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Le lettere del Governatore Anno XIV Agosto Settembre 2008 n° 111 Forum e manifestazioni Distrettuali e Internazionali 2008/2009 Gli inni del Distretto Forum Effettivo Espansione Alumni Le passioni di rotariano Strategia del Rotary nel terzo millennio Voliamo alto www.rotary2090.info SOMMARIO Periodico mensile fondato da Ennio Vincenti - Autorizz. Tribunale di Teramo n. 364 del 27/10/1994 - Stampa Grafiche Millefiorini S.N.C. Zona Industriale, 06046 Norcia Editore Rotary International Distretto 2090 rappresentante pro tempore, il Governatore 2008 - 2009 Giorgio Splendiani - Via Cimino, 3 - 67100 L’Aquila - Direttore responsabile Mauro Bignami - Redazione: Via Cimino, 3 - 67100 L’Aquila Pubblicazione non in vendita ma distribuita ai soci dei Rotary Club del Distretto 2090 Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 commerciale Business Ascoli Piceno. La riproduzione degli articoli, anche parziale, è permessa citando la fonte. Gli articoli pubblicati rispecchiano soltanto il pensiero degli autori e non comportano responsabilità della direzione. 3 Lettere del Governatore 6 Prossimamente Visite del Governatore 7 DAL DISTRETTO 9 Un convincimento radicato (Francesco Ottaviano) 14 Lettere al Direttore 16 L’opinione 17 Presidente Giorgio Splendiani Direttore Responsabile Mauro Bignami Componenti Ferruccio Squarcia, Mario Struzzi, Angelo Buonumori, Luigi Marra, Bruno Massucci, Demetrio Moretti, Urbano Urbinati, Lucio Valentini, Berardo Zocaro Redazione operativa: Casella Postale 233 Ancona Centro 60123 Ancona e-mail: [email protected] Concessionaria pubblicità BRANDUP C.so Garibaldi, 88 - 06049 - Spoleto (PG) www.brandup.it Advertising consultant A. M. Bicego: [email protected] Mobile 368 3325275 Le passioni di rotariano Rotary L’India al quarto posto nelle donazioni alla fondazione Rotary Giuseppe, ti ricorderemo 22 23 Storia dei trapianti 24 Minibus per disabili Un PH a Franco Sabatini (Andrea Barbieri) Valeria Moriconi come in uno specchio (Nicola Di Francesco) 25 L’etica del lavoro a Ortona (Lelio Del Re) Appuntamenti rotariani (Igea Frezza Federici) 26 I coni di Sisto V (Norberto Dionisi) Challenge Antonio Tranquilli (Francesco Tardella) 27 28 Dibattiti Strategia del Rotary nel terzo millennio (Maurizio Maurizi) In memoriam DAI CLUB Il pregiudizio (Urbano Urbinati) Lo sapevate? 18 21 A proposito di inni Nazionali (Mauro Bignami) 12 COMITATO DI REDAZIONE DEL GIORNALE DISTRETTUALE Presidente onorario Ennio Vincenti Forum Distrettuale 2008 Effettivo - Espansione -Alumni Agosto-Settembre 2008 - n° 111 Fai centro contro la polio Il telesoccorso a Fano (Stefano Lombardini) Benvenuti 30 Territorio Menti palestrate (Mauro Bignami) La medicina delle nostre donne: superstizioni e pregiudizi in Umbria (Igea Frezza Federici) PER CHI DESIDERA COLLABORARE La nuova veste della rivista e il desiderio di renderla sempre più bella e fruibile, ci suggeriscono di indicare alcune norme redazionali: • I contributi editoriali alla rivista, sempre graditi, dovranno essere scritti in testo word e inviati via e-mail al seguente indirizzo: [email protected] • Per poter dare spazio al maggior numero di interventi, salvo autorizzazione della redazione, i contributi relativi all'attività dei Club, non dovranno superare la mezza cartella, pari a 750 battute, spazi compresi. • Gli altri interventi vanno misurati a cartelle, ossia a fogli di testo word da 1.500 battute, spazi compresi (titoli esclusi). La lunghezza dell'articolo va sempre concordata con la redazione la quale, per esigenze di spazio, una volta ricevuto il pezzo, può chiedere di ridurlo o sintetizzarlo. La redazione è autorizzata a correggere il contributo inviato e, per esigenze di tempo o spazio, può altresì non pubblicare i pezzi ricevuti, anche se concordati nella lunghezza e nei tempi. • Le eventuali foto accompagnatorie saranno pubblicate a insindacabile giudizio della redazione. Consigliamo di evitare fotografie in cui appaiono piatti, bottiglie e bicchieri o persone a tavola. Una fotonotizia (foto con due/tre righe di testo) è egualmente gradita e, spesso, fa più effetto di un articoletto. • Le fotografie devono rispettare standard di pubblicabilità minimi, corrispondenti a una dimensione non inferiore a cm 15 (la base) e una definizione di 300 Dpi/pollice. I file vanno inviati in formato Jpg e, se non espressamente concordato, non devono oltrepassare le dimensioni indicate. Nel caso di immagini particolarmente pesanti, si prega di contattare Angelo Buonumori per ottenere le disposizioni di invio tramite FTP. 19 Dissonanze Giorgio Splendiani VOLIAMO ALTO C ari amici, ho iniziato con alacrità il mio Servizio come Governatore visitando la maggior parte dei Club marchigiani. La prima impressione è stata senz'altro esaltante; siamo tanti, tutti amici, lavoriamo bene. Chi non partecipa perde molto; i pochi scettici si ricrederanno solo prendendo parte alle intense ed entusiasmanti attività dei Club. I quasi 200 partecipanti alla prima visita in Ancona hanno confermato la mia convinzione che il Rotary è vivo, vitale e pieno di energie; chi si defila non lo fa per scarso interesse ma forse perché non 'tiene il passo'. Eppure è facile partecipare e condividere la gioia di incontrare amici felici di prodigarsi in attività di servizio. Le prime visite, da me paragonate ai primi giorni di scuola, mi fanno sperare che avremo un anno magnifico, colmo di gioie e realizzazioni. I Club del nostro Distretto sono attivi, pieni di idee e buona volontà. Bisognerà scegliere progetti prioritari cercando di Volare alto e di realizzare il possibile. Il Rotary è continuità: i programmi che non si possono concludere nell'anno, debbono proseguire nel futuro; non idee irrealizzabili, ma progetti concreti che, protratti nel tempo, serviranno a farci ricordare da coloro che seguiranno. L'ampia partecipazione all'attività rotariana nei giorni del grande caldo ha dimostrato che non esiste pausa estiva che ci fermi. Questa lettera raggiungerà Presidenti e Segretari subito, anche se Rotary2090MAG in agosto non esce. La pubblicazione, a settembre, darà continuità ai propositi già iniziati. Ringrazio tutti coloro che, con vero spirito rotariano mi hanno accolto nei loro Club con tanto calore umano e quanti mi hanno seguito nelle visite dimostrando l'attaccamento al Rotary e anche, voglio sperare, la solidarietà al mio operato. Condividiamo sempre la partecipazione alle attività; solo così riusciremo a concretizzare i sogni. Ci attende un calendario impegnativo. Il 27 e 28 agosto a L'Aquila, il Forum sulla Perdonanza, imperniato sulla fraternità e sullo scopo del Rotary di cooperare per la Pace, prevede un incontro tra le tutte religioni, importante contributo alla comprensione e alla tolleranza. In quei giorni inizieranno a lavorare le Commissioni distrettuali, braccio operativo del Distretto. Il 21 settembre a Osimo, lo Sviluppo dell'Effettivo sarà il tema di un seminario distrettuale in cui l'incremento delle risorse umane e i requisiti per divenire rotariani saranno ampiamente indicati e discussi. Il 5 ottobre a Campobasso, il progetto Rotary per gli anziani riporta alla ribalta una scottante attualità. Le autorità e i dirigenti delle comunità locali che ho incontrato sinora, si sono tutti entusiasticamente mostrati sensibili al problema emergente della AGOSTO/SETTEMBRE GUSHT/SHTATOR LETTERE DEL GOVERNATORE - LETRA E GUVERNATORIT qualità di vita degli anziani. Il 17 ottobre a Osimo, il Premio F. Sardus Tronti, per il primo anno manifestazione distrettuale, darà un riconoscimento a un giovane che abbia sviluppato negli anni 2007 e 2008, una ricerca originale nel campo Energie rinnovabili e tutela ambientale, tema cui tutti i Distretti nazionali hanno dato ampio risalto. Il 19 ottobre ad Ascoli, Infrastrutture e mobilità sarà il tema di attualità che la vita moderna pone e che il Rotary non può ignorare. Il 16 Novembre a Fano, Rotary Foundation sarà il tema del seminario distrettuale in cui saranno presentate le prospettive della Rotary Foundation, nostro punto di forza. Non si può infatti non ricordare la Fondazione quando si parla di progetti mondiali quali l'eradicazione della polio e la riduzione della mortalità infantile che, come ho sempre ampiamente ribadito, costituiscono la più incisiva immagine del Rotary. Concludo questa mia lettera scritta con calore (quasi 40 gradi) sperando che, con l'arrivo del fresco settembrino, non si raffreddi anche il nostro entusiasmo ma si passi dalle parole ai fatti, dai sogni alla realtà. Nel frattempo BUONE VACANZE! Giorgio .......................................................................................................................Lettera di Settembre....................................................................................................................... ari amici, le vacanze sono finite ed è ora di concentrarsi sui numerosi compiti che ci attendono e di passare dalle parole ai fatti concreti. Nella lettera di agosto ho indicato le future Manifestazioni distrettuali, in questa vorrei parlare di Progetti i quali, com'è noto, sono suddivisi in: internazionali, nazionali, distrettuali e di Club. C I Progetti internazionali sono: l'Eradicazione della polio e la Riduzione della mortalità infantile. L'Eradicazione della polio dal pianeta è il più grande sogno da realizzare. Se si riuscirà, e dobbiamo crederci, otterremo anche lo scopo di ridurre la mortalità infantile. La nostra Rotary Foundation ha stanziato 100 milioni di dollari in tre anni che, uniti ai 100 milioni della Fondazione Gates saranno sufficienti allo scopo. Come possiamo singolarmente essere parte attiva nella realizzazione di questo sogno? La via più facile è contribuire alla raccolta di fondi finalizzati a questo scopo con iniziative personali o di Club. Altre possibilità sono quelle di offrirsi come VOLONTARI DEL ROTARY, recandosi dove serve un'azione diretta o partecipare al programma 3 PARTNER POLIOPLUS. Questa iniziativa consente a tutti i rotariani di organizzare progetti specifici che facilitino la campagna PolioPlus (dalla sensibilizzazione dell'opinione pubblica, alla fornitura di supporti logistici a chi pratica di fatto la vaccinazione). La Riduzione della mortalità infantile nel mondo ci vede impegnati con mezzi diversi sempre adeguati alle situazioni locali. Numerose sono le iniziative già esistenti per l'Africa, l'Albania, il SudAmerica, l'India e altri Paesi in via di sviluppo; esse devono proseguire ed essere sostenute. Non dobbiamo tuttavia dimenticare le necessità delle comunità locali. Nel campo dell'infanzia vanno attuati progetti che prevedano assistenza, anche psicologica, alle madri in difficoltà economiche o ambientali. Preziosa sarà la collaborazione delle coniugi da coinvolgere senz'altro in questa iniziativa. Inoltre, una delle più frequenti cause di mortalità infantile evitabili in Italia è quella da ostruzione delle vie aeree. A questo proposito, la Croce Rossa Italiana ha messo a punto un piano per diffondere, tra geni- tori e operatori scolastici, i metodi di prevenzione e di pronto intervento. I Distretti italiani stanno studiando una forma di collaborazione con la CRI; sarebbe bello che i Club valutassero in sede locale le possibilità di attuazione. I Governatori stanno inoltre programmando alcuni progetti nazionali che potrebbero facilitare i Club nel raggiungimento di importanti obiettivi. Il Rotary al cinema prevede in una stessa serata e in diverse sale, la proiezione di un film i cui incassi saranno devoluti alla campagna PolioPlus. Siamo tutti invitati a partecipare con amici e conoscenti. Come per il passato vi saranno comunicati in tempo la data di proiezione e le sale. Il Progetto ENFASI, che sarà presentato a Bari il 20 settembre in occasione della Fiera del Levante, ci vedrà impegnati nell'ambizioso progetto di ricerca Energia facile per i Paesi in via di sviluppo. Auguriamoci che anche questo sogno possa realizzarsi. La raccolta di fondi per il microcredito vede impegnate le coniugi in una gara di solidarietà che, tra l'altro, prevede la rinun- cia allo scambio di doni e fiori in occasione della visita del Governatore. Il nostro Distretto ha l'orgoglio di realizzare anche propri progetti. Il Cuore per l'Albania, iniziato ormai da due anni dal PDG Luciano Pierini, proseguirà anche quest'anno e il reperimento di ulteriori fondi dovrà essere un impegno di tutti. Il Rotary per gli Anziani è ormai una realtà. Numerosi Club hanno già preso iniziative per il Telesoccorso; da realizzarsi invece il reinserimento degli Anziani in opere di volontariato. Questo programma è importante perché spesso, l'Anziano, più che di assistenza, ha bisogno di sentirsi utile e inserito nel contesto sociale. Infine, tutti i Club sono impegnati in propri Progetti di Servizio. Durante le prime visite ho letto programmi e nel corso delle prossime mi auguro di vedere realizzazioni. Ricordiamoci che non saremo giudicati per le belle idee, ma solo per i fatti. Vi saluto sperando di riuscire assieme a Concretizzare i nostri sogni. Giorgio ..................................................................................................................Letra e Guvernatorit Gusht.................................................................................................................. e dashur miq, kam filluar me shpejtesi Sherbimin tim si Guvernator duke vizituar pjesen me te madhe te Klubeve te rrethit te Markeve. Pershtypja e pare ka qene patjeter e shume kenaqeshme; jemi shume, te gjithe miq, punojme mire. Kush nuk merr pjese humbet shume; indiferentet do te ribesohen vetem duke marre pjese ne aktivitet e shumtat dhe entusaste te Klubeve. I pothuajse 200 pjesemarrsit ne vizite e pare ne Ankona kane konfirmuar bindjen time qe Rotary eshte gjalle, plot me jete dhe energji; ata qe jane mosperfilles nuk e bejne per interes te skarset, por ndoshta sepse nuk “arrijne te mbajne hapin”. Megjithate eshte e thjeshte te marresh pjese dhe te bashkendashe gezimin per te takuar T 4 miq te lumtur qe i dhurohen aktiviteteve te Sherbimit. Vizitat e para, qe une e kam paragonuar me diten e pare te shkolles, me ben te shpresoj qe do te kemi nje vit te mrekullueshem, plot me gezime dhe realizime. Klubet e dstriktit tone jane aktiv, plot me ide dhe vullnet te mire. Duhet te zgjedhim projekte paresore duke kerkuar te Flutorojme lart dhe te realizojme ate qe eshte e mundshme. Rotary eshte vazhdimesi: programet qe nuk mund te mbyllen ne vit, duhet te vazhdohen ne te ardhmen; jo ide te parealizueshme, por projekte konkrete qe, te projektuar ne kohe, do te sherbejne qe te kujtohemi nga ata qe do vijne mbrapa. Pjesmarrja e madhe ne aktivitetin rotarian ne ditete e nxehtit te madhe ka treguar qe nuk ekziston pushim veror qe na ndale. Kjo leter do t'ju arrije Presidenteve dhe Sekretarve menjehere edhe pse numeri i Rotary2090MAG ne gusht nuk do te dale. Publikimi ne shtator do ti jape vazhdimesi propozimeve te filluara. Falenderoj te gjithe ata qe me shpirt te vertete rotarian me kane mirepritur ne klubet e tyre me shume ngrohtesi njerzore dhe ata qe me kane ndjekur ne vizita duke demonstruar lidhjen me Rotarin dhe, deshiroj te shpresoj solidaritet me punen time. Te bashkendajme gjithmone marrepjesjen ne aktivitete; vetem ne kete menyre do realizojme enderrat. Na pret nje kalendar i angazhueshem. Me 27 e 28 gusht ne Aquila, Forumi i Perdonances, i impernuar mbi vellazerimin e synimin e rotarit te kooperoj per paqen, parashikon nje takim me te gjitha fete, kontribut i rendesishem per mirekuptimin dhe tollerancen. Ne ato dite do te fillojne te punojne Komisionet distriktuale, krahet operativ te Distriktit. Me 21 shtator ne Osimo zhvillimi i Efektivave do te jete tema e nje seminari ne te cilin rritja e burimeve njerzore dhe kerkesat per tu bere rotarian do te tregohen dhe diskutohen gjeresisht. Me 17 tetor ne Osimo, cmimi F. Sardus Tronti, per vitin e pare manifestim distriktual, do te jape nje njohje te riut i cili ka zhvilluar ne vitin 2007 e 2008, nje kerkim origjinal ne fushen e energjise te rinovueshme dhe te mirembajtjes se ambjentit, teme te ciles distriktet kombetar i kane dhene vijim te gjere. Me 19 tetor ne Ascoli, infrstrukturat dhe mobilizimi do te jete teme e aktualitetit qe jeta moderne jepe dhe qe rotary nuk mund te injoroje. Me 16 nentor ne Fano Rotary Foundation, do te jete tema e seminarit distriktual ne te cilin do te prezantohen prospektivat e rotary Foundation, pika jone e forte. Nuk mund te mos kujtohet faktikisht fondacioni kur flitet per projekte boterore si crrenjimi i polio dhe pakesimi i vdekjeve te foshnjave, qe sic kam thene gjithmone, jane imazhi me inciziv i Rotarit. Mbyll kete letren time, qe kam shkruar me ngrohtesi (gati 40 grade) me shpresen qe me ardhjen e freskise te shtatorit, nuk do te ftofet entuziasmi yne por do te kalohet nga fjalet tek veprat, nga enderrat tek realizimet. Ne kete kohe PUSHIME TE MBARA. Giorgio ..................................................................................................................Letra e Guvernatorit Shtator.................................................................................................................. e dashur miq, pushimet kane mbaruar dhe eshte koha tani te perqendrohemi tek detyrat e shumtat qe na presin dhe te kalojme nga fjalet tek veprat. Ne letren e gushtit kam treguar Manifestimet distriktuale te ardhshem, ne kete deshiroj te flas per Projektet, te cilet, sic dihet, jane te ndare ne: nderkombetar, kombetar, distriktual dhe te Klubeve. Projektet nderkombetar jane: c'rrenjimi i polios dhe riduktimi i vdekjeve te foshnjave. C'rrenjimi i polios nga planeti eshte enderra me e madhe per te realizuar. Ne qofte se do te arrihet, dhe duhet te besojme, do te arrijme edhe qellimin e pakesimit te vdekjeve te foshnjave. Rotary Foundation i jone ka dhene 100 milion dollare ne tre vjet te cilet, te bashkuar me 100 milionet e Fondacionit Gates do te jene te mjaftueshem per qellimin. Si mund te jemi pjese aktive ne realizimin e kesaj enderre? Rruga me e thjeshte eshte te kontribojme ne mbledjen e fondeve te finalizuar per kete qellim me iniciativa personale o te Klubeve. Mundesi te tjera jane ato te ofrohemi si vullnetar te Rotarit, duke shkuar aty ku sherben nje aksion direkt o duke qene pjese e programit PARTNER POLIUSPLUS. Kjo iniciative i jep mundesin te gjithe rotarianeve te organizojne projekte te vecante qe lehtesojne fushaten PolioPlus (nga sensibilizimi i opinionit publik, ne furnizimin e suporteve logjistike atyre qe praktikojne ne fakt vaksinimin). T Pakesimi i vdekjeve te foshnjave ne bote na sheh te angazhuar me mjete te ndryshme gjithmone te pershtatshme me situatat lokale. Te shumta jane iniciativat qe ekzistojne per Afriken, Shqiperine, Ameriken e Jugut, Indine dhe vende te tjera ne rrugen e zhvillimit; ato duhet te vazhdojne dhe te mbeshteten. Prapeseprape nuk duhet te harrojme nevojat e komuniteteve lokale. Ne fushen e foshnjerise duhet te realizohen projektet qe parashikojne asistencen, edhe psikologjike, te nenave ne veshtiresi ekonomike e ambientale. E shtrenjte do te jete ndihma e bashkeshorteve te cilat duhet patjeter te nderhyjne ne kete inicitive. Gjithashtu, nje nga shkaket me frekuent te vdekjeve te foshnjave evitues ne Itali eshte ajo e ostrunizmit e rrugeve frymezore. Mbi kete ceshtje, Kryqi Kuq Italian ka perpunuar nje plan per te shperndare nder prinder dhe mesues menyrat e parandaluese dhe te nderhyrjes se shpejte. Distriktet italiane jane duke studiuar nje forme bashkepunimi me CRI; do te ishte e mire qe Klubet te vleresonin ne selite lokale mundesite e realizimit. Guvernatoret jane gjithashtu duke programuar disa projekte kombetare qe mund te lehtesojne Klubet ne arritjen e qellimeve te rendesishem. Rotary ne kinema parashikon qe ne te njejten mbremje dhe ne sala te ndryshme te behet projektimi i nje filmi, te ardhurat e te cilit do ti kushtohen fushates PolioPlus. Projekti Enfasi, qe do te prezantohet ne Bari me 20 shtator me rastin e Fieres se Levantes, do te na shohe te angazhuar ne projektin ambicioz te kerkimit te energjise se lehte per Vendet ne rrugen e zhvillimit. Te urojme qe edhe kjo enderr te behet e realizueshme. Mbledhja e fondeve per mikrokredine sheh te angazhuar bashkeshortet ne nje gare solidariteti qe, mbi te tjerat, parashikon rinuncimin e nderrimit te luleve dhe dhuratave me rastin e vizites te Guvernatorit. Distrikti jone ka krenarine te realizoje edhe projekte te vetat. Zemra per Shqiperine, filluar tashme nga dy vjet nga PDG Luciano Pierini, do te vazhdoje edhe kete vit dhe gjetja e fondeve te tjera duhet te jete nje angazhim i te gjitheve. Rotary per te moshuarit eshte tahme nje realitet. Shume Klube kane marre iniciativa per Telenderhyrjen; kurse per tu realizuar eshte rifutja e te moshuarve ne veprat e vullnetare. Ky program eshte i rendesishem sepse shpesh, i moshuari, me shume se asistence ka nevoje te ndihet i dobitshem dhe pjese e kontekstit shoqeror. Ne fund, te gjithe klubet jane te angazhuar ne Projekte Sherbimi. Gjate vizitave te para kam lexuar programet dhe gjate te tjerave uroj qe te shoh realizimin. Te kemi parasysh qe nuk do gjykohemi per idete e mira, por per faktet. Ju pershendes me shpresen qe sebashku do te Konkretizojme enderrat tona. Giorgio 5 PROSSIMAMENTE FORUM E MANIFESTAZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI 2008/2009 28 Agosto L’Aquila 12-13-14 Settembre Sirolo (AN) 21 Settembre Osimo (AN) Forum Effettivo - Espansione - Alumni 25-28 Settembre Bruxelles Rotary Institute 2008 - Zona 12 5 Ottobre Campobasso Forum Anziani 17 Ottobre Osimo (AN) IV Premio Sardus. F. Tronti 19 Ottobre Ascoli Piceno Forum Infrastrutture e mobilità 16 Novembre Fano (PU) Seminario Rotary Foundation 19 Aprile 2009 Termoli XXXII Premio D’Andrea 24 Maggio 2009 Forum Perdonanza Golf: VII Coppa del Governatore del Distretto 2090 Challenge “Umberto Pallotta della Torre del Parco” 38° Campionato Italiano AIRG Assemblea distrettuale 30 Maggio 2009 Arcevia (AN) XVI Premio di scultura E. Mannucci 13-14 Giugno 2009 L’Aquila Congresso Distrettuale 21 Giugno 2009 L’Aquila Torneo di Golf per rotariani 21-24 Giugno 2009 Birmingham 100° Convention del Rotary International i n f o : w w w. r o t a r y. o r g VISITE DEL GOVERNATORE AI CLUB Settembre 2008 31 7 18 19 20 25 29 30 Novembre 2008 Agnone Campobasso Porto San Giorgio Alto Fermano Sibillini Teramo, Teramo Est e Teramo Nord Centenario Tirana Durazzo Ottobre 2008 1 7 9 10 13 14 15 16 17 18 20 21 22 23 27 28 6 Korça Altavallesina Grottefrasassi Gualdo Tadino Gubbio Pescara Nord e Pescara Ovest G. D'annunzio Chieti e Chieti Ovest Pescara Isernia Sulmona Montegranaro Fabriano Jesi Avezzano L'aquila e L'aquila Gran Sasso Novafeltria Cagli-Terra Catria-nerone 4 7 8 9 11 12 13 14 15 17 18 20 21 22 29 30 Termoli S. Benedetto del Tronto e S. Benedetto del Tronto Nord Atessa Media Val Di Sangro Ortona Larino Pesaro Trasimeno Foligno Todi Fano Spoleto Ascoli Piceno Perugia Est Vasto Lanciano Amelia Narni Terni Dicembre 2008 13 16 18 20 21 Assisi Perugia Norcia Orvieto Città Di Castello Effettivo Espansione Alumni FORUM DISTRETTUALE 2008 Osimo (AN) 21 Settembre 2008 - Teatrino Palazzo Campana, Piazza Dante PROGRAMMA 09.30 10.00 10.30 11.45 Registrazione partecipanti Moderatore PDG Vincenzo MONTALBANO CARACCI Scambio Gruppi di Studio (Gse): Un’esperienza esaltante Marianna CICCARONE Partecipante GSE 2007/2008 Apertura dei lavori 12.00 Dibattito Onori alle Bandiere Indirizzi di saluto Mauro TIRIDUZZI Presidente R.C. Osimo Ferruccio SQUARCIA Governatore 2009/2010 Mario STRUZZI Governatore 2010/2011 Dino LATINI Sindaco di Osimo Giulio BERRETTONI Rettore della Basilica di San Giuseppe da Copertino a Osimo Giorgio SPLENDIANI Governatore 12.30 Conclusioni 11.30 Visita della città Effettivo - Espansione Statistiche o presenze impegnate? 13.00 Buffet Giorgio SPLENDIANI Governatore 13.00 Buffet PROGRAMMA PER CONIUGI 10.30 Riunione Organizzativa Maria Sofia SPLENDIANI PDG Mario GIANNOLA Presidente Distrettuale Comm.ne Rotary Foundation Regional Rotary International Membership Coordinator (RRIMC) 10.50 Espansione e Sviluppo nel Distretto 2090 PDG Giorgio ROSSI Presidente Distrettuale Comm.ne Espansione e Sviluppo Rotary Foundation Alumni Coordinator (RFAC) Zone 12 e 10/B RI 11.10 Effettivo ed Espansione nel Club Maurizio FIORAVANTI Presidente 2007/2008 Club L'Aquila 11.25 Gli Alumni nel Rotary International Federico BARBIERI Presidente Distrettuale Commissione ALUMNI Francesco OTTAVIANO Presidente Associazione ALUMNI D.2090 RI 7 Mauro Bignami A PROPOSITO DI INNI NAZIONALI Un po' di storia e di curiosità Premessa Suggerimenti procedurali idea di scrivere un articolo sugli Inni nazionali è stata sollecitata dalla diatriba su quello italiano sorta a metà luglio in Padania e protrattasi in Parlamento. Spero che la querelle riesca almeno a far sì che, una volta per tutte, si definisca qual è l'Inno nazionale italiano vero, piaccia o non piaccia. Visto che l'ascolto di tale Inno, assieme a quello del Rotary, dell'Europa e della Repubblica di Albania precede le nostre riunioni, ritengo che un breve accenno alla loro storia possa interessare i lettori. In premessa, una domanda che è alla base dell'intero discorso che voglio fare: che cos'è un inno nazionale? E' un componimento lirico, musicato e spesso cantato, ispirato all'esaltazione di valori ideali, formalmente riconosciuto dal governo di un Paese come inno ufficiale della nazione e, per traslato, di qualche organizzazione pubblica o privata, tra cui anche il Rotary. Insomma, l'inno riassume, in parole e/o in musica, la storia di una nazione, di un'organizzazione, di un'impresa; è parte costitutiva della loro identità ed è stato scelto, nel bene e nel male, per rappresentarne l'animus, per testimoniare il sentimento di appartenenza e il rispetto per i valori che sono alla base di quella data istituzione. L'uso dell'inno è relativamente recente, anche se già nel IX secolo d.C. il Giappone aveva adottato una melodia di omaggio all'imperatore: un primato vanificato dalla chiusura del Giappone al mondo fino al 31 marzo 1854, quando il commodoro Matthew Perry e le Navi Nere della marina degli Stati Uniti forzarono l'apertura del Giappone all'Occidente con la Convenzione di Kanagawa. Così, il primo Inno nazionale della storia risuonò in Europa, nei Paesi Bassi, quando Guglielmo d'Orange Nassau (Guglielmo il Taciturno) portò l'Olanda all'indipendenza contro i dominatori spagnoli. In onore di Guglielmo, il compositore Adriaan Valerius van der Veere e il poeta Philip Marnix von Sint Aldegonde, composero il Wilhelmus-Lied, prima canto di battaglia, poi inno ufficioso della nuova nazione dal 1626. Ancora oggi il Wilhelmus van Nassowe è l'inno dei Paesi Bassi, reso però ufficiale solo nel 1932, così che il primato dell'anzianità è passato al Regno Unito, che ufficializzò il proprio inno God save the King nel 1745. La storia sarebbe più lunga, ma mi fermo qui... Ne aggiungo alcuni, brevi. Gli onori alle bandiere: allorché gli inni vengono suonati, le persone devono essere rivolte verso le bandiere e non dargli le spalle. Altrimenti non si chiamerebbero onori alle bandiere. A volte l'Inno Albanese non è suonato: per il nostro Distretto lo va sempre in quanto l'Albania ne è parte integrante, così come la Repubblica di San Marino lo è del 2070 e Malta del 2110. Se ci sono ospiti stranieri, il loro inno va suonato prima di quello italiano. Nel caso le bandiere mancassero, ci si rivolge verso la sorgente della musica. La sequenza degli inni è Rotary, Europa, Albania, Italia. Alla fine non si battono le mani: è una consuetudine che dovrebbe essere lasciata agli stadi. Infine, approfitto dell'occasione per suggerire ai Prefetti e ai Segretari di accertarsi che l'Inno del Rotary in loro possesso sia quello giusto e per ricordare loro che, se vogliono, tutti i quattro Inni del Distretto 2090 possono essere scaricati con facilità dal sito www.rotary2090.info, già pronti per essere suonati. L'Inno del Rotary International sono due; il primo, storico, è un nobile condottiero fiammingo al seguito di Carlo V, sostenitore della tolleranza religiosa e dell'indipendenza delle Fiandre e perciò imprigionato e poi giustiziato da quel duca d'Alba che Filippo II aveva inviato lassù a soffocare ogni anelito libertario. Poi c'è l'Egmont nato dalla penna di Johann Wolfgang von Goethe (a sin.) fra il 1775 e il 1786. Sullo sfondo di quel quadro storico, questo Egmont assume i tratti di un puro eroe Sturm und Drang: nobiltà d'animo più che di sangue, in cui le passioni si mescolano sovrapponendo tolleranza e libertà come parti necessarie di un amore universale per l'umanità tutta, un'ideale e inevitabile aspirazione alla giustizia. Un Egmont che, nel 1809, solleticò l'ardore compositivo del quarantenne Beethoven, nutrito di letture classiche, spiritualmente partecipe delle vicende storico-politiche del suo tempo per le quali nutriva un amore immenso e idealistico. L’ Nella terza riunione del Board of Directors del Rotary International 1999-2000 è stato scelto come inno del Rotary un arrangiamento della marcia dell'ouverture dell'Egmont di Ludwig van Beethoven (sopra). Il brano, si leggeva su un comunicato di Evanston di allora, “può essere eseguito in appropriate occasioni, come il saluto alle bandiere.” Egmont: chi era costui? Di Egmont ce ne 9 La tragedia si chiude con la morte del protagonista: una morte che sa di libertà e trionfo, sigillati dalla Siegessinfonie (sinfonia della vittoria), una fanfara trionfale a piena orchestra che celebra l'eroe caduto per la libertà. E proprio quest'ultimo brano che corona l'ouverture, è utilizzato come Inno del Rotary. La scelta del Board cadde sul dramma storico in cinque atti di J. W. Goethe musicato da Beethoven, perché Egmont è l'eroe della libertà, della tolleranza religiosa, della coerenza, della lotta alla dittatura, della sottomissione alle leggi del suo Paese e del rispetto del suo popolo: ideali che precorrono quelli rotariani. La fine dell'ouverture trasfigura la morte in simbolo di vittoria ed è possibile vedere nella scelta di questa coda conclusiva (allegro con brio) un'interpretazione rotariana. Ossia la metamorfosi delle sciagure, dei flagelli che il Rotary riesce a trasformare in vittorie: contro la poliomielite, contro la fame, contro l'analfabetismo, contro la carenza di acqua, contro la mortalità infantile… su un fronte che abbraccia tutto il mondo. L'Inno europeo L'inno europeo (Inno alla gioia, su testo dell'ode An die Freude di Friedrich von Schiller) è l'adattamento del quarto movimento della Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven, è stato adottato dal Consiglio d'Europa nel 1972 ed è utilizzato dall'Unione europea dal 1986. Herbert von Karajan, uno dei più grandi direttori d'orchestra del Novecento, su richiesta del Consiglio d'Europa, ne realizzò tre versioni strumentali: per piano solo, per fiati e per orchestra sinfonica. An die Freude è una lirica in cui la gioia è intesa non come semplice spensieratezza e allegria, ma come risultato cui l'uomo giunge quando si libera dal male, dall'odio e dalla cattiveria. Dal canto suo, l'Inno alla gioia è una marcia di gioia, festante, scintillante di colori argentini, che accompagna l'uomo che percorre il cammino gioioso della vita e con tale composizione Beethoven volle formulare un aperto invito alla fratellanza universale. Proprio per questa esortazione alla fraterna amicizia, la melodia su cui viene intonato l'Inno alla gioia è stata adottata come Inno europeo. Ecco il testo e una traduzione quanto più possibile fedele all'originale. 10 An die Freude Alla gioia O Freunde, nicht diese Töne! Sondern laßt uns angenehmere anstimmen und freudenvollere ! O amici, non questi suoni! ma intoniamone altri più piacevoli, e più gioiosi. Freude, schöner Götterfunken, Tochter aus Elysium, Wir betreten feuertrunken, Himmlischer, Dein Heiligtum! Deine Zauber binden wieder, Was die Mode streng geteilt; Alle Menschen werden Brüder, Wo Dein sanfter Flügel weilt. Gioia, bella scintilla divina, figlia degli Elisei, noi entriamo ebbri e frementi, celeste, nel tuo tempio. La tua magia ricongiunge ciò che la moda ha rigidamente diviso, tutti gli uomini diventano fratelli, dove la tua ala soave freme. Wem der große Wurf gelungen, Eines Freundes Freund zu sein, Wer ein holdes Weib errungen, Mische seinen Jubel ein! Ja, wer auch nur eine Seele Sein nennt auf dem Erdenrund! Und wer's nie gekonnt, der stehle Weinend sich aus diesem Bund. L'uomo a cui la sorte benevola, concesse di essere amico di un amico, chi ha ottenuto una donna leggiadra, unisca il suo giubilo al nostro! Sì, chi anche una sola anima possa dir sua nel mondo! Chi invece non c'è riuscito, lasci piangente e furtivo questa compagnia! Freude trinken alle Wesen An den Brüsten der Natur; Alle Guten, alle Bösen Folgen ihrer Rosenspur. Küsse gab sie uns und Reben, Einen Freund, geprüft im Tod; Wollust ward dem Wurm gegeben, Und der Cherub steht vor Gott! Gioia bevono tutti i viventi dai seni della natura; tutti i buoni, tutti i malvagi seguono la sua traccia di rose! Baci ci ha dato e uva, un amico, provato fino alla morte! La voluttà fu concessa al verme, e il cherubino sta davanti a Dio! Froh, wie seine Sonnen fliegen Durch des Himmels prächt'gen Plan, Laufet, Brüder, eure Bahn, Freudig, wie ein Held zum Siegen. Lieti, come i suoi astri volano attraverso la volta splendida del cielo, percorrete, fratelli, la vostra strada, gioiosi, come un eroe verso la vittoria. Seid umschlungen, Millionen. Diesen Kuß der ganzen Welt! Brüder! Über'm Sternenzelt Muß ein lieber Vater wohnen. Ihr stürzt nieder, Millionen? Ahnest Du den Schöpfer, Welt? Such'ihn über'm Sternenzelt! Über Sternen muß er wohnen. Abbracciatevi, moltitudini! Questo bacio vada al mondo intero Fratelli, sopra il cielo stellato deve abitare un padre affettuoso. Vi inginocchiate, moltitudini? Intuisci il tuo creatore, mondo? Cercalo sopra il cielo stellato! Sopra le stelle deve abitare! (Friedrich von Schiller) L'Inno nazionale albanese Hymni i Flamurit (Inno alla bandiera) è l'inno nazionale della Repubblica di Albania. Il testo fu scritto dal poeta albanese Aleksander Stavre Drenova (1872-1947) e apparve per la prima volta il 21 aprile 1912 come poema in Liri e Shqipërisë (Libertà dell'Albania), un quotidiano di lingua albanese pubblicato a Sofia (Bulgaria). In seguito fu inserito in una raccolta di poesie di Drenova intitolata Ëndra e lotë (Sogni e lacrime) pubblicata nel 1912 a Bucarest. La musica dell'inno fu composta dal musicista rumeno Ciprian Porumbescu, nato nel 1853 a Sipotele Sucevei, originariamente provincia austriaca della Bukovina e morto a soli 29 anni nel 1883 a Stupca che, in suo onore, fu rinominata Ciprian Porumbescu. Originariamente la musica era stata composta per l'inno Pe-al nostru steag e scris Unire (Sulla nostra bandiera è scritto Unità): un testo poetico di Andrei Bârseanu per la formazione dei Principati Uniti di Moldavia e di Valacchia nel 1859 con cui, grazie ai buoni uffici di Napoleone III, si porta a termine la 'questione rumena'. L'inno ufficiale è più corto di due versi rispetto al poema originale. Ecco il testo albanese e la traduzione. L'Inno nazionale italiano L'inno Canto degli Italiani, più conosciuto come Fratelli d'Italia dal verso introduttivo, fu scritto nell'autunno del 1847 dall'allora ventenne studente e patriota genovese Goffredo Mameli e musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro. Fu adottato come Inno provvisorio della Repubblica Italiana il 12 ottobre 1946, in sostituzione della Marcia Reale, che fu l'inno di Casa Savoia nonché l'inno nazionale italiano dal 1861 al 1946. La Marcia Reale era stata composta da Giuseppe Gabetti nel 1831, su incarico di Carlo Alberto. Nel novembre 2005 il Senato aveva approvato in prima lettura un progetto di legge per rendere finalmente definitiva, anche sotto il profilo formale, la scelta di Fratelli d'Italia come Inno nazionale. Alla Camera però il provvedimento non fu più votato e il Canto degli Italiani è tornato nella dimensione provvisoria che lo ha caratterizzato fin dalla sua nascita. Ecco il testo completo. Hymni i Flamurit Inno della Bandiera Rreth flamurit të përbashkuar, Me një dëshirë dhe një qëllim, Të gjithë Atij duke iu betuar, Të lidhim besën për shpëtim. Uniti attorno alla bandiera, Con un desiderio ed una meta, Tutti giurando ad Essa, Di dare la parola per la nostra salvezza. Prej lufte veç ay largohet, Që është lindur tradhëtor, Kush është burrë nuk friksohet, Po vdes, po vdes si një dëshmor. Dalla lotta si allontana soltanto, Colui che è nato traditore, Chi è uomo non s'impaurisce, Ma muore, sì muore come un martire. Në dorë armët do t'i mbajmë, Të mbrojmë Atdheun në çdo vend, Të drejtat tona ne s'i ndajmë, Këtu armiqtë s'kanë vend. Pronti con le armi, Per difendere la nostra Patria, Sosterremo i nostri diritti, ed il nemico espelleremo. Se Zoti vet e tha me gojë, Që kombe shuhen përmbi dhé, Po Shqipëria do të rrojë, Për te, për te luftojmë ne. La parola di Dio dice che alcune Nazioni, Spariranno dalla Terra, Invece l'Albania esisterà, Perché noi combatteremo per lei! (Aleksander Stavre Drenova) (Ciprian Porumbescu) Canto degli Italiani Fratelli d'Italia L'Italia s'è desta, Dell'elmo di Scipio S'è cinta la testa. Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma, Ché schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò. Noi siamo da secoli Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi. Raccolgaci un'unica Bandiera, una speme: Di fonderci insieme Già l'ora suonò. (Goffredo Mameli) Stringiamoci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò. Uniamoci, amiamoci, l'Unione, e l'amore Rivelano ai Popoli Le vie del Signore; Giuriamo far libero Il suolo natìo: Uniti per Dio Chi vincer ci può? Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò. Dall'Alpi a Sicilia Dovunque è Legnano, Ogn'uom di Ferruccio Ha il core, ha la mano, I bimbi d'Italia Si chiaman Balilla, Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò. Son giunchi che piegano Le spade vendute: Già l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute. Il sangue d'Italia, Il sangue Polacco, Bevé, col cosacco, Ma il cor le bruciò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò. (Michele Novaro) 11 Francesco Ottaviano - Responsabile dell'Istruzione distrettuale UN CONVINCIMENTO RADICATO intervento pragmatico e articolato dell'istruttore distrettuale Francesco Ottaviano evidenzia chiaramente alcuni punti fermi volti a migliorare il livello qualitativo e il senso di appartenenza al Rotary di ogni socio, rendendolo consapevole e seriamente motivato. In effetti, la formazione è un momento imprescindibile e parte integrante dell'essere rotariano, non può avere carattere occasionale e temporaneo ma deve essere assimilata con efficacia in un percorso articolato e, inoltre, deve essere recepita in modo sostanzialmente omogeneo nell'ambito dell'intero Distretto. Aggiungiamo che la figura del formatore, in questo caso l'istruttore distrettuale, possiede molti mezzi per far arrivare capillarmente la sua voce a tutti i club e per constatare quale sia il ritorno del suo operato. Tra questi c'è anche la rivista distrettuale, che per sua stessa natura è veicolo di informazione e luogo figuratamente interlocutorio; pertanto, ringraziamo Ottaviano, che ha voluto utilizzarla. (MaBig) L’ Nella XXIV Assemblea Distrettuale, tenutasi a Vasto, questa affermazione è stata la linea guida dell'intervento dedicato alla formazione, con il quale si è voluto, con tutta l'energia che una simile occasione può fornire, trasmettere ai partecipanti un importante concetto: l'Attività di istruzione, se praticata con perseveranza ed intelligenza, può generare una forza propulsiva da impiegare nelle più importanti funzioni vitali della nostra 12 Associazione. Il convincimento radicato, in altri termini, esprime la sicurezza di ritenere il tempo e l'energia dedicata alla divulgazione, all'approfondimento o talvolta alla semplice scoperta dell'Universo Rotary un ottimo investimento per assicurare che lo stimolo necessario al consolidamento delle realtà esistenti nei Club ed artefice del loro positivo sviluppo rimanga vivo all'interno delle nostre strutture, aiutandoci a costruire quel ponte verso il futuro che si chiama conservazione e sviluppo dell'effettivo. Un convincimento che di certo appartiene al nostro Distretto, che dedica a questo investimento una non trascurabile parte delle sue energie, organizzando importanti Seminari d'istruzione (vedasi la slide 3) e mettendo in campo una Commissione espressamente dedicata. Ciò nonostante, la finalità di questo messaggio è capire come e quanto si può fare ancora affinché la formazione, nel suo significato più ampio, possa diventare sempre di più catalizzatore di attività tese al conseguimento dell'efficienza dei nostri Club e al raggiungimento dello scopo rotariano. Con il semplice diagramma, contenuto nella slide 1 e 2, possiamo farci un'idea di quella che annualmente è l'attività di istruzione nell'ambito del nostro Distretto. Il Governatore, ancora incoming, provvede annualmente alla formazione di tutto il suo apparato dirigenziale e di quello dei club componenti il Distretto, partendo, come logica vuole, dal suo Staff, proseguendo poi con i Presidenti di Club e concludendo infine questa fase preliminare con i Dirigenti degli stessi. Tutto questo lavoro, che potremmo definire a monte, viene fatto in sovrapposizione con le attività dell'anno rotariano che precede l'entrata in carica dei futuri dirigenti coinvolti e più precisamente nel secondo semestre di questo. In questo semestre le attività di formazione continua vengono portate avanti dai Dirigenti in carica, senza interruzione, in parallelo alle precedenti, fino alla fine dello stesso anno dove, al pari di una buona staffetta olimpica, avviene il passaggio del testimone 01 02 03 04 05 fra la passata e la nuova gestione affinché esse possano proseguire, con un collegamento diretto e senza nessuna interruzione, nel nuovo anno rotariano. Si conforma così quella caratteristica di continuità dalla quale prende il nome questa branca dell'istruzione. Dalle stesse slide è percepibile come la fase dell'attività di formazione dedicata ai Dirigenti incoming può ritenersi più semplice da attuarsi, rispetto a quella continua. La maggior semplicità del compito istruttivo è rappresentata dal numero limitato dei rotariani coinvolti, dalla loro stessa preparazione di base, da input e programmi ben definiti da trasmettere a questi. Per cui l'unico augurio che può essere fatto alla branca dell'attività istruttiva, che coinvolge la dirigenza incoming, è che nel futuro ad essa si possa dedicare più tempo ed energia, di quanto ne viene investito attualmente. Energie da dedicare solo per una parte limitata alla didattica e maggiormente ad un sistema di verifica dei risultati ottenuti. Una verifica che certamente non deve passare attraverso esami da sostenere, ma da concretizzarsi con un collegamento più serrato con i dirigenti coinvolti, da avere, dopo i corsi formativi, preferibilmente nello stesso semestre in cui questi vengono svolti, prolungandola nel primo periodo dell'anno successivo per le funzioni dirigenziali di Club. Un collegamento che deve tendere non solo a dirimere i naturali dubbi, che inevitabilmente nascono in attività d'istruzione estremamente brevi, non solo a delineare con più chiarezza le strategie future, che dovranno accumunare il lavoro di tutti i dirigenti e il sistema dei collegamenti e delle comunicazioni che gli stessi utilizzeranno, ma anche a prolungare quella funzione di training indispensabile per rafforzare l'entusiasmo necessario ad affrontare un compito dirigenziale. Detto questo per la formazione dei dirigenti incoming, affrontiamo adesso il ramo dell'attività istruttiva che abbiamo definito continua. In questa viene a configurarsi, al contrario di quella per i dirigenti incoming, una serie di caratteristiche, di difficoltà, quali, ad esempio, le seguenti: • Il numero elevato dei rotariani che è di fatto coinvolto. • La dispersione delle sedi dove poter svolgere questa attività. • La necessità di ben configurare il gruppo di rotariani coinvolti nell'attività di istruzione. • L'acquisizione della volontà, da parte di tutto l'apparato coinvolto nell'attività istruttiva, indispensabile a trasformare il lavoro formativo in un modo naturale di fare Rotary. • Riuscire, come passo successivo al precedente, ad utilizzare l'istruzione continua come un trampolino di lancio di tutte le azioni tese al raggiungimento dello scopo del Rotary. • Ed infine far sì che, attraverso di esse, avvenga un processo di consolidamento (e qualche volta anche di recupero) dell'orgoglio di essere rotariani, a tal punto che questo possa esplodere con forza verso l'esterno della nostra Associazione. Affinché tutte queste caratteristiche, che abbiamo definito difficoltà, possano avere uno sviluppo positivo, è necessario che il Distretto metta in campo in pieno la propria Organizzazione, che a sua volta deve dare la propria disponibilità a lavorare, utilizzando in questo suo compito un net-work che eviti la dispersione del lavoro che si andrà a svolgere e che, al contrario, possa aiutarla a renderlo omogeneo, diventando in questo modo anche strumento di raccolta per una sua futura utilizzazione e sviluppo. Ma è anche necessario che tutti i club si prodighino affinché questa macchina organizzativa possa mettersi in moto, pretendendo il servizio formativo come un proprio diritto che il loro Distretto deve fornire. Le slide 4 e 5 danno un'indicazione dell'Organizzazione che il Distretto mette a disposizione, costituita dal Responsabile dell'Istruzione Distrettuale con il suo Staff, ma anche dall'apporto che può e deve arrivare dagli Assistenti, dai PDG e dai Presidenti di Commissione. In tutto questo il Responsabile dell'Istruzione Distrettuale ha il compito non solo di partecipare in prima persona all'attività di formazione, ma anche quello di gestire, con la dovuta collaborazione, il net-work e definire, alla fine, il livello del raggiungimento degli obbiettivi. Tutti questi concetti che meritano di essere sviluppati nel futuro ci portano per il momento alla conclusione, con la quale si vuole evidenziare lo scopo di questo articolo: spronare i Dirigenti di Club ad attivare la macchina dell'istruzione distrettuale, utilizzando tutte le altre risorse umane messe a disposizione, a partire dal Responsabile dell'Istruzione Distrettuale, con il suo Staff, organizzando momenti da dedicare ai soci di recente ammissione, a tutti quelli che nel Rotary ci sono da tempo, ai programmi che il Club si è dato e che potrebbe darsi nel futuro. Ma un'altra iniziativa che da questo articolo potrebbe nascere si configura nell'impegno che potrebbe arrivare da tutti noi Rotariani nel costruire un confronto da sviluppare nella nostra Rivista, che possa aiutarci a rendere l'Attività di Formazione sempre più un punto di forza delle vita distrettuale e di Club, sempre più ramificata e quindi più propensa a raggiungerci tutti. Lettere al Direttore LE PASSIONI DI ROTARIANO Caro Mauro, solo dopo il mio rientro da Los Angeles, dove ho partecipato alla Convention, ho potuto leggere nel MAG Distrettuale il tuo editoriale, che invita i lettori a condividere le proprie esperienze rotariane tramite le 'lettere al Direttore'. Io ho qualcosa da condividere: tutto quello che ho riportato di edificante dalla mia partecipazione alla Convention Internazionale 2008. Ho scritto volutamente partecipazione, che è ben diversa da un mero atto di presenza. Grazie all'aiuto, soprattutto linguistico, di John Kloes, un amico rotariano di Seattle, ho potuto apprezzare meglio l'evento, condividendo tanti momenti di questa e anche di altre Convention cui abbiamo partecipato insieme. Per esempio: la Opening plenary session, quando migliaia di rotariani (spesso decine di migliaia) vivono momenti emozionanti, come la Flag ceremony, dove sfilano le bandiere di oltre 150 Paesi e al passaggio della propria bandiera è un punto d'onore urlare il più forte possibile per dimostrare la propria massiccia presenza. Il poter ascoltare messaggi rotariani dalla viva voce del presidente internazionale o dell'incoming, avvertendo la fede che li ispira. Partecipare a uno dei luncheon dedicati per esempio ai PHF, al passato del Rotary, alla presentazione della Convention dell'anno venturo dove, mangiando malissimo, può capitare di stare nello stesso tavolo con un Past RI President e parlare con lui di Rotary. O scambiare le proprie idee con membri del Board, che spesso vediamo solo in immagine sulla stampa rotariana. Le Breakout sessions: una sorta di workshop dove rotariani di tutti i continenti, in gruppi non numerosi, discutono con la massima concretezza di problemi comuni, trovando spesso ottime soluzioni. Partecipare, quale Voting delegate del tuo Club, all'elezione del presidente del Rotary International e del Board. A volte l'assemblea è chiamata a decidere su ricorsi che possono 14 Birmingham Convention - rotariani di Birmingham che pubblicizzano la prossima Convention Fellowship Rotarian Musicians Giovane rotariana coreana Matching grant Mongolia Luncheon Celebrating the Past of Rotary con il PPRI C. Ravizza Volontari dentisti Muhamed Marame Ilo, president incoming RC di Agadez in Niger, che cercava partecipanti a un suo service riguardare anche dirigenti del Rotary Internazionale. Tutti momenti sicuramente edificanti per un rotariano. Momenti che sicuramente accrescono il Rotarian pride. Ma quella che ti coinvolge umanamente, a mio giudizio, è la House of Friendship, la Casa dell'Amicizia. E' il Foro, la Piazza dove rotariani di tutto il mondo si cercano per il semplice scambio dei banner, con rituale foto o per comunicare con altri rotariani. Un nostro past president, in un Congresso di qualche anno fa, è riuscito a coinvolgere presidenti di Club di molte altre nazioni, realizzando un bellissimo CD per il centenario del Rotary. Ci sono poi centinaia di stand in cui si vendono i gadget rotariani più fantasiosi, altri allestiti da Enti turistici e commerciali o da Club e Distretti che mostrano i progetti da loro realizzati e cercano la collaborazione di altri Club per nuovi progetti. Ebbene, la stragrande maggioranza di questi sono di Paesi africani e orientali e in minor Rotary’s Wide World of Books numero statunitensi; noi europei siamo in forte minoranza. È un grande mercato dove si comprano opportunità di Service e in cui i venditori si impegnano a convincere i compratori con grande fervore. Moltissimi stand, poi, sono dedicati alle Fellowship rotariane e, guarda caso, nello stesso numero del MAG distrettuale ho trovato la lettera del governatore dedicata a Le Fellowship del Rotary. L'argomento è stato trattato in maniera perfetta e quindi c'è poco da dire. Ma mi piace ricordare che in quest'ambito, quella che mi ha interessato maggiormente per la sua trasversalità è la Rotarian's Wine Appreciaton Fellowship. Può interessare tutti noi, eccetto, ma non è detto, gli astemi. Intrigante il fatto che è nata negli USA, Paese da noi considerato, per quanto riguarda il vino, con sufficienza. Con Conrad C. Heede, un PDG che presiede la Fellowship, mi sono trovato a parlare della Vernaccia di Serrapetrona e del Bian- Fellowship wine appreciation chello del Metauro!!! Mi sono subito iscritto, anche perché è emerso che dietro questo apprezzamento c'è in preparazione un service per creare dei nuovi pozzi d'acqua in India. Buffo questo connubio tra acqua e vino!! Volendo fare la morale: chiaramente il Rotary che noi viviamo quotidianamente è quello dei Club e del Distretto, ma potere vivere dei momenti simili in un ambito internazionale rafforza il senso di appartenenza a un'associazione che ha una dimensione e un respiro che supera gli angusti limiti territoriali e cancella l'erronea convinzione che l'appartenenza a un Rotary Club sia da tenere separata dai propri hobby, dal proprio lavoro e spesso dalla propria famiglia; io, al contrario, credo fermamente che condividere lo stesso hobby, le stesse passioni, lo stesso lavoro con altri rotariani sia un modo piacevole e concreto per realizzare il primo punto dello Statuto del RI. Mario Belloni Entrata della Convention LA RISPOSTA DEL DIRETTORE Caro Mario, grazie per la tua lettera: è la prima e, come avviene in qualche negozio appena inaugurato, dovrebbe spettarti un premio come primo… cliente. Sono stato molto incerto se, assieme al simpatico reportage fotografico, inserirla nella rubrica Giramondo. Però, man mano che leggevo ho capito che tu non hai voluto inviare immagini per farmi o per farci sapere che a Los Angeles c'eravate anche tu e Nadia, perciò ho ritenuto di darle la veste che tu hai voluto avesse: quella di una lettera. Una lettera bella perché piena di animus, di cuore lanciato oltre quella siepe che fa da confine tra l'indossare o talvolta ostentare la ruota e l'essere rotariano; tra l'apparire e l'essere, come il governatore va ripetendo nelle sue visite ai club. Credo inoltre che, con questa lettera, tu abbia voluto lanciare una sollecitazione a tutto il Distretto; un invito che mi permetto di interpretare. «Nel 2009 la Convention internazionale sarà a Birmingham, a due passi da casa nostra: presentiamoci come Distretto, a centinaia, per una total immersion in ambiente rotariano. Farebbe bene a tutti, come una seduta con fango terapeutico alle terme.» Ti saluto caramente, 15 Urbano Urbinati L’OPINIONE IL PREGIUDIZIO scoltando recentemente la Traviata di Verdi in un'edizione ripresa da uno dei tanti festival di Salisburgo, sono stato costretto a riflettere su un pensiero di Hofmannsthal che, a suo tempo, leggendo il suo Libro degli amici, mi aveva colpito là dove afferma che “i più pericolosi dei nostri pregiudizi regnano in noi contro noi stessi. Dissiparli è genialità”. Ho detto ascoltando ma avrei dovuto scrivere assistendo a, perché si trattava di trasmissione audiovisiva, a più riprese presentata dal canale classica di Sky. L'avevo studiosamente evitata, convinto da alcuni preannunci che mi sarei trovato di fronte al solito rozzo stravolgimento di ogni elemento della tradizione in ossequio al falso mito dell'originalità a ogni costo e di una modernità spesso squallida e banale. Sono spesso interventi massicci e sconsiderati, ascrivibili non certo alla direzione musicale, ma quasi sempre all'azione di una regia scenica decisamente invadente, che da molti anni ormai assume un ruolo di preponderanza assoluta, relegando in secondo ordine la parte musicale, linfa vitale dello spettacolo. Vi sentivo anche (e ahimé vedevo) un grossolano errore di logica nel trasferire in epoca moderna una creazione musicale nata in contesto storico diverso e, soprattutto, ispirata da una temperie spirituale distante anni luce da quella attuale, un po' come pretendere di capire la Commedia di Dante prescindendo da ogni riferimento storicoculturale della sua epoca. Orbene non dico che con questa nuova Traviata ho dissipato tutti i miei dubbi (perché non aspiro alla genialità di cui parla Hoffmannsthal), ma è certo che l'estrema essenzialità di elementi scenografici di cui si è servito - si fa per dire - il regista in A 16 questa occasione (tanto da rasentare il vacuo assoluto della scena, animata solo dalla fantasia dello spettatore opportunamente sollecitata da simboli ricorrenti come inesorabili leit motiv), mi è apparsa perfettamente funzionale alla tragedia espressa dalla musica verdiana, servita anche da un eccezionale cast di interpreti. Dunque la classica eccezione che conferma la regola? Forse, ma anche un invito alla prudenza nel trinciare giudizi affrettati, frutto di preconcetti acquisiti magari inconsciamente nel tempo e pronti poi a essere sfornati in ogni occasione senza il vaglio di una verifica oggettiva dei fatti. La quale, evidentemente, non è sempre possibile per tutti, onde avviene che, nella gran parte dei casi, ci si affida ai parametri fissati dai cosiddetti competenti in materia, parametri che spesso rispondono a una logica che non è sempre necessariamente la nostra e che spesso conducono alla crea- zione di falsi miti e di deleteri pregiudizi. Applicati all'universo mondo degli accadimenti, i pregiudizi rappresentano un freno più o meno occulto al progredire veramente democratico delle società, intendendo per democratico l'apporto cosciente e responsabile dei singoli individui alla soluzione dei problemi. Una disamina dei danni enormi che l'abuso del pregiudizio arreca in tutte le società dovrebbe farci seriamente riflettere sul problema. Non è questa la sede per un'analisi del genere, ma lo è certamente per un invito alla vigile responsabilità degli amici rotariani, sempre sollecitata e quasi mai latitante nella difesa dei valori autentici tra cui, non ultimo, quello che riguarda proprio l'azione intesa a garantire la consapevole autonomia di giudizio di tutti i cittadini, posti al riparo da miti devianti e idee preconcette. Cominciando naturalmente da casa nostra. Vogliamo divertirci a esaminare i pregiudizi che circolano su di noi, anche tra i nostri soci? Storicamente basterebbe ricordare l'avversione della Chiesa cattolica, che vedeva nel Rotary una specie di società segreta poco raccomandabile, alla stregua di altre similari. Una disputa, in seguito felicemente superata, sulla base proprio di una progressiva, approfondita conoscenza dei dati reali. Oggi anche i sacerdoti entrano nel Rotary, naturalmente ben accolti, e vi trovano spazio e opportunità per agire nel pieno rispetto dei loro principi. Non ho più spazio per insistere sul tema, ma almeno una curiosità voglio ricordarla e cioè che, secondo la vulgata, i rotariani sarebbero tutti dei gran ricconi. Per favore, amici rotariani, non mi deludete, fate che sia vero, non parlate in questo caso di pregiudizio. L'INDIA AL QUARTO POSTO NELLE DONAZIONI ALLA FONDAZIONE ROTARY ai progetti su larga scala per scopi umanitari all'eradicazione della polio, i rotariani indiani stanno migliorando la vita di molte persone sotto diversi aspetti, grazie al loro sostegno alla Fondazione Rotary. Negli ultimi tre anni l'India è salita dal nono al quarto posto nella classifica mondiale delle nazioni donatrici della Fondazione. Un'efficace campagna contro il virus della poliomielite di tipo 1 ha portato al raggiun- D gimento del livello più basso di casi di questo virus (5 casi a oggi) mai registrato in India. Il tipo 1 è il più aggressivo tra i due tipi di poliovirus. Consapevoli della vulnerabilità di questo successo, come ulteriore misura cautelativa per proteggere i propri residenti e il mondo da ulteriori possibili epidemie di polio, l'India ora richiede a tutti coloro che intendono recarsi in pellegrinaggio alla Mecca di sottoporsi alla vaccinazione prima di mettersi in viag- gio. Entro la fine di maggio, quasi la metà dei pellegrini è stata vaccinata contro la poliomielite per via orale. Questa nuova politica ha allargato notevolmente la 'rete di vaccinazione' rispetto agli anni precedenti, quando si richiedeva la vaccinazione soltanto a coloro che erano stati accettati a partecipare al pellegrinaggio. (Good News Agency) LO SAPEVATE? Informazioni per presidenti e segretari di Club 2008-2009 iete consapevoli che il personale dell'amministrazione club e distretti (CDS) è il vostro contatto primario nel Rotary? Il personale può rispondere a qualsiasi domanda sul Rotary, nonché fornire suggerimenti in merito alle elezioni di club, questioni costituzionali, tradizioni e abitudini del club, operazioni del club e direttive emesse dal Consiglio centrale del RI. Di seguito sono elencate alcune importanti risorse Internet, che vi assisteranno nella guida e nel supporto del club nell'anno che verrà. S • I nomi e le informazioni di riferimento del vostro team CDS sono disponibili al seguente indirizzo: http://www.rotary.org/it/AboutUs/Contact Us/CDSandFinancialReps/Pages/ridefault .aspx • All'indirizzo http://www.rotary.org/RIdoc uments/it_pdf/club_pres_sec_resources _it.pdf è possibile trovare un elenco di risorse utili per presidenti e segretari di club stilato dal CDS. • Nell'area soci si possono apportare modifiche ai record di affiliazione presso il RI, prendere spunto da diversi rapporti della Fondazione Rotary, pagare le quote del club e comunicare i dirigenti del club per l'anno successivo. Istruzioni complete, suggerimenti utili e domande frequenti si trovano all'indirizzo: https://riweb.rotaryintl.org/it/faq.asp • Pubblicazioni di club, audiovisivi, moduli e materiale sono disponibili all'indirizzo http://shop.rotary.org/catalog/default.php ?language=it vostro rappresentante CDS ogni volta che avete bisogno di assistenza. Si può accedere a questi indirizzi direttamente dal sito distrettuale www.rotary 2090.info, area Soci, dalla voce LO SAPEVATE? Ovviamente vanno sempre inserite le password assegnate per l'anno in corso. • Utilizzate la Lista di controllo del presidente di club, un calendario mensile per i presidenti e per i presidenti eletti, con promemoria delle funzioni del club e del distretto, nonché scadenze del RI e della Fondazione Rotary. Disponibile all'indirizzo http://www.rotary.org/RIdoc uments/it_pdf/pres_checklist_it.pdf • Considerate di adottare il Piano direttivo di club, uno strumento di pianificazione strategica basato sulle migliori prassi dei Rotary club attuali. All'indirizzo http://www.rotary.org/it/ members/runningaclub/ClubLeaders/ Pages/ridefault.aspx Il personale del Rotary è pronto a lavorare con voi per sostenere l'opera di servizio del vostro Club. Assicuratevi di contattare il 17 Maurizio Maurizi - PDG DIBATTITI STRATEGIA DEL ROTARY NEL TERZO MILLENNIO l Rotary è un'associazione internazionale di servizio umanitario, presente in 168 Paesi e formata da uomini e donne che hanno funzioni di leader nelle loro attività e propensione a offrire parte del loro tempo e delle loro risorse in favore delle loro comunità e anche di quelle di ogni parte del mondo. Da oltre 100 anni il Sodalizio ha svolto una grande mole di vari progetti di servizio, dando risposte concrete a molti e anche gravi problemi di portata mondiale. Fame, povertà, droga, analfabetismo, inquinamento ambientale, malattie infettive. Particolare risonanza ha avuto il progetto Polioplus con cui in poco più di vent'anni, si è riusciti a immunizzare oltre un miliardo di bambini. Ma il servizio al di sopra di ogni interesse personale, è questo il motto che si è conquistato una grande considerazione in tutto il mondo, si è anche concretizzato nello stabilire relazioni amicali basate sulla giustizia, sulla pace e su tutta una serie di iniziative che hanno permesso a molti rotariani, e anche a numerosissimi non rotariani, di frequentare e quindi conoscere varie nazioni, vari continenti e di stabilire contatti con i loro abitanti. Per poter proseguire in questa opera meravigliosa e affrontare il preoccupante presente, I 18 la nostra associazione ha bisogno di nuovi soci che, per meritocrazia, efficienza ed efficacia abbiano raggiunto, o stiano per raggiungere,la leadership nel loro campo di azione, ma soprattutto siano propensi a stabilire amicizia e siano anche seri. Il guaio è che oggi la serietà è merce rara. Non si distingue più fra i valori e principi. Tutto è messo nel medesimo mazzo e un vago malessere si abbatte su ognuno di noi e, come la notte, il buio rende tutto uguale e tetro. In pochi anni, una diffusa irresponsabilità ha dilapidato il colossale patrimonio di laboriosità e operosità degli occidentali e in specie di noi italiani che, oltre tutto, abbiamo perduto anche quella fiducia che avevamo nella nostra buona stella e nella nostra capacità di creare. Il nostro tesoro è andato quasi tutto in fumo e, a complicare il quadro, c'è la sensazione che pochi soltanto abbiano la piena consapevolezza di quanto sta accadendo. Il problema, che riguarda tutti indiscriminatamente, non viene affrontato ma rimosso in quanto, non parlandone, si fa finta che non esista. Nei Club Rotary, al contrario, ne parliamo, ne prendiamo coscienza e cerchiamo in molti modi di porre rimedio a questo presente ove prevale il bullismo che è anche un segno di un vuoto dell'anima ma, a volte, può stare a significare un'implicita richiesta di aiuto. Ci apriamo sempre di più all'amicizia, poiché l'amicizia ci consente di dialogare e, congruentemente, ci porta a modificare l'essenza di eventuali malintesi, a ricercare il limite della compatibilità nella diversità, a confrontarci e a condividere il condivisibile. E', la nostra, un'interpretazione del modo di vivere da cui derivano stimoli per impegnarci tutti ad aprirci al mondo e andare incontro alle sue necessità con innumerevoli iniziative di promozione umana e di condivisione pensando a risolvere il domani, come ha detto il past Governatore Pieretti, con la creatività. In quest'ottica il Rotary internazionale ha inteso affrontare il XXI secolo attraverso due strategie principali: a) l'inserimento a pieno titolo, nei nostri Club, delle donne che, con la loro saggezza, intelligenza e fattiva intraprendenza e determinazione hanno dato subito nuova linfa alle nostre iniziative; b) far fare a persone normali cose straordinarie in merito a importantissimi problemi: l'acqua, la salute, la fame, la cultura, che va ben al di là dell'erudizione perché, attraverso di essa, possiamo conoscere meglio l'uomo, le sue prerogative e le sue aspirazioni. Mauro Bignami DISSONANZE MENTI PALESTRATE vrete notato quelle pubblicità che vi invitano ad allenare il cervello. No? Se scrivo Haidi Teherani, Panariello e, soprattutto, Nicole Kidman, le cose cambiano? Ancora niente? Potrebbe essere un guaio. In ogni caso, sono riferite a oggetti dotati di un software che fa riferimento alle ricerche di Ryuta Kawashima, che per anni ha studiato l'attività del cervello, in particolare quella della corteccia prefrontale, adibita all'immagazzinamento e all'utilizzo delle conoscenze acquisite. Se siete internauti, avrete visto poi che la rete è piena di prodotti simili e di offerte di corsi sull'argomento, venduti anche a prezzi poco… popolari. Che dice Kawashima? Che con l'invecchiare tendiamo ad avere un'attività mnemonica e intellettuale deteriorata. Tale deterioramento si può prevenire con una serie di esercizi quotidiani da fare in brevissimo tempo, la cui unica finalità è appunto quella di tenere in forma la nostra materia grigia. In altre parole, sono brain gym devices o, per dirla nella lingua del bel paese là dove 'l sì suona, strumenti da ginnastica per i cento miliardi di neuroni del nostro cervello, bipolari, pseudounipolari o multipolari che siano. C'è un fondamento scientifico in tutto ciò? In realtà sì perché, secondo uno studio del 2005 della solita università (questa volta quella di New South Wales a Sidney), le attività mentali complesse, esercitate lungo tutto l'arco della vita, riducono in modo significativo i rischi di demenza. Ossia, il lavoro, l'istruzione e qualsiasi attività mentale stimolante possono proteggere dalla degenerazione neuronale. Fosse tutto qui, non c'era bisogno di andare in Australia per saperlo. La novità (da provare) è che l'impalcatura della mente potrebbe essere aggiustata e anche ricostruita, perfino in età avanzata. Purché però abbiamo cominciato a farle fare ginnastica fin da giovani. Ma come funzionano le palestre per i nostri neuroni? Un po' come i giochetti della settimana enigmistica: ci chiedono quanto fa 1+7, oppure 9x3; ci fanno contare nel A più breve tempo possibile le sillabe di alcune frasi; ci chiedono di ricordare in ordine crescente la disposizione di una serie di cifre o di memorizzare e trascrivere in 3 minuti più parole possibile da una lista di 40, che sono state visualizzate per 2 minuti. La qual cosa mi rammenta le domande… esistenziali che ponevamo alle matricole, ai bei tempi della goliardia. Qualcuno forse le ricorderà: - Pesa di più un chilo di paglia o un chilogrammo di piombo? - Preferisci un pullover 80% pura lana vergine o 20% misto lana? - Preferisci uno yogurt 95% magro o uno 5% grasso? - Se vinci 50.000 lire, preferisci tenertene 20 o restituirne 30? - Perché separato si scrive tutto insieme, quando tutto insieme si scrive separato? - Perché quando sei ammalato non lavori, dato che lavorare fa bene? - Perché un gatto cade sempre dritto sulle zampe, mentre una tartina alla maionese cade sempre dalla parte della maionese? Se si riusciva a rispondere assennatamente a tutte, il papiro era quasi gratis, nel senso che potevano bastare due scatole di Prince Albert. Per esempio, allora notammo che, tra tutte le matricole, quasi tutte le belle ragazze avevano un cervello molto bene allenato. La ginnastica doveva essere complessa, sia fisicamente che psichicamente: facendo l'occhiolino all'anziano inquisitore riuscivano a rispondere anche alle domande che non erano state poste. Le altre e i maschi invece, ahiloro, soffrivano. Data questa esperienza, io non so se sia proprio necessario acquistare software o iscriversi a corsi più o meno costosi per esercitare il cervello. Credo si possano trovare ugualmente modi originali, non dico strizzando l'occhio ma, per esempio, come faccio io: leggere i quotidiani tenendoli capovolti. E poi, io non credo proprio di avere bisogno di allenare il mio cervello: la sua età anagrafica non può essere che di 20 anni! A proposito, qualcuno di voi sa dirmi come mi chiamo? 19 GIUSEPPE, TI RICORDEREMO iuseppe Bucci, Avvocato, ci ha lasciati il 13 luglio. Giuseppe, rotariano di lungo corso, socio fondatore del Club di Larino, ne era stato il primo presidente (1972-1973) e aveva ricoperto nuovamente la carica nel 1992-1993, anno del ventennale del Club. La figlia Marina ha espresso il desiderio di ricordare la figura del padre, che ho avuto l'onore di conoscere, in un modo originale: facendoci scoprire dalle stesse parole di Giuseppe, quali siano state le sue doti morali. G Marina ci ha inviato la lettera che il padre, nell'impossibilità di partecipare all'incontro per il cambio del martelletto al Club, aveva scritto al presidente entrante Giuseppe Baiocco. E' una lettera molto bella, una specie di testamento spirituale di un Uomo che ha vissuto intensamente il Rotary e che ha veramente creduto negli ideali rotariani. Leggiamola in silenzio e togliamoci il cappello: Giuseppe è salito nella casa del Padre e là certamente parlerà di noi con Paul Harris. (MaBig) Larino, 22 Giugno 2008 Caro Peppino e carissimi Amici, consentitemi oggi, nel sole, di tornare Nella solitudine che mi circonda (Mari- E saluto anche cordialmente le gentili in mezzo a voi e rivivere ancora un na esce presto al mattino per far ritorno signore. poco la vita bella, buona, luminosa che a cena) non potete immaginare come mi ha tenuto per tanti e tanti anni legato mi capita, quasi in sogno, di tornare in Vi prego veramente di considerarmi in ad un'Associazione che nobilita chi la mezzo a voi: un saluto cordiale, un mezzo a voi: è vero che sono solo, ma intende e sa unirsi nel bene e per il abbraccio, folate di notizie che ti ripor- è altrettanto vero che sono un po' di bene a tutti gli altri. tano subito alla realtà e, di solito, si voi, sto sempre con voi, vivo di voi… e sta contenti. dei ricordi. Un abbraccio a ciascuno di voi, anche Siamo al 'martelletto'. ai nuovi iscritti, uno dei quali ho avuto Strano termine, inspiegabile, se non ti Come erano nella verità Paul Harris il piacere di salutare dal balcone, dove comparisse dinanzi a significarti la sua ed i suoi Amici! mi porto quando le forze mi consentono funzione. Dio li tenga in Cielo. E a te, Peppino il mio augurio, il più Un abbraccio a tutti forte, forte. di trascinarmi ancora. Siate sempre all'altezza di tutti i tempi! cordiale. Quando ci unimmo la prima volta (e Sono sicuro che il tuo sarà un anno serio, son passati tanti anni da allora) ci ren- positivo, come lo è stato di certo questo demmo subito conto che avevamo cono- di Gianni Mariella, che ho potuto appena sciuto una nuova famiglia, altrettanto salutare, costretto a tornare a casa per bella, con tanti sani interessi ed altret- condizioni di salute e che avrei voluto tanti doveri che ci aprivano ad una ricordare per il tempo della sua univer- società in attesa di vederli compiuti. sità insieme con mio figlio Tommaso. Giuseppe 21 IL TRAPIANTO E LA SUA STORIA in dall'antica Grecia l'idea del trapianto era ben presente con la chimera, creatura mitologica creata con parti di animali di specie diverse: testa di leone da cui poteva anche sputare fuoco, una testa di capra sulla schiena e la coda di serpente. La tradizione attribuisce a Cosma e a Damiano il primo trapianto della storia: i due avrebbero sostituito la gamba del loro sagrestano, andata in cancrena, con quella di un moro etiope.» E' iniziata così la conversazione sulla storia dei trapianti che Andrea Risaliti, del RC Ancona, ha tenuto al Club di Falconara M. Ma la storia vera cominciò nel 1597, quando il chirurgo plastico Gaspare Tagliacozzi (1545-1599) scrisse un trattato intitolato De curtorum chirurgia per insitionem in cui descriveva le tecniche di ricostruzione di nasi mutilati utilizzando lembi di cute prelevati dal braccio. Nel 1902 il francese Alexis Carrel adottò una tecnica capace di suturare i vasi sanguigni, facendo sperimentazioni sugli ani- F 22 mali. Nello stesso anno Emerich Ullmann eseguì il primo trapianto di rene negli animali. La scoperta dei gruppi sanguigni (1902) è da attribuire all'austriaco Karl Landsteiner (Premio Nobel per la Medicina nel 1930), che identificò tre gruppi A, B e C (poi chiamato 0), ai quali i suoi collaboratori aggiunsero il gruppo AB. Nel 1935 Alexis Carrel e Charles Lindbergh (il primo trasvolatore atlantico) misero a punto una pompa di perfusione (ossia di introduzione di liquido nutritivo) per tessuti e organi in vitro, chiamata cuore artificiale. Durante la II Guerra Mondiale, Peter Medawar tentò la prima vera sperimentazione sull'uomo, praticando l'innesto cutaneo su alcune persone gravemente ustionate nei bombardamenti di Londra. Nel corso degli studi sui trapianti di pelle, che nel 1960 gli valsero il premio Nobel per la Medicina, Medawar dimostrò che il fallimento dei trapianti aveva origine immunologica. I primi tentativi di trapianto furono condotti con i reni. Il primo intervento di questo tipo con prelievo da donatore deceduto fu eseguito nel 1933 a Kiev, da Yu Yu Voronoy: il rene trapiantato non riuscì mai a funzionare e la ricevente sopravvisse quattro giorni. Il primo trapianto con successo sull'uomo fu effettuato a Boston il 23 dicembre 1954: il chirurgo Murray trapiantò il rene di un donatore ancora in vita sul fratello. I due soggetti erano gemelli e quindi geneticamente identici. Nel 1958 Jean Dausset, immunologo francese, scoprì che gli esseri umani hanno un complesso maggiore di istocompatibilità (MHC) che determina l'affinità fra i diversi tipi di tessuto. Nel 1963 Thomas Starzl eseguì a Denver (Colorado) il primo trapianto di fegato in un bambino di tre anni. Nello stesso anno ci fu anche il primo trapianto di polmone umano eseguito da James D. Hardy. Il ricevente era affetto da carcinoma del polmone a cellule squamose infiltrante il bronco principale sinistro e da enfisema cronico con riserva polmonare inadeguata per tollerare un intervento di pneumectomia. Dopo15 giorni il ricevente morì per insufficienza renale. Nel 1966 William Kelly eseguì il primo trapianto di pancreas a Minneapolis e l'anno dopo, nello stesso ospedale, Richard Lillehei eseguì il primo trapianto di intestino. Il 3 dicembre 1967, in Sud Africa, Christian Barnard eseguì il primo trapianto cardiaco umano, trasferendo il cuore di una donna di 25 anni nel corpo di un uomo di 55 anni. L'uomo morì diciotto giorni dopo per problemi immunologici, ma fu un'impresa rivoluzionaria. I successi ottenuti portarono grandi speranze, ma il problema del rigetto continuava a esistere. La situazione migliorò sensibilmente a partire dal 1979, anno in cui Sir Roy Calne introdusse la ciclosporina, capace di controllare il rigetto dell'organo estraneo. La scoperta rivoluzionò la realtà dei trapianti aumentando il numero degli interventi e, soprattutto, cambiando la vita di quei pazienti con poche speranze di sopravvivere. Nel 1984 fu introdotta la circolazione extracorporea mediante by-pass veno-venoso e si svilupparono nuove soluzioni di perfusione ipotermica e di conservazione. Grazie alla ciclosporina e ai miglioramenti tecnici, il successo del trapianto di fegato portò alla realizzazione di un sempre maggior numero di casi e l'unico fattore limitante divenne la disponibilità di donatori e, quindi, di organi da trapiantare. Per ovviare al problema, si pensò di dividere in due il fegato del donatore, così da effettuare due trapianti con uno stesso organo. Nel 1988, ad Amburgo, Christoph E. Broelsch fu il primo a eseguire un trapianto di fegato utilizzando la tecnica dello split liver. Da ultimo si è arrivati al trapianto multiviscerale, in cui più organi sono trapiantati nello stesso ricevente; il primo a eseguirlo fu il chirurgo greco Andreas Tzakis nei primi anni '90 a Miami. In italia il primo trapianto in assoluto, di rene, fu eseguito nel 1966 da Paride Stefanini, Direttore della Clinica Chirurgica del Policlinico Umberto I di Roma. Nello stesso anno, sempre Stefanini, eseguì il secondo xenotrapianto al mondo utilizzando un rene prelevato a una scimmia. Nel 1997 a Padova fu eseguito il primo trapianto di fegato da donatore vivente. Il ricevente, un bambino di 11 anni, ricevette il fegato da suo padre. Ad eseguirlo fu Koichi Tanaka Direttore del programma Living Donor Liver Transplantation (LDLT) presso l'Università di Kyoto. Andrea Barbieri - RC Senigallia UN PH A FRANCO SANTINI ranco Santini, fisico e ricercatore sulla fusione nucleare, è tornato a Senigallia, sua città d'origine, per tenere una conferenza presso il Rotary Club di cui il padre è stato un socio fondatore e per essere insignito della Paul Harris Fellow, la più alta onorificenza rotariana; dal 1988 infatti, il Club di Senigallia ha deciso di far conoscere i valori dell'azione professionale individuandoli in eminenti personalità, anche non rotariane ma originarie del territorio, che si siano distinte attraverso il proprio lavoro. Laureatosi nel 1963 in fisica teorica presso l'Università La Sapienza di Roma, già direttore di ricerca e oggi consigliere scientifico della Direzione Fusione dell'ENEA di Frascati, dal 1966 ha lavorato a lungo all'estero, proseguendo studio e ricerca in qualità di funzionario scientifico della Comunità Europea (Euratom) fino al 2005. F Presentato dal Presidente Bani e dopo una breve introduzione del past Governatore del Distretto Mario Giannola, che ha sotto- lineato i valori fondanti del Rotary e l'importanza del titolo conferito al relatore, Santini ha preso la parola tracciando una breve storia della ricerca sulla fusione nucleare che iniziò con la Conferenza di Ginevra del 1958 e vide l'Italia in primo piano già verso la fine degli anni Cinquanta con la costruzione, a Frascati, del primo laboratorio di fusione che, ancora oggi, rappresenta un vero centro di eccellenza a livello europeo. Il relatore ha poi spiegato perché, in un mondo dove il costo dell'energia è ogni giorno sulle prime pagine dei giornali, scoprire fonti più economiche e insieme rispettose di una buona qualità di vita, rappresenti la sfida quotidiana di chi fa ricerca e, anche se può sembrare un traguardo ancora lontano, i primi risultati concreti potranno essere ottenuti già a partire dalla metà del secolo in corso. 23 UN MINIBUS PER DISABILI n un'atmosfera festosa, lontana dai formalismi delle cerimonie ufficiali, il Rotary Club di Ancona, in occasione del 60° anniversario della sua fondazione, nella persona del presidente Ugo Braccioni, ha fatto dono alla Coo.s.s. Marche - una cooperativa che opera nel settore dei servizi sociali, socio-sanitari ed educativi - di un minibus di 13 posti per il trasporto di persone diversamente abili. La consegna si è svolta nel pomeriggio del 24 giugno(?) in Piazza IV Novembre ed è stata allietata dalle esecuzioni della Banda Musicale di Torrette; erano presenti, oltre ai numerosissimi soci del club, i past governor I Roberto Barbieri, Giorgio Rossi, Umberto Lenzi e Luciano Pierini, autorità rotariane, il sindaco Fabio Sturani, la presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, l'assessore regionale Loredana Pistelli, il presidente Coo.s.s Marche, Amedeo Duranti, molti cittadini e, soprattutto, i giovani ed entusiasti destinatari del minibus. Con la consegna dell'automezzo, di cui i ragazzi disabili avevano un'assoluta necessità, è stato realizzato un progetto molto impegnativo che ha coinvolto soci del Club, persone non facenti parte del Rotary, aziende e istituti bancari che hanno partecipato spontaneamente, e in forma anonima, grazie alla determinazione del presidente Braccioni. Nell'anno sociale appena concluso, è stato questo l'ultimo impegno per il sociale del Rotary dopo il campus per i diversamente abili, il corso per non vedenti e ipovedenti, i premi di laurea, i riconoscimenti professionali e le benemerenze alle associazioni cittadine. Il carattere aperto e generoso, scevro da ogni formalismo, ha caratterizzato in modo inconfondibile la presidenza di Braccioni, contrassegnata inoltre, da una forte novità, quale l'entrata, per la prima volta nella storia nel Club anconetano, di due soci donne, l'Ambasciatore Iolanda Brunetti e il Vice Questore della Polizia Postale, Mila Bocchi. Nella stessa serata si è poi tenuta la cerimonia del passaggio del martelletto. Alla presenza di oltre centocinquanta commensali Ugo Braccioni ha passato le consegne a Stefano Benedetti, cui vanno gli auguri di tutto il Club per un altro splendido anno rotariano. Nicola Di Francesco - RC Jesi VALERIA MORICONI COME IN UNO SPECCHIO on è un saggio né un romanzo, il libro che raccoglie 165 interviste rilasciate dall'attrice jesina Valeria Moriconi dal 1957 al 2004 e morta quattro anni fa. Il volume - Valeria Moriconi come in uno specchio - è stato presentato recentemente al teatro a lei intitolato in piazza Federico II a Jesi, durante una cerimonia ufficiale alla quale hanno partecipato alcuni suoi amici, da Umberto Orsini a Elisabetta Pozzi, al regista Piero Maccarinelli, alla scrittrice Edgarda Ferri, alla professoressa Anna Ossani. Un incontro fra amici, un incontro importante però, il primo dedicato alla grande attrice scomparsa che Franco Cecchini, curatore dell'opera, ha chiamato a buon diritto un'autobiografia inconsapevole dell'attrice, perché costruita dopo un lungo lavoro di selezione e cucitura del materiale tratto da interviste rilasciate in quasi cinquant'anni di carriera, corredato da foto d'archivio e impreziosito della prefazione N di un grande amico dell'attrice, Gianni Letta sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Anche il Rotary Club di Jesi ha sostenuto il progetto editoriale. Il presidente Maurizio Ricci ha ricordato che Valeria Moriconi era socia da lunga data del club, spesso presente quando era a Jesi, pertanto, “contribuire all'iniziativa ha significato realizzare un importante service che risponde alle esigenze del territorio, promuovere una conoscen- 24 Foto credit: Binci Fotografia Jesi za al di là dei media, restituire alla memoria una grande amicizia.” Il libro è stato pubblicato per la collana Quaderni della memoria edita dalla Quattroventi di Urbino e diretta da Emilio Pozzi, che firma una premessa dell'opera accanto alla presentazione di Gianni Letta, che definisce Valeria grande e indimenticabile perché ha segnato non solo la storia del teatro, ma anche quella del costume italiano. Lelio Del Re - RC Ortona L’ETICA DEL LAVORO A ORTONA l Club di Ortona ha premiato i vincitori del concorso sul tema 'L'etica del lavoro', aperto a tutti gli studenti degli Istituti Superiori ortonesi, che ha visto oltre 150 partecipanti. A ricevere il premio sono stati sette studenti: Gloria Frezza, alunna del Liceo Classico; Emanuela Vitale, del Liceo Scientifico; Bice Iezzi, Antonella Mazzatenta, Elvenia Pace e Francesco Tenisci, alunni dell'Istituto Commerciale e Francesco Di Nardo dell'Istituto Nautico. La consegna dei premi è iniziata con il saluto di Gianfrancesco Puletti, presidente del Rotary Club di Ortona, il quale ha ricordato che l'iniziativa, prendendo spunto dal progetto 'etica e lavoro' voluto dal governatore 2007-2008 Massimo Massi Benedetti, ambiva a coinvolgere i giovani studenti ortonesi su un tema complesso: il lavoro non finalizzato solo al guadagno, ma considerato anche come servizio per gli altri. Ciò nella convinzione che i giovani sono migliori di come di solito sono descritti e che anch'essi sono I messaggeri di valori e di aspettative. La cerimonia è stata animata dalla lettura di brani scelti dai temi premiati, fatta a cura di attori della compagnia 'Amici del teatro' e si è conclusa con la magistrale relazione sul significato del lavoro e sulla sua influenza nella vita umana, tenuta da Bernardo Razzotti, socio onorario del Club e preside della Facoltà di Lingue e letterature straniere dell'Università G. D'Annunzio di Chieti - Pescara. Da sinistra, il presidente Gianfrancesco Puletti, Bernardo Razzotti e Lelio del Re, coordinatore del progetto. Igea Frezza Federici - RC Amelia Narni APPUNTAMENTI ROTARIANI l Rotary ha una sua storia, statuto e regolamento, è impegnato in molte attività, ha strutture come: Presidenze, Distretti e Segreterie. Il Rotary è soprattutto amicizia e servizio, è sviluppare l'ideale del servizio inteso come propulsore di ogni attività. Alla fine di giugno ha avuto luogo la cerimonia del 'passaggio della campana' da Sandro Sensini, presidente dell'anno rotariano 20072008, a Manlio Gialliccia, presidente per due anni rotariani. Due anni di presidenza sono certamente una esaltante esperienza, non tanto per il ruolo gratificante, quanto per il grande arricchimento personale che se ne trae e che rende consapevoli di che cosa sia il Rotary, promozione all'amicizia, impegno nel servizio e nell'azione. Manlio Galliccia, rientrato nel suo paese natale, Fornole, dopo quarantacinque anni di servizio nella Marina dove ha raggiunto il massimo grado di ammiraglio, ha tracciato le linee del suo programma, un pro- I gramma volto al sociale e all'attenzione della vita pubblica, mettendo a disposizione capacità ed esperienze. Il 18 luglio è stato ospite del Club il prof. Emidio Travaglini Grisostomi, specialista in ortopedia, impegnato in un 'grande' progetto umanitario in Africa, dove manca una dignitosa assistenza sanitaria. Il professore, socio del Rotary Club di Fermo, da anni ha seguito nel Malawi e nello Zambia le condizioni di due ospedali, dove mancano medici ed attrezzature, dove è indispensabile curare anche tanti bambini con malformazioni congenite e dove c'è una mortalità altissima a causa dell'Aids. Molto è stato fatto dall'associazione 'Noi per lo Zambia', che si era impegnata ad assicurare almeno ai più piccoli un minimo di alimentazione con il sostegno di privati poi, con il tempo, si è pensato all'assistenza sanitaria e scolastica e, più in generale, a quella che si potrebbe definire una sorta di bonifica sociale. Fondamentale l'opera del prof. Grisostomi che ha raccontato le sue esperienze, i suoi incontri e la desolazione di quella terra. Un breve filmato ha accompagnato le parole del relatore: i bambini senza sorriso, malati con poche speranze, ospedali senza risorse. Il Rotary non ha fatto mancare il suo aiuto concreto che attraverso l'APIM del Distretto 2090 e i Club di Osimo, Ancona Conero, Loreto, Montegranaro e in collaborazione con il Club zambiano di Ndola, è intervenuto per assicurare un consistente rifornimento idrico con un pozzo artesiano corredato da ogni attrezzatura, grazie anche al Matching Grant. Tanto ancora c'è da fare in qualunque modo: con il sostegno economico, con forniture di materiali, con professionisti che desiderano rendersi utili. Il Rotary Club Amelia-Narni è impegnato anche in questo progetto per dare speranza a quelle popolazioni e per far tornare il sorriso sul volto dei bambini. Il Rotary è anche solidarietà nel servire. 25 Norberto Dionisi - RC Fermo I CONI DI SISTO V Mostra di monete e medaglie commemorative sul Pontificato di Sisto V, per raccogliere fondi da impiegare nel programma di aiuti del Club all'Africa a Fermo con Mimmo Grisostomi o si va in Africa o fai qualcosa per l'Africa, come testimonia la mostra di monete e medaglie commemorative di Felice Peretti, nato a Grottammare da genitori Montaltesi nell'anno 1520, eletto al Soglio Pontificio nel 1585 con il nome di SistoV. Dal carattere forte, risoluto, non incline a compromessi, proprio come la Gente Picena, questo papa ha vissuto con intensità il Pontificato, annientando il brigantaggio, ponendo ordine all'organizzazione dello Stato, dando un assetto urbanistico nuovo a Roma, garantendo autonomia alla Chiesa che sono momenti salienti del suo Pontificato, oggi ripercorsi attraverso le importanti medaglie commemorative e le monete sistine che ne hanno affermato la Sovranità, in una mostra che il Rotary Club di Fermo ha inaugurato la mattina del 25 luglio nei locali della Chiesa di San Rocco in Piazza del Popolo, alla presenza del Governatore Giorgio Splendiani. D L'allestimento è stato coordinato da Mimmo Grisostomi e dal sottoscritto in sintonia con il presidente in carica Eugenio Tosco, allo scopo di reperire fondi per l'allestimento di una camera operatoria ortopedica presso l'ospedale di Lilongwe nel poverissimo Stato del Malawi, il cui progetto è stato fatto proprio dalla Commissione Distrettuale APIM con finalità di sopperire alle endemiche carenze sanitarie di quel Paese. Il Rotary di Fermo ancora una volta ha saputo cogliere l'opportunità di coniugare con una mostra di spessore culturale e scientifico, il momento della solidarietà rotariana per alleviare le sofferenze nel mondo con il richiamo storico del marchigiano Sisto V: Pontefice straordinario in soli cinque anni, gigante della Chiesa e della Picenità. Questa volta, grazie a Mimmo Grisostomi, che da anni porta avanti con il Club il suo sentimento rotariano di aiutare l'Africa, lo scopo è quello di raccogliere fondi attraverso la visita alla mostra e l'acquisizione del catalogo descrittivo dei pezzi esposti, autentiche rarità numismatiche; un evento che si pone nel panorama culturale fermano in correlazione con l'altra importante mostra delle opere pittoriche di Vincenzo Pagani organizzata dal Comune. II Rotary di Fermo ricorda dunque Sisto V, affinché non soltanto Mimmo Grisostomi conosca la disperazione dell'Africa, ma perché la partecipazione alla Mostra aiuti l'iniziativa di rispondere ai bisogni sanitari della gente africana in Malawi com'è stato nell'auspicio del Governatore. Francesco Tardella - RC Ancona Conero CHALLENGE ANTONIO TRANQUILLI Disputata a Sirolo la prima edizione l 14 giugno, al Conero Golf Club di Sirolo, si è svolta la prima edizione del Challenge Antonio Tranquilli, manifestazione golfistica ideata dal Presidente del R.C. Ancona Conero, Andrea Tranquilli, per onorare la memoria del padre Tonino, PDG del Distretto 2080. La competizione, aperta a giocatori rotariani e non, ha avuto un indiscutibile successo, dato che vi hanno preso parte oltre 70 giocatori, tra cui rotariani appartenenti ai Club di Ancona, Ancona Conero, Civitanova I 26 Marche, Jesi, L'Aquila, Macerata, Osimo, Roma Montemario e Tolentino. Amicizia e divertimento l'hanno fatta ancora una volta da padrone, nel rispetto degli scopi delle fellowship rotariane. Merito anche e soprattutto della più che indovinata formula di gioco. Infatti, oltre a quella individuale è stata disputata una gara a squadre che ha visto cimentarsi in un'avvincente sfida all'ultimo birdie i rotariani golfisti del Conero Golf Club contrapposti a quelli del Golf Club Roma Acquasanta e del San Donato Golf Club de L'Aquila. Questi i risultati della competizione individuale (riservata ai rotariani): 1° CATEGORIA 1° Netto BADIALI PAOLO - R.C. Macerata 1° Lordo BENEDETTI STEFANO - R.C. Ancona 2° Netto TARDELLA FRANCESCO - R.C. Ancona Conero 2° CATEGORIA 1° Netto TROIANI PIO - R.C. L'Aquila 2° Netto DONADIO RICCARDO - R.C. Ancona Conero Conero DONADIO RICCARDO - R.C. Ancona Conero GOBBI STEFANO - R.C. Tolentino MOGLI ROTARIANI 1° Netto VALENTI GIOVANNA MARIA R.C. Roma Montemario La gara a squadre ha visto invece il trionfo dei rotariani golfisti del Conero Golf Club che, con la squadra composta da Paolo Badiali, Riccardo Donadio, Stefano Gobbi e Francesco Tardella hanno davvero sbaragliato il campo, aggiudicandosi l'ambito trofeo. Di seguito i risultati della gara a squadre. 2ª SQUADRA CLASSIFICATA ROTARIANI CONERO GOLF CLUB 2 BENEDETTI STEFANO - R.C. Ancona MARTIRI ANTONIO - R.C. Osimo LAZZERI GIOVANNI - R.C. Ancona GENOVESI ROBERTO - R.C. Ancona 1ª SQUADRA CLASSIFICATA ROTARIANI CONERO GOLF CLUB 1 BADIALI PAOLO - R.C. Macerata TARDELLA FRANCESCO - R.C. Ancona 3ª SQUADRA CLASSIFICATA ROTARIANI SAN DONATO GOLF CLUB FIORAVANTI MAURIZIO - R.C. L'Aquila BUCCELLA MASSIMO - R.C. L'Aquila MARTINI ETTORE - R.C. L'Aquila TROIANI PIO - R.C. L'Aquila 4ª SQUADRA CLASSIFICATA ROTARIANI CONERO GOLF CLUB 3 MAGAGNINI MARCELLO - R.C. Jesi RICCI COSTANTINO - R.C. Jesi MARINELLI LAMBERTO - R.C. Civitanova Marche 5ª SQUADRA CLASSIFICATA ROTARIANI GOLF CLUB ROMA ACQUASANTA RADICE CARLO - R.C. Montemario VITALI PAOLO - R.C. Olgiata AZZARONE DANIELE - R.C. Montemario VALENTI PRIMO - R.C. Montemario Il prossimo anno la manifestazione si terrà presso il Golf Club Roma Acquasanta, sempre nel mese di giugno, che il calendario rotariano dedica alle fellowship. La squadra che si aggiudicherà per tre volte, anche non consecutive, la gara diventerà definitivamente titolare del trofeo. FAI CENTRO CONTRO LA POLIO Nando Rossi, istituito per ricordare l'indimenticabile socio recentemente scomparso. Il presidente FITAV e il presidente del Club Vito Cardona hanno poi premiato i campioni Italiani Rotary: • Vincitore assoluto: Emilio Ceccucci (RC Foligno) • Prima categoria: Salvatore Burgio (RC Mazzara del Vallo) • Seconda categoria: Nazzareno Lollobrigida (Roma) • Terza categoria: Antonello Poggio (RC Foligno) • Lady: Alessia Pienotti (Pietralunga) • Veterani: Pierdomenico Clarici (RC Foligno) • Rotaract: Fernando Rossi (Foligno) l 12 e 13 luglio 2008 si è svolto a Foligno, presso il locale circolo a Casevecchie, il XV Campionato Nazionale Italiano Rotary di tiro a volo Fai centro contro la Polio. Durante i due giorni di gara si sono alternati sulle pedane numerosi tiratori provenienti da tutta Italia e il ricavato della manifestazione sarà devoluto alla Rotary Foundation per il progetto PolioPlus a favore dell'eradicazione della poliomielite dal mondo. Alla premiazione era presente il presidente nazionale della Federazione Tiro a Volo, Luciano Rossi, socio del Club. Luisa Vincenti ha consegnato la Coppa del Governatore al vincitore assoluto Grigioni di Todi. Stesso vincitore per il trofeo Memorial I 27 Stefano Lombardini - RC Fano IL TELESOCCORSO A FANO l Rotary Club di Fano, per l'anno rotariano 2008-2009 ha voluto rispondere all'invito del Governatore Giorgio Splendiani a rivolgere una particolare attenzione agli anziani e lo ha fatto attivando il Telesoccorso a favore di 10 anziani della nostra città. L'iniziativa, di cui erano state previste lungaggini burocratiche e oneri a livello di tempo e di impegno, si è finalmente realizzata nei primi giorni di luglio, quando i referenti di Lineaperta hanno provveduto all'istallazione degli opportuni apparecchi nelle abitazioni di 10 anziani della città. La società in questione si farà carico del regolare funzionamento dei vari dispositivi I attraverso contatti mensili con gli utenti, anche se non ci saranno chiamate da parte loro; questa verifica avrà il duplice scopo di appurare il buon funzionamento degli apparecchi e di colloquiare comunque con queste persone per operare le eventuali modifiche che si rivelino necessarie. Quanto all'individuazione dei destinatari del Telesoccorso, è stato compito dell'assessorato alle Politiche sociali del Comune scegliere secondo criteri legati alle condizioni fisiche, sociali e familiari delle persone prescelte. Alcune di loro hanno gravi problemi di deambulazione che le costringono sulla sedia a rotelle, altre vivono uno stato di solitudine, tutte comunque si sono dimostrate felici all'idea di poter contare in ogni momento su un dispositivo attivabile da qualsiasi punto della loro abitazione; la loro commossa gratitudine ha rappresentato la prima verifica della bontà del lavoro svolto. La stampa locale ha dato ampio rilievo all'iniziativa di solidarietà del Rotary e tutto questo rientra in un discorso ben più ampio di apertura alla città che è opportuno riconosca al Club il ruolo sociale che gli compete e non lo individui invece come uno dei tanti circoli culturali presenti nella città. BENVENUTI! L a famiglia del Rotary si amplia con l'ingresso di alcuni nuovi soci, cui diamo il nostro caloroso benvenuti! Al Club di Pescara Nord: - l'avv. Federico di Giovanni, titolare dello studio legale Di Giovanni, diritto societario; - il dr. Paolo Angelucci, commercialista, 28 contitolare dello Studio Associato Angelucci-Pizzi. Al Club di Senigallia: - l'avv. Manola Micci membro del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Ancona e del Comitato pari opportunità presso il Consiglio Giudiziario del capoluogo; - il rag. Francesco Francucci, contitolare della ditta Valce srl e consigliere del locale Club Nautico; - il geom. Ernesto Tassi, amministratore unico della società Raffaello RE srl di Serra de' Conti (AN) e socio fondatore della società sportiva dilettantistica Unione Sportiva Pallavolo Senigallia. Igea Frezza Federici - RC Amelia Narni TERRITORIO LA MEDICINA DELLE NOSTRE DONNE: SUPERSTIZIONI E PREGIUDIZI IN UMBRIA a cultura umbra contiene spunti e fermenti vivaci e varietà di motivi. La medicina delle nostre donne, tramandata dalla civiltà contadina, fuori dalla legge, trova riferimenti a un'interpretazione magica e alla medicina di Icco da Taranto, di Rafis, di Paracelso, poi arricchita dalla fantasia e dal mistero. È la memoria femminile che tramanda l'esperienza e i rimedi usati nei secoli dalla medicina del popolo. Accanto a pratiche empiriche vi è anche una conoscenza della natura umana. Le superstizioni e i pregiudizi sono configurati come d o c u m e n t i d a i n t e g r a re nell'opera di ricostruzione della fisionomia etnica dell'Italia antica, uno dei compiti che si assegnarono i dialettologi e gli studiosi della cultura popolare, come Carlo Cattaneo, Giuseppe Pitré, Paolo Mantegazza, Luigi Pigorini e Zeno Zanetti. È stata definita La medicina delle nostre donne perché la donna è stata sempre ministra di pietà e di amore e l'uomo deve alla donna i servizi reali: i sentimenti, le cure, l'intuito nel comprendere. Al primo insorgere di un malessere si cercava la causa e nella mentalità popolare le cause erano: l'azione dell'aria, l'influsso del sole e della luna, il movimento del sangue, il calore, i vermi, soprattutto nei bambini, i patemi d'animo o pene nascoste, le malìe, le azioni delle streghe o il malocchio e l'ira di un santo sdegnato. L'aria può esercitare un'azione negativa nel colpo d'aria e dar luogo alle flussioni d'occhi, d'orecchie, a nevralgie, può penetrare come vento, nell'utero dopo un parto e causare febbre puerperale, oppure sotto la definizione di frescata può produrre dolori reumatici e raffreddori. Il sole e la luna non esercitano il loro influsso come si credeva nel medioevo o secondo L 30 le credenze degli antichi astrologi, ma sono causa di gravi malanni: il sole può causare malattie cerebrali o il chiodo solare; la luna, crescendo, fa aumentare i tumori ghiandolari e alcune malattie della pelle si restringono o si attenuano al calar della luna, che può accecare chi dorme esposto ai suoi raggi, può causare il chiodo lunare ed esercitare la sua influenza negativa sul bambino che nasce di lunedì e che sarà… lunatico. Il sangue, invertendo il suo circolo, rivurticandosi, genera la malattia della pelle mentre congelandosi, negli spaventi, si hanno un arresto di sangue, che dà colore pallido, congestione nel polmone, colpo apoplettico, sangue negli occhi, cefalea. L'azione di qualche animale o la sua influenza a distanza, è causa di altre malattie: il cuculo o cucco, quando viene beffato per più sere da qualcuno che lo sente cantare, getta sul viso del beffeggiatore le schiafane, punto di partenza dell'herpes; il rospo, osservato con insistenza, spruzza dai pori della sua pelle un umore che genera pustole; un serpente o un ramarro, se chiusi in una fessura di un muro o di un albero, moriranno presto, ma se colui che li ha chiusi lì non vuol morire, dovrà liberarli. Gli amuleti erano usati per scongiurare le malattie: per il mal di petto una lamina di avorio, di forma allungata, appesa al collo, un corallo rosso, tre chicchi d'orzo e un frustolo di canna chiusi in una piccola borsa; una noce a tre cantoni per il mal di cuore; le febbri venivano allontanate portando al collo, entro una scatolina, un bruco fino a che muoia o si secchi o cingendo i fianchi con la resta (scheletro) di un serpente; nel territorio di Umbertide si aspettavano grandi effetti dalla terra dentro il Santuario della Madonna del latte. Nel Medioevo una classe di medici curava le ferite e altre lesioni con l'applicazione di pezze di lino o di canapa bagnate con acqua pura di fonte. Questi medici furono chiamati Medici dall'acqua; molto famosi, tanto che vari Comuni aprirono condotte per loro, con ottimi stipendi. Molti furono chiamati a Perugia e vi esercitarono soprattutto nel XVI secolo. Le donne sono state protagoniste di una vicenda che ha concentrato nella donna contadina tutta la fatica e il dolore del vivere. Nella medicina delle nostre donne, in un insieme di esorcismi, di scongiuri, di malie, dove l'elemento razionale era nato da un dipanarsi di impressioni e di sentimenti, dove gli antichi rituali erano gli unici rimedi e le uniche speranze, c'è una parte della storia dell'Umbria.