Maldive con i soldi delle Terme di Stabia

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21/03/2013
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Data: 21/03/2013
"alle maldive con i soldi delle terme - antonio ferrara"
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GIOVEDÌ, 21 MARZO 2013
Pagina VI - Napoli
Alle Maldive con i soldi delle Terme
Castellammare, arrestato manager. E Bobbio attacca i magistrati di Torre
ANTONIO FERRARA
NULLA di strano, se non fosse che i 1400 euro del viaggio furono pagati con la carta di credito della Sint, la Società immobiliare
nuove terme, partecipata del Comune di Castellammare di Stabia che detiene la proprietà del complesso delle Terme del Solaro.
Salza nel giugno 2010 fu scelto dall’ex sindaco di Castellammare, Luigi Bobbio, per «rimettere le cose a posto». Come l’altro fidato
uomo di Bobbio, il superconsulente Francesco De Vita, anche l’ingegnere Salza è ora agli arresti domiciliari con l’accusa di aver
utilizzato soldi pubblici in maniera disinvolta. Per la precisione: 30mila euro per viaggi a Parigi, Praga e Maldive, così come per
cene in ristoranti chic e pernottamenti in alberghi di lusso sparsi in Italia.
Il tutto mentre il complesso termale è senza energia elettrica e acqua corrente per il mancato pagamento delle bollette. Non si è
fatto attendere l’attacco dell’ex pubblico ministero Bobbio alla Procura di Torre Annunziata e al gip. Un affondo molto grave.
«Credo sia arrivato il momento — ha polemizzato Bobbio — che qualcuno spieghi in che modo presso la Procura e da parte di
qualche
gip di Torre Annunziata si fa governo delle misure cautelari detentive, atteso che le ultime potrebbero sembrare avere una finalità
che il codice di rito disconosce e, comunque, esterna ad esso. Se questo è il gioco, io dico a tutti: attenzione».
Secondo Bobbio, che parla di un «cortocircuito mediaticogiudiziario » e nega l’esistenza delle esigenze di custodia cautelare per
Salza, «siamo fuori dai normali percorsi d’indagine e vi è un’opera di sistematica demolizione e demonizzazione
della mia amministrazione. Spero che qualche superiore autorità decida di intervenire perché ormai la misura è colma ».
Di tutt’altro avviso la Procura di Torre Annunziata, coordinata dal neoprocuratore Alessandro Pennasilico. Secondo i magistrati
dell’accusa l’ingegnere avrebbe usato dal giugno del 2010 al novembre del 2012 la carta di credito aziendale, aperta presso la
filiale stabiese del Banco di Napoli, per spese quantomeno sospette e non legate
alle attività societarie. Nel-l’estratto conto passato al setaccio dagli uomini del capitano della Finanza Girolamo Franchetti ecco
spuntare un viaggio a Parigi da 350 euro nel marzo 2011 o un’altra escursione a Praga. Così come gioielli o una serie di cravatte
di un noto atelier napoletano, acquistate in concomitanza con le festività natalizie. E ancora viaggi in treno e in aereo per
destinazioni apparentemente svincolate dall’esercizio dell’attività dell’azienda.
Ad aprire quella carta, oggi estinta, fu direttamente Salza. Un centinaio le operazioni contestate, per cifre dai 20 fino ai 300 euro e
più. Spese che, secondo l’accusa, nulla hanno a che fare con il ruolo di ammini-stratore unico. L’ingegnere Salza, attualmente
presidente del Polo high-tech di Napoli Est (estraneo all’inchiesta), sarà ascoltato nei prossimi giorni dai magistrati, per chiarire la
propria posizione. Per il gip, l’ex amministratore unico della partecipata del Comune di Castellammare potrebbe inquinare
le prove: la Sint è una piccola società, tre stanze e quattro dipendenti ubicati all’interno del complesso delle Nuove Terme. Non a
caso proprio per due assunzioni alla Sint, Salza da due mesi è già indagato in un’inchiesta parallela della procura torrese: l’accusa
è di abuso in atti d’ufficio assieme a Bobbio e ai due assunti: l’autista dell’ex sindaco di Castellammare, Carmine Dello Ioio, e il
professionista Maurizio Ruggiero.
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