Tutor tra sostegno e solidarietà
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Tutor tra sostegno e solidarietà
Il progetto Titolo Tutor - Tra Sostegno e Solidarietà Ambito Assistenza e solidarietà Il progetto "Tutor - Tra Sostegno e Solidarietà" intende offrire un' occasione ai partecipanti di esperire con semplicità alle attività ed ai percorsi di reinserimento sociale, svolti all'interno dei Centri di pronta accoglienza e delle mense sociali, e diretti in favore delle persone che in un periodo della loro vita si trovano vittime dei sistemi di esclusione sociale che la nostra Società "naturalmente" mette in atto come risposta alla complessità della propria organizzazione. Le condizioni di grave marginalità e povertà estrema, rimandano ad una situazione di vita in cui la povertà non assume un significato meramente economico, ma investe in toto la condizione esistenziale della persona. L’espressione “senza fissa dimora”, tra cui afferiscono molte delle persone immigrate comunitarie ed extracomunitarie, e che definisce l’emarginato nella sua complessità, descrive la condizione di una persona che è bisognosa di cura e sostegno non solo perché vive senza un alloggio e in contesto di precarietà materiale estrema ma anche perché è una persona sola. Questa povertà solitaria, per la stragrande maggioranza dei casi subita e non accettata, rinvia a percorsi di vita segnati da "fratture" mai ricomposte, che riguardano la sfera delle relazioni affettive e sociali. Sono fratture che afferiscono al mondo interno del soggetto e, specularmente, si proiettano nel mondo relazionale esterno. Descrizione Solo una piccola parte di queste persone che rientrano nel fenomeno della esclusione abitativa sono “barboni-senza fissa dimora” per scelta più o meno consapevole, gli altri, l’enorme rimanenza, sono immigrati regolari e non, rifugiati politici, alcuni malati psichiatrici trovatisi improvvisamente senza assistenza, persone, magari anche con un lavoro precario, provenienti da traumatiche esperienze diseparazione o divorzio, “nuovi poveri” espulsi da un mercato del lavoro sempre più competitivo e selvaggio che appare sprovvisto di adeguate reti protettive. Vivere sulla strada significa che la persona oltre a perdere la propria dimensione privata e intima, perde anche gli aspetti tradizionali e acclarati della dimensione pubblica. Non avere una residenza stabile, anche dal punto di vista burocratico anagrafico è un elemento di forte discriminazione verso quei soggetti che non possono accreditarsi un’ appartenenza ad un territorio comunale e, pertanto, vengono privati degli elementari diritti di cittadinanza. Per i motivi sopra descritti, gli obiettivi generali e le linee guida che il Progetto "Tutor Tra Sostegno e Solidarietà" intende perseguire sono i seguenti: 1. Attivare e/o potenziare interventi in rete, affinché vengano garantiti servizi di accoglienza ed assistenza a vari livelli e per diversi target, sulla base di un'analisi dei dati raccolti. 2. Rafforzare i percorsi di aggancio, invio e presa in carico dei soggetti senza fissa dimora. 3. Sperimentare percorsi di sostegno adeguati e modulati sulle caratteristiche individuali, per consentire ai soggetti di misurarsi con delle opportunità sociali. 4. Consentire una partecipazione attiva di tutti i soggetti partner nell’elaborazione di politiche sociali a favore del target. 5. Promuovere la solidarietà da parte della comunità locale. Obiettivo generale All’interno del Centro di Accoglienza e delle mense sociali lo svolgimento della vita quotidiana di utenti, operatori e tirocinanti, viene scandito dalle attività che rappresentano i vari momenti - tra loro diversi - dello "stare insieme" e che determinano particolari modalità relazionali e cambiamenti nella percezione e nella valutazione che l’utente ha di se stesso. Pagina 2 di 11 L’obiettivo di tale metodologia è quindi quello di consentire all’utente di vivere le attività come parte integrante e significativa della vita di comunità. Le attività perseguono quattro diversi obiettivi generali in merito alle persone ospitate e pertanto diventa fondamentale la relativa acquisizione, da parte dei tutor PICA, degli strumenti per perseguirli: 1. Obiettivi socio – relazionali → promuovere la socializzazione, diminuire il senso di estraneità, aumentare il senso di fiducia e di sicurezza, aumentare le occasioni di conoscenza di se stessi e della realtà incrementando l’opportunità di avere rapporti interpersonali; 2. Obiettivi psicofisici – attitudinali → stimolare nuovi interessi, incoraggiare le espressività creative, favorire e mantenere le capacità psicofisiche; 3. Obiettivi culturali – ricreativi → promuovere il rapporto con il territorio e le occasioni di integrazione 4. Reinserimento sociale e lavorativo Le attività hanno una precisa funzione comunicativa all’interno della relazione: sono strumenti per concretizzare la relazione “terapeutica” e non solamente occasione di intrattenimento o opportunità per far acquisire tecniche specifiche: rappresentano anche un modo per imparare a svolgere insieme una qualunque attività, per sviluppare capacità di collaborazione, per “sentirsi con l’altro” attraverso un obiettivo comune. Partendo dalla considerazione che ogni uomo è il frutto di una serie di rapporti e relazioni, lo strumento di un possibile cambiamento non può prescindere dalla relazione con l’altro. Si intende dunque riconsiderare come fondamentale la relazione come strumento “base” anche nella prima accoglienza, aiutando gli ospiti a recuperare “senso” attraverso un rapporto significativo, stabile ed affidabile. L'obiettivo generale del progetto, consiste nel formare i tirocinanti tramite l'acquisizione di competenze e strumenti utili alla realizzazione dei percorsi e degli obiettivi sopra descritti, che saranno debitamente certificati a fine percorso e quindi utili nell'orientamento e nella ricerca di un lavoro futuro. I Tirocinanti PICA, saranno adeguatamente formati, e acquisiranno le capacità di instaurare un’iniziale relazione con la persona Ospite all’interno del Centro e con il passare del tempo di trasformarla, grazie alle specifiche competenza acquisite, in una “Relazione d’Aiuto”, con delle forme di “giusta distanza”, attraverso la definizione dei relativi limiti e confini. Hanno il principale compito di di affiancare l' utenza nei percorsi individualizzati, progettati dall'Equipe Educativa. Inoltre, svolgeranno attività di accompagno sostegno e disbrigo pratiche, per la risoluzione di percorsi tortuosi e complessi, come ad esempio quelli relativi alle richieste per l’inserimento nelle R.S.A., richieste per l’inserimento in case di riposo, accertamenti socio-sanitari, verifica richieste per la pensione d’invalidità civile, ecc.; il tutto, connotato da un forte spirito di lavoro d’Equipe in un confronto continuo, teso sia alla crescita individuale, sia alla crescita di gruppo, con il conseguente innalzamento della qualità dell'esperienza vissuta. Il tutor/PICA può rappresentare la naturale prosecuzione della presa in carico da parte del centro di accoglienza sul territorio. La presenza del tutor accanto all’utente rappresenta inoltre il tentativo di instaurare un rapporto personale con l’ospite, primo passo per la costruzione di un modello facilitatore per l'accesso ai servizi. I Tirocinanti PICA saranno adeguatamente formati, costantemente monitorati e sostenuti, anche attraverso riunioni di coordinamento con l’équipe del centro. Obiettivi specifici 1. L'esperienza di Tirocinio si propone di formare persone in grado di incidere in più fasi del processo di contatto, aggancio, intervento e integrazione di soggetti senza fissa dimori e di soggetti protagonisti dei fenomeni di tossicodipendenza e prostituzione. Gli obiettivi del percorso di tirocinio formativo sono volti a fornire le competenze specifiche del ruolo, quali: il contatto, l'accoglienza, l'ascolto e la disponibilità verso persone con grave disagio. Gli Obiettivi specifici del progetto riguardano invece l'acquisizione da parte dei Tirocinanti PICA di strumenti e tecniche utili all'alfabetizzazione e alla comunicazione emotiva, utile per comprendere quanto elementi di maggior consapevolezza e coscienza dei meccanismi affettivi incidano positivamente sulla costruzione di una dinamica di gruppo improntata sulle competenze relazionali e sulla possibilità di sviluppare confronti e sostegni reciproci. Sviluppando i rapporti tra i tirocinanti, l'Equipe Educativa e le Persone ospiti, si ritiene che si possano ottenere riscontri positivi sugli aspetti relazionali in senso stretto, sulla capacità di gestione delle forze collettive e personali e sul sostegno all'utenza, la quale manifesta, per definizione, bisogno di accudimento; diventa dunque necessaria, da parte di chi opera, la volontà di accogliere, contenere, sostenere e supportare. In breve: a) sostenere il tirocinante nella capacità di analisi del contesto in cui opera; b) fornire strumenti logico/interpretativi per la lettura dei fenomeni proposti dall'utenza; c) fornire strumenti per le capacità comunicative con l'utenza e con i colleghi; d) promuovere un clima di reciproca assistenza tra gli i Tirocinanti e l'Equipe Educativa; e) progettare la costruzione di un gruppo/sistema che apprende e che fornisce sostegno e appoggio; f) migliorare il clima relazionale tra gli attori come ipotesi di effetto domino nelle relazioni verso gli utenti; e) accrescere, nei Tirocinanti, le competenze emotive nella capacità di riconoscimento e gestione delle proprie emozioni. Pagina 3 di 11 Elenco Attività 1. Attività LABORATORIO PERMANENTE PER IL SOSTEGNO E L'ORIENTAMENTO ALLA RICERCA ALLOGGIATIVA E LAVORATIVA Descrizione I tirocinanti PICA affiancheranno l'Equipe Educativa per assicurare sostegno e accompagno alle persone in stato di difficoltà nella ricerca di un alloggio e nella ricerca lavorativa. Dalle analisi statistiche, emerge un dato importante, il 63% degli utenti accolti si pone in una fascia di età compresa tra i 18 e i 50 anni. Mentre per la restante percentuale del 37%, in gran parte formata da anziani, si trovano sul territorio soluzioni Allogiative Economiche, (Pensioni Sociali e Sanitarie; contributi permanenti da parte dei Servizi Sociali per soluzioni socio-allogiative adeguate: Case di Riposo, Strutture Socio-Sanitarie, ecc.), per questo tipo di persone, le risorse economiche e le strutture a carattere comunitario presenti sul territorio scarseggiano, motivo per cui si è ritenuto necessario pensare ad un servizio mirato che sviluppi e potenzi in queste persone delle competenze specifiche in modo da facilitare la futura ricerca lavorativa ed allogiativa. Il Laboratorio Permanente è pensato come modulo satellitare ed integrativo delle attività del Centro di Accoglienza. Può accogliere un massimo di 8 persone dietro apposito progetto redatto in accordo con i Servizi Sociali di riferimento, ed ha lo scopo di affiancare, sostenere ed orientare le persone nel mercato lavorativo ed immobiliare con l' obiettivo di costruire nuove competenze relazionali in modo da favorire la ricerca di soluzioni lavorative ed alloggiative autonome, che tengano conto delle caratteristiche individuali di ogni singola persona, nel pieno rispetto di un intervento complesso di reinserimento sociale. Particolare attenzione sarà riservata all' analisi delle domande avanzate dalle persone in condizione di disagio. Obiettivo specifico di riferimento 2. 1.L'esperienza di Tirocinio si propone di formare persone in grado di incidere in più fasi del process ... Cronoprogramma mensile 1,2,3,4,5,6 Attività PERCORSO DI SOSTEGNO ALL' AUTONOMIA ED ALL' AUTOEFFICACIA Descrizione I Tirocinanti PICA saranno impegnati nel coadiuvare, nella più stretta collaborazione con l'Equipe Educativa, i percorsi di sostegno all'autonomia ed all'autoefficacia delle persone ospitate rinforzando, con la loro esperienza personale ed emotiva, i momenti di gruppo e le attività proposte. Il rifiuto o l' esclusione dal lavoro, l'isolamento, la scarsa cura di sé stessi, sono problematiche spesso connesse alla difficoltà di riqualificare le proprie capacità lavorative e relazionali, oppure possono rappresentare la convinzione di non poter raggiungere adeguati obiettivi di benessere, realizzazione, soddisfazione. La realizzazione del percorso di sostegno all' autonomia e all' autoefficacia si attua attraverso percorsi di sostegno finalizzati alla ricostruzione della self efficacy e dell' autostima. In via esemplificativa, per i nuovi poveri, ovvero persone che hanno subito lutti, situazioni di depressione reattiva, separazioni, perdita del lavoro ecc., si prevede di lavorare in modo tale da sostenere l'acquisizione dell' autostima, della self efficacy, delle strategie di problem solving, e di sostenere la progettualità personale educando alla gestione del proprio tempo; per gli estremamente fragili si prevede di lavorare per micro obiettivi, partendo dalla educazione all' igiene, ecc. Il percorso prevede la realizzazione di incontri settimanali in gruppi di auto-aiuto rivolti a 10-15 utenti, facilitati da personale qualificato. Obiettivo specifico di riferimento Cronoprogramma mensile 1.L'esperienza di Tirocinio si propone di formare persone in grado di incidere in più fasi del process ... 1,2,3,4,5,6 Pagina 4 di 11 3. Attività PROGETTO TUTOR Descrizione Partendo dalla considerazione che ogni uomo è il frutto di una serie di rapporti e di relazioni, lo strumento di un cambiamento possibile non può prescindere dalla stessa relazione con l'altro. Si intende dunque riconsiderare come fondamentale la relazione quale strumento di base anche nella prima accoglienza, aiutando gli ospiti per mezzo di un rapporto significativo, stabile ed affidabile. Inoltre, da un punto di vista meramente tecnico, con l'esperienza pregressa, l'aumento del lavoro di rete territoriale e la complessificazione generale delle attività sia operative, sia di coordinamento dei piani di intervento, a favore delle persone ospitate, si è reso necessario istituire vere e proprie forme di tutoraggio interne. Elementi importanti, per la realizzazione del progetto, sono il monitoraggio e la verifica dei piani di intervento e dei percorsi individualizzati. I Tirocinanti PICA/Tutor, adeguatamente formati, avranno le capacità di instaurare un iniziale relazione e con il passare del tempo trasformarla in una una "Relazione d' Auto Aiuto", con delle forme di giusta distanza, attraverso la definizione dei limiti e dei confini; diventeranno quindi una delle risorse fondamentali degli ospiti e veri e propri punti di riferimento all'interno del Centro. Svolgeranno attività di accompagno, sostegno e/o disbrigo pratiche, per la risoluzione di percorsi tortuosi e complessi, come seguire ed affiancare gli ospiti più fragili nel presentare: richieste per l'inserimento nelle R.S.A. (Residenze Sanitarie Assistite); richieste per l'inserimento in case di riposo; accertamenti socio-sanitari; verifica richieste di pensione d'invalidità civile; ecc. Il tutto, connotato a livello teorico/pratico, da un forte spirito di lavoro d' Equipe in un confronto continuo, teso sia alla crescita individuale, sia alla crescita di gruppo, con il conseguente innalzamento della qualità del servizio all'efficacia dei percorsi proposti all'utenza. Altra attività importante, per garantire alle persone con maggiori difficoltà una continuazione nella Relazione di Aiuto,in coordinamento con l'équipe, consiste nell'accompagnare l' utente nell' accesso ai servizi di rete del territorio (ASL, Servizi anagrafici, Centro Diurno etc.). Il tutor rappresenta la naturale prosecuzione della presa in carico da parte del centro di accoglienza sul territorio. La presenza del tutor accanto all'utente rappresenta inoltre il tentativo, nello specifico, di un rapporto personale con l'ospite, primo passo di una ricostruzione di rete ed in tal modo si colloca come un modello di facilitatore di accesso ai servizi soprattutto per una categoria di utenza caratterizzata da estrema fragilità, che trova enormi difficoltà nell'accesso ai servizi stessi. I Tirocinanti PICA saranno adeguatamente formati, costantemente monitorati e sostenuti anche attraverso riunioni di coordinamento con l'équipe del centro. Il Progetto di tutor s.f.d. esterno, si rivolge in particolare ai senza fissa dimora ad altissimo rischio di esclusione sociale (i cosidetti "fragilissimi") in carico al Centro di accoglienza, caratterizzati da una esclusione sociale estrema che comporta una contrazione pressoché assoluta della capacità di accesso ai servizi. Alcuni senza fissa dimora sono stati definiti "anoressici istituzionali", poiché, ad esempio, hanno perso la competenza e/o l'interesse all'accesso ai Servizi per fruire anche delle più elementari risposte ai loro bisogni: un certificato di nascita, la carta di identità, la residenza ecc. Queste persone rischiano di essere istituzionalmente (in modo collusivo con le loro fragilità) degli utenti invisibili. Alcuni di loro non hanno neppure più l'identità anagrafica: è stata loro tolta la residenza per il fatto che è decaduta, oppure perché hanno perso la capacità di mantenerla o non sono più in grado di usarla. Obiettivo specifico di riferimento 4. 1.L'esperienza di Tirocinio si propone di formare persone in grado di incidere in più fasi del process ... Cronoprogramma mensile 1,2,3,4,5,6 Attività ORGANIZZAZIONE EVENTI E CINEFORUM I Tirocinanti PICA, saranno inseriti per coadiuvare le attività socio-culturali all'interno del Centro. In particolare ogni mese, a partire da gennaio, viene organizzato il Progetto B.I.P. (Beni Immateriali Primari), che vede esibizioni di artisti nostrani all'interno del centro con il coinvolgimento attivo della cittadinanza che presenzia alle iniziative. Inoltre, con l' ausilio di un impianto televisivo Pagina 5 di 11 Descrizione Obiettivo specifico di riferimento 5. 1.L'esperienza di Tirocinio si propone di formare persone in grado di incidere in più fasi del process ... Cronoprogramma mensile 1,2,3,4,5,6 Attività CENTRO SaMiFo Descrizione I Tirocinanti PICA, saranno inoltre impegnati nel coadiuvare le attività del Centro SaMiFo. Nel 2013 il Centro SaMiFo, un servizio sanitario gestito dal Centro Astalli e dalla Asl Roma A, celebra i 6 anni di attività. L'ambulatorio, destinato alla cura di chi ha vissuto l'esperienza della persecuzione e della fuga, ha sede all'interno del Poliambulatorio di via Luzzatti. I pazienti arrivano al front-office per la prima accoglienza: lo sportello, che si avvale di mediatori, operatori esperti e volontari, permette di decongestionare le attività degli sportelli centrali e di accompagnare l' utente straniero al rilascio a vista dei documenti quali libretti sanitari, esenzioni dal pagamento del ticket e tessera sanitaria europea. Oltre alla medicina generale, al SaMiFo sono disponibili servizi di psichiatria, psicologia e ginecologia. Particolarmente importanti ai fini della tutela dei diritti dei richiedenti asilo sono l´unità di medicina legale e il gruppo di lavoro per l'individuazione e la riabilitazione delle vittime di tortura. Nel corso del 2011 il Centro, grazie alla collaborazione di studenti dell'interfacoltà del CLaSS (Corso di Laurea in Servizio Sociale) e del corso magistrale di Scienze Sociali applicate, ha realizzato una mappatura dell' offerta complessiva degli sportelli sociali per richiedenti asilo e rifugiati attivi sul territorio e gestiti tanto da realtà del no profit che dal servizio pubblico.L'obiettivo è creare una banca dati consultabile on-line, per rendere facilmente accessibili tutte le informazioni. Obiettivo specifico di riferimento 6. satellitare e di un DVD, si garantisce, l' informazione, attraverso l' uso dei vari TG ( anche in lingue diverse), in modo da consentire un collegamento ad un piano concreto della realtà, utile riferimento alle cose che accadono intorno e noi, favorendo così, meccanismi di inclusione sociale. Inoltre, con la proiezione di film a tema in base alle esigenze contestuali, utili alla educazione emotiva o per meglio dire all'allargamento esperienziale dei soggetti partecipanti, e mediante l'uso fruibile della letteratura cinematografica, si tenta di coinvolgere diversi canali comunicativi e far recepire messaggi e contenuti utili alla rimessa in discussione del proprio bagaglio emotivo/esperienziale, nell'ottica di percorsi tesi a stimolare una crescita personale, finalizzata a rompere gli schemi e la routine quotidiana che spesso rende immobili le persone accolte. Tale servizio si basa su di una programmazione settimanale, che predilige, oltre alle informazione dei vari TG, film a tema, programmi formativi e/o socialmente utili, come i TG e "Chi l'ha Visto", che in passato ha permesso di rimettere in contatto ospiti con i loro familiari 1.L'esperienza di Tirocinio si propone di formare persone in grado di incidere in più fasi del process ... Cronoprogramma mensile 1,2,3,4,5,6 Attività MENSA SOCIALE La distribuzione del Vitto all'interno delle strutture di accoglienza è una delle attività principali che vede impegnata l'Equipe e l'utenza in un'interazione dinamica che va ben oltre l'esigenza del nutrirsi; spesso nei momenti di convivenza e di condivisione del cibo si ha la possibilità di carpire informazioni importanti finalizzate a stabilire con le persone ospiti una relazione che in seguito diverrà una relazione d'aiuto con l'intento di coadiuvare i percorsi di reinserimento. Per tale motivo crediamo che sia importante impiegare i Tirocinanti PICA nella condivisione di tali momenti con l'Equipe e le persone ospitate, sia ll'interno del Centro Madre Teresa di Calcutta, sia all'interno del Centro Astalli. In particolare il servizio mensa è il primo servizio del Centro Astalli, attivo dal 1981: Pagina 6 di 11 Descrizione Obiettivo specifico di riferimento Cronoprogramma mensile allora nei corridoi di via degli Astalli i volontari distribuivano panini ai primi rifugiati etiopi presenti a Roma. Oggi la fila che si forma sul marciapiede ogni pomeriggio si è allungata molto e si è fatta più variegata: sono decine i Paesi di provenienza di chi fugge e altrettanti i conflitti in corso, di cui spesso si ignora persino l' esistenza. La mensa è aperta cinque giorni a settimana, grazie all' impegno costante di decine di volontari. Ogni giorno, a partire dal primo pomeriggio, si cucinano e si servono più di 400 pasti caldi. Tutti i pomeriggi è attivo un servizio di primo ascolto e orientamento che consente, a tutti coloro che sono arrivati da poco, di essere indirizzati rispetto alle loro esigenze. Dal corridoio di via degli Astalli comincia per molti richiedenti asilo e rifugiati un cammino di sostegno e integrazione. Questo percorso, però, oggi risulta più faticoso e lento. Una volta, in media, le persone usufruivano di questo servizio essenziale per sei mesi. Oggi a quasi nessuno questo lasso di tempo basta per trovare un'alternativa. I posti nel circuito di accoglienza sono insufficienti, trovare lavoro è difficile. Non di rado assistiamo al ritorno di persone che, anche per lunghi periodi, ce la facevano da soli. La crisi colpisce tutti, ma è più crudele con chi in Italia non ha famiglia né amici e si trova, ancora una volta, a fare una fila per mangiare. 1.L'esperienza di Tirocinio si propone di formare persone in grado di incidere in più fasi del process ... 1,2,3,4,5,6 Risultati attesi Aver Acquisito e sviluppato una spiccata sensibilità ai temi dell'esclusione sociale e alle nuove povertà In merito all'esperienza effettuata dai tirocinanti PICA ci si attende come risultati generali le seguenti voci: • Acquisizione di conoscenze e competenze rispetto ai fenomeni emergenti delle "Nuove Povertà" e dell'Esclusione Sociale in genere; • Acquisizione di conoscenze e competenze rispetto al ruolo di Operatore Sociale; • Attivazione di una rete tra Tirocinanti/Gruppi di Lavoro/organizzazioni Territoriali; • Messa a rete delle esperienze e delle iniziative presenti e future; • Approfondimento e acquisizione di nuove competenze professionali spendibili in un futuro prossimo. In merito ai risultati specifici ci si attende che al termine del percorso i Tirocinanti PICA abbiano sviluppato le seguenti capacità: l profilo è quello di una figura che somma competenze ausiliarie, assistenziali e socio-assistenziali complesse. L’attività è rivolta alla persona e all’ambiente di vita e si qualifica come aiuto alberghiero, intervento preventivo igienico-sanitario e di carattere sociale, assistenza diretta e relazionale. Acquisizione Compiti centrali: • saper predisporre in collaborazione con l’èquipe i programmi socio assistenziali individuali di un intervento secondo specifici protocolli. • di saper valutare, per quanto di competenza, gli interventi più idonei da proporre e collabora ad attuare sistemi di verifica. • Di saper osservare i comportamenti e cura la raccolta di informazioni relative ai bisogni e delle condizioni di rischio/danno dell’utente al fine di realizzare interventi coerenti con le caratteristiche e le condizioni ambientali e psico-fisiche del singolo. • Di saper integrare la propria azione con gli interventi delle altre professionalità, in base alle diverse sedi operative e mette in atto una relazione – comunicazione di aiuto con l’utente, finalizzata all’integrazione sociale ed al mantenimento – recupero dell’identità personale. • di saper realizzare i programmi socio – assistenziali individuali e di gruppo ed in particolare assiste la persona in stato di bisogno con finalità di: • garantire, nelle attività quotidiane e di igiene personale, l’ottimale svolgimento delle prassi di vita; • curare, in collaborazione con l’utente, l’abbigliamento, la corretta alimentazione e un adeguato ritmo sonno – veglia; • assicurare le operazioni di accompagnamento; • garantire il mantenimento di igiene ambientale nonché di pulizia e di cura della persona; • Collabora ad attività finalizzate al mantenimento delle capacità psicofisiche residue, alla rieducazione, recupero funzionale, animazione, socializzazione di singoli e gruppi. • Utilizza strumenti informativi integrati documentando lo sviluppo del caso e i risultati ottenuti e collabora alla verifica della Pagina 7 di 11 qualità del servizio. Acquisizione Competenze tecniche: 1. E’ in grado di utilizzare metodologie di lavoro integrate, 2. E’ in grado di osservare l’utente, le sue condizioni psico-fisiche e il suo livello di risposta al programma di assistenza, 3. E’ in grado di attuare le necessarie procedure igienico – sanitarie per la cura della persona e degli ambienti in cui vive l’utente. 4. Sa svolgere compiti di: • • • • aiuto all’assunzione dei pasti e riordino del materiale dopo gli stessi, controllo alla somministrazione di diete; aiuto nell’espletamento delle funzioni fisiologiche, nella deambulazione e nell’uso corretto di ausili, attrezzature; interventi e tecniche di primo soccorso; educazione alla mobilità e di posture corrette. 1. e’ in grado inoltre di: • utilizzare specifici protocolli per mantenere la sicurezza dell’utente, riducendo al massimo il rischio; • svolgere attività di informazione sui servizi del territorio e curare il disbrigo di pratiche burocratiche; • accompagnare l’utente per l’accesso ai servizi. Acquisizione di Competenze cognitive: • conosce l’area socio – assistenziale sotto l’aspetto giuridico, organizzativo e le reti informali territoriali al fine di orientarsi correttamente all’assunzione del proprio ruolo e delle proprie responsabilità. • Conosce le principali tipologie di utenti e le problematiche sociali e psicologiche connesse. • Conosce le principali e più frequenti patologie fisiche, psichiche e sociali, al fine di individualizzare l’intervento di aiuto e personalizzare il sevizio. • Conosce le principali modalità operative finalizzate a garantire interventi in risposta la problema concreto della cura e dell’assistenza alla persona in base alla sua età ed alla condizione psico – fisica. • Conosce le diverse fasi di elaborazione dei progetti di intervento personalizzati. • Conosce, per i vari ambiti, le dinamiche relazionali appropriate per rapportarsi con l’utente sofferente, disorientato, agitato, ecc… • Conosce le modalità di rilevazione, segnalazione e comunicazione dei problemi generali e specifici relativi all’utente. • Conosce i principi basilari igienico – sanitari per gli aspetti legati alla vita di comunità, • Conosce i passaggi fondamentali per identificare i più importanti processi di socializzazione e di integrazione dei singoli e dei piccoli gruppi, conosce alcune tecniche di animazione. Acquisizione di Competenze relazionali: • Sviluppa una forte motivazione al ruolo. • Sa lavorare in gruppo confrontando le proprie esperienze e coordinandosi per ottenere il massimo risultato. • Capacità comunicative e relazionali sensibili al tipo di interlocutore e rispettose dello stesso, pertanto si rapporta con l’utente, comunicando in modo partecipativo in tutte le attività quotidiane di assistenza; sa rispondere esaurientemente, coinvolgendo e stimolando al dialogo. • E’ in grado di interagire, controllando la propria emotività con situazioni di sofferenza fisica, psichica e relazionale. • Sa interagire con le reti informali e con gli altri servizi sociali del territorio. • E’ in grado di partecipare all’accoglimento dell’utente per assicurare una puntuale informazione sul servizio e sulle risorse. • E’ in grado di gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità. Partner 1. Denominazione Cooperativa Sociale "IL CIGNO" Onlus Tipologia Esterno Tipologia del partner Cooperativa - Alcune attività sono svolte presso la sede del partner No Pagina 8 di 11 2. Denominazione Associazione di Promozione Sociale "La Casa di Cartone" Tipologia Esterno Tipologia del partner Associazione - Alcune attività sono svolte presso la sede del partner No Elenco Sedi 1. Sede Centro di Accoglienza "Madre Teresa di Calcutta" Indirizzo Via Assisi, 39 - 00181 Roma Telefono 0678851393 Sede di un partner No Obblighi del tirocinante Disponibilità ai turni pomeridiani. Requisiti del tirocinante Le ulteriori particolari competenze edabilità utili alla valutazione complessiva del candidato sono: Diploma di scuola superiore secondaria di secondo grado. Formazione La formazione è così strutturata: 1. Formazione generale - 15 ore - durante la quale si tratteranno i seguenti moduli: 1. Presentazione di PICA ROMA e del VPL, sottoscrizione del patto formativo (5 ore) 2. Presentazione dell'Amministrazione capitolina (5 ore) 3. Sicurezza sul lavoro (5 ore) 4. Presentazione e sottoscrizione del patto formativo (1 ora) 2. Formazione specifica - 25 ore - durante la quale si tratterà : Modulo FAD specifica (5 ore); 1. 2. Modulo FAD a scelta del tirocinante (5 ore); 3. Modulo FAD a scelta del tirocinante (5 ore); 4. Modulo FAD a scelta del tirocinante (5 ore); 5. Modulo FAD a scelta del tirocinante (5 ore) Modulo formativo specifico Pagina 9 di 11 Titolo FORMAZIONE PROGETTO P.I.C.A. Descrizione E' ben difficile che le persone in situazioni di grave disagio sociale abbiano un unico problema. Con ogni probabilità esse avranno una molteplicità di problemi diversi, variamente correlati tra loro. Le deprivazioni di cui soffrono sono di natura ciclica e multidimensionale, più che lineare ed omogenea. Se questo è vero, l' empowerment , e di conseguenza il piano d' intervento nei loro confronti per avere senso, si dovrà indirizzare a tutti i loro problemi. Le condizioni di svantaggio legate alla povertà, al disagio abitativo ed allo stesso sistema di sicurezza sociale tendono ad indebolire le reti sociali e a generare, tra le persone coinvolte, un senso di sconforto diffuso. Questo potrà a sua volta provocare, di caso in caso, malattia fisica o mentale, devianza e criminalità, forme di dipendenza ed atteggiamenti discriminatori (razzismo, sessismo e così via) verso ogni tipo di diversità. Competenze 1. Competenze tecnico professionali / Competenze nell'interazione con gli altri / Assistere e prendersi cura di altri Fornire assistenza personale, attenzione medica, supporto emotivo o altre cure personali ad altri (colleghi, clienti, pazienti) 2. Competenze tecnico professionali / Competenze nell'interazione con gli altri / Comunicare con persone esterne all'organizzazione Comunicare con persone esterne all’organizzazione, rappresentare la stessa verso i clienti, il pubblico, le amministrazioni ed altre entità esterne, personalmente, in forma scritta, per telefono o via e-mail. 3. Competenze tecnico professionali / Competenze nell'interazione con gli altri / Comunicare con superiori, colleghi o subordinati Fornire informazioni ai superiori, ai colleghi e ai subalterni, per telefono, in forma scritta, via e-mail o personalmente 4. Competenze tecnico professionali / Competenze nell'interazione con gli altri / Esibirsi o lavorare a contatto diretto con il pubblico Esibirsi per il pubblico o occuparsi direttamente del pubblico. Comprende servire i clienti in pubblici esercizi o negozi e ricevere clienti o ospiti 5. Competenze tecnico professionali / Competenze nell'interazione con gli altri / Fornire consulenze e suggerimenti ad altre persone Fornire linee guida e suggerimenti qualificati alla dirigenza o ad altri gruppi su questioni tecniche o relative a sistemi o processi 6. Competenze tecnico professionali / Competenze nell'interazione con gli altri / Interpretare il significato delle informazioni Interpretare o spiegare il significato di informazioni ed il loro possibile utilizzo 7. Competenze tecnico professionali / Competenze nell'interazione con gli altri / Risolvere controversie e negoziare con altre persone Gestire lamentele, negoziare, calmare dispute e risolvere conflitti 8. Competenze tecnico professionali / Competenze nell'interazione con gli altri / Stabilire e mantenere relazioni interpersonali Creare rapporti di lavoro costruttivi e cooperativi e mantenerli nel tempo. 9. Competenze di base / Competenze di processo / Apprendimento attivo Comprendere le implicazioni di nuove informazioni per la soluzione di problemi presenti, futuri e per i processi decisionali 10. Competenze di base / Competenze di processo / Monitorare Monitorare e valutare le prestazioni lavorative personali, di altre persone o di organizzazioni per migliorarle o correggerle 11. Competenze tecnico professionali / Competenze per l'acquisizione informazioni / Raccogliere informazioni Osservare, ricevere o ottenere in qualunque altro modo informazioni da fonti rilevanti 12. Competenze di base / Competenze di contenuto / Ascoltare attivamente Fare piena attenzione a quello che altri stanno dicendo, soffermandosi per capirne i punti essenziali, ponendo domande al momento opportuno ed evitando interruzioni inappropriate Pagina 10 di 11 13. Competenze di base / Competenze di contenuto / Parlare Parlare ad altri per comunicare informazioni in modo efficace 14. Competenze tecnico professionali / Competenze per i processi mentali / Elaborare informazioni Compilare, codificare, classificare, calcolare, tabulare, esaminare o verificare informazioni o dati 15. Competenze trasversali / Competenze sociali / Adattabilità Adattare le proprie azioni in relazione a quelle degli altri 16. Competenze trasversali / Competenze sociali / Comprendere gli altri Essere consapevole delle reazioni degli altri e comprendere perché reagiscano in determinati modi 17. Competenze trasversali / Competenze sociali / Orientamento al servizio Disponibilità ad individuare attivamente i modi per soddisfare le esigenze di altre persone Pagina 11 di 11