PERCORSO DI ALTA FORMAZIONE: OUTDOOR E TECNICHE

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PERCORSO DI ALTA FORMAZIONE: OUTDOOR E TECNICHE
P ER COR S O D I A L TA FO R MA ZI O N E:
OUTDOOR E TECNICHE TEATRALI:
FORMARE OLTRE I CONFINI
PREMESSA
Negli ultimi tempi si sono sviluppati nuovi metodi didattici che si rifanno spesso
agli aspetti di concretezza propri dell’esperienza diretta.
Si stanno superando i “confini dell’aula” alla ricerca di una maggiore
integrazione fra formazione e lavoro quotidiano.
Si propongono così nuove tecniche didattiche funzionali, capaci di coinvolgere
più aspetti della personalità di un adulto in formazione, dalla sfera emotiva a
quella
caratteriale,
coadiuvando
spesso
l’aspetto
ludico
con
quello
professionale.
All’interno di questo quadro, il formatore professionale diviene ancor di più un
ricercatore, un promotore di nuovi processi di apprendimento allo scopo di
costruire sul campo occasioni di capitalizzazione e diffusione delle competenze
in costante divenire.
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OBIETTIVI
La scelta delle metodologie didattiche più appropriate rimane il punto critico
all’interno del processo formativo. Frequentemente le metodologie didattiche
vengono distinte in metodologie non attive e metodologie attive: nelle prime la
partecipazione dei formandi è richiesta solo in termini di ascolto, si tratta della
tradizionale lezione frontale; nelle metodologie attive invece l’attività dei
partecipanti è fulcro del processo di apprendimento. Nello scegliere la
metodologia didattica più appropriata dovremmo aver chiaro se stiamo
lavorando in formazione sul sapere o sul saper essere (cioè se privilegiamo i
contenuti o gli atteggiamenti). Alcune nuove metodologie consentono una
partecipazione a livello più profondo ed innovativo rispetto alla formazione che
probabilmente abbiamo ricevuto nella scuola o nell’addestramento, quindi vale
la pena privilegiare l’uso di queste.
Il percorso specialistico è finalizzato alla creazione di formatori eccellenti
nell'applicazione
delle
più innovative
tecniche
e
metodologie didattiche
applicate alla formazione. La sperimentazione dal ruolo di protagonisti/attori
dell’intervento formativo si alterna a momenti di riflessione sugli stessi
nell’ottica dell’imparare facendo. Vengono spiegate le nostre metodologie
esclusive per motivare l’adulto ad apprendere, metodologie che ci distinguono
per efficacia, pragmaticità e innovazione.
L'attenzione didattica non sarà quindi rivolta soltanto alla conduzione dei
metodi d'azione, ma anche a tutto il contesto della loro gestione, dalle
modalità di progettazione e di invenzione di attività giocate, al loro inserimento
strategico nell'ambito del percorso formativo, alla conduzione, alla chiusura ed
al follow up.
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RISULTATI ATTESI
•
Formare esperti dei processi formativi e della gestione dei processi di
apprendimento
degli
adulti
con
strumenti
e
tecniche
altamente
innovative;
•
Migliorare le proprie abilità organizzative per la gestione efficace degli
interventi.
•
Acquisire conoscenze e competenze necessarie per effettuare sia l'attività
di analisi dei bisogni, sia la progettazione, l’analisi di fattibilità e
l'attuazione degli interventi, sia la valutazione finale.
•
Diventare straordinari e coinvolgenti trainers.
DESTINATARI
•
Attori dei processi formativi (formatori, coordinatori, tutor, consulenti...);
•
Liberi professionisti;
•
Titolari o manager d’azienda;
•
Responsabili sviluppo delle risorse umane o formazione aziendale;
•
Persone fortemente motivate a lavorare nel mondo della formazione.
METODOLOGIA
La formazione induttiva, con approccio attivo, volto al più ampio
coinvolgimento
dei
partecipanti,
rappresenta
uno
dei
fattori
più
importanti sul piano dell’efficacia dell’apprendimento delle conoscenze,
del metodo di lavoro e degli strumenti e tecniche utili per svolgere al
meglio
la
propria
attività.
Particolare
attenzione
verrà
data
alle
simulazioni e alle esercitazioni, che consentono feedback immediati ed
autovalutazioni pratiche sulle implicazioni operative, tipiche di tutto il
processo formativo.
DURATA
Il corso specialistico ha una durata totale di 48 ore (Sabato e Domenica
dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 18:00),
suddivise nelle seguenti sessioni:
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Sessione I - La Professione del Formatore e le
metodologie didattiche (4 ore)
Scopo della presente sessione è quello di fornire una panoramica dei nuovi
scenari esistenti nel campo della formazione, analizzando per ciascuno di essi
l’applicabilità ai vari contesti, nonché i vantaggi e gli svantaggi.
Inoltre ampio spazio sarà offerto allo studio dell’evoluzione del ruolo del
formatore, in relazione al mutare delle metodologie e delle tecniche didattiche
utilizzate nei processi di apprendimento per gli adulti.
Tale sessione è dedicata all'apprendimento delle dimensioni fondamentali su
cui si fondano la teoria e la tecnica delle metodologie attive, quali:
•
L'apprendimento attraverso l'azione;
•
La relazione tra ruolo e contro ruolo;
•
Le dinamiche di Role Taking, Role Playing, Role Creating;
•
L’outdoor;
•
Il coaching;
•
Il teatro d’impresa;
•
Lo psicodramma.
Sessione II - Outdoor Training: A vele spiegate (16 ore)
La formazione outdoor contribuisce a rendere più fluidi ed efficaci tutti i
processi aziendali. L’obiettivo è quello di far apprendere dall’esperienza
mettendo i partecipanti di fronte a problemi nuovi e complessi, però
riconducibili alla loro realtà organizzativa. Proprio la valenza emotiva delle
situazioni permette l’ancoraggio delle metafore insite nei giochi di Outdoor,
aiutando i partecipanti a ricondurre con successo ed in modo durevole nel
tempo i comportamenti agiti a modelli organizzativi strutturati. Come in ogni
processo formativo, anche per la formazione outdoor è molto importante il
giusto approccio da parte dei partecipanti, affinché possano ottenere il
massimo risultato da questa esperienza. Si lavora sulla comunicazione
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interpersonale ed il lavoro di squadra, per creare un team ad alto potenziale e
sviluppare un forte senso di appartenenza e aggregazione.
La sessione è strutturata in due fasi:
• Prima fase della sessione II (8 ore)
Una giornata dedicata alla sperimentazione attiva, ovvero alla partecipazione
come protagonisti alle attività di outdoor in barca a vela, in cui vengono
replicate le stesse dinamiche presenti in azienda.
La barca a vela è un ottimo strumento per migliorare la conoscenza reciproca
in un ambito extralavorativo. È particolarmente adatta in quei gruppi appena
costituiti o in cui si vogliono ridurre le distanze psicologiche tra le persone.
Come attività è molto adatta anche per sensibilizzare le persone su tematiche
legate ai ruoli, al lavoro in Team e alla Leadership.
In entrambe le situazioni è di fondamentale importanza la collaborazione, il
coordinamento e una chiara definizione dei ruoli, nonché un’alta coesione
interna al gruppo per raggiungere gli obiettivi.
• Seconda fase della sessione II (8 ore)
La metodologia esplorata sarà rivolta ai momenti significativi dell'attività
formativa:
1) Il contratto formativo: il patto psicologico;
2) L'apertura: metodologie di presentazione dei partecipanti e di gestione del
gruppo nella prima fase dell'attività formativa;
3) L'attività formativa:
a) la strategia, metodologie di progettazione del metodo:
quando
e
perché
utilizzarlo
in
relazione
a
quali
contenuti, a quali tipologie ed a quali processi di
gruppo;
quali dinamiche di gruppo vengono favorite;
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gestione degli incidenti di percorso;
quale tipo di oggettistica e quali attrezzature didattiche
utilizzare;
b) la conduzione della formazione Outdoor:
come condurre le attività;
come condurre il gruppo durante l'attività;
come condurre il debriefing dopo l’attività outdoor;
come integrare la dimensione affettiva con quella
cognitiva.
4) La chiusura dell'attività didattica:
i giochi di back home;
i diversi tipi di saluto di gruppo.
Sessione III - Le tecniche teatrali (24 ore)
All'interno dei contesti aziendali sia il teatro d’impresa che lo psicodramma anche se nato come metodo terapeutico - sono metodologie che, durante le
attività di addestramento, formazione e consulenza, facilitano ed arricchiscono
l'analisi e l'elaborazione delle dinamiche organizzative. Contribuiscono infatti
ad esaminare con l'accuratezza della rappresentazione i comportamenti
aziendali ed i rapporti interpersonali in un ambiente protetto e controllato da
esperti. Si tratta quindi di un modo di agire che coinvolge il nostro mondo
interiore.
Il significato di "psicodramma" identifica un'azione che ci permette di mettere
in scena la nostra interiorità. Nello psicodramma infatti c'è un protagonista che
concretizza sulla scena il proprio mondo interiore e per fare ciò si avvale da
una parte dell'aiuto degli Io ausiliari che incarnano i personaggi del suo mondo
interno e dall'altra della regia del direttore che lo guida nella rappresentazione.
La sessione è strutturata in tre fasi:
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• Prima fase della sessione III (8 ore)
La tecnica teatrale ci proietta subito nel mondo dell'azione.
Una giornata dedicata alla sperimentazione attiva, ovvero alla partecipazione
come protagonisti alle attività teatrali. In questa fase ciascun partecipante avrà
la possibilità di vivere in prima persona, anche videoregistrata, un'attività
didattica e di esaminare le caratteristiche del proprio lavoro attraverso la
revisione, privata e di gruppo, del materiale video.
L’attività sperimentata riguarderà un workshop che applica le tecniche del
comico alle relazioni interpersonali e di lavoro. Si tratta di un seminario
semiserio
sulle
logiche
di
Comunicazione
efficace
in
azienda
‘Capirsi
lavorando’, grazie alla collaborazione del duo cabarettistico Cafè Sconcerto,
Monica Zuccon e Salvatore Esposito.
• Seconda fase della sessione III (8 ore)
In questa fase ciascun partecipante avrà la possibilità di riflettere sull'attività
didattica. La metodologia esplorata sarà rivolta ai momenti significativi
dell'attività formativa:
1) Il contratto formativo: il patto psicologico.
2) L'apertura: metodologie di presentazione dei partecipanti e di gestione del
gruppo nella prima fase dell'attività formativa, secondo la tecnica teatrale.
3) Il riscaldamento: come favorire, nei singoli e nel gruppo, la costruzione
della rete di relazioni, lo sviluppo della spontaneità e l'instaurazione di un clima
collaborativo. Si prevede l'esplorazione di giochi e tecniche di riscaldamento.
4) L'attività formativa:
a) la strategia, metodologie di progettazione dei metodi attivi:
quando
e
perché
utilizzarli,
in
relazione
a
quali
contenuti, a quali tipologie ed a quali processi di
gruppo;
quali
dinamiche
di
gruppo
vengono
favorite
od
ostacolate dai differenti metodi;
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gestione degli incidenti di percorso;
quale tipo di oggettistica e quali attrezzature didattiche
utilizzare;
quando la video registrazione è utile, quando è inutile,
quando è nociva;
b) la conduzione delle differenti metodologie attive:
giochi di ruolo, simulazioni, tecniche di psicodramma e
sociodramma;
come condurre le attività;
come condurre il gruppo durante l'attività;
come condurre la discussione di gruppo successiva;
come integrare la dimensione affettiva con la cognitiva;
come e quando utilizzare il video come supporto nella
conduzione
didattica
e
come
amplificatore
dell'apprendimento.
5) La chiusura dell'attività didattica:
•
i giochi di back home;
•
i diversi tipi di saluto di gruppo.
• Terza fase della sessione III (8 ore)
Questa fase del percorso specialistico consiste nell’elaborazione di un Project
work di gruppo su un tema specifico concordato tra i partecipanti.
Verrà strutturata una rappresentazione teatrale con il supporto di un aiuto
regista, considerando una ipotetica situazione aziendale che dia la possibilità
di progettare un canovaccio ad hoc, vedendo riprodotti i ruoli aziendali.
A fine giornata si concluderà con la presentazione di un Project work elaborato
dai partecipanti.
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Sessione IV - La valutazione finale dell’intervento
formativo (4 ore)
La valutazione di un processo rappresenta l’espressione di un giudizio di valore
conseguente all’analisi, al monitoraggio e alla verifica del processo stesso,
attraverso l’utilizzo di determinati criteri di efficacia e di efficienza utili a
comprenderne la validità.
La presente sessione rappresenta la fase conclusiva del percorso specialistico e
intende
favorire
un’attività
l’acquisizione
sistematica
di
delle
valutazione
competenze
e
specifiche
monitoraggio
dei
relative
ad
processi
di
apprendimento, intesa come funzione regolativa dell’attività didattica.
Tale attività si sviluppa in:
•
La valutazione del processo formativo: iniziale, in itinere e finale;
•
La valutazione delle reazioni e del gradimento dei partecipanti;
•
La valutazione dell’apprendimento;
•
La valutazione di mutamento degli atteggiamenti e dei comportamenti;
•
Gli strumenti della valutazione: il questionario ed il colloquio come
strumenti di analisi;
•
La valutazione economica della formazione;
•
Le giornate di follow up;
•
Il feedback alla committenza.
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