com_2_13 febbraio2012 - filmforum festival 2016
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FILMFORUM 2012 UDINE/GORIZIA, 20-29 MARZO 2012: DIECI GIORNI DI PROIEZIONI CONVEGNI, INCONTRI, WORKSHOP E PREMI REGISTA E FOTOGRAFO CANADESE BRUCE LABRUCE, ICONA DEL QUEER MONDIALE, OSPITE A GORIZIA DELLA SEZIONE PORN STUDIES 2012 DI FILMFORUM FESTIVAL – 26 MARZO, ORE 22.30 PALAZZO DEL CINEMA DI GORIZIA PORN STUDIES 2012: CARTOGRAFIA DEGLI AUDIOVISIVI PORNOGRAFICI. FOCUS SULL’EVOLUZIONE DELLA PORNOGRAFIA FRA STATI UNITI, BRASILE, SVEZIA E GRAN BRETAGNA IL COMUNICATO STAMPA GORIZIA – E’ in programma dal 20 al 29 marzo, fra Udine e Gorizia, l’edizione 2012 di FilmForum Festival, che dagli anni scorsi ha avviato una sezione di studi cinematografici dedicata ai Porn Studies e alla pervasività del cinema pornografico sulla scena produttiva internazionale. Quest’anno il percorso dei Porn Studies approfondirà il progetto dedicato alla “cartografia degli audiovisivi pornografici”, partito nel 2011. Obiettivo del progetto – della durata triennale – è di mettere a fuoco, in base a elementi caratterizzanti di “tipicità”, le diverse identità “nazionali” che la pornografia ha assunto nel mondo, nel corso della sua evoluzione storica e della sua espansione geografica. La sezione 2012, dal 23 al 29 marzo a Gorizia (con sedi fra Palazzo Della Torre per i talk, e il Palazzo del Cinema di Gorizia per proiezioni e workshop), si concentrerà in particolare su quattro pornografie nazionali – la statunitense, la svedese, la brasiliana e l’inglese – dedicando a ciascuna un workshop coordinato da studiosi di chiara fama internazionale. Il primo workshop, condotto da Peter Lehman e Neal Lester dell’Università dell’Arizona, si concentrerà sulla rappresentazione delle differenze razziali nella pornografia americana, con particolare attenzione alla figura dell’african-american. Il secondo workshop, tenuto da Ingrid Ryberg e Mariah Larsson dell’Università di Stoccolma, vedrà affiancarsi una ricostruzione delle pratiche di produzione e consumo della pornografia svedese degli anni Sessanta a una ricognizione delle forme più avanzate e legittimate di pornografia “femminista” nord-europea. Il terzo workshop, coordinato da Mariana Baltar dell’Università Fluminense di Rio de Janeiro – sarà invece dedicato al Brasile, con una descrizione ad ampio raggio delle forme peculiari che la pornografia ha assunto in questa regione. Il quarto workshop, a cura di Oliver Carter e John Mercer dell’Università di Birmingham, sarà dedicato alle singolari contaminazioni tra hard e horror che caratterizzano l’odierna pornografia in Rete di produzione britannica. Vera e propria “guest star” del progetto 2012, in un contesto capace di coniugare riflessione accademica e atmosfera festivaliera, sarò quest’anno una vera icona della produzione queer internazionale, il filmmaker e fotografo canadese Bruce LaBruce, protagonista il 27 marzo (ore 11.30, Palazzo della Torre – Gorizia) di un talk aperto al pubblico, mentre la sera prima, il 26 marzo alle 22.30m nel Palazzo del Cinema di Gorizia, è in programma la proiezione di una sua opera-cult, uno dei lavori più rappresentativi dell’opera di LaBruce, The Raspberry Reich (2004), sorta di meditazione sarcastica (e ostentatamente camp) sul radicalismo omosessuale e sulle interazioni tra sesso, vita privata e azione politica. Autore controverso e provocatorio (egli stesso si è autodefinito “pornografo riluttante”), LaBruce nasce all’interno della scena punk omosessuale degli anni Ottanta e viene oggi assimilato alla complessa e variegata sfera del Post Porno, insieme ad altri artisti e performer che utilizzano il linguaggio della pornografia come mezzo di espressione creativa e/o politica. In particolare, LaBruce unisce il porno queer al cinema militante, in una miscela spesso fortemente ironica e decisamente difficile da “arginare” dentro generi prestabiliti. Il suo ultimo film, L.A. Zombie, è stato presentato in anteprima al Festival del Cinema di Locarno nel 2010. Alla proiezione di Gorizia sarà presente anche attrici “feticcio” di LaBruce, Susanne Sachsse, che insieme al regista incontrerà il pubblico in una conversazione condotta da Marc Siegel, docente dell’Università di Francoforte. L’incontro offrirà l’occasione per un’anticipazione esclusiva intorno al prossimo lavoro di LaBruce, di cui l’artista ha confidato il titolo, “Santo, the Obscene”: un lavoro che si propone di esplorare le similitudini fra estasi sessuale ed ascesi religiosa. Il protagonista sarà un mendicante capace di compiere miracoli attraverso atti osceni. Più che provocatorio, un film “politico”, probabilmente. E a Gorizia si parlerà anche di “Bruce(x)ploitation”, la prima monografia italiana dedicata a Bruce LaBruce, edita da Queer Frame (pp. 152, € 39,90) e curata da Cosimo Santoro e Giuseppe Savoca. Un libro che ha permesso di approfondire, anche in Italia, il pensiero e l’esegesi artistica di un vero e proprio filosofo della comunicazione, capace di lavorare con un’icona gay mainstream come François Sagat e ambire, sin dagli esordi nella scena punk canadese, a film porno dagli intenti propagandistici e politici, come appunto “The Raspberry Reich”, combinazione di cinema hardcore e riflessione sul radicalismo di Sinistra e la rivoluzione sessuale. Nonostante ci sia chi lo considera sopra le righe, LaBruce ha sempre combattuto l’estremismo omofobo di certi ambienti culturali attraverso un immaginario sessuale molto esplicito e diretto. La monografia offre una panoramica completa di tutta la produzione cinematografica di Bruce LaBruce, apprezzata dal pubblico e presentata ai Festival di cinema internazionali (Berlinale; Sundance; Festival di Locarno). Scrittore, film-maker e fotografo canadese, Bruce LaBruce ha iniziato la sua carriera producendo fanzine homo punk (J.D.s con G.B. Jones, Dumb Bitch Deserves To Die, con Candy Parker) e film in super 8 (Boy/Girl, I Know What It's Like To Be Dead, Bruce and Pepper Wayne Gacy's Home Movies, Slam!), primi esempi di quell'immaginario a metà tra pornografia ed ironia camp, cultura pop e fotografia d'avanguardia, che finirà per assumere l'etichetta di queercore. Ulteriore evento di spicco sarà senz’altro l’incontro con la film maker svedese Ingrid Ryberg, una delle autrici di Dirty Diaries, manifesto della pornografia femminista svedese girato nel 2009. Il film è composto di dodici cortometraggi realizzati da altrettante registe ed è stato finanziato direttamente dallo Swedish Film Institute. Ingrid Ryberg incontrerà il pubblico nell’ambito di un workshop dedicato alla pornografia svedese, in programma il 27 marzo alle 16.30 a Gorizia (Palazzo della Torre). Per l’occasione saranno proiettati alcuni spezzoni del film, assolutamente inedito in Italia. FilmForum è promosso dall’Università degli Studi di Udine per la direzione docente e studioso Leonardo Quaresima, con la direzione artistica del curatore Sergio Fant, ed è articolato in una prima parte a Udine (XIX Convegno Internazionale di Studi sul Cinema, 20-22 marzo) e in una seconda parte a Gorizia (X MAGIS – International Film Studies Spring School, 23-29 marzo). FILMFORUM 2011: INFORMAZIONI INFO: Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali – Università degli Studi di Udine, Via Petracco 8, 33100 Udine DAMS Cinema, Università degli Studi di Udine, piazza Vittoria 41, 34170 Gorizia web: http://filmforum.uniud.it Info stampa: Volpe&Sain, ufficio [email protected] – 3922067895 - 3356023988