PTA 2014-2016 Schede - Presidenza INFN
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PTA 2014-2016 Schede - Presidenza INFN
PIANO TRIENNALE DI ATTIVITA 2014 – 2016 SCHEDE DI DETTAGLIO Indice 1. 2.1 2.2 2.3 4 5.1.1 5.1.2 5.1.3 5.1.4 5.1.5 5.2.1 5.2.2 5.2.3 6.1.1 6.1.2 6.1.3 6.1.4 6.2. 6.3 6.4 6.5 6.6 6.7 6.8 6.9 6.10 7.1.1 7.1.2 7.2 7.3.1 7.3.2 7.3.3 7.3.4 7.3.5 7.3.6 7.4 7.5.1 7.5.2 8.1 8.2 Missione Dotazione Organica Fabbisogno del personale Risorse Umane Partecipazioni (tipologia: in società, associazioni, fondazioni, !) Attività di Ricerca (fisica subnucleare) Attività di Ricerca (fisica astroparticellare) Attività di Ricerca (fisica nucleare) Attività di Ricerca (fisica teorica) Attività di Ricerca (calcolo scientifico) Attività di Ricerca (fisica medica) Attività di Ricerca (computing cloud) Attività di Ricerca pag. 1 pag. 2 pag. 3 pag. 4 pag. 4 pag. 8 pag. 15 pag. 19 pag. 25 pag. 27 pag. 30 pag. 33 (applicazione di tecniche nucleari ai Beni Culturali) Infrastrutture di Ricerca (LNF) Infrastrutture di Ricerca (LNGS) Infrastrutture di Ricerca (LNL) Infrastrutture di Ricerca (LNS) Infrastrutture di Ricerca (EGO) Infrastrutture di Ricerca (KM3NeT-IT) Infrastrutture di Ricerca (SPES) Infrastrutture di Ricerca (CNAF) Infrastrutture di Ricerca (LABEC) Infrastrutture di Ricerca (LASA) Infrastrutture di Ricerca (TIFPA) Infrastrutture di Ricerca (GSSI) Infrastrutture di Ricerca (IFMIF) pag. 36 pag. 39 pag. 44 pag. 47 pag. 50 pag. 54 pag. 57 pag. 60 pag. 63 pag. 67 pag. 71 pag. 74 pag. 77 pag. 81 pag. 83 pag. 87 pag. 89 pag. 92 pag. 94 pag. 98 pag. 101 pag. 103 pag. 105 pag. 107 pag. 112 pag. 115 pag. 118 pag. 120 Collaborazioni Enti Collaborazioni Internazionali Rapporti e Convenzioni con le Università Collaborazione Internazionali (EUROFEL) Collaborazione Internazionali (ELI) Collaborazione Internazionali (ESS) Collaborazione Internazionali (XFEL) Collaborazione Internazionali (SESAME) Collaborazione Internazionali (IGNITOR) Collaborazione Internazionali (FP7) Collaborazione Nazionali (PON) Collaborazione Regionali e Locali (POR) Attività di Terza Missione: formazione e divulgazione Attività di Terza Missione: trasferimento tecnologico Nota: nella compilazione delle schede, quando è indicata solo la prima annualità per il costo del progetto, deve intendersi la stessa previsione di spesa per le annualità successive 1 Missione L’INFN è l’ente pubblico di ricerca, vigilato dal MIUR, dedicato allo studio dei costituenti fondamentali della materia e alle loro interazioni; la sua attività di ricerca , teorica e sperimentale, si estende ai campi della fisica subnucleare, nucleare ed astroparticellare. L’Ente considera poi con grande attenzione tutte le applicazioni, derivanti da tale ricerca di base, che abbiano un significativo impatto sulla società, il territorio e il suo tessuto produttivo, e costituiscano un importante stimolo per l’innovazione tecnologica del nostro Paese. Le attività di ricerca dell’INFN si svolgono tutte in un ambito di collaborazione e competizione internazionale e in stretta cooperazione con il mondo universitario italiano, sulla base di consolidati e pluridecennali rapporti. Numerose attività di ricerca dell’Ente sono condotte in modo sinergico con altri Enti di ricerca nazionali. La ricerca fondamentale in questi settori richiede l’uso di tecnologie e strumenti di ricerca d’avanguardia che l’INFN sviluppa sia nei propri laboratori che in collaborazione con il mondo dell’industria. L’attività dell’INFN si basa su due tipi di strutture di ricerca complementari: le Sezioni e i Laboratori Nazionali. I quattro Laboratori nazionali, con sede a Catania (Laboratori Nazionali del Sud – LNS), Frascati (Laboratori Nazionali di Frascati – LNF), Legnaro (Laboratori Nazionali di Legnaro – LNL) e Gran Sasso (Laboratori Nazionali del Gran Sasso – LNGS), ospitano grandi apparecchiature e infrastrutture messe a disposizione della comunità scientifica nazionale e internazionale. Le 20 Sezioni e gli 11 Gruppi collegati alle Sezioni o Laboratori hanno sede in altrettanti dipartimenti di fisica universitari e realizzano la stretta connessione tra l’Istituto e le Università. Per lo svolgimento dell’attività scientifica, l’Istituto si avvale di cinque Commissioni Scientifiche Nazionali (CSN), consultive del Consiglio direttivo. Esse coprono rispettivamente le seguenti linee scientifiche: fisica subnucleare (CSN1), fisica astroparticellare (CSN2), fisica nucleare (CSN3), fisica teorica (CSN4), ricerche tecnologiche e interdisciplinari (CSN5). I 4 laboratori nazionali LNL, LNGS, LNF, LNS rappresentano un’ossatura fondamentale per tutte le iniziative dell’INFN ed in particolare ospitano infrastrutture e facilities messe a disposizione della comunità internazionale. Oltre a tali laboratori nazionali, l’Ente possiede altre grandi infrastrutture di ricerca che intende valorizzare ancor più nel prossimo triennio nel quadro di una programmazione ed incentivazione delle infrastrutture di ricerca in chiave europea. La progettualità dell’INFN per quanto concerne l’attività di ricerca scientifica e tecnologica ed il vasto quadro degli accordi con altri Enti e/o Università e dei progetti che vedono il cofinanziamento di enti ed organismi regionali, nazionali ed internazionali sarà presentata nei capitoli successivi. Tale progettualità mostrerà una profonda sintonia con le linee guida del prossimo Programma Quadro della ricerca europea, HORIZON 2020 (H2020). Per meglio evidenziare la caratterizzazione dei progetti di ricerca scientifica e tecnologica dell’Ente in sintonia con i pilastri portanti di H2020, tali progetti seguiranno grosso modo la classificazione di progetti di “excellent science”, per una “better society” e di impatto per l’obiettivo di H2020 di avere “competitive industries and innovative technology” ! 1 2.1 Dotazione Organica !#%:*(% ;*+"((% <%-',*%&") =#>'&*?' !"#$%&'(")*&)$"#+*,*%)') -"./%)*&0"-"#.*&'-% !"#$%&'(")*&)$"#+*,*%)') -"./%)0"-"#.*&'-% '()1232434521 '()1232434521 !"#"$%&'%()(*+,-"+ . . !"#"$%&'%())(*+,-"+ / 0 !"#"$%&'%(1"(#"-%#-+ ) 002 0.3 / 4#"56(#"-%#-+'6#% 8"-%#-+'6#% !"#"$%&'%('%-&6;6$6 4#"56('%-&6;6$6 =%-&6;6$6 )) ))) ) )) ))) /72 //9 9: <9 009 /70 /0: 37 22 </ 73 0 2 00/ >6;;+?6#+'6#%('%-&"-6(@A8A )B 3.< 30: >6;;+?6#+'6#%('%-&"-6(@A8A >6;;+?6#+'6#%('%-&"-6(@A8A DE%#+'6#%('%-&"-6 DE%#+'6#%('%-&"-6 DE%#+'6#%('%-&"-6 FG&H"6&+#"6(1"(+55"&",'#+H"6&% FG&H"6&+#"6(1"(+55"&",'#+H"6&% >6;;+?6#+'6#%(1"(+55"&",'#+H"6&% >6;;+?6#+'6#%(1"(+55"&",'#+H"6&% >6;;+?6#+'6#%(1"(+55"&",'#+H"6&% DE%#+'6#%(1"(+55"&",'#+H"6&% DE%#+'6#%(1"(+55"&",'#+H"6&% B B) B) B)) B))) )B B B B) B)) B)) B))) 0C0 C3 7< 00 0. 97 07 0:0 :C 00 7 / 0C0 C3 72 00 0. :. 07 0:. :C 00 : . 27898 27811 6%-'(" : 7/ 0 0 2 92 122 ! 2 2.2 Fabbisogno del personale >%*?@AB%C!D?*?E@C!>*B !"#"$%&'%()(*+,-"+ !"#"$%&'%())(*+,-"+ !"#"$%&'%(8"(#"-%#-+ =#">?(#"-%#-+'?#% @"-%#-+'?#% !"#"$%&'%('%-&?A?$? =#">?('%-&?A?$? 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Finalità e Obiettivi ! Il superamento delle situazioni di disagio e di discriminazione nell’ambiente di lavoro, tramite la maggiore partecipazione delle donne ai processi decisionali dell’ente ; ! lo sviluppo di un piano per l’implementazione di una strategia delle risorse umane, che sappia fare della diversità (genere, generazionale e culturale) una ricchezza per l’Ente. ! l’identificazione di attività volte ad approfondire la cultura di genere e a migliorare la qualità della vita, tramite conciliazione tempo di lavoro/tempo di cura; ! Implementazione di un programma di sviluppo del benessere organizzativo, salute e sicurezza dal punto di vista della diversità ( genere, generazionale e culturale); ! l’implementazione di procedure di assunzione e promozione tramite processi gestionali più aperti e trasparenti. b. Contenuto ! Sviluppo di un Bilancio Sociale dell’Ente attraverso l’analisi di statistiche di genere e generazionali. ! Promozione della cultura di genere ! Valorizzazione delle Risorse Umane ! Salute e benessere organizzativo ! Elaborazione di una Strategia delle Risorse Umane per i ricercatori (Human Resource Strategy, HRS) ! Inclusione della dimensione di genere in una reale politica di sviluppo delle risorse umane non solo per incrementare l’equità e l’uguaglianza lavorativa, ma anche come strumento per migliorare le performance : implementazione di un sistema di gestione delle risorse umane libero da pregiudizi di genere attento alle necessità, alle aspirazioni, agli stili di vita delle donne e degli uomini. Attenzione a tutte le diversità , di genere, generazionali, delle specifiche tipologie contrattuali, della provenienza da altri paesi. ! Recupero del potenziale delle donne ricercatrici, recupero degli investimenti pubblici, capitalizzazione delle competenze di tutti i dipendenti per migliorare la qualità della ricerca e stimolare l’innovazione. ! Miglioramento della sicurezza e salute sul lavoro, con particolare riguardo alla valutazione del rischio e delle fonti di stress lavoro-correlato tenendo conto delle differenze di genere, generazionali, delle specifiche tipologie contrattuali, della provenienza da altri paesi (Testo Unico in materia di Sicurezza -D.Lgs n. 106/09, già D.Lgs. 81/08). c. Risorse umane e finanziarie Il CUG è formato da 19 dipendenti, di cui 9 di scelta sindacale e 10 scelti dall’ENTE. 10 sono i componenti titolari e 9 i supplenti, di cui 7 uomini e 12 donne Sono presenti dipendenti di varie tipologie lavorative e provenienti da sezioni distribuite su tutto il territorio. IL CUG ha un proprio budget annuale di circa 10.000 euro. Il budget per la formazione rientra in quello generale dell’ente. Esiste inoltre un budget separato per lo sviluppo del progetto Benessere lavorativo di circa 12.000 euro. d. Collaborazioni ! 4 Consigliera di Fiducia, Commissione Nazionale Prevenzione Sicurezza e Ambiente (CNPISA) Ufficio del Personale, Commissione Formazione, Rappresentanti Nazionali del personale (TTA e Ricercatori), Rappresentanti del personale (TTA e Ricercatori) , Commissioni Scientifiche, Tutto il personale, GENISLAB-Project team, CUG di altri Enti di Ricerca , CUG delle Università e.i fi Azioni connesse alla formazione formazione, seminari e workshop sulle normative e strategie italiana ed europea relative alle tematiche di genere per la formazione-informazione del personale ai vari livelli; formazione per la dirigenza, una riflessione sulle politiche di diversity management per tener conto di come la parità di trattamento non può prescindere dalla considerazione della diversità (genere, generazionali, delle specifiche tipologie contrattuali, della provenienza da altri paesi) formazione e sensibilizzazione per RSPP, RLS, rappresentanti del personale per l’implementazione di programmi di miglioramento della sicurezza e salute sul lavoro con particolare riguardo alla valutazione dei rischi che tenga conto delle differenze di genere, generazionali, delle specifiche tipologie contrattuali, della provenienza da altri paesi e delle fonti di stress lavoro-correlato (vedi Testo Unico in materia di Sicurezza -D.Lgs n. 106/09, già D.Lgs. 81/08) Moduli didattici per la promozione della cultura di genere da inserire nei corsi di formazione nazionali dell’Istituto. Utilizzare le pagine INFN per la diffusione di note informative sulla distribuzione del personale in ottica di genere, sulle eccellenze femminili, sui sistemi di mentoring al femminile. f. Milestone BILANCIO DELLE RISORSE UMANE: Sviluppo di un rapporto annuale di Bilancio delle risorse umane in ottica di genere e generazionale (vedi ad esempio quello del CNRS francese) che consenta di avere un quadro dinamico del personale dell’ente. PROMOZIONE DELLA CULTURA DI GENERE: • implementazione di programmi di miglioramento della sicurezza e salute sul lavoro con particolare riguardo alla valutazione dei rischi che tenga conto delle differenze di genere, generazionali, delle specifiche tipologie contrattuali, della provenienza da altri paesi e delle fonti di stress lavoro-correlato; • formazione della dirigenza: formazione sulle politiche di diversity management per tener conto di come la parità di trattamento non può prescindere dalla considerazione della diversità. • utilizzo del linguaggio non sessista nei documenti ufficiali dell’ENTE. VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE: • Promuovere la presenza femminile nei livelli decisionali, monitorando il raggiungimento dell’obiettivo del 25% richiesto dalla Commissione Europea. • Norme sulla TRASPARENZA: istituire una banca dati per ogni concorso con i curricula dei concorrenti e dei commissari. Rendere pubblici i curricula di tutti i dipendenti all’interno del portale INFN. • Promuovere la realtà delle persone che lavorano nell’Ente, in cui l’apporto delle donne è fondamentale ad ogni livello per il raggiungimento degli obiettivi scientifici fissati, descrivendo e dando risalto alle caratteristiche e capacità individuali delle dipendenti che quotidianamente svolgono la loro attività: interviste / racconti di donne. • Definire azioni atte a conciliare il tempo di lavoro e il tempo di cura (vedi ridistribuzione dei fondi per asili nidi, scuole materne, scuole estive, sostegno alla famiglia e alla disabilità). TELELAVORO. • Tener conto nei criteri di valutazione dei periodi di maternità, e del congedo parentale ai fini dell’anzianità di servizio. In maniera analoga per i padri considerando i periodi di congedo parentale. SALUTE E BENESSERE ORGANIZZATIVO: Adottare programmi di miglioramento della sicurezza e salute sul lavoro, con particolare riguardo alla valutazione in ottica di genere del rischio e delle fonti di stress lavoro-correlato; Introdurre di sistemi di reintegro al lavoro del personale che è stato assente per maternità, problemi di cura dei figli e/o familiari; Integrazione del programma sull’analisi dello stress da lavoro correlato con analisi del Benessere a valle della conclusione del progetto “Benessere organizzativo e management”; Prosecuzione del Ciclo di Conferenze sulle patologie in un’ottica di genere iniziato con il CPO. ! 5 HUMAN RESOURCE STRATEGY: Elaborazione e adozione di una strategia delle risorse umane per i ricercatori (HRS) definita sulla base della “Human Resources Strategy for Researchers“ per l’attuazione della Carta Europea dei Ricercatori e del Codice di Condotta per l’assunzione dei ricercatori. ! 6 4 Partecipazioni (tipologia: in società, associazioni, fondazioni, ") denominazione anno di costituzione/partecipa zione/estremi autorizzazione tipologia capitale/ fondo X ! 1000 % parteci pazione contributi annuali ! X 1000 (2013) trasferim enti annuali ! X 1000 2010 ! X 1000 Consorzio Catania Ricerche Consorzio Milano Ricerche 1988 adesione 92,9 187,9 1988 Adesione Consorzio COMETA Consorzio 2005 Costituzione 88 del 31 6 gennaio 2005 85 Consorzio RFX Consorzio 2005 Adesione 192,4 Consorzio Criospazio Ricerche Consorzio 1989 Adesione 35,3 Consorzio Ferrara Ricerche Consorzio 2005 Adesione 40,1 Consorzio CABIBBOLAB Consorzio 2011 Costituzione 2533 del 28 6 settembre 2011 0 Consorzio per la Fisica Trieste Consorzio 1994 Adesione 0 Consorzio 2000 Costituzione 100 S.c.a.r.l. 2010 Costituzione 946 del 9 luglio 6 2010 S.c.a.r.l. COIRICH TICASS - Tecnologie Innovative per il Controllo Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile POLO ENERGIA - Polo di Innovazione per l’Efficienza Energetica e le Fonti Rinnovabili PUMAS - Polo di Innovazione Umbro Materiali Speciali e Micro Nano Tecnologie Fondazione CNAO European Synchrotron Radiation Facility Consortium GARR Festival della Scienza ASP - Promozione e sviluppo scientifico e tecnologico del Piemonte MELODI Multidisciplinary European Low Dose Initiative Association NETVAL Network per la valorizzazione della ricerca universitaria A.I.N. Associazione Italiana Nucleare A.P.R.E. Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea ETP4HPC European Technology Platform for High Performance Computing (1) (2) (3) (4) (5) (6) 0 0 0 17,60 % 0 Perdite Utili 148,3 6,7 Perdite Utili 28,3 2,9 4 6,7 0,7 0 419,5 1.000 0 653,4 0 0 3 3,86 % 0 0 32,7 65% 0 0 7,7 0 559,7 594,7 371,1 50% 4.500 0 154,8 272,1 299,9 20 14,29 % 0 0 2011 Adesione 17986 del 19 6 luglio 2013 90 4,44 % 0 0 S.c.a.r.l. 2011 Adesione Silenzio assenso 60 1,85 % 0 0 S.c.a.r.l. 2011 Adesione 1300 del 5 6 giugno 2012 48 2,44 % 0 0 235 3,19 % 0 0 2006 Costituzione 929 del 26 6 novembre 2009 2003 Adesione Fondazione Societe civile 3 Associazione Associazione Associazione Associazione 4 Associazione Associazione Associazione Associazione 13,51 % 1 0% 0% 791,8 4,6 22,6 0,5 12,8 28 0 0 1 0,6 13,3 9,1 5,9 3,3 1,3 19,8 0,7 1,7 5,5 0,5 11,2 1,4 150 0% 0 0 0 1988 Adesione 2287,5 5% 0 0 NA 2002 Adesione 2003 Adesione 500 138,4 NA 2 NA 5.000 0 0 0 1.913 4,7 74,9 NA 2 2,5 0 1,1 - NA 2 1 0 - NA 2 2,5 0 NA 2 2,5 0 145,2 158,4 25,7 - NA 2 6,3 0 39 3354,4 50,7 - NA 2 2001 Adesione 2013 Adesione 2013 Adesione 2010 Adesione 2003 Adesione 5 2012 adesione Perdite 44,3 0 S.c.a.r.l. CRDC 0% 1 Consorzio Consorzio European Gravitational Observatory 0% 2012 ! X 1000 (2013) Utili 1 2011 ! X 1000 2 5 5 NA NA 47 NA NA 151 70 910,1 3.274 1,8 27,5 NA 1,1 17,4 12,9 0 Apporto costituito da servizi, competenze o apporti di opera scientifica. In quanto associazione la partecipazione dei Soci non è espressa in percentuale al patrimonio e il fondo/capitale si costituisce con i conferimenti annuali o una tantum degli associati Società di diritto francese Associazione di diritto francese Associazione di diritto olandese Estremi autorizzazione MIUR ! 7 5.1.1 Attività di Ricerca Indicare se Area di Intervento descrizione Dipartimento X HORIZON 2020 Altra Area di Intervento Fisica subnucleare Specificare l’Area di Intervento: Excellent Science Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Sommario: 1. Misure di precisione dei parametri del Modello Standard. 2. Ricerca di nuovi fenomeni fisici. 3. Verifiche della meccanica quantistica e delle simmetrie fondamentali. Dettaglio: Studio dei costituenti fondamentali della materia e delle forze che determinano le loro interazioni con l’utilizzo di esperimenti ad acceleratori di particelle. Dopo la scoperta del bosone di Higgs nel 2012 gli attuali paradigmi scientifici hanno ricevuto una fondamentale conferma, ma quelle stesse teorie richiedono anche la presenza di fenomeni mai osservati che questi studi ricercano da svariate angolazioni sperimentali. Nel triennio 2014-2016 gli esperimenti all’ LHC del CERN riprenderanno la presa dati con energia dei fasci raddoppiata rispetto alla campagna precedente, aprendo cosi’ la possibilita’ di scoprire nuovi fenomeni potenzialmente rivoluzionari per il campo. In parallelo e’ in corso un intenso lavoro di consolidamento dei loro apparati sperimentali (fase 1) e di ricerca e sviluppo per una nuova generazione di rivelatori (fase 2) che possa resistere al previsto aumento dell’intensita’ dei fasci di LHC. Il successivo potenziamento dei rivelatori per la fase 2 degli esperimenti ATLAS e CMS e` fondamentale per il completamento del programma di fisica di LHC e rappresenta per l’INFN un investimento di circa 10 MEuro all’anno. Altri esperimenti sia al CERN che in altri laboratori internazionali, come i Laboratori Nazionali di Frascati, il PSI a Zurigo, Fermilab negli USA, IHEP in Cina e KEK in Giappone, sono in fase di completamento delle costruzioni o ampliamento, ed alcuni di essi inizieranno o riprenderanno la presa dati nel trienno considerato. Queste altre iniziative complementano la ricerca diretta di nuovi fenomeni con misure di estrema precisione sensibili alla presenza di particelle finora inosservate ed uno studio accurato della struttura interna di particelle gia’ note come ad esempio il protone. Segue la lista degli esperimenti in corso di realizzazione o di presa dati alle varie macchine acceleratrici: Esperimento #scienziati italiani FTE Acceleratore Laboratorio Nazione ATLAS 255 198 LHC CERN Svizzera BaBar 43 12 PEP-II SLAC USA Belle2 51 24 Super-KEKb KEK Giappone BES-III 29 14 BEPC-II IHEP Cina CDF2 34 11 Tevatron Fermilab USA CMS 322 238 LHC CERN Svizzera COMPASS 30 26 SPS CERN Svizzera g-2 15 5 Booster Fermilab USA KLOE 51 27 DAFNE LNF Italia LHCb 117 85 LHC CERN Svizzera LHCf 9 5 LHC CERN Svizzera MEG 37 23 SmS PSI Svizzera Mu2E 28 12 Booster Fermilab USA ! 8 NA62 64 38 SPS CERN Svizzera TOTEM 27 15 LHC CERN Svizzera UA9 19 8 LHC CERN Svizzera b. Contenuto Tecnico Scientifico Nel seguito si riportano le principali attivita’ in corso e i risultati recentemente raggiunti: Principali risultati 2013: ATLAS e CMS: - dopo conferma della scoperta del bosone di Higgs nel 2012, primi risultati sulla misura dei suoi parametri: massa, accoppiamenti a fermioni e bosoni e numeri quantici. Riconoscimento per la scoperta agli esperimenti con il premio Nobel per la fisica 2013 a F. Engelert e P. Higgs, e premio EPS alle collaborazioni. - nuovi limiti sulle masse di potenziali nuove particelle; in particolare le masse delle particelle supersimmetriche colorate sono escluse fino a masse ~ 1.5 TeV/c2 - misure sempre piu’ precise di un ampio spettro di processi e confronto con le previsioni del Modello Standard CMS e LHCb: - misura del rapporto di decadimento del Bs"mm LHCb: - misura della fase di mixing del Bs con precision migliore di 0.1 rad, - misura dell’angolo gamma della matrice CKM come miglior misura mondiale, - misure delle proprieta’ del decadimento raro B0" K*l+l- misura sempre piu’ precise di molte proprieta’ di adroni con c e b quarks CDF: - migliore misura della massa del quark top al Tevatron MEG: - porta da 2.4x10-12 a 5.7x10-13 il miglior limite superiore mondiale al rapporto di decadimento del processo m"eg con l’analisi dei dati raccolti nel 2009-2011 BaBar: - miglior misura dell'asimmetria di CP nel mixing per Bd. BES-III: - scoperta di una nuova risonanza, la Zc (3900), interpretabile come un potenziale nuovo stato a quattro quarks KLOE: - ottiene i limiti milgiori sulla violazione di CPT e invarianza di Lorentz nel settore dei quarks usando stati “entangled” di kaoni neutri TOTEM: - misura la sezione d’urto totale a 8 TeV con metodo luminosity independent COMPASS: - ottiene nuovi risultati sulla struttura di spin e impulso trasverso del nucleone ed evidenza per la risonanza a0(1420) Nuovi progetti approvati nel 2013: - Potenziamento dei rivelatori di ATLAS e CMS, detto di fase1 - Attivita’ di ricerca e sviluppo per la fase 2 di ATLAS e CMS - Potenziamento dell’esperimento LHCb - Potenziamento dell’esperimento MEG - Partecipazione all’esperimento Belle2 Nuovi progetti in corso di approvazione: - Altre attivita’ di ricerca e sviluppo per la fase 2 di ATLAS e CMS - Potenziamento di fase 2 di ATLAS e CMS - Potenziamento dell’esperimento TOTEM - Costruzione camera GEM di BES-III - Esperimento Mu2e - Esperimento g-2 ! 9 Principali obiettivi per il periodo 2014-2016: - - - - - - - - - - - ATLAS-CMS: o Messa a punto dei rivelatori per l’inizio della presa dati da inizio 2015 o Presa dati a LHC con energia in centro di massa di 13 TeV o Analisi dei dati raccolti con il principale obiettivo di cercare evidenze di nuovi fenomeni e migliorare la precisione delle misure delle proprieta’ del bosone di Higgs o ATLAS installa IBL (pixel detector layer) nel 2014 o Costruzioni associate con il potenziamento di fase 1 dei rivelatori ! ATLAS: trigger di traccia (FTK), camere per muoni (NSW) ed elettronica per il trigger di primo livello e il calorimetro ad argon liquido ! CMS: rivelatore a pixels, camere ed RPC per muoni, nuova elettronica di lettura e trigger camere DT per muoni, trigger di primo livello o Attivita’ di ricerca e sviluppo per la fase 2 o Definizione dei potenziamenti per la fase 2 LHCb: o Messa a punto del rivelatore per l’inizio della presa dati da inizio 2015 o Presa dati a LHC con energia in centro di masssa di 13 TeV o Analisi dei dati raccolti con il principale obiettivo di migliorare le misure sulle proprieta’di mesoni con charm e beauty o Costruzione dei rivelatori associati con il potenziamento del rivelatore ! Camere per muoni, RICH, elettronica di acquisizione dati e trigger COMPASS: o Completamento e messa a punto del rivelatore per l’inizio della presa dati o Presa dati con inizio alla fine del 2014 e analisi o Completamento e installazione delle nuove camere fotosensibili per il RICH entro il 2015 MEG: o Costruzione rivelatori associati al potenziamento del rivelatore nel periodo 20142015 o Messa a punto dell’apparato, presa dati (dal 2015) e analisi KLOE o Messa a punto apparato, presa dati (da 2014) e analisi Belle2: o Completamento delle costruzioni e installazioni per inizio 2016 o Presa dati (dal 2016) e analisi BES-III: o Presa dati ed analisi o R&D e costruzione nuova camera a GEM (se approvata) NA62: o Completamento della costruzione e messa a punto per fine 2014 o Presa dati (da fine 2014) e analisi. TOTEM: o Messa a punto dei rivelatori per l’inizio della presa dati a inizio 2015 o Presa dati e analisi o Costruzione potenziamenti rivelatore (se approvati) o Implementazione integrazione DAQ con l’esperimento CMS LHCf: o completa l’aggiornamento di due calorimetri e li installa nel tunnel di LHC nel 2014 per la presa dati a 13 TeV CDF2: o Completamento delle analisi dati o Implementazione del piano di conservazione dei dati BABAR: ! 10 o Completamento delle analisi dati Mu2E: o Completamento ricerca e sviluppo nel corso del 2014 o Costruzione di parti del calorimetro a cristalli e associati sistemi di controllo (se approvato) - g-2: o Completamento ricerca e sviluppo nel corso del 2014 o Costruzione e installazione del sistema di calibrazione del calorimetro (se approvato) c. Eventuali collaborazioni nazionali/internazionali Tutti gli esperimenti in oggetto sono svolti nell’ambito di collaborazioni internazionali con diverse sezioni INFN e dipartimenti universitari coinvolti. Il livello della rappresentanza italiana nelle varie collaborazioni internazionali e’ riassunto nella tabella seguente. - Esperimento ATLAS # ricercatori/tecnologi Italia Tutti % 255 2912 8.8% # Stati 38 BABAR 43 322 13.4% 12 BELLE2 51 599 8.5% 23 BES-III 29 360 8.1% 11 CDF2 31 407 7.6% 14 CMS 322 2680 12.0% 41 COMPASS 30 240 12.5% 13 g-2 15 136 11.0% 7 51 117 74 619 68.9% 18.9% 5 15 KLOE LHC-B Stati Argentina, Armenia, Australia, Austria, Azerbaijan, Belarus, Brazil, Canada, Chile, China, Colombia, Czech, Denmark, France, Georgia, Germany, Greece, Israel, Italy, Japan, Morocco, Netherlands, Norway, Poland, Portugal, Romania, Russia, Serbia, Slovak, Slovenia, South Africa, Spain, Sweden, Switzerland, Taiwan, Turkey, UK, USA Canada, France, Germany, India, Israel, Italy, Netherlands, Norway, Russia, Spain, UK, USA Australia, Austria, Canada, China, Czech Republic, Germany, India, Italy, Japan, Korea, Malaysia, Mexico, Poland, Russia, Saudi Arabia, Slovenia, Spain, Taiwan, Thailand, Turkey, USA, Ukaine, Vietnam China, Germany, Italy, Japan, Korea, Netherlands, Pakistan, Russia, Turkey, Sweden, USA Canada, France, Germany, Greece, Italy, Japan, Korea, Russia, Slovakia, Spain, Switzerland, Taiwan, UK, USA Armenia, Austria, Belarus, Belgium, Brazil, Bulgaria, China, Colombia, Croatia, Cyprus, Czech, Egypt, Estonia, Finland, France, Georgia, Germany, Greece, Hungary, India, Iran, Ireland, Italy, Korea, Lithuania, Malaysia, Mexico, New Zeland, Pakistan, Poland, Portugal, Russia, Serbia, Spain, Switzerland, Taiwan, Thailand, Turkey, UK, Ukrain, USA Czech, France, Germany, India, Israel, Italy, Japan, Poland, Portugal, Russia, Switzerland, Taiwan, USA China, Germany, Italy, Japan, Netherlands, Russia, USA China, Italy, Polonia, Russia, Svezia Brazil, France, Germany, Ireland, Italy, Netherlands, China, Poland, Romania, Russia, Spain, Switzerland, Ukraine, UK, USA ! 11 LHC-F MEG MU2E NA62 9 37 28 64 27 77 157 201 33.3% 48.1% 17.8% 31.8% 6 5 3 12 France, Italy, Japan, Spain, Switzerland, USA Italy, Japan, Russia, Switzerland, USA Italy, Russia, USA Belgium, Bulgaria, Czech, Germany, Italy, Mexico, Romania, Russia, Slovakia, Switzerland, UK, USA TOTEM 27 83 32.5% 8 Czech, Estonia, Finland, Hungary, Italy, Poland, Switzerland, USA UA9 19 50 38.0% 5 France, Italy, Russia, UK, Switzerland d. Eventuali collaborazioni con le Università Gli esperimenti della CSN1 coinvolgono tutte le Sezioni ed i Laboratori Nazionali dell’ INFN e le relative Università : Torino, Milano, Milano Bicocca, Pavia, Genova, Padova, Trento, Ferrara, Bologna, Pisa, Firenze, Perugia, Roma Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Perugia, Aquila, Napoli, Salerno, Catania, Cosenza, Bari, Lecce, Cagliari. e. fi Infrastrutture di ricerca I laboratori dove si svolgono le attivita’ di ricerca sopra descritte sono i seguenti: - I Laboratori Nazionali di Frascati, Italia, dove e’ presente una macchina per la collisione di elettroni e positroni al’energia di circa un GeV. - Il CERN a Ginevra, Svizzera, dove e’ presente una vasta catena di acceleratori tra cui LHC e l’SPS sui quali si concentrano gli esperimenti oggetto di questa scheda - Il PSI presso Zurigo, Svizzera, dove e’ presente un fascio molto intensodi muoni a bassa energia - Il Fermilab presso Chicago, USA, dove e’ stato per molti anni attivo il Tevatron ed e’ ora in preparazione una linea di muoni ad alta intensita’. - La SLAC a Stanford, USA, dove e’ stato per molti anni attiva PEP-II una macchina per la collisione asimmetrica di elettroni e positroni a circa 10 GeV - Il KEK presso Tsukuba, Giappone, dove e’ in fase di potenziamento una macchina asimmetrica per la collisione di elettroni e positroni a circa 10 GeV - L’IHEP presso Pechino, Cina, dove e’ attiva una macchina per la collisione di elettroni e positroni circa 3 GeV f. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. Personale di ruolo b. Anno I Tecnici 52 Tecnologi/ricercatori 279 Anno II Anno III Anno “n” Personale non di ruolo Amministrativi Tecnici Tecnologi/ricercatori c. Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca 275 Assegnisti 80 Borsisti 35 Co.Co.Co Comandi in Entrata Dottorandi 104 ! 12 d. Personale precedentemente citato proveniente dalle Università 494 * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca g. Fonti di finanziamento AIDA: Progetto UE FP7 per Infrastrutture di Ricerca coordinato da Chiara Meroni (INFN e universita’ di Milano) coinvolge 14 sezioni INFN. Il progetto supporta infrastrutture per lo sviluppo e la costruzione di molte tipologie distinte di nuovi rivelatori. Budget totale 709 k! per partecipanti INFN Hadron Physics 3: Progetto UE FP7 per Infrastrutture di Ricerca coordinato da Carlo Guaraldo (Laboratori Nazionali di Frascati) coinvolge 13 sezioni INFN. Il progetto supporta diverse attivita’ di fisica adronica e tre dei suoi “work packages” sono d’interesse della CSN1: - WP5 (MesonNet) coordinato da Simona Giovannella (INFN – Laboratori Nazionali di Frascati) – 6 sezioni INFN coinvolte Budget totale 36 k! per partecipanti INFN - WP18 (photodetectors) coordinato da Silvia Dalla Torre (INFN e universita’ di Trieste) – 3 sezioni INFN coinvolte Budget totale 66 k! per partecipanti INFN - WP24(GEM trackers) coordinato da Giovanni Bencivenni (INFN – Laboratori Nazionali di Frascati) – Coinvolge i Laboratori Nazionali di Frascati Budget totale 120 k! per partecipanti INFN Crysbeam: Progetto UE, ERC Consolidator grant, coordinato da Gianluca Cavoto (INFN e universita’ di Roma1). Il progetto supporta l’attivita’ per affrontare il problema della estrazione di fasci da LHC con la tecnica innovativa del “channeling” in cristalli piegati. Budget totale 1600 k! per partecipanti INFN H-TEAM: Progetto PRIN del MIUR coordinato da Guido Tonelli (INFN e universita’ di Pisa) su “Trigger, elettronica avanzata e metodi innovativi per misure di precisione nel settore dell'Higgs ad LHC”. H-TEAM coinvolge 5 sezioni INFN. Budget totale 90 k! per partecipanti INFN STOA_LHC: Progetto PRIN del MIUR coordinato da Laura Perini (INFN e universita’ di Milano) su “Sviluppo di tecnologie per l'ottimizzazione dell'accesso ai dati di LHC”. STOA_LHC coinvolge 14 sezioni INFN. Budget totale 1070 k! per partecipanti INFN KLEVER: Progetto PRIN del MIUR coordinato da Enrico Iacopini (INFN e Universita’di Firenze) su “Sviluppo di rivelatori dialtissima efficienza ed eccellente risoluzione temporale”. KLEVER coinvolge 8 sezioni INFN. Budget totale 90 k! per partecipanti INFN GAP: Progetto FIRB del MIUR coordinato da Gianluca Lamanna su “sviluppo di sistemi innovativi per effettuare calcoli complessi e riconoscimento di “patterns” in tempo reale usando processori grafici (GPU) commerciali”. GAP coinvolge 3 sezioni INFN. Budget totale 160 k! per partecipanti INFN ! 13 ReCaS: Progetto PON settore Ricerca e Competitivita’ coordinato da Leonardo Merola (INFN e universita’ di Napoli) per la realizzazione di una “Rete di calcolo per SuperB ed altre applicazioni”. ReCaS coinvolge 4 sezioni INFN . Budget totale 6300 k! per partecipanti INFN. h. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE (in k!) Voce di spesa Annualità I investimenti 5700 investimenti fase 2 esperimenti LHC consumi di ricerca 10000 missioni 8000 Annualità II Annualità III Annualità “n” 6100 Eventuali ulteriori finanziamenti: (indicare i finanziamenti interni/ esterni) Voce di spesa Annualità I (2014) investimenti 1540 consumi 760 missioni 100 spese di personale 741 Annualità II (2015) Annualità III (2016) Annualità “n” ! 14 5.1.2 Attività di Ricerca Indicare se Area di Intervento descrizione Dipartimento X HORIZON 2020 Altra Area di Intervento Fisica astro particellare Specificare l’Area di Intervento: Excellent Science Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Lo studio della fisica astro particellare fa parte degli ambiti di ricerca istituzionale dell’ INFN in quanto questo tipo di ricerche affrontano in modo complementare le questioni legate alle componenti e alle forze fondamentali dell’Universo rispetto agli studi svolti presso gli acceleratori di particelle. In particolare la missione della CSN2 copre temi come la comprensione delle proprietà dei neutrini, la rivelazione diretta delle onde gravitazionali, l’identificazione dei costituenti della materia oscura,la spiegazione dell’assenza dell’antimateria nell’Universo, lo studio della composizione e dello spettro della radiazione cosmica . La fisica astro particellare condivide quindi gli stessi obbiettivi della fisica fondamentale con tecniche sperimentali usando strumenti ed infrastrutture diverse da quelle che vengono utilizzate al CERN o presso altri laboratori di fisica delle alte energie (HEP). Infatti le ricerche della CNS2 si svolgono spesso in particolari ambienti, naturali (es. spazio, profondità del mare) o artificiali (es. laboratori sotterranei), in modo da ottimizzare il rapporto tra segnale e fondo nello studio di fenomeni estremamente deboli basati sull’ utilizzo dei vari tipi di radiazione cosmica o su fasci di neutrini. b. Contenuto Tecnico Scientifico Le attività della CSN2 sono divise in 6 linee scientifiche: fisica del neutrino, ricerca di fenomeni rari, radiazione cosmica in superficie e sotto il mare, radiazione cosmica nello spazio, onde gravitazionali, fisica generale. Le ricerche della CSN2 vengono effettuate nel contesto di collaborazioni internazionali in cui l’Italia spesso ha ruoli di primaria importanza. • La fisica del neutrino si svolge principalmente presso Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS). Questo settore comprende esperimenti con sorgenti naturali come i neutrini solari (es BOREXINO), galattici (LVD), o con fasci di neutrini artificiali (OPERA (fascio CNGS, terminato), ICARUS-T600 (fascio CNGS, terminato, ricerca e sviluppo presso il CERN e realizzazione del fascio a lunga base a Fermilab), T2K (neutrini da acceleratore, Giappone), Juno (neutrini da reattore, Cina)). L’obbiettivo scientifico primario è lo studio delle proprietà dei neutrini, particelle che nel Modello Standard rappresentano la controparte neutra dei leptoni carichi, e che a causa della debolezza della loro interazione con le altre particelle risultano molto meno conosciuti delle altre particelle elementari. • Lo studio dei processi rari si svolge anch’esso principalmente ai LNGS. Questo settore comprende gli esperimenti per la ricerca diretta di materia oscura (DAMA, XENON, DARK-SIDE), per la ricerca del doppio decadimento beta senza neutrini (CUORE, GERDA) e per la ricerca di neutrini provenienti da collassi gravitazionali stellari (LVD). • Alcuni oggetti astrofisici sono in grado di accelerare particelle cariche fino a raggiungere energie milioni di volte più alte che agli acceleratori di particelle: a cento anni dalla scoperta dei raggi cosmici, non è ancora stato chiarito il meccanismo che riesce ad accelerarli ad energie così alte. Lo ! 15 studio dei raggi cosmici a terra si svolge con esperimenti ad alta quota o sottomarini. Questo settore comprende esperimenti sui raggi gamma (MAGIC, CTA), sui raggi cosmici di altissima energia (AUGER) ed il nuovo settore dell’astronomia neutrinica (ANTARES, KM3), che permetterebbe di esplorare il cielo con un nuovo messaggero, il neutrino. • L’atmosfera terrestre rappresenta un ostacolo importante per le misure di precisione sui raggi cosmici, per cui è necessario andare nello spazio per effettuare queste misure. Lo studio della radiazione cosmica con esperimenti nello spazio comprende l’ astronomia con i raggi gamma di alta energia (Fermi, DAMPE, Gamma-400) la ricerca di antimateria primordiale e lo studio della composizione dei raggi cosmici (PAMELA, AMS02, HERD). Gli esperimenti spaziali sono realizzati in stretta collaborazione l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI). • La ricerca diretta delle onde gravitazionali è svolta utilizzando esperimenti a barre criogeniche (AURIGA, ROG), oppure i moderni rivelatori interferometrici a terra (Advanced VIRGO) e nello spazio LISA-Path Finder. L’obbiettivo di questi esperimenti è identificare in modo non ambiguo il segnale gravitazionale e di dare inizio ad una nuova astronomia basata sui gravitoni invece che sui fotoni, aprendo finestre osservative sull’ universo assolutamente straordinarie. • Per quanto riguarda lo studio della fisica fondamentale questo settore comprende esperimenti di precisione sulla gravità, sui condensati di Bose Einstein e sulle proprietà del vuoto quantistico. Si tratta di esperimenti di nuova concezione che spingono al limite la verifica delle proprietà fondamentali della materia e della gravità. Recenti risultati in fisica astroparticellare ottenuti dall’ INFN nel contesto di collaborazioni internazionali. Fisica del neutrino: osservazione dei neutrini prodotti all’interno del nostro pianeta (geoneutrini) (LNGS-BOREX); osservazione del terzo evento di oscillazione di neutrino mu in neutrino tau (LNGSOPERA); nuovo limite sull’esistenza di neutrini sterili (LNGS-ICARUS); misura dell’ angolo di mixing Theta13 (Giappone-T2K). Fisica dei processi rari: nuovo limite sull’osservazione del decadimento doppio-beta senza neutrino (LNGS-GERDA); nuovo limite sull’osservazione diretta di material oscura (LNGS-XENON). Fisica dei Raggi Cosmici da terra: osservazione anisotropie nel flusso dei raggi cosmici carichi (Cina-ARGO); osservazione emissione gamma di alta energia dalla pulsar Crab (Spagna-Magic). Fisica dei Raggi Cosmici dallo spazio: misura di precisone dell’eccesso di positroni nei raggi cosmici (ISS-AMS); misura della variabilità dell’emissione gamma proveniente dalla Crab (Fermi). Fisica Fondamentale: MAGIA, misura di precisione della costante gravitazionale utilizzando atomi ultrafreddi; HUMOR: miglioramento del test della validità del principio di indeterminazione alla scala della massa di Planck c. Eventuali collaborazioni nazionali/internazionali Quasi tutti gli esperimenti della CSN2 sono articolati in collaborazioni internazionali. Esperimento Scienziati Esperimento Scienziati Italia totali % AMS2 45 173 26 # Nazioni 9 Italia totali ANTARES 30 150 20 ARGO-YBJ 45 95 AUGER 56 BOREX 40 % MAGIC 30 150 8 MARE-RD 29 39 47,3 2 MICRA 17 17 100 420 13,3 19 MIR 11 11 100 88 45,4 7 NEMO 96 97 99 20 # Nazioni 9 4 1 2 ! 16 DarkSide 30 102 29,4 5 OPERA 53 160 35,3 13 CUORE 74 119 62,2 7 PVLAS 9 9 100 1 DAMA 13 30 43,3 7 ROG 12 12 100 1 FERMI 60 200 30 6 T2K 12 511 2,3 12 GERDA JEM-EUSORD 20 95 21,1 7 VIRGO 93 181 51,4 5 47 260 18,1 13 42 67 62,7 4 LISA-PF 15 100 15 9 11 85 12,9 10 LVD 21 32 65,6 5 WIZARD XENON-RD d. Eventuali collaborazioni con le Università Gli esperimenti della CSN2 coinvolgono tutte le Sezioni ed i Laboratori Nazionali dell’ INFN e le relative Università : Torino, Milano, Milano Bicocca, Pavia, Genova, Padova, Trento, Ferrara, Bologna, Pisa, Firenze, Perugia, Roma Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Perugia, Aquila, Napoli, Salerno, Catania, Cosenza, Bari, Lecce, Cagliari. di e. fi Infrastrutture di ricerca Infrastrutture di ricerca appartenenti all’ INFN sul territorio nazionale: Laboratori Nazionali del Gran Sasso: Esperimenti sotterranei in condizioni di bassissima radioattività : Fisica del neutrino. Fisica dei processi rari. Fisica fondamentale. Laboratori Nazionali del Sud: Esperimenti sottomarini per lo studio dell’ Astrofisica a base di neutrini. Laboratori Nazionali di Frascati: Antenna gravitazionale criogenica ROG Laboratori Nazionali di Legnaro : Antenna gravitazionale criogenica AURIGA Laboratorio EGO: Interferometro laser gravitazionale Advanced Virgo Infrastrutture di ricerca a cui l’ INFN contribuisce a livello internazionale: Laboratorio AUGER in Argentina, dedicato alla Fisica dei Raggi Cosmici da terra Satellite Fermi operato in collaborazione con la NASA Esperimento AMS sulla Stazione Spaziale Internazionale operato in collaborazione con la NASA Esperimento Pamela sul satellite Resource-K operato in collaborazione con Roscosmos f. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. b. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici 41 Tecnologi/ricercatori 223 Personale non di ruolo Amministrativi Tecnici Tecnologi/ricercatori c. 40 Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca 196 Assegnisti 64 Borsisti 28 ! 17 Co.Co.Co Comandi in Entrata d. Dottorandi 83 Personale precedentemente citato proveniente dalle Università 372 * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. g. Fonti di finanziamento FOE INFN: 12000 k!/anno per la continuazione delle varie attività sperimentali FOE INFN: 10000 k!/anno per la realizzazione del progetto CTA e lo sviluppo del progetto ICARUS al CERN e a Fermilab Fondi Premiali MIUR (~ 2000 k!/anno) Fondi Progetti Europei (~ 2500 k!/anno) Fondi regionali (~ 7500 k!/year nel periodo 2012-14) Fondi ASI (~ 1000 k!/year) h. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa 1 Missioni per attività di ricerca 2 Consumo attività di ricerca 3 Investimenti 4 CTA + neutrino Annualità I 4.500 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” 3.623 k! 3477 k! 10000 k! ! 18 5.1.3 Attività di Ricerca Indicare se Area di Intervento descrizione Dipartimento X HORIZON 2020 Altra Area di Intervento Fisica Nucleare Specificare l’Area di Intervento: Excellent Science Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi L’obiettivo scientifico della Fisica Nucleare moderna è quello d’indagare l’origine, l’evoluzione, la struttura dei nuclei e dei loro costituenti (detti adroni) e le diverse fasi della materia nucleare. Questa missione rappresenta una sfida molto impegnativa e richiede la risposta a una serie di domande chiave relative alla genesi dell’Universo e alla nucleosintesi primordiale nonché alla comprensione del meccanismo di formazione degli elementi dalle esplosioni stellari. Il tema unificante è quello di comprendere come oggetti complessi a molti corpi possano essere ricondotti a ingredienti semplici come i loro costituenti, le loro interazioni, le proprietà di simmetria e le leggi di conservazione. b. Contenuto Tecnico Scientifico Seguendo la classificazione del NuPECC, la sperimentazione in fisica nucleare dell’INFN è organizzata in 4 linee: • struttura e dinamica degli adroni (protoni, neutroni e le particelle soggette alla forza nucleare forte, alla base della formazione dei nuclei); • transizioni di fase della materia adronica; • struttura e reazioni nucleari; • astrofisica nucleare e ricerca interdisciplinare. Per conseguire gli obiettivi proposti, la CSN3 finanzia la realizzazione di strumentazione scientifica anche in collaborazione con altre Funding Agencies internazionali. Nel triennio 2014-16 le principali aree di intervento previste sono la partecipazione alla realizzazione della strumentazione per il programma scientifico di JLAB@12 GeV, buona parte dell’upgrade del rivelatore ALICE al CERN, il proseguimento della costruzione del rivelatore AGATA per gli studi di spettroscopia nucleare, l’allestimento delle sale sperimentali di SPES presso i Laboratori Nazionali di Legnaro e la realizzazione di una facility presso i Laboratori Nazionale del Gran Sasso per la misura di processi nucleari legati alla nucleosintesi stellare (LUNA-MV). E’ in fase di valutazione la partecipazione al programma sperimentale di PANDA presso il laboratorio FAIR. Viene inoltre garantita la manutenzione della strumentazione esistente, le spese di viaggio per partecipare alla presa dati presso i vari laboratori internazionali e la presentazione ai congressi dei risultati scientifici conseguiti. Le singole attività possono essere riassunte come segue: AEGIS – studio delle proprietà dell’antimateria – è previsto il completamento dell’apparato sperimentale e l’inizio della produzione di atomi di anti-idrogeno ALICE – studio della transizione di fase dalla materia adronica al plasma di quark e gluoni – è in corso la manutenzione in vista della prossima presa dati nel 2015, contemporaneamente è iniziato l’upgrade del rivelatore ASACUSA – studio dei processi fisici di antiprotoni e materia a bassissime energie – è in corso il programma di presa dati ASFIN2 - Misure di sezioni d'urto ad energie di interesse astrofisico attraverso l'impiego di metodi indiretti o con fasci radioattivi – è in corso il programma di presa ed analisi dati DREAMS – Studio delle proprietà della interazione nucleo-nucleo ERNA2 – Misura di processi nucleari di interesse astrofisico – previste le misure dei processi 7Be+p, 14N+alpha, 15N+alpha, 12C+12C EXOCHIM – Studio dei gradi di libertà di isospin - è in corso il programma di presa ed analisi ati e la ! 19 realizzazione dei nuovi rivelatori FARCOS per ioni EXOTIC – Studio delle proprietà di nuclei esotici - è in corso il programma di presa ed analisi dati FAMU – Studio delle proprietà dell’idrogeno muonico – sono in corso i test di fattibilità GAMMA – Spettroscopia nucleare - è in corso il programma di presa ed analisi dati, continua la realizzazione del nuovo spettrometro AGATA JLAB12 – Studio delle proprietà degli adroni con sonde elettromagnetiche – è in corso l’allestimento della strumentazione per il nuovo programma sperimentale KAONNIS – Studio delle proprietà dei nuclei kaonici - è in corso il programma di presa ed analisi dati LNS-STREAM – Studio delle proprietà collettive dei nuclei - è in corso il programma di presa ed analisi dati LUNA3 - Reazioni fondamentali della nucleosintesi primordiale e del ciclo di fusione dell'idrogeno – è in fase di realizzazione il nuovo acceleratore che verrà installato presso i Laboratori Nazionale del Gran Sasso MAMBO - Fotoproduzione di mesoni pseudoscalari e vettoriali nuclei - è in corso il programma di presa ed analisi dati N-TOF - Reazioni indotte da neutroni di interesse per l'Astrofisica e per applicazione ai sistemi nucleari avanzati per la produzione di energia e per incenerimento delle scorie radioattive nuclei - è in corso il programma di presa ed analisi dati NUCL-EX – Studio delle transizioni di fase in materia nucleare – è in corso la realizzazioni dei nuovi rivelatori a stato solido per ioni FAZIA PANDA – Studio della dinamica dell’interazione protone-antiprotone - in fase di valutazione la partecipazione al programma sperimentale PAX – Studio della dipendenza dallo spin dell’interazione protone-antiprotone – è previsto il completamento dell’apparato sperimentale PRISMA-FIDES - Dinamica delle reazioni tra ioni pesanti vicino alla barriera Coulombiana - è in corso il programma di presa ed analisi dati ULYSSES – Spettroscopia degli ipernuclei - è in corso il programma di presa ed analisi dati VIP – Studio proprietà della materia mediante spettroscopia X - è in corso il programma di presa ed analisi dati Ricerca e sviluppo di tecniche innovative che sono anche successivamente utilizzate per la ricerca di tipo applicativo. Alcuni esempi : Studio di processi nucleari necessari per la progettazione di reattori nucleari e impianti di bruciamento delle scorie radioattive Studio di processi nucleari volta alla produzione di radiofarmaci Studio di processi nucleari volta allo sviluppo di macchine per adroterapia Sviluppo di rivelatori con nuovi materiali per la radiazione gamma e per neutroni. Sviluppi dedicati alla microelettronica ( CMOS chips, nuovi sistemi a pixel) Sviluppi di rivelatori di HpGe di tipo incapsulato Sviluppi di spettrometri magnetici e rivelatori di piano focale. Sviluppi per rivelatori di fotoni (per rivelatori Cherenkov) Rivelatori per particelle cariche (da protoni a ioni pesanti) al Silicio (radiation hard) con aree attive molto grandi (> 100m2) e corrispondente elettronica di lettura. Elettronica e acquisizione dati per acquisizione dati ad alto tasso di conteggio Collegamenti ottici analog/digital per lettura e sviluppi per fibre ottiche flessibili Nuovi sistemi di trigger veloci, sistemi di lettura e trasmissione per maneggiare grandi flussi di dati Sviluppi della tecnologia GRID per il calcolo diffuso a livello globale c. Eventuali collaborazioni nazionali/internazionali Tutti gli esperimenti sono condotti in collaborazione internazionale. Nel loro complesso gli esperimenti di CSN3 hanno collaborazioni con oltre 50 paesi. La più grossa collaborazione internazionale è ALICE al CERN. Per ALICE la partecipazione INFN è di circa il 20% Per AGATA la partecipazione INFN è di circa il 20% Per JLAB la partecipazione INFN è di circa 10% ! 20 Anche le attività ai laboratori nazionali sono condotte in collaborazione internazionale. Gli articoli pubblicati sui lavori finanziati dalla CSN3 sono di tipo internazionale. d. Eventuali collaborazioni con le Università Esistono accordi di collaborazione con tutte le Università italiane, in particolare i Dipartimenti di Fisica ed i Politecnici. Ruoli di responsabilità (presidente di commissione, coordinatore, responsabile nazionale) sono tenuti da ricercatori delle seguenti Università: Brescia, Catania, Ferrara, Genova, Milano, Napoli, Padova di e. fi Infrastrutture di ricerca L’attività di ricerca viene svolta prevalentemente presso i quattro laboratori nazionali dell’INFN (Frascati, Gran Sasso, Legnaro e Sud) presso il CERN, i laboratori tedeschi di GSI, Mainz, Bonn, quelli francesi di GANIL e quello americano del Jefferson Lab. Si hanno inoltre collaborazioni con RIKEN e J-PARC (Giappone), Texas A&M cyclotron (USA), TRIUMF (Canada), CIAE Beijing (China), Atomki -Debrecen (Hungary), CRC Louvain la Neuve (B). f. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo b. c. Tecnici 19 Tecnologi/ricercatori 145 Personale non di ruolo Amministrativi 0 Tecnici 0 Tecnologi/ricercatori 0 Altro Personale d. Altri Incarichi di Ricerca 167 Assegnisti 58 Borsisti 28 Co.Co.Co 0 Comandi in Entrata 0 Dottorandi 73 Personale precedentemente citato proveniente dalle Università 326 * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca ! 21 g. Fonti di finanziamento ALICE – Finanziamento Regione Sardegna per studio sensori a pixel monolitici, Finanziamento MAE “India-Italy cooperation on e-Infrastructure support for High Energy Physics applications”, Finanziamento PON “RECAS”, MIUR PRIN “STOA-LHC”, HP3 (UE FP7) ASFIN2 – MIUR FIRB, MIUR Premiale “Astrofisica Nucleare” EXOTIC – MIUR FIRB GAMMA – MIUR FIRB, MIUR PRIN, progetti europei NUPNET, GANAS, NEDENSAA, ENSAR (UE FP7), EGAN, INDESYS JLAB12 – MIUR Premiale “CLASMED”, HP3 (UE FP7) LNS-STREAM – MIUR PRIN LUNA - MIUR Premiali “LUNA-MV” N-TOF – CHANDA (UE FP7) h. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa Investimenti Annualità I 2569 k! Consumi di ricerca 3431 k! Missioni 3200 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” Eventuali ulteriori finanziamenti: (indicare i finanziamenti interni/ esterni) Voce di spesa Investimenti Annualità I 4231 k! Consumi 700 k! Missioni 44 k! Spese di personale 500 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” ! 22 5.1.4 Attività di Ricerca Indicare se Area di Intervento descrizione Dipartimento X Altra Area di Intervento Fisica Teorica Specificare l’Area di Intervento: Data Inizio: HORIZON 2020 Excellent Science Data Fine: a. Finalità e Obiettivi La CSN4 coordina le ricerche in fisica teorica, che sviluppano ipotesi, modelli e teorie fisiche per spiegare i risultati sperimentali già acquisiti e aprire nuovi scenari per la fisica del futuro. Gli argomenti più significativi su cui sono impegnati i fisici teorici della CSN4 riguardano le indagini sull'origine della massa delle particelle elementari, la natura e le proprietà della cosiddetta materia oscura, la spiegazione dell’asimmetria esistente fra materia e antimateria nell’Universo, l’unificazione a livello quantistico di tutte le interazioni fondamentali, inclusa la gravità, mediante teorie di stringhe. Altre ricerche riguardano lo studio della natura e della struttura intrinseca dello spazio-tempo, la fisica del nucleo e delle particelle che lo costituiscono, inclusi i processi all’epoca del Big-Bang e la successiva evoluzione dell’Universo. Tali studi teorici si avvalgono, da un lato dei risultati sperimentali prodotti dagli acceleratori di particelle e dagli esperimenti di fisica astroparticellare, e dall'altro di metodi matematici e tecniche formali e numeriche. b. Contenuto Tecnico Scientifico L'attività coordinata dalla CSN4 è organizzata in sei settori (detti Linee Scientifiche) che coprono i campi più importanti della ricerca in fisica teorica, e cioè: 1. Stringhe e teoria dei campi: superstringhe, supergravità, teorie supersimmetriche; dimensioni extra; gravità quantistica e cosmologia; dinamica non-perturbativa nelle teorie di gauge; QCD a grandi distanze, applicazioni alla meccanica statistica; fenomeni critici e gruppo di rinormalizzazione. 2. Fenomenologia delle particelle elementari: fisica del neutrino, fisica dei sapori, fisica oltre il modello standard, materia oscura, QCD, fisica adronica, rottura della simmetria elettrodebole e della supersimmetria. 3. Fisica nucleare e adronica: fisica degli ioni pesanti, materia adronica e modelli di QCD, struttura e reazioni nucleari, studi numerici delle fasi di QCD, plasma di quark e gluoni, fenomeni di trasporto, distribuzioni partoniche generalizzate. 4. Metodi matematici: relatività generale e fisica gravitazionale, geometria non-commutativa e gruppi quantici, struttura algebrica in teorie di campo, stabilità dinamica classica e quantistica, entanglement e chaos, geometria di sistemi dinamici e sistemi integrabili. 5. Fisica astroparticellare e cosmologia: fisica delle stelle di neutroni, supernovae, sorgenti di radiazione astrofisiche, neutrini in fisica, astrofisica e cosmologia, sorgenti di onde gravitazionali, buchi neri, modelli inflazionari, materia oscura ed energia oscura, teorie di gravità. 6. Meccanica statistica e teoria dei campi applicata: metodi non perturbativi della teoria quantistica dei campi applicati a sistemi statistici, sistemi di elettroni fortemente correlati, nanostrutture, meccanica statistica di non-equilibrio, biofisica quantitativa, protein folding, regolazione genica, turbolenza, sistemi disordinati, vetri di spin, reti neurali. Le attività nel prossimo triennio saranno organizzate in 39 progetti di ricerca (denominati (Iniziative Specifiche), che aggregano ricercatori di diverse sezioni per conseguire comuni finalità scientifiche. I settori di maggior investimento sono: stringhe e teoria dei campi (circa il 30%), fenomenologia delle particelle (circa il 18%) e fisica astroparticellare e cosmologia (circa il 19%). ! 23 Queste attività si sviluppano in stretta connessione sia con il mondo accademico sia con altri enti di ricerca in Italia e all'estero. Area di ricerca Iniziativa FLAG FTECP GAST GSS Teoria dei campi NPQCD QCDLAT QGSKY QU_ASAP SFT STEFI AAE Theoretical study of gravitational interactions, of cosmological models and black holes. Nonperturbative aspects of the fundamental interactions, and of entanglement in quantum systems. AdS/CFT correspondence, integrability, D-branes, solitons, instantons and confinement in gauge theories String Theory, Supergravity; Perturbative and nonperturbative properties of Gauge Theories. Investigation of strong interactions at large distances, confinement/deconfinement transition, Lattice QCD and QCD vacuum structure QCD, lattice gauge theories, quark-gluon plasma and renormalization in the Standard Model and beyond. Study of gravitation and the physics of the Universe within the framework of field theory; quantum cosmology and general relativity Application of the characteristic methods of QFT to the basic problems of particle physics; QCD at finite temperature and renormalization group Quantum Field Theory and Statistical Physics in low dimensions; conformal field theories, topological field theories and quantum entanglement String Theory and its ramifications with applications to Particle Physics, Cosmology and Statistical Mechanics. High energy physics, Dark Matter searches at colliders and in astrophysics, neutrino physics and cosmology; Standard Model and beyond Strutture partecipanti 4 5 6 7 4 4 5 2 6 7 3 HEPCUBE Study of the phenomenological manifestations of Fundamental Interactions in particle physics and astrophysical experiments 2 LQCD123 A first principle approach to phenomenology with Lattice QCD; flavor physics and isospin breaking 3 Phenomenology of fundamental interactions, both within and beyond the Standard Model, with attention to processes of interest to the LHC exps. 2 PHENOLNF Fenomenologia PPPP QFT_HEP QFATCOLL. QNP WSIP FBS MANYBODY Fisica Nucleare e adronica Argomento NINPHA SIM STRENGTH Development of advanced Quantum Field Theory techniques and their applications to precision studies at high-energy colliders. Study of heavy flavor phenomenology, physics beyond the standard model and theories in higher dimensions. Application of modern QFT techniques to particle physics phenomenology at the energy and intensity frontier Physics beyond the Standard Model; Electroweak symmetry breaking and flavour physics Study of various aspects of the phenomenology of the Standard Model and some of its possible extensions. Investigation of the structure and dynamics of fewnucleon systems. Developing microscopic theories of quantum manyparticle systems and their applications in various contexts Understanding the 3-dimensional distribution of quarks and gluons inside the nucleon, and more generally inside hadrons and their resonances To study both theoretically and phenomenologically the strongly interacting matter at very high temperature and density. Nuclear structure, nuclear dynamics, radioactive ion beams, many body methods, study of exotic nuclei 1 3 5 3 3 4 8 9 5 6 ! 24 Understanding of the laws governing microscopic quantum phenomena and their impact on the mesoscopic and macroscopic world. Investigation of the transport properties and of the DYNSYSMATH nonequilibrium features in physically relevant models, including chaos and complex systems Non-commutative geometry, algebraic and GEOSYM_QFT topological quantum field theories deformed symmetries and geometry Study of the singularities in hydrodynamical systems, classical and quantum dynamical systems MMNLP and non-linear physics problems Investigation of typical quantum mechanical effects and phenomena; entanglement, quantum QUANTUM complexity and fluctuations Inflation, Dark Matter and the Large-Scale Structure INDARK of the Universe. Theoretical description of various features of nuclear (hadronic) matter and the observable NUMAT properties of compact stellar objects (neutron stars) Study of quantum-gravity phenomenology, spaceQUAGRAP time non-commutativity and analogue models of gravity To undertake a vast research program at the TASP crossroad of particle physics, astrophysics and cosmology. Study of physical processes which are at the basis TEONGRAV of the gravitational wave emission by astrophysical sources. Study of problems and systems of Biological interest with tools and ideas typical of theoretical BIOPHYS physics. BELL Metodi matematici Fisica Astroparticellare Fisica statistica e teoria di campo applicata 5 5 5 3 5 8 4 4 13 5 10 DISCOSYNP Performing new efficient numerical simulation of spin glasses with continuous variables. 1 FIELDTURB Problem of Particles and Fields transported by and reacting with turbulent flows and complex multicomponent/multi-phase fluids. 6 PIECES Investigations in statistical mechanics, dynamical systems and stochastic processes, with applications in physics, biology, cognitive sciences, sociology and economics. 6 SEMS Use of field theory to analyze spectroscopies, electron correlations and various properties of lowdimensional systems in condensed matter physics. 2 c. Eventuali collaborazioni nazionali/internazionali Gran parte delle attività della CSN4 si svolgono nell’ambito di collaborazioni con istituzioni internazionali (ad esempio CERN, Desy, ICTP, ECT*, JNR-Dubna) e numerose Università e centri di ricerca stranieri. d. Eventuali collaborazioni con le Università Tutte le attività della CSN4 si svolgono in stretta collaborazione con le Università presso le quali sono situate le Sezioni e i Gruppi collegati dell’ Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di e. fi Infrastrutture di ricerca Sezioni e Laboratori Nazionali dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Zefiro (theocluster, cluster di PC per il calcolo di fisica teorica) presso la sezione di Pisa. CINECA (Calcolo teorico) f. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici ! 25 Tecnologi/ricercatori b. 109 Personale non di ruolo Amministrativi Tecnici Tecnologi/ricercatori c. Altro Personale Incarichi di Ricerca o di associazione 482 Assegnisti 71 Borsisti 36 Co.Co.Co Comandi in Entrata d. Dottorandi 197 Personale precedentemente citato proveniente dalle Università 457 * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca g. Fonti di finanziamento Le attività della CSN4 sono finanziate interamente dal FOE. Alcune Iniziative Specifiche della CSN4 sono collegate anche a programmi finanziati dal MIUR (tra cui PRIN-SIMANI) e programmi UE (tra cui INVISIBLES, LHCPHENONET, NPFLAVOUR, SUPERFIELDS, TOPPHYSICS, By-NANOERA, QICFT). h. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa Missioni Annualità I 1450 K! Attrezzature 600 K! Seminari/Collaborazioni Scientifiche Altro (pubblicazioni, consumo, ") 600 K! Annualità II Annualità III Annualità “n” 100 K! ! 26 5.1.5 Attività di Ricerca Indicare se Area di Intervento descrizione Specificare l’Area di Intervento: Dipartimento X HORIZON 2020 Altra Area di Intervento Calcolo scientifico Excellent science Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Gestione e sviluppo dell’infrastruttura di supporto al calcolo scientifico distribuito, in particolare della infrastruttura di Grid nazionale inserita nella Grid Europea EGI, e dei servizi di Cloud Computing, per soddisfare le esigenze degli esperimenti a cui l’INFN partecipa, in particolare a quelli al LHC. Supporto ed evoluzione dei servizi informatici di base, dei servizi nazionali (autenticazione, portale, mail, documentale, disaster recovery e business continuity) e support al Sistema Informativo. b. Contenuto Tecnico Scientifico Ricerca tecnologica nel settore del calcolo scientifico con particolare riguardo al calcolo distribuito ad elevato throughput (HTC) e al calcolo ad alte prestazioni (HPC). Applicazione del paradigma della e-Science, grazie alla disponibilità dell’infrastruttura di calcolo, per altre comunità di utenti. Al fine di progettare l'evoluzione da tecnologie di Grid Computing verso il Cloud computing e con lo scopo di facilitare l'accesso e l'utilizzo efficiente di risorse di calcolo e storage per le attività scientifiche dell'Ente, la Commissione Calcolo e Reti dell'INFN ha definito una linea di ricerca e sperimentazione sul Cloud. In tale ambito vengono studiate, in collaborazione con gli utenti finali dell'INFN (gruppi sperimentali e teorici), con altri Enti accademici e di ricerca e con progetti nazionali ed internazionali a cui l'INFN partecipa, soluzioni tecnologiche per la crezione di una architettura distribuita e federata di calcolo e storage. Questa attività ha lo scopo di consentire da una parte di capitalizzare l'esperienza decennale acquisita dall'INFN nel campo del Grid computing e dall'altra di rendere possibile una fruizione efficiente ed innovativa delle moderne risorse di calcolo a disposizione della comunità scientifica nazionale ed internazionale. c. Eventuali collaborazioni nazionali/internazionali Partecipazione a progetti cofinanziati dalla CE in ambito “Excellent Science” a supporto delle eInfrastructures europee, per la condivisione efficiente delle risorse di calcolo scientifico a livello mondiale.Supporto ai progetti ESFRI. Preparazione di proposte progettuali per le future call di Horizon 2020. Sviluppo, in collaborazione con le imprese, di progetti di ricerca industriale nel campo delle infrastrutture Cloud open per la PA. d. Eventuali collaborazioni con le Università Collaborazioni sul calcolo scientifico in tutte le Università in cui l’INFN è presente. Nel progetto EGI_InSPIRE collaborazione con 50 istituzioni di ricerca europee, in rappresentanza delle loro e-Infrastructures. di e. fi Infrastrutture di ricerca Infra Infrastruttura di Grid nazionale inserita nella Grid Europea EGI, e servizi di Cloud Computing. firo Zefiro (theocluster, cluster di PC per il calcolo di fisica teorica) presso la sezione di Pisa. CINECA (Calcolo teorico) ! 27 f. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici Tecnologi/ricercatori b. 60 Personale non di ruolo Amministrativi Tecnici Tecnologi/ricercatori c. 20 Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca Assegnisti Borsisti Co.Co.Co Comandi in Entrata d. Dottorandi Personale precedentemente citato proveniente dalle Università * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. g. Fonti di finanziamento Recas: approvato dal MIUR nel 2011 con un budget di 13700 kEuro, sta realizzando nelle regioni di convergenza un’infrastruttura di calcolo distribuito attraverso una collaborazione fra INFN, Università di Napoli Federico II e Università di Bari. I quattro centri di calcolo saranno dedicati primariamente alle necessità di calcolo degli esperimenti LHC, ma verranno impiegate anche per una serie di ricerche nel campo della Fisica, della Medicina, delle Biotecnologie, dell'Ambiente, ricerche che sono già in corso o avviate in tutte le strutture partecipanti, INFN ed Atenei. Prisma: (Ricerca e competività 2007-2013; Smart Cities) ha come obiettivo lo sviluppo di una piattaforma innovativa aperta e interoperabile di Cloud computing per i servizi di e-Government, su cui produrre modelli e implementazioni di riferimento innovative nell’ambito dei processi che coinvolgono la dimensione urbana e metropolitana della Pubblica Amministrazione Locale, e la realizzazione di un insieme di applicazioni verticali scalabili e accessibili secondo modelli “self service”. Il progetto, finanziato con un budget di circa 2200 k! per l’INFN, su un totale di 27500 k! complessivi, è ormai nel pieno delle sue attività: la infrastruttura IaaS Open basata su componenti open esistenti è da tempo operante sul testbed realizzato e gestito dall’INFN e si sta ora affrontando la realizzazione di una piattaforma PaaS Open che ha l’ambizione non solo di fornire gli strumenti per lo sviluppo delle applicazione verticali previste dal progetto, ma di servire tutti quei progetti che si poggiano su tecnologie cloud come per esempio OCP, SmartHealth2.0, OPLON, etc.; di diventare cioè una piattaforma standard per tutte le esigenze della Pubblica Amministrazione. CAGLIARI 2020: (Ricerca e competività 2007-2013; Smart Cities) basato su una proposta di utilizzo di infrastruttura Cloud il progetto ha come obiettivo primario lo sviluppo di soluzioni innovative per la mobilità urbana (ed eventualmente metropolitana) a basso impatto ambientale, al fine di migliorare le performance energetiche e ambientali della città. DHCTS: lo scopo del progetto, finanziato dal MIUR per CNR, GARR, INAF, INFN, INGV è di fornire servizi Grid e Cloud ai gruppi di ricerca dei soggetti partecipanti. In particolare si intende dotare di ! 28 una adeguata infrastruttura di calcolo i progetti ESFRI, cui molti gruppi di ricerca partecipano o si stanno organizzando per partecipare, ed i progetti futuri legati alle call di Horizon 2020. EGIInspire: il progetto ha curato gli aspetti operativi e l’espansione della infrastruttura Grid; si sono intensificati le iniziative di collaborazione con i progetti ESFRI per investigare e dimostrare il possibile riuso delle componenti necessarie per soddisfare i loro requisiti. OCP: Lo scopo principale del progetto Open City Platform (OCP), finanziato nel 2012 dal MIUR nell’ambito del bando “Smart Cities and Communities and Social Innovation, è ricercare e sperimentare nuovi modelli organizzativi sostenibili per innovare, con risultati scientifici e tecnologici, l’erogazione di servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni Locali (PAL) a cittadini, imprese e altre amministrazioni con una soluzione cloud computing, open, interoperabile, aderente agli standard e utilizzabile on-demand. Il progetto ha una forte sinergia con il progetto PRISMA poiché intende sfruttarne i principali risultati ottenuti, soprattutto per quanto riguarda le soluzioni di tipo Infrastructure as a service (IaaS). Le principali aree applicative del progetto sono: info-mobilità e videosorveglianza (con applicazioni per l’ottimizzazione della gestione del trasporto pubblico e dei parcheggi), gestione del territorio, fiscalità e servizi per i cittadini (con strumenti per migliorare l’interazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini e per migliorare la traparenza delle procedure), salute e qualità alimentare. La collaborazione OCP è costituita da INFN, Università di Camerino, alcune grandi aziende e numerose piccole e medie industrie riunite in due Associazioni Temporanee di Imprese costituite a livello geografico nelle regioni Marche e Toscana. Inoltre nel progetto sono coinvolte varie Pubbliche Amministrazioni con il ruolo di validatori delle soluzioni e servizi sviluppati dai partner tecnologici del progetto, tramite alcune applicazioni pilota selezionate. Su un budget totale (previsto) per il progetto di circa 12000 k!, la quota INFN è di 1600 k!. SUMA: Il progetto, a supporto delle esigenze di supercalcolo (HPC) della comunità di Lattice QCD è stato finanziato tra i premiali 2012. Il suo scopo è fornire le risorse di calcolo, sia inhouse, sia attraverso bando competitivi per l’accesso ai Tier-0 europei dell’HPC. Nello stesso tempo il progetto partecipa agli sviluppi tecnologici dell’HPC a livello europeo nell’ambito del consorzio pubblico privato European Technology Platform for HPC che parteciperà ai bandi di Horizon 2020. SUMA è stato finanziato con 1900 k!. h. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa Annualità I Inventariabile 800 k! Consumi, licenze e manutenzioni Missioni 800 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” 200 k! ! 29 5.2.1 Attività di Ricerca Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 Altra Area di Intervento Fisica Medica descrizione Specificare Intervento: X l’Area di Better Society Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Contribuire all’applicazione della fisica nucleare e delle particelle elementari alla medicina e alla biologia, con particolare attenzione alle tecniche di diagnostica e di cura per il cancro, al bioimaging in campo neurologico. b. Contenuto Tecnico Scientifico Ricerca e sviluppo sui seguenti temi: - tecniche di accelerazione da utilizzare specificamente per terapia con particelle - tecniche e dispositivi per l’imaging da applicare alla terapia con particelle. - trattamento e analisi di immagini medicali, con particolare attenzione alla diagnostica neurologica - sorgenti innovative di radiazione prodotta da acceleratori da utilizzare in diagnostica e piu’ in generale sul bioimaging - innovazioni in dosimetria da applicare in contesti terapeutici e di radioprotezione - trattamenti terapeutici con neutroni (BNCT) - radiobiologia, specialmente orientata agli aspetti di terapia con radiazioni e particelle - produzione di radiofarmaci innovativi per la medicina nucleare - tecniche di calcolo (modellistica, simulazione, ottimizzazione) da applicare nei contesti sopra citati c. Eventuali collaborazioni nazionali/internazionali Diverse attivita’ in questo settore sono condotte nell’ambito di collaborazioni nazionali con altri soggetti: enti di ricerca (CNR, Centro Fermi, IIT), IRCCS, diverse istituzioni mediche. A livello internazionale esistono collaborazioni con infrastrutture e reti di ricerca a livello europeo. Sono in conclusione gli ultimi progetti europei FP7 e si intende procedere a nuove proposte di collaborazioni internazionali per Horizon 2020. d. Eventuali collaborazioni con le Università Le ricerche INFN in questo campo sono condotte necessariamente in collaborazione con Universita’, in particolare per avere il necessario rapporto con i medici. La collaborazione con le Universita’ e’ poi particolarmente rilevante nei progetti PRIN dedicati agli sviluppi qui citati. di e. fi Infrastrutture di ricerca Molte ricerche di questo ambito vedono l’INFN impegnato nel contributo a infrastrutture di ricerca. In particolare si fa riferimento alle infrastrutture di ricerca e cura in campo radioterapico (CNAO, Trento in Italia), alle infrastrutture italiane ed europee di acceleratori per la produzione di radiazione (Sincrotrone trieste, XFEL, ELI). ! 30 f. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici Tecnologi/ricercatori b. 254 Personale non di ruolo Amministrativi Tecnici Tecnologi/ricercatori c. Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca Assegnisti Borsisti Co.Co.Co Comandi in Entrata Dottorandi d. Personale precedentemente citato proveniente dalle Università * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. g. Fonti di finanziamento !"#$%&'$()&*"+*,-(.&*/0!*12234*5!67* "#!$%&'(')*!+,(-%*.%/0*&'12*.3*('! "4567$"!! 8#!8'19:3*');! <=:05+7! +6"9>?96=5$>5+! $:+@! $:+@! 4:AB7?! >?CB7$65670"! <#!@1D'3%E.'*! @:"4:A!! @:>5! $:60"! +7F0"4:@! +50$76! 0"4:@! @#!!0*&'1!%!"&.1E%.*G'*H!8+<6! 0@=!! 7?:$7@! +766F+5! 7#!!0*&'1I'1-1;'*! ! 31 $70:@:! 0"@:5>67$!! >:?7+J:59<5>$:<5! 6"+6"0"! B#!!<13G,E');! $<9:+B+! PRIN: INSIDE (Imaging in adroterapia) 127 kEuro Progetti Premiali MIUR: Laramed (Radionuclidi) " IRPT (Aspetti multipli di adroterapia) 7700 kEuro Investimenti infrastrutturali: si prevede di cercare finanziamenti ulteriori per il completamento e potenziamento di infrastrutture per ricerche in adroterapia presso CNAO e Trento per un totale di 3000 kEuro h. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa 1 Missioni Annualità I 300 k! 2 Consumi 600 k! 3 Investimenti 295 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” ! 32 5.2.2 Attività di Ricerca Indicare se Area di Intervento descrizione Specificare l’Area di Intervento: Dipartimento X HORIZON 2020 Altra Area di Intervento Computing: CLOUD Better society Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi L’evoluzione della Grid verso una soluzione legata al Cloud computing ha portato l’INFN a presentare diverse proposte progettuali sia nella realizzazione di una e-infrastructure nazionale della ricerca basata sul paradigma CLOUD (progetto DHTCS) sia nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013, Smart Cities and Communities del MIUR.Al fine di consolidare e far evolvere le attività realizzate nell’ambito IGI in un quadro di portata internazionale è stato finanziato il progetto chiamato DHTCS-IT (Distributed High-Throughput Computing and Storage in Italy). Il progetto intende anche riconfigurare sul panorama nazionale le attività nel campo del calcolo distribuito e agire da “collante” tra le varie iniziative esistenti (e pianificate) per specifici ambiti territoriali o per comunità di utilizzatori definiti, come i progetti PON, i progetti POR, i progetti Smart Cities e Cluster Tecnologici e nel campo internazionale i progetti ESFRI. A tale progetto partecipano enti come il GARR, CNR, INAF, INFN e INGV . DHTCS-IT è stato finanziato nel 2013 con 3500 k! attraverso il Fondo ordinario MIUR. L'Agenda Digitale Italiana prevede nei prossimi anni una razionalizzazione delle attività ICT della Pubblica Amministrazione (PA) attraverso lo sviluppo di una infrastruttura Cloud nazionale costituita, in ogni regione, da un piccolo numero di centri innovativi di medie o grandi dimensioni federati tra loro. Questo modello ha lo scopo di rendere disponibili “on-demand” i servizi necessari ad amministratori, cittadini ed imprese a costi significativamente ridotti rispetto a quelli attuali. Per raggiungere questo obiettivo e realizzare le pianificate economie è necessario poter disporre a livello nazionale di piattaforme infrastrutturali che forniscano servizi di tipo Infrastructure as a Service (IaaS), Platform as a Service (PaaS) e Software as a Service (SaaS) aperte ed idonee allo sviluppo e alla fruizione di servizi innovativi. Tali servizi potranno a loro volta essere facilmente riutilizzati nelle diverse aree del paese da parte di PA e di aziende nazionali. I risultati conseguiti e le eccellenze che si sono costituite in questi anni soprattutto nel mondo della ricerca nell’ambito del calcolo e storage distribuito costituiscono una solida base di partenza per la realizzazione degli obiettivi indicati dall’Agenda Digitale Italiana. INFN sta interpretando questa Agenda trasferendo mettendo a disposizione il proprio know how in vari progetti legati al territorio (smart cities, pon, por, ecc.) In particolare, l’INFN e’ attualmente partner dei seguenti progetti: # PRISMA (Piattaforme Cloud Interoperabili per Smart Government) sviluppato nell’ambito dei PON “Smart Cities” nelle c.d. regioni di convergenza. Partecipano, oltre all’INFN, importanti industrie nazionali del settore ICT come Santer Reply e Sielte. # L’INFN e’ inoltre il partner di ricerca principale, oltre a ricoprire il ruolo di responsabile del progetto, del progetto Open City Platform (OCP), selezionato nell’ambito “Cloud Computing Technologies per Smart Government” del bando ci cui al Decreto Direttoriale prot.n. 391/Ric del 5 luglio 2012. In esso sono coinvolte oltre grandi imprese come Almaviva, Maggioli e Santer Reply, numerose piccole e medie aziende impegnate nello sviluppo di applicazioni per la PA e, in qualità di enti sperimentatori, diverse Pubbliche Amministrazioni regionali e comunali appartenenti alle regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana. All’interno di OCP il budget assegnato all’INFN è pari a 1600 k!. # All’interno di un protocollo d’intesa tra la Regione Marche e l’INFN che prevede la ! 33 promozione di attività di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, l’INFN ha definito un progetto chiamato Marche Cloud (MCloud), recentemente giunto a conclusione. Tale progetto, a cui hanno partecipato, oltre all’INFN e alla Regione Marche, l’Università Politecnica delle Marche e l’Università di Camerino, ha realizzato una infrastruttura aperta di Cloud computing presso la Regione Marche in grado di erogare servizi digitali innovativi e ad alto contenuto tecnologico a favore delle PA, delle imprese e dei cittadini, facilitando economie di scala ed opportunità di business per il territorio marchigiano. Oltre alla parte tecnologica, l’INFN ha inoltre erogato diversi corsi formativi legati al Cloud computing e seguiti da centinaia di partecipanti appartenenti ad imprese e a PA. # CAGLIARI-2020 è un progetto approvato nell’ ambito del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013, Smart Cities and Communities– del MIUR. Il Progetto, approvato con un budget di circa 25000 k!, ha come obiettivo principale lo sviluppo di soluzioni innovative e a basso impatto ambientale per la mobilità urbana così da migliorare le prestazioni della città in termini di energia e ambiente. Il progetto si basa su un sistema di sensori fissi e mobili per il tracciamento dei veicoli e la raccolta di dati ambientali. L’INFN è uno dei 5 partner del progetto con un budget assegnato di circa 2500 k!. L’INFN ha responsabilità nelle aree dell’acquisizione dati e delle soluzioni basate su “cloud” per l’elaborazione e la gestione dei dati portando al progetto conoscenze ed esperienze sviluppate nel contesto degli esperimenti al Large Hadron Collider del CERN. ! b. Contenuto Tecnico Scientifico Sviluppo di tecnolie legate Cloud computing. c. Eventuali collaborazioni nazionali/internazionali # Almaviva the Italian Innovation Company S.P.A # Maggioli SpA # Santer Reply S.P.A. # Pluservice s.r.l capofila della ATI Marche (E-LINKING ONLINE SYSTEMS S.R.L., ETT S.p.A., FILIPPETTI S.P.A., APRA PROGETTI S.R.L., HALLEY INFORMATICA S.R.L., ESALAB S.R.L., SEDA S.p.A. - Gruppo KGS, ITALSOFT S.R.L., JEF S.R.L.) # LASCAUX s.r.l. capofila della ATI Toscana-ER (SISTEMI TERRITORIALI S.R.L., SINED S.R.L., PHOOPS S.R.L., 3D INFORMATICA S.R.L) # K"00 # <+0 # :+"B # :+KL d. Eventuali collaborazioni con le Università UniCam - Università degli Studi di Camerino di e. fi Infrastrutture di ricerca f. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici Tecnologi/ricercatori b. 4 Personale non di ruolo Amministrativi c. Tecnici 5 Tecnologi/ricercatori 25 Altro Personale ! 34 Altri Incarichi di Ricerca Assegnisti 3 Borsisti Co.Co.Co 6 Comandi in Entrata Dottorandi Personale precedentemente citato proveniente dalle Università d. * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. g. Fonti di finanziamento MIUR h. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa OCP Annualità I 120 k! DHTCS 1.500 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” Per la voce di spesa relativa al personale indicare la spesa relativa al personale di ruolo, non di ruolo ed altro personale (assegnisti, co.co.co., borsista, comandato, dottorando, altri incarichi di ricerca. Eventuali ulteriori finanziamenti: (indicare i finanziamenti interni/ esterni) Voce di spesa OCP Finanziamenti esterni - personale OCP Finanziamenti esterni – Altre spese Cagliari2020 Finanziamenti esterni Prisma Finanziamenti esterni Marche Finanziamenti Cloud esterni Annualità I 535 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” 263 k! 313 k! 525 k! 50 k! ! 35 5.2.3 Attività di Ricerca Indicare se Area di Intervento descrizione Specificare l’Area di Intervento: Dipartimento X HORIZON 2020 Altra Area di Intervento Applicazioni di tecniche nucleari ai Beni Culturali Better Society Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Si è recentemente avviato un coordinamento delle diverse attività da anni presenti in numerose Strutture dell’Ente, riguardanti l’utilizzo di tecnologie della fisica nucleare per l’analisi scientifica dei Beni Culturali. Rispetto all’iniziale previsione del PT 2013-15 che limitava tale coordinamento alle diverse tecniche di datazione (14C e tecniche di luminescenza) si è ritenuto nel corso degli ultimi mesi di estendere il coordinamento anche ad altri settori della Scienza e tecnologia applicata al patrimonio culturale, quali ad esempio le analisi di composizione dei materiali - affiancando alle tecniche che utilizzano un acceleratore (Ion Beam Analysis, IBA) lo sviluppo di tecniche con strumentazione portatile (X Ray Fluorescence [XRF], X Ray Diffraction [XRD] e altre) - e le tecniche di imaging sia in 2 dimensioni che in 3 dimensioni (tomografie), per le quali esistono consolidate esperienze in gruppi afferenti a Strutture INFN. L’aggregazione dei gruppi delle diverse Strutture INFN intorno ai grandi temi (diagnostica, monitoraggio, autenticazione, conservazione, fruizione) che sono oggi le sfide maggiori che la società nazionale ed europea si trova ad affrontare in questo settore, ha molteplici scopi. 1) attuare un trasferimento di conoscenze “interno” fra le Strutture, per estendere ad un maggiore numero di sedi competenze oggi prevalentemente locali; in tal modo si renderà più efficiente l’azione della rete e si potrà distribuire il carico di lavoro, permettendo – grazie alla diffusione capillare delle Strutture INFN su tutto il territorio nazionale - una più pronta risposta alla domanda di interventi che proviene in maniera geograficamente diffusa dal mondo dei Beni Culturali. 2) perseguire un trasferimento tecnologico verso l’esterno, rivolto sia agli operatori del settore Beni Culturali (restauratori e in genere esperti delle Istituzioni di tutela), sia alla PMI che potrebbe produrre in numerosi casi, a partire dai prototipi avanzati sviluppati nelle Strutture INFN, strumentazione innovativa ad alte prestazioni da collocare poi sul mercato nazionale e internazionale. 3) non trascurabile potrà essere anche l’attività della rete INFN per prestazioni conto terzi, che già è iniziata e che sviluppandosi fornirà un parziale ritorno finanziario immediato, per lo sviluppo della stessa ricerca applicata nel settore. 4) Last but not least, il coordinamento di tutte le competenze presenti all’interno dell’Ente renderà molto più efficace e costruttivo un ulteriore allargamento della collaborazione, che dovrà estendersi anche ad altri Enti di Ricerca, in primis il CNR che dispone di grandi competenze – complementari a quelle INFN – nel settore della Scienza e tecnologia applicate ai Beni Culturali. Questa collaborazione con CNR, oltre che col Centro Fermi e altri EPR, è già in atto e si svilupperà molto nei prossimi anni. Il bagaglio complessivo di competenze della ricerca tecnologica italiana in questo settore non ha pari in Europa e nel mondo, e un’azione congiunta degli EPR e delle Università italiane che si integrino in un sistema-Paese potrà avere grande forza e probabilità di successo negli appuntamenti europei. Un’azione in questa direzione è già partita ed è rappresentata dal progetto IPERION-CH che il CNR ha lanciato col contributo determinante dell’INFN oltre che di altri Enti, sia di ricerca che del MIBACT, e della regione Toscana, con l’obiettivo finale di arrivare alla costituzione di un ERIC, a Firenze, nell’arco di 4-5 anni. b. Contenuto Tecnico Scientifico In questa prospettiva, l’NFN parte già da un consistente patrimonio strumentale presso le Strutture coinvolte, che operano come sempre in stretto contatto con le locali Università. L’obiettivo nel prossimo triennio è quello di svilupparlo ulteriormente e rinnovare quella parte della strumentazione ! 36 che inizia a mostrare segni di obsolescenza. Presso la Sezione di Firenze è attivo il LABEC, Laboratorio di tecniche nucleari per l’Ambiente e i BEni Culturali, che dispone di un acceleratore di particelle di tipo Tandem per misure di composizione di materiali con Ion Beam Analysis e datazioni col 14C sfruttando la tecnica AMS (Accelerator Mass Spectrometry). Il LABEC gode di elevata reputazione internazionale nel settore, e svolge attività sia di applicazione di tecniche consolidate che di continuo sviluppo di metodi e tecnologie innovativi. Anche presso le Sezioni di Torino, Milano Bicocca, Ferrara, Bologna, Bari, Napoli, Catania, e presso i LNS e i LNF sono già presenti attività a livelli di avanguardia sia per quanto riguarda tecniche di datazione complementari al 14C (tecniche di luminescenza), sia per quanto riguarda le analisi dei materiali anche con strumentazione portatile, sia infine per le tecniche di imaging 2D e 3D per la diagnostica strutturale di opere anche di grandi dimensioni. In tutte le Strutture coinvolte nella rete, nel prossimo triennio attività di servizio e supporto alle richieste provenienti dal territorio saranno sostenute da ricerca tecnologica avanzata per il continuo miglioramento delle tecnologie esistenti e per lo sviluppo di metodiche innovative. A titolo di esempio di queste ultime, citiamo la ricerca di metodiche scientifiche di autenticazione, di tecniche per il monitoraggio dello stato di conservazione sia di monumenti e di opere all’aperto che di opere conservate in ambienti museali, lo sviluppo di tecniche innovative di diagnostica dei materiali in situ, come le mappature elementali, che costituiranno un supporto fondamentale anche per le decisioni da prendere da parte degli Enti di tutela del Patrimonio riguardo agli interventi conservativi. c. Eventuali collaborazioni nazionali/internazionali In questo settore, a livello nazionale sono già consolidate le collaborazioni delle Strutture INFN coinvolte con i più importanti Centri per la tutela e restauro (in primis con l’Opificio delle Pietre Dure [OPD] del MIBACT). L’attività è inoltre condotta anche nell’ambito di collaborazioni internazionali. In generale, infatti, tutti i gruppi INFN della rete Beni Culturali hanno da tempo stabilito una vasta rete di contatti internazionali con altri centri europei quali VERA (Vienna Environmental Research Accelerator), CMAM (Centro de MicroAnalisis de Materiales) di Madrid e AGLAE (Accelateur Grand Louvre d'Analyse Elementaire) a Parigi, la IAEA (International Atomic Energy Agency), il CEA (Commissariat à l'Energie Atomique), il CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique). Nel triennio 14-16 si prevede la presentazione, in risposta alle call di Horizon2020, di progetti di collaborazione internazionale dell’intera rete, anche in partenariato con altri Enti di Ricerca italiani e con le Università. Nell’ambito di questi progetti sarà previsto l’accesso di utenti esterni alle facilities della rete INFN. d. Eventuali collaborazioni con le Università La collaborazione con l’Università è nel DNA dell’INFN. Ovunque, le attività di ricerca si sono finora svolte e continueranno a svolgersi in totale sinergia con i Dipartimenti universitari locali, sia per quanto riguarda l’utilizzo del personale - che come sempre nelle attività INFN è costituito sia da dipendenti che da universitari associati alle attività di ricerca – sia per la condivisione dei mezzi di ricerca: l’utilizzo stesso dei locali che almeno per quanto riguarda le Sezioni sono di norma universitari; le attrezzature scientifiche che invece sono prevalentemente INFN (vedi caso dell’acceleratore del LABEC) di e. fi Infrastrutture di ricerca LABEC f. Personale Impiegato (indicare il rapporto giornate/uomo) Tipo di personale a. b. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici 4 Tecnologi/ricercatori 4 Personale non di ruolo Amministrativi ! 37 Tecnici Tecnologi/ricercatori c. Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca 13 Assegnisti 3 Borsisti 1 Co.Co.Co Comandi in Entrata d. g. Dottorandi 6 Personale precedentemente citato proveniente dalle Università 23 Fonti di finanziamento MIUR Regione Toscana h. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa missioni Annualità I 25 k! investimenti 130 k! consumi di ricerca 15 k! TOTALE 170 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” Per la voce di spesa relativa al personale indicare la spesa relativa al personale di ruolo, non di ruolo ed altro personale (assegnisti, co.co.co., borsista, comandato, dottorando, altri incarichi di ricerca. Eventuali ulteriori finanziamenti: (indicare i finanziamenti interni/ esterni) Voce di spesa UNIFI Investimenti Annualità I 11 k! Conto terzi Regione Toscana UNIFI 5 k! consumo di ricerca Personale (assegni) Personale (assegni, borse) TOTALE Annualità II Annualità III Annualità “n” 25 k! 60 k! 101 k! ! 38 6.1.1 Infrastrutture di Ricerca Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 descrizione Altra Area di Intervento Laboratori Nazionali di Frascati (LNF) Specificare l’Area di Intervento: Data Inizio: a. Data Fine: Finalità e Obiettivi I Laboratori Nazionali di Frascati (LNF) si caratterizzano per la capacità di costruire ed operare acceleratori di particelle grazie alle competenze delle divisioni Acceleratori e Tecnica. Attualmente sono in funzione a Frascati due acceleratori, DAFNE, un collisore elettroni-positroni che detiene il record mondiale di luminosità a bassa energia, e l’acceleratore lineare SPARC usato per produrre luce LASER con elettroni oscillanti in campo magnetico, detto FEL (Free Electron LASER). La produzione di luce LASER con questa tecnica è assolutamente di avanguardia; solo quattro laboratori sparsi in tutto il mondo hanno attività di ricerca e sviluppo in questo campo. I LNF hanno anche una divisione Ricerca costituita da ricercatori, ingegneri e tecnici impegnati in attività in sede e presso i maggiori Laboratori esteri di fisica nucleare e sub-nucleare. Attualmente sono in corso collaborazioni internazionali sugli esperimenti LHC al CERN di Ginevra, con il laboratorio Nazionale Americano “FERMI” (FNAL) a Chicago, con i Laboratori di SLAC a Stanford, in California, con il Jefferson National Laboratory (JLAB) in Virginia, con l’European Syncrotron Radiation Facility (ESFR) a Grenoble, con l’High Energy Accelerator Research Organization (KEK) di Tsukuba, con la Facility for Antiproton and Ion Research (FAIR) di Darmstadt, con il Beijing electronpositron collider (BEPCII), oltre che con i laboratori italiani dell’INFN di Legnaro, del Gran Sasso e del Sud, a Catania I Laboratori Nazionali di Frascati sono un punto di riferimento sia per l’INFN che per altri laboratori, nazionali ed esteri, e per le Università. Questo grazie alla presenza di infrastrutture tecnologiche di avanguardia che comprendono grandi spazi attrezzati con clean-room e strumentazione specifica alla progettazione e realizzazione di grandi apparati sperimentali per lo studio delle particelle subatomiche. Inoltre dispongono di una ampia officina meccanica, un Servizio di Elettronica di alto livello, un potente e moderno Centro di Calcolo, un Servizio di Fisica Sanitaria, unico nell’INFN. Tutto questo, unito alla disponibilità di personale altamente qualificato abituato alla realizzazione di progetti di grandi dimensioni, fa dei LNF un centro unico nel panorama della ricerca italiana di grande fermento culturalmente che permette di attirare e addestrare nuove generazioni di addetti alla ricerca. b. Contenuto Tecnico Scientifico Il complesso degli acceleratori di DAFNE ed il laboratorio SPARC!LAB rappresentano le infrastrutture intorno alle quali si svolge gran parte delle attività sperimentali nel campo della fisica delle particelle, della fisica nucleare ed in numerosi ambiti multidisciplinari ed applicativi dei LNF. L’inizio del 2014 ha visto la ripartenza di DAFNE in seguito all’installazione di una nuova regione di interazione per l’esperimento KLOE!2 ed ad un intenso programma di interventi per migliorare le capacità del collisore. La prima fase di test del nuovo schema di collisione (Crab-Waist collision scheme) con il rivelatore KLOE era terminata nel Dicembre 2012 con il raggiungimento di una luminosità di picco analoga a quella ottenuta nel 2005 con la sezione d’interazione convenzionale, ma con correnti inferiori. Al momento, il funzionamento di DAFNE sta producendo risultati positivi: le massime correnti accumulate nei due anelli di collisione sono: I+~1.1 A e I-~1.2 A, la luminosità raggiunta è ottima ed ancora suscettibile di miglioramenti in quanto la fase di messa a punto del collisore non è ancora completata. In questo contesto si prevede che DAFNE fornirà una luminosità ! 39 integrata dell’ordine di 2÷2.5 fb-1 all’anno assumendo come efficienza di operazione 80% e considerando 280 giorni di funzionamento. L’esperimento KLOE-2 durante il 2013 ha terminato la costruzione e proceduto alla installazione di nuovi rivelatori interni all'apparato. Si tratta di due calorimetri a cristalli, ideati per la rivelazione dei fotoni che, per ragioni geometriche, non possono essere rivelati dal calorimetro centrale, e di un tracciatore cilindrico a GEM che aumenta la precisione di misura dei vertici di decadimento. Quest'ultimo rivelatore (IT, Inner Tracker) è il primo al mondo ad essere costruito con questa tecnologia, ideata e sviluppata principalmente da ricercatori LNF. Test preliminari con raggi cosmici e su fascio hanno dato risultati incoraggianti sulle performance dell'IT. Contemporaneamente prosegue l'analisi fisica del campione di dati collezionati nel passato dall'esperimento KLOE-1. Le analisi riguardano la fisica degli adroni leggeri, lo studio di decadimenti rari che violano la simmetria CP, la ricerca di nuove particelle vettoriali leggere mediatrici di nuove forze e potenzialmente connesse con la ricerca di materia oscura. Nel triennio a venire, è in programma che il collisore DAFNE funzioni in modo esclusivo per l’esperimento in modo che, combinando l'aumento aspettato del campione di dati con le potenzialità dei nuovi rivelatori, si arrivi a migliorare la precisione dei risultati sin qui ottenuti in alcuni casi anche di un ordine di grandezza. In alternanza con KLOE-2, su DAFNE si svolge un secondo esperimento: SIDDHARTA-2, che si prefigge di studiare la QCD in regime non-perturbativo nel settore con stranezza. Il programma scientifico di questo esperimento ha implicazioni che vanno dalla fisica particellare e nucleare, all’astrofisica. Nel periodo 2014-2016 SIDDHARTA-2 realizzerà un ugrade dell’apparato sperimentale inserendo nuovi rivelatori SDD (Silicon Drift Detector) con l’elettronica associata. Questo permetterà di effettuare la prima misura al mondo del deuterio kaonico e di altre transizioni di atomi esotici. Per quanto riguarda le attività del laboratorio DAFNE-Luce è stata completata e aperta agli utenti una clean-room per il trattamento dei campioni biologici ed è stata anche installata una sorgente X per la pre-caratterizzazione di materiali e rivelatori. Risultati scientifici di rilievo sono stati ottenuti utilizzando la radiazione IR in studi legati alla mineralogia, alla biologia e ai beni culturali. Nell’ambito dei beni culturali sono stati studiati, usando la spettroscopia FTIR, i processi di degradazione dei pigmenti gialli di Van Gogh, che essendo a base di cromato di piombo sono caratterizzati da una scarsa stabilità chimica e fotochimica. Sono anche stati pubblicati i risultati dei primi test effettuati con la facility UV-IR legati agli effetti di irraggiamento UV su acidi nucleici in presenza di matrici minerali. Nei prossimi anni le linee di luce di sincrotrone dovranno fornire tempo macchina a esperimenti di utenti Europei (progetto FP7-CALIPSO termine 31/5/2015) e Italiani. Dovrà inoltre essere completata la nuova facility UV-IR, per irraggiare campioni con luce di sincrotrone UV e analizzare in tempo reale l'evoluzione molecolare del materiale esposto, usando la spettroscopia FT-IR. Questa facility è molto utile in applicazioni legate principalmente alla fotochimica di materiali biologici e di atmosfere di gas, ma è in generale utilizzabile anche nella fisica dello spazio, per studiare materiali che potrebbero essere danneggiati o modificati dalla radiazione UV. Andrà anche completata la piccola facility di pre-caratterizzazione di materiali e rivelatori con raggi X con ottiche e rivelatori e infine dovrebbero essere sottoposte a commissioning le nuove linee XUV. Gli studi effettuabili con il loro utilizzo spazia dalla fisica delle superfici, a quello della scienza dei materiali di rilevanza nella ricerca avanzata sugli acceleratori e più in generale, allo studio di materiali innovativi. Al momento le camere di misura di queste linee, usando sorgenti convenzionali, vengono comunque utilizzate per esperimenti legati all’e-cloud e a studi sul grafene. Gli studi sull’e-cloud sono realizzati in collaborazione con il CERN e riguardano la riduzione della produzione di elettroni secondari (SEY) sulle pareti delle camere dei dipoli di LHC. Nel complesso degli acceleratori di DAFNE si trova anche la Beam Test Facility (BTF) dedicata principalmente a test e calibrazioni di rivelatori. Le caratteristiche dei fasci di elettroni/positroni disponibili alla BTF in termini di energia e di intensità ne fanno una facility unica per alcuni specifici esperimenti rivolti allo studio dell’interazione elettromagnetica con la materia e per lo sviluppo e test di rivelatori di particelle e diagnostica di fascio. Durante gli ultimi due anni la BTF ha ospitato collaborazioni da tutta Europa interessate a misure di calorimetria, alle performance di rivelatori a gas e a stato solido, a bassa e alta intensità, e al channeling (e relativa emissione di radiazione) di elettroni/positroni in cristalli. Tali esperimenti utilizzano fasci modulabili in intensità dalla singola ! 40 particella fino a 1010 elettroni/s, e energia selezionabile con incertezza migliore del %, con piccole dimensioni e divergenze angolari. Nel prossimo futuro le intenzioni sono di completare e consolidare la facility perchè fornisca fasci di elettroni, positroni, fotoni e neutroni per una vasta gamma di applicazioni di ricerca fondamentale ed applicata. Attualmente la facility fornisce fasci di positroni/elettroni tra 50 e 550/650 MeV in un tutto l’intervallo di intensità ed è stata dimostrata la fattibilità di una sorgente di neutroni per fotoproduzione e di fotoni ‘etichettati’. Il progetto si compone di 4 linee di intervento: - miglioramento della linea di estrazione dal Linac di DAFNE e realizzazione di nuove linee di fascio di elettroni e positroni a basso fondo e estensione dell’energia minima fino a <25 MeV; - estensione dell’energia massima di positroni/elettroni fino a 750/1000 MeV, e aumento della durata dell’impulso di particelle (attualmente pari a 10 ns) di circa un ordine di grandezza, per aumentare la gamma di applicazioni dei fasci; - completamento di una sorgente di neutroni per foto-produzione fino a 105 n/cm2/s a 1,5 m dal bersaglio, con spettro veloce, moderabile fino alle energie termiche per applicazioni di ricerca di base, medicali e industriali, quali la radiografia e tomografia neutronica e l’irraggiamento per la qualificazione di componenti per avionica e spazio, e per applicazioni legate ai beni culturali con la tecnica nuclear resonant capture analysis (NRCA); - miglioramento della una sorgente di fotoni etichettati in energia per emissione di radiazione di frenamento su bersaglio sottile, del fascio di elettroni estratto dal Linac, migliorando gli attuali limiti in intensità e efficienza determinato dall’utilizzo di un magnete non appositamente progettato per tale scopo, per applicazioni come la calibrazione di rivelatori per astronomia gamma e esperimenti su satellite. SPARC_LAB è un laboratorio interdisciplinare dedicato allo studio di nuove tecniche di accelerazione di particelle (elettroni, protoni, ioni) ed allo sviluppo ed applicazione di sorgenti di radiazione avanzate (FEL, THz, Compton-Thomson). Sono previsti nell’attuale configurazione esperimenti di fisica della materia ed applicazioni biomediche (mammografia). Il programma futuro prevede: - la realizzazione di una sala attrezzata dedicata alle linee per gli utenti delle sorgenti di radiazione; - la realizzazione di un acceleratore a plasma pilotato dal fascio di elettroni; - la realizzazione di sorgenti FEL (Oscillatore) e Compton; - la realizzazione di una sorgente di Positroni di bassa emittanza pilotata da fasci gamma (~40 MeV prodotti da Inverse Compton Scattering); - la realizzazione di una sorgente di radiazione FEL innovativa (V generazione) pilotata da un accelerazione a plasma. Le attività previste permetteranno il coinvolgimento dell’industria italiana nell’ambito della tecnologia degli acceleratori, dei laser di potenza e della strumentazione diagnostica ed elettronica e di offrire, ad una vasta comunità scientifica nazionale ed internazionale, un ampio spettro di ricerche interdisciplinari di punta. Dalla formazione d’immagini in funzione del tempo nella scienza dei materiali, in biologia, medicina, chimica per l’ambiente, alla conservazione dei beni culturali e sicurezza nazionale, all’estensione di molteplici applicazioni di ottica non lineare a nuove regioni spettrali. Ai LNF è anche operativo un laboratorio di ricerca interdisciplinare e sviluppo tecnologico denominato SCF_Lab (Satellite/lunar/GNSS laser ranging and altimetry Characterization Facilities Laboratory). Si tratta di un laboratorio dotato di strumentazione specializzata che permette di ricreare un ambiente spaziale realistico e di testare i sistemi CCR utilizzati per misure di Satellite Laser Ranging (SLR). Lo SCF_Lab attualmente caratterizza la risposta ottica dei retroriflettori in condizioni spaziali, sia quella ricevuta a Terra (far field diffraction pattern, risposta ottica in campo lontano), sia quella emessa a bordo (near field Fizeau interferogram, risposta ottica in campo vicino). Inoltre caratterizza il loro comportamento termico in orbita. Questo viene fatto tramite due apparati sperimentali dedicati unici al mondo: la SCF (di proprietà dell’INFN) e la SCF-G (co-proprietà di ASI e INFN, dedicata a Galileo e al GPS-III). SCF e SCF-G sono due prodotti Italiani originali, classificati come “Optical Ground Support Equipment” in campo spaziale. La SCF e lo SCF-Test sviluppati da INFN dal 2006, sono un nuovo standard industriale spaziale accettato come tale da ASI, NASA, ESA. Per il futuro si vuole dotare lo SCF_Lab della strumentazione ottica, elettronica e meccanica per la calibrazione temporale e spaziale precisa e metrologicamente certificata del tracciamento laser di ! 41 retroriflettori nella SCF e SCF-G (cioè come se fossero nello spazio). Il cuore della calibrazione sarà la misura del tempo di volo d’impulsi laser corti con accuratezza temporale del pico-secondo e accuratezza spaziale sub-millimetrica. Altra applicazione dello SCF_Lab è lo sviluppo di riflettori innovativi satellitari e terrestri per l’Osservazione della Terra, per Copernicus, programma spaziale EU di H0RIZON2020 c. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. b. c. d. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici 137 Tecnologi/ricercatori 98 Amministrativi 32 Personale non di ruolo Amministrativi 9 Tecnici 14 Tecnologi/ricercatori 34 Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca 22 Assegnisti 21 Borsisti 26 Co.Co.Co 1 Comandi in Entrata 1 Dottorandi 5 Personale precedentemente citato proveniente dalle Università 17 * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. d. Fonti di finanziamento MIUR, MAE, UE, ESA, ASI, NATO, ENEL e. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa 1 Spese Generali di Funzionamento 2 Spese per Missioni Annualità I 7.630 k! 3 1.636 k! Spese di Consumo Annualità II Annualità III Annualità “n” 1.344,5 k! ! 42 4 Spese per Attrezzature 5 Spese per personale di ruolo Spese per personale non di ruolo Spese per altro personale 6 7 2.964,5 k! Per la voce di spesa relativa al personale indicare la spesa relativa al personale di ruolo, non di ruolo ed altro personale (assegnisti, co.co.co., borsista, comandato, dottorando, altri incarichi di ricerca. Eventuali ulteriori finanziamenti: (indicare i finanziamenti esterni) Voce di spesa 1 Missioni Annualità I 466 k! 2 Consumo 359 k! 3 Attrezzature 351 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” ! 43 6.1.2 Infrastrutture di Ricerca Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 Laboratori del Gran Sasso (LNGS) descrizione Specificare Intervento: Altra Area di Intervento l’Area di Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi I Laboratori del Gran Sasso (LNGS) dell’INFN sono un’infrastruttura di ricerca rivolta prevalentemente ai settori della fisica astroparticellare che comprendono la ricerca di fenomeni rari o non ancora osservati. Le condizioni sperimentali perche' l'osservazione di tali fenomeni sia possibile si conseguono attraverso una riduzione di diversi ordini di grandezza del "rumore" generato da radiazioni naturali. Appartengono a questi ambiti: - lo studio di proprieta' intrinseche di neutrini: fenomeni di oscillazioni, studiati anche con il fascio CNGS dal CERN, e ricerche del doppio decadimento beta senza neutrini; - lo studio di sorgenti astrofisiche di neutrini: sole e supernove; - la ricerca della materia oscura; - la misura di alcune reazioni nucleari critiche per la produzione di energia nelle stelle e per la nucleosintesi nelle stelle e al big bang L'abbattimento della radiazione cosmica penetrante richiede schermature di migliaia di metri di roccia, l'abbattimento della radioattivita' naturale della roccia si consegue con l'adozione di materiali ultrapuri per la schermatura locale degli apparati sperimentali. Ai LNGS si conducono anche ricerche interdisciplinari che applicano le metodologie sviluppate per l'abbattimento di radiazioni, o a misure molto sensibili di queste, alla geofisica, alle scenze dell'ambiente e alla biologia. L'INFN è promotore di un'iniziativa a livello europeo per creare un ERIC centrato sui Laboratori Nazionali del Gran Sasso. L'obiettivo è ampliare ulteriormente la presenza scientifica internazionale ai Laboratori al fine di garantirne il livello di eccellenza mondiale, e di aumentarne le ricadute economiche e culturali sul territorio. b. Contenuto Tecnico Scientifico I Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell’INFN sono il piu' importante laboratorio scientifico sotterraneo al mondo per numero di ricercatori impegnati nelle ricerche, volume e superficie dei laboratori, e infrastrutture tecniche disponibili. Completati nel 1987, sono costituiti da un sito sotterraneo e un sito in superficie. Il sito sotterraneo e' collocato a lato del tunnel del Gran Sasso dall'autostrada Teramo-L'Aquila ed e' direttamente accessibile da questa. Beneficia di una schermatura di 1400 m di roccia ed e' costituito da tre grandi sale sperimentali di circa 100x20x18 m3 ciascuna, gallerie di accesso, di interconnessione e di servizio, per un totale di circa 180.000 m3 di volume e 17.800 m2 di superficie. Il sito in superficie, situato a circa 7 km di distanza dai laboratori sotterranei, sul versante ovest del Gran Sasso, in prossimita' dell'uscita Assergi dell'autostrada si sviluppa su un'area di 9,5 ettari. Esso comprende uffici di direzione, amministrazione, servizi tecnici e visitatori, sale per conferenze, mensa, officina meccanica, laboratorio di chimica, laboratorio di elettronica, servizio di calcolo scientifico, capannoni per il montaggio e il collaudo degli apparati sperimentali, I Laboratori sono aperti a scienziati provenienti da tutto il mondo. Per l'accesso alle infrastrutture viene richiesta la presentazione di una proposta a carattere tecnico-scientifico che viene vagliata da un Comitato Scientifico a composizione internazionale. Attualmente sono in corso ricerche condotte da 21 diverse collaborazioni nazionali e internazionali. I Laboratori contano quasi 1000 utilizzatori, 2/3 dei quali provenienti dall'estero da ventisette diversi paesi. I principali stati di provenienza sono Germania, USA e Russia. Nei laboratori si conducono ricerche all'avanguardia nel mondo nei settori della fisica delle particelle, della fisica astro-particellare e dell'astrofisica, e si sono sviluppate metodologie di assoluta avanguardia nella misura di elementi in traccia e nella ultra-purificazione di alcuni materiali. ! 44 Le ricerche sul doppio decadimento beta senza neutrini sono volte a chiarire proprietà intrinseche dei neutrini: se questi siano fermioni di Dirac, come tutti i fermioni noti, oppure fermioni di Majorana, e quindi identici alla propria anti-particella. Il doppio decadimento beta senza neutrini può esistere solo se i neutrini sono particelle di Majorana, e, in tal caso, è tanto più raro quanto minore è la "massa efficace" del neutrino. Gli esperimenti Gerda, che ha completato la prima fase nel maggio 2012, Cuore, che inizierà a raccogliere dati nel 2015, e Lucifer che, finanziato da un ERC advanced grant, sviluppa una nuova metodologia, costituiscono ricerche di punta al mondo nel settore. Molteplici osservazioni astronomiche e cosmologiche su scale che vanno dalle dimensioni di una galassia all'intero universo hanno indotto a formulare l'ipotesi che l'80% circa della massa dell'universo sia costituita da "Dark Matter". La natura della Dark Matter è sconosciuta: ne sono noti solo gli effetti gravitazionali. Si ipotizza che la Dark Matter possa essere costituita da Weakly Interacting Massive Particles (WIMPs), particelle che interagiscono debolmente con la materia ordinaria. Ai LNGS sono in corso molteplici ricerche di Dark Matter di questo tipo. L'esperimento DAMA ha prodotto dati interpretati come evidenza di un segnale di Dark Matter di tipo WIMP, che tuttavia appare inconsistente con i segnali nulli riportati da altri esperimenti. Si stanno elaborando proposte per nuove misure volte a chiarire la controversia. L'esperimento Xenon-100 è stato fino all'ottobre 2013 il più sensibile esperimento al mondo nel settore. Il suo successore Xenon1ton, che entrerà in funzione nel 2015, dovrebbe riportare ai LNGS il primato di sensibilità. L'esperimento DarkSide-50 costituisce un interessante sviluppo di una nuova tecnica che, se dimostrata efficace, porterà alla massima sensibilità nella ricerca di WIMP di grande massa (regione del TeV). DarkSide e Xenon-1ton sono finanziati prevalentemente da agenzie USA (DOE e NSF). Nel 2002 Masatoshi Koshiba e Raymond Davis hanno ottenuto il Premio Nobel per la Fisica per "contributi pionieristici all'astrofisica, in particolare per la rivelazione di neutrini cosmici". Ai LNGS sono installati due apparati per la rivelazione di neutrini cosmici: LVD e Borexino. LVD è rivolto prevalentemente alla rivelazione, con bassa energia di soglia, di neutrini provenienti da collassi stellari. E' entrato in funzione nel 1992; nel 2001 ha raggiunto la configurazione finale che corrisponde ad una massa sensibile di 1000 tonnellate di scintillatore liquido. Borexino è oggi il rivelatore di neutrini solari con il più ampio spettro di sensibilità. Questa caratteristica è ottenuta grazie a tecniche appositamente sviluppate che hanno portato a livelli estremi di radio- purezza nel liquido scintillatore: 1.6#10-19 g/g di 238U e meno di 1.2#10-18 g/g di 232Th. Borexino ha prodotto dei risultati di assoluto rilievo per l'astrofisica solare con la misura dei neutrini del 7Be e della reazione pep, e con i limiti superiori al flusso di neutrini dal ciclo CNO. L'elevata sensibilità di Borexino a neutrini di bassa energia ha condotto a una proposta studio di di oscillazioni di neutrino con una sorgente artificiale (SOX), che ha ottenuto un ERC advanced grant. Le reazioni nucleari che nelle stelle producono energia e sintetizzano gli elementi avvengono in una finestra di energia relativamente stretta: il picco di Gamow. I bassissimi valori delle sezioni d'urto dei processi nel picco di Gamow ne impediscono la misura in un laboratorio in superficie, dove il rapporto segnale/rumore è troppo basso a causa del rumore prodotto dai raggi cosmici. La misura dei processi rilevanti per l'astrofisica nucleare è stata avviata ai LNGS nel 1991 con un acceleratore elettrostatico da 50 kV: LUNA, a cui è seguito nel 2000 un secondo acceleratore da 400 kV: LUNA2. Le misure delle sezioni d'urto per i processi 3He(3He,2p)4He e 2H(p,g)3He, effettuate per entrambi al picco di Gamow del Sole, e del processo 14N(p,g)15O effettuata fino al limite inferiore di 70 keV, hanno prodoto risultati di grandissimo rilievo. Con questi LUNA ha dimostrato come siano misurabili sezioni d'urto alle energie della nuclosintesi nelle stelle in un laboratorio sotterraneo con strumentazione tipica degli studi di bassa attività. Il programma di LUNA comprende la misura dei processi rilevanti per la nucleosintesi degli elementi leggeri e la nucleosintesi al Big Bang. La costruzione di un nuovo acceleratore da 3,5 MV, i cui principali obiettivi sono le misure dei processi 12C(alfa,g)16O, processo di "He Burning", e 13C(alfa,n)16O e 22Ne(alfa,n)25Mg, sorgenti di neutroni nelle stelle, è stata finanziata come progetto premiale MIUR nel 2011 e nel 2012. c. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. Anno 2014 Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Amministrativi 19 ! 45 b. Tecnici 32 Tecnologi/ricercatori 30 Personale non di ruolo c. Amministrativi 4 Tecnici 4 Tecnologi/ricercatori 12 Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca Assegnisti 8 Borsisti 23 Co.Co.Co 9 Comandi in Entrata 1 Dottorandi Personale precedentemente citato proveniente dalle Università d. * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. d. Fonti di finanziamento MIUR e. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa Spese generali di funzionamento Servizi di base ed attrezzature Energia elettrica Annualità I 3060 K! Annualità II Annualità III Annualità “n” 2850 K! 2400 K! ! 46 6.1.3 Infrastrutture di Ricerca Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 Laboratori Nazionali di Legnaro (LNL) descrizione Specificare Intervento: Altra Area di Intervento l’Area di Data Inizio: a Finalità e Obiettivi Data Fine: LNL è uno dei quattro laboratori nazionali dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). La sua missione è quella di svolgere ricerca di base in fisica nucleare e astrofisica nucleare e sviluppare applicazioni delle tecnologie nucleari. Punti di forza sono lo sviluppo di acceleratori di particelle e di rivelatori di radiazioni nucleari. Più di 800 scienziati provenienti da tutto il mondo partecipano ai programmi di ricerca in corso. Tra le persone che ogni giorno lavorano a LNL, metà sono fisici, ingegneri e tecnici dell’INFN, l’altra metà proviene da enti di ricerca ed università italiane e straniere. Il bilancio annuale del laboratorio e’ vicino a 20 milioni di euro l'anno, metà per lo svolgimento delle ricerche e l’altra metà per i costi del personale.! b. Contenuto Tecnico Scientifico Sono in funzione presso i LNL cinque macchine acceleratrici: AN2000, CN , TANDEM, ALPI e PIAVE Le ultime due sono state interamente progettate, costruite e collaudate ai LNL. Queste strutture offrono agli utenti un totale di circa 8000 ore di fascio all'anno. La struttura nucleare e gli studi di reazioni nucleari sono fra le attività principali dei LNL. La ricerca si basa su strumentazione avanzata che va da spettrometri per ioni pesanti (PRISMA), a rivelatori di neutroni e di ioni pesanti (GARFIELD, 8pLP). La spettroscopia nucleare è una tradizione dei LNL, il cui ruolo in questo campo si e’ affermato a livello internazionale dagli anni novanta con il rivelatore di raggi gamma GASP, Nel corso degli anni i LNL hanno ospitato tutti i principali rivelatori di radiazione gamma, sviluppati da grandi collaborazioni europee (EUROBALL, CLARA, AGATA). Per l’ insieme di acceleratori e rivelatori disponibili i Laboratori Nazionali di Legnaro sono stati riconosciuti a livello europeo come una infrastruttura di ricerca di accesso transnazionale. Tre importanti infrastrutture sono in fase di realizzazione ai LNL, nel triennio: -progetto SPES: per la realizzazione di una apparecchiatura in grado di produrre nuclei radioattivi, di interesse per l’astrofisica nucleare e per applicazioni mediche -progetto IFMIF: insieme alle sezioni INFN di Padova, Torino e Bologna, i LNL sono fortemente impegnati nella realizzazione del quadrupolo a radiofrequenza (RFQ) che e’ il cuore del laboratorio IFMIF, finalizzato allo studio dei materiali per i futuri reattori nucleari a fusione -progetto Galileo, per la realizzazione di un rivelatore di gamma di nuova generazione c. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. b. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici e amministrativi 53 Tecnologi/ricercatori 49 Personale non di ruolo ! 47 c. d. Amministrativi 4 Tecnici 10 Tecnologi/ricercatori 10 Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca (da univ) 20 Assegnisti 15 Borsisti 8 Co.Co.Co 2 Comandi in Entrata (da università) 5 Dottorandi (da università) 10 Personale precedentemente citato proveniente dalle Università 35 * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. d. Fonti di finanziamento Il bilancio annuale del laboratorio e’ vicino a 20 milioni di euro l'anno, metà per lo svolgimento delle ricerche e l’altra metà per i costi del personale. Per cio’ che riguarda le attrezzature, con riferimento al 2013: a) esclusi i fondi Terzi (intesi come l’unione dei fondi esterni e i fondi minsiteriali a destinazione vincolata), le assegnazioni ai LNL nel 2013 sono state di 6.8 Meuro, di cui 1.4 per gli esperimenti di commissione e 5.4 per il funzionamento del laboratorio, completamente spesi od impegnati b) Riguardo ai fondi terzi, sono stati spesi o impegnati circa 6 Meuro, provenienti da progetti premiali (ITALRAD, SPES, MUNES) e speciali (IFMIF). In altre parole i fondi interni e i fondi terzi contribuiscono in misura confrontabile per la realizzazione e la manutenzione di apparecchiature e per lo svolgimento delle ricerche. Per ciò che riguarda il personale, grava sui fondi terzi la metà dei contratti a tempo determinato e la maggior parte delle spese per il personale in formazione (borsisti, dottorandi, assegnisti di ricerca, CoCoCo") e. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa Spese funzionamento Annualità I 5420 k! Spese per missioni 218 k! Investimenti 583 k! Spese di consumo 579 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” Eventuali ulteriori finanziamenti: (indicare i finanziamenti interni/ esterni) Voce di spesa Annualità I Annualità II Annualità III Annualità “n” ! 48 UE 500 k! Partner privato 3000 k! ! 49 6.1.4 Infrastrutture di Ricerca Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 Laboratori Nazionali del Sud (LNS) descrizione Specificare Intervento: Altra Area di Intervento l’Area di Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Ricerca di base nel settore della Fisica Nucleare, dell’Astrofisica Nucleare e Particellare, facendo uso di grandi apparati di rivelazione (CHIMERA, MAGNEX, MEDEA) e di apparati custom che possono essere installati in una delle sale sperimentali disponibili. Con l’obiettivo di ripristinare le condizioni operative ottimali dei due acceleratori, è in atto un upgrade del sistema di trasporto di carica del Tandem passando da cinghia a Pelletron e la sostituzione del liquefattore del CS. Si prevede il completamento dello studio di aspetti specifici di struttura nei nuclei e dei meccanismi di reazione, sia con l’apparato MAGNEX accoppiato con il multirivelatore per neutroni EDEN, sia con CLAD, utilizzando fasci stabili e fasci radioattivi, per lo studio delle forze nucleari, della spettroscopia di nuclei radioattivi, delle risonanze giganti nei nuclei esotici, della frammentazione di nuclei stabili medio-leggeri e fasci radioattivi per applicazioni in radioterapia e radioprotezione nello spazio. CHIMERA continua la sua attività nello studio di nuclei leggeri attorno alla drip line per neutroni, con l’obiettivo di studiare fenomeni di clusterizzazione esotica. Inoltre procederà con lo studio dell’eccitazione scalare della PIGMY nel 68Ni. Si prevede inoltre di accoppiare a CHIMERA i rivelatori FARCOS e MUST2, per misurare le correlazioni particella-particella con elevata precisione, al fine di estrarre le dimensioni spazio-temporali delle sorgenti nucleari prodotte in reazioni ad energie tra i 10 ed i 40 AMeV, correlandole con l’energia di simmetria dell’equazione di stato della materia nucleare. Inoltre verranno effettuate misure di precisione in esperimenti con nuclei leggeri per testare le teorie ab-initio che da principi primi provano ad estrarre le caratteristiche peculiari dei nuclei medio-leggeri. Con MEDEA si investigherà l’evoluzione delle caratteristiche della risonanza gigante dipolare (GDR) al variare dell’energia di eccitazione fino alla sua scomparsa in una regione di massa mai esplorata, con l’obiettivo di estrarre da ciò un’energia limite per l’esistenza del moto collettivo. Si continuerà lo studio di fattibilità per utilizzare SOLE come spettrometro per particelle cariche leggere, in reazioni in cinematica inversa, anche in vista di possibili applicazioni con fasci FRIBS. Nel campo dell’Astrofisica Nucleare, proseguirà l’intensa attività di studio con il metodo indiretto del “Trojan Horse”, utilizzando sia fasci stabili che radioattivi con lo scopo di migliorare le conoscenze in molti campi di indagine astrofisica tuttora aperti, come electron screening, struttura ed evoluzione stellare di stelle di sequenza principale, pre-sequenza o AGB, nucleosintesi stellare e primordiale. Verranno inoltre studiate reazioni di fusione del carbonio e dell’ossigeno, fondamentali per la nucleosintesi di stelle massicce e reazioni (p,a) indotte su 18F, di grande importanza per la comprensione delle curve di luce emesse dalle novae. Tra gli obiettivi di grande rilievo è in atto lo studio di fattibilità per un’attività sperimentale con MAGNEX, volta a misurare gli elementi di matrice nucleare del doppio decadimento beta senza neutrini, tramite accurate misure di sezioni d’urto di doppio scambio di carica. Tale tematica è direttamente connessa con la ricerca della gerarchia di massa dei neutrini, con la misura della massa e la natura di Dirac o Majorana di tali particelle, nonché con le fondamentali ricadute cosmologiche. Ci si propone, inoltre, di produrre un fascio Tandem di 10Be con la tecnica del Batch-Mode, finalizzato inizialmente allo studio di strutture a cluster nel 14C e per misure di distribuzioni angolari elastiche da confrontare con misure analoghe effettuate con il nucleo halo 11Be. E’ stata implementata la nuova facility LITE (LIfe-Time-Experiment) con la quale sarà possibile effettuare misure di elevata precisione dei tempi di dimezzamento di nuclei alfa emettitori. La finalità è quella di estrarre informazioni sull’effetto di screening elettronico che influenza la probabilità di ! 50 penetrazione della barriera coulombiana in reazioni a bassa energia tra ioni pesanti. Prosegue l’attività con i fasci Laser di elevata potenza su piccoli volumi di materia, con lo scopo di investigare i meccanismi di reazione nucleare e le interazioni fondamentali che li governano in condizioni estreme di temperatura, densità e di campi elettromagnetici. In particolare lo studio degli effetti di screening elettronico sulle sezioni di fusione è essenziale per la corretta comprensione di molti importanti processi astrofisici, prefiggendosi lo studio di un caso fisico rilevante: le reazioni p + 10,11 B. Con l’intento di studiare i processi fisici coinvolti nell’ambito della nucleosintesi primordiale, si sta sviluppando la strumentazione per l’allestimento della nuova sala sperimentale EAR2, nell’ambito della collaborazione internazionale n-TOF operativa al CERN presso l’omonima facility. L’attività del gruppo LANDIS procede con lo sviluppo di tecniche analitiche innovative basate sull’uso di raggi X e di particelle cariche, per la caratterizzazione non distruttiva di materiali di interesse nel settore dei Beni Culturali ed Archeologici, con particolare attenzione alle metodologie in grado di fornire indicazioni sulla distribuzione elementale dei reperti investigati. Con lo scopo di implementare una tecnica di diagnostica non-invasiva, basata sulla misura di luminescenza ultradebole, con applicazioni sia in campo biomedico che di controllo di qualità di alimenti e acque, è in corso lo sviluppo di strumentazione innovativa per la rivelazione e l'analisi topologica, temporale e spettrale di fotoni singoli. E’ in atto uno studio per lo sviluppo di tecniche innovative per il monitoraggio della contaminazione ambientale mediante sistemi di rivelazione con controllo remoto. Prosegue l’installazione di sistemi completi di monitoraggio per rifiuti radioattivi (progetto DMNR) presso depositi di stoccaggio temporanei, in vista del definitivo allestimento del deposito nazionale. Detti sistemi consentiranno di controllare da remoto e in tempo reale lo stato di conservazione dei singoli fusti, mappandone nel tempo l’attività radioattiva e riducendo in tal modo al minimo l’esposizione degli operatori alla radiazione. Procede proficuamente l’attività di sviluppo di rivelatori innovativi per neutroni termici 3He free, che ha comportato anche il deposito di un brevetto. Continua la fase di realizzazione del primo blocco del rivelatore di Km3NeT nel sito di Capo Passero. E’ in prosecuzione l’attività di sviluppo della sorgente sorgente di ioni a multicarica per Adronterapia, Aisha. Continua il coinvolgimento dei LNS nella realizzazione della European Spallation Source. b. Contenuto Tecnico Scientifico I LNS nel campo della fisica nucleare saranno impegnati con i differenti apparati ad esplorare fenomeni che emergono nelle collisioni periferiche dirette in reazioni nucleari, al fine di fornire una descrizione coerente e microscopica della struttura nucleare, di studiare particolari strutture nucleari come aloni nucleari o cluster ed i loro effetti sui meccanismi di reazione attorno alla barriera coulombiana. Nel triennio 2014-2016 sarà realizzato un importante miglioramento nell’elettronica di CHIMERA, con la sostituzione con elettronica digitale GET della catena dei CsI del rivelatore. Si procederà inoltre nella costruzione del correlatore FARCOS con 10 telescopi triplo stadio pronti entro il 2016 e completamento nel 2018 con 20 telescopi. Nell'ambito delle attività tecnologiche relative allo spettrometro Magnex, merita rilievo la ricostruzione dell'elettrodo segmentato del rivelatore di piano focale, ottimizzando così la rivelazione di particelle leggere. Nell’ambito di n-TOF verranno realizzati due monitor di fascio di neutroni per la misura del flusso e del profilo trasverso, entrambi basati su rivelatori a stato solido. Verrà anche realizzato un apparato sperimentale ad-hoc per la comprensione del problema del 7Li nell’ambito della nucleosintesi primordiale. Le misure di interazione laser materia verranno svolte ai LNS tramite l'utilizzo di un laser table-top da 2,5J - 6 ns, per acquisire una dettagliata conoscenza della dinamica di formazione ed espansione del plasma prodotto da laser e studiare le reazioni all’interno del plasma. L’attività di LANDIS prevista nel corso del prossimo triennio è indirizzata allo sviluppo di sistemi per l’imaging elementale in 3D (sistema micro-XRF confocale) e di un sistema per diffrazione con rivelatori position-sensitive a grande copertura angolare. Saranno inoltre estratti, mediante l’uso di poli-capillari con funzione di filtri angolari, i primi fasci X dai reattori al plasma sviluppati presso i LNS (Plasma-reactor e Flexible Plasma Trap). ! 51 c. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo b. Amministrativi 12 Tecnici 62 Tecnologi/ricercatori 30 Personale non di ruolo c. Amministrativi 6 Tecnici 5 Tecnologi/ricercatori 8 Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca 13 Assegnisti 14 Borsisti 24 Co.Co.Co 1 Comandi in Entrata d. Dottorandi 17 Personale precedentemente citato proveniente dalle Università 13 * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. d. Fonti di finanziamento - - MIUR PON POR EU Commissioni scientifiche nazionali INFN La principale fonte di finanziamento nel 2013-14 per gli acceleratori è il progetto premiale MIUR ‘Astrofisica Nucleare’ Le attività INFN-E sono finanziate nell’ambito dell’esperimento HELNEM Le attività in collaborazione con SOGIN sono finanziate dalla medesima società ! 52 e. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa Spese generali di funzionamento Spese per missioni Annualità I 5220 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” 492 k! Investimenti 382 k! Consumo 247 k! ESS-MIUR 2900 k! Eventuali ulteriori finanziamenti: (indicare i finanziamenti interni/ esterni) Voce di spesa AISHA Annualità I 1350 k! KM3NeT-IT 18000 k! EMSO MEDIT 2860 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” ! 53 6.2 Infrastrutture di Ricerca Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO) descrizione Specificare Intervento: Altra Area di Intervento l’Area di Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi L’Osservatorio Gravitazionale Europeo, EGO, è stato fondato nel 2000 congiuntamente dall’INFN e dal CNRS francese con lo scopo di completare la costruzione, mantenere, sviluppare e tenere in funzione il piu’ grande detector interferometrico Europeo per la ricerca delle onde gravitazionali: Virgo. EGO registrato come consorzio di diritto privato secondo la legge italiana e’ una estesa infrastruttura collocata nella campagna a circa 10 chilometri da Pisa. Il mandato di EGO prevede lo svolgimento di ricerche nel campo gravitazionale di interesse comune ai Membri, la promozione della cooperazione nel campo della ricerca sperimentale e teorica delle onde gravitazionali in Europa, lo sviluppo delle tecnologie attraverso Ricerca & Sviluppo, l’attività di diffusione della cultura scientifica e l’offerta di formazione avanzata per i giovani ricercatori. L'infrastruttura EGO comprende gli edifici, i laboratori e i servizi necessari per gestire l'interferometro Virgo ed eventualmente ospitare altri esperimenti e attività di Ricerca & Sviluppo. Virgo è uno dei tre maggiori interferometri nel mondo, insieme ai due americani LIGO. Virgo ha raggiunto la sensibilità di progetto e, con i dati raccolti finora insieme a LIGO, ha potuto stabilire importanti upper limit sull’emissione di onde gravitazionali da parte di sorgenti di natura diversa. I rivelatori di onde gravitazionali sono attualmente in fase di upgrade per sfruttare tecnologie più avanzate e realizzare così la seconda generazione di rivelatori interferometrici (fase “advanced”). Advanced Virgo, attualmente in costruzione, è progettato per aumentare di un fattore 1000 la probabilità di rivelare le onde gravitazionali, e centrare così uno dei principali obiettivi della fisica fondamentale degli ultimi 50 anni. Quasi tutte le componenti del rivelatore sono in fase di miglioramento. Gli isolatori antisismici saranno resi ancora più efficaci con l’aggiunta di ulteriori elementi e il raffinamento dei controlli attivi, gli specchi saranno sostituiti con altri che presentano caratteristiche ottiche estreme, frutto di anni di R&D, adeguate alle nuove specifiche, i sistemi di iniezione del laser e rivelazione del segnale saranno completamente rinnovati, saranno installati un nuovo laser ad alta potenza ed un sofisticato sistema di compensazione delle aberrazioni indotte dagli effetti termici, verrà potenziato il sistema di ultra alto vuoto e tutti gli impianti verranno adeguati per ridurre i rumori secondo vincoli molto piu’ severi degli attuali. Sono state messe in atto le best practice del project management per un controllo puntuale del budget, del planning e delle performance finali. Il commissioning dello strumento sara’ effettuato inizialmente sulle singole componenti installate e poi nel 2015 su tutto l’apparato. I primi run scientifici in coincidenza con Advanced LIGO si svolgeranno nel 2016. Nel triennio 2014/2016 le attivita’ di EGO/Virgo saranno dunque dedicate principalmente al completamento della realizzazione di Advanced Virgo, al commissioning dell’esperimento ed ai primi run scientifici. EGO è un Consorzio internazionale dalla fondazione essendo frutto di una compartecipazione italofrancese, cui si è aggiunta la partecipazione, quale “Ente Associato”, dell’ente di ricerca olandese Nikhef, che contribuisce in kind al funzionamento di EGO. Fanno parte della Collaborazione Virgo anche gruppi polacchi e ungheresi. EGO/Virgo, essendo una delle tre massime infrastrutture mondiali del settore, ha in atto collaborazioni scientifiche/tecnologiche con tutti i gruppi internazionali attivi nel settore: i laboratori americani LIGO, la LIGO Scientific Collaboration, il laboratorio tedesco/britannico GEO600, i centri giapponesi KAGRA e IRCC, la collaborazione indiana IndIGO, la collaborazione australiana ACIGA. EGO ha la leadership europea nella progettazione della futura evoluzione della ricerca delle onde ! 54 gravitazionali, come testimoniato dal coordinamento di importanti progetti europei, all’interno del FP7, in particolare il disegno concettuale dell’osservatorio di terza generazione “Einstein Telescope” (ET), progetto leader mondiale; EGO sta coordinando anche il proposal europeo per l’integrazione delle infrastrutture di ricerca (H2020-INFRAIA-2014) nel campo della ricerca delle onde gravitazionali. b. Contenuto Tecnico Scientifico La presente infrastruttura è costituita da due tunnel, ciascuno lungo 3 km sotto ultra-alto vuoto (P= 10-9 mbar risultando il più grande sistema di ultra vuoto in Europa, il secondo nel mondo), due edifici terminali e un edificio centrale con dieci torri contenenti sofisticati attenuatori per la riduzione del rumore sismico, attualmente i piu’ efficienti nel mondo, specificatamente concepiti per Virgo e prodotti in Italia (lo stesso concetto è stato adottato anche dall’interferometro KAGRA in Giappone), numerose clean room fino alla classe 1, una serie di laboratori specializzati, in particolare in ottica, elettronica, criogenia e vuoto, impianti per pulizia di componenti da inserire sotto vuoto, officine e servizi generali. Le attivita’ di EGO e della Collaborazione Virgo sono quindi centrate sulla progettazione e costruzione delle nuove componenti che permetteranno il sensibile miglioramento di sospensioni anti-sismiche, specchi, banchi ottici, laser, elettronica e controlli, ultra alto vuoto. Per questo sono state sviluppate, anche in collaborazione con aziende italiane, specifiche tecnologie nei settori della meccanica, ottica ed elettronica. L’alta concentrazione di competenze e infrastrutture tecnologiche disponibili permettono ad EGO di avere un importante ruolo di alta formazione; attualmente, infatti, EGO coordina un Initial Training Network (GraWIToN), finanziato dalla commissione europea in FP7, per la formazione di giovani ricercatori nella scienza e nella tecnologia del mondo delle onde gravitazionali. c. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale Anno 2014 a. Personale a tempo determinato 3 b. Personale a tempo indeterminato 45 c. Altro Personale Co.Co.Co/Co.Pro. 13 Comandi in Entrata 3 Anno 2015 Anno 2016 Anno “n” * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. d. Fonti di finanziamento I Membri del Consorzio EGO, INFN e CNRS, contribuiscono in parti uguali al bilancio annuale, approvato dal Consiglio di EGO. Nikhef, che ha lo stato di osservatore al Consiglio, contribuisce con una quota pro-capite per ricercatore. I contributi al progetto Advanced Virgo sono regolati da MOU firmati dalle Agenzie finanziatrici: INF, CNRS, Nikhef, Wigner (HU) e Polgrav (PL). Bilancio ordinario annuale di EGO: 4500 k! da INFN (IT), 4500 k! da CNRS (FR) , 100 k! da Nikhef (NL). Costo dell’upgrade ad Advanced Virgo, distribuito sugli anni della costruzione: 24000 k! di cui 7000k! da INFN, 7000k! da CNRS, 2000k! da Nikhef, 8000 k! dal bilancio ordinario di EGO. Si aggiungono contributi in kind da laboratori polacchi e ungheresi. ! 55 e. Costo complessivo del progetto (in kEuro) Finanziamenti a carico INFN Voce di spesa Funzionamento Upgrade Advanced Virgo Fellowships, R&D e investimenti Annualità 2014 Annualità 2015 Annualità 2016 Annualità “n” Annualità II Annualità III Annualità “n” 1.700 k! 2.800 k! 0.600 k! Finanziamenti a carico CNRS e Nikhef Voce di spesa Funzionamento Upgrade Advanced Virgo Fellowships, R&D e investimenti Annualità I 1.700 k! 2.800 k! 0.800 k! ! 56 6.3 Infrastrutture di Ricerca Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 KM3NeT-IT, laboratorio ad alta profondità nel Mar Mediterraneo descrizione Specificare Intervento: Altra Area di Intervento l’Area di Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi KM3NeT costituirà la più grande infrastruttura di ricerca ad alta profondità nel Mar Mediterraneo. Tale struttura, complementare al telescopio IceCube installato nelle profondità dei ghiacci antartici presso il Polo Sud, ne supererà la sensibilità in modo sostanziale. L’obiettivo principale di KM3NeT è la ricerca e lo studio di sorgenti di neutrini nella regione di energia tra il TeV e iI centinaio di PeV. La recente osservazione da parte di IceCube di alcune decine di neutrini di alta energia di origine cosmica ha di fatto segnato l’inizio dell’astronomia con neutrini anche se le caratteristiche e la collocazione di IceCube impediscono di fornire risposte definitive sulla provenienza di questi neutrini. La collocazione di KM3NeT nel Mar Mediterraneo consentirà di osservare la quasi totalità della regione del piano galattico (incluso il centro galattico) dove è localizzata la maggior parte delle sorgenti candidate e, grazie alle sue caratteristiche di risoluzione angolare, di individuare univocamente le sorgenti di produzione. Grazie al suo elevato potenziale scientifico KM3NeT è inclusa dal 2006 nella roadmap di ESFRI tra le infrastrutture di interesse pan-europeo.! b. Contenuto Tecnico Scientifico KM3NeT sarà costituita da un insieme di strutture verticali (Detection Units) alte circa 700 m installate a grande profondità (circa 3500 m) nel Mar Mediterraneo. Ogni struttura alloggia i sensori ottici per la rivelazione della luce prodotta dalle particelle originate nelle interazioni di neutrino nell’acqua ed anche la strumentazione necessaria al monitoraggio continuo delle proprietà dell’acqua. Circa 10000 moduli ottici saranno necessari per strumentare il volume di acqua richiesto di circa 5 km3. L’alimentazione del rivelatore e il trasferimento dei dati saranno effettuati attraverso una rete di cavi elettro-ottici e da nodi di raccolta e distribuzione (Junction Boxes) che convergeranno poi su un cavo elettro-ottico principale che connette l’infrastruttura off-shore con la stazione di terra. Le operazioni di posa e manutenzione saranno effettuate tramite robot controllati dalla superficie in grado di operare a grande profondità. Considerazioni di tipo logistico e tecnologico hanno portato alla definizione di uno schema a blocchi, ciascuno composto da un centinaio di Detection Units e relativo cavo elettro-ottico di connessione a terra. Le prestazioni di questa soluzione a cluster sono state studiate tramite simulazioni numeriche che non hanno messo in evidenza alcuna controindicazione in termini di prestazioni del rivelatore (sensibilità, potenziale di scoperta). I blocchi possono essere installati a distanze della decina di km o anche su diversi siti. Le opportunità di reperimento di fondi anche su base regionale fanno si che l’opzione a nodi distribuiti su diversi siti sia preferibile. Uno di questi nodi, comprendente due blocchi di circa 100 detection units ciascuno, sarà installato in Italia e nella sua configurazione finale costituirà almeno un terzo di KM3NeT. Il rivelatore sarà installato a 3500 m di profondità 80 km al largo di Capo Passero su un sito individuato come ottimale e caratterizzato e monitorato da una collaborazione INFN negli ultimi dieci anni. L’INFN ha già realizzato sul sito un’infrastruttura comprendente una stazione di terra, un sistema di potenza e un cavo elettro-ottico sottomarino con convertitore DC/DC da 10 kW già operativi. Nel corso del 2013 è stato installato a 3500 m di profondità e connesso all’infrastruttura un prototipo di ! 57 struttura di rivelazione con lo scopo di validare alcune soluzioni tecnologiche e allo stesso tempo monitorare le caratteristiche del sito. I circa 10 mesi di dati finora raccolti confermano le caratteristiche eccellenti del sito.! La stazione di terra è inoltre collegata tramite un link ottico a 10 Gbit/s ai Laboratori Nazionali del Sud. Da qui i dati saranno distribuiti in tempo reale a tutti i membri della collaborazione europea. La prima fase di costruzione della rete di fondo e delle prime Detection Units è stata avviata grazie al finanziamento del progetto KM3NeT-Italia sul PON 2007-2013 “Ricerca e Competitività”. Questa fase sarà completata entro il 2014. Nel 2015 potrebbe quindi iniziare la seconda fase che consentirebbe in circa tre anni di completare il nodo italiano di KM3NeT. Un rivelatore di queste dimensioni consentirebbe non solo di confermare la recente scoperta di IceCube ma anche di fornendo ulteriori preziose informazioni sull’origine di questi neutrini. L’infrastruttura KM3NeT è inoltre compatibile e sinergica con attività legate a scienze della terra e marine nel cui campo sono stati già avviati contatti e collaborazioni. In particolare sono previsti esperimenti in sinergia con EMSO che è un’altra grande infrastruttura europea inserita in ESFRI che prevede la realizzazione di una rete di osservatori sottomarini per le scienze della terra e del mare. Nove strutture INFN, tra cui due laboratori nazionali, partecipano al progetto. Attività in collaborazione con l’INGV sono già in corso e altre in programma. La collaborazione internazionale KM3NeT comprende circa 30 istituti da 10 paesi europei. Per la realizzazione della fase 1 del progetto sarà a breve siglato un Memorandum of Understanding. Per la fase successiva dell’infrastruttura europea KM3NeT è prevista la costituzione di un ERIC.! c. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. b. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici 10 Tecnologi/ricercatori 25 Personale non di ruolo Amministrativi Tecnici Tecnologi/ricercatori c. Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca 30 Assegnisti 5 Borsisti 5 Co.Co.Co Comandi in Entrata d. Dottorandi 5 Personale precedentemente citato proveniente dalle Università 30 ! 58 * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. d. Fonti di finanziamento Il costo complessivo di KM3NeT (6 building blocks) è stimato tra 220000 k! e 250000 k!. Il costo per la realizzazione del nodo italiano corrispondente a 1/3 del rivelatore è stimato quindi in circa 80000 k!. Questi costi non includono l’infrastruttura di base (stazione di fondo, cavo elettro-ottico che connette le stazioni on e off shore, ") che sono state finanziate precedentemente dall’INFN con un finanziamento complessivo di 7000 k!. Sul bando PON 2007-2013 sono stati finanziati 21000 k! per la costruzione della prima parte del nodo italiano di KM3NeT. Inoltre 2000 k! sono stati stanziati per l’infrastruttura nell’ambito del FOE 2010 e 2011. Il budget attualmente a disposizione corrisponde a circa un quarto del costo del nodo italiano. Ulteriori fondi (circa 60000 k!) sono quindi necessari per il completamento del progetto. La maggior parte di questi fondi saranno necessari nel periodo 2015-2018 in particolare per l’espansione della rete di fondo e la costruzione delle Detection Units rimanenti. e. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa Annualità I Annualità II 2000k! Annualità III 2000 k! Annualità “n” Eventuali ulteriori finanziamenti: (indicare i finanziamenti interni/ esterni) Voce di spesa PON KM3NeT-IT Fondi strutturali Annualità I 18000 k! Annualità II 10000 k! Annualità III Annualità “n” 10000 k! ! 59 6.4 Infrastrutture di Ricerca Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 Progetto “Selective Production of Exotic Species” (SPES), produzione in linea di ioni radioattivi descrizione Specificare Intervento: Altra Area di Intervento l’Area di Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Cruciale per il futuro del laboratorio LNL è il progetto SPES, sigla di "Produzione Selettiva di Specie Esotiche". Il progetto è centrato sullo sviluppo di un sistema di seconda generazione per produzione in linea di ioni radioattivi (sistema ISOL,) finalizzato alla ricerca fondamentale in fisica nucleare e ad applicazioni interdisciplinari in settori diversi, che vanno dalla produzione di radionuclidi di interesse medico alla generazione di neutroni per lo studio dei materiali e applicazioni in campo medico. Le fasi alfa, beta e gamma devono completarsi nel prossimo triennio. b. Contenuto Tecnico Scientifico ! Il progetto si articola in quattro fasi: SPES-alfa, già approvato e finanziato dall'INFN per 20000 kEuro, include, l'acquisizione, l’installazione e la messa in funzione di un ciclotrone ad alte prestazioni con elevata corrente di uscita (~ 0.7mA) e alta energia (fino a 70 MeV), insieme con le relative infrastrutture per il ciclotrone e le stazioni sperimentali. Il ciclotrone sarà dotato di due porte di uscita che dividono la corrente totale in due fasci di protoni azionati contemporaneamente, una configurazione adatta per la doppia missione del laboratorio: ricerca di base e applicazioni tecnologiche. Uno dei due fasci sarà dedicato alla struttura ISOL, il secondo sarà dedicato alle applicazioni. Il ciclotrone produrrà ioni radioattivi ricchi di neutroni come risultato dalla collisione di protoni su un bersaglio di uranio. In SPES-beta questi nuclei ricchi di neutroni verranno accelerati e quindi mandati ad urtare contro altri bersagli, dove si produrranno nuovi nuclei, come quelli che sono generati nelle fasi avanzate dell’evoluzione stellare e non esistono naturalmente sulla Terra a causa della loro breve vita. Lo studio di questi sistemi rappresenta una nuova frontiera della fisica per estendere la conoscenza delle forze nucleari in condizioni estreme e per avere informazioni di base necessarie per studiare l'evoluzione stellare.La fase di accelerazione sfrutterà il sistema di acceleratori ALPI-PIAVE, già installato presso i LNL, che sarà opportunamente potenziato. SPES-beta è sviluppato nel quadro di intense collaborazioni nazionali ed internazionali. A questo proposito, e’ operativo l’accordo LEA (Laboratori Europei Associati) che prevede SPES e il progetto francese Spiral2 come partner di una attività congiunta. SPES-beta è stato approvato ma non ancora completamente finanziato dall'INFN; ha ottenuto un finanziamento di 5600 kEuro nell’ ambito dei progetti premiali 2011 SPES-gamma riguarda la produzione di radionuclidi di interesse medico utilizzando il ciclotrone di SPES-alpha. Lo scopo principale è la produzione di radio-farmaci di tipo innovativo (come ad esempio quelli basati su Sr-82/Rb-82 e Ga-68/Ge-68), nonché la produzione di radionuclidi convenzionali con nuovi approcci basati sull’uso di acceleratori. A tale riguardo lo stato metastabile del tecnezio-99 è di particolare interesse. Sfruttando il ciclotrone e l'infrastruttura prevista da SPESalfa, si può costruire un centro per la produzione di radioisotopi di interesse medico con costi limitati, realizzando un’importante sinergia tra ricerca di base e applicata. Il progetto è collegato ad altre infrastrutture internazionali per lo sviluppo innovativo di radioisotopi come il centro Arronax a Nantes. Questa fase del progetto SPES , presentata al ministero per il finanziamento da parte dell’INFN e del CNR e con il supporto di un partner privato, e’ stata approvata come progetto premiale 2012 sotto il nome LARAMED (Laboratorio per radionuclidi di interesse medico). SPES-delta prevede lo sviluppo di sorgenti di neutroni da acceleratore. Per questo ruolo si puo’ ! 60 considerare il ciclotrone (progetto NEPIR), ovvero un acceleratore lineare ad alta intensità basato su una particolare tecnologia acceleratrice chiamata quadrupolo a radiofrequenza (RFQ), Per questa strada si possono avere fasci con una corrente di 30 mA ad una energia di 5 MeV. Questo acceleratore può essere utilizzato come una sorgente di neutroni estremamente intensa con diverse applicazioni che vanno dagli studi di astrofisica nucleare alla caratterizzazione dei rifiuti nucleari, alla terapia sperimentale per tumori basata sulla cattura di neutroni da parte del boro (BNCT). Per lo sviluppo di questo progetto è stato firmato un accordo tra SOGIN, Università di Pavia e INFN. Con il nome MUNES (Multidisciplinary neutron source) il progetto è stato approvato dal MIUR nell’ambito dei progetti premiali 2011 e finanziato per 6000 kEuro. c. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. b. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici 15 Tecnologi/ricercatori 30 Personale non di ruolo Amministrativi c. Tecnici 5 Tecnologi/ricercatori 10 Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca Assegnisti 5 Borsisti 5 Co.Co.Co Comandi in Entrata d. Dottorandi 5 Personale precedentemente citato proveniente dalle Università 5 * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. d. Fonti di finanziamento Il progetto SPES e’ stato avviato con fondi del bilancio ordinario dell’INFN, che vi ha investito oltre 20000 kEuro. Il progetto per la realizzazione di una infrastruttura per fasci di ioni radioattivi (fasi alfa + beta) ha beneficiato di un finanziamento premiale MIUR-2011 per 5600 kEuro. Sono da reperire ulteriori 20000 kEuro per il completamento della facility di fasci di ioni radioattivi. Per la fase gamma, (radioisotopi ad uso medico), il MIUR ha approvato il progetto premiale 2012 LARAMED, per 7000 kEuro. Per il completamento della facility per radioisotopi ad uso medico, per circa 13000 kEuro, e’ necessario ricorrere al finanziamento da parte di un partner privato. ! 61 e. Costo complessivo del progetto Il costo delle fasi alfa+beta (Fasci di ioni radioattivi), e’ di 50000 kEuro, di cui circa 30 gia’ investiti. Nel corso del triennio sono da reperire circa 20000 kEuro per il completamento di queste fasi. Il costo della fase gamma (radioisotopi per uso medico) e’ stimato in 20000 kEuro, di cui 7000 sono acquisiti tramite progetto premiale 2012 ; per gli altri si attende l’impegno di un partner privato. Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa Alfa + beta gamma Annualità I 8000 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” 2000 k! Eventuali ulteriori finanziamenti: (indicare i finanziamenti interni/ esterni) Voce di spesa Finanziamenti privati Annualità I 3000 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” ! 62 6.5 Infrastrutture di Ricerca Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 descrizione Altra Area di Intervento CNAF, centro nazionale dedicato alla ricerca e allo sviluppo nel campo delle discipline informatiche e telematiche Specificare l’Area di Intervento: Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Il CNAF intende perseguire i seguenti obiettivi strategici, anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati: ! sviluppo di collaborazioni nazionali e internazionali nell'ambito del calcolo e dello storage distribuito. In particolare esse si realizzeranno all'interno di progetti strutturali nazionali (DHTCS; Smart Cities) ed europei (Horizzon 2020) attraverso accordi con istituzioni scientifiche nazionali ed estere, e con soggetti privati. ! ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse e dei relativi consumi energetici, da ottenersi sfruttando il paradigma del Cloud computing and storage. Su questo punto il CNAF ha una posizione di leadership da diversi anni, che intende mantenere e sviluppare; ! definizione di una architettura e di una implementazione di riferimento per la conservazione a lungo termine dei dati scientifici e delle relative applicazioni; ! definizione di nuovi framework di calcolo e di software per gli esperimenti di fisica a cui partecipa l'INFN, in stretta collaborazione con i reparti di calcolo distribuito e con il centro di calcolo Tier1; ! sviluppo di una rete di conoscenze estesa a tutto l'ente per il miglioramento della qualità del software sviluppato ed utilizzato al suo interno; b. Contenuto Tecnico Scientifico Il CNAF ospita e gestisce il centro per l'elaborazione di dati scientifici su larga scala denominato Tier1, in riferimento alla funzione di nodo di riferimento nazionale che svolge per gli esperimenti LHC. E’ una delle principali infrastrutture di ricerca a servizio della comunità della ricerca nazionale e delle collaborazioni scientifiche internazionali a cui partecipa l'INFN.Il Tier1, con gli analoghi centri Europei raccolti nella collaborazione WLCG (Worldwide LHC Computing Grid), costituisce un insieme di grandi centri di calcolo strettamente inter-operanti fra loro, che svolgono una funzione di primaria importanza per la ricerca scientifica in Europa. Grossi investimenti della comunità europea, ad iniziare dal quinto programma quadro, hanno permesso di progettare il middleware GRID che agisce da “collante” funzionale tra questi centri. L'infrastruttura Grid, integrata a livello internazionale nell'European Grid Initiaitve (EGI), permette ai ricercatori di distribuire in modo trasparente ed efficiente dati e compiti di elaborazioni fra gli oltre 200 centri di calcolo disponibili a livello mondiale per la fisica e le altre discipline scientifiche. Tier1 ll Tier1 è il principale centro di calcolo scientifico dell’INFN. L’attuale infrastruttura del Tier1, pur ospitando una quantità cospicua di risorse sia in termini di potenza di calcolo (~185000 HS06 per un numero di processi, “job”, eseguibili simultaneamente pari a ~18,000) che di storage (13 PB su disco e 16 PB su libreria a nastri nel 2013), potrebbe accogliere un quantitativo di risorse ben ! 63 superiore. Infatti, gli impianti tecnologici, completamente ridondati, sia in termini di erogazione di potenza elettrica che frigorifera, possono erogare una potenza elettrica complessiva fino a 5 MW (3,4 MW in continuità assoluta), sono attualmente sottoutilizzati. Nel corso del 2012 è stata potenziata la libreria a cassette magnetiche con l’installazione di drive di nuova generazione quintuplicandone la capacità: la libreria può ora ospitare fino a 80 PB di dati online. Le risorse di calcolo dei differenti esperimenti sono gestite centralmente da un unico sistema di code (di norma ogni esperimento ha almeno una coda dedicata) ed assegnate dinamicamente agli esperimenti, tramite il meccanismo del fair share, in base a pesi prestabiliti, proporzionali ai finanziamenti decisi dalle commissioni scientifiche. La gestione unitaria delle risorse di calcolo rende possibile il pieno utilizzo della CPU disponibile per più del 95% del tempo con un’efficienza (tempo di CPU usato su tempo di attesa) pari al 85%. L’infrastruttura di storage è basata su standard industriali, sia a livello di connessioni (tutti i diskserver ed i sistemi disco sono interconnessi tramite una rete dedicata, la Storage Area Network), che di accesso ai dati (i dati sono residenti su file system paralleli, tipicamente uno per ogni esperimento principale). Questo ha permesso l’implementazione di un sistema di accesso ai dati completamente ridondato da un punto di vista hardware e capace di prestazioni molto elevate. Allo stato attuale, la banda passante complessiva, tra la farm di calcolo e lo storage, è di ~60 GB/s rendendo possibile estendere la tipologia di uso del centro ai processi di analisi utente tipicamente con requisiti molto più stringenti in termini di accesso ai dati rispetto alle produzioni organizzate. Attualmente, 20 collaborazioni scientifiche usano le risorse del Tier1: oltre ai già citati esperimenti a LHC, vi sono esperimenti afferenti a CSN1 (Bell2. LHCf, CDF, KLOE e recentemente anche NA62), CSN2 (AMS, ARGO, Auger, Borexino, FERMI/GLAST, Gerda, ICARUS, MAGIC, PAMELA, Xenon100, VIRGO) e dal 2014 anche CTA ed opera e CSN3 (AGATA). All’interno della struttura del Tier1 sono anche ospitati il Tier2 italiano di LHCb (le risorse in questo caso sono completamente condivise con quelle del Tier1) ed un Tier3 della Sezione di Bologna, oltre ad altri servizi di interesse nazionale per l’INFN (si veda ad es. il Sistema Informativo). Nelle sale del Tier1 è ospitato uno dei nodi più importanti della rete della ricerca italiana (GARR): è stato uno dei primi, nel corso del 2012, a migrare alla nuova infrastruttura basata su fibre spente (GARRX). Oltre al normale accesso alla rete della ricerca italiana, che permette, tramite la rete GEANT, il collegamento alle reti della ricerca europee e mondiali, la connettività con il Tier0 al CERN e con gli altri centri Tier1 di WLCG è assicurata dalla rete dedicata LHCOPN alla quale il CNAF accede con un collegamento ridondato a 20 Gbps. E’ inoltre stata realizzata un’ulteriore rete, LHCONE, per l’interconnessione con i principali TIER2 di WLCG. Inoltre, la nuova rete GARR-X renderà possibile, se necessario, un collegamento a 100 Gbps con il CERN. Grazie a questa infrastruttura di rete il Tier1 può gestire il servizio di trasferimento dei dati per i siti WLCG italiani. Principali attività a carattere scientifico e tecnologico Il CNAF, oltre a garantire l'operatività delle infrastrutture informatiche che ospita, conduce attività di sviluppo e di innovazione tecnologica nel campo ICT, partecipando a progetti in sede nazionali ed internazionale. Recentemente si è dedicato in particolare ai seguenti aspetti, tutti legati a prospettive di incremento dell'efficienza nell'utilizzo delle risorse e nella ricerca di collaborazioni che migliorino la sostenibilità dei progetti dell'Ente: # studio e realizzazione di nuove architetture di calcolo e storage; # applicazioni di prototipi di architetture CPU many-core nella simulazione e nell'analisi di dati prodotti da esperimenti di fisica a cui partecipa l'INFN; # implementazione di architetture scalabili di virtualizzazione per il calcolo scientifico e per la realizzazione di servizi informatici di uso generale; # partecipazione a collaborazioni nazionali ed internazionali con soggetti pubblici e privati nell'ambito della Grid e del Cloud computing. Tali progetti hanno portato ad attive collaborazioni di scambio tecnologico con soggetti pubblici e privati e ad un miglioramento ed incremento dei servizi forniti agli utilizzatori dei servizi di calcolo e storage forniti ! 64 dall'INFN. Il CNAF ha inoltre sempre svolto un’attività di coordinamento e di centralizzazione della gestione di contratti nazionali di manutenzione hardware e di acquisizione e distribuzione di pacchetti software, con lo scopo di cercare di garantire un trattamento omogeneo per tutte le strutture interessate, di riuscire ad ottenere condizioni contrattuali ed economiche più vantaggiose rispetto a quelle che si avrebbero con una trattativa individuale e non ultimo, di razionalizzare l'uso del software anche diminuendo i pacchetti a disposizione. Questa attività di coordinamento ha subito una forte accelerazione nell’ultimo periodo e si sono concretizzati numerosi nuovi contratti nazionali di interesse soprattutto per i servizi di progettazione ed officina meccanica dell'Istituto, con un evidente risparmio sui costi rispetto a qualche anno fa. Al momento sono quasi trenta i contratti gestiti centralmente (fra questi ricordiamo quelli riguardanti il software di gestione delle farm di calcolo ed il sistema di gestione dello storage in uso al Tier1 ed in altri centri dell’INFN) e sono allo studio nuove iniziative di accordi relativi ad ulteriori pacchetti software di interesse per diverse sedi. Principali collaborazioni nazionali ed internazionali Il CNAF ha partecipato negli anni, a diverse collaborazioni internazionali costituite per la realizzazione di progetti di sviluppo nel campo informatico. I progetti Europei connessi a GRID hanno permesso al solo INFN, di ottenere, nel periodo 200110, un finanziamento complessivamente superiore a 22 Milioni di Euro (su 31 progetti approvati) che, aggiunto a quelli degli altri enti di ricerca e consorzi (ad esempio il finanziamento ottenuto dal Dipartimento ISTI del CNR), rappresentano il livello più alto di finanziamento ottenuto da un singolo paese dalla Commissione Europea (CE) in questo decennio in questo campo. Il CNAF collabora attualmente in ambito nazionali ed internazionali partecipando a: # la collaborazione Worldwide LHC Computing Grid (WLCG) che gestisce l’infrastruttura di calcolo, basata su tecnologie grid, al servizio degli esperimenti a LHC # il progetto DHTCS # il progetto europeo European Grid Infrastructure (EGI) # collaborazione con la Regione Marche per la definizione e lo sviluppo di servizi di cloud computing per la Pubblica Amministrazione # il progetto Smart Cities Open City Platform # il progetto Smart Cities Cagliari2020 # il progetto premiale !CHAOS In aggiunta a tali collaborazioni in essere, si prevede di collaborare a ulteriori bandi di interesse nazionale, di partecipare a bandi europei, di sviluppare le connessioni con le imprese interessate ad obiettivi legati all'informatica (in particolare distribuita) e di rafforzare la collaborazione con altri enti di ricerca nazionali ed internazionali. c. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici 7 Amministrativi 1 Tecnologi/ricercatori 11 ! 65 b. Personale non di ruolo c. Amministrativi 1 Tecnici 10 Tecnologi/ricercatori 14 Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca Assegnisti 11 Borsisti 2 Co.Co.Co Comandi in Entrata 1 Dottorandi Personale precedentemente citato proveniente dalle Università d. * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. d. Fonti di finanziamento # # # # # e. INFN MIUR Comunità Europea Consorzio EGO Regione Marche Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa Spese generali di funzionamento Missioni Investimenti Consumo Annualità I 1000 K! Annualità II Annualità III Annualità “n” 100 K! 1200 K! 725 K! ! 66 6.6 Infrastrutture di Ricerca Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 descrizione Altra Area di Intervento Laboratorio di Tecniche Nucleari Applicate ai Beni Culturali (LABEC) Specificare l’Area di Intervento: Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Il laboratorio LABEC è una grande struttura della Sezione di Firenze, che occupa locali del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di complessivamente oltre 1500 m2. E’ basata come strumento principale su un acceleratore di particelle di tipo Tandem, da 3 milioni di Volt di tensione massima di terminale, col quale si effettuano numerose importanti applicazioni interdisciplinari di tecniche della fisica nucleare, di notevole impatto sociale e culturale. Nato inizialmente per applicazioni nel campo dei Beni Culturali, grazie alla versatilità delle attrezzature e all’originalità delle tecniche sviluppate, ha progressivamente esteso il campo di applicazioni anche al settore dei problemi ambientali (di particolare importanza e attualità il controllo della qualità dell’aria con la misura della composizione delle polveri fini in atmosfera), alla geochimica, alla scienza dei materiali in generale. L’acceleratore Tandem del LABEC consente sia misure di Accelerator Mass Spectrometry (AMS) – in particolare datazioni archeologiche col metodo del 14C – che di Ion Beam Analysis (IBA) per sofisticate determinazioni non distruttive di composizione di materiali. La caratteristica peculiare del LABEC è quella di svolgere un’estesa attività di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie nucleari applicative (finanziata dall’INFN attraverso la Commissione Scientifica Nazionale 5), grazie alla quale si possono mantenere costantemente ai massimi livelli le attività più standard “di servizio” svolte a favore di dipartimenti universitari e altri Enti pubblici nel campo delle scienze umane, Sovrintendenze, Enti di tutela del patrimonio culturale, Enti di tutela della salute e dell’ambiente. Per quanto concerne queste attività “di servizio”, il LABEC continua a produrre annualmente oltre duecento datazioni 14C di reperti archeologici o storici, soprattutto nell’ambito di collaborazioni con gruppi di studiosi del settore ed enti di tutela; partecipa a campagne di indagini diagnostiche preliminari al restauro di opere d’arte di ogni tipologia; effettua migliaia di misure di composizione delle polveri fini in atmosfera, nel’ambito di campagne di monitoraggio della qualità dell’aria in collaborazione con Agenzie di protezione ambientale, in Italia e all’estero. Riguardo alle attività di ricerca e sviluppo, invece, al LABEC si sono realizzati negli ultimi anni numerosi canali di fascio e nuovi set-up di misura, taluni con caratteristiche pionieristiche e tuttora uniche nel panorama mondiale: sono correntemente usati fasci estratti in atmosfera (una tecnica introdotta proprio dai ricercatori del LABEC, poi divenuta uno standard a livello internazionale in particolare per le analisi sui Beni Culturali), anche con dimensioni micrometriche e sistemi di scansione, per ricavare non distruttivamente non solo la composizione di un campione ma anche la distribuzione spaziale delle sue componenti; sistemi di fasci a impulsi brevissimi, un centinaio di picosecondi; sistemi di microfasci estratti di intensità controllata fino a poche particelle al secondo, con scansione su bersagli per effettuarne ad esempio una sorta di “radiografia” con particelle. Grazie ad alcune di queste realizzazioni, presso il LABEC si svolge anche una intensa attività di supporto per esperimenti di fisica nucleare basati in altri e più grandi laboratori sia nazionali che all’estero, ad esempio test preliminari di rivelatori e misure di danno da radiazione. Oltre alle attività portate avanti usando le tecniche che usano l’acceleratore, di recente all’interno del LABEC si sono sviluppate anche strumentazioni portatili altamente competitive per la diagnostica dei Beni Culturali, per venire incontro all’esigenza che spesso si presenta di analizzare opere inamovibili, ad esempio le pitture murali. Sfruttando le ampie competenze sviluppate con le ! 67 tecniche di acceleratore, si sono “trasferite” alcune soluzioni applicative anche alla strumentazione portatile. Si è realizzato ad esempio un innovativo sistema per le analisi di fluorescenza X con strumentazione portatile, che supera le tradizionali limitazioni di questo tipo di strumentazioni riuscendo a estenderne la capacità analitica nelle misure di composizione dei materiali anche agli elementi a numero atomico basso, fino al sodio. b. Contenuto Tecnico Scientifico L’acceleratore Tandem da 3 MV del LABEC è dotato di tre sorgenti di ioni, una delle quali dedicata esclusivamente a misure di Accelerator Mass Spectrometry (AMS); in queste misure l’acceleratore Tandem è utilizzato come uno spettrometro di massa ultra-sensibile per misurare l’abbondanza 14 10 26 relativa di isotopi rari. La linea AMS del Labec è equipaggiata per poter misurare C, Be, Al, 129 I. Nel campo dei Beni Culturali, la spettrometria di massa con acceleratore trova la sua principale applicazione nella datazione di reperti di origine organica con il metodo del 14 radiocarbonio ( C); grazie a questa tecnica è possibile datare campioni anche con massa molto piccola (tipicamente, al LABEC, ~1 mg di carbonio). Si possono datare campioni di età fino a 50000 anni circa; nel caso di campioni risalenti al periodo storico, è possibile determinarne l’età con un errore anche minore di ± 40 anni. Le altre due sorgenti possono essere utilizzate per produrre ogni genere di fascio (dai protoni agli ioni pesanti) e sono impiegate per lo studio del danneggiamento da radiazione dei materiali, test di rivelatori, ma soprattutto in applicazioni di Ion Beam Analysis (IBA). Le tecniche IBA consentono di analizzare in maniera non distruttiva la composizione di un campione, utilizzandolo come bersaglio per un fascio di particelle cariche accelerate. Rivelando i prodotti dell’interazione fra le particelle del fascio e gli atomi (o i nuclei) del bersaglio è possibile riconoscere e quantificare gli elementi presenti nel campione. Come detto, al LABEC negli ultimi anni sono stati sviluppati e messi a punto nuovi canali di fascio e set-up di misura con caratteristiche pionieristiche. Le linee di fascio IBA (ad oggi ce ne sono sei indipendenti) sono dotate di rivelatori per misure PIXE (Particle Induced X-ray Emission), PIGE (Particle Induced X-ray Emission), PESA (Particle Elastic Scattering Analysis), IBIL (Ion Beam Induced Luminescence). Presso il LABEC sono presenti anche diversi laboratori di supporto: preparazione di campioni per misure AMS, elettronica, rivelatori, test componenti per ultra-alto vuoto. Oltre a quelle che richiedono l’uso dell’acceleratore, sono state sviluppate anche innovative tecniche di analisi di materiali con strumentazione portatile, che hanno ulteriormente accresciuto il potenziale applicativo del laboratorio nella diagnostica non invasiva dei beni culturali, consentendo misure in situ su opere inamovibili quali pitture murali o altre opere di grandi dimensioni o particolarmente delicate per le quali sia sconsigliata la movimentazione. I principali sviluppi previsti nei prossimi tre anni riguardano: 1) Coordinamento dell’integrazione della rete di Beni Culturali dell’INFN con altre realtà di competenze complementari negli EPR e nelle Università per quanto riguarda la Scienza e le Tecnologie applicate alla diagnostica dei Beni Culturali (BBCC) e agli interventi per la loro conservazione e salvaguardia in un’unica infrastruttura di ricerca per la diagnostica avanzata, la conservazione e il restauro dei BBCC. Le attività di ricerca tecnologica già esistenti a livello di eccellenza nazionale e internazionale in questo settore, sia nell’INFN che in vari altri Enti e Università, dovranno ulteriormente svilupparsi e contemporaneamente favorire l’inserimento delle parti interessate nei processi di sviluppo strumentale e metodologico. Lo scopo è armonizzarne le attività di ricerca a livello nazionale, ottimizzando l'impiego delle risorse, migliorando la qualità dei prodotti, in termini scientifici, industriali, commerciali. Il risultato sarà una maggiore competitività dell’Italia nel settore Social Sciences and Humanities, e del patrimonio culturale. Si promuoverà quindi l’aggregazione di gruppi di ricerca complementari e competitivi intorno ai grandi temi (diagnostica, monitoraggio, autenticazione, conservazione, fruizione), che sono oggi le sfide maggiori che la società nazionale ed europea si trova oggi ad affrontare in questo settore. Saranno sviluppate nuove metodologie per la datazione diretta o indiretta e per l’autenticazione di opere d’arte, di reperti archeologici, etc., tecnologie per il controllo dell’inquinamento indoor in ambienti museali, per la migliore conservazione di opere e manufatti complessi in ambienti confinati, di tecnologie per la protezione del patrimonio archeologico e artistico dai rischi di danneggiamento antropico e naturale: ad esempio, tramite il monitoraggio - con tecniche varie tra cui quelle “nucleari” - dell’inquinamento atmosferico outdoor in aree ! 68 prossime a monumenti e parchi archeologici. Promuoveremo il coordinamento unitario delle linee di ricerca, delle proposte di sviluppo e trasferimento tecnologico e verrà intensificato il supporto a musei e istituzioni di tutela del patrimonio. 2) Sviluppo e applicazioni di tecniche di analisi nucleari con acceleratori per lo studio ad alta sensibilità del particolato atmosferico (le cosiddette “polveri fini”, o PM), sia per la stima dell’impatto sanitario, che per il riconoscimento delle “sorgenti” dell’inquinamento, sia infine per il suo effetto sui cambiamenti climatici globali. Le attività di ricerca in ambito INFN svolte a Firenze, già affermate a livello di eccellenza internazionale in questo settore dovranno integrarsi e armonizzarsi con quelle di realtà complementari in altri EPR e Università, favorendo l’ottimizzazione delle risorse e il miglioramento della qualità dei risultati scientifici. Il risultato sarà una migliore competitività dell’Italia a livello europeo sui temi dell’ambiente e dei cambiamenti climatici, oggi di rilevante interesse e grande attualità. Verranno ulteriormente sviluppate tecnologie e metodologie di analisi ad alta sensibilità e alta risoluzione temporale per lo studio dell’inquinamento da particolato atmosferico mediante tecniche nucleari, tra cui proprio le tecniche di Ion Beam Analysis e la spettrometria di massa con acceleratore. Oltre a promuovere, come detto, l’aggregazione di gruppi di ricerca complementari intorno al tema dello studio della qualità dell’aria e degli effeti dell’inquinamento da particolato atmosferico sulla salute e sul clima, verrà promosso l’acccesso alle strutture di ricerca del LABEC da parte di gruppi esterni, italiani e stranieri, sia facenti parte di organismi di ricerca che di Enti preposti alla protezione ambientale. Lo scopo finale sarà l’identificazione e la comprensione delle sorgenti di inquinamento da particolato atmosferico, sia di origine antropica che naturale, e un miglioremento della comprensione degli effetti del particolato sul clima e sulla salute, grazie all’accesso a tecniche di analisi ad alta sensibilità quali quelle nucleari. c. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. b. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici 1 Tecnologi/ricercatori 3 Personale non di ruolo Amministrativi Tecnici Tecnologi/ricercatori c. 1 Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca 5 Assegnisti Borsisti 1 Co.Co.Co Comandi in Entrata Dottorandi 6 Personale precedentemente citato 11 proveniente dalle Università * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. d. ! 69 d. Fonti di finanziamento FOE (diretto da Giunta tramite Sezione FI + trasferimento INFN a Università + esperimenti V Commissione) + conto terzi + progetti regionali /europei e. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa Annualità I Annualità II Annualità III Annualità “n” 150 k! Eventuali ulteriori finanziamenti: (indicare i finanziamenti interni/ esterni) Voce di spesa Progetti regionali Conto terzi da misure di aerosol Annualità I 80 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” 30 k! ! 70 6.7 Infrastrutture di Ricerca Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 descrizione Altra Area di Intervento Laboratorio Acceleratori e Superconduttività Applicata (LASA) Specificare l’Area di Intervento: Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Il LASA, Laboratorio Acceleratori e Superconduttività Applicata, è stato fondato nel 1987 presso l’INFN di Milano per la costruzione del Ciclotrone Superconduttore CS K800. La sua missione principale oggi è quella di sviluppare, in collaborazioni internazionali, i grandi acceleratori di particelle basati sui sistemi superconduttori per l’accelerazione (cavità RF) e la guida (magneti) dei fasci. Questa attività ha portato negli anni allo sviluppo di applicazioni multidisciplinari, sia medicali con acceleratori, sia di dosimetria che di produzione di radionuclidi presso il laboratorio di radiochimica. Il LASA è infine attivo nel campo della divulgazione scientifica su temi di radioattività ambientale presso le scuole e il pubblico. b. Contenuto Tecnico Scientifico Temi principali di ricerca attivi al LASA Sistemi di accelerazione superconduttivi per elettroni. Il LASA ha la responsabilità della gestione tecnico scientifica della partecipazione italiana, tutta in kind, al progetto ESFRI “European XFEL”. L’attività si svolge attraverso la partecipa responsabile a vari Work Package tra i quali i più significativi riguardano la realizzazione con l’industria nazionale di metà delle 800 cavità superconduttive di accelerazione e una buona parte dei 100 criomoduli che le contengono, nonché lo sviluppo e la realizzazione del sistema di terza armonica che linearizza lo spazio-fasi longitudinale del fascio di elettroni all’uscita dell’iniettore. Cavità superconduttive per protoni. Sviluppo delle cavità superconduttive ad alto beta per il progetto della European neutron Spallation Source ESS. Magneti superconduttori. Sviluppo, progettazione, costruzione e collaudo di magneti superconduttori “fast cycled” per il GSI e di magneti superconduttori per la regione di interazione di HL-LHC. Studio dei sistemi di quench per i magneti e le linee di trasferimento superconduttive per HL-LHC. Fotocatodi. Sviluppo e produzione di fotocatodi per sorgenti di fasci di elettroni ad altissima brillanza necessari per la produzione di radiazione X coerente. I fotocatodi prodotti al LASA rappresentano lo stato dell’arte e sono usati presso la facility FLASH a DESY, Fermilab, DESYPITZ e LBNL. Radionuclidi. Ottimizzazione della produzione di radionuclidi ad alta attività specifica mediante acceleratori di particelle per applicazioni mediche di diagnostica, di radioterapia metabolica e per applicazioni ambientali in collaborazione con il centro di produzione di radioisotopi ARRONAX a Nantes e il JRC di Ispra. Sono inoltre attivi studi di nanotossicologia. Applicazioni multidisciplinari e medicali. Studi, simulazioni e sviluppo di fasci di protoni generati da fasci laser di alta potenza e di strumentazione innovativa per la loro rivelazione e caratterizzazione. L’attività è svolta nell’ambito del progetto europeo ELI. Divulgazione scientifica sul tema della radioattività ambientale con particolare attenzione alle problematiche del radon attraverso l’installazione presso le scuole di un laboratorio per misure di radioattività, in collaborazione con le attività del PLS del MIUR. Infrastrutture principali attive al LASA • Liquefattore elio, 40 litri/ora, equipaggiato con criostati verticali per test magneti e cavita’ • Camera bianca di classe 10/100, con sistema di lavaggio con acqua ultrapura ad alta pressione ! 71 (100 bar). • Laboratorio con macchine per prova di trazione e tenacia, da temperatura ambiente a temperature criogeniche (2 K). • Laboratorio alto campo magnetico. Solenoidi superconduttori: 8 T (bore a temperatura ambiente, f 550 mm), 15 T (cold bore f 100 mm), 13 T (cold bore f 50 mm). • Sistema di caratterizzazione di cavi superconduttori con correnti fino a 2.5 kA. • Laboratorio per radiofrequenza con sorgenti di potenza a 700 MHz, 1.3 GHz e 3.9 GHz. • Laboratorio per deposizione e caratterizzazione fotocatodi • Laboratorio di Radiochimica, di tipo B (IAEA/62), e tipo II(UNICEN 7815), attrezzato per la manipolazione di radioisotopi a breve e media emivita, • Laboratorio di Misure Fisiche Nucleari, per misure di campioni ambientali e radioattivati. c. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo b. Tecnici 9 Tecnologi/ricercatori 7 Personale non di ruolo Amministrativi 1 Tecnici Tecnologi/ricercatori c. 2 Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca 8 Assegnisti 6 Borsisti 2 Co.Co.Co 2 Comandi in Entrata d. Dottorandi 2 Personale precedentemente citato proveniente dalle Università 10 * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. d. Fonti di finanziamento - e. MIUR EU La principale fonte di finanziamento nel 2013-14 e’ il progetto ESFRI XFEL Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE ! 72 Voce di spesa Spese generali oltre al contributo UNIMI Missioni Annualità I 350 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” 165 k! Consumo 455 k! Investimenti 486 k! Eventuali ulteriori finanziamenti: (indicare i finanziamenti interni/ esterni) Voce di spesa Fondi EU Annualità I 120 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” ! 73 6.8 Infrastrutture di Ricerca Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 descrizione Altra Area di Intervento Trento Institute for Fundamental Physics and Applications (TIFPA) Specificare l’Area di Intervento: Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Con l’istituzione del TIFPA nel Dicembre 2012, (Trento Institute for Fundamental Physics and Applications) l’INFN intende consolidare le attività di ricerca istituzionali nel settore della ricerca fondamentale, che contribuiscono in modo importante alla rilevanza quantitativa e qualitativa della ricerca in Fisica in area trentina, e soprattutto potenziare prioritariamente le ricerche in nuovi settori che risultano strategici dal punto di vista tecnico scientifico e presentino potenzialità di tipo applicativo/industriale. E’ per questo motivo che oltre al partner istituzionale Università di Trento (UNI-TN), il TIFPA coinvolge in modo strutturato e regolato da convenzione la Fondazione Bruno Kessler (FBK) e l’ Azienda Trentina per la Prototerapia (ATreP). Nel triennio 2013-2015, lo sforzo organizzativo e finanziario riguarderà l’avvio delle attività strategiche del TIFPA, anche nel contesto del Piano Strategico di Ateneo del Dipartimento di Fisica di Trento. Le azioni da intraprendere sono : 1-consolidamento delle attività di ricerca istituzionale nei settori della fisica sperimentale e teorica di area INFN a. fisica astro particellare (raggi cosmici, gravitazione sperimentale, fisica fondamentale) b. fisica sperimentale nucleare (positroni e antiprotoni, reazioni nucleari di bassa energia) c. fisica teorica nucleare e delle particelle elementari (inclusa la collaborazione con ECT*) d. ricerche interdisciplinari (rivelatori di radiazione) 2- sviluppo di piattaforme tecnologiche che valorizzino in termini applicativi il know-how presente in area trentina. b. Contenuto Tecnico Scientifico 1Ricerca istituzionale Con circa ottanta fra associati e incaricati di ricerca, che attualmente formano il gruppo collegato di Trento, la ricerca istituzionale del TIFPA si svilupperà attraverso i finanziamenti ottenuti dai vari gruppi in maniera competitiva presso le commissioni nazionali dell’ INFN, finanziamenti che si aggirano sui 500 k! annui, gestiti amministrativamente dal TIFPA e dedicati integralmente alla ricerca svolta da personale universitario presso il Dipartimento di Fisica, e in misura minore presso altri Dipartimenti . 2Piattaforme tecnologiche Nella fase di avvio delle attività del TIFPA sono state individuate alcune piattaforme tecnologiche a cui dare priorità per garantire in tempi rapidi una adeguata massa critica: 2.1 Ricerca scientifica nello spazio: a. Sviluppi e applicazioni di microsistemi al silicio basati su sensoristica ed microelettronica da utilizzarsi in esperimenti di fisica delle particelle nello spazio in sinergia con le attività di ricerca a terra. b. Nuovi ed innovativi tipi di strumentazione per le ricerche nello spazio c. Analisi di grandi quantità di dati scientifici e tecniche di supercalcolo, in particolare per il settore spaziale. ! 74 Per quanto riguarda il primo punto si propone di attivare all’ interno del TIFPA un “Laboratorio Congiunto di Tecnologie Spaziali per l’Osservazione della Terra e dell’Universo”: presso Unitn esistono infatti tre importanti attività di ricerca nel settore spaziale, rappresentate dal coordinamento dei progetti LISA-Pathfinder, AMS-02 e Juice, quest’ultimo presso il DIEI. E’ atteso dalle attività di ricerca un forte impulso al settore delle tecnologie spaziali, sia dal punto di vista dello sviluppo di sensori e strumentazione elettronica per lo spazio sia dal punto di vista della gestione e analisi dati di provenienza spaziale. Il Laboratorio Congiunto permetterà di sfruttare e sostenere questa unicità di competenze scientifiche nello spirito del progetto presentato nel 2010 da ASI-UNI-TN-PAT* ma che poi non ha trovato realizzazione. In questo spirito , la riformulazione del progetto verrà presentato alla PAT da TIFPA a nome dell’ INFN e di UNITN. Il progetto prevede l’attivazione di borse di dottorato, di 1 assegno di ricerca e di 1 posizione di RTD/A, co-finanziate in parte dal bilancio ordinario del TIFPA e in parte da un contributo straordinario richiesto alla PAT per la durata di un triennio. *ASI, Agenzia Spaziale italiana; PAT, Provincia Autonoma di Trento 2.2 Adroterapia e medicina nucleare: a. b. c. Sviluppo di nuove tecniche e strumenti di misura per l’adroterapia Studio e modellizzazione di procedure e piani di trattamento Studi di radiobiologia orientati all’adroterapia e alla radioprotezione nello spazio: Si propone di inserire il TIFPA nella rete delle attività di ricerca in cui l’INFN è già attivo, riguardante l’uso terapeutico delle particelle cariche. A questo proposito si intende attivare collaborazioni con altri Centri e Sezioni INFN in modo da contribuire sinergicamente ai programmi scientifici già approvati dalla CSN5 su questi temi (per es. RDH) e ai progetti premiali recentemente approvati, quali IRPT e LARAMED . L’obiettivo è quello di costituire in Italia una forte comunità scientifica operante nel settore, in modo da poter competere adeguatamente nell’ambito del futuro programma quadro europeo Horizon 2020 . A tale scopo l’INFN intende contribuire alla valorizzazione delle opportunità fornite dal fascio estratto del Ciclotrone per la protonterapia, mettendo a disposizione strumentazione e competenze. In questo quadro si propone anche di attivare all’ interno del TIFPA un “Laboratorio per la ricerca sugli effetti delle radiazioni ionizzanti sull’ uomo”, dedicato allo studio sperimentale e alla modellizzazione del danno da radiazione. Lo sviluppo di un gruppo di ricerca in questo settore richiederà la presenza a Trento sia di una persona esperta e nota a livello internazionale, in grado di guidare l’attività di ricerca a livello trentino, sia di personale giovane (RTDA/RA). Come contributo al Piano Strategico del Dipartimento, TIFPA dedicherà a questo settore una delle posizioni del finanziamento ordinario (RTD/RA) per il trienno 2013-15 oltre ad impegnarsi a sostenere ogni iniziativa tesa ad attrarre a Trento un esperto senior del settore. 2.3 Rivelatori di radiazione e microelettronica La tradizionale collaborazione tra INFN e FBK, rafforzata dalla presenza del TIFPA, prevede varie collaborazioni nel settore della sensoristica, microelettronica e microsistemi. Oltre all’attività di ricerca istituzionale di cui al punto 1, verranno proposti nuovi progetti per concorrere a bandi nazionali o internazionali. Di particolare rilievo è la partecipazione allo sviluppo dei nuovi sensori per i futuri rivelatori a luce Cerenkov, del progetto internazionale CTA, a cui INFN-TIFPA partecipa con un progetto premiale assieme ad FBK. Si intende inoltre partecipare , in collaborazione con la Russia, al progetto spaziale Gamma-400 che prevede la realizzazione di una grande quantità di rivelatori a microstriscie al silicio per la costruzione di un satellite dedicato all’astronomia gamma. c. Personale Impiegato (indicare il rapporto giornate/uomo) Tipo di personale a. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici 1 ! 75 Tecnologi/ricercatori b. 1 Personale non di ruolo Amministrativi 1 Tecnici Tecnologi/ricercatori c. 2 Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca 16 Assegnisti 2 Borsisti Co.Co.Co d. d. Comandi in Entrata 1 Dottorandi 2 Personale precedentemente citato proveniente dalle Università 18 Fonti di finanziamento INFN, FBK, UNI-TN e. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa Consumi Dotazioni di base Annualità I 105 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” 285 k! Eventuali ulteriori finanziamenti: (indicare i finanziamenti interni/ esterni) Voce di spesa FBK Consumi Annualità I 50 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” ! 76 6.9 Infrastrutture di Ricerca Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 Descrizione Altra Area di Intervento GSSI, centro nazionale di studi avanzati e scuola di dottorato internazionale Specificare l’Area di Intervento: Data Inizio: a. Finalità e Obiettivi Data Fine: Il GSSI è un istituto di ricerca e istruzione superiore istituito con legge dello Stato (Art. 31 bis Legge n. 35/2012). Lo scopo del GSSI è di realizzare a L’Aquila un polo di eccellenza scientifica internazionale, grazie alla valorizzazione di competenze e strutture altamente specialistiche già esistenti nel territorio, nonché di favorire l'attrazione di risorse di alto livello nel campo delle scienze di base e dell'intermediazione tra ricerca e impresa (fisica, matematica, informatica, gestione dell'innovazione e dello sviluppo territoriale) attraverso attività didattica post-laurea, e di formare ricercatori altamente qualificati. Il progetto GSSI ha avuto un forte endorsement dall’OCSE, quale progetto importante per rilanciare l’economia dell’Aquila dopo il terremoto del 2009, rinforzandone lo sviluppo futuro. Il GSSI organizza corsi triennali di dottorato rivolti a studenti selezionati in tutto il mondo. L'attività del GSSI sarà concentrata in tre aree scientifiche: Fisica, Matematica e Informatica, Gestione dell'Innovazione e dello sviluppo territoriale. Il GSSI rilascerà il titolo di dottore di ricerca in collaborazione con prestigiosi istituti di istruzione superiore: Sissa (Trieste), Sant’Anna (Pisa), IMT (Lucca). Inoltre, il GSSI si propone di attivare e sviluppare corsi supplementari per gli studenti iscritti all’Università dell’Aquila, progetti di ricerca che coinvolgano docenti, ricercatori e allievi del GSSI e professionisti del mondo produttivo. Si precisa che, secondo la legge istitutiva, il GSSI ha come soggetto attivatore l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e opera in via sperimentale per un triennio a decorrere dall'anno accademico 2013-2014. Allo scadere del triennio, a seguito della valutazione dei risultati da parte dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, il GSSI, con apposito provvedimento legislativo, potrà assumere carattere di stabilità, nella prospettiva di diventare soggetto indipendente dal punto di vista giuridico ed economico, mediante decreto di riconoscimento e approvazione del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. L’INFN, recependo le indicazioni della legge, ha creato nel suo Statuto una nuova tipologia di Centro Nazionale, il Centro Nazionale di Studi Avanzati, pensato per dare vita alle attività di una Scuola di dottorato internazionale. ! 77 b. Contenuto Tecnico Scientifico FISICA Presso il GSSI, le attività di ricerca e di formazione in Fisica sono incentrate sulla fisica astroparticellare, un settore scientifico interdisciplinare e relativamente giovane, sviluppatosi dalla convergenza di ricerche in fisica delle particelle, fisica nucleare, astrofisica e cosmologia. Le questioni investigate delimitano le frontiere della Fisica moderna: l'origine e l'evoluzione dell’universo, la natura della materia oscura e dell'energia oscura, le indagini sui neutrini e sui costituenti ultimi della materia, la ricerca delle onde gravitazionali, l'investigazione e la spiegazione dei raggi cosmici e dei processi di emissione di radiazione in sistemi astrofisici. L'obiettivo principale del PhD in fisica delle astroparticelle è quello di fornire i punti di ingresso, le più aggiornate prospettive culturali e gli strumenti scientifici necessari per partecipare con successo alle ricerche in questo settore. Il programma di PhD presso il GSSI dedica particolare attenzione agli aspetti sperimentali e a quelli fenomenologici. Lo studente di dottorato in fisica delle astroparticelle ha l'occasione unica di seguire e collaborare alle attività dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), il più grande laboratorio del mondo dedicato alla fisica astroparticellare, con la sua vasta comunità internazionale di scienziati. MATEMATICA L’attività di ricerca e di formazione in Matematica del GSSI è connessa alla matematica nelle scienze naturali, sociali e della vita. Oltre al tradizionale ambito di applicazione nelle scienze fisiche e nell’ingegneria, i metodi matematici sono divenuti oggi strumento fondamentale per le ricerche più avanzate in molti settori delle scienze sociali e delle scienze della vita. La complessità dei nuovi ambiti applicativi pone continuamente domande di nuove metodologie, che necessariamente devono stimolare ricerche di grande originalità, in cui il tradizionale confine tra matematica pura e matematiche applicate appare oggi non più proponibile. Gli studenti e i ricercatori in matematica del GSSI sono aperti al dialogo con le altre comunità scientifiche, perché proprio l’integrazione interdisciplinare delle competenze appare l’approccio con maggiore probabilità di successo. Il corso di dottorato guida gli allievi a confrontarsi, non solo con gli aspetti più classici di questa disciplina quali la Matematica Pura, le Equazioni alle Derivate Parziali e la Fisica Matematica, ma anche con problematiche del tutto nuove, che richiedono lo sviluppo di strumenti più idonei a trattare la complessità, quali l’analisi stocastica e la matematica computazionale. INFORMATICA La ricerca e gli studi del programma di dottorato in Computer Science del GSSI si confrontano con i problemi connessi a modelli, algoritmi, linguaggi e metodologie software necessari per le sfide presenti e future del mondo digitale. La natura sempre più pervasiva delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione rende attuali scenari in cui la realtà è composta in modo integrato e continuo da una dimensione fisica e da una virtuale. Le visioni di "Internet of things", dei "cyberphysical systems", dei "systems of systems" sono tutte declinazioni dello stesso paradigma fisico-virtuale in differenti domini applicativi. Gli studenti ed i ricercatori del GSSI affrontano le sfide poste dalla progettazione, gestione ed utilizzo di sistemi informatici che devono agire su entità fisiche ed interagire con entità virtuali per svolgere in modo efficiente, flessibile ed affidabile i compiti per i quali sono stati progettati. ! 78 SCIENZE SOCIALI Il dottorato e l’attività di ricerca attivata nell’ambito dell’area Scienza Sociale del GSSI ha come oggetto di indagine l’innovazione e il cambiamento nei sistemi territoriali, e in particolare nelle città. Ricercatori e studiosi con una formazione in economia, antropologia, scienze politiche, pianificazione, architettura, sociologia, demografia troveranno nel GSSI un contesto relazionale per svolgere attività di ricerca trans-disciplinare con l’obiettivo di migliorare la conoscenza dei fattori che determinano le traiettorie di sviluppo di lungo periodo dei sistemi territoriali. L’attività di ricerca e di insegnamento nell'Area Scienza Sociale del GSSI è “orientata alle politiche”, con un forte interesse per la ricerca empirica, quantitativa e qualitativa. Il primo punto focale dell’attività è sulla conoscenza e sugli strumenti analitici necessari per condurre un’attività di previsione esplorativa delle traiettorie di sviluppo dei sistemi territoriali, e dei sistemi urbani in particolare. Il secondo punto focale è sulla valutazione delle traiettorie di sviluppo attese e sulla progettazione e attuazione di politiche di regolamentazione. c. Personale Impiegato (indicare il rapporto giornate/uomo) Tipo di personale a. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici Tecnologi/ricercatori b. c. Personale non di ruolo Amministrativi 6 Tecnici 1 Tecnologi/ricercatori 2 Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca 6 Assegnisti 2 Borsisti Co.Co.Co 10 Comandi in Entrata d. Dottorandi 36 Personale precedentemente citato proveniente dalle Università 0 ! 79 d. Fonti di finanziamento MIUR MEF Regione Abruzzo e. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Eventuali ulteriori finanziamenti: (indicare i finanziamenti interni/ esterni) Voce di spesa MIUR (MEF+Regione Abruzzo) Annualità I 12 Annualità II Annualità III Annualità “n” 12 ! 80 6.10 Infrastrutture di Ricerca Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 Progetto International Fusion Material Irradiation Facility (IFMIF) descrizione Specificare Intervento: Altra Area di Intervento l’Area di Data Inizio: a. Finalità e Obiettivi Data Fine: Scopo del progetto IFMIF e’ la realizzazione di un impianto di test per simulare il danneggiamento da radiazioni sui materiali costitutivi dei futuri reattori a fusione nucleare. IFMIF è uno dei tre progetti chiave che rientrano nelle cosiddette attività di più "Ampia Strategia" (Broader Approach), in base ad un accordo firmato a Tokyo il 5 febbraio 2007 ; il progetto è iniziato ufficialmente nel mese di giugno 2007. Mira a costruire un impianto destinato alla produzione di una sorgente neutronica da 14 MeV molto intensa (circa 10**17 s-1), al fine di testare quei materiali che sono previsti, come componenti critici, nei futuri reattori nucleari a fusione. I materiali più adatti devono, infatti, "resistere" alle radiazioni intense da neutroni da 14 MeV che si producono dalle reazioni di fusione 3H(d,n)4He (DT), che quindi devono essere testati. b. Contenuto Tecnico Scientifico Tra gli obiettivi del progetto IFMIF-EVEDA rientrano la progettazione dettagliata dell'intera struttura accelerante IFMIF, così come la costruzione e test di una serie di prototipi, tra cui l'acceleratore ad alta intensità CW per deuteroni da 9 MeV. In tale contesto l'INFN ha la responsabilità della progettazione, costruzione e messa in esercizio dell'acceleratore lineare, ad alta intensità, di tipo RFQ (Radio Frequency Quadrupole) per il quale sono principalmente coinvolti i laboratori LNL e le sezioni di INFN di Padova, Torino e Bologna. L'RFQ sarà installato presso Rokkasho (Giappone) e costituirà l'elemento principale della struttura accelerante del prototipo di IFMIF. Gli altri elementi costitutivi del sistema quali la sorgente di ioni (di tipo ECR), un modulo criogenico del linac superconduttore, il sistema a radiofrequenza (RF), le linee di trasporto ed il sistema di arresto del fascio (bersaglio), saranno forniti dagli altri due principali partner europei coinvolti nel progetto, CEA (Francia) e CIEMAT (Spagna). La realizzazione delle apparecchiature è in fase di completamento e devono iniziare le installazioni in Giappone e le necessarie attività di integrazione con gli impianti predisposti dai giapponesi e dagli altri partner europei. c. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. b. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici 3 Tecnologi/ricercatori 7 Personale non di ruolo Amministrativi Tecnici 5 Tecnologi/ricercatori 5 ! 81 c. Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca Assegnisti 2 Borsisti Co.Co.Co Comandi in Entrata d. Dottorandi 1 Personale precedentemente citato proveniente dalle Università 3 * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. d. Fonti di finanziamento Il progetto e’ finanziato con assegnazioni speciali del MIUR e rappresenta il contributo “in kind” dell’Italia alla realizzazione della facility internazionale. Poiche’ la realizzazione è in fase di completamento, i maggiori impegni finanziari riguardano le installazioni in Giappone e le necessarie attività di integrazione con gli impianti predisposti dai giapponesi e dagli altri partners europei. e. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa FOE , assegnazioni speciali per IFMIF Annualità I 2000 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” ! 82 7.1.1 Collaborazioni enti Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 descrizione Altra Area di Intervento Collaborazioni con altri Enti nazionali Specificare l’Area di Intervento: Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Finalità: 1. Consentire lo svolgimento, da parte dell’Istituto e/o di altri Enti, di attività di R&D altrimenti non eseguibili o eseguibili con maggiore dispendio di tempo e/o risorse 2. Consentire l’applicazione delle conoscenze e delle competenze acquisite in settori interdisciplinari e di interesse applicativo, diversi da quelli istituzionali 3. Promuovere le attività svolte da altre Istituzioni nei settori istituzionali di attività Obiettivi: 1. disporre di competenze e mezzi strumentali specifici necessari o opportuni per lo svolgimento di attività istituzionali in settori caratterizzati da marcata interdisciplinarietà 2. consentire lo svolgimento di attività di R&D rendendo disponibili le proprie competenze e mezzi strumentali in settori caratterizzati da marcata interdisciplinarietà 3. rendere disponibili in settori non istituzionali le infrastrutture realizzate per lo svolgimento o a supporto delle proprie attività di ricerca (HPC, GRID) anche al fine di sostenere la partecipazione italiana alla realizzazione delle infrastrutture europee di ricerca 4. valorizzare le competenze acquisite in settori interdisciplinari e di interesse applicativo contribuendo altresì allo sviluppo di altri ambiti della scienza, nonchè alla crescita del Paese, tramite l’applicazione in ambiti applicativi delle conoscenze e delle tecnologie proprie della Fisica delle Particelle (Fisica medica, Beni Culturali, Energia, ecc.) b. Contenuto Tecnico Scientifico Il contenuto di queste collaborazioni si articola diversamente in base al carattere (Quadro o specifico) della collaborazione, alle caratteristiche dell’Ente con cui si attiva la collaborazione e del settore di intervento. In linea generale gli Accordi Quadro hanno la funzione di formalizzare la volontà delle due Istituzioni a collaborare nei settori di comune interesse fornendo strumenti operativi dedicati che agevolano l’attivazione e la realizzazione di iniziative comuni, a loro volta disciplinate con Accordi specifici. In tal senso gli Accordi Quadro prevedono di regola la costituzione di un Comitato paritetico con il compito, in particolare, di procedere a un regolare scambio di informazioni sulle attività di reciproco interesse e, su tale base, valutare l’opportunità di attivare collaborazioni dedicate, nonché predeterminare la disciplina generale della collaborazione fissando regole condivise su alcuni aspetti quali, a titolo esemplificativo, il contenuto minimo di questi Accordi, la disciplina della Proprietà Intellettuale e della sua valorizzazione, la riservatezza delle informazioni scambiate tra le Parti, regole sulle pubblicazioni, sul rispetto della normativa in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, ecc. Gli Accordi specifici stipulati integrano la regolamentazione dettata in via generale con gli elementi tipici della specifica collaborazione (attività e risorse) e con quelli ulteriori, di volta in volta, eventualmente necessari. Disposizioni ulteriori possono poi essere dettate da circostanze specifiche legate al settore di intervento; ad esempio collaborazioni attivate con soggetti operanti per la ricerca e la sperimentazione in ambito medico delle conoscenze e delle metodologie sviluppate dall’INFN richiede che vengano esattamente definiti compiti e responsabilità nelle attività da svolgere. ! 83 In allegato sono indicate le principali collaborazioni attivate in ambito nazionale dall’Istituto; limitandosi alle principali vanno segnalate la collaborazione SPARX (CNR ed ENEA), quella sui Free Electron Laser (ENEA) attivata ai LNF e la collaborazione MaTeRiA per la realizzazione presso il Campus dell’Università della Calabria di un centro di servizi dotato dell’infrastruttura STAR (Southern Europe TBS source for Applied Research) e della relativa stazione sperimentale µTomo per l’uso di una sorgente avanzata a Raggi X generata da sorgenti laser in configurazione Thomson a retrodiffusione su fasci di elettroni, maturata grazie all'attività sviluppata ai LNF nella test-facility SPARCLAB. Alle collaborazioni suddette nel settore degli acceleratori di particelle vanno aggiunte quelle con l’Agenzia Spaziale Italiana, già indicate, per esperimenti di respiro internazionale, quelle nel settore dei Beni Culturali, dove oltre al LABEC di Firenze, va ricordata la collaborazione LANDIS (CNR) e la partecipazione al Consorzio COIRICH e quella nel settore dell’HPC con il CINECA, che recentamente ha portato ad un Accordo per la realizzazione di una infrastruttura di calcolo comune con condivisione dei costi. L’Istituto inoltre rivolge una particolare attenzione alla formazione scientifica e alla diffusione della cultura nei settori istituzionali e, in tale ambito, sostiene, anche finanziariamente, le attività svolte dalla Società Italiana di Fisica, dalla Società Italiana di Relatività Generale e di Fisica della Gravitazione e dalla Fondazione Ettore Majorana. Numerose poi sono le collaborazioni in ambito medico dove, in aggiunta a quelle già menzionate, vanno ricordate le collaborazioni con l’Ospedale Niguarda di Milano, l’Istituto Oncologico Veneto, con la Fondazione Stella Maris e l’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare del CNR. Alle collaborazioni a livello locale, già ricordate, con la Regione Marche, la Regione Abruzzo e la Fondazione Bruno Kessler va aggiunta quella con la Regione Toscana per la promozione del sistema regionale della ricerca e il suo coordinamento con le politiche europee sulla ricerca. Numerose sono poi le collaborazioni di rilievo attivate con industrie delle quali si darà conto nella Sezione apposita (scheda "") c. Personale Impiegato (indicare il rapporto giornate/uomo) Questa attività è supportata centralmente dall’equivalente di una unità di personale per gli aspetti amministrativi. Il raggiungimento degli obiettivi è parte integrante dell’attività delle singole strutture. d. Fonti di finanziamento FOE e. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa SOSTEGNO ENTI ATTIVITA’ FISICA DI BASE ATTIVITA’ DI RICERCA ALTRI ENTI Annualità I Annualità II Annualità III Annualità “n” 278 k! 70 k! ! 84 ALLEGATO: COLLABORAZIONI NAZIONALI ENTI ENTE CNR ENEA INGV ASI CINECA INAF INRIM CNISM Sincrotrone Trieste Sincrotrone Trieste Centro Fermi Fondazione Ettore Majorana Società Italiana Fisica (SIF) Fondazione Giuseppe Occhialini SIGRAV CIRA CINECA – FBK – OGS – SISSA ASI ASI ASI ASI ASI ASI INAF INAF INGV INGV CIRA Sincrotrone Trieste INGV – CMCC – CIRC “G. Prodi” – CNR/INAF area di Bologna e altri Fondazione Bruno Kessler Fondazione Bruno Kessler MIUR MIUR CNAO CNAO CNAO Istituto Oncologico Veneto Ospedale Niguarda Cà Grande IBFM - CNR UniCT – CSFNSM – Polo.co Vittorio Emanuele Consorzio Laboratorio Nicola Cabibbo Consorzio Laboratorio Nicola Cabibbo Consorzio EGO SOGIN SOGIN TIPOLOGIA ACCORDO Accordo Quadro Accordo Quadro Accordo Quadro Accordo Quadro Accordo Quadro Accordo Quadro Accordo Quadro Accordo Quadro Accordo Quadro Accordo Quadro ESFRI Accordo Quadro Accordo Quadro promozione cultura scientifica Accordo Quadro promozione cultura scientifica Accordo Quadro promozione cultura scientifica Accordo Quadro promozione cultura scientifica Accordo Quadro Accordo Quadro HPC Accordo Attuativo - ASDC Accordo Attuativo - GLAST Accordo Attuativo - AMS Accordo Attuativo– AMS (Addendum) Accordo Attuativo - FERMI Accordo Attuativo - LISA/PATHINDER Accordo Attuativo area torinese Accordo Attuativo POR Abruzzo Accordo Attuativo monitoraggio sismico LNS Accordo Attuativo gestione apparecchiatura PEGASO Accordo Attuativo INFRA Accordo Attuativo XFEL Accordo HPC Accordo HPC Accordo MEMS 3 Accordo Quadro mobilità personale Accordo attuativo mobilità personale H 2020 Accordo Quadro Accordo Attuativo Sincrotrone CNAO Accordo Attuativo Sicurezza e salute luoghi di lavoro Accordo Quadro settore medico Accordo Quadro settore medico Accordo attuativo settore medico Accordo settore medico Accordo Quadro Collaborazione Accordo Attuativo Personale LNF Accordo Attuativo Advanced Virgo Accordo Quadro Accordo Attuativo controllo smaltimento materiale ! 85 Regione Marche Regione Abruzzo Regione Autonoma Sardegna Regione Toscana Best Medical International, Inc Università Salerno – ENEA – CRDC Università Firenze – CNR - INAF Istituto Zooprofilattivo Sperimentale delle Venezie CNR – Alleanza contro il cancro – Fondazione San Raffaele CNR – UniRoma – UniTor Vergata – UniMI – UniMIB - Consortium GARR – CINECA UniBO ENEA – CNR – INAF – INGV – UNINA – UNICA – ELETTRA – COMETA COSMOLAB Azienda Carpenterie Fagotto radioattivo Accordo Quadro HPC per PA Protocollo POR Abruzzo Sistema Premiale ricerca regionale Protocollo d’intesa partecipazione H 2020 Accordo Quadro ricerca radiofarmaci Accordo Progetto Nafassy Accordo Colle di Galileo Accordo di Collaborazione per Tecnologie nucleari applicate ambiente e salute pubbliche JRU RI-BIG JRU Elixir – ITA Addendum IGI-EGEE III Monitoraggio Radioattività ! 86 7.1.2 Collaborazioni Internazionali Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 descrizione Altra Area di Intervento Collaborazioni Internazionali Specificare l’Area di Intervento: Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Promuovere e coordinare nel contesto internazionale le ricerche di proprio interesse. b. Contenuto Tecnico Scientifico Merita certamente il massimo rilievo l’attività condotta dall’Istituto presso il CERN di Ginevra. L’Istituto è anche molto impegnato nelle attività sperimentali che si svolgono presso altri grandi Laboratori all’estero quali, per citarne alcuni: FERMILAB, SLAC, BNL, e TJNAF (Stati Uniti); PNPI, BINP e JINR (Federazione Russa); CIAE e IHEP (Cina); RIKEN e KEK (Giappone); BARC (India), DESY e GSI (Germania); ESRF (Francia). I 4 laboratori nazionali LNL, LNGS, LNF, LNS rappresentano un’ossatura fondamentale per tutte le iniziative dell’INFN ed in particolare ospitano infrastrutture messe a disposizione della comunità internazionale. L’INFN ha sottoscritto 90 accordi di cooperazione scientifica con Istituti di ricerca situati in 30 Paesi. Particolare menzione meritano gli accordi recentemente firmati con Istituzioni scientifiche quali ICHEP (Israele) e SESAME (Giordania). Al fine di un sempre maggiore coordinamento delle attività di ricerca scientifica, la Giunta Esecutiva dell’Istituto partecipa annualmente ad incontri bilaterali con i rappresentanti delle principali Istituzioni di ricerca straniere dei seguenti Paesi: Cina (IHEP), Francia (CNRS/IN2P3), Regno Unito (STFC), Russia (JINR, Kurchatov) e Stati Uniti (DOE, NSF) L’INFN inoltre: • Partecipa a programmi europei nei settori del calcolo scientifico e della fisica nucleare; • Insieme a numerose istituzioni di ricerca dei maggiori paesi europei è fondatore di ApPEC (Astroparticle Physics European Coordination); • È socio fondatore del Consorzio italo-francese “European Gravitational Observatory” (EGO) (Cascina-Pisa); • È socio della “European Science Foundation” (ESF) di Strasburgo; • E’ socio di Science Europe a Bruxelles; • Ha propri rappresentanti nel comitato di esperti NuPECC (Nuclear Physics European Collaboration Committee), nel comitato scientifico PESC (Physical and Engineering Sciences) di ESF (European Science Foundation), in ICFA (International Committee Future Accelerators) e in ECFA (European Committee Future Accelerators); • È socio della European Association for the Promotion of Science and Technology (EUROSCIENCE) di Strasburgo; • È azionista, insieme al CNR ed all’INFM, dell’European Synchrotron Radiation Facility (ESRF) di Grenoble; • E’ socio della European Physical Society (EPS); • E’ socio dell’International Center for Theoretical Physics (ICTP) di Trieste. ! 87 L’Istituto, consapevole del suo ruolo nel contesto internazionale, ha da sempre promosso e favorito ogni iniziativa intesa a intensificare i rapporti scientifici con le istituzioni e i ricercatori stranieri, sia attraverso appositi programmi di ospitalità! di stranieri in Italia, sia attraverso lo scambio di ricercatori sulla base di convenzioni e accordi specifici. Lo scambio di ricercatori è finanziato sugli appositi capitoli denominati “Spese soggiorno ospiti ricercatori” del Bilancio dell’Istituto. Il Direttore può! ospitare presso la propria sezione/laboratorio ricercatori ospiti stranieri per definiti periodi di tempo (minimo due settimane, massimo sei mesi) sulla base di un programma di ricerca definito. Sono attivi diversi programmi per l’assegnazione di borse per scambio di ricercatori, formalizzati in apposite convenzioni bilaterali con istituzioni straniere e Organizzazioni Internazionali: • Borse di studio a favore di giovani ricercatori italiani presso il MIT (Borse Bruno Rossi); • Borse di studio a favore di giovani ricercatori italiani presso il MIT (Borse post-doc presso il MIT); • Borse di studio a favore di giovani ricercatori presso il CERN (Senior/Junior Fellowship Programme); • Borse di studio a favore di ricercatori cinesi (CIAE) presso LNL e LNS; • Borse di studio a favore di giovani italiani e statunitensi (Summer Exchange Programme INFN/DOE/NSF). c. Personale Impiegato Questa attività è supportata centralmente dall’equivalente di due unità di personale per gli aspetti amministrativi. Il raggiungimento degli obiettivi è parte integrante dell’attività istituzionale delle singole strutture. ! 88 7.2 Rapporti e Convenzioni con le Università Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 descrizione X Altra Area di Intervento Collaborazioni ed integrazione con il sistema Universitario Specificare l’Area di Intervento: Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Finalità: Strutturare in maniera stabile l’integrazione dell’Istituto con il sistema universitario nazionale fonte di ricchezza e vivacità culturale e di un continuo apporto di giovani, nell’ambito di un rapporto fortemente sinergico che prevede la messa in comune di risorse umane e strumentali, con notevole risparmio di sistema. Ciò si realizza tramite la presenza diretta nei Dipartimenti di Fisica in trentuno Università (20 Sezioni, 10 Gruppi Collegati e un Centro Nazionale di recente istituzione) e forme di collaborazione quadro stabili con otto Università. Obiettivi: • Sostenere, finanziariamente e con contributi in kind, le attività svolte dalle Università nei settori di attività istituzionale • Assicurare la partecipazione e il coordinamento della comunità scientifica nazionale in attività sperimentali, non eseguibili da parte delle singole Università, in particolare nelle grandi collaborazioni internazionali • Assicurare ai ricercatori e agli studenti la possibilità di partecipare ad avanzate iniziative di ricerca delle Università, tramite la partecipazione ad attività di ricerca di alto profilo, con positivi riflessi sulla qualità della didattica universitaria • Rendere disponibili al personale universitario le infrastrutture di ricerca dell’Istituto presenti nelle Sezioni e nei Laboratori Nazionali e reciprocamente poter utilizzare le strutture scientifiche universitarie. b. Contenuto Tecnico Scientifico La disciplina dei rapporti con le Università è regolata, come da Statuto, con apposite Convenzioni Quadro che regolano l’utilizzo di spazi, personale e attrezzature per le attività di comune interesse; vanno evidenziati i profili relativi a: - L’associazione alle attività dell’Istituto del personale docente e ricercatore universitario e degli studenti - Il sostegno finanziario alle attività universitarie mediante finanziamenti e contributi per spese di funzionamento e servizi, biblioteche, borse di dottorato e assegni di ricerca - Il sostegno alle attività didattiche dei Corsi di Laurea, dottorato e Master - Lo scambio continuo di informazioni sulle attività di reciproco interesse - La reciproca messa a disposizione di infrastrutture e laboratori presenti nelle Sezioni ospitate nei Dipartimenti universitari e nei Laboratori Nazionali dell’ Istituto. Alle Convenzioni Quadro suddette si aggiungono diversi Accordi specifici che disciplinano singole inziative e che possono riguardare laboratori o Strutture di ricerca congiunti, l’assunzione di ricercatori a tempo determinato, l’attivazione di corsi di dottorato o master congiunti, forme di mobilità del rispettivo personale e altre specifiche iniziative. Le collaborazioni attivate con le Università degli Studi sono elencate nel prospetto allegato. ! 89 c. Personale Impiegato Questa attività è supportata centralmente dall’equivalente di due unità di personale per gli aspetti amministrativi. Il raggiungimento degli obiettivi è parte integrante dell’attività istituzionale delle singole strutture. d. Fonti di finanziamento FOE, ASI, MAE, SPES, PROGETTO SUMA e. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa Annualità I DOTTORATO RICERCA ASSEGNI DI RICERCA COFINANZIATI ASSUNZIONI RICERCATORI UNIVERSITA’ BIBLIOTECA 2800 k! SERVIZI ED UTENZE 1500 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” 500 k! 600 k! 600 k! Eventuali ulteriori finanziamenti: (indicare i finanziamenti interni/ esterni) Voce di spesa ASSUNZIONI RICERCATORI UNIVERSITA’ ASSEGNI DI RICERCA COFINANZIATI MIUR DOTTORATO GSSI (INFN ente attuatore) Annualità I 150 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” 60 k! 12 k! COLLABORAZIONI NAZIONALI UNIVERSITA’ UNIVERSITA’ BARI BOLOGNA BOLOGNA CAGLIARI CATANIA CATANIA FERRARA FIRENZE GENOVA L’AQUILA LECCE TIPO ACCORDO Sezione Sezione CNAF Sezione Sezione LNS Sezione Sezione Sezione LNGS Sezione ! 90 MILANO MILANO BICOCCA NAPOLI PADOVA PADOVA PAVIA PERUGIA PISA ROMA “LA SAPIENZA” ROMA “LA SAPIENZA” Dip. Fisica ROMA “TOR VERGATA” ROMA TRE TRIESTE ALESSANDRIA BRESCIA COSENZA ISTITUTO SUPERIORE SANITA’ L’AQUILA MESSINA PARMA SALERNO SIENA TRENTO UDINE POLITECNICO BARI POLITECNICO MILANO POLITECNICO TORINO UNIVERSITA’ CAMERINO UNIVERSITA’ BERGAMO UNIV. NAPOLI PARTHENOPE UNIV. SAPIENZA DIP. ENERGETICA UNIVERSITA’ SASSARI UNIV. TRENTO – FBK – ATReP SECONDA UNIVERSITA’ NAPOLI FIRENZE FERRARA FERRARA NAPOLI FEDERICO II – BARI BOLOGNA BARI PADOVA PAVIA PAVIA PAVIA PERUGIA UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA UNIVERSITA’ CATANIA MILANO BICOCCA BARI PAVIA NAPOLI PARTHENOPE BOLOGNA GENOVA PERUGIA BOLOGNA FIRENZE PERUGIA Sezione Sezione Sezione Sezione LNL Sezione Sezione Sezione Accordo Quadro Sezione Sezione Sezione Sezione Gruppo Collegato Torino Gruppo Collegato Pavia Gruppo Collegato LNF Gruppo Collegato Roma Gruppo Collegato LNGS Gruppo Collegato Catania Gruppo Collegato Milano Bicocca Gruppo Collegato Napoli Gruppo Collegato Pisa Gruppo Collegato Padova Gruppo Collegato Trieste Collaborazione Quadro Collaborazione Quadro Collaborazione Quadro Collaborazione Quadro Collaborazione Quadro Collaborazione Quadro Collaborazione Quadro Collaborazione Quadro Collaborazione TIFPA Separatore ERNA Centro Galileo Galilei Laboratorio LARIX Sede IUSS Accordo RECAS Farm per il calcolo Locali Villetta Rossa LARIM Palazzina LENA Sala Sperimentale Laboratorio SERMS RECAS Locali Laboratorio Criogenia Finanziamento Ricercatore Finanziamento Ricercatore Finanziamento Ricercatore Finanziamento Ricercatore 1 Finanziamento Ricercatore Finanziamento Ricercatore 1 Finanziamento Ricercatore 2 Finanziamento Ricercatore Finanziamento Ricercatore 2 ! 91 7.3.1 Collaborazioni Internazionali Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 descrizione Altra Area di Intervento Consorzio EuroFEL per studio sorgenti FEL Specificare l’Area di Intervento: Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Il consorzio EuroFEL e’ un'infrastruttura di ricerca distribuita su più sorgenti FEL con caratteristiche diverse che permetterà la realizzazione in Europa di linee di luce tra loro complementari, con la possibilità di aprire l'infrastruttura nel suo complesso a campi di ricerca non tradizionali e quindi a nuove utenze. Rispetto alle sorgenti di luce di sincrotrone esistenti, le sorgenti FEL già in funzione (come FLASH ad Amburgo, FERMI a Trieste e SPARC a INFN-Frascati) e quelle in fase di realizzazione (SwissFEL a Villigen e MAX IV in Svezia) permettono di accedere allo studio di fenomeni che avvengono in tempi estremamente brevi, dell'ordine di 10-100 femtosecondi, con una concentrazione di fotoni (brillanza) superiore di oltre nove ordini di grandezza a quella disponibile presso le più moderne sorgenti di radiazione di sincrotrone di terza generazione. Diventa cosi’ possibile studiare il comportamento fuori equilibrio della materia sia dal punto di vista fisico che biologico, grazie anche all'utilizzo delle frequenza dell'infrarosso, in combinazione con quelle dell'ultravioletto e dei raggi X soffici. b. Contenuto Tecnico Scientifico L’INFN ha da tempo intrapreso un considerevole sforzo di R&D nell’ambito della fisica dei fasci di elettroni ad alta brillanza e le nuove sorgenti di radiazione FEL in collaborazione con CNR, ENEA e ST e le Università di Roma. Un importante programma di ricerca è stato dedicato anche allo sviluppo di nuove tecniche di accelerazione ad alto gradiente. Tali attivita’ sono in corso presso il laboratorio interdisciplinare SPARC_LAB dei laboratori nazionali dell’INFN a Frascati in collaborazione con le sezioni di Milano e Roma. Nel quadro delle attività previste dal Progetto EuroFEL, SPARC_LAB è una test facility dalle caratteristiche uniche nel panorama mondiale ed ha ospitato in varie occasioni ricercatori provenienti da DESY, Swiss FEL e Trieste. Tra le varie attivita’ di SPARC_LAB si evidenzia il programma di ricerca fortemente innovativo sia sul piano teorico che sperimentale dedicato alla dimostrazione di una sorgente di radiazione FEL pilotata da un accelerazione a plasma. Un ulteriore ruolo di estrema importanza dell'INFN in ambito EuroFEL riguarda lo sviluppo di rivelatori. L’impiego efficace dei fasci X prodotti dalle sorgenti FEL in funzione e in costruzione è attualmente limitato dalle effettive capacità dei rivelatori esistenti. Le caratteristiche del rapporto segnale rumore dei rivelatori a deriva di silicio, SDD (Silicon Drift Detectors) di grande superficie sviluppati dall’INFN e installati nell’esperimento ALICE al CERN-LHC hanno motivato un progetto INFN dedicato al perfezionamento di questi rivelatori per l’impiego nell’ambito della rivelazione di raggi X fino a energie dell’ordine del keV. Con un processo d’innovazione incrementale mirato, questi dispositivi di considerevoli dimensioni (7x7cm2) vengono attualmente migliorati dal punto di vista dell’efficienza, della risoluzione energetica e dell’affidabilità. Tale attivita’ e’ stata coordinata dalla sezione INFN di Trieste. In particolare una collaborazione tra INFN-Ts, Sincrotrone Trieste e MTLab FBK, Poitecnico di Milano, sta lavorando ad un prototipo di rivelatore dotato di tutte le interfacce che ne permettono l'uso nel particolare ambiente delle linee di fascio di fotoni. c. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici 1 ! 92 Tecnologi/ricercatori b. 17 Personale non di ruolo Amministrativi Tecnici Tecnologi/ricercatori c. 2 Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca Assegnisti 2 Borsisti Co.Co.Co Comandi in Entrata d. Dottorandi 3 Personale precedentemente citato proveniente dalle Università 3 * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. d. Fonti di finanziamento Il MIUR ha sostenuto la partecipazione INFN ad EuroFEL, incluse le attivita’ sopra indicate, con un contributo erogato alla fine del 2012 di 2700 kEuro ed un secondo contributo alla fine del 2013 di 1300 kEuro. Con tali fondi e’ anche stato possibile assegnare 2 contratti triennali di ricercatore presso i laboratori di Frascati; sono stati inoltre attivati assegni di ricerca e borse di dottorato attravero apposite convenzioni con il Politecnico di Milano (due borse di dottorato una nel contesto dell'elettronica di front end ed una nel contesto dello sviluppo di rivelatori) e con L'Università di Trieste (una borsa di dottorato per il lavoro sull'integrazione e predisposizione del lay-out completo). Successivamente sono stati banditi ed attribuiti due assegni di ricerca (Infn-Ts). ! 93 7.3.2 Collaborazioni Internazionali Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 Infrastruttura europea ELI, studio interazione luce-materia descrizione Specificare Intervento: Data Inizio: Altra Area di Intervento l’Area di Data Fine: a. Finalità e Obiettivi L’infrastruttura europea di ricerca ELI ha l’obiettivo di esplorare tutte le opportunità offerte dall’utilizzo di laser di alta potenza (sino alle centinaia di PW) per lo studio dell'interazione lucemateria, per lo sviluppo di nuove tecniche di accelerazione e per l'applicazione dei fasci laserdriven in molteplici campi di interesse. Nel 2007 la EU ha finanziato con 6 M! la fase preparatoria della durata di 3 anni, con il compito di portare ELI ad un livello di maturità scientifica, organizzativa, legale e finanziaria. Nell’ ottobre 2009 lo Steering Committee della fase preparatoria ha dato il mandato alla Repubblica Ceca, all’Ungheria e alla Romania di implementare congiuntamente il progetto ELI attraverso la costruzione di una infrastruttura distribuita con tre sedi coordinate e con missioni diverse: fasci di particelle secondarie (CZ), atto-secondi (HU), applicazioni di fisica nucleare (RO) – tre dei “Grand Challenges” identificati nel caso scientifico del progetto. Questi primi tre “pilastri” dovranno avere tutti un laser da ~10-20 PW, anche se con caratteristiche diverse. L’ubicazione del quarto pilastro, dedicato all’alta intensità (200 PW) non è ancora sgato deciso, in attesa di completare la costituzione di ELI-DC (ELI-Delivery Consortium, che sarà un ERIC): al momento ci sono 4 stati membri di ELI-DC, i tre paesi ospitanti i pilastri e l'Italia.. Il costo complessivo per la costruzione dell’intera infrastruttura è pari a circa 800 M!, finanziato dalla UE. L’INFN, attraverso le strutture di LNF, ROMA1, MILANO, LNS, FERRARA, FIRENZE e CATANIA, ha partecipato a tutte le fasi di sviluppo del progetto, dalla Preparatory Phase alla fase attuale di implementazione. b. Contenuto Tecnico Scientifico ELI-Nuclear Physics L’Istituto sarà coinvolto nella realizzazione della sorgente di radiazione gamma, in particolare si occuperà della progettazione e della realizzazione dell’acceleratore lineare da 750 MeV basato su una tecnologia a radiofrequenza in banda C (6 GHz). La sorgente gamma richiederà lo sviluppo di sezioni acceleratrici e dei sistemi di potenza modulatori/klystron in grado di accelerare fino a 32 pacchetti di elettroni con una frequenza di ripetizione di 100 Hz, al fine di generare fino a 3200 impulsi di radiazione gamma al secondo. Inoltre l’INFN è coinvolta nella progettazione del sistema di ricircolo del laser di collisione, delle camere d’interazione “electron-laser beams”, della diagnostica dei fasci di elettroni e della radiazione, del sistema di radioprotezione. Nel periodo 2012-14 l’INFN ha la responsabilità del coordinamento tecnico-scientifico per la preparazione del (Technical Design Report) della sorgente gamma Compton per individuare le soluzioni più idonee alla realizzazione della sorgente. Il TDR è parte integrante della Proposta Eurogammas, consorzio a guida INFN, per il Tender lanciato da IFIN-HH sulla sorgente gamma, ELI-NP-GBS Le altre principali attività in cui è coinvolto l’INFN sono: Strutture acceleranti in Banda C (5.7 GHz): Sin dal 2011 l’INFN ha avviato lo sviluppo di sezioni acceleratrici in banda C, che sono state collaudate presso i laboratori KEK in Giappone con risultati di grande rilievo, raggiungendo gradienti di accelerazione di circa 50 MeV/m. Al fine di operare ad alta frequenza di ripetizione e in regime di multi-pacchetto è necessario sviluppare le cavità acceleratrici con sistemi di smorzamento dei modi superiori. Inoltre, l’ottimizzazione delle qualità del fascio di elettroni nell’acceleratore lineare richiede lo sviluppo di un foto-iniettore in banda C ! 94 come sorgente di elettroni. Tali sviluppi permetteranno da un lato di consolidare le competenze scientifiche e tecniche, con significativi progressi tecnologici, e dall’altro di trasferire know-how alle aziende italiane che operano nel settore, con prospettive d’impiego sia nella realizzazione della sorgente ELI-NP in Romania, sia negli acceleratori lineari ad alta frequenza la cui diffusione è in forte crescita in Europa. Stazione di Potenza "Test" in Banda C: L’INFN intende installare una stazione di potenza per i test dei dispositivi RF in banda C. La stazione di potenza sarà installata presso i Laboratori di Nazionali di Frascati e consentirà di collaudare tutte strutture RF di nuova concezione progettate presso l’INFN e realizzate da aziende di meccanica di precisione in Italia. La stazione test, unica in Europa, permetterà di presentarsi come attori principali anche nel campo dello sviluppo dei futuri collisori lineari nella fisica delle alte energie. Collimazione, misura e caratterizzazione di fasci gamma da sorgenti Compton: I fasci gamma prodotti dalla sorgente ELI-NP hanno caratteristiche molto spinte, con prestazioni di 1-2 ordini di grandezza migliori delle sorgenti gamma oggi disponibili. Energie comprese tra 1 MeV e 20 MeV , risoluzione energetica < 0.3%, 2-6#105 fotoni per impulso e 0.2 – 1.1#105 fotoni al secondo. Le caratteristiche temporali dell’emissione degli impulsi gamma e il numero di fotoni emessi per ogni impulso sono tali da richiedere per la loro misura e caratterizzazione lo sviluppo di nuovi sistemi e tecniche di rivelazione. Particolarmente stringente è la risoluzione energetica richiesta che, date le caratteristiche dell’emissione Compton, può essere ottenuta soltanto sviluppando specifici sistemi di collimazione dei fasci gamma. Diagnostica e Rivelatori: L’attività prevista riguarda lo sviluppo di rivelatori finalizzati a due diversi scopi : • la diagnostica del fascio • la realizzazione di misure di fisica nucleare basate sullo scattering gamma e sull’assorbimento risonante con la possibilità di misurare il decadimento dei neutroni dei nuclei eccitati. Uno degli argomenti centrali che potrà essere affrontato con ELI-NP è lo studio dettagliato della risposta dipolare elettrica del nucleo. Questo studio è di grande interesse perché fornisce dati utili nel campo dell’astrofisica nucleare in quanto la risposta dipolare influenza il processo della nucleo sintesi e la produzione di neutroni in ambiente stellare nella fase esplosiva. A tale scopo s’intende sviluppare una tecnica innovativa basata sul decadimento neutronico, misurato con alta risoluzione dalla risonanza gigante di dipolo. Quest’ultimo fornisce un’informazione utile per la selezione della forza efficace e per comprendere gli effetti di smorzamento dell’oscillazione dipolare dei nucleoni nel nucleo. ELI-Beamlines L’INFN sta collaborando attivamente anche alle attività riguardanti il secondo “pilastro” che nascerà a Praga, con particolare riguardo alla generazione di particelle mediante interazione Laser-Plasma, alla loro manipolazione e accelerazione, alla loro applicazione nel campo medicale e industriale. ELI-MED: L’uso dei laser che saranno sviluppati nell’ambito dell’infrastruttura ELI, permetteranno, tra le altre cose, l’accelerazione di ioni attraverso regimi fisici oggi sconosciuti e a energie oggi possibili solo con acceleratori convenzionali (fino ad 1 GeV di protoni nella configurazione definitiva). All’interno di ELI-Beamlines sarà realizzata una facility specificatamente mirata all’utilizzo degli ioni accelerati per applicazioni adroterapiche e radiobiologiche. Tale progetto, denominato ELIMED (MEDical applications at ELI beamlines), è stato lanciato a Dicembre 2011, dopo un primo meeting organizzato presso i Laboratori Nazionali del Sud tra vari soggetti interessati alla collaborazione e i ricercatori ELI. I ricercatori dei Laboratori Nazionali del Sud di Catania, con esperienza decennale nel campo della radioterapia dei rivelatori per dosimetria, delle simulazioni Monte Carlo in ambito medicale, nonchè nel campo della accelerazione di particelle da laser e nella loro diagnostica così come in quello del trasporto di particelle cariche di alta energia e della loro rivelazione, sono tra i proponenti di ELIMED e sono direttamente coinvolti nel progetto della realizzazione della facility. Nell’Aprile 2012 è stato firmato un Memorandum of Understanding tra l’LNS-INFN ed ELI-Beamlines, Institute of Physics of AS CR, Public Research Institution (FZU) di Praga. Tale MoU definisce il piano e le responsabilità scientifiche della parte INFN e della parte ELI nella realizzazione di ELIMED. Gli aspetti nei quali l’INFN contribuirà sono i seguenti: • Studio, progettazione e realizzazione del sistema di selezione e trasporto dei fasci ! 95 prodotti nell’interazione laser-campione • Design e ottimizzazione della linea di trasporto adroterapica in aria. • Diagnostica innovativa, dosimetria e radiobiologia dei fasci prodotti. Laser Plasma Acceleration: Nel settore dell'accelerazione di fasci di elettroni, l'INFN è particolarmente interessato a esplorare schemi di collisori elettrone-positrone a 1 TeV, basati su tecniche di accelerazione laser-plasma. L'INFN è protagonista in questo settore grazie all'attività di punta sviluppata nell'ambito di SPARCLAB a LNF, che sta realizzando esperimenti pilota d’iniezione esterna di fasci ultra-corti e ultra-brillanti in onde di plasma eccitate da laser ultraintensi. Questi esperimenti, condotti con fasci di elettroni di 150 MeV di energia a SPARC-LAB, potrebbero essere riformulati nell'ambito di ELI-Beamline con fasci di qualche decina di GeV, costituendo un prototipo per un test dimostrativo. Queste attività sono svolte in stretta collaborazione con il CNR (INO-Pisa) in particolare per quanto riguarda lo sviluppo di tecniche di accelerazione laser con auto-iniezione e con iniezione esterna. Laser-plasma proton sources and laser amplification: La generazione di particelle cariche mediante interazione d’intensi impulsi laser con campioni metallici s’inserisce tra le tematiche d’interesse dell’istituto che saranno svolte in parte presso le strutture dell’INFN e in parte presso laboratori esteri dotati di laser di potenza con cui sono in corso collaborazioni scientifiche. Si prevede di realizzare esperimenti con laser di nuova generazione, con potenze dell’ordine del PW, in fase di sviluppo (Salamanca, Magurele). Alcuni esperimenti riguarderanno lo studio della risposta di materiali a flussi energetici elevati, con applicazioni industriali. S’ intende inoltre sviluppare tecniche di diagnostica e misura dei fasci di particelle secondarie per la realizzazione di linee d’ interferometria e di spettrometria. Le attività saranno svolte in collaborazione con altri istituti internazionali, in particolare LULI/LOA/APOLLON, ELI-CZ, FORTH, CERN, FZD. Un’importante linea di ricerca riguarderà tecniche di amplificazione laser utilizzando metodologie di amplificazione stimolata per superare i limiti attuali della CPA, Chirped Pulse Amplification, e ottenere impulsi di elevatissima intensità. Proton post-acceleration: In questo ambito si intende sviluppare attività teoriche e sperimentali già presenti nell’INFN, con lo scopo di ottimizzare e realizzare un sistema di cattura, accelerazione e trasporto di protoni. I primi test possono essere realizzati utilizzando il laser FLAME presso i LNF con cui è possibile estrarre intensi fasci di protoni di energia Emax$10MeV. Una seconda fase più significativa sarà realizzata mediante l’ottimizzazione dell’ottica di focalizzazione dell’impulso laser di FLAME che permetterà di raggiungere energie di circa 60 MeV e una buona risoluzione energetica. Ciò aprirà prospettive interessanti riguardanti la post-accelerazione fino a 100 MeV. Tutte le attività descritte saranno accompagnate da trasferimento di know-how alle aziende italiane coinvolte con particolare riguardo alle componenti meccaniche, elettriche, elettroniche, ottiche, di controllo e di radioprotezione. L’INFN si avvale della collaborazione delle Università Italiane, in particolare della Sapienza di Roma e dell’Università di Milano. • ELI-Ultra High Field Facility, ancora in fase di preparazione, dedicato agli studi di fisica delle particelle, fisica nucleare, fisica gravitazionale, astrofisica e cosmologia. c. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. b. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici 1 Tecnologi/ricercatori 25 Personale non di ruolo Amministrativi Tecnici Tecnologi/ricercatori 1 ! 96 c. Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca Assegnisti 5 Borsisti 3 Co.Co.Co Comandi in Entrata d. Dottorandi 1 Personale precedentemente citato proveniente dalle Università 1 * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. d. Fonti di finanziamento 2011 2012 Finanziamento MIUR FOE e. 1000 k! 2500 k! Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa Attività legata a ELI-Beamlines Annualità I 1000 K! Annualità II 1000 K! Annualità III 1000 K! Annualità “n” ! 97 7.3.3 Collaborazioni Internazionali Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 descrizione dipartimento Altra Area di Intervento European Spallation Source (ESS), produzione e impiego di fasci di neutroni di bassa energia Specificare l’Area di Intervento: Data Inizio: 1-1-2010 Data Fine: 31-12-2014(Pre-construction phase), 2015-2026(Construction phase) a. Finalità e Obiettivi La European Spallation Source (ESS) (http://europeanspallationsource.se/) sarà una infrastruttura di ricerca localizzata a Lund (Svezia), alla cui realizzazione contribuiscono la maggior parte degli Stati membri dell’Unione Europea, progettata per la produzione e impiego di fasci di neutroni di bassa energia per applicazioni prevalenti in struttura della materia, nell’ingegneria e chimica dei materiali (per fusione controllata, energy storage, costruzione) e per specifici studi di fisica fondamentale. Nella prospettiva dello spegnimento delle sorgenti europee di neutroni basate su reattori nucleari a partire dal 2020, ESS offrirà per circa 40 anni di funzionamento l’accesso ad una strumentazione all’avanguardia nel settore ad una comunità scientifica stimata oggi in più di 5000 ricercatori europei e circa 8000 scienziati in tutto il mondo. ESS è stato valutato di interesse strategico da ESFRI, che ne ha raccomandato la rapida implementazione, in quanto permetterà all'Europa di coprire un ruolo rilevante nella ricerca e sviluppo dei materiali innovativi favorendo in tal modo lo sviluppo delle industrie manifatturiere, farmaceutiche ed energetiche. Tale obiettivo è reputato di interesse strategico in tutto il mondo e ha promosso la nascita delle facilities SNS in USA e JPARC in Giappone. La Commissione Europea ha finanziato con 5000 kEuro la Fase Preparatoria di ESS. Nel 2011 è stata avviata la fase biennale di Pre-Costruzione, finanziata da Svezia e Danimarca con 60000 kEuro, cui hanno partecipato 17 Paesi dell'Unione, tra cui l'Italia, firmatari di uno specifico MoU. L'avvio della fase di Costruzione dell'impianto, il cui costo complessivo sarà di circa 1900000 kEuro, è previsto per il 2015 e durerà circa 10 anni. A partire dal 2009 l'INFN ha avuto un ruolo operativo nella fase dell'Accelerator Design Update (ADU), con contributi specifici a diverse segmenti della parte non superconduttiva dell'acceleratore: Sorgente di Protoni, Radio Frequency Quadrupole e Drift Tube Linac. Nella fase di costruzione tale contributo si estenderà alle cavità superconduttive della sezione di alta energia dell'Acceleratore. In particolare LNS, LNL e LASA detengono un know-how nel settore che è riconosciuto a livello internazionale. b. Contenuto Tecnico Scientifico L’INFN ha rilevanti competenze nella tecnologia degli acceleratori di alta energia e intensità, determinanti per la costruzione della linea di accelerazione di ESS che, in virtù della disponibilità di un fascio di protoni da 5 MW guidato su un bersaglio rotante di tungsteno, consentirà la realizzazione della sorgente di gran lunga più potente di neutroni di bassa energia tra quelle esistenti in Europa. La sorgente di protoni si basa su una sezione a bassa energia progettata presso i Laboratori Nazionali del Sud e su un Drift Tube Linac progettato presso i Laboratori Nazionali di Legnaro. La sorgente a scarica di microonde produrrà un fascio di protoni con corrente superiore a 70 mA e bassa emittanza, che attraverso una linea di trasporto a bassa energia (LEBT) invierà il fascio nelle sezioni acceleranti. Il Drift Tube Linac che accelererà il fascio da 3.6 a 90 MeV è stato ulteriormente potenziato rispetto al progetto contenuto nella baseline di ESS con l’aggiunta di una tank, in modo da aumentare l’energia finale della parte non superconduttiva del Linac e aumentare l’affidabilità dell’intero acceleratore di protoni. La costruzione del prototipo della sorgente PS-ESS e della LEBT sarà completata entro il periodo 2014-2016, e in questo periodo potrà essere avviata la costruzione del Drift Tube Linac e di una parte delle cavità superconduttrici di alta energia (a cura della Sezione di Milano), nel quadro del ! 98 contributo in-kind italiano alla facility europea. Il contributo dell’INFN alla costruzione dell’acceleratore di ESS sarà sinergico con quello di ElettraSincrotrone Trieste e quello di aziende leader in segmenti tecnologicamente evoluti presenti sul territorio nazionale. Già da diversi anni è infatti in atto una significativa crescita delle imprese italiane che hanno acquisito know-how rilevante nella progettazione e costruzione di componenti per acceleratori ad alta energia ed intensità. Attraverso la partecipazione italiana ad ESS, competenze e trasferimento di know-how dagli Enti Pubblici di Ricerca alle aziende italiane del settore potranno essere fortemente incrementati, con ulteriori prospettive per tali aziende di qualificazione nel mercato internazionale delle tecnologie avanzate e acquisizione di commesse. Forte rilevanza strategica avrà l’interazione con le aziende italiane potenziali fornitrici di cavità superconduttive, quelle operanti nella meccanica di precisione, nella costruzione di componenti per radiofrequenza, nell’elettronica di potenza e di regolazione, nei sistemi per la diagnostica, nella componentistica per ultra-alto-vuoto, nei sistemi magnetici, etc. I benefici della partecipazione INFN alla realizzazione di ESS dal punto di vista scientifico sono evidenti: la costruzione di componenti di un acceleratore di potenza mai prima raggiunta consente di mantenere l’Italia in condizioni vantaggiose in vista della costruzione di macchine di punta in futuro, per scopi che possono andare dall’Accelerator Driven System per la trasmutazione delle scorie agli acceleratori per la produzione di radioisotopi, alle macchine per ricerche in Fisica di base. c. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. b. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici 5 Tecnologi/ricercatori 10 Personale non di ruolo Amministrativi c. Tecnici 1 Tecnologi/ricercatori 2 Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca Assegnisti 4 Borsisti Co.Co.Co Comandi in Entrata Dottorandi d. Personale precedentemente citato proveniente dalle Università * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. d. Fonti di finanziamento ! 99 FONDI MIUR tramite FOE 2011 - 447 kEu (tramite Sincrotrone Trieste) 2012 - 1800 kEu 2013 - 2900 kEu (tramite Sincrotrone Trieste) e. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa Annualità I 2900 k! Annualità II 3500 k! Annualità III 4500 k! Annualità “n” ! 100 7.3.4 Collaborazioni Internazionali Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 European XFEL, produzione di impulsi ultrabrevi di raggi X coerenti descrizione Specificare Intervento: Altra Area di Intervento l’Area di Data Inizio: 30 novembre 2010 Data Fine: 2015 a. Finalità e Obiettivi European XFEL (http://www.xfel.eu), in via di realizzazione ad Amburgo, produrrà impulsi ultrabrevi di raggi X coerenti, ponendosi come laboratorio di riferimento a livello globale in campi cruciali della scienza, come lo studio della dinamica dei complessi processi chimico/biologici alla base della vita. In particolare, oltre a permettere di fotografare con singola esposizione e risoluzione atomica le nano-particelle (biologiche e non), grazie alla elevatissima frequenza di ripetizione degli impulsi, permessa dalla tecnologia superconduttiva, si potrà filmarne in 3D l’evoluzione ed il funzionamento. Lo European XFEL è un’infrastruttura ESFRI di carattere regionale che si confronterà con LCLS in USA e SACLA in Giappone. Le infrastrutture nazionali di fotoni coerenti, come FERMI a Elettra, sono ad essa complementari e sono inoltre sinergiche alla grande IR regionale in quanto, attraverso la formazione scientifica, ne facilitano l’accesso. Il progetto è iniziato il 30 novembre 2010 con la firma in sei lingue della Convenzione e dei documenti costitutivi da parte dei rappresentanti dei Governi di 11 Paesi, inclusa l’Italia. L’Italia contribuisce in-kind fornendo, attraverso la partecipazione responsabile dell’INFN, componenti essenziali dell’acceleratore di elettroni superconduttivo e dei quali detiene o condivide la proprietà intellettuale. Il contributo sottoscritto dall’Italia è pari a 33000 k! (2005), si intende IVA esclusa e include il personale valutato in 50 anni-ricercatore equivalenti così suddivisi: 24 ricercatori, 20 tecnologi e 10 tecnici/amministrativi. L’impegno ha la durata di 6 anni, dal 2010 al 2015 inclusi. b. Contenuto Tecnico Scientifico I componenti dell’acceleratore di responsabilità dell’Ente sono realizzati in Italia come conseguenza dell’impegno profuso dall’INFN nel trasferimento all’industria delle tecnologie sviluppate a partire dagli anni ’90 nell’ambito della collaborazione TESLA. I componenti includono in particolare: i fotocatodi per la generazione del fascio ultrabrillante di elettroni, la metà delle 800 cavità di accelerazione superconduttive e dei 100 crio-moduli che le contengono ed il modulo di terza armonica che contiene 8 cavità superconduttive speciali ed ha lo scopo di linearizzare lo spazio fase longitudinale del fascio. c. Personale Impiegato (FTE) Tipo di personale a. b. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici 2 Tecnologi/ricercatori 3 Personale non di ruolo Amministrativi 1 Tecnici Tecnologi/ricercatori c. 2 Altro Personale ! 101 Altri Incarichi di Ricerca 1 Assegnisti 4 Borsisti 2 Co.Co.Co Comandi in Entrata Dottorandi d. Personale precedentemente citato proveniente dalle Università 1 * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. d. Fonti di finanziamento In attesa della formalizzazione della partecipazione Italiana, attraverso l’acquisto delle azioni della società European XFEL GmbH da parte del MIUR, che nei documenti sottoscritti è indicato come azionista (shareholder), DESY ha anticipato i soldi per le commesse relative alla parte più consistete ed urgente del nostro contributo in-kind (cavità e crio-moduli). L’Italia rimborsa le fatture di sua competenza attraverso i fondi FOE allocati ogni anno al progetto. Con i fondi FOE 2010, 2011, 2012 e 2013 sono stati erogati finora all’INFN per XFEL (direttamente o indirettamente tramite ST) 29000 k!. Per arrivare alla cifra di 42000 k!, che rappresenta l’equivalente aggiornato dei 33000 k! (2005) dell’impegno sottoscritto dall’Italia, mancano 12500 k! che l’INFN si aspetta di ricevere con i fondi FOE 2014 e 2015. Queste cifre sono quelle ufficiali che compaiono ormai stabilmente nei verbali dei Consigli di Amministrazione della società European XFEL GmbH. La parte dei componenti realizzati in Italia non coperti dal contributo italiano viene coperta dalla European XFEL GmbH. Il ritardo di un anno già contabilizzato (chiusura tunnel giugno 2016 invece che giugno 2015) comporterà un lieve aumento del costo del personale che verrà discusso nei prossimi Consigli di Amministrazione e non viene considerato in questa nota. e. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa FOE VINCOLATO Annualità I 6200 k! Annualità II 6200 k! Annualità III Annualità “n” ! 102 7.3.5 Collaborazioni Internazionali Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 Altra Area di Intervento SESAME (Synchrotron-light for Experimental Science and Applications in the Middle East) descrizione Specificare l’Area di Intervento: Data Inizio: 30.6.2013 Data Fine: 31-12-2015(synchrotron construction phase), 20152018(lines construction) a. Finalità e Obiettivi Il SESAME, sviluppatosi sotto gli auspici dell’UNESCO e con la collaborazione del CERN, è volto alla costruzione di un “third-generation” synchrotron light source ubicato nella città giordana di Allan e che costituirà il più importante centro di ricerca internazionale del Medio Oriente. SESAME sarà uno strumento dedicato alle scienze sperimentali e avrà applicazioni in vari ambiti: dalle scienze della vita ai beni culturali, alle nanotecnologie. Al SESAME, organizzazione intergovernativa indipendente (cui partecipano scienziati di paesi quali Palestina, Bahrein, Cipro, Egitto, Giordania, Pakistan e Turchia, Iran e Israele) l’Italia contribuisce attraverso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) ed Elettra. Al riguardo è stato recentemente sottoscritto ad Amman (Giordania) un importante memorandum d’intesa tra INFN e il SESAME che formalizza la partecipazione dell’Italia al programma e la nomina di Giorgio Paolucci, dirigente di ricerca di Elettra Sincrotrone Trieste, il ruolo di Direttore Scientifico del programma, con un mandato di quattro anni rinnovabile. La firma dell’accordo e l’incarico al dott. Paolucci rafforzano da un lato la collaborazione tra il nostro Paese ed il SESAME, e dall'altro il ruolo dell'Italia in questa iniziativa che, al di là della sua validità scientifica, costituisce un luogo di incontro e dialogo privilegiato tra rappresentanti di nazioni talvolta distanti sul piano politico. b. Contenuto Tecnico Scientifico L’INFN ha rilevanti competenze nella tecnologia degli acceleratori di alta energia e intensità, determinanti per la costruzione di SESAME. La partecipazione prevede la fornitura in kind di parti essenziali della macchina. Radiofrequenze (insieme a ST), tubi a vuoto e sistemi di controllo. La partecipazione italiana alla realizzazione di SESAME si concretizza attraverso un finanziamento da 1 milione di euro per l’anno 2013 (da ripetere per i prossimi quattro anni) accordato dal MIUR all’INFN INFN coordinerà anche alla formazione del personale nei propri laboratori. c. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. b. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici 1 Tecnologi/ricercatori 1 Personale non di ruolo Amministrativi ! 103 Tecnici Tecnologi/ricercatori c. 1 Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca Assegnisti Borsisti Co.Co.Co Comandi in Entrata Dottorandi d. Personale precedentemente citato proveniente dalle Università * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. d. Fonti di finanziamento FONDI MIUR tramite FOE 2013 - ! 1.000 kEuro e. Costo complessivo del progetto Finanziamenti a carico FOE Voce di spesa Annualità I 1000 k! Annualità II 1000 k! Annualità III 1000 k! Annualità “n” ! 104 7.3.6 Collaborazioni Internazionali Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 Altra Area di Intervento IGNITOR descrizione Specificare l’Area di Intervento: Data Inizio: 2012 Data Fine: Ingegnerizzazione 2015 a. Finalità e Obiettivi Il progetto IGNITOR, ideato dal prof. Bruno Coppi del Massachussets Institute of Technology di Boston, ha la finalità di realizzare un reattore sperimentale a fusione nucleare, all’interno del quale si intende raggiungere la fusione del plasma, ovvero il mantenimento della reazione di fusione grazie all’energia prodotta dal reattore stesso. A seguito della dichiarazione di intenti firmata a Lesmo il 26 aprile 2010 tra Italia e Confederazione Russa per favorire una collaborazione bilaterale scientifica e tecnologica, IGNITOR divenne un progetto bandiera ASI/INAF nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerca (PNR) 2011-2013 (delibera CIPE del 23 marzo 2011) con un finanziamento pari a 77.400 kEuro a valere sul Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca (FISR) di cui all’art. 1, comma 3, del DLgs 204/98 proveniente dagli EF 2010, 2011, 2012. Nel 2012, il MIUR affidò all’INFN il coordinamento e la responsabilità attuativa del Progetto Bandiera IGNITOR a valere sulle specifiche risorse del FISR, per gli aspetti e contenuti di carattere scientifico e, contestualmente, nominò un panel di esperti per la valutazione della fattibilità del progetto, in particolare relativamente alla congruità dei fondi stanziati. Il panel, coordinato dal prof. Phlippe Lebrun (CERN), ha trasmesso al MIUR il rapporto finale il 22 marzo 2013 concludendo che i costi di realizzazione saranno superiori ai 77 milioni di euro allocati, con un limite superiore di spesa stimato in circa 117 milioni di euro. Alla luce di questo rapporto, con l'accordo del MIUR si è avviata una seconda fase operativa che prevede la costituzione di un “team di progetto “ italo-russo per l’ingegnerizzazione completa del progetto, il calcolo effettivo del costo e la preparazione del capitolato di gara europea per la realizzazione dei componenti e sistemi del reattore e l'analisi dei rischi collegati. b. Contenuto Tecnico Scientifico Realizzazione di un reattore sperimentale a fusione nucleare. c. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici Tecnologi/ricercatori ! 105 b. Personale non di ruolo Amministrativi Tecnici Tecnologi/ricercatori c. Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca Assegnisti Borsisti Co.Co.Co Comandi in Entrata Dottorandi d. Personale precedentemente citato proveniente dalle Università * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. d. Fonti di finanziamento Il MIUR aveva previsto di realizzare il Progetto Bandiera IGNITOR con un finanziamento pari a 77.400 kEuro a valere sul Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca (FISR) di cui all’art. 1, comma 3, del DLgs 204/98 proveniente dagli EF 2010, 2011, 2012. Nel 2011 con l’assegnazione del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca (FOE) il MIUR aveva affidato all’ASI il coordinamento e la responsabilità attuativa del Progetto Bandiera IGNITOR a valere sulle specifiche risorse del FISR, in collaborazione con INAF per gli aspetti e contenuti di carattere scientifico. Nel 2012 con l’assegnazione del FOE il MIUR ha affidato all’INFN il coordinamento e la responsabilità attuativa del Progetto Bandiera IGNITOR a valere sulle specifiche risorse del FISR, per gli aspetti e contenuti di carattere scientifico. A seguito di questo, il 17 dicembre 2012 il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’economia e delle finanze ha trasferito all’INFN, a valere sul fondo FISR, una prima parte del finanziamento previsto pari a ! 25.300kEuro. ! 106 7.4 Collaborazioni Internazionali Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 descrizione Altra Area di Intervento Programma Quadro Europeo FP7 Specificare l’Area di Intervento: Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Nel "triangolo della conoscenza", la ricerca gioca un ruolo fondamentale, con la finalità di rafforzare la crescita, in termini di cultura e occupazione, dell’Unione Europea (UE) all’interno di un’economia globalizzata. Il Settimo Programma Quadro (FP7), che si è chiuso col 2013, è stato per l’UE un’opportunità di portare la sua politica della ricerca al livello delle sue ambizioni economiche e sociali, consolidando la European Research Area (ERA), la cui realizzazione era prevista per l’inizio del nuovo Programma Horizon 2020. In FP7 il bilancio annuale dell’UE destinato alla ricerca è stato aumentato per incentivare così gli investimenti nazionali e privati. L’attuazione di FP7 ha avuto come obiettivo la soddisfazione delle esigenze, in termini di ricerca e di conoscenza, dell’industria, l’avanzamento della ricerca fondamentale, e più in generale delle politiche europee. Il programma, articolato in quattro pilastri principali, ha costituito il primo tentativo globale dell’Unione di porsi come soggetto autonomo e unitario nel panorama della competitività mondiale. In questo contesto, l’Europa è stata da sempre un terreno fertile per le iniziative dell’Istituto. Anche nel clima di forte competitività introdotto dai Programmi Quadro, l’INFN ha saputo affrontare le sfide grazie alle sue competenze nelle infrastrutture di ricerca e nella computer science, nonché nell’ambito della fisica nucleare e nella tecnologia degli acceleratori, che sono state di stimolo per proposte in molti altri campi come salute, ambiente, cibo, nano-scienza, energia e sicurezza. b. Contenuto Tecnico Scientifico Programma IDEAS Con la creazione dello European Research Council (ERC) la UE ha voluto incentivare le ricerche di frontiera in Europa, la scoperta di nuove conoscenze che cambino fondamentalmente la nostra visione del mondo e il nostro stile di vita. Questo si è realizzato sostenendo, secondo fasce di età e di esperienza (Starting, Consolidator, Advanced), i progetti di ricerca più ambiziosi e più innovatori con lo scopo di rafforzare l’eccellenza della ricerca europea, favorendo la concorrenza e l’assunzione di rischi. Complessivamente, durante lo svolgimento di FP7, l’INFN ha vinto (come Principal Investigator o come partner) 3 Starting, 1 Consolidator e 4 Advanced Grant, per un totale di circa 14 milioni di Euro. Highlights 2013 Acronimo e Grant Contenuto Scientifico Importo Sviluppo di una nuova tecnica per la determinazione indiretta di precisione della massa dei neutrini, grazie alla misura dell’energia che essi rilasciano durante il decadimento di un HOLMES 3300 k! particolare isotopo radioattivo artificiale, l’Olmio-163. Saranno (Advanced) utilizzati, allo scopo, sensibilissimi micro-calorimetri raffreddati a una temperatura prossima allo zero assoluto (–273,15 °C). Sviluppo di una tecnica d'avanguardia per estrarre da un CRYSBEAM acceleratore un fascio di particelle di alta energia. Nella sua 2000 k! (Consolidator) fase finale il progetto prevede l'installazione sull'acceleratore ! 107 CALDER (Starting, INFN Partner) LHC del CERN. Progetto dedicato allo sviluppo di rivelatori criogenici di grande area che sfruttano l’emissione %erenkov. 1200 k! Programma PEOPLE Teso a migliorare le prospettive di carriera dei ricercatori in Europa ed attirare un maggior numero di giovani ricercatori di qualità, sfrutta il successo delle azioni "Marie Curie", che da anni offrono opportunità di mobilità e formazione ai ricercatori europei. All’interno di questo programma FP7, l’INFN si è distinto per la creazione di network di ricercatori che hanno permesso il consolidamento di scuole di eccellenza in fisica fondamentale e la connessione tra ricerca e mondo industriale, oltre allo studio di nuove tecnologie legate alle nanoscale, o a nuovi materiali. Complessivamente, durante FP7, l’INFN ha vinto 23 progetti per un totale di circa 5 milioni di Euro. Highlights 2013 Acronimo e Grant Contenuto Scientifico Importo Progetto europeo interdisciplinare, con lo scopo di formare giovani fisici ed ingegneri nel nuovo campo dei dispositivi “intelligenti” e di strumenti per applicazioni di frontiera in astrofisica, fisica delle particelle, fisica medica e telecomunicazioni. Il network comprende 5 università, 4 laboratori europei e 2 aziende (PHILIPS e THALES) come INFIERI (ITN) 538.5 k! partner primari, tutti leader nei loro settori di competenza. I partner associati in Europa (CERN, e alcune aziende e università esperte dei settori di competenza del network), negli USA (FNAL e una ditta “High tech”) e in Korea (Università di Seoul e Samsung) portano poi ulteriori competenze tecniche avanzate e complementari a quelle dei partner primari. Il progetto si propone di studiare il nuovo campo del “nanoelettromagnetismo” con l’obiettivo di capire come le nanostrutture di carbonio potrebbero avere proprietà elettromagnetiche interessanti. Il nucleo del progetto è lo FAEMCAR (IRSES) 34.2 k! sviluppo, la validazione sperimentale e la definizione teorica della risposta di nano-strutture in carbonio e di polimeri compositi basati sul carbonio a range di frequenza dal radio fino al THz. Progetto per la formazione di giovani ricercatori nel campo della ricerca di onde gravitazionali. Ci si aspetta che questo tipo di segnale, predetto dalla teoria della Relatività Generale di Einstein, sia osservato entro 5 anni da ora. Complessi apparati ottici, lasers di alta potenza e a basso rumore, rivestimenti altamente riflettivi, simulazioni e modelli ottici che usino sistemi 788.5 k! GraWIToN (ITN) di computing parallelo sono le tecnologie cruciali usate per rivelatori di onde gravitazionali che sono anche di estremo interesse per il settore industriale, come evidenziato dalla partecipazione di tre industrie private come partner primari e una come partner associato. Il progetto ha lo scopo di effettuare uno studio comparativo dell’efficacia della schiuma di carbonio, di pellicole di carbonio ultra-fini e composti di resina epossidica/carbonio con bassa NAmiceMC (IRSES) concentrazione del filler come schermi elettromagnetici 19.0 k! nell’intervallo di frequenza delle microonde. Ha inoltre l’obiettivo di sviluppare un adeguato modello teorico dei materiali elettromagnetici, come supporto ai dati sperimentali. Network di 8 gruppi teorici, europei ed asiatici, che si occupa di MSNANO (IRSES) 122.1 k! sviluppo di modelli di scattering multiplo per le spettroscopie. ! 108 L’obiettivo finale del progetto è quello di fornire agli utenti un sito dedicato, dove ottenere il codice sviluppato per la caratterizzazione dei materiali e accedere a tutte le informazioni correlate. Programma CAPACITIES È il settore di FP7 destinato a fornire ai ricercatori degli strumenti efficaci per rafforzare la qualità e la competitività della ricerca europea. L’importanza della cooperazione internazionale nella ricerca e del ruolo della scienza nella società è stato fatto proprio dall’INFN che ha costruito numerose storie di successo nell’ambito dell’analisi dei dati sperimentali, degli acceleratori, dei rivelatori, dell’adroterapia e dei Free-Electron-Laser. Di grandissimo rilievo sono state in quest’ambito le iniziative di e-infrastructure con progetti che hanno permesso il trattamento dei dati di LHC, unitamente al portare queste tecnologie al di fuori dell’Europa, ad altre comunità e a settori transdisciplinari. Complessivamente, durante FP7, l’INFN ha vinto 46 progetti per un totale di circa 25 milioni di Euro. Highlights 2013 Acronimo e Grant Contenuto Scientifico Importo Progetto dedicato alla formazione di un’area di ricerca europea sulla scienza degli acceleratori, creando efficacemente una rete europea di laboratori sugli acceleratori. Gli obiettivi relativi all'avanzamento in questo campo richiedono la mobilitazione di tutte le risorse europee per affrontare le sfide scientifiche e tecnologiche e le funzionalità di ogni singolo laboratorio o EuCARD-2 (IA) paese. Gli elementi e gli obiettivi principali del progetto riguardano le reti e le strutture di accesso transnazionale. I membri del progetto mirano inoltre a eseguire ricerche sui limiti dei gradienti per le strutture di accelerazione a radiofrequenza (RF) e sviluppare collimatori più robusti per la protezione degli acceleratori in condizioni operative estreme. Progetto teso a promuovere e supportare collaborazioni tecnologiche e scientifiche attraverso differenti infrastrutture digitali operanti in diversi continenti. L'obiettivo è definire un percorso che porti ad un sistema globale di e-infrastructure per CHAIN-REDS permettere a Virtual Research Communities (VRCs), gruppi di ricerca e singoli ricercatori di accedere ed utilizzare in modo efficiente risorse distribuite in tutto il mondo, come, ad esempio, computing e storage, dati, servizi, tools e applicazioni. Programma COOPERATION È il programma mirato a incentivare la cooperazione e a rafforzare i legami tra l’industria e la ricerca in un quadro transnazionale. L’obiettivo è costruire e consolidare la leadership europea nei settori più importanti della ricerca. Tra questi l’INFN si è distinto in quelli che più sono vicini alla sua missione istituzionale, come la parte legata alle ricerche spaziali, o in ambito inter-disciplinare lo sviluppo di tecnologie di visualizzazione in ambito clinico e terapeutico. Complessivamente, durante FP7, l’INFN ha vinto 7 progetti per un totale di circa 3.0 milioni di Euro. Highlights 2013 Acronimo e Grant Contenuto Scientifico Importo Obiettivo è lo studio di una tecnologia adeguata allo sviluppo di uno schermo magnetico superconduttore, per proteggere gli SR2S astronauti dalla radiazione cosmica durante i viaggi interplanetari. Lo sviluppo di questa tecnologia aiuterebbe ulteriormente la scienza e l’esplorazione spaziale, perché ! 109 TRIMAGE permetterebbe una più lunga permanenza umana nello spazio. Il progetto dello schermo implica che si debbano compiere studi dettagliati per capire le condizioni termiche nello spazio, nonché gli effetti della radiazione ionizzante sul corpo umano, per esposizioni di lunga durata. Il progetto è volto allo studio della schizofrenia mediante tecniche combinate di imaging medico, e si propone di costruire, mettere a punto e validare su pazienti un nuovo sistema di imaging trimodale, che combina le tecniche PET (tomografia a positroni), RM (risonanza magnetica) ed EEG (elettroencefalografia) per lo studio e la diagnosi precoce della schizofrenia. Lo scopo finale del progetto è la produzione di un’apparecchiatura innovativa e di costo accessibile, commercializzabile, in modo da fornire ai centri clinici psichiatrici uno strumento per la diagnosi dei pazienti. Al progetto partecipano istituzioni accademiche altamente qualificate, centri di ricerca specializzati, 4 PMI e alcune grandi industrie, tutte leader nei loro settori. Programma EURATOM Il Settimo Programma Quadro ha finanziato anche le azioni dirette del Centro comune di ricerca (JRC) e le azioni legate ai settori della ricerca sull’energia di fusione, della fissione nucleare e della radioprotezione. In considerazione anche dell'ambiente socio-politico italiano nel quale queste idee tentano di crescere, solo poche proposte sono state presentate dall’INFN. Tuttavia i progetti hanno avuto un successo molto buono e questo implica che i centri di eccellenza esistono e possono coltivare studi futuri. Complessivamente, durante FP7, l’INFN ha vinto 5 progetti per un totale di circa 1.2 milioni di Euro. Highlights 2013 Acronimo e Grant Contenuto Scientifico Importo Il progetto si pone come obiettivo principale quello di affrontare le sfide aperte nel campo dello sviluppo della conoscenza dei dati per applicazioni nucleari. Vuole creare un coordinamento del programma di ricerca sui dati nucleari, le sue infrastrutture e CHANDA 320 k! gli strumenti di R&D. Fra gli obiettivi primari c’è quello della strutturazione dei dati nucleari, con particolare riguardo alle loro applicazioni volte al miglioramento della sicurezza degli impianti nucleari. c. Personale Impiegato Tipo di personale a. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici Tecnologi/ricercatori b. Personale non di ruolo Amministrativi Tecnici Tecnologi/ricercatori c. Altro Personale ! 110 Altri Incarichi di Ricerca Assegnisti Borsisti Co.Co.Co Comandi in Entrata Dottorandi d. d. Personale precedentemente citato proveniente dalle Università Fonti di finanziamento Settimo Programma Quadro ! 111 7.5.1 Collaborazioni Nazionali (Programma Operativo Nazionale) Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 Collaborazioni Nazionali, PON descrizione Specificare Intervento: Data Inizio: Altra Area di Intervento l’Area di Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Promuovere, valorizzare e diffondere i valori della ricerca scientifica, dello sviluppo tecnologico, e dell’innovazione per la competitività del sistema Paese. Rafforzare e valorizzare l'intera filiera della ricerca e le reti di cooperazione tra il sistema della ricerca e le imprese, per contribuire alla competitività e alla crescita economica; sostenere la massima diffusione e utilizzo di nuove tecnologie e servizi avanzati; innalzare il livello delle competenze e conoscenze scientifiche e tecniche nel sistema produttivo e nelle Istituzioni. Favorire la creazione di reti tra Università, centri di ricerca e mondo produttivo sviluppando meccanismi concorrenziali e cooperativi. Sviluppare contenuti, applicazioni e servizi digitali avanzati e accrescerne la capacità di utilizzo, l'accessibilità e fruibilità. In particolare, per progetti improntati alla tecnologia CLOUD, le finalità includono una gestione elastica delle risorse di calcolo e storage da parte degli utenti, rendendo possibile l’adozione di soluzioni esistenti, adattandole alle proprie esigenze. b. Contenuto Tecnico Scientifico Progetto Budget Contenuto Scientifico (scadenza) INFN Realizzazione del primo blocco di rivelazione del telescopio sottomarino per la rivelazione di neutrini astrofisici di alta energia 20800 KM3NeT-ITALIA che sarà installato al largo delle coste di Portopalo, presso il sito K! di Capo Passero a 3500 metri di profondità (vedi scheda (31/12/2014) separata). Il Progetto è sviluppato da un partenariato costituito da INGV (capofila del progetto), CNR, INFN, SZN e ISPRA, e prevede il potenziamento delle infrastrutture per la ricerca in ambiente marino situate nelle Regioni della Convergenza. EMSO-MEDIT L’INFN si occuperà del potenziamento del sistema di 2900 k! (01/03/2015) terminazione del cavo elettro ottico principale e del potenziamento del sistema di acquisizione ed elaborazione dati dell’infrastruttura sottomarina di Portopalo e del Test Site di Catania.Il progetto rappresenta un forte punto di unione tra i due progetti ESFRI KM3 ed EMSO. Studio e sviluppo di un linea di trattamento clinico con protoni e ioni in adroterapia nell’ambito delle attività del Distretto IGH-ION Tecnologico ad Alta Tecnologia Biomedico della Sicilia. I partner 1300 k! (31/12/2015) sono CNR, due PMI siciliane, Consorzio COMETA e Energy Technology SpA Realizzazione di un’infrastruttura di quattro Data Center di nuova RE.CA.S. concezione localizzati nelle zone di Convergenza, uno per ogni 6800 k! (01/10/2014) Regione, costituenti un contributo di primaria importanza alle risorse di calcolo e archiviazione di varia natura della GRID ! 112 MARCHE CLOUD (01/07/2013) PRISMA (08/06/2015) CAGLIARI 2020 (31/12/2015) Open City Platform (OCP) (30/06/2016) Active eAgeing for Smart Cities (31/12/2015) NAFASSY (National Facility For Superconduction nazionale e dell'European Grid Initiative - EGI, che possa sostenere i processi innovativi della pubblica amministrazione e del mondo delle imprese e fornire quindi una base per la futura sostenibilità dei Data Center stessi. L'Infrastruttura si inquadra pienamente nel progetto di creazione di Distretti e Laboratori Pubblico Privati. Partenariato tra INFN (CNAF e Perugia), Regione Marche, Università di Camerino, Università Politecnica delle Marche, Università di Urbino e Università di Macerata. Prototipo di framework per il Cloud Computing per l'erogazione di servizi pubblici nella regione Marche. Aree applicative: sanità, gestione/rilascio certificati efficienza energetica, definizione di "porte di dominio" comunali (qualche centinaio di comuni aderenti), in attivazione altri applicativi (turismo e verifica bandi PA). Federazione di Cloud, insieme a, e a supporto di, altri progetti (OCP etc). Partenariato: INFN (Bari, Catania e Napoli, CNAF), Santer Reply, coop EDP La Traccia, InnovaPuglia, UNIBA, UNICT, Sielte, Sicilia sistemi e Tecnologie, CNR, ATS, Lupò Costruzioni, CINECA, CILEA, UNIEnna. Obiettivi: sviluppare una piattaforma di cloud computing per i servizi di e-goverment, su cui realizzare applicazioni per la Pubblica Amministrazione Locale. Aree applicative: e-government, servizio sanitario, sicurezza sismica del territorio. Soluzioni Cloud per mobilità urbana e per il miglioramento della situazione energetica e ambientale Partenariato: INFN (Cagliari e CNAF), Università di Cagliari, Vitrociset (GA), SPACE (PMI), CRS4, Consorzio Trasporti Municipale Cagliari. Aree applicative: mobilità, trasporti, ambiente, sensor data collection. Le soluzioni sviluppate possono essere applicate ad altre realtà urbane, nazionali, europee ed extraeuropee. Obiettivi: fornire soluzioni cloud e strumenti che consentano alle PA di condividere e riutilizzare applicazioni e servizi, e ai cittadini di accedere in modo semplice ai servizi. Aree applicative: smartGov, catasto e tributi, salute e qualità del cibo, infomobilità e videosorveglianza. Partenariato: Almaviva, Maggioli, Santer Reply, TD Group, ATI Marche (12 PMI), ATI Toscana (8 PMI), INFN (Bari, CNAF, Padova, Perugia e Torino), UNICAM, (ISMB). Progetto centrato sullo studio dell’invecchiamento della società: infrastruttura di e-ageing, basata su sensori indossabili e cloud computing, per migliorare la qualità della vita e la cura della popolazione anziana. Obiettivi: sperimentazione di un sistema che permetta il monitoraggio in tempo reale e su larga scala della salute dei cittadini, attraverso il ricorso alle più avanzate tecniche di rilevamento dei dati biometrici dei pazienti, con particolare riguardo alla popolazione anziana. Il progetto prevede che la sperimentazione si effettui sul territorio pontino. Obiettivo: creazione di una Infrastruttura volta a sostenere una azione di R&D nel campo delle nuove tecnologie nel settore energetico. In particolare il progetto è volto a realizzare, presso il campus dell'Università di Salerno, un polo per il test di dispositivi 246 k! 1800 k! 2500 k! 2300 k! 500 k! 3500 k! ! 113 Systems) (31/12/2014) c. superconduttori di potenza e per misure di proprietà di materiali superconduttori in alti campi magnetici e delle caratteristiche meccaniche di materiali. L’accordo di partenariato prevede che Enea sia responsabile del magnete per le misure dei cavi, INFN degli aspetti criogenici volti a poter testare dispositivi superconduttori di proprio interesse, CRdC per misure in alto campo su campioni di laboratorio, mentre l'Università curerà le infrastrutture generali e potrà potenziare le proprie attività nel campo della superconduttività. Infine, anche tramite l'Aggregazione pubblico privata, la creazione di tale infrastruttura potrà agevolare la collocazione nei pressi del campus dell'Università di filiali di imprese già operanti fuori delle regioni della Convergenza o la nascita di nuove imprese. Personale Impiegato (indicare il rapporto giornate/uomo) Tipo di personale a. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici Tecnologi/ricercatori b. Personale non di ruolo Amministrativi Tecnici Tecnologi/ricercatori c. Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca Assegnisti Borsisti Co.Co.Co Comandi in Entrata Dottorandi Personale precedentemente citato proveniente dalle Università d. d. Fonti di finanziamento ! ! ! ! ! Fondo europeo di sviluppo regionale FESR (PON Regioni Convergenza, Piano di Azione e Coesione - PAC) PNR (al di fuori del FOE, per i bandi a gestione diretta di vari ministeri, non solo MIUR) MIUR MAE Legge 6/2000 ! 114 7.5.2 Collaborazioni Regionali e Locali (Piano Operativo Regionale) Indicare se Dipartimento Area di Intervento HORIZON 2020 descrizione Altra Area di Intervento Collaborazioni regionali e locali Specificare l’Area di Intervento: Data Inizio: Data Fine: a. Finalità e Obiettivi Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione. Favorire lo sviluppo della professionalità dei ricercatori, la loro capacità progettuale e la loro autonomia. Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Migliorare e valorizzare le risorse umane; attività di ricerca e conseguimento conoscenze trasferibili alle imprese, a favore di giovani laureati e diplomati. Politiche per l'anticipazione e gestione dei cambiamenti: promozione della competitività. Creazione/consolidamento di reti tra università, centri di ricerca, mondo produttivo ed istituzionale con particolare attenzione alla promozione della ricerca e dell'innovazione. Diffondere ed applicare i risultati della ricerca oltre l’accademia. Interventi speciali: sia di carattere infrastrutturale, sia di carattere immateriale: - Scuola sperimentale di dottorato internazionale Gran Sasso Science Institute (GSSI) - Trento Institute for Fundamental Physics and Application (TIFPA) Realizzare e/o consolidare infrastrutture di ricerca per migliorare l’accessibilità ai servizi di ricerca e per l’internazionalizzazione, anche eventualmente a parziale supporto del mondo produttivo. Sostenere lo sviluppo del capitale umano in un’ottica d’incremento della competitività sul piano internazionale e di miglioramento dell’integrazione economica e sociale. Anche attraverso una più intensa collaborazione con Università/EPR/altre Istituzioni di Ricerca pubbliche e private. b. Contenuto Tecnico Scientifico Progetto Budget Contenuto Scientifico (Scadenza) INFN AISHa (Advanced Ion Source for Hadrontherapy) (21/05/2015) POR FESR Sicilia 2007!2013 Neu_ART POR FESR Piemonte (concluso 2013) ISAV Isolatori Sismici per Advanced Virgo POR CREO FSE Toscana (concluso 2013) La realizzazione della sorgente di ioni a multicarica per adroterapia AISHa, in collaborazione con un pool di piccole e medie imprese siciliane riveste un’importanza particolare per il futuro centro di Adroterapia di Catania e per il CNAO (Pavia), unico centro italiano operante per la cura di tumori con fasci di ioni. Il trasferimento tecnologico è uno degli obiettivi del progetto, si prevede l’industrializzazione e la commercializzazione delle sorgenti ECR. 1300 k! Sviluppo delle tecniche della radiografia digitale e della tomografia computerizzata su opere d’arte utilizzando fasci di raggi X e di neutroni. 589 k! Progetto complementare al programma di ricerca INFN “Advanced Virgo”. La collaborazione riguarda l’area di sviluppo della sensoristica per spostamenti micrometrici e la progettazione, nonché la realizzazione di particolari meccatronici avanzati. 589 k! ! 115 Stralcio a Gran Sasso in Rete PO FSE Abruzzo (concluso 31/12/2013) La Società della Conoscenza in Abruzzo PO FSE Abruzzo (31/03/2015) Sistema Sapere e Crescita PO FSE Abruzzo (31/03/2015) DUOMO (Digital Underground Open Milano Observatory) (31/05/2015) MEGALAB “Metropolitan eGovernment Application LABoratory” Lazio “Supporting an early autism spectrum disorders diagnosis throught Attività di Alta formazione attraverso Assegni di Ricerca scientifici e tecnologici. Follow up e valutazione finale del Progetto Speciale multiasse “Gran Sasso in Rete” Contribuire allo sviluppo del territorio abruzzese che fonda la propria crescita e competitività sul sapere, la ricerca e l´innovazione attraverso la realizzazione di attività di alta formazione e di formazione continua, in grado di garantire il trasferimento di conoscenze avanzate al tessuto produttivo regionale e alla valorizzazione del capitale umano. Il carattere innovativo della formazione proposta risiede nell’adozione del modello formativo “one to one” per borse di studio e assegni di ricerca e del modello delle “comunità di pratica” che, attraverso l’utilizzo degli strumenti del web 2.0 per i corsi online, offre i suoi frutti tra imprenditori e tecnici delle imprese della Regione. “Sistema Sapere e Crescita” è un progetto integrato di attività di ricerca, formazione e orientamento, che ha l’obiettivo di implementare la rete tra INFN, aziende altamente specializzate e giovani del territorio abruzzese. La replicabilità dei modelli formativi adottati, permette sostenibilità ed esperienza nell’attuazione dei programmi, mantenendo alto il coinvolgimento dei rappresentanti dell’economia abruzzese allo scopo di accogliere le istanze di alta formazione provenienti dal tessuto imprenditoriale per una migliore diffusione della conoscenza. In collaborazione con INAF. Studio e caratterizzazione dei reperti e dei manufatti di origine storica. Obiettivi: promuovere e rendere fruibili nuove tecnologie diagnostiche scientifiche per il settore dei beni culturali per il miglioramento della gestione e conservazione dei beni culturali. Ambiti: sostenibilità ambientale: sicurezza del territorio, architettura sostenibile e materiali, cultural heritage; Innovazione sociale: cloud computing technologies per smart government, Coinvolgimento del Comune di Milano per: - Supportare la sperimentazione per gli aspetti logistici - Condividere i modelli di gestione degli Open data - Contribuire a valutare eventuali criticità nei risultati Progetto di e-Government tra i più evoluti a livello europeo. Prevede la realizzazione di una rete MAN (Metropolitan Area Network) di raccolta ed accesso ad alta velocità orientata al Grid Computing, su cui veicolare servizi e applicazioni tra cui calcolo distribuito e condivisione di risorse fra centri di Ricerca e Pubblica Amministrazione. Partenariato: LAit S.p.A., società d’innovazione tecnologica della Regione Lazio, CNR, ESA-Esrin, INFN ed Università di Tor Vergata. Accordo per la realizzazione del progetto di ricerca “Supporting an early autism spectrum disorders diagnosis throught the support vector machine approch” Area clinico-assistenziale e biomedica. 166 k! 2650 k! 1400 k! 500 K! 106 K! 60 K! ! 116 the support vector machine approch” (30-11-15) Obiettivi: determinare se un modello diagnostico basato sulla SVM-RM possa avere un ruolo complementare rispetto alla valutazione comportamentale nel distinguere i bambini DSA dai controlli; migliorare le attuali conoscenza del coinvolgimento morfologico cerebrale nei DSA. Contratto INFN/IRCCS N. GR 2010 237873 – FONDAZIONE STELLA MARIS (Ministero della Salute e MIUR e cofinanziamento al 50% Regione Toscana) In aggiunta ai progetti sovra menzionati, l’INFN ha ottenuto risultati di rilievo in molte iniziative locali, a valere su fondi regionali o legati a Fondazioni (bancarie e non), con particolare attenzione alla formazione di giovani che possono essere inseriti, già nel corso del progetto, in realtà produttive locali, favorendo in tal mondo il trasferimento diretto della conoscenza. c. Personale Impiegato (indicare il rapporto giornate/uomo) Tipo di personale a. Anno I Anno II Anno III Anno “n” Personale di ruolo Tecnici Tecnologi/ricercatori b. Personale non di ruolo Amministrativi Tecnici Tecnologi/ricercatori c. Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca Assegnisti Borsisti Co.Co.Co Comandi in Entrata Dottorandi Personale precedentemente citato proveniente dalle Università d. d. Fonti di finanziamento ! ! ! ! ! ! ! Fondo europeo di sviluppo regionale FESR (PON Regioni CRO 07-13 e POR ) Fondo sociale europeo FSE (POR) Fondo di sviluppo e coesione (FSC, solo GSSI) MIUR Ministero della Salute (bandi ricerca finalizzata, ecc.) MISE per specifici territori/aree (e.g. bando cratere sismico aquilano; ricerca e sviluppo: dedicato all'industrializzazione di R&D sui temi di H2020; spin off della ricerca e nuove imprese innovative SMART) Progetti finanziati con bandi a valere su leggi regionali sulla ricerca scientifica (e.g. Bando Regione Lazio Lr 13/2008 http://www.regione.lazio.it/binary/rl_main/tbl_documenti/RIC_DD_G04431_12_12_2013_All egato1.pdf) ! 117 8.1 Attività di Terza Missione : Formazione e Divulgazione a. Finalità e Obiettivi Numerose sono le attivita’ che INFN svolge nell’ambito della cosidetta Terza Missione. Le principali riguardano l’alta formazione, la divulgazione e le attivita’ di trasferimento tecnologico. Queste attivita’ sono intrinsecamente presenti nell’attivita’ dell’ INFN e negli ultimi anni sono state rafforzate dall’attenzione rivolta alle ricadute della scienza sulla societa’. b. Attivita’ di educazione e formazione L’Ente fornisce servizi con diverse modalità. I suoi dipendenti tengono corsi istituzionali in vari corsi di Laurea. Centinaia di laureandi (di entrambi i livelli) e dottorandi effettuano le loro ricerche all’interno delle attività INFN (e da questo sono finanziariamente supportati). A livello post-laurea l’Ente organizza vari corsi di aggiornamento professionale rivolti sia a personale che lavora nell’area della fisica nucleare e subnucleare che a personale (ad es. personale medico) che utilizza strumenti propri della fisica di base. L’Istituto organizza, da solo o con le Università, Master professionalizzanti nelle sue aree di competenza. L’INFN organizza corsi di aggiornamento professionale per docenti delle secondarie, tesi ad allineare i loro curricula alle nuove richieste della società. L’INFN compie da sempre un grande sforzo di divulgazione delle sue attività e delle sue scoperte diretto al pubblico in generale ed agli studenti delle scuole in particolare. Ad esempio il progetto EEE (Extreme Energy Events),che, in collaborazione con il centro Fermi, realizza un network di studenti che compiono osservazioni originali sui raggi cosmici o iI progetto Radiolab, che insegna agli studenti a compiere misure di radiottivita’ ambientale, in particolare misure di concentrazione di Radon. Di recente, rispondendo ad un bisogno di reagire al fenomeno dell’abbandono scolastico, sono partite alcune iniziative di tirocinio presso i propri laboratori, che coinvolgono sia il personale ricercatore e tecnologo che il personale tecnico ed amministrativo. La più significativa, iniziata presso i LNF, prevede la partecipazione di 13 studenti provenienti da varie scuole del Lazio. Nei prossimi anni, all’interno di una logica di best practices ed in collaborazione con il MIUR e gli Enti locali, contiamo di estendere queste esperienze. Basandoci sulle tendenze in atto ci aspettiamo che complessivamente queste attività rimangano almeno costanti nei prossimi anni. Dal 2013 l’INFN ha fondato (insieme a SISSA di Trieste, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ed IMT di Lucca) una scuola di alta formazione dottorale (Gran Sasso Science Institute-GSSI) a L’Aquila. Si tratta del primo caso di un corso dottorale affidato ad un Ente di Ricerca, ed il primo caso di una scuola di Alta Formazione a Sud della Toscana. c. Le attivita’ di comunicazione e divulgazione scientifica L’Ufficio Comunicazione dell’INFN coordina tutte le attività di comunicazione e diffusione della cultura scientifica dell’Istituto, a livello nazionale e internazionale. Il lavoro dell’Ufficio Comunicazione è quello di informare e responsabilizzare i media italiani e incentivare l’interesse del pubblico per la ricerca in fisica delle particelle e per le sue possibili applicazioni. Il principale obiettivo dell’Ufficio è, dunque, promuovere l’immagine e le attività dell’Istituto presso i media e trasmettere e condividere con il grande pubblico, la conoscenza scientifica, gli studi e i progressi nel campo di ricerca dell’INFN, attraverso attività e strumenti di divulgazione quali mostre, eventi e pubblicazioni. Dall’anno 2014 saranno bandite borse di studio per giovani comunicatori della scienza che prevedono 6 mesi (rinnovabili) di attività presso l’Ufficio Comunicazione dell’INFN. Inoltre l’Ufficio accoglie su richiesta stagisti provenienti dai vari master in comunicazione scientifica, con alcuni dei quali ha già attivato le opportune convenzioni. Attualmente l’Ufficio e’ composto da 6 persone tutte a TD. Budget 360k! d. Servizi conto terzi e. Eventuali collaborazioni f. fi Infrastrutture di ricerca ! 118 g. fi Brevetti h. fi Spin off i. Personale Impiegato (FTE*) Tipo di personale a. Personale di ruolo Tecnici Tecnologi/ricercatori b. Personale non di ruolo Amministrativi Tecnici Tecnologi/ricercatori c. Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca Assegnisti Borsisti Co.Co.Co Comandi in Entrata Dottorandi Personale precedentemente citato d. proveniente dalle Università Anno I Anno II Anno III Anno “n” 5 1 * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. l. Costo complessivo del progetto Trasferimenti a carico FOE Voce di spesa Annualità I Gestione ordinaria 100 k! Iniziative ed eventi 260 k! Annualità II Annualità III Annualità “n” ! 119 8.2 Attività di Terza Missione: Trasferimento Tecnologico a. Finalità e Obiettivi Finalità: Promuovere la nascita e lo sviluppo di network ricerca-imprese-territorio che contribuiscano alla competitività e allo sviluppo economico e imprenditoriale del paese e delle sue articolazioni territoriali nei settori di interesse diffuso nei quali possono trovare applicazione le tecnologie sviluppate dall’INFN. Consolidare le relazioni di interscambio con il sistema imprenditoriale attraverso un modello che valorizzi la ricerca attraverso collaborazioni durature e iniziative di TT solide, salvaguardando la natura dell’Istituto come ente che svolge ricerca di base, avvalendosi inoltre delle opportunità offerte dal programma europeo Horizon 2020. Obiettivi: • potenziamento dell’attività di protezione della proprietà intellettuale (PI); • potenziamento dei servizi interni di supporto alla negoziazione della contrattualistica e licensing; • creazione di spin off companies (una l’anno circa) b. Servizi erogati (attività di alta formazione) c. Servizi conto terzi Il “Regolamento per la prestazione di attività a favore di terzi” - approvato dal Consiglio Direttivo nella riunione del 27 Gennaio 2006 - è diventato effettivo a fine 2011 a seguito dell’approvazione della ripartizione dell’utile da parte delle OO.SS., prima, e della Funzione Pubblica, poi. Tali attività hanno subito riscontrato interesse; il trend positivo è documentato dal numero complessivo dei contratti negoziati e, soprattutto, dal numero delle unità operative che attivano, o sono in procinto di farlo, lo strumento del conto terzi e che passano da 2 nel 2012 a 7 nel 2013. Obiettivo: aumentare numero di strutture che sfruttano il conto terzi. Conto terzi 2011 2012 2013 2014 2015 2016 N° contratti c/terzi 0 7 7 10 12 14 N° strutture che hanno stipulato almeno 1 contratto c/terzi 0 2 7 +2 nuove +2 nuove +2 nuove d. Attività di intermediazioni nel trasferimento di fondi a terzi e. Eventuali collaborazioni L’Istituto ha attivato con alcune realtà imprenditoriali delle convenzioni (Accordi Quadro) di carattere generale che inquadrano gli ambiti di ricerca comuni, strumenti di coordinamento e le regole generali della collaborazione, rinviando ad ulteriori e specifici contratti la definizione dei contenuti concreti della singola ricerca (attività e aspetti finanziari) e la gestione ad hoc della Proprietà Intellettuale. Sono state così avviate alcune importanti collaborazioni: con SOGIN cui ha fatto seguito un contratto attuativo; con Ansaldo Nucleare S.p.a. che ha dato vita ad una proposta di invenzione che si sta tramutando in domanda di brevetto; con la ITEL telecomunicazioni e con la Ion Beam Application SA (con la quale l’Istituto ha una lunga storia di collaborazioni che sfociano nella licenza nel 2011 di 2 brevetti, tuttora licenziati) che ha portato nel 2013 ad un ulteriore Cooperation Agreement. ! 120 Recentemente, a dicembre 2013, è stato approvato con la C.A.E.N. un Accordo Quadro in via di formalizzazione e sono in corso contatti per attivare ulteriori collaborazioni strutturate. Obiettivi operativi: 1. Accordi Quadro: almeno 2 Accordi Quadro ogni anno dai quali scaturisca un contratto di rircerca 2. Contratti di ricerca: agevolare altre opportunità di cooperazione (H2020) 3. Licensing e negoziazione della contrattualistica: licenziare almeno 1 brevetto all’anno e almeno 1 licensing di know how. Ricerca collaborativa 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Nuovi Accordi Quadro 0 1 2 +2 +2 +2 N°contratti di ricerca 4 6 3 5 6 7 N° strutture che hanno stipulato contratti di ricerca 3 5 3 +1 +1 +1 2013 2014 2015 2016 Licenze su PI (brevetti+ licenze software) 3 +1 +1 +1 Licenze su know-how 2 +1 +1 +1 Valorizzazione PI fi f. Infrastrutture di ricerca L’Istituto ha recentemente censito le infrastrutture di ricerca delle strutture (laboratori di elettronica, officine meccaniche, centri di calcolo, etc.) che è possibile utilizzare tramite contratti di ricerca o conto terzi; la lista di queste infrastrutture è disponibile al link: http://www.pg.infn.it/cntt7/infn_facilities/find_dotazioni/0/0/0/0 fi g. Brevetti A partire dal 2011 è stato a più riprese razionalizzato il workflow procedurale interno per il deposito dei brevetti e sono state intraprese azioni di sensibilizzazione nei confronti della rete scientifica; nel 2012 è stata acquisita una risorsa di personale su questo aspetto: la somma di questi elementi ha prodotto un trend positivo che si è consolidato nel 2013 con la presentazione nei primi mesi dell’anno di un numero di proposte di invenzione doppio rispetto all’anno precedente e, fino al primo semestre, un numero di domande di brevetti pari a quelle dei due anni precedenti (2011-2012). A ciò ha contribuito anche la riduzione dei tempi che intercorrono fino alla presentazione alla della domanda di brevetto, attualmente circa 90 giorni : tempi brevi annullano le resistenze dell’inventore rispetto alla pubblicazione e comportano benefici in termini di bontà della protezione e potenzialmente di valorizzazione. I brevetti finora licenziati sono tre (di cui 1 nel 2013): parallelamente sta crescendo anche l’attività di licensing del know-how (3 accordi totali di cui 2 nel 2013). Obiettivi operativi: 1. mantenere il numero di brevetti depositati per anno; 2. aumentare numero di strutture coinvolte nella brevettazione; 3. diminuire l’intervallo temporale dall’invenzione al brevetto; ! 121 4. aumentare il numero di brevetti sviluppati in collaborazione con aziende. Proposte d’invenzione presentate Tempo medio dall’invenzione al brevetto (gg) N° strutture che hanno presentato proposte di invenzione Domande depositate di brevet depositate 2011 2012 2013 2014 2015 2016 5 7 19 20 20 20 330 290 92 80 70 70 4 5 11 1 7 10 +2 nuove 12 +2 nuove 13 +2 nuove 14 fi h. Spin off L’Istituto si è dotato di un regolamento - approvato dal Consiglio Direttivo dell’Istituto a settembre 2010 - che disciplina la procedura autorizzativa per la costituzione di realtà imprenditoriali derivanti dall’utilizzazione, in contesti innovativi, dei risultati ottenuti nell’ambito delle ricerche dell’INFN. Nel dicembre del 2011 è stato riconosciuto il primo Spin-off dell’Istituto (DIXIT). Successivamente, nel 2012, ne sono stati riconosciuti altri due (I-SEE, PIXIRAD); ad oggi, sono in fase istruttoria DE.TEC.TOR e TECNART. Obiettivi operativi: 1. un nuovo spin off ogni anno (qualità e sostenibilità piuttosto che quantità); 2. modificare il regolamento per incentivare il personale a costituire imprese spin off. Al 2013 N° spin off riconosciute i. Personale Impiegato (FTE*) . Tipo di personale a. Personale di ruolo Tecnici Tecnologi/ricercatori b. Personale non di ruolo Amministrativi Tecnici Tecnologi/ricercatori c. Altro Personale Altri Incarichi di Ricerca Assegnisti Borsisti Co.Co.Co Comandi in Entrata Dottorandi Personale precedentemente d. citato proveniente dalle Università 3 2014 2015 2016 (target) (target) (target) +1 +1 +1 Anno I Anno II Anno III Anno “n” 2 1 1 2 1 ! 122 l. * Per FTE, Full Time Equivalent, si intende la frazione di tempo che ogni persona dedica in un anno a questa attività di ricerca. Costo complessivo del progetto Trasferimenti a carico FOE Voce di spesa Annualità I Formazione/missioni 100 k! Mant. brevetti Annualità II Annualità III Annualità “n” 150 k! ! 123