite dovrebbero restare confinate. Ad esempio: dire che il VAR al 95% di probabilità (o, per usare un termine tecnico, di confidenza) è del 7% a 12 mesi, significa informare l’investitore che nel 95% dei casi, su un orizzonte temporale di 12 mesi, con quel portafoglio le perdite non saranno superiori al 7%. Il livello di confidenza può essere variato a proprio piacimento ma, naturalmente, non può essere portato a 100%. Non si può cioè pretendere di avere la certezza matematica di quanto potranno essere contenute le perdite. Man mano che si alza il livello di confidenza, si aumentano le perdite possibili: riprendendo l’esempio precedente, ci si deve aspettare che il VAR a 12 mesi con un intervallo di confidenza del 99% sarà maggiore di 7% (ad esempio potrebbe essere del 12%). Il VAR si presenta sempre come un numero molto preciso, ossia una cifra esatta che può indurre a credere che si tratti di un dato estremamente affidabile. In realtà, purtroppo, sebbene si tratti della stima migliore possibile (tanto da essere ormai lo standard in tutti i sistemi di risk management bancario) il value at risk, per essere esatto, presuppone che riverifichino contemporaneamente le tre seguenti condizioni: 1 – le previsioni di rendimento del portafoglio sono esatte (ossia il rendimento atteso è davvero il valore medio di un’ipotetica distribuzione di frequenza di rendimenti generati da quel dato portafoglio) 2 – le stime di volatilità sono esatte 3 – la distribuzione di frequenza dei rendimenti del portafoglio è una distribuzione “normale” (assume cioè la classica forma a campana). Frontiera efficiente 2.0 dispone di un efficientissimo calcolatore del VAR che permette di calcolare la perdita associata a qualsiasi intervallo di confidenza compreso fra il 75% ed il 99% su un orizzonte temporale che va da una settimana ad un anno. Per richiamare la finestra dell’analizzatore del VAR è sufficiente premere l’apposito pulsante dalla barra degli strumenti della finestra principale. Pagina 30 Il calcolo è semplicissimo: 1 – immettere un valore di rendimento atteso. Se si sta analizzando un portafoglio proveniente dalla finestra della frontiera efficiente o dal calcolatore, immettere il valore data dal sistema; 2 – immettere un valore di volatilità annua. Attenzione, non inserire dati di volatilità mensile o settimanale, ma solo annuale così come rilevabile dal Calcolatore di portafoglio; 3 – immettere un valore di affidabilità della stima di rendimento. E’ ammesso qualsiasi numero compreso fra 0% (previsione totalmente inaffidabile) e 100% (certezza sulla previsione). A scopo prudenziale si suggerisce di inserire un valore pari a 25%. n.b. per approfondire i meccanismi di calcolo del VAR e i concetti di “previsione esatta al 100%” o “distribuzione di frequenza dei rendimenti” o altri simili tecnicismi, si rimanda all’appendice tecnica del presente manuale. Pagina 31 Una volta inseriti tutti i parametri richiesti premere il pulsante “Avvia analisi” affinché la tabella sottostante si “popoli” di valori. Ogni colonna della tabella indica un determinato orizzonte temporale. Sulle righe, invece, sono rappresentati i diversi livelli di confidenza. Le celle, invece, contengono l’effettivo valore del VAR: Il VAR a 3 mesi al 90% di confidenza è pari a -1,98% Il pulsante “Grafico” posto al di sopra della tabella del VAR mostra le curve del VAR ai tre livelli di confidenza standard nel risk management bancario: 90%, 95% e 99%: Sull’asse verticale sono indicati i valori di perdita attesa, mentre sull’asse orizzontale è rappresentato il tempo espresso in giorni. Pagina 32 7 – Servizio di calcolo dei parametri Il servizio di calcolo dei parametri consente di personalizzare l’utilizzo del software Frontiera Efficiente sulla base delle proprie necessità. Attraverso un apposito modulo di richiesta presente sul sito www.nonsolofondi.it è possibile richiedere la predisposizione di un servizio di fornitura mensile dei parametri di configurazione per i propri fondi, sicav, etf o singoli titoli azionari preferiti (con un massimo di 12). Il servizio è rivolto, prevalentemente, ai promotori finanziari che abbiano già una serie di fondi coni quali sono abituati a lavorare e che desiderino poter offrire portafogli efficienti costruiti ad hoc su tali fondi. Per maggiori informazioni e per la richiesta di attivazione del servizio si rimanda alla pagina web www.nonsolofondi.it/frontiera.htm Tutti i portafogli generati con i parametri di nonsolofondi.it sono calibrati su un orizzonte temporale di 9 mesi. Ogni ribilanciamento prima di tale termine è fortemente sconsigliato, mentre è assolutamente imperativa la revisione completa del portafoglio alla scadenza del nono mese in base ai nuovi parametri aggiornati relativi a quel mese. Tutti i dettagli, le regole e le modalità di utilizzo del servizio sono pubblicati sul sito www.nonsolofondi.it. Pagina 33 8 – Appendice tecnica L’appendice tecnica è ancora in fase di preparazione. In essa saranno trattati i seguenti argomenti: 1 – Volatilità e deviazione standard 2 – Time scaling di rendimenti e volatilità 3 – Calcolo del VAR 4 – Formula per il calcolo del numero di simulazioni 5 – Formato dei file di configurazione e dei servizi web Pagina 34