stefano rosso - Simone Avincola

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stefano rosso - Simone Avincola
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STEFANO ROSSO
testi
Una storia disonesta
[1957]
Girotondo
La banda degli Zulù
Letto 26
Non gioco più
Una storia disonesta
Il circo
Basta un'ora sola
Pane e latte
Compleanno
Anche se fosse peggio
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GIROTONDO
Quant'è bello il mondo ti voglio cantar
e se vuoi saperlo stammi ad ascoltar
giro giro tondo, gira il mondo e và
gira fino a quando non si fermerà
va alla cuccia il vecchio e allo stadio il cane
e a chi pensa troppo dopo viene fame
la rivoluzione quella si farà
come casa nuova per chi non ce l'ha
e la trippa, il gatto, non la mangia piu
se lavori, forse, puoi mangiarla tu
c'è la bomba a destra si combatte al sud
chiudi la finestra puoi cadere giu
giro giro tondo, gira il mondo e và
gira fino a quando non si fermerà
sotto i ponti passa e il fiume se ne va
tu che parli tanto provalo a fermar
restano i ricordi della bella età
come i sogni tuoi che muoiono a metà
Io son nato vecchio e muoio da bambino
c'era il pane a tavola e mancava il vino
e accompagno il sole e la libertà
qaundo piove..a casa tu mi puoi trovar
giro giro tondo, gira il mondo e và
gira fino a quando non si fermerà
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LA BANDA DEGLI ZULU'
"Ecco la banda degli Zulù"
dice la gente di sangue blu
"son tutti matti" qualcuno fa
e un altro dice "sarà l'età"
Son seduti alla fontana
non li vogliono nel bar
non consumano mai niente
e il barista non ci sta
"io c'ho famija..nun se po fà"
Chi suona il flauto, chi fa colletta
chi prende il sole, chi va di fretta
qualcuno ha detto che la madama
fa una retata sulla fontana
dice: "bimba è andata bene,
ho gia fatto mille e sei"
due si baciano, uno canta:
"..."
Questa è la banda degli Zulù
Poi tramonta il sole e sono ancora là
e qualcuno, il sacco a pelo, non ce l'ha
dice Susi: "beh..venite su da me..
..che in crociera è il vecchio, e a casa posto c'è"
Poi c'è un terzetto che guarda il gruppo
"ma guarda quello..ma quant'è brutto
e le ragazze che fanno schifo
che non si lavano nemmeno il viso"
"Ma il governo se un bel giorno cambierà
sai che bella fine fanno quelli la"
Poi si voltano e nel bar entrano a bere..
..un magnaccia, un ladro e contrabbandiere!
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MANU'
La foresta di cemento
sotto un cielo grigio blu
si svegliava in un momento
e contava un giorno in piu
Grida in alto un aeroplano
cerca un nido che non c'è
e quel gatto alcolizzato
ha esaurito i suoi "perchè"
(...) e si affaccia l'orizzonte
(...) file d'auto sopra il ponte
(...) sulla nuova ferrovia
(...) fischia un treno e vola via
E un mago laggiù
guarda il mostro e dice: "cresce bene"
poi non pensa piu
cerca solo un posto che conviene
E mentre sull'asfalto va
qualcuno ride..chi sarà?
E' Manù, il gitano vecchio
che da sopra la collina
prende l'acqua del suo secchio
e s'innaffia la piantina
E tra i panni stesi al vento
su due canne di bambù
dice al mostro di cemento:
"tu non prenderai Manù"
(...) e si affaccia l'orizzonte
(...) file d'auto sopra il ponte
(...) sulla nuova ferrovia
(...) fischia un treno e vola via
E un giorno così
che soffiava un vento di tristezza
lui un giorno capì
e chinando il capo all'amarezza
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Vide la pianta che bruciò
vide il bambù che si spezzò
E mentre fugge ancora
cercando nel mondo qualcosa
un cucciolo d'uomo fisso a una stella di latta
sta sognando una rosa
(...) e si affaccia l'orizzonte
(...) file d'auto sopra il ponte
(...) sulla nuova ferrovia
(...) fischia un treno e vola via
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LETTO 26
Via della Scala è sempre là
e io dal letto 26
malato di pazienza sto
e aspetto chi non torna più
è un ragazzino magro che
cantava sempre insieme a me
e morì un giorno che non so
e i suoi bei sogni mi lasciò
E Biancaneve è ancora là
è un po' invecchiata ma che fa
le mele non le mangia più
forse i ragazzi giù del bar
ricordo tanto tempo fa
veniva a scuola insieme a me
la guerra già non c'era più
e poi non c'eri neanche tu
La brillantina e via così
si incominciava il Lunedì
ad invidiare quello che
aveva un libro da studiar
diceva non ti serve a niente
la scuola non ti servira'
e invece io tra quella gente
capivo un pò di verità
La mariujana ti fa male
il Chianti ammazza l'anemia
i miei compagni li ho lasciati
ho preferito andare via
così ho comprato un giradischi
uno di quelli che non va
per non dar noia a quel vicino
che non riesce a riposar
Ho conosciuto tante donne
cattive, oneste e senza età
a tutte ho dato un po' qualcosa
con tanta generosità
a lei, mia madre, i dispiaceri
mentre a mia moglie dei bambini
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al primo amore i sentimenti
i baci e l'acne giovanile
Via della Scala è sempre là
e io dal letto 26
in chiudo gli occhi e penso a te
ti sento e invece non ci sei
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NON GIOCO PIU'
La luna che guardava
due matti ad ascoltare
l'amico che cantava
quel caro vecchio frac
e il vicolo era stretto
la povertà' era grande
buttandosi dal letto
qualcuno disse: basta
E fra gli artisti e le puttane
nei caffè turno di notte
noi da buoni vecchi ladri
rubavamo frasi fatte
La la la pallina gira e va
ma il croupier lui dice "Rien va plus"
la la la lasciatemi giocar
ma mi fanno segno d'aspettar
E un libro di poesie
rubò i pensieri miei
e un impegnato ambiguo
rubò l'ingenuita'
le scarpe sono strette
come la povertà
ma con un cacciavite
smantelli una città
E la casa popolare
come una medaglia d'oro
fra i tuoi panni stesi al sole
cavaliere del lavoro
La la la pallina gira e va
ma il croupier lui dice "Rien va plus"
la la la lasciatemi giocar
ma mi fanno segno di aspettar
E il medico di guardia
che sta al pronto soccorso
mi dice che il collega
e' urgente più di te
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poi al cinema d'essai
col caso Matteotti
che ho visto già sei volte
lui si commuoverà
E la storia e' stata scritta
certo col sangue dei vinti
e qualcuno già l'ha detto
ma c'e' ancora chi ci scrive
e ci veste una canzone
per far prendere coscienza
evitando così i rischi
di cantare e prender fischi
La la la pallina ferma sta
e il croupier non dice "Rien va plus"
la la la fortuna vuoi tentar
mi dispiace ma non gioco più.
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UNA STORIA DISONESTA
Si discuteva dei problemi dello stato
si andò a finire sull'hascish legalizzato
che casa mia pareva quasi il parlamento
erano in 15 ma mi parevan 100.
Io che dicevo "Beh ragazzi andiamo piano
il vizio non è stato mai un partito sano".
E il più ribelle mi rispose un po' stonato
e in canzonetta lui polemizzò così:
"Che bello
due amici una chitarra e lo spinello
e una ragazza giusta che ci sta
e tutto il resto che importanza ha?
che bello
se piove porteremo anche l'ombrello
in giro per le vie della città
per due boccate di felicità".
"Ma l'opinione - dissi io - non la contate?
e che reputazione, dite un pò, vi fate?
la gente giudica voi state un po' in campana
ma quello invece di ascoltarmi continuò:
"Che bello
col pakistano nero e con l'ombrello
e una ragazza giusta che ci sta
e tutto il resto che importanza ha?"
Così di casa li cacciai senza ritegno
senza badare a chi mi palesava sdegno
li accompagnai per strada e chiuso ogni sportello
tornai in cucina e tra i barattoli uno che....
"Che bello
col giradischi acceso e lo spinello
non sarà stato giusto si lo so
ma in 15 eravamo troppi o no?".
E questa
amici miei è una storia disonesta
e puoi cambiarci i personaggi ma
quanta politica ci puoi trovar
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IL CIRCO
Su venite al circo che sta in piazza
non si paga proprio niente
ci lavora tanta gente
che tra l'altro non lo sa
Anche questo è sovvenzionato
come gli altri dallo Stato
e incomincia la mattina
la chiusura poi non c'è
E c'è l'equilibrista
tutto il giorno sulla corda
che castiga chi si scorda
l'antifurto e chi non ce l'ha
E i diavoli volanti
che scorazzano inebriati
e chi tirano la cinghia caricando la siringa
c'è mandrake detto 'il conte'
il suo forte è la magia
tutto il giorno sulla via
come campa nessuno lo sa
Su venite al circo che sta in piazza
non si paga proprio niente
ci lavora buona gente
che tra l'altro non lo sa
Ci sono anche i leoni
ma che in fondo sono buoni
fan così, devi sapere
perchè sono del quartiere
Non manca poi il pagliaccio
che fa ridere la gente
e per un bicchier di vino
a lui non gli frega niente
E c'è pure il cantastorie
cantautore ciarlatano
che contesta e che schiamazza
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mentre babbo lavora e s'ammazza
Su venite al circo che sta in piazza
non si paga proprio niente
pensa a tutto certa gente
ma lui.. tutto questo il pagliaccio lo sa
<<..leggete leggete, che mamma vi compra il pallone!..venghino signori
venghino..cani gatti puttane mignotte non pagano.. "a mà me ce porti? dai!" ..
veghino signori venghino..solo una volta..andiamo! A regazzì! e lèvate!
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BASTA UN'ORA SOLA
Se tornando un giorno a casa
ti trovassi a tu per tu
con pensieri di rimpianto
che non vogliono andar giu
Sta tranquilla bella mia
che nessuno al mondo c'è
che non abbia nella vita
un rimpianto in piu di te
Se la strada dei rimpianti
con la mente prenderai
poi le cose della vita
bada, dimenticherai
Perchè il tempo passa e vola
porta tutto via con sè
e gli basta un'ora sola
perchè un povero sia Re
E non perdere i tuoi giorni
a toglier fiori vecchi
la piu grande povertà:
l'ignoranza d'esser ricchi.
E così la vita bella
e felice tu vivrai
sulla strada dell'amore
e regina poi sarai
Perchè il tempo passa e vola
porta tutto via con sè
e gli basta un'ora sola
perchè un povero sia Re
e gli basta un'ora sola
perchè un povero sia Re
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PANE E LATTE
E distillando le rassegnazioni
a casa mia producevamo sogni
babbo e mamma dirigenti
io coi miei fratelli: semplici operai
E una mattina mi svegliai da ragioniere
e affogando il pane dentro il latte
cominciai a pensar così:
Ma chi mi ferma piu
al vicino con la topolino passerò vicino col sorriso in faccia
Ma chi mi ferma piu
la domenica a mangiare fuori e a chi mi sorpassa le corna farò
E all'ombra di un garzone semianalfabeta
il tempo andava e lei non cominciava
"guarda un po che casa hanno i Donati
e invece noi col bagno per le scale"
E una mattina mi svegliai capitalista
e affogando il pane dentro il latte
cominciai a pensar così:
Ma chi mi ferma piu
Anch'io voglio dentro al portafoglio quel che vale come il principale
Ma chi mi ferma piu
M'ha fermato un calcolo sbagliato, due occhi neri e una pancia così
E distillando le rassegnazioni
a casa mia noi produciamo sogni
io e mia moglie dirigenti
i miei bambini: semplici operai
E ogni mattina tutti intorno al tavolino
affoghiamo il pane dentro il latte
e anche quello che non c'è
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COMPLEANNO
Potevo stare là
e invece presi quella decisione
sapevo tutto gia
e fu il coraggio forse condizione
e con gli amici adesso a casa mia
si parla spesso di filosofia
Potevo stare là
sugl'occhi di ragazze innamorate
e dentro il cuore di
quel pazzo rubacuori di mio padre
E quella notte lui non saprà mai
col vino dell'amore lo ubriacai
E il sette di dicembre stavo là
"è nato!" il fiocco azzurro sul portone
io invece in culla giu in maternità
sentivo d'aver preso gia il bidone
Potevo stare là
dove le stelle sono solo stelle
e invece sono quà
e vedo quelle brutte e quelle belle
Possibile che non ricordo piu
quello che è stato, quello che fu..
E il sette di dicembre eccomi quà
ma non è quello di tanti anni fa
di quando in culla giu in maternità
sentivo: "c'è qualcosa che non va"
E adesso
qui con te
ho tanta voglia di fare l'amore
ti stringo forte a me
e sento che mi batte forte il cuore
e forse è perchè t'amo o chi lo sa
forse la voglia di tornare là
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ANCHE SE FOSSE PEGGIO
Bussai con timidezza chiedendo un po d'amore
mi dissero: "spiacente! ma non compriamo niente.."
così capii che il mondo negava a chi non da
e chi qualcosa chiede potrebbe anche crepar
Bussai con piu vemenza non piu con titubanza
mi dissero: "che vuole?" "scusate! un intervista!"
così capii che al mondo le gente puoi comprare
e la puoi conquistare facendola parlare
Ho visto..
gente senza tetto
polli senza petto
ministri senza portafoglio mai
ho visto un angelo in mutande
reggiseni vuoti
spiagge senza vetri mai
e cari amici adesso lo confesso
se potessi tutto rifarei
e non sarò un poeta
ma anche se la vita fosse peggio non mi stancherei.
Bussai con prepotenza, bè..diciamo: con violenza,
mi aprì e disse: "signore, non è in casa il dottore"
me la portai in cucina, facemmo una sveltina
mi fece anche mangiare, per poi ricominciare
Essendo un po distratto non sento la padrona
che arriva sul piu bello, ci prende per il collo
e dice: "ma che fate? in casa mia v'amate??
e vestiti cretina! e fagli un buon caffè.."
Ho visto..
cantautori matti
ladri autodidatti
ministri senza portafoglio mai
ho visto tanta neve a Roma
calvi con la chioma, dischi con un giro in piu
e cari amici adesso lo confesso
se potessi tutto rifarei
e non sarò un poeta
ma anche se la vita fosse peggio non la tradirei..
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