CANADA La foresta pluviale
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CANADA La foresta pluviale
CANADA e l a i v u l p La foresta "Elliot, dove sei?" "Sono qui, dietro di te, Boog". "Che nebbia! Non vedo niente". "e’ ovvio che ci sia nebbia: e’ una foresta pluviale…" "Elliot, hai parlato tu?" "No, io sto qua dietro…" "Aaaargh!!! Oddio un lupo!!! "Scendimi dalle spalle Boog, che non vedo niente!" "Hey ragazzi, niente paura, sono il vostro amico". "Scusa, hai ragione, e’ che con tutta questa nebbia…" "Si’ si’ … intanto pero’ ce l'avete tutti con noi lupi, ancora per quella storia di Cappuccetto Rosso, che poi era tutta colpa dei cacciatori. Brutta storia, quella. Va bene, comunque benvenuti a casa mia. Bella no? e’ una delle pochissime foreste pluviali temperate, vi piace? Sembra una foresta tropicale, perche’ piove sempre ed e’ molto umido, ma mica fa caldo. e’ una vera e propria meraviglia della natura! E poi guardate che alberi… Questo qui si chiama Red Cedar, e’ germogliato quando Carlo Magno veniva incoronato in Francia." "Fiuuu!!!! Vecchietto l'amico!" 1 DESCRIZIONE CANADA ESCR IZI E ON •D 1 È un paesaggio da sogno. Fitte foreste che scendono a picco sull'oceano e su fiordi coperti di nebbia, animali quasi mitologici come lo "Spirit Bear", un orso bruno dal mantello candido, fiori dai colori intensi, ed una vegetazione rigogliosa sempre verde, come riesce ad esserlo solo dove l'acqua non cessa mai di scorrere. Sembra una terra dimenticata. Eppure sotto le brue sottili si combatte un conflitto che dura da decenni. Da quando cioè l'industria del legno meccanizzata ha iniziato a portar via su larga scala ampie fette di quel vero e proprio tesoro universale che è l'ultima grande foresta pluviale del pianeta. Secoli fa, le foreste pluviali si estendevano lungo le fasce costiere degli Stati Uniti occidentali, della Norvegia, della Scozia, dell'Irlanda, della Russia, dell'Australia e della Nuova Zelanda. Oggi, soltanto la Columbia Britannica, l'Alaska ed il Cile conservano parti significative di foresta costiera. Anticamente, nella Columbia Britannica le foreste fluviali ricoprivano l'intera superficie della fascia costiera. Circa metà dell'estensione originaria è scomparsa. Il responsabile di questa distruzione ha un nome: industria del legno. Come in ogni sistema naturale, la vita nelle foreste costiere canadesi è fortemente interconnessa: ogni intervento su di una parte (una specie animale, una pianta, un'area) finisce inevitabilmente per avere effetti su tutto l'ecosistema. Ad esempio, la distruzione di un semplice corso d'acqua attraversato dai salmoni può avere profonde ripercussioni sugli orsi, sulle aquile, e anche sulle orche, che dei salmoni si cibano. Uno Sitka Spruce, che può sembrare un semplice albero, rappresenta invece un popolatissimo condominio per un vasto spettro di creature della foresta. La vita nella foresta pluviale è stabile e tranquilla, se non disturbata gravemente dall'intervento umano. cembre al cinema dal 7 di © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED. CANADA Il lupo Eh si, sono proprio io, il lupo grigio. Mi dipingono come quello cattivo, zanne bianche e occhi cattivi nel buio della foresta, la macchina per uccidere, pronta a saltare addosso al viaggiatore sprovveduto. Ma non e’ cosi’. Al contrario, noi siamo stati vittima di calunnie e di una vera e propria persecuzione, per secoli e secoli. Invece non siamo affatto aggressivi, anzi, a dire il vero siamo piuttosto timidi. E siamo molto socievoli. Pochi animali sono socievoli come noi! 2 GLI ANMALI CANADA •A NIMALI 2 Il Lupo Grigio è un autentico corridore. Infatti ha un'ottima capacità di resistenza grazie alla quale può coprire oltre 30 km con un trotto costante alla velocità di 610 chilometri orari. L'odorato è il senso più sviluppato del lupo. Infatti l'olfatto è 100 volte più sensibile di quello dell'uomo. Il branco tipico comprende dai 4-5 membri ai 20 o 30. I più giovani si mettono costantemente alla prova: i più veloci, forti, coraggiosi e intelligenti dominano sugli altri. Una popolazione di circa 8.000 esemplari caratterizza la Foresta del Grande Orso, lungo la costa occidentale del Canada. Il Grizzly è un altro degli abitanti della foresta della Foresta del Grande Orso, che offre habitat ad una delle più alte concentrazioni residue di tale orso. Il grizzly vive cacciando salmoni nei torrenti della foresta. I salmoni costituiscono un 95% della dieta delle popolazioni che abitano le foreste costiere. L'erosione dei corsi d'acqua minori da parte di pratiche forestali inappropriate, pone a rischio le popolazioni di salmoni, e con esse quelli di orsi grizzly. Il grizzly è considerato in via di estinzione. La capra di montagna è un altro tipico abitante della foresta del Grande Orso. Se ne trovano a centinaia nel Gardner Canal, e spesso scendono fino alla costa per nutrirsi di alghe. La capra è alta alle spalle da 100 a 115 cm e lunga da 1,2 a 1,8 m, con una coda che va da 8 a 20 cm. La femmina è più piccola del maschio e il colore va dal bianco al grigio. La capra delle nevi è attiva tutto il giorno, rosicchia da mattina a sera ed è in grado di digerire cibi che gli altri non tollererebbero. Lo Spirit Bear, o Kermode, è il più caratteristico e particolare tra le decine di orsi che popolano la Foresta del Grande Orso. Fa parte della famiglia dell'orso bruno, ma ha un gene recessivo che rende il manto bianco (un esemplare su dieci circa). Lo Spirit Bear vive esclusivamente nella costa settentrionale della Columbia Britannica. La maggiore concentrazione si trova sulla Princess Royas Island, nelle isole adiacenti, e in alcune vallate della vicina terraferma. © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED. CANADA ? " n o i t a N t s r i F " o i n a i Ind "Gli indiani, guarda Boog, gli indiani!" "Che bello Elliot! Guarda che bei copricapo di penne…. Speriamo che arrivi anche il generale Custer" "Speriamo proprio di no, cari amici, senno’ qui e’ una carneficina. Ma vi consiglio di non chiamarli indiani, a loro non piace. Infatti siamo mica in India qui. Cristoforo Colombo che quando e’ arrivato pensava di avere raggiunto l'India, e ha chiamato tutti "indiani". Poteva almeno chiedere…" "E allora come li devo chiamare" "Loro chiamano se’ stessi 'First Nation' ossia le nazioni che c'erano per prima". "Prima di che?" "Prima che gli europei si prendessero tutta la loro terra e la chiamassero America, Canada, Stati Uniti eccetera. Eh si, questa era la loro terra prima. E la terra di noi animali, perche’ la condividevamo senza troppi problemi. Vedrete, sono dei veri amici, gente di prima qualita’!" 3 I POPOLI CANADA •P OPOLI 3 Nelle foreste del Canada i popoli nativi "First Nation" vedono i propri territori tradizionali sempre più ridotti dalle compagnie. Diritti ambientali e diritti dei popoli nativi si fondono strettamente nei boschi che conservano le anime ancestrali e un'identità sempre più minacciata. Quel che resta delle loro foreste dopo il taglio a raso, è un deserto dilavato dalle piogge. Dipinti per secoli come i 'feroci indiani' in realtà sono gente pacifica, per questo tutti si ritengono in diritto di rubar loro la terra. Dall'Ontario, all'Alberta, al Quebec, il governo continua a dare in concessione alle grandi compagnie terre tradizionali dei popoli 'First Nation' spesso senza consultarli. Una pratica la cui legalità è messa in dubbio da molti, mentre l'intera comunità scientifica concorda sul grave prezzo che l'ambiente paga per i profitti di poche compagnie del legname e della carta. I loro fiumi sono inquinati dalle cartiere, le foreste saccheggiate per prendere il legno. Alle First Nation non resta che rinunciare alla loro identità culturale e assimilarsi nelle città. © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED. CANADA o s a r a o i l g Il ta "Aaaaargh! Aiutooo!!!!" "Elliot, stai bene?" "Ora si, ma quel bulldozer quasi quasi mi abbatteva" "Beh, in effetti e' il suo mestiere abbattere tutto quello che trova. In genere abbatte la foresta… Venite, guardate qui dietro…" Boog e Elliot seguono il loro amico lupo attraverso gli alberi, e appena giunti in cima ad una collinetta uno spettacolo terribile si apre di fronte ai loro occhi. Una spianata immensa di trucioli e segatura. Valli e colline, a perdita d'occhio, sono nudi, senza piu’ un albero. Sembra un paesaggio lunare. "Ma… ma che e’ successo?" "e’ il taglio a raso, amici miei. Il modo con cui l'industria del legno si porta via la nostra foresta. 4 DENUNCIA CANADA •D ENUNCIA 4 Le foreste canadesi sono un autentica meraviglia. Estese su spazi immensi - il 20% della superficie del paese - sono composte da conifere e latifoglie, ed ospitano specie come la renna, il lupo, il castoro canadese, l'alce e l'orso bruno, oltre a una grande quantità di uccelli, tra cui anatre migratorie e l'oca del Canada. Le foreste boreali canadesi sono tagliate a raso ad un ritmo allarmante per produrre carta e legname da costruzione. Ogni anno l'industria del legno sta buttando giù alberi in oltre 400.00 ettari di foresta nel Quebec e oltre 220.000 ettari in Ontario. La martora del Labrador e la lince canadese sono già minacciate, così come la renna e il licaone sono considerati “vulnerabili”. Si chiama clearcutting, taglio a raso, ossia l'abbattimento di tutti gli alberi in vaste aree di foresta - a volte oltre 100 ettari di terreno: da paradiso a deserto di trucioli. Questo sistema è ovviamente il più conveniente per le compagnie: è molto più facile rimuovere i tronchi coi mezzi cingolati e trasportarli fino alla strada dove li attendono i camion. Ma è un sistema molto dannoso, perché distrugge per sempre intere parti di foresta. Se anche un giorno gli alberi ricresceranno, la complessità della foresta millenaria coi suoi equilibri costruiti nel tempo sarà perduta per sempre. © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED. Le compagnie del legno sostengono che il taglio a raso riproduce fenomeni che avvengono naturalmente nella foresta. Non è vero: un'apertura naturale nella foresta non supera generalmente i due alberi. Nelle rarissime occasioni in cui avvengono fenomeni di più ampia scala, non arrivano comunque ad uccidere tutti gli alberi e a rimuoverli sin dalla base. Anche dopo un incendio, un gran parte del manto rimane intatto, garantendo l'ombra e il microclima necessari alla protezione degli alberi più giovani. In seguito ad un taglio a raso, questo processo di crescita è completamente interrotto: quando la copertura della foresta è compromessa, gli arbusti rimangono esposti alla piena luce del sole, che ne minaccia la crescita. Al tempo stesso è molto più facile che acqua e piogge impoveriscano il terreno, non più protetto dagli alberi. Inoltre l'abbattimento a raso rimuove tanto gli alberi morti quanto i vivi: almeno 56 specie di mammiferi ed uccelli usano come casa gli alberi morti, rimasti ancora in piedi. E quando, alla fine, un albero si schianta al suolo, diventa la casa di tutta un'altra serie di piante, animali ed insetti: infine, gli alberi morti e in decomposizione garantiscono il letto spugnoso, umido e nutriente che occorre ai nuovi arbusti per germogliare e crescere. Fino al 97% degli arbusti di conifere della Columbia Britannica cresce su alberi in decomposizione. Alberi centenari sono tagliati senza discriminazioni e finiscono in quaderni, carta igienica, fazzolettini da naso. Ogni volta che gettiamo via della carta inutilmente e che evitiamo di metterla nei contenitori per il riciclo, è come se tirassimo via un pezzo di questi alberi. E con gli alberi perdiamo un intero mondo, perché le foreste pluviali temperate ospitano animali unici. CANADA . o v l a s ’ e o s r O e d n a r G l I ? i r t l a i l g E "Ma e’ terribile… Allora non si puo’ proprio fare niente!" "Non dire cosi’ Boog. Siamo qui per trovare una soluzione, non ricordi?" "Non e’ per vantarmi, ma qui la soluzione ce la siamo gia’ trovata". "Ma va?" "Certo. Assieme a Greenpeace, alle First Nation e a tante altre associazioni, ci siamo battuti per decenni per proteggere queste foreste. E ora ce l'abbiamo fatta. Non tutte, non credete. Come avete visto la distruzione continua piu’ a est. Ma nella mia foresta, qui sulla costa occidentale, ora le cose sono ben diverse. Qui nella "Foresta del Grande Orso" alla fine anche il governo e l'industria hanno concordato un piano intelligente di gestione. Questo vuol dire che molte di queste foreste sono ora protette, sono parchi naturali. Al tempo stesso sono stati promossi usi diversi della foresta (ossia non prendere il legno ma bacche, funghi e altro, lasciando la foresta in piedi). E anche dove si possono tagliare alberi, bisogna seguire delle regole molto ma molto attente: quelle del FSC. Mica male, no? Ora si tratta di fare lo stesso in tutto il resto del paese!" 5 SOLUZIONI CANADA OLUZION I •S 5 Si chiama Foresta del Grande Orso. È la foresta costiera occidentale, l'ultima vasta area di foresta pluviale temperata. Un ecosistema unico, caratterizzato da una speciale combinazione di condizioni climatiche riscontrabili all'estremità orientale dei mari costieri e degli oceani: i venti che soffiano dal largo incontrano le montagne costiere e rilasciano umidità in abbondanza, favorendo una rigogliosa vegetazione. Queste condizioni climatiche hanno permesso il formarsi di uno degli scenari naturali più ricchi e spettacolari del pianeta. Lo sitka spruce (Picea sitchensis) e il cedro rosso occidentale (Thuja plicata) raggiungono i 100 metri di altezza, e possono arrivare a 1500 anni di età. © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED. Dopo un decennio di conflitto ambientale che ha visto Greenepace e i popoli nativi affrontare pacificamente l'industria del legno, oggi è stata finalmente trovata una soluzione: L'industria ha accettato ad rinunciare a molte aree di foresta, e si e’ impegnata a metodologie di taglio molto attente e responsabili. Il governo si e’ impegnato non solo a finanziare le aree protette, ma a sostenere le forme di gestione forestale alternativa al taglio (turismo, raccolta di prodotti non legnosi ecc.) Un modello che potrebbe essere riprodotto non solo in tutto il Canada, ma in tutto il mondo. E salvare le foreste. CANADA e l l e d o s e p Il e t l e c s e r t s no eta’ 12-14 obiettivo “Pesare” il contributo di ognuno per ridurre il consumo di carta in classe. 6 elaboriamo Cosa vi occorre: • Scatolone di cartone • Barattolo di vetro • Sassolini Per prima cosa eleggete un rappresentante che gestirà e coordinerà il gioco, questo sarà utile per organizzarvi meglio. Coinvolgete tutte le classi in una riunione straordinaria per spiegare le regole del gioco. Su ciascun barattolo incollate un'etichetta con la classe e il numero dei partecipanti. . Procuratevi dei ceci e iniziate. FASI DEL GIOCO 1 Ogni classe costruisce un eco carta il più creativo, colorato e divertente possibile d'uguale dimensione per tutte le classi. La carta che NON può più essere riutilizzata 2 è buttata nell'eco carta. Nel caso in cui finissero fogli di carta bianca riutilizzabili, il rappresentante sarà autorizzato a togliere un semino dal barattolo della classe che ha commesso l'errore. 3 4 Ogni volta che l'eco carta sarà pieno di fogli non più utilizzabili, potrete mettere un sassolino in un barattolo di vetro trasparente. Alla fine del mese pesate il barattolo su una bilancia o contate i semini. Vincerà la classe che ha accumulato un maggio numero di semini. © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED. CANADA a t r a c a l o Facciam a all'antic eta’ 9-14 obiettivo Imparare a fare la carta riciclata in modo semplice senza l'aiuto di un frullatore e di un telaio per l' asciugatura. 7 FORESTA IN CLASSE Che cosa occorre: • Fogli d'alluminio • Un paio di forbici • Una matita • Un giornale • Un vaso di vetro con tappo • Acqua calda • Un cucchiaio o una spatola di legno • Una teglia metallica da forno rettangolare. • 3 cucchiai di farina di granoturco Che cosa fare: Tagliate 4 pezzi di fogli d'alluminio e 1 ripiegateli su se stessi fino realizzare quattro quadrati di 15 cm di lato. (saranno usati come supporti per la pasta di carta macera e per consentire il drenaggio dell'acqua.). 2 Con la punta della matita fate dei forellini in questi supporti distanziati di circa 1 cm e in file verticali. 4 Mettete i pezzetti di carta nel vaso di vetro e riempitelo fino al bordo con acqua calda e lasciate macerare per tre ore. 5 Quando la carta è diventata una zappetta versatela nella teglia. 6 Spalmatela con il chucchiaio di legno in modo da individuare e rimuovere eventuali grumi. Sciogliete 3 cucchiai di farina in mezza 7 tazza d'acqua calda e versatela nella teglia. 8 9 Mettete sopra all'impasto uno dei telaietti d'alluminio che avete preparato. Premete con il palmo della mano sul fondo della teglia in modo che sia ricoperto dalla poltiglia(che filtrerà attraverso i fori) e appoggiatelo sul tavolo. Mettete i telaietti ad asciugare e dopo 3 3 Tagliate il giornale in strisce lunghe e sottili e poi tagliate queste strisce in tanti pezzettini. 10 ore con delicatezza togliete dal telaietto lo strato di carta e tagliatelo con precisione nella misura che preferite. © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED. CANADA i n a m e l ’ u Gi ! ! i r e b l a i l g da eta’ 10-14 obiettivo Impedire ai tagliaboschi di tagliare gli alberi della foresta canadese. 8 ATTIVITA' Chiedete la possibilità di usufruire del campo della scuola oppure incontratevi in un parco o in un centro sportivo. Dividetevi in tre squadre: Se indovina può portarsi via l'albero Squadra alberi 6 altrimenti un membro del popolo indigeno può allontanare il taglialegna fuori dall'area di gioco. Squadra d'uomini che lavorano in una compagnia del legno. Squadra Popoli indigeni Scegliete voi chi volete essere. Gli alberi si riuniscono con i popoli 1 indigeni. 7 Ora tocca al popolo indigeno, anche lui cerca di indovinare il numero di un taglialegna nel caso ci riesce è autorizzato a mandarlo via altrimenti dovrà consegnargli un albero. Vince la squadra che allontana per 2 Ad ogni bambino è assegnato un numero, da 1 fino all'ultimo in modo da poter assegnare ad ogni bambino un numero. Devono esserci tanti tagliaboschi 3 quanti indigeni. Gli alberi si dispongono nella piazza fermi 4 e con i piedi ben saldi per terra. 5 Il taglialegna cerca di indovinare a quale numero corrisponde l'albero scelto. 8 prima gli avversari. © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED.