Ariano Music Station, definito il programma della IX

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Ariano Music Station, definito il programma della IX
Ariano Music Station, definito il programma della IX edizione - IRPINIAOGGI.IT - Quot
Martedì 03 Giugno 2014 12:48
EVENTI ARIANO IRPINO - Anche quest’anno torna l’Ariano Music Station giunto alla IX edizione. Come
sempre ricchissimo il programma degli eventi musicali e culturali. Il 19 e 20 Luglio presso la stazione di Ariano
rivive grazie alla Pro Loco Nuovamente che da anni lavora alla promozione di iniziative socio-culturali rivolgendo
particolare attenzione allo sviluppo delle attività turistiche, ai prodotti tipici dell’enogastronomia e dell’artigianato
locale, alle tradizioni popolari.
La Sagra degli Antichi Sapori, anch’essa giunta alla IX edizione ed ormai indelebile appuntamento abbinato
all’ArianoMusicStation. La diffusione della conoscenza dei prodotti tipici consente non solo di continuare a farli
vivere, ma anche di conferire loro valenza culturale. “Cultura del gusto” non significa solo parlare di un
determinato prodotto tipico, ma anche parlare del luogo dove nasce, delle sensazioni che il bere e il mangiare
possono creare, di tutte quelle emozioni che ruotano intorno all’alimentazione. Sabato 19 Luglio appuntamento
con la musica degli ALMABLUE LIVE.
Domenica 20 Luglio il clou della manifestazione con i Solenni Festeggiamenti in onore del SS. Redentore e di S.
Giovanni Evangelista con le Sante Messe alle ore 8:00 e alle ore 11:00 e nel pomeriggio processione lungo viale
stazione alle ore 18:30 e Santa Messa conclusiva alle ore 19:00 nella Chiesa S. Giovanni Evangelista.
A chiudere l’ArianoMusicStation in serata saranno gli ZEKETAM con la loro musica etno popolare. Cinque
ragazzi irpini che hanno deciso di esprimere la loro passione per la musica traendo ispirazione dalla terra che gli
ha dato la luce. Da questa passione per i suoni dell'Irpinia è nato quattro anni fa un gruppo di musica etno
popolare che hanno battezzato "Zeketam". Il nome è la fusione del verbo "zechetiare" – che nel dialetto locale
significa muoversi, dondolare, ballare – e la parola "tam", da tamburo: insomma, muoversi al ritmo del tamburo,
dei ritmi popolari antichi. Nei primi tempi della fondazione del gruppo, avevano iniziato con le pizziche e le ballate
popolari, principalmente salentine, ma col tempo hanno iniziato a sentire che quei motivi e quelle tradizioni non gli
appartenevano e nell'ultimo anno han deciso di puntare l'attenzione sulla tradizione irpina, la loro, una tradizione
vastissima e poco considerata. È stato lí che han deciso di girare i paesi dell'Alta Irpinia alla riscoperta dei suoni
della loro terra, conoscendo tanta gente che ha potuto fargli conoscere le storie, le leggende, la memoria, i
sentimenti e le melodie di una terra povera ed umile ma ricca di tradizione. Ad oggi sono quasi l'unico gruppo che
si dedica esclusivamente a queste sonorità e tradizioni e stanno iniziando a godere dei risultati di questa
scommessa. Il segreto del loro successo è stato quello di far convivere gli strumenti (fisarmonica, tamburello,
tammorra, chitarra classica) ed i suoni tradizionali con quelli moderni (batteria, chitarra elettrica, basso), risultando
quindi appetibili a differenti tipi di pubblico, tanto tra i giovani che cercano una alternativa alla musica
commerciale, quanto tra gli anziani che trovano in loro chi tramandi musiche e tradizioni antiche, magari sentendo
adattate canzoni che non ascoltavano da tanti anni. Giuseppe, il bassista del gruppo, ci spiega che i membri degli
Zeketam vengono tutti da generi differenti, dal rock al blues fino al folk, ed hanno cercato di creare uno stile
proprio contaminandolo con i gusti di ognuno di loro, al termine di un lavoro durato oltre tre anni in cui si son
compattati nel gruppo attuale ed han capito a cosa veramente vogliono dedicarsi.
Nei mesi scorsi, poi, l'incontro con Carlos Solito – fotografo, scrittore, giornalista e film-maker, nato in Puglia ma di
origini irpine – è stato un punto di svolta che ha consentito agli Zeketam di fare un consistente salto di qualità.
Solito già stava facendo un lavoro di ricerca sull'uomo e la natura, quindi un video su un gruppo di musica
popolare gli era sembrato il modo migliore per trasmettere il sentire di un popolo che non rinnega le sue tradizioni.
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Così, è stato realizzato un videoclip, un modo di esprimere anche in immagini quello che gli Zeketam vogliono
esprimere con la loro musica: il mix di immagini e musica parla di un tempo antico, di qualche generazione fa,
delle cose piccole che a noi oggi possono sembrare sciocchezze, come gli incontri furtivi tra giovani, le festicciole
di paese che eran l'unico modo con cui la comunità finalmente si riuniva, riempiendo di gioia gli animi della classe
lavoratrice. E parla anche delle bellezze di una terra le cui risorse spesso sono ignorate anche dai suoi abitanti,
troppo presi dalla vita moderna, dalla tecnologia e da cose che ci allontanano dalla realtà di un posto bellissimo
come l'Irpinia, che ha tante meraviglie da scoprire.
Il titolo del singolo, pubblicato il 26 Maggio scorso, è proprio "Quanta meraviglia!" ed anticipa un nuovo repertorio
che mantiene sempre la matrice di mescolanza tra l'antico ed il nuovo in un modo ancora più coinvolgente. Gli
Zeketam parteciperanno al "Karneval der Kulturen" (che significa, come facilmente si intuisce, "Carnevale delle
Culture") di Berlino, un festival di musica internazionale che si terrà dal 6 all'8 Giugno nella capitale tedesca,
rappresentando anche a livello internazionale la musica del Sud Italia. Poi continueranno per tutta l'estate il loro
tour in giro per le province campane per continuare a trasmettere l'antico ma genuino sapere irpino, espresso
tramite le melodie tradizionali che riescono meglio ad arrivare anche ai più giovani grazie alle contaminazioni
moderne.
Grande chiusura della serata, infine, con TONY TAMMARO e il suo spettacolo “yes i cant”. Tony Tammaro nome d'arte di Vincenzo Sarnelli - (Napoli, 7 gennaio 1961) inizia la sua carriera musicale verso la fine degli anni
80. Si esibisce, in vari locali del napoletano con canzoni satiriche scritte sin dall’adolescenza, il cui soggetto è la
"tamarraggine". Nelle canzoni si possono spesso ritrovare personaggi e vicende narrate in modo teatrale ed
ironico che mettono in luce il cittadino basso-borghese comune. In particolar modo nei brani dei primi album,
viene generalmente rappresentato il “tamarro napoletano”, fino ad arrivare al “tamarro italiano/europeo”
moderno delineato nelle canzoni più recenti. Nel 1989 pubblica la "Prima cassetta di musica tamarra", 15000
copie originali vendute ...e si stima qualche centinaio di migliaia di cassette false vendute sulle bancarelle. Nel
1990 è ospite del "Maurizio Costanzo Show"; si esibisce in un concerto al "Palapartenope" di Napoli (3000
spettatori paganti), partecipa a 4 puntate del programma televisivo "Banane" su TMC e ha una rubrica fissa per
due mesi sul quotidiano "La Repubblica" (edizione napoletana). Negli anni '90 diventa piuttosto popolare grazie a
dei programmi radiofonici; dal '90 al '96 su Radio Marte Stereo con un programma domenicale chiamato
"Domenica... che palle!" nel quale, oltre a dare spazio ai suoi brani, caratterizzò molto la trasmissione per le sue
fantasiose “pubblicità tamarre” e con gli interventi telefonici in diretta dei radioascoltatori che venivano coinvolti
riuscendo ad improvvisarsi simpatici cabarettisti, giornalisti, poeti o canzonieri del mondo tamarro. Nel 1991 esce
l'LP "Nun chiagnere Marì" e come sottotitolo: "ca 'e ccose s'acconciano e 'o comune ce assegna 'a casa si po' me
danno pure 'o posto a' fernimme 'e vennere 'e Mabbor!". Pubblica il libro "Il manuale del giovane tamarro" con
racconti di quotidianità di vita tamarra, fotografie e testi (ristampato nel 1993 con in aggiunta “Il libriciello”
contenente i testi e gli accordi delle nuove canzoni). Si esibisce in concerto all'istituto rieducazione minori di
Nisidia e fa spettacoli nei maggiori locali e piazze del meridione.
Sempre nel ‘91 vi è l'uscita del "Tony Tammaro a fumetti" su Repubblica (edizione napoletana). Nel 1992
pubblica l'LP "Da granto farò il cantanto", e partecipa al programma televisivo "Partita doppia" con Pippo Baudo
su Raiuno. Nel 1993 di nuovo ospite del salotto del "Maurizio Costanzo Show"; partecipa al film "Gole ruggenti" di
Pier Francesco Pingitore, con lo staff del bagaglino, nel quale interpreta la parte di se stesso ad un festival di
musica italiana. Trionfa con la pubblicazione del suo terzo LP "Se potrei avere te" e vince il Festival di
Sanscemo, il festival della canzone demenziale italiana, con la canzone "E v''a facite appere". A proposito della
vittoria a Sanscemo Tony racconta: «Quando sono salito sul palco del Palasport di Torino erano le 21:30 del 20
marzo 1993. Sotto il vestito di scena indossavo un Linidor che mi ero portato da casa. I quattro o cinque che
avevano cantato prima di me erano scesi dal palco pieni di pomodori e bietole azzeccati nei capelli. Tra me e me
pensavo: quando tutto manca ci facciamo una bella insalata, ma nel mio cuore di ragazzo del Sud si fece strada
un impeto di orgoglio e, preso il microfono tra le mani, ebbi la forza di gridare: non mi sporcate la giacchetta coi
pomodori altrimenti mammà la deve portare in lavanderia e ci vogliono 20 mila lire per farla smacchiare! Credo
che siano state queste parole a farmi vincere il Festival di Sanscemo 1993». Nel 1994 si dedica interamente alla
coltivazione dei pomodori e non produce il resto di niente (a parte qualche pomodoro). Nel 1995 rivince il Festival
di Sanscemo, questa volta come autore, con la canzone "Mutande" cantata da Lino Barbieri. Partecipa a 6
puntate di un programma su Raitre intitolato "Saxa Rubra", nonostante in quel programma ci siano i famosi
Zuzzurro e Gaspare la trasmissione passerà alla storia come il più grande flop della TV italiana. Tony continua a
coltivare i pomodori. Nel 1996 vince ancora una volta il Festival di Sanscemo, questa volta come autore, con la
canzone "La latitanza" interpretata dai "Santo e le Madonne". Smette di coltivare i pomodori e passa ai peperoni.
Nel 1997 pubblica il quinto album "Monnezzarium", e ogni domenica presenta su "Radio punto nuovo" di Avellino
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il programma "Tony Tammaro Show". Nel 1998 oltre ai peperoni ora produce anche le patate. Dal 1999
raggiunge uno straordinario successo conducendo, per circa due anni, la trasmissione televisiva "Tamarradio" in
onda sulla rete campana "Teleoggi-Canale9" assieme a personaggi molto caratteristici, come “Il Chiattillo”
(Carlo Gambardella) cugino napoletano del Gabibbo, "Dj Sacchetto" (Alessandro D'Angelo) sostituito poi da "Dj
Saciccio" (Umberto Lamanna) e la signorina Assorbente (Angela Lago). Esce il doppio CD "Tutto Tony
Tammaro”, la raccolta di tutte le sue canzoni. Rimane per alcune settimane primo in classifica come album più
venduto in Campania. Supera le 25000 copie e ancora oggi è molto richiesto (unico caso in italia per un disco
autoprodotto). Grazie ai soldi che ricava dalla vendita dell'album, Tony non ha più bisogno di coltivare niente: se
gli servono i pomodori li và a comprare al supermercato! Nel 2000 parte la tournée in molti teatri del meridione e
non solo, tra cui il "Maschio Angioino" di Napoli. Diventa l'ospite fisso di un programma televisivo di tifosi romani
"Orazi e Curiazi", in onda a Roma su "GoldTv" (in quell'anno la Roma vince lo scudetto). Nasce il "Tony
Tammaro official site" ricco di materiale scaricabile riguardante il cantautore, e inoltre la sezione “Tamar-shop”
dalla quale è possibile acquistare i CD online. Nel 2002 conduce la trasmissione "Tony Tammaro shock" sul
canale satellitare "Napoli International", insieme a DJ Saciccio e Lara Romano. Nel 2003 è ospite fisso del
programma "Music Zoo" sul canale musicale "All Music". Nel 2004 viene diffuso l’mp3, scaricabile gratuitamente
dal sito, de “Il Tricheco”, brano col quale Tony affronta in maniera matura il patetico mondo dei talkshow italiani.
In questa canzone ironica, a tratti amara, ma sempre realistica, è ben facile individuare chi sia "il tricheco" ed i
trucchi che usa nel dispensare microfoni e lacrime per "fare fessi agli italiani". Nel 2005 esce il nuovo album "The
Dark Side Of The Moonnezz. Partecipa come ospite alla data finale del tour di Gigi D'Alessio in piazza Plebiscito
a Napoli, dove canta la sua "Non chiamarmi Annarella". Nel 2007 conduce, in tarda serata, il programma
radiofonico "Sotto Tony" su Radio Marte Stereo, che, con la partecipazione del pubblico, che interviene tramite
telefonate ed sms, si affrontano temi di attualità e vita comune della Napoli presente. Nel 2008 conduce, con
Alberto Selly un programma televisivo dal titolo “Attenti a quegli due”. Il brano "Trucida", al quale è associato un
divertente video a cartone animato, viene usato come sigla della trasmissione Rai "Notti Mediterranee",
trasmissione a cui parteciperà anche come ospite. Nel 2010 esce il nuovo album di inediti "Yes i Cant".
Domenica 27 Luglio avverrà l’estrazione della Lotteria presso la Sede della Pro Loco alle ore 21:00
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